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Messaggioda Tisifone » 22/01/2013, 23:29

Ciao Elbeth, ecco qui aperto il tuo training! ^^

Per poter entrare a far parte del Club dei Duellanti e quindi difendere l'onore dei Grifondoro contro le altre Casate devi fare un Duello di prova, per vedere come potresti cavartela in uno di quelli ufficiali.

Per capire se sei pronto o meno quindi simuleremo un Duello, seguendo le regole che sono esposte nel Club dei Duellanti ( qui viewtopic.php?f=187&t=541 )

Di seguito quindi ti riporto le indicazioni classiche di un duello, a te il compito di fare il post introduttivo, scrivendo in prima persona ed al passato, facendo molta attenzione a tutto ciò che ti circonda, ai pensieri e ai movimenti della tua PG, e a non muovere l'altro Pg in nessuna occasione.


Location: Aula di Pozioni
Orario: Martedì prima di pranzo
Meteo: Soleggiato
Motivazione: Hai perso un braccialetto e l'ultimo posto dove sei stata è l'aula di Pozioni, così decidi di saltare il pranzo per andare a recuperarlo. Qui trovi il Drago buontempone che il giorno prima ti ha fatto perdere la lezione di Difesa, dandoti un'informazione sbagliata e facendoti andare alla Torre di Astronomia. Ovviamente il tuo braccialetto è nelle sue mani.
Famigli: no



Ricorda che, come nei Duelli ufficiali, da questo momento in poi hai cinque giorni di tempo per pubblicare la tua introduzione.
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Messaggioda Elbeth » 26/01/2013, 17:44

Per Merlino!

Ero una stupida!
Come potevo essere stata così sbadata da non accorgermi di averlo perso?
Erano giorni, era dal mio arrivo ad Hogwarts che mi lamentavo della mancanza di casa, di come fosse dura stare lontana dai miei affetti, beh, l'unico affetto, dato che i miei genitori erano stati assenti per la maggior parte del tempo della mia breve vita!
E cosa avevo combinato?
Lo avevo perso!
Correvo veloce per i corridoi del castello, dovevo sbrigarsi o avrei saltato anche il pranzo.
Doveva essere lì!
Doveva essere lì per forza!
Quella mattina ero certa di averlo, era una mia abitudine giocherellarci: è sempre stato un pò come il mio scacciapensieri personale. Almeno da quando Richard me lo aveva regalato.

*FLASHBACK*


Miss?

Immagine

Sì, Richard

Stavo finendo si sistemare controvoglia le mie cose nella valigia per Hogwarts. L'indomani ci saremmo recati a King's Cross e sarei partita per la mia nuova vita, ma il modo poco garbato con cui stavo trattando le mie cose, era eloquente sul mio stato d'animo.
Richard, come sempre, era molto più veloce di me ad intuirlo. Mi conosceva meglio di me stessa.
D'altronde, mi aveva tenuta in braccio da quando avevo più o meno una settimana e da allora era stato sempre con la mia famiglia, sempre con me.

Ho un regalo per lei, Miss...

Il tono con cui lo disse e il sorriso che aveva sul volto mi incuriosirono e abbandonai la faccia da funerale che avevo fino a quel momento, per guardarlo con occhi interrogativi. Le sorprese di Richard erano sempre... originali!
Come lui. Inglese, compito, educato e con un discreto sense of humor. Insomma il perfetto maggiordomo che ogni famiglia purosangue avrebbe potuto desiderare! Come soleva ripetere mia madre - quelle due o tre volte che si degnava di rientrare a Queen Castle dai giri al seguito di mio padre - era stata "un'autentica fortuna trovarlo"!
Più che per loro, lo era stato per me.
Era grazie a lui se non ero cresciuta completamente da sola e d'altronde lui per me era come un secondo padre.
Anzi, era anche meglio del primo! Mi era sempre stato accanto.

Richard, non avresti dovuto...

Oh, Miss, non capita tutti i giorni di iniziare un nuovo momento della propria vita.

Sì, proprio bello: lontana da casa e lontana da te!

Richard mi accarezzò il capo con un gesto amorevole.
Non lo faceva mai in presenza dei miei, l'avrebbero giudicato troppo confidenziale per un semplice maggiordomo.
Era il nostro segreto. Il nostro rapporto speciale era solo nostro e sarebbe stato sempre così!
Anche se ora Hogwarts si frapponeva tra me e lui.

Miss, non darei tutto per scontato al posto suo. E' solo paura, piccola mia.

Non ho paura!

Oh, lo so bene che è coraggiosa, Miss. Ma alle volte si ha semplicemente timore di ciò che non si conosce.

Non ho timore!

Con gesto stizzito buttai l'ultimo maglione nel baule.

Allora finirà nei Grifondoro, come suo padre.

E ridacchiò. Aveva sempre quel modo tutto suo di farmi sorridere e di allontanarmi delle mie preoccupazioni.

Ovvio che finirò nei Grifondoro!

Dissi con orgoglio ed una punta di superiorità nella voce.
Se proprio dovevo andare ad abitare in quel castello, almeno che fossi finita nella Casata che volevo io!

Oh, lo deciderà il Cappello Parlante...

Ridacchiò ancora, finendo di chiudere il baule con un sonoro "clang".

Allora, Miss, non vuole vedere il mio regalo?

Lo sai che mi piacciono i regali.

Dissi con la mia voce petulante da bambina.
E, sospirando, mi voltai a guardarlo con le braccia conserte ed un sorrisetto sul volto.
Attesi che si decidesse a darmelo. A Richard non piaceva quando gli si metteva fretta!
Mi guardò con i suoi occhi dolci e non potei fare a meno di sorridergli.
Si inginocchiò davanti a me e tirò fuori un fazzoletto.
Ne aprì i lembi e quello che apparve, mi commosse...

Immagine

Richard...

Sussurrai, trattenendo a stento le lacrime.

Era di Emily. Io non posso...

Mi interruppe, prima che potessi contraddirlo.

Schhh! Miss, sono io che decido.

Mi prese il braccio e me lo mise al polso.

Lei non potrà usarlo mai più ed io voglio che lo abbia lei, Miss. Così, se si sentirà sola, basta che lo guardi e saprà che se avrà bisogno di me, io ci sarò ...Sempre!

Non riuscì a dire altro, perché gli gettai le braccia al collo e non lo lascai andare per un bel pò.

*FINE FLASHBACK*


Più mi avvicinavo all'aula, più i miei passi si facevano frenetici.
Scansai alcuni compagni troppo lenti, ne urtai degli altri, scendevo le scale a perdifiato, anche loro troppo lente nel muoversi e nel portarmi verso i sotterranei del castello.
Mi ripetevo che dovevo essere veloce.
Più veloce!
Era lì per forza! Doveva essere lì!
Più passava il tempo, più mi rendevo conto che non poteva essere altrimenti.
Non c'erano altri momenti in cui lo potevo aver perso, nessun altro posto, se non quello!
Ansimando, mi fermai, appoggiandomi con una mano allo stipite della porta, per riprendere fiato.
Socchiusi gli occhi e quando mi decisi ad avanzare nell'aula di Pozioni, la mia gioia fu pari al mio stupore.
...E alla mia ira!!!

Rufus Finnegan!
Dragargenteo, secondo anno.
Lo stesso che il giorno prima, invece che farmi arrivare alla lezione di Difesa, mi aveva spedito sulla Torre di Astronomia.
Ero diffidente di natura, ma lui era stato così gentile da imbambolarmi.
Non ci sarei cascata più e non mi sarei fidata di nessuno in quella dannata scuola!
Ovviamente, il professor Vastnor non mi aveva fatto più entrare, mentre lui sghignazzava in fondo al banco.

I miei occhi erano furiosi.
E lo divennero ancor di più, quando vidi cosa faceva dondolare nella sua mano.
L'unica nota positiva è che lo avevo trovato...

Anche ladro, oltre che bugiardo?

Ero furiosa! Il mio braccialetto!
Lo aveva preso lui!!!

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Messaggioda Tisifone » 27/01/2013, 15:47

Per Merlino!

Ero una stupida!
Come potevo essere stata così sbadata da non accorgermi di averlo perso?
Erano giorni, era dal mio arrivo ad Hogwarts ( vi è una ripetizione inutile, o dici “erano giorni” o “ era dal mio arrivo a Hogwarts”. Sono corretti entrambi ma separatamente) che mi lamentavo della mancanza di casa, di come fosse dura stare lontana dai miei affetti, beh, l'unico affetto, dato che i miei genitori erano stati assenti per la maggior parte del tempo della mia breve vita!
E cosa avevo combinato?
Lo avevo perso!
Correvo veloce per i corridoi del castello, dovevo sbrigarsi (sbrigarMI o avrei saltato anche il pranzo.
Doveva essere lì!
Doveva essere lì per forza!
Quella mattina ero certa di averlo, era una mia abitudine giocherellarci: è (era) sempre stato un pò come il mio scacciapensieri personale. Almeno da quando Richard me lo aveva regalato.

*FLASHBACK*


Miss?

Immagine

Sì, Richard ( punto interregativo)

Stavo finendo si sistemare controvoglia le mie cose nella valigia per Hogwarts. L'indomani ci saremmo recati a King's Cross e sarei partita per la mia nuova vita, ma il modo poco garbato con cui stavo trattando le mie cose, era eloquente sul mio stato d'animo.
Richard, come sempre, era molto più veloce di me ad intuirlo. Mi conosceva meglio di me stessa.
D'altronde, mi aveva tenuta in braccio da quando avevo più o meno una settimana e da allora era stato sempre con la mia famiglia, sempre con me.

Ho un regalo per lei, Miss...

Il tono con cui lo disse e il sorriso che aveva sul volto mi incuriosirono e abbandonai la faccia da funerale che avevo fino a quel momento, per guardarlo con occhi interrogativi. Le sorprese di Richard erano sempre... originali!
Come lui. Inglese, compito, educato e con un discreto sense of humor. Insomma il perfetto maggiordomo che ogni famiglia purosangue avrebbe potuto desiderare! Come soleva ripetere mia madre - quelle due o tre volte che si degnava di rientrare a Queen Castle dai giri al seguito di mio padre - era stata "un'autentica fortuna trovarlo"!
Più che per loro, lo era stato per me.
Era grazie a lui se non ero cresciuta completamente da sola e d'altronde lui per me era come un secondo padre.
Anzi, era anche meglio del primo! Mi era sempre stato accanto.

Richard, non avresti dovuto...

Oh, Miss, non capita tutti i giorni di iniziare un nuovo momento della propria vita.

Sì, proprio bello: lontana da casa e lontana da te!

Richard mi accarezzò il capo con un gesto amorevole.
Non lo faceva mai in presenza dei miei, l'avrebbero giudicato troppo confidenziale per un semplice maggiordomo.
Era il nostro segreto. Il nostro rapporto speciale era solo nostro e sarebbe stato sempre così!
Anche se ora Hogwarts si frapponeva tra me e lui.

Miss, non darei tutto per scontato al posto suo. E' solo paura, piccola mia.

Non ho paura!

Oh, lo so bene che è coraggiosa, Miss. Ma alle volte si ha semplicemente timore di ciò che non si conosce.

Non ho timore!

Con gesto stizzito buttai l'ultimo maglione nel baule.

Allora finirà nei Grifondoro, come suo padre.

E ridacchiò. Aveva sempre quel modo tutto suo di farmi sorridere e di allontanarmi delle (dalle) mie preoccupazioni.

Ovvio che finirò nei Grifondoro!

Dissi con orgoglio ed una punta di superiorità nella voce.
Se proprio dovevo andare ad abitare in quel castello, almeno che fossi finita nella Casata che volevo io!

Oh, lo deciderà il Cappello Parlante...

Ridacchiò ancora, finendo di chiudere il baule con un sonoro "clang".

Allora, Miss, non vuole vedere il mio regalo?

Lo sai che mi piacciono i regali.

Dissi con la mia voce petulante da bambina.
E, sospirando, mi voltai a guardarlo con le braccia conserte ed un sorrisetto sul volto.
Attesi che si decidesse a darmelo. A Richard non piaceva quando gli si metteva fretta!
Mi guardò con i suoi occhi dolci e non potei fare a meno di sorridergli.
Si inginocchiò davanti a me e tirò fuori un fazzoletto.
Ne aprì i lembi e quello che apparve, mi commosse...( basta un solo punto)

Immagine

Richard...

Sussurrai, trattenendo a stento le lacrime.

Era di Emily. Io non posso...

Mi interruppe, prima che potessi contraddirlo.

Schhh! Miss, sono io che decido.

Mi prese il braccio e me lo mise al polso.

Lei non potrà usarlo mai più ed io voglio che lo abbia lei, Miss. Così, se si sentirà sola, basta che lo guardi e saprà che se avrà bisogno di me, io ci sarò ...Sempre!

Non riuscì a dire altro, perché gli gettai le braccia al collo e non lo lascai andare per un bel pò.

*FINE FLASHBACK*


Più mi avvicinavo all'aula, più i miei passi si facevano frenetici.
Scansai alcuni compagni troppo lenti, ne urtai degli altri, scendevo le scale a perdifiato, anche loro troppo lente nel muoversi e nel portarmi verso i sotterranei del castello.
Mi ripetevo che dovevo essere veloce.
Più veloce!
Era lì per forza! Doveva essere lì!
Più passava il tempo, più mi rendevo conto che non poteva essere altrimenti.
Non c'erano altri momenti in cui lo potevo aver perso, nessun altro posto, se non quello!
Ansimando, mi fermai, appoggiandomi con una mano allo stipite della porta, per riprendere fiato.
Socchiusi gli occhi e quando mi decisi ad avanzare nell'aula di Pozioni, la mia gioia fu pari al mio stupore.
...E alla mia ira!!!

Rufus Finnegan!
Dragargenteo, secondo anno.
Lo stesso che il giorno prima, invece che farmi arrivare alla lezione di Difesa, mi aveva spedito sulla Torre di Astronomia.
Ero diffidente di natura, ma lui era stato così gentile da imbambolarmi.
Non ci sarei cascata più e non mi sarei fidata di nessuno in quella dannata scuola!
Ovviamente, il professor Vastnor non mi aveva fatto più entrare, mentre lui sghignazzava in fondo al banco.

I miei occhi erano furiosi.
E lo divennero ancor di più, quando vidi cosa faceva dondolare nella sua mano.
L'unica nota positiva è che lo avevo trovato... (Basta un punto solo)

Anche ladro, oltre che bugiardo?

Ero furiosa! Il mio braccialetto!
Lo aveva preso lui!!!



Allora Elbeth direi che come primo post sei andata molto bene. Il pg è ben caratterizzato, l’uso del flash back equilibrato e molto esplicativo, e gli errori che hai fatto, come puoi vedere, sono pochi ed eliminabili facilmente con una seconda rilettura prima di postare il post.

Adesso viene la seconda parte dell’allenamento. Kayleen si è resa disponibile a impersonare il Drago del secondo anno che ovviamente ti attaccherà. A te l’onore di difenderti e attaccare a tua volta, usando solo incantesimi del primo anno.
Forza ragazze, dimostratemi cosa sapete fare^^
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Messaggioda Elbeth » 27/01/2013, 22:40

Ok Tisifone, presa nota della correzioni.

Ogni tanto io uso apposta frasi ripetitive o ridondanti, per sottolineare dei concetti o uno status particolare, ma se pensi che stilisticamente siano un errore le eviterò!
Gli errori di battitura, aihmè, mea culpa! La prossima volta rileggo meglio :ugeek: :geek:

Come procedo? Edito il post di sopra con le correzioni?

Attenderò Kayleen in versione Drago ed il suo attacco per rispondere! :D
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Messaggioda Tisifone » 28/01/2013, 0:11

No Elbethtranquilla... gli errori sono così minimali che non c'è bisogno che editi nulla^^
Bè si, secondo me sono un po' ridondanti e visto che c'è anche il Premio di stile direi di evitarli ;)

Adesso la parola a Kayleen^^
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Messaggioda Kayleen » 28/01/2013, 16:46

[Martedì, ore 11e51 - Aula di Pozioni]

La lezione di Pozioni era finita da una ventina di minuti e tutti i partecipanti avevano lasciato l'aula in fretta e furia: alcuni troppo affamati per attendere l'ora di pranzo, altri diretti in qualche altra aula per un'altra lezione. Anche la Professoressa Bennet se n'era andata, senza chiudere la porta a chiave, ma assicurandosi che tutto fosse a posto e che non ci fosse in giro niente di pericoloso per gli studenti.
Se n'erano tutti andati, tranne me.
Cosa mi aveva trattenuto più del dovuto nei sotterranei? Un motivo piuttosto futile, in realtà: su uno dei banchi lasciati vuoti avevo trovato un braccialettino. Non sapevo a chi appartenesse, non avevo notato nessuna delle mie compagne mentre lo indossavano, ma a vederlo così mi pareva piuttosto costoso.
Lo presi con la sinistra, lo portai davanti agli occhi ed iniziai a studiarlo: era d'argento, forse d'oro bianco, rigido e con inciso una marca che però non riuscivo a ricollegare a nessun negozio magico.
Forse qualche babbana mi saprà dire qualcosa di più..
Cosa ci avrei potuto fare con un oggetto del genere?
Rivenderlo? No, non avrei trovato nessuno disposto a comprarmelo. E poi quanto valeva a livello di galeoni? Meglio lasciar perdere l'idea di farci un guadagno.
Regalarlo? Ma a chi? Potevo regalarlo a qualche mia amica, ma poi si sa come sono le ragazze, basta un piccolo pensiero gentile e subito si montano la testa.
L'unica cosa che potevo fare a quel punto era conservarlo e regalarlo alla mamma.
Trovare il legittimo proprietario e restituirglielo?? Naaaaaaah!! Io non ero mica un "buono".

Mi sedetti sul banco su cui avevo trovato il bracciale ed iniziai a giocherellarci: lo facevo roteare attorno al mio dito indice e subito dopo me lo passavo da una mano all'altra come se fosse una pallina da tennis.
Fu in quella posizione che mi colse Elbeth, la legittima proprietaria dell'oggetto.
Lei mi guardò con occhi furenti, io ricambiai il suo sguardo con l'espressione più innocente che riuscì a fare. Peccato che la mia faccia da schiaffi non mi abbandonava neppure quando provavo ad essere diverso.

Immagine

Anche ladro, oltre che bugiardo?
Non ci potevo credere, la proprietaria del gioiello era la stessa bambina che giusto ieri avevo spedito direttamente in Torre di Astronomia senza passare dal via. Era stato davvero uno scherzo divertente, mi era riuscito benissimo ed a pensarci mi veniva ancora da ridere.

Io bugiardo? Perchè dici una cosa del genere?
Mi finsi stupito per quelle offese e la mia espressione passò ad essere indignata.
Così mi ferisci.
Con la mano destra andai a sfiorarmi il petto, proprio come se le parole della Grifa mi avessero davvero colpito al cuore. Ovviamente non me ne fregava niente, anzi, trovavo il tutto molto "simpatico".

E' tuo? Non lo sapevo!
Presi di nuovo a far volare il braccialetto, facendolo ricadere sul palmo aperto della mano sinistra.

Dai, facciamo un gioco.. Se vinci, te lo riprendi.
Lasciai in sospeso la frase perchè mi era venuta un'altra splendida idea. Nel frattempo un sorriso malefico mi si dipinse in volto.
Conosci.. Mosca cieca?

Ma non attesi la sua risposta. Velocemente, con la mano libera, estrassi la mia bacchetta dalla cintola dei pantaloni e gliela puntai contro. Avevo perfettamente in mente cosa fare, avrei usato un incantesimo imparato al primo anno che però non avevo avuto ancora modo di testare. Quale occasione migliore di quella?

Obscuro!
Difficoltà: 1
Tipo: Incantesimo di Evocazione
Descrizione: Fa apparire una benda magica sugli occhi della persona colpita
Genere: Offensivo
Danno: //


Come l'iniziale dell'incantesimo, con la bacchetta tracciai una O immaginaria di fronte a me mentre pronunciavo la formula magica. Subito la bacchetta rispose ai miei comandi e ne uscì una scia scura e densa che prima riempì il mio cerchio e poi si diresse a tutta velocità in direzione del volto di Elbeth. [Capacità magica = 3 + 6/d20 = 9]
Il risultato sarebbe dovuto essere una benda attorno agli occhi di lei, in modo da oscurarle la vita. Ora dipendeva tutto da lei e dalla sua velocità.

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Messaggioda Elbeth » 30/01/2013, 21:47

[Martedì, ore 11e55 - Aula di Pozioni]


Non ci potevo credere!
Il ladro aveva anche il coraggio di restare lì a guardarmi con quella sua faccia da schiaffi e a prendermi in giro.

Io bugiardo? Perchè dici una cosa del genere?

La sfrontatezza del Dragargenteo era senza confini; d'altronde cosa aspettarsi da un componente di quella Casata?
Non poteva che negare l'evidenza dei fatti.
Il braccialetto volava pericolosamente da una mano all'altra dell'impostore e ad ogni volto il mio sguardo preoccupato lo seguiva.
Ci tenevo troppo per perderlo! E soprattutto per perderlo a quel modo!

Così mi ferisci.

Oh, sì, lo vedo bene!

La mia risposta fu altrettanto sarcastica: se pensava di fregarmi un'altra volta, aveva sbagliato proprio!
Ero decisa a riprendermi il mio braccialetto.

E' tuo? Non lo sapevo!

Sei un pessimo attore...

Sibilai con sguardo furente all'ennesimo lancio del braccialetto.
Lo osservavo volteggiare in aria e trattenevo il respiro, temendo che potesse finire a terra e che si rovinasse.
Era più che un semplice regalo.
Era un cimelio!
Era il ricordo di una persona che non c'era più.
Era importante per chi me l'aveva regalato.
Era importante per ME!

Dai, facciamo un gioco.. Se vinci, te lo riprendi.

Per un attimo molto breve pensai che forse me l'avrebbe ridato, ma il ghigno sul suo viso rimase.
Capii che mi stava prendendo in giro un'altra volta: chi mi garantiva che me l'avrebbe ridato, anche se avessi vinto?
Ormai non mi fidavo più di lui.
Lo fissai guardinga ed attenta, ma troppo distratta dal braccialetto per accorgermi di altro.

Conosci.. Mosca cieca?

Aggrottai la fronte.
Cosa cianciava di una mosca "cieca"?!? Per Merlino! Cosa significava?
La mia mano si mosse istintivamente verso la tasca della giacca, dove tenevo la bacchetta.
La sfiorai appena e già "lei" mi richiamava per essere usata.
Non la avevo mai brandita contro un altro studente finora.
Ma c'è sempre una prima volta per tutto nella vita!
La tentazione era molto forte. La mia rabbia lo era altrettanto.
Ed il timore di non rivedere più il mio braccialetto era ciò che mi paralizzava.
Di qualsiasi cosa stesse cianciando, la risposta non tardò ad arrivare.
Il Dragone estrasse la bacchetta più velocemente di quanto potessi rendermene conto.
Non immaginavo osasse tanto!
Invece me la trovai puntata contro.

Obscuro!

L'incantesimo che partì dalla sua bacchetta fece materializzare una benda che evidentemente sarebbe servita a tapparmi gli occhi. Ma la mia mano aveva già impugnato la mia!
L'istinto a volte ragiona più velocemente della testa.
La mia reazione fu fulminea e la puntai contro il ladro.
La rabbia per il torto che mi stava facendo e che avevo subito il giorno prima si accumulò tutta in quell'incantesimo!
La mia voce era sicura ed il gesto deciso a rompere l'incanto dell'avversario.
Un brivido attraversò il mio braccio, correndo a fior di pelle, prima di arrivare alla mano che impugnava saldamente la bacchetta.
Era quello il segnale, quello il momento giusto per contrastare l'attacco.
La mia voce risuonò nell'aula vuota determinata e bassa (Capacità magica 2 + Lancio 9/d20= 11).

Finitus!

Finitus/ Finite Incantatem

Livello: 1
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Annulla gli effetti di alcuni incantesimi oppure ne fa cessare l'effetto
Genere: //
Danno: //


La scia luminosa che fuoriuscì dalla punta della mia "arma" prese le forme di volute sinuose, che avvilupparono la scia dell'incanto avverso.

Immagine

E con una piccola ed inconsistente voluta finale, l'incantesimo si sciolse nell'aria, come assorbito dall'aria stessa.
Un sorriso di trionfo si dipinse sul mio volto.
Mi piaceva lanciare incantesimi ed il mio carattere irruente, evidentemente, rendeva bene sotto stress.
Il fatto poi che il braccialetto fosse ancora nelle mani di quel farabutto non faceva che aumentare la mia sete di rivalsa.
Ero furiosa!
E volevo cancellare quel ghigno di soddisfazione dalla sua orribile faccia.
Fui ancor più veloce di lui nello scagliare il mio contrattacco. Forse non aveva capito con chi aveva a che fare!

Non ho voglia di giocare! Rivoglio ciò che è mio!
Everte Statim!


Immagine

Le mie labbra che formulavano l'incantesimo si accompagnarono ad un contemporaneo ed elegante movimento della bacchetta. Nella sua precisione appariva letale, come un colpo di frusta dato ad un cavallo che andava domato.
La mia mano si mosse con grazia e decisione, come se l'incontro della bacchetta con l'aria creasse una sorta di elettricità statica.
Una scia azzurra luminescente partì dalla mia bacchetta, diretta contro il mio avversario.

Everte Statim

Difficoltà: 1
Tipo: Schiantesimo
Descrizione: Utilizzato spesso per scaraventare via immediatamente l'avversario infliggendogli un colpo violento e facendolo finire a gambe all'aria
Genere: Offensivo
Danno: 5


Avevo messo tutta la mia determinazione in quell'attacco.
Ero certa che sarebbe andato a segno e speravo che lo colpisse forte!
(Capacità magica 2 + 1/d20 lancio dado = 3)
Ma forse fui troppo impulsiva. La rabbia accecava le mie azioni.

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Messaggioda Tisifone » 31/01/2013, 12:36

Allora Elbeth il post nella sua interezza è ben fatto, non mi sembra ci siano errori di grammatica o di battitura e come ho potuto constatare leggendo anche la role con Alvares sai muovere molto il tuo pg.

Vediamo ora alla nota dolente. Come ti avevo anticipato via mp, in maniera però forse un po' troppo sintetica, nella fase di Difesa il lancio del dado deve essere associato alla Resistenza Magica o ai Riflessi. Di conseguenza aver risposto lanciando direttamente il Finite è considerato un errore che in un duello ufficiale di penalizzerebbe non poco.
Non si tratta solo di un tecnicismo o formalismo come potrebbe sembrare ma solo una conseguenza logica e di coerenza.
Per poter sfoderare la bacchetta abbastanza velocemente per contrastare l'attacco avversario prima che questo ti colpisse è necessario che tu abbia avuto i riflessi abbastanza veloci renderti conto in una frazione o due di secondi quello che stava accadendo, prendere la bacchetta e difenderti. Quindi la cosa logica e realistica da fare è lanciare i dadi su Riflessi.

Ora cosa accade una volta che hai tirato i dadi?

In un caso come questo in cui il tuo tiro è superiore a quello del tuo avversario ( [Riflessi 1 + Lancio 9/d20= 10 ] > [Capacità magica = 3 + 6/d20 = 9] ) tu semplicemente dici che hai schivato l'incantesimo ( lanciandoti di lato, abbassando la testa, prendendo un libro e frapponendolo tra te e il fascio di luce) e poi procedi all'attacco.

Nel caso in cui invece il tuo tiro è inferiore a quello del tuo avversario ([Riflessi 1 + Lancio 6/d20= 7 ] > [Capacità magica = 3 + 9/d20 = 12] ) l'incantesimo ti colpisce e tu finisci bendata ( o con i denti che crescono, i foruncoli sul viso e via discorrendo)

A questo punto tu puoi decidere di fare due cose:

1) Decidi di tenerti la benda sugli occhi e provare ad attaccare alla cieca e in questo caso sarà Linde o Dylan ( i responsabili del CdD) a decidere quanto malus applicare al tuo lancio e poi dire nel post successivo che ti sei tolta la benda dagli occhi (perchè gli effetti dell'incantesimo durano solo 1 turno )

2) Decidi di sacrificare il tuo turno di attacco tirando il dado e lanciando un Finite senza però dire se andrà a buon fine o meno. Saranno i responsabili del CdD a dire come proseguirà il duello. Per avere più chiara la situazione in questo caso ti consiglio di leggere il duello tra Kayleen e Cappie.

Fatte queste dovute precisazioni ti chiedo di riscrivere il tuo post cambiando la fase di Difesa: i punteggi ai dadi restano gli stessi e quindi non devi lanciarli una seconda volta.

Se hai qualche dubbio o qualcosa non ti è chiaro mandami pure un mp.
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Messaggioda Elbeth » 01/02/2013, 0:58

Spoiler:
Ok Tisifone!
C'era qualcosa che non mi tornava... :(
Meglio sia successo in prova: di sicuro non me lo domenticherò!


[Martedì, ore 11e55 - Aula di Pozioni]


Non ci potevo credere!
Il ladro aveva anche il coraggio di restare lì a guardarmi con quella sua faccia da schiaffi e a prendermi in giro.

Io bugiardo? Perchè dici una cosa del genere?

La sfrontatezza del Dragargenteo era senza confini; d'altronde cosa aspettarsi da un componente di quella Casata?
Non poteva che negare l'evidenza dei fatti.
Il braccialetto volava pericolosamente da una mano all'altra dell'impostore e ad ogni volto il mio sguardo preoccupato lo seguiva.
Ci tenevo troppo per perderlo! E soprattutto per perderlo a quel modo!

Così mi ferisci.

Oh, sì, lo vedo bene!

La mia risposta fu altrettanto sarcastica: se pensava di fregarmi un'altra volta, aveva sbagliato proprio!
Ero decisa a riprendermi il mio braccialetto.

E' tuo? Non lo sapevo!

Sei un pessimo attore...

Sibilai con sguardo furente all'ennesimo lancio del braccialetto.
Lo osservavo volteggiare in aria e trattenevo il respiro, temendo che potesse finire a terra e che si rovinasse.
Era più che un semplice regalo.
Era un cimelio!
Era il ricordo di una persona che non c'era più.
Era importante per chi me l'aveva regalato.
Era importante per ME!

Dai, facciamo un gioco.. Se vinci, te lo riprendi.

Per un attimo molto breve pensai che forse me l'avrebbe ridato, ma il ghigno sul suo viso rimase.
Capii che mi stava prendendo in giro un'altra volta: chi mi garantiva che me l'avrebbe ridato, anche se avessi vinto?
Ormai non mi fidavo più di lui.
Lo fissai guardinga ed attenta, ma troppo distratta dal braccialetto per accorgermi di altro.

Conosci.. Mosca cieca?

Aggrottai la fronte.
Cosa cianciava di una mosca "cieca"?!? Per Merlino! Cosa significava?
La mia mano si mosse istintivamente verso la tasca della giacca, dove tenevo la bacchetta.
La sfiorai appena e già "lei" mi richiamava per essere usata.
Non la avevo mai brandita contro un altro studente finora.
Ma c'è sempre una prima volta per tutto nella vita!
La tentazione era molto forte. La mia rabbia lo era altrettanto.
Ed il timore di non rivedere più il mio braccialetto era ciò che mi paralizzava.
Di qualsiasi cosa stesse cianciando, la risposta non tardò ad arrivare.
Il Dragone estrasse la bacchetta più velocemente di quanto potessi rendermene conto.
Non immaginavo osasse tanto!
Invece me la trovai puntata contro.

Obscuro!

L'incantesimo che partì dalla sua bacchetta fece materializzare una benda che evidentemente sarebbe servita a tapparmi gli occhi.
Non mi sembrava un incantesimo particolarmente pericoloso, ma se me lo stava scagliando contro, a qualcosa evidentemente sarebbe servito. Per fortuna non fu troppo preciso, quindi mi bastò scartare verso destra (Riflessi 1 + Lancio 9/d20= 10) e la benda non mi sfiorò neanche, finendo malamente in terra.
Un sorriso di trionfo mi si dipinse sul volto.
Se voleva mettermi in difficoltà, almeno in quella occasione non c'era riuscito.
Tuttavia, la mia rabbia e la mia voglia di riprendere ciò che era mio dalle sue grinfie stavano visibilmente aumentando.
Cosa aveva detto il Drago? Voleva giocare?
Sarebbe stato esaudito!
Ma a modo mio!
La mia mano aveva già impugnato la bacchetta.
L'istinto a volte ragiona più velocemente della testa.
La mia reazione non si fece attendere: la tirai fuori velocemente.

La rabbia per il torto che mi stava facendo e che avevo subito il giorno prima si accumulò tutta in quell'unico gesto!
La mia volontà era salda e determinata.
Un brivido attraversò il mio braccio, correndo a fior di pelle, prima di arrivare alla mano che impugnava saldamente la bacchetta.
Era quello il segnale, quello il momento giusto per contrastare l'attacco.
Mi piaceva lanciare incantesimi ed il mio carattere irruente, evidentemente, rendeva bene sotto stress.
Il fatto poi che il braccialetto fosse ancora nelle mani di quel farabutto non faceva che aumentare la mia sete di rivalsa.
Ero furiosa!
E volevo cancellare quel ghigno di soddisfazione dalla sua orribile faccia.
Dovevo essere rapida nello scagliare il mio contrattacco. Forse non aveva capito con chi aveva a che fare!
La mia voce risuonò nell'aula vuota determinata e bassa.

Non ho voglia di giocare! Rivoglio ciò che è mio!
Everte Statim!


Immagine

Le mie labbra che formulavano l'incantesimo si accompagnarono ad un contemporaneo ed elegante movimento della bacchetta. Nella sua precisione appariva letale, come un colpo di frusta dato ad un cavallo che andava domato.
La mia mano si mosse con grazia e decisione, come se l'incontro della bacchetta con l'aria creasse una sorta di elettricità statica.
Una scia azzurra luminescente partì dalla mia bacchetta, diretta contro il mio avversario.

Everte Statim

Difficoltà: 1
Tipo: Schiantesimo
Descrizione: Utilizzato spesso per scaraventare via immediatamente l'avversario infliggendogli un colpo violento e facendolo finire a gambe all'aria
Genere: Offensivo
Danno: 5


Avevo messo tutta la mia determinazione in quell'attacco.
Ero certa che sarebbe andato a segno e speravo che lo colpisse forte!
(Capacità magica 2 + 1/d20 lancio dado = 3)
Ma forse fui troppo impulsiva. La rabbia accecava le mie azioni.

Spoiler:
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Messaggioda Tisifone » 01/02/2013, 13:26

[Martedì, ore 11e55 - Aula di Pozioni]


Non ci potevo credere!
Il ladro aveva anche il coraggio di restare lì a guardarmi con quella sua faccia da schiaffi e a prendermi in giro.

Io bugiardo? Perchè dici una cosa del genere?

La sfrontatezza del Dragargenteo era senza confini; d'altronde cosa aspettarsi da un componente di quella Casata?
Non poteva che negare l'evidenza dei fatti.
Il braccialetto volava pericolosamente da una mano all'altra dell'impostore e ad ogni volto (volo) il mio sguardo preoccupato lo seguiva.
Ci tenevo troppo per perderlo! E soprattutto per perderlo a quel modo!

Così mi ferisci.

Oh, sì, lo vedo bene!

La mia risposta fu altrettanto sarcastica: se pensava di fregarmi un'altra volta, aveva sbagliato proprio!
Ero decisa a riprendermi il mio braccialetto.

E' tuo? Non lo sapevo!

Sei un pessimo attore...

Sibilai con sguardo furente all'ennesimo lancio del braccialetto.
Lo osservavo volteggiare in aria e trattenevo il respiro, temendo che potesse finire a terra e che si rovinasse.
Era più che un semplice regalo.
Era un cimelio!
Era il ricordo di una persona che non c'era più.
Era importante per chi me l'aveva regalato.
Era importante per ME!

Dai, facciamo un gioco.. Se vinci, te lo riprendi.

Per un attimo molto breve pensai che forse me l'avrebbe ridato, ma il ghigno sul suo viso rimase.
Capii che mi stava prendendo in giro un'altra volta: chi mi garantiva che me l'avrebbe ridato, anche se avessi vinto?
Ormai non mi fidavo più di lui.
Lo fissai guardinga ed attenta, ma troppo distratta dal braccialetto per accorgermi di altro.

Conosci.. Mosca cieca?

Aggrottai la fronte.
Cosa cianciava di una mosca "cieca"?!? Per Merlino! Cosa significava?
La mia mano si mosse istintivamente verso la tasca della giacca, dove tenevo la bacchetta.
La sfiorai appena e già "lei" mi richiamava per essere usata.
Non la avevo (l'avevo) mai brandita contro un altro studente finora.
Ma c'è (c'era) sempre una prima volta per tutto nella vita!
La tentazione era molto forte. La mia rabbia lo era altrettanto.
Ed il timore di non rivedere più il mio braccialetto era ciò che mi paralizzava.
Di qualsiasi cosa stesse cianciando, la risposta non tardò ad arrivare.
Il Dragone estrasse la bacchetta più velocemente di quanto potessi rendermene conto.
Non immaginavo osasse tanto!
Invece me la trovai puntata contro.

Obscuro!

L'incantesimo che partì dalla sua bacchetta fece materializzare una benda che evidentemente sarebbe servita a tapparmi gli occhi.
Non mi sembrava un incantesimo particolarmente pericoloso, ma se me lo stava scagliando contro, a qualcosa evidentemente sarebbe servito. Per fortuna non fu troppo preciso, quindi mi bastò scartare verso destra (Riflessi 1 + Lancio 9/d20= 10) e la benda non mi sfiorò neanche, finendo malamente in terra.
Un sorriso di trionfo mi si dipinse sul volto.
Se voleva mettermi in difficoltà, almeno in quella occasione non c'era riuscito.
Tuttavia, la mia rabbia e la mia voglia di riprendere ciò che era mio dalle sue grinfie stavano visibilmente aumentando.
Cosa aveva detto il Drago? Voleva giocare?
Sarebbe stato esaudito!
Ma a modo mio!
La mia mano aveva già impugnato la bacchetta.
L'istinto a volte ragiona (ragionava) più velocemente della testa.
La mia reazione non si fece attendere: la tirai fuori velocemente.

La rabbia per il torto che mi stava facendo e che avevo subito il giorno prima si accumulò tutta in quell'unico gesto!
La mia volontà era salda e determinata.
Un brivido attraversò il mio braccio, correndo a fior di pelle, prima di arrivare alla mano che impugnava saldamente la bacchetta.
Era quello il segnale, quello il momento giusto per contrastare l'attacco.
Mi piaceva lanciare incantesimi ed il mio carattere irruente, evidentemente, rendeva bene sotto stress.
Il fatto poi che il braccialetto fosse ancora nelle mani di quel farabutto non faceva che aumentare la mia sete di rivalsa.
Ero furiosa!
E volevo cancellare quel ghigno di soddisfazione dalla sua orribile faccia.
Dovevo essere rapida nello scagliare il mio contrattacco. Forse non aveva capito con chi aveva a che fare!
La mia voce risuonò nell'aula vuota determinata e bassa.

Non ho voglia di giocare! Rivoglio ciò che è mio!
Everte Statim!


Immagine

Le mie labbra che formulavano l'incantesimo si accompagnarono ad un contemporaneo ed elegante movimento della bacchetta. Nella sua precisione appariva letale, come un colpo di frusta dato ad un cavallo che andava domato.
La mia mano si mosse con grazia e decisione, come se l'incontro della bacchetta con l'aria creasse una sorta di elettricità statica.
Una scia azzurra luminescente partì dalla mia bacchetta, diretta contro il mio avversario.

Everte Statim

Difficoltà: 1
Tipo: Schiantesimo
Descrizione: Utilizzato spesso per scaraventare via immediatamente l'avversario infliggendogli un colpo violento e facendolo finire a gambe all'aria
Genere: Offensivo
Danno: 5


Avevo messo tutta la mia determinazione in quell'attacco.
Ero certa che sarebbe andato a segno e speravo che lo colpisse forte!
(Capacità magica 2 + 1/d20 lancio dado = 3)
Ma forse fui troppo impulsiva. La rabbia accecava le mie azioni.


Elbeth così mi sembra perfetto, piccole correzioni per i tempi verbali a parte che credo la prima volta mi fossero sfuggite. :roll:
Adesso tocca al Drago/ Kayleendifendersi e direi di attaccare di nuovo^^
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