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Sala Grande

Messaggioda Elisabeth » 14/10/2012, 18:19

{Sala Grande: Domenica ora di cena}


La giornata per Elisabeth era cominciata all’insegna del completo relax. La mattina si era svegliata tardi verso le nove e dopo essersi vestita aveva giocato in giardino con la sua volpacchiotta per tutta la mattinata, riportandola in dormitorio all’ora di pranzo e facendo prima mangiare la cucciolina e poi andando a mangiare anche lei. Il resto del pomeriggio la bimba lo passò sui libri a studiare, mentre la volpina esausta per il gran correre dormiva tranquilla, finalmente la sua padroncina aveva trovato il modo di tenerla buona per tutto il pomeriggio ed in più era riuscita ad insegnarle pochi semplici comandi.
All’ora di cena, notando che la piccola dormiva tranquilla Elisabeth decise di andare in Sala Grande a mangiare ed al suo ritorno se Daphne dormiva ancora l’avrebbe svegliata per darle la pappa.
Dal suo arrivo nella scuola il clima era cambiato, ora di sera per nel sotterraneo faceva freschino, così la bimba, coprì la volpina con la sua copertina e dopo aver indossato un maglioncino pesante uscì dal dormitorio e dalla Sala Comune.
Una volta all'esterno della Sala la bimba venne assalita da una ventata di aria gelida, decisamente la temperatura stava scendendo e velocemente la bimba attraverso il sotterraneo, salì le scale ed andò in Sala Grande, dove ad attenderla c'era un bel calduccio, la piccola sorrise ed andrò dritta al tavolo Serpeverde, dove si sedette riflettendo su cosa avrebbe mangiato quella sera.

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Messaggioda Emma Kathrine » 15/10/2012, 7:52

La bambina scese velocemente le scale dalla torre Ovest per dirigersi in Sala Grande. Dopo più di un mese di permanenza nella scuola conosceva la strada per arrivarci, anche se a volte le capitava di perdersi negli infiniti corridoi dell' edificio.
Arrivata in Sala Grande venne accolta da un tiepido calore. La stanza era stracolma quella sera, orde di ragazzi affamati sedevano ai tavoli, intenti a consumare i loro pasti e a chiacchierare, forse un po' troppo rumorosamente.

Non riuscirò mai ad abituarmici. sospirò tra sé e sé la corvetta del primo anno.

Si sistemò una ciocca di capelli dietro l' orecchio e osservò il tavolo dei Covonero. Trovato un posto libero andò a sedersi.


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Messaggioda Elisabeth » 15/10/2012, 17:30

Il tepore della Sala Grande era qualcosa di meraviglioso per la piccola Elisabeth che vi era arrivata infreddolita, per la bimba la vita ad Hogwarts scorreva tranquilla oramai vi era abituata non era più una primina, non che fosse poi tanto grande, ma, il fatto di conoscere la scuola e di vedere bambini più piccoli di lei, le sembrava molto strano e la cosa sotto sotto le piaceva molto.
La Serpina amava tutto della scuola persino la confusione che c’era in Sala Grande all’ora dei pasti, alla piccola piaceva incontrare lì i suoi amici anche di sfuggita, ma, la cosa più divertente era mischiarsi alle altre casate, non c’era una vera e propria distinzione ai tavoli, la Preside amava che i suoi studenti stessero tutti insieme senza troppe distinzioni di casata e questo poteva avvenire all’ora dei pasti quando tutti i ragazzi si riunivano.
Quella sera non era diversa da tutte le altre, Elisabeth aveva trovato un posto un po’ isolato dagli altri e si era seduta tranquillamente con la sua copia nuovissima della Gazzetta del Profeta e solo ora la bimba avrebbe trovato il tempo di leggere qualche articolo, ma, prima di leggere il suo giornale, doveva mangiare, a pranzo aveva mangiato poco, aveva saltato la merenda ed ora aveva un po’ di fame, così aveva preso del polpettone e dell’insalata, ma, non trovava il condimento da nessuna parte, così si guardò un po’ in giro e decise di andare al tavolo dei Corvi a chiedere in prestito il condimento per la sua insalata.
La bimba si alzò in piedi ed andò verso una bambina dai capelli biondi come i suoi e sorridendo si rivolse a lei gentilmente

Posso vero? - chiese la serpina sorridendo ed afferrando olio e aceto

Immagine


Appena ho finito te li riporto subito

aggiunse la bimba in direzione della piccola corvonero.

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Messaggioda Emma Kathrine » 17/10/2012, 17:26

Seduta al tavolo si servì la cena, senza neanche controllava che cosa prendeva. Iniziò a mangiare, svogliatamente, con lo sguardo perso nel vuoto. Scambiò qualche breve frase con i suoi compagni di casata, ma poi tornò in quella nicchia accogliente che si era ricavata in un ancolino tra la sua fantasia e l' infinito.

Posso vero?

Chiese una voce alle sue spalle. Emma si girò: dietro di lei c' era una bambina, una serpeverde. La ragazzina si riferiva ai condimenti, così la corvetta rispose:

Certo, io ho già fatto, prendi pure.

E sorrise gentilmente alla bambina.

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Messaggioda Elisabeth » 19/10/2012, 21:48

Era da qualche tempo che una primina di Corvonero aveva attirato l’attenzione della piccola Elisabeth, la bimba in questione sembrava sembrava troppo sola, secondo in giudizio della serpina, fin troppo sola, parlava poco anche con i suoi stessi concasati, con molta probabilità si sentiva spaesata in quella grande scuola, anche lei l’anno prima si sentiva così, ma, lei aveva trovato un po’ alla volta delle bambine gentili e disponibili con le quali fece amicizia e così pensò di provare a diventare amica della bimba, erano due bambine e la rivalità fra casate potevano essere benissimo lasciata da parte.

Elisabeth da brava piccola stratega cercò velocemente un mezzo per attaccar bottone con la bimba e le venne l’idea del condimento per la sua insalata, così alzatasi dal suo posto si diresse dritta dritta dalla bimba chiedendole se poteva portare via il suo olio e aceto

Certo, io ho già fatto, prendi pure.

Grazie

Rispose la serpina, ma, non era da lei desistere così presto, voleva conoscere quella bimba e ci sarebbe riuscita, così sfoggiò un sorriso suadente ed una vocina melodiosa e gentile

Io mi chiamo Elisabeth … Elisabeth Alexandra Walker e tu come ti chiami?

Chiese la bimba cercando di essere il più dolce possibile, non voleva spaventare la bimba che già di per sé le sembrava un po’ timida, ma, forse non era nemmeno timidezza, magari voleva restare da sola, ma, la bimba voleva cercare di fare amicizia così decise di fare una proposta alla bimba

Mi è venuta un'idea invece di andare avanti ed indietro con olio e aceto, cosa te ne pare se cenassi qui con te, sempre se questi posti sono liberi s'intende.

Le chiese la Serpina con lo stesso sorriso e la vocina di poco prima, sperando che la bimba non snobbasse la sua proposta, le dispiaceva vederla sola e poi a dirla tutta a lei una nuova amichetta con la quale chiacchierare e giocare non dispiaceva affatto.

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Messaggioda Emma Kathrine » 20/10/2012, 16:35

Grazie.

Rispose gentilmente le serpina. Emma avrebbe voluto magari continuare la loro conversazione, ma non era una tipa che riusciva facilmente a socializzare. Suo padre non aveva mai lasciato che la bambina uscisse di casa per andare a giocare con i suoi coetanei, la riteneva una perdita di tempo e una distrazione dallo studio.

Io mi chiamo Elisabeth… Elisabeth Alexandra Walker e tu come ti chiami?

Si presentò poi la biondina. Da quando Emma era arrivata in quella scuola aveva trovato assurdi pregiudizi che venivano fatti verso certe casate. La bambina che si trovava davanti era una serpeverde, eppure pareva tanto dolce e simpatica!

Io sono Emma Kathrine Keyns, è un vero piacere!

Rispose con trasporto la corvetta.

Mi è venuta un'idea invece di andare avanti ed indietro con olio e aceto, cosa te ne pare se cenassi qui con te, sempre se questi posti sono liberi s'intende.

La richiesta rese la ragazzina molto felice: aveva l' occasione di farsi una amica, e in quell' enorme castello un' amicizia in più non poteva certo essere un male!

Be' Elisabeth.... Sarebbe un vero onore!
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Messaggioda Elisabeth » 24/10/2012, 15:09

Elisabeth si trovava ancora in piedi di fronte alla corvetta, la serpina si era presentata ed anche l’altra bambina fece lo stesso.

Io sono Emma Kathrine Keyns, è un vero piacere!

La serpina osservando la corvetta si accorse che era nella bimba c’era qualcosa di strano, come se alla piccola fosse stato negato di fare qualcosa, ma, non sapeva bene cosa, così visto che la bimba le sembrava riluttante dal cercare di fare amicizia con lei, decise che avrebbe fatto lei la prima mossa, così per cominciare le propose di cenare insieme

Be’ Elisabeth…. Sarebbe un vero onore!

La bimba sorrise alle parole della corvetta, la piccola sembrava davvero felice della proposta della serpina, ma, Elisabeth, da grande stratega, decise che la bimba fosse troppo timida per provare a fare amicizia facendo lei la prima mossa così decise che sarebbe stata lei a condurre il gioco, chissà la sua nuova amica poteva riuscire ad aprirsi un po’ con lei, in fin dei conti la serpina non era così cattiva come la dipingevano.

Bene, bene, mia cara, entro questa sera mi racconterai tutto di te

Pensò la bimba con il più dolce dei sorrisi ed uno sguardo furbetto.

Sei molto gentile Emma Kathrine ti ringrazio, allora facciamo così, lascio qui questi – posando sul tavolo i condimenti – Vado a prendere il mio piatto e torno subito, mi aspetti vero, non scappi via?

Chiese la bimba voltandosi ed andando nel tavolo delle Serpi per tornare poco dopo con il suo piattino in mano

Immagine


Eccomi qui, non ti ho fatto aspettare tanto vero?

Chiese la bimba accompagnando le sue parole con un sorriso grazioso.

Racconta come ti trovi ad Hogwarts? Cosa ti piace della scuola e cosa non sopporti?

Chiese la serpina cercando di far parlare la corvetta il più possibile.
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Messaggioda Jorge » 21/11/2012, 9:21

[Lunedi ore 17.00 - Tavolo dei Grifondoro]


Usare la Sala Grande come posto dove svolgere i compiti era una cosa insolita, ma Jorge era troppo curioso di scoprire se, per caso, il Professor Turner avesse già avuto modo di parlare con la Preside o con la VicePreside a proposito di offrire agli alunni una merenda pomeridiana per dar loro le energie necessarie per fare i compiti.

Se davvero appare qualcosa tipo banchetto Cappie mi farà una statua.

Pensò il Delfino, gli occhi che brillavano di eccitazione mentre scrutava con intensità il tavolo vuoto di fronte al quale era seduto. Non sapeva se, chiedendo ad alta voce del cibo gli elfi si sarebbero mossi a pietà e gli avrebbero portato qualcosa, ma non era intenzionato a fare quella prova, non in quel momento almeno. Ci avrebbe provato più tardi, verso le 18, nel caso in cui nel frattempo non fosse apparso nulla. Dopotutto non era passato poi tanto tempo da quando era stato nell'ufficio di Turner e l'uomo poteva essere stato impegnato in cose più importanti - anche se per il Delfino non c'era nulla di più importante del riempire il suo pancino perennemente affamato - e quindi forse non era riuscito a parlare ancora con nessuno. Senza perdere di vista il legno lucido, tirò fuori i tomi di Artimanzia, la piuma autoscrivente e un rotolo di pergamena nuova. In onore a Turner, infatti, aveva deciso di studiare la sua materia quel pomeriggio e quello era il motivo per cui era seduto al tavolo dei Grifondoro e non a quello dei Delfinazzurri. Sperava che qualcuna delle sue inesauribili fonti di informazioni come Kayleen o Miaybi passasse da li e lo aiutasse. Certo l'ora di cena era lontana ma il tempo fuori minacciava pioggia e di sicuro la Biblioteca era strapiena di studenti quindi aveva una seppur esile probabilità che scegliessero la Sala Grande per studiare, molto più silenziosa delle Sale Comuni.


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Messaggioda Andrea Roxas » 21/11/2012, 12:28

Con le mani occupate a sorreggere alcuni libri la grifetta sbuffò nel tentativo di scacciare una ciocca di capelli castani scappati, per così dire da una delle due code in cui li teneva raccolti.I tomi cominciavano a pesare per le sue braccia, così, trovandosi a pian terreno, decise di andare a studiare in Sala Grande, invece che in biblioteca,come era da programma.
Aveva una gran voglia di svolgere i compiti quel pomeriggio, più che altro perché prima cominciava, prima finiva.....La sala non era particolarmente piena di ragazzi quel pomeriggio, come invece accadeva la sera.
Dirigendosi verso il tavolo dei Grifondoro, notò che vi era seduto un ragazzo, un delfino.

Almeno è un' occasione per socializzare.
Pensò.

Posso sedermi o è occupato?

Chiese al ragazzo avvicinandosi, accennando, col capo al posto accanto a lui.
I tomi cominciavano a pesarle veramente, così, senza attendere risposta li caricò pesantemente sul tavolo, temendo però, in quell'istante, di essere sembrata scortese.


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Messaggioda Allan » 22/11/2012, 19:55

Dopo fatto un piccolo riposo nella sala comune s'incamminò verso le scale per scendere ed andare in sala Grande, in mano destra mantiene il libro della materia che doveva studiare quel pomeriggio. Il ragazzo quando entra nella sala grande si alzò il collo della maglia nel tentativo di sentire più caldo, non si era ancora abituato ai gradi che faceva a Londra. Il Grifetto fermato vicino alla porta dell'entrata della sala, si guardò in torno è notò due ragazzi seduti al tavolo dei Grifondoro.

C'è una ragazza griffa e un ragazzo di un'altra casata
Pensò muovendo lo sguardo verso i due ragazzi. Si avviò verso il tavolo.

Salve ragazzi, mi posso sedere anche io o vi disturbo?

Disse timidamente hai due ragazzi. Senza aspettare una loro risposta, si siede nel posto libero che gli è di fronte a lui. Con la mano destra posò il libro che ha in mano sul tavolo e si girò verso i due ragazzi.

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