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Cardiff

Messaggioda Grant » 18/01/2018, 22:12

Grant badò molto poco alle minacce di Cecilia.
Sapeva perfettamente che in quel caso la bionda non avrebbe fatto proprio nulla, volendo mantenere il segreto come tale.
Fece un mezzo sorriso, di quelli rari, visto che nella maggior parte dei casi il ragazzo risultasse mono espressivo.
Mandò giù un altro sorso di alcolico e riprese a chiacchierare con tutto il gruppo, pensando a quali attività si potessero svolgere nella serata.
Ne avevano per tutti i gusti ma il Faraday pensò furbamente di escludere in segreto le tipologie di giochi che rendessero la quattrocchi troppo competitiva.

Grant... Tra una cosa e l'altra... L'80% dei giochi sarebbe da escludere!

Fidati, è meglio così...

Nel frattempo, Enrique e la Bishop continuavano a parlare recuperando un po' di tempo andato.
Le notizie su Prescott purtroppo non furono molto illuminanti e positive, ma parvero bastare alla ragazza, quindi tanto meglio.
Enrique nemmeno ci faceva più caso ai deliri di onnipotenza dell'amica, la conosceva piuttosto bene, al massimo si divertiva a vederla tanto agguerrita.
Grant invece la vedeva molto diversamente. L'Iglesias non se la sorbiva mica tutti i giorni con quegli stessi deliri, non sapeva quanto ci fosse di vero in essi.
Ma tanto quelli che per tutti potevano apparire come difetti insormontabili, per il Faraday trattavasi solamente di sfaccettature, accettate in modo neutrale.

Trama santissima, ma ti pare normale un vantaggio simile nei confronti di noi poveri bianchi?!

Ma veramente... Non per essere pignoli, ma tu sei di etnia ispanica...

E allora?
Forse sarò un po' più abbronzato, ma il ceppo genetico è lo stesso europeo, mica africano!


E si finì a parlare della sessualità e di quanto Enrique invidiasse ampiamente J.D. per la dotazione posseduta in ambito riproduttivo.
L'imbarazzo e l'impaccio di Cece venne visto semplicemente come quello di una femmina davanti a certi argomenti e nulla più.
Mica poteva immaginarlo, l'ispanico, che ci fosse ben altro dietro quell'atteggiamento un po' restio al dialogo.

Senti Enrique, ma che cosa ti importa di come ce l'abbia J.D.?
Si dice sempre che l'importante è come lo usi no?
E poi tu hai altre qualità che magari lui non ha e che puoi sfruttare con qualche bella ragazza!
... Del tipo?
Ecco... Tipo... Tipo... Sei veramente un sacco simpatico!
No, dico sul serio, la simpatia è una dote fondamentale per conquistare una ragazza, non lo dico certo tanto per!
Fidati di me, anche se ce l'hai piccolo... MA SONO SICURISSIMA CHE NON CE L'HAI PICCOLO.


A quel punto, inevitabilmente, quasi tutto il gruppo si volse a fissare prima la Bishop, poi Enrique.

...

... Puoi piacere ugualmente ad una ragazza.

Saresti così cortese da non alzare più così tanto la voce, Cece?

Non commentò le parole di lei, forse perché le aveva già sentite un sacco di volte.
Tuttavia il suo modo di accogliere la questione poté far intendere alla bionda che lui non fosse messo malissimo, ma non certo da poter competere con il MagiPsicologo.
Forse la verità era che gli servisse una fidanzata che lo valorizzasse, lo facesse sentire amato e che gli facesse capire di poter essere perfettamente soddisfatta con lui.

Senti, ma perché ogni tanto non vieni con noi il fine settimana a fare GdR dal vivo?
Partecipa sempre una ragazza che è piuttosto caruccia e ti potrebbe interessare!
... Nel caso se vuoi al laboratorio c'è una mia sottoposta che anche lei non è affatto male!
Un po' bassina, ma ha un paio di tette che ti manderebbero in follia!
Che ne pensi? Ti piacerebbe se te la presentassi?


Oh... Wow... Mi cogli impreparato ma sì, perché no?!

Fu un "Sì" generale, parlando un po' di tutte le proposte.
Enrique si mostrò da subito molto interessato, specie perché alla fine era nerd come loro ed in più desiderava ardentemente la f**a.
Ad ogni modo, il momento clou della chiacchierata arrivò poco dopo, quando entrambi uscirono fuori, sulla balconata, parlando della rottura con Clovis.
Reazioni del padre a parte, inizialmente la ragazza partì da mooooooolto lontano, spiegando i motivi reali ma non completi.
Motivi assolutamente giusti, Enrique dovette ammetterlo senza problemi, ma quando lei gli disse chiaramente che ci fosse altro, allora si fece più curioso.

Avanti sentiamo!

Quello che sto per dirti non deve uscire al di fuori di noi due, intesi?
Non... Non mi piace parlarne, perché mi sono comportata veramente male con Clovis e poi perché...
Perché ho combinato un tale casino che ancora adesso non so proprio come uscirne!


Ok, ok, adesso sì che mi fai preoccupare, quindi dimmi forza...

Il motivo principale che mi ha spinto a lasciare Clovis è stato... è stato Grant.

Gli occhi del latino si spostarono verso la vetrata e individuarono il Faraday nel gruppo, poi ripresero a fissare la Bishop.

... Quel Grant?

Chiese ulteriore conferma, prima di lasciarla andare avanti, piuttosto sorpreso.

Io ci sono finita a letto... due volte... mentre stavo ancora con Clovis...

Cosa cosa cosa?!

Niente giudizi, mi sento già un sacco colpevole, dico sul serio!

... Uff, d'accordo...

Il punto è che quando è successo io ero molto confusa.
Provavo tanta rabbia verso Clovis e una forte attrazione verso Grant, specialmente dopo quello che ha fatto per me.


Forte... Attrazione... ?

Sì lo so, io attratta da uno come lui, suona paradossale all'intero universo!

Beh diciamo che se uno guarda Grant e poi guarda Clovis...

Insomma, qualche differenze e nemmeno troppo alla lontana ci stava, eccome.

Ma stare con lui mi ha fatto comprendere che cosa non andasse nel mio rapporto e... E adesso non riesco a capire se voglio stare con lui perché ciò che non andava nel mio rapporto Grant invece me lo darà completamente oppure... Oppure è stato solamente un momento di passaggio che mi è servito a comprendere meglio ciò di cui ho bisogno nella vita.

Che gran casino Cece...

Incrociò le braccia al petto, Enrique, appoggiandosi al parapetto con aria un po' assorta, non essendo certo il miglior esperto per questioni di cuore.

Ma non è detto che sia Grant.
Sono mesi che ci sto a contatto e ogni volta che qualcuna si avvicina a lui vorrei semplicemente strozzarla!
Però non mi decido a fare quel passo avanti...
Come se mi servisse una spinta, senza però che riesca a trovarla da sola...
... Tu cosa ne pensi?


Ne penso che tra un po' ti esploderà il cervello, Cecilia, ecco cosa penso.

Provò a spremere le meningi, cercando il ragionamento più plausibile così da rispondere.
Da un lato probabilmente J.D. sarebbe stato più indicato di lui, ma la Bishop non sarebbe più stata in grado di vederlo allo stesso modo, dopo quella sera.
Enrique tentò quindi di focalizzarsi su ragionamenti logici, sfruttando più il cervello che il cuore, dando la propria personale visione della cosa.

Dunque, vediamo un po', ti dico come la penso...
Forse la chiave per capire se Grant sia davvero per te qualcosa di importante sta proprio nella sua differenza madornale con Clovis.
Cioè, per andare a preferire uno come Grant, evidentemente la sua persona deve averti attratto e deve aver esercitato su di te un fascino particolare.
Altrimenti, una volta concluso con Clovis, ti saresti accorta in poco tempo che con Grant fosse solo una questione passeggera...
Invece sei qui, oggi, dopo altri cinque mesi, a scervellarti per capire cosa provi o a ricercare segni di un interesse da parte tua.
Cioè, da uno che deve fungere solo da sostituto momentaneo mi aspetterei un interesse scemato in quanto? Tre settimane, dai, massimo cinque!
Con lui hai molti interessi in comune, siete entrambi specializzati quasi nello stesso settore e se gli parli di una idea o un progetto, lui ti capisce.
... E così arriviamo al fatto che però lui non si sia fatto avanti esattamente come te!


Perché d'accordo, Cece non si era esposta in alcun modo, ma lei spesso e volentieri imputava al Faraday proprio la colpa di non farlo lui in primis.

Quindi le cose sono due: o non è interessato...
... Oppure ci deve essere stato qualcosa che lo abbia bloccato sul nascere.
Voi avete parlato della cosa una volta accaduto quello che è accaduto?


Di sicuro Enrique non poteva immaginare che Cecilia avesse detto a Grant che quelli fossero stati solo episodi locali senza alcun seguito o spessore.

... Cece...

Tono di sufficienza con relativa espressione ad occhi semi chiusi.

... Grazie al c***o che non si fa avanti anche se eventualmente invaghito, dopo una tua uscita simile anche io eviterei in eterno di provarci con te!

Scosse la testa, sospirando e avvicinandosi di più alla vetrata, osservando tutti che iniziavano ad estrarre diversi giochi di società di ogni tipo.

Forse hai una minima chance di capirci qualcosa di più, però prima devi essere sicura di quello che provi.
Potresti tentare di parlare in privato con qualcuno dei suoi amici, diciamo quelli che nel gruppo gli sono più stretti.
Chiedi in maniera discreta cosa sanno loro a proposito dei suoi sentimenti e prega nel loro eventuale silenzio.
Potresti iniziare già stasera in verità, considerando che non capita spesso che vi vediate tutti assieme, da quel che ho capito.
Io se vuoi posso distrarre e tenere occupato Grant chiacchierando... Pensi di potercela fare?
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Messaggioda Cecilia » 19/01/2018, 23:35

Sentiva il bisogno di parlare con una persona amica. Una persona che non fosse Alexis, perché ultimamente la Parker aveva avuto molto poco tempo per la bionda. Fra lavoro, matrimonio e rischi di divorzio un giorno sì e l'altro pure, Cecilia sentiva che le mancava una persona in grado di ascoltarla, di comprenderla ed eventualmente anche consigliarla su questioni delicate come quelle sentimentali.
Enrique capitava praticamente a fagiolo. Non soltanto era stato suo compagno durante il praticantato con Hobbes, ma l'aveva sostenuta in molte fasi difficili della sua vita. Licenziamento compreso. E inoltre aveva conosciuto Clovis, così come Grant, per cui poteva comprendere quanto fosse stata assurda e difficile la decisione presa dalla Bishop di mollare il primo per una sorta di trasporto e sentimento nei confronti del secondo.
Le parole uscirono fuori in maniera fluente, non fermandosi nemmeno un attimo, arrivando alla fine nel porre la fatidica domanda all'Iglesias, quella da -si può dire- un milione di galeoni: qual era il suo pensiero al riguardo.

Ne penso che tra un po' ti esploderà il cervello, Cecilia, ecco cosa penso.

Non hai tutti i torti, ultimamente i mal di testa mi sono aumentati...
Ma quello potrebbe anche dipendere dalla miopia.


Era passato già un anno dalla sua ultima visita oculistica, avrebbe dovuto rimediare. Ma non era quello il problema. Adesso il problema si chiamava Grant Faraday e Cecilia sentiva il bisogno di risolverlo quanto prima possibile. Non poteva continuare a pensare a lui senza però decidersi a fare alcun passo. O lo declassava come amico o lo innalzava al rango di possibile fidanzato. Non c'era nessun'altra scelta.

Dunque, vediamo un po', ti dico come la penso...
Forse la chiave per capire se Grant sia davvero per te qualcosa di importante sta proprio nella sua differenza madornale con Clovis.
Cioè, per andare a preferire uno come Grant, evidentemente la sua persona deve averti attratto e deve aver esercitato su di te un fascino particolare.
Altrimenti, una volta concluso con Clovis, ti saresti accorta in poco tempo che con Grant fosse solo una questione passeggera...
Invece sei qui, oggi, dopo altri cinque mesi, a scervellarti per capire cosa provi o a ricercare segni di un interesse da parte tua.
Cioè, da uno che deve fungere solo da sostituto momentaneo mi aspetterei un interesse scemato in quanto? Tre settimane, dai, massimo cinque!
Con lui hai molti interessi in comune, siete entrambi specializzati quasi nello stesso settore e se gli parli di una idea o un progetto, lui ti capisce.


E se invece il mio fosse stato davvero un sentimento solo passeggero e momentaneo?
Se mi fossi lasciata trasportare dall'emozione di avere accanto una persona che mi mettesse al primo posto sempre, per cui fossi la migliore, per cui io non avessi alcun difetto?
Clovis... Clovis mi amava, ma io per lui non ero il top. Non fisicamente almeno. Adora quelle col seno abbondante, quindi capirai, io nemmeno riuscivo a soddisfarlo un minimo.
Questo pensiero era diventato ossessivo negli ultimi tempi, come se mi stessi accorgendo che qualunque ragazza con un po' più di seno rispetto al mio lo avrebbe potuto portare via da me.
A quel punto, inconsciamente, non avrei potuto ricercare una persona che invece mi desse ciò di cui avevo bisogno, per sopperire a quello che Clovis mi faceva mancare?


Ora forse si capiva perché Cecilia ci avesse messo così tanto tempo a decidere. Era ossessiva persino nei ragionamenti, trovandosi sempre nuovi ostacoli, nuove domande, alle quali chiaramente non era certo facile rispondere. Se era andata avanti in quel modo per tutto quel tempo, era chiaro e palese che i mal di testa le erano aumentati di numero!

Okay scusami, ti ho interrotto!
... Continua.


... E così arriviamo al fatto che però lui non si sia fatto avanti esattamente come te!

Esattamente!

Quindi le cose sono due: o non è interessato...
... Oppure ci deve essere stato qualcosa che lo abbia bloccato sul nascere.
Voi avete parlato della cosa una volta accaduto quello che è accaduto?


Be'... Veramente non proprio.
Sai stavo insieme a Clovis quando è successo, quindi gli ho solo fatto presente che non ci sarebbero state altre volte e fine, ma mi sembra pure giusto ero fidanza-


... Cece...

Che c'è?!

... Grazie al c***o che non si fa avanti anche se eventualmente invaghito, dopo una tua uscita simile anche io eviterei in eterno di provarci con te!

... Ma ero fidanzata!!!
Che cosa avrei dovuto dirgli?
Riprovaci una volta che mi sarò mollata con Clovis?
Nemmeno lo sapevo di volerlo mollare fino a quando... Fino a quando non è successo, ecco!


Non se la poteva prendere con lei, non era mica colpa sua!
... Be' forse un minimo di colpe ce le aveva, ma anche Grant, lasciarsi fermare da una roba simile! Insomma, la bionda non voleva ammettere di aver torto marcio in toto e stava cercando qualunque scappatoia, perdendo di vista la questione principale. Ovvero se il Faraday a lei ci pensasse o meno. E le sue ossessioni pluriossessive. Doveva svuotare il cervello una volta tanto e lasciar parlare il proprio cuore, comprendere in quale direzione stesse andando. Ma non le riusciva tanto bene, anche se forse Enrique aveva trovato la soluzione giusta per darle una mano.

Forse hai una minima chance di capirci qualcosa di più, però prima devi essere sicura di quello che provi.
Potresti tentare di parlare in privato con qualcuno dei suoi amici, diciamo quelli che nel gruppo gli sono più stretti.
Chiedi in maniera discreta cosa sanno loro a proposito dei suoi sentimenti e prega nel loro eventuale silenzio.
Potresti iniziare già stasera in verità, considerando che non capita spesso che vi vediate tutti assieme, da quel che ho capito.
Io se vuoi posso distrarre e tenere occupato Grant chiacchierando... Pensi di potercela fare?


La Bishop non rispose subito, voltandosi a fissare la figura del ragazzo in mezzo al suo gruppo di amici.
Le era stata vicino quando l'avevano licenziata; si era fatto licenziare per lei; aveva messo in gioco sé stesso per poterla seguire e stare accanto; si era messo sotto con lo studio per essere ammesso nello stesso laboratorio di lei; si era preso cura della sua solitudine, delle sue tristezze, riempiendo i vuoti con giornate di giochi e fumetti, riempiendo i momenti di tristezza con le risate sue e dei suoi amici; l'aiutava a comprendere dove sbagliasse quando esagerava nel suo ruolo di Capo Unità, ma di fronte agli altri asseriva sempre che fosse la migliore.
Ripensò a tutte quelle cose, Cecilia, sotto una luce nuova, scevra dalle mille domande e dai mille pensieri. Tenendo fuori, per una volta, le cose negative di lui che potevano allontanarla. E sentì il suo cuore battere più forte, il suo sguardo farsi più dolce quando guardava Grant, il dispiacere di averlo dato per scontato salirle alla gola.

Posso farcela... Tu distrailo per me.
So già da chi iniziare.


Hugh. Il proprietario della casa. Ultimamente aveva notato che lui e il Faraday passassero molto tempo insieme. Rientrarono dentro e, non appena vide Enrique allontanare il suo Vice, la bionda raggiunse il suo migliore amico, dandogli leggermente due colpetti sulla spalla.

Hey Hugh!
Bella festa, non è così?
Eheheh senti... Posso prenderti un po' in disparte e farti qualche domanda un po' delicata?


Non appena avesse acconsentito, la Bishop lo avrebbe portato in un angoletto, tranquillo, dove nessuno avrebbe potuto disturbarli.

Senti ma... Per caso tu hai notato qualcosa di strano in Grant negli ultimi tempi?
Del tipo... Ecco... Non so come spiegarlo... Ma a volte mi sembra che mi guardi... In un certo modo.
Forse mi sbaglio, forse è solo una mia impressione, però... Potrebbe essere che lui provi qualcosa per me?


Be' insomma, la discrezione non era propriamente la forza di Cecilia, ma almeno aveva imparato a fare la vaga.
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Messaggioda Grant » 20/01/2018, 22:46

... Cece...

Che c'è?!

... Grazie al c***o che non si fa avanti anche se eventualmente invaghito, dopo una tua uscita simile anche io eviterei in eterno di provarci con te!

... Ma ero fidanzata!!!
Che cosa avrei dovuto dirgli?
Riprovaci una volta che mi sarò mollata con Clovis?
Nemmeno lo sapevo di volerlo mollare fino a quando... Fino a quando non è successo, ecco!


Sì ma non c'era bisogno di essere così tanto dirette e soprattutto distruttive.
Praticamente si sarà sentito usato come una specie di giocattolo sessuale, per poi essere gettato via.


Enrique non aveva tutti i torti, quelle erano seriamente le sensazioni di Grant e purtroppo Cece aveva contribuito molto nel rafforzarle.
Il Faraday sapeva di non essere come Clovis ma non sapeva nemmeno che la cosa alla Bishop importasse poco e nulla.
Un vero e proprio problema di comunicazione, nato però dall'uscita infelice di Cecilia, troppo impegnata ad allontanare il problema più che affrontarlo.
In questo modo adesso si stava ritrovando dubbiosa, preoccupata e probabilmente sul punto di perdere il vero amore.
Come fare quindi per rimettere a posto le cose? Enrique aveva una mezza idea ma questa considerava anche la collaborazione della bionda occhialuta.
Distrarre Grant mentre lei poteva prendere in disparte uno dei suoi amici più stretti e provare a capirci qualcosa, chiedendo e girandoci attorno.
Indubbiamente tra tutti, Hugh era quello più vicino al finto biondo, capace di conoscere abbastanza da rivelare fatti interessanti.
Non sarebbe nemmeno stato tanto complesso allontanarlo, essendosi un attimo isolato per controllare alcuni messaggi sul MagiFonino, il riccone.

Posso farcela... Tu distrailo per me.
So già da chi iniziare.


Ok, ma mi raccomando: tatto!

Rientrarono entrambi nello stesso momento e l'Iglesias fece un po' come nulla fosse, avvicinandosi a Grant che intanto stava ancora spiluccando qualcosa.

Ohi bello, senti, ti devo chiedere alcuni consigli su un mio progetto personale...

Ma non ti rompe parlare di lavoro anche stasera? Magari ci vediamo un'altra volta e mi dici...

Ah ma no, quando un lavoro ti piace non è un lavoro, no?

... Se lo dici tu...

Vieni dai, così ti spiego in breve qual è il mio dubbio!

Gli mise il braccio attorno alla spalla e con due bicchieroni di birra si diressero verso la zona del camino.
Il momento migliore per Cecilia, che invece spostandosi vicino l'altra grande finestra, poté arrivare facilmente da Hugh.
L'espressione del ragazzo non era delle più belle e felici, a dire il vero, ma non aveva tutto il tempo del mondo la Capo Unità di Cipro.

Hey Hugh!
Bella festa, non è così?


Come?
Ah sì sì, assolutamente Cece!


Eheheh senti... Posso prenderti un po' in disparte e farti qualche domanda un po' delicata?

Inarcò il sopracciglio, il ragazzo, guardandosi poi attorno, dove effettivamente non c'era quasi nessuno.

Mi sa che anche qui vada piuttosto bene...
Però se preferisci più privacy possiamo andare nella mia camera!
Vieni pure...


Non glielo propose con chissà quale intento maniaco e su quello la Bishop poté stare assolutamente serena e tranquilla.
Non appena furono dentro la stanza del ragazzo, tenuta decisamente meglio rispetto a quella del Faraday, Hugh chiuse la porta.
Anche lui aveva le solite Action Figure qua e là, diverse file di fumetti ed altri gadget, ma nulla al confronto di Grant, quello era sicuro.

Vai, dimmi pure, che succede?

Senti ma... Per caso tu hai notato qualcosa di strano in Grant negli ultimi tempi?

Strano?
Non direi...
... Del tipo?


Del tipo... Ecco... Non so come spiegarlo... Ma a volte mi sembra che mi guardi... In un certo modo.

In un certo... Modo?

Forse mi sbaglio, forse è solo una mia impressione, però... Potrebbe essere che lui provi qualcosa per me?

Hugh a quel punto sbatté le palpebre un paio di volte, deglutendo con aria un po' ansiosa.
Ma perché adesso doveva essergli rivolta quella domanda? A lui poi!
Cecilia aveva usato il tatto al -80%, come minimo.
Praticamente se l'avesse ascoltata Enrique l'avrebbe presa a ceffoni.
Comunque ormai la frittata era fatta, quindi non restava che attendere l'esito del quesito.

A-allora, dunque, vediamo...
In sincerità io credo che, beh, insomma...
P-probabilmente qualche cosa l-lui la proverà...
M-ma io non ho prove c-certe...
Cioè, che p-prove potrei mai avere io, ahahah!


Ne aveva, oh se ne aveva, era palese che ne avesse qualcuna e Cecilia non avrebbe dovuto fare chissà cosa per farlo capitolare.
Poteva provare ogni tipo di soluzione, da quelle in cui si dava alle minacce, a quelle in cui proponeva sbirciate piccanti, ad altre dove faceva la dolce e carina.
In ognuno dei tre casi, comunque, per uno come Hugh e come tutti gli altri del gruppo ben poco capaci con le femmine, sarebbe stato quasi un obbligo cedere miseramente.

Aaaahhhh va bene va bene, parlerò parlerò!
Ma ti prego non dire a Grant che ti ho riferito io questa cosa oppure sono certo che me la farà pagare, anche se non so ancora in che modo!
... Lui è decisamente interessato, anzi, ci ha fatto promettere che nessuno di noi ci avrebbe provato con te.


Parve come se si fosse riuscito a togliere un grosso peso di dossi, sbuffando libero, quasi esausto.

Ma poi scusa, come fai a non interpretare i segnali? Tutte le cose che fa?
Cioè... Si è iscritto in palestra perché il tuo ex era gonfio e muscoloso!
... Ha limitato un sacco il consumo di alcol e droga e credimi non c'erano riusciti manco i genitori e il MagiPsicologo!
Oh beh, per non parlare del fatto che si è venduto uno dei suoi miglior fumetti per comprarti il regalo di Nat-OH TRAMA!


Si portò all'istante tutte e due le mani alla bocca, serrandosela, ma ormai era proprio troppo, troppo tardi.

SSSSHHHH!
Ti prego ti prego ti prego non urlare!
Questa proprio non dovevo dirla, era il tabù più tabù di tutti...
Non lo ucciderai, vero?
Ci serve, non abbiamo un altro valido sostituto per il GdR dal vivo e poi è anche un caro amico!
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Messaggioda Cecilia » 24/01/2018, 13:17

... Ma ero fidanzata!!!
Che cosa avrei dovuto dirgli?
Riprovaci una volta che mi sarò mollata con Clovis?
Nemmeno lo sapevo di volerlo mollare fino a quando... Fino a quando non è successo, ecco!


Sì ma non c'era bisogno di essere così tanto dirette e soprattutto distruttive.
Praticamente si sarà sentito usato come una specie di giocattolo sessuale, per poi essere gettato via.


Per una volta non riuscì a controbattere nulla. Aprì e richiuse la bocca più volte, realizzando finalmente e per la prima volta in che modo il suo comportamento potesse essere visto dagli occhi di Grant. E lei non ci faceva affatto una bella figura. In pratica si era comportata come una mangiatrice di uomini, sfruttando il povero Vice per i suoi scopi per poi abbandonarlo una volta non avuto più bisogno di lui.

... Sono veramente una bruttissima persona...

E dire che ci sarebbe stato un coro di gente pronto ad urlare a gran voce ciò che la Bishop aveva appena sussurrato, ma si sa, come dice un noto proverbio babbano, meglio tardi che mai. E l'importante era che finalmente la bionda avesse realizzato quanto fosse stato deleterio per un loro avvicinamento il comportamento avuto con lui dopo il sesso. Questo però non rispondeva alla domanda se il Faraday fosse o meno interessato a lei. Per fortuna che intervenne Enrique a darle una mano, escogitando un piano così che Cecilia avesse campo libero con gli amici di Grant. Avrebbe dovuto fare loro domande velate e discrete, racimolando informazioni preziose su quali fossero i sentimenti del finto biondo nei suoi confronti e sperare che fossero facili a lasciarsi sfuggire una parola di troppo. Il primo della lista -il più importante, in un certo senso- fu Hugh, l'amico con cui Grant passava sempre di più il proprio tempo. Si appartarono all'interno di una stanza, mettendo da parte quello che la sua vocina interiore le suggerì sarebbe parso a tutti. Non le importava ascoltarla ora, voleva ascoltare solamente ciò che Hugh aveva da dire. Facendogli domande con tatto e soprattutto velate.

Forse mi sbaglio, forse è solo una mia impressione, però... Potrebbe essere che lui provi qualcosa per me?

Se fosse stata ancora più velata, come avrebbe fatto a farsi capire? Era stata una domanda posta nella maniera giusta, discreta e soprattutto che non lasciava intendere nulla del suo interesse nei confronti del Faraday. Vuoi quindi per le sue capacità investigative innate, vuoi perché la domanda aveva colto Hugh di sorpresa, vuoi perché quell'abbigliamento faceva aumentare la salivazione a dismisura e la temperatura ad altissimi livelli, il ragazzo iniziò a balbettare, impappinarsi e mangiarsi le parole. Buon segno, perché stava a significare che probabilmente Cecilia ci avesse preso.

A-allora, dunque, vediamo...
In sincerità io credo che, beh, insomma...
P-probabilmente qualche cosa l-lui la proverà...
M-ma io non ho prove c-certe...
Cioè, che p-prove potrei mai avere io, ahahah!


Hugh...

Il tono sembrava calmo, tranquillo, dolce, ma proprio questo avrebbe dovuto mettere ancora più paura e far comprendere che si fosse appena cacciato nei guai. La Bishop di avvicinò al ragazzo, guardandolo fisso negli occhi, con quello spacco sulla coscia che invitava l'occhio a cadere di tanto in tanto, quei capelli color oro che sembravano fatti di lucentezza pura, quel profumo di ragazza che il caro Hugh non avrebbe mai potuto sentire da così vicino, nemmeno pagando.

Siamo soli, in questa stanza e nessuno potrà venire a disturbarci...

Si avvicinò alla porta chiudendo a chiave la serratura, in un gesto che poteva far pensare a risvolti davvero molto equivoci.

Ora o parli con le buone...

E cosa potevano mai essere queste "buone"? Un bacio magari? Una carezza in posti proibiti? La promessa di una sbirciatina?

... O parli con le cattive...
E francamente spero tanto la seconda... Perché ultimamente sto accumulando molto stress al lavoro e ho davvero bisogno di utilizzare qualcuno come punching ball personale...


Niente a che vedere, insomma, con i sogni pornografici di Hugh. La Bishop non aveva alcuna intenzione di offrire il proprio corpo in cambio di informazioni e se solo il riccone ci avesse provato, gli avrebbe ficcato il suo stesso MagiFonino su per il c....

Aaaahhhh va bene va bene, parlerò parlerò!
Ma ti prego non dire a Grant che ti ho riferito io questa cosa oppure sono certo che me la farà pagare, anche se non so ancora in che modo!
... Lui è decisamente interessato, anzi, ci ha fatto promettere che nessuno di noi ci avrebbe provato con te.


Togliendo il fatto che una promessa del genere avrebbe anche potuto non farla fare al gruppo, perché nessuno di quelli là aveva anche solo una singola chance con la bionda...
... Ma a parte questo, Cecilia esultò internamente quando finalmente Hugh si decise a parlare. E parlò, non fermandosi certo a quello, ma facendo presente tutto quello che la Bishop, cieca e stupida, non aveva visto, scambiando ogni gesto ed ogni atteggiamento del Faraday come venuto spontaneamente da lui e non certo per andare incontro ai gusti della Ricercatrice.

Ma poi scusa, come fai a non interpretare i segnali? Tutte le cose che fa?

... Ma di cosa stai parlando?

Cioè... Si è iscritto in palestra perché il tuo ex era gonfio e muscoloso!

EH?!
Lo ha fatto per questo???


... Ha limitato un sacco il consumo di alcol e droga e credimi non c'erano riusciti manco i genitori e il MagiPsicologo!

Credevo... Credevo che fosse perché gli stavo addosso... Non addosso in quel senso, ma addosso nel senso che gli rompevo io le scatole altrimenti lo avrei licenziato...

Oh beh, per non parlare del fatto che si è venduto uno dei suoi miglior fumetti per comprarti il regalo di Nat-OH TRAMA!

CHE COOOOOOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAAAAAA?????


Probabilmente l'avrebbero sentita anche dall'altra parte del mondo. Cecilia sì che sapeva come non dare nell'occhio, specialmente in certe situazioni e contesti. Ma non poteva neanche essere biasimata. Aveva appena scoperto qualcosa che la spingeva, di primo istinto, ad uscire dalla stanza, prendere Grant e strozzarlo direttamente con le proprie mani.

SSSSHHHH!
Ti prego ti prego ti prego non urlare!


Non urlare?
NON URLARE?
TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HA FATTO QUELL'IMBECILLE????


Questa proprio non dovevo dirla, era il tabù più tabù di tutti...
Non lo ucciderai, vero?


Ooooh, hohohoho, questo proprio non te lo posso promettere!

Ci serve, non abbiamo un altro valido sostituto per il GdR dal vivo e poi è anche un caro amico!

L'idea di usare Hugh come punching ball iniziava ad essere non più solamente un'idea. Ma sarebbe stato solamente un palliativo, perché la vera persona che avrebbe voluto picchiare era un'altra, non certo il riccone viziato.

Per favore, lasciami sola...
Sì sì, ti prometto che non ucciderò Grant e mi terrò il segreto per me, ma adesso vattene!
Voglio... Voglio restare un po' per conto mio...


Forse non era stata particolarmente garbata, calcolando che fosse lui il padrone di casa, ma se avesse osato anche solo farglielo presente Cecilia gli avrebbe lanciato uno sguardo talmente tanto omicida da indurlo a farsela sotto per lo spavento. Sapeva essere davvero molto spaventosa quando ci si metteva, ma questa volta non era solo la rabbia a farle da padrona nell'animo.
Ripensava a come si era comportata, a come avesse usato il Faraday senza minimamente pensare o riflettere sui suoi sentimenti, su quanto potesse ferirlo, su quanto egli facesse per lei ogni giorno.
E Hugh aveva mentito. Aveva mentito spudoratamente. Un ragazzo che fosse decisamente interessato a lei, non si vendeva un fumetto unico da collezione per farle un regalo. Quello era il gesto di un ragazzo profondamente innamorato.
Tutto si collegava finalmente. L'imbarazzo di Tucker, il fumetto di Superman esposto con tanto orgoglio e anche tanta vergogna, perché Grant era stato un pazzo, ma Tucker un avido bastardo nell'approfittarsi di lui.
E lei, in tutto questo, si era comportata da grandissima stronza e puttana approfittatrice.

Sei uno stupido Grant!
Come diavolo hai fatto ad innamorarti di una come me!
L'ho sempre detto che tutto quel fumo ti ha spappolato il cervello...
Sei un... un... un idiota!
Un imbecille!
Un cretino!
... E io lo sono stata molto più di te.


Si asciugò qualche lacrima, prendendo dai capelli la piccola forcina a forma di stella che portava sempre con sé, chiedendo a Samus di ritrasformarsi. Solo per qualche istante, solamente per poterla abbracciare e stringere a sé, perché sentiva il bisogno di non sentirsi un totale schifo, di aver fatto almeno una volta qualcosa di buono.

Adesso che faccio?
Vorrei ucciderlo... E vorrei baciarlo.
Come quando si è fatto licenziare per me...


Non è che le andasse molto di dare spettacolo di fronte a tutti. E poi un bacio avrebbe comportato delle spiegazioni non da poco, che sarebbero potute durare anche l'intera serata, rovinandola al resto del gruppo. Si asciugò le poche lacrime, la bionda, cercando di darsi un contegno. Una volta fatta ritornare Samus nella sua forma di spilla, la Bishop scelse di uscire fuori dalla stanza e comportarsi come se nulla fosse. Enrique probabilmente la stava aspettando, ma questa volta non gli avrebbe raccontato tutta la verità. Forse. Era ancora indecisa, doveva capire bene se farlo o meno. Però, almeno per una volta, voleva comportarsi da persona altruista e non rovinare il Capodanno a nessuno, nemmeno a Grant. Dopo quello che aveva fatto, si meritava almeno quello.
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Messaggioda Grant » 27/01/2018, 22:54

Purtroppo per Hugh, Cece non ebbe alcuna intenzione di utilizzare espedienti tipicamente femminili per convincerlo a parlare.
In verità, nessuno del gruppo, quando li vede andare in camera per parlare, sospettò qualcosa di strano o sessuale.
Avevano fatto una promessa a Grant ed in più Hugh era probabilmente quello più legato a lui tra tutti, quindi non c'era da temere.
Ipotizzarono qualche scambio clandestino di carte o la preghiera per un bel regalo di Natale tipo un fumetto della collezione del ragazzo.
Enrique, invece, sapendo bene, non si stupì troppo, continuando a chiacchierare come nulla fosse con il Faraday.

Cioè... Si è iscritto in palestra perché il tuo ex era gonfio e muscoloso!

EH?!
Lo ha fatto per questo???


E per cos'altro avrebbe dovuto farlo?!
Ci hai fatto saltare un sacco di sessioni del GdR dal vivo, sappilo!
Quello preferiva ammazzarsi in palestra piuttosto che giocare con noi, pf!


Come se già non fossero abbastanza le colpe che la Bishop si stesse dando in quel momento.

... Ha limitato un sacco il consumo di alcol e droga e credimi non c'erano riusciti manco i genitori e il MagiPsicologo!

Credevo... Credevo che fosse perché gli stavo addosso... Non addosso in quel senso, ma addosso nel senso che gli rompevo io le scatole altrimenti lo avrei licenziato...

Oh sì, perché l'hai proprio notato ultimamente quanto Grant sia soggetto al terrore di un licenziamento, vero?!

Anche in quel caso, Hugh la mortificò senza volerlo, ma alcune volte Cecilia sembrava davvero tarda, alla faccia del quoziente intellettivo superiore.
Lei che si fregiava tanto con loro (senza mai farlo apertamente, si intende) di quella sua mente ultra performante, stava collezionando un buco nell'acqua dietro l'altro.
L'amico di Grant parve quasi infastidito e dispiaciuto un sacco per il Faraday, ecco perché purtroppo fece quel passo molto più lungo della gamba.
Un passo che lo costrinse per ovvi motivi a correre ai ripari, al fine di non far sospettare nulla di nulla al MagiMeccanico.
Non appena la Bishop si mise ad urlare, ecco che lesto il padrone di casa le tappò la bocca con la mano.

CHE CO-...

SSSSSSHHHHH!
C***O!
Vuoi ti senta il mondo intero per caso?!


Glielo sussurrò a voce alta fissandola negli occhi allarmato, lasciandola libera di parlare solo nel caso in cui fosse stato sicuro che non avesse dato ancora di matto.

Ti prego ti prego ti prego non urlare di nuovo!

Non urlare?
NON URLARE?
TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HA FATTO QUELL'IMBECILLE????


Ovvio che me ne renda conto!
A rotazione abbiamo tentato di dissuaderlo dal fare una cosa simile, che ti credi!
Anche il proprietario della fumetteria si sentiva in colpa nel dargli i soldi!


Poteva dire quello che voleva.
Poteva avanzare ogni spiegazione o attenuante, ma Cecilia cominciava seriamente ad avere bisogno di riflettere.
Lì si stava mettendo in gioco tanto, tantissimo, in una serata per altro delicata.

Per favore, lasciami sola...
Sì sì, ti prometto che non ucciderò Grant e mi terrò il segreto per me, ma adesso vattene!
Voglio... Voglio restare un po' per conto mio...


... Ok...

Si avviò verso la porta della camera, pensando già a quale scusa inventarsi per il fatto che lei fosse rimasta lì.

... Ehi, Cecilia...

La richiamò un'ultima volta, guardandola negli occhi un po' preoccupato per Grant, un po' anche per lei.

Non fargli pesare ciò che ha combinato...
Sarà pure un idiota, ma lui è felice di averti preso quel regalo e sarà stato ripagato dalla tua reazione...
... Non gli rovinare quella felicità, è tutto quello che ha avuto in cambio del fumetto.


Le lanciò un leggero sorriso, poi si allontanò del tutto, dicendo al resto della combriccola che Cece si vergognava di chiedere un antidolorifico per il ciclo.

... Ma non le era già venuto dieci giorni fa?

Pensò tra sé il Faraday, alzando poco dopo le spalle, immaginando che magari a causa dell'intenso lavoro le si fosse sballato parecchio.
Poco dopo, quando la ragazza tornò in mezzo al gruppo, Enrique le lanciò un'occhiata eloquente, come a volerle chiedere come fosse andata.
Non ci sarebbe stato bisogno di specificare, ma un semplice "Sì" (prova qualcosa per me) o un "No" (due di picche epico e clamoroso).
Al seguito del pasto, lasciando i dolci per ultimi, decisero di cominciare una bella maratona di differenti giochi da tavolo e di società.
Naturalmente nessuno provò a proporre quelli proibiti da Grant, così che Cece non potesse scoppiare in episodi di competizione incontrollata.
Forse sarebbe stata meno soggetta ad un atteggiamento simile o forse avrebbe fatto finta di essere al 100%, chissà.
Fatto stava che la serata proseguì lineare e sciolta, tra risate, pettegolezzi da GdR dal vivo e pure qualche pessima figura da film comico.
Il tutto, naturalmente, fino al raggiungimento dell'ora fatidica.

Tre...
Tre...
Tre...
Tre...
Tre...

Due...
Due...
Due...
Due...
Due...

Uno...
Uno...
Uno...
Uno...
Uno...

... AUGURI!
... AUGURI!
... AUGURI!
... AUGURI!
... AUGURI!

Un bel boato, tanti calici alzati in alto e il via ai vari brindisi con annessi abbracci.
Enrique andò subito da Cece, stringendola forte, per poi farle un occhiolino e sussurrarle un "Su con la vita, pensa in positivo, ti ricambia scema!".
Poi arrivò anche Hugh, così come tutti gli altri, per poi lasciare il "meglio" per ultimo, ovvero Grant.

Ehi Capo...
Facciamoci una promessa, nessun licenziamento quest'anno, che ne dici?
... Auguri...


Con ironia e un sorriso sornione, il Faraday brindò con la Bishop, prendendola appena appena in giro, ma sapeva ormai di poterselo permettere.
E poi finalmente venne il momento di passare ai dessert e alla seconda parte della serata, fatta di altri giochi e altre gag.
Senza andarlo nemmeno a specificare, quelle torte furono un autentico successo e quella al caffè aiutò anche il gruppo a rimanere più sveglio del previsto.
Ma inevitabilmente la stanchezza presto o tardi montava e così, quando giunsero le 03:50, molti di loro si ritrovarono a sbadigliare.
Grant pareva ancora piuttosto su, ma non disdegnava l'idea di sdraiarsi, in fondo si erano scatenati parecchio, meritavano un bel po' di riposo.

Quindi che farai?

Sono ancora indeciso, ma forse mi butto...

Io credo in te, fratello...

Già ma sono io a non credere in me, accidenti ma chi me l'ha fatto fare?!

... Tu!


Aveva proprio ragione, quella pazza idea era venuta proprio a lui e probabilmente aveva anche fumato un bel po' il giorno che l'aveva formulata.
Tutti quanti vennero dislocati nelle loro stanze degli ospiti, tanto quel posto era decisamente enorme e permetteva ad ognuno di avere il proprio letto.
La camera di Grant e quella di Cece stavano piuttosto distanti, ma non fu colpa di Hugh, bensì dell'estrazione a sorte.
Dopo il "Buonanotte" generale, quindi, tutti si andarono a chiudere, cambiandosi probabilmente e mettendosi più comodi per dormire.
Il Faraday avrebbe aspettato un po' rima di "agire", meno di un'oretta, pur sapendo che avrebbe potuto trovarla dormiente.

ORE 05:10

Sgattaiolò piano piano, a piedi scalzi, maglietta della salute bianca e jeans neri comodi, optando per un percorso più sicuro e meno rumoroso.
Teneva in mano una tracolla con dentro chissà cosa ma il contenuto non emetteva alcun tipo di suono fastidioso.
Era ancora buio, per via dell'inverno, quindi in alcuni punti camminò anche nell'oscurità più completa.
Di certo non poteva immaginare che nello stesso momento la Bishop stesse facendo lo stesso e nel tentativo di entrambi di far piano, non si sentirono a vicenda.
Morale della favola? Arrivato davanti alla porta della camera di Cece, Grant la aprì piano ma la trovò vuota.

Ma...
E adesso dov'è andata?
... Vuoi vedere che sta dormendo con Enrique...
È una vita che non si vedono, accidenti...
... Dovevo metterlo in conto, uff...


Sconfortato e vagamente innervosito, il ragazzo non poté fare altro se non chiudere nuovamente la porta e tornare da dove fosse venuto.
Tutto poteva aspettarsi però, al suo rientro, meno che vedere la Bishop nella sua camera, probabilmente alterata di non averlo trovato.
Sbatté le palpebre un paio di volte, inarcando il sopracciglio.

Cece?!

Lo sussurrò, sempre un sussurro alto, richiamandone l'attenzione.
Poi però preferì entrare svelto e chiudere la porta.
Anzi, già che c'era la insonorizzò pure.

Mi spieghi cosa ci fai qui?
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Messaggioda Cecilia » 29/01/2018, 12:52

Grant ne aveva fatte di cose per lei. Senza che la Bishop se ne rendesse conto, senza che lei ne fosse al corrente, incapace di vedere ciò che per tutti gli altri era palese. Lo sapeva Hugh, lo sapeva l'intero gruppo dei nerd, probabilmente anche Enrique lo avrebbe saputo se fosse stato più a contatto con il Faraday. Ma Cecilia, egocentrica, primadonna ed egoista non si era resa conto di nulla fino a quando, parlando con il migliore amico del finto biondo, tutto venne fuori, anche le cose che non avrebbe dovuto sapere. Come ad esempio il fatto che Grant fosse stato talmente pazzo da vendere uno dei suoi fumetti rari per comprarle il regalo di Natale che lei desiderava.

CHE CO-...

SSSSSSHHHHH!
C***O!
Vuoi ti senta il mondo intero per caso?!


*###!!!//****##@!!!!!

Purtroppo Hugh non poté mai sapere la risposta della bionda e da un lato probabilmente fu anche meglio così. Cecilia non si sarebbe regolata, snocciolando una serie di insulti fantasiosi e poco credibili nei confronti di Grant, di Hugh e di chiunque avesse avallato un simile comportamento da parte sua. Vendersi un fumetto raro era un sacrilegio pari soltanto a quello di bestemmiare la Trama di fronte alla stessa. Come potevano avergli permesso di fare una cosa simile? E per chi poi? Per una persona come lei che in fondo non si meritava nulla di tutto ciò, non dopo essersi comportata con il proprio Vice in quel modo assurdo, cattivo e privo di cuore. Lo aveva usato e poi lo aveva gettato via, manco fosse un giocattolo rotto. Certo, non era stata quella la sua intenzione, ma il fatto che non volesse farlo non la giustificava comunque dall'aver compiuto il fatto in sé. Era come se un uomo ne uccidesse un altro per sbaglio: il fattaccio rimaneva ugualmente, indipendentemente dalla volontà del gesto o meno.

A rotazione abbiamo tentato di dissuaderlo dal fare una cosa simile, che ti credi!
Anche il proprietario della fumetteria si sentiva in colpa nel dargli i soldi!


Non poteva replicare nulla. Non poteva inveire né contro i suoi amici né contro Tucker, perché la vera responsabile di un simile gesto era lei e soltanto lei. Lei che lo aveva sedotto, lei che lo aveva abbandonato, lei che non si era preoccupata di trattarlo come un essere umano, lasciandosi prendere dalle sue fisime e fissazioni, perdendo di vista le cose importanti. Chiese a Hugh di lasciarla da sola, per elaborare meglio la notizia. Ma prima di andarsene, il migliore amico del Faraday cercò almeno di dare una mano al ragazzo, chiedendo alla Bishop un favore non da poco.

... Ehi, Cecilia...

Cosa c'è?

Non fargli pesare ciò che ha combinato...
Sarà pure un idiota, ma lui è felice di averti preso quel regalo e sarà stato ripagato dalla tua reazione...
... Non gli rovinare quella felicità, è tutto quello che ha avuto in cambio del fumetto.


Oooooooh, adesso sì che si sentiva davvero meglio! Grazie Hugh, il tuo intervento è stato fondamentale!
Battute a parte, Cecilia annuì una sola volta, aspettando che la porta si chiudesse prima di liberare Samus e abbracciarla, sentendosi dentro un vero schifo. Da quando era stata licenziata non aveva fatto altro che commettere errori su errori. Aveva messo da parte Clovis per la propria carriera, aveva messo da parte il rispetto nei confronti del prossimo per perseguire la propria ambizione, si era arrabbiata, aveva tradito e non contenta poi aveva lasciato piuttosto che sistemare le cose insieme al Belmont. Aveva preso in giro Grant, lo aveva usato ed era rimasta perfettamente in bilico, aspettandosi forse una grande dichiarazione. E quando questa non era arrivata, allora aveva messo da parte anche lui, concentrandosi sul proprio lavoro.
Nel corso di quei lunghi mesi aveva compiuto la scelta fondamentale per una scienziata: il lavoro al posto dell'amore. Perché lei non era come Alexis, super perfettina da riuscire a conciliare entrambe le cose; non era nemmeno Peyton, che si accontentava della mediocrità, riuscendo quindi a barcamenarsi fra il suo matrimonio ed il laboratorio. No, lei era fatta in maniera diversa, si poneva un obiettivo e cercava di raggiungerlo, ad ogni costo. Anche scavalcando e calpestando i cuori delle persone che le stavano vicino.

Torniamo di là Samus, va bene?

Attese che la sua stellina ritornasse in forma di spilla, poi uscì dalla stanza con gli occhi abbastanza asciutti, al massimo un po' cupi. Non ebbe comunque il tempo per incupirsi troppo la Bishop, perché la serata era appena cominciata e c'erano così tante cose da fare. Giochi, divertimento, brindisi, buon cibo e tante chiacchiere e tanta allegria. Non mise da parte i problemi, semplicemente cercò di viversi quel Capodanno con occhi nuovi, provando per una volta ad essere meno attaccata a sé stessa. Sembrava quasi che fosse tornata la stessa bionda di sempre, con una buona dose di competizione che non stava però sfociando nel suo solito modo di fare. Forse Grant avrebbe inteso che ella si stesse trattenendo per non rovinare la serata a nessuno o forse avrebbe intuito che c'era qualcosa di diverso in lei. In ogni caso, l'unico a sapere davvero che cosa fosse accaduto erano Hugh ed Enrique, i quali però non dissero nulla per salvaguardare la serata.
In men che non si dica, la mezzanotte arrivò e tutto il gruppo salutò il nuovo anno festeggiando insieme con un auguri generale ed una serie di abbracci. L'Iglesias cercò di tirarla su di morale, il Faraday provò a fare una battuta che suonava ironica, che nascondeva tutto quello che lui provava dentro. La Bishop lo strinse forte, cercando di trattenere le lacrime e il desiderio di parlargli. Sarebbe stato meglio farlo in un altro momento, magari un altro giorno, quando entrambi sarebbero stati da soli, tranquilli e avrebbero avuto la possibilità del tempo a loro completa disposizione.

ORE 5:10


Erano andati a letto molto tardi, ma nonostante la stanchezza, la Bishop non era riuscita a chiudere occhio. Si era ripromessa di aspettare almeno l'indomani prima di parlare con Grant, ma la sua nota impazienza non le permetteva di mettersi giù tranquilla e cascare fra le braccia di Morfeo. Era troppo agitata, troppo ansiosa di risolvere subito ed in fretta. Per questo motivo, dopo un'oretta circa che si rigirava nel proprio letto senza riuscire ad addormentarsi, prese la drastica decisione di intrufolarsi nella camera del Faraday e di parlargli. Anche a costo di svegliarlo a suon di colpi in testa. Sì, perché la Bishop non poteva certo immaginare che il suo Vice avesse architettato qualcosa per lei e dunque era rimasto sveglio aspettando il momento buono per uscire dalla camera e raggiungerla. Nella sua ottica egli stava dormendo profondamente, specialmente dopo i litri di alcool mandati giù e fra questi c'era anche l'eggnog speciale di sua madre. Una vera bomba, suo padre ci rimaneva secco dopo solo un bicchiere, figurarsi un ragazzo meno robusto e più basso come il Faraday!
Con quell'idea in testa, Cece sgattaiolò in silenzio verso la stanza dove dormiva Grant, facendo una strada diversa da quella percorsa, nello stesso momento, dal ragazzo. Entrò di soppiatto all'interno della stanza, avvicinandosi al letto e trovandolo... Vuoto!

Ma... Ma... E adesso dove cavolo è finito?!

Probabilmente in bagno. O in cucina a bere un sorso d'acqua. Furono quelle le ipotesi ragionate dalla bionda, alla quale non rimaneva che attendere il ritorno del suo Vice, tanto insomma non ci avrebbe messo poi molto, no? Si mise seduta comoda sul suo letto, una gamba ripiegata sotto l'altra: aveva finalmente lasciato perdere il look precedente, indossando per la notte dei comodi pantaloni del pigiama, calzettoni bianchi, canottiera colorata sopra il reggiseno e una giacchetta per coprirsi dal freddo. Ai propri piedi non pareva vero che stessero finalmente comodi, al chiuso e senza quelle scomode scarpe, così come i suoi occhi stavano facendo festa grazie agli immancabili occhiali, di nuovo sul proprio naso.
Cecilia se ne rimase lì ferma, controllando più volte l'orologio e rendendosi conto che il ragazzo ci stesse mettendo veramente troppo! Sperava che non fosse finito in bagno a vomitare, perché in quel caso una chiacchierata sarebbe stata l'ultima delle cose possibili da fare. Faceva anche un bel po' caldo lì dentro, tanto da spingerla infine a togliersi la giacchetta proprio nel momento stesso in cui il Faraday rientrò finalmente in camera con una strana borsa a tracolla sulla spalla.

Cece?!

Alla buon'ora!
È una vita che ti aspetto!


Immagine


Mi spieghi cosa ci fai qui?

Tu piuttosto dove eri finito?
Credevo che ti fossi sentito male in bagno, stavo quasi per venirti a cercare!
...Mh? E quella cos'è?


No, non aveva risposto alla sua domanda e sì, si era subito incuriosita nel vedere la borsa a tracolla. Anche perché, che senso aveva andarsene in giro di notte con quella cosa là?

Volevo parlarti faccia a faccia, ma quando non ti ho visto ho pensato che avessi bisogno di fare pipì o magari di bere...
... Non pensavo che ti piacesse andartene in giro con una borsa!


Lo guardò, anche piuttosto perplessa, aspettando una spiegazione chiara ed esaustiva.

Spostamento della role in PVT
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