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Messaggioda Brianna » 10/07/2013, 15:58

[Lunedi – ore 18.30, ufficio della VicePreside]


La curiosità della ragazzina era davvero tanta... a lezione di Incantesimi avevano parlato dei Patronus, esistevano, a dire della professoressa due tipi di Patronus – quello in forma semplice e quello in forma complessa – e poi, all'ultimo momento, aveva scoperto che esisteva un terzo tipo di Patronus, ma – a detta di Monique – era ancora più complesso delle Illusioni... non aveva aggiunto altro, incoraggiandola ad uscire dall'aula, e facendo intendere alla giovane Brianna che anche per quell'incanto in Biblioteca non avrebbe trovato nulla, proprio come non avrebbe trovato nulla per le Illusioni.

Ma, spiegando i Patronus, aveva dato l'imput per un altro argomento, i Dissennatori... erano degli esseri che erano messi a guardia della prigione di Azkaban e sulla quale Brianna voleva conoscere più cose possibili, soprattutto ora, che era riuscita a creare il proprio Patronus, che l'aveva visto... voleva sapere esattamente contro cosa avrebbe dovuto combattere, anche perchè, proprio come sosteneva suo papà, conoscere il proprio nemico era il primo passo per difendersi; suo papà non era certo un Auror, era un neurochirurgo babbano; da medico lottava ogni giorno contro le malattie e questo voleva dire che combatteva con nemici che, seppur invisibili, potevano fare molto male e quindi per lui, quella frase che ripeteva spesso a Brianna era vera tanto quanto lo sarebbe stato per un Auror, o per un Mercenario nel mondo magico e, a pensarci bene, perché mai studiavano Difesa contro le Arti Oscure? Non era forse per conoscere i propri nemici e poter in quel modo difendersi?
Aveva guardato in Biblioteca, aveva spulciato ogni libro di Difesa, ogni pergamena presente, ed aveva imparato un sacco di cose sui Dissennatori, compreso il cosiddetto “bacio” che arrivava a succhiare l'anima di chi lo riceveva, la condanna suprema a cui un mago poteva essere sottoposto, e da quel che ne aveva capito Brianna, doveva essere anche peggio della morte.

Un dubbio era venuto, a quella ragazzina dai capelli rossi mentre sfogliava tutti quei libri di Difesa... tutti i Dissennatori potevano dare questo bacio, o solo alcuni, magari più particolari? E l'effetto che provocava, era sempre lo stesso o magari variava?

Non era riuscita a trovare nulla che potesse rispondere a questo suo dubbio, così, come aveva già fatto l'anno precedente, si era recata nell'ufficio della VicePreside, la professoressa con la quale Brianna aveva maggior confidenza, della quale si fidava di più, anche perchè le aveva rivelato – un anno prima, o forse anche di più – cose della quali quasi nessuno era a conoscenza, dimostrando così di dare fiducia alla ragazzina; ed allora chi meglio di Monique Vireau poteva rispondere alle sue domande?

Stavolta però Monique non aveva tempo, i troppi impegni dovuti al Coro e soprattutto all'imminente sfida con la Cyprus non le permettevano di dare una risposta esaustiva a Brianna, e gentilmente l'aveva indirizzata verso Sandyon Vastnor

I-Il professor Vastnor?

Aveva chiesto incredula Brianna, facendo anche un passo indietro quando la professoressa gliel'aveva detto... qualsiasi altro professore sarebbe andato bene, ma non Vastnor... però ormai il dado era tratto... la ragazzina sapeva – come ormai tutta la scuola – della relazione tra i due e non poteva certo rifiutarsi di andare, temendo che i due ne avrebbero magari parlato... anche se il solo pensiero di passare un istante di più con suddetto professore le faceva torcere le viscere... ne aveva paura, aveva un modo di fare talmente particolare che ogni volta, a lezione, Brianna si sentiva sempre sbagliata, inutile... e il modo di fare brusco del professore non la aiutava di certo.

Monique probabilmente le aveva sorriso, o fatto un cenno di assenso, o incoraggiata in qualche modo ma lei, troppo presa in contropiede dal come si era svolta quella conversazione, non aveva notato nulla... era uscita come in trance dall'ufficio della donna, mentre ogni fibra del suo corpo le urlava di lasciar perdere il tutto.

Si era diretta verso la Sala Comune dei Delfini, grata per una volta che fosse deserta, e li, pian piano, aveva realizzato che quella era la sua prima, grande sfida...e se non era nemmeno in grado di presentarsi nell'ufficio del professor Vastnor solo per parlare, come poteva anche solo pensare di essere in grado di imparare le Illusioni? Di avere abbastanza forza per contrastarle?

Fu solo grazie alla sua determinazione e forza di volontà che alla fine si decise di inviare un gufo al professore, chiedendogli se e quando poteva parlare con lui.

La risposta fu abbastanza celere, nemmeno il tempo di preoccuparsi troppo e il gufo inviatole da Sandyon Vastnor era arrivato... con mano tremante aveva preso il suo messaggio e l'aveva letto

Durante la settimana potrebbe trovarmi o il Mercoledì o il Giovedì.
Dopo il termine delle lezioni, naturalmente.
Mi auguro siano domande che non mi facciano perdere tempo.

Serena Domenica.
S.V.


Con un unica frase scritta su un pezzo di carta stava riuscendo a mandare in crisi la ragazzina... quella terza frase la fece agitare... continuava a chiedersi se la sua era una domanda che gli avrebbe fatto perdere tempo; ma non era stata forse Monique ad indirizzarla verso il professor Vastnor? Si aggrappava a quello... se non era una perdita di tempo per Monique, allora non doveva esserlo nemmeno per Sandyon, giusto?

[Mercoledì – ufficio di difesa contro le Arti oscure, ore 18.30]


I lunghi capelli rossi raccolti in due morbide code ai lati, una ciocca lasciata libera sul lato destro ad incorniciarle il viso, una felpa grigia con un ampia tasca sul davanti, un paio di jeans e scarpe nere, ecco come si stava dirigendo verso l'ufficio di Difesa, Glaedr per ora sulla spalla, ma successivamente sarebbe passato nella tasca, non voleva che il professore lo vedesse, non all'inizio almeno... e neanche dopo, a dire il vero, ma non poteva costringere il suo petauro a rimanere nella tasca più di quanto lui non si sentisse.

Immagine


Si diresse lentamente verso il sesto piano, man mano che si avvicinava il respiro diventava corto e veloce, quasi superficiale, ed il cuore batteva rapido contro le coste... spostò l'ennesima volta quella ciocca libera da davanti agli occhi... era bella da vedere – a Brianna piaceva – ma non era molto comoda.

Arrivò al sesto piano, il corridoio sembrava un tunnel senza uscita; trasse un respiro profondo

Coraggio Bri, ce la puoi fare!ce la DEVI fare!

Si incitò mentalmente, mentre costringeva i piedi a muoversi verso l'ufficio di Difesa; in quel mentre passò il professor McDullan, diretto forse alla foresta, forse da qualche parte nota solo a lui, e la giovane lo salutò con un sorriso tirato ed un cenno della testa; le parve di vederlo ricambiare, ma non poteva esserne sicura ed un attimo dopo era già sparito dalla sua visuale diretto verso i suoi doveri.
Ed eccola li, la porta dell'ufficio di Vastnor... prese Glaedr lo mise nella tasca

Stai buono, ti prego!

Gli sussurrò

quindi, dopo aver fatto un bel respiro profondo, con fare deciso bussò alla porta del professore...

Se il professore l'avesse fatta entrare, sarebbe entrata, e l'avrebbe salutato con un

Buonasera professore... la ringrazio per aver trovato un po di tempo da dedicarmi.

Prima di girarsi e chiudersi la porta alle spalle, con la strana sensazione che, in quel modo, si stava tagliando ogni via di fuga.
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Messaggioda Sandyon » 12/07/2013, 0:07

{ UFFICIO DI SANDYON VASTNOR - ORE 18:25 }

Come mai hai scelto di accettare la richiesta della bambina?

E' così estremamente singolare?

Ehm... Beh... Come dire... SI!

Mmmhh, purtroppo devo sottostare in parte al mio ruolo come professore.

Due anni fa non dicevi così, ed eri già professore!
E' stata Arianna non è così?


Cosa intendi?

Beh ti ha dato fiducia nei confronti degli studenti, almeno, credo lo abbia fatto, no?

... Possibile.

Mancano cinque minuti, vuoi che vada a far compagnia alla mamma e ti lascio da solo?

...

Immaginavo! Allora a dopo, fammi sapere quando posso tornare, antipaticone! PRRRR!

E dopo essersi preso l'ennesima pernacchia insolente da Mog, Sandyon lo lasciò andare a trovare Monique che necessitava spesso in quell'ultimo periodo dei poteri calmanti dell'esserino, in quanto la presenza del coro della Cyprus dentro Hogwarts era sintomo di forti nervosismi.
Si sentiva privo di qualcosa quel giorno, e sapeva anche la motivazione: la barba.
Ogni tanto aveva bisogno di toglierla, per lasciar respirare la pelle, ed osservandosi allo specchio sia lui che Moni gli davano almeno 4-5 anni di meno, se non addirittura 7-8, per la serie: senza peli pareva un ragazzetto.
Comunque, tralasciando certe cose, adesso era il momento di concentrarsi.
A breve sarebbe giunta una studentessa, Brianna Wollis, questo il suo nome, Delfinazzurro del terzo anno, o forse quarto, o magari secondo, bah.
Mai stato un asso a ricordare i nomi e le identità degli studenti, poiché fino a quando quella precisa persona non prendeva la sua attenzione, per lui valeva meno di niente, era una delle tante e per questo non trovava così fondamentale ricordarne i dati salienti.

- TOC TOC -

Avanti.

Immagine

La ragazzina aprì lentamente la porta.
Appariva vestita in modo normale, senza esagerare in eleganza e senza la divisa scolastica, essendo concluse le lezioni per quel giorno.
Non che Sandyon tenesse a queste formalità, figurarsi.
Per lui anzi, la divisa poteva anche essere abolita, calcolando che gli americani ad esempio non l'avevano mai presa in considerazione da quando era nata la Cyprus, una accademia decisamente meno prestigiosa ma di certo più avanzata nella modernità e nello stile.
Se non altro Hogwarts si piazzava al secondo posto fra le tre, con una Musashi ancora rimasta all'età del feudo giapponese, con inchini di umile riverenza ai professori, prefetti e capi scuola e divisa sempre in perfetto ordine a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Si perse qualche attimo in quelle sue riflessioni, sospirando, richiamato solo dal debole suono della voce... Spaventata di Brianna.

Buonasera professore... la ringrazio per aver trovato un po di tempo da dedicarmi.

Buonasera.
Poche riverenze.
Prendi posto e inizia a parlare.


Scontroso e leggermente scorbutico, ma probabilmente la studentessa era preparata ad un comportamento simile, dovendolo sostenere ogni santo giorno a lezione, quando non permetteva una singola domanda, intervento o frase agli allievi, facendo durare le lezioni esattamente un'ora precisa.
Gli occhi scuri dell'uomo scrutarono la figura della giovane delfina mentre avanzava; c'era una sola sedia disponibile, quindi non ci si poteva sbagliare, ed una volta che la porta venne richiusa dietro le spalle della Wollis, il docente afferrò la propria bacchetta da poco creata in Messico e diresse la punta verso il camino, lanciando una sottile spira fiammeggiante che lo accese, scoppiettando e irradiando luce nella stanza.
Dopo di che, poggiò la suddetta arma magica sul tavolo, congiungendo le mani, rivolgendo completa attenzione alla cantante in erba del coro.
Non gli sfuggì poi uno strano movimento che una piccola creatura stava eseguendo nella tasca della felpa della ragazza.
Inarcò un sopracciglio, perplesso.

Mmmhh.
Fallo uscire.
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Messaggioda Brianna » 12/07/2013, 13:37

Buonasera.
Poche riverenze.
Prendi posto e inizia a parlare.


Sandyon Vastnor... Brianna avrebbe forse potuto sperare in un'accoglienza migliore? Assolutamente no, anzi... era già tanto che avesse avuto il permesso di varcare la soglia di quell'ufficio.

Si sentì squadrare dalla testa ai piedi mentre con passo lento – quasi come stesse andando al patibolo – si avvicinava all'unica sedia disponibile e osservava quindi il professore accendere il fuoco del caminetto con un semplice movimento della bacchetta, fuoco che diede luce alla stanza, ma non certo calore... almeno non per Brianna.

Solo qualche istante dopo essere entrata si rese conto che nel professore c'era qualcosa di diverso... sembrava più... giovane? Cos'era? Poi la notò... la barba non c'era, il professore sembrava anche... meno scorbutico, si, nonostante il modo in cui l'aveva accolta... ma era pur sempre Sandyon Vastnor, e Brianna sapeva benissimo com'era fatto, qual'era il suo modo di approcciarsi agli studenti... come sapeva benissimo che la mancanza della barba non era sinonimo di maggior dolcezza – o forse sarebbe stato meglio dire minor scontrosità – nei suoi confronti.

Prese posto sulla sedia, ma invece di iniziare a parlare subito, come avrebbe dovuto fare se fosse stata un minimo intelligente vista la persona che si trovava ad avere di fronte, attese che il professore le rivolgesse la sua completa attenzione... un retaggio degli insegnamenti di mamma Chiyo, profondamente radicati nella ragazzina.

Da dove iniziare a parlare? Non doveva fare troppi giri di parole, Vastnor l'avrebbe sbattuta fuori immediatamente, doveva andare dritta al sodo, ma lei non ne era troppo capace.

Prese un respiro profondo

Volevo sapere, professore, se esistono diversi tipi di Dissennatori, e se l'effetto del loro bacio può variare in base a qualche loro caratteristica particolare...

Ok, ce l'aveva fatta... dritta, concisa, sperava anche chiara; certo, se di fronte a lei ci fosse stata Monique, la domanda sarebbe stata ben piu' lunga e ricca di premesse, e magari si sarebbe fatta capire anche meglio, ma con il professore di Difesa si doveva andare dritti al sodo e, dal momento che il succo della domanda era quello, quello aveva detto.

Non voleva che Vastnor vedesse Glaedr, ma il giovane petauro evidentemente era di tutt'altro avviso... iniziò a muoversi da dentro alla tasca e il movimento fu colto immediatamente dal professore.

Mmmhh.
Fallo uscire


La ragazzina osservò il professore, quindi chinò la testa ad osservare i grandi occhi neri ed il musetto che nel frattempo erano spuntati dalla tasca della sua felpa

Dai vieni Glaedr – disse con un tono di voce dolce rivolta al suo cucciolo – puoi uscire, lui è buono, non ti farà del male.

Il petauro si incamminò sulla mano di Brianna, fidandosi delle sue parole, quindi si arrampicò sul braccio per andare ad accoccolarsi sulla spalla della ragazzina

Aveva paura, era spaventata la ragazzina? Certo che si, ma come farebbe una mamma col proprio bambino, cercò di non trasmettere le sue paure al suo cucciolo, di farlo sentire sicuro e protetto perchè c'era lei... ed in effetti era così che si sentiva col suo animaletto... finchè avesse avuto un alito di vita, avrebbe combattuto per lui, l'avrebbe difeso, sempre.

Lui è Glaedr

Disse semplicemente al professor Vastnor, indicando il suo cucciolo.

No, non l'avrebbe fatto uscire dalla stanza, se l'intento del professore era quello... al massimo ci sarebbero usciti insieme, ma niente e nessuno poteva dividere Brianna da Glaedr; e su questo punto Brianna era ferma e decisa.
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Messaggioda Sandyon » 14/07/2013, 16:19

In sincerità non si aspettava certo che ogni studentessa che avesse varcato la soglia del suo ufficio fosse un'altra piccola Arianna, fatto stava però che Brianna era una bambina molto insicura, impaurita, in parte coraggiosa, vero, ma un coraggio che veniva annichilito dal terrore.
Sandyon sapeva di fare un effetto simile a molti degli studenti, per questo non si preoccupava eccessivamente delle reazioni che essi avevano quando erano in sua presenza, ma adesso, quella studentessa aveva deciso addirittura di presentarsi da lui per parlare, quindi doveva trattarsi forzatamente di un argomento molto caro alla bambina, altrimenti di certo avrebbe cercato altre vie da seguire per informarsi.
Intanto, quell'animaletto nascosto nella felpa irritava non poco il docente di Difesa, il quale per qualche strano motivo si trattenne inizialmente dal chiederle di cacciarlo fuori e lasciargli prendere aria, ma tanto dovettero passare solo pochi altri secondi prima di costringersi ad invitarla a prendere il petauro e dargli modo di partecipare più attivamente a quella conversazione.

Volevo sapere, professore, se esistono diversi tipi di Dissennatori, e se l'effetto del loro bacio può variare in base a qualche loro caratteristica particolare...

- FLASH -

MediMago Asher, abbiamo ricevuto poco fa i risultati delle ricerche che ci chiese di svolgere Martedì scorso, hanno dato esito positivo, ecco qui la cartella clinica... risale al 29/01/2073.

Nome: Sandyon
Cognome: Vastnor
Età: 4 mesi e 13 giorni
Ricovero d'urgenza al settore pediatrico di terapia intensiva
Causa: "bacio" prolungato da parte di un dissennatore rosso, tempo totale 1 minuto e 26 secondi
Esito del trauma: Coma vegetativo della durata di 49 giorni, frequenza cardiaca al minimo, elettroencefalogramma quasi piatto
Effetti collaterali: Riduzione della quantità di felicità e serenità mentale a vita del soggetto del 32,8%, irreversibile

Immagine

Signori Vastnor, sono il MediMago Asher Brightless, vorrei parlarvi a proposito di vostro figlio...

Come sta il mio bambino?
La prego mi dica che sta bene, la prego...


Ophelia, per cortesia, fai parlare il dottore, calmati.

L'operazione è andata a buon fine, il piccolo è fuori pericolo, tuttavia si sono verificati dei problemi che non abbiamo potuto in alcun modo risolvere, poiché appartengono ad una branca di ricerca ancora del tutto sperimentale...

Qualche funzione vitale o qualcuno dei sensi che non andrà più?

Non esattamente, mister Vastnor, non esattamente...

E allora la prego parli, mi sta uccidendo in questo modo, glielo giuro!

... La creatura che ha colpito vostro figlio è un raro esemplare di Dissennatore, il Dissennatore Rosso.
Abbiamo poche informazioni su di lui ma sembra che con il suo bacio abbia del tutto annullato una percentuale di felicità nell'anima di vostro figlio.
Parlando in termini più pratici... Dovreste aspettarvi un figlio che per il resto della sua vita non sarà in grado di riprodurre adeguatamente emozioni positive o felici come tutti gli altri, stesso vale per dimostrazioni quali sorrisi, abbracci, affetto e via dicendo...


Quant'è questa percentuale dottore?

Di poco superiore al 30%...

Oh Merlino, il mio bambino... Il mio piccolo tesoro...

Questo dottore, significa che proverà meno emozioni nei confronti del prossimo?

Non saprei dirlo con esattezza, ma credo che non si vada a toccare l'intensità, ma la capacità di esporsi, di farlo capire.
Sandyon sarà meno capace di esternare l'affetto, l'amore, l'amicizia pur provandolo a quel 70% o poco meno che però per lui rimarrà un 100%.
Nella sua ottica riuscirà a sentire dentro di se gli stimoli, ma non ce la farà a dar loro vita, non del tutto, almeno.
... Se posso permettere una considerazione, c'è solo un mero lato positivo in tutto cio.


Sarebbe?

Il bambino soffrirà di meno, sempre il 30% in meno rispetto a tutti i dolori che gli potranno arrivare nella vita.
Avrà una resistenza maggiore alle delusioni, a tutto ciò che sarà volto a deteriorarne la serenità, perché in lui è già deteriorata.
So che non è molto, ma consolatevi, se non altro avrete un bambino più forte contro le avversità della propria esistenza.


Più forte ma meno vivo... Grazie comunque, immagino abbia fatto di tutto.
Ha provveduto lei all'operazione?


Oh no assolutamente, io mi sono specializzato da poco, ho fatto solo da assistente, ma richiesi io delle analisi specifiche per capire la ragione del malessere, avendo avuto una specie di intuizione.
Per questo mi sono preso la responsabilità di venire a parlarvi di persona.


Hai talento, ragazzo, sono certo che farai una sfavillante carriera se continuerai a pensare così ai tuoi pazienti...

Troppo gentile mister Vastnor, ho fatto solo il mio dovere... Adesso devo andare, vi consegneranno il bambino tra meno di un paio d'ore, giusto il tempo di qualche altro ulteriore accertamento.

MediMago Brightless...

Si madame?

... Non c'è proprio modo che un giorno trovino la cura per Sandyon?

Non voglio darle false speranze, ma è anche vero che la medicina magica è una scienza in continua evoluzione.
Bisogna provare ad attendere fiduciosi e nel frattempo, mai far sentire il malato come un malato, ma come tale e quale a noi!


Può star tranquillo che lo faremo dottor Brightless, grazie del tempo dedicatoci e buon lavoro.

Il piccolo ha una muscolatura notevole e una struttura ossea che fan ben sperare, crescerà forte e sano, ve lo assicuro!
Arrivederci e in bocca al drago per tutto.


- FINE FLASH -

Quanto suo padre gli mostrò quel ricordo, diversi anni prima, Sandyon sentì distintamente la voglia, il bisogno di piangere, ma non ci riusciva.
Quella maggiore forza di volontà della quale lo stesso Asher aveva parlato nella memoria gli impediva di lasciarsi andare completamente.
Adesso che Brianna Wollis gli stava facendo quella domanda, non poté non avere un veloce rimando a quei pensieri, a quei racconti della mente.
Anche se l'immaginazione lo condusse lontano in lungo un insieme di fotogrammi e voci che durarono al tempo almeno cinque minuti buoni, nel frattempo nel suo ufficio non passò che un secondo, simboleggiato dalle pupille dell'ex mercenario che si dilatarono un istante e poi tornarono normali, un dettaglio al quale la bambina non avrebbe mai potuto fare caso, calcolando che nemmeno riusciva a sostenerne lo sguardo.
Prima di provare a parlare, Vastnor la intimò di lasciare andare il piccolo esserino nascosto, il quale risalendole lungo il braccio arrivò fino alla spalla, fissando con i suoi occhi timidi quanto quelli della padrone proprio lo stesso professore.

Lui è Glaedr.

Nome singolare.
Come lo hai scelto?


Da quelle parole forse ella avrebbe potuto intuire che l'intento dell'uomo non era chiederle di far uscire dalla stanza l'animale, ma semplicemente fargli prendere fiato e non aver paura di esporlo alla luce del fuoco del camino, visto che le tende coprivano abbastanza quella del Sole.
Sospirò per qualche secondo il professore, fissandola negli occhi dopo la di lei risposta, cercando di pensare come metter giù l'argomento che lei aveva richiesto, non facendosi domande sul perché o sul per come avesse voluto proprio approfondire quella materia di Difesa.
Era poco influente il motivo, non stava a lui impicciarsi, inoltre ogni tanto vedere qualcuno interessato alla propria pelle faceva risalire di poco la reputazione che Vastnor aveva nei confronti dei suoi studenti, visti come svogliati convinti di non dover mai affrontare nulla di strano o pericoloso da quando il Mondo Magico aveva portato a vittoria la sua ormai antica e seconda guerra.

Esistono quattro tipi differenti di Dissennatori, per quanto i più comuni, quelli neri, hanno una superiorità di quantitativo rispetto agli altri almeno dell'80, se non 85%.
Le capacità di quello nero sono risapute e non mi sprecherò nel raccontarti dettagli che puoi trovare in biblioteca.
Gli altri tre esemplari più sconosciuti sono il Blu, il Rosso e il Bianco.
Il primo ed anche meno preoccupante, non può essere scalfito da patronus non corporei ma allo stesso tempo è vulnerabili agli incantesimi.
Lui stesso può sfruttare per offensiva le magie che conosciamo anche noi, ma solo di livello medio-alto, per intenderci, quelli che si possono apprendere pienamente fino alla fine del vostro percorso di studi attuale.
Il secondo...


In quel frangente Sandyon si permise di chiudere un momento gli occhi, per poi riaprirli subito, tornando al discorso.

... Il secondo ha il potere, grazie al suo bacio e come il Dissennatore nero, di privarti della felicità, ma a differenza del suo simile meno pericoloso, tale felicità ti viene asportata dall'anima in maniera irreversibile e non può più essere riacquistata.
Fortunatamente al mondo c'è una percentuale di Dissennatori Rossi pari al 3% e sono praticamente assenti nella zone europea.


Tecnicamente saldo nel tono, serio e sicuro, egli non diede a vedere nessun segno di particolare cedimento, a parte quella chiusura delle palpebre che comunque poteva essere ricondotta alla normale e motivata stanchezza fisica al seguito di una lunga giornata di lezioni e lavoro di correzione.

Per ultimo, abbiamo il Bianco che anche se più presente del Rosso sulla superficie terrestre, è il più temibile.
Di grandezze doppie rispetto ad un Dissennatore normale, è completamente immune al patronus se non corporeo e senziente.
Possiede una speciale capacità illusoria grazie alla quale fa rivivere alla vittima designata i ricordi di momenti belli della sua vita distorti in modo che risultino orribili, deprimenti, dolorosi.
Il soggetto in quell'istante crederà fermamente che tutto ciò che sta vedendo è reale e ciò lo potrebbe portare alla pazzia o al suicidio.
Questo potere non si attiva con un bacio ma ad area, in un raggio di dieci metri dal Dissennatore.
L'effetto dell'illusione non si esaurisce una volta che la creatura è stata scacciata, ed anzi, prosegue nei sogni o in fantasie macabre ad occhi aperti per i successivi 15 giorni, accompagnati da brividi, sudore, febbre alta oltre i 40° ed emorragie cerebrali spontanee con relativa fuoriuscita di sangue dai padiglioni auricolari.
E' in grado di sfruttare incantesimi anche di livello avanzato ma non le Maledizioni Senza Perdono.
Sono immuni a tali poteri i Vampiri, i Centauri, Al tempo che fu i Druidi e le Ninfe.
Ogni altra creatura registrata fino ad oggi è soggetta al volere del Bianco e nella maggior parte dei casi l'esito finale è la morte.


Dopo aver concluso la spiegazione, rimase in solenne silenzio, incrociando le braccia al petto e fissando serio e glaciale la ragazzina.
Troppo duro e schietto? Poteva infiocchettare meglio il discorso? E perché mai? Lui era Sandyon Vastnor, mica Simon McDullan.
In fondo era la verità, gli effetti erano tali e non c'era proprio motivo per spiegarli in modo diverso.
Un respiro profondo, un'occhiata più scintillante.

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Messaggioda Brianna » 14/07/2013, 22:15

Il professore le aveva chiesto di fare uscire Glaedr... la ragazzina per un istante aveva temuto che volesse farlo uscire dalla stanza e sapeva che, se così fosse stato, poteva dire addio alle conoscenze che lo stesso professore le avrebbe potuto elargire dal momento che non aveva nessunissima intenzione di separarsi da lui, ma in un certo senso Sandyon la sorprese nel momento in cui lei glielo presentò

Nome singolare.
Come lo hai scelto?


Un sospiro di sollievo alle parole del docente, che forse lui avrebbe percepito, e che le fece alzare lo sguardo per rivolgerlo al viso dell'uomo.

A dire la verità non l'ho scelto io il nome... cioè – tentò di spiegare la ragazzina mentre la paura che aveva di quell'uomo un po' iniziava ad andare via mentre prendeva sicurezza parlando di Glaedr e gli occhi le si illuminavano, come sempre quando parlava del suo cucciolo – Glaedr è il nome che mi è venuto in mente la prima volta che l'ho visto, come se fosse fatto apposta per lui quindi, in un certo senso, il nome l'ha scelto lui, non so se mi sono spiegata...

Un mezzo secondo di pausa, prima di proseguire nel spiegare da dove derivava quel nome

Glaedr in realtà è il nome di un drago di una serie fantasy babb---

Tacque, rendendosi conto che forse a Sandyon Vastnor tutte quelle informazioni sull'origine del nome del suo petauro magari non interessavano per nulla, anche se le risultava parecchio difficile credere che la domanda fosse stata posta per gentilezza verso di lei.

Il sospiro del professore fu per Brianna molto più eloquente di mille parole, e quando lui la fissò, si trovò incapace a sostenere il suo sguardo e quindi chinò la testa, mentre iniziava a giocherellare – in modo del tutto inconsapevole – con il polsino della manica della sua felpa.

Qualche istante più tardi il professore di Difesa iniziò a rispondere alla sua domanda

Esistono quattro tipi differenti di Dissennatori, per quanto i più comuni, quelli neri, hanno una superiorità di quantitativo rispetto agli altri almeno dell'80, se non 85%.
Le capacità di quello nero sono risapute e non mi sprecherò nel raccontarti dettagli che puoi trovare in biblioteca.


La ragazzina annuì, aveva imparato molte cose sui Dissennatori... solo ora, però, grazie al professore, comprendeva quanto quello che aveva imparato in Biblioteca fosse di un solo tipo di Dissennatore, quello nero appunto, anche se in nessun libro aveva mai trovato traccia del fatto che ne esistessero di quattro tipi.

Gli altri tre esemplari più sconosciuti sono il Blu, il Rosso e il Bianco.

Appuntò nella sua mente il colore con cui si distinguevano gli altri tre, quelli di cui nessun libro parlava.

Il primo ed anche meno preoccupante, non può essere scalfito da patronus non corporei ma allo stesso tempo è vulnerabili agli incantesimi.
Lui stesso può sfruttare per offensiva le magie che conosciamo anche noi, ma solo di livello medio-alto, per intenderci, quelli che si possono apprendere pienamente fino alla fine del vostro percorso di studi attuale.


Quindi i Dissennatori Blu possono anche fare incantesimi

si appuntò mentalmente Brianna

Il secondo...

Un istante di pausa da parte del professore... la ragazzina sollevò gli occhi su di lui, ben attenta però a non incrociarne lo sguardo; la pausa non durò che un battito di ciglia e subito il professore riprese a parlare... e Brianna non avrebbe mai e poi mai potuto capire cosa si celava davvero dietro quel brevissimo istante di pausa.

... Il secondo ha il potere, grazie al suo bacio e come il Dissennatore nero, di privarti della felicità, ma a differenza del suo simile meno pericoloso, tale felicità ti viene asportata dall'anima in maniera irreversibile e non può più essere riacquistata.
Fortunatamente al mondo c'è una percentuale di Dissennatori Rossi pari al 3% e sono praticamente assenti nella zone europea


Era molto attenta la ragazzina, pendeva – letteralmente – dalle labbra del professore, mentre un paio di domande si affacciavano nella sua mente ma, ben consapevole di chi fosse il professore che aveva di fronte e di come fosse solito comportarsi a lezione, rimase zitta e tenne per se le sue domande, sperando di potergliele porre una volta che lui avesse finito di parlare

Per ultimo, abbiamo il Bianco che anche se più presente del Rosso sulla superficie terrestre, è il più temibile.
Di grandezze doppie rispetto ad un Dissennatore normale, è completamente immune al patronus se non corporeo e senziente.
Possiede una speciale capacità illusoria grazie alla quale fa rivivere alla vittima designata i ricordi di momenti belli della sua vita distorti in modo che risultino orribili, deprimenti, dolorosi.
Il soggetto in quell'istante crederà fermamente che tutto ciò che sta vedendo è reale e ciò lo potrebbe portare alla pazzia o al suicidio.


Non fece caso, inizialmente, alla capacità di questo tipo di Dissennatore, troppo occupata a immaginare quanto male avrebbe potuto fare un essere di siffatta natura, ma focalizzò la sua attenzione sul patronus con cui lo si poteva combattere...

Il patronus corporeo e senziente... è quello di cui ho chiesto alla Vireau, sono sicura... ed è un discorso più complesso delle Illusioni ha detto...

Questo potere non si attiva con un bacio ma ad area, in un raggio di dieci metri dal Dissennatore.
L'effetto dell' illusione non si esaurisce una volta che la creatura è stata scacciata, ed anzi, prosegue nei sogni o in fantasie macabre ad occhi aperti per i successivi 15 giorni, accompagnati da brividi, sudore, febbre alta oltre i 40° ed emorragie cerebrali spontanee con relativa fuoriuscita di sangue dai padiglioni auricolari.


Illusione?

Aprì la bocca per parlare, ma rimase bloccata un attimo... quello era Sandyon Vastnor, se l'avesse interrotto mentre parlava, mentre le spiegava qualcosa... Brianna non aveva il coraggio nemmeno di immaginare cosa le sarebbe potuto succedere.
Richiuse la bocca, mentre il professore continuava la sua spiegazione

E' in grado di sfruttare incantesimi anche di livello avanzato ma non le Maledizioni Senza Perdono.
Sono immuni a tali poteri i Vampiri, i Centauri, Al tempo che fu i Druidi e le Ninfe.
Ogni altra creatura registrata fino ad oggi è soggetta al volere del Bianco e nella maggior parte dei casi l'esito finale è la morte.


Aveva finito di parlare, aveva dato a Brianna pù informazioni di quanto lei stessa non si fosse aspettata, ed ora, braccia incrociate al petto, la fissava in un modo che le fece nuovamente chinare la testa... non riusciva proprio a sostenere il suo sguardo.

Altre domande?

Le stava davvero dando la possibilità di porre delle domande? Sollevò lo sguardo verso il professore, per vedere se la stava prendendo in giro... no, non sembrava...

Beh, ecco... io... - iniziò incerta, mentre man mano che parlava prendeva sicurezza – ha detto che i Dissennatori Rossi ormai non sono più presenti in Europa... vuol dire che sono da qualche altra parte del globo? Tipo in... Giappone? E... come fa una persona a vivere quando le viene asportata in modo irreversibile la felicità dall'anima?

Perchè chiedere proprio del Giappone? Per il semplice fatto che era per metà giapponese nonostante non sembrasse assolutamente dall'aspetto fisico e, soprattutto, mamma non parlasse mai della sua patria natia con nessuna delle due figlie; ma questo non toglieva che, nonostante la ragazzina non sapesse, all'effettiva, quasi nulla del Giappone, non si sentisse in un certo qual modo un po' giapponese anche lei. E soprattutto la seconda domanda... se solo Brianna avesse saputo quello che era successo molti e molti anni prima al professore, allora non avrebbe mai e poi mai osato tanto... ma come poteva lei, sapere? La voce del professore non era cambiata di tono, aveva snocciolato quei dati come se fossero stati letti da un libro e poi ripetuti, non certo come se l'avesse vissuto – e lo stesse tutt'ora vivendo - in prima persona.

Attese la risposta del professore, mentre alcune parole iniziarono a ronzarle in testa, finchè, ad un certo punto, non riuscì più a trattenerle, ed uscirono, quasi senza il suo permesso

L'illusione, il Bianco, la fa attraverso la music--

Appena si rese conto di ciò che aveva detto, si portò la mano a coprire la bocca

Stupida, stupida, stupida, mille volte stupida! - Iniziò a rimproverarsi Brianna, che era riuscita a mantenere il segreto per...quanto? Un anno? E pensava di meritarsi in questo modo la fiducia di Monique? E con chi poi aveva parlato? Proprio con il compagno della Vice... quanto era stata stupida a parlare in quel modo... - appena lo saprà mi oblivierà, lo so.

Brianna si era tradita da sola; se fosse stata un attimo più grande, avrebbe finito la domanda con nonchalance senza gesti particolari e allora solo se il professore avesse saputo cosa erano le illusioni avrebbe potuto indagare, ma il fatto stesso del suo gesto – fatto sicuramente perchè ancora troppo bambina e troppo ingenua per saper bluffare – avrebbe fatto insospettire anche qualcuno che non aveva la più pallida idea di cosa fossero le Illusioni.

Osservò la reazione del professore alla sua ultima domanda, sperando ed allo stesso tempo temendo che lui sapesse cosa fossero... Sperava che lo sapesse perchè in quel caso non avrebbe fatto un danno così grave, ma allo stesso tempo lo temeva perchè, se lui sapeva, avrebbe anche potuto parlarne con Monique, e la francese non aveva scherzato affatto quando aveva affermato che avrebbe dovuto obliviare chi fosse venuto a conoscenza delle Illusioni senza il suo esplicito consenso... quello che non aveva detto, ma che a Brianna sembrava chiaro ora più che mai, era che avrebbe obliviato anche lei, e la ragazzina sapeva che Monique l'avrebbe fatto, senza ma e senza se... era stata chiara, nelle mani sbagliate non solo erano pericolose, ma addirittura mortali.
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Messaggioda Sandyon » 19/07/2013, 15:06

Glaedr in realtà è il nome di un drago di una serie fantasy babb---

... Mh?
Cosa c'è, ti sei morsa la lingua?
Prosegui.


Nonostante Sandyon potesse sembrare un tipo molto chiuso, scontroso e poco interessato ai dettagli del prossimo, c'erano delle volte nelle quali con delle piccole domande e dei piccoli gesti mostrava un lato più umano, meno duro e più malleabile, forse shoccando il prossimo.
Gli occhi dell'uomo rimasero sulla piccola figura che sostava sulla spalla della delfina, la quale appariva come molto legata alla bambina e per nulla intenzionata a separarsene un solo minuto. La verità era che anche Vastnor possedeva un animale con un'indole fedele molto simile, Dastel, il suo coyote, per questo quando si trattava di conversare a proposito di certi argomenti, egli non appariva praticamente annoiato o infastidito.
Dopo aver quindi ascoltato la spiegazione riferita al nome del piccolo animale, il docente iniziò a snocciolare tutti i dettagli salienti a proposito della domanda posta da Brianna, prendendo in esame i vari colori dei Dissennatori, le loro caratteristiche e i loro poteri, il modo per confrontarli e la loro percentuale di comparsa verso i maghi e le streghe del Mondo Magico.
Ben consapevole che era molto strano venire a sapere di tutte quelle varietà di mostri oscuri, l'uomo fece attenzione ad osservare ogni minimo cambiamento di espressione negli occhi e nell'espressione della ragazzina, afferrando il concetto ben chiaro che in parte non le bastava sapere solo quello ma qualcos'altro le ronzava in testa, altre domande, altri quesiti, altri dubbi bisognosi di risposte e chiarimenti.
Decise allora di lasciarle il modo di esporre alcuni di questi pensieri, così da concludere una volta per tutte la questione e mandarla via in modo da poter tornare a dedicarsi dei propri affari...

Beh, ecco... io... ha detto che i Dissennatori Rossi ormai non sono più presenti in Europa... vuol dire che sono da qualche altra parte del globo? Tipo in... Giappone?

La dislocazione dei Rossi è abbastanza casuale.
E' una creatura che aleggia e viaggia senza meta, rifiutando i climi temperati, per questo nella maggior parte del continente europeo o pressoché impossibile incontrare degli esemplari del genere.
Il Giappone non è così diverso da noi ed anzi, possiede temperature anche lievemente più alte delle nostre, per questo credo proprio che in luoghi simili un Rosso non ci finirebbe mai, nemmeno per sbaglio.
Locazioni più frequenti dove trovarli sono nei paesi a carattere termometrico rigido: Canada, Poli, Groenlandia, Islanda e Fiordi.


E... come fa una persona a vivere quando le viene asportata in modo irreversibile la felicità dall'anima?

Sarebbe bastato farle una sorta di biografia veloce e sintetica della propria vita, così le avrebbe dato una risposta precisa ed esaustiva.
Purtroppo non era da Sandyon sbandierare ai quattro venti il suo malessere, tant'è che con Monique ci aveva impiegato più di un anno.
In realtà dentro di se apprezzò la curiosità della ragazzina ma non poteva assolutamente darle una risposta che le facesse pensare in qualche modo che lui avesse subito un destino uguale a quello che lei aveva chiesto. Le voci giravano sempre troppo in fretta all'interno del Castello, per altro molto spesso ingigantite, e al professore non andava di fare una strage di studenti proprio adesso che aveva imparato a sopportare Hogwarts.
Dovette quindi forzatamente essere evasivo e distaccato, cercando al contempo di darle ad intendere che la verità, falsa, era che non sapeva assolutamente ipotizzare una casistica simile perché non l'aveva mai vista né tanto meno vissuta.

Le persone colpite da un Dissennatore Rosso probabilmente non si accorgono di essere meno felici.
Vivono ogni giorno pensando di dare il massimo dal loro animo ma in realtà quello il massimo non è.
Ci sono poi quelle che capiscono di essere diverse, guardando la realtà nel comportamento altrui, mentre invece c'è chi rifiuta di accettarlo.
In ogni caso sono solo supposizioni, l'idea migliore sarebbe rivolgere questa domanda ad un MediMago esperto, Wollis.


L'illusione, il Bianco, la fa attraverso la music--

La corista si mise la mano davanti la bocca per bloccare l'incedere di parole che era fuoriuscito dalle labbra quasi senza permesso.
Le palpebre dell'uomo si assottigliarono, fissandola abbastanza interrogativo e perplesso... Lei sapeva qualcosa a proposito delle illusioni.
Le possibilità a quel punto erano due: o le aveva esposto la cosa la compagna oppure sapeva di questo segreto per conto proprio.
Una tale pratica era conosciuta a pochissime persone, le quali, esenti Monique, non erano di certo ben viste agli occhi del professore.
Sospirò piuttosto contrariato, posando le mani sulla cattedra con un colpo non troppo violento ma comunque abbastanza spaventoso.
Si alzò in piedi, aggirando la scrivania ed arrivando a meno di un metro dalla giovincella con sopra la spalla il petauro.
Messosi in ginocchio così da trovarsi a contatto stretto con i suoi occhi, sbatté le palpebre un paio di volte, parlando con tono più basso e minaccioso.

Ti conviene dirmi immediatamente dove hai sentito a proposito di una tecnica simile... E non osare mentirmi.
Le conseguenze potrebbero bloccarti la crescita.


Era meglio che lei dicesse tutto quanto e piuttosto chiedesse poi al docente di mantenere il segreto, piuttosto che stare zitta e rifiutarsi di rispondere, anche perché Sandyon Vastnor dopo la conversazione avuta con l'amico Asher qualche settimana prima, era ancora più attento e sospettoso nei confronti di chi girava per i corridoi e sentire un riferimento così palese alle arti sfoggiate dalla minore delle sorelle Vireau, Veronique, di certo non poteva che metterlo in forte agitazione e allo stesso tempo, rabbia e stato di inquisizione.
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Messaggioda Brianna » 20/07/2013, 22:43

La ragazzina aveva iniziato a raccontare al docente di Difesa da dove derivava il nome Glaedr, ma ad un certo punto si era bloccata, pensando che queste cose non interessassero al professore, sempre così burbero e decisamente poco incline a conoscere cose che interessavano gli altri, ma stavolta Brianna aveva decisamente sbagliato le sue valutazioni, infatti, non appena si era bloccata ci aveva pensato Vastnor a farla proseguire, seppur con il suo solito modo di fare brusco

... Mh?
Cosa c'è, ti sei morsa la lingua?
Prosegui.


Brianna lo guardò, incuriosita... cioè... davvero gli interessava sapere qualcosa di più su Glaedr?

Ma la domanda di proseguire, seppur posta in quel modo antipatico, fece un enorme piacere a Brianna, che si chiese se, da qualche parte, fosse nascosto un Sandyon quasi dolce... di sicuro questa domanda portò la giovane a riconsiderare il docente, che forse non era poi così tremendo come credeva, bastava solo conoscerlo un po meglio... si sbagliava? Chissà... per ora era quello che pensava.

No... credevo non le importasse – rispose con una sincerità disarmante la ragazzina, che ora iniziava a perdere la paura che aveva provato fino a quel giorno per il docente - come stavo dicendo Glaedr è il nome di un drago dorato di una serie fantasy babbana... è uno degli ultimi draghi rimasti ed è molto legato al suo cavaliere... è molto forte, ma allo stesso tempo gentile con il protagonista e quando muore... beh, continua a dare comunque i suoi suggerimenti al protagonista... la saga ce l'ha letta papà una volta... Glaedr – e qui lo sguardo della ragazzina cadde sul suo cucciolo, segno che aveva finito di parlare del drago – beh, lui non è un drago e non è dorato, ma penso che sia la forza del nome che porta a dargli forza... l'ha scelto lui, e credo che, alla fin fine, un motivo ci dev'essere.

Tacque, avendo finito di parlare, e si dispose, con l'animo più sereno, ad ascoltare la risposta alla sua domanda... il fatto di aver parlato di Glaedr l'aveva messa in un certo senso a suo agio, e pur non riuscendo comunque a sostenere lo sguardo de docente, non era più così spaventata come lo era appena aveva varcato la soglia dell'ufficio di Sandyon Vastnor.

Man mano che il professore parlava, numerose domande invadevano il cervello della ragazzina ma, ben sapendo chi fosse il professore che aveva di fronte, non osava interromperlo; solo alla fine, quando lui le chiese se avesse domande da porre, la ragazzina aveva osato dar voce ai suoi dubbi ed un Vastnor finanche troppo disponibile aveva risposto ai suoi dubbi, anche quando aveva posto un domanda un po' particolare, come quella che chiedeva in che modo potesse vivere una persona una volta che era stata “baciata” da un Dissennatore Rosso

Le persone colpite da un Dissennatore Rosso probabilmente non si accorgono di essere meno felici.
Vivono ogni giorno pensando di dare il massimo dal loro animo ma in realtà quello il massimo non è.
Ci sono poi quelle che capiscono di essere diverse, guardando la realtà nel comportamento altrui, mentre invece c'è chi rifiuta di accettarlo.
In ogni caso sono solo supposizioni, l'idea migliore sarebbe rivolgere questa domanda ad un MediMago esperto, Wollis.


Nessun particolare tono di voce, nessunissima indicazione che quella verità potesse non essere tale, Brianna prese per oro colato quella verità detta dal professore ed annuì al dire del docente che, per avere maggiori informazioni, avrebbe dovuto rivolgersi ad un MediMago esperto ma, almeno per ora, non l'avrebbe fatto, principalmente per due motivi: in primis non aveva idea di chi fosse il MediMago esperto in questione e, in secondo luogo, non credeva che un MediMago avrebbe trovato il tempo di rispondere alle domande di una tredicenne... se i MediMaghi erano indaffarati anche solo la metà di quanto lo era il suo papà – un neurochirurgo babbano – di sicuro non avrebbero avuto tempo di prestare attenzione ad una ragazzetta perchè – che le piacesse o meno – questo era, una ragazzetta.

Fu qualche istante più tardi che conobbe un lato particolare ed inquietante del professor Vastnor, quando le sfuggì una domanda che non avrebbe mai e poi mai dovuto porre perchè aveva fatto in modo che il professore di Difesa venisse a conoscenza del suo segreto con Monique.

Mentre lei si dava mentalmente della stupida per quello che aveva detto, il professore aveva iniziato a fissarla, poi aveva sbattuto le mani sulla cattedra, facendo sussultare la giovane Brianna.

Quando poi si era alzato dalla sua sedia per avvicinarsi alla ragazzina – ora spaventata più che mai – la parte più razionale di lei le aveva urlato di scappare via, l'espressione del viso di Vastnor non prometteva nulla di buono, ma era anche vero che non sarebbe riuscita ad alzarsi da quella sedia nemmeno se lo avesse voluto, troppo annichilita dalla paura che stava provando.

Il professore si avvicinò moltissimo alla ragazzina, e questa cercò di tirarsi indietro, ma venne ovviamente bloccata dallo schienale della sedia... avrebbe voluto fondersi con essa e scomparire.

Lo vide inginocchiarsi e portarsi all'altezza dei suoi occhi... la ragazzina lo osservava sempre più spaventata, bianca in viso e con le pupille dilatate dalla paura

Ora cosa vuole farmi?

Ti conviene dirmi immediatamente dove hai sentito a proposito di una tecnica simile...

Le parole, il tono basso e minaccioso del docente avrebbero dovuto convincere una Brianna così tanto spaventata a parlare, a svuotare il sacco immediatamente, ma la giovane aveva fatto una promessa tanto tempo prima

Le sarei grata, signorina Wollis, se non facesse parola di ciò che ha visto e sentito oggi con nessuno, per nessun motivo: come avrà capito non si tratta di un argomento qualsiasi, e vorrei evitare di dover Obliviare le persone che ne verranno a conoscenza senza il mio esplicito permesso.

Si, professoressa… le illusioni rimarranno dentro questa stanza, promesso.


La ragazzina rimase zitta, impaurita e tremante certo, ma pur sempre in rigoroso silenzio... non voleva tradire maggiormente la fiducia della Vireau... ma nella stanza di Sandyon Vastnor non c'era solo lei... c'era anche un piccolo petauro che, al pari della sua padroncina, era stato spaventato dal modo di fare di Sandyon e, per cercare di nascondersi in qualche modo dall'uomo ora così pericolosamente vicino, aveva perso l'equilibrio e si era dovuto aggrappare in qualche modo alla felpa di Brianna per non cadere a terra.

Sentire la paura di Glaedr la aiutò, in un certo senso, a dominare la propria, mentre prendeva forma, nella mente della ragazzina, l'idea di non raccontare la verità al professore

E non osare mentirmi. Le conseguenze potrebbero bloccarti la crescita.

Che le avesse letto nel pensiero? No, molto più probabilmente, essendo stata - la ragazzina - catapultata in una zona di terrore puro, non era riuscita a mascherare le sue intenzioni... non che fosse capace di mentire, lei era assolutamente ignorante nell'arte di sotterfugi menzogne e compagnia varia, ma chiaramente, quando si è terrorizzati, le maschere che si potrebbero indossare sono ancora più difficili da mettere.

Fu solo la paura che il professore, così pericolosamente vicino, facesse del male al suo Glaedr che la convinse a parlare... non avrebbe aperto bocca se fosse stata da sola, ma con Glaedr... con lui tutto era diverso... era il suo punto forte, ma il fatto di volergli così tanto bene poteva anche trasformarsi nel punto debole di Brianna.

E'... è stata la pro... professoressa Vireau a parlarmene... lei... io... io non riuscivo ad eseguire un... un esercizio e allora mi... mi ha fatto chiudere gli occhi e... mi ha portata in una foresta bellissima... i-io n-non sapevo che fosse una...illusione e qu-quando ho visto il tutto sgre-sgretolarsi sotto ai miei occhi n-non potevo crederci... ci ho p-pensato per settimane prima di... di andare da lei e alla fine...alla fine m-mi ha spiegato cos'aveva fatto e me l'ha... me l'ha fatto vedere u-un'altra volta... lei è... è bravissima – gli occhi della ragazzina erano bassi, la testa china, il tono spaventato e un po' balbettante, neanche avesse preso la McDullanite, e solo l'ultima frase era stata detta con un tono di voce leggermente ammirato per le prodezze della Vireau - però... però mi ha fatto promettere che non l'avrei detto a nessuno... la prego, non lo dica alla professoressa Vireau, per favore...

Le ultime parole erano state pronunciate in tono di supplica, mentre le lacrime – dovute alla rabbia che provava verso se stessa per aver tradito così la fiducia che Monique aveva riposto in lei – minacciavano di uscire da un momento all'altro... non ne aveva mai parlato con nessuno, nemmeno con Sayuri, che pure sapeva tutto di Brianna, ma si era tradita con il professor Vastnor... e se Monique fosse venuta a saperlo comunque? Chi le garantiva che Vastnor non avrebbe raccontato tutto alla propria compagna dandole così modo di sapere quanto poco affidabile fosse Brianna stessa? Quanto gelosamente aveva custodito quel segreto, persino con la sorella, cercando ogni volta che l'argomento si avvicinava pericolosamente di svicolare, per non dar modo alla sorella di porre domande per così dire, scomode? Ed ora aveva buttato tutto alle ortiche, come si suol dire tra babbani... come poteva non essere arrabbiata con se stessa? Sapeva che, da quel momento in poi, sarebbe stata molto ma molto più cauta nel parlare, ma ormai il danno era fatto e quindi poteva solo sperare che Sandyon le promettesse che non ne avrebbe parlato con Monique, e sperare che poi la mantenesse, quella promessa.

La ragazzina proseguì con le parole

Io... io non ne ho mai parlato con nessuno, ma...la professoressa mi ha detto che... che se un giorno vorrò imparare sarà...sarà lei stessa ad insegnarmelo, ma solo se sarò abbastanza forte... ora...ora non vorrà più farlo

Il tono della voce di Brianna era ora sconsolato; che Monique non avesse voluto più insegnarle quella pratica alla quale pensava così spesso, e che ormai era quasi certa che avrebbe voluto imparare, era quasi un dato di fatto... aveva tradito la sua fiducia, come poteva ora anche solo lontanamente pensare che Monique gliel' avrebbe insegnata comunque?

Per favore, non glielo dica

ripetè nuovamente la ragazzina, in tono di supplica, nella segreta speranza che Sandyon Vastnor non raccontasse nulla alla sua compagna.
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Messaggioda Sandyon » 28/07/2013, 15:02

E'... è stata la pro... professoressa Vireau a parlarmene... lei... io... io non riuscivo ad eseguire un... un esercizio e allora mi... mi ha fatto chiudere gli occhi e... mi ha portata in una foresta bellissima... i-io n-non sapevo che fosse una...illusione e qu-quando ho visto il tutto sgre-sgretolarsi sotto ai miei occhi n-non potevo crederci... ci ho p-pensato per settimane prima di... di andare da lei e alla fine...alla fine m-mi ha spiegato cos'aveva fatto e me l'ha... me l'ha fatto vedere u-un'altra volta... lei è... è bravissima

Smettila di balbettare, alimenti la mia irritazione.

Però... però mi ha fatto promettere che non l'avrei detto a nessuno...
La prego, non lo dica alla professoressa Vireau, per favore...


Rimase a fissare la ragazzina per diversi secondi, analizzando le sue parole e cercando nel contempo di risultare il più convincente possibile qualora ella non stesse dicendo la verità e quindi spingerla a parlare e dire davvero come stavano le cose.
Ma Brianna non disse altro per diversi secondi, dimostrando che non c'era molto da aggiungere e quella era l'assoluta verità.
Monique le aveva parlato delle illusioni: trovava la cosa un po' assurda, considerando il potere che celava una tecnica simile, ma evidentemente quando si parlava di musica e delle persone che volevano apprenderla, la francese superava ogni blocco e si apriva completamente al prossimo; aveva fatto lo stesso con Robyn, il nipote, ed ora anche con la delfina del coro, la quale aveva deciso di custodire molto gelosamente il segreto.
Collegare le illusioni del "Bianco" con le capacità della Vice Preside fu un processo istantaneo, inconscio e istintivo... In molti altri individui Sandyon l'avrebbe vista come una debolezza, ma ad una bambina non si poteva fare una simile colpa o affibbiare un tale difetto, era ancora troppo giovane.
Espirò profondamente, posando la destra sulla cattedra per poi alzarsi in piedi. Il petauro lo guardava e tremava, impaurito anche lui della sorte della padrona e della propria, ma contro ogni aspettativa, il docente avvicinò cauto e tranquillo la mancina alla testolina dell'animale e la carezzò.
Dopo di che, tornò al proprio posto, convincendo la studentessa a parlare ancora.

Io... io non ne ho mai parlato con nessuno, ma...la professoressa mi ha detto che... che se un giorno vorrò imparare sarà...sarà lei stessa ad insegnarmelo, ma solo se sarò abbastanza forte... ora...ora non vorrà più farlo

Bisogna imparare a tenere la bocca chiusa.
Potrebbero esserci momenti futuri nella tua vita, nei quali un segreto rivelato o meno costerà la tua vita o causerà eventi imprevedibili.
Cosa dovrei fare secondo te, adesso?


Per favore, non glielo dica!

La voce di Brianna era supplichevole, strozzata da qualche lacrima che faceva fatica ad uscire per via della volontà della piccola, la quale non voleva in nessun modo tradire la fiducia che la professoressa di incantesimi aveva riposto in lei.
Sandyon la fissò molto a lungo, trattenendo quella suspance tipica anche delle proprie lezioni, quando nessuno sapeva se aveva fatto qualcosa di male oppure si era bloccato solo per riprendere fiato.
Così, la Wollis voleva imparare ad eseguire le illusioni musicali: traguardo molto difficile da raggiungere, complesso e interessante.
Ricordava quando il nipote gli disse una cosa simile, chiedendogli però di non farlo sapere alla futura consorte, non reputandosi minimamente all'altezza, e mentre guardava la delfina osservava la stessa identica espressione, quella stessa nebbia nello sguardo di chi sa che non è ancora pronto o che forse non lo sarà mai, ma vorrebbe tanto esserlo.

... Perché vorresti apprendere una pratica simile?

Non si espresse ancora sul fatto di poter dire o meno la faccenda a Monique, facendo passare la questione in secondo piano rispetto al desiderio della piccola di imparare l' "Imago Musicum". Pensando alla sorella della compagna e al modo in cui, a differenza della maggiore, sfruttava un tale potere inimmaginabile, decise prima di tutto di chiedere a freddo i motivi di una simile scelta da parte della candidata apprendista.
Ormai Vastnor aveva imparato a tradurre sguardi e cambi di tono o respiro per determinare se una persona stesse dicendo o meno la verità, per questo aveva la certezza che di sicuro la risposta a quel quesito, se falsa, non sarebbe sfuggita al suo giudizio.

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Messaggioda Brianna » 29/07/2013, 21:01

Era riuscita a spiegare, in qualche modo, al professor Vastnor che era stata la Vireau a parlarle delle Illusioni la prima volta, a spiegarle come questa pratica potesse essere contemporaneamente bellissima e pericolosissima, e – sempre la Vireau – le aveva fatto promettere che non avrebbe dovuto farne parola con nessuno, mai, per nessun motivo; ed invece Brianna alla fine aveva parlato.

All'inizio, terrorizzata com'era, aveva iniziato a balbettare, ma il professore di Difesa l'aveva bloccata subito

Smettila di balbettare, alimenti la mia irritazione.

Brianna era rimasta a testa china, cercando di evitare di irritarlo ancora di più smettendo di balbettare alla McDullan... in qualche modo era riuscita a controllarsi, anche se la presenza del docente così vicino a lei, ma soprattutto a Glaedr, le metteva molta, ma molta ansia.

Quando vide la mano di Sandyon avvicinarsi al suo petauro non capì immediatamente che non voleva fare nulla di male al suo cucciolo e reagì in modo istintivo

Lo lasci stare!

Quasi gli gridò contro, vocetta stridula e spaventata certo, ma intrisa di coraggio, mentre la sua mano andava a muoversi verso quella del professore per farle cambiare traiettoria ed allontanarla da Glaedr.

Certo, Brianna sapeva benissimo di essere assolutamente inferiore rispetto alla persona che si trovava di fronte, sia sul campo magico che su quello prettamente fisico... sapeva che, se solo avesse voluto, Sandyon l'avrebbe distrutta con un semplice movimento della bacchetta, ma nessuno, nemmeno Sandyon Vastnor avrebbe potuto fare del male al suo petauro senza che lei non provasse almeno a difenderlo.

Non appena si rese conto dell'errore abbassò la mano e sussurrò un

Mi scusi

a malapena udibile.

Non era dovuto al fatto di non aver compreso le reali intenzioni dell'uomo e quindi di avergli urlato contro, ma solo perchè pensava – ma non ne era sicura – di avergli sfiorato il polso o la mano con il suo gesto inconsulto, e questo non andava fatto.

La mano del docente si avvicinò quindi alla testolina di Glaedr che forse, ben più intelligente della ragazzina, o forse rassicurato dalle prime parole che gli aveva detto Brianna – che Sandyon era buono e non le avrebbe fatto del male – si lasciò accarezzare dal docente.

Vedere Sandyon Vastnor accarezzare la testolina di Glaedr fu un'immagine quasi scioccante per Brianna, che tutto si sarebbe aspettata da quell'uomo, tranne una manifestazione di dolcezza... l'ombra di un sorriso si palesò sulle labbra della ragazzina, pur ancora tremante ed impaurita.

Dopo aver accarezzato il cucciolo, il professore era tornato al proprio posto

Bisogna imparare a tenere la bocca chiusa.

Annuì la giovane Delfina... lo sapeva, lo sapeva eccome... l'unico motivo per cui aveva parlato era stata la paura che lui potesse fare del male a Glaedr... non si era resa conto, la ragazzina, che amare tanto qualcuno – essere umano o animale che fosse - rendeva vulnerabile, e forse non se ne sarebbe resa conto mai.

Potrebbero esserci momenti futuri nella tua vita, nei quali un segreto rivelato o meno costerà la tua vita o causerà eventi imprevedibili.

Aveva ragione il professore, nessuno poteva negarlo ma forse, per allora, Brianna avrebbe imparato a tenere la bocca chiusa.

Ma... e se minacciano qualcuno a te caro?

La domanda sorse spontanea nella mente della ragazzina, ma si guardò bene dall'esporla ad alta voce... ne aveva già combinate fin troppe per quel giorno, e come e aveva detto saggiamente Sandyon, doveva imparare a tenere la bocca chiusa.

Cosa dovrei fare secondo te, adesso?

Già, cosa avrebbe dovuto fare il professor Vastnor, ora che lei aveva rivelato il suo segreto tradendo in quel modo la fiducia che Monique aveva riposto in lei? Obliviarla? Punirla?

A dire il vero Brianna si aspettava una punizione di qualche tipo, non tanto perchè Sandyon fosse tipo dalle punizioni facili, quanto piuttosto perchè, in quel modo, avrebbe in un certo senso espiato la sua colpa... ma alla fine, che Vastnor facesse a lei quello che voleva, se l'era meritato però... però non voleva che la Vireau lo sapesse

Per favore, non glielo dica!

Le lacrime erano trattenute a stento, una riuscì a superare la barriera delle ciglia e rotolò giù per la guancia, fermandosi poco lontano dalle sue labbra; la ragazzina la scostò con la mano in un gesto rabbioso... era arrabbiata, infuriata con se stessa per essersi tradita ed ora quella lacrima osava sconfinare fuori dagli occhi? Poteva andare peggio di così? Piangere di fronte al professore di Difesa? E poco importava se le sue erano lacrime di rabbia.

Sentì qualcosa di umido e caldo accarezzarle la guancia... Glaedr che cercava di confortarla, di farle capire che lui c'era... e la ragazzina gliene fu molto grata.

Il professore iniziò a fissarla, e lei era sempre più a disagio, gli occhi bassi... non sapeva cosa fare, come comportarsi... era esattamente come a lezione, quando si sentiva stupida... finalmente lui parlò

... Perché vorresti apprendere una pratica simile?

La ragazzina sollevò un attimo lo sguardo verso di lui... non ci aveva mai pensato in questi termini, o meglio, era ancora abbastanza confusa, stava ancora valutando dentro di se, i pro e i contro di tale pratica anche se, a suo avviso, i pro superavano di gran lunga i contro se fosse stata certa di sapere controllarsi, ma certa non lo era, e forse non lo sarebbe stata mai.

Tacque per qualche istante, come a raccogliere le idee

Ecco, io... mi piacerebbe impararle perchè... - tacque di nuovo, annaspando alla ricerca delle parole giuste per esprimersi, temendo anche che la risposta potesse non piacere al docente di Difesa... non si sognò neppure di provare a mentire, non ne sarebbe stata capace, non lo era mai stata e non poteva certo pensare di poter intortare Sandyon Vastnor - … perchè sono qualcosa di inimmaginabile... possono aiutare le persone, sa... papà ha detto che a volte le persone perdono la voglia di vivere... se attraverso le Illusioni possiamo dare quella spinta in più per far ritrovare loro la voglia di vivere non sarebbe bellissimo? Come se fossero una specie di sogno da svegli che li aiuti...

Tacque di nuovo per riprendere fiato

Lei crede che una cosa del genere sia fattibile? La professoressa Vireau ha detto che possiamo far credere qualsiasi cosa con le illusioni...

Non sapeva se ciò che stava dicendo avesse un fondo di verità o meno, del resto le uniche cose che sapeva al riguardo erano quelle che le aveva detto Monique tanto tempo prima, ma era quello che pensava lei, le Illusioni come ad un modo per aiutare il prossimo.

Solo... devo essere sicura di saperle contrastare prima - doveva esserlo lei per davvero, e su se stessa Brianna era una giudice oltremodo severa – la professoressa ha detto che possono arrivare a controllare chi le esegue ed io non voglio essere controllata, da nessuno.

Precisò; ricordava benissimo la lezione del professore sull' incantesimo Imperio, la sensazione – orribile – dell'essere controllati... probabilmente l'essere controllati dall'Imperio era ben diverso dall'essere controllati dalle Illusioni, ma il fine ultimo era uguale, essere obbligati a fare qualcosa che non si voleva fare; immaginava anche che imparare le Illusioni, se mai avesse potuto farlo, sarebbe stato un percorso lunghissimo e difficile, ma esisteva un vecchio proverbio babbano che recitava più o meno “col tempo e con la paglia maturano anche le nespole” e lei ce l'avrebbe fatta se Monique l'avesse ritenuta idonea.

Sapeva bene, però, che Monique, rivelandole quel segreto, le aveva dato fiducia, e che lei l'aveva tradita... come l'avrebbe presa la cosa, la francese? Vastnor non aveva promesso a Brianna che non ne avrebbe parlato, quindi la ragazzina dedusse – forse a torto - che alla prima occasione utile gliel' avrebbe detto... doveva chiedere nuovamente al docente di non farne parola con la sua compagna? Era meglio di no, gliel'aveva gia chiesto finanche troppe volte, ed avrebbe potuto irritarlo ulteriormente e poi, chiederlo o meno, avrebbe fatto davvero la differenza? Se lui aveva intenzione di parlarne con la sua compagna come poteva lei, Brianna, impedirglielo?

Era rimasta in silenzio, mentre valutava dentro di se la possibilità di chiedere nuovamente al professore di non farne parola con la Vicepreside...

Lei... lei crede che la professoressa Vireau vorrà ancora insegnarmi questa pratica dopo... dopo oggi?

Chiese con una nota di speranza Brianna, in un tentativo, nemmeno troppo velato, di chiedere nuovamente al docente di non parlare, ma senza usare le solite parole.
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Messaggioda Sandyon » 19/08/2013, 16:16

Ecco, io... mi piacerebbe impararle perchè... perchè sono qualcosa di inimmaginabile... possono aiutare le persone, sa... papà ha detto che a volte le persone perdono la voglia di vivere... se attraverso le Illusioni possiamo dare quella spinta in più per far ritrovare loro la voglia di vivere non sarebbe bellissimo? Come se fossero una specie di sogno da svegli che li aiuti...

Un sogno da svegli, aiutare le persone, voglia di vivere e quant'altro.
Brianna Wollis era davvero ancora una bambina ed aveva molto da crescere, da maturarsi, comprendere e capire.
Le sue aspettative da una pratica simile erano tutte dolci, gentili... Zuccherose forse?
In nessun momento della sua risposta Sandyon colse una sottile nota di preoccupazione a fronte del conoscere una pratica tanto rara e potente.
Forse però, da un lato significava anche che il cuore della ragazzina era ancora puro ed immacolato e l'aver appreso che al mondo esistono degli incanti simili, non l'aveva per nulla corrotta, quindi in un modo o nell'altro agli occhi del docente fu un piccolo, insignificante ma reale punto a favore.

Lei crede che una cosa del genere sia fattibile?
La professoressa Vireau ha detto che possiamo far credere qualsiasi cosa con le illusioni...


Allenando costantemente il pensiero e la concentrazione, credo si possa raggiungere un traguardo simile, si.

Solo... devo essere sicura di saperle contrastare prima.
La professoressa ha detto che possono arrivare a controllare chi le esegue ed io non voglio essere controllata, da nessuno.


Coraggiosa, in un certo senso, o magari ancora molto ingenua.
In ogni caso uno dei pregi della studentessa era sicuramente riconoscere i propri difetti e i propri limiti attuali.
Il primo passo per superare un ostacolo era affermarne l'esistenza e Brianna lo stava facendo a modo suo.
Inoltre stava ragionando esattamente allo stesso modo del professore: prima di apprendere una tecnica, imparare a difendersene.
Arianna Ricciardi ormai aveva preso come una sorta di dogma quella regola, non cimentandosi mai nell'impresa di tentare l'approccio con uno stile di combattimento senza conoscerne i metodi di protezione.
Ultimamente, durante le lezioni di arti marziali, l'ex draghessa si allenava ad attutire le cadute, deviare i colpi, respirare in modo da tenere tesi gli addominali in caso di colpo allo stomaco... Si, due mondi completamente lontani ed opposti quello dell'italiana e della delfina lì presente, ma nonostante la gigantesca differenza, entrambe condividevano una filosofia molto apprezzata dallo scorbutico docente di Difesa.

Lei... lei crede che la professoressa Vireau vorrà ancora insegnarmi questa pratica dopo... dopo oggi?

La Vice Preside potrebbe non insegnarti una pratica del genere non solo per un evento simile, ci hai mai pensato?

Non attese molte domande da parte di Brianna, preferì subito andare avanti col discorso, così da semplificarle le cose, in fondo non avevano molto tempo a disposizione e Sandyon Vastnor non amava per nulla modificare i piani delle giornate prestabiliti.

Arti come le illusioni, tanto potenti e complesse, posso fare molto bene ma anche e sopratutto, molto male.
Apprendendo una tecnica simile metterai a rischio la tua stessa vita, perché ci saranno persone in futuro che potranno importi con la violenza l'utilizzo dei tuoi poteri e questo metterà in pericolo te e chi ti è intorno al quale tieni di più.
Potevo essere una di quelle persone, in incognito, e tu non solo mi avresti fatto capire di conoscere le illusioni, ma anche chi te ne aveva parlato.
Wollis, il primo passo per stabilire di essere degni o meno di conoscere qualcosa di eccezionale è imporre a sé stessi di non farsi mai scappare nulla di nulla, con nessuno, salvo rarissimi casi, e quando dico rarissimi, intendo persone fidate che si contano sulle dita di una sola mano.


Sospirò, alzandosi nuovamente in piedi, ragionando attentamente sulla faccenda e sul fatto che Monique avesse davvero parlato a Brianna delle illusioni ed anche della possibilità di insegnargliele.
Alla francese le aveva insegnate Rose, una seconda mamma, ed esclusivamente come ulteriore mezzo per amare la musica.
Per questo Sandyon sapeva che la Vireau era stata un poco convinta dalla delfina perché rivedeva sicuramente nei suoi occhi lo stesso ardore e passione per l'arte più bella, che le stava maggiormente a cuore.
Avvicinandosi alla libreria, aprì uno scomparto chiuso a chiave che al suo interno celava tante boccette colorate, assieme ad altre bottiglie probabilmente di bevande ed altri liquori "da adulti".
Senza farsi vedere, aprì una boccetta contenente del liquido violaceo scuro e ne versò parte del contenuto in un bicchiere, riempiendolo successivamente di acquaviola, per mescolare le sostanze e rendere il drink innocuo a prima vista.
Tornò verso la scrivania, ascoltando gli eventuali commenti della ragazzina, sedendosi con il bicchiere vicino alla mano destra, fissandola piuttosto seriamente, come al suo solito, insomma.

Se vuoi fare in modo che la Vice Preside ti consideri presto una degna apprendista della sua arte, devi innanzitutto imparare a tenere la bocca chiusa, affinare le tue capacità cognitive e cosa più importante, saper raggiungere in tempi ragionevoli una concentrazione musicale molto alta, quasi totale, estraniandoti dal mondo.
Di certo non so altro, non sono capace di illudere le persone magicamente e quindi posso darti solo pochissime informazioni, credimi comunque che sono le fondamentali e senza quelle la scalata per diventare simile alla tua Coordinatrice è persa in partenza.


Senza troppi indugi e con una naturalezza disarmante, Vastnor fece scivolare il bicchiere lungo la superficie di legno, avvicinandolo a Brianna.
L'intento esplicito era offrirle qualcosa da bere per rinfrescare il palato e inumidire la gola, l'implicito... Ancora un mistero.
Brutto rapporto quello con i segreti, lui lo sapeva molto bene ed anche Mog poteva dire esattamente lo stesso.
Nel corso della vita, nessuno a parte Monique era venuto a sapere dell'esistenza della piccola creatura e quante volte Sandyon avrebbe voluto averlo semplicemente al suo fianco, mostrandolo al mondo intero, magari al suo migliore amico o il suo ex apprendista Asveras.
I fatti avvenuti con Tyslion, però, lo convinsero ancor di più ad evitare di parlare in futuro, di fare molta attenzione alle conoscenze fidate ed evitare di menzionare l'esistenza della piccola e sconosciuta creatura a chiunque avesse anche un solo, singolo collegamento con qualche persona ostile o pericolosa, in tal caso ad esempio si parlava proprio di Asher.
Sandyon lo avrebbe informato del piccolo Mog già da molto tempo, se non fosse che il MediMago viveva a stretto e amoroso contatto con uno degli uomini più preoccupanti ed imprevedibili dell'Europa dell'est.

... Facciamo così, Wollis.
Ti propongo una nuova sfida: io non dirò nulla di questa conversazione alla Vice Preside se tu per quattro mesi riuscirai a mantenere un altro segreto che io stesso ti riferirò adesso.
Che ne pensi?


Gli occhi dell'uomo erano freddi, calcolatori, indagatori, scintillanti.
Incrociò le braccia sulla scrivania, rimanendo però a busto e schiena eretti, perfettamente adagiati alla poltrone di finta pelle nera.
Le stava dando una seconda possibilità, adesso bisognava vedere se Brianna avesse o meno il coraggio di accettarla.
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