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Messaggioda Amy » 24/11/2015, 13:19

Il sistema di smistamento degli studenti nelle varie Casate era una delle cose che avevano maggiormente colpito l'Harada e che, allo stesso tempo, la lasciava basita. Vivevano in un mondo in cui con un incantesimo o una pozione si era in grado di manipolare la mente a proprio piacimento, arrivando a leggere i pensieri altrui quasi come fossero stampati su un libro, eppure Amy faceva ancora fatica a comprendere come un vecchio e logoro cappello fosse in grado di leggere l'animo umano così bene da trovare per ogni studente la "famiglia" più congeniale in base a caratteristiche ben definite. Ma davvero faceva ogni volta la scelta giusta? Quella curiosità faceva capolino spesso nella sua mente, portandola a fare elucubrazioni un po' indiscrete -e da qualcuno considerabili personali- sul carattere del suo interlocutore. Per fortuna Gabriel non sembrò risentirsi per le sue parole, anzi si prodigò a correggere le sue affermazioni sulle caratteristiche dei Tassi e dei Draghi, evidenziando quelle che maggiormente si adattavano a lui.

Allora... Leale sicuramente, amore smisurato per le sfide direi di no, elevato senso della competizione di rado verso gli altri ma esageratamente sviluppato con me stesso. Mi impongo sempre di oltrepassare i miei limiti in positivo, anche quando ho già raggiunto un ottimo livello. Sono laborioso, la fatica non mi mette timore e questa volontà di dare sempre il massimo mi incentiva a non sentire la stanchezza.

Tu potrai anche non avvertirla ma il tuo corpo si. - gli rivolse un sorriso di bonario rimprovero- Non vorrei essere costretta a vederti qui più del dovuto.

In Infermeria come paziente, ovviamente, perché come amico in cerca di quattro chiacchiere sarebbe potuto passare tutte le volte che avrebbe voluto.

Il professor Turner e un po' più grande di me: quando si è diplomato io mi trovavo al quarto anno.

Come volevasi dimostrare!

Si prese in giro da sola, arrossendo lievemente per la gaffe appena fatta: aveva ringiovanito di qualche anno il proprio uomo o implicato che l'altro si portasse male gli anni? La prima di sicuro ma Yrjö non poteva saperlo né lei ebbe modo di spiegarglielo, scusandosi, visto che non gliene diede modo, continuando a chiacchiere come se nulla fosse.

Per fortuna!

Una esclamazione di sollievo istintiva perché non le piaceva iniziare con il "piede sbagliato" una nuova conoscenza.

A partire dal terzo anno cominciai a frequentare spesso una combriccola di Corvonero e Serpeverde cervelloni con la quale facevo gruppo fisso. Per questo non ho mai stretto tanto i rapporti con gli altri membri della mia Casata, ammetto questa mia grossa colpa!

Successivamente fu la volta della nippoirlandese di raccontare un po di sé, come l'aver frequentato la Musashi tra le Tigrebianca.

La Musashi ha la fama per essere la Scuola più esigente e disciplinata. E' davvero così arduo lo studio lì dentro come dicono, oppure la realtà è ben diversa dalle dicerie?

Non credo sia più arduo solo... diverso come diversa é la Cultura Orientale da quella Occidentale. La disciplina, il rispetto per gli "anziani"-inteso in senso lato, dal Prefetto al Preside- la cura del corpo come tempio dello spirito sono principi che vengono insegnati in ogni famiglia giapponese, magica o babbana, e la Musashi non fa eccezione. L'unica vera differenza che personalmente ho individuato riguarda il Quidditch. Da noi non gli si da tutta questa importanza ma si prediligono le arti marziali.

La nota malinconica nel tono di voce di Amy era palese. L'educazione giapponese, pur essendo nata lì, le era sempre andata un po' stretta ma nonostante tutto gli anni della sua adolescenza erano trascorsi in maniera serena e felice. Non le mancavano i luoghi ma le persone si. Fortuna che Lan si era trasferita a Londra se no il senso di perdita sarebbe stato molto più accentuato.

Mi segno mentalmente il nome, sono nuovo dei paraggi inglesi e dovrò girare un po' di posti per farmi un'idea di dove trascorrere quel poco tempo libero serale a disposizione, anzi, se sapessi indicarmi qualche buon pub sia ad Hogsmeade che a Londra di qualità, ti sarei di nuovo eternamente grato! Ahahah...

Vediamo un po, la Cioccolateria si trova nei paraggi di uno dei più famosi pub londinesi, l'Underground. Tecnicamente é un pub babbano
-perché appunto si trovava nella Londra Babbana- ma é frequentato da moltissimi maghi e streghe e una delle bariste é una mia cara amica. A Hogsmeade invece hai l'imbarazzo della scelta. Accanto ai pub "classici" come i Tre Manici di Scopa e la Testa di Porco, hanno aperto un paio di locali nuovi come lo Shamrock.

Per alcuni minuti successivi Amy illustrò al nuovo docente di Cura i diversi pub del villaggio magico attingendo in parte alla propria esperienza personale in parte alle notizie che giravano per il Castello - le piaceva la vita notturna, girare per locali, bere birra, ballare e ascoltare musica dal vivo e pur avendo in parte cambiato stile di vita cercava di tenersi sempre aggiornata - non mancando di fargli notare con un certo divertimento nella voce che in caso di appuntamento romantico le studentesse raccomandavano caldamente la locanda di Madama Piediburro. Consapevole di quanto fosse difficile ambientarsi in un nuovo posto di lavoro, Amy aveva cercato di dare a Kaimson una panoramica il più dettagliata possibile sui diversi aspetti della vita al Castello, tralasciando l'unico su cui non aveva in assoluto nulla da dire e cioè tutto ciò che riguardava metodi di insegnamento, piani di studi e rapporto "studente - insegnante". Il massimo che potè fare fu consigliargli di rivolgersi alla VicePreside o controllare l'ufficio di Phoebe.

Giusto, in effetti a quello non ci avevo proprio pensato, sono sincero!
Ti ringrazio davvero per ogni dritta e ti assicurò che tornerò a romperti le scatole molto presto per altre chiacchiere.


Dovrei essere io a ringraziarti per avermi fatto iniziare la giornata con una piacevole chiacchierata invece delle solite ossa rotte o bruciature da calderone...

In più di certo ci vedremo pure alla cioccolateria, passerò, è una promessa... Ed io le promesse le mantengo sempre.

E' una minaccia forse questa? - chiese con un finto cipiglio spaventato per poi ridacchiare divertita - Guarda che ci conto... buona giornata e cerca di non mandarmi troppi studenti...

Lo salutò con un sorriso che si trasformò in una piccola smorfia alla vista di una coppia di studenti, di cui uno che zoppicava vistosamente, che si stava dirigendo verso l'Infermeria.

FINE
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