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Messaggioda Sandyon » 24/07/2012, 18:56

La porta bussò nell'arco di pochi secondi a distanza dello scoccare dell'ora stabilita.
La cosa positiva se non altro era che la giovane pareva essere molto puntuale, almeno un dato di fatto utile a non farlo irritare più di quanto già non fosse a dover fare certe cose controvoglia.
Dopo aver sentito bussare, Sandyon fece una sorta di mugugno scocciato che simboleggiava il permesso per entrare e farsi strada nello studio.
La ragazza che gli si presentò avanti poco dopo aveva un aspetto davvero molto particolare e a tratti familiare.
Non c'erano molti dubbi al riguardo e difatti Vastnor per diversi secondi smise di emettere respiri e forse anche battiti cardiaci.
La giovane somigliava in maniera esageratamente incredibile alla figlia defunta, o meglio, somigliava a ciò che probabilmente sarebbe diventata a quell'età la figlia che, al momento del decesso aveva appena quattro anni.
I tratti simili, l'espressione morbida e quegli occhi dorati come quelli della figlia con quel taglio particolare, penetrante e sicuro.
Inspirò profondamente, svegliato poi dalla voce della nuova Prefetta che lo salutò e poi chiese se era stata convocata lì per qualche motivazione importante o particolare.

Volevate vedermi, professor Vastnor?

Non esattamente.
Faccio il mio dovere.


Rispose secco, senza dare nemmeno un tempo di pausa tra domanda e risposta.
In effetti non è che ci doveva pensare molto, era reale tutto quanto, ivi compreso che fosse un tipo tremendamente sincero.
Magari non avrebbe fatto proprio bene a tutti sapere di essere convocati non per piacere ma per dovere, peccato che Sandyon non amasse dire menzogne al prossimo, evitando poi di tenere una parte.
Attore nella vita mai e poi mai, al massimo, per lavoro, un tempo.
Le fece cenno con la testa di mettersi seduta, rimanendo un poco stranito per averle sentito utilizzare del "Voi".
Ma da dove veniva quella bambina?
Era stata educata da una stirpe di cavalieri medievali?

Il posto che ti trovi ad occupare è stato lasciato da una persona molto capace e molto più matura e saggia di te.
Quindi sappi che non aspetterò da te un eguale livello di esperienza e capacità iniziale, ma di rispetto e dedizione, quello si.
Non sarò mai reperibile nell'alloggio del CapoScuola quindi se avrai bisogno di me dovrai cercarmi qui durante gli orari extrascolastici.
Non so se ne sei al corrente ma non puoi recarti fuori Castello dopo le 17:00 per il momento. Un solo caso e ti butto fuori dalla carica di Prefetto.
Io e la Vice Preside siamo compagni, ciò non significa che lei sarà più indulgente con te per il fatto che sei una mia sottoposta.
Hai il tempo rimanente delle vacanze estive per imparare a giocare decente a scacchi, qualora non lo conoscessi.
Se osservi un comportamento scorretto tra le serpi puoi rivolgerti anche a me, se invece il comportamento è di un collega, allora alla Vice.
Inoltre non voglio visite per domande sulle lezioni. Segui attentamente in classe, prendi appunti e non venirmi a scocciare per piccolezze.
Tutto chiaro?
Altre domande?


Già, Sandyon non era proprio il CapoScuola più accomodante sulla faccia della terra, ma Monique di certo non gli aveva chiesto di essere anche dolce, carino e simpatico quando lo aveva minacciato ordinandogli di convocare lì Melia.
In fondo l'uomo era fatto così ma non aveva detto nulla di strano o aggressivo o cattivo, soltanto aveva tenuto un tono poco cordiale, molto freddo, serio e imperativo.
Non sopportava di prolungare troppo dei discorsi che potevano essere conclusi in poche battute, anzi, già il fatto che le avesse chiesto se avesse bisogno di ulteriori delucidazioni, quello si che era un gran bel passo avanti.
Rimase ancora un poco a fissarla negli occhi, cercando di ricordare vagamente quelli della figlia ormai persa per sempre.
Gli faceva così strano ma nonostante tutto, gli scaldava un minimo l'interno del corpo osservare qualcosa di così simile a qualcuno di così tanto amato un tempo.
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Messaggioda Melia » 24/07/2012, 19:55

Non esattamente.
Faccio il mio dovere.


Capisco.

Mormorò semplicemente Melia, le mani incrociate dietro la schiena che si sciolsero poco dopo, quando Sandyon le fece cenno di accomodarsi di fronte a lui.

Vi ringrazio.

Aggiunse con una risposta educata la giovane ragazzina verde-argento, sedendosi quindi davanti alla scrivania e posando le mani sul grembo in un gesto elegante e composto: gli occhi color oro, dal taglio quasi felino, si posarono su quelli dell'insegnante con aria concentrata ed attenta.

Il posto che ti trovi ad occupare è stato lasciato da una persona molto capace e molto più matura e saggia di te.
Quindi sappi che non aspetterò da te un eguale livello di esperienza e capacità iniziale, ma di rispetto e dedizione, quello si.
Non sarò mai reperibile nell'alloggio del CapoScuola quindi se avrai bisogno di me dovrai cercarmi qui durante gli orari extrascolastici.
Non so se ne sei al corrente ma non puoi recarti fuori Castello dopo le 17:00 per il momento. Un solo caso e ti butto fuori dalla carica di Prefetto.
Io e la Vice Preside siamo compagni, ciò non significa che lei sarà più indulgente con te per il fatto che sei una mia sottoposta.
Hai il tempo rimanente delle vacanze estive per imparare a giocare decente a scacchi, qualora non lo conoscessi.
Se osservi un comportamento scorretto tra le serpi puoi rivolgerti anche a me, se invece il comportamento è di un collega, allora alla Vice.
Inoltre non voglio visite per domande sulle lezioni. Segui attentamente in classe, prendi appunti e non venirmi a scocciare per piccolezze.


Annuì ad ogni parola espressa dal docente di Difesa, mantenendo quell'aria concentrata, vagamente ipnotica quasi: inquietante, così la definivano alcuni, perché quando ascoltava qualcuno parlare, quand'era davvero concentrata su qualcosa, non arrivava nemmeno a sbattere le palpebre... quasi non fosse nemmeno umana.

Tutto chiaro?
Altre domande?


Sì, professore... no, professore.
Sono stata informata di aver sostituito l'ex docente di Antiche Rune dalla Preside Bergman, ed allo stesso modo che non mi è permesso uscire dalle mura del Castello dopo le 17 per le nuove regole sul coprifuoco.


Rispose la ragazzina, la postura perfetta mentre parlava di chi è stato abituato a mantenere la schiena perfettamente dritta per donare eleganza al proprio corpo, le mani ferme e posate sulle gambe in una posa composta, e quegli occhi misteriosi fissi nei suoi.

Non ero stata informata di dover conoscere il gioco degli scacchi, mi scuso per la mia mancanza.
Provvederò quanto prima a comprare una scacchiera per potermi esercitare.


Aggiunse, e se Sandyon l'avesse osservata attentamente avrebbe osservato un velo di... rimprovero quasi, nei suoi occhi. Rimprovero verso se stessa ovviamente, per non essere stata pronta come forse lui avrebbe voluto anche se oggettivamente non avrebbe mai potuto saperlo.

Mi auguro di non dover mai segnalare nulla di sbagliato dei miei compagni, ma se dovesse accadere provvederò ad informarVi tempestivamente.
Per quanto riguarda le Vostre lezioni, mi impegnerò per non doverVi mai dare modo di essere deluso da me.


Concluse la Serpeverde, con aria educata e rispettosa.
Dopo quelle ultime parole, la ragazzina si zittì in modo tale che se il professore avesse voluto congedarla avrebbe potuto farlo senza problemi.
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Messaggioda Sandyon » 24/07/2012, 20:45

Sì, professore... no, professore.
Sono stata informata di aver sostituito l'ex docente di Antiche Rune dalla Preside Bergman, ed allo stesso modo che non mi è permesso uscire dalle mura del Castello dopo le 17 per le nuove regole sul coprifuoco.


Per certi versi quella ragazza appariva simile quasi ad una specie di robot babbano.
Le sue espressioni erano sempre le stesse, il suo modo di esporsi molto breve, conciso, chiaro e educato, a volte troppo.
Non interessava molto all'uomo il perché di un simile carattere, fatto stava che a prescindere da tutto un poco di curiosità la stimolava.
In quegli stessi momenti comunque, Sandyon stava ripensando anche al problema sorto riguardo la foresta ed il coprifuoco.
Molti giorni erano trascorsi ed ancora niente di significativo volto ad eliminare alla radice la questione in sospeso.
Forse ci avrebbe dovuto pensare lui, anche se Monique era stata molto chiara sul volersela sbrigare da sola per un fatto di vendetta e orgoglio.
Magari al momento non era la cosa più indicata alla quale pensare comunque, visto che Melia stava proseguendo ancora con le proprie parole e l'uomo doveva fornirle una parvenza di interesse.

Non ero stata informata di dover conoscere il gioco degli scacchi, mi scuso per la mia mancanza.
Provvederò quanto prima a comprare una scacchiera per potermi esercitare.


L'uomo fece un bel respiro, socchiudendo gli occhi roteando con la poltrona nera di pelle fino a lanciare uno sguardo pensieroso in direzione del proprio armadietto accanto alla libreria, quello dove teneva solitamente tutti i propri oggetti.
Picchiò con tre dita sulla scrivania di legno scuro per diversi secondi, decidendo infine per alzarsi con un movimento scattante e fulmineo e dirigersi verso l'armadio di grandi dimensione, aprendo l'anta di destra afferrando un oggetto quadrato e un sacchetto di plastica contenente degli oggetti.
Richiuse il mobile e si volse tornando verso la cattedra con davanti seduta la Prefetta tutta composta in maniera educata e solenne.
Le posò davanti i due oggetti, rivelando quindi il quadrato come la base di una scacchiera e il sacchetto contenente le pedine, una partizione rossa ed una color crema, dall'aspetto molto poco curato ma comunque facilmente distinguibili tra loro.

Hai poco tempo per imparare come intendo io.
Non puoi allontanarti dal Castello senza un permesso per via del coprifuoco ed in più dal tuo paese un pacco ci mette almeno tre o quattro giorni.
L'ho costruita io, lo faccio nel tempo libero e non sono un artigiano quindi ti dovrai accontentare.


Immagine

Per ben la terza volta si era prodigato per far avere ad uno studente una scacchiera consegnata personalmente da lui.
Inoltre, come se non bastasse, quella scacchiera donata a Melia era anche di importanza diversa perché costruita proprio da lui e non comprata.
Sandyon non seppe esattamente il motivo di un simile slancio, forse anche per via del tentativo da parte di Monique di cercare di convincerlo a risultare il più possibile umano nei confronti dei suoi studenti, inoltre a lui piaceva intagliare il legno quindi non era una gran perdita, poteva farne benissimo a meno... Oppure, erano gli occhi così familiari della ragazza, oltre ai capelli e l'aspetto che lo inducevano ad una maggiore bontà in virtù dei ricordi del passato.

Mi auguro di non dover mai segnalare nulla di sbagliato dei miei compagni, ma se dovesse accadere provvederò ad informarVi tempestivamente.
Per quanto riguarda le Vostre lezioni, mi impegnerò per non doverVi mai dare modo di essere deluso da me.


Dovrai iniziare ad acquisire maggiore giudizio e sicurezza.
Potranno esserci infrazioni da parte di studenti più grandi, anche all'ultimo anno, ma ciò non significa che dovrai sentirti inferiore a loro.
Comunque... Per quanto riguarda le lezioni arretrate, in camera tua entro domattina troverai un plico con i miei appunti personali sulle ultime lezioni svolte.
Ti preparerò un questionario di valutazione da compilare e consegnare il giorno prima del ritorno ai banchi, se non prenderai almeno un voto superiore al 32 non avrai accesso alla mia aula per il resto dell'anno.


Molto buono da una parte, molto severo dall'altra.
Sandyon alternava possibilità positive e comode ad esigenze forti e pesanti, non tanto per confonderla, quanto semplicemente per farle capire che nella vita non si può avere tutto senza un adeguato impegno costante nel proprio obiettivo o lavoro o devozione.
Si stava comportando con una'apparente severità che rasentava quasi quella di un padre nei confronti di una figlia, ma per quale assurdo motivo?
Lui non lo era e di certo una somiglianza non significava niente, eppure il suo modo di fare appariva come istintivo, impulsivo e dettato da una interiorità diversa, superiore che lui probabilmente ora come ora non stava controllando del tutto.
Era comunque realmente una cosa grave?
Stava soltanto alla neo Prefetta dirlo con esattezza, in base alle sue reazioni.
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Messaggioda Melia » 24/07/2012, 21:06

Sarebbe andata il giorno dopo a comprare la scacchiera, se la Preside le avesse dato il permesso di allontanarsi per un'ora o poco più dalla scuola, così da iniziare ad esercitarsi per non deludere il professor Vastnor.
Sandyon però sembrava esser di tutt'altro avviso, visto che dopo qualche attimo di pensiero si alzò e prese una scacchiera dall'aria rozza e manuale che poi passò a Melia: la ragazzina prese la scacchiera dalle mani dell'uomo, e sul suo volto comparve per la prima volta un'espressione appena spaesata, le palpebre che sbattevano un paio di volte quasi avessero ripreso a funzionare solo in quel momento.

Hai poco tempo per imparare come intendo io.
Non puoi allontanarti dal Castello senza un permesso per via del coprifuoco ed in più dal tuo paese un pacco ci mette almeno tre o quattro giorni.
L'ho costruita io, lo faccio nel tempo libero e non sono un artigiano quindi ti dovrai accontentare.


E' un oggetto molto bello, professore.
La Vostra bravura è ammirevole, se posso permettermi.


Vi era sincera ammirazione nel tono di voce di Melia, ma dosata sapientemente così da non risultare eccessiva o sgradevole agli occhi del docente. Sfiorò appena la base di legno con la mano, le labbra che s'incurvarono finalmente in un piccolo sorriso riconoscente: era umana, a differenza di quello che molti pensavano... solo che si lasciava andare poco alle emozioni, preferendo un modo di fare schivo e silenzioso ad uno più appariscente.

Dovrai iniziare ad acquisire maggiore giudizio e sicurezza.
Potranno esserci infrazioni da parte di studenti più grandi, anche all'ultimo anno, ma ciò non significa che dovrai sentirti inferiore a loro.
Comunque... Per quanto riguarda le lezioni arretrate, in camera tua entro domattina troverai un plico con i miei appunti personali sulle ultime lezioni svolte.
Ti preparerò un questionario di valutazione da compilare e consegnare il giorno prima del ritorno ai banchi, se non prenderai almeno un voto superiore al 32 non avrai accesso alla mia aula per il resto dell'anno.


Vi prometto che svolgerò il dovere che la mia Carica m'impone al meglio delle mie possibilità, professor Vastnor, e che farò rispettare le regole a tutti gli studenti indipendentemente dal loro anno di corso.

Lo rassicurò lei, le mani di nuovo posate in grembo e lo sguardo nuovamente concentrato, serio e grave, quegli occhi che sembravano appartenere a qualcuno di molto più grande di lei, e non certo ad una ragazzina 14enne che, in fondo, è per certi versi ancora una bambina.

Studierò tutti i Vostri appunti professore, così da riuscire a prendere il massimo del punteggio al questionario da Voi assegnatomi: ci tengo molto a frequentare le Vostre lezioni.

Aggiunse la Serpeverde, annuendo appena per dare più enfasi alle proprie parole: ci credeva davvero in quelle parole, sarebbe stata una studentessa esemplare. Nessuno si sarebbe mai lamentato della sua condotta, era una promessa che faceva a se stessa e, silenziosamente, anche al docente di fronte a sé.
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Messaggioda Sandyon » 24/07/2012, 21:35

E' un oggetto molto bello, professore.
La Vostra bravura è ammirevole, se posso permettermi.


Non sembrava volesse adularlo per qualche scopo particolare, anzi, sinceramente non sembrava per nulla una bugiarda.
Apprezzava il gesto e apprezzava il regalo anche dal punto di vista estetico, meglio così.
Sandyon di sicuro non si sentiva un artista ma tutto sommato se si apprezzava il suo lavoro gli dava modo di essere più invogliato a proseguire certe abitudini di passatempo particolari e placide.
Un sorriso di riconoscenza e forse serenità apparve sul volto della giovane e questo fu il primo episodio per l'uomo da diversi minuti di vederla sorridere.
Le labbra erano carnose, molto belle per essere una bambina ancora in fase di crescita.
In quel momento l'ex mercenario realizzò che forse un giorno sarebbe divenuta davvero una ragazza invidiata da molte e cercata da molti.

Vi prometto che svolgerò il dovere che la mia Carica m'impone al meglio delle mie possibilità, professor Vastnor, e che farò rispettare le regole a tutti gli studenti indipendentemente dal loro anno di corso.

Nel caso fatti dare consigli e aiuti dagli altri colleghi.
Sinceramente non so dirti a chi rivolgerti con esattezza, ma basta che fai un'attenta scrematura con una prima conoscenza e tutto ti sarà più chiaro.


Ovviamente Sandyon non conosceva minimamente i Prefetti delle altre casate, a parte Arianna Ricciardi.
Il problema era che mostrare una così grande fiducia nel consigliare lei poteva anche insospettire, dunque per forza di cose si dovette proclamare come completo ignorante in materia, per quanto forse una come la draghessa non l'avrebbe di certo consigliata per dare buon esempio sul seguire le regole e rispettare le autorità maggiori.
Inarcò il sopracciglio a quel pensiero, preferendo evitare di andare oltre con quelle idee malsane, preferendo ascoltare ancora la giovane nuova Prefetta quattordicenne adesso intenta a parlare della famosa prova di ammissione alle lezioni dell'uomo.

Studierò tutti i Vostri appunti professore, così da riuscire a prendere il massimo del punteggio al questionario da Voi assegnatomi: ci tengo molto a frequentare le Vostre lezioni.

Non devi soltanto tenerci ma vederla come necessità per andare avanti nel tuo percorso formativo scolastico.
Difesa è una delle principale materie per superare gli esami e se non verrai ammessa alle lezioni puoi scordarti i G.U.F.O. .
Tuttavia confido nella tua capacità didattica, il 10 Settembre voglio l'elaborato sulla mia scrivania.


Mog, avverti Monique che ho finito e che è andato tutto bene.

Corro boss!

Abbiamo finito.
Nei prossimi giorni avrai meno lavoro, molti ragazzi sono già via per le vacanze, questo comunque non ti esonera dallo stare con gli occhi aperti dato che altri studenti invece, seppur in minor numero, rimarranno qui e potrebbero aver voglia di creare danni.
Buon lavoro e buono studio, Melia... Signorina Herbert.
Arrivederci.


Si era addirittura sbagliato e non si sa come e perché, l'aveva chiamata anche per nome, proprio come da istinto quasi paterno.
Fastidiosa quella sensazione, più che altro perché se lui le dava così tanta confidenza, forse anche lei prima o poi si sarebbe sentita in potere di fare una cosa simile, quindi era un passo falso non indifferente.
Nonostante tutto comunque, oramai aveva parlato e doveva solo sperare che la ragazza non rimanesse eccessivamente stranita da quel suo atteggiamento.
Non rimaneva altro che salutarlo e tornare ai propri doveri, per lei, a disfare le valige e iniziare immediatamente a fare un punto della situazione sulle lezioni da recuperare e i colleghi da conoscere, quelli ancora presenti nell'istituto ovviamente.
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Messaggioda Melia » 24/07/2012, 21:54

Nel caso fatti dare consigli e aiuti dagli altri colleghi.
Sinceramente non so dirti a chi rivolgerti con esattezza, ma basta che fai un'attenta scrematura con una prima conoscenza e tutto ti sarà più chiaro.


Sono sicura che potrò imparare qualcosa da ciascuno di loro.

In fondo, se erano stati scelti come Prefetti, un motivo ci doveva pur essere no? Certo, lei era un caso alquanto strano e particolare, ma per quel poco che aveva avuto modo di comprendere dal suo arrivo al Castello, era il merito l'unico modo per poter occupare ruoli di alta responsabilità come quello: ciascun Prefetto, quindi, avrebbe sicuramente avuto qualcosa da insegnarle.

Non devi soltanto tenerci ma vederla come necessità per andare avanti nel tuo percorso formativo scolastico.
Difesa è una delle principale materie per superare gli esami e se non verrai ammessa alle lezioni puoi scordarti i G.U.F.O. .
Tuttavia confido nella tua capacità didattica, il 10 Settembre voglio l'elaborato sulla mia scrivania.


Lo avrete professore, potete starne certo.
Vi renderò fiero di me.


Promise ancora una volta Melia, annuendo appena.
Sentiva che quella conversazione era giunta al termine ma andava bene così, in fondo Sandyon era stato chiaro sul fatto che quella convocazione di lei era stata dettata dal suo dovere come Caposcuola, non certo per il piacere di conoscerla.

Abbiamo finito.
Nei prossimi giorni avrai meno lavoro, molti ragazzi sono già via per le vacanze, questo comunque non ti esonera dallo stare con gli occhi aperti dato che altri studenti invece, seppur in minor numero, rimarranno qui e potrebbero aver voglia di creare danni.
Buon lavoro e buono studio, Melia... Signorina Herbert.
Arrivederci.


Ne approfitterò per prendere confidenza col Castello e coi doveri che il mio ruolo impone.
Grazie per la disponibilità, professor Vastnor.


Rispose la Serpeverde, non stranendosi troppo di quella sorta di "gaffe" di lui: in fondo era un docente, poteva chiamarla come meglio credeva, che fosse il nome o il cognome... per lei non faceva alcuna differenza.

Arrivederci, e buona serata.

Si alzò a sua volta, le mani nuovamente incrociate dietro la schiena e lo sguardo luminoso e misterioso al tempo stesso di chi avrebbe tanto da dire, da raccontare... ma rimane in silenzio, forse per proteggere chissà quale segreto, chissà.
Diede le spalle all'uomo e, con la sua nuova scacchiera in mano, lasciò l'ufficio del docente di Difesa, diretta nuovamente nella propria stanza per riprendere le sue faccende ed ambientarsi meglio ad Hogwarts.


[Fine]
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Messaggioda Aryanne » 19/09/2012, 13:39

[Martedì 2 Settembre - ore 10.34]


Sapeva bene che alle prime ore aveva lezione, per questo Arianna aveva deciso di aspettarlo nel suo ufficio: dalle 8.30 alle 10.30 sarebbe dovuto stare dietro ai primini di Tassorosso - se l'era fatto dire da Vergil - poi avrebbe avuto un'ora buca e la Ricciardi era dannatamente sicura che l'avrebbe passata nel suo ufficio, visto che il rientro a scuola era appena iniziato e già gli studi degli insegnanti pullulavano di ragazzi desiderosi di riempirli di domande; certo, Vastnor non era il tipo da lasciarsi rompere le scatole dai ragazzini, poco ma sicuro, ma che gli piacesse o meno era pur sempre un insegnante e questo, alla Draghessa, dava la sicurezza che aspettarlo lì fosse la cosa migliore.
Aveva portato a termine la sua missione, anzi, in realtà aveva fatto molto di più: aveva aiutato Faith ed Edward con la loro, combattendo anche contro dei maghi veri e pericolosi - altro che Club dei Duellanti - ed era riuscita non solo a vincere ma anche a dare un sostanziale contributo nella lotta contro la prostituzione magica minorile; si era sentita molto cresciuta dopo quell'avvenimento, tanto che ora, al polso destro, si sarebbe potuto notare il bracciale regalatole da Faith.
Un piccolo particolare per chiunque, certo, ma chi la conosceva bene sapeva che mai Arianna avrebbe indossato un bracciale in cuoio con borchie in argento, l'avrebbe considerato rozzo, volgare e decisamente poco femminile: eppure quel bracciale era lì, ben chiuso intorno alla pelle di lei che sembrava sfoggiarlo con fierezza, insieme alla divisa di Hogwarts dalla stessa Prefetta leggermente rivisitata - gonna più corta, camicia più sancrata, scarpe con più tacco.
Era seduta sulla scrivania del docente, la busta consegnatale da Edward già in bella vista sulla superficie di legno lucido, con le gambe accavallate e le braccia incrociate all'altezza del petto: attendeva, impaziente ma attendeva, perché era giunto il momento di ottenere quella risposta attesa per mesi; la bacchetta, quella era ben nascosta nella tasca della gonna, ma sempre presente.
Anche perché, se avesse voluto farsi mostrare l'Expulso con la mano sinistra, il catalizzatore serviva per forza, no?
Quando Arianna sentì la porta dell'ufficio scricchiolare appena, il suo sguardo penetrante si focalizzò su di essa e l'angolo sinistro della bocca s'incurvò appena in un sorrisetto divertito.


Immagine


Era giunto il momento della verità, Sandyon non avrebbe potuto farla aspettare ulteriormente: voleva conoscere l'esito di quell'attesa, e di conseguenza il proprio destino.

Buongiorno professore...
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Messaggioda Sandyon » 19/09/2012, 23:14

Mmhhh...

Nelle ultime due ore avrebbe voluto far saltare in aria qualche testa.
Per fortuna la sua pazienza nel corso del tempo è aumentata, grazie all'influsso della compagna, ciò quindi lo ha condotto ad essere molto più calmo e respirare maggiormente a fondo in presenza di ragazzini impauriti o timorosi o zeppi di domande inutili.
Per Monique ogni domanda era potenzialmente utile, dal canto suo invece certe cose non le poteva nemmeno ascoltare.
Due pensieri differenti, uno più incline al proprio lavoro di educatrice, l'altro di chi era ancora tendenzialmente portato per coltivarsi le persone che reputava più promettenti, ritenendo di poterle riconoscere ad occhio, proprio come era avvenuto riguardo quella ragazza dai capelli biondi che poco prima dell'inizio dell'Estate aveva inviato in una missione sperando bene che tornasse viva.

I necrologi non dicevano nulla.

Ecco qui la motivazione per la quale non si era per nulla interessato riguardo la sorte di Arianna Ricciardi, oltre al fatto che immaginava benissimo che se le fosse accaduto qualcosa di certo il fratello glielo avrebbe fatto sapere in qualche maniera, ma non essendo avvenuto, poteva godersi tranquillamente le meritate vacanze in compagnia della sua donna, allontanandosi dal castello il tempo necessario per ricaricare degnamente le energie.
Purtroppo una volta rientrato ad Hogwarts si era accorto che per stare a contatto con tutte quella massa di mocciosi in serenità non sarebbero bastati nemmeno dieci anni ai Caraibi, quindi ci aveva semplicemente messo una pietra sopra continuando il suo lavoro, tanto ormai aveva deciso di accettare di rimanere un altro anno, meglio non pensarci ed andare avanti.
Vestito con la sua solita mise da mercenario che mai lo abbandonava anche durante le lezioni, l'uomo aveva finalmente intrapreso la via per il proprio ufficio, scegliendo quei pochi minuti di pace per sistemare alcune cose negli archivi e sopratutto per consultare dei propri libri inerenti a delle ricerche, o meglio, delle ricerche appartenenti a qualcun altro del passato.

Prima o poi le dovrò dire la verità... Mmhhh...

Quella ragazza alle serre stava da troppo tempo nascondendo anche a se stessa la verità, ma era tutta colpa sua e per cercare di uscire fuori da quel circolo vizioso era necessario che l'uomo portasse prima delle prove della sua innocenza in maniera da non allarmarla troppo.
I documenti contenuti nei suoi libri appartenevano a ricerche passate ed onestamente valevano troppo poco per essere considerati delle attenuanti, sopratutto perché lei avrebbe potuto accusarlo di averle rubate dove aver appiccato l'incendio o dopo essersi messo adeguatamente d'accordo con i farabutti che la volevano mettere fuori gioco del tutto.
Entrò nel proprio ufficio, accorgendosi e non accorgendosi della ragazza seduta alla propria scrivania che lo stava bellamente guardando ora, con un sorriso abbastanza sicuro di se e soddisfatto, in attesa probabilmente di avere quelle famose risposte che lui si era ripromesso di fornirle a distanza di un anno dal loro primo incontro.
Esattamente come immaginava e come aveva raccontato a Monique sulla spiaggia egiziana, lei stava lì e si limitava a seguirlo con gli occhi come a dirgli "tanto adesso non scappi" e di tutta risposta, per i primi secondi Sandyon Vastnor non fece altro che spostarsi sul lato per prendere dalla cartella di pelle dei documenti abbastanza consumati e riporli poi all'interno di un tomo color nero al quarto scaffale laterale in alto.

Buongiorno professore...

Una volta conclusa quella mansione, come se soltanto adesso venisse risvegliato da quella voce e dunque si accorgesse di lei, l'uomo si voltò appena per inquadrarla con gli occhi seri, impassibili e impenetrabili, che da sotto il cappello consumato dagli anni di duri lavori ed incarichi adesso fissavano fulmineamente e con acutezza quel bracciale di pelle che la Ricciardi portava al polso, riconoscendo bene stile e probabile appartenenza, ma senza, nuovamente, lasciarsi andare a nessun commento particolare se non un...

Ah... sei tu.
Allora ne sei uscita viva.
Hai qualcosa per me, ne devo dedurre.


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Messaggioda Aryanne » 20/09/2012, 12:50

Sembrava non vederla nemmeno.
O forse stava solo fingendo di non vederla giusto per farla arrabbiare: ma Arianna Ricciardi aveva imparato a controllarsi quando serviva e così, quando alla sua risposta non seguì nessuna reazione da parte di Sandyon, la Draghessa rimase semplicemente in attesa silenziosa, fino a che non fu lui a voltarsi per guardarla.

Ah... sei tu.
Allora ne sei uscita viva.
Hai qualcosa per me, ne devo dedurre.


Spero non stesse aspettando qualcun altro, mi dispiacerebbe sapere di averla delusa.

Commentò inizialmente la ragazza, un velato accenno d'ironia che però era stata brava a modulare bene affinché avesse più un tono scherzoso - come in effetti era - che non infastidito o scocciato: già, quella missione aveva fatto alla Ricciardi molto meglio di quanto lei stessa potesse immaginare.

E' sulla sua scrivania, comunque.

Aggiunse, indicando con un cenno del capo la busta consegnatale da Edward Atwood che lei non si era nemmeno sognata di aprire: non sapeva se contenesse o meno anche ciò che voleva Vastnor, l'unica cosa di cui era sicura - si era fidata e si sperava non avesse fatto male - era che all'interno il docente avrebbe trovato una lettera col resoconto della missione effettuata e del contributo prezioso di Arianna.
Missione che, per la cronaca, lei non aveva intenzione di menzionare: a che pro dirglielo? Per farsi dire che era stata brava? Vastnor non era il tipo da dirlo, e lei non era tipo da cercarlo se non veniva spontaneamente.
Un'accoppiata perfetta insomma.

Come sono andate le sue vacanze?
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Messaggioda Sandyon » 20/09/2012, 13:44

Spero non stesse aspettando qualcun altro, mi dispiacerebbe sapere di averla delusa.

Di certo che mi potrebbe aspettare non lo fa nel mio ufficio durante orario di lezioni.
Via di lì.


Con quella semplice affermazione vicina ad un ordine, Sandyon fece capire ad Arianna che si doveva spostare dalla scrivania e dalla poltrona, non certo perché ci si dovesse sedere lui, soltanto per chiarire il limite e il confine che ci doveva essere tra uno studente ed un professore... O magari tra un maestro e un apprendista, chissà.
Osservò la lettera indicata con lo sguardo dalla bionda, dove presumibilmente all'interno ci sarebbero state interessanti informazioni, ovviamente non gradite.
Già, l'Estate si era conclusa fin troppo in fretta ed ora i giorni avevano il cattivo odore del pericolo, il pessimo aroma della paura e l'inconfondibile sentore di caos.
Si avvicinò al tavolo, prendendo quella busta aprendola con gesti lenti e calcolati, non preoccupandosi al momento della presenza di Arianna, come se in un certo senso quindi si fidasse di lei, altrimenti in un altra occasione con qualcun altro lo avrebbe "pregato" di uscire fuori.
Gli occhi si focalizzarono per diversi minuti su quanto era scritto, analizzando ogni singola frase, sospirando e mugugnando come al suo solito, lasciando il chiaro sentore che quello che stava leggendo non era poi tutto quello che desiderava sapere.

Caro fratellone.
Mi permetto di chiamarti così perché so che questa lettera verrà consegnata a mano ovviamente, ed anche da una gran bella ragazza, complimenti per la scelta dell'allieva, per le infiltrazioni promette molto bene!
Comunque, tornando alle cose serie, quello che mi chiedi non è poca cosa, rischio molto nel parlare, ma posso dirti che al momento gli spostamenti di T sono molto rapidi e veloci e non si allargano mai oltre i 30-50 km dalla sua presunta abitazione.
Ha svolto ricerche presso alcune delle biblioteche più antiche e fornite del mondo, facendo attenzione a pagare per farsi inviare i tomi anziché muoversi lui.
I tomi presi sono per lo più di alchimia sperimentale e incantesimi di natura proibita e dimenticata, nulla che non si trovi già nel libro di incantesimi della tua donna comunque... E non fare quella faccia, certo che so che Monique ha il libro di incanti figo, io so tutto, ricordalo, eheheh!


Mmhhh...

Tornando a noi, la cosa certa è che da qualche mese a questa parte si vede ogni tanto con una ragazza che a quanto pare sa anche bene dove lui abiti.
Non ti saprei proprio dire di chi si tratti, i miei informatori si sono rivelati un poco sfortunati e avvicinarmi di persona in quella zona è molto rischioso, lo sai.
Ah, un'altra cosa: T sembrerebbe essere stato avvistato nella zona di Hogsmeade e Londra presso i posti che più frequenta Monique, mi raccomando quindi, fate attenzione, non so cosa potrebbe avere in mente ma nel caso vi ho avvertito!
Quindi se la tua domanda era: "E' ancora sulle nostre tracce?" la risposta è si, se si ipotizza che abbia complici? Uno, o meglio, una di sicuro ma non è escluso che ce ne siano altri, indicativamente credo all'incirca due, secondo quanto ho sentito, dei quali uno di questi si trova in Russia, almeno al 60% delle probabilità.
Mi auguro di averti tolto qualche dubbio, per qualsiasi altra cosa, manda pure di nuovo la tua apprendista, tanto a me e Faith ha fatto soltanto comodo, ci ha aiutati a sistemare un losco traffico della malavita internazionale, con la bacchetta se la cava egregiamente anche se c'è ancora da correggere qualcosa e con l'interpretazione poi, ti sei scelto un'attrice nata... Ma non è che stai contemplando il ritorno su piazza come mercenario con lei, vero?
E' stata molto ma molto brava e se non fosse stato per lei dubito che io e Faith da soli ce l'avremmo fatta, ottima scelta bro!
Beh adesso ti saluto, ho scritto anche troppo e so che tu odi le conversazioni troppo lunghe, anche per lettera ahahah!

Stammi bene... E vedi di non farti ammazzare, in fondo sei pur sempre mio fratello, ti voglio bene!


R.A.V.


Bene per gli avvertimenti riguardo Asveras... Ma c'è qualcosa che mi hai omesso... Volontariamente.
Si, ma cosa?


Accartocciò la lettera gettandola nel camino acceso, facendola iniziare a diventare cibo per le fiamme.
Subito dopo, tirò un bel respiro, camminando fino allo stesso camino osservando le lingue di fuoco mangiare la carta e quello che oramai stava lentamente scomparendo, ovvero ciò che vi era scritto sopra.
Era molto concentrato a pensare, a riflettere su tutte le parole lette, su ogni cosa che aveva recepito del messaggio, provando a capire effettivamente dove avrebbe potuto mentirgli e non dirgli qualcosa.
Inoltre poi, per quale motivo omettere? A lui poi, al quale solitamente diceva anche i segreti professionali dei ministri o dei governatori?
Magari erano solo tutte stupide paranoie, meglio non focalizzarsi troppo su una cosa forse inesistente.

Come sono andate le sue vacanze?

Da domani, dopo le lezioni, al giardino presso la riva del lago.
21:00 - 23:30.
Fai solo un minuto di ritardo e salti una settimana intera, chiaro?
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