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Messaggioda Vergil » 18/01/2012, 21:23

[VENERDI' / ORE 19:21]


E per finire... "Esegui una ricerca approfondita sul significato e la posizione della nebulosa di Andromeda, specificando inoltre quali sono state le tue espressioni durante l'osservazione di questo astro così grande ed imponente e i tuoi pensieri riguardo quanto spiegato a lezione dal punto di vista mitologico"... Oh santa Morgana, qui ci sarà da perdere almeno due ore ed io ho il magik poker alle 22:30 con i ragazzi in sala grande, porca paletta...

Camicia di flanella, maglietta nera attillata sotto e jeans un po' strappati come al solito a coprire le gambe.
Braccialetti soliti, qualche collanina celata dalla maglietta e un paio di libri con un blocco appunti sotto il braccio destro, espressione un po' scocciata ma allo stesso tempo intenzionata ad uscire fuori da quella situazione il prima possibile.
Lo studio era una bella cosa ed anche l'astronomia, ma le carte erano pur sempre le carte e al momento vincevano su tutto, qualunque cosa, anche sulla nebulosa di andromeda.

Immagine

E poi devo vincere i 2 galeoni persi l'altro ieri contro Philip, dannazione, fosse stata una femmina potevo trovare altri metodi di pagamento, peccato che Philip è maschio, un maschio di un metro e novanta per di più, pf!

Posò i libri e il blocchetto su una delle scrivanie libere e si mise ad osservare l'osservatorio con le mani a congerie i fianchi, quasi lo stesse sfidando, fissando il grande telescopio con gli occhi verde acqua scintillanti, pronto a sbrigarsi svelto svelto e tornarsene alla propria sala comune con i compiti per una volta fatti e non copiati, visto che la maggior parte di quelli delle materie che non preferiva erano quasi sempre copiati da qualcuno, quasi sempre secchioni ma già grandi amiconi, visto che lui in cambio presentava loro le ragazze o faceva il postino consegnando lettere d'amore anonime che non verranno poi mai e poi tenute in considerazione per una risposta.

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Messaggioda Flavienne Evelyne » 21/01/2012, 19:07

Le sette e mezzo della sera. Ancora non riusciva a capacitarsi del fatto di essere in stanza a non far nulla. Scosse il capo, tirandosi su con il dorso e si guardò attorno, sbuffando. La sua mente cercò la maniera più veloce per non annoiarsi: infrangere le regole. Eppure non ne sentiva il bisogno, non in quel momento. Neanche il libro di dcao aperto sul comodino riusciva a trasmetterle qualcosa.
Increspò le labbra nel dubbio e si liberò dalle lenzuola infilando un paio di stivaletti neri lucidi.
Prese anche il mantello e infilandoselo lasciò i dormitori.


Immagine


Non sapeva con precisione dove i suoi piedi cercassero di andare. Doveva ammettere che il reparto proibito della biblioteca l'aveva sempre incuriosita, ma non si era mai permessa di metterci naso. Non perchè non ne avesse il coraggio, semplicemente voleva evitare punizioni e far perdere punti alla sua casata. Non le andava affatto. Per questo si limitava a trucidare con lo sguardo tutti i primini che come lei avrebbero voluto darsi all'avventura.
Non era una gran fan di astronomia, ma quella sera il cielo era perfettamente limpido. Così limpido da incuterle piacere. Ed era una delle altre occasioni per passare un pò di tempo da sola.
Si, perchè secondo lei, nessun'altro si sarebbe sognato di fare una gita all'osservatorio a non molto tempo dal corpifuoco. Non che le importasse qualcosa, ma ancora una volta avrebbe voluto lasciar integro il suo spirito da fiera serpe qual'era.


Accidentaccio.

Imprecò stringendosi nel mantello. Il freddo non le piaceva, e per quanto detestasse ammetterlo, i climi caldi dell'Arizona le mancavano parecchio. Non si sarebbe mai abituata a Londra, ne alle sue continue pioggerelline. Figurarsi alla neve....storse il naso al sol pensiero.
Varcò la porta dell'osservatorio, riscontrando che con stupore c'era già qualcuno. Non che riuscisse a vedere chissà cosa considerate le spalle e la scarsa luce.
Avanzò nella sua direzione, moderando il timbro dei suoi passi. Il ragazzo sembrava in meditazione. Aggrottò la fronte, tirando dietro le orecchie le ciocche corvine e tossicchiò quasi a voler mostrare la sua presenza.


Non era esattamente come l'immaginavo.

Sbottò guardandosi attorno, neutrale. Non era passato molto dal suo arrivo ad Hogwarts.Proprio per questo molte aree del castello le erano sconosciute, così come quella in cui si trovava. Ci era andata solo perchè aveva sentito apprezzamenti di studenti a qualche anno superiore, e in tutta sincerità poteva confermarli.

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Messaggioda Vergil » 17/02/2012, 13:44

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Premetto che ti chiedo immensamente scusa per il ritardo della risposta, ho la testa bacata, povero me!

Le sue lunghe elucubrazioni mentali solitamente avevano fine quando dopo qualche secondo, un rumore o altre cose simili lo facevano tornare sul pianeta terra, ed infatti quello era un caso degli svariati che gli si presentavano quasi sempre.
Dei passi si stavano muovendo verso di lui e per un solo istante credette quasi di avere una sorta di allucinazione uditiva, visto l'orario ed anche la mole di gente interessata a fare i giri per l'osservatorio a quell'ora di sera, anche perché a breve ci sarebbe stata la mensa, perché mai rinunciare al tacchino al forno con patate per guardare quattro stelle?
Vergil Cartwright si volse e con sua sorpresa si trovò a poca distanza da lui, il viso di una ragazzina, probabilmente del primo o secondo anno, pulito e allo stesso tempo interessante, che lo fissava forse un po' sorpresa anche lei di trovare altre anime da quelle parti.
In effetti chiunque in quel caso si sarebbe trovato un po' in imbarazzo, ma il prefetto dei tassi non era mai stato e mai sarà una persona timida o impacciata, sopratutto con le belle bambina che promettono più che bene in un non troppo lontano futuro.

Cavoli, questa è quella che io definirei una "Cresci bene che ritorno", e guarda che occhi!

Lo sai che io credo nel destino?
Non so perché tu sia qui ma il tuo karma ti ha condotto anche perché sapeva che avresti potuto dare una mano ad un povero ragazzo affollato di compiti che ha bisogno di documentare le osservazioni stellari!


Prese ancora qualche passo verso di lei, con un sorriso tranquillo e sicuro, raggiungendola e non dovendosi abbassare molto con la schiena come a volerle parlare all'orecchio, anche se in effetti non è che ci fosse pericolo che venissero ascoltati.
La voce e il timbro erano molto di intesa, simpatici e un po' burloni, come era lui di solito con tutti quanti, non aveva molta paura di risultare invadente, mai e poi mai avrebbe modificato la sua spontaneità per un semplice timore sociale.

Se mentre io scrivo tu mi dai una mano guardando dal telescopio, io in cambio ad una qualsiasi prossima mensa dove c'è un dolce che ti piace e ne vuoi una seconda porzione, ti cedo la mia volentieri, che dici, affare fatto?

Ritornò eretto col busto fissandola affabile, facendole un occhiolino ironico indietreggiando di poco fino a raggiungere la sedia vicina alla scrivania principale dove erano depositati i suoi appunti e lasciandosi poi cadere a peso morto su di essa facendo molleggiare le sospensioni poco sopra le rotelle delle quattro zampe metalliche, afferrando la matita e mettendosela sull'orecchio come fosse una piuma di un cappello, in perfetto stile "mettiamoci al lavoro".
Tutto questo ovviamente, senza staccare gli occhi di dosso a Flavienne Evelyne.

Vergil Cartwright, prefetto tassorosso e povero studente in cerca di aiuto in astronomia, piacere di conoscerti bel visino...
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Messaggioda Alexis » 18/03/2012, 23:55

[Mercoledì - ore 00.30]


Ma che razza di orario è per parlarsi?

Quella era una domanda totalmente legittima per Alexis, visto che era da poco finita la ronda e invece di potersene andare a dormire era dovuta salire fino all'osservatorio di Astronomia: certo che pure Typhon aveva delle idee assurde...

Non lo vedo più da quel pranzo...

Si disse Alexis con un leggero sospiro, ricordando quell'uscita a quattro così assurda ed inspiegabile dove, in modo del tutto sorprendente per entrambi, lei e il Dragargenteo si erano trovati in perfetta sintonia: era per quel motivo che le era venuta l'idea di proporgli l'apertura di un negozio di musica ad Hogsmeade, insieme; solo che lui, invece di risponderle via gufo direttamente, aveva deciso di darle appuntamento lì.

Speriamo almeno che sia in orario, ho freddo...

Pensò la ragazza, freddolosa di natura, che si trovava proprio dentro l'osservatorio con addosso la divisa della scuola senza però il mantello sopra e quindi solo la camicetta bianca che, per quanto a maniche lunghe, era comunque piuttosto fine e leggera: la luce della Luna filtrava dalle grandi finestre rendendo estremamente pallido il suo viso e facendo risaltare ancora più i suoi occhi chiari.

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Messaggioda Typhon » 19/03/2012, 0:16

Una volta conclusa la sua parte di ronda, il ragazzo aveva fatto rotta verso l'osservatorio di astronomia.
Non era troppo teso, per quanto obiettivamente stesse per reincontrare la persona che lo aveva scosso maggiormente in quegli ultimi giorni.
Alexis Parker aveva un magnetismo particolare che lo attirava a se in un modo che non avrebbe mai potuto immaginare prima, ma tutto sommato farsi troppe domande al riguardo era solo sciocco ed inutile visto che finalmente di lì a poco si sarebbero rivisti.
Aveva concordato tutto con Arianna in camera la sera del pranzo a quattro, dichiarando che doveva cercare di scoprire il più possibile cosa si celava dietro quell'attrazione speciale che li vedeva impelagati in mille pensieri strani su persone che non erano loro due, quindi per farla breve aveva una sorta di via libera sulla delfina, che poi tanto via libera non era visto che avrebbe potuto anche rifiutare l'approccio, sempre se quella sera di approccio si fosse parlato.

Eccola che arriva...

Maglietta non tanto attillata color violetto tendente al blu scuro, pantaloni neri di pelle e anfibi dello stesso colore.
Se ne stava seduto tranquillo sopra una delle panche dove solitamente si facevano sedere gli studenti durante le osservazioni, in maniera scomposta ma tanto chi mai l'avrebbe potuto riprendere a quell'ora?
Si era informato adeguatamente e nessuno dei professori "peggiori" era di turno quella notte, dunque non c'era da temere, ogni cosa andava al suo posto e Alexis a completare l'opera... era bellissima.
Gli occhi neri del drago la osservarono a lungo da lontano, non si era ancora accorta di lui.
Aveva una camicetta davvero fatta apposta per essere tolta, anche se questo avveniva solo nelle sua fantasie visto che comunque lì faceva piuttosto freddo e ipotizzare una cosa del genere... naaa, giusto Arianna avrebbe accettato del sesso in un posto come quello fottutamente simile ad una ghiacciaia.

Già, Ary... per te questo sarebbe stato solo un nuovo posto da provare, tanto conoscendoti, mi avresti detto che "Una volta cominciato tanto ci si scalda", no?
Tsk, chissà se ti sei già organizzata per vedere il tasso, e se ti conosco bene, ti mostrerai in una forma nella quale forse nemmeno io ho mai avuto il piacere di vederti.
Ma è meglio non pensare a certe cose, adesso, devo pensare a quella bambina cattiva sperduta che mi sta cercando, non è educato far aspettare le signorine...


Sono qui, angioletta...
Buonasera, o meglio buonanotte, com'è andata la ronda? Hai superato il tuo record personale di punti tolti a qualche studente recidivo?
Wow... sei un incanto!


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Affermò infine, sorridendole con aria sincera seppur serena e divertita, forse nel notare la sua possibile espressione di imbarazzo a quel complimento.
Si mosse, alzandosi in piedi e avvicinandosi alla ragazza mentre dietro di se, dalla stessa panchina, prendeva una coperta di pile nera, bella calda e avvolgente che le lanciò senza esitazione, sicuro di aver fatto la scelta giusta.

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Cavoli, l'informazione sul fatto di essere una persona molto freddolosa gli era costata ben cinquanta galeoni a un paio di delfini del terzo anno che seguivano assiduamente i corsi di divinazione con lei.
Attese dunque che la ragazza possibilmente si fosse messa addosso quella coperta, per poi mettere le mani in tasca e riprendere a guardarla con intensità. La notte gli era molto amica visto che il cielo era coronato di stelle splendide ed una luna calante estremamente romantica, chi l'avrebbe mai detto che qualcuno lassù l'avrebbe graziato in quel frangente?

Insomma... Un negozio di musica eh!?
Spiegati meglio e vediamo se mi convinci...
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Messaggioda Alexis » 19/03/2012, 0:38

Non si era ancora accorta di lui, tutta presa nei suoi pensieri, perciò quando la voce di Typhon raggiunse le sue orecchie la Delfina sobbalzò vistosamente, voltandosi nella sua direzione: era seduto in modo alquanto scomposto eppure gli donava quel modo di fare perchè lo faceva apparire del tutto naturale col proprio modo di essere.

Ma come fa a non avere freddo?

Si domandò Alexis con uno sbuffo impercettibile, mentre lui le sorrideva in quel modo un po' strano, a metà tra lo sfrontato e il divertito, che però non le dava affatto fastidio.

Sono qui, angioletta...
Buonasera, o meglio buonanotte, com'è andata la ronda? Hai superato il tuo record personale di punti tolti a qualche studente recidivo?


Buonasera a te, sadico di un Drago... nessuno studente a cui togliere punti, evidentemente mi è andata male stasera.

Lo salutò a sua volta, riferendosi ovviamente al fatto che per lei faceva davvero freddissimo e che lui sembrava aver scelto quel luogo apposta per farla congelare; come aveva già avuto modo di notare più volta, Ty riusciva a tirare fuori quel lato di sé un po' meno timido che non finiva mai di stupirla, ma anche quella era una cosa che non le dispiaceva... così come l'evidente presa in giro di lui nei confronti del suo amore per il rispetto delle regole.

Wow... sei un incanto!

Un complimento improvviso ed inaspettato che la fece arrossire vistosamente, forse perché non trovava niente di speciale nel suo modo di essere vestita, semplicemente con la divisa della propria Casata. Fece un piccolo sorriso imbarazzato a quell'affermazione di lui, prendendo poi al volo quella coperta di pile che lui le aveva lanciato, un gesto che la confuse: allora l'aveva davvero fatto apposta, sapeva che soffriva il freddo! Ma a che pro portarle una coperta? Mica doveva far colpo su di lei! Senza sapere bene cosa pensare, Alexis se l'avvolse intorno al corpo, avvicinandosi di poco a lui visto che non c'era bisogno di stare a metri di stanza per potersi parlare.

Anche tu stai molto bene così...

Mormorò in risposta, concedendogli quel piccolo, imbarazzato ma sincero complimento mentre il Drago prendeva come argomento proprio il motivo che li aveva portati lì quella sera.

Insomma... Un negozio di musica eh!?
Spiegati meglio e vediamo se mi convinci...


E' molto semplice, in realtà.
Hai notato che non c'è un negozio di musica ad Hogsmeade? Certo, un musicista può sempre andare a Londra per procurarsi ciò che gli serve o può farselo spedire da casa, ma è piuttosto scomodo; inoltre molti studenti che suonano strumenti musicali qui a scuola fanno parte del coro, ed hanno continuo bisogno di nuovo materiale...
- spiegò Alexis, che aveva riflettuto attentamente sulla questione non potendo di certo definirsi una ragazza avventata nelle proprie scelte - Ho notato che ad Hogsmeade mettono in affitto dei locali vuoti, perciò ho pensato "Perchè no?": la musica mi piace e col benestare della professoressa Vireau non ci sarebbero problemi a farci concedere la gestione del locale... e ho pensato a te perché, beh... siamo due tipi diversi ma penso potremmo compensarci a vicenda. Insomma, io sono più classica e tu decisamente più moderno, potremmo creare un negozio che soddisfi le esigenze di tutti oltre che guadagnare un po' di galeoni che, non so a te, ma per quanto mi riguarda fanno comodo...

Fece una lunga pausa dopo quel discorso, capendo che forse doveva dare al ragazzo qualche spiegazione in più sul fatto che avesse scelto lui visto che a conti fatti di musica non avevano mai parlato.

Ti ho visto in giardino, una volta dopo le lezioni pomeridiane... hai accordato la chitarra elettrica di un tuo compagno di Casata del secondo anno con estrema maestria, si vede che te ne intendi: io come ti ho detto me la cavo bene con gli strumenti classici, ma ho bisogno di una mano con quelli più moderni, più rock, e mi sembri la persona più adatta.
... che ne dici?


Concluse infine, fissandolo con aria speranzosa.
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Messaggioda Typhon » 19/03/2012, 1:13

Buonasera a te, sadico di un Drago... nessuno studente a cui togliere punti, evidentemente mi è andata male stasera.

Sarà per la prossima, Parker, non disperare!
E poi, sadico, perchè mai? Guarda quanto ti voglio bene, ti ho anche portato la copertina...


Quando arrossisci sei un amore... Cazzo, ti mangerei subito le labbra dannazione!

Questo fu il primo pensiero del ragazzo quando la vide arrossire per l'imbarazzo dato dal complimento che le fece.
Certo, nella sua mente in quel momento si focalizzò la domanda se facesse quel tipo di espressione timida e imbarazzata verso qualsiasi persona che le facesse degli apprezzamenti sul suo aspetto, ma di certo non poteva avere risposta in quel momento, quindi si limitò ad osservarla e leccarsi lentamente le labbra con nonchalance mentre fissava quelle di lei, con il chiaro intento di farle vedere quello che stava vedendo e come reagiva a quella vista.
Le labbra venivano inumidite con lentezza, rendendole ancora più morbide e invitanti, rese luminose dalla luce piccola e scintillante del cielo sopra di loro. Typhon sapeva come farsi desiderare, o almeno funzionava spesso quel tipo di movimento, forse che Alexis ne fosse immune?

No che non lo sei, perchè da qualche parte, dentro di te, senti anche tu il desiderio di bagnarle con la tua di saliva queste labbra, non è vero angioletta?

Quella era la domanda che invece le rivolgeva con gli occhi nero pece che sprofondavano in quelli così chiari di lei.
Già, un bellissimo dualismo di due sguardi così intensi ma così diversi nella tonalità e nell'espressione, angelo per lei, demonio per lui.
Forse erano perfetti assieme, ma al momento Typhon Seal dovette accontentarsi del fatto che per la Parker la loro perfezione assieme fosse tra le mura di un negozio musicale, ma ogni cosa a suo tempo, ogni cosa con calma, anche perchè appunto, fosse stato per lui, da mo' che le era saltato addosso.
Incrociò le braccia al petto, appoggiandosi al grande telescopio dietro di lui mentre la osservava coprirsi per bene con il pile che aveva riscaldato precedentemente lui con il suo corpo tenendolo addosso per almeno mezz'ora, così che quando lei lo avesse messo avrebbe sentito subito il calore pervaderle la pelle... assieme ovviamente al profumo di quella dell'olandese.

E' molto semplice, in realtà.
Hai notato che non c'è un negozio di musica ad Hogsmeade? Certo, un musicista può sempre andare a Londra per procurarsi ciò che gli serve o può farselo spedire da casa, ma è piuttosto scomodo; inoltre molti studenti che suonano strumenti musicali qui a scuola fanno parte del coro, ed hanno continuo bisogno di nuovo materiale... Ho notato che ad Hogsmeade mettono in affitto dei locali vuoti, perciò ho pensato "Perchè no?": la musica mi piace e col benestare della professoressa Vireau non ci sarebbero problemi a farci concedere la gestione del locale... e ho pensato a te perché, beh... siamo due tipi diversi ma penso potremmo compensarci a vicenda. Insomma, io sono più classica e tu decisamente più moderno, potremmo creare un negozio che soddisfi le esigenze di tutti oltre che guadagnare un po' di galeoni che, non so a te, ma per quanto mi riguarda fanno comodo...


I soldi fanno sempre comodo, ma adesso il mio quesito è... chi ti dice che io sia un esperto di m-...

Ti ho visto in giardino, una volta dopo le lezioni pomeridiane... hai accordato la chitarra elettrica di un tuo compagno di Casata del secondo anno con estrema maestria, si vede che te ne intendi: io come ti ho detto me la cavo bene con gli strumenti classici, ma ho bisogno di una mano con quelli più moderni, più rock, e mi sembri la persona più adatta.
... che ne dici?


Oh... Bene bene bene... E così mi hai spiato eh!?

Non credeva minimamente a quello che stava dicendo, anche perchè era assurdo che lei lo avesse davvero spiato o seguito di nascosto in giardino, ma di certo quella era una rampa di lancio troppo bella per non essere utilizzata a suo favore, anche perchè poteva mettere in gioco molti fattori ed elaborare molte reazioni in risposta alle espressioni che avrebbe fatto lei.
Forse senza volerlo, Alexis Parker gli aveva dato l'inputo giusto e necessario per portare avanti quella piccola conversazione facendola vertere sull'argomento che a lui premeva di più prendere, ma le cose dovevano essere svolte con cautela, Typhon era diverso da Arianna. Seppur entrambi molto subdoli, lei lo faceva allo scoperto, affrontando le cose di petto, aggressiva di natura e graffiante, mentre lui invece era strategico, calmo, in attesa delle mosse false della preda, ciò che li accomunava in sostanza era la voglia di non perdere mai una sfida, come dei veri draghi... ed ora la sfida di Typhon era di far scoprire le carte del cuore alla giovane delfina stupenda.

E chi l'avrebbe mai detto che la prefetta dei delfini un giorno mi avrebbe controllato gli spostamenti osservandomi di nascosto, da lontano... magari con un bel binocolo mh?
Attenta, potrei anche andare a pensare... di piacerti...


Assottigliò lo sguardo fissandola ancora intensamente, sorridendo in modo semplicemente diabolico, ma allo stesso tempo ancora molto calmo e tranquillo, difatti quell'espressione durò appena due secondi, prima di cambiare subito l'argomento, visto che il suo unico scopo per quei brevi istanti era osservare poi veramente quali sarebbero state le reazioni di Alexis a quella sua affermazione molto particolare e scottante.
Alzò lo sguardo a fissare il cielo stellato sospirando come se non fosse successo niente e lui non avesse detto niente, poi riprese a guardarla con occhio tranquillo e viso rilassato, come al suo solito tra il serio e il sicuro di si, facendo un'alzata di spalle.

Beh direi comunque che ci posso stare.
E' un'idea interessante e può essere utile per acquistare con qualche sconto materiale musicale, visto che come gestore ne avrei il diritto!
Hai già pensato al nome, all'ubicazione nel villaggio e ai costi da investire in questa idea?
La tua famiglia ti supporterà oppure no?
Lo intestiamo solo a nome tuo, mio, oppure costituiamo una società con entrambi soci e lo intestiamo ad essa?


Si, in effetti erano domande pertinenti e giustissime da fare e sicuramente di suo interesse, ma non le aveva fatte così di seguito ed abbondanti da subito solo per dimostrare l'alto senso di professionalità e accuratezza nelle idee fiscali e amministrative, ma voleva sopratutto confonderla un po' e non darle tempo di elaborare troppo facilmente quello del quale si era parlato prima in maniera che se le fosse rimasto il pallino di volerlo smentire successivamente o comunque rimarcare le sue idee inerenti a quel pomeriggio da "spia", lui avrebbe potuto nuovamente marciare sulla questione e quindi avrebbe potuto piazzare ancor meglio la base per arrivare più lontano in quella notte che, lei non lo immaginava affatto, ma era appena cominciata.
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Messaggioda Alexis » 19/03/2012, 14:31

Sarà per la prossima, Parker, non disperare!
E poi, sadico, perchè mai? Guarda quanto ti voglio bene, ti ho anche portato la copertina...


Sono fortunata che ci sia tu allora a preoccuparti per me...

Commentò Alexis con una sottile vela ironica, come a dire che credeva poco alla cosa, accompagnando però quelle parole con un sorriso sincero come a dire che, al di là di tutto, apprezzava molto il gesto: la coperta era calda, morbida ed accogliente ed in più aveva un profumo davvero buono che la Delfina inspirò a pieni polmoni.

Che buon odore...

Disse infatti in un sussurro, strofinandosela un momento sulla guancia prima di abbassare lo sguardo quando Typhon si umettò lentamente le labbra: certi gesti, come quello, la mettevano piuttosto in imbarazzo e disagio perchè il Drago sembrava farli apposta per provocarla. Sospirò leggermente e decise di concentrarsi per riprendere il discorso iniziato da lui e spiegargli così le varie motivazioni secondo le quali, per lei, loro due potevano essere un'ottima coppia in campo musicale e dunque sarebbero riusciti a gestire un negozio di quel tipo nel modo migliore possibile.

Oh... Bene bene bene... E così mi hai spiato eh!?

Cosa?! N-no, ma cosa dici?!

Sbottò Alexis indignata, arrossendo fino a sentirsi le guance incandescenti: Typhon era completamente fuori di testa, non si sarebbe mai sognata di andarlo a spiare... a che pro, poi? Scosse la testa con vigore, come se volesse negare con tutta la forza che aveva quell'ipotesi assurda e strampalata; purtroppo per lei, il ragazzo sembrava del tutto deciso a portare avanti l'argomento.

E chi l'avrebbe mai detto che la prefetta dei delfini un giorno mi avrebbe controllato gli spostamenti osservandomi di nascosto, da lontano... magari con un bel binocolo mh?
Attenta, potrei anche andare a pensare... di piacerti...


Ma tu mi piaci...

Replicò Alexis con tutta l'innocenza e la sincerità che aveva in corpo: certo che Typhon le piaceva, altrimenti non avrebbe deciso di aprirci insieme un negozio, no? Le sembrava una persona buona, forse un po' sfrontata ed arrogante in certe situazioni ma erano comunque lati del suo carattere che le piacevano molto, così come le piacevano i modi di fare di Ferdy e di Vergil: ovviamente lei non concepiva il "piacere" in altro modo ancora, un po' perchè non le era mai capitato ed un po' perchè insomma, se proprio le fosse dovuto piacere qualcuno a quel modo meglio evitare un ragazzo già impegnato no?
Non ebbe però tempo di spiegarsi ulteriormente, magari facendo capire al Dragargenteo che lei non spiava proprio nessuno, che l'altro prese a parlare a raffica sul negozio di musica che Alexis aveva avuto l'idea di aprire con lui.

Beh direi comunque che ci posso stare.
E' un'idea interessante e può essere utile per acquistare con qualche sconto materiale musicale, visto che come gestore ne avrei il diritto!
Hai già pensato al nome, all'ubicazione nel villaggio e ai costi da investire in questa idea?
La tua famiglia ti supporterà oppure no?
Lo intestiamo solo a nome tuo, mio, oppure costituiamo una società con entrambi soci e lo intestiamo ad essa?


Un fiume di domande che la stordì tanto che rimase per qualche istante imbambolata a guardarlo con le labbra semi-aperte e lo sguardo vacuo: fortunatamente si riprese in modo piuttosto celere, scuotendo nuovamente la testa e schiarendosi la voce per poi rispondergli nel modo più serio e professionale che le riusciva.

Beh sì, naturalmente i miei genitori mi appoggeranno al limite delle loro possibilità... e ho già trovato un locale che mi sembra perfetto, sta in una delle traverse della via principale e non è troppo grande... l'affitto è di 80 galeoni al mese, che ovviamente divideremmo a metà, e poi potremmo fare una lista degli oggetti da comprare così da calcolare i costi totali sulla base delle nostre possibilità economiche. Non ho ancora pensato al nome, ma penso sarebbe giusto intestarlo ad entrambi...

No, magari non aveva le risposte a tutte le domande, ma sentiva dentro di sé che avrebbero potuto fare un ottimo lavoro come squadra.

Se solo la smettesse di guardarmi in quel modo... che cosa vuoi da me, Typhon? Perchè mi devi scombussolare tutta ogni volta che ci vediamo?
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Messaggioda Typhon » 19/03/2012, 14:53

Che buon odore...

Quell'espressione così beata e dolcemente avvenente della ragazza lo fece trasalire per alcuni secondi.
Non poteva sapere la ragazza che quell'odore fosse il suo, ma era anche vero che sarebbe bastato starle abbastanza vicino per far si che se ne fosse accorta. Avrebbe dovuto farlo adesso oppure aspettare? Fu indeciso per diversi istanti ma alla fine decise che per il momento era meglio osservare le varie reazioni ancora molteplici rispetto ai suoi comportamenti verso di lei, primo fra questi il gesto di leccarsi le labbra che infatti la fece imbarazzare e sentire un poco a disagio.
Solitamente quando le ragazze si sentono eccitate da un simile gesto, contraccambiano anche se istintivamente senza pensarci mordendosi le labbra o leccandosele a loro volta, ma per la Parker non fu così.
L'angioletta doveva ancora imparare molto della vita e dell'intimità, in quel momento Ty si chiese se un giorno quel compito cos' allettante ed eccitante sarebbe toccato a lui, inoltre, il pensiero che invece toccasse a chiunque altro lo faceva pervadere di rabbia e risentimento.

Ma tu mi piaci...

Già, appunto, doveva immaginarselo che Alexis non avrebbe colto il senso di quella frase, di quella domanda così sottile. Per la delfina l'amore e l'attrazione erano ancora argomenti nuovi e troppo fuori dal suo equilibrio per essere colti di primo balzo, forse avrebbe dovuto lavorarci un po' di più sopra, o forse reagire di conseguenza dando una scossa per vedere come avrebbe reagito ad essa.
Nonostante tutto, ci stava ben pensando mentre nel frattempo la ragazza gli esponeva tutte le sue idee inerenti al negozio che voleva crearsi, come lo voleva costituire e i fondi che riteneva fossero necessari.

Beh sì, naturalmente i miei genitori mi appoggeranno al limite delle loro possibilità... e ho già trovato un locale che mi sembra perfetto, sta in una delle traverse della via principale e non è troppo grande... l'affitto è di 80 galeoni al mese, che ovviamente divideremmo a metà, e poi potremmo fare una lista degli oggetti da comprare così da calcolare i costi totali sulla base delle nostre possibilità economiche. Non ho ancora pensato al nome, ma penso sarebbe giusto intestarlo ad entrambi...

80 galeoni non sono una cifra pazza a dir la verità, ancor meno divisi in due...
Per quanto riguarda il dover decidere le attrezzature e i supporti da ordinare immagino serviranno altri incontri, ma non credo avrò problemi ora a stare un po' più fuori dalla mia sala comune.
Potremmo utilizzare la stanza delle necessità o magari andarci a prendere qualcosa ad un pub ad Hogsmeade, quindi niente pesce crudo e tra una birra e un hotdog fare un'attenta "lista della spesa"...


Sembrava adeguato nel modo di fare e parlare durante quel loro piano per la stesura dei programmi, insomma, ispirava fiducia.
Alexis lo continuava a fissare comunque molto stranita e a disagio, e Typhon comprese che comunque era probabile che le stesse facendo un certo effetto, una sorta di attrazione quasi chimica che li spingeva uno verso l'altra, ma non poteva di certo accontentarsi solo di quello, altrimenti non sarebbero mai andati oltre quel piccolo ostacolo. C'era bisogno di qualcosa che le facesse smuovere, che la facesse sentire quasi in dovere di attivare il cuore e l'istinto, e il prefetto Seal sapeva esattamente cosa ci voleva.

... Alexis.
- Già, l'aveva chiamata per nome. -
Secondo te come si deve fare o pensare quando stai con una ragazza ma cominci a pensare insistentemente e continuamente ad un'altra?
Insomma è strano, specie se magari della tua ragazza sei innamorato, in teoria, tu che ne dici?
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Typhon
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Messaggioda Alexis » 19/03/2012, 15:17

80 galeoni non sono una cifra pazza a dir la verità, ancor meno divisi in due...
Per quanto riguarda il dover decidere le attrezzature e i supporti da ordinare immagino serviranno altri incontri, ma non credo avrò problemi ora a stare un po' più fuori dalla mia sala comune.
Potremmo utilizzare la stanza delle necessità o magari andarci a prendere qualcosa ad un pub ad Hogsmeade, quindi niente pesce crudo e tra una birra e un hotdog fare un'attenta "lista della spesa"...


Typhon sembrava piuttosto soddisfatto delle risposte di Alexis riguardanti il negozio e le varie spese che avrebbero dovuto affrontare, anche se quel "ora" in mezzo alla prima affermazione la stranì un poco perchè non ne capiva il senso: la Delfina tuttavia non fece domande, ipotizzando che il Prefetto si riferisse magari al fatto che in quel periodo aveva meno impegni del solito.
La proposta di farsi un giro ad Hogsmeade per parlare dei loro progetti per il locale le piacque molto, tanto che rivolse al ragazzo un sorriso entusiasta.

Se andassimo ad Hogsmeade potrei anche farti vedere il locale, così mi dici se secondo te può andare bene! - esclamò infatti con occhi luminosi - Ed in effetti potremmo anche mangiare qualcosa fuori già che ci siamo, magari qualcosa di un po' più normale del sushi... non che mi fosse dispiaciuto eh, ma ho gusti un po' più... semplici.

Aggiunse la ragazza con una piccola alzata di spalle: Arianna sembrava esser molto nobile anche nel cibo, lei invece, essendo nata da una famiglia di ceto medio e molto semplice, amava i cibi normali, come la carne, il pesce e le verdure, oltre a non disdegnare il buon - si fa per dire - cibo spazzatura; d'altronde, era anche vero che lei della linea se ne fregava altamente quindi perchè farsi problemi nel mangiare hot dog e patatine a tutto spiano?

... Alexis.

La Delfina sobbalzò letteralmente nel sentirsi chiamare per nome da Typhon, forse perchè non era mai successo prima: posò lo sguardo su di lui e lo trovò serio e pensieroso, tanto da farle chiedere cosa ci fosse che non andava.

Secondo te come si deve fare o pensare quando stai con una ragazza ma cominci a pensare insistentemente e continuamente ad un'altra?
Insomma è strano, specie se magari della tua ragazza sei innamorato, tu che ne dici?


Ovviamente lei mai avrebbe potuto immaginare che ci fosse una sorta di "trabocchetto" nascosto in quella domanda, perciò si limitò ad abbassare gli occhi e socchiuderli appena in un chiaro segno di riflessione, mentre si mordicchiava il labbro e faceva qualche passetto qua e là: insomma, era ovvio che volesse dargli una risposta ponderata e seria, e non certo la prima che le veniva in mente.

In quel caso non credo che tu sia innamorato della tua ragazza, ma dell'idea di amarla.

Disse alla fine, tornando con lo sguardo su di lui: gli si era avvicinata senza accorgersene, facendosi più vicino alla finestra da cui si poteva osservare un cielo bellissimo, ma la cosa non le dispiaceva perchè grazie alla copertina di pile datale da Typhon, il freddo non costituiva più un gran problema.

Vedi, io credo che ci siano due tipi di amore: quello razionale, e quello istintivo. Il primo è quello che solitamente provi per qualcuno simile a te, con cui magari sei stato per lungo tempo a contatto, che ti capisce perchè avete condiviso tante cose; il secondo invece è quello che ti prende all'improvviso, che non ti sai spiegare, che va contro ogni regola e logica ma è bello proprio per quello, perchè siete così diversi da completarvi a vicenda - gli spiegò, anche se quel ragionamento era più merito di suo padre, che aveva vissuto una situazione del genere e l'aveva raccontata a sua figlia, che farina del proprio sacco - Spesso ci lasciamo andare all'amore razionale perchè è quello sicuro, che sappiamo ci fa stare bene e sentire felici perchè con quella persona siamo in sintonia... ma l'amore non può esser razionale per definizione, perciò più che innamorarci della persona finiamo per essere innamorati dell'idea di amarla. Ma quando poi compare l'amore istintivo, non ci sono razionalità che tengano... te ne accorgi, è come un fulmine che squarcia un velo di buio... e non ci puoi fare niente, ne senti il bisogno, ne senti la necessità... come se quello fosse, e probabilmente è così, il tuo destino.

Concluse il suo lungo monologo con un sorriso dolce e sincero nei suoi confronti, ignara della reazione che le sue parole avrebbero potuto scatenare... per quanto la riguardava gli aveva dato un parere, nulla di più.
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Alexis
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