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Messaggioda Monique » 06/11/2012, 14:21

Nuovo anno, nuovo programma: da quando la Foresta Proibita era stata ridotta ad un cumulo di cenere ed io stessa ero stata quasi sul punto di rimetterci la pelle, mi ero resa conto che bisognava cambiare qualcosa all’interno della scuola: il Male si stava preparando ad uscire lo scoperto ed io me lo sentivo dentro, come uno spasmo continuo che mi attanagliava l’anima; e se davvero così stavano le cose, non potevo certo rimanermene inerme senza fare nulla.
Combattere senza conoscere il mio nemico sarebbe stato alquanto inutile, ma forse avrei potuto perlomeno preparare i miei studenti, e metterli in grado di difendersi da eventuali attacchi nemici: Tisifone mi aveva passato la sua paranoia? Forse, ma cominciavo a pensare che certe volte fosse l’atteggiamento più giusto.

Buongiorno.

Arrivai di fronte alla mia aula di lezione situata al secondo piano, come sempre chiusa poiché l’Incantesimo contenuto al suo interno, che la faceva trasformare in un bosco silenzioso, si attivava soltanto quand’ero io ad aprirla: inutile dire che le nuove matricole erano quasi svenute dallo stupore la prima volta che l’avevano vista, mentre gli studenti più veterani ci avevano ormai fatto il callo.
Aprii così la porta con un colpo della mia “Rose”, la bacchetta tutta speciale che, dopo la conferenza sui Draghi dell’anno precedente, molti avrebbero potuto riconoscere come costruita con corda di cuore di Dragone di Cristallo.

Prego, accomodatevi.

Lasciai che gli studenti entrassero all’interno della classe e mi chiusi la porta alle spalle, attendendo che tutti prendessero posto sull’erba, sotto gli alberi, dove volevano: con me le regole da seguire erano poche, in primis quello di fare le cose velocemente ed in silenzio.
Ad accompagnarmi, come sempre, il mio fedele compagno Fire, che si aggirava intorno agli alunni annusandone qualcuno qua e là senza però ringhiare o mostrarsi minaccioso: non ce n’era bisogno, per sua – e mia – fortuna gli studenti avevano capito presto che conveniva seguirle davvero le mie lezioni, se si voleva imparare qualcosa.

Benvenuti ad una nuova lezione di Incantesimi.
Per chi avesse la memoria corta, vi ricordo quali sono i requisiti fondamentali per partecipare alle mie lezioni: concentrazione, rispetto, educazione.
Se non vi sentite in grado di rispondere a queste richieste, la porta è quella: potete andarvene quando volete.


Aspettai uno, due, tre minuti, fino a che fu chiaro che nessuno si sarebbe alzato per andarsene: qualcuno si ricordava ancora di come, all’epoca nella quale ero una studentessa, venissi soprannominata “la Regina di Ghiaccio” … beh, nell’aula di lezione non ero affatto cambiata ed ero ancora fredda e pragmatica, pronta a rispondere alle domande degli studenti solo se non erano poste tanto per dire una qualche stupidaggine.
Fuori dalla classe sapevo essere molto più accomodante, con qualche studente riuscivo anche a scherzare, ma al suo interno non c’erano storie, non si poteva aprire bocca per parlare a sproposito; era il mio regno, e tutti lo sapevano.

Bene, direi che possiamo cominciare.

Mormorai, muovendo la bacchetta per creare una poltrona d’erba sulla quale sedermi: accavallai le gambe e mantenni la bacchetta ben stretta nella mano destra, tanto sapevo che mi sarebbe servita di lì a poco.

Quest’oggi ho deciso di proporvi una lezione un po’ diversa dal solito, anche ripensando all’episodio avvenuto l’anno scorso nella Foresta Proibita – e mi fermai un momento, fissandoli uno per uno per leggere nei loro occhi la consapevolezza e sì, in alcuni anche la paura – Voglio che siate preparati ad affrontare il vostro nemico anche se siete ancora studenti, perché non si potrà mai sapere quando vi troverete a doverlo affrontare.

Vidi uno scintillio accendersi negli occhi dei ragazzi, che sembravano ora molto più interessati rispetto all’inizio della lezione: evidentemente ero riuscita a catturare la loro attenzione, ed in fondo era quello l’importante.

Per questo oggi ho deciso di parlarvi di alcuni Incantesimi Elementali Offensivi.

Un momento di pausa, giusto per permettere alla classe di assaporare quelle parole, poi ripresi a parlare.

Questi Incantesimi vengono chiamati così perché coinvolgono gli Elementi naturali, quali acqua, aria, ghiaccio, fuoco ed elettricità e rientrano tutti nella categoria degli “Incantesimi di Evocazione”. Solitamente questi tipi di Incanti generano delle sfere offensive che si abbattono sul nemico in cui è racchiuso l’elemento naturale corrispondente, e che possono avere degli effetti collaterali quali congelamento o paralisi.

Scusi professoressa…

Una mano si alzò in aria, facendomi posare lo sguardo sulla studentessa di Dragargenteo che aveva parlato.

Sì, signorina Dartov.

Mi chiedevo in quale percentuale questi effetti collaterali si possano presentare nel momento in cui lanciamo un Incantesimo.

Domanda intelligente, signorina Dartov – commentai io, facendo nascere nella Draghessa un gran sorriso soddisfatto – Ovviamente la percentuale varia in base alla bravura ed alla capacità magica del mago, ma volendo fare una stima possiamo dire che si passa da un minimo di 5% di probabilità nei maghi più giovani ed inesperti ad un massimo di 75% nei maghi adulti.

La studentessa annuì e riabbassò il capo, riportando le mie parole sulla sua pergamena e spingendomi così a proseguire nella spiegazione.

La prima sfera che prenderemo in considerazione è quella dell’Elemento Acqua: la formula per crearla è “Aguamenti”, e l’Incanto si attiva facendo muovere il polso in tre quarti di giro in senso antiorario; come sempre vi consiglio di aiutare la vostra concentrazione immaginando nella vostra mente una sfera d’acqua che fluttua o che si abbatte sul nemico.

Non mi sarei mai stancata di ripeterlo, poiché la concentrazione era l’ingrediente fondamentale per seguire le mie lezioni: la magia scorreva in tutti i maghi e le streghe, certo, ma era necessario veicolarla nel modo giusto per darle un senso ed imparare a controllarla, e la concentrazione serviva proprio a quello.

Se avrete eseguito correttamente l’Incantesimo, ecco quale sarà il risultato - aggiunsi, allungando la bacchetta verso un albero poco distante da me per poi muoverla nel senso descritto prima – Aguamenti!

Dalla punta della mia bacchetta partì una scia azzurra e si formò, come avevo descritto, una sfera d’acqua di medie dimensioni, che si staccò dal catalizzatore per poi andare ad infrangersi contro la corteccia dell’albero senza recargli alcun danno.

Immagine


Sapevo bene che quella sfera era molto, molto più piccola di quella che avrei potuto creare, ma era solo a titolo dimostrativo e quindi gli studenti avrebbero fatto meglio ad accontentarsi.

Il primo mago a perfezionare questo Incantesimo fu Duffle Forbs, un Nato Babbano vissuto in New England nel 1865: fino a quel momento si era sempre usato il semplice Incanto “Acqua Eructo” per far scaturire dell’acqua dalla bacchetta, ma nessuno aveva mai pensato di darle una forma e di plasmare quindi questo Elemento per renderlo più veloce e pratico da lanciare contro un nemico; inoltre, Forbs scoprì che la forma definita di questa sfera non aumentava solo la velocità con la quale l’Incantesimo veniva lanciato, ma anche la sua potenza offensiva e dunque il danno che esso procurava.

Non volevo certo tediarli con resoconti dettagliati sulla creazione e sul perfezionamento di ogni singolo Incantesimo, ma fornire loro qualche breve accenno storico non avrebbe di certo ucciso nessuno.

Professoressa mi scusi – disse a quel punto un Serpeverde, alzando la mano – Ma se l’Aguamenti provoca più danno dell’Acqua Eructo, perché il primo lo impariamo già a partire dal secondo anno mentre l’altro solo al quarto?

Una domanda legittima quella del ragazzo, che mi fece per un momento sorridere.

Ma bene bene, sembra che questa lezione abbia proprio catturato l’attenzione di tutti, mh? – commentai con ancora quell’espressione sorridente sulle labbra, facendo forse imbarazzare la Serpe che alzò le spalle senza guardarmi negli occhi, sorridendo però come se fosse divertito da quelle parole – La sua è una domanda legittima, signor Suffolk, per quanto la spiegazione sia piuttosto semplice.
Alcuni Incantesimi hanno spesso due varianti, una base ed una più complessa: pensiamo ad esempio all’Incanto Patronus, e a come inizialmente l’animale da voi evocato sia semplice ed incorporeo, una proiezione che poi col tempo si perfeziona rendendo il Patronus più tangibile.


Aspettai qualche secondo, lasciando il tempo alla classe di visualizzare ciò di cui stavo parlando affinché potesse seguirmi nella spiegazione, poi ripresi a parlare.

Allo stesso modo anche la prima parte degli Incantesimi Elementali, quella che ho intenzione di presentarvi oggi, possiede due versioni: una base, che s’impara solitamente tra il secondo e il terzo anno, ed una invece più complessa che si apprende a partire dal sesto.
Le differenze tra le due varianti riguardano la velocità, le dimensioni e la potenza distruttiva delle due sfere; per quanto riguarda i loro effetti collaterali, invece, essi possono essere presenti solo negli Incanti di grado complesso nelle percentuali minime e massime presentate prima.


Attesi nuovamente un paio di minuti, osservando gli studenti prendere appunti: mi ricordavano molto me stessa, quand’ero ancora una Serpeverde ignara di cosa ci fosse ad aspettarmi fuori dal Castello; all’epoca tutto sembrava in equilibrio ed armonia perfetti, perciò non c’era motivo di preparare noi ragazzi a difenderci da chissà quale nemico… ora i tempi erano cambiati, e che mi piacesse o meno non potevo proprio farci niente.

Passiamo ora al prossimo Elemento: il Vento.
La formula per creare una sfera di questo Elemento è “Ventus”, e si deve pronunciare mentre il polso ruota di mezzo giro verso destra e di un quarto di giro verso sinistra
– e mentre lo dicevo, mi misi a far muovere il polso lentamente come indicato nella spiegazione, cosicché i ragazzi ne cogliessero bene il movimento – Per aiutarvi nella concentrazione potete pensare ad esempio alle foglie degli alberi che si muovono, anche se per molti è più semplice ed efficace figurarsi un tornado che si abbatte su tutto ciò che incontra.

Io per prima trovavo quell’immagine la più esplicativa di quello che volevo fosse il risultato del mio Incanto, ma ogni persona era diversa e la scelta della visione da associarvi era soggettiva.

Anche in questo caso avremo una versione di base ed una più complessa: la prima vi permetterà di creare sfere di vento di piccole/medie dimensioni, mentre con la seconda potrete anche arrivare ad abbattere arbusti di medie proporzioni. Questo Elemento è considerato uno dei più difficili da controllare nel mondo degli Incantesimi, quindi se vi volete allenare ad usarlo correttamente vi suggerisco di farlo in modo cauto e molto graduale – giusto perché non volevo orde di studenti in Infermeria, dubitavo che Lindë lo avrebbe apprezzato – Molte sono le leggende legate a questo Elemento e all’Incantesimo che ne deriva: si parte dall’antica Grecia, nella cui mitologia si raccontava che Eolo, il Dio dei Venti, usasse proprio il Vento per abbattere le navi nemiche di coloro che lo veneravano ed in lui avevano fede; nel filone norreno, invece, viene introdotto il Re Kàri, figlio di Fornjótr e presentato come la personificazione del vento, che si diceva avesse sedotto la Strega Göndul, letteralmente “figlia della bacchetta”, per generare un figlio dalla stirpe reale e dai grandi poteri magici associati al Vento.

E riuscì nel suo intento?

Mi domandò una Tassorosso, col busto leggermente sporto in avanti quasi non volesse perdersi una parola del mio racconto.

Sì e no, signorina Evans.
Dalla loro unione nacque un figlio, è vero, ma in quanto a poteri magici, beh… ne era completamente privo.


E quasi mi sembrò di scorgere delusione negli occhi della ragazza, come se avesse voluto che la storia avesse un seguito ben diverso.

Esistono poi molte leggende legate ai popoli africani e al Vento, come quella di Cukumba, il Guerriero che intrappolò Makaw’eh, il Signore del Soffio, in una prigione composta da quattro mura chiuse attraverso le quali non sarebbe mai potuto scappare, per favorire la caccia degli Ashfery, le bestie sacre proprio a Makaw’eh che si diceva donassero l’immortalità a chi ne mangiava il cuore, e che erano quasi impossibili da prendere proprio perché il Dio usava il Vento per farli volare così velocemente che nessuno sarebbe riuscito a fermarli.

Avrei potuto passare tutta la giornata a raccontare miti e leggende legate agli Elementi, ma dovevo stare attenta a non dilungarmi troppo o avrei finito per perdere la cognizione del tempo che, lento ed inesorabile, continuava a scorrere intorno a me.

Non siamo quindi in grado di stabilire chi abbia inventato l’Incanto Ventus, ma sappiamo grazie alle ricostruzioni storiche che esso è stato introdotto nel mondo magico a partire dal 1434. Si tratta quindi di un Incanto molto antico, creato più di 400 anni prima dell’Aguamenti.

E per quanto riguardava i cenni storici avevo finito, per quanto la classe ne sembrasse quasi dispiaciuta.

Tornando a noi, se il vostro Incantesimo fosse lanciato correttamente, il risultato sarebbe una sfera incorporea di colore verde, come questa.

Ancora una volta orientai la mia bacchetta contro l’albero usato per l’esempio precedente, muovendo velocemente il polso nei versi indicati prima.

Ventus!

Dalla punta del mio catalizzatore partì una scia di colore verde, impalpabile, che vorticò su se stessa fino a formare una sfera di dimensioni piuttosto consistenti che si lanciò contro l’albero e su di esso si abbatté, facendone scuotere con forza la corteccia e determinando così la caduta di un buon numero di foglie.

Immagine


Rimasi silenziosa per diversi istanti, lasciando che i ragazzi fissassero la scena – chi ammirato, chi stupito, chi indifferente – e se la imprimessero per bene in mente prima di riprendere il discorso e presentare loro l’ultimo Elemento di quella lezione: avrei voluto avere più tempo ma così non era stato possibile, quindi la classe si sarebbe dovuta “accontentare”, per quella volta.

L’ultimo Incantesimo che vi voglio presentare oggi – dissi quindi, accogliendo con un sorriso quasi soddisfatto i mugolii di dissenso che si sparsero tra la classe: almeno consideravano la lezione interessante, era già qualcosa – è quello legato all’Elemento Fuoco. La sua formula è “Incendio”, e si può lanciare ruotando il polso di un giro e mezzo in senso orario; per aiutare la vostra concentrazione potete usare un’immagine del fuoco a vostro piacimento, da quello che vedete ardere tutte le sere nei camini delle vostre sale comuni a quello che illumina le torce disseminate per la Scuola.

Come sempre la scelta era soggettiva, e dipendeva dalla mente del singolo mago che ricercava l’immagine più adatta a sé.

Se il vostro Incantesimo verrà effettuato nel modo corretto, dalla bacchetta si genererà una scia di colore rosso che andrà poi a formare una sfera, in questo modo.
Incendio!


Ruotai il polso come descritto e pronunciai la formula con la bacchetta, questa volta, puntata verso l’alto in modo tale da scagliarsi nel cielo e perdersi poi in esso, senza fare alcun danno.

Immagine


Come per i suoi colleghi, anche questo Incantesimo Elementale presenta due versioni: quella più complessa differisce dalla prima per velocità, potenza, e per l’effetto collaterale di poter ustionare le proprie vittime… le percentuali le conoscete – proseguii, notando più teste annuire in contemporanea per quella mia ultima affermazione – L’Incanto Incendio è forse il più vecchio tra gli Elementali, poiché le sue origini risiedono nell’antica Grecia, con la figura di Prometeo.

Il Dio?

Volsi lo sguardo verso la Corvonero che mi aveva interrotto, la quale abbassò subito gli occhi borbottando un “Mi perdoni professoressa” totalmente imbarazzato.

Nonostante l’interruzione non mi sia piaciuta, mi riferisco proprio a quel Prometeo, signorina Clobert.
La leggenda racconta che Prometeo, uno dei due Titani, donò il fuoco agli uomini: un tempo, infatti, regnava sulla terra un'età d'oro in cui tutti gli uomini vivevano felici; a causa dell'ira di Zeus, però, gli uomini furono costretti a faticare e a lavorare per continuare a vivere.
Prometeo allora, per aiutarli, rubò il fuoco dall'officina del Dio Efesto e lo nascose in una canna, donandolo agli uomini: quando Zeus seppe dell'accaduto, s’infuriò ed incaricò Efesto di forgiare una donna molto bella, di nome Pandora, fornita di un vaso contenente ogni tipo di male e malattie; quando Pandora si presentò ad Epimeteo, fratello di Prometeo, egli, nonostante gli avvertimenti del fratello, accolse la donna, la quale liberò così tutti i mali del suo vaso sulla terra.
Zeus incatenò poi Prometeo ad una rupe, dove ogni giorno un'aquila andava a divorargli le viscere che poi ricrescevano; fu liberato successivamente da Eracle, in segno di riconoscimento per ciò che aveva compiuto per gli uomini.


Raccontai, avendo intuito come alla classe – soprattutto ai ragazzi Purosangue che quindi di leggende babbane non conoscevano quasi nulla – piacesse ascoltare quelle storie particolari.

Alcuni studiosi di magia antica affermano che Prometeo altri non era che uno Stregone, e che fu proprio lui ad inventare questo Incantesimo col quale aiutò i Nati Babbani ad evolversi, altri dicono che queste sono solo leggende, che non c’è nulla di vero, ma una cosa è certa: si hanno testimonianze dell’uso di questo Incanto già a partire dal 129 a.C., e questo credo basti per far comprendere quanto sia antico.

Il tempo era quasi giunto al suo termine, la lezione era stata ricca ed intensa e mi aveva dato modo di unire teoria, pratica e storia in una cosa sola: di sicuro non mi potevo lamentare.

Bene, abbiamo ancora un po’ di tempo: dividetevi a gruppi di tre e provate alternativamente ad usare questi Incantesimi, ovviamente nella loro forma semplice; non serve lanciare le sfere, basta che riusciate e ricreare le sfere sulla punta delle vostre bacchette. Provatene uno a testa, e dopo averlo fatto passate a quello successivo, alternandovi.

Non c’era bisogno di aggiungere altro, era chiaro cosa stessi chiedendo loro e mi aspettavo lo facessero al meglio.
In effetti i ragazzi si alzarono subito, dividendosi come avevo indicato ed iniziando subito a provare a turno i tre Incanti spiegati a lezione: come sempre c’era chi riusciva al primo colpo, chi arrancava e chi invece sembra essere proprio negato, ma sapevo bene che era tutta questione di pratica; se erano stati scelti per entrare ad Hogwarts, ciò significava che il potenziale magico era presente in ciascuno di loro… si trattava solo di tirarlo fuori.

D’accordo, basta così per questa volta.
Mettete via le bacchette e raccogliete le vostre cose, la lezione è finita. Questi
– e subito apparvero dei fogli di pergamena di fronte a ciascuno di loro – sono i compiti per la prossima volta. Avete tempo fino al 14 di Dicembre alle ore 23.59 per consegnarli, dopodiché tutti gli elaborati inviati oltre questo orario verranno considerati nulli.
Non serve che vi dica che se vedo compiti copiati il Troll è assicurato, sapete tutti usare le parole per esprimere un concetto in modo personale quindi è questo quello che mi aspetto da voi.
Se avete bisogno di farmi qualche domanda, se avete dei dubbi sulla lezione, vi aspetto nel mio ufficio per mettervi a vostra disposizione.
Detto questo, buona giornata a tutti.


||NOTE OFF||

• La maggior parte delle leggende citate a lezione sono frutto della fantasia della sottoscritta, quindi non tentate di cercarle online perché non troverete niente.
• Quando chiedo di scrivere un racconto in formato GdR, valgono le stesse regole di una giocata normale: si ruola al passato e in terza persona. Mi raccomando, concentratevi sull'ambiente che circonda il vostro PG, sulle sensazioni/emozioni che prova, sui pensieri che lo fanno ragionare e sul suo modo d'interagire con gli altri.
• La prima domanda vale 8 punti: ricordo che per questo quesito non esistono risposte giuste o sbagliate, voglio conoscere il vostro pensiero e i motivi che vi spingono a pensarla in questo modo, nient'altro.
• La seconda domanda vale 12 punti: valgono le regole per il GdR scritte sopra.
• La terza domanda vale 10 punti: come per il GdR la narrazione deve essere alla terza persona e al passato, ma per il resto è lasciato libero sfogo alla fantasia degli studenti.
• La quarta domanda vale 10 punti: potete prendere da Internet tutto il materiale che volete, potete inserire link di immagini se ne trovate, l'unica regola è rielaborare quanto più possibile le informazioni trovate. I copia-incolla da Wikipedia et simila non saranno accettati.





La risposta non è male, soprattutto perché considerando la sua soggettività non potevo certo penalizzarla o premiarla per il tuo parere personale.
Tuttavia ho notato un po' di errorini, più che altro di battitura... sviste dettate dalla foga? In ogni caso, ti penalizzano molto poco.
Continua così!
6

Un buon GdR, ben scritto sia per quanto riguarda la grammatica, sia per quanto riguarda la descrizione dell'ambiente e di colui che ti ritrovi ad affrontare: semmai la pecca sta proprio nella descrizione del tuo PG, che mi sembra un po' debole, come se ti fossi concentrato di più sugli altri elementi che non su quello più tuo.
Come per la risposta precedente, comunque, è nel complesso un ottimo lavoro.
10

Bella la seconda parte della risposta, meno la prima.
Alla prima domanda, infatti, hai dato una risposta molto sintetica e questo mi dispiace, ti saresti potuto dilungare di più.
Molto buona invece la seconda parte della risposta, ho trovato molto originale il modo in cui hai rielaborato il mito e il taglio personale che gli hai dato.
7

Una buona risposta per quanto riguarda i significati dell'Elemento che hai scelto, anche se pecca un po' nella parte storica: il suggerimento che ti posso dare è di prenderti più tempo per rispondere a questo tipo di domande, in modo che tu possa dare un Equilibrio alla risposta e poter così prendere il punteggio pieno.
7

punti 30 per Ethan Travis




Una buona risposta, dal taglio molto personale; a volte ti perdi un po', nel senso che te la canti e te la suoni da sola, ma ammetto che la cosa non mi dispiace affatto perché mi permetti di seguire al meglio il tuo ragionamento passo passo, ed è qualcosa di originale.
Brava!
8

Un buon GdR devo dire, peccato per gli errori di battitura (immagino per la foga) che ti penalizzano un po' e per la parte centrale in qui in qualche punto hai scambiato la prima con la terza persona; a parte questo, molto ben strutturato e molto coerente il modo di fare di Cappie, che apprezzo particolarmente.
Bravissima.
10

Una risposta che mi è piaciuta tantissimo: un equilibrio perfetto tra la prima parte della risposta, esaustiva e molto personale, e la rivisitazione del mito che è stata originale e ben riuscita.
Davvero molto, molto bene.
Mai pensato ad una carriera da scrittrice?
10

Bella la scelta dell'Elemento (a mio gusto personale, s'intende) e soprattutto un'ottima ricerca, ed anche in questo caso ho apprezzato molto l'equilibrio tra la prima parte della ricerca - quella mitologica - e la seconda - quella storica.
Davvero un ottimo compito, basterà un poco più di attenzione e riuscirai di sicuro ad ottenere il punteggio pieno.
10

punti 38 per Caroline Priscilla




Una buona risposta: personalmente non sono d'accordo sul fatto che Aguamenti non abbia una sua controparte, (per quel che mi riguarda un incanto Elettro renderebbe abbastanza complicato per chi l'ha scagliato riuscire a difendersi) e tuttavia sei riuscita a spiegare molto bene il tuo punto di vista.
Forse ti saresti potuta dilungare un poco di più, ma va bene comunque.
6

Un GdR molto ben fatto, lungo e che si concentra molto sui pensieri e sulle sensazioni della tua PG: la cosa che mi piace notare è vedere come tua sia migliorata nel corso del tempo, hai fatto enormi passi da gigante e per questo ho deciso di premiarti col punteggio classico.
Brava!
12

Una buona risposta e si denota moltissimo la tua capacità di creare una nuova storia partendo da uno spunto, è indice di una spiccata fantasia; in ogni caso, forse, avresti potuto dilungarti di più sulla prima parte della risposta per dare un maggiore equilibrio ad essa nel suo totale.
Complimenti però ancora per la fantasia, ne sono colpita!
8

Una ricerca davvero completa, ne sono davvero colpita: hai cercato di coprire tutti i parametri richiesti e l'hai fatto in modo davvero ben riuscito, sono molto molto soddisfatta e riesci per questo ad ottenere il punteggio pieno.
Non ho dubbi che con un altro po' di pratica tu possa ottenere il punteggio pieno.
Continua così!
10

punti 36 per Brianna




La risposta nel suo complesso è esatta, nel senso che hai dato risposta, appunto, a tutti i quesiti richiesti: il problema è che sei stato molto stringato, non hai approfondito minimamente le tue considerazioni personali e questo la rende, ahimé, scarna.
Cerca la prossima volta di darti più tempo per rispondere, non fare di corsa e cerca di ampliare il tutto.
4

Anche in questo caso, purtroppo, il problema è che la risposta è troppo scarna: non c'è un minimo di caratterizzazione del PG, non ci sono indicazioni dettagliate sull'ambientazione del GdR... è tutto veloce, superficiale, poco curato.
Un vero peccato.
6

Una risposta più che sufficiente: molto scarna la motivazione per la quale hai scelto proprio quel mito, ma è stata piuttosto originale la sua rivisitazione ed ho deciso di premiarti per questo.
Solo due appunti grammatici e sintattici importanti: "un esausto" si scrive senza apostrofo, e dopo un qualsiasi segno di punteggiatura ci vuole sempre lo spazio.
7

Questa risposta mi ha davvero deluso, soprattutto dopo aver appena letto un'altra ricerca - quella della signorina Wollis - sullo stesso Elemento.
Non ci siamo, bisogna ampliare, cercare e rielaborare... credo che il tuo errore più grande sia la fretta: per consegnare velocemente i compiti finisci per penalizzare la risposta, ed è una cosa poco furba perché il punteggio non lo fa la velocità con cui consegni il compito, bensì le risposte contenute al suo interno.
3

punti 20 per Maximilian
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Data Utente Tipo Dado Risultato  
2012-12-10 21:04:10 Brianna d20 7  
Quale di questi tre Incantesimi ti piace di meno, e perché? Quale ti sembra il più adatto da usare in uno scontro (a livello strategico/offensivo/difensivo a seconda della tattica di scontro che preferisci), e perché? Se potessi scegliere uno tra questi Incantesimi ed impararlo all'istante anche nella sua forma complessa quale sceglieresti, e perché?
Scrivi un racconto in formato GdR in cui scegli uno di questi Incantesimi in forma base (la situazione intorno al PG è a libera scelta dello studente) e lo utilizzi contro un nemico/per esercitarti/per aiutare qualcuno, ecc.
Quale tra le leggende citate in classe ti è piaciuta di più, e perché? Riprendi il mito che hai scelto come preferito e riscrivine la storia, modificando gli avvenimenti in esso riportati a tuo piacimento e secondo la tua fantasia.
Scegli uno dei tre Elementi di cui abbiamo parlato in classe e svolgi una ricerca su di esso, concentrandoti sul suo impiego nella Natura, sui significati mitologici/esoterici/filosofici/morali che esso implica e sulle sue derivazioni storiche/culturali.

 
 

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