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Messaggioda Beatriz » 12/03/2018, 15:46

Notte del 19 Dicembre 2113
Ore 00:03
Appartamento Militare del Ministero Londinese


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[Il giorno prima - Covo segreto della Resistenza]

Sly... Devo chiederti un favore.
Vieni con me.


... Mh? Sì certamente, dimmi pure Beatriz, che succede? Sentivo che prima discutevi con mio zio…

... Vorrei che tu consegnassi questa lettera al Maggiore Yusuf nel caso in cui non dovessi farcela.
Non mi fido di Marcus... E non saprei a chi altro affidarla…


Quindi hai deciso proprio di affrontarla... Come mai non ti fidi di lui? Per i vostri trascorsi?

... Non è importante perché.
So che se morissi, continuerei a chiedermi se lui sarebbe capace di rispettare le mie volontà.


No è vero, non è importante, non sono affari miei. Pensi proprio di non avere alcuna chance contro di lei?

..................... Giurami solennemente che porterai a termine ciò che ti ho chiesto.
Ho bisogno di sapere.... Che in qualche modo lui riceverà il mio ultimo saluto…


... Te lo prometto.

... Grazie.
Sei diverso da Marcus.
... Migliore.


[Dopo qualche secondo]

Qualcosa non va?

No, tutto a posto...

Ha deciso di lottare.

Tu pensi possa farcela?

... No.

E non la fermerai, giusto?

... No.

Perché?

Ci sono situazioni nelle quali una seconda scelta è troppo rischiosa.

Ma finché ci sta, perché non provare?

Perché ci andrebbero di mezzo troppe persone, troppi piani, troppi futuri.

... E a cosa serve costruire un futuro sopra a tutti questi cadaveri?

Un giorno capirai.

No, non ho voglia di capire, scusami...


Avrebbe dovuto riposare, ma non riusciva a prendere sonno. Le luci di Natale danzavano di fronte agli occhi spenti e preoccupati della Schtauffen, che riportava alla mente la conversazione avuta il giorno precedente con Emmett. Non aveva saputo a chi altro rivolgersi per essere certa che la sua lettera d'addio arrivasse al legittimo destinatario. Nonostante avesse cercato con Marcus una soluzione per far sì che Tariq non incrociasse la strada di Chandra, nessuna delle proposte vagliate parevano funzionare, lasciando sempre un margine di errore troppo grande da poter essere preso in considerazione.
L'uomo stava lottando ancora fra la vita e la morte. Era in coma da quattro giorno ormai, ma aveva saputo che due pozioniste avevano trovato un antidoto per lui e per il Tenente Jung, antidoto che almeno per il momento sembrava funzionare. Ne era felice, per lui, per entrambi. Ma non avrebbe potuto vederla quella felicità il Maggiore, considerando la decisione presa dalla Sicaria. Una scelta che entrava in forte contrasto con la promessa fatta all'uomo di non morire giovane, ma di proseguire per la propria strada anche senza di lui.
Tariq le aveva rivolto quelle parole, convinto che potesse non uscire vivo dalla missione dove si era recato insieme a Carlyle. Ed invece, ironia della sorte, lui sarebbe sopravvissuto, mentre Beatriz avrebbe sacrificato sé stessa per evitare che la sua vita ne andasse di nuovo di mezzo.

... Mi perdonerai?

Nascose il viso dietro le braccia, distogliendo lo sguardo dalle luci colorate, mentre rifletteva con quanta difficoltà avesse affidato alla carta le parole che erano scaturite direttamente dal proprio cuore. Poca, se paragonata alla sua capacità di comunicare verbalmente con il prossimo, ma ugualmente tanta per via della decisione presa, che sembrava essere in tutto e per tutto un atto d'amore nei confronti del suo Maggiore.
Si chiedeva ancora cosa l'avesse spinta infine a decidersi di anteporre lui a sé stessa. Quale assurda reazione chimica del cuore si stava verificando per spingere Beatriz Schtauffen a preferire che la vita dell'uomo steso nel letto di un ospedale valesse più della propria? Cercava di non pensarci, per non lasciare che il terrore giungesse poi nelle sue viscere, stringendole la gola in una morsa che si traduceva infine in una respirazione eccessivamente faticosa ed instabile.
Non aveva potuto raccontare a Tariq la verità. Non voleva cancellargli la memoria in quello stato di coma, per timore degli effetti sulla sua psiche. Credeva che il suo collega, il Tenente, potesse aver preso della precauzioni per far sì che la loro scoperta non fosse facile da cancellare con un semplice Oblivion. Far trascorrere il tempo, far passare il momento adatto non sarebbe servito a nulla, perché al suo risveglio il Maggiore non avrebbe potuto comprendere le ragioni avute dalla donna mulatta. Infine, l'unica soluzione possibile sembrava proprio quella di uno scontro diretto fra lei e Chandra Ujeroi. Ucciderla, ma solo lei, solo e soltanto lei, per non mettere in pericolo anche i piani della Resistenza. Se fosse riuscita, avrebbe fermato la donna e permesso a Tariq di ascoltarla, senza il tarlo di aver perduto l'occasione giusta per arrestare una criminale.
... Un'utopia. Ne era consapevole lei e ne era consapevole anche Marcus. Ma non per questo Azhad aveva fatto qualcosa per fermarla. Almeno la sua libertà personale di vivere o morire gliel'aveva lasciata, pur togliendole tutto il resto. Sì, perché nel corso del tempo Beatriz si era resa conto che la Resistenza fosse diventata una seconda prigione, dalla quale fosse impossibile uscire. Dove il Ragno Tessitore tesseva le sue trame in maniera talmente fitta che i malcapitati che vi finivano dentro non se ne rendevano conto fino a quando non era ormai troppo tardi. Per questo motivo non si fidava più di lui.
Per questo motivo aveva preferito Sly. Perché riconosceva che in lui ci fosse ancora qualcosa di buono, un briciolo di umanità che lo avrebbe spinto ad esaudire l'ultima richiesta di una condannata a morte.

20 Dicembre 2113
Ore 1:15
Ekaterinenburg, Russia
Centro Siderurgico Magico, Quartiere Periferico


Allontanarsi da Londra non era stato difficile. Dopo l'incidente in cui era stato coinvolto Tariq, Beatriz aveva chiesto al proprio Capitano dei giorni di congedo, per poter assorbire meglio la notizia e stare vicino al Maggiore. Una richiesta che Cole accolse senza fare storie, considerando la situazione della donna, comprendendola e non avendo alcuna obiezione per via dei giorni di permesso non ancora sfruttati. Quella scusa le aveva permesso di rimanere a casa e di approntare un semplice piano per raggiungere il luogo dove sarebbe apparsa Chandra.
Le coordinate erano scritte nella lettera che Tariq aveva lasciato alla Schtauffen e che quest'ultima avrebbe dovuto condividere anche con il Capitano Darksteel. Non lo aveva fatto e quando aveva salutato l'uomo -per l'ultima volta- gli aveva lanciato uno sguardo più intenso, più deciso, come a volergli dire addio silenziosamente pur non potendolo fare apertamente. In un modo o nell'altro, anche lui era stato importante per la mezza dominicana, sebbene la donna si fosse accorta di ciò solamente nell'attimo in cui si era chiusa la porta del suo ufficio alle spalle.
Il sonno infine era giunto, costellato di incubi e paranoie a non finire e il mattino dopo si era diretta in Russia, nella città di Ekaterinenburg. Le coordinate fornite dal Maggiore l'avevano portata in una zona molto periferica della città, una sorta di centro siderurgico magico, dove probabilmente era situato l'ultimo laboratorio, quello che i due uomini non erano riusciti a distruggere. Lì avrebbe atteso Chandra Ujeroi, la sua Maestra, colei che l'aveva addestrata a combattere. Al pensiero di rivederla, il cuore batteva più furioso, compresso dalle sensazioni negative e positive che l'incontro con lei suscitavano dentro di sé. Una figura importante, una figura di riferimento, che tuttavia rappresentava ciò che più odiava al mondo la Schtauffen. Avrebbe dovuto ancora una volta rinunciare alla propria umanità per riuscire ad ucciderla, se fosse riuscita ad arrivare fino a quel punto.
Un'ipotesi troppo improbabile per sperare che si potesse realizzare.

Sono qui, Maestra.

Immagine


Vestiti leggeri, per non avere impedimenti durante il combattimento. Fuori si congelava, ma dentro il vecchio edificio Beatriz stava scoppiando di caldo, forse per via della tensione che sentiva accumularsi dentro di sé. Alla cintura, le spille MagiPotenzianti che utilizzava spesso durante le missioni come Sicaria. Al collo invece il QuickSilver, per cercare di resistere meglio contro la sua avversaria. Quello non sarebbe stato uno scontro per decidere chi fosse la più forte. Se così fosse stato, non avrebbe potuto utilizzare certi espedienti come il medaglione o le spille. Le sue intenzioni sarebbero state molto chiare agli occhi della Ujeroi, quando avrebbe visto nello sguardo della sua ex-adepta la volontà di ucciderla non per il potere, ma per vivere.
Non le rimaneva altro che aspettare il suo palesarsi e poi, in base alla situazione, avrebbe deciso in che modo palesarsi a lei per lanciarle quell'ultima sfida.
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Messaggioda PnG Staff » 13/03/2018, 23:46

20 Dicembre 2113
Ore 1:24
Ekaterinenburg, Russia
Centro Siderurgico Magico
Quartiere Periferico


Sistema quell'ordine nella cella quaranta, sbrigati.

Subito!

Comunica la rimanenza delle risorse al Quartier Generale.

Agli ordini!

Continuate il controllo, non fatevi ingannare dall'orario.

Certamente!

Vado a dare un'occhiata nell'Ala Ovest.

Noi come ci regoliamo invece?

Dato il via libera alla spedizione, dopo di che potete andare.

Chandra era una Strega non solo molto potente, ma anche esageratamente rispettata, più di tanti altri sottoposti dei dodici.
Il motivo era semplice: sapeva trattare con gli "inferiori", facendoli sentire vagamente importanti e indispensabili, senza denigrarli troppo.
Le sue parole erano pura legge ma un dogma espresso con un lieve accenno di educazione.
Per questo veniva stimata indipendentemente sia dai Mangiamorte più abili, che quelli appena arrivati.

Illustre N°4, le nostre MagiCamere hanno registrato una intrusione!

Sì, gli appartenenti alla gerarchia più alta venivano definiti con dei numeri, ma essere il numero uno non voleva dire essere il migliore.

Quanti sono?

In realtà una sola persona.

Me ne occupo io, almeno mi sgranchisco le gambe.

Come desidera!

Nessuno le augurava buona fortuna, perché Chandra non ne aveva affatto bisogno, non quando teneva la propria bacchetta in mano.
Disarmarla era l'unica chance di sperare in un destino differente dalla morte, ma separare la N°4 dal proprio catalizzatore era quasi impossibile.
La bionda minaccia al vertice della Setta prese le scale in ferro, scendendo verso il basso, senza il timore di fare rumore.
Erano gli altri a doverla temere, non il contrario, senza contare che a quanto sembrava soltanto uno era giunto lì per infastidirla.

... Questo è decisamente un fuori programma.

Non appena gli occhi si posarono sulla figura di Beatriz Schtauffen, Chandra rallentò appositamente per poterla osservare meglio.
Un sorriso leggero si dipinse sul viso della Maestra del Sergente dei Sicari, mentre camminava ancora, fino a raggiungerla.
In quella specifica zona c'erano diversi Mangiamorte ma nessuno si era azzardato a fare nulla, sapendo che la loro "Padrona" sarebbe giunta lì a breve.
Non appena la Ujeroi e la Schtauffen furono a circa quattro metri distanza, il sorriso della prima scomparve, diventando una espressione risoluta.

Hai un bel coraggio a presentarti qui.

Immagine

... Non ti chiederò che fine abbiano fatto i miei sottoposti di guardia esterna.

La donna già conosceva la risposta.
Beatriz poteva pure esserle inferiore, ma questo non significava il non risultare ugualmente letale anche per i soldati della Setta più esperti.
Quasi tutti infatti giacevano privi di sensi qua e là, con poche vittime, già, perché ultimamente la Dominicana aveva imparato a trattenersi, risparmiare.
Tutto merito dell'uomo probabilmente ancora sotto gli effetti dei danni magici subiti qualche giorno prima proprio per opera di Chandra.

Quello sguardo vuole dire solamente una cosa.
Ti avevo detto di presentarmi uno sguardo simile solo qualora avessi deciso di prendere il mio posto.
Credo tuttavia che tu non sia qui esattamente per questo.
Ad ogni modo, vuoi la mia fine, questo è chiaro, mia ardita e stolta allieva.


La bacchetta se ne stava ancora chiusa nella fondina ascellare sotto la giacca semi elegante indossata dalla bionda.
Possedeva abiti non esattamente comodi, anzi, ai piedi portava anche delle scarpe con tacchi bassi ma tali.
Beatriz però sapeva perfettamente quanto ella fosse perfettamente in grado di cavarsela anche con una mano legata dietro la schiena, figurarsi coi tacchi.
Un gesto fulmineo, infatti, ed ecco che la bacchetta giunse nella sua mano sinistra. La Schtauffen non avrebbe potuto fare nulla per evitarlo.

Il tuo occhio e meno allenato del solito.
Se questa è la stessa condizione delle tue doti come duellante, fai pensare più ad una volontà di suicidio, che di omicidio.
Tuttavia non aveva garantito a Marcus la tua salvezza qualora ti fossi presentata di fronte a me in futuro.
Potevi scegliere di non farti vedere mai più ed invece eccoti qui, ma toglimi una curiosità, perché?


Come mai Beatriz Schtauffen si era mossa per andare ad attaccarla, ben sapendo quale fine possibilmente la attendesse?
Chandra era molto curiosa in merito, ma per nulla preoccupata. Conosceva la sua allieva perché l'aveva addestrata lei.
Certo, Beatriz conosceva le tecniche sfruttate dalla Maestra, ma un conto era conoscerle, un altro saperle neutralizzare.
A prescindere che la mezza tedesca rispondesse o meno alla domanda, Chandra fece un cenno svelto ai Mangiamorte che si allontanarono subito.

Questo sarà dunque il nostro scontro ufficiale.
Nessun testimone, nessuno dei miei a darmi una mano.
Solamente tu ed io, qui, in questo luogo che, evidentemente, diverrà la tua tomba.
Questo è quanto, Beatriz, non ti resta che dare il meglio, perché di sicuro non sarò magnanima per via del nostro passato.


Anzi, a maggior ragione avrebbe messo tutto l'impegno possibile al fine di distruggerla, sconfiggerla e di conseguenza ucciderla.
Chandra assunse la posizione di guardia tipica del proprio stile di duello, unico ed inconfondibile, fissandola dritto negli occhi con gelo.
Non c'era il minimo segno di esitazione o dispiacere. I leader della Setta erano pronti a certe realtà, da sempre, senza ripensamenti.
Oltre tutto lì non c'era nemmeno più in gioco un passaggio di testimone, bensì una battaglia tra i Sicari e la Setta, un ente militare ministeriale contro un ente militare oscuro.

Ti spezzerò le ali, Storno.
Avevi la possibilità di volare via, lontano.
Potevi avere la tua libertà, una volta per tutte.
Rimpiangerai di non averlo fatto.


Il movimento fluido del polso bastò affinché dalla punta dalla punta della bacchetta partirono due incantesimi in sequenza.
Quella era la sua abilità speciale ed ineguagliabile: il lancio simultaneo.
La normale esecuzione di quattro incantesimi, nel suo caso significò la bellezza di otto magie scagliate senza alcun tipo di preparazione.
Nessuna di queste mortale, oh no, le regole delle sfide tra Allievi e Maestri parlavano chiaro: nessuna Maledizione Senza Perdono, solo sofferenza lenta.

Lunar Sigillum x2

Difficoltà: Mangiamorte, Mercenario
Tipo: Incantesimo di marcamento
Descrizione: Il Mangiamorte investe con un sigillo invisibile un soggetto, impedendogli di potenziarsi magicamente per due azioni
Genere: Supporto
Danno: 10

Retardum Linfae x2

Difficoltà: Mangiamorte
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Impedisce al soggetto colpito di curarsi con incantesimi per tre azioni
Genere: Supporto/Offensivo
Danno: //

Bombarda Obscura x2

Difficoltà: Mangiamorte
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Bombarda impressa di potere magico negativo
Genere: Offensivo
Danno: 30 (contro pg con allineamento buono +2d12 danni)

Astralis Colpo x2

Difficoltà: 9
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Attacco magico strategico che colpisce alle spalle
Genere: Offensivo
Danno: 23
Effetto: Per schivarlo si ha un malus di -2 ai Riflessi e Resistenza Magica


Conoscendo adeguatamente i poteri di Beatriz, Chandra lanciò subito contro di lei una coppia di magie in grado di annullare il suo potenziamento a volontà.
Così facendo le avrebbe impedito di fortificarsi e quindi di ottenere quel piccolo vantaggio in più contro di lei.
In seconda battuta, due magie che l'avrebbero inibita dal curarsi e quindi resistere più a lungo nello scontro, perché bastarda e sanguinaria sì, sadica non troppo.
Infine, le altre due coppie dei puri e semplici incantesimi di attacco massiccio, così da farle ricordare subito cosa significasse sfidare Chandra Ujeroi.

I° Coppia

Cap. Magica (22) + d20 (14) + Bonus Bacchetta (7) = 43
Cap. Magica (22) + d20 (9) + Bonus Bacchetta (7) = 38

II° Coppia

Cap. Magica (22) + d20 (6) + Bonus Bacchetta (7) = 35
Cap. Magica (22) + d20 (4) + Bonus Bacchetta (7) = 33

III° Coppia

Cap. Magica (22) + d20 (19) + Bonus Bacchetta (7) = 48
Cap. Magica (22) + d20 (10) + Bonus Bacchetta (7) = 39

IV° Coppia

Cap. Magica (22) + d20 (1) + Bonus Bacchetta (7) = 30
Cap. Magica (22) + d20 (11) + Bonus Bacchetta (7) = 41
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Messaggioda Beatriz » 16/03/2018, 22:14

UGH!

E questo era l'ultimo...

Introdursi all'interno del deposito non fu difficile per la Schtauffen. I soldati a guardia dell'entrata vennero presto messi K.O. dalla ex-Mangiamorte, grazie alle sue eccellenti qualità combattive con la bacchetta. Non stette lì a fregiarsi dell'ottimo lavoro svolto, in quanto non sarebbe servito a nulla contro il suo vero obiettivo. Chandra Ujeroi era ad un livello nettamente superiore rispetto agli uomini che Beatriz aveva sconfitto, un livello che lei non aveva mai raggiunto. Aveva cercato di risparmiarli dove possibile, senza nemmeno rendersi conto di ciò che stava facendo, applicando il modus operandi di un sicario esperto che toglieva la vita solamente se costretto. Un modo di fare atipico in lei, più umano, come umana era stata la scelta di combattere contro l'incantatrice numero uno della Setta per salvare una persona a lei cara. Aveva lo sguardo risoluto, ma il cuore era turbato e batteva furiosamente, ribelle contro quel destino. Non avrebbe voluto dirgli addio così presto, non avrebbe voluto rompere una promessa appena fatta, ma non c'era altro modo per salvare la sua vita. E una volta morta, Tariq avrebbe saputo la verità, o almeno una parte. Sarebbe stato in salvo mentre lei... Lei probabilmente avrebbe respirato quell'aria fredda e gelida per l'ultima volta.

Hai un bel coraggio a presentarti qui.

...

Non rispose quando la figura della Ujeroi si palesò finalmente davanti ai suoi occhi. Sapeva di non dover girare per l'intero deposito per cercarla, perché sarebbe stata la donna stessa a trovare lei, allettata forse dalla possibilità di avere un giocattolo con cui divertirsi un po' prima di tornare alle proprie faccende. Beatriz teneva la bacchetta in mano, ma non certo per aggredirla: l'aveva usata contro gli altri Mangiamorte fino ad allora, ma con Chandra lì presente non aveva bisogno di sprecare altre energie. La fissava e lei fissava lei di rimando, scendendo le scalinate per arrivare direttamente di fronte alla mezza dominicana.

... Non ti chiederò che fine abbiano fatto i miei sottoposti di guardia esterna.

... Sono vivi, la maggior parte, per quel che possa interessarvi.

Il rispetto nei suoi confronti, ancora presente nonostante ormai non fosse più sotto di lei. Certe abitudini erano difficili da far morire ed in fondo Chandra era stata per lei la persona più vicina ad una famiglia che la Schtauffen avesse avuto, dopo la morte dei suoi genitori.

Quello sguardo vuole dire solamente una cosa.
Ti avevo detto di presentarmi uno sguardo simile solo qualora avessi deciso di prendere il mio posto.
Credo tuttavia che tu non sia qui esattamente per questo.
Ad ogni modo, vuoi la mia fine, questo è chiaro, mia ardita e stolta allieva.


Le sue motivazioni la Ujeroi non le avrebbe mai comprese. Nemmeno lei stessa ci riusciva in pieno, lasciandosi guidare dal proprio istinto e dalla situazione in sé, che non prevedeva altre vie d'uscita. Non aveva voluto che Marcus toccasse Tariq per fargli cancellare la memoria. Non lo aveva voluto perché quando la stessa cosa era accaduta a lei, dopo tutto era stato peggio. Dopo tante cose erano cambiate e lei non era riuscita ad accettarle, finendo per chiudersi in sé stessa, per perdere la fiducia di Azhad... E non voleva che il Maggiore perdesse fiducia in lei.
Con uno scatto velocissimo, Chandra estrasse la bacchetta dalla propria fondina, facendo sbattere di stupore le palpebre per qualche istante alla Sicaria. Non era riuscita a cogliere quel movimento e questo era un male. Rischiava di essere colta fin troppo facilmente alla sprovvista dalla donna.

Il tuo occhio e meno allenato del solito.
Se questa è la stessa condizione delle tue doti come duellante, fai pensare più ad una volontà di suicidio, che di omicidio.
Tuttavia non aveva garantito a Marcus la tua salvezza qualora ti fossi presentata di fronte a me in futuro.
Potevi scegliere di non farti vedere mai più ed invece eccoti qui, ma toglimi una curiosità, perché?


... Era l'unica scelta possibile.

Rispose dopo qualche secondo, una risposta che non rivelava nulla del Yusuf, del suo cuore, della sua debolezza, perché sapeva che sarebbe stata più esposta se avesse parlato a Chandra di una persona a cui lei si era legata. Lei sentiva, in fondo, di non avere davvero altra via se non quella di combattere contro la Mangiamorte e questo tanto bastò alla Ujeroi per decidere di concederle quel duello. Un duello il cui esito era già scontato.

Questo sarà dunque il nostro scontro ufficiale.
Nessun testimone, nessuno dei miei a darmi una mano.
Solamente tu ed io, qui, in questo luogo che, evidentemente, diverrà la tua tomba.
Questo è quanto, Beatriz, non ti resta che dare il meglio, perché di sicuro non sarò magnanima per via del nostro passato.


Non mi aspettavo niente di diverso da Voi.

Anche la Schtauffen assunse la posizione di guardia tipica, con la bacchetta stretta con forza in mano. La donna conosceva perfettamente tutti i suoi punti forza e le sue debolezze, idem valeva per la mezza dominicana. Ma questo, lungi dal farle partire sullo stesso piano, le dava solo la vaga idea di una situazione di parità fra di loro, in quanto la forza della Ujeroi era di molto superiore a quella esibita da sempre dalla Sicaria.

Ti spezzerò le ali, Storno.
Avevi la possibilità di volare via, lontano.
Potevi avere la tua libertà, una volta per tutte.
Rimpiangerai di non averlo fatto.


L'unica cosa che rimpiangerò e di non averti potuto dire la verità io stessa, prima di morire.
Perdonami...


Immagine


I primi due incantesimi vennero bloccati da uno scudo magico invocato dalla dominicana. Come aveva ipotizzato, la donna aveva tentato di bloccarle la possibilità di potenziarsi, potenziamenti che ella mise in atto all'istante con la sua abilità speciale di evocazione del Magica Potens, senza bisogno di utilizzare la bacchetta. Si rese più forte al livello magico, ma la concentrazione usata per farlo la portò ad incassare il terzo incantesimo, quello che le avrebbe impedito di curarsi. Una strategia efficace oppure un piccolo guizzo di pietà nei suoi confronti? Non stette a chiederselo la donna mulatta, mentre schivò facilmente il quarto attacco, ma non poté definirsi fortunata né per il quinto né per il sesto. Le due Bombarde la colpirono in pieno, ma i danni vennero limitati per sua fortuna dal Quick Silver, che le permise così di rimettersi in piedi e di evitare poi gli ultimi due attacchi, entrambi provenienti dalle spalle della Schtauffen.

Mmpf...

Il costante allenamento fra i Sicari le assicurava di poter resistere ad uno scontro senza sentire troppo l'affaticamento sul suo corpo. Lo sguardo continuava a rivolgersi verso la Mangiamorte, serio, quasi rabbioso, ma non era la rabbia a dominare l'animo della donna mulatta. Cercava di tenersi in allerta, di essere pronta a tutto, mentre castava su sé stessa un Fuscus Aurea per potenziarsi e avere qualche chance di resistere un po' più a lungo contro la Ujeroi.
Quel minimo di strategia che aveva imparato stando a contatto con i Sicari la portò a tentare un Debilitis per rendere la sua avversaria un po' meno forte del normale. Infine, anche ella ripagò la Ujeroi con due Bombarda Obscura, assumendo poi di nuovo la Posizione Difensiva (+3 a Resistenza; + 4 a Riflessi). Mentre il suo cuore si struggeva lentamente, perdendo di secondo in secondo ogni possibile speranza.

Spoiler:
Magica Potens (Magicum)

Difficoltà: 3
Tipo: Incantesimo di Potenziamento
Descrizione: Conferisce un bonus di +1 ad una Caratteristica a scelta del mago nei confronti di se stesso o di un altro soggetto per tre azioni; la scelta deriva dalla parola utilizzata al seguito della formula base
Genere: Supporto
Danno: //


Fuscus Aura

Difficoltà: 9
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Un'aura nera conferisce un bonus di +1 a qualsiasi prova per tre azioni (effettuabile solo da e su pg di allin. negativo o neutro)
Genere: Supporto
Danno: //


Debilitis

Difficoltà: Mangiamorte, Mercenario
Tipo: Incantesimo Indebolente
Descrizione: Una volta lanciato, l'avversario tira un d12 e si seguono le successive indicazioni:

1-2= -4 Cap. Magica
3-4= -4 Resistenza Magica
5-6= -4 Abilità Magica
7-8= -4 Elaborazione
9-10= -4 Riflessi
11-12= -4 Concentrazione

Genere: //
Danno: //

d20:10 + Cap. Magica: 21 + 1 Magica Potens + 1 Fuscus Aura= 33


Bombarda Obscura x2

Difficoltà: Mangiamorte
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Bombarda impressa di potere magico negativo
Genere: Offensivo
Danno: 30 (contro pg con allineamento buono +2d12 danni)

d20:6 + Cap. Magica: 21 + 1 Magica Potens= 28

d20:2 + Cap. Magica: 21 + 1 Magica Potens= 24


PS TOT: 120/170

Quick Silver colore: Blu

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Messaggioda PnG Staff » 18/03/2018, 13:52

... Non ti chiederò che fine abbiano fatto i miei sottoposti di guardia esterna.

... Sono vivi, la maggior parte, per quel che possa interessarvi.

Oh, insomma hai cominciato a riscoprire le meccaniche del possedere un cuore, molto interessante, davvero...

Assottigliò lo sguardo, la donna, fissandola con aria quasi divertita, schernendola.
Chandra aveva impiegato anni a raffreddare l'animo della Schtauffen ed ora ecco che tutto il suo prezioso lavoro era stato mandato alle ortiche.
Non che la cosa la facesse impazzire ma d'altronde in un certo senso aveva sempre pensato che non potesse essere all'altezza di sostituirla.
Sapeva che un giorno l'avrebbe uccisa, sperava solo che quel giorno arrivasse abbastanza tardi o che, dopo l'arrivo di Azhad, non arrivasse direttamente mai.

Potevi scegliere di non farti vedere mai più ed invece eccoti qui, ma toglimi una curiosità, perché?

... Era l'unica scelta possibile.

Sei sempre stata molto criptica, Beatriz.
Ma nonostante ci sia un briciolo di curiosità nel mio essere, trovo ininfluente lasciarmi andare a certe umanità e convenevoli.
È la morte che brami ed io, in qualità di tua Maestra, devo prendermi la responsabilità di realizzare i tuoi desideri, visto quanto ti voglio bene?


Magari in modo distorto o forse semplicemente nell'unico modo disponibile per un Mangiamorte di quel Grado, chissà.
Osservando la lentezza con la quale la mezza Dominicana aveva seguito il movimento di estrarre la bacchetta, Chandra comprese di avere la vittoria in pugno.
Non si allenava più come prima, la Schtauffen, ed oltre a questo la sua nuova scoperta di magnanimità avrebbe potuto anche bloccarla un poco.
Tutte debolezze, debolezze che forse ormai la Sicaria conosceva piuttosto bene e che aveva messo in conto, prima di arrivare lì.

Questo è quanto, Beatriz, non ti resta che dare il meglio, perché di sicuro non sarò magnanima per via del nostro passato.

Non mi aspettavo niente di diverso da Voi.

Naturalmente non saranno consentite Maledizioni Senza Perdono.
Te lo ricordo, nel caso in cui ti fossi dimenticata come si svolgono queste battaglie all'ultimo sangue.


Una regola imposta che metteva in risalto la filosofia fondamentale della Setta dei 12: soltanto il più forte vinceva ed aveva diritto alla gloria.
Un "Avada" lanciato e riuscito per caso avrebbe posto fine alla sfida senza una reale dimostrazione di superiorità.
A parte questo, l'incontro cominciò quasi subito all'insegna della potenza e del dolore, con una Chandra intenzionata fin dalla prima mossa a far soccombere l'avversaria.
Il tentativo di impedirle il potenziamento non andò a buon fine, ma quello di non farla curare sì, così come anche le due Bombarde Oscure.

Lo ammetto, credevo molto peggio!
Pensavo di porre fine alla tua vita in questo unico giro!


Alzò la voce mentre parlava verso di lei, aspettando che giungessero le contromosse.
Non appena Chandra vide il movimento del polso di Beatriz si preparò subito ad evitare... Ed infatti ci riuscì perfettamente.
Si mosse di scatto sulla destra, poi sulla sinistra ed infine con uno scudo neutralizzò l'ultimo affronto verso di lei.
Un sorriso morbido e saputo comparve ancora sul volto della donna, prima di scintillare di malvagità verso l'Allieva.

Eccola qui la mia cara macchina per uccidere, il mio flagello di morte.
Sempre pronta ad affrontare ogni avversità a testa alta ma senza eccessivi fondamenti strategici.
Questa è la differenza sostanziale tra me e te, Beatriz, una differenza che conosci eppure non ti ha fermata dal venire qui.
... Ora ti dimostrerò come non serva essere troppo letali con le magie per risultare vincenti.


Il contrattacco di Chandra fu completamente all'insegna della tattica, un vero e proprio tripudio di doti combattive magiche.

Reducto ad Personam

Difficoltà: 5
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Colpo magico ad effetto vuoto d'aria addosso ad un avversario, lo indebolisce leggermente
Genere: Offensivo
Danno: 11
Effetto: -2 a Res. Magica e Riflessi nel round successivo

Rabbia Insinuas

Difficoltà: 6
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Rende un soggetto più incline alla rabbia e alla perdita della pazienza per due azioni
Genere: //
Danno: //
Effetto: -5 a Concentrazione per rimanere calmi

Ostrutio Respira

Difficoltà: 7
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Colpisce l'avversario e gli fa credere di avere qualcosa incastrato in gola che non gli permette di respirare bene per due round
Genere: Offensivo
Danno: 17
Effetto: - 2 a Capacità Magica/Resistenza Magica/Elaborazione/Riflessi/Concentrazione per due azioni

Fondamenta Instabilis

Difficoltà: 8
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Genera un piccolo terremoto sotto l'avversario per destabilizzarne l'equilibrio
Genere: Supporto/Difensivo
Danno: 10
Effetto: -5 ai Riflessi per i due turni successivi


I quattro incantesimi che lanciò furono un crescendo in sequenza di difficoltà, ma senza essere effettivamente complessi per un Mago Esperto.
Livello 5, poi 6, poi 7 ed infine 8, ognuno di essi con degli effetti fastidiosi e capaci di rendere la vita di Beatriz ancora più difficile da proteggere.
Se fossero andati tutti a buon fine, riuscire a sopportare uno scontro alla pari con Chandra (che già di per sé non lo era) sarebbe stato praticamente impossibile.
Ma naturalmente la donna non aveva finito, oh no, perché per lei lanciare quattro incantesimi equivaleva a lanciarne due, quindi poteva passare alla fase offensiva.

Stridium x2

Difficoltà: 9
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Un suono terribilmente acuto investe la mente di un soggetto, danneggiandola
Genere: Offensivo
Danno: 25

Ardemonio x2

Difficoltà: 10
Tipo: Incantesimo Oscuro
Descrizione: Enorme spirale di fuoco nero che avvolge l'avversario
Genere: Offensivo/Proibito
Danno: 24


Quella era la potenza assoluta di un Membro dei 12, o meglio, di uno dei 12 come Chandra Ujeroi.
Osservando quella trafila di attacchi, la Schtauffen avrebbe compreso quanto ancora fosse lontana dall'eguagliarla.
Era stata una allieva perfetta, ma se n'era andata quando ancora le "lezioni" non si erano del tutto concluse.
La sfida poteva dunque definirsi conclusa di già?

I° Magia

Cap. Magica (22) + d20 (15) + Bonus Bacchetta (7) = 44

II° Magia

Cap. Magica (22) + d20 (10) + Bonus Bacchetta (7) = 39

III° Magia

Cap. Magica (22) + d20 (11) + Bonus Bacchetta (7) = 40

IV° Magia

Cap. Magica (22) + d20 (7) + Bonus Bacchetta (7) = 34

I° Coppia

Cap. Magica (22) + d20 (4) + Bonus Bacchetta (7) = 33
Cap. Magica (22) + d20 (6) + Bonus Bacchetta (7) = 35

II° Coppia

Cap. Magica (22) + d20 (9) + Bonus Bacchetta (7) = 38
Cap. Magica (22) + d20 (9) + Bonus Bacchetta (7) = 38
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Messaggioda Beatriz » 21/03/2018, 0:13

Oh, insomma hai cominciato a riscoprire le meccaniche del possedere un cuore, molto interessante, davvero...

Marcus prima di Chandra aveva compreso quel grande, grosso difetto in Beatriz e aveva capito che se avesse continuato su quella strada presto o tardi sarebbe morta. Non c'era alcuna speranza per lei, non c'era mai stata, aveva soltanto preso tempo per non finire uccisa quando era ancora troppo piccola e giovane. Era strano, ma in quel momento furono pochi i ricordi della sua vita che ella poteva definire veramente felici. E la maggior parte si concentravano tutti nell'ultimo anno e mezzo.

Potevi scegliere di non farti vedere mai più ed invece eccoti qui, ma toglimi una curiosità, perché?

... Era l'unica scelta possibile.

Sei sempre stata molto criptica, Beatriz.
Ma nonostante ci sia un briciolo di curiosità nel mio essere, trovo ininfluente lasciarmi andare a certe umanità e convenevoli.
È la morte che brami ed io, in qualità di tua Maestra, devo prendermi la responsabilità di realizzare i tuoi desideri, visto quanto ti voglio bene?


... Forse è proprio così, nella vostra ottica distorta e disumana.

Altrimenti perché infuriarsi quando sbagliava qualcosa? Perché tenere a cuore la sua vita, quando questa veniva messa in pericolo? Non si trattava solamente di semplice reputazione. Chandra aveva sempre mantenuto un occhio su di lei, anche quando ancora era una bambina totalmente inesperta della vita e della magia. L'aveva messa in un centro di addestramento e quando Beatriz si era dimostrata degna di lei, l'aveva scelta come propria Adepta. Era stata brava, aveva raggiunto un premio ambito da molti, ma pagandolo con la propria umanità. Aveva ucciso in nome della Setta e della Ujeroi, soffocando i sensi di colpa, il malessere, la pietà, la bontà. Tutto ciò che l'avrebbe fatta apparire debole e quindi sostituibile all'interno di quella rigida gerarchia. E adesso, pur non essendo cambiata di molto, in realtà aveva lasciato dilagare la propria umanità, repressa fino a poco tempo prima. Con conseguenze davvero disastrose in quel duello magico.
Aveva lasciato che una persona diventasse per lei abbastanza cara da non volerla vedere morire sotto i colpi letali della bacchetta di Chandra. Aveva permesso altresì a questa persona di rendere la sua opinione troppo importante per una come la Schtauffen. Il risultato era che di fronte alla possibilità di fargli del male, Beatriz aveva scelto lei stessa di affrontare la sua vecchia Maestra, sapendo bene che le speranze di vittoria fossero nulle. E quella speranza infranta fu la chiave per comprendere con quanto poco impegno la mezza dominicana stesse combattendo, perché in gioco ormai c'era qualcosa di molto più importante della propria vita.

Eccola qui la mia cara macchina per uccidere, il mio flagello di morte.
Sempre pronta ad affrontare ogni avversità a testa alta ma senza eccessivi fondamenti strategici.
Questa è la differenza sostanziale tra me e te, Beatriz, una differenza che conosci eppure non ti ha fermata dal venire qui.
... Ora ti dimostrerò come non serva essere troppo letali con le magie per risultare vincenti.


Si susseguirono quattro incantesimi di estrema potenza, che la Sicaria non riuscì ad evitare, fatta eccezione per il quarto. Nemmeno lei seppe spiegarsi come riuscì ad evitarlo, probabilmente un Protego castato al momento giusto che lo respinse, evitandole di perdere l'equilibrio. Ma il colpo d'aria riuscì ad indebolirla, la rabbia riuscì a farle perdere la concentrazione e infine il respiro le venne dimezzato, impedendole di essere pronta sia a difendersi che a contrattaccare. Subito dopo, con velocità estrema, Chandra sparò altri quattro incantesimi puramente offensivi, il secondo dei quali Beatriz riuscì ad evitare, spostandosi prima che questo la beccasse. Ma il dolore acuto alla testa che la colpì le fece perdere momentaneamente il senso della realtà e infine il fuoco magico oscuro dell'Ardemonio la consumò fino alle ossa, prima che riuscisse ad uscire da quella morsa pericolosamente mortale.
La Ujeroi le aveva dimostrato ancora, per l'ennesima volta, chi fosse la più forte. E non le era servito schiacciarla sprigionando tutta la sua forza. Era bastato ricordarle che una stratega avrebbe sempre vinto su una semplice macchina da guerra, come lei. Ma lei non voleva più essere una macchina da guerra. Non voleva più perdere ciò che aveva riconquistato con tanta fatica. Fissò Chandra in volto, le speranze che ormai l'avevano abbandonata del tutto. Faceva fatica a respirare ed era confusa, arrabbiata, indifesa. Avrebbe voluto lanciarsi addosso alla Mangiamorte, ma cercò di contrastare la rabbia instillata dalla donna a causa del suo incantesimo. Riuscì a recuperare in parte il controllo di sé -15d20 + 14 Concentrazione= 29- grazie ad un enorme sforzo, ma quel sentimento era rimasto dentro di lei. Non completamente sotto controllo, abbastanza da impedirle di suicidarsi direttamente contro l'avversaria, non abbastanza da impedire alla sua bocca di aprirsi e riversare addosso alla Ujeroi tutto il risentimento accumulato in quegli anni sotto il giogo della Setta.

Siete felice di aver vinto, Maestra?
Siete felice di avermi dato un'altra sonora lezione?
Solo che questa volta... Questa volta sarà l'ultima, non è così? Volevate che io vi succedessi, che io mi trasformassi in una killer spietata e letale, ma sapevate fin da principio che non sarei mai potuto diventarla.
Eravate a conoscenza dei miei limiti, delle mie difficoltà, del fatto che a differenza vostra, io ero diversa... E non avete ugualmente esitato a farmi diventare un mostro, pur di raggiungere gli scopi della Setta!


Era rimasta ferma dove si trovava, ma ancora per poco. Il respiro si faceva sempre più corto, il dolore era forte e lei non sarebbe durata ancora a lungo. Eppure sentiva il bisogno di parlare, sentiva il bisogno di esprimere tutto quello che non aveva mai espresso in tutti quegli anni. Cosa ne era stata della Beatriz Schtauffen che manteneva segreti e nascosti i suoi pensieri e le sue emozioni? Dov'era quella donna sempre schiva, sempre chiusa, sempre taciturna? Lo storno stava perdendo le sue ali, ma non avrebbe perso l'occasione di urlare a squarciagola tutto il suo dolore, un'ultima volta prima che la sua vita venisse spezzata per sempre.

Io non volevo questa vita! Non volevo essere potente, né forte, né un'assassina!
Volevo solo la mia libertà! Volevo una famiglia, la MIA famiglia, e una vita lontana da tutto l'orrore che mi avete fatto ingoiare giorno dopo giorno, facendomi credere all'idea di un ordine mondiale, dove i più forti avrebbero schiacciato i più deboli!
Se questo è il mondo che state creando... Allora io non voglio esserci quando accadrà.
Non voglio diventare come voi, come il Supremo, come nessuno della Setta, perché ogni aspetto della vostra filosofia mi disgusta!
Non siete voi ad uccidermi, sono io che preferisco immolarmi piuttosto che passare ancora l'inferno che mi avete fatto passare da quando vi ho incontrata!
... Ma non lascerò questo mondo senza prima aver tentato di fermarvi un'ultima volta.


Mentre concludeva il suo discorso, Beatriz aveva attivato di nuovo la sua abilità speciale con il Magica Potens, andando ad aumentare la Resistenza Magica. Con la bacchetta si diede più velocità, per far sì che Chandra non riuscisse a coglierla facilmente, per poi mettere via il proprio catalizzatore, facendolo finire nella propria fondina. Quel gesto avrebbe sorpreso la Ujeroi o l'avrebbe giudicata solamente una sciocca? Beatriz era logorata da anni passati nel regime dell'orrore, circondata da morte e solitudine che l'avevano resa il mostro che era ai propri occhi. Prese uno scatto velocissimo, aiutata in questo dall'incantesimo Acceleris, con lo scopo di raggiungere la sua ex Maestra prima che essa riuscisse a castare un incantesimo per fermarla. Era indebolita da tutti gli incantesimi subiti, ma riuscì ugualmente a trovare la forza per tentare un ultimo attacco, folle, ma forse nella sua follia vincente.
Se fosse riuscita a raggiungere la donna senza subire altri danni, la Schtauffen avrebbe usato la mano sinistra per afferrare dalla punta la bacchetta magica della propria avversaria, abbassandola così da avere campo libero per tirarle un pugno in faccia. Se fosse riuscita a stordirla abbastanza con quel colpo, allora sarebbe stato facile sfilarle la bacchetta dalla mano, perché momentaneamente rintronata dal pugno ricevuto.
E a quel punto in che modo si sarebbe difesa la famosa Incantatrice senza la propria arma principale?
Nemmeno Beatriz sapeva la risposta, sapeva solo che non sarebbe andata giù fino a quando le forze non l'avessero completamente abbandonata.

Spoiler:
Per spiegare il movimento fatto da Beatriz, guardare la gif=>

Immagine

Magica Potens (Defensis)

Difficoltà: 3
Tipo: Incantesimo di Potenziamento
Descrizione: Conferisce un bonus di +1 ad una Caratteristica a scelta del mago nei confronti di se stesso o di un altro soggetto per tre azioni; la scelta deriva dalla parola utilizzata al seguito della formula base
Genere: Supporto
Danno: //


Acceleris

Difficoltà: 5
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Aumenta la velocità di movimento di un soggetto per tre azioni
Genere: Difensivo
Danno: //
Effetto: Talento Fisico (Prove di Destrezza) +4 + 27 T/F= 31


Attacco: 8d20 + 27 T/F + 1 Magispilla= 36

PS TOT: 34/170

Quick Silver colore: Argento

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Messaggioda PnG Staff » 27/03/2018, 22:35

Siete felice di aver vinto, Maestra?
Siete felice di avermi dato un'altra sonora lezione?


Beatriz venne presto resa preda delle proprie emozioni e delle proprie sensazioni, riscoperte da poco grazie all'aiuto di tante diverse persone.
Non era stato solo Tariq ad agire sul suo essere, ma anche gente come Lyle, Cole, persino un poco Emmett.
Quell'unione di umanità aveva intrapreso un lungo viaggio al fine di rompere la barriera di pietra di fronte all'animo della Schtauffen, crepandola.
Non era ancora distrutta, assolutamente, ma era ovvio, in base a quelle parole della donna, che i segni di iniziale cedimento ci fossero eccome.

Solo che questa volta... Questa volta sarà l'ultima, non è così?
Volevate che io vi succedessi, che io mi trasformassi in una killer spietata e letale, ma sapevate fin da principio che non sarei mai potuto diventarla.
Eravate a conoscenza dei miei limiti, delle mie difficoltà, del fatto che a differenza vostra, io ero diversa...
E non avete ugualmente esitato a farmi diventare un mostro, pur di raggiungere gli scopi della Setta!


Ti sbagli di grosso, Beatriz.

A quel punto, la Ujeroi non le permise di andare oltre, non subito almeno, fissandola con aria truce ma anche vagamente infastidita, quasi dispiaciuta.

Non ho esitato perché altrimenti sapevo che saresti morta.
Sapevo che ben presto la vita ti avrebbe distrutta e che il tuo essere si sarebbe disperso nel vuoto della dipartita.
Ti sei mai chiesta perché la tua famiglia venne attaccata e trucidata?
La Novak vive ancora oggi e le organizzazioni mafiose contrarie anche ai voleri della Setta esistono.
Eppure, dopo la scomparsa di Ria ed Octavius, tutto è taciuto, misteriosamente.
Ho ammirato allora la tua voglia di combattere e non soccombere al tuo destino, ma mi interessava anche capire tanti altri meccanismi.
Ho svolto le mie ricerche in segreto, ho esaminato la tua esistenza e quella dei tuoi cari senza rendere conto a nessuno.
E nel frattempo ho costruito attorno a te una barriera solida di fierezza, carattere e determinazione.
Io ti ho resa più forte, io ti ho resa migliore, io ho trasformato la tua vita in qualcosa di più, io ti ho donato uno scopo!


Io non volevo questa vita! Non volevo essere potente, né forte, né un'assassina!

E che cosa volevi allora?!

Volevo solo la mia libertà!
Volevo una famiglia, la MIA famiglia, e una vita lontana da tutto l'orrore che mi avete fatto ingoiare giorno dopo giorno, facendomi credere all'idea di un ordine mondiale, dove i più forti avrebbero schiacciato i più deboli!


Ma come ti piaceva quell'idea qualche anno fa... Te lo sei forse dimenticato, stupida ipocrita?!

Se questo è il mondo che state creando... Allora io non voglio esserci quando accadrà.
Non voglio diventare come voi, come il Supremo, come nessuno della Setta, perché ogni aspetto della vostra filosofia mi disgusta!
Non siete voi ad uccidermi, sono io che preferisco immolarmi piuttosto che passare ancora l'inferno che mi avete fatto passare da quando vi ho incontrata!


Con un lungo sospiro, Chandra smise di parlare, scuotendo piano la testa, ancora con la bacchetta alzata.
Era ovvio che non pensasse minimamente di poter agire nuovamente su di lei, era sicura che non avrebbe accettato di tornare indietro.
Offrirle il posto perduto come Adepta era ormai fuori discussione: Beatriz era tornata a tutti gli effetti Umana.
Probabilmente qualche sprazzo di umanità lo aveva anche la stessa Strega dei 12, ma non abbastanza per pensare di risparmiare la Dominicana.

... Ma non lascerò questo mondo senza prima aver tentato di fermarvi un'ultima volta.

Non appena la vide effettuare uno scatto in avanti, Chandra fu più lesta (per poco) di lei, usando il catalizzatore per respingerla indietro.
Fu un colpo di media potenza che però bastò per farla volare di circa quattro metri ed atterrare in ginocchio, ormai incapace di agire in alcun modo.
Una preda facile, fin troppo, ma non era importante, non era fondamentale.
Aveva scelto la propria sorte e Chandra doveva assolvere al proprio compito di crudele ed implacabile Maestra... O no?

... Temo proprio che sia finita qui.
Ma sai che ti dico? Non ho alcuna voglia di farti fuori, credo che sia un immane spreco.
Forse sei ancora recuperabile, basterà rimuovere qualche ricordo qua e là.
Sono finiti i momenti per giocare, Beatriz, riprenderai il tuo ruolo, che tu lo voglia o meno... Dopo di che mi occuperò di Azhad.


Una mossa del tutto inaspettata, quella di Chandra, che metteva in gioco tantissimi nuovi fattori.
Un pericolo gigantesco per la Resistenza, perché d'accordo, la Ujeroi non sapeva della Resistenza, ma poteva far passare seri guai al suo Capo.
Inoltre, la Dominicana sarebbe tornata sotto il giogo della sua Maestra, riprendendo il proprio compito come fosse finita sotto Imperio.
Quello era una sottospecie di incubo, un incubo che stava per compiersi con il gesto di Chandra di colpire con un potente schiantesimo la donna al fine di farla svenire.

Spiacente, mia Adepta, la Libertà è un bene che ti sei barattata con la vita quella notte di circa vent'anni fa.

Il polso si mosse svelto, la magia partì dalla punta della bacchetta della donna... Ma non impattò contro la mezza Tedesca.
Beatriz poté perfettamente osservare quell'incantesimo fermarsi a circa un metro da lei, colpendo una figura Invisibile.
Tale figura, poi, tornò possibile da vedere quasi all'istante, accasciata a terra con la faccia in giù.
Emmett Chadwick si era beccato l'Ultimatum al posto della Sicaria, evitando che potesse essere messa completamente fuori gioco.
Ma a cosa poteva mai servire un sacrificio simile se tanto ella non era nelle condizioni per scappare e salvarsi?
Semplice: prendere tempo, il tempo di lasciare momentaneamente di stucco Chandra così da fornire l'effetto sorpresa per un attacco massiccio alle spalle.
Un altro Ultimatum, di potenza straordinaria, giunse da dietro della Ujeroi, prendendola perfettamente tra capo e collo, provocando un sonorissimo "CRACK".
Probabilmente in quel preciso istante la spina dorsale della donna andò in frantumi.
L'osso del collo, assolutamente compromesso, avrebbe fatto la stessa fine entro pochi attimi.

AAAAAAAHHHHHH!

Chandra volò in avanti, finendo rotolando con la pancia in su proprio a pochi metri da Beatriz.
La figura di Tariq Yusuf, con in mano la bacchetta, troneggiava poco più lontano, artefice di quella magia schiacciante.
L'incredibile potere scaturito da essa però non era il suo, o meglio, la Dominicana non ricordava certo che fosse in grado di uccidere in un solo colpo a quella maniera.
Cosa era capitato al Maggiore? Non c'era però tempo di scoprirlo sul momento, bisognava prima ascoltare le ultime parole di Chandra.

Coff... Coff... Coff... Coff...
... E così alla fine ce l'hai fatta, non è così?
Ti sei guadagnata la fiducia e l'appoggio di qualcun altro, qualcuno pronto anche a morire per te...
Non appena troveranno il mio cadavere, partirà la caccia al mio assassino, quanto pensi passerà prima che ipotizzino sia stata tu... ?


L'Adepta apparentemente priva di ricordi, ma inserita comunque in un contesto militare: obiettivo facile da osservare e spiare.
Beatriz avrebbe dovuto però semplicemente mutare identità, volto, modificando la propria vita, ma restando libera.
Oppure... La propria Maestra avrebbe potuto mostrare un piccolo barlume di affetto, considerando ormai che stesse per morire.
Con la bacchetta ancora in mano, stretta con forza, Chandra disegnò qualcosa al suolo, un nome: Gaspar.

... Non è nessuno, un nome inventato, ma che darà luogo ad una ricerca a tavolino infinita e perennemente infruttuosa.
Essendo stato scritto con la mia Trama, crederanno ciecamente alla scritta, in questo modo potrai continuare a giocare alla guerriera liberta.
... Non capisco perché tu stia facendo tutto ciò, ma a questo punto non importa, se a te sta bene così, pazienza, vorrà dire che starà bene anche a me.
Prendi la mia bacchetta e fondila alla tua, non mi hai sconfitta in duello, ma se sto facendo tutto ciò è perché evidentemente hai sconfitto il mio cuore gelido.


Lasciò semplicemente andare la propria arma, che scivolò via dalla mano rotolando lentamente fino alla Adepta.

... Ricordi quello che ti ho detto poco fa, Bea?
I tuoi genitori non sono morti per economia, finanza ed eccessivo potere, o almeno non solo...
... È il tuo cognome la chiave di tutto, il tuo cognome è speciale Bea, ne ho la certezza...
Schtauffen non è solo...


Non riuscì a pronunciare quelle parole, non ce la fece.
Proprio come nei peggiori film scontati, Chandra praticamente spirò sul più bello, forse tra le braccia della sua ex Adepta, ormai.
Tariq, avvicinatosi, assistette silenzioso al dialogo e a tutto il resto, chinandosi infine per chiudere gli occhi rimasti aperti della Ujeroi.
Bisognava anche prendere Sly e portarlo via di lì. Era svenuto e bisognoso di cure superficiali.

... Parleremo dopo, adesso sarà meglio andarcene via.

Verso una stanza di albergo all'interno del complesso in possesso della famiglia del Yusuf.
Lì non li avrebbero disturbati ed avrebbero potuto chiamare un ParaMediMago per dare un'occhiata svelta alle condizioni di Sly.
Tariq non aveva arrestato la donna, l'aveva direttamente uccisa, andando contro a moltissimi dei propri principi come Pubblico Ufficiale della Sicurezza Internazionale.
Come mai si era spinto a tanto? Come aveva fatto a giungere lì? Era già d'accordo con il Chadwick? Ogni domanda rimandata in Egitto.
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Messaggioda Beatriz » 29/03/2018, 20:54

L'effetto del Rabbia Insinuas non aveva semplicemente fatto perdere concentrazione alla Schtauffen. Aveva scoperchiato un vado di Pandora, tenuto celato e chiuso per anni, senza che potesse venire fuori neanche una volta. Nemmeno con Marcus Beatriz era riuscita a tirare fuori tutto quello che nascondeva dentro di sé, nemmeno con Tariq. Ma era stato a causa del Maggiore che ella si era ritrovata in quella situazione, ad un passo dalla morte, riversando su Chandra l'accusa di averla fatta diventare un mostro, nonostante conoscesse le sue debolezze.
Debolezze che adesso la stavano conducendo alla morte.

Eravate a conoscenza dei miei limiti, delle mie difficoltà, del fatto che a differenza vostra, io ero diversa...
E non avete ugualmente esitato a farmi diventare un mostro, pur di raggiungere gli scopi della Setta!


Ti sbagli di grosso, Beatriz.
Non ho esitato perché altrimenti sapevo che saresti morta.
Sapevo che ben presto la vita ti avrebbe distrutta e che il tuo essere si sarebbe disperso nel vuoto della dipartita.


Era davvero per questo? Era forse stato il suo un atto di pietà nei suoi confronti? Chandra Ujeroi apparteneva alle alte sfere della Setta, non poteva e non doveva mostrare alcun sentimento umano, pena il rischio di perdere il proprio posto ed essere uccisa. Come stava per accadere a Beatriz, invece, che quella lezione alla fine non era mai riuscita ad impararla.

Ti sei mai chiesta perché la tua famiglia venne attaccata e trucidata?
La Novak vive ancora oggi e le organizzazioni mafiose contrarie anche ai voleri della Setta esistono.
Eppure, dopo la scomparsa di Ria ed Octavius, tutto è taciuto, misteriosamente.
Ho ammirato allora la tua voglia di combattere e non soccombere al tuo destino, ma mi interessava anche capire tanti altri meccanismi.
Ho svolto le mie ricerche in segreto, ho esaminato la tua esistenza e quella dei tuoi cari senza rendere conto a nessuno.
E nel frattempo ho costruito attorno a te una barriera solida di fierezza, carattere e determinazione.
Io ti ho resa più forte, io ti ho resa migliore, io ho trasformato la tua vita in qualcosa di più, io ti ho donato uno scopo!


Uno scopo... Lei chiamava forse scopo trucidare persone innocenti perché troppo deboli e d'ostacolo alla Setta? Lei chiamava scopo toglierle la propria umanità per trasformarla in una macchina da guerra, lasciandola con la convinzione che il rimorso, il rimpianto, il senso di colpa non valessero nulla?
Eppure erano state proprio queste emozioni, alla fine, a pesare di più sulla coscienza della donna. Proprio queste l'avevano spinta infine ad anelare la libertà e a ricercarla del tutto, con Marcus, con la Resistenza, con Tariq. Alla fine però, si era tolta da una prigione per ritrovarsi incatenata all'interno di un'altra. Con intenti più nobili, ma pur sempre una prigione. E Beatriz era stanca di sentirsi in quel modo, di sentirsi vincolata ad un'ideale più grande, un'ideale che pretendeva tanti sacrifici senza concedere poi nulla in cambio.
Nemmeno la soddisfazione di poter salvare la vita ad una persona cara.

... Ma non lascerò questo mondo senza prima aver tentato di fermarvi un'ultima volta.

Non era stata un'ipocrita. Aveva creduto ad ogni parola di Chandra, per sopravvivere, per non essere uccisa. E quando finalmente era riuscita a togliersi da quel giogo, aveva scelto di abbracciare completamente una filosofia più consono al suo pensiero.
Tutto questo però non contava assolutamente nulla, ormai: la Ujeroi poteva accusarla di ogni cosa, ma questo non avrebbe cambiato il fatto che la Sicaria fosse prossima a morire. Non voleva però che questo accadesse senza aver utilizzato ogni singolo briciolo di forza in corpo per tentare di fermarla. Per questo motivo, di fronte all'inutilità della propria bacchetta, Beatriz scelse di caricare un semplice colpo fisico, una strategia che avrebbe dovuto cogliere di sorpresa l'incantatrice.
Almeno in teoria. Perché in pratica la donna venne intercettata prima che potesse arrivarle vicino, colpita con un incantesimo e fatta volare indietro di circa quattro metri. Riuscì, con enormi sforzi, a mettersi perlomeno in ginocchio, ma sapeva che la sua ora era infine giunta, che non avrebbe avuto altre possibilità.
Guardava Chandra in viso, distrutta, aspettando la morte.
Una morte che, purtroppo, non era affatto nei piani della Ujeroi.

... Temo proprio che sia finita qui.
Ma sai che ti dico? Non ho alcuna voglia di farti fuori, credo che sia un immane spreco.


Cosa?!

Forse sei ancora recuperabile, basterà rimuovere qualche ricordo qua e là.
Sono finiti i momenti per giocare, Beatriz, riprenderai il tuo ruolo, che tu lo voglia o meno... Dopo di che mi occuperò di Azhad.


No... La Resistenza!

Nemmeno Marcus sarebbe stato capace di prevedere una simile mossa da parte di Chandra. No, nessuno, conoscendola, si sarebbe mai potuto aspettare un gesto simile da lei. A cosa le serviva un'Adepta simile, debole, che non voleva ritrovarsi all'interno della Setta? A nulla, e gli elementi inutili andavano eliminati.
Ma l'incantatrice della Setta dei Dodici aveva in mente ben altro, un piano subdolo che lasciò del tutto impreparata Beatriz nel reagire. Se fosse svenuta in quel momento, la Ujeroi le avrebbe modificato la memoria e lei sarebbe ritornata ancora una volta ad essere ciò che era stata in passato. Dimenticandosi dell'ultimo anno e mezzo trascorso, dimenticandosi della Resistenza, dimenticandosi di Tariq.
Non era abbastanza veloce per prendere la bacchetta e suicidarsi, ma avrebbe tentato. Avrebbe voluto avere una pistola di quelle babbane, per potersi sparare alla testa e porre fine a quella follia. Ma non esistevano armi del genere fra i maghi e lei non aveva più tempo per riflettere.

Spiacente, mia Adepta, la Libertà è un bene che ti sei barattata con la vita quella notte di circa vent'anni fa.

Fu troppo lesta. Beatriz non riuscì nemmeno ad estrarre in tempo il proprio catalizzatore, che l'incantesimo partì di scatto impattando contro... Il vuoto. Gli occhi della Schtauffen rimasero spalancati dallo stupore, ma il suo cervello registrò con qualche secondo di ritardo che cosa fosse accaduto. E quando vide la figura di Sly accasciarsi a terra, a circa qualche metro di distanza da lei, la donna comprese che il nipote di Marcus si era sacrificato per permetterle di non soccombere contro la Ujeroi. Prima però che potesse fare qualunque cosa, un altro Ultimatum colpì la donna bionda alle spalle, facendola urlare di dolore mentre il rumore tipico di una profonda frattura si espandeva nel magazzino. Chandra si accasciò a terra e dietro di lei apparve la figura del Yusuf, vivo e vegeto, con la bacchetta in mano. Era stato suo l'incantesimo lanciato alla donna, ma quello non poteva essere un incantesimo normale. Nemmeno l'Ultimatum di Chandra avrebbe mai potuto uccidere una persona in quel modo, mentre invece il Maggiore ci era riuscito.
Passarono attimi di puro silenzio e terrore generale, in cui Beatriz riusciva a sentire unicamente il battito del proprio cuore inondarle le orecchie. Poi un rantolo le fece comprendere che Chandra era ancora viva, seppur per poco. L'aveva accusata, in precedenza, di essere stata l'artefice di tutti i suoi mali, ma in quel momento, quando comprese che ella stava per morire, la Schatuffen venne presa dall'istinto umano più puro e pietoso. Si avvicinò a lei, sconvolta, stringendole con forza una mano, passandole una carezza sulla fronte. Mentre le labbra tremavano e gli occhi si appannavano per le lacrime che scorrevano sul suo viso.

Maestra...

Coff... Coff... Coff... Coff...
... E così alla fine ce l'hai fatta, non è così?


Io... Io non vi ho sconfitta...

Ti sei guadagnata la fiducia e l'appoggio di qualcun altro, qualcuno pronto anche a morire per te...
Non appena troveranno il mio cadavere, partirà la caccia al mio assassino, quanto pensi passerà prima che ipotizzino sia stata tu... ?


Era vero. Il Supremo in persona non avrebbe atteso troppo prima di sospettare di lei e far partire una caccia all'uomo. L'avrebbero trovata e se avessero scoperto che non era stata lei ad ucciderla, l'avrebbero uccisa a sua volta. Era una situazione terribile, ma non poteva pensarci adesso, non in quel momento. Sarebbe sparita, avrebbe fatto perdere le sue tracce, qualcosa l'avrebbe fatta. Ed invece, in uno slancio di generosità, fu Chandra a fornirle la soluzione. Un nome, inciso per terra con la bacchetta, un nome mai sentito prima dalla Sicaria.

... Non è nessuno, un nome inventato, ma che darà luogo ad una ricerca a tavolino infinita e perennemente infruttuosa.
Essendo stato scritto con la mia Trama, crederanno ciecamente alla scritta, in questo modo potrai continuare a giocare alla guerriera liberta.


Voi... Non...

... Non capisco perché tu stia facendo tutto ciò, ma a questo punto non importa, se a te sta bene così, pazienza, vorrà dire che starà bene anche a me.
Prendi la mia bacchetta e fondila alla tua, non mi hai sconfitta in duello, ma se sto facendo tutto ciò è perché evidentemente hai sconfitto il mio cuore gelido.


Pianse ancora, per lei. Per tutti quei momenti in cui aveva visto nella Ujeroi un punto di riferimento, la sua unica amica, l'unica che volesse difenderla in un mondo fatto di lupi. In un modo contorto, un modo malvagio, ma l'aveva amata e quel dono, quel regalo era la prova palese di quell'affetto provato dalla bionda per la mezza tedesca. Non riusciva a dire nulla Beatriz, ma bastava il suo viso stravolto dal dolore per far comprendere a Chandra che la sua dipartita avrebbe comunque lasciato un pezzo di vuoto nel cuore della donna mulatta.

... Ricordi quello che ti ho detto poco fa, Bea?
I tuoi genitori non sono morti per economia, finanza ed eccessivo potere, o almeno non solo...
... È il tuo cognome la chiave di tutto, il tuo cognome è speciale Bea, ne ho la certezza...
Schtauffen non è solo...


Cosa?
Cos'è Schtauffen?
Maestra... Chandra?


Aveva esalato il suo ultimo respiro. Ciò che Bea continuava a stringere era la mano di un cadavere ormai, non più la donna con cui aveva passato la maggior parte della propria vita. Non era così che si era immaginata la sua morte. Non era in quel modo che aveva pensato di potersi sentire. Provava un dolore fortissimo all'altezza del petto, che quasi non la faceva respirare. Ed era stanca, priva di energie, senza speranze.
Che cosa strana, l'animo umano. Aveva ucciso centinaia di innocenti, senza provare nulla ed in quel momento, di fronte alla morte di una persona amata e odiata al tempo stesso, si sentiva ella stessa morire. I secondi passavano ed ella non poteva continuare a rimanere lì. Si accorse che ormai fosse finita del tutto, quando vide la mano di Tariq abbassare le palpebre sugli occhi priva di vita della Ujeroi. Solo allora Beatriz alzò lo sguardo su di lui, che la fissava senza palesare alcun sentimento di odio né di disgusto.

... Parleremo dopo, adesso sarà meglio andarcene via.

In quel momento, avrebbe eseguito qualunque suo ordine. Anche il più assurdo, perché la sua volontà era momentaneamente andata in pezzi e aveva bisogno di tempo per ricostruirsi. Si alzò, lasciando un bacio sulla fronte della Ujeroi e poi afferrando la sua bacchetta. Lei non possedeva abbastanza forza per sollevare Sly in quel momento, ma se il Yusuf le avesse ordinato di farlo, ci avrebbe provato. Era vivo, era vivo e stava bene, ma sul momento quel pensiero non riusciva ad innescare la felicità che aveva creduto potesse provare se fosse accaduto. Doveva prima superare il lutto, comprendere che cosa ci facesse lui lì e perché l'avesse uccisa. Era stato un incidente oppure lo aveva fatto di sua spontanea volontà?
Tutte le risposte sarebbero arrivate una volta giunti in Egitto.
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Messaggioda Tariq » 29/03/2018, 22:41

Albergo della Famiglia di Tariq
Egitto - Il Cairo
19/12/2113
Ore 04:09


Come sono le condizioni?

Non si preoccupi, attualmente stabili e penso proprio resteranno tali.

Quanto le devo per l'intero intervento?

Le manderò una cartella di pagamento domani in giornata, adesso pensi solo a far riposare entrambi...

Il ParaMediMago era giunto in tempi quasi record, prendendosi cura sia di Emmett che di Beatriz.
Il primo, rimasto ancora incosciente, riposava dentro una camera singola.
La Schtauffen, invece, era stata sottoposta ad una cura ricostituente consistente dentro una doppia che condivideva con il Yusuf.
Ormai l'unica cosa rimasta di negativo era la stanchezza, oltre chiaramente alle sensazioni contrastanti verso la morte di Chandra.

... Ho aperto gli occhi nel pomeriggio.
Lyle si trova ancora sotto osservazione invece, ma dovrebbe riprendersi già domattina.
Immagino non te la senta ancora di dormire.
Ti ordino comunque di cambiare idea in fretta, altrimenti le tue condizioni non miglioreranno.


Il tono di Tariq, leggermente più freddo del solito, nascondeva delle sensazioni pesanti e difficili da comprendere, almeno per una come Beatriz.
Lei era sempre stata abituata ad uccidere e pur avendo perso l'abitudine, per così dire, sapeva sopportare meglio dell'uomo il peso di un omicidio.
Il Maggiore invece aveva sempre tolto la vita come ultima risorsa, ma a sangue freddo e mai senza dare possibilità all'altro di difendersi.
In quell'occasione però aveva scelto di attaccare, di colpire ed uccidere senza via di scampo, consapevole che fosse l'unica soluzione.

Doveva morire affinché tu vivessi.
Questo mi ha detto il ragazzo di colore.
Giurami che non potesse esserci un'altra possibilità.
Te lo chiedo per cortesia.


Per lui era fondamentale sapere di aver almeno preso la decisione unica disponibile affinché la donna potesse restare in vita e in salute.
Qualora quindi la Schtauffen avesse confermato, egli avrebbe annuito, andandosi a sedere sulla poltrona, riempiendosi un bicchiere di scotch.
La notte era fonda e in parte ancora lunga, le stelle luminose accompagnavano una Luna alta in cielo ma in breve calo verso il mattino.
Un subbuglio nello spirito dell'uomo, ancora parzialmente scombussolato dopo il risveglio post operatorio.

La Dottoressa Bennet, colei che mi ha somministrato l'antidoto, ha detto che la Pozione Definitiva falsa è rimasta parzialmente in me.
Forti scariche di adrenalina ne influiscono l'azione sul mio corpo, rendendomi momentaneamente... Beh, non credo serva entrare nei dettagli.
Resterà una traccia parziale anche in Lyle, seppur minore rispetto alla mia essendo stato esposto per minor tempo.
Dovrò effettuare molti allenamenti al fine di saper controllare una tale energia.


Si vedeva che non ne fosse incredibilmente felice. Possedere una tale dose di Trama instabile ed inarrestabile corrispondeva a grosse responsabilità.
Uno scatto di ira più furioso e una sua magia avrebbe potuto cancellare la vita di molte persone, persone da arrestare, fermare, non cancellare dal creato.
Era divenuto un individuo molto pericoloso e mortale. Non faceva paura soltanto a Beatriz, ma anche a se stesso.
Ad ogni modo, non era di lui che si stava parlando, non era lui il protagonista di quella faccenda.

L'hai chiamata "Maestra".
Immagino quindi che fosse stata la tua mentore militare.
Qualcosa mi dice che quella bacchetta non la toccherai molto presto...
... Giusto?


La donna rigirava quell'oggetto nelle proprie dita con fare tra il nervoso e il triste.
Quel catalizzatore era tutto ciò che restava di quella donna, Chandra, in quell'istante probabilmente già bruciata per non lasciare tracce.
Quel nome inciso al terreno avrebbe scagionato del tutto Beatriz da ogni accusa o pensiero, un ultimo regalo di addio dalla svedese dal cuore gelido.
Tariq prese un lungo, lunghissimo respiro, chiudendo anche gli occhi per alcuni secondi.

Ti avevo pregato di non morire presto... Ed invece sei andata incontro alla morte di tua volontà.
Avrai avuto le tue ragioni, questo è indubbio... Ma devo ancora sapere molte cose di te prima di reputarmi a posto con la mia inquietudine.


Lei aveva scelto di raccontargli ogni cosa, qualora si fosse svegliato e lei fosse rimasta in vita.
Però lo sguardo di Tariq la diceva lunga sulla sua attuale voglia di ascoltare, di capire, di comprendere.
Gli esseri umani necessitavano di tempo per elaborare ogni cosa: lui l'accaduto, lei invece il lutto.
No, era inutile velocizzare i processi, si rischiava solo di mandare all'aria tutta la costruzione appena tirata su con fatica e impegno.

Per adesso però concentriamoci esclusivamente sul presente.
Cosa sa esattamente il Capitano di tutta questa faccenda?
Quel Sly si è etichettato come persona di fiducia, puoi confermarmelo e darmi la tua parola?
... Come ti senti?


Sì perché alla fine, nonostante lo sconvolgimento generale, Tariq era preoccupato per il cuore della mezza Dominicana.
Non l'aveva mai vista piangere ed invece in quella occasione era accaduto: aveva pianto ed anche un bel po'.
Una emozione esposta così fortemente da lei avrebbe significato un ulteriore cambio, una ulteriore sua evoluzione.
Bisognava capire semplicemente in quale direzione e proporzione, ovviamente.
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Messaggioda Beatriz » 03/04/2018, 14:58

Era stata sottoposta ad una cura che la rimettesse in forze, dopo lo scontro avvenuto con Chandra. Il ParaMediMago amico di Tariq l'aveva aiutata senza fare alcuna domanda, mentre lei, stesa sul letto, osservava il cielo notturno, ripensando ai momenti più salienti. Emmett stava bene, il colpo che si era beccato l'aveva fatto svenire ma ora si trovava fuori pericolo. Non sapeva cosa pensare di lui la Sicaria o forse ex, considerando che il Yusuf avrebbe anche potuto minacciarla se non avesse lasciato il suo posto. Non poteva immaginare quale inferno personale stesse passando in quel momento il Maggiore, perché lei stessa era stata troppo giovane quando tutto era accaduto. Il suo primo omicidio era avvenuto per difesa personale, non certo per salvare un'altra persona, ma non avrebbe comunque cambiato le cose. Ricordava di aver vomitato ogni cosa quella notte, ma aveva imputato quel fatto al vino drogato che le avevano fatto bere.
Quando Tariq tornò dalla stanza dove riposava Sly, la Schtauffen aveva cambiato posizione, sistemandosi seduta sul letto con il busto rialzato e la bacchetta di Chandra in mano. Cosa ne avrebbe fatto ancora non lo sapeva, perché al di là di ciò che aveva detto la Ujeroi, Beatriz non sentiva di meritarsi un regalo tanto speciale e tanto potente.

... Ho aperto gli occhi nel pomeriggio.
Lyle si trova ancora sotto osservazione invece, ma dovrebbe riprendersi già domattina.
Immagino non te la senta ancora di dormire.
Ti ordino comunque di cambiare idea in fretta, altrimenti le tue condizioni non miglioreranno.


La donna non aveva pronunciato una singola parola da quando l'uomo era tornato, non riuscendo nemmeno a fissarlo in volto. E dire che avrebbe dovuto essere felice di vederlo vivo e vegeto, in fondo era stata pronta a sacrificare la propria vita per lui. Provava però uno strano senso di colpa, come se Tariq adesso avesse visto chi lei fosse realmente e ne fosse rimasto colpito negativamente. Solo in quel modo riusciva a spiegarsi quel tono freddo e distaccato nella sua voce, mentre le dava notizie del Tenente, che stava bene, e le ordinava di mettersi giù e riposare.

Doveva morire affinché tu vivessi.
Questo mi ha detto il ragazzo di colore.
Giurami che non potesse esserci un'altra possibilità.
Te lo chiedo per cortesia.


Se non mi avesse uccisa, mi avrebbe resa sua schiava per sempre.
Cancellando ogni mio ricordo.
Facendomi ritornare quella che ero un tempo.
Non si sarebbe fermata di fronte a nulla.
In un modo o nell'altro, io sarei morta.


Rispose, persino più parole del dovuto, ma vennero pronunciate in maniera meccanica, distaccata. Cercava con tutta sé stessa di non sentire quel dolore, di non provare quel senso di soffocamento, ma non riusciva più a liberarsi delle emozioni. Per questo non parlava e non faceva domande, lasciando che fosse Tariq ad esporre ogni cosa, naturalmente, spontaneamente. L'uomo aveva bisogno di risposte, lei invece avrebbe voluto non sentire quel vuoto profondo ed inspiegabile. L'aveva odiata, per tanto tempo. Ed ora che non c'era più lei le mancava più di ogni altra cosa al mondo.

La Dottoressa Bennet, colei che mi ha somministrato l'antidoto, ha detto che la Pozione Definitiva falsa è rimasta parzialmente in me.
Forti scariche di adrenalina ne influiscono l'azione sul mio corpo, rendendomi momentaneamente... Beh, non credo serva entrare nei dettagli.
Resterà una traccia parziale anche in Lyle, seppur minore rispetto alla mia essendo stato esposto per minor tempo.
Dovrò effettuare molti allenamenti al fine di saper controllare una tale energia.


... Sei vivo.
Questo è l'importante.


Aveva visto gli effetti della pozione sull'uomo e ne era rimasta sconvolta. Chandra era un'incantatrice potente, ma lo era quasi per una sorta di talento naturale, con tutto il tempo a sua disposizione per imparare a gestirsi. Il Maggiore invece aveva ucciso una persona semplicemente con un incantesimo, i cui effetti sarebbero dovuti essere di svenimento. Nelle sue mani, era diventato mortale. Aveva sempre creduto che fossero, al livello magico, pari, lei forse un pochino più superiore perché addestrata dalla migliore. Ma ora fra loro due non ci sarebbe stato paragone, perché il Yusuf era diventato un mago molto più potente, un mago potenzialmente distruttivo. Se la Setta lo avesse saputo, quanto ci avrebbero messo a reclutarlo? Rabbrividì, pensando a lui nelle mani del Supremo. Sperava che avesse intenzione di nascondere quel suo potere. Sperava che non venisse mai fuori. Perché scatenare l'interesse della Setta significava dire addio completamente alla propria vita.

L'hai chiamata "Maestra".
Immagino quindi che fosse stata la tua mentore militare.
Qualcosa mi dice che quella bacchetta non la toccherai molto presto...
... Giusto?


È sempre stata sua.
Non mi apparterrà mai del tutto.


Ti avevo pregato di non morire presto... Ed invece sei andata incontro alla morte di tua volontà.

...

Avrai avuto le tue ragioni, questo è indubbio... Ma devo ancora sapere molte cose di te prima di reputarmi a posto con la mia inquietudine.

Era l'unico modo... Per salvarti la vita.

Fu l'unica volta in cui la sua voce assunse una nota di calore. Non gli parlò al suo solito, come una sottoposta con il superiore, ma quella motivazione era stata la linfa vitale che era servita a Beatriz per prendere una decisione tanto difficile. Per portarla avanti. Per accettare di morire.
Tariq non avrebbe capito, non ancora perché aveva troppe cose da elaborare. Ma poteva almeno essere certo che l'unico motivo talmente tanto forte da spingere la Schtauffen a disobbedire ad un suo ordine proveniva da uno slancio spontaneo del proprio cuore.

Per adesso però concentriamoci esclusivamente sul presente.
Cosa sa esattamente il Capitano di tutta questa faccenda?


Nulla.
Se avessi parlato, avrei messo in pericolo anche lui.


Quel Sly si è etichettato come persona di fiducia, puoi confermarmelo e darmi la tua parola?

... Gli avevo affidato una lettera da consegnarti, nel caso fossi morta.
Non mi sarei fidata di nessun'altro.


... Come ti senti?

...

Non rispose. Non lo fece perché l'unica risposta possibile a quella domanda furono le lacrime che caddero sul sul copriletto, rigandole il viso. Pur volendo sforzarsi di parlare, di nuovo sentiva quel blocco che impediva alle parole di spiegare le profonde emozioni e ferite celate dentro l'animo della mezza dominicana.
Stava male e stava male nel vedere che Tariq, l'uomo per cui era stata disposta a sacrificarsi, ora era spaventato da lei. Confuso, inquieto, arrabbiato forse. Non riusciva a capirlo, non riusciva a leggergli dentro, era sempre stato quello uno dei suoi maggiori difetti. E per questo motivo si sentiva anche così sola, perché credeva di aver perso una persona cara, permettendogli di vedere la sua vera natura.

Dovevo morire.
Ma lei non ha voluto uccidermi, lei... Voleva che tornassi come sua allieva.
Ad ogni costo...
... E non potevo permetterti di inseguirla.
Non potevo permettere al Capitano di scoprire la sua esistenza.
Sarebbe morto... sareste morti tutti quanti.
Anche se l'aveste sconfitta, vi avrebbero dato la caccia.
Anche se imprigionata, l'avrebbero liberata.
... Non avrei mai voluto disobbedire ad un tuo ordine ma non avevo altra scelta.
Non c'era altro modo per me di salvarti...


Lo aveva ripetuto e lo avrebbe ripetuto ancora altre cento volte, come scusa, come giustificazione per ciò che aveva fatto. Tutto, pur di veder sparire quell'espressione dal volto di Tariq, quel distacco da parte sua. Era come un animale, Bea, incapace di comprendere il puro e semplice linguaggio umano. Aveva bisogno che l'uomo fosse chiaro con lei, che le dicesse cosa stesse pensando, perché lei da sola non sarebbe mai riuscita a capirlo.
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Messaggioda Tariq » 04/04/2018, 22:18

Doveva morire affinché tu vivessi.
Questo mi ha detto il ragazzo di colore.
Giurami che non potesse esserci un'altra possibilità.
Te lo chiedo per cortesia.


Se non mi avesse uccisa, mi avrebbe resa sua schiava per sempre.
Cancellando ogni mio ricordo.
Facendomi ritornare quella che ero un tempo.
Non si sarebbe fermata di fronte a nulla.
In un modo o nell'altro, io sarei morta.


Ormai Beatriz aveva imparato a parlare e ad esprimersi senza trattenere troppo, almeno non con lui e questo era di sicuro un bene.
Attraverso il percorso effettuato assieme, ora sapevano comunicare ed entrare in una risonanza positive, dialogica, costruttiva.
Un tale avanzamento di livello nel loro rapporto era fondamentale in quel momento, vista la situazione altamente delicata.
Ma era ulteriormente necessario che l'egiziano le facesse intendere il proprio "Io" interiore, prima che lei travisasse troppo.

Resterà una traccia parziale anche in Lyle, seppur minore rispetto alla mia essendo stato esposto per minor tempo.
Dovrò effettuare molti allenamenti al fine di saper controllare una tale energia.


... Sei vivo.
Questo è l'importante.


No, la mia vita non è preziosa a tal punto da risultare più importante del pericolo che posso rappresentare con queste nuove doti.
Hai visto di cosa sono stato capace e se non imparassi a dovere come controllarmi, risulterei più un pericolo che una speranza.
Ora come ora non mi sento completamente sereno nell'aver ripreso a vivere, sarebbe stupido e affrettato.


Tariq era un uomo molto coscienzioso, che scherzava, sorrideva, faceva anche delle follie ma sempre entro i determinati limiti della sua realtà adulta.
Si rendeva conto da sé che quell'incremento magico non aveva ancora una diagnosi effettiva. Doveva sottoporsi a degli esami, cercare sicurezze.
C'era anche la lontana possibilità che negli status di adrenalina perdesse il lume della ragione, in altre parole un ritorno alla vita ma con un guinzaglio emotivo perenne.
No quella non l'avrebbe mai chiamata vita, ma solo una prigione che faceva desiderare il suicidio.

Ti avevo pregato di non morire presto... Ed invece sei andata incontro alla morte di tua volontà.
Avrai avuto le tue ragioni, questo è indubbio... Ma devo ancora sapere molte cose di te prima di reputarmi a posto con la mia inquietudine.


Era l'unico modo... Per salvarti la vita.

... E se lo dici tu ci crederò.

La Schtauffen poteva stare sicura di una cosa: Tariq non ce l'aveva con lei, non la reputava colpevole, si fidava delle sue parole.
Al momento era soltanto molto scombussolato dall'intero accaduto, ma nient'altro, per quanto di certo non fosse una cosa da nulla.
Volle sapere se il ragazzo di colore fosse una sicurezza e una persona sulla quale poter contare, poi si volle informare di lei.
All'attimo la sua priorità era la forma fisica e psicologica della mezza Dominicana.

Dovevo morire.
Ma lei non ha voluto uccidermi, lei... Voleva che tornassi come sua allieva.
Ad ogni costo...
... E non potevo permetterti di inseguirla.
Non potevo permettere al Capitano di scoprire la sua esistenza.
Sarebbe morto... sareste morti tutti quanti.
Anche se l'aveste sconfitta, vi avrebbero dato la caccia.
Anche se imprigionata, l'avrebbero liberata.
... Non avrei mai voluto disobbedire ad un tuo ordine ma non avevo altra scelta.
Non c'era altro modo per me di salvarti...


E così ella si sfogò, mettendo in gioco tutto, enunciando ogni singola nota e dettaglio dello scombussolamento dell'anima.
Aveva ceduto, lasciando che la verità venisse a galla, sia sulle sue condizioni, sia sulle sue paure ed elucubrazioni.
Doveva sentirsi molto fragile ed effettivamente Beatriz lo era, fragile, ma lo nascondeva ogni giorno, da sempre probabilmente.
L'uomo rimase in silenzio, dopo di che si avvicinò di più a lei e si inginocchiò così da poterla guardare negli occhi, leggendole dentro.

... Beatriz, questo fa di te una persona, un essere umano, prima di un soldato.
Hai fatto le tue scelte ed hai perseguito il tuo scopo con un giudizio dato da conoscenze e consapevolezze.
Ma se c'è una cosa che proprio non posso accettare, però, è il fatto che tu sia ancora convinta che il tuo destino unico fosse la morte.
Quel ragazzo è venuto da me avvisandomi che tu ti stessi mettendo in pericolo di tua volontà ben sapendo che saresti morta.
Io, il Capitano, siamo proprio come te: persone oltre che militari... E siamo pronti ad ascoltare e sentire le tue ragioni.
Non potrai mai e poi mai essere completamente assorbita in un gruppo fino a quando non ti fiderai.
Non ci si può limitare solo ad eseguire gli ordini e poi fare di testa propria...


Ammorbidì la voce verso la fine del discorso, prendendole anche una mano per stringerla con energia, provando a trasmetterle calore.

Se c'è una cosa che ormai ho capito bene è che il tuo destino e la tua storia sono avvolti da segreti e misteri importanti.
Prima però che tu vada a credere in una mia paura o rifiuto verso tutto ciò, sappi che avevo intuito ogni cosa fin dall'inizio.
Sia io che Cole avevamo compreso che ci fosse molto di più dietro ai tuoi silenzi e dietro al tuo voler essere sempre e comunque in servizio.
hai sempre cercato di fuggire dalla realtà ma lascia che ti dia un consiglio: prima la abbraccerai e prima te ne libererai per sempre.


Chandra l'aveva resa libera, ma questo non significava smettere, fuggire, dimenticare, non nell'ottica del Yusuf almeno.

Hai bisogno di tempo per elaborare e lo stesso vale per me, anche se per motivi differenti.
Dopo quel che è successo riprendere attivamente il tuo ruolo attivo nei Sicari ti esporrebbe a pericoli di disattenzione, facendo rischiare anche i tuoi colleghi.
Stanotte per te si è chiuso un capitolo fondamentale e te lo leggo negli occhi spenti e stanchi che non sei nelle condizioni per reagire come sempre.
Tornare alla propria umanità ha un prezzo e questo prezzo è anche sottostare alle leggi dell'emotività.


Tornò in piedi e pretese che anche lei facesse lo sforzo e si alzasse, posandole poi le mani sulle spalle, guardandola sempre negli occhi, fiero e rassicurante.

Hai fatto la tua scelta per quanto riguarda la Task Force?

Quella domanda rappresentava una ulteriore garanzia che Tariq la volesse nella propria vita, era ovvio, una luce in fondo a quel buio dei timori della Schtauffen.
Non erano ancora una coppia, non stavano ancora assieme e quell'evento aveva fatto subire al loro percorso una brusca battuta di arresto.
Ma se non altro l'egiziano le stava dimostrando che non voleva rinunciare a qualcosa che in futuro per loro volesse dire legame.
Purtroppo necessitavano di ancora un po' di tempo, lui forse più che mai rispetto al passato.
Alla donna non restava che esprimere la propria preferenza e il proprio desiderio, se stargli vicino nella sua carriera oppure no.
Ma c'era sul serio qualche possibilità che rifiutasse, considerando anche quanto successo?

... Molto bene.
Ad Aprile del nuovo anno ci sarà la nuova organizzazione e i test per coloro che verranno segnalati dal consiglio direttivo a Gennaio.
Io presenterò la domanda di ammissione alla Task Force e tu dimostrerai per allora il tuo valore e le tue qualità, garantendoti il posto.
Durante questo tempo in mezzo, però, voglio anzi... Ti ordino di congedarti dai Sicari e prenderti un periodo di stop.


Fino ad Aprile per ritrovare un po' di se stessa, per recuperare i pezzi della propria anima dispersi qua e là dopo quella notte e rimetterli assieme.

Io effettuerò delle missioni e nel frattempo mi concentrerò completamente sul mio cambiamento e sui miei nuovi poteri.
Vorrei sapere già tutto di te e conoscere la tua vita dall'inizio ad oggi, ma non sono ancora pronto, devo affrontare anche io i miei dilemmi interiori.
Quando però ci rivedremo, ti garantisco che sarò nella condizione di ascoltarti e ripartiremo da dove siamo obbligati ad interromperci.
... Tutto chiaro, Sergente?


Da lì ad Aprile senza vedersi o stare a contatto, che fosse per allenarsi, dialogare o il semplice andare a letto assieme.
Non sarebbe stato facile per la donna vivere tutto ciò, ma Tariq non poteva farci molto, non nelle condizioni attuali.
Doveva imparare come controllare quella furia di magia che gli imperversava dentro e allo stesso tempo perdonarsi per l'omicidio a sangue freddo effettuato poche ore prima.
Ad ognuno il proprio percorso, ad ognuno il proprio Purgatorio.
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