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Messaggioda Miyabi » 17/01/2012, 20:40

[Giovedì - ore 21.34]


Non poteva crederci: stava davvero infrangendo le regole? Lei, Miyabi Fujutsuki Stevens? Sembrava proprio di sì, ma più per necessità che per spirito di intraprendenza; aveva infatti saltato la cena a causa dei troppi compiti da svolgere, ed ora stava letteralmente morendo di fame.

Mamma, speriamo che nessuno mi becchi...

Si disse Miyabi, mordicchiandosi il labbro mentre si avviava verso le cucine di Hogwarts: sapeva bene che non avrebbe dovuto essere lì, ma aveva davvero davvero fame; e poi stando a quello che le aveva detto Ethan, anche Hermione infrangeva le regole ogni tanto, e se poteva farlo lei che era una strega incredibile perchè non poteva farlo anche Miyabi?

Dovrei esserci...

Pensò la giapponesina, arrivando di fronte all'ingresso della cucina: spinse timidamente la porta, guardandosi intorno con aria piuttosto timida; il locale era pieno di elfi, che si voltarono a fissarla curiosi quando la videro.

Ehm... salve... scusate il disturbo... io avrei un po' di fame...

Signorina vuole mangiare? Prego prego, noi sfamare signorina!

Esclamò subito un elfo dopo la domanda di Miyabi, così gentile e disponibile che il volto della bambina si aprì in un sorriso raggiante.

Immagine


Oh... grazie mille!

Rispose Miyabi, più convinta adesso, avvicinandosi al gigantesco bancone al centro della sala per poi sedersi ad una delle estremità e poggiare le mani sul tavolo, attendendo che gli elfi le portassero qualcosa da mangiare per riempirsi il pancino affamato.

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Messaggioda Adam » 19/01/2012, 17:31

Era tardi. Dopo aver cenato, Adam andò a perdere un po' di tempo nell'aula di canto. Da quando era entrato a far parte del coro passava molto tempo lì dentro. Quella sera voleva provare una nuova canzone, serviva un posto tranquillo dove poter tentare e dopo un paio di prove capì che quella non era una canzone che faceva al caso suo. Nel frattempo si era deciso a tornare in sala comune e scendendo lentamente le scale imboccò quel corridoio che portava alle cucine dove poco più avanti avrebbe trovato il suo schifoso letto.

Mhà...!

Aveva imboccato quella via appena in tempo per vedere una ragazzina dalla testa bruna entrare nelle cucine. Inizialmente ne rimase sorpreso, ma dopo, preso dalla curiosità volle scoprire chi fosse, così a passo felpato si avvicinò alla porta.
La parte impicciona di lui stava iniziando a fiorire. Quella scuola era una delle peggiori mai viste ed escluso l'auditorium non c'era nemmeno una cosa divertente da fare, così pian piano iniziò ad affinare l'arte del curiosare. Sua nonna Jane, ne sapeva di queste cose. Una donna aristocratica come lei aveva molto tempo libero e questo gli permetteva di sapere tutto sul vicinato o sulla bella vita di Zurigo. Sicuramente aveva preso questa caratteristica da lei.
Avvicinandosi lentamente alla porta provò a sentire delle parole, ma questa si era già chiusa e non passava nemmeno un suono. E meno male! Con quello che c'era di distanza tra le cucine e il suo dormitorio ci mancava solo che la notte doveva sentire gli elfi lavare i piatti!
Adam allora iniziò ad aprirla lentamente sperando di non essere visto.
Subito dalla piccola fessura uscì uno spiffero di aria calda tipica della cucina. Odore di fritto invase la faccia del ragazzo che a sento riuscì a soffocare un conato di vomito. Dopo essersi ripreso portò l'occhio sinistro sul piccolo spazio che si era formato aprendo leggermente la porta. C'era una figura femminile in piedi esattamente vicino la porta. Adam afferrò poche parole pronunciate in modo scorretto da un elfo.

...noi sfamare signorina!

La figura si spostò per andarsi a sedere vicino al bancone dell'enorme cucina. Solo allora Adam riconobbe Miyabi. Assunse un'espressione sorpresa riconoscendo anche la voce della ragazza che stava ringraziando i servitori.

Serve qualcosa?

La porta fu spalancata da un elfetto dal un colore melmastro, che evidentemente si era accorto di lui.

Ehmm... veramente no...

Adam piegato in due sulla porta dovette rizzarsi subito perchè stava per cadere sull'unto pavimento della cucina. Inchinarsi per scrutare dalla fessura di una porta era una cattiva abitudine... meglio spiare dall'alto, no?!
Sta di fatto che Adam iniziò a contorcersi le mani perchè non sapeva che scusa mettere. L'esserino continuava a fissarlo dal basso.

Io...

Venga, venga.

L'elfo iniziò a fare segno di entrare facendo ampi movimenti con le braccia e Adam si sentì costretto ad assecondarlo.
All'interno l'odore di fritto era ancora più forte e il calore dei fornelli rendeva l'aria molto pesante e umida.

Ehm... Ciao.

Timidamente salutò Miyabi con un cenno della mano e costretto dall'elfo si sedette accanto a lei.

Come va?

Imbarazzato per la situazione iniziò a guardare da tutte le parti voltando la testa per non incrociare lo sguardo della ragazza. La cucina era enorme, non c'era nemmeno una finestra e al soffitto volteggiava candelabri accesi. Era lo stesso incantesimo effettuato in sala grande, ma solo in modo più rude e meno sfarzoso. Le singole candele erano sostituite da candelabri a 5 bracci e volteggiavano quasi a seguire la strada degli elfi passo passo come per illuminargli costantemente la strada. Gli angoli della stanza erano unti e sporchi e da tutte le parti volavano piatti e pentoloni luridi e macchiati. Adam iniziò nervosamente a battere le dita sul bancone anch'esso unto e iniziò a chiedersi cosa ci facesse in quel posto.
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Messaggioda Miyabi » 20/01/2012, 13:34

Nemmeno il tempo di guardarsi un pochino intorno per osservare tutti quei piccoli elfi affaccendati intorno alla cucina, a pulire, rassettare e forse già preparare qualcosa per la mattina dopo, che di fronte a Miyabi venne subito posato davanti un invitante vassoio di pasticcini.

Immagine


Oh... sembrano buonissimi, grazie!

Esclamò la bambina, osservando l'assortimento che aveva di fronte piuttosto indecisa su cosa prendere per primo: alla fine allungò la mano su un pasticcino al cioccolato e lo addentò golosa, mugolando di soddisfazione per quanto fosse buono; nel contempo avvennero due cose.
La prima fu una buonissima tazza di cioccolata calda con panna che le fu messa davanti come accompagnamento dei pasticcini.

Immagine


La seconda fu una voce familiare che la raggiunse alla propria destra, portandola a girarsi con aria meravigliata.

Ehm... Ciao.

Adam!

Gli occhioni della giapponesina si spalancarono con un sorriso meravigliato e felice: non si sarebbe mai aspettata di trovarlo lì, forse aveva fame anche lui? Che coincidenze strane che capitavano in quella scuola, altro che!

Come va?

Tutto bene grazie, e tu?
E' da... tanto che non ci vediamo.


Rispose la bambina, ricordando il loro primo incontro in biblioteca: che conversazione strana avevano avuto... ma non aveva più importanza, erano lì insieme e potevano chiacchierare un pochino se lui fosse stato d'accordo.

Vuoi un pasticcino?

Gli domandò allora, sperando così di metterlo a suo agio.
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Messaggioda Adam » 20/01/2012, 17:11

Miyabi reagì in modo molto sorpreso quando vide il ragazzino.

Adam!

Lei aveva tra le mani un dolcetto al cioccolato e Adam notando il vassoio di pasticcini e la cioccolata pensò subito male della ragazza.

È possibile che non riesce a controllarsi...?

Sembrava una golosona che non riusciva a controllare le proprie voglie. Il Tasso trattenne a stento l'espressioni di una persona disgustata.

Tutto bene grazie, e tu?
E' da... tanto che non ci vediamo.


La ragazza rispose alla sua domanda e com'era d'abitudine chiese la stessa cosa a lui.

Eh già... A me è tutto ok.

Nel frattempo Adam continuava ad evitare lo sguardo della ragazza ancora imbarazzato per la figuraccia che aveva fatto.

Vuoi un pasticcino?

Oh no grazie...

Disse declinando la sua offerta con ampi gesti delle mani.

...puoi mangiarli tutti.

Poi fingendo un sorriso rimase perplesso dal fatto che Miyabi si trovasse nelle cucine a quell'orario così scomodo.

Tu che ci fai qui?

Chiese sperando vivamente per la sua salute che non fosse venuta esclusivamente perchè non riusciva a resistere senza mangiare dei dolcetti.
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Messaggioda Miyabi » 21/01/2012, 20:07

Adam sembrava molto a disagio, e Miyabi non riusciva proprio a capirne il motivo: era colpa sua? Onestamente non le sembrava di aver fatto nulla di male, e poi se non voleva vederla o essere costretto a parlarle se ne sarebbe anche potuto andare, no? Stava finalmente imparando a pensare che non tutto fosse sempre causato da lei, da qualche sua parola o comportamento, ma il modo di fare del Tassetto appariva ai suoi occhi seriamente inspiegabile.

Oh no grazie...
...puoi mangiarli tutti.


Disse lui, declinando così l'offerta della bambina che semplicemente alzò le spalle, rivolgendogli un sorriso prima di prendere un altro pasticcino, questa volta con una fragola sopra, e mangiarlo rapidamente, buttandosi poi sulla cioccolata calda dalla quale cominciò a gustarsi la panna, inzuppandola nel liquido caldo e marroncino nascosto sotto essa.

Tu che ci fai qui?

Avevo fame - mormorò la giapponesina in risposta, abbassando gli occhi con aria quasi mortificata - ho saltato la cena perchè ero troppo impegnata a studiare, e non sapevo come rimediare... così sono venuta qui, e gli elfi sono stati così gentili da darmi subito qualcosina per riempirmi lo stomaco!

Spiegò, sentendosi un pochino in colpa ma consapevole che non l'aveva sicuramente fatto apposta a saltare la cena e a trovarsi lì: aveva fame, e non sarebbe riuscita a dormire bene a stomaco vuoto, perciò il piano era mangiare un pochino, ringraziare gli elfi ed andarsene. Ma prima c'era una domanda che doveva fare al bambino seduto accanto a lei.

Tu invece, perchè sei qui?
Non mi sembra tu abbia fame...
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Messaggioda Tisifone » 21/01/2012, 22:15

Quando era Prefetta dei Draghi Tisifone aveva sempre odiato le ronde notturne: per una persona schiva e rispettosa della privacy come lei andare in giro a scovare coppiette in piena crisi ormonale nei luoghi più bui e nascosti del Castello era una vera e propria tortura. Adesso che era un’Insegnante come non aveva cambiato carattere non aveva neanche cambiato opinione e continuava a considerare quelle ronde qualcosa di stupido e inutile, l’unica differenza era che ora era una sua responsabilità cosa accadeva durante la notte. Ed era questa consapevolezza a farle abbandonare ogni sera i suoi alloggi e a farle fare un giro per quelli che lei considerava i “punti caldi” della scuola: il Bagno dei Prefetti, la Torre di Astronomia, la Guferia e le Cucine. Tutti questi posti, secondo lei, avevano un alto potenziale di attirare gli studenti più indisciplinati, in quanto isolati e tecnicamente romantici.

Bè in teoria ci sono anche i Giardini e il Lago ma se qualcuno è così folle da voler sfidare queste basse temperature per avere un po’ di intimità allora ha tutto il diritto di essere lasciato in pace.

Pensò la donna, scendendo l’ultima rampa di scale che l’avrebbe portata direttamente nei sotterranei. Come al solito aveva iniziato il suo giro dalla Torre di Astronomia, lasciando la Cucina per ultima in modo da essere più vicina ai suoi alloggi. Il silenzio nel corridoio le fece ben sperare che non ci fosse nessuno in giro a quell’ora e anche la porta chiusa era un ottimo indizio. Fece per voltarsi e tornare indietro quando notò che il quadro raffigurante una cesta con della frutta non era al suo posto e questo poteva voler dire solo una cosa: qualcuno era entrato nelle cucine da quel vecchio passaggio segreto e poi non l’aveva rimesso a posto.

E ora vediamo se il visitatore è stato diurno o notturno…

Si disse, lanciando su di sé un incantesimo di Disillusione prima di spingere il quadro e entrare nelle cucine, silenziosa. L’incantesimo non era tanto per prendere di sorpresa gli eventuali intrusi, ma per evitare che gli elfi si accorgessero della sua presenza e iniziassero a importunarla con quella loro gentilezza così estrema da rasentare l’asfissia. Il locale era esattamente come se la ricordava, enorme, perennemente in ordine, con un sacco di pentole di varie dimensioni e elfi che correvano per ogni dove. L’unica cosa che stonava erano i due studenti seduti al bancone centrale che mangiavano e parlavano come se fossero in un pub babbano.

Signorina Stevens Signorino Malvoides…

Disse, annullando l’incantesimo e palesandosi ai due, il corpo avvolto nel suo mantello pesante, il viso impassibile.

Che piacevole quanto inopportuna sorpresa trovarvi qui dopo il coprifuoco.

Continuò ironica, incrociando le braccia sotto il seno, lo sguardo severo che si spostava da Adam a Miyabi, esprimendo delusione per aver beccato uno dei suoi Grifi a violare le regole della scuola.
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Messaggioda Adam » 22/01/2012, 15:11

Miyabi mangiava con gusto i suoi pasticcini. Ora stava affondando il musetto orientale nella tazzona di cioccolata calda. Sobito dopo rispose alla sua domanda.

Avevo fame ho saltato la cena perchè ero troppo impegnata a studiare, e non sapevo come rimediare... così sono venuta qui, e gli elfi sono stati così gentili da darmi subito qualcosina per riempirmi lo stomaco!

Meno male...

Sussurrò a bassa voce, era sollevato dal fatto che la giapponesina non avesse intenzine di soffrire di diabete entro la fine dell'anno. Non aveva nulla contro il cibo e tanto meno contro le persone grasse, ma da quando aveva incontrato Sarah che gli aveva spiegato l'importanza del cibo nella ginnastica Adam stava molto attento a cosa ingerire.

Spoiler:
Per chi volesse più informazioni:
Adam era bassino, magrolino, alquanto agile, ma soprattutto era flessibile. Questo l'aveva appena scoperto. Durante le vacanze passate nella villa dei suoi nonni aveva fatto una scoperta che gli rese la vita più gioiosa. La ginnastica. Non quella che si fa nelle scuole babbane, ma quella vera. Questo sport per lui era nuovo ed era questo che lo rendeva tanto interesante ai suoi occhi.
Sarah. Un semplice nome che nascondeva una campionessa.
A Zurigo spesso e volentieri Adam si sentiva solo, giocava con i suoi cugini, ma era raro che si lasciasse andare. I cuginetti, che avevano pochi anni in meno rispetto a lui, lo credevano un mago (cosa che era) ma prendevano la cosa come un gioco o uno scherzo. Ad Adam piaceva farli sorridere o avere quell'aria misteriosa che lo rendeva tanto divertente ai loro occhi, però a volte sentiva il bisogno di confrontarsi con qualcuno della sua età.
Qui entra in ballo Sarah, 13 anni una bellissima ragazza e per di più era la loro vicina di casa. Adam non sapeva che la casa accanto alla lora fosse abitata e quando sentì delle voci andò a vedere di cosa si trattava. La casa in realtà era vuota da anni, ma mentre il ragazzo era a scuola improvvisamente un'imprenditore la comprò. Sarah non era niente di meno che una ginnasta professionista, era in classifica la terza ginnasta migliore in europa, e ai campionati mondiali del 2103 portò la squadra tedesca alla vittoria. Proprio così la signorina era tedesca e il padre le aveva appositamente comprato quella lussuosa villa a Zurigo per farla allenare in tutta tranquillità per le Olimpiadi del 2104. In meno di un'anno lei sarebbe dovuta diventare la più brava ginnasta del mondo per poter guadagnare una medaglia d'oro Olimpionica. C'era un'unico problema che la separava da Adam: lei era babbana.
Questo inconveniente non fermò Adam e la sua voglia di conoscerla, così con una scusa riuscì a intrufolarsi in casa sua scoprendo l'enorme palestra personale che aveva a disposizione per allenarsi e diventare così la migliore. Questo piccolo reato di violazione della proprietà privata permise al ragazzo di conoscerla. I due divennero amici e in breve tempo lei contaggiò ad Adam la passione per la ginnastica e gli insegnò le basi per diventare un grande ginnasta.
Adam fece tesoro di quei insegnamenti e tutt'ora cad Hogwarts continua ad allennarsi come del resto Sarah contuinua a fare a Zurigo. Per lui è un modo come un altro per appoggiarla, è come un gesto di solidarietà che le deve, una riconoscenza.


La ragazza inoltre sembrava alquanto mortificata e questo fece capire al ragazzo che stava varamente soffrendo la fame.

Tu invece, perchè sei qui?
Non mi sembra tu abbia fame...


Nuovamente la Grifa mise in atto l'educazione domandando ad Adam la stessa cosa che lui aveva chiesto a lei. A quel punto il viso del Tassofesso avampò, non sapeva che scusa mettere.

Ehm...

E ora che le dico?!

Certamente non poteva dire che la stava seguendo e ovviamente non era lì per lavare i piatti insieme agli elfi! Cosa le avrebbe detto?!

Signorina Stevens Signorino Malvoides…

Adam già alquanto agitato per la domanda postagli da Miyabi trasalì sentendo quella voce. Voltandosi verso l'entrata delle cucine cadde quasi dalla sedia vedendo la professoressa Tisifone apparire dal nulla.

Che piacevole quanto inopportuna sorpresa trovarvi qui dopo il coprifuoco.

Capperi...!

Ora aveva un problema più grande. Oltre a trovare una bugia per la ragazzina avrebbe anche dovuto mettere una scusa plausibile per essere in quel lurido posto a quell'orario!
Adam si portò la mano sul viso in segno di disperazione e rassegnandosi portò gli occhi al cielo.

Perchè tutte a me!
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Messaggioda Miyabi » 22/01/2012, 17:59

Adam sembrava totalmente incapace di rispondere alla sua domanda, e Miyabi non riusciva a comprenderne il motivo: non è che aveva chiesto qualcosa di strano... semplicemente la motivazione per la quale si trovava lì. Se non era per la fame, infatti, ci doveva essere un'altra spiegazione: forse era amico di qualche elfo ed era andato a trovarlo? In ogni caso non ebbe tempo di scoprire la risposta del Tassorosso, poichè una voce alle sue spalle le fece prendere un infarto.

Signorina Stevens Signorino Malvoides…

Ah!

Esclamò la giapponesina, trasalendo così violentemente da cadere dalla sedia: ma che si facevano prendere dei colpi così ad una bambina? Mica era abituata a quel tipo di magie, porco Merlino! Se solo fosse stata più grande sarebbe riuscita a contenersi di più, ma essendo la prima volta che capitava una cosa del genere il risultato fu quello.

Ahio...

Mormorò, rimettendosi lentamente a sedere massaggiandosi il sederino sul quale aveva violentemente sbattuto quando era caduta a terra.

Che piacevole quanto inopportuna sorpresa trovarvi qui dopo il coprifuoco.

Professoressa...

La bimba abbassò gli occhi, mortificata: come doveva comportarsi con Tisifone? Inventarsi una scusa per la quale si trovava lì? Forse, ma prima di tutto non era mai stata brava ad inventarsi motivazioni strane... e secondo non le piaceva proprio per niente mentire: no, avrebbe detto la verità sperando che la docente potesse capirla.

Mi dispiace professoressa Samyliak, so che non dovrei essere qui, ma... avevo tanta fame. Non ho cenato stasera perchè stavo studiando Incantesimi - domani pomeriggio la professoressa Vireau ci farà svolgere un compito in classe pratico - e quando mi sono accorta di che ora si fosse fatta ho pensato di fare un piccolo spuntino qui nelle cucine, perchè sennò non ci sarei proprio arrivata a domattina... le chiedo scusa.

Spiegò Miyabi, abbassando il capo con aria di scuse: sapeva bene che non c'erano giustificazioni valide, aveva violato il regolamento e ne era consapevole... ma non l'aveva fatto con cattiveria. Sarebbe bastato alla donna? E soprattutto... quale sarebbe stata invece la motivazione che avrebbe dato Adam? Non era sicuramente per il cibo, e si vedeva - davanti a Miyabi c'erano cioccolata calda e pasticcini, davanti a lui niente - perciò che avrebbe fatto, avrebbe mentito o detto la verità?
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Messaggioda Tisifone » 23/01/2012, 11:29

Alla comparsa di Tisifone i due studenti ebbero reazioni differenti, in linea con il loro carattere. Mentre Adam rimase tecnicamente impassibile, limitandosi ad alzare gli occhi al cielo, probabilmente per maledire Merlino e tutti i maghi del passato per la sfortuna in cui erano inciampati, Miyabi fu spaventata da quella apparizione improvvisa tanto da cadere dalla sedia.

Ah! Ahio…

Vedendo la sua Grifoncina a terra che si massaggiava il didietro, Tisifone scosse la testa con aria alquanto sconsolata.

Signorina Stevens spero che con il tempo lei smetta di sorprendersi per le magie più ovvie…

Mormorò senza tono di accusa nella voce, allungando la mano per aiutare la ragazzina ad alzarsi: un comportamento ambiguo forse ma in linea con il carattere della donna. Anche se non sembrava la piccola giapponesina le piaceva, anzi quasi le faceva tenerezza ma non per questo poteva o doveva tenere con lei un comportamento palesemente più morbido. Forse in privato, chissà!

Mi dispiace professoressa Samyliak, so che non dovrei essere qui, ma... avevo tanta fame. Non ho cenato stasera perchè stavo studiando Incantesimi - domani pomeriggio la professoressa Vireau ci farà svolgere un compito in classe pratico - e quando mi sono accorta di che ora si fosse fatta ho pensato di fare un piccolo spuntino qui nelle cucine, perchè sennò non ci sarei proprio arrivata a domattina... le chiedo scusa.

Lei studia troppo Signorina e questo le fa onore. Ho sentito dire che la Professoressa Vireau è molto esigente…

Commentò, elogiando tra le righe la ragazza, senza però alcuna inflessione nella voce.

…Questo però non giustifica il suo comportamento sconsiderato. Se aveva fame poteva venire da me e l’avrei accompagnata: non è sicuro per i primini soprattutto aggirarsi per il Castello da soli la notte, oltre ad essere contro le regole.

Purtroppo per quanto potesse comprende le motivazioni che avevano spinta la Grifoncina a recarsi nelle cucine non la poteva in alcun modo giustificare, a maggior ragione davanti a uno studente di un’altra Casata.

E lei Signorino Malvoides? Che giustificazione ha per questo suo comportamento?

Chiese quindi, rivolgendo la sua attenzione sul Beauxbatonsino, come l’aveva ribattezzato durante il viaggio in treno per Hogwarts a causa del suo continuo paragonare tutto alla ex scuola di Beauxbatons.

E per favore, non mi dica bugie, è una cosa che non sopporto.
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Messaggioda Adam » 25/01/2012, 15:45

Ad Adam stava scoppiando la testa. Non ce la faceva più, quella scuola era un disastro! Professori che spuntano nei momenti meno opportuni, Elfi domestici che ingannevoli ti fanno accomodare, alunne che cascano dalle sedie!
Miyabi infatti si ritrovò a terra nell'arco di pochi secondi e il ragazzo non capì nemmeno la motivazione. Dopotutto la professoressa Tisifone non era apparsa urlando come una megera. In ogni caso la ragazzina si rialzò con l'aiuto della capo scuola e iniziò a spiegare le sue motivazioni come fosse un gargoyle a cui piace parlare troppo.

Ma guarda questa...!


Adam la guardava sconvolto. Era incredibile! Le era bastato sbattere gli occhietti per passarla franca!

Lei studia troppo Signorina e questo le fa onore. Ho sentito dire che la Professoressa Vireau è molto esigente…

Adam tornò a mettersi la mano sugli occhi. Perfino in questi momenti non si poteva fare a meno che elogiare i propri studenti! E certo! Perchè così si trova sempre una giustificazione per una regola infranta! E per lui? Dov'era Simon? Quell'inutile scozzese stava sicuramente sorseggiando tè seduto sulla poltrona mentre lui è lì a prendersi una ramanzina.

…Questo però non giustifica il suo comportamento sconsiderato. Se aveva fame poteva venire da me e l’avrei accompagnata: non è sicuro per i primini soprattutto aggirarsi per il Castello da soli la notte, oltre ad essere contro le regole.

Poi uno si chiede perchè Hogwarts fa schifo!

Adam riportò gli occhi al cielo sicuro che ora la professoressa gli avrebbe dato una punizione lunga quanto il cappello di Merlino per penalizzarlo del fatto che i Tassifessi sono terzi e i Grifi ultimi. E certo! Un motivo per togliere punti lo si trova sempre!

E chi ci va di mezzo ora? Io! Miyabi l'ha scampata con poco!

E lei Signorino Malvoides? Che giustificazione ha per questo suo comportamento?

Per tutte le bacchette di fenice!

E per favore, non mi dica bugie, è una cosa che non sopporto.

E certo! Perchè quando uno sa fare una cosa non può farla!

Mentire era la cosa che gli riusciva meglio! Togliergli le bugie era come privarlo di un braccio!
Adam scosse la testa pensando a cosa avrebbe dovuto dire.

Mannaggia i Mangiamorte! Sono solo le 22! Ma perchè qui nessuno si fa gli affari suoi!

Bhè vede io ho una motivazione ancora più valida.

Non sapeva fare il giochetto degli occhioni, ma gli riusciva bene quello delle argomentazioni. Cioè parlare, parlare e parlare fino a un totale convincimento della persona.

Stavo tornando dalla sala grande perchè avevo dimenticato lì la cravatta ed ero andato a prenderla.

E così dicendo indicò la cravatta nero-gialla che aveva ancora al collo.

Tornando in sala comune ho visto il quadro della cucina aperto, mi sono incuriosito e vedendo tutti questi elfi a lavoro ho pensato che magari qualcuno sapesse dirmi qualcosa di più sulla protettrice di Tassorosso, Tosca, visto che la sua passione era cucinare.

Allargò un sorrisone sulle labbra indicando gli elfi e la cucina.

Che schifo... Come poteva una persona sana di mente avvicinarsi alla cucina se aveva a disposizione tutti questi elfi? Era veramente una sciocca Tosca e dai quadri in sala comune era pure una grassona, ma non si vergognava? Bhè io mi vergogna di far parte della sua casa!

Adam pensò le cose più brutte che un Tassofesso potesse mai dire. Eppure in quella situazione così strana, lui appariva tranquillo come se tutte quelle baggianate fossero la verità. Non traspariva acidità o avversione dal suo volto, ma solo la semplicità di un bambino che si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Era davvero un brav'attore!

Spoiler:
Scusatemi per il ritardo!! ^-^
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