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La prima lezione da quando mi era stato offerto il posto di professore di Trasfigurazione lì ad Hogwarts, in sostituzione del collega Nadal Skett: inutile dire che l'adrenalina circolava a mille nel mio corpo, costringendomi a lunghi e profondi respiri; non sapevo se sarei stato ben accolto o meno dagli studenti, in fondo ero subentrato al loro precedente insegnante e, per quanto non fosse stato qualcosa di voluto, avrebbero anche potuto vedermi come un usurpatore di un ruolo che non era il mio.
Proprio per questa condizione d'incertezza quella mattina non avevo molta voglia di parlare né di mangiare qualcosa, al punto che rimasi nel mio alloggio fino a che non fu ora di uscirne per dirigermi verso la mia classe: pantaloni neri, Hogan dello stesso colore e camicia bianca costituivano il mio completo per quel giorno così stressante, nel quale avevo deciso d'indossare qualcosa di classico ma allo stesso tempo di non troppo formale perché, per com'ero fatto, con vesti da mago più rigide mi sarei sentito totalmente a disagio.
Percorsi così il corridoio del secondo piano, un minuto in ritardo rispetto allo scoccare delle 9, fino ad arrivare alla porta della mia aula che, dopo qualche secondo, aprii con un sorriso gentile ma formale stampato sul volto.
Buongiorno a tutti.
La classe, lo notai mentre andavo a posizionarmi in piedi dietro la scrivania, era abbastanza piena, segno che se non altro gli studenti non avevano deciso di saltare la lezione come protesta per la mia presenza nel corpo docenti: forse potevo risultare paranoico, ma non sapevo effettivamente quanto gli studenti fossero legati al professor Skett e, per questo, potevo aspettarmi di tutto.
Anche se già mi conoscete, ci tengo a presentarmi nuovamente: sono il professor Lucas Turner, e sono qui in veste di nuovo docente di Trasfigurazione in sostituzione dell'ex professore Nadal Skett; so che molti di voi sono dispiaciuti per la sua partenza improvvisa - e gli sguardi dei ragazzi mi confermarono che era davvero così - Ma spero potremo comunque effettuare un buon lavoro insieme. Da parte mia, vi dò la piena disponibilità a chiarirvi ogni dubbio possa passarvi per la testa.
Allora può chiarirci se è fidanzato o meno, professore?
Se la cosa le farà seguire meglio la mia lezione sì, signorina Ricciardi, sono ben disposto a rispondere alla sua domanda - replicai, fissando la Dragargenteo che dopo aver posto la domanda si era messa a ridacchiare sprezzante con un altro paio di compagne di Casata - Al momento sono libero, ma se ci tiene mi premurerò d'informarla qualora questo mio status dovesse cambiare.
Aggiunsi poco dopo, dando le spalle agli studenti per scrivere sulla lavagna che mi trovavo di fronte il tema di quella mia prima lezione ufficiale.
Oggi affronteremo due argomenti strettamente connessi alla Trasfigurazione... l’Apparizione e l’Evanescenza.
Mi volsi verso di loro, giusto per cogliere qualche sguardo tranquillo, qualche altro sfrontato e qualcuno ancora abbastanza perplesso: era ovvio che ci fossero preparazioni diverse - per qualità e quantità - in quella classe, ma stava a me il compito di portare tutti sullo stesso livello o quasi.
L'Apparizione, come si può dedurre dal termine stesso, permette di far apparire oggetti, animali e in alcuni casi anche persone qualora si conosca la posizione esatta in cui queste siano collocate. Ovviamente far apparire una persona è un processo di una difficoltà talmente estrema che nemmeno i maghi più esperti osano utilizzarla nel timore di causare gravi danni, quindi se non volete passare guai seri evitate di richiamare qualcuno in questo modo... un gufo è sempre il metodo migliore, mh? - qualcuno sorrise a quelle parole, qualcun altro rimase impassibile ma la cosa non mi preoccupò visto che, cosa inaspettata persino per il sottoscritto, ero finalmente entrato nel ruolo per il quale ero stato assunto lì - L’Evanescenza può essere considerata l’arte magica opposta all’Apparizione: essa, infatti, permette di far scomparire cose, animali o persone. I maghi più abili sono in grado, tramite questa disciplina, di far evanescere le persone da loro designate e farle riapparire in un luogo che loro stessi scelgono; per riuscire in questa piccola impresa, però, è necessaria un’altissima concentrazione, quindi anche in questo caso non pensate di provare a far scomparire qualcuno tanto per gioco... sono stato chiaro?
Questa volta nessuno sorrise alla mia ultima affermazione, forse perché avevo parlato in tono serio ed il mio sguardo non era meno imperativo della voce: non volevo che qualcuno di loro, magari tanto per provare, finisse per fare gratuitamente del male al povero malcapitato che passava di lì per caso.
Per chiarirvi meglio i concetti di cui ho appena parlato, ho deciso di prendere in esame due incantesimi specifici: il Serpensortia e il Vipera Evanesca. Questi consentono di richiamare o di far sparire qualsiasi tipo di serpente ad eccezione del Basilisco, che come immagino il professor McDullan vi avrà spiegato è una creatura magica dotata di eccezionali qualità ed il cui semplice sguardo risulta letale per l’uomo.
Aggiunsi poco dopo, scrivendo i nomi dei due incantesimi alla lavagna, trovandomi di fronte a sguardi nuovamente contrastanti: alcuni infatti annuivano, la consapevolezza negli occhi di cosa stessi parlando, altri invece sembravano totalmente spaesati e confusi.
Devo ricordarmi di chiedere a Simon un elenco dettagliato delle creature che ha presentato agli studenti.
Mi dissi, proprio mentre una ragazza di Corvonero alzava la mano con sguardo alquanto contrariato.
Ma professore, il serpente è un animale malvagio... come può insegnarci ad evocarlo?
Scossi la testa con un sorriso, dispiaciuto ma rassegnato all'idea che, nonostante fossero passati molti anni, i luoghi comuni rimanevano intatti e sembrava che il tempo non fosse riuscito a scalfirli nemmeno minimamente.
Dovrebbe essere a conoscenza del fatto che non esistono animali buoni o malvagi a priori, signorina Cattelwell... ogni specie animale può essere paragonata alla specie umana, e così come vi sono uomini generosi e uomini perfidi, allo stesso modo esistono animali pacifici ed animali aggressivi - risposi, sperando che non fosse solo la Corvetta ad avermi posto la domanda ad ascoltare, ma tutta la classe: forse, oltre ad insegnare la mia materia, sarei riuscito a sfatare qualche assurdo pregiudizio che ancora albergava tra le mura del Castello - Il serpente non è in assoluto un animale malvagio, e solo perché esso è spesso associato alla Magia Oscura non vuol dire che sia davvero portatore di male e sventure.
L'immagine di Tisifone e del suo pitone, Idra, mi balenò nella mente al punto che mi chiesi se la docente di Divinazione non si sentisse giudicata - ovviamente in modo negativo - quando se ne andava in giro per la scuola col proprio animale sulle spalle: adesso capivo totalmente il perché mi avesse considerato "strano" quando avevo affermato di essere affascinato da Idra.
Forse lei non lo sa, ma un'insegnante che risiede qui al Castello è una Rettilofona - ripresi dunque a parlare con Tisifone ben vivida nella mente, quasi stessi in qualche modo difendendo lei, il suo animale e le sue convinzioni - E' cioè una strega in grado di parlare con i serpenti e di entrare in stretto contatto con loro: le posso però assicurare che in questa persona non vi è nulla di malvagio.
Mi ero infervorato, forse persino troppo, ma ormai il danno era fatto e per questo non potevo fare altro che schiarirmi la voce ed andare avanti con la mia spiegazione sperando che gli studenti non dessero troppo peso alla cosa, e soprattutto non andassero a divulgarla in giro: non mi andava che Tisifone venisse a sapere di quella bella "arringa" alla babbana in sua difesa, anche se indiretta.
L'accostamento della figura del serpente con l'idea del Male è un pregiudizio che accompagna la nostra cultura da troppo tempo ormai, ed è molto triste notare come tante cose riescano a cambiare ma non quelle che forse sono le più urgenti: in questo senso, le civiltà antiche del passato erano molto più avanti ed evolute di noi... pensate che in molte di esse, infatti, il serpente era simbolo di fertilità e quindi di speranza; il suo cambiare pelle lo rendeva inoltre un simbolo di rinnovamento e rinascita che poteva portare all'immortalità ed alcuni credevano addirittura che il veleno del serpente fosse uno degli ingredienti indispensabili per realizzare il famoso Elisir Di Lunga Vita anche se forse bisognerebbe chiedere alla professoressa Bennet se sia un'ipotesi fattibile o meno.
Mi stavo allontanando un po' dall'argomento principale, ne ero consapevole, ma in fondo cosa c'era di male nell'insegnare un po' di storia mitologica ai miei studenti? Forse questo li avrebbe resi più interessati alla Trasfigurazione, e non l'avrebbero considerata un semplice mezzo per trasformare qualcosa in qualcos'altro.
Rimanendo in tema, dovete sapere ad esempio che nella Grecia Antica era radicata la convinzione che il veleno di serpente avesse delle capacità profetiche: questa certezza era rappresentata, e lo è tutt'ora, dal mito di Pitone, l’enorme serpente posto a guardia dell’Oracolo di Delfi.
Non sapevo come né perché fossi riuscito a ricordarmi proprio quel mito, ma ce l'avevo fatta: forse il mio vecchio professore di Storia della Magia, un pazzo vecchietto amante delle leggende babbane, aveva deciso di darmi una mano dall'alto e mi aveva fatto tornare alla memoria l'esempio giusto, chi poteva dirlo... tutto ciò che sapevo, era che in quel momento la classe era silenziosa e in attesa di ascoltare il racconto di quel mito che probabilmente non conoscevano, quindi sarebbe stato saggio - o meglio furbo - approfittarne all'istante.
Si narra, infatti, che Pitone figlio di Gea, la Madre Terra, fosse stato ucciso dal dio Apollo per vendetta: il serpente infatti aveva perseguitato la madre Latona per impedirle di partorire i due gemelli, ovvero lo stesso Apollo e la dea Artemide. In seguito all’uccisione, Apollo si impadronì del famoso oracolo e nominò la sua sacerdotessa Pizia, termine greco che significa Pitonessa.
Come vedete, quindi, il serpente non è mai stato accostato nell'antichità all'idea di Male, concezione che invece permea nei giorni nostri senza riuscire ad essere confutata: dovete sempre pensare che non è l'aspetto esteriore a fare di una persona o di un animale una figura buona o cattiva... imparate dai babbani, hanno ragione a dire che "l'abito non fa il monaco".
A quelle parole alcune persone, come la Ricciardi ed un paio d'altri, storsero il naso probabilmente per il mio riferimento al proverbio babbano, ma speravo che l'antifona fosse stata colta e recepita: era inutile pensare che il serpente fosse pericoloso e malvagio perché era il simbolo della Casata di Serpeverde a cui era appartenuto Lord Voldemort - ed era abbastanza ovvio che i pregiudizi sull'animale derivassero in gran parte da quello; c'erano figure positive e negative in tutte le Casate, e rifugiarsi dietro a stupidi pregiudizi era una soluzione assolutamente inutile.
Mi ero però allontanato troppo dall'argomento principale, al punto che decisi di rimproverarmi mentalmente e di tornare sulla "retta via" con un colpo di tosse il più naturale possibile.
Dopo questa piccola digressione, torniamo ai nostri due incantesimi: il Serpensortia è il sortilegio che consente di evocare il serpente, la cui pericolosità dipende dall'esperienza del mago che lo evoca; per effettuare correttamente l’incanto bisogna ruotare il polso una volta in senso orario e infine pronunciare la formula. Il Vipera Evanesca, invece, permette di far sparire i serpenti e la corretta modalità di esecuzione consiste nel ruotare il polso una volta in senso antiorario e poi pronunciare la formula - spiegai dunque, muovendo la bacchetta che avevo tirato fuori dalla tasca dei pantaloni di fronte agli studenti in modo da dare loro una dimostrazione pratica - Inutile sottolineare che, come per quasi tutti gli incanti che studierete qui ad Hogwarts, è possibile realizzare un incanto di Apparizione e/o Evanescenza tramite una formula Non Verbale, pronunciata quindi solo nella vostra mente, ma vi suggerisco di esercitarvi per bene con la voce fino a che non padroneggerete al meglio l'incantesimo prima di provare il passo successivo.
Il mio tempo era volato, e per quanto da una parte mi dispiacesse dall'altra ne ero anche palesemente sollevato: nessuno aveva posto domande insidiose, gli studenti sembravano aver capito tutto, ed io avevo fatto una figura abbastanza buona, almeno a mio parere, di fronte a loro; meglio non pretendere troppo da quella prima lezione.
Sorrisi dunque alla classe, tornando alla lavagna e segnando su di essa i compiti che i ragazzi avrebbero dovuto svolgere, invitando a ricopiarli prima di uscire.
Mi raccomando ragazzi, se avete dei dubbi le porte del mio ufficio sono sempre aperte per accogliervi: la cosa importante è che non copiate dal vostro libro le risposte, cercate di esprimervi con parole che vengano da voi o sarò costretto ad annullarvi il compito! La data prevista per la consegna è il 4 Luglio alle ore 16, mi aspetto di ricevere molti elaborati quindi non deludetemi, mh?
Furono quelle le ultime parole che pronunciai prima di uscire dalla classe e lasciarmi il corridoio del secondo piano alle spalle: ora che la lezione era terminata e che tutto era andato bene, dovevo assolutamente mangiare qualcosa.
Proprio per questa condizione d'incertezza quella mattina non avevo molta voglia di parlare né di mangiare qualcosa, al punto che rimasi nel mio alloggio fino a che non fu ora di uscirne per dirigermi verso la mia classe: pantaloni neri, Hogan dello stesso colore e camicia bianca costituivano il mio completo per quel giorno così stressante, nel quale avevo deciso d'indossare qualcosa di classico ma allo stesso tempo di non troppo formale perché, per com'ero fatto, con vesti da mago più rigide mi sarei sentito totalmente a disagio.
Percorsi così il corridoio del secondo piano, un minuto in ritardo rispetto allo scoccare delle 9, fino ad arrivare alla porta della mia aula che, dopo qualche secondo, aprii con un sorriso gentile ma formale stampato sul volto.
Buongiorno a tutti.
La classe, lo notai mentre andavo a posizionarmi in piedi dietro la scrivania, era abbastanza piena, segno che se non altro gli studenti non avevano deciso di saltare la lezione come protesta per la mia presenza nel corpo docenti: forse potevo risultare paranoico, ma non sapevo effettivamente quanto gli studenti fossero legati al professor Skett e, per questo, potevo aspettarmi di tutto.
Anche se già mi conoscete, ci tengo a presentarmi nuovamente: sono il professor Lucas Turner, e sono qui in veste di nuovo docente di Trasfigurazione in sostituzione dell'ex professore Nadal Skett; so che molti di voi sono dispiaciuti per la sua partenza improvvisa - e gli sguardi dei ragazzi mi confermarono che era davvero così - Ma spero potremo comunque effettuare un buon lavoro insieme. Da parte mia, vi dò la piena disponibilità a chiarirvi ogni dubbio possa passarvi per la testa.
Allora può chiarirci se è fidanzato o meno, professore?
Se la cosa le farà seguire meglio la mia lezione sì, signorina Ricciardi, sono ben disposto a rispondere alla sua domanda - replicai, fissando la Dragargenteo che dopo aver posto la domanda si era messa a ridacchiare sprezzante con un altro paio di compagne di Casata - Al momento sono libero, ma se ci tiene mi premurerò d'informarla qualora questo mio status dovesse cambiare.
Aggiunsi poco dopo, dando le spalle agli studenti per scrivere sulla lavagna che mi trovavo di fronte il tema di quella mia prima lezione ufficiale.
Oggi affronteremo due argomenti strettamente connessi alla Trasfigurazione... l’Apparizione e l’Evanescenza.
Mi volsi verso di loro, giusto per cogliere qualche sguardo tranquillo, qualche altro sfrontato e qualcuno ancora abbastanza perplesso: era ovvio che ci fossero preparazioni diverse - per qualità e quantità - in quella classe, ma stava a me il compito di portare tutti sullo stesso livello o quasi.
L'Apparizione, come si può dedurre dal termine stesso, permette di far apparire oggetti, animali e in alcuni casi anche persone qualora si conosca la posizione esatta in cui queste siano collocate. Ovviamente far apparire una persona è un processo di una difficoltà talmente estrema che nemmeno i maghi più esperti osano utilizzarla nel timore di causare gravi danni, quindi se non volete passare guai seri evitate di richiamare qualcuno in questo modo... un gufo è sempre il metodo migliore, mh? - qualcuno sorrise a quelle parole, qualcun altro rimase impassibile ma la cosa non mi preoccupò visto che, cosa inaspettata persino per il sottoscritto, ero finalmente entrato nel ruolo per il quale ero stato assunto lì - L’Evanescenza può essere considerata l’arte magica opposta all’Apparizione: essa, infatti, permette di far scomparire cose, animali o persone. I maghi più abili sono in grado, tramite questa disciplina, di far evanescere le persone da loro designate e farle riapparire in un luogo che loro stessi scelgono; per riuscire in questa piccola impresa, però, è necessaria un’altissima concentrazione, quindi anche in questo caso non pensate di provare a far scomparire qualcuno tanto per gioco... sono stato chiaro?
Questa volta nessuno sorrise alla mia ultima affermazione, forse perché avevo parlato in tono serio ed il mio sguardo non era meno imperativo della voce: non volevo che qualcuno di loro, magari tanto per provare, finisse per fare gratuitamente del male al povero malcapitato che passava di lì per caso.
Per chiarirvi meglio i concetti di cui ho appena parlato, ho deciso di prendere in esame due incantesimi specifici: il Serpensortia e il Vipera Evanesca. Questi consentono di richiamare o di far sparire qualsiasi tipo di serpente ad eccezione del Basilisco, che come immagino il professor McDullan vi avrà spiegato è una creatura magica dotata di eccezionali qualità ed il cui semplice sguardo risulta letale per l’uomo.
Aggiunsi poco dopo, scrivendo i nomi dei due incantesimi alla lavagna, trovandomi di fronte a sguardi nuovamente contrastanti: alcuni infatti annuivano, la consapevolezza negli occhi di cosa stessi parlando, altri invece sembravano totalmente spaesati e confusi.
Devo ricordarmi di chiedere a Simon un elenco dettagliato delle creature che ha presentato agli studenti.
Mi dissi, proprio mentre una ragazza di Corvonero alzava la mano con sguardo alquanto contrariato.
Ma professore, il serpente è un animale malvagio... come può insegnarci ad evocarlo?
Scossi la testa con un sorriso, dispiaciuto ma rassegnato all'idea che, nonostante fossero passati molti anni, i luoghi comuni rimanevano intatti e sembrava che il tempo non fosse riuscito a scalfirli nemmeno minimamente.
Dovrebbe essere a conoscenza del fatto che non esistono animali buoni o malvagi a priori, signorina Cattelwell... ogni specie animale può essere paragonata alla specie umana, e così come vi sono uomini generosi e uomini perfidi, allo stesso modo esistono animali pacifici ed animali aggressivi - risposi, sperando che non fosse solo la Corvetta ad avermi posto la domanda ad ascoltare, ma tutta la classe: forse, oltre ad insegnare la mia materia, sarei riuscito a sfatare qualche assurdo pregiudizio che ancora albergava tra le mura del Castello - Il serpente non è in assoluto un animale malvagio, e solo perché esso è spesso associato alla Magia Oscura non vuol dire che sia davvero portatore di male e sventure.
L'immagine di Tisifone e del suo pitone, Idra, mi balenò nella mente al punto che mi chiesi se la docente di Divinazione non si sentisse giudicata - ovviamente in modo negativo - quando se ne andava in giro per la scuola col proprio animale sulle spalle: adesso capivo totalmente il perché mi avesse considerato "strano" quando avevo affermato di essere affascinato da Idra.
Forse lei non lo sa, ma un'insegnante che risiede qui al Castello è una Rettilofona - ripresi dunque a parlare con Tisifone ben vivida nella mente, quasi stessi in qualche modo difendendo lei, il suo animale e le sue convinzioni - E' cioè una strega in grado di parlare con i serpenti e di entrare in stretto contatto con loro: le posso però assicurare che in questa persona non vi è nulla di malvagio.
Mi ero infervorato, forse persino troppo, ma ormai il danno era fatto e per questo non potevo fare altro che schiarirmi la voce ed andare avanti con la mia spiegazione sperando che gli studenti non dessero troppo peso alla cosa, e soprattutto non andassero a divulgarla in giro: non mi andava che Tisifone venisse a sapere di quella bella "arringa" alla babbana in sua difesa, anche se indiretta.
L'accostamento della figura del serpente con l'idea del Male è un pregiudizio che accompagna la nostra cultura da troppo tempo ormai, ed è molto triste notare come tante cose riescano a cambiare ma non quelle che forse sono le più urgenti: in questo senso, le civiltà antiche del passato erano molto più avanti ed evolute di noi... pensate che in molte di esse, infatti, il serpente era simbolo di fertilità e quindi di speranza; il suo cambiare pelle lo rendeva inoltre un simbolo di rinnovamento e rinascita che poteva portare all'immortalità ed alcuni credevano addirittura che il veleno del serpente fosse uno degli ingredienti indispensabili per realizzare il famoso Elisir Di Lunga Vita anche se forse bisognerebbe chiedere alla professoressa Bennet se sia un'ipotesi fattibile o meno.
Mi stavo allontanando un po' dall'argomento principale, ne ero consapevole, ma in fondo cosa c'era di male nell'insegnare un po' di storia mitologica ai miei studenti? Forse questo li avrebbe resi più interessati alla Trasfigurazione, e non l'avrebbero considerata un semplice mezzo per trasformare qualcosa in qualcos'altro.
Rimanendo in tema, dovete sapere ad esempio che nella Grecia Antica era radicata la convinzione che il veleno di serpente avesse delle capacità profetiche: questa certezza era rappresentata, e lo è tutt'ora, dal mito di Pitone, l’enorme serpente posto a guardia dell’Oracolo di Delfi.
Non sapevo come né perché fossi riuscito a ricordarmi proprio quel mito, ma ce l'avevo fatta: forse il mio vecchio professore di Storia della Magia, un pazzo vecchietto amante delle leggende babbane, aveva deciso di darmi una mano dall'alto e mi aveva fatto tornare alla memoria l'esempio giusto, chi poteva dirlo... tutto ciò che sapevo, era che in quel momento la classe era silenziosa e in attesa di ascoltare il racconto di quel mito che probabilmente non conoscevano, quindi sarebbe stato saggio - o meglio furbo - approfittarne all'istante.
Si narra, infatti, che Pitone figlio di Gea, la Madre Terra, fosse stato ucciso dal dio Apollo per vendetta: il serpente infatti aveva perseguitato la madre Latona per impedirle di partorire i due gemelli, ovvero lo stesso Apollo e la dea Artemide. In seguito all’uccisione, Apollo si impadronì del famoso oracolo e nominò la sua sacerdotessa Pizia, termine greco che significa Pitonessa.
Come vedete, quindi, il serpente non è mai stato accostato nell'antichità all'idea di Male, concezione che invece permea nei giorni nostri senza riuscire ad essere confutata: dovete sempre pensare che non è l'aspetto esteriore a fare di una persona o di un animale una figura buona o cattiva... imparate dai babbani, hanno ragione a dire che "l'abito non fa il monaco".
A quelle parole alcune persone, come la Ricciardi ed un paio d'altri, storsero il naso probabilmente per il mio riferimento al proverbio babbano, ma speravo che l'antifona fosse stata colta e recepita: era inutile pensare che il serpente fosse pericoloso e malvagio perché era il simbolo della Casata di Serpeverde a cui era appartenuto Lord Voldemort - ed era abbastanza ovvio che i pregiudizi sull'animale derivassero in gran parte da quello; c'erano figure positive e negative in tutte le Casate, e rifugiarsi dietro a stupidi pregiudizi era una soluzione assolutamente inutile.
Mi ero però allontanato troppo dall'argomento principale, al punto che decisi di rimproverarmi mentalmente e di tornare sulla "retta via" con un colpo di tosse il più naturale possibile.
Dopo questa piccola digressione, torniamo ai nostri due incantesimi: il Serpensortia è il sortilegio che consente di evocare il serpente, la cui pericolosità dipende dall'esperienza del mago che lo evoca; per effettuare correttamente l’incanto bisogna ruotare il polso una volta in senso orario e infine pronunciare la formula. Il Vipera Evanesca, invece, permette di far sparire i serpenti e la corretta modalità di esecuzione consiste nel ruotare il polso una volta in senso antiorario e poi pronunciare la formula - spiegai dunque, muovendo la bacchetta che avevo tirato fuori dalla tasca dei pantaloni di fronte agli studenti in modo da dare loro una dimostrazione pratica - Inutile sottolineare che, come per quasi tutti gli incanti che studierete qui ad Hogwarts, è possibile realizzare un incanto di Apparizione e/o Evanescenza tramite una formula Non Verbale, pronunciata quindi solo nella vostra mente, ma vi suggerisco di esercitarvi per bene con la voce fino a che non padroneggerete al meglio l'incantesimo prima di provare il passo successivo.
Il mio tempo era volato, e per quanto da una parte mi dispiacesse dall'altra ne ero anche palesemente sollevato: nessuno aveva posto domande insidiose, gli studenti sembravano aver capito tutto, ed io avevo fatto una figura abbastanza buona, almeno a mio parere, di fronte a loro; meglio non pretendere troppo da quella prima lezione.
Sorrisi dunque alla classe, tornando alla lavagna e segnando su di essa i compiti che i ragazzi avrebbero dovuto svolgere, invitando a ricopiarli prima di uscire.
Mi raccomando ragazzi, se avete dei dubbi le porte del mio ufficio sono sempre aperte per accogliervi: la cosa importante è che non copiate dal vostro libro le risposte, cercate di esprimervi con parole che vengano da voi o sarò costretto ad annullarvi il compito! La data prevista per la consegna è il 4 Luglio alle ore 16, mi aspetto di ricevere molti elaborati quindi non deludetemi, mh?
Furono quelle le ultime parole che pronunciai prima di uscire dalla classe e lasciarmi il corridoio del secondo piano alle spalle: ora che la lezione era terminata e che tutto era andato bene, dovevo assolutamente mangiare qualcosa.
Ottima risposta, completa e rielaborata. Brava!
7
Risposta molto interessante e ben esposta, mi sono piaciuti molti i diversi commenti personali che hai aggiunto per spiegare ogni tua affermazione.
5
Una ricerca davvero perfetta: hai inserito tutte le spiegazioni possibili sia mitologicamente che simbolicamente sul serpente, e hai aggiunto anche il tuo pensiero dovunque fosse possibile. Sono molto soddisfatto!
15
Non mi sarei potuto aspettare scelta diversa dell'Incantesimo da te! Ottimo GdR, bella l'introduzione e la spiegazione del perché usi l'Incanto, per quanto potesse essere scontata, sei riuscita a renderla interessante e necessaria alla comprensione globale del racconto.
Spero davvero di rivederti alla mia prossima lezione!
13
punti 40 per Alexis
Risposta schematica ma completa ed esaustiva. Punteggio pieno.
7
Credo sia una delle risposte più originali che abbia mai letto. Ti meriti tutti i miei complimenti!
5
Una bella ricerca in entrambi i campi, peccato tu non abbia approfondito completamente i miti da te stessa proposti. Un dilungamento appena maggiore ti permetterà la prossima volta di conquistare il punteggio pieno, ne sono certo!
13
Un GdR che, lo ammetto, mi ha fatto parecchio ridere: sei stata sarcastica e pungente e la scelta dell'Incantesimo è risultata quasi obbligata, ma mi è piaciuto molto leggere il tutto, compresi i tuoi commenti personali sul sottoscritto!
Alla prossima lezione, ci conto!
13
punti 38 per Arianna
Risposta completa, molto brava!
7
Buone considerazioni personali, mi piace l'excursus che fai sul serpente per spiegare la tua personale visione sul collegamento al Male. Occhio agli errori di battitura!
4
La prima parte della ricerca è ottima, i miti vengono spiegati davvero bene, peccato ti sia un po' persa nella seconda parte: ho come avuto l'impressione che tu sia stata troppo frettolosa in questa parte della risposta.
Sono certo comunque con un pizzico di lentezza in più, la prossima volta raggiungerai senza problemi il punteggio pieno!
10
Un bel GdR, ben eseguito nell'ambientazione, nei pensieri del personaggio e nella spiegazione della scelta dell'Incantesimo. Sono davvero molto soddisfatto, brava.
Punteggio pieno, e alla prossima lezione mi raccomando!
13
punti 34 per Miyabi
Risposta corretta e completa, mi è piaciuta la spiegazione molto discorsiva dei due incanti.
Bravo!
7
Ottima risposta, ho apprezzato particolarmente la spiegazione fisiologica del serpente connessa all'idea del Male. Ottima idea anche quella di prendere in considerazione per spiegare meglio il tuo pensiero la Casata dei Serpeverde.
Sono molto soddisfatto!
5
Una ricerca quasi perfetta devo dire, sono stato molto contento dal tuo aver spiegato anche i miti dove il serpente compare. Peccato tu non abbai preso in considerazione, a livello simbolico-religioso, anche il serpente come fonte del Peccato Originale, avresti preso un punteggio pieno altrimenti.
Sono comunque molto soddisfatto della tua risposta.
13
Un GdR davvero piacevole da leggere, anche se ammetto che non so se i tuoi colleghi di Dragargenteo sarebbero d'accordo con me! Molto ben eseguito, chiaro e semplice nella spiegazione dell'ambientazione e dell'uso dell'Incanto. Attento solo ad usare sempre la terza persona, nell'ultima parte ti sei confuso e hai raccontato il GdR in prima.
Spero di rivederti alla mia prossima lezione, ancora complimenti!
12
punti 37 per Ferdy
Una risposta a dir poco esemplare, davvero complimenti.
Mi sono piaciuti molto i riferimenti storici all'uso del Serpensortia da parte di Voldemort e Malfoy.
Bravo!
7
Mi è piaciuta molto come risposta perché, coerente col tuo stato di sangue, hai espresso un'opinione tipicamente babbana per indentificare la figura del serpente. Ottimo il collegamento col Peccato Originale religioso.
5
Ma che bella ricerca, complimenti!
E' chiara, scorrevole, grammaticalmente perfetta e soprattutto completa. Sono davvero molto colpito e soddisfatto!
15
Che Delfino sfortunato che sei, e dire che volevi solo esercitarti un po' in santa pace!
Ottimo GdR, coinvolgente e anche divertente (non me ne volere per questo): hai spiegato bene l'ambientazione che ti circonda, perché hai scelto proprio quell'Incantesimo e le sensazioni provate durante tutto il racconto.
Ti aspetto alla mia prossima lezione!
13
punti 40 per Jorge
Risposta abbastanza sintetica ma corretta.
Molto bene!
7
Una risposta sicuramente molto originale la tua perché osserva il serpente da un punto di vista diverso e nuovo, almeno tra le risposte che ho letto. Unica pecca, forse, è che ti sei concentrata molto sulla prima parte, cioè sulla considerazione del serpente, e meno sulla seconda, ovvero il collegamento tra esso e l'idea del Male.
Sono comunque molto soddisfatto della tua risposta!
4
Una ricerca davvero ben fatta, nel complesso, bravissima.
Forse si poteva approfondire la parte prettamente mitologica legata al serpente (ad esempio il mito di Ercole o quello egizio del dio Atum), ma a parte questo non ho nulla da rimproverarti.
13
Il GdR mi è piaciuto molto (non credo che la Bibliotecaria sarebbe d'accordo con me ma di questa cosa noi non ne faremo parola, vero?), è ben scritto e dai molto spazio ai pensieri di JaneYue.
Sfortunatamente ho dovuto penalizzarti un bel po' a livello di coerenza.
Mi spiego: per quanto tu possa essere brava nel concentrarti (magari per via del tu background personale nel quale hai praticato esercizi atti a sviluppare questa caratteristica), devi sempre ricordarti che sei una 11enne al primo anno di scuola magica; questo significa che l'esperienza personale che hai accumulato con gli incantesimi ed in generale con la magia è praticamente nulla e, allo stesso modo, anche la concentrazione "magica" del tuo PG (diversa da quella che puoi aver incrementato nelle arti marziali) non è assolutamente sviluppata. Ciò significa che il tuo serpente non può essere più resistente del normale, ma al contrario esso sarebbe portato a svanire piuttosto in fretta. Mi rendo conto che sono dettagli a cui magari tu come player non fai caso, ma devi sempre tenere bene a mente le capacità che, in ON, hai il tuo personaggio altrimenti rischi di commettere errori d'incoerenza nel gioco.
Non avere fretta, hai tutto il tempo per crescere e diventare forte!
Detto questo, ti aspetto alla prossima lezione!
8
punti 32 per JaneYue
