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Marsiglia

Messaggioda Aeon » 03/04/2020, 22:48

15 Aprile 2114 - Sede Giornalistica - Quartiere Magico Marsigliese - Ore 21:55

Porca p****na... Sarà più di un'ora che sta lì dentro, in piedi, a parlare... E cos'ha da agitarsi tanto?

Mathis, il segretario privato di Sylvie Vandenberghe, alzava le braccia, inveiva, blaterava, senza un attimo di pace.
Pareva immerso in una conversazione infinita, tanto che molti dei giornalisti attivi di quel piano aveva optato per andarsene senza salutare e quindi disturbare.
Aeon aveva un "appuntamento" fissato per le 20:30 ma quell'ora era trascorsa già da un pezzo.
L'indomani sarebbe stato Sabato, quindi il Kellendros avrebbe dovuto poi aspettare il Lunedì per farsi ricevere nuovamente e non gli andava.
Desiderava mettere al corrente il Capo Redattore quanto prima dei suoi sforzi ed impegni, ergo sarebbe rimasto lì ad attendere e sbuffare ad oltranza.

... Forse sono faccende parecchio urgenti...
... Qualche scandalo molto delicato...
... O magari problemi finanziari...


INTANTO

No, no, non si fa così, proprio non si fa così!
Mi ci ha fatto credere ed io stupido che ci sono cascato come una verginella adolescente!
Però insomma, lo hai visto no?
Ti sfido a trovargli un difetto fisico che sia uno!
... No, quel dannato s****zo ha un corpo che è una minaccia per l'eterosessualità maschile!
Anche gli etero proverebbero un pizzico di desiderio se lo vedessero nudo, per non parlare delle regioni basse, anzi non ne parliamo, non ne parliamo proprio!
Sniff... Dovevamo pranzare in un noto ristorante parigino dopodomani e invece sono certo che ci porterà quella nullità dell'ex fidanzato...


Già, Aeon stava aspettando che Mathis si sfogasse delle proprie inutili pene d'amore, inutili per Aeon, chiaramente.
Purtroppo il vetro era incantato affinché non si sentisse niente, altrimenti probabilmente il quasi Na'eh lo avrebbe scaraventato via di lì a calci.
C'era un silenzio assordante in quel grande salone dell'enorme palazzo immerso nel pieno centro città magico di Marsiglia.
Era seduto sulle scale che portavano al piano di sopra, perché non gli andava di occupare le varie poltrone delle scrivanie altrui.
D'altronde gli appuntamenti con la Vandenberghe solitamente si svolgevano nell'immediato, non con decine e decine di minuti di ritardo.

Riuscirò a trovarne un altro come lui?
Oh... Inutile che mi consoli, non lo troverò e morirò solo, con il cuore in frantumi e l'anima che vagabonda sotto le sue lenzuola ogni notte...
... Ah, sempre detto che avrei dovuto fare il poeta e non il semplice scrittore di critica!
Comunque, forse è meglio che vada... Mh? Chi? C'è qualcuno?
... Uh per la Trama Benedetta, avevo dimenticato il tuo appuntamento delle 20:30 con Apollo!


Sylvie identificava meglio il prossimo attraverso i soprannomi e quello di Aeon era "Apollo".
Non che fosse così facile dimenticarsi di lui, considerando la discussione avuta riguardo l'articolo su Lyra decretato come interessante ma niente di che.
Mathis, preso eccessivamente dai propri deliri sentimentali, aveva scordato di far presente alla donna di quell'ultimo impegno prima del fine settimana.
Cominciò a miagolare piagnucolando di nuovo, dandosi della "cretina" e dell'incompetente come una vera e propria checca isterica.
Meno male che certi errori li commetteva pressoché mai e quindi il perdono della Capo Redattrice sarebbe arrivato in fretta.

Grazie Sylvie, giuro che Lunedì tornerò qui più lucido e calmo che mai!
Le mie tragedie non possono nuocere alla persona più importante qui dentro, accidenti.
Buona serata tesoro e mi spiace ancora per il sesso scadente di Mercoledì, ma te l'avevo detto, si vedeva lontano un miglio che il tipo fosse noioso e nella norma!
... Uscendo annuncio al Dio Greco che puoi riceverlo, per altro, hai avuto modo di ascoltare la canzonetta che aveva scritto per intervistare Lyra?
Se ti capita prestale orecchio, ammetto sia piuttosto gradevole...


Dopo aver lanciato un bacio volante verso il proprio boss, Mathis uscì dall'ufficio lussuoso, dirigendosi verso l'ascensore ma passando molto vicino al giovane uomo.

Ora Miss Vandenberghe può riceverti.

Era ora...

Immagine

Poche storie e muoviti, è stata una settimana intensa per la Capo Redattrice e desidera rientrare il prima possibile a casa.
E come sempre una volta arrivato giù avvertirò la vigilanza della tua presenza qui.
Sei avvertito.


Avvertito?
Pensi ancora che abbia in mente una specie di attentato?
Io ci lavoro qui.


La prudenza non è mai troppa, visto che qui non c'è nessuno e siete soli, di notte per giunta.

Non gli diede neanche il tempo di replicare, entrò dentro l'ascensore magico e scomparve con quella sua solita faccia impettita.
Ma ce l'aveva forse con lui? Oppure era l'espressione riservata ad ogni elemento della testata giornalistica che non lavorasse su quel piano?
Aeon scosse lentamente il capo, alzandosi finalmente in piedi e dandosi una piccola scrollata alle spalle e al collo.
Restare tutto quel tempo seduto sulla scalinata gli aveva indolenzito qualche muscolo.
A tracolla aveva una valigetta contenente i risultati del suo operato delle settimane precedenti, in pratica il suo "Tutto per tutto".

È permesso?

Una richiesta espressa con tono di voce moderato, prima di avanzare fino alla parente della nobiltà di Andorra.
Era abbastanza scontato che avesse quel permesso, ma meglio essere sempre educati con persone come Sylvie.
In quel preciso momento si attivò l'interfono magico e nuovamente si sentì la voce di Mathis.
Avvertì anche la donna di aver informato la vigilanza, giusto per rimarcare il concetto che la luce dei suoi occhi fosse al sicuro dal presunto omicida stupratore.
Le avrebbe tanto voluto chiedere come facesse a sopportarlo, ma si trattenne, pensando solo ed esclusivamente al motivo di quell'appuntamento di lavoro.

Giusto per curiosità, quanti suoi dipendenti mensilmente attentano alla sua vita, Capo Redattrice?

Però la battuta non riuscì proprio a tenersela stretta, fu una tentazione troppo forte, per quanto una palese presa in giro verso il segretario.

So che a questo punto sarebbe stato meglio rinviare l'incontro direttamente a Lunedì, ma ho peccato di impazienza, lo ammetto.
Forse per lei ci ho messo anche troppo ad eseguire l'incarico, trattandosi di un normale spionaggio di pettegolezzi ed intrighi nobiliari.
Ma il motivo dietro a tre settimane di lontananza credo proprio che non la deluderà...


Posando la valigetta sopra la poltroncina davanti alla scrivania, Aeon cominciò a cercare un oggetto specifico.
Infatti, prima di passare all'articolo vero e proprio, voleva che Sylvie sentisse il motivo di quella elevata sicurezza.
Pochi secondi dopo il MagiRegistratore era appoggiato proprio davanti a lei, con dentro la registrazione della voce di Lyra Bennet.
Anzi, non semplicemente la voce, ma delle strofe, strofe mai ascoltate prima, strofe eseguite a cappella ed in maniera eccezionale.
Tranquillo che i vetri ad isolamento acustico avrebbero protetto quello scoop, Aeon invitò la donna a far partire l'aggeggio magico.

Prego...

Amazing Grace, How sweet the sound
Grazia meravigliosa! Com'è dolce quel suono
That saved a wretch like me
Che ha salvato una miserabile come me

I once was lost, but now I am found
Un tempo ero perduta, ma ora sono ritrovata
T'was blind but now I see
Ero cieca, ma ora ci vedo

T'was Grace that taught my heart to fear
È stata la Grazia ad insegnare al mio cuore il timore
And Grace, my fears relieved
Ed è la Grazia che mi solleva dalle paure

How precious did that Grace appear
Quanto preziosa mi apparve quella Grazia
The hour I first believed...
Nell'ora in cui ho cominciato a credere...


Dovette ammettere che risentire nuovamente quella melodia cantata gli fece tornare un po' di pelle d'oca.
Non aveva idea di quale sarebbe stato il risultato finale ma era decisamente ansioso di scoprirlo.
Rievocò quegli istanti, dentro la stanza privata della diva, dell'Angelo della Musica.
La mente lo condusse inequivocabilmente anche su altre memorie più private ed intime, che però tenne fuori da quell'ufficio.
Sylvie e Lyra, due donne tanto diverse con fascini altrettanto diversi ma una cosa in comune: un innegabile magnetismo sessuale.

... Questo brano deve ancora essere concluso.
Può considerarla una sorta di demo artigianale.
È stata concessa in anteprima a me e, di riflesso, a questa testata.
Assieme c'è anche un'intervista a riguardo.
Ecco, nel fascicolo c'è sia la bozza presa in diretta che il pezzo riveduto e corretto.


"Spero di aver soddisfatto la tua curiosità, sai bene che non avrei concesso a nessun altro a parte te, Aeon, il privilegio di questa demo e di questa intervista, ahahah.
Reputala un mio regalo personale per te... Sono sicura che sei l'unico in grado di rendere giustizia a ciò che ho detto..."


Aveva deciso di lasciare appositamente uguale alla versione originale quello specifico pezzo di conversazione.
Serviva in assoluto a testimoniare un dettaglio fondamentale, ovvero il fatto che lui fosse in qualche modo privilegiato dalla famosa cantante solista.
Questo poteva significare una corsia preferenziale nelle conferenze stampa successive e perché no, forse pure qualche altra intervista in privato solo per lui.
In religioso silenzio, il Kellendros attese che la boss arrivasse fino al termine dello scritto, augurandosi che non ricevesse la stessa votazione di quello precedente.
Per quanto, le possibilità che una eventualità simile corrispondesse a realtà risultavano assai scarse.
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Messaggioda Sylvie » 05/04/2020, 14:56

15 Aprile 2114
Sede Giornalistica, Quartiere Magico Marsigliese
Ore 21:55


Stava facendo tardi, di nuovo. Rimanere fino ad orario inoltrato nella sede giornalistica del Veritaserum era un'abitudine ormai per la Direttrice del giornale. Il lavoro da svolgere veniva super visionato dalla Vandenberghe ogni sera, così che nulla potesse essere fuori posto e tutto fosse fatto alla perfezione. Un lavoro che richiedeva impegno e sacrificio, ma che dava anche molte soddisfazioni.
Lo faceva principalmente per passione. Ma anche perché le piacevano i soldi e vivere nel lusso. Era stata cresciuta, in fondo, da una famiglia di altissimo rango ed in più era imparentata con del sangue reale in persona. Era banale e quasi scontato che a Sylvie piacesse fare una vita dispendiosa e da ricca aristocratica. Non tanto banale che ella dedicasse ogni minuto del suo tempo al suo lavoro, ritrovandosi in prima linea per ogni questione.
Lavorativa... E non.

No, no, non si fa così, proprio non si fa così!
Mi ci ha fatto credere ed io stupido che ci sono cascato come una verginella adolescente!


Mathis, quante volte te lo devo ripetere che non puoi credere sempre e comunque alle frottole che raccontano gli uomini...
Sono uomini, per la Trama!
Hanno il bisogno di mentire nel cromosoma ipsilon!


Però insomma, lo hai visto no?
Ti sfido a trovargli un difetto fisico che sia uno!
... No, quel dannato s****zo ha un corpo che è una minaccia per l'eterosessualità maschile!
Anche gli etero proverebbero un pizzico di desiderio se lo vedessero nudo, per non parlare delle regioni basse, anzi non ne parliamo, non ne parliamo proprio!
Sniff... Dovevamo pranzare in un noto ristorante parigino dopodomani e invece sono certo che ci porterà quella nullità dell'ex fidanzato...


Essere la migliore amica di Mathis era forse più impegnativo che dirigere una testata giornalistica. Il francese dichiaratamente gay aveva una vera e propria sfortuna in fatto di uomini: si innamorava perdutamente del primo bel ragazzo che conosceva ad un bar, ci usciva insieme, gli professava il suo amore e poi finiva per scoprire che lo st****o di turno era fidanzato/sposato/prossimo ad avere figli o chissà che altro.
A volte Sylvie credeva che il Boyer avesse solo una gran paura di sistemarsi adeguatamente con qualcuno ed allora saltava di fiore in fiore, non riconoscendo a sé stesso di desiderare forse l'impossibile. A differenza della Vandenberghe, alla quale invece non interessava affatto sistemarsi con qualcuno, anzi affermava chiaramente di non volere una relazione.
Per lei gli uomini erano solo un passatempo utile al solo scopo di soddisfare i propri istinti carnali, ma per il resto risultavano sempre così banali, noiosi e menzogneri da farle perdere completamente ogni interesse nei loro confronti.

Riuscirò a trovarne un altro come lui?

Riuscirai a trovarne uno meglio di lui...

Oh... Inutile che mi consoli, non lo troverò e morirò solo, con il cuore in frantumi e l'anima che vagabonda sotto le sue lenzuola ogni notte...
... Ah, sempre detto che avrei dovuto fare il poeta e non il semplice scrittore di critica!


Meno male allora che tu non abbia seguito le tue inclinazioni o ad oggi mi troverei senza un valido critico capace di stroncare un abito di Chanel come se fosse un semplice capo da grandi magazzini.

Lo pensava veramente, che lui fosse indispensabile per il suo giornale. Nessuno sapeva essere più pungente e critico di Mathis Boyer, tranne la Vandenberghe stessa. Ma lei aveva anche altri impegni da affrontare e delegava con molto piacere il compito all'uomo, il quale si dimostrava sempre degno dei pezzi da lui firmati.
Attento, puntuale, non perdeva mai un colpo il Boyer... Tranne quando si trattava di pene d'amore. E quella in particolare gli aveva fatto dimenticare un appuntamento, che se anche di poco conto, sempre di tale si trattava. Una vera e propria scocciatura per la donna in carriera.

Comunque, forse è meglio che vada... Mh? Chi? C'è qualcuno?
... Uh per la Trama Benedetta, avevo dimenticato il tuo appuntamento delle 20:30 con Apollo!


Cosa?!
Ti sei dimenticato un appuntamento?


La colpì in negativo più quello del fatto che Aeon avesse atteso di essere ricevuto fin dalle 20:30. Rimanere lì per tutto quel tempo avrebbe solo dimostrato alla donna la tenacia con la quale quell'uomo desiderava ottenere il posto di suo assistente personale. Una carriera niente male per un giornalista sconosciuto come lui, ma Sylvie premiava chi era in gamba, non certo famoso.
Solo dopo molte scuse la Vandenberghe fu pronta a perdonare il suo fidato Mathis, facendogli cenno di far entrare Apollo nel suo ufficio. Il soprannome glielo aveva dato il primo giorno che lo aveva incontrato, un modo per riconoscerlo subito, senza sprecare tempo a memorizzare il suo vero nome.

Grazie Sylvie, giuro che Lunedì tornerò qui più lucido e calmo che mai!
Le mie tragedie non possono nuocere alla persona più importante qui dentro, accidenti.
Buona serata tesoro e mi spiace ancora per il sesso scadente di Mercoledì, ma te l'avevo detto, si vedeva lontano un miglio che il tipo fosse noioso e nella norma!


Speravo ti sbagliassi, e invece... Anche io commetto degli errori, purtroppo...

... Uscendo annuncio al Dio Greco che puoi riceverlo, per altro, hai avuto modo di ascoltare la canzonetta che aveva scritto per intervistare Lyra?

No, affatto, perché?
Avrei dovuto?


Se ti capita prestale orecchio, ammetto sia piuttosto gradevole...

Accidenti Mathis!
... Per farti ammettere che qualcosa è gradevole, devo pensare allora che sia eccezionale per il resto di noi comuni mortali.
Mi sorprendi... E va bene.
Vedrò di ascoltarla non appena avrò un po' di tempo libero.
Adesso fallo entrare, sarà diventato una statua a furia di aspettare.
Buonanotte Mathis... A Lunedì.


E così Aeon Kellendros era tornato... Fin troppo presto, per ciò che si aspettava Sylvie. Era curiosa, davvero curiosa di sapere perché fosse lì. Si era forse arreso? Lo metteva in conto: d'altronde non gli aveva dato un compito affatto semplice. Ci era riuscito? Improbabile. Azzeccarne due su due era davvero dimostrarle di essere un giornalista fin troppo bravo e capace e non era sicura la donna che il Kellendros possedesse appieno quelle capacità.
La sua ipotesi era che l'uomo fosse riuscito nell'intento di portare a termine un compito, ma non l'altro. La domanda ora era: quale dei due avrebbe presentato alla esigente Vandenberghe il bel Apollo?

È permesso?

Apollo... Che piacere vederti.
Prego, accomodati...


Immagine


Posò la borsa sul tavolo, consapevole che sarebbe rimasta in ufficio ancora per un bel po'. La recente disavventura sessuale l'aveva portata a sentirsi piuttosto insoddisfatta e più incline a fissare con un certo desiderio uomini di bel aspetto, proprio come Aeon.
Non gli era stato dato quel soprannome così a caso, in fondo, ma era un omaggio proprio alla sua bellezza. Peccato che tutti quei vestiti le impedissero di vedere come fosse messo fisicamente, un pensiero che attraversò in un baleno la mente della donna.
Anche lei, d'altronde, sapeva come farsi ammirare: un completo da lavoro bianco e nero, classico e raffinato, con camicetta bianca, giacca e gonna a tubo nere, calze del medesimo colore e così anche le décolleté ai piedi. Gioielli pochi, ad adornare il suo splendido viso e le mani ben curate ed un intensa nota profumata, che derivava proprio dalla sua pelle, candida e liscia.
Ogni domanda da parte di Sylvie venne interrotta dalla voce del Boyer all'interfono personale della Direttrice, informandola di aver adeguatamente messo al corrente la Vigilanza sulla presenza del presunto stupratore/omicida nel suo ufficio.

Grazie caro, buona serata!

Giusto per curiosità, quanti suoi dipendenti mensilmente attentano alla sua vita, Capo Redattrice?

Nessuno, ma sono in molti a volerlo fare e le precauzioni non sono mai troppe.
Allora... Vogliamo passare al motivo per cui sei qui?
Non mi dirai che ti sei già arreso...


So che a questo punto sarebbe stato meglio rinviare l'incontro direttamente a Lunedì, ma ho peccato di impazienza, lo ammetto.
Forse per lei ci ho messo anche troppo ad eseguire l'incarico, trattandosi di un normale spionaggio di pettegolezzi ed intrighi nobiliari.
Ma il motivo dietro a tre settimane di lontananza credo proprio che non la deluderà...


Seduta comodamente sulla poltrona della sua scrivania, la Vandenberghe osservava il Kellendros con cipiglio curioso. Non disse nulla per il momento, lasciandogli la libertà di agire e di dimostrarle cosa avesse ottenuto in quelle tre settimane. Il fatto che non fosse dispiaciuto o non la stesse supplicando faceva già ben sperare che egli si fosse dato parecchio da fare.
Poi, sulla scrivania di fronte a sé, Sylvie vide comparire un MagiRegistratore, che l'uomo la invitò ad avviare per ascoltarne il contenuto. Si prese tutta la calma del mondo, la donna, non aveva fretta di scoprire che cosa fosse. In realtà aveva una spiccata curiosità che però sapeva come mantenere a bada, anche perché da lì a breve la voce angelica della cantante Lyra risuonò per tutto il suo ufficio, in una performance originale quanto unica, completamente dal vivo.

Amazing Grace, How sweet the sound
Grazia meravigliosa! Com'è dolce quel suono
That saved a wretch like me
Che ha salvato una miserabile come me

I once was lost, but now I am found
Un tempo ero perduta, ma ora sono ritrovata
T'was blind but now I see
Ero cieca, ma ora ci vedo

T'was Grace that taught my heart to fear
È stata la Grazia ad insegnare al mio cuore il timore
And Grace, my fears relieved
Ed è la Grazia che mi solleva dalle paure

How precious did that Grace appear
Quanto preziosa mi apparve quella Grazia
The hour I first believed...
Nell'ora in cui ho cominciato a credere...


Non disse nulla, non dimostrò nulla, ma non perché fosse una donna priva di cuore. Non era sua abitudine lasciarsi andare alle proprie manifestazioni emotive, ma valutava in silenzio e con attenzione. In quel momento non soltanto stava godendo di una performance perfetta sotto ogni punto di vista, ma valutava anche che cosa quel dono potesse significare.
Era sicura di non aver mai ascoltato prima una simile canzone e la voce apparteneva sicuramente a Lyra Bennet. Che Aeon fosse davvero riuscito a raggiungere un traguardo persino maggiore rispetto a quello che gli aveva imposto la Vandenberghe? A breve lo avrebbe scoperto.

... Questo brano deve ancora essere concluso.
Può considerarla una sorta di demo artigianale.
È stata concessa in anteprima a me e, di riflesso, a questa testata.
Assieme c'è anche un'intervista a riguardo.
Ecco, nel fascicolo c'è sia la bozza presa in diretta che il pezzo riveduto e corretto.


Volle controllare prima di tutto la bozza, mettendosi gli occhiali da lavoro e ignorando completamente l'uomo, immergendosi nella lettura. Era meglio che Aeon smettesse persino di respirare, perché quando Sylvie valutava il prodotto di un suo giornalista, di solito, le piaceva farlo da sola, senza scocciature di mezzo o persone che la infastidivano.
Non volava una mosca in quell'ufficio, ma arrivata alla fine dell'intervista ci fu una frase specifica che colpì molto la donna in carriera, pur ella non dimostrando alcun segno all'esterno. Il fatto che Lyra Bennet avesse concesso quell'intervista esclusivamente al Kellendros perché era lui a richiederlo poneva quell'uomo su un piano di vantaggio rispetto a molti altri giornalisti, per il semplice fatto che, in qualche modo, era riuscito ad accattivarsi le simpatie della cantante più famosa dei loro tempi.
Questo faceva supporre che la canzone portata per quel concorso dovesse essere realmente niente male, cosa che accrebbe ancora di più la curiosità della bella Vandenberghe, mentre fissava con ancora gli occhiali sulla punta del naso il pezzo, valutandone la qualità. Aeon non era stato solo intraprendente e tenace, ma era riuscito ad ottenere addirittura la fiducia incondizionata di una donna considerata da tutti inavvicinabile.
Qual era il suo segreto? Se lo chiese Sylvie, ma non ci mise molto ad esporre la domanda anche all'uomo.

Come ci sei riuscito?

Tolse gli occhiali dal naso, accavallando le gambe e sistemando le braccia conserte, mentre fissava dritto negli occhi il "dio greco". La sua insoddisfazione doveva essere davvero molto alta per spingerla a notare, anche in ambito di lavoro, quanto fosse attraente Apollo. Si morse il labbro inferiore, un gesto che denotava qualche pensiero sconcio appena apparso nella sua mente, ma nonostante questo rimase ferma nella propria posizione, parlando solo al termine della spiegazione del Kellendros.

Davvero ammirevole, riuscire a guadagnarsi la fiducia di una simile star...
Mentre deduco che l'altro compito per te sia stato più arduo da portare a termine?


Volle anticiparlo, come ad aspettarsi che Aeon non fosse riuscito ad ottenere nulla di nulla da Danielle Montesquieu. D'altronde la sua sorellastra era una persona a conoscenza dei pericoli che incorreva nel far scoppiare uno scandalo e di certo sarebbe stata molto prudente nel prendere le dovute precauzioni. Non si aspettava che lui ci riuscisse, ma era pronta a lasciarsi stupire.
Per il momento comunque non diede alcun giudizio, preferendo valutare il lavoro nel suo insieme, piuttosto che perdersi in elogi.
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Sylvie
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Messaggioda Aeon » 08/04/2020, 1:06

È permesso?

Apollo... Che piacere vederti.
Prego, accomodati...


Lei si ricorda qual è il mio vero nome, vero?
... No, anzi, come non detto.


L'eventuale eloquente espressione della donna bastò per fargli intuire la risposta, ma Aeon non se ne curò troppo.
Non gli interessava che sapesse a memoria come si chiamasse, poteva pure proseguire ad appellarlo come Apollo in eterno, purché nella veste di Assistente Personale.
Si avvicinò alla scrivania dell'imperatrice di quel fulcro giornalistico mondiale, lanciandole un'occhiata di sfuggita senza farsi troppo notare.
La Vandenberghe emanava un'aura magnetica di erotismo e sessualità decisamente speciale, con tutto che non avesse alcun potere soprannaturale.
E dire che non era affatto dotata di forme particolarmente generose o prorompenti, anche se a dire il vero non poteva esserne completamente certo.

Lì dietro potrebbe nascondersi un gran bel sedere...

BIBIP

La Vigilanza Privata è stata informata, notte notte!

Grazie caro, buona serata!

Giusto per curiosità, quanti suoi dipendenti mensilmente attentano alla sua vita, Capo Redattrice?

Nessuno, ma sono in molti a volerlo fare e le precauzioni non sono mai troppe.

Il prezzo da pagare per sedere sul trono di un impero mediatico, amore ed odio in egual misura.

Parlava come se fosse detentore di chissà quale immensa esperienza di vita, peccato che molto derivasse da conoscenze acquisite per osmosi.
Aeon, proprio come Hyenn, aveva in un certo senso fregato lo stesso sistema della vita e del susseguirsi delle vicissitudini umane.
Captando l'essenza empirica di alcuni esseri umani aveva recuperato un generoso bagaglio culturale, filosofico e psicologico.
Non gli era rimasto quindi che adattare tutto il tesoro assimilato ad un carattere ed una personalità nuova ed autentica, la propria.
Fondamentalmente tutto ciò che l'Artefatto Na'eh aveva da offrire come originale e naturale... Era niente più che se stesso.

Allora... Vogliamo passare al motivo per cui sei qui?
Non mi dirai che ti sei già arreso...


Non conosco molto di lei, Miss Vandenberghe, ma credo di non sbagliare affermando che si seccherebbe parecchio nello scoprire che le abbia sottratto del tempo al solo fine di comunicarle il mio gettare la spugna...
... No, tutt'altro, non è una resa che le porto questa sera, ma qualcosa di decisamente più interessante.


Una registrazione contenente una esibizione dal vivo della cantante Lyra Bennet di un pezzo ancora non uscito ufficialmente.
Ma non solo, anche un articolo scritto ad hoc basato su una relativa intervista esclusiva e privata con la diva inglese.
Sylvie gli aveva chiesto qualcosa di più incisivo che delle solite e banali domande classiche e lui l'aveva completamente presa in parola.
Una volta consegnato anche il fascicolo, a seguito dell'ascolto, il boss procedette con la lettura, silenziosa, attenta ed assorta.
Seduta sulla propria comoda poltrona, inforcò gli occhiali, dimenticandosi momentaneamente dell'esistenza del dipendente.

... Fa la sua porca figura anche con gli occhiali.

Incrociando le braccia al petto, Aeon spostò lo sguardo verso la grande porta finestra che dava sul paesaggio notturno e illuminato della città.
Possedeva una buona dose di pazienza ed in più, trovandosi in una posizione inferiore, sapeva quando evitare di infastidirsi per qualcosa.
Trascorsero circa cinque minuti, prima che la donna finalmente giungesse alla fine del pezzo, ma senza mostrare apertamente un giudizio complessivo.
Forse ci doveva pensare o forse si era già fatta la propria idea ma non voleva esporla per motivi sconosciuti.
Tanto era lei che dettava le regole e secondo quelle regole, per prima cosa doveva essere lui a fornire altre risposte.

Come ci sei riuscito?

Mi sono recato in Marocco dove aveva avuto da poco luogo una delle date del tour.
Il mio obiettivo iniziale era semplicemente provare a chiederle qualche dichiarazione più consistente e rara, ma la fortuna è venuta in mio aiuto.
Senza entrare nei dettagli, ho evitato alla cantante un guaio che avrebbe potuto crearle non poche difficoltà.
Così facendo mi sono guadagnato una ancor maggiore considerazione e, di riflesso, ciò che le ho consegnato oggi.


Il volto di Aeon parlava chiaro: non avrebbe mai rivelato di quale guaio si fosse trattato, probabilmente per rispetto verso Lyra.
Nemmeno il suo datore di lavoro poteva costringerlo a parlare, per quanto sul momento sembrava che l'interesse di Sylvie riguardasse ben altro.
Fu impossibile non notare il gesto erotico che ella eseguì in automatico, facendo presumere che stesse avendo fantasie per nulla professionali.
Evidentemente non era quella che si potesse definire una femmina frigida e si faceva ancora più realistica l'ipotesi di Hyenn sui maschi tenuti nelle gabbie.
Si trattenne dal sorridere ripensando a quella specifica chiacchierata, come anche dal palesare di essersi accorto del morso del labbro di lei.

Davvero ammirevole, riuscire a guadagnarsi la fiducia di una simile star...

... Troppo buona.

Mentre deduco che l'altro compito per te sia stato più arduo da portare a termine?

Ecco, in verità, avrei in teoria delle buone notizie pure su quel fronte ma...
... Non completamente buone, ad essere sincero.


Parole un po' criptiche, certo, ma per un motivo ben specifico che fu introdotto da un'aria vagamente di disagio.
Aeon riaprì ancora una volta la propria tracolla, cercando al suo interno un altro oggetto specifico.
Quando lo trovò, fece moltissima attrazione nell'estrarlo e gli occhi di Sylvie poterono intercettare una piccola fialetta di vetro.
Al suo interno era presente senza ombra di dubbio un ricordo, ricordo presumibilmente del Kellendros stesso.
Era quindi riuscito ad avere prove sull'infedeltà di Danielle? Ma allora perché non portare delle fotografie? Sarebbe stato meglio.

So che qui nel suo ufficio ha un Ponderatoio ma la pregherei di aspettare prima di decidere nel guardare questa memoria.
Vorrei prima spiegarle le dinamiche del perché io le abbia portato una cosa simile e non altri tipi di testimonianze.
Innanzitutto la risposta alla domanda "La Principessa di Andorra è infedele?" è un "Sì".
Purtroppo però è una notizia che mi sento di doverle chiedere di non divulgare in giro.
Il motivo è perché in quel ricordo, intento a dimostrare la dubbia moralità della ex Contessa... C'è il sottoscritto.


Ecco perché non aveva potuto scattare delle fotografie, perché di sicuro sarebbe stato leggermente sospetto tirare fuori la fotocamera nel bel mezzo del sesso.
L'unico mezzo a sua disposizione era stato il ricordo, subito convertito in elemento da usare nel Ponderatoio appena avuto un attimo di tempo in solitaria.
Ed ecco spiegato anche perché non se l'era sentita di dare il completo via libera alla donna nel guardare subito quelle video memorie.
L'uomo che ella avrebbe visto, con annesso arnese, altri non era che lo stesso individuo davanti a lei in quel preciso momento.
Se non altro, se proprio proprio voleva togliersi la curiosità, che lo facesse in sua assenza.

Ho svolto alcune ricerche fondamentali prima di fare il mio personale tentativo con la Principessa.
Raccogliendo testimonianze, informazioni e pettegolezzi in merito al suo periodo di lavoro in Africa sono riuscito a scoprire chiacchiere "promettenti".
In altre parole Danielle Montesquieu è sempre stata particolarmente attratta sia dalle sfide, per così dire, intime, sia dalle misure, mi passi il termine, esagerate.
E così, ho escogitato il modo per essere presente ad una serata di gala presso il palazzo principesco e lì ho provveduto ad insinuarle un certo interesse.
... Morale della favola, il pesce ha abboccato all'amo e mai termine credo sia stato così calzante.


Non voleva certo mettersi ad incensare se stesso o le proprie qualità ai piani bassi con Sylvie, ma era stato necessario spiegarle la propria tattica.
Desiderava che ella sapesse quanto si fosse impegnato, impegnato tanto da arrivare addirittura in Africa ad eseguire un lavoro minuzioso da investigatore.
Erano qualità ottime per un giornalista intenzionato a fare carriera e denotavano il proprio ampio desiderio di stupire il boss ed ottenere il posto più ambito.
Evitò però di menzionare il trucco su se stesso utilizzato grazie all'ausilio della Pozione Illegale comprata dalla nota MagiSapiente nota come "Vedova Nera".
Certi dettagli riguardavano esclusivamente la sua persona e non rientravano nell'importanza del resoconto finale.

In fondo lei mi chiese soltanto di portarle una prova di adulterio della Principessa, non un pezzo al seguito da pubblicare.
Quindi, come detto prima, è una notizia buona solo a metà, perché questa verità non può essere sventolata, ma può dare luogo a indagini meno campate in aria.
Se Lady Montesquieu ci è cascata una volta, perché mai non dovrebbe commettere un errore identico in futuro?
Però lei avrebbe anche potuto non credermi sulla parola...
... Così ho deciso di portarle quel ricordo.


Nei suoi occhi non si leggeva la minima traccia di senso di colpa o rimorso di coscienza nell'aver tratto in inganno la ex Contessa di Andorra.
Aeon poteva apparire molto in Luce, ma la sua porzione d'Ombra c'era, la possedeva nell'anima perché nato a specchio da un'anima di Trama Nera.
Possedeva una percentuale di buon senso maggiore rispetto al menefreghismo o all'egoismo, ma questo non gli impediva di lasciarsi andare ogni tanto ad essi.
E poi, come esposto, non sarebbe stato realmente lui il motivo di un eventuale sput****mento della Montesquieu, se quest'ultima avesse peccato ancora in avvenire.
Attese di osservare una eventuale reazione della Vandenberghe, che fosse il restituirgli la fialetta oppure tenersela, prima di riaprire bocca.

... Ora potrei avere l'ardire di chiedere un commento sull'articolo?
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Messaggioda Sylvie » 08/04/2020, 23:33

Apollo... Che piacere vederti.
Prego, accomodati...


Lei si ricorda qual è il mio vero nome, vero?
... No, anzi, come non detto.


Non aveva bisogno di esprimersi a parole per farsi comprendere. La Vandenberghe sapeva essere elegantemente eloquente grazie al solo uso dello sguardo, che fece intendere al Kellendros quanto quella domanda fosse inutile e dalla risposta facilmente prevedibile.
Non era che un giornalista come tanti, per il momento, e per tale motivo la donna non aveva alcuna intenzione di sprecare anche solo qualche secondo del suo tempo a rammentare il suo vero nome. Apollo, poi, era un nome che gli calzava a pennello ed un omaggio alla sua beltà.
Di cosa doveva lamentarsi, dunque?
Di nulla, a parte l'atteggiamento visibilmente ostile nei suoi confronti da parte del migliore amico e braccio destro di Sylvie, Mathis Boyer.

Giusto per curiosità, quanti suoi dipendenti mensilmente attentano alla sua vita, Capo Redattrice?

Nessuno, ma sono in molti a volerlo fare e le precauzioni non sono mai troppe.

Il prezzo da pagare per sedere sul trono di un impero mediatico, amore ed odio in egual misura.

Non aveva affatto torto Aeon, ma non gli diede nemmeno ragione la donna, preferendo acconsentire alle sue parole con un semplice sorrisetto, prima di sedersi di nuovo, comodamente, sulla propria poltrona.
Era passato già da un bel po' l'orario in cui ella rimaneva all'interno dell'edificio e se proprio avesse dovuto restarci, voleva che fosse per un valido motivo.
Credeva impossibile che l'uomo fosse riuscito nella sua impresa di portarle ben due scoop -uno sulla cantante Lyra, l'altro sulla sorellastra Danielle- ma ben presto la Vandenberghe si sarebbe dovuta ricredere.

Allora... Vogliamo passare al motivo per cui sei qui?
Non mi dirai che ti sei già arreso...


Non conosco molto di lei, Miss Vandenberghe, ma credo di non sbagliare affermando che si seccherebbe parecchio nello scoprire che le abbia sottratto del tempo al solo fine di comunicarle il mio gettare la spugna...
... No, tutt'altro, non è una resa che le porto questa sera, ma qualcosa di decisamente più interessante.


Gli occhi le si illuminarono di aspettativa, non ci poteva fare niente.
Era sempre alla ricerca di validi elementi che fossero lo strumento attraverso cui il suo giornale, il Veritaserum, potesse espandersi in tutto il mondo.
Le sue storie avevano l'originalità di essere sempre veritiere e mai fasulle. Questo perché non c'era bisogno di bugie o menzogne per rendere interessante una storia, bastava solo mostrarla nella sua accezione più nuda e cruda.
Così almeno la pensava Sylvie e lo stesso pretendeva dai suoi dipendenti. La verità, sempre e comunque, ma una verità per essere appetibile doveva provocare un certo scandalo, indignazione. Doveva insomma far parlare di sé.
Il fatto stesso che la famosa Lyra avesse concesso al Kellendros un'intervista esclusiva non era bastato alla Capo Redattrice. Pretendeva di più, una storia, qualcosa di succulento, ed in effetti Aeon riuscì a portarle qualcosa, un pezzo unico, che pur non presentando nulla di scabroso sarebbe comunque piaciuto a tutti i suoi lettori.
La voce angelica della cantante si diffuse per tutto l'ufficio in una demo che lasciava poco spazio ai dubbi.
Era una singolo originale, mai sentito e prossimo all'uscita e questo voleva dire solo una cosa, se lo avessero pubblicato per primi: che avrebbe fatto guadagnare loro un sacco di galeoni.
Sylvie non disse nulla, ascoltò in silenzio il brano e lesse, sempre in silenzio, l'articolo, apprezzando che Apollo stesse rispettando la sua volontà di non essere disturbata.
Al termine di quella lettura esaustiva, però, ella non disse nulla riguardo l'articolo, preferendo invece chiedere in che modo il Kellendros fosse riuscito a procurarsi quell'intervista.

Come ci sei riuscito?

Mi sono recato in Marocco dove aveva avuto da poco luogo una delle date del tour.
Il mio obiettivo iniziale era semplicemente provare a chiederle qualche dichiarazione più consistente e rara, ma la fortuna è venuta in mio aiuto.
Senza entrare nei dettagli, ho evitato alla cantante un guaio che avrebbe potuto crearle non poche difficoltà.
Così facendo mi sono guadagnato una ancor maggiore considerazione e, di riflesso, ciò che le ho consegnato oggi.


Che tipo di guaio?

Aveva già compreso dal suo sguardo che l'uomo non aveva alcuna intenzione di rilevare nulla, ma ci provò lo stesso, incuriosita. Non era una donna che demordeva facilmente, tuttavia non era neanche una che si perdeva dietro ad una battaglia per la quale non sapeva nemmeno se valesse la pena battersi.
Il guaio in cui Lyra si era cacciata poteva essere insulso quanto sensazionale, ma in entrambi i casi Aeon preferì mantenere il segreto per sé. Poteva anche essere una strategia la sua, per far credere alla Capo Redattrice di possedere un talento particolare.
In entrambi i casi, a Sylvie non dispiacque affatto quella palese dimostrazione di carattere, una qualità che apprezzava e che metteva in luce la figura del Kellendros come reale possibile Assistente della Vandenberghe.

Davvero ammirevole, riuscire a guadagnarsi la fiducia di una simile star...

... Troppo buona.

Mentre deduco che l'altro compito per te sia stato più arduo da portare a termine?

Ecco, in verità, avrei in teoria delle buone notizie pure su quel fronte ma...
... Non completamente buone, ad essere sincero.


Spiegati.

Non ci fu bisogno di dare subito delle spiegazioni. Sylvie era consapevole che dimostrare l'infedeltà di Danielle Montesquieu era una missione veramente molto difficile. Non solo lei era una nobile, ma proprio perché tale la donna avrebbe di certo preso le sue precauzioni affinché nessuno, marito compreso, potesse venire a conoscenza di una cosa del genere.
Proprio per questo motivo -e per i suoi personali motivi di astio- Sylvie desiderava con tutta sé stessa dimostrare che la famiglia reale di Andorra altro non era che un'accozzaglia di marciume, dal padre fino ad arrivare ai figli.
Dimostrazione che Aeon fu in grado di portarle solo fino a metà, estraendo dalla propria borsa una fialetta contenente del liquido color argento.
Non ci fu bisogno di alcuna alzata di ingegno per comprendere che cosa fosse quella fialetta.

Un ricordo?

So che qui nel suo ufficio ha un Ponderatoio ma la pregherei di aspettare prima di decidere nel guardare questa memoria.
Vorrei prima spiegarle le dinamiche del perché io le abbia portato una cosa simile e non altri tipi di testimonianze.
Innanzitutto la risposta alla domanda "La Principessa di Andorra è infedele?" è un "".
Purtroppo però è una notizia che mi sento di doverle chiedere di non divulgare in giro.
Il motivo è perché in quel ricordo, intento a dimostrare la dubbia moralità della ex Contessa... C'è il sottoscritto.


Dovette togliersi gli occhiali, per forza, e sgranare gli occhi quando l'uomo asserì di essere stato lui il fautore del tradimento di Danielle.
Non disse nulla, solo quell'espressione a sottolineare il suo stupore, uno stupore che però non era affatto negativo.
Era vero che non le aveva portato una prova da poter utilizzare, ma al tempo stesso l'uomo le aveva dimostrato in sostanza... Di essere privo di scrupoli, quando serviva.
E questo le piaceva molto, davvero molto in una persona che sarebbe stato sempre al suo fianco, lavorativamente parlando.

Ho svolto alcune ricerche fondamentali prima di fare il mio personale tentativo con la Principessa.
Raccogliendo testimonianze, informazioni e pettegolezzi in merito al suo periodo di lavoro in Africa sono riuscito a scoprire chiacchiere "promettenti".
In altre parole Danielle Montesquieu è sempre stata particolarmente attratta sia dalle sfide, per così dire, intime, sia dalle misure, mi passi il termine, esagerate.
E così, ho escogitato il modo per essere presente ad una serata di gala presso il palazzo principesco e lì ho provveduto ad insinuarle un certo interesse.
... Morale della favola, il pesce ha abboccato all'amo e mai termine credo sia stato così calzante.


Un simile pettegolezzo avrebbe fatto uscire fuori di testa Mathis, portandolo a diventare il migliore amico di Aeon pur di farsi raccontare ogni dettaglio.
Da quelle parole inoltre Sylvie comprese non solo che il Kellendros fosse disposto a fare di tutto per ottenere informazioni importanti, ma anche che, a misure, dovesse essere messo molto bene.
Aveva sentito anche lei le voci che circolavano ogni tanto sulla sorellastra e non faceva molta fatica a credere che fossero reali.
Inoltre adesso possedeva una prova tangibile di quanto Danielle fosse una z*****a fatta e finita, non doveva fare altro che prendere quella fialetta e versarne il contenuto nel Ponderatorio.
Oh, lo avrebbe sicuramente fatto. Anche solo per capire se quel ricordo fosse vero o fosse stato manomesso.
E se fosse stato vero... Be', era risaputo che il curioso va all'inferno, ma non era detto che alla Vandenberghe dispiacesse poi così tanto la prospettiva di abbronzarsi fra le fiamme.

In fondo lei mi chiese soltanto di portarle una prova di adulterio della Principessa, non un pezzo al seguito da pubblicare.

Non cercare di giocare con le parole da me pronunciate, rigirandomele contro.

Lo interruppe solo un istante, come ammonimento nei confronti di un atteggiamento che mal sopportava, specie perché lei poteva permettersi quell'abuso di potere, mentre lui ancora era in bilico fra il rimanere un semplice giornalista oppure diventare finalmente qualcuno all'interno di quella testata.

Quindi, come detto prima, è una notizia buona solo a metà, perché questa verità non può essere sventolata, ma può dare luogo a indagini meno campate in aria.
Se Lady Montesquieu ci è cascata una volta, perché mai non dovrebbe commettere un errore identico in futuro?
Però lei avrebbe anche potuto non credermi sulla parola...
... Così ho deciso di portarle quel ricordo.


E adesso staremo a vedere se è vero.

Con un movimento fluido della bacchetta, la fiala contenente il prezioso ricordo venne fatto volare fino alla zona dell'armadio al muro, dove, una volta aperto, venne rivelato il Ponderatorio della Vandenberghe.
La donna si alzò in piedi, camminando con lentezza, raggiungendo l'oggetto e osservandone il colore e la consistenza.
La Novak Industries aveva messo a disposizione un supporto per i Ponderatoio affinché fossero in grado di riconoscere i ricordi veri da quelli falsati o manomessi.
Un supporto che ovviamente Sylvie possedeva, mentre apriva la boccetta e ne versava il contenuto dentro la vaschetta di vetro, attendendo conferma o smentita della storia raccontata da Aeon.
Bastarono solo pochi secondi. Il fatto stesso che quel ricordo iniziò a prendere vita e forma dava modo di comprendere alla donna che fosse tutto vero.
Se così non fosse stato, il Ponderatorio avrebbe semplicemente rigettato il fluido all'interno, facendo comprendere dunque che quello non fosse affatto un ricordo reale.
Soddisfatta del risultato, Sylvie bloccò tutto, chiudendo l'armadio a muro e riprendendo posto alla scrivania.
Notevole davvero il lavoro svolto dal Kellendros e notevoli anche le sue qualità.
Se le sarebbe godute in separata sede, sia quelle amatorie che quella musicali, ma adesso Aeon necessitava della sua attenzione, un'attenzione che si era meritatamente guadagnato.

... Ora potrei avere l'ardire di chiedere un commento sull'articolo?

Non rispose immediatamente, osservando con sguardo penetrante l'uomo.
Voleva essere gratificato e lei era avara di solito di gratificazioni, ma in quel caso non poteva non riconoscere la bravura di Apollo.
Si alzò in piedi, aggirando la scrivania e portandosi proprio di fronte a lui, a pochi passi.
Il fondoschiena poggiava contro il mobile dal quale si era appena allontanata ed il sorrisetto appariva sarcastico, un po' furbo, mentre gli occhi scrutavano Aeon come se lo stessero passando al vaglio di ogni sua minima sfaccettatura.

... Dopo la richiesta che hai avanzato settimane fa, portandomi quell'articolo insipido su Lyra Bennet, mi sono documentata su di te, prendendo tutto ciò che hai prodotto.
Non sono riuscita a trovare lavori antecedenti alla tua assunzione qui e mi sono dovuta accontentare di quel poco che avevi fatto, facendomi una mia idea su di te.
Francamente all'inizio era molto scarsa.
Non c'era nulla che mi portasse a credere tu fossi in grado di compiere questo lavoro e già ti vedevo sconfitto.
Il primo articolo che mi hai portato su questa scrivania aveva un qualcosa in più, ma era solo un tenue bagliore, nulla di serio.
Questo lavoro, invece...
L'articolo che mi hai portato oggi è completamente diverso da tutti quelli che ho letto e non per il suo contenuto.
Ciò che lo ha reso diverso, spiccato, migliore è stato l'impegno che ci hai messo dietro nel riuscire ad ottenere ogni singola parola scritta al suo interno.
Attraverso esso ho visto l'uomo che sei, un uomo che dimostra di possedere le palle, se mi passi il termine...


Breve sorrisetto compiaciuto, prima di procedere.

Scaltro... Furbo... Tenace... Temerario... E intelligente.
Hai ottenuto dei segreti e li tieni stretti a te.
Come tua Direttrice dovrei biasimarti, ma come giornalista apprezzo il tuo modo di lavorare...


Un complimento dietro l'altro, quasi ad Aeon sarebbe potuta girare la testa, ma Sylvie valutava molti fattori, molte cose, come ad esempio il tempo brevissimo nel quale l'uomo le aveva portato dei risultati.
Era stato quello a pesare ancora di più sull'ago della bilancia che alla fine aveva portato la Vandenberghe a rivalutare l'uomo.

Manderemo in stampa l'articolo su Lyra Bennet già la settimana prossima.
Questo significa che avrai tempo solo fino a domani a mezzogiorno per poterlo rivedere e correggere.
Devi essere preciso e puntuale, perché io stessa dovrò revisionarlo e poi dare la mia conferma affinché venga stampato.
Dopodiché potrai festeggiare fino a Lunedì mattina, quando ti presenterai puntuale alle 7:00 qui all'ultimo piano.
Mathis ti indicherà la tua nuova scrivania e ti illustrerà le tue nuove mansioni come mio Assistente Personale.
I patti sono patti, dico bene?


Ma una donna come lei non avrebbe mai accettato di sottostare ad un patto, se la persona non le avesse dimostrato di esserne degno.
Era stata convinta, pur non prodigandosi ulteriormente in elogi nei confronti di Aeon, perché per Sylvie l'elogio più grande era proprio quel posto di lavoro che egli si era guadagnato a discapito di tutti.
Essere riuscito a fare tutto questo in poche settimane.
Sì, era stato più che convincente per la Vandenberghe.

... Perché sei ancora qui?
Non hai del lavoro da sbrigare?
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Messaggioda Aeon » 09/04/2020, 23:24

Accendere l'interesse e la curiosità di Sylvie era di per sé un traguardo già piuttosto generoso.
Significava in sostanza essere riusciti a stimolare e stuzzicare la sua attenzione, lei che di attenzione verso i dipendente ne aveva molto poca.
Il Na'eh comprese di essere sulla buona strada quando vide gli occhi della Capo Redattrice brillare di una luce vagamente entusiasta.
Non che sentisse già il posto di Assistente Personale come conquistato e suo, ma se non altro nemmeno impossibile da sperare.
Questo però non gli impediva di valutare attentamente sia le proprie parole, sia la concretezza di un rapporto di rispetto verso persone dimostratisi gentili.

Senza entrare nei dettagli, ho evitato alla cantante un guaio che avrebbe potuto crearle non poche difficoltà.
Così facendo mi sono guadagnato una ancor maggiore considerazione e, di riflesso, ciò che le ho consegnato oggi.


Che tipo di guaio?

Senza, entrare, nei dettagli.
È stata questa la premessa, ricorda?


Non si mostrò strafottente o irriverente, anzi, accompagnò le sue parole con un placido sorriso tranquillo e ironico.
C'era fortunatamente una sottile ma resistente barriera frapposta tra lui e il suo boss, una barriera fatta di libertà decisionale.
Sylvie era una donna votata all'importanza del non imporre la propria posizione sul prossimo, se non in estremi casi di necessità.
Quello però non lo era, possedeva già uno scoop enorme, desiderare di più sarebbe stato solo ingordo, capriccioso.
E poi c'era ancora il secondo incarico da scoprire se fosse stato portato a termine, rivelandosi una impresa riuscita solo fino a un certo punto.

In fondo lei mi chiese soltanto di portarle una prova di adulterio della Principessa, non un pezzo al seguito da pubblicare.

Non cercare di giocare con le parole da me pronunciate, rigirandomele contro.

Voglio dire che se mi trovo qui, adesso, a raccontarle questa storia, è perché sono le stesse parole che ho ripetuto anche a me stesso.
Non intendo rigirarle nulla contro, ma se lei non avesse espresso questo concetto tre settimane fa, a che pro proporle la visione di una clip pornografica magica con me protagonista?


Se la Vandenberghe avesse espressamente richiesto anche un articolo, non solo lui avrebbe evitato intrallazzi intimi con la Principessa, ma nemmeno glielo avrebbe raccontato.
Aeon si era augurato che ella si ricordasse di aver richiesto solo prove, niente di più, altrimenti il suo impegno poteva anche reputarsi inutile e produttivo pari a zero.
Non aveva nient'altro a disposizione per dichiararsi degno di una posizione così di rilievo, giusto quella registrazione e quel ricordo, prontamente trattenuto dalla donna.
Nessuna espressione da panico o preoccupazione nei suoi occhi, segno inequivocabile che il ricordo fosse vero al 100% ed infatti anche il Ponderatoio lo confermò subito.
Evidentemente però la Capo Redattrice voleva ugualmente farsi una cultura privata ed intima sul suo possibile futuro Assistente, dato che la boccetta rimase in suo possesso.

... Ora potrei avere l'ardire di chiedere un commento sull'articolo?

... Dopo la richiesta che hai avanzato settimane fa, portandomi quell'articolo insipido su Lyra Bennet, mi sono documentata su di te, prendendo tutto ciò che hai prodotto.

Si è documentata di qualcuno come tanti?
Allora forse devo esserle rimasto un minimo impresso...
... Questo proprio non me lo aspettavo.


Una notizia che aveva dell'insolito ed irreale, ma comunque, essendo buona, di sicuro non c'era da lamentarsi, anzi.

L'articolo che mi hai portato oggi è completamente diverso da tutti quelli che ho letto e non per il suo contenuto.
Ciò che lo ha reso diverso, spiccato, migliore è stato l'impegno che ci hai messo dietro nel riuscire ad ottenere ogni singola parola scritta al suo interno.
Attraverso esso ho visto l'uomo che sei, un uomo che dimostra di possedere le palle, se mi passi il termine...


Questo è il suo ufficio e il suo regno.
Può parlare come più le aggrada, Miss Vandenberghe.


Corrispose il sorrisetto della parente dei Montesquieu, restando sul posto con le mani dietro la schiena, senza distogliere il contatto visivo.
Essendosi avvicinata di più a lui, Sylvie probabilmente percepiva la maggiore attrazione fisica verso di lui e Aeon lo sapeva perfettamente.
Sapeva di avere un'arma segreta sempre valida e impossibile da scoprire, ottima con donne tenaci e imperscrutabili come il suo superiore.
Teneva la testa alta mentre sentiva il proseguire degli elogi, contento di esserseli meritati, contento che provenissero da lei.
E la notizia che l'articolo dovesse essere subito mandato in stampa bastava ed avanzava come commento esaustivo all'elaborato.

Questo significa che avrai tempo solo fino a domani a mezzogiorno per poterlo rivedere e correggere.
Devi essere preciso e puntuale, perché io stessa dovrò revisionarlo e poi dare la mia conferma affinché venga stampato.
Dopodiché potrai festeggiare fino a Lunedì mattina, quando ti presenterai puntuale alle 7:00 qui all'ultimo piano.
Mathis ti indicherà la tua nuova scrivania e ti illustrerà le tue nuove mansioni come mio Assistente Personale.


Vuole dire che...

I patti sono patti, dico bene?

... Come i fatti sono fatti, del resto.

Non si trattava solo di una promessa mantenuta, ma di una occupazione guadagnata in toto, senza sentire di aver rubato l'opportunità o il posto a nessun altro.
Aveva sfruttato i suoi vantaggi e le sue qualità innate, verissimo, ma non vivevano forse in un mondo fatto di magia dove molti potevano comunque usare altri mezzi egualmente efficaci?
Finalmente la sua vita prendeva una piega consistente e adatta al periodo della sua creazione: un uomo sulla trentina con un posto di lavoro solido e ben retribuito.
Si era rimesso in carreggiata, non doveva fare altro che mantenere la rotta e far sì che Sylvie lo apprezzasse ogni giorno di più.
Per quanto era abbastanza garantito che, dopo aver visto quel ricordo, almeno uno specifico apprezzamento sarebbe sorto spontaneo.

... Perché sei ancora qui?
Non hai del lavoro da sbrigare?


Sì, ma prima mi fermerò in uno store notturno a prendere una bottiglia di champagne.
Brinderò a me stesso tra una correzione e l'altra...
... Buonanotte, Miss Vandenberghe.


La conversazione era finita, non c'era altro da dire, non c'era altro da fare, solo eseguire l'incarico, più energico che mai.
Afferrò la tracolla, rimettendosela indosso, dopo di che si preparò per andarsene definitivamente.
Non riuscì a trattenere un'occhiata più panoramica del corpo e della figura di Sylvie, che magari nel frattempo si era anche voltata per tornare seduta alla scrivania.
Insomma, a cosa serviva indossare dei pantaloni femminili se poi non si accettava neanche per un secondo l'ammirazione dello spettacolo offerto?
Tanto, con estrema probabilità, la donna avrebbe eseguito a specchio l'esempio del suo nuovo Assistente Personale.

FINE
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