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Messaggioda Typhon » 13/04/2013, 15:41

* ORE 18:15 - SERRA ADIBITA A CLASSE - LUNEDI' *


Chi me lo aveva fatto fare di prendere sul serio il posto della Vilvarin come professore di Erbologia?
Ah si, giusto... Lei stessa!
Dannazione, non sopportavo dovermi trovare in imbarazzo, in nessuna occasione e per nessun motivo.
Ed invece dovevo ammettere che mentre attendevo che gli studenti arrivassero presso le serre avevo la salivazione azzerata ed il battito cardiaco in fibrillazione, sopratutto dal momento stesso in cui avrei dovuto esporre la lezione di fronte alla mia fidanzata, scherziamo?
Inoltre pregavo che Arianna, quella s*****a, non avesse detto sul serio quando accennava al fatto di venire ad assistere al suo "professore preferito dopo Vastnor", ma potevo quasi giurare che l'avrei vista sbucare da un secondo all'altro con la solita faccia strafottente.
Comunque basta, era inutile rimanere lì a innervosirsi, avrei esposto la mia lezione e l'avrei fatto anche nel migliore dei modi, anzi, fottutamente bene, proprio nello stile di ogni cosa che facevo, tsk.
La porta delle serre si aprì e da lì cominciarono ad affluire tutti quanti gli studenti.
Evitai di focalizzare la mia attenzione su quelli conosciuti e che probabilmente dovevano avere la faccia esilarata nel vedermi lì, piuttosto, mi avvicinai al mio tavolo di ferro sul quale avevo appoggiato il libro di testo ed un vaso contenente dei cereali di ogni genere, inoltre, una replica dello stesso vaso ma di minori dimensioni si trovava su tutte quante le postazioni degli alunni, pronte per essere consultate e sbirciate a tempo debito.

Buongiorno, come ben sapete, sono Typhon Seal, supplente di Erbologia per tutto l'anno in corso.
Quelli che mi conoscono sono pregati di smettere di avere quel sorriso idiota sulle labbra altrimenti sarò costretto a privarglielo con una nota disciplinare a caratteri cubitali.
Per tutti gli altri che invece non hanno mai avuto il "piacere" di interagire con me... Silenzio ed alzate la mano solo se estremamente necessario, sono stato chiaro?
Si, parlo proprio con voi, laggiù...


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Primini, fastidiosi come non mai e nella maggior parte dei casi, anche poco seri in delle lezioni simili, troppo impegnati a pensare che Hogwarts e le sue materie si fermino alla Difesa, agli Incantesimi o alle Pozioni.
Ero anche io così, per questo non mi stupivo nel vedere certe facce intenzionalmente annoiate, ma me ne fregavo altamente, sapendo che in futuro ci avrebbero perso loro in cultura poiché io avevo già imboccato la mia strada ed anche in maniera soddisfacente.
In mezzo a loro riconobbi Jackqueline, una studentessa appena arrivata che qualche giorno prima mi venne in stanza a chiedere delle informazioni. Pareva che invece lei fosse più intenzionata a seguire la mia spiegazione di tanti altri.
Era un Drago, questo mi diede parecchio conforto e gonfiò il mio animo di orgoglio nei confronti di quella che per me rimaneva la Casata migliore, anche se la Vireau era stata ben chiara su questo punto: dimenticare di appartenere ad una sola fazione, adesso che ero professore.
Già, molto più facile a dirsi che a farsi.

Dunque, dicevamo, la lezione di oggi è fondamentale per capire quanto il tempo, l'atmosfera, le stagioni e i cicli naturali determinino la riuscita dei composti erbologici che solitamente cerchiamo di produrre in larga scala.
Nel ramo della cultura erbologica ci sono abitudini e filosofie che vanno avanti da secoli, anzi, milleni, esattamente come succede per gli agricoltori o i contadini.
Ad esempio, un contadino sa di per certo che piantare dei semi nel plenilunio fornirà ai frutti che ne verranno fuori una maggiore corposità e gusto, poiché il livello di acqua e quindi di zucchero in essi sarà più alto.
Al pari, nella stagione delle piogge, un agricoltore sarà sempre attento a raccogliere i tuberi egli ortaggi al secondo giorno di acqua, questo perché la terra, ammorbiendosi grazie alle precipitazioni, renderà più facile l'estrazione dei suoi prodotti e quindi il risultato in termini di gusto e quantità sarà notevolmente maggiore.


Uhm... Che palle...

Venti punti in meno alle Serpi, Karsakk.

Ma... !

Pensavi che forse 5 minuti fa scherzavo a proposito del fare silenzio?
Ho dato forse l'impressione di scherzare secondo lei, signorina Stevens?


!!... N-no, no professor Seal!

E secondo lei, signor Cartwright?

No... - Accenno di risata, smorzato sul nascere - ... Professore!

E dieci in meno a Tassorosso.

Typhon!

Professor Seal, per te, Cartwright e... Per inciso, ho sempre sognato di farlo.

Il mio tono e il mio sguardo sadico penetrarono per bene nella mente del prefetto di Tassorosso il quale, onde evitare di privare i suoi del gruppo di altri punti preziosi, preferì comunque non fare alcuna polemica ed incrociare le braccia al petto, scuotendo la testa.
Tralasciando quel piccolo episodio frastagliato indotto dalla mia posizione di ex studente e nuova posizione di docente improvvisato, mi accinsi ad aprire il mio libro, che poi era anche lo stesso di tutti gli altri ragazzi, andando fino a pagina 500, adocchiando il testo e provando a vedere come potevo rielaborare il discorso che avrei chiesto a breve di leggere ad alta voce così da iniziare ad introdurre con più precisa chiarezza l'argomento della lezione odierna.
Inspirai, leccandomi le labbra mentre di tanto in tanto fissavo qualcuno di loro, intimandoli a stare zitti e non disturbare mentre mi preparavo a quel prossimo step.

Parker, per cortesia, saresti così gentile da leggere il paragrafo sedici a pagina 500, grazie.

Quella fu la prima volta che mi rivolsi alla mia fidanzata come professore e non come suo pari.
A tutti gli effetti, fu anche la prima volta che le rivolsi la parola e attenzione da quando era entrata lì dentro, ma l'avevo preparata da prima sul fatto che, proprio per evitare che gli altri pensassero che la favorissi in qualche modo, l'avrei trattata come ognuno di loro, al massimo prendendomi la libertà di interpellarla affinché esponesse chiaramente i concetti che mi servivano.
Era risaputo che al momento lei era la studentessa più brillante della scuola, quindi volenti o nolenti, tutti quanti avrebbero dovuto ascoltarla e capire che le avevo fatto quella richiesta non per simpatia ma per ovvietà di talento e precisione.
Alis mi rivolse un piacevole sorriso, arrossendo di poco, e nel suo sguardo lessi per brevi secondi il suo orgoglio nei miei confronti.
Risposi a quell'occhiata per appena un secondo, prima di lasciarla prendere il libro e arrivare alla pagina stabilita, dopo di che, chiesi imperativamente il silenzio e l'unico rumore che rimase, per nulla fastidioso, era quello delle cicale e dei grilli che si dilettavano nel canto.

"Nella religione romana Cerere (dal latino Ceres e dall'osco Kerri, o Kerres o Kerria) era una divinità materna della terra e della fertilità, nume tutelare dei raccolti, ma anche dea della nascita, poiché tutti i fiori, la frutta e gli esseri viventi erano ritenuti suoi doni, tant’è che si pensava avesse insegnato agli uomini la coltivazione dei campi. Per questo veniva solitamente rappresentata come una matrona severa e maestosa, nonché bella e affabile, con una corona di spighe sul capo, una fiaccola in una mano e un canestro ricolmo di grano e di frutta nell'altra.
Il Ciclo di Cerere viene chiamato in questo modo proprio perché in un determinato periodo dell'anno, esattamente tra il 24 Marzo e il 24 Maggio, vige la regola erbologica per la quale i cereali piantati e raccolti avranno sempre un effetto più benevolo o un sapore più buono a seconda del loro impiego, se di natura medica o di natura nutrizionale."


Grazie Alexis, va bene così.
Dunque come avrete capito questo "Ciclo di Cerere" è un periodo annuo che si ripete costantemente, durante il quale i cereali assumono un effetto di miglioramento e così ogni loro utilizzo è accresciuto da una energia mistica-magica della natura che impreziosisce la composizione del terreno, rende più nutritiva l'acqua e più ricche le sostanze raccolte in esse.
Tale nome, quindi, viene dedicato a questa Dea del culto babbano, proprio perché i primi a scoprire l'esistenza di questo periodo bimestrale furono dei babbani, che trasmisero la credenza nelle generazioni a venire.
Nel corso dei secoli per i babbani si trasformò in una semplice superstizione, mentre i maghi, grazie anche alle maggiori risorse di ricerca, raggiunsero invece la conclusione che tutto quello che le dicerie babbane affermavano nel passato, era vero al 100%.


E quindi quali sono le migliorie che subiscono le piante durante questi due mesi, professor Seal?

Non piante, Jiménez, parlo proprio e solo dei cereali.
Legga pure al paragrafo successivo per dare un'idea alla classe di cosa stiamo discutendo.


"Cereali, da Ceres, Cèrere, dea romana delle mèssi e dei campi. Non è un termine botanico, quindi non corrisponde alle Poacee o Graminacee, come molti credono, ma letterario e storico: indica tutte le «piante erbacee che producono frutti i quali, macinati, danno farina da farne pane e altri cibi». Comprende perciò tutte le piante i cui frutti o semi ricchi di amido sono usati dall'Uomo per ricavarne polente, minestre, pane, paste da cuocere, e altri prodotti amidacei. Non essendo un seme, la patata (tubero), pur ricca d'amido, non è un cereale, mentre non solo frumento e riso, ma anche grano saraceno, quinoa e amaranto sono cereali."


Quindi è bene che comprendiate che solo i cereali subiscono l'influsso mistico del "Ciclo di Cerere", capito?
Ci sono due tipologie di usi per i cereali nel campo Erbologico, il primo è quello ovviamente di nutrimento, il secondo, quello medico.
All'interno di queste due tipologie ci sono molti più esempi di cereali adatti a creare composti come farine e carboidrati che alimentano il nostro corpo e quello degli animali, mentre solo una ristretta cerchia possiede anche delle proprietà utili alla cura.
Come potete notare, ho versato dei vari tipi di cereali nei vasi di fronte a voi, prendetene una manciate e attraverso la pagina 506 del vostro libro, saprete riconoscere cosa avete in mano.
Se ci sono coccinelle tra qualche seme è tutto normale, sicuramente avete preso del Segale, il quale odore, per noi pressoché inesistente, è molto buono ed attrattivo per questi tipi di insetti.


Stavo andando bene?
Bella domanda.
Di certo non potevo chiederlo così, a bruciapelo a qualcuno, altrimenti che razza di figura ci avrei fatto.
Meglio rimanere in silenzio ed essere sicuri e tranquilli come al mio solito.
Mentre mi trovavo lì, a parlare delle piante, dei cicli naturali, dei cereali e del mondo terrestre nella sua profonda intimità, mi accorsi che mi mancava sentire la voce seria e dura della mia Mentore.
Forse non ero così pronto o adatto a fare l'insegnante, forse lei stessa se fosse stata presente mi avrebbe allontanato dalla cattedra facendomi presente che ancora ne avevo di strada da fare e che forse aveva fatto un errore a lasciarmi una responsabilità così grande.
Per un solo, piccolo momento, per quanto seppi che mi sarei imbarazzato non poco all'idea, avrei voluto che Arianna, o forse proprio la stessa Vilvarin fossero state lì per cogliere nei loro sguardi un qualunque accenno di gradimento della lezione in corso.
Tuttavia non potevo rimanere silenzioso, soffermandomi solo sulle mie emozioni e i miei pensieri senza considerare una classe che necessitava ancora delle mie spiegazioni.
Socchiusi gli occhi mentre la foglia di un fico interno alle serre parve quasi carezzarmi la guancia volontariamente (impossibile) e lasciai che il mio mondo, quello dell'Erbologia, adesso mia ragione di vita, mi attraversasse l'anima e mi desse la forza di proseguire, indipendentemente dalla mia qualità, mettendoci tutto l'impegno necessario per non demordere.
A fine lezioni avrei tratto le mie conclusioni, adesso era il momento di agire e basta, Seal.

Fissatevi bene a mente questi tre tipi di cereali sfruttati nel campo dell'Erbologia Medica: Miglio, Triticale e Fonio.

Il primo tipo è coltivato fin dalla preistoria, è una specie cosmopolita la cui origine è alquanto incerta. Dalla regione di origine la specie si è diffusa in tutto il Vecchio Continente e successivamente negli altri continenti. Attualmente è ancora coltivato in diverse regioni dell'Asia e dell'Africa, mentre la coltivazione nei paesi occidentali è sporadica e marginale. Si trova naturalizzata sui terreni incolti.
È una specie termofila e xerofila, ciò vuol dire abituata a stare per lungo tempo senza acqua. Particolarmente esigente per quanto riguarda le temperature, nelle regioni temperate vegeta con ciclo primaverile-estivo. Ha una spiccata resistenza alla siccità e non mostra particolari esigenze pedologiche, perciò si presta per la coltivazione in aree aride o semidesertiche e su suoli poveri.
Per i Babbani tale cereale è utile solo come becchime per gli uccelli, mentre per gli Erbologi e l'intero mondo magico ha importanti doni di accelerazione del metabolismo e agevolazione all'assunzione di sostanze.
Se inserito tra gli ingredienti di composti volti a curare ed avere efficacia in un determinato periodo di tempo, tale periodo tendenzialmente si riduce almeno di un terzo se non addirittura della metà, favorendo spesso e volentieri il rimanere in vita dei soggetti.

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Il triticale (× Triticosecale) è un ibrido artificiale tra la segale e il grano tenero o altre varietà del genere Triticum. Creato alla fine del XIX secolo, solo ultimamente coltivato su larga scala. Associa la resistenza al freddo della segale e l'attitudine alla panificazione del frumento; risulta una valida alternativa alla segale, per quanto riguarda le condizioni climatiche, e al frumento per altitudine e acidità del terreno.
Per il mondo babbano questo cereale è utilizzato al fine di creare cibi molto secchi e quindi altamente digeribili e integrali, per una sana linea ed un'attenzione al peso corporeo.
Per il mondo magico e l'Erbologia in particolare, riprendendo proprio la sua naturale resistenza alle basse temperature, questo cereale è un ottimo aiuto nei composti utilizzati per combattere l'ipotermia e ristabilire il corpo ad una temperatura standard.
In molte occasioni il triticale ha salvato diverse persone dalla morte per raffreddamento e febbri ipotermiche estremamente gravi.

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Il fonio (Digitaria exilis) è una pianta erbacea della famiglia delle Poaceae, diffusa nelle savane dell'Africa. È uno dei cereali primari del Sudan e dell'Etiopia.
Secondo la mitologia della gente Dogon del Mali, Amma, il creatore dell'universo, fece l'intero universo dall'esplosione di un singolo chicco di fonio, situato dentro "l'uovo del mondo".
Per i babbani è un cereale semplice, sfruttato per lo più come paliativo del farro o dell'avena, per fare minestroni o produrre del pane povero di sale, ma non bisogna prendere così sottogamba la leggenda che vi ho citato poco fa.
Infatti, il fonio, unito all'estratto di eucalipto e a della crema di avocado trattato ed essiccato, permette alle donne incinte di aumentare le probabilità che il loro figlio nasca sano, senza ritardi o anticipi e per di più, con un sistema immunitario più resistente dell'8-10%.


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E quindi professore, che succede a questi cereali durante il Ciclo di Venere?

Eheheh, sorellina, mi sa che hai sbagliato divinità!

Uh, cioè, si, volevo dire Ciclo di Cerere!

Mi volsi in direzione di Caroline Priscilla O'Neill e Jorge Alvares.
Quei due si trovavano sempre vicini ad ogni lezione ed in qualunque occasione.
Ricordavo bene quando la Vice Preside Vireau mi disse di tenerli d'occhio sempre ed in qualunque situazione perché insieme erano una coppia davvero esplosiva e capace di molte sorprese, in negativo ovviamente.
Tuttavia in quel frangente la ragazzina mi aveva permesso di andare a parare sull'ultima parte della lezione prima di mandarli verso il castello, facendo la domanda più importante e intorno alla quale girava principalmente tutto il discorso.
Chiusi il libro, oramai non ce n'era più bisogno, e nel mentre cambiavo angolazione con lo sguardo potei giurare di aver visto proprio Monique Vireau aggirare le serre e camminare placida come se stesse facendo una normale passeggiata casuale, in compagnia...

Mentore?
Come è possibile?


Che si fossero messe in ascolto della mia lezione senza farmelo sapere?
E sopratutto perché la Vilvarin non mi avrebbe avvertito del suo arrivo?
Forse al termine della mia lezione non avrei potuto chiederle niente, magari era passata per ascoltare di nascosto e poi aveva il dovere di andarsene via, ma ugualmente avrei provato a cercarla una volta giunto il momento della cena, forse l'avrei trovata lì al suo posto come sempre, almeno per una sera, intenta a raccontarmi quanto avevo fatto pena in quella mia prima esperienza come insegnante.
Vi avrei fatto poco caso, l'importante era che potevo chiederle a voce e di persona come stava, poi il resto passava del tutto in secondo piano.
Non mi soffermai troppo sulla cosa, meglio finire e poi eventualmente chiedere delucidazioni durante la cena, forse.

Il Ciclo di Cerere, come ho detto prima, è per i cereali il non plus ultra.
Attraversando questo periodo, il Miglio, il Triticale e il Fonio subiscono un incremento delle proprie capacità, tanto grande da garantire addirittura il doppio della loro efficacia durante l'utilizzo medico.
E' chiaro che tali vantaggi possono essere sfruttati solo in questo preciso frangente tra Marzo e Maggio e comunque, tutti i cereali raccolti in quel bimestre perdono a prescindere quella qualità in più non appena termina anche il Ciclo di Cerere.
La vendita e il commercio di questi esemplari si incrementa fino al 35-40% all'interno del suddetto periodo e come ultima informazione di gradevole interesse, gli Erbologi specializzati nell'uso dei cereali nei loro composti vengono chiamati "Fordici".
Tale nome si rifà ad una antica festa della cultura latina chiamata "Fordicicia", in onore della Dea Tellus, protettrice della Terra, della fecondità, della salute, dei morti e del vento.
Bene, direi che per oggi è tutto, potete andare.
Sul tavolino di ferro vicino all'uscita troverete una pila con le fotocopie dei compiti da svolgere.
Entro e non oltre il nove di Maggio alle ore 22:00, sulla mia scrivania.
Buonasera e arrivederci!


"Buonasera e arrivederci" ?
Avevo davvero salutato in una maniera simile tanto distaccata e professionale... Da adulto? Da professore?
A quanto sembrava si, e la cosa mi stranì non poco.
Scossi il capo, mentre sentivo piano piano i rumori dei ragazzi che andavano via via allontanandosi per tornarsene al castello.
Trassi un bel respiro, mentre infilavo la mano nel mio vaso, tirandone fuori una manciata di cereali e con essi anche qualche coccinella.
Di istinto mi venne di nuovo da pensare alla mia Mentore, il suo patronus era una coccinella.
Spostando lo sguardo dal vaso all'ingresso delle serre, notai Alexis fissarmi, aspettando probabilmente che la raggiungessi per fare due chiacchiere e darmi il suo punto di vista sulla lezione.
Mi stava lasciando qualche minuto per me, evidentemente. Non voleva disturbarmi.
Sorrisi appena, mentre con la bacchetta puntavo la mia tempia e da lì estraevo il ricordo di quel pomeriggio, inserendolo in una boccetta.
Avrei spedito tale ricordo ad Arianna, tanto era ovvio che avrebbe voluto vederla e sentirla per farsi un paio di risate.
Un sibilo di vento passò dalle finestre delle serre e mi accarezzò la pelle, fornendomi qualche brivido.
Osservai l'orizzonte e il tramonto lontano, la stessa fonte dalla quale proveniva quel soffio d'aria più intenso.
Il vento, pura libertà intrisa con la natura, stavo cominciando ad appassionarmi a quell'elemento e non sapevo nemmeno bene il perché.
Lascia la presa sui cereali e decisi di uscire fuori dalla struttura, chiudendo per bene a chiave, conscio che dopo cena sarei tornato per dare da bere alle piante e chiacchierare un poco con loro. Si sentivano sole senza la loro vera padrona preferita.
Avvicinai il mio corpo a quello della mia fidanzata e dopo qualche secondo di esitazione le diedi un bacio sincero, prima di iniziare a camminare con lei in una qualsiasi direzione del vasto giardino di Hogwarts.

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Allora, forza, sinceramente... Cosa ne pensi?

... Beh, sinceramente posso dirti...





Ricerca ben svolta, non che fosse una cosa troppo complessa, comunque.
Un lavoro moderatamente più in su della media, nient'altro da aggiungere.
7

Ho apprezzato le considerazioni personali assieme a quelle storiche.
Buono il raggruppamento di informazioni, pochi errori di battitura.
7

Stesso discorso che per la domanda numero uno, anche se forse qui ti sei sbizzarrita maggiormente.
Positivo lo schema geografico, ti ha fatto prendere qualche decimo di punto in aggiunta.
8

Non mi piacciono le persone adulatrici, ma devo dire che tu l'hai fatto con valide motivazioni, quindi ti crederò.
Grazie delle considerazioni e per quanto riguarda la tua domanda:
No, non sembrano esistere cereali che non subiscono effetti particolari dal ciclo di Cerere, ognuno, anche per lievi sfumature, si arricchisce di un dono speciale durante quel periodo.
8

punti 30 per Melia




Si denota ampiamente come la Primavera probabilmente sia la tua stagione preferita.
Bel lavoro Fox, sintetico quanto basta senza esagerare.
8

Apprezzo l'impegno nel segnalare tutte le date importanti di svolta religiosa ma le fonti sono troppo poche.
Sufficienza appena sfiorata, non ci siamo.
6

In questa domanda ti sei decisamente ripreso.
Attenzione a non mangiarti le parole mentre scrivi, li considero errori fastidiosi.
9

Risposta nella media, tranquilla e (ipotizzo) sincera.
Buon lavoro per il futuro.
7

punti 30 per Ethan Travis




Non eccessivamente corta come risposta, ben articolata e sviluppata fluidamente.
8

Nessuna informazione che non abbia già sentito nei compiti precedenti, ma sviluppate ognuna con cura e scorrevolezza del dettaglio.
7

Ricerca precisa e minuziosa.
Il punto di vista medico e chimico sono sempre ben accetti.
8

Rispondendo alla tua domanda, ragazzo:
Durante il Ciclo di Cerere non è tanto e solo la terra a rendersi più nutriente, quanto anche gli stessi cereali a ricevere una sorta di benedizione magica.
I misteri del mondo esistono anche per noi maghi e per quello che sappiamo non è da escludere che in realtà, nel passato, Cerere fosse stata propria una grande Erbologa riuscita in qualche modo con i suoi poteri a lasciare un segno eterno a Madre Natura prima o con la propria dipartita.
In ogni caso, posso dirti anche che durante il Ciclo di Cerere, la stella principale della costellazione della Vergine, Spiga, è molto più luminosa.
E' possibile dunque che influenzi in qualche modo il nostro pianeta, come la Luna influenza le maree e la Stella Polare la dimensione dei ghiacci.
9

punti 32 per Ryan




Per chi non conoscesse la Parker, vi prego di scusarmi se non mi dilungo troppo nei commenti alle risposte, ma basterà ad ognuno andare a vedere quasi la totalità dei suoi compiti svolti in passato per capire il motivo delle mie poche parole, quindi:

Perfetto.
10

Perfetto.
10

Perfetto.
10

Grazie infinite dei commenti e le faccio l'augurio migliore per la sua prossima carriera da diplomata.
10

punti 40 per Alexis




Mi hai stupito Stevens, davvero.
Risposta svolta egregiamente.
10

Un buon punto di incontro tra riassunto e rielaborazione.
Complimenti.
8

Informazioni già sentite, ma è una condizione che accetto proprio perché sono cereali abbastanza comuni e conosciuti, per questo valuto il metodo di scrittura e la scorrevolezza del testo, in entrambe i casi molto buoni.
8

Non mi prendo il merito di possedere le stesse competenze del professor Trigger, ma cercherò comunque di spiegarti perché Cerere non è considerato un pianeta ma uno pseudo-pianeta attraverso i passi di questo libro preso in prestito dalla biblioteca scolastica:

"Per i primi cinquant'anni dalla sua scoperta, Cerere fu considerato un pianeta e, tra l'altro, l'astrologia fu rivista per tener conto anche dei suoi effetti. Herschel coniò il termine "asteroide" per descriverlo, mentre Piazzi gli contrappose "planetoide". Tuttavia, quando il numero dei corpi orbitanti tra Marte e Giove cominciò ad aumentare nella seconda metà dell'Ottocento, gli asteroidi subirono una rapida riclassificazione. Durante questo processo, in alcune pubblicazioni furono mantenute delle distinzioni nel presentare Cerere, Pallade, Giunone e Vesta; abitudine però che era per lo più cessata negli anni settanta dell'Ottocento, con alcune eccellenti eccezioni come l'Osservatorio di Greenwich che continuò ad elencarli tra i pianeti fino al termine del secolo."

Mi auguro di averti chiarito adeguatamente il concetto.
9

punti 35 per Miyabi




Risposta degna di un Corvonero, Kenway.
Una ricerca svolta con minuzia e precisione, cercando particolari così sottili che soltanto la Parker ha trovato assieme a te.
10

Anche qui mi trovo a complimentarmi ampiamente per il tempo svolto a ricercare info così dettagliate e rare.
L'aggiunta di qualche mito e leggenda poi, ha impreziosito nettamente la risposta.
10

In questo caso ti sei attenuto alle solite ricerche proposte dalla maggioranza degli studenti, ma non hai tralasciato niente ed hai fornito un lavoro molto lungo e articolato.
9

E' una domanda molto complessa la tua, per questo sarebbe meglio se ti rispondessi tramite MP.
Non temere, lo farò sicuramente entro breve, per il resto, ottimo.
9

punti 38 per Zephyr




Una ricerca svolta assolutamente come si deve, non tralasciando nulla e dimostrando ampia preparazione sull'argomento.
9

L'ultima frase è a dir poco singolare.
Tralasciando questo aneddoto interessante durante la mia lettura, bel lavoro Queen.
Ho apprezzato particolarmente l'uso delle etimologie.
9

Ricerca effettuata in modo schematico, ordinato e pulito, sopratutto se si parla di tre vegetali non da mettere a confronto ma solamente da classificare.
Buona idea e buona resa.
9

Benissimo Elbeth, la stessa umiltà che hanno le piante la voglio dimostrare apprezzando ed accettando i tuoi preziosi consigli.
Sono comunque contento che la lezione in se per se sia stata di tuo gradimento ed inoltre mi trovo in accordo con le tue idee e i tuoi pensieri: questa è una materia che può offrire molto sul piano magico, ma è sempre meglio non dimenticare quanto spesso le connessioni magiche che può avere una pianta con noi si possono individuare proprio nel comunque uso classico e babbano della stessa.
Strano ma vero.
9

punti 36 per Elbeth
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Data Utente Tipo Dado Risultato  
Il Ciclo di Cerere giunge in concomitanza con l'arrivo di una specifica stagione dell'anno, la Primavera.
Quali sono le caratteristiche di questo periodo e quali sono le sue influenze sull'ambiente naturale?
Quali sono le differenze sostanziali tra le figure divine di Cerere e Tellus?
Come mai ad un certo punto le due religioni e fedi si sono fuse per formarne una sola?
Fai una ricerca sul Grano Saraceno, la Quinoa e l'Avena, descrivendo le proprietà e gli usi di questi cereali dal punto di vista babbano.

Esprimi le tue considerazioni e pensieri riguardo la lezione e il suo contenuto (punto di vista del pg), implementando anche eventuali domande o quesiti che vorresti ti fossero resi più chiari.


 
 

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