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Giardino Interno

Messaggioda Tisifone » 15/06/2015, 21:28

Mi scusi...

Hum?

Mugugnò sottovoce Tisifone, assottigliando lo sguardo, diffidente. Aveva abbastanza onestà intellettuale da ammettere, almeno con se stessa, di essere stata davvero una stronza nel dare una risposta tagliente alla domanda educata dell'Harada, ma allora perché l'altra si stava scusando? Ci teneva davvero così tanto a non contrariarla? Dubitava che Lucas le avesse chiesto di provare a esserle amica visto come minimizzava la loro relazione con lei, ma allora se non partiva da lui perché comportarsi in quel modo? Il pensiero che fosse solo Amy a voler dare una possibilità a loro due non la stava sfiorando minimamente, troppo assurda come ipotesi dal suo punto di vista.

Ho capito che la mia presenza é di troppo, può anche evitare di aizzarmi contro quel quel ...

Pitone? - concluse per lei istintivamente, la mente altrove, tanto che impiegò una manciata di secondi per comprendere di cosa l'altra la stesse accusando e di quanto stupida dovette suonare la sua risposta. - Aizzargliela contro? Crede di essere così pericolosa che io debba chiedere al mio famiglio di difendermi?

Ironica e tagliente questa volta non per cattiveria quanto perché si sentiva offesa.

In ogni caso mi faccia un favore, quando stasera a cena un gufo le consegnerà una pergamena, non perda tempo a leggerla, la bruci direttamente.

Una pergamena? Non capisco di cosa stia parlando.

Pensi come sono stata ingenua, ho creduto che lei potesse accettare un mio invito per un tè e una chiacchierata tra persone civili ma a quanto pare noi due non abbiamo nulla da dirci.

Un tè e una chiacchierata tra persone civili?

Ripeté tra sé allibita mentre all'esterno mostrava un'espressione neutra. La nippoirlandese ci teneva così tanto a conoscerla da arrivare a invitarla per un tè? Una parte di lei, piccola ed eccessivamente sospettosa, le stava sussurrando che di certo aveva un secondo fine nel farlo ma Tisifone non le diede molto peso tanti erano gli interrogativi che le stavano affollando la mente. Erano davvero così diverse da non avere nulla da dirsi? A essere sinceri ne dubitava. Si considerava una piacevole conversatrice e la sua curiosità innata le permetteva di avere una discreta cultura su molti argomenti oltre a renderla un'ottima ascoltatrice. Probabilmente quindi avrebbero trovato qualcosa di cui parlare o su cui litigare. L'incognita reale era come avrebbe reagito trovandosi davanti un invito del genere. Avrebbe vinto il sospetto e la diffidenza o la curiosità e la parola data? Così su due piedi non avrebbe saputo dirlo e mai l'avrebbe scoperto. L'Harada infatti aveva deciso, giustamente, di andare via. Era quello che Tisifone aveva voluto fin da quando l' aveva visto, eppure adesso non provava né sollievo né soddisfazione quanto un senso di incompiutezza. Senza sapere se e cosa ci fosse da aggiungere si voltò verso Amy nello stesso istante in cui l'altra fermava il proprio incedere. Le due donne si trovarono quindi l'una di fronte all'altra, forse non proprio minacciose ma di certo non amichevoli.

In realtà io ho qualcosa da dirle anzi no da dirti - la russa abbozzò una smorfia contrariata per l'uso del "tu" ma non disse nulla, preferendo ascoltare cosa le avesse fatto cambiare idea anche se le braccia conserte e lo sguardo freddo non invitavano molto al colloquio- Volevo che le cose tra noi funzionassero solo per rendere felice Lucas ma non sono disposta a snaturare me stessa per farlo.

Vedere felice Lucas, esattamente come lo era lei con Noah, era ciò che le stava maggiormente a cuore eppure non aveva mai pensato che le sarebbe bastato provare ad andare d'accordo con Amy per riuscirci, anche se più di una persona aveva tentato di farglielo comprendere. Poteva ripetersi all'infinito che dipendeva dal fatto che non lo sentiva convinto -dopotutto ci stava andando con i piedi di piombo, lui - quanto invece la verità era una sola. Tutto l'ottimismo e positività di suo marito non erano ancora riusciti a soffocare completamente la sua innata diffidenza e ritrosia. Mentiva quindi quando sosteneva che avrebbe fatto di tutto per di vedere Turner felice? No, eppure non era lei quella che le aveva davvero provate tutte e quella consapevolezza la faceva soffrire più di qualsiasi cattiveria l'Harada avesse intenzione di vomitarle addosso, o quasi.

Io sono esattamente come mi vedi, solare, spigliata, chiacchierona, un po’ sfacciata e diretta. Do il lei a chi è più grande di me o che non conosco, il tu a chiunque mi stia anche solo un pochino simpatico e tendo a evitare chi invece mi sta sulle scatole. -dentro di sé la Divinante sogghignò ironica. Avevano tecnicamente lo stesso modo di trattare il prossimo, solo utilizzavano due metri differenti per valutare chi dovesse rientrare tra i "simpatici" e chi tra gli "sconosciuti"- Trovo irritante questo tuo continuo offendermi in maniera velata o celata da una rigida educazione. Ti sto antipatica? Bene allora dimmelo in faccia… -si passò la punta della lingua sulle labbra, come se stesse pregustando quel momento da tempo, ma quando le dischiuse per parlare non riuscì a pronunciare neanche una sillaba - anche se non so come diavolo sia possibile visto che non ti sei degnata di scambiare due parole con me…

Quella era una verità inconfutabile e una immensa sensazione di fastidio la pervase non appena ne ebbe preso atto. Persino Rebecca le aveva fatto notare quanto inconsistenti fossero le motivazioni che aveva portato a sostegno della sua campagna "contro" l'Harada e nonostante ciò l’aveva difesa, descrivendola come una buona amica o anche semplicemente come una brava persona.

Ho provato a capirti, a venirti incontro, a credere alle parole di Rebecca e di Lucas che in fondo sei una persona squisita e un’ottima amica ma visti i risultati non credo più che ne valga la pena. Non ti piaccio? È solo un problema tuo. A Lucas piaccio un sacco esattamente così come sono ed è questa l’unica cosa che conta per me…

Per la prima volta si trovava senza parole e quindi, non potendo ribattere nulla di intelligente, preferì tacere aspettando la stoccata finale. E quella si, che le fece male!

Che poi cosa diavolo un ragazzo dolce, sensibile e divertente come lui abbia trovato in te lo sanno solo i Kami…

Sgranò lievemente gli occhi e dischiuse le labbra in una O di sorpresa mentre un’espressione ferita le si dipingeva in volto, cosa che l'Harada probabilmente non notò visto che si era voltata subito. Si era posta quella stessa domanda almeno un miliardo di volte in passato ma solo in quel momento, quando era stato qualcun altro a pronunciarla ad alta voce, suonava come una sorta di accusa, nei suoi confronti. Agli occhi di Amy – e di chissà quanta altra gente – appariva davvero come una persona talmente pessima da compatire Lucas per l’essersi un tempo innamorata di lei?

Semplicemente non mostro le mie qualità a chiunque.

Si autogiustificò ma quelle parole risuonarono alle sue stesse orecchie come dei fastidiosi pat pat di consolazione su una spalla. In ogni caso non poteva permettere che la Cioccolataia se ne andasse così, senza neanche darle la possibilità di ribattere e ricambiarle il favore dicendole cosa pensava di lei. Senza pensare alle conseguenze del suo gesto, Tisifone si voltò di scatto e allungò la mano per bloccare la ragazza ma non appena le sue dite si avvolsero sul suo avambraccio una serie di flash non richiesti Concentrazione/19+ SS/37+1 Bonus Orecchino + 7/d20=64] le offuscarono la vista e venne sommersa da ondate di dolore talmente intense che istintivamente spalancò la bocca per incamerare aria e combattere la sensazione terribile di starvi annegando.

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Aveva avuto delle visioni sul passato dell’Harada, così brevi che quando la ragazza si fosse voltata,anche solo per dirle di lasciarle il braccio, Tisifone si era già quasi del tutto ricomposta. Esternamente solo il pallore improvviso del viso e delle goccioline di sudore lungo le tempie denotavano che c’era qualcosa che non andava in lei. Internamente, invece, la Divinante si sentiva ancora dilaniata dal riverbero del dolore che la nippo irlandese aveva provato in passato mentre guardava ogni volta il proprio ragazzo andare via da lei.

Ha sofferto così tanto a causa degli uomini eppure… è così aperta, sorridente, fiduciosa…

Mentre quella considerazione si faceva strada in lei, Tisifone rimase immobile a guardare, nel caso la ragazza si fosse voltata, la Cioccolataia dritta negli occhi come se la vedesse per la prima volta e dal suo sguardo trapelava un rispetto che prima non vi era mai stato. Ci voleva un immenso coraggio e forza d’animo, secondo la propria esperienza, per non permettere a certi eventi di trascinarti sul fondo e ancorarti a esso. Lei, quella forza e quel coraggio, non li aveva avuti ed era rimasta avvolta nella sua fredda corazza, isolata dagli altri, per anni, spesso soffrendone senza neanche rendersene conto. Ed era per quello che non poteva che ammirare Amy per essere, nonostante tutto, una ragazza allegra e spensierata, capace di buttarsi a capo fitto in una relazione e metterci tutta se stessa per farla funzionare, fregandosene di quello che sarebbe potuto accadere.

Credo che ti sbagli… - avrebbe detto infine ritrovando finalmente la voce dopo diversi minuti di silenzio - … avremmo un sacco di cose da dirci…

Non che fosse disposta a confidarsi con lei o a confrontare le proprie disastrate esperienze passate con gli uomini, ma probabilmente quelle non erano le sole cose che avevano in comune.

Se l’invito è ancora valido lo prenderei volentieri quel tè insieme domani o in qualunque altro giorno tu voglia…
Ultima modifica di Tisifone il 03/07/2015, 21:28, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Amy » 19/06/2015, 22:18

Complimenti vivissimi Amy. Tutto quel tempo passato a confezionare il momento perfetto e poi getti tutto alle ortiche in questo modo?

Una parte della nippoirlandese ci stava provando a correre ai ripari, rimproverando se stessa per quello scoppio di rabbia e frustrazione che l’aveva quasi portata a definire il famiglio di Tisifone un mostro. Eppure anche quella ramanzina mancava di mordente. In fondo si era completamente stufata di quella situazione paradossale in cui doveva giustificare se stessa e il proprio modo di essere di fronte a una perfetta sconosciuta che, per caso, era la migliore amica dell’uomo che amava e che, di contro, non faceva nulla per agevolarla nell’arduo compito di appianare le divergenze e darsi una possibilità. Anzi ogni parola della russa sembrava calibrata alla perfezione per farle perdere le staffe e ogni briciolo di buona volontà.

Aizzargliela contro? Crede di essere così pericolosa che io debba chiedere al mio famiglio di difendermi?

L’Harada scoppiò in una breve risata amara. Lei, pericolosa? Forse in caso di rissa alla babbana ma in territorio magico contro una strega Purosangue, lei che spesso e volentieri non sapeva dove si trovava la propria bacchetta? Di certo non poteva considerarsi pericolosa. Probabilmente l’una aveva equivocato il comportamento dell’altra e la reciproca diffidenza le aveva spinte a pensare male, invece di farsi una risata e passarci sopra. O almeno Amy non aveva alcuna intenzione di far finta di nulla, reputando più salutare per il proprio equilibrio psicofisico mettere una bella croce sopra all’argomento Tisifone Samyliak e rassegnarsi a veder andare Lucas da solo alle cene con la famiglia Pellegrino a meno di non volerle rendere indigeste a tutti. Invitò quindi l’altra a ignorare il gufo che l’avrebbe raggiunta all’ora di cena e di bruciare direttamente la pergamena che le avrebbe consegnato perché tanto non ci sarebbe stato nessun tè con chiacchierata civile tra loro il giorno dopo. E visto che c’era le disse in faccia parte di quello che pensava di lei e di quel suo modo freddo e distaccato con cui la trattava, giungendo a chiedersi ad alta voce cosa Lucas avesse visto in lei da farlo innamorare in passato. Quello che non aggiunse era di essere felice di come le cose tra loro non avessero funzionato perché era certa che, a lungo andare, la Samyliak avrebbe finito con l’inaridire l’animo allegro e giovanile di Turner rendendolo l’ombra di se stesso. Già quella frecciatina, da sola, però doveva aver colpito nel segno e fatto molto male almeno a giudicare non dall’espressione del viso della docente – che la Cioccolataia non poteva vedere perché le stava dando le spalle – quanto dal fatto che l’altra era “scesa dal suo piedistallo” per rincorrerla e fermarla.

Hufff … se hai qualche cattiveria da dirmi mandami un gufo… Ho un lavoro che mi aspetta e non posso perdere altro…

Si era voltata di scatto con aria bellicosa mentre agitava il braccio nel tentativo di liberarlo dalla morsa d’acciaio in cui le dita della russa lo aveva ingabbiato. Temeva che il momento dello scontro fisico alla fine fosse giunto e non aveva alcuna intenzione di soccombere senza aver prima lottato ma quello che vide la bloccò all’istante, neanche l’altra le avesse lanciato un Pietrificus.

C***o! Mi avevano sempre detto che le parole non potevano uccidere… non senza impugnare una bacchetta!

Si ritrovò a pensare mentre, entrando in modalità Infermiera, osservava con occhio attento il preoccupante pallore improvviso del volto dell’altra e le goccioline di sudore che le imperlavano la fronte.

Ti senti bene?

Chiese quindi, più professionale che premurosa, accarezzandole lievemente la fronte e verificando che il sudore era praticamente gelato. Cosa diavolo era accaduto in quei pochi minuti in cui le aveva voltato le spalle dopo averle vomitato addosso tutte le cattiverie che le erano passate per la mente? Si azzardò a lanciare uno sguardo al serpente di Tisifone, trovandolo beatamente – se mai un tale aggettivo poteva essere associato a un pitone - acciambellato a pochi passi da loro. Se la sua padrone fosse in pericolo non sarebbe dovuto essere in allerta? Che poi lei che ne sapeva di come reagivano i serpenti in caso di pericolo?

Forse è meglio se ti siedi e prendi un bel bicchiere d’acqua fresca così poi torniamo indietro in Infermeria e ti visito…

Usava un tono basso e si sperava tranquillizzante, mentre lentamente sfilava la bacchetta dalla tasca dei jeans per evocare una poltrona e un bicchiere d’acqua e pregava che l’altra non lo prendesse come un gesto di attacco.

…e soprattutto ti prego, ti prego fa che non sia nulla di grave e che non sia colpa mia…

Come avrebbe fatto a spiegare a Lucas e a Noah, per non parlare degli Auror, che era stato un incidente? Che lei, per quanto la odiasse in quel momento, non le aveva fatto del male? Non volontariamente, almeno?

Cerca di non perdere conoscenza…

Aggiunse allarmata dal cambiamento che aveva percepito nel modo in cui l’altra la stava guardando. Non poteva essere ammirazione ciò che leggeva nei suoi occhi e quindi l’alternativa era una sola, che avevano smesso di mettere a fuoco la realtà che la circondava.

Credo che ti sbagli

No, non mi sbaglio. So fare il mio lavoro e svenire adesso sarebbe davvero l’ultima cosa da fare…

La contraddisse impugnando la bacchetta per castare un incantesimo di evocazione, incantesimo che non pronunciò mai visto che la mascella, con la bocca e tutto il resto, le cadde metaforicamente a terra non appena Tisifone concluse la frase.

… avremmo un sacco di cose da dirci…

Microictus… o forse un microinfarto… oppure c’è qualcuno qui intorno che le ha lanciato contro un qualche maleficio oscuro…

Perché non era pensabile che la donna avesse spontaneamente cambiato idea su di lei, su di loro nel giro di quanto? Due minuti.

Come non detto. Ti porto immediatamente al San Mungo.

Perché l’Infermeria di Hogwarts non era attrezzata per diagnosticare e debellare certi sortilegi oscuri così potenti. La Divinante però non diede segno di averla sentita e al suo invito a seguirla per tornare indietro e usare il camino dell’Infermeria oppose un netto rifiuto.

Non stai delirando…

Mormorò, notando come le guance della Samyliak avessero riacquistato il loro solito colorito e anche il sudore era scomparso. La donna sembrava stare benissimo, uguale a come l’aveva incontrata una decina di minuti prima, solo il suo sguardo non era cambiato.

Se l’invito è ancora valido lo prenderei volentieri quel tè insieme domani o in qualunque altro giorno tu voglia…

Facciamo un altro giorno… - balbettò quasi, insicura. Adesso era lei quella dubbiosa e prevenuta e come darle torto visto il repentino cambiamento avvenuto nell’altra? – Adesso devo proprio andare… la Cioccolateria mi aspetta… ma mi farò sentire presto… domani probabilmente… si… Arrivederci… Ciao…

Quasi incespicando nelle parole, così come nei propri piedi, Amy si congedò da Tisifone e con un’andatura sostenuta raggiunse i cancelli del Castello e si smaterializzò a Londra. Quella sera avrebbe parlato con Lucas dello strano comportamento della donna chiedendo a lui come si sarebbe dovuta comportare: prendere un tè con la Samyliak o contattare il San Mungo per richiederne il ricovero immediato?

[Fine]
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Messaggioda Typhon » 26/03/2019, 21:28

18/03/2114
Pressi Abitazione del Guardia Caccia
Vicino Foresta Proibita
Ore 15:58


Avrei bisogno di una cortesia...

C'è davvero bisogno di tutta questa esitazione?

Mi dispiace Uragano, credo sia più forte di me.

Il Guardia Caccia era un Centauro, molto legato alla natura e ancora di più alla natura intesa come Terra e di conseguenza Vento.
Pur non essendo il Seal un docente e quindi sullo stesso piano gerarchico della Creatura Magica, inevitabilmente veniva rispettato.
Typhon non imponeva a nessuno di fornirgli quel rispetto, proprio perché nella sua ottica certe cose andavano conquistate.
Era un Drago nell'anima e nello spirito, consapevole dell'importanza di ottenere i privilegi personalmente, non per derivazione.
Difficile però andarlo a spiegare a chiunque, sopratutto dal momento stesso in cui ancora veniva creduto come futuro Jinn del Fuoco.

Avanti, dimmi pure.

Ho urgenza di recarmi nella foresta per controllare la situazione al nido delle Acromantule.
Il Troll delle Rocce però ha di nuovo spezzato la corda che lo teneva bloccato durante la lezione di Cura del Quinto Anno.
Dovrei riportarla dalla docente di Pozioni per far sì che prepari un nuovo siero rinforzante ma la Professoressa Cartwright resterà ad Hogwarts solo fino alle 18:00, mi chiedevo quindi se poteste portarla voi da lei per la riparazione, ma se avete altro da fare non c'è problema!


Me ne occuperò io, dammi qui.

Attenzione, è piuttosto pesante!

Un conto è considerarmi l'Uragano, ma anche fragile, quello non lo accetto.

Chiedo scusa.

... Buona giornata...

Il giovane uomo si mise sulle spalle la grossa e spessa corda che normalmente serviva per tenere fermo il Troll da lezione.
Di solito il Troll non esagerava con i movimenti, essendo abbastanza calmo e tranquillo, più che altro addomesticato.
Quella mattina però doveva essersi svegliato col piede storto e quindi aveva tirato più del solito, forzando il cordone.
La Pozione Rinforzante già precedentemente applicata probabilmente doveva essersi esaurita quasi del tutto.
Martha aveva avvertito il Centauro che non avrebbe retto per più di cinque mesi ed ormai andava avanti da otto.

Diciamo anche che la Professoressa Bennet è sempre piuttosto modesta nei confronti delle proprie capacità.

Fece una smorfia divertita, il Terran, continuando a camminare lungo la strada leggermente in salita.
Per lui rimaneva Bennet, gli faceva davvero strano chiamarla Cartwright.
La donna non esagerava mai tanto riguardo le qualità pozionistiche in suo possesso, pur essendo tra i massimi esponenti del campo.
Forse un giorno sarebbe passato da lei a chiederle qualche consulto o aggiornamento sul piano misto con l'Erbologia.
Temeva sempre di risultare troppo "Adulto" e indurre dei sospetti, anche se forse, in quanto Consigliere, forse ella era a conoscenza della verità.

Forse dovrei cercare di scoprire anche questo, chiedendo magari a Rebecca...

Erano trascorsi appena tre giorni dall'accaduto sessuale con la Professoressa Auditore.
Una notte intensa, fatta di particolari emozioni e iniziale imbarazzo un po' da entrambe le parti.
Poi però erano giunti alla conclusione che come individui maturi e vaccinati non dovevano farsi chissà quante paranoie.
Al massimo poteva essersi ulteriormente rafforzata la loro vicinanza, il loro legame.
Prenderla in considerazione come partner? Perché no, in fondo quel Typhon era del tutto suo coetaneo.
Non bisognava però dimenticarsi di una particolare persona, di tanto in tanto nella mente dell'Uragano: Nausicàa Patroklos.
Quella donna si era ugualmente insediata sia nella sua immaginazione che nelle sue riflessioni impulsive.
Era da un po' che non la vedeva, da un po' che non aveva sue notizie, ma era anche vero che non svolgesse un lavoro semplice.
Le lezioni nel suo Istituto si susseguivano a ritmo serrato, per non parlare delle ricerche sul piano archeologico.
Insomma, Rebecca o Nausicàa? Terra o Acqua? Il Vento si adattava bene ad entrambe, ma Typhon invece?

Vivo questa nuova dimensione da pochi mesi, forse sarebbe meglio non correre e affidarsi all'Equilibrio.

Da bravo e saggio Gildato, l'Erbologo preferì di gran lunga mettere in mezzo il Conflux, senza accelerare o rallentare i tempi.
Era convinto che presto o tardi il destino gli avrebbe mostrato la via, che fosse in un senso, nell'altro o un altro ancora inaspettato.
Il fatto che sentisse la voglia di una partner era indubbio, ma quella versione trentenne del Seal sapeva anche badare più a se stessa.

A proposito di badare a se stessi, devo decidere cosa mangiare per cena...

Probabilmente della frittata con del pane, o anche una insalata di farro.
Tutta roba molto semplice, rigorosamente vegetariana, perché oramai erano anni che seguiva quel regime alimentare.
Copriva quasi tutto il fabbisogno energetico giornaliero e dove non arrivava la natura, entrava in gioco la magia.
Integratori magici o anche soltanto decotti rinvigorenti che si creava da solo nel tempo libero.
Una realtà forse ancora non del tutto soddisfacente, ma se non altro incredibilmente normale.

Un attimo, ma quella è...

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Lavorare in una serra significava alle volte trovarsi in ambienti artificialmente riscaldati, con temperature molto alte.
Il Drago aveva potato delle piante molto robuste dentro un ecosistema da 35° per almeno un'ora e mezza.
Quando era uscito, sudato e senza nulla a vestirlo nella parte superiore, aveva deciso di restare così.
Usando il Mana Rosso e quello Argento aveva limitato l'aggressione del freddo e annullato il fastidio del forte vento.
Per quel motivo, la persona non troppo distante da lui, intenta a corrispondere lo sguardo, lo avrebbe visto con solo pantaloni da lavoro e scarponi.
Il moro quasi subito mutò direzione, sapendo di avere ancora abbastanza tempo per raggiungere l'Insegnante di Pozioni.
Quella donna, distante, doveva aver chiesto di lui o forse era soltanto appena arrivata, ad ogni modo, meritava tutta l'attenzione possibile.
Arrivatole davanti, la osservò meglio dalla testa ai piedi per alcuni secondi, per poi decidersi a salutarla con tono morbido e a modo suo.

Ti stavo giusto pensando.
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Messaggioda Nausicàa » 31/03/2019, 21:44

Cipro - Istituto di MagiArcheologia dei Fratelli Ravnick
18 Marzo 2114
15:02


Imperdonabile per quanto tempo aveva fatto attendere il suo Uragano preferito.
Un mese, un mese intero a rimandare l'incontro con il Seal, per problemi vari, impegni, lezioni all'ultimo minuto e ricerche sempre più interessanti, che richiedevano l'intervento della Dottoressa Patroklos.
Nausicàa sapeva di essere a volte sfuggente e scivolosa come l'Acqua, ma quando puntava una meta il suo scorrere continuava a fluire, anche dopo lunghi periodi di tempo, arrivando sempre dritto dove voleva arrivare.
Typhon aveva atteso un po', ma alla fine la greca avrebbe mantenuto la sua promessa di ricambiare l'ultima visita ricevuta dall'Uragano in persona.

E chissà se questa volta la privacy sarà dalla nostra parte...

Il loro ultimo incontro si era concluso con un bacio approfondito, ma non abbastanza perché l'arrivo dell'assistente di Nausicàa aveva messo fine a quell'incontro sexy ed erotico.
Erotico come il Seal, un uomo che affascinava la greca per il suo carattere tanto in contrapposizione con l'elemento che invece avrebbe dovuto rappresentare.
Nel mondo delle Gilde era risaputo quanto fossero imprevedibili, furenti e scatenati coloro che possedevano il Vento, tuttavia Typhon dava l'impressione di aver fatto germogliare la Terra più dell'elemento secondario.
Si diceva che il suo interesse veniva acceso da quella sua peculiarità -così da tranquillizzare la sua assistente ansiosa- ma in realtà c'era altro che attraeva la Patroklos verso quell'uomo misterioso.
A partire dal suo corpo, che prometteva di essere tonico, asciutto e muscoloso, fino a passare al sorriso che racchiudeva un misto di dolcezza, allegria ed una punta di orgoglio, quell'orgoglio che lo aveva reso famoso come il Drago per eccellenza.
Gli occhi erano intensi e profondi, celavano in essi una storia che le orecchie di Nausicàa avrebbero voluto ascoltare e poi il suo fascino attirava per il suo contatto con la Terra, per il suo amore verso le piante ed il lavoro da Erbologo, per le sue capacità e qualità che dovevano renderlo unico ed inimitabile.
Pareva quasi una barzelletta pensare a lui come "inimitabile", considerando che il Typhon di cui la Patroklos si stava interessando era a tutti gli effetti una copia di quello -per così dire- "originale".
Ma si faceva presto a dimenticare quel dettaglio, perché in verità quel Seal era tanto vero e reale quanto la sua controparte più giovane.
Lo aveva compreso bene la Patroklos, rammentando il sapore delle sue labbra e della sua lingua, che aveva giocato maliziosa con la propria per molti secondi.
Di tanto in tanto, Haytham Ravnick le domandava quali progressi ci fossero per ottenere la possibilità di studiare il manufatto Eladrin dal quale Typhon era sbucato fuori.
Ma la donna per il momento si chiudeva in un no comment, conscia che ora non si trattava più solamente di affascinare l'Uragano per ottenere quante più informazioni possibili, ma anche di rimanere affascinate dalla sua presenza.

Basta che tu stia attenti ai pericoli, Nana...

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Che cosa vorresti dire?
Non è mica un assassino!


Sai di cosa sto parlando.
Non ti ho vissuta perché non ci conoscevamo all'epoca, ma tu stessa mi hai ripetuto e più e più volte di essere una persona pazza in amore.


E con questo?

Il tuo matrimonio non è fallito perché sei stata troppo avventata?

Ero anche più giovane, Fujiko, non avevo neanche vent'anni e di sicuro Typhon non è un babbano.

Typhon?
Mh...


Cosa c'è?

Niente, niente... Facevo delle mie supposizioni...

E si possono sapere queste supposizioni?

No... Cerca solo di non farti spezzare il cuore, va bene?
Valuta ogni cosa... Anche il fatto che la sua vita potrebbe non essere compatibile con la tua...


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I dubbi sollevati da Fujiko avevano adombrato per qualche minuto il bel sorriso della greca, memore degli errori compiuti in passato e del dolore provato dopo il fallimento del suo primo ed unico matrimonio.
Le raccomandazioni della Danma però non avevano impedito del tutto che la Patroklos proseguisse sulla propria strada, per questo motivo ella quel giorno si trovava nei pressi di Hogwarts, decisa a trovare Typhon e passare con lui un po' di tempo.
Sarebbe potuta essere una visita molto breve: l'uomo poteva avere da fare ed ella poteva sentire che qualcosa stesse davvero accadendo fra di loro e non proseguire oltre.
Il vestiario ricercato era molto semplice e rispecchiava pienamente lo stile molto hippie e leggero della greca: t-shirt completamente bianca, pantaloni di cotone neri, una giacca caftano lunga, che le arrivava fino ai piedi di colore nero e impreziosito da decorazioni floreali dorate e per finire mocassini di tela bianchi con un leggerissimo ed impercettibile tacco.
Camminava per i Giardini del Castello, andando in direzione delle Serre, quando la figura di Typhon le si parò dinnanzi agli occhi, lasciandola per qualche istante imbambolata ad osservare la bellezza di quella perfetta forma fisica.
Non sapeva perché il Seal andasse in giro senza maglietta e con una grossa corda avvolta sulla spalla destra, ma poteva assolutamente dire che quella visione meritasse un 10 pieno.
L'Uragano si accorse quasi subito della presenza della greca, la quale corrispose il suo sguardo con un sorriso allegro, genuino e spontaneo.

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Ci mise poco a diminuire la distanza fra di loro e ad ogni passo poteva sentire l'eccitazione salire grazie e per colpa di Typhon.
Che con una semplice frase fece battere un po' più forte il cuore della donna.

Ti stavo giusto pensando.

... Soltanto ora oppure è stata una cosa continua in queste settimane?

Non poteva salutarlo con un bacio, perché dovevano mantenere segreto chi lui fosse in realtà. Ma dal modo in cui la Patroklos si morse le labbra osservando quelle dell'uomo, si capiva che la voglia c'era e fosse anche tanta.
Tuttavia non osava prendere l'iniziativa per prudenza, sapendo bene che se qualcuno li avesse visti sarebbe stato il Seal a finire maggiormente nei guai.
Dopo essersi resa conto che egli stava facendo uno sforzo nel portare con sé quella corda pesante, si chiese se non fosse arrivata in un momento inopportuno, magari interrompendo un lavoro importante dell'Erbologo.

Hai da fare?
Posso aspettarti se si tratta di un impegno di pochi minuti.
Anche qui nei Giardini o magari al Lago Nero!
È passato un sacco di tempo da quando ho visto la Piovra Gigante, chissà se adesso è più capace di capirmi quando parlo.


Sorrise, ma si vedeva dai suoi occhi che desiderava poter passare al più presto del tempo da sola con l'Uragano. Tuttavia non era il tipo di persona che imponeva la propria presenza quando qualcuno era impegnato a lavorare.
Per questo motivo dalla risposta dell'uomo si sarebbe regolata di conseguenza, andando via se fosse stato un brutto momento oppure rimanendo ad attenderlo se egli se la fosse sbrigata in poco.
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Messaggioda Typhon » 07/04/2019, 13:32

Ti stavo giusto pensando.

... Soltanto ora oppure è stata una cosa continua in queste settimane?

Trovo piuttosto difficile dimenticare un sorriso come il tuo, Nausicàa.

Il tono con cui espose quel complimento spontaneo fu calmo, pacato ma sporcato da una voce graffiante e virile, mentre la fissava dritto negli occhi.
Quel Typhon era ancora un mistero tutto da risolvere sia per se stesso che per chiunque altro avesse a che fare con lui.
Apprendeva sempre più dettagli della sua realtà alternativa, non senza commettere purtroppo errori di percorso, come quello avvenuto con la Professoressa Auditore.
Si erano lasciati trasportare ferocemente dal Vento, dando sfogo e poco limite ai propri istinti ed in quel modo l'Uragano aveva potuto scoprire le sue debolezze.
Doveva forzatamente lavorare sulla propria connessione con l'Elemento, tornando a quello status di massiccio controllo che sapeva di aver avuto nell'altra per puro Sesto Senso.

Hai da fare?

Non più del solito, in verità...

Posso aspettarti se si tratta di un impegno di pochi minuti.
Anche qui nei Giardini o magari al Lago Nero!
È passato un sacco di tempo da quando ho visto la Piovra Gigante, chissà se adesso è più capace di capirmi quando parlo.


Quella piovra riesce ad essere anche più sveglia di me, certe volte!
... No, seguimi pure, sono certo che ti farò incontrare una persona gradita.


Martha Medea Bennet era il Consigliere Acuan, ovvero la Gilda della Patroklos.
Le due donne di sicuro si erano già incontrate in passato all'interno del Covo, ma probabilmente mai all'esterno di esso, nella vita di tutti i giorni.
Typhon prima passò velocemente presso la propria Serra di maggiore competenza, così da recuperare dentro ad un armadietto di metallo una canottiera pulita.
Di certo non si sarebbe mai presentato nell'ufficio della Docente di Pozioni a petto nudo, forse anche per rispetto nei confronti del marito e collega di Volo.
Fu un tragitto abbastanza corto, intervallato dai soliti saluti civettuoli da parte delle varie studentesse a partire dal quinto anno, più audaci e suscettibili al fascino del Seal.

Una del settimo anno cinque giorni fa ha addirittura trovato il coraggio di chiedermi un appuntamento.
Non hai idea di quanto abbia ringraziato silenziosamente la mia posizione professionale.
Almeno ho potuto declinare con una motivazione valida, evitando di spezzarle il cuore con un rifiuto diretto.


Una diciassettenne sarebbe potuta interessare forse alla sua controparte autentica di ancora venticinque anni.
Lui però ne dimostrava ed aveva in pratica trenta, allontanandosi di gran lunga dai gusti positivi nei confronti di una semi adolescente.
Qualora infatti Nausicàa lo avesse un po' provocato chiedendogli quale fosse il suo tipo, in risposta il Terran avrebbe sorriso con una smorfia vagamente divertita.
Poi, senza aggiungere un fiato, l'avrebbe proseguita a guardare con attenzione quasi come se nella sua occhiata si celasse la risposta.
Tutto ciò poco prima di arrivare di fronte alla porta dell'ufficio della Pozionista per eccellenza.

Professoressa?
Chiedo permesso.
Spero non sia un problema, ho portato con me una persona.
Vista la vostra affinità non penso ci sia bisogno di presentazioni reali, ma comunque...
... Dottoressa Patroklos, la Professoressa Martha Cartwright, Professoressa Cartwright, la Dottoressa Nausicàa Patroklos.


Attese che le due donne si avvicinassero a salutassero come meglio credessero, mentre nel frattempo depositò addosso ad un lato della stanza la grossa e spessa corda.

Il Guardia Caccia mi ha consegnato questa corda spezzata dal Troll durante una delle ultime lezioni di Cura.
Bisognerebbe rinnovare la tintura rinforzante.
Il danno, come può vedere, l'ho già riparato io, quindi lascio il resto a lei.
Se non ha tempo in questo preciso istante, mi dica pure quando potrò passare a ritirarla.
Non l'avrei disturbata così in fretta, ma la prossima lezione di Cura dove è previsto nuovamente il Troll si svolgerà tra tre giorni.


Che pur essendo non pochissimi, non erano comunque al pari di una settimana.
La Pozionista di Hogwarts aveva i propri impegni, le lezioni, le correzioni degli elaborati oltre ad una normalissima vita coniugale con tanto di prole.
Typhon aveva quindi pensato con cortesia ed educazione che fosse il caso di darle quante più ore possibili a disposizioni per occuparsi della faccenda.
Inoltre, non si trattava sicuramente di una Pozione da tenere comunemente dentro la propria teca, ma da preparare appositamente all'occorrenza.
Anche nei modi e nei comportamenti, quel Typhon dimostrava una maturità decisamente concreta, maturità che non ci avrebbe messo molto a stranire una eventualmente ignara Martha.

Le auguro un piacevole proseguimento di giornata, Professoressa.

Ella avrebbe potuto quasi rivedere per un attimo un flash di quel ragazzo scapestrato con i capelli ossigenati e la faccia da schiaffi.
Era complesso metterlo in relazione a quell'uomo fatto e finito così posato e pratico che aveva appena lasciato il suo ufficio in compagnia della MagiArcheologa.
Nonostante questo, i due poterono dunque ritornare dalle parti delle Serre, dove finalmente il tempo sarebbe stato loro più favorevole.
Le pareti erano fatte in vetro, per ovvi motivi di passaggio della luce solare, motivo per cui l'Uragano non poté replicare quanto fatto in quella aula chiusa dell'Istituto Ravnick.
Le chiese di accomodarsi mentre nel frattempo prendeva un contenitore con dentro alcune erbe essiccate valide per una nuova tisana da far provare alla donna dagli occhi blu.

Proprietà energetiche e defaticanti.
Ho voluto tentare di replicare gli effetti di una pozione corroborante e anti fatica usando esclusivamente ingredienti naturali.
Se funzionasse, potrei depositare il brevetto al Ministero entro tre mesi e venderla ad un prezzo sostanzialmente corposo.
Nessun utilizzo di sostanze eccitanti come teina o caffeina, ma ammetto che il ginseng è venuto molto in mio aiuto.
Che ne diresti da fare da cavia?


Immagine


Versò il contenuto caldo dentro alla tazza che prese subito a fumare davanti al viso della Patroklos.
L'odore era un misto di diverse fragranze, ma era facile riconoscere le note della vaniglia, della menta, del ginseng e del lime.
Probabilmente i fattori energizzanti erano nascosti in determinate piante o fiori dai nomi assurdi e irriconoscibili in quel mix, ma ben presenti.
Intanto Typhon prese posto di fronte a lei, osservandola e sondando il suo Elemento, cercando di carpire qualche informazione in più direttamente dal suo spirito.
Se la tisana avesse funzionato, nell'arco di una mezz'oretta ella si sarebbe sentita carica come se avesse dormito intensamente per almeno cinque ore.

Venderei soltanto piccole porzioni, invitando un consumo moderato e non assiduo.
Ma a proposito di consumi dei miei prodotti, alla fine hai dato un po' del mio infuso eccitante alla tua collega?
Sai per caso se ne sia rimasta soddisfatta?


Non una domanda interessata alla vita sessuale di Fujiko, bensì una curiosità nei confronti di una propria creazione.
Era sempre alla ricerca di conferme ed eventuali critiche, così da migliorarsi anche e sopratutto nel settore professionale.
Di certo non poteva immaginare che la tisana erotica fosse andata così tanto bene da aver creato un bel guaio alla povera Dottoressa Danma.
Ma non era nemmeno detto che Nausicàa lo raccontasse, sempre che pure lei ne sapesse qualcosa, ovvio.
D'un tratto poi, si fece poco più serio, sospirando nel guardarla.

Sei qui solo allo scopo di tormentare ancora un po' il mio cuore...
... Oppure vorresti sapere qualcosa di più sulle mie decisioni riguardo lo specchio?
Perché temo nel secondo caso di non saperti ancora fornire una valida risposta.
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Messaggioda Nausicàa » 07/04/2019, 23:05

Trovo piuttosto difficile dimenticare un sorriso come il tuo, Nausicàa.

Strano... Davvero strano...
Avrei detto la stessa cosa del tuo, Typhon.


Non Uragano.
L'Assistente della Dottoressa Patroklos ci aveva visto giusto qualche giorno prima, quando aveva notato la fin troppa confidenzialità della greca con l'Uragano. Non era un male quando si trattava di persone normali, ma il Seal non poteva rientrare in quella categoria per svariati motivi.
Motivi che Nausicàa aveva deciso di mettere da parte in favore di una ben più considerevole spontaneità e voglia di conoscere quell'uomo venuto letteralmente dal futuro. Forse l'ex Dragargenteo non si rendeva conto del fascino che emanava, un fascino che stava colpendo anche il cuore -di solito piuttosto tranquillo- della Patroklos.
Le piaceva stare in sua compagnia e le piaceva lui, avvertendo ogni volta fra di loro una forte tensione sessuale che non veniva mai esaudita del tutto. Era impossibile farlo, data la posizione di lui, il quale -almeno per il resto del mondo- era sposato con l'Erede del Fuoco.

Posso aspettarti se si tratta di un impegno di pochi minuti.
Anche qui nei Giardini o magari al Lago Nero!
È passato un sacco di tempo da quando ho visto la Piovra Gigante, chissà se adesso è più capace di capirmi quando parlo.


Quella piovra riesce ad essere anche più sveglia di me, certe volte!
... No, seguimi pure, sono certo che ti farò incontrare una persona gradita.


Mi hai messo curiosità.
Di chi si tratta?
Non avresti dovuto anticiparmi nulla, non sono capace di aspettare quando qualcuno stuzzica il mio interesse...


Un flirt voluto ed anche palesato senza troppi giri di parole, mentre seguiva Typhon nelle Serre affinché egli potesse mettersi qualcosa di più consono addosso prima di presentarsi di fronte alla docente di Pozioni.

... Dopo ti rimetti come stavi prima?
Ti assicuro che eri elegantissimo.


Magari avrebbe potuto spogliarlo lei, ma quel pensiero rimase solo nelle fantasie della greca, senza che venisse espresso. Forse avrebbe dovuto davvero contenersi un minimo, ma non se la sentiva di frenare sé stessa in nome del buon senso.
Credeva che Typhon fosse un uomo in grado di badare a sé stesso esattamente come lei, dunque non riusciva proprio a vedere i lati negativi del frequentarlo anche in maniera assidua o intima.
Mentre camminavano, inoltre, non era raro vedere delle studentesse più grandi lanciargli risate e occhiate decisamente interessate, manifestazioni che facevano sorridere divertita la Patroklos e a suo modo anche il Seal.

Una del settimo anno cinque giorni fa ha addirittura trovato il coraggio di chiedermi un appuntamento.
Non hai idea di quanto abbia ringraziato silenziosamente la mia posizione professionale.
Almeno ho potuto declinare con una motivazione valida, evitando di spezzarle il cuore con un rifiuto diretto.


Ahahahaha!
Ti capisco!
Io e Fujiko abbiamo ciascuna un personale fan club.
Anche se i nostri studenti pensano che noi non lo sappiamo...


Non ci tenevano molto a farlo sapere in giro, forse perché temevano poi ripercussioni in sede di esame. In verità l'unico pericolo veniva unicamente da Fujiko, perché la Patroklos non penalizzava gli studenti per le loro -diciamo- passioni segrete.

Ora che sei più adulto avrai maturato un tipo diverso di ragazza che possa piacerti.
Sono proprio curiosa di sapere quale sia...


Provocò giocosa, fermandosi ad osservare quel bellissimo sorriso che portava subbuglio e desiderio nel suo cuore. Non riusciva davvero a staccargli gli occhi di dosso e avrebbe invece dovuto smettere, per evitare pettegolezzi inutili e controproducenti.
Mettere il Seal nei guai era l'ultima cosa che volesse, ma proprio gli occhi della greca non riuscivano a staccarsi da quel viso, provando la voglia insana di baciarlo. Specialmente quando egli non rispose, fermandosi unicamente a fissarla dalla testa ai piedi, come se fosse proprio lei il suo tipo ideale al momento.

Uragano, lei sta provocando la solitamente tranquillità interiore del mio Spirito...

La prossima volta che si sarebbero visti sarebbe stato a casa sua, da soli.
Lo decise nel momento stesso in cui la voglia di fare una pazzia fu tale da avvicinarsi al Seal approfittando di un momento nel quale, all'interno dei corridoi, non stava passando nessuno.
Lo trascinò vicino a sé tirandolo per la maglietta, mordendosi le labbra e sorridendo per quello che aveva in mente di fargli. Ma dei passi la spinsero a lasciar perdere tutto quanto, allontanandolo prima che qualcuno potesse vederli, nello sguardo un minimo di sofferenza per non aver potuto portare a termine il proprio piano.

Visto?
Diventa pericoloso provocarmi...


Come se la colpa fosse del Seal.
Ma era chiaro che Nausicàa stesse scherzando e per il momento mise da parte la questione quando si ritrovarono a bussare nell'ufficio della docente di Pozioni. Ritrovandosi poi davanti il Consigliere Acuan appena eletto.

Professoressa?
Chiedo permesso.
Spero non sia un problema, ho portato con me una persona.
Vista la vostra affinità non penso ci sia bisogno di presentazioni reali, ma comunque...
... Dottoressa Patroklos, la Professoressa Martha Cartwright, Professoressa Cartwright, la Dottoressa Nausicàa Patroklos.


Una Consorella, che piacevole sorpresa!
Benvenuta, sono molto lieta di fare la sua conoscenza, Dottoressa Patroklos.


Immagine


Il piacere è mio, professoressa Cartwright!
Non sapevo che lei lavorasse all'interno di Hogwarts.


Ci tengo molto alla mia privacy, inoltre credo che sia ininfluente conoscere quale lavoro svolgo e dove.
Prego, accomodatevi entrambi.
In cosa posso esserle utile, mister Seal?


Nausicàa stette in disparte durante la conversazione fra l'Uragano e la donna. Martha appariva come una donna molto cortese, ma schiva e apparentemente chiusa ed introversa. Dal modo in cui trattava Typhon, si vedeva il rispetto che gli portava, anche se la Patroklos non seppe dire se dipendesse dalla sua persona o dal suo status in Gilda.
Aveva incrociato qualche volta il Consigliere Acuan all'interno della Gilda, ma non aveva mai avuto occasione di parlarci, esattamente come Fujiko. Ad ogni modo, Martha non era il tipo di persona che si perdeva dietro convenevoli, perché una volta ascoltata la richiesta dell'ex-Dragargenteo, congedò entrambi, dovendo tornare al proprio lavoro.

Le auguro un piacevole proseguimento di giornata, Professoressa.

Anche a voi.
Dottoressa Patroklos, spero di poterle dedicare più tempo la prossima volta che verrà ad Hogwarts.
O magari al prossimo incontro in Gilda.


Per scambiare quattro chiacchiere sono sempre disponibile, ovunque mi trovi.

L'incontro era stato piuttosto breve, un incontro che la greca commentò insieme all'Uragano, chiedendo a lui maggiori informazioni sulla donna che aveva appena incontrato.

Sembra piuttosto schiva come persona.
È stata tua insegnante quando andavi a scuola?
Ed era sempre così?
... E tu invece che tipo eri quando venivi a scuola?


Chiese incuriosita, fermandosi a fissarlo per qualche istante e cercando di immaginarsi Typhon a tempi di Hogwarts. Il fatto che quello fosse un altro Typhon e non l'originale stava creando uno strano paradosso, dal momento che sia lui che la Patroklos avevano la stessa età.
Questo supponeva che avessero frequentato scuola nello stesso periodo, ma così non era stato, dunque i professori avuti dal Seal non erano gli stessi avuti da Nausicàa. Se l'Uragano avesse parlato del suo periodo ribelle -capelli ossigenati, vestiti da metallaro- la donna si sarebbe fatta ben più di una risata, riempiendo i corridoi e l'aria esterna del giardino delle sue risate allegre e di cuore.
Avrebbe dato qualunque cosa per vederlo, per vederlo ai tempi della scuola. Sarebbe stato divertente vedere in che modo si sarebbero approcciati loro due, se all'epoca avessero avuto la stessa età.

Sono sicura che se avessi preso una sbandata per te, non ti avrei mollato un attimo.
Duro, sprezzante, cattivo... Sì, avresti stuzzicato il mio interesse e la mia voglia di conquistarti!
O forse no... Ahahahah, dipende, magari invece mi avresti messo paura e non ti avrei guardato di striscio.
Di certo però non ero timida, avrei saputo tenerti testa con la mia brillante parlantina.


All'epoca poi era difficile che qualcuno non conoscesse il cognome della Patroklos, vista la parentela con il fratello giocatore di Quidditch. Gawain aveva iniziato molto presto a giocare, distinguendosi fin da subito per la sua bravura. Un confronto con lui che Nausicàa non aveva mai avvertito, sentendosi portata nel proprio campo di studio.
Poi le estati passate fuori da Hogwarts l'avevano vista avvicinarsi sempre di più ad un babbano, che qualche anno dopo sarebbe diventato suo marito. Una storia quella che al momento la bionda non raccontava facilmente al prossimo.
Tornati in fretta nelle Serre -ed anche lì, accidenti, non si poteva combinare nulla- Typhon si mise immediatamente ad armeggiare con la teiera, preparando un infuso particolare di colore ambrato scuro.

Che tipo di tisana è quella?

Proprietà energetiche e defaticanti.
Ho voluto tentare di replicare gli effetti di una pozione corroborante e anti fatica usando esclusivamente ingredienti naturali.
Se funzionasse, potrei depositare il brevetto al Ministero entro tre mesi e venderla ad un prezzo sostanzialmente corposo.
Nessun utilizzo di sostanze eccitanti come teina o caffeina, ma ammetto che il ginseng è venuto molto in mio aiuto.
Che ne diresti da fare da cavia?


Pronta a farti da cavia tutte le volte che vuoi!
È una buona scusa per bere delle tisane buonissime e stare in tua compagnia...


Decisamente la Patroklos non le mandava a dire, era spontaneamente maliziosa, le piaceva lasciarsi trasportare da quello che sentiva dentro e se sentiva dentro di voler far sapere a Typhon che le piaceva stare insieme a lui, allora lo avrebbe fatto.
La tisana che iniziò a bere era come sempre squisita. Ma non solo: le dava davvero carica energetica come se si fosse riposata per qualche oretta, l'ennesima dimostrazione delle capacità eccezionali del Seal come erbologo.

Mmmh... Sappi che l'idea di farti mio consorte sta diventando sempre più concreta...

Venderei soltanto piccole porzioni, invitando un consumo moderato e non assiduo.
Ma a proposito di consumi dei miei prodotti, alla fine hai dato un po' del mio infuso eccitante alla tua collega?
Sai per caso se ne sia rimasta soddisfatta?


Ahahahahahahah!
Non scenderò in particolari per non scandalizzarti ma... Ti assicuro che... pf... è rimasta molto soddisfatta.


Immagine


Fujiko aveva confessato quello che era accaduto col fratello a causa della tisana. Ovviamente l'effetto con lei era stato esplosivo perché il povero Kisuke non aveva la minima idea di quale fosse la dose consigliata, né che quello non fosse del semplice té.
Aveva abbondato e di conseguenza la sorella si era lasciata fin troppo andare con lui. La cosa peggiore forse era che il Danma non aveva assunto nulla, ma Nausicàa in tal senso aveva preferito non commentare, volendo abbastanza bene al fratello di Fujiko da non desiderare che qualcosa cambiasse fra di loro.

Io invece non ho ancora avuto modo di provarlo con qualcuno...
Aspettavo l'occasione giusta e la persona giusta, ma sembra che questa persona ancora non si decida ad arrivare...


Sapeva che stesse parlando di lui, ma era divertente giocare in quel modo. In fondo entrambi sentivano che qualcosa stava nascendo, ma nessuno dei due si buttava a capofitto, temendo forse le conseguenze generali.
Typhon era tenuto per i suoi giusti motivi e la Patroklos era tenuta per altri suoi personali. Ad ogni modo, sembrava proprio che anche l'Uragano non volesse farsi fermare da nulla, provocando a tono la greca.

Sei qui solo allo scopo di tormentare ancora un po' il mio cuore...
... Oppure vorresti sapere qualcosa di più sulle mie decisioni riguardo lo specchio?
Perché temo nel secondo caso di non saperti ancora fornire una valida risposta.


Ooooh... Ma è ovvio che l'unico scopo del vederti è tormentarti il cuore!
Ma ti ringrazio ugualmente dell'informazione, mi sarà utile.
In verità, credo che il volerti vedere sia dettato anche un po' dal mio stesso masochismo, perché anche il mio di cuore si tormenta quando mi trovo in tua compagnia...
... Che cosa mai potremo fare per smettere di farci del male?


Usò un tono melodrammatico, scherzandoci sopra, ma sempre facendo presente una verità che diventava sempre più scomoda man mano che il tempo passava. Bevve qualche sorsata della sua tisana, sorrise, ma rimase in silenzio, perché sentiva che avrebbe voluto smetterla di giocare con lui e fare le cose in maniera più seria.
Tuttavia non poteva. A meno che non avesse fatto ogni cosa di nascosto, non avrebbe potuto combinare nulla lì alle Serre, bloccata dallo sfogare le sue voglie, anche il semplice desiderio di sfiorargli la mano con la propria.

... Che ne diresti di uscire insieme una volta?
Te la sentiresti di affrontare un appuntamento?
Continuiamo a vederci ritagliando un po' di tempo fra un lavoro e l'altro, senza mai veramente dedicarci delle ore piene, da passare insieme.
A me piacerebbe tanto... Ma vorrei sapere se per te è una cosa possibile.
Anche uscendo dalle mie parti, c'è sempre il rischio di incontrare qualcuno che ti conosca come l'altro te...
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Messaggioda Typhon » 11/04/2019, 13:14

Trovo piuttosto difficile dimenticare un sorriso come il tuo, Nausicàa.

Strano... Davvero strano...
Avrei detto la stessa cosa del tuo, Typhon.


Era una confidenza palese non solo per le parole, ma anche per gli sguardi e i toni utilizzati da entrambi.
Quel tipo di confidenza parzialmente pericolosa, che rischiava di metterli nei guai se osservati dalle persone sbagliate.
Sarebbe bastata una chiacchiera fuori posto, una voce giunta per caso ed ecco servito un bel disastro su un piatto d'argento.
Ma l'impulso e l'istinto ad essere se stessi faceva parte sia del Seal che della Patroklos, rendendoli affini e complici.
Senza considerare che, forse, era proprio anche quel tipo di proibizione a rendere tutto ancora più eccitante e degno di essere vissuto.

... Dopo ti rimetti come stavi prima?
Ti assicuro che eri elegantissimo.


Potrei, ma mi spiacerebbe essere stato l'unico ad aver messo in mostra il proprio stile.

Di sicuro sarebbe stato più semplice per lui restare a petto nudo che lei con i seni al vento, ma la battuta ci stava e la provocazione anche.
In fondo erano consapevoli entrambi del magnetismo sessuale vigente tra loro, quindi perché fare i finti pudici o limitarsi dal punzecchiare l'altro?
Typhon mostrava una sicurezza che era quasi un marchio di fabbrica, arrotondata e levigata infine dalla maturità di una mente più adulta.
Il suo se stesso "autentico" era ancora un po' più testa calda, pur avendo migliorato tantissimo anch'egli la propria indole ribelle.
Ciò che invece li differenziava parecchio era il gusto in fatto di femmine: perché laddove l'uno preferiva il Fuoco, l'altro gradiva decisamente più l'Acqua.

Uragano, lei sta provocando la solitamente tranquillità interiore del mio Spirito...

Si lasciò trascinare, assecondandola, cercando di capire fin dove potesse spingersi.
Ella si morse le labbra, erotica e maliziosa, lui la fissò dritto negli occhi con le proprie iridi nere quanto la pece.
Dei passi però bloccarono il tutto, convincendo la greca a desistere dalla tentazione di mandare all'aria il piano di discrezione.

Visto?
Diventa pericoloso provocarmi...


... Se quello me lo chiami pericolo, non hai la più pallida idea di cosa intenda io, allora.

Stavano di fronte alla porta della Pozionista.
Poco prima di bussare, dopo aver pronunciato quelle parole, Typhon portò la mano destra ad appoggiarsi sul corpo di Nausicàa.
La zona perfettamente a metà tra la conclusione della schiena e l'inizio del sedere, quindi né volgare, né innocente.
Quel lieve contatto bastò affinché il moro potesse scatenare per appena tre secondi una tempesta di mare nell'animo già inquieto della MagiArcheologa.
Uno scossone al suo Elemento tale da destabilizzarla e farle provare brividi su ogni centimetro del corpo, quasi come se il Vento le avesse solcato la pelle bagnata e nuda esposta all'aria aperta.

Una Consorella, che piacevole sorpresa!
Benvenuta, sono molto lieta di fare la sua conoscenza, Dottoressa Patroklos.


Il piacere è mio, professoressa Cartwright!
Non sapevo che lei lavorasse all'interno di Hogwarts.


Ci tengo molto alla mia privacy, inoltre credo che sia ininfluente conoscere quale lavoro svolgo e dove.
Prego, accomodatevi entrambi.
In cosa posso esserle utile, mister Seal?


Come potrà intuire, Professoressa, questa corda non l'ho portata per far sì che possa legare qualche studente troppo indisciplinato, come lo era il sottoscritto...

Typhon ne aveva dati di problemi ai tempi scolastici, ostentando perennemente faccia tosta, temperamento indomabile ecc. ecc.
Martha, come anche Tisifone, avevano finito spesso per richiamarlo o addirittura minacciarlo di seri provvedimento disciplinari.
Quel ragazzo era molto lontano dall'uomo adesso di fronte alle due Acuan, un ragazzo che di strada ne aveva fatta, crescendo dentro e fuori.
Forse, la cosa più triste, era che nel ripensarci in automatico come accaduto personale, alla fine quel Typhon ricordava che in realtà non fosse una sua vera crescita autentica.
Lui era un riflesso, una forma alternativa, quindi volente o nolente, non poteva arrogarsi il diritto di sentirsi meritevole di elogi sulla propria crescita in quella dimensione.

Sono sicura che se avessi preso una sbandata per te, non ti avrei mollato un attimo.
Duro, sprezzante, cattivo... Sì, avresti stuzzicato il mio interesse e la mia voglia di conquistarti!
O forse no... Ahahahah, dipende, magari invece mi avresti messo paura e non ti avrei guardato di striscio.
Di certo però non ero timida, avrei saputo tenerti testa con la mia brillante parlantina.


... Più che altro credo non lo avresti guardato più di tanto con tre anni di differenza...

Quell'uscita, detta con un tono anche un po' più triste e malinconico, mise in chiaro determinate sfumature amare del cuore di quel Typhon.
La sua consapevolezza di non appartenere davvero a quella realtà faceva fatica a lasciarlo in pace, mettendosi in mezzo di tanto in tanto, nei momenti sbagliati.
Era difficile essere uno specchio uguale e diverso di qualcuno, ereditarne la vita e le responsabilità e far finta di niente, fingendo normalità e quotidianità.
Stare a contatto con persone autentiche come Nausicàa e Rebecca era quella fuga che l'uomo ricercava per fronteggiare la solitudine dell'inadeguatezza.
Col tempo avrebbe accettato se stesso al 100%, sentiva di poterci arrivare, ma era un percorso lungo, ancora più lungo che fortificare e perfezionare il Vento.

Pronta a farti da cavia tutte le volte che vuoi!
È una buona scusa per bere delle tisane buonissime e stare in tua compagnia...


Sorrise sincero, preparandole la tisana energetica, un preparato di quelli da vero e proprio premio per la capacità nell'Erbologia.

Mmmh... Sappi che l'idea di farti mio consorte sta diventando sempre più concreta...

E dare una sofferenza gratuita così grande a tutto il tuo fan club?
... Chi l'avrebbe mai detto che potessi essere così crudele!


Le fece un occhiolino, continuando ad osservarla in tutto il suo splendore.
Già, quella donna era seriamente splendida, con dettagli del viso e del corpo degni di essere ammirati e baciati da mattina a sera.
Un fascino differente rispetto a quello dell'italiana Auditore che comunque di sicuro non poteva reputarsi da meno.
Per quanto i dettagli in comune c'erano senza dubbio, a partire dal carattere solare, un po' giocoso e spensierato.
Forse era proprio per quello che il Seal si trovava a mettere quelle due specifiche femmine in cima alla lista delle proprie preferenze sentimentali rispetto ad altre.

Forse non sarà così bello chiederselo, ma come farà il vero Typhon a preferire ancora l'Erede del Fuoco?!

Liquidò la questione piuttosto in fretta: alla fine non erano affari suoi e poi poteva anche essere che Estia nascondesse bellezze riservate solo al suo consorte.
Non aveva memoria effettiva della sua relazione con l'Erede della vita trascorsa, ecco forse perché preferiva non giudicare, se non in singoli guizzi di perplessità.
Sicuramente era molto più bello concentrarsi sulla persona di fronte a sé.

Ma a proposito di consumi dei miei prodotti, alla fine hai dato un po' del mio infuso eccitante alla tua collega?
Sai per caso se ne sia rimasta soddisfatta?


Ahahahahahahah!
Non scenderò in particolari per non scandalizzarti ma... Ti assicuro che... pf... è rimasta molto soddisfatta.


Addirittura temi di scandalizzarmi? Deve essere stata proprio una somma soddisfazione allora!

In un certo senso sì, peccato che probabilmente il soggetto della soddisfazione non fosse stato il migliore in assoluto come candidato.

Io invece non ho ancora avuto modo di provarlo con qualcuno...
Aspettavo l'occasione giusta e la persona giusta, ma sembra che questa persona ancora non si decida ad arrivare...


O magari vorrebbe sfruttare l'infuso solo in un secondo momento e prima vedere quanto possa essere esplosivo il sesso senza nessun incentivo...

La Patroklos si sarebbe potuto anche dispiacere in futuro di non essere stata la prima esperienza intima di quel Typhon dalla sua "Nascita", ma fino ad un certo punto.
Con Rebecca il sesso era stato scaturito da uno scarso controllo degli Elementi e un conseguente rapporto prevalentemente indotto da una matrice di trasporto impersonale.
Con Nausicàa invece si sarebbe trattato di sesso autentico, voluto al 100% in ogni sua sfaccettatura, in altre parole una seconda prima volta, importante tanto quanto la precedente.

Sei qui solo allo scopo di tormentare ancora un po' il mio cuore...
... Oppure vorresti sapere qualcosa di più sulle mie decisioni riguardo lo specchio?
Perché temo nel secondo caso di non saperti ancora fornire una valida risposta.


Ooooh... Ma è ovvio che l'unico scopo del vederti è tormentarti il cuore!
Ma ti ringrazio ugualmente dell'informazione, mi sarà utile.
In verità, credo che il volerti vedere sia dettato anche un po' dal mio stesso masochismo, perché anche il mio di cuore si tormenta quando mi trovo in tua compagnia...
... Che cosa mai potremo fare per smettere di farci del male?


Sono sempre più ad un passo dal terminare questa messa in scena e la Sempreverde lo sa...

Presto o tardi la verità sarebbe venuta a galla e quella era l'unica reale soluzione per cominciare a vivere sul serio.
Le Gilde avrebbero saputo dell'esistenza di due Uragani, così come anche le Comunità Druidiche.
A quel Typhon sarebbe stato permesso di frequentare chi volesse e mostrarsi alla luce del sole con chiunque desiderasse.
Al massimo l'unico problema sarebbero stati i genitori, ormai a conoscenza del matrimonio del figlio con Estia.
Probabilmente sarebbero rimasti gli unici allo scuro di tutto o al limite avrebbero pensato attentamente i due Terran uguali ad una valida soluzione.

... Che ne diresti di uscire insieme una volta?

Uscire? Intendi...

Te la sentiresti di affrontare un appuntamento?

Vedersi e non vedersi.
Stare insieme e non starci.
Il Vento era lui ma sembrava proprio che l'istintiva della "coppia" la stessa facendo lei.

Continuiamo a vederci ritagliando un po' di tempo fra un lavoro e l'altro, senza mai veramente dedicarci delle ore piene, da passare insieme.
A me piacerebbe tanto... Ma vorrei sapere se per te è una cosa possibile.
Anche uscendo dalle mie parti, c'è sempre il rischio di incontrare qualcuno che ti conosca come l'altro te...


È una eventualità da mettere in conto ovunque si vada.
Inoltre, anche se facessimo attenzione al nostro comportamento all'esterno, vederci assieme spesso darebbe ugualmente adito a chiacchiere.


E di certo non potevano mettersi a viaggiare per il Mondo Magico ad ogni appuntamento, manco fossero due fuggitivi.
In pratica sembrava proprio che le chance di portare a termine la proposta della donna fossero assai scarse.
Ma il Conflux alle volte sapeva esattamente come venire incontro ai desideri dei suoi protettori.

... Senti, c'è una cosa della quale vorrei parlarti, anzi, in realtà sono due.
Visto che hai preso questo argomento, direi che entrambe capitino proprio ad hoc.
... Quando sono passato a trovarti la scorsa volta, all'Istituto Ravnick, andandomene via ho incrociato il più giovane dei due fratelli.
Mi avrebbe proposto una collaborazione di tre mesi come insegnante di un corso extra in "Erbologia Antica".
Insomma, potrei trascorrere una mattina e due pomeriggi a settimana nel tuo stesso luogo di lavoro e la Sempreverde si occuperebbe delle Serre al mio posto in quelle ore.


Non che si trattasse di una serie di appuntamenti, ma a quel punto avrebbero potuto trascorrere del tempo assieme come colleghi, nascondendosi ma in luce.

A quel punto offrirti un caffè o il pranzo a mensa non risulterebbe poi tanto strano, non credi?

Una relazione segreta in piena regola, una tensione sessuale continua e costante lungo tutto il percorso di quei tre lunghi mesi di collaborazione professionale.
Come avrebbe reagito la donna ad una eventualità simile così fuori da ogni progetto e programma?
E sopratutto, cosa ne avrebbe pensato la sua migliore amica, teoricamente più posata e lucida, tranne sotto effetto di decotti eccitanti?

... A parte questo, nel caso in cui pensassi di gettarti in questa strana avventura alternativa, vorrei metterti al corrente della seconda cosa.

Da lì, Typhon iniziò il racconto dell'accaduto con la docente di Antiche Rune, spiegando per sommi capi le dinamiche di come si fosse svolta la vicenda.
Non lo fece per senso di colpa, ma per pura e semplice onestà, una onestà data non tanto dal suo Vento quanto dalla sua Terra.
Se davvero voleva pensare di cominciare una frequentazione, seppur nascosta, con la greca, allora voleva che partisse con la sincerità senza segreti di alcun genere.
Le disse quindi che non ci fossero dietro sentimenti particolari ma che tutto fosse scaturito da un errata valutazione della propria capacità di gestire l'Elemento.
Non nascose il proprio piacere verso quella persona, non ne vide il motivo, ma sottolineò quanto il piacere non significasse di riflesso un interesse concreto.

Ecco qui, adesso sai praticamente tutto, dettagli scabrosi a parte...
Mi dovrò incontrare con questa donna ogni tanto per valutare lo status del suo Spirito e coglierne eventuali miglioramenti, ma l'addestramento è sospeso.
... So che forse saperlo possa averti infastidito, ma sono in questo mondo da poco e sporcarmi subito di omissioni non rientra nei miei piani, specie verso persone che reputo speciali.
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Messaggioda Nausicàa » 13/04/2019, 21:48

... Dopo ti rimetti come stavi prima?
Ti assicuro che eri elegantissimo.


Potrei, ma mi spiacerebbe essere stato l'unico ad aver messo in mostra il proprio stile.

Io non avrei niente in contrario a vestire come te, ma stranamente sarebbe la società a non accettarmi.
Dovrei trovarmi in qualche tribù africana o anche aborigena...
... Oppure in camera tua.


Quella di Nausicàa non era affatto un'Acqua cheta. Era giocosa, sempre in movimento, non aveva quasi mai momenti di calma o di vuoto, questo perché la greca era riuscita a fondere bene il proprio carattere con quello del suo Elemento.
Gli anni trascorsi in Gilda le avevano permesso di rafforzare la sua connessione con l'Acqua, apprendendo anche come gestirla e controllarla. Per questo motivo, pur condividendo con la ex -secchiona- del Seal stesso elemento e stessa Gilda, la Patroklos era davvero molto diversa dalla signora Parker-Flynn.
Se soltanto l'Uragano avesse sondato il suo spirito, si sarebbe accorto di sentire un elemento in perenne movimento. Non come quando si agitava furioso, o preoccupato, bensì come quando le onde si infrangevano appena sugli scogli, dando qualche spruzzata d'acqua come se volesse giocare o scherzare.
Questa era Nausicàa e per questo motivo ella osava, parlando in maniera spontanea, dicendo ciò che pensava, perché convinta che l'uomo potesse leggere benissimo dai suoi occhi ciò che stava immaginando.
Poteva chiudersi con lui in casa sua e allora avrebbe fatto sfoggio di tutta la sua eleganza, un'eleganza che Typhon sembrava potesse apprezzare parecchio.

Visto?
Diventa pericoloso provocarmi...


... Se quello me lo chiami pericolo, non hai la più pallida idea di cosa intenda io, allora.

Non avrebbe dovuto bagnarsi solamente nel sentire una frase, eppure... Lo fece.
Il tono usato dal Seal era assolutamente poco raccomandabile e peccaminoso, che prometteva emozioni molto forti. Si trovavano di fronte all'ufficio della docente di Pozioni e avevano scampato per poco che due studenti di passaggio li beccassero insieme.
Ma questo non aveva fermato Typhon dal dimostrare alla greca che tipo di brivido ad egli piacesse vivere. Si avvicinò alla bionda, posandole una mano che per sfortuna di Nausicàa si trovava troppo in alto per i suoi gusti. Quel contatto però, oltre a farla eccitare, servì al Terran per dare un forte scossone spirituale all'Acqua della donna, la quale rabbrividì di piacere in tutto il corpo.

Ho la pelle d'oca ovunque...

Sussurrò, cercando di non farsi sentire da nessun'altro che non fosse l'Uragano. Quella sensazione era indescrivibile, da mozzare il respiro, da desiderare di farlo per tutta l'eternità.
Ma dovevano affrontare un incontro con la docente di Pozioni nonché secondo Consigliere degli Acuan, anche se le chiacchiere si ridussero molto per via dei modi sbrigativi della signora Cartwright.
Per Nausicàa quello fu un male da poco, considerando che il suo intento fosse quello di trascorrere del tempo con Typhon. Questo però non le fece perdere l'opportunità di scoprire qualcosa di più sul suo passato o almeno su ciò che avrebbe dovuto essere il suo passato.
Quel Typhon aveva dei ricordi, ma quanto li poteva considerare veri e reali? Era un miracolo che non fosse caduto in uno stato depressivo dato dalla sua condizione, ma forse -in parte- c'entrava anche l'aiuto che inconsapevolmente gli stava dando proprio la Patroklos.

Sono sicura che se avessi preso una sbandata per te, non ti avrei mollato un attimo.
Duro, sprezzante, cattivo... Sì, avresti stuzzicato il mio interesse e la mia voglia di conquistarti!
O forse no... Ahahahah, dipende, magari invece mi avresti messo paura e non ti avrei guardato di striscio.
Di certo però non ero timida, avrei saputo tenerti testa con la mia brillante parlantina.


... Più che altro credo non lo avresti guardato più di tanto con tre anni di differenza...

Ma io non stavo parlando di lui.

Fu spontanea nel rispondere. Una risposta che lasciava intendere molto, come ad esempio la semplicità con la quale la greca aveva accettato quel Typhon in quanto reale e possibile.
Da quello si basavano le sue ipotesi nel passato, immaginandosi loro due insieme -perché entrambi avevano la stessa età- a scuola. Non lei e l'altro Uragano, ma lei e quello attuale, una differenza non da poco per la greca che non era interessata ad altri se non all'uomo che aveva di fronte.

È a te che stavo pensando nell'immaginarci a scuola insieme... In un ipotetico passato dove io e te, avendo la stessa età, frequentiamo anche lo stesso anno...
Un po' di inventiva signor Seal, non immaginavo che lei fosse così poco sognatore!


Gli sorrise, apparentemente non comprendendo il malessere dell'uomo, ma in realtà riuscendoci benissimo. Solo che Nausicàa non vedeva perché dover appesantire la situazione con compassione o tristezza, considerando che si stava scherzando e nello scherzo bisognava solo divertirsi.
Quel Typhon doveva mettersi in testa che era reale, ormai, e non poteva farci niente. Altrimenti le emozioni che riusciva a suscitarle sarebbero state meno intense, meno incisive.
Il suo sorriso avrebbe dovuto spazzare via la tristezza, ma alla donna non bastò semplicemente quello per mettere a tacere la questione. Con un lieve tocco delle dita, sfiorò la spalla del Seal, provando a far entrare quell'uomo in connessione con il proprio Elemento.
Fu solo per un istante, ma in quell'istante Typhon fu in grado di percepire cosa significasse trovarsi a contatto con un'Acuan perfettamente in grado di padroneggiare il proprio elemento.
Pur non essendo salita di grado, aveva compensato la sua ancora acerba affinità con una grande padronanza di essa, riuscendo spesso a trovare rifugio in sé stessa da ciò che la turbava.
In questo caso l'invito venne esposto all'Uragano, che si ritrovò dunque ad osservare uno scenario rilassante e al tempo stesso festoso.
Acqua fresca che bagnava le estremità inferiori, accarezzando la pelle, portando un po' di serenità nel cuore e voglia di non lasciarsi andare ad alcuna tristezza o malinconia.

Immagine


Dovremmo fare una gita da qualche parte, non trovi?
Un bel pic-nic in riva al fiume, così da unire i nostri habitat peculiari.
Basta che la giornata non sia troppo ventosa...


Ci scherzò su, proseguendo poi il cammino per arrivare fino alla Serre, dove la attendeva una fantastica tisana energizzante sempre preparata da quell'uomo meraviglioso.
Aveva delle mani che sapevano creare veri e propri miracoli e più di una volta la greca si chiese di cos'altro fosse in grado, riuscendo ad agitare maggiormente il Fiume in lei.
Tanto ormai era risaputo che quello fosse un continuo flirt con l'Uragano. Gli aveva persino chiesto, in maniera sfacciata, di prepararle una bevanda afrodisiaca da poter provare presto o tardi per sperimentarne gli effetti.
Bevanda che aveva condiviso con la sua assistente e leale amica, la quale però ne aveva subito gli effetti con il partner sbagliato, finendo per dare tutta la colpa a Nausicàa e alle sue strampalate idee.

Ahahahahahahah!
Non scenderò in particolari per non scandalizzarti ma... Ti assicuro che... pf... è rimasta molto soddisfatta.


Addirittura temi di scandalizzarmi? Deve essere stata proprio una somma soddisfazione allora!

Ahahahahahahahahahahahah... Eccelsa!
Ma ti prego, non dirlo davanti a lei o temo che potrebbe soffocarmi nel sonno per avertene parlato, ahahah!


Forse Typhon non avrebbe compreso perché Nausicàa ridesse così tanto, tanto da non riuscire proprio a fermarsi. Ripensare a Fujiko che era finita a letto con suo fratello era una scena talmente tanto esilarante che di colpo, nel mezzo di quell'inarrestabile ilarità, la greca se ne uscì fuori con un verso del tutto nuovo e mai sentito dal Seal.

Ahahahahahah...oink oink... Ahahahahahah!

La risata di un maialino.
Proprio così, quando la Patroklos rideva di gusto, le usciva fuori quel verso assolutamente adorabile e contagioso, mentre lacrime minacciavano di scenderle giù dagli occhi a causa delle troppe risate.

Scusami, non posso dirti perché lo trovo così divertente ma... Fidati, lo è davvero tanto!

Ci volle qualche secondo affinché si calmasse, poi la conversazione riprese in maniera tranquilla, come se nulla fosse successo, parlando del fatto che lei -a differenza di Fujiko- non era ancora riuscita a bere la tisana.

Io invece non ho ancora avuto modo di provarlo con qualcuno...
Aspettavo l'occasione giusta e la persona giusta, ma sembra che questa persona ancora non si decida ad arrivare...


O magari vorrebbe sfruttare l'infuso solo in un secondo momento e prima vedere quanto possa essere esplosivo il sesso senza nessun incentivo...

Se così stanno le cose, non deve fare altro che presentarsi a casa mia e sarò pronta a dimostrargli quanto sono brava nelle esplosioni...

Poteva intendere qualunque cosa. Poteva essere una metafora generale, che riguardava il sesso o forse intendere nello specifico qualcosa di in particolare.
A Typhon l'onore di comprendere cosa avesse voluto dire la greca, la quale si decise alla fine -dopo aver saputo che l'ora della verità fosse imminente- di fare lei il primo passo, proponendo al Seal un vero appuntamento soltanto loro due, per approfondire meglio la loro conoscenza.

Continuiamo a vederci ritagliando un po' di tempo fra un lavoro e l'altro, senza mai veramente dedicarci delle ore piene, da passare insieme.
A me piacerebbe tanto... Ma vorrei sapere se per te è una cosa possibile.
Anche uscendo dalle mie parti, c'è sempre il rischio di incontrare qualcuno che ti conosca come l'altro te...


È una eventualità da mettere in conto ovunque si vada.
Inoltre, anche se facessimo attenzione al nostro comportamento all'esterno, vederci assieme spesso darebbe ugualmente adito a chiacchiere.


... Quanto potrebbero essere gravi queste chiacchiere, da 1 a 10?

Cercò di scherzarci su ancora, ma la verità è che qualcosa si spense un po' nella sua voce. Per quanto allegra e spensierata, la Patroklos si rendeva contro della difficile situazione nella quale avrebbe messo il Seal se qualcuno li avesse visti insieme.
Lui era un uomo libero, ma nessuno lo sapeva a parte pochi eletti. E per non fare un torto all'Erede del Fuoco, bisognava mantenere un profilo basso, precludendosi molte possibilità allettanti che solleticavano un po' il desiderio di entrambi.
Nausicàa fissò dritto negli occhi Typhon, con la consapevolezza di non poter insistere oltre. Spingerlo a fare qualcosa per impulso era il modo peggiore di comportarsi, lo sapeva bene.
E forse Fujiko lo aveva compreso già da prima, cercando di mettere in guardia la sua migliore amica dal prendersi una sbandata per qualcuno che in teoria non doveva nemmeno esistere.
Tuttavia, se momentaneamente pareva non esserci soluzione, in realtà qualcosa si era già mossa prima ancora che la greca lo venisse a sapere, qualcosa che dava nuova linfa vitale alla speranza di avvicinarsi ancora di più al Seal.

... Senti, c'è una cosa della quale vorrei parlarti, anzi, in realtà sono due.
Visto che hai preso questo argomento, direi che entrambe capitino proprio ad hoc.
... Quando sono passato a trovarti la scorsa volta, all'Istituto Ravnick, andandomene via ho incrociato il più giovane dei due fratelli.


Intendi Jasper Ravnick, certo!

Mi avrebbe proposto una collaborazione di tre mesi come insegnante di un corso extra in "Erbologia Antica".
Insomma, potrei trascorrere una mattina e due pomeriggi a settimana nel tuo stesso luogo di lavoro e la Sempreverde si occuperebbe delle Serre al mio posto in quelle ore.
A quel punto offrirti un caffè o il pranzo a mensa non risulterebbe poi tanto strano, non credi?


No, direi che sarebbe... Perfetto...

Immagine


Le venne da sorridere, un sorriso che nasceva da una felicità per nulla contenuta.
Non pensò che quella fosse un'ottima opportunità di lavoro per Typhon, né che Jasper stesse riconoscendo il suo lavoro di Erbologo come valido, tale da volerlo all'istituto Ravnick.
Era contenta per lui, ma ciò che le stava facendo scoppiare il cuore di felicità era sapere che si sarebbero potuti frequentare, anche se nascondendosi da tutti, ma almeno lo avrebbero fatto alla luce del sole.
La tensione sessuale sarebbe stata alle stelle, la frustrazione nel non potersi avvicinare troppo l'avrebbe forse fatta soffrire, ma sentiva che per l'Uragano ne valeva la pena.
Forse non aveva mai smesso di essere un po' quella pazza romantica che si era sposata con un babbano a 19 anni suonati, mandando poi a monte il proprio matrimonio per amore della verità nei suoi confronti.
Adesso il suo ex marito viveva felice con la propria attuale compagna, non ricordando nulla di quello che Nausicàa gli aveva detto. Quando gli agenti del Ministero erano venuti ad obliviarlo, la Patroklos aveva chiesto di fargli credere che il matrimonio si fosse concluso perché entrambi avevano compreso di non essere fatti l'uno per l'altro. Limitando così il dolore da parte sua e permettendogli di passare oltre, senza più pensare alla sua strana ex-moglie.

... A parte questo, nel caso in cui pensassi di gettarti in questa strana avventura alternativa, vorrei metterti al corrente della seconda cosa.

Il racconto successivo -la confessione che l'uomo fece alla greca- suscitò in lei diverse emozioni. La prima fu la delusione nel non essere stata lei a cogliere -per modo di dire- l'opportunità di entrare in intimità con Typhon.
Qualcuna l'aveva battuta sul tempo, ma non poteva nemmeno dare la colpa a quella persona, dato che il tutto era avvenuto per un incidente. Non ci fu un solo istante nel quale Nausicàa non credesse alle parole dell'Uragano, annuendo alle sue parole e sospirando alla fine del discorso.
Era gelosa? Un po' sì, ma era quel tipo di gelosia che le faceva venire voglia di mettersi in mezzo una volta per tutte piuttosto che quella che la spingeva ad allontanarsi.
Questa persona era riuscita ad arrivare prima di lei al corpo del Seal, ma sarebbe stata l'unica volta. Fino a quando ci fosse stata lei, Typhon non avrebbe più avuto occhi per nessun'altra.

Ecco qui, adesso sai praticamente tutto, dettagli scabrosi a parte...
Mi dovrò incontrare con questa donna ogni tanto per valutare lo status del suo Spirito e coglierne eventuali miglioramenti, ma l'addestramento è sospeso.
... So che forse saperlo possa averti infastidito, ma sono in questo mondo da poco e sporcarmi subito di omissioni non rientra nei miei piani, specie verso persone che reputo speciali.


Più che infastidita, sono un po' dispiaciuta...
... Avrei voluto essere io la prima.
Che questo mi serva di lezione: significa che devo cogliere l'attimo, altrimenti qualcuna lo farà al posto mio prima che io mi decida.
Quindi... Visto che si parla di Carpe diem...


Si avvicinò all'uomo, velocemente, abbassandosi sulle sue labbra con le proprie.
Non le importò che le Serre non avessero i vetri oscurati, né che qualcuno potesse vederli. Le piante potevano ostruire la visuale abbastanza da concederle quei secondi per rubare un bacio a Typhon, un bacio che ella aveva tanto desiderato.
La lingua non perse tempo, andando alla ricerca della gemella e scambiandosi con essa vari guizzi danzanti. Le mani della donna invece erano ferme una sul petto e l'altra sul viso dell'uomo, accarezzando quella barba ruvida e assolutamente arrapante.
Anche se si era detta di limitarsi al bacio, era difficile non proseguire con tutto il resto. Sentire il suo profumo, assaporare la sua bocca, farsi coinvolgere dalla voglia di fregarsene di ogni cosa per unirsi in quel momento, su quel tavolo insieme all'uomo.
Viveva emozioni talmente tanto forti che era difficile non rimanerne segnata. Sentiva che quell'uomo riusciva ad entrarle dentro, come se poco a poco si stesse impossessando della sua pelle, attraversandola con una facilità tale da giungere facilmente al cuore pulsante della donna.
Il bacio proseguì ancora per diversi secondi, prima che la Patroklos si decidesse a staccarsi, lasciando nuovamente respirare l'Uragano.

... Mmmh... Quando inizierai il lavoro all'istituto dei Ravnick?

Per lei Typhon aveva già deciso.
Aveva già accettato e stava solo aspettando di dirlo a lei, prima di iniziare.
Nonostante la voglia di lasciarsi andare completamente fosse tantissima, Nausicàa rimaneva sempre e comunque un'Acuan.
Capace quindi di sapersi frenare e controllare, quando sapeva di non potersi permettere troppo.
Fosse stato per lei, si sarebbe seduta direttamente in braccio all'Uragano, facendosi toccare in ogni punto del corpo da quelle mani indurite dal lavoro.
Ma qualcosa la frenava, sebbene il suo spirito mandasse dei messaggi al Vento impetuoso che viveva nel Seal: la richiesta di creare ancora una volta una devastante tromba d'acqua.
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Messaggioda Typhon » 20/04/2019, 15:23

Nausicàa era una vera ed autentica forza della natura.
Il suo atteggiamento era sempre capace di trasmettere energia e benessere, quasi come se nulla potesse mai impensierirla o intristirla.
Forse la verità era che sapesse schermare bene le emozioni negative, celandole dietro dei sorrisi a dir poco disarmanti.
Typhon, a differenza sua, o meglio, quel Typhon, aveva un atteggiamento differente non solo da lei, ma anche dalla propria stessa versione più giovane.
Intriso di una esperienza passata innata ed istintiva, aveva un comportamento ancora altalenante, sicuro e forte, ma in altri casi, più fragile e confuso.
Doveva abituarsi molto a quella verità, accettando la propria natura improvvisa, un processo verso il quale fronteggiava spesso e quasi sempre le sensazioni negative.
Questo però non significava l'assenza di qualche scivolone immediato e spontaneo, come quando si misero a parlare dei tempi della scuola.
Lui sentiva come di avere avuto un passato lì, ma il raziocinio gli ricordava fin troppo volentieri che in quella precisa struttura, non aveva mai messo piede.

Di certo però non ero timida, avrei saputo tenerti testa con la mia brillante parlantina.

... Più che altro credo non lo avresti guardato più di tanto con tre anni di differenza...

Ma io non stavo parlando di lui.

Sì beh, ma dovresti...

È a te che stavo pensando nell'immaginarci a scuola insieme... In un ipotetico passato dove io e te, avendo la stessa età, frequentiamo anche lo stesso anno...

L'immaginazione non è il mio forte ultimamente, lo ammetto!

Un po' di inventiva signor Seal, non immaginavo che lei fosse così poco sognatore!

... Forse avresti messo in crisi addirittura la relazione con la mia ex.

Alexis Parker, adesso Parker-Flynn, prima vera fidanzata di Typhon contro ogni possibile previsione.
Completamente diversi, completamente incompatibili, ma con una passione in comune: la musica.
Ma non era stato quello ad attirarlo verso di lei, bensì qualche strana, particolare caratteristica di fascino sprigionata da quella Delfinazzurro.
Inoltre, già al tempo Typhon ricercava in verità femmine che gli regalassero la sensazione di importanza e valore per la partner.
Sorrisi dolci, occhi scintillanti e probabilmente pure una testa bella performante.
Alexis possedeva tutto ciò, allora, ma effettivamente, pure Nausicàa avrebbe mostrato dettagli simili, mettendoci però anche una massiccia dose di estro.
Sì, forse se l'avesse incontrata in passato, a parità di età, quella donzella greca avrebbe potuto pure cambiare le carte in tavola.
Per un po' Typhon si perse a vagare con i sogni, come suggerito da lei, raccontandole nel contempo le sue memorie di riflesso della relazione con la attualmente Scienziata di Andorra.

Ciò che ci ha separato in definitiva sono stati due fattori: la sua propensione al troppo lavoro e la mia a restare ancorato al passato.
Il mio legame con Aryanne era ancora troppo poco definito e alle volte ci dimenticavamo di essere soltanto degli amici fraterni.
In questo senso posso dire che aver poi vissuto la relazione anche con lei, dopo la rottura con Alexis, ci ha insegnato come comprenderci e vederci nella vita altrui.
Sono cresciuto, anche se ciò ha comportato la sofferenza di una terza persona che, per fortuna, ad oggi mi ha perdonato per gli errori della gioventù.
È una tra le menti più brillanti che conosco, se ci sarà modo, ti presenterò anche lei un giorno, per quanto tu possa anche incontrarla direttamente in Gilda, una volta o l'altra.


Tramite bacchetta magica le mostrò al volo una immagine residua del suo ricordo di Alexis, così che Nausicàa potesse stamparsela bene a memoria.

Immagine


Non esitare a fermarla se la dovessi vedere, è una ragazza disponibile e socievole, forse al massimo sempre un po' di corsa, da quel che ricordo...

Non gli sarebbe dispiaciuto far sapere la verità anche a lei, forse anche per una semplice questione di correttezza tra soci, avendo in comune la gestione di un negozio.
Per altro ancora si chiedeva come mai la ragazza si ostinasse a voler far parte di quella attività, visto che non gli era mai parsa come una bisognosa di altri fondi.
Forse era semplicemente rimasta affezionata a quell'avventura cominciata insieme e a quella passione da sfogare giusto in quel modo, alimentando l'arte altrui.
Tanto il negozio andava a gonfie vele, quello era indubbio, quindi fino a quando non si fossero creati dei problemi, lui e la Parker-Flynn sarebbero andati avanti.
A parte questo, forse Alexis sarebbe stata una delle prossime a conoscere la reale identità di quel Typhon.

Dovremmo fare una gita da qualche parte, non trovi?
Un bel pic-nic in riva al fiume, così da unire i nostri habitat peculiari.
Basta che la giornata non sia troppo ventosa...


Dici sul serio?
Sono tra le mie preferite...


Sorrise con una punta di malizia, andando per un solo momento ad avvicinare la mano a quella della Patroklos, in un gesto automatico, naturale.
Si accorse però quasi subito di stare commettendo un grosso errore, molto rischioso, ritraendola subito prima che qualcuno li vedesse come una tenera coppietta.
Questo era ciò che odiava di più di quella condizione, era ciò che lo infastidiva del silenzio e delle bugie, almeno verso la parte di Mondo Magico a conoscenza del Mana.
Fortunatamente gli si era da poco presentata una occasione niente male per stare a contatto con la MagiArcheologa in gran segreto ma con maggiore libertà.
Una notizia che era sicuramente interessato a condividere con lei, ma non prima di rimanere sorpreso da un particolare davvero interessante.

Ahahahahahah... oink oink... Ahahahahahah!

Se si fosse tirata su la punta del naso mentre rideva, non avrebbe fatto un soldo di danno.
La donna emise un grugnito nella risata che lasciò Typhon per qualche secondo interdetto.
Era come se in quel mare di perfezione ci fosse poi quel singolo elemento a definirla come una persona assolutamente normale e imperfetta.
Insomma, non era sicuramente una risata esageratamente sensuale, ma era anche quello che allo stesso tempo rendeva la donna tanto meravigliosa agli occhi dell'Uragano.
Un'altra prova di autenticità e normalità, praticamente tutto ciò che gli serviva per sentirsi autentico e vivo a sua volta.

Un po' come un certo "Gah gah gah"... Certo che ne hanno proprio di cose in comune queste due!

Scusami, non posso dirti perché lo trovo così divertente ma... Fidati, lo è davvero tanto!

E non esiste proprio alcun modo per me di invogliarti e spingerti a confessarmi perché le imprese sessuali della tua migliore amica abbiano scatenato il lato maialino che è in te?

Il riferimento alla risata precedente fu palese ma anche espresso con una netta nota di gentilezza e complicità.
Non stava sottolineando un qualcosa che non gli fosse piaciuto, ma che al massimo lo avesse divertito in positivo.
In ogni caso, era molto difficile che Nausicàa si mettesse a parlare delle avventure incestuose della Danma ma comunque Typhon non avrebbe insistito oltre.

Io invece non ho ancora avuto modo di provarlo con qualcuno...
Aspettavo l'occasione giusta e la persona giusta, ma sembra che questa persona ancora non si decida ad arrivare...


O magari vorrebbe sfruttare l'infuso solo in un secondo momento e prima vedere quanto possa essere esplosivo il sesso senza nessun incentivo...

Se così stanno le cose, non deve fare altro che presentarsi a casa mia e sarò pronta a dimostrargli quanto sono brava nelle esplosioni...

... Farei esplodere i vetri di questa serra con la potenza del mio Vento mentre sei sdraiata su questo tavolo, se solo potessi.

Avvicinò appena la punta del dito medio a quella corrispondente della mano di lei, lanciandole un'altra folata enorme nello Spirito.
Abbassò volutamente il tono, fissandola così tanto intensamente che ella quasi avrebbe potuto pensare che l'Uragano agisse in quell'istante fregandosene di tutto.
Ma quello non era più il Seal di una volta, ribelle e completamente menefreghista sulle regole e da un lato era meglio così, perché significava essere più maturo, più uomo.
Se dovevano fare le cose, che fossero sì adrenaliniche e di nascosto, ma nascoste bene, senza il pericolo di guai inutili e incidenti diplomatici per errori da ragazzini.
Proprio lì entrava in gioco la proposta ricevuta da Jasper Ravnick.

Insomma, potrei trascorrere una mattina e due pomeriggi a settimana nel tuo stesso luogo di lavoro e la Sempreverde si occuperebbe delle Serre al mio posto in quelle ore.
A quel punto offrirti un caffè o il pranzo a mensa non risulterebbe poi tanto strano, non credi?


No, direi che sarebbe... Perfetto...

Perfetto è quel sorriso che ti è spuntato sulle labbra...
... Nausicàa.


Qualche altro attimo di silenzio, per qualche respiro più pesante, per qualche battito più forte, prima di passare al racconto di una piccola verità.
Già perché se Typhon voleva iniziare l'ipotesi di una relazione (seppur segreta) con la donna, allora voleva essere del tutto sincero con lei.
Prima di vederla aveva messo in conto l'idea di poter provare sia con l'una che con l'altra, ma riservandosi anche di seguire il Vento e l'avvenire in divenire.
Nausicàa si era esposta e in quel preciso istante il Seal aveva scelto di non mettersi limiti e permetterle di avvicinarsi senza riserve.
Anche perché non era affatto un mistero che verso di lei i suoi sentimenti avessero un maggiore sussulto rispetto che con la Auditore.
Donne sulla carta entrambe di suo gradimento, ma una di loro in vantaggio emotivo rispetto all'altra e quell'una era decisamente la greca.
Ma come si sarebbe comportata di fronte al racconto di quel rapporto repentino e improvviso con Rebecca?
Infastidita? Arrabbiata? Gelosa?

Più che infastidita, sono un po' dispiaciuta...
... Avrei voluto essere io la prima.
Che questo mi serva di lezione: significa che devo cogliere l'attimo, altrimenti qualcuna lo farà al posto mio prima che io mi decida.
Quindi... Visto che si parla di Carpe diem...


Non le impedì di avvicinarsi, come non le impedì di baciarlo, semplicemente grazie alla propria connessione con la Terra fece appena in tempo a comunicare con le piante.
Chiese loro di muovere le loro fronde e grandi foglie affinché coprissero un po' di più la porzione di vetro da cui lui e la donna potessero essere visti più facilmente.
Solo a quel punto si lasciò andare al 80%, andando addirittura ad afferrarla per il fianco imponendole di avvicinarsi di più così che il bacio potesse proseguire più a lungo.
Stette ad occhi chiusi, assaporando le labbra e la lingua di Nausicàa come se fossero qualcosa di assolutamente divino e prelibato.
Il tutto per una frazione circa otto secondi, prima che la ragione li spingesse a separarsi pur trovandosi a pochissima distanza dal rotolarsi per terra come selvaggi.

... Mmmh... Quando inizierai il lavoro all'istituto dei Ravnick?

Ahahah... Devo ancora comunicare con i due fratelli per definire il contratto.
Inoltre dovrò avere il "Sì" definitivo da parte della Sempreverde, per quanto non penso ci saranno particolari problemi...
Immagino che tra una cosa e l'altra non passerà più di un mese e mezzo...
... Per Maggio mi vedrai passeggiare per i corridoi.


Un altro sorriso, pregustando già l'inizio di quel periodo tanto quanto lei.
Si avvicinavano ogni attimo di più e qualcosa suggeriva loro che non appena si fossero potuti sfogare anche istintivamente in uno spazio sicuro, sarebbero nate vere e proprie scintille.
Ma quella era una visita di passaggio e Typhon aveva purtroppo da proseguire il proprio lavoro.
Le avrebbe chiesto volentieri di restare lì con lui tutto il giorno e sì, naturalmente anche tutta la notte, ma non si poteva, non subito.
La pazienza non era mai stata il suo forte, ma forse anche quella resistenza lo avrebbe aiutato a migliorarsi e tornare il Typhon all'apice della sua forma di Uragano.

... Prima che tu te ne vada, ti va una visitina alla Piovra Gigante?
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Messaggioda Nausicàa » 23/04/2019, 21:16

Typhon era un uomo che stava soffrendo.
Nonostante il suo atteggiamento risultava essere, a primo impatto, sereno e pacato, egli nascondeva dentro di sé una malinconia ed una solitudine che lo spingevano poi a ricercare vitalità nelle persone che gli stavano intorno.
Coloro che avevano amato il Typhon originale, avrebbero sempre e comunque considerato quell'Uragano come una copia e dunque trattato come tale. La tolleranza non era certo sinonimo di accettazione né di affetto, motivo che spingeva il Seal a riflettere e pensare sulla propria condizione, ritrovandosi a volte più intristito del solito.
Nausicàa, invece, non aveva mai conosciuto l'altro: per lei l'Uragano era colui che le stava di fronte, quell'uomo con lo sguardo profondo e con qualche accenno di grigio fra la barba ed i capelli. Si sentiva attratta da lui, in quanto la sua età le permetteva di sentirlo più vicino a sé.
E poi accendeva ogni suo interesse, ogni suo desiderio, ogni sua fantasia. Non poteva essere una semplice infatuazione, perché Nausicàa raramente si infatuava di qualcuno. Dopo il matrimonio finito male aveva faticato a trovare un partner che le desse sicurezza, serenità, che le facesse battere il cuore.
Si era chiusa, forse, o forse per molto tempo non aveva voluto nessuno. Ma decidere di aprirsi proprio con quel Typhon poteva essere considerata da molti come una pessima idea, viste le difficoltà che i due avrebbero dovuto incontrare sul loro cammino.
Difficoltà però che non mettevano in panchina la Patroklos, abituata a possedere un bel carattere forte che l'aveva sempre aiutata anche nei momenti peggiori della sua vita. E questa forza, ora, la greca cercava di trasmetterla all'ex-Dragargenteo, affermando con decisione e sicurezza la sua intenzione di voler fantasticare sul loro passato insieme e non su quello del Seal originale.

L'immaginazione non è il mio forte ultimamente, lo ammetto!

Un po' di inventiva signor Seal, non immaginavo che lei fosse così poco sognatore!

... Forse avresti messo in crisi addirittura la relazione con la mia ex.

Queste affermazioni lustrano davvero assai il mio ego!
Ahahahahah, a parte gli scherzi... Perché dici così?


In parte era curiosa di sapere quale passato quel Typhon ricordasse ed in parte voleva conoscere un po' di più lui attraverso le sue esperienze ed i suoi ricordi. L'Uragano parlò sempre molto bene della sua ex-fidanzata, una ragazza che si vedeva lo avesse segnato in maniera profonda, pur non essendo continuata la loro storia.
Venne a conoscenza, dunque, anche di quel rapporto strano ed unico fra lei ed una certa Aryanne Vastnor, un'amica, sorella ed amante che aveva rappresentato per lui un altro pilastro fondamentale della sua vita.
Interessante notare come fossero state proprio due donne e non una figura maschile le maggiori fautrici dei cambiamenti nella crescita e maturità del Seal. Supposizioni che ella continuò a mantenere per sé, mentre l'uomo terminava di parlare della propria esperienza personale.

Ciò che ci ha separato in definitiva sono stati due fattori: la sua propensione al troppo lavoro e la mia a restare ancorato al passato.
Il mio legame con Aryanne era ancora troppo poco definito e alle volte ci dimenticavamo di essere soltanto degli amici fraterni.
In questo senso posso dire che aver poi vissuto la relazione anche con lei, dopo la rottura con Alexis, ci ha insegnato come comprenderci e vederci nella vita altrui.
Sono cresciuto, anche se ciò ha comportato la sofferenza di una terza persona che, per fortuna, ad oggi mi ha perdonato per gli errori della gioventù.
È una tra le menti più brillanti che conosco, se ci sarà modo, ti presenterò anche lei un giorno, per quanto tu possa anche incontrarla direttamente in Gilda, una volta o l'altra.


Sono sempre pronta a confrontarmi con menti brillanti, a maggior ragione se appartengono alla mia stessa Gilda!
C'è qualche possibilità che io l'abbia già incontrata?


L'Uragano tirò fuori la bacchetta, mostrando grazie ad essa un'immagine di Alexis Parker-Flynn. Per quanto la Patroklos avesse frequentato la Gilda degli Acuan, negli ultimi tempi però era capitata difficilmente in essa.
Non ricordava affatto una ragazza tanto bella all'interno del covo, né poteva rammentarla per via della sfida, perché lei come Fujiko non erano state presenti.
Tuttavia, nonostante scosse la testa per negare di averla mai vista, gli occhi della greca si focalizzarono molto sul tipo di viso, sui dettagli e sulle belle qualità che fisicamente presentava questa Alexis.
Accidenti a lei, aveva degli occhi davvero stupendi. Ma, si consolava, lei sapeva compensare con un sorriso altrettanto stupendo.
Questo quando la Patroklos si limitava a sorridere, perché invece quando le capitava di ridere di gusto e in maniera anche piuttosto forte, le usciva fuori una risata unica, per nulla sensuale, ma divertente e contagiosa.
Il maggiore dei Ravnick, nel sentirla, era rimasto conquistato dal suo essere così tanto porcellina. E lo stesso Typhon rimase parzialmente colpito, prendendo a ridere quel lato di Nausicàa totalmente spontaneo e naturale.

Scusami, non posso dirti perché lo trovo così divertente ma... Fidati, lo è davvero tanto!

E non esiste proprio alcun modo per me di invogliarti e spingerti a confessarmi perché le imprese sessuali della tua migliore amica abbiano scatenato il lato maialino che è in te?

Te ne sei reso conto?
Credevo di essere stata discreta!


La prese a ridere, perché di certo non poteva imbarazzarsi per essere fatta così. Poi, una volta calmata la risata, spiegò a Typhon che non poteva proprio rivelare alcun dettaglio, trattandosi di questioni private che riguardavano la sua Assistente.
Nonostante potesse apparire come una persona molto giovanile, Nausicàa non era però né immatura né irrispettosa. Rideva sì, ed anche di gusto, ma si trattava di faccende private che non desiderava mettere su piazza, essendo qualcosa che non la riguardava direttamente.
Era questo il motivo che aveva spinto Fujiko, qualche tempo prima, a dubitare di poter accettare l'incarico di Shuyun: fra le due Acuan vigeva un rapporto di totale fiducia, una fiducia che veniva ogni giorno ben ripagata sia sul luogo di lavoro che sul piano puramente personale.
Il Seal, una volta ricevuta quella risposta, non andò oltre ad insistere, cambiando invece argomento e preferendo far venire ancora di più la pelle d'oca e forti strette allo stomaco alla povera MagiArcheologa di origini elleniche.

Se così stanno le cose, non deve fare altro che presentarsi a casa mia e sarò pronta a dimostrargli quanto sono brava nelle esplosioni...

... Farei esplodere i vetri di questa serra con la potenza del mio Vento mentre sei sdraiata su questo tavolo, se solo potessi.

Se lo immaginò bene. Eccome se se lo immaginò bene.
Per un attimo, il Fiume dentro di lei parve essere diventato una tromba d'acqua, impossibile, ma quella fu la sensazione che ebbe Nausicàa quando pensò alle mani sporche di terra di Typhon che le strappavano via i vestiti.
A quelle stesse mani che solcavano il suo corpo, baciandola con possessione.
Ai loro fiati che si mescolavano, mentre lei accarezzava le sue zone intime, spingendo affinché si unissero in una sola cosa.
Ebbe parecchi brividi, brividi di piacere che dovette per forza calmare per non supplicare l'Uragano di fare ciò che aveva appena detto. Questa eccitazione scalpitante, però, la spinse a volere qualcosa di più dall'uomo, una frequentazione seria e reale invece di quei brevi incontri che lasciavano tanta acquolina in bocca ma non saziavano l'appetito.
Non era possibile, purtroppo, vedersi come in un vero appuntamento. Ma l'intervento provvidenziale di Jasper Ravnick diede ai due la possibilità di stare a stretto contatto e mascherare quindi i loro incontri in piena luce.

Insomma, potrei trascorrere una mattina e due pomeriggi a settimana nel tuo stesso luogo di lavoro e la Sempreverde si occuperebbe delle Serre al mio posto in quelle ore.
A quel punto offrirti un caffè o il pranzo a mensa non risulterebbe poi tanto strano, non credi?


No, direi che sarebbe... Perfetto...

Perfetto è quel sorriso che ti è spuntato sulle labbra...
... Nausicàa.


Perfetto è colui che mi fa sorridere... Typhon.

Fosse stato per lei, potevano anche andare avanti all'infinito a controbattere su chi fosse perfetto e per cosa. Ma dopo quella risposta il Seal sentì il bisogno di essere sincero con la Patroklos, raccontandole di un episodio nel quale aveva perso completamente il controllo di sé.
Non conosceva -ancora- questa Rebecca Auditore, né provava nei suoi confronti gelosia per essere andata a letto con l'Uragano. Era successo prima ancora che loro due decidessero di focalizzarsi l'uno sull'altro e al massimo avrebbe potuto sentirsi minacciata dal suo sorriso, bello e intenso esattamente come il proprio.
Ma il dispiacere per aver perso l'occasione di essere lei la prima la sfiorò abbastanza da voler commettere una piccola follia. Aveva tergiversato perché non voleva far finire l'uomo nei guai, ma quando si avvicinò alle sue labbra per assaggiarle in maniera approfondita, se ne infischiò dei guai e delle conseguenze, seguendo solo il proprio istinto.
Il fiato divenne corto, il respiro accelerato, la mente creava fantasie ed il corpo bramava di più. Purtroppo quel contatto doveva essere fermato e in un primo momento fu doloroso doversi porre un freno tale. Nel corso di quei giorni, però, l'attesa avrebbe solo reso il tutto ancora più eccitante, promettendo di creare devastazione e fuochi d'artificio quando finalmente i due si sarebbero concessi l'uno all'altro.

... Mmmh... Quando inizierai il lavoro all'istituto dei Ravnick?

Ahahah... Devo ancora comunicare con i due fratelli per definire il contratto.
Inoltre dovrò avere il "Sì" definitivo da parte della Sempreverde, per quanto non penso ci saranno particolari problemi...
Immagino che tra una cosa e l'altra non passerà più di un mese e mezzo...
... Per Maggio mi vedrai passeggiare per i corridoi.


Sarai ciò che renderà le mie giornate da belle a magnifiche...

Maggio era lontano. Troppo lontano. Ma Nausicàa cercò di non pensarci, focalizzandosi solo sulla parte positiva della notizia.
Avrebbero dovuto vedersi ancora in quel modo, trattenendosi. Ma sarebbe importato poco se poi, dopo qualche settimana, avesse avuto la possibilità di stare con lui apertamente, conversando e lanciandosi sguardi che solo loro avrebbero capito.
Loro e Fujiko. Ma quella era un'altra storia e per il momento i due non potevano più restare lì. Typhon aveva dei compiti da svolgere e le giornate libere della greca non erano infinite.
Rimaneva però ancora qualche minuto per andare a salutare una vecchia conoscenza.

... Prima che tu te ne vada, ti va una visitina alla Piovra Gigante?

Certamente, ho un conto in sospeso con lei!
Quella ladra mi deve ancora restituire la mia copia di Alchimia Avanzata...


Το τέλος
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