1664 punti 1267 punti 1021 punti 1415 punti 1750 punti 1032 punti

Interno Serre

Le giocate che si vogliono effettuare alle Serre che NON coinvolgono la prof.ssa Vilvarin devono essere concordate direttamente con questa o attraverso gli Admin poiché la PG vi è quasi sempre all'interno ed è necessario che sia lei a dare un orario in cui non sarebbe presente

Messaggioda Sandyon » 23/01/2013, 23:29

Qualora l'Erbologa volesse provare ad arrivare tramite logica alla conclusione che Sandyon c'entra seriamente qualcosa in tutta la faccenda, dovrà tirare due volte il dado da 20.

Il primo risultato lo sommerà all'Elaborazione

Il secondo risultato lo sommerà alla Perspicacia

Con un risultato di Elaborazione pari o superiore a 18 Lindë ipotizzerà che il professore di Difesa evidentemente sa qualcosa a proposito di Rupert Giles ed eventualmente anche sulle cause della morte e le motivazioni.

Inoltre, con un risultato di Intuito (P) pari o superiore a 40 ella comprenderà che con molta probabilità il sostituto di Rupert Giles fu proprio il suo collega di Hogwarts.
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Messaggioda Sandyon » 23/01/2013, 23:37

Avendo eseguito due tiri negativi (1 col dado), Lindë ha un'ultima possibilità.

Se tirando ancora il dado, sommando il risultato al Sesto Senso, raggiunge un punteggio pari o superiore a 30, allora potrà ritentare le due prove.
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Messaggioda Sandyon » 23/01/2013, 23:41

Essendo stata Lindë esageratamente sfortunata, purtroppo i due tiri non possono essere replicati.
Le rimane solo da tirare il dado da 20 sommando l'Elaborazione sperando che almeno possa raggiungere la conclusione che forse Sandyon potrebbe darle qualche risposta in più ad alcune domande su Rupert Giles.
Risultato minimo richiesto: 17.
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Messaggioda Lindë » 24/01/2013, 12:11

Rupert Giles.
Solo un nome, era tutto ciò che aveva.
Ciò che le era rimasto di un passato oscuro e a lei celato.
E lo aveva non perché se ne fosse ricordata. Era stato Vastnor a farle quel nome.
Era stato Vastnor a far scattare in lei il ricordo di quel volto.
Perché?

Rupert Giles era un uomo di sani principi, una persona affidabile, forte d'animo e di carattere.
Possedeva un forte senso dello studio e dell'onore e quando si scoprì un Terran aveva già poco più di 30 anni.
Per cercare di accelerare il suo processo di crescita e consapevolezza, decidemmo di mandarlo con te in uno dei tuoi esperimenti, affinché si sentisse a stretto contatto con una studiosa tra le più brillanti, ovviamente con l'obbligo di non nominare nemmeno un istante la Gilda, essendo voi fuori dalla sede e con possibile persone ad ascoltare i vostri discorsi.
Da quello che seppi riguardo le tue lettere che mi giungevano con regolarità ogni primo del mese, sembrava che... Che...


Cosa?

Domandò Lindë, assottigliando gli occhi.
L'altro le sembrava... teso.
Come se non sapesse come proseguire.
Non era mai un buon segno, lo sapeva per esperienza.

Beh sembrava che si fosse creata un'intesa molto forte tra voi, che andava ben oltre il semplice rapporto lavorativo e professionale.
Mi dicevi che eri al corrente che fosse un uomo più grande ma non potevi negare il batticuore che ti veniva quando gli eri accanto.
Quando avvenne l'incidente, se così vogliamo chiamarlo, nei giorni successivi scoprimmo il corpo di Giles in una delle tante tombe popolari del paese, così, ci accertammo di che tipo di morte poteva esser deceduto.


Morto.
Non che non l'avesse ipotizzato, anzi.
Quando Vastnor le aveva fatto il suo nome, se l'era chiesto.
Perché quest'uomo, che evidentemente ha lavorato con me, non mi ha mai cercata?
Domanda legittima, la sua.
Ora conosceva anche la sua risposta.
Avrebbe preferito che non gliene fosse semplicemente importato nulla.

E l'avete scoperto?

... Rupert Giles secondo gli accertamenti morì per via di un potente veleno a base cianotica.
Gli esami però, confermarono che la sua morte risaliva a circa un anno e nove mesi prima dell'incidente.


Sbatté le palpebre, frastornata.
I numeri si accavallavano nella sua mente.
Un anno e nove mesi prima dell'incendio che distrusse tutto.
Un anno e nove mesi prima della perdita della sua memoria.
Un anno e nove mesi prima che la sua vita cambiasse per sempre.
Ma allora...

... Si Lindë, colui che lavorò con te in seguito era un impostore che aveva preso le sembianze di Rupert e ti fece credere di...

Scosse il capo.
Aveva sentito abbastanza.
Qualcuno - non sapeva chi - l'aveva presa in giro.
Aveva giocato con lei, dietro ad un corpo che non fosse il proprio.
Aveva lavorato con lei, fingendosi ciò che non era, interessato a qualcosa di nessun valore.
Aveva anche... beh, non aveva certezze in quel senso. Ma se ci fosse anche andata a letto insieme?
Se lui fosse stata la prima volta di Lindë, e lei ora non lo ricordasse?
Quel pensiero la fece arrossire. Di rabbia ed imbarazzo.
Non ricordava niente, niente di quel dannato rapporto - falso - che però le aveva fatto battere il cuore.
Non era giusto.
Non era tollerabile.
L'unico che forse poteva darle delle risposte su quell'uomo (Elaborazione: 14 + 8/d20 = 22) era Sandyon.
Avrebbe dovuto fare affidamento su di lui.
Appoggiarsi ad uno sconosciuto, e sperare che volesse aiutarla.
Avere fiducia in un estraneo.
Lei, che a malapena si fidava delle persone più vicine a sé.
Si sentiva costretta, si sentiva soffocare, si sentiva svuotata.
Fu anche per questo che, appoggiata a lui, prese a piangere silenziosamente.
Non ricordava chi era stata, chi aveva conosciuto, le emozioni che aveva provato.
Non ricordava i suoi esperimenti e le sue scoperte.
Non ricordava le sue vittorie e le sue sconfitte.
Non ricordava niente di niente.

E lo farai, col tempo.
Assembleremo i pezzi del tuo passato, leggeremo assieme le lettere che mi mandavi al tempo e troveremo una soluzione.
Assieme alla tua Famiglia Terran ritroverai tutto quello che hai abbandonato senza volerlo e ti trasformerai in un Capo perfetto.
Inoltre, ricorda che avrai sempre me accanto.


Come potrebbero mai accettarmi?
Io non so niente.
Non solo di loro, ma di tutto ciò che riguarda la Gilda. O il sapersi rapportare con gli esseri umani.
Potrò essere brava a curare le piante nelle loro case, al più.


Replicò Lindë.
No, non si stava sminuendo.
Stava ponendo l'accento su un problema reale.
Lei non sapeva rapportarsi al prossimo.
Non avrebbe saputo come farsi delle amicizie.
O perlomeno venir considerata degna di rispetto come persona, e non come Erbologa.
Quelle persone... i Terran, si sarebbero dovuti fidare di lei.
Avrebbero fatto affidamento su di lei.
Ma se lei non lo faceva su se stessa, come avrebbero potuto farlo gli altri?

Calma... Calma, non esagerare con le risposte a te stessa, ti ritroveresti solo con una gran confusione...
Sono tutti quesiti giusti ed importanti ma li affronteremo assieme nel periodo che passerai alla sede della Gilda.
Purtroppo dovrò chiederti, affinché il tuo reintegro sia completo... Di passare con noi almeno un anno intero.


Quelle parole le fecero spalancare gli occhi.
Per un momento il suo sguardo, fino a quel momento inespressivo, si colorì di sorpresa.
Un anno intero.
Dodici mesi lontani da lì.
Dalle sue Serre.
Dalle sue piante.
Da Irvyne.
Come avrebbe potuto andarsene così?
Poteva dirgli la verità?
E lui l'avrebbe accettata?
Quelle considerazioni cozzarono con le parole di Raiden, che la costrinsero a tornare con lo sguardo su di lui.

In ogni caso, il verde che noti intorno a me è la mia aura naturale, la puoi vedere solo tu, i tuoi confratelli e gli altri due Capi Gilda.
Quando mi hai abbracciata ho smosso un poco i tuoi elementi, per questo ora sei di nuovo in grado di scorgere certi dettagli.
Io fossi in te... Darei un'occhiata anche al corpo del tuo giovane Virgulto, potrebbe sorprenderti ciò che vedresti.


Sì, in lui ho visto... del lilla.
Ma che significa?
Se il verde è la Terra, il lilla... cos'è?
E poi... aspetta. Che significa "i tuoi Elementi?"


Era già tanto per lei accettare di essere... protetta dalla Terra.
Un onore che faceva fatica a concepire, ma che aveva accettato seppur a fatica.
E ora lui parlava di Elementi, al plurale.
Non erano solo tre?
Non erano Acqua, Fuoco e Terra?
Poi, un lampo di consapevolezza illuminò i suoi occhi.
La mente tornò indietro, all'incontro coi Capi Gilda.
Signora dell'Acqua e del Ghiaccio.
Padrone del Fuoco e del Tuono.
Entrambi avevano due Elementi.
Anche lei? Cosa c'era in lei oltre la Terra?
Ma non era quello il suo unico pensiero.
Le parole di Raiden continuavano a rimbombarle in testa.
Inesorabili e fastidiose.
Come un monito che le faceva paura.

Non posso stare via un anno, io...
Ho la scuola.
Le mie piante.
E Irvyne.
Come faccio a... non so nemmeno cosa inventarmi con la Bergman...


Incertezza.
Per la prima volta dopo molto, molto tempo, nella voce di Lindë si percepiva l'incertezza.
Sul momento si odiava per questo.
Col senno di poi, forse, avrebbe pianto dalla gioia.
Perché era simbolo di un'emozione.
Forse negativa, forse spiacevole.
Ma pur sempre un'emozione.
Emozione che si unì alla sorpresa nell'udire, poco dopo, proprio la voce della Preside di Hogwarts.

Stai tranquilla.
A volte può succedere di dover cercare il proprio posto nel mondo viaggiando e recuperando parti di noi stessi.
Hai tutto il mio supporto cara e non temere, mi occuperò io di parlare con i colleghi e con gli alunni.
Tu devi inseguire un destino, non è una scopa che si può prendere tutti i giorni, tesoro.


Madame Bergman, che infinito piacere vederla, la trovo benissimo, sempre uno splendore.

E tu sei sempre galante come al solito Raiden, non mi stancherei mai dei tuoi complimenti!

I due si conoscevano?
Passò lo sguardo da uno all'altra, silente.
Sì, conoscendo Madeline non era così improbabile.
Conoscendola almeno per sentito dire, s'intende.
Non avevano mai parlato molto.
Non avevano mai parlato affatto.
Si sentì quasi in colpa di essere stata così scortese con lei, in passato.
Forse allontanarsi da lì e circondarsi di persone simili al suo animo le avrebbe fatto bene.
Forse era davvero la cosa giusta da fare.
Forse era davvero una scopa da cui non si poteva rifiutare un passaggio.
Però...

La ringrazio, Preside.
Ma se posso avanzare una richiesta... vorrei scegliere io il mio sostituto a lezione.


Perché c'era una sola persona, per Lindë, degna di quella carica.
Una sola persona a cui avrebbe affidato le sue piante.
Una sola persona a cui aveva deciso di dare fiducia qualche settimana prima.

E devo dirlo ad Irvyne Trigger.

Aggiunse, voltandosi verso Raiden.
Stava davvero per confessare ciò che pensava?
Doveva farlo.
Non l'avrebbe mai lasciato per un anno senza una spiegazione.

Io e lui stiamo insieme.
Non posso andarmene senza dirgli niente.
Lo ferirei. E non posso permetterlo.


Voce ferma.
Risoluta.
La Terra quasi splendeva intorno a lei.
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Messaggioda Sandyon » 27/01/2013, 13:58

Fortunatamente a tranquillizzare Lindë ci fu la Preside di Hogwarts che, come se in un certo senso avesse percepito la presenza dell'amico di vecchia data, perché anche lui era un amico di vecchia data, era intervenuta per dispensare le sue parole di calma e gentilezza così da ammorbidire il cuore insicuro e inquieto della professoressa di Erbologia.
Raiden si avvicinò un momento alla Bergman, facendo un lieve inchino così da mostrare il suo rispetto nei confronti di colei che in passato aveva aiutato molto non solo il mondo magico ma anche quello "naturale".
Quella donna sapeva quasi sempre tutto di tutto e le sue conoscenze andavano ben oltre quello che una persona normale poteva immaginare di lei.
Madeline nella sua mente faceva albergare segreti, misteri e rivelazioni che potevano riguardare chiunque non solo dentro Hogwarts, ma in svariate parti e città del mondo.

La ringrazio, Preside.
Ma se posso avanzare una richiesta... vorrei scegliere io il mio sostituto a lezione.


Tesoro, sei tu la docente in carica, perché mai dovrei oppormi a questa tia richiesta?
Non temere, darai momentaneamente la cattedra alla persona che troverai più indicata, prima di partire alla volta del tuo destino...


La voce della Bergman era carezzevole e morbida come quella di una mamma o di una nonna.
Il suo affetto nei confronti della Vice Preside era ormai risaputo, ma nessuno avrebbe mai potuto dire che il suo cuore non era fatto per scaldare anche gli animi di tutti coloro che avevano bisogno del suo aiuto e del suo appoggio.
La volontà della donna di colore era di far sentire ognuno importante nel mondo, forse perché consapevole che chiunque nella giusta occasione, volendolo, avrebbe potuto anche fare la differenza un giorno.
Tuttavia le comunicazioni non erano finite, anzi, quello che aggiunse poco dopo la docente lasciò quasi del tutto senza fiato Madeline che però, deglutendo silenziosamente, cercò di trattenere in se tutta l'emozione per quel succulento pettegolezzo.

E devo dirlo ad Irvyne Trigger.
Io e lui stiamo insieme.
Non posso andarmene senza dirgli niente.
Lo ferirei. E non posso permetterlo.


Fortunatamente per un momento la ragazza si volse in direzione del suo futuro precettore all'interno della Gilda, cosa che diede il tempo alla Preside di assorbire la notizia appena ricevuta, alzando gli occhi al cielo con le mani congiunte quasi a voler ringraziare Merlino per il supremo gossip che le si era praticamente presentato senza nemmeno doverlo ricercare.

Immagine

Raiden probabilmente fece caso a quella smorfia compiaciuta della Preside ma non disse nulla e non palesò nulla sul proprio viso, limitandosi a sorridere appena per poi concentrarsi totalmente sulle parole e sulle speranze della ragazza così promettente che si trovava davanti.
Con la mano le andò a fare una carezza sul volto e la posò poi sulla spalla, annuendo tranquillo e fissandola intensamente negli occhi, come se alla fine ciò che lei stava implorando non era altro che una normale, onesta e giustissima richiesta.
Dentro di se inoltre, Raiden era molto felice che ella fosse riuscita ad avvicinarsi ad un'altra persona e provare per lei degli autentici sentimenti, questo voleva dire che non solo era riuscita ad andare avanti oltre il suo passato, ma che c'era qualcuno da qualche parte che aveva iniziato già l'opera di riaprire il suo cuore chiuso come il bocciolo di una rosa spaventata.

Non preoccupateVi.
Siamo all'inizio della Settimana e sarebbe ingiusto portarVi via così di improvviso.
Terminate questi sette giorni in tranquillità, partiremo con la luna nuova.
Vi attenderò al limitare della foresta alla mezzanotte tra la Domenica e il Lunedì.
Adesso però, sarà meglio che torni a dare la lieta notizia a Vostri futuri confratelli, ne saranno felici e ringrazieranno la Madre Terra.
Preside Bergman... E' stato un immenso piacere rivederla.
Le auguro sempre splendidi giorni ed avvenire.
Che la Terra vegli sul suo cammino e lo renda sempre solido e protetto.


Con un'ultima amorevole occhiata verso la sua Prescelta, Raiden si avvicinò per donarle un ultimo piccolo abbraccio, poi, spostandosi in direzione della Preside, chinò il capo eseguendo un baciamano casto e galante.
Di seguito, prese passo verso la Foresta Proibita, conscio che soltanto superati quei confini sarebbe potuto rientrare verso la sua casa e quella che presto sarebbe stata anche la dimora della signorina Vilvarin.
Rimasero allora solamente lei e la Bergman sul posto, la quale dopo aver fatto un bel sospiro rapito e malinconico, scosse il capo tornando con il suo solito sorriso pacato e a tratti anche misterioso ed enigmatico.

Abbiamo avuto quello che i giovani definiscono un flirt, da giovani.
E' sempre stato uno stregone di prim'ordine, dai modi così fini ed apprezzabili!
L'uomo che ogni donna vorrebbe al suo fianco... Peccato che la vita non sempre va come sperato e ci sono cose che costringono ad allontanarsi.
Siamo rimasti però in ottimi rapporti e la stima che riponiamo l'uno nell'altra non sfiorirà mai!
Bene dunque professoressa, ha una settimana di tempo per svolgere tutti i suoi impegni fissati ed informare gli studenti del suo momentaneo allontanamento... Potrei di grazia sapere che vuole designare come sostituto così da preparare le carte per il trasferimento di carica?
Inoltre, desidera informarlo prima lei personalmente o vuole che gli giunga la comunicazione ufficiale dalla presidenza?


Era ovvio che la Preside avesse completamente glissato sulla faccenda del fidanzamento, e non di certo perché voleva evitare di mettere in imbarazzo la professoressa, ma più che altro per spingerla a pensare a qualcos'altro così da non ricordarsi che ora lo sapeva anche lei.
Tutto ciò, semplicemente perché nella sua mente nel frattempo albergava un pensiero continuo ed intermittente...


Questa la devo dire a Monique!
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Messaggioda Lindë » 27/01/2013, 19:03

Tesoro, sei tu la docente in carica, perché mai dovrei oppormi a questa tua richiesta?
Non temere, darai momentaneamente la cattedra alla persona che troverai più indicata, prima di partire alla volta del tuo destino...


Annuì, semplicemente.
Lo sguardo carico di qualcosa che si sarebbe potuta definire "riconoscenza".
La sua non era una materia come le altre. Non si trattava di agitare semplicemente una bacchetta, né di mescolare qualche ingrediente, né tantomeno di snocciolare date e nozioni teoriche.
L'Erbologia richiedeva precisione.
Amore per le piante.
Ricerca.
Impegno.
Lindë non avrebbe mai potuto lasciare la cattedra a qualcuno che non possedeva tutto questo.
E c'era solo una persona, per lei, in grado di soddisfare i suoi requisiti.
Qualcuno che aveva imparato ad amare le piante.
Qualcuno che aveva scoperto il valore dell'impegno e della ricerca.
Qualcuno che aveva cercato di proteggerla, quando pensava fosse in pericolo.
Qualcuno che Lindë aveva imparato a rispettare.
Ma non era solo quello a preoccuparla: partire avrebbe significato lasciare anche Irvyne.
Non avrebbe potuto andarsene da Hogwarts senza dirgli niente. Senza spiegargli.
Senza sapere se lui l'avrebbe aspettata o meno.
Non notò lo sguardo della Preside quando ammise che stavano insieme.
Probabilmente era molto meglio così.
Si concentrò su Raiden, tornato a darle del Voi.
Perché era una Terran Verdigris.
La Prescelta dell'Equilibrio.
Si chiese per un momento se i Terran ne sarebbero stati felici.
All'improvviso si sentì giudicata da una marea di persone che nemmeno conosceva.
Partire sarebbe stata la cosa più semplice.
Diventare una di loro sarebbe stata quella più difficile.

Non preoccupateVi.
Siamo all'inizio della Settimana e sarebbe ingiusto portarVi via così di improvviso.
Terminate questi sette giorni in tranquillità, partiremo con la luna nuova.
Vi attenderò al limitare della foresta alla mezzanotte tra la Domenica e il Lunedì.
Adesso però, sarà meglio che torni a dare la lieta notizia a Vostri futuri confratelli, ne saranno felici e ringrazieranno la Madre Terra.


Non ne sarei troppo convinta.

Mormorò Lindë, a bassa voce.
Non disse altro, lasciando che Raiden salutasse la Preside.
Forse si sbagliava, ma le sembrava che ci fosse qualcosa, tra loro.
Ma in fondo lei, di certe cose, non capiva niente.

Preside Bergman... E' stato un immenso piacere rivederla.
Le auguro sempre splendidi giorni ed avvenire.
Che la Terra vegli sul suo cammino e lo renda sempre solido e protetto.


Abbiamo avuto quello che i giovani definiscono un flirt, da giovani.
E' sempre stato uno stregone di prim'ordine, dai modi così fini ed apprezzabili!
L'uomo che ogni donna vorrebbe al suo fianco... Peccato che la vita non sempre va come sperato e ci sono cose che costringono ad allontanarsi.
Siamo rimasti però in ottimi rapporti e la stima che riponiamo l'uno nell'altra non sfiorirà mai!


D'accordo, forse un po' ci capiva.
Oppure era stato un caso.
In entrambi i casi, non erano affari suoi.
Scosse appena il capo, posando lo sguardo sulla Bergman.
In fondo era lei ad avere l'ultima parola.
Su tutto.

Bene dunque professoressa, ha una settimana di tempo per svolgere tutti i suoi impegni fissati ed informare gli studenti del suo momentaneo allontanamento... Potrei di grazia sapere che vuole designare come sostituto così da preparare le carte per il trasferimento di carica?
Inoltre, desidera informarlo prima lei personalmente o vuole che gli giunga la comunicazione ufficiale dalla presidenza?


Typhon Seal.

Due parole.
Nome e cognome.
Bastavano e forze avanzavano anche.
Non avrebbe permesso a nessun altro di toccare le sue piante. O di avvicinarsi alle Serre.
Si fidava solo di lui.

E vorrei essere io ad informarlo, per favore.

Aggiunse subito dopo l'Erbologa, seria in viso.
Non poteva andarsene per un anno senza dirgli niente.
Era importante per lei.
Un po' come Irvyne, ma in modo diverso.
Eppure ugualmente forte.
E insieme al compagno era l'unica persona che voleva salutare.

Bene, torno al mio lavoro.

Mormorò Lindë, facendo per rientrare dentro le Serre prima di voltarsi un momento ancora in direzione della Preside.
L'espressione sul viso era ancora più seria.
Se possibile, visto la gravità di quella di prima.

Preside Bergman...
Gradirei tenesse per sé la mia relazione col professor Trigger.
Sono affari che riguardano solo noi.
Arrivederci.


Sapeva che alla donna piaceva molto fare gossip su ciò che succedeva a scuola.
Quella però era la sua vita privata. E voleva che rimanesse tale.
Un ultimo sguardo alla donna, prima di allontanarsi.
C'era molto lavoro da fare.

[FINE]
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Messaggioda Lindë » 25/06/2013, 16:50

[Metà Settembre - Giovedì - ore 17.32]


Era tornata, finalmente.
Le sembrava assurdo essere nuovamente ad Hogwarts, a poca distanza dalle sue Serre.
Un anno era passato, già, 12 mesi interi.
E lei era cambiata, totalmente.
Arrivata dai Terran era una Lindë Vilvarin spaurita, incerta, diffidente.
E nell'arco di 365 giorni si era trasformata.
La donna che oggi camminava in direzione del suo luogo preferito dei Castello e dintorni, era una Lindë tutta nuova.
La Terran Verdigris, la Sempreverde.
Benedetta dalla Terra e dal Vento, che si era fatto più forte in lei.
Una luce nuova brillava nel suo sguardo, le labbra schiuse in un lieve sorriso.
Sì, un sorriso, e sì, una luce.
Fisicamente parlando, i cambiamenti si notavano subito.
I capelli, ad esempio.
Non più una cascata lunga sulla schiena.
Erano corti, ora, ma le donavano.
O almeno così pensava lei.
Indossava un vestito a maniche lunghe, verde come il suo Elemento con una scollatura a V, abbinato a stivali marroni sotto il ginocchio.
Sopra, però, portava un cappotto beige al ginocchio, con chiusura dal taglio maschile e bottoni scuri, sancrato in vita.
Questo perché faceva già fresco, da quelle parti.
E in fondo, ormai, l'estate era finita, si era entrati nel clima autunnale.
Lì più che in altri posti.
Sospirò, sentendo un fremito di aspettativa.
C'erano diverse persone che voleva vedere.
Due in particolare: Irvyne e Typhon.
Ed il secondo, tanto per fare una battuta, era il primo che stava andando a cercare.
Sapeva che l'avrebbe trovato alle Serre.
Aveva tante cose da dirgli e di cui parlare.
Soprattutto, voleva che fosse un Terran.
Aveva sentito l'aura del Vento, intorno a lui.
L'aveva guidato nel cammino dell'Erbologia, e voleva farlo ancora.
Voleva che facesse parte della sua famiglia.
Percorse la distanza che la separava dalla Serra numero 8.
Era stata lei, qualche giorno prima, ad indirizzarlo lì apposta, per curare alcune piantine che stavano sbocciando.
Non voleva salutarlo in mezzo alla calca, alla folla.
Amava la tranquillità, questo non era cambiato.
Silenziosa, leggera nel passo, arrivò fino alla porta della Serra socchiusa, per lasciar passare un po' d'aria.
La spinse piano, per aprirla.
Typhon le dava le spalle ed era in ginocchio, intento a lavorare.
Sorrise tra sé a quella visione.
Era maturato, era diventato un Erbologo serio.
Grazie a lei, in parte.
Soprattutto grazie a a se stesso.

Typhon.

Immagine


Lo chiamò ad alta voce, lasciando che si girasse.
Che la vedesse.
Rimase immobile, alla soglia della porta.
Sapeva che l'avrebbe scioccato.
Sapeva che avrebbe reagito in qualche modo, che non sarebbe rimasto impassibile.
Non vedeva l'ora che ciò accadesse.
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Messaggioda Typhon » 26/06/2013, 20:22

) Serre di Hogwarts / Giovedì Pomeriggio / Inizio Anno Scolastico (


Ehi ehi... Buona, fidati di me e vedrai come cresci dritta e verso il Sole...

Era un'operazione molto delicata sistemare il bambù nei vasi per aiutare le piante a crescere verso l'alto.
Magari per molti appariva come una stupidaggine, ma Typhon aveva imparato che affondando senza controllo il bastoncino nella terra si rischiava di recidere qualche radice e di conseguenza precludere alla pianta giorni, ore di vita preziosi.
Per questo la rassicurava, parlandoci come se potesse davvero capirlo, mentre con minuziosa attenzione scostava il terriccio con una paletta di ferro e cercava la zona giusta dove posizionare il bambù ed evitare di toccare zone delicate.
La pianta che stava aiutando a crescere era una delle più complicate e sofisticate presenti in tutte le Serre.
Era in grado di reagire al pericolo chiudendo le foglie e facendo uscire delle spine dal gambo, più appuntite di quelle della rosa.
Aveva abbandonato l'idea di utilizzare i guanti già da almeno sei mesi il Drago, da quando Lindë gli aveva detto che le piante devono fidarsi di loro e per mostrare maggiore delicatezza è necessario andare direttamente a pelle per valutare quanta intensità nel tocco va messa, altrimenti si potrebbero creare danni irreparabili.
Risultato?
Le dita di Ty in quel momento somigliavano a quelle di un omicida per quanto sangue c'era sopra.
Con la Vilvarin quella pianta non cacciava fuori nemmeno l'ombra di una spina e si faceva coccolare manco fosse sua figlia, con lui la questione era ben diversa, anzi, totalmente opposta, ma il ragazzo non si arrendeva, voleva ad ogni costo far stare bene quella pianta, farle raggiungere il Sole e dare alla vita dei fiori bellissimi.

Lo sai che sei proprio cocciuta?
Sono l'ultima persona che vuole farti del male...
Chiedi alle tue amiche Verbena e Calendula vicine di vaso e fatti raccontare, tsk, miscredente!


Proprio un dialogo intenso, pari al quello che si ha con una bambina capricciosa, una bambina però bellissima e verde, piena di clorofilla.
Sistemò finalmente quel tronchetto, iniziando a porvi alla base il terriccio per bloccarlo e tenerlo fermo, mentre con l'altra mano ancora teneva in su il gambo della pianta, soffrendo in silenzio, perdonandola perché non aveva colpa di nulla, seguiva solo l'istinto di protezione e sopravvivenza.
Finita l'opera, lasciò che il busto del vegetale si adagiasse sul nuovo sostegno, e cominciò a fare delle piccole carezze sulle foglie chiuse e preoccupate, prendendo nel contempo lo spray con l'acqua a temperatura ambiente per favorire l'assorbimento della luce solare e l'idratazione delle verdi superfici, spruzzando e lucidando quella creatura naturale con attenta cura e preoccupazione.
D'un tratto però, qualcosa dovette per forza costringerlo a stranirsi, a guardarsi attorno curioso e perplesso.
La pianta appena lavorata si schiuse immediatamente ritraendo tutti gli aculei e Ty dubitava fortemente che fosse soltanto per quei pochi spruzzi di acqua tiepida che le aveva dato sopra.
Con essa, anche i girasoli si mossero verso l'ingresso, le rose bianche sbocciarono all'istante e le api all'interno della gabbia-alveare presero a muoversi vorticosamente formando un... Cuore?!

Ma che sta succedendo?

Typhon.

Un soffio tenue di voce che somigliava ad una carezza del vento sotto forma di suono e di nome.
Non poteva non riconoscerla, non dopo averla sentita per tutti quei mesi e non dopo averla pensata per tutto quell'anno.
Rimase interdetto alcuni secondi, decidendo poi di voltarsi lentamente e inquadrare la figura che ora, proprio dalla parte dove indicavano i girasoli quasi in festa, lo stava guardando con quello che somigliava proprio ad un... Piccolo sorriso.
Per diversi attimi percepì la saliva azzerarsi e il fiato bloccarsi in gola, impossibilitato ad esprimere qualunque parola o frase di senso compiuto.
Lindë Vilvarin, la professoressa di Erbologia, la sua Mentore era lì, dopo un lungo anno di lontananza, vestita in modo splendido, affascinante, elegante e femminile, mentre lui sembrava al contrario un povero barbone, con una magliettaccia azzurro chiaro e dei jeans bianchi strappati.
Portava quegli indumenti in serra perché sapeva che tanto si doveva sporcare, tagliare, ed era inutile mettersi con qualcosa di vagamente costoso e magari anche scomodo per lavorare.

Immagine


Sempre stato poco attento all'apparenza e molto alla sostanza, un principio avuto fin da piccolo e trasmesso dalla famiglia.
E doveva proprio dire che la sostanza che si trovava sull'uscio della porta era una delle più graziose che avesse mai visto in vita sua.
Imbambolato ancora, non smetteva di guardarla, con i suoi occhi scuri, in contemplazione mistica, come se nemmeno stesse guardando un vero e proprio essere umano... Ma era lei, sempre lei, era la Vilvarin santo cielo, con dei capelli corti che le donavano alla perfezione.

Impossibile...

Si alzò lentamente in piedi, guardandosi nuovamente attorno, trovando assurdo che davvero le piante e perfino gli insetti si fossero accorti di lei agendo in quella maniera esagitata ed irreale.
Fece qualche passo avanti, non smettendo di fissarla come si fissava un'opera d'arte, o un extraterrestre, insomma, una via di mezzo tra le due.
Poi, pian piano, dalla porta cominciarono ad entrare un paio di conigli, poi uno scoiattolo, una vipera, un opossum e quattro papere.
Inarcò il sopracciglio, leccandosi le labbra spostando l'attenzione da un animale all'altro allargando le braccia non capacitandosi di quello che stava succedendo, mentre lei, ancora lì, pareva trovare tutta quella faccenda come normale, quasi ovvia, tranquilla.

Io... Ecco...
Forse non dovrei dirlo così apertamente ma... Sei uno schianto!


No, non riusciva a trovare una reazione adeguata, nemmeno impegnandocisi.
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Messaggioda Sandyon » 26/06/2013, 20:31

Lindë senza troppo sforzo (Concentrazione + Dado20 >= 20) potrà osservare che l'aura intorno al corpo di Typhon ha assunto un colore più intenso ma allo stesso tempo sbiadito.

Tramite un ragionamento veloce (Tiro su Intuito [Perspicacia] senza fare 1 col dado) comprenderà che il legame del ragazzo col vento si è rafforzato nell'energia ma che per via dell'età avanzata sta scomparendo dal suo spirito, resistendo con sofferenza.
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Messaggioda Lindë » 26/06/2013, 21:02

Sentirlo parlare con le piante era una sensazione bellissima.
Forse perché, quando si erano conosciuti, Typhon non avrebbe mai pensato di farlo.
Magari l'avrebbe presa per pazza, se gliel'avesse proposto il primo giorno di lavoro insieme.
Ed ora, invece, gli era venuto naturale.
Anzi, probabilmente si sarebbe sentito in colpa, se non l'avesse fatto.
Aveva osservato in silenzio il suo lavoro, per non disturbarlo.
Ma le piante, i fiori e le api avevano sentito la sua presenza.
Avevano percepito la sua energia.
E l'avevano salutata, nel modo che si confaceva ad una Terran Verdigris.
E lui... era rimasto senza fiato.
Quella reazione le fece nascere un gran sorriso sulle labbra.
Sì, un sorriso.
E pure bello grande.
Radiosa, ecco come sarebbe apparsa.
Un modo che Seal, probabilmente, nemmeno pensava di poter accostare a lei.

Impossibile...

Cosa, che io sia qui o che stia sorridendo?

Domandò divertita la donna.
Aveva appena fatto una battuta, esattamente.
Ed ovviamente aveva sorvolato sulla reazione di piante ed api, ci sarebbe stato tempo anche per quello.
Ancora sorridente, luminosa, si tolse il cappotto, appoggiandolo sul bancone.
Lì dentro si stava meglio che fuori.
Rivelò così il vestito verde, leggero ma pratico, con tutto che il taglio era sicuramente femminile.
Tornò con lo sguardo su di lui.
Il sorriso non accennava ad andarsene sulle sue labbra.
Typhon sembrava ancora incredulo, e questo non faceva che aumentare la sua voglia di parlargli, di spiegargli.
Poi, dalla porta aperta iniziarono ad entrare degli animali.
Dei conigli, uno scoiattolo, una vipera, un opossum e quattro papere.
A quella vista, Lindë non si poté proprio trattenere.
Rise.
Una risata bella, piena, gioiosa.

Merlino, il comitato di benvenuto non me l'aspettavo proprio!

Esclamò tra le risate.
Sì, sembrava davvero un'altra persona.
Ma era anche comprensibile.
Lo era.
Si abbassò sugli animali, allungando una mano per accarezzarli tutti, uno per uno.
Sembravano felici di quei tocchi gentili, ma per lei era anche normale che così fosse.
Seal probabilmente si sarebbe stranito non poco.
Soprattutto per la vipera, non era l'animale più socievole del mondo.

Io... Ecco...
Forse non dovrei dirlo così apertamente ma... Sei uno schianto!


Tornò eretta col busto, voltandosi verso Typhon.
Sorrise nuovamente.
Gli strizzò l'occhio.

Anche tu stai bene.
Stai diventando un uomo.


Ancora di poche parole, questo non era cambiato.
Ma la voce, quella sì che era diversa.
Calda, dolce, melodica.
Viva, soprattutto.
Lindë si avvicinò alla pianta che l'altro aveva curato fino a quel momento.
Arrivatale accanto, allungò la mano per sfiorarne le foglie.
Un tocco leggero, delicato. Quasi inconsistente.
Ma la pianta lo sentì, eccome.
E fremette di gioia.
Letteralmente.

Dobbiamo parlare di molte cose...

Riprese a dire, verso di lui.

Ma prima di tutto ti voglio ringraziare, hai fatto un ottimo lavoro qui alle Serre, e con gli studenti.
Bella la tua prima lezione, eri molto nervoso?


Sì, c'era stata anche lei, ora appariva evidente.
Così com'era evidente che era più legato al Vento.
Ma l'energia stava lentamente scomparendo.
Forse perché stava crescendo, e questo non andava bene.

Siediti, Typhon.

Non un ordine, bensì una richiesta decisa.
Attese che egli la seguisse, prima di riprendere.

In questi 12 mesi appena trascorsi sono dovuta andare in un posto, per recuperare me stessa.
L'ho fatto, e sono tornata ad Hogwarts come una persona completamente diversa.
Sto per raccontarti tutto, e vorrei che prestassi la massima attenzione... ma soprattutto, ti chiedo di mantenere per te questa conversazione.
D'accordo?


Gli lanciò un'occhiata intensa, eloquente.
Si fidava di lui. Voleva solo la sua parola, e gli avrebbe creduto.
Attese nuovamente che questa arrivasse, poi si appoggiò col fondoschiena ad uno dei banconi da lavoro.
Incrociò le braccia al petto, mentre gli animali si sistemavano intorno a lei.
Vipere e papere vicino ai suoi piedi.
L'opossum sulla sua spalla.
Scoiattolo e conigli sul bancone, ai lati del suo corpo.
Infine, un piccolo colibrì entrò dalla porta, andando a poggiarsi sulla spalla opposta all'opossum.
Ed emise un verso contrariato in direzione di questo.

Ah, giusto... Typhon, lui è Gaoth, il mio colibrì.
E' un tipetto vispo, ma molto geloso.


Lo presentò dolcemente, facendogli una piccola carezza col polpastrello sul capo.
Poi tornò più seria, concentrata su Seal.
Anche se immaginava fosse difficile per lui fare altrettanto, con le piante volte in direzione di Lindë e le api che le ronzavano intorno, felici.

Dimmi, Typhon... hai mai sentito le parole "Terran" e "Conflux"?
Sai a cosa si riferiscono?


Spoiler:
Risultato del dado: 15 per entrambi i tiri.
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Data Utente Tipo Dado Risultato  
2013-06-28 17:12:21 Typhon d20 16  
2013-06-26 21:44:36 Lindë d20 15  
2013-06-26 21:43:48 Lindë d20 15  
2013-01-23 23:45:33 Lindë d20 8  
2013-01-23 23:38:03 Lindë d20 3  
2013-01-23 23:33:44 Sandyon d20 11  
2013-01-23 23:32:30 Lindë d20 1  
2013-01-23 23:31:49 Lindë d20 1  
2013-01-20 21:23:00 Lindë d20 17  
2013-01-20 00:09:42 Lindë d20 9  
2013-01-20 00:06:30 Lindë d20 17  
2012-11-14 21:32:37 Lindë d20 11  
2012-11-14 17:43:48 Martha d20 16  
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