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Messaggioda Sandyon » 11/04/2012, 11:08

{ GLI SCACCHI: PERCHE' SENZA UN MINIMO DI STRATEGIA MORIRETE AL PRIMO SCONTRO }

Aprii la porta di legno massiccio della mia aula con una tale energia che molti degli studenti si voltarono impauriti fissandomi per appena pochi secondi, prima di abbassare lo sguardo e tornare immediatamente a prendere i propri fogli per appunti e il loro libro di testo, scritto da un orientale da me personalmente sconosciuto che forse sapeva a mala pena come sconfiggere un "avvincino".
Raggiunsi la mia cattedra, osservando che su di essa era stato riposto un bicchiere d'acqua fresca, inarcai il sopracciglio, forse qualcuno aveva deciso di leccarmi le scarpe, pazienza, peggio per lui, non sapeva con chi aveva a che fare e di certo non sarei stato io a spiegarglielo.
Presi il bicchiere e ne versai il contenuto nel primo vaso di piante a tiro, lanciando una veloce occhiata su tutti i presenti, ed in effetti una ragazza del terzo anno della casata di Corvonero sembrava molto imbarazzata.
Non commentai, bastò la mia falciata con gli occhi sottili a fare il tutto.
Posai la mia valigetta di pelle nera sul tavolo, poche cose all'interno, per lo più compiti ancora da correggere e appunti da sistemare per i miei affari privati; quel giorno indossavo la mia divisa da mercenario, o almeno quella che utilizzavo più spesso a lezione e in quella scuola per sentirmi poco più a mio agio, contrariamente a tutti gli altri studenti che invece si sentivano in soggezione con me di fronte vestito a quel modo, rammolliti.

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All'esterno della finestra si notava un grosso accumulo di nuvole scure e minacciose.
Di quei tempi non era difficile che facesse brutto tempo e per certi versi non credevo affatto che fosse solo un caso stagionale.
Mi avvicinai alla finestra e la scrutai, rimanendo in silenzio per diversi secondi, nessuno osò farmi presente che il tempo scorreva, un po' per la fine che aveva fatto l'ultimo studente che aveva osato interrompermi nel mio fare e secondariamente perchè ormai tutti avevano imparato che le mie lezioni non avevano mai una durata eccessiva visto che odiavo ripetere le cose altre volte.

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Forse è solo il tempo, o forse no.
Nuvole bianche e nuvole nere, tempi buoni e tempi oscuri.
Nel corso della storia magica e babbana il mondo si è visto spesso diviso in queste due tonalità, bianco e nero, come due popolazioni che si scontrano, o due ideologie o due religioni.
Il bianco e il nero perciò sono il punto di partenza con i quali iniziamo la lezione di oggi.


Mi volsi osservando tutta la classe, bene, avevano iniziato a capire cosa volesse dire "Non fare domande e ascoltare muti".
Presi la bacchetta e la agitai velocemente facendo si che sul banco di ogni studente apparisse un quadrato di legno casellato facilmente riconoscibile, con caselle nere e chiare, ma al momento nessun pezzo disposto sopra di esse.

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Immagino sappiate tutti cosa è apparso davanti a voi.
Quella è una scacchiera ed è l'argomento di questa lezione.
Prima di affrontare un nemico dovete avere in mente una strategia di attacco.
L'apprendimento di questo passatempo vi condurrà ad avere una mente più aperta e capace di formulare strategie di ogni genere per uscire vivi da uno scontro.
Fino a che non sarete in grado di gestire una manovra tattica adeguata ed elementare per affrontare qualcuno o qualcosa iniziando dal cervello, mi spiace ma non vedrete nessun esercizio pratico e non agiterete quello stuzzicadenti comprato a Diagon Alley.


Gli sguardi perplessi di alcuni di loro non furono affatto una sorpresa per me.
Sapevo bene che in quel momento nelle loro menti si stava focalizzando la domanda del perchè dover imparare un gioco ad una lezione di difesa, ma non era affar mio e dentro di me sapevo benissimo che un giorno mi avrebbero ringraziato per quello che avrebbero appreso nei giorni successivi.
Alcuni di loro invece parevano più irati che mai, sicuri che almeno ad una lezione simile avrebbero appreso qualcosa di più inerente alle arti oscure o qualcosa di simile, pivelli.

Gli scacchi sono un gioco da tavolo di tipo strategico e logico che vede messi uno di fronte all'altro due avversari, detti Bianco e Nero, questo per via del colore dei pezzi che muovono.
Tale denominazione deriva dall'occitano e catalano "escac", che proviene a sua volta dal persiano شاه, Shah, "re", passato forse attraverso un adattamento arabo eš-šāq, ma non è certo la terminologia che ci interessa in questo momento.
Questo passatempo si gioca su una tavola quadrata detta "scacchiera", costituita da 64 caselle di due colori alternati e contrastanti, sulla quale inizialmente troveremo in tutto trentadue pezzi, sedici per ognuno dei due colori, questi pezzi sono: un re, una donna, chiamata in alternativa regina, due alfieri, due cavalli, due torri e otto pedoni; lo scopo finale del gioco è dare "scacco matto", ovvero attaccare il re avversario e metterlo fuori gioco senza che esso abbia la possibilità di sfuggire.
Questo gioco ha origine nell'impero Sassanide oppure forse in India attorno al VI° secolo, è giunto in Europa intorno all'anno 1000, grazie probabilmente alla mediazione degli Arabi; diffusosi nell'intero continente, ha raggiunto una forma pressoché moderna nel XV° secolo in Italia e in Spagna, mentre il sistema di regole che possediamo ancora oggi si è "bloccato" nel XIX° secolo.


Mi fermai nel mio dire, prendendo un poco di fiato e analizzando attentamente le facce di tutti i ragazzi presenti, al momento più che spaesati non apparivano in altro modo, in fondo per il momento avevo analizzato soltanto la meccanicistica dietro questo gioco, una meccanica per altro snocciolata in maniera semplice ed intuitiva, come si poteva insegnare anche ad un poppante insomma.
Adesso però c'era bisogno di parlare di questioni più serie, di questioni importanti e cioè che valore potevano avere gli scacchi all'interno della Difesa contro le arti oscure.

Quando vi troverete ad affrontare un nemico, è come se voi diventaste un re e lui diventasse l'altro e i pezzi che il re ha a disposizione sono tutti gli strumenti dei quali può servirsi per avere la meglio sull'altro.
Pozioni, alleati, elementi dell'ambiente, determinate frasi, incantesimi, tempo atmosferico.
Contrastare un nemico, umano e non, non significa solo scagliare l'incantesimo al momento giusto, ma sfruttare tutto quello che è in nostro potere per annichilire ogni sua difesa e dunque al termine avere la meglio.
Imparare un simile gioco vi farà comprendere come elasticizzare il vostro pensiero e togliervi dalla testa l'idea che a fare un mago è solo la bacchetta.
Se rifletterete così, anche un babbano ben addestrato potrà essere in grado di farvi fuori, qualora lo volesse!
Quella scacchiera che vi ho posto davanti è il vostro campo di battaglia e ognuno di voi dovrà imparare a visualizzare il terreno dove si trova al momento dello scontro come una gigantesca scacchiera.
Non credo che voi siate pronti ora come ora per capire realmente questo discorso, per questo mi limiterò a spiegare le basi di questo gioco e poi vedremo cosa il vostro cervellino riuscirà a farvi capire realmente.


Mi avvicinai alla lavagna prendendo il gesso ed iniziando a fare dei disegni comprensibili ed intuibili, stavo disegnando infatti i vari pezzi degli scacchi con il relativo valore di importanza all'interno della partita.
Disegnai il pedone, segnando vicino ad esso il numero 1
Disegnai il cavallo, segnando vicino ad esso il numero 3
Disegnai l'alfiere, segnando vicino ad esso il numero 4
Disegnai la torre, segnando vicino ad essa il numero 5
Disegnai la donna, segnando vicino ad essa il numero 10
Disegnai il re, ma accanto ad esso non segnai assolutamente nulla, poi mi volsi e osservai tutta quanta la classe che era intenta a prendere appunti.

Immagine = 1

Immagine = 3

Immagine = 4

Immagine = 5

Immagine = 10

Immagine = //

Ogni pezzo della scacchiera ha un valore, tranne il re.
Spesso capita che una partita non finisca con la sconfitta totale del vostro nemico, ma che venga dichiarata pari, in quel caso per rendersi pienamente conto su chi comunque ha avuto la meglio, si fa il conteggio dei punti secondo i pezzi che ognuno dei due contendenti ha fatto "cadere" all'altro.
Durante una partita ogni pezzo affronta quello avversario secondo un preciso ordine logico e se vince questa sfida si dice che lo "mangia".
L'ordine logico ve lo spiego immediatamente, scrivete svelti, non mi ripeterò, lo sapete bene:


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Il pedone "mangia" solo in diagonale e può farlo di una sola casella.
Può muoversi come prima mossa di due caselle in avanti, successivamente soltanto una e sempre in avanti.


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Il cavallo ha un movimento particolare che ricorda una "L" e "mangia" solo secondo questo movimento che è inoltre il suo caratteristico anche per spostarsi sulla scacchiera.

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L'alfiere "mangia" in diagonale ma può farlo di qualsiasi numero di caselle vuole, stesso ovviamente vale per i suoi spostamenti.

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La torre è l'opposto dell'alfiere e "mangia" e si muove in verticale ed orizzontale di un qualsiasi numero di caselle.

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La donna "mangia" e si sposta in ogni direzione di quante caselle preferisce
All'interno di una partita solitamente si afferma che farsi "mangiare" la donna equivale ad una sconfitta quasi certa.


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Il re "mangia" in qualsiasi direzione ma di una sola casella.
Ricordo inoltre che per turno si può "mangiare" un solo pezzo avversario ed anche che non importa quello pezzo attacca, anche se il minore affronta il maggiore ed è in grado di "mangiarlo", allora lo farà, quindi un pedone può buttare giù un alfiere, se non addirittura la regina, chiaro?


Con questa spiegazione avrei voluto far capire ad ogni studente che non importava quanto grande o possibilmente potente fosse l'avversario se dalla loro parte vi era la strategia e l'intelletto.
Non mi soffermai troppo sul fatto che l'avessero capito o meno, in fondo quello era un loro problema e a me aiutava soltanto capire se avevano una testa sveglia per creare subito una cernita con gli studenti veramente portati per la materia e quelli che sarebbero finiti subito con il culo per terra al primo incontro serio o rilevante della loro breve vita.
Probabilmente per loro quella serie di informazioni era anche troppa o forse semplicemente avevano bisogno di assimilare al meglio il gioco, visto che non potevo certo pretendere che lo conoscessero tutti quanti.

Adesso spiegherò velocemente in cosa consiste la vittoria in questo gioco:
L’obbiettivo del giocatore è quello di sconfiggere l’opponente riuscendo a dare "scacco matto" al suo Re.
Questo avviene quando il Re nemico si trova sotto scacco, cioè sotto tiro di uno o più pezzi del giocatore avversario, e non è quindi possibile per lui spostarsi in altre caselle, perché bloccate o anch’esse sotto scacco, o evitare lo scacco in altra maniera, come ad esempio "mangiando" il pezzo che sta dando scacco con una qualunque pedina del proprio "esercito" o interponendo una di esse lungo la linea del pezzo che gli sta dando scacco.
E’ da evidenziare il fatto che se si ha il proprio Re sotto scacco bisogna obbligatoriamente cercare in qualche modo di parare lo scacco avversario, catturando il pezzo che sta dando scacco, muovendo il Re o interponendo un altro pezzo lungo la linea da cui arriva lo scacco.
Se non sono possibili mosse per parare lo scacco si perde inevitabilmente la partita per scacco matto.
Ovviamente non è necessario che una partita prosegua fino allo scacco matto, dato che è concesso che un giocatore che si trova in netta inferiorità di pezzi o di posizione abbia la possibilità di abbandonare la partita prima della sua logica conclusione.
In quel caso si dice che l’avversario vince la partita per abbandono dell’altro giocatore.


Misi il gessetto al suo posto e tornai verso la scrivania, adesso era giunto il momento di sganciare la vera bombarda.

Questo per oggi è tutto.
Può sembrare poco ma non saranno di certo i compiti che vi darò a determinare il vostro voto in questa lezione.
Avete tempo fino al 5 di Maggio per imparare a giocare a scacchi in modo decente e non mi importa se chiederete di giocare a compagni o al vostro fantasma di casata, quel giorno qui vi metterò a coppie e vi spiegherò ulteriori regole fondamentali di questo gioco ma per allora esigo che sappiate almeno i movimento base e svolgere una partita decente, altrimenti per quel che mi riguarda potete anche starvene in camera ed attendere la bocciatura nel corso, stesso discorso vale per chi copierà informazioni in maniera palese dalle proprie fonti.
Mi accorgo quando non scrivete alla vostra solita maniera e lo sapete bene, una sola virgola copiata e vi sbatto fuori dal corso.
Cinque Maggio, entro le 20:00.
Andate adesso, i compiti sono impilati sul banco vuoto accanto alla porta, arrivederci.


Detto questo, ognuno di loro con viso abbastanza incredulo e scocciato si alzò mettendo a posto libri, fogli di carta scarabocchiati, piume e calamai, avvicinandosi poi con il proprio gruppo verso il banco prendendo il foglio con sopra scritti i compiti ai quali avrei dato un'occhiata molto sommaria, giusto perchè erano le regole ad impormi di dare certi elaborati da fare, altrimenti me ne sarei astenuto molto volentieri.
Una volta che tutti gli studenti furono usciti dall'aula ripresi a mettere in ordine le mie cose nella valigetta, mentre un tuono ed un lampo squarciavano il cielo.
Mi volsi ad osservare l'esterno, con aria pensierosa e assorta nei miei pessimi presentimenti.

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Mmhhh...

Quei ragazzi avrebbero dovuto imparare presto... Ed in fretta.

Spoiler:
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Racconto prolisso e ben articolato.
In certi punti impersonale ma come primo tentativo non è male.
Più pensieri che dialoghi inutili, positivo.
7

Argomentazione completa.
Interessante la metafora.
5

Si nota la poca propensione al gioco.
Riassunto comunque completo ed elaborato comprensibilmente.
4

Esatta la prima.
Per la seconda hai trovato un'alternativa soggettiva sagace, hai un buon talento strategico.
13

Risposta esatta pienamente.
Si nota la ripresa da altre fonti ma è ben mascherata.
4

punti 33 per Alexis




Esilarante e interessante.
Molto lungo ma dalla lettura scivolosa e non pesante.
Complimenti.
9

Risposta che ammetto essere stata non prevedibile.
Nonostante tutto, una spiegazione esemplare e metaforicamente intelligente.
5

Si notano delle leggere copiature mal elaborate.
Cerca di utilizzare un linguaggio più tecnico per le domande simili nei compiti successivi.
2

Esatta la prima.
Esatta la seconda.
15

Stesso discorso che per la domanda 3, anche se in questo caso sei stata maggiormente precisa.
3

punti 34 per Arianna




Racconto sommario e poco personale.
Emozioni spiegate in maniera quasi frettolosa e poco precisa.
Si può decisamente fare di meglio.
4

Risposta interessante e giusta seppur non troppo approfondita.
3

Risposta elaborata da altra fonte in maniera piuttosto palese ma non del tutto.
Apprezzo l'impegno ma non è abbastanza per questa materia.
2

Prima risposta sbagliata.
Seconda risposta esatta.
9

Risposta giusta e approfondita al punto giusto.
Niente da aggiungere.
4

punti 22 per matte




In assoluto il migliore GdR letto dei vari compiti.
Ben articolato, spiegazione molto tecnica e precisa, emozioni comprensibili.
10

Una metafora brillante e una spiegazione semplicemente sentita.
5

Spiegazione precisa ed estremamente comprensibile.
5

Esatta la prima.
Giusta la seconda.
Commenti tecnici utili ed esatti.
15

Risposta impeccabile, si vede che conosci bene il gioco.
Bravissimo.
5

punti 40 per Steve




GdR complesso e completo.
Molto interessante ed inaspettata la reazione.
8

Motivazione valida e particolare.
Ammetto che nel complesso è stata una risposta sagace, complimenti.
4

Ricerca effettuata in modo preciso anche se nel tentare di non rielaborare una fonte già esistente sei stato leggermente dispersivo.
3

Prima mossa esatta.
Seconda mossa esatta, alternativa giusta anche se maggiormente difficile da attuare.
14

Stesso discorso della risposta numero 3, ma comunque sistemata meglio.
4

punti 33 per Typhon




GdR interessante e tecnicamente abbastanza preciso.
Poco emozionale come risposta e si sono visti pochi interventi dei pensieri legati alle parole e alle mosse.
Tutto sommato però ben articolato come gioco.
7

Risposta precisa e concisa.
Forse è proprio il poco approfondimento che riduce il quantitativo di punti accumulati.
2

Spiegazione esatta e precisa, tecnica quanto basta e lineare.
Bravo.
5

Primo caso errato.
Secondo caso errato.
1

Risposta esatta e rielaborata in maniera da sembrare farina del tuo sacco, ottimo.
Continua in questo modo e avvicinati maggiormente al gioco, hai possibilità di diventare un discreto giocatore.
4

punti 19 per Jorge




Un GdR genuino e positivo.
Ottimi spunti di gioco e interazione buona ma pochi pensieri e poco dialogo.
7

Metafora interessante e dimostrativa di una forza di carattere davvero rara.
Hai stoffa.
5

Spiegazione giusta e precisa, estremamente tecnica.
Dimostri una buonissima capacità logica.
4

Primo caso esatto.
Secondo caso esatto.
15

Risposta rielaborata in modo sintetico ma valido.
Positiva ogni spiegazione delle casistiche ed ho apprezzato la tecnica dei concetti.
Avvicinati al gioco, prometti bene.
5

punti 36 per Elisabeth




Hai spostato molta attenzione sui pensieri "simpatici" e "comici" in un gioco che di comico nel suo concetto ha davvero poco.
Nonostante tutto grammaticalmente ben fatto e prolisso quanto basta per non annoiare.
Pensieri e dialoghi presenti a sufficienza, fai meno il giullare.
6

Risposta sinceramente interessante per quanto spiegata troppo poco per la profondità con la quale l'hai presentata.
Ti invito ad imparare ad argomentare di più.
3

Questa volta preciso e tecnico.
Rielaborazione assente quindi immagino tu abbia usato parole completamente tue.
Significa che quando vuoi sai essere capace e serio.
5

Prima risposta esatta.
Seconda risposta esatta.
Ho gradito molto le spiegazioni approfondite sulle possibili mosse avversarie.
15

Anche questa volta sei stato preciso e tecnico quanto basta.
Hai dato però meno spazio all'argomentazione eseguendo una risposta forse troppo sintetica, fai attenzione.
4

punti 33 per Vergil




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Data Utente Tipo Dado Risultato  
Esegui un racconto in stile GdR dove effettui una partita a scacchi con un/a compagno/a e dove vieni sconfitto/a. Spiega le tue sensazioni e le tue emozioni e qual'è la tua reazione alla perdita.
A quale pezzo degli scacchi ti senti più vicino/a? Motiva e argomenta la tua risposta.
Effettua una ricerca approfondita sulla mossa scacchistica definita "Arrocco". In seguito, spiegane la tecnica e la motivazione nel modo più accurato possibile.
Al termine della lezione sono riportati nascosti due disegni di scacchiere. Nel primo il bianco può fare "scacco matto" in una sola mossa mentre nel secondo in due mosse. Spiega per entrambi i casi come sarà possibile.
Fai una ricerca sulla situazione finale del gioco degli scacchi detta "Patta" ed elenca quali sono i casi nei quali è esistente questa possibilità.

 
 

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