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Portico

Messaggioda Vergil » 27/10/2012, 18:42

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Certo che nel western sarebbe stata tutta un'altra cosa...

Commenti profondi quelli di Vergil Cartwright quella notte che, proprio come al solito, quando si avvicinava la pienezza lunare si ritrovava al portico a fissare il cielo, ricco di stelle e di nessuna nuvola, per fortuna, ripensando a qualche argomento di lezione e forse anche a cose più interessanti, tralasciando ovviamente la corsa degli struzzi consigliata dal padre, idem vale per l'allevamento di fenicotteri, sul quale la madre aveva puntato a convincerlo per ben due settimane di fila.
A dire il vero però, il prefetto Tassorosso non era ancora giunto al portico, però ci stava arrivando, con calma e tranquillità, scendendo le scale "mobili" di Hogwarts senza frenesia alcuna; in fondo la luna mica si sposta.
Erano stati giorni intensi, giorni durante i quali aveva visto poco la fidanzata, Arianna, per via dei suoi continui allenamenti privati con il docente di Difesa, si, alla fine lo aveva confessato anche a lui non potendosi certo inventare scuse plausibili ogni volta per sfruttare la maggior parte delle serate libere a disposizione.
Un bel casino quello, soprattutto dal momento stesso in cui loro dovevano ancora ingranare bene come coppia, non erano rodati come Typhon e Alexis, per quanto stessero insieme da un tempo simile, anzi, forse probabilmente uguale.
Arianna era una tipa tosta e lui si stva "intostando" con più calma di quanto ci stesse mettendo Typhon ad ammorbidirsi per via della sua vicinanza con la prefetta Parker, forse lui era meno capace o magari il processo di calma era più semplice del processo di rinforzo, chissà.

Dì la verità, Cartwright, tu vuoi già i capelli bianchi vero?

Troppi troppi ragionamenti, forse aveva decisamente ragione.
Per uno come lui, abituato a farsi pochissime domande e a darsi altrettante risposte, tutti quei quesiti e quei ragionamenti sulle differenze di coppia o su come il mondo sarebbe stato differente se ambientato nel west erano decisamente troppi, doveva prendersi la meritata pausa, la pausa lunare quindi, quella di rito, quello che tanto, girava che ti girava, lo conduceva di nuovo a pensare in lungo e in largo, con la fantasia e con l'ingegno.
Negli ultimi tempi, seguendo le lezioni del professor Sykes, si era chiesto spesso se il docente un giorno avesse mai accettato di aiutarlo a diventare un Auror.
Una carriera davvero superlativa, almeno dal suo punto di vista.
Tutti sembravano avere un punto di riferimento: Alexis con la Vice Preside, Typhon con la Vilvarin, Arianna con Vastnor... E lui?
Lui aveva un'ottima intesa con la CapoCuoca elfa, verissimo, o con il Presidente del Club "Le mutandine delle streghe, sempre bianche!", ma più di quello non aveva appoggi seri, qualcosa che lo rendesse effettivamente in connessione con un mondo nuovo.

Per quanto le mutandine bianche lo sarebbero... Cavoli, Arianna le porta sempre nere!

Ecco un altro sproloquio, mentale, proprio poco prima di raggiungere le porte del castello ed uscire definitivamente, con la luce dell'asteroide di tutti gli asteroidi che illuminava intensamente tutto il perimetro del portico, e regalava a Vergil un sorriso sincero, rilassato, quello di una persona che attendeva da parecchio quel momento, soltanto per bearsi di quegli attimi di silenzio accompagnati dal fresco rintocco dei minuti notturni e magari dalla composizione di qualche nuova canzone da fare al sax da solo o con Calvin ed Evan.
Comunque, proprio per coprirsi da quel largo fresco dell'area, Vergil aveva optato per una camicia di flanella pesante, invernale, accompagnata da una maglietta a maniche lunghe, nera.
Dei semplici jeans di colore classico e qualche solito braccialetto ai polsi con relativa collanina al collo, la classica mise alla Cartwright.
Non fu però il solo a decidere di accompagnare la chiusura della propria serata con il cielo stellato di Ottobre, anche se in un primo momento non fu tanto quello a catturare l'attenzione del prefetto che di fatto non aveva ancora visto nessuno, quanto che non appena giunse al centro del portico, scese le scale, nel cielo si dipinse la scia di una stella cadente.

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Ooohh, grande... Desiderio desiderio!

Quanto vorrei poter condividere del tempo in più con la ragazza dei miei sogni...

Un naturale e stranamente insospettabile romatico il Tasso, che socchiudendo gli occhi pensò a quel desiderio, legato al voler cercare di stare un poco più assieme ad Arianna, viste le poche ore a disposizione che tentavano di condividere tra una lezione e l'altra o poco dopo il pranzo e la cena, raccimolando si e no una mezz'oretta abbondante.
Differentemente però da quanto desiderato dal ragazzo, non appena ri-aprì gli occhi davanti a lui, sentendo un movimento nuovo spostò l'osservazione sul davanzale del portico, individuando una ragazza dai capelli scuri che per un micro-secondo gli parve quasi essere la sua fidanzata, segno quindi evidentemente che la stella cadente aveva sortito il suo effetto, ma invece, la voce che giunse poco dopo fugò ogni dubbio riguardo l'inaffidabilità del cielo.

Ciao...

In un primo momento, Vergil rimase leggermente stranito nel trovarsi lì una ragazza di punto in bianco, forse vista qualche volta tra una lezione e l'altra ma sulla quale non aveva mai fatto particolare attenzione.
Di riflesso comunque, ripensando al suo desiderio precedente, gli venne spontanea la domanda ironica, seppur fatta con una espressione alquanto seria e confusa, inizialmente.

Ciao a te... Scusa ma... Sei per caso la ragazza dei miei sogni?
Chiedo per sicurezza, non vorrei ti avesse mandato la stella cadente pensando che io fossi single!


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Stavo guardando le stelle... ti dispiace?

Eh?
Ma no, figurati... Ho disdetto il contratto di proprietà del cielo giusto ieri, quindi accomodati pure!


E a quel punto dunque, sorse quel sorriso sincero, divertito e burlone che in modo classico incorniciava il volto di Vergil, il quale si decise a fare qualche altro passo avanti, osservando attentamente le fattezze della ragazza, una ragazza di un così bell'aspetto da apparire quasi irreale e innaturale. Per alcuni istanti rimase fisso, a bocca semi-aperta, a fissarla da capo a piedi, facendosi una panoramica di tutto il corpo, probabilmente sarebbe quasi arrivato a chiederle di fare un giro su se stessa per avvalersi anche della panoramica del sedere, ma preferì rimanere in silenzio, non esagerare quando una stella cadente cerca di farti un piacere, metti che si arrabbia.

Io sono Melia Herbert, Prefetta di Serpeverde...
E tu?


Ah ma allora sei tu la "bellezza stratosferica dagli occhi dorati" della quale parlava Evan!
Chambers, lo conosci? E' anche membro onorario del club "Le mutandi-..."


Attimo di pausa.

... Lasciamo perdere!
Allora, dicevamo? Ah si, sono Vergil Cartwright, Prefetto di Tassorosso, in poche parole siamo colleghi!


Aggiunse al termine della sua veloce presentazione, mentre le tendeva la mano per stringerla con delicatezza e affabilità, in chiaro e semplice simbolo di amichevole conoscenza tra studenti con uno stesso incarico di indubbio prestigio.
Spesso il ragazzo si soffermò sulle labbra di lei, sulla fisionomia del corpo di Melia, non capacitandosi del perché la trovasse così attraente e sensuale, anche senza che lei facesse nulla per accentuare quei lati di se, come movimenti particolari o altro, solamente una notevole voce candida, melodiosa, cristallina, simile a quella di un angelo sceso dal cielo.
Di certo differente da quella che invece possedeva la sua fidanzata Arianna: forte, decisa, maliziosa ed esageratamente donna, la voce che in assoluto preferiva di più al mondo.

C'è da dire però che anche la voce di questa ragazza mi fa vibrare alcune zone... Ti ispira proprio di...
No no no, cattivo Vergil, questo si chiama "tradire col pensiero", non si fa!
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Messaggioda Melia » 27/10/2012, 19:11

Ciao a te... Scusa ma... Sei per caso la ragazza dei miei sogni?
Chiedo per sicurezza, non vorrei ti avesse mandato la stella cadente pensando che io fossi single!


Un sorriso luminoso e delizioso si aprì sulle labbra della Serpeverde a quelle parole, segno che Melia apprezzava, almeno all'apparenza, il modo scherzoso di fare di lui: lo studiò con lo sguardo, non avendo mai avuto modo di guardarlo così da vicino; era un bel ragazzo, ma all'effettiva accanto ad Arianna non lo vedeva così bene. Forse era il pensiero di Alexis ad influenzarla ma poco male, voleva divertirsi e ci sarebbe riuscita di sicuro.

Eh?
Ma no, figurati... Ho disdetto il contratto di proprietà del cielo giusto ieri, quindi accomodati pure!


E questa volta fu una bellissima risata, dolce, melodiosa, argentina e delicata a scaturire dalle labbra rosse e carnose di lei, che reclinò appena il collo all'indietro lasciando scoperto il collo diafano, in un gesto di ingenua ed innocente sensualità, o almeno così sarebbe apparso a Vergil ed in fondo era quella la cosa importante.
Quando la risata finì, la ragazza tornò a guardare il Prefetto dei Tassi negli occhi, sfarfallando le ciglia lentamente mentre faceva un paio di passi verso di lui, permettendogli così d'inebriarsi del dolce profumo di muschio bianco che sembrava provenire da ogni parte di lei.

Ah ma allora sei tu la "bellezza stratosferica dagli occhi dorati" della quale parlava Evan!
Chambers, lo conosci? E' anche membro onorario del club "Le mutandi-..."


Mh?

... Lasciamo perdere!
Allora, dicevamo? Ah si, sono Vergil Cartwright, Prefetto di Tassorosso, in poche parole siamo colleghi!


Melia osservò per qualche secondo la mano tesa del ragazzo, quasi fosse indecisa, ma alla fine allungò il braccio ed andò a sfiorare con le dita fredde quelle di lui, in un contatto che sperava provocasse nel Tassorosso un brivido e di sicuro non solo per la bassa temperatura del corpo della Prefetta.

Piacere di conoscerti, Vergil... ho sentito parlare di te.
Fai parte del coro, giusto? Qualche giorno fa ho conosciuto la sua organizzatrice, Alexis.


Disse la Serpeverde, lasciando che la voce delicata e morbida, avvolgente e calda arrivasse fin da lui e lo sfiorasse, come una morbida carezza sensuale, come un abbraccio di puro fuoco in grado di abbassare ogni sua difesa. Ancora un sorriso in sua direzione prima di voltarsi appena a guardare il cielo, di profilo quindi rispetto a lui con le braccia incrociate al petto come se avesse freddo, in una posa così perfetta, così delicata e così bella da sembrare appena uscita da un quadro rinascimentale.

E' bellissima la Luna stasera... non ti pare?
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Messaggioda Vergil » 27/10/2012, 20:54

Piacere di conoscerti, Vergil... ho sentito parlare di te.
Fai parte del coro, giusto? Qualche giorno fa ho conosciuto la sua organizzatrice, Alexis.


Hai conosciuto la bellissima Lex?
Avevo una cotta per lei un tempo, di quelle stratosferiche per altro!
Si, faccio parte del coro e vi fa parte anche Evan Chambers, il ragazzo filantropo che ti nominavo prima...


Avanzò di qualche passo, avvicinandosi a lei ed affiancandola per appoggiarsi con la schiena alla ringhiera di pietra del balcone del portico.
A questo punto, non desiderava di certo rovinare i piani della bella collega, visto che comunque il cielo era una bellezza di dominio pubblico.
La voce di lei anche poteva essere un ottimo elemento interessante per il coro scolastico, che poi, coro, assomigliava più ad un club di musica che ad un vero e proprio coro, dato che non si facevano spesso manifestazioni od eventi in comune, ma spesso e volentieri invece, le persone che ne facevano parte andavano lì e si esercitavano, suonando indisturbate e dando vita alle vere inclinazioni dei sentimenti e delle emozioni.

La musica è un vero spettacolo sai?
L'ho scoperta quando avevo nove anni, il giardiniere della mia famiglia suonava il sax, un tipo eccentrico, senza dubbio...
Mi insegnò lui ad utilizzarlo e a cavarmela, lo trovai subito uno strumento eccezionale, non lo trovi anche tu... Grintoso?


Stringendole appena la mano poi, Vergil dilatò le pupille parecchio in vista del suo stupore determinato dai piccoli ghiaccioli rappresentati dalle dita di Melia che gli avevano appena sfiorato la pelle.
In vita sua, nemmeno quando in un sogno aveva giocato a braccio di ferro con un pinguino, gli era mai capitato di sentire un arto così gelido, almeno non quello di un normale essere umano.
Si stranì, sicuramente, leccandosi le labbra preparandosi a parlare, chiedere spiegazioni riguardo quel bel problemone rappresentato dal potenziale freddo da iceberg della splendida ragazza di fronte a lui, ma in quello stesso secondo, lei lo anticipò parlando in tono calmo, tranquillo, accompagnato poco prima da una leggera risatina che sembrava provenire direttamente dai cori più alti del paradiso.

E' bellissima la Luna stasera... non ti pare?

Eh?

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Si volse, alzando gli occhi al cielo, quasi stava cadendo nel tranello di fissarle il sedere mentre lei gli dava le spalle per appoggiarsi con i gomiti alla ringhiera e guardare lontano.
Pericolo tradimento visivo scampato, almeno per quella volta!

Ah si si... Davvero splendida, la crescente è la mia preferita, forse perché è con questo tipo di luna che sono nato...
Vengo qui una volta al mese a contemplarla e non ci crederai ma ogni volta mi sembra... Diversa!


Si stupiva anche di se stesso per certi versi, quando pensava certe assurdità, certe piccolezze che sottolineavano però in lui un animo molto profondo, molto attento ai piccoli particolari, come la necessità di prendersi un secondo per se, per riflettere su ciò che lo circondava e lo faceva sentire vivo.
La luna era una delle protagoniste più forti di questi pensieri, fantasie, idee e lungimiranze della notte, ma in fondo, dentro di se Vergil pensava bene di peccare molto in originalità dato che la luna era più o meno un esempio di riflessione per tutti.

O graziosa luna, io mi rammento
Che, or volge l'anno, sovra questo colle
Io venia pien d'angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.


Dopo aver pronunciato quelle parole, direttamente da un antico e famoso brano di poesia italiana, esposto chiaramente con il dialetto volgare della lingua sua di appartenenza, trasse un bel sospiro, scuotendo il capo guardando alcuni secondi in direzione degli alberi lontani delle selve che venivano illuminati cordialmente da quella placida sfera pallida con tanti crateri e solitudine.
Volse il volto a guardare Melia che, qualora avesse esposto una espressione un poco confusa e in difficoltà, allora lo avrebbe invogliato a proseguire per sedare ogni dubbio o perplessità, ovviamente il tutto con un bel sorriso divertito e sereno.

E' una poesia molto molto vecchia, me l'ha insegnata mio padre, o meglio, me l'ha ripetuta così tante volte davanti alla luna crescente da quando ero piccolo che ormai è parte di me e la ricordo alla perfezione... Significa più o meno:

Oh leggiadra luna, io mi ricordo
che, si compie adesso un anno, sopra questo colle
da quando venivo pieno d’angoscia a contemplarti:
E tu stavi allora su quella selva
Come fai ora, che tutta la rischiari.


O una cosa simile, comunque il succo della storia è quello.
La pronuncio ogni mese quando vengo qui da un anno a questa parte, che è lo stesso periodo che risale al mio primo arrivo ad Hogwarts dalla scuola americana, la Cyprus, la conosci? Forse prima anche tu studiavi lì per quanto non mi ricordi molto di ragazze incantevoli come te...


E non esagerare coi complimenti, c'è Arianna che si sta rivoltando... Tra le lenzuola!

Tornò di nuovo verso la luna con gli occhi, per alcuni istanti silenzioso, osservandola ancora come se fosse qualcosa di non solo raggiungibile ma anche inspiegabile.
Già, quello era un Vergil che né Arianna, né Alexis avevano visto mai, il Vergil malinconico, il Vergil al quale ogni tanto, mancava la sua casa.
Si morse appena il labbro superiore, giocando nel frattempo con la propria collanina rigirando il pendaglio dalla forma tribali fra le dita della destra, non con fare nervoso ma soltanto per... Fare qualcosa.
Riprese a porgere attenzione sulla moretta, o castana forse, col buio non si poteva dire facilmente, l'unica cosa certa era lo scintillio spettacolare dei suoi occhi d'oro, incredibili.

Ti capita mai di sentirti fuori posto?
O di essere... Non lo so... Senza un vero scopo?
Ci sono momenti nei quali lo penso fortemente... E sai che mi rispondo?
Tutti abbiamo un destino, tutti possiamo fare un percorso ineguagliabile... Già, ora va' a capire qual'è il mio!


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Messaggioda Melia » 27/10/2012, 21:24

Hai conosciuto la bellissima Lex?
Avevo una cotta per lei un tempo, di quelle stratosferiche per altro!
Si, faccio parte del coro e vi fa parte anche Evan Chambers, il ragazzo filantropo che ti nominavo prima...


Ma senti senti senti...

Pensò Melia, gli occhi che scintillavano appena di più per la sorpresa: e così Vergil in passato aveva avuto una cotta per Alexis, che però ora era, a quanto aveva capito, fidanzata con un altro; sarebbe stato il caso di provare a farli riavvicinare, per il gusto di scombussolarli?

Uhm, non finché non incontro il Drago che sta con lei... per ora meglio limitarsi a far allontanare il Tasso dalla Draghessa, un passo alla volta.

Decise silenziosa la Herbert, mentre il ragazzo proseguiva a parlare: era molto estroverso come l'altra Tassorosso che Melia aveva conosciuto con Jorge, Cappie; chissà, forse era una caratteristica della Casata giallo-nera, chi poteva dirlo.

La musica è un vero spettacolo sai?
L'ho scoperta quando avevo nove anni, il giardiniere della mia famiglia suonava il sax, un tipo eccentrico, senza dubbio...
Mi insegnò lui ad utilizzarlo e a cavarmela, lo trovai subito uno strumento eccezionale, non lo trovi anche tu... Grintoso?


Non l'ho mai suonato... ma penso sia uno strumento bellissimo - convenne Melia, e nel suo tono traspariva la più assoluta sincerità per quanto, se solo Vergil l'avesse conosciuta, avrebbe scoperto che non c'era nessuno più bravo di lei a fingere - Devi avere molto talento per essere riuscito ad entrare nel coro, so che la professoressa Vireau è molto severa ed esigente coi suoi studenti.

Aggiunse la Serpeverde, così da fare un complimento nemmeno troppo velato al Tassorosso su cui posò le iridi dal taglio verticale e di colore dorato e a cui donò un piccolo sorriso dei suoi, timido, dolce, innocente e puro più di qualsiasi altro possibile e fattibile, anche da un angelo vero e proprio sceso in Terra giusto per consentire quel paragone.
Si strinsero la mano, ma Melia non diede tempo a Vergil di riflettere su quanto fosse fredda visto che si mise subito a parlare della Luna.

Ah si si... Davvero splendida, la crescente è la mia preferita, forse perché è con questo tipo di luna che sono nato...
Vengo qui una volta al mese a contemplarla e non ci crederai ma ogni volta mi sembra... Diversa!


Forse lo è davvero... diversa, dico.
Forse ha mille sfaccettature che noi non contempliamo, ma che comunque esistono in lei.


Mormorò Melia, rimanendo ancora per qualche istante con lo sguardo ipnotico ed intenso su di lui prima di alzarlo verso la Luna, studiandola silenziosa e riflessiva fino a che la voce del ragazzo non la raggiunse, facendole percepire il suono di una lingua che non conosceva e che la portò a voltare il capo in sua direzione con la fronte appena corrugata.

E' una poesia molto molto vecchia, me l'ha insegnata mio padre, o meglio, me l'ha ripetuta così tante volte davanti alla luna crescente da quando ero piccolo che ormai è parte di me e la ricordo alla perfezione... Significa più o meno:

Oh leggiadra luna, io mi ricordo
che, si compie adesso un anno, sopra questo colle
da quando venivo pieno d’angoscia a contemplarti:
E tu stavi allora su quella selva
Come fai ora, che tutta la rischiari.

O una cosa simile, comunque il succo della storia è quello.


E' una poesia bellissima.
Di chi è?


Domandò la Herbert con lo sguardo profondo puntato sul viso del Prefetto, quasi sembrasse volergli scrutare l'anima: eppure la sua espressione era serena, tranquilla, angelica in tutto e per tutto, come fosse davvero la Ninfa che tanto era convinto di aver scoperto il Delfino Jorge al loro primo incontro.

La pronuncio ogni mese quando vengo qui da un anno a questa parte, che è lo stesso periodo che risale al mio primo arrivo ad Hogwarts dalla scuola americana, la Cyprus, la conosci? Forse prima anche tu studiavi lì per quanto non mi ricordi molto di ragazze incantevoli come te...

So che è la scuola americana, ma non sono mai stata lì... questo è il mio primo anno ad Hogwarts, fino ad ora ho studiato a casa... come privatista.

Rispose Melia, alzando appena le spalle: già, quante cose si era persa, quante cose aveva lasciato indietro per... per cosa? Forse per permettere al suo potere di crescere e svilupparsi, chi poteva dirlo?
Già, a proposito del suo potere, quando sarebbe stato il momento perfetto per usarlo?

Ti capita mai di sentirti fuori posto?
O di essere... Non lo so... Senza un vero scopo?
Ci sono momenti nei quali lo penso fortemente... E sai che mi rispondo?
Tutti abbiamo un destino, tutti possiamo fare un percorso ineguagliabile... Già, ora va' a capire qual'è il mio!


Eccolo, il momento perfetto, servito su un vassoio d'argento... o su una fetta di Luna, vista la serata.
Lo sguardo di Melia s'illuminò ancora di più mentre annuiva lentamente in direzione del ragazzo, cercando la concentrazione per richiamare a sé il potere insito dentro di lei: la voce, poco dopo, uscì più calda, più avvolgente, e le parole appena più lente come se, appunto, stesse tentando d'irretire il Tassorosso di fronte a lei.

Sì... capita di sentirsi così.
E' in quei momenti che quasi ci vorrebbe qualcuno... che ci indichi la strada da seguire... non trovi?



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Messaggioda Vergil » 27/10/2012, 22:05

Non l'ho mai suonato... ma penso sia uno strumento bellissimo.
Devi avere molto talento per essere riuscito ad entrare nel coro, so che la professoressa Vireau è molto severa ed esigente coi suoi studenti.


Il ragazzò arrossì visibilmente, dato che non era molto abituato a ricevere complimenti dalle ragazze, a parte l'essere un tipo alla mano e simpatico si intende... Attraente forse per cinque o sei ragazze... In tutto il mondo!
Sorrise, facendole un occhiolino, in segno di ringraziamento per quelle parole spontanee che sembravano più che vere, autentiche come l'oro nascosto nei canali del sud-America, così difficile da trovare ma il più prezioso di tutti.
Lo stesso oro per altro, intriso negli occhi di Melia che trasmetteva di continuo una sorta di incredibile magnetismo; più Vergil le stava vicino e più sentiva il desiderio beh... Come dire... Si, insomma, il desiderio, punto.

Forse lo è davvero... diversa, dico.
Forse ha mille sfaccettature che noi non contempliamo, ma che comunque esistono in lei.


Io e te la pensiamo allo stesso modo Mel, davvero!
Ogni volta che la riguardo mi sembra differente, il famoso discorso delle diverse facce della luna quante sono le diverse facce della realtà, hai presente il racconto?


No, magari Melia, anzi, Mel, per come l'aveva da poco battezzata il prefetto dei tassi, non era a conoscenza di quella particolare storia che si tramandava nella cultura filosofica sia babbana che magica, oppure si, chi poteva dirlo con esattezza?
Qualora però lei avesse risposto che non ne conosceva nulla, ci avrebbe pensato il capellone americano a risolvere la situazione, svelandole il particolare e molto culturale mistero.

Si pensa che le fasi lunari, oltre al classico discorso del cambio sul piano astronomico, si modifichino perché in realtà nel corso del tempo si mescolino insieme diverse realtà, diverse dimensioni, per questo potrebbero esistere i deja-vu, perché magari noi stessi di un'altra dimensione abbiamo già vissuto quel determinato momento e lo abbiamo trasferito nella coscenza dell'altro io... Otto fasi lunari, otto dimensioni diverse... Otto realtà, otto scelte, otto bivi con infinite scelte da poter prendere... Forse ti sto decisamente annoiando, ma valeva la pena raccontarlo, mi sono venuti i brividi!

E' una poesia bellissima.
Di chi è?


Un poeta italiano, Leopardi dovrebbe chiamarsi, se non sbaglio... Un dannato genio!
Nelle scuole babbane queste cose non si fanno quasi più e in quelle magiche, cosa te lo dico a fare...


Si, Vergil era uno di quei ragazzi sostenitori della cultura babbana anche nel mondo magico, poiché c'erano parecchie sfumature della cultura dei non maghi che non bisognava di certo prendere tanto sotto gamba.
La matematica per esempio, o la filosofia, per non parlare della biologia o la storia dell'arte, ma non poteva di sicuro imporre un discorso simile ad un percorso formativo organizzato dal Ministero da circa... Tanti secoli.
Per quanto un tipo rivoluzionario, sapeva alla grande che quella sarebbe stata una guerra persa in partenza, quindi non si scaldava più di tanto e nei ritagli di tempo esitivi gli piaceva consultare qualche libro rimediato dalla famiglia per dare uno sguardo attento a tutta la cultura babbana purtroppo non possibile da spiegare semplicemente durante le lezioni di babbanologia.

Anche perché penso che se Sykes si mettesse a fare gli algoritmi o le disequazioni fratte assisteremmo ad una specie di sommossa generale culminante con il rogo di Hogwarts... Uhm...

Scosse il capo, dimenticandosi momentaneamente di quell'immagine fantasiosa del castello che viene saccheggiato e messo a ferro e fuoco nel mentre Logan con un semplice scusa si congeda dal corpo docente tornando alla sua vita e alla pizza.
Adesso era il momento di dare la giusta attenzione a Melia Herbert, la prefetta alla quale aveva appena fatto una domanda molto importante, molto interessante, che lo spinse a confidarsi un poco con lei, chiederle qualcosa inerente anche e soprattutto a domande che si faceva da solo in quelle notti, quelle sere solitarie e malinconiche.
Di tutta risposta, la ragazza pose maggiore focalizzazione su di lui, così tanto da farlo sentire al puro centro del discorso, come se i due avessero sul serio molto ma molto in comune.
Molto bella, Mel, senza ombra di dubbio, spesso e volentieri con quegli sguardi da lasciare senza fiato e difatti, fu proprio durante uno di questi che Vergil percepì come per un secondo la mente più leggera ed una iniziale incapacità di parlare o formulare una frase completa o articolata, ma che gli stava prendendo?
Allucinante come una bellissima fanciulla potesse farti provare determinate emozioni e di certo essendo fidanzato non poteva permettersi di trovarsi in uno stato di simile attrazione nei suoi confronti.
Fece appena un passo indietro, simulando che il movimento fosse a causa di un cambio di postura, rimanendo però a guardarla con intensità, desiserando ora risponderle, dato che pareva esser tornata funzionante la lingua.

Sì... capita di sentirsi così.
E' in quei momenti che quasi ci vorrebbe qualcuno... che ci indichi la strada da seguire... non trovi?


Si, credo che sia giusto quello che dici... Ma spesso e volentieri le persone capita che comprendono se hanno o meno un percorso da seguire, da svolgere... Quindi trovandosi in una condizione di vantaggio, ti lasciano un poco indietro.
E' per questo che io cerco disperatamente la mia di strada, per essere sempre al passo con le persone che amo, che mi stanno a cuore, e per sentirmi anche completo ed in pace con me stesso...


Auror, lui quello voleva fare, ma allo stesso tempo aveva molta paura di uscire di lì, da quel guscio così forte e difensore quale era Hogwarts.
Invece, i suoi amici e quelli che lo erano anche di meno parevano avere gli spasmi dalla voglia di andarsene, di aprirsi alla vita vera, all'avventura, mettendosi in gioco, vivendo alla giornata e sfruttando le proprie capacità nel modo migliore.
Anche lui desiderava l'avventura e l'estro della sorpresa giornaliera, ma era più forte di lui, non possedeva ancora la spinta, la scossa necessaria per mollare davvero le mani dall'appiglio della sicurezza scolastica e lanciarsi nel vuoto, completamente, in un salto mortale che poteva provare se possedeva anche lui le ali formate e adatte a volare via lontano.
Lasciarsi da quell'appiglio era l'unico modo, l'unico e il solo, e in quello stesso istante, si accorse che vi era aggrappato con troppa energia per essere uno studente del sesto anno.
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Messaggioda Melia » 27/10/2012, 22:36

Io e te la pensiamo allo stesso modo Mel, davvero!
Ogni volta che la riguardo mi sembra differente, il famoso discorso delle diverse facce della luna quante sono le diverse facce della realtà, hai presente il racconto?


Sorrise radiosa a quel soprannome che Vergil le aveva appena affibbiato, con un'espressione sul viso quasi estasiata, come se lui l'avesse resa felice e fatta sentire speciale come una cosa piccola come chiamarla in quel modo: non era così, naturalmente, ma si trattava sempre del modo di Melia di irretire chi aveva davanti e tutto era volto a confonderlo, a fargli perdere il lume della ragione.
Intanto però la conversazione doveva proseguire, così alla domanda del Tassorosso la Serpeverde scosse la testa, dandole modo di raccontarle questo racconto di cui parlava.

Si pensa che le fasi lunari, oltre al classico discorso del cambio sul piano astronomico, si modifichino perché in realtà nel corso del tempo si mescolino insieme diverse realtà, diverse dimensioni, per questo potrebbero esistere i deja-vu, perché magari noi stessi di un'altra dimensione abbiamo già vissuto quel determinato momento e lo abbiamo trasferito nella coscenza dell'altro io... Otto fasi lunari, otto dimensioni diverse... Otto realtà, otto scelte, otto bivi con infinite scelte da poter prendere... Forse ti sto decisamente annoiando, ma valeva la pena raccontarlo, mi sono venuti i brividi!

Non mi hai annoiato affatto - lo rassicurò Melia con un'espressione assolutamente veritiera sul viso, elargendogli anzi uno sguardo di totale ammirazione come se adesso fosse lei a voler far sentire lui speciale - Anzi, è oltremodo affascinante questo tuo racconto. Proviene da una leggenda babbana?

Domandò Melia con aria curiosa e rapita, riallacciandosi così alla poesia che il Tasso aveva recitato poco prima e che, come lui stesso le spiegò poco dopo, era anch'essa frutto della mente di un babbano.

Un poeta italiano, Leopardi dovrebbe chiamarsi, se non sbaglio... Un dannato genio!
Nelle scuole babbane queste cose non si fanno quasi più e in quelle magiche, cosa te lo dico a fare...


Chissà, magari si potrebbe creare una sorta di Club qui a scuola che raggruppi un po' di nozioni babbane... come un approfondimento della materia Babbanologia... che ne pensi?

Propose Melia, a cui in realtà non importava nulla: il suo obiettivo era Vergil, avvicinarsi quanto più possibile a lui per poterlo irretire e soggiogare più facilmente al suo potere; e fu proprio esso che, la Serpeverde, tentò di utilizzare poco dopo, ma per una qualche strana ragione sul Tassorosso non sembrò funzionare, tanto che la ragazza rimase un secondo spiazzata nel vederlo parlare così facilmente, ancora del tutto in sé.

Si, credo che sia giusto quello che dici... Ma spesso e volentieri le persone capita che comprendono se hanno o meno un percorso da seguire, da svolgere... Quindi trovandosi in una condizione di vantaggio, ti lasciano un poco indietro.
E' per questo che io cerco disperatamente la mia di strada, per essere sempre al passo con le persone che amo, che mi stanno a cuore, e per sentirmi anche completo ed in pace con me stesso...


Dove ho sbagliato?

Si domandò la Herbert, annuendo solo inizialmente alle parole di Vergil perché troppo impegnata a comprendere quale errore avesse commesso: forse non si era concentrata abbastanza?
Si volse dunque verso la Luna, come impegnata a riflettere sulle sue parole, per richiamare a sé per la seconda volta tutta la concentrazione che sentiva in corpo, socchiudendo anche gli occhi e focalizzandosi su se stessa, sul sangue che le scorreva nel corpo e su quel cuore avvolto da qualcosa di assolutamente non-umano che nessuno avrebbe mai potuto immaginare...
Infine si volse nuovamente verso Vergil, puntando per la seconda volta gli occhi dal colore assolutamente particolare e intenso su di lui.

A volte servirebbe una spinta allora... che ci aiuti a rimanere al passo con gli altri, a non restare indietro.
Tu hai già trovato qualcuno che potesse darti questa spinta?


[Uso Potere "Ipnosi" (2° tentativo): Concentrazione => 8 + Bonus Potere Prolungato => 2 + Tiro d20 => 13 = 23]
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Messaggioda Vergil » 28/10/2012, 0:35

Chissà, magari si potrebbe creare una sorta di Club qui a scuola che raggruppi un po' di nozioni babbane... come un approfondimento della materia Babbanologia... che ne pensi?

L'idea in se per se non è affatto male, ma non vorrei che poi se per caso lo scoprisse Sykes ci rimanesse male perché crede che lo abbiamo fatto in virtù del fatto che non ci entusiasmano troppo le sue lezioni, mi spiacerebbe fargli pensare anche solo per un attimo una cosa simile, poveraccio, è così capace!

Onestà e certezza si potevano leggere nei suoi toni, i toni di un ragazzo morbido e allo stesso tempo comprensivo e attento ad ogni casistica prima di buttarsi a capofitto in un'idea.
Bisognava dire che quello che lo rendeva maggiormente felice era che Melia si mostrasse così interessata e così entusiasta non solo delle sue parole ma anche di quello che lui aveva da raccontarle, già, non poteva di sicuro sapere e capire che ella lo stesse prendendo bellamente in giro, con gusto anche, per cercare semplicemente di rimanervi a contatto il più possibile e riuscire nel suo intento.
La notte proseguiva e con essa c'erano anche buone probabilità che la luna iniziasse a splendere ulteriormente per illuminare i volti e i corpi dei due ragazzi che, beati, se ne stavano lì affacciati a parlare come due buoni amici.
Amici... Lui la considerava forse tale ma lei, no, lei non lo considerava affatto così, brutta cosa l'ignoranza, ma nel caso di Vergil Cartwright, se non altro poteva essere definito ignorante nel senso che ignorava un dettaglio importante ma ben nascosto: la malvagità della collega prefetta.

A volte servirebbe una spinta allora... che ci aiuti a rimanere al passo con gli altri, a non restare indietro.
Tu hai già trovato qualcuno che potesse darti questa spinta?


Ed ecco che in quel caso invece, la "magia" ebbe il suo effetto, quello da Melia desiderato, quello che condusse i suoi occhi a brillare con ancora maggiore intensità per andare a toccare qualche recettore forse nervoso, forse dell'anima, del ragazzo Tassorosso.
La voce di Vergil si fece più lenta e la sua attenzione nei confronti degli maggiore, come se fosse una preda che stava fissando insistentemente un serpente a sonagli in procinto di ipnotizzarlo per poi inghiottirlo intero e rendere grazia al suo stomaco affamato.
Di fame vera e proprio non si trattava in quel caso, ma fame di caos e malessere, si, quella rendeva più l'idea, assolutamente.
Le pupille del ragazzo si dilatarono per alcuni secondi, segno inequivocabile che l'effetto del potere della ragazza era riuscito finalmente, al secondo tentativo, bella sfortuna, e così, una volta tornati normali gli occhi del più pazzo di Hogwarts, però la sua mente si trovò soggiogata dal volere della Herbert che teneva in pugno anche lui adesso, e quello che avrebbe deciso di fare per rovinargli l'esistenza, beh, lo sapeva solo e soltanto lei.

Io... Trovare... Qualcuno?
Si... Oppure no, non saprei a dire la verità... Adesso che ti vedo, che sto da più tempo con te, credo di... Si, essere più confuso...
Tu per caso... Ti senti in grado di darmi quella spinta forse?


Il tono leggermente incantato, totalmente diverso dal solito, come se fosse stato attaccato a dei fili e il suo spirito sostituito con uno fittizio a replica stupida dell'originale.
No, forse non sarebbe stato con tutto il tempo così, altrimenti addio piano di conquista della bella serpe dagli dorati, ma forse i primi attimi di quello scempio aberrante si distinguevano così, volti a far intepretare alla predatrice del castello che il suo piano, per l'ennesima volta, era andato a buon fine.
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Messaggioda Melia » 28/10/2012, 16:31

L'idea in se per se non è affatto male, ma non vorrei che poi se per caso lo scoprisse Sykes ci rimanesse male perché crede che lo abbiamo fatto in virtù del fatto che non ci entusiasmano troppo le sue lezioni, mi spiacerebbe fargli pensare anche solo per un attimo una cosa simile, poveraccio, è così capace!

Beh, si potrebbe parlarne proprio con lui in realtà - mormorò Melia, facendo spallucce, con un sorriso sereno e sincero che dimostrava all'apparenza il pieno interesse della Serpeverde per quell'argomento, quasi come se anche lei, come Purosangue, sentisse il bisogno, la necessità quasi di aggiornarsi sul mondo dei babbani - Spiegargli come ci piacerebbe approfondire la sua materia ed organizzare ad esempio dei seminari, o qualcosa del genere. Che ne pensi?

Domandò la Herbert con quella voce dolce e carezzevole che la caratterizzava e che la faceva assomigliare a ciò che di più puro esistesse sul pianeta: in realtà quello era tutta una strategia della Serpeverde per far abbassare la guardia a Vergil e permetterle più facilmente di irretirlo; e difatti, poco dopo, l'ipnosi riuscì ad attivarsi in Melia e per lei non fu affatto difficile capirlo, visto che le pupille del Tassorosso si dilatarono per qualche istante e la voce divenne più lenta, più incantata, segno che appunto, adesso era come un inerme burattino nelle sue mani.

Io... Trovare... Qualcuno?
Si... Oppure no, non saprei a dire la verità... Adesso che ti vedo, che sto da più tempo con te, credo di... Si, essere più confuso...
Tu per caso... Ti senti in grado di darmi quella spinta forse?


Sì, credo di essere la persona perfetta per dartela.

Rispose Melia, facendosi di qualche passo più vicino a lui senza perdere il contatto visivo col Tassorosso, al punto da non sbattere nemmeno le palpebre: la voce, poco dopo, uscì lentamente dalle labbra di Melia, di modo che le sue parole potessero imprimersi a fondo nella mente del ragazzo e rimanere lì, come marchiate dal fuoco invisibile del suo potere.

Quindi adesso ascoltami attentamente, Vergil... ecco cosa farai.
Manderai un gufo alla tua ragazza, Arianna Ricciardi, e le dirai che non hai alcuna intenzione di andare all'inaugurazione del negozio di Alexis e Typhon con lei perché non vuoi che vi vedano insieme, perché non ti va di essere trattato come il suo trofeo personale.
Passerai quindi la notte del 31 Ottobre di quest'anno, qui, nel Castello della scuola, a fare quello che più ti piace
- spiegò lei, il piano ben impresso nella sua mente e che avrebbe costretto l'altroa seguire alla perfezione - Nei giorni successivi alla festa ti rifiuterai di vedere o parlare con Arianna, ti allontanerai totalmente da lei perché non vorrai esserle legato in alcun modo e ti considererai come single, come se non fossi impegnato con nessuna. Inoltre considererai non solo Alexis Parker ma anche la sottoscritta come la tua migliore amica, e chiederai ad entrambe appoggio e consiglio su qualsiasi altra ragazza possa catturare la tua attenzione.

Si fermò un momento, giusto per riprendere fiato, ma c'era ancora qualcosa che doveva mettere in chiaro durante quei minuti di effetto del potere perché non poteva rischiare di lasciare qualcosa dal caso.

Quando il potere dell'ipnosi sarà finito, ricorderai questa serata e questo incontro con me, ma nella tua mente avremo semplicemente parlato del più e del meno e poi, salutandoci, saremo andati a dormire. Non ricorderai di questi miei ordini, e soprattutto non ricorderai perché all'improvviso ti sei allontanato da Arianna, spiegandoti questa decisione come un semplice desiderio del tuo cuore che forse ha compreso come lei non sia la ragazza giusta per te.

Un lento sorriso si formò sulle labbra di Melia dopo quelle parole, un sorriso che sapeva di soddisfazione, compiacimento, orgoglio e sì, anche un briciolo di cattiveria: nella sua mente, però, quella sua azione era stata semplicemente un aiuto per il Tassorosso di comprendere quale fosse la giusta via da seguire; a lungo andare, l'avrebbe ringraziata.

Tutto chiaro?
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Messaggioda Vergil » 28/10/2012, 18:11

Sì, credo di essere la persona perfetta per dartela.

Dicendola tutta, Melia non era proprio per nulla la persona adatta per dare la spinta migliore a Vergil, peccato che ormai lui era caduto nella sua rovinosa trappola e quindi non poteva fare altro che considerarla la perla migliore dalla quale prendere il giusto spunto, il giusto consiglio per potersi dare una mossa e cambiare la sua vita, esattamente come lui desiderava da tempo... Già, peccato che lui non avrebbe mai e poi mai desiderato quello che la ragazza poco dopo gli disse di seguire alla perfezione come un cagnolino addestrato.

Quindi adesso ascoltami attentamente, Vergil... ecco cosa farai.
Manderai un gufo alla tua ragazza, Arianna Ricciardi, e le dirai che non hai alcuna intenzione di andare all'inaugurazione del negozio di Alexis e Typhon con lei perché non vuoi che vi vedano insieme, perché non ti va di essere trattato come il suo trofeo personale.
Passerai quindi la notte del 31 Ottobre di quest'anno, qui, nel Castello della scuola, a fare quello che più ti piace.
Nei giorni successivi alla festa ti rifiuterai di vedere o parlare con Arianna, ti allontanerai totalmente da lei perché non vorrai esserle legato in alcun modo e ti considererai come single, come se non fossi impegnato con nessuna. Inoltre considererai non solo Alexis Parker ma anche la sottoscritta come la tua migliore amica, e chiederai ad entrambe appoggio e consiglio su qualsiasi altra ragazza possa catturare la tua attenzione.
Quando il potere dell'ipnosi sarà finito, ricorderai questa serata e questo incontro con me, ma nella tua mente avremo semplicemente parlato del più e del meno e poi, salutandoci, saremo andati a dormire. Non ricorderai di questi miei ordini, e soprattutto non ricorderai perché all'improvviso ti sei allontanato da Arianna, spiegandoti questa decisione come un semplice desiderio del tuo cuore che forse ha compreso come lei non sia la ragazza giusta per te.
Tutto chiaro?


Direi chiarissimo Mel.

Non c'era molto da rispondere, anche perché in effetti la sua mente era soggiogata al volere della Herbert quindi quali dubbi mai avrebbe potuto concepire? Quello che la sua padrona aveva ordinato era oltre ogni modo perfetto e la cosa peggiore, pessima, terribile, era che in quell'istante tutto l'affetto, il desiderio, il bene nei confronti di Arianna era stato cacciato via da qualche semplice parolina e dagli occhi dorati di Melia, che fregandosene di una relazione importante nata e difficile da far sollevare facilmente, aveva dato il colpo di grazia stracciandola del tutto ed impedendole definitivamente di decollare.
Cartwright non poteva niente, non aveva armi e nessuno lo avrebbe potuto aiutare, adesso gli rimaneva solo da rientrare in camera sua e mandare il famoso messaggio alla fidanzata per dirle qualche bella cattiveria annessa al fatto che non si sarebbe presentato alla festa di inaugurazione assieme a lei, così da darle un dispiacere non indifferente.

Grazie, come farei senza un'amica sincera e disponibile come te?
C'è altro che posso fare?
Hai bisogno di qualcosa, oppure posso tornare in camera mia?


Chiese con semplice innocenza, continuando a guardarla come se fosse l'unica creatura vivente sulla faccia del pianeta, anche perché ora a tutti gli effetti era anche la sua migliore amica assieme ad Alexis, quindi perché non doversi comportare gentilmente con lei?
Le fece un sorriso dei suoi, riconoscenti e tendenzialmente sinceri, anche se ora ovviamente di sincero poteva possedere davvero poco, avvicinandosi per abbracciarla con il chiaro intento di dimostrarle fisicamente il suo ringraziamento per il prezioso aiuto ricevuto, poi, tornando sulla sua posizione iniziale, attendendo ulteriori disposizioni, non smettendo di guardarla, non capacitandosi della sua bellezza infinita.
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Messaggioda Melia » 28/10/2012, 18:29

Direi chiarissimo Mel.

Oh sì, meglio di così non sarebbe potuto andare e finalmente Melia avrebbe potuto considerare conclusa quella prima parte del piano più grande e diabolico - per quanto nella sua mente anche altruistico verso Vergil - che aveva progettato. Eppure doveva riflettere bene prima di lasciarlo andare: gli aveva davvero detto tutto ciò che serviva? Doveva essere sicura di aver fatto il possibile per rendere tutto naturale e non implicabile ad interventi esterni, altrimenti in futuro si sarebbero potuti creare disguidi non indifferenti e lei questo non poteva assolutamente permetterlo.

Grazie, come farei senza un'amica sincera e disponibile come te?
C'è altro che posso fare?
Hai bisogno di qualcosa, oppure posso tornare in camera mia?


Ovviamente il Tassorosso vedeva ora nella Serpeverde l'immagine più pura dell'amicizia, della simpatia, della sincerità e dell'affidabilità, tutto ciò che lei non era insomma, almeno non in quel momento e sicuramente non con lui; ma non aveva importanza, a Melia faceva solo che comodo quel velo che sembrava esser scivolato sugli occhi di Vergil per rendere distorto il suo mondo secondo il volere ed il capriccio della bella Prefetta che, dopo essersi fatta abbracciare per poi tornare a guardarlo senza interrompere quel contatto visivo, annuì lentamente; sì, c'era ancora qualcosa che poteva fare per lui.

Non dovrai mandare il gufo ad Arianna prima delle 23 di domani - gli ordinò, sicura che entro quell'orario sarebbe riuscita a parlare con la Ricciardi e sistemare a dovere anche lei - Inoltre ho cambiato idea su un piccolo particolare: da questo momento in poi e anche quando tornerai normale, per quanto riguarda il tuo allontanamento da Arianna ricorderai di averci litigato davvero molto, molto pesantemente pochi giorni prima della festa ad Hogsmeade perché non ti presta abbastanza attenzioni, perché ti lascia indietro, perché prosegue per la sua strada senza minimamente occuparsi di te, troppo impegnata ad esercitarsi col suo mentore... - continuò, prendendo spunto un po' dalle paure di Vergil ed un po' da ciò che sapeva sul conto della Ricciardi e di come fosse stata presa sotto la ala protettiva di Vastnor - ... e perché ti considera debole rispetto a se stessa. E ricorderai che saranno stati questi i motivi a farti allontanare da lei.

Così andava decisamente meglio, avrebbe inculcato anche in Arianna lo stesso ricordo della litigata e sarebbe stato credibile per entrambi il non essere andati alla festa insieme e tutte le conseguenti reazioni di allontanamento.
Era piuttosto soddisfatta di se stessa e del suo piano, ora avrebbe dovuto soltanto affrontare la Ricciardi ed il gioco sarebbe giunto alla conclusione, almeno per quanto riguardava loro.

Ora torna in camera... io rimango ancora un po' qui a guardare la Luna.

Concluse Melia, congedando così il suo nuovo burattino che se ne sarebbe tornato nella propria stanza sicuro di aver litigato con la fidanzata e ben deciso a starle lontano: entro le 23 del giorno successivo, prima di farle arrivare la lettera da parte di lui, la Serpeverde avrebbe parlato anche con Arianna, e...

E poi potrò starmene beatamente in un angolo a guardare la fine di una storia d'amore.
Ma tanto, scommetto tutto ciò che ho che tra un anno quei due saranno felici accanto a qualcun altro...


[FINE]
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