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Boschetto Nascosto

Messaggioda Miyabi » 13/11/2011, 21:13

Io suono la chitarra, è uno strumento babbano, sicuramente l'avrai sentito suonare. Poi mi piacerebbe imparare qualcosa di più sul pianoforte, ancora so suonare solo le basi di questo..

Oh sì, anche il mio papà sa suonare la chitarra ed è molto bravo!

In realtà il signor Stevens era un suonatore piuttosto mediocre, ma per Miyabi che se ne intendeva davvero poco era il chitarrista migliore del mondo, giudizio forse influenzato anche dal bene che la bambina provava per il genitore.
Quando Steve si accorse della tristezza dell'altra relativamente a tutte le cose nuove che stava scoprendo, si affrettò a consolarla, comportamento che la bimba apprezzò molto.

Ma guarda che non devi essere triste! E' normale i primi tempi adattarsi a questo nuovo 'mondo', se così lo vogliamo chiamare. Anche i miei genitori sono un po' sorpresi che io sia tanto innamorato delle Antiche Rune e non delle Pozioni, per esempio, ma non ci posso fare nulla! Le odio proprio. Vuoi sapere perché sono così interessanti? Guarda qui..

Ah?

Miyabi avvicinò il capo così da osservare meglio l'anello che il Delfino di fronte a lei si era sfilato per permetterle di guardarlo: apparentemente sembrava un anello come gli altri, ma su di esso era incisa una rappresentazione di cui lui le diede spiegazione poco dopo.

Questa incisione rappresenta la runa Uruz, che significa forza, resistenza e buona salute! Per questo l'animale che si raffigura con Uruz è un toro. Più che altro è un incoraggiamento, non sono una persona superstiziosa, ma credo nel sistema olistico delle energie..

Dore dake shitte iru...
(Quante cose sa...)


Pensò la giapponesina ascoltando Steve parlare: era chiaro come il Sole che quell'argomento appassionasse così tanto il ragazzo, il quale era giustamente ferratissimo in merito; chissà se un giorno anche lei si sarebbe appassionata così tanto a qualcosa...

Insomma avrai sentito parlare dei Chakra, no?

La domanda del ragazzino la fece tornare coi piedi per terra, e ad essa Miyabi annuì leggermente con un piccolo sorriso imbarazzato sulle labbra: sì, lei conosceva cosa fossero i Chakra grazie ad un cartone babbano di nome "Naruto", ma forse non era il caso di farlo presente all'altro.

Un pochino, ma... potresti parlarmene un po' se ti va. Scommetto che sai tutto sull'argomento.
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Messaggioda Steve » 13/11/2011, 21:45

Ah potrebbe essere un mio maestro allora!

Disse Steve, riferendosi al padre di Miyabi. Conosceva molti artisti giapponesi, di fama mondiale, addirittura più babbani erano divenuti famosi, all'età di 10-11 anni.

Beh in pratica è tutta una storia complicata che nemmeno io so così a fondo, perché sarebbe tutto un intreccio di agopuntura, anatomia, però cerco di spiegarti quello che so.

Disse il ragazzo di Delfinazzurro, cominciando a gesticolare con le mani, come se dovesse raccontare una storia di fama mondiale.

Beh abbiamo sette punti, nel corpo, ben definiti, sede di particolari energie, che vanno dall'energia sessuale all'energia intellettuale, a quelle emotive. Quando succede qualcosa, come l'ira, qualcosa che turba il nostro organismo, queste energie non si trovano più ad essere canalizzate e magari si incentrano in un determinato punto, determinando un mal di testa o un mal di pancia o magari qualcosa di interno, che non possiamo percepire al momento.
Questa cosa, poi, si combina in tutt'altro modo quando due persone si incontrano, ecco, ma la storia è più complessa..


Disse Steve, che prima voleva essere sicuro che fosse tutto chiaro per Miyabi.

Ovvero queste energie si incanalano e si mescolano con quelle della persona amata, per questo motivo quando magari una persona di cui ci siamo innamorati va via, qualcosa rimane sempre in noi, magari il nostro pensiero che ci riconduce a lei, il tremolio alle gambe o il mal di pancia, magari deriva tutto da queste energie!

Disse Steve, che era molto affascinato da tutto questo mondo orientale, che confinava nella spiritualità dell'anima.
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Messaggioda Miyabi » 13/11/2011, 22:00

Affascinante: Miyabi non avrebbe saputo come altro definire il discorso che le stava facendo Steve sui Chakra, sulle emozioni che ciascuno provava e su come esse potessero influire a livello fisico sul corpo... era tutto un altro mondo, quasi ancora più complicato della magia.

E studiare le Rune può aiutarti a capire tutto questo?

Domandò la bambina, spalancando gli occhioni e puntando quei fari viola sul Delfino quasi fosse incredula che ciò potesse essere vero: però Steve sembrava sapere di cosa stava parlando, e quindi qualsiasi risposta avesse dato, lei si sarebbe fidata.

E' bello che anche se siamo ancora piccoli, tu hai già una passione che vuoi far diventare la tua realtà... è come se avessi già deciso qual è il tuo sogno e volessi portarlo avanti! I tuoi genitori dovrebbero essere fieri di te.

Commentò Miyabi con un sorriso amichevole sulle labbra, mentre Murai si esibiva in una serie di versetti festosi.

Vedi, lo dice anche lui, ihihih!

Esclamò la piccola ridacchiando divertita, prima di scostarsi i capelli dal viso e sorridere nuovamente al ragazzino che aveva reso quel pomeriggio molto più divertente di quanto si sarebbe potuta immaginare.

Ti va se diventiamo amici?

Gli chiese dunque a bruciapelo, stupendo quasi se stessa per quel coraggio improvviso che aveva tirato fuori e che le era servito per porgli quella domanda.
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Messaggioda Steve » 13/11/2011, 22:09

E' un simpaticone!

Esclamò Steve, con un sorriso, guardando il criceto similare gesti di festeggiamenti. Era davvero un criceto molto intelligente, non aveva mai visto criceti così.

Beh, guarda, ammetti che io senta dentro di me che un'energia è venuta un po' affievolirsi o non si è canalizzata in maniera perfetta. Le rune, se si sanno interpretare, possono consigliarti, quasi come dei tarocchi, su come intraprendere quel tuo piccolo frammento di vita, dato che ognuna esprime un carattere diverso. Poi ci sono diversi modi con cui si presentano, cioè se la runa vien fuori dritta ha un significato, se viene fuori rovesciata, ne ha un altro. Insomma, sembrano dei tarocchi, ma sarà il loro fascino di pietre incise, è veramente un altro mondo!

Poi Steve ascoltò la richiesta di Miyabi.

Ah beh, avevo già dato per scontato che lo fossimo. A me sembra di conoscerti da una vita...hai conosciuto altre persone per il castello?

Le chiese Steve, incuriosito.
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Messaggioda Miyabi » 14/11/2011, 0:49

Sì, Murai sapeva bene come farsi amare e rendersi simpatico agli occhi degli altri, tanto che a volte Miyabi si ritrovava un po' ad invidiarlo ed a desiderare di essere più come lui: ma poi il momento passava e lei si ritrovava semplicemente a ripetersi che, col tempo e l'impegno, avrebbe ottenuto tutto ciò che voleva.

Beh, guarda, ammetti che io senta dentro di me che un'energia è venuta un po' affievolirsi o non si è canalizzata in maniera perfetta. Le rune, se si sanno interpretare, possono consigliarti, quasi come dei tarocchi, su come intraprendere quel tuo piccolo frammento di vita, dato che ognuna esprime un carattere diverso.

Chi l'avrebbe detto che delle pietre potessero nascondere così tante capacità...

Mormorò Miyabi davvero interessata e presa dalla spiegazione di Steve, tanto che stava seriamente rivalutando la sua decisione iniziale di non dare troppo spazio a quella materia nella sua vita scolastica.

Poi ci sono diversi modi con cui si presentano, cioè se la runa vien fuori dritta ha un significato, se viene fuori rovesciata, ne ha un altro. Insomma, sembrano dei tarocchi, ma sarà il loro fascino di pietre incise, è veramente un altro mondo!

Ne sono convinta. Cioè, prima di oggi non ne avevo idea ma da come ne parli sembra davvero bellissimo studiare le Rune... grazie per aver condiviso le tue conoscenze con me!

Esclamò la piccola: forse per Steve non significava nulla, ma per Miyabi che era cresciuta con un'educazione votata per di più al silenzio, parlare e addirittura scambiarsi nozioni su un determinato argomento era per lei qualcosa di molto speciale, che difatti la giapponesina celebrò facendo un inchino di rispetto e gratitudine al ragazzo per poi tornare seduta nella posizione precedente.

Ah beh, avevo già dato per scontato che lo fossimo. A me sembra di conoscerti da una vita...hai conosciuto altre persone per il castello?

E quella frase fece colorare le guance di Miyabi di un rosso acceso, perchè ad essere sinceri Steve era la seconda persona di tutte quelle incontrate che sceglieva spontaneamente con tanto di ammissione verbale di essere sua amica: era anche vero che forse in Occidente non c'era bisogno di esplicitare la cosa, ma per com'era fatta la bambina se una cosa non veniva detta allora non valeva.

Beh, qualcuno... i miei compagni di Casata ad esempio - ed il suo pensiero volò subito all'altro suo amico, Ethan - i nostri professori di Difesa e Divinazione, un Tassorosso, un Corvonero, un Dragargenteo, e... beh, e te!

E mentre parlava e faceva mente locale contava le persone sulle dita, così da essere sicura di non dimenticarsi nessuno, come se le persone da lei incontrate pur non essendo presenti potessero quasi sentirsi tristi se lei non le avesse nominate.

Uhm, forse faremmo meglio a rientrare...

Mormorò qualche istante dopo, vedendo Murai muoversi con aria irrequieta: sapeva che per il cricetino tutto quello spazio metteva un po' di ansia, così si alzò lentamente in piedi facendogli capire che sì, sarebbero tornati dentro quanto prima.

Vieni anche tu?

Propose a Steve, e qualora lui avesse accettato, i due bambini si sarebbero così avviati insieme verso il portone principale di Hogwarts.

[Fine]
Ultima modifica di Miyabi il 02/01/2012, 12:34, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Tisifone » 16/11/2011, 18:04

[Domenica mattina – ore 11.30 – Tempo Sereno ma Freddo dopo l’incontro tra i professori]


Tisifone non era mai stata una mattiniera, anzi passare le fredde domeniche mattine inglese al calduccio sotto il piumone era una delle sue attività preferite perché le dava allo stesso tempo modo di rilassarsi e riflettere con la necessaria calma sui vari eventi da affrontare nel corso della settimana entrante.
Giunta a Hogwarts la donna aveva cercato di mantenere quella sana abitudine, ma fin da subito le era stato chiaro che sarebbe stata un’impresa impossibile o quasi. C’era sempre una qualche emergenza nei dormitori che richiedeva la sua attenzione come se i suoi Grifi passassero il sabato sera a inventarsi qualche nuovo per mettere a soqquadro la Sala Comune o per infilarsi in qualche guaio, per non parlare delle colazioni con alcuni degli altri docenti in Sala Grande ad orari, per lei, antelucani che si era imposta di fare. Non è che partecipasse attivamente a qualche tipo di conversazione, solitamente si limitava a sorbirsi il suo te in silenzio e ad ascoltare, eventualmente ad annuire nel caso venisse richiesto il suo parere, ma quello era l’unico modo che aveva escogitato per tenersi aggiornata su quello che accadeva nel Castello.
Ma per quanto si alzasse presto la mattina, trovarsi a passeggiare all’interno del Boschetto Nascosto del giardino era un evento eccezionale anche per lei.

Ci mancava solo Idra in preda ad un attacco di gelosia infantile! Fortuna che non ha scelto la Foresta Proibita.

Esclamò con un moto di nervosismo, avanzando a passo di marcia lungo il sentiero con un lungo bastone in mano con cui batteva ora i cespugli ora i rami più bassi degli alberi alla ricerca del suo piccolo adorato e in quel momento odiato pitone.
Eh già perché Idra, scombussolata dall’arrivo a Hogwarts, mal tollerando tutta la confusione dovuta agli studenti e sentendosi trascurata, l’aveva praticamente costretta ad andare in Giardino a giocare a una sorta di nascondino.

Peccato che non piove. Se no poi mi sarei divertita io a farle il bagno.

Pensò la donna, sistemandosi meglio il bavero del mantello invernale blu notte che aveva indosso, chiuso con un fermaglio d’argento a forma di drago, che copriva il resto del vestiario, un sobrio abito da strega stile ottocento verde scuro, di cui si intravedeva giusto l’orlo.

Pojalyista smjeionka. Vjernus abrat. Tjebje jesciò nje skuchna igrat?
(Per favore serpentello. Torniamo indietro. Non ti sei ancora scocciata di giocare?)

Sibilò Tisifone al nulla, sperando di impietosire Idra e spingerla a uscire allo scoperto.

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Messaggioda Simon » 16/11/2011, 19:04

[Domenica mattina – ore 11.30 – Tempo Sereno ma Freddo dopo l’incontro tra i professori]


Domenica! La domenica è fatta per stare a riposo, non per uscire ad esplorare, e che cosa è successo? Ti sei perso! Ma che bravo Professore che sei!

Se il buongiorno si vede dal mattino...ecco che il nostro Professore di Cura delle Creature Magiche si apprestava ad entrare in quel boschetto nascosto, si morse il labbro inferiore passando per il sottobosco, cercava in tutti i modo di non rompere neanche un rametto nel suo movimento, sapeva bene cosa gli avrebbe fatto Nyssa se lo venisse a sapere, sulla spalla la sua scimmia Seth, sempre pronto a battibeccare con il suo padrone. Addosso aveva un giubbotto di una marca Babbana ed un cappellino in tinta Scozzese un po rovinato, forse per via di quei dieci anni vissuti nella foresta di Stonehenge.

Immagine

Il passo è lento ed il Docente stava cominciando a perdere la speranza di ritrovare la via di casa, chiuse gli occhi e si concentrò per riuscire a sentire qualche suono che poteva aiutarlo, ma un rumore molesto non faceva altro che disturbare i suoi pensieri.

Come faccio a pensare se quella scimmia non la smette di darmi fastidio?

Parlò nella sua testa strizzando gli occhi e diverse rughe apparivano sulla sua fronte.

Seth! Per favore! La smetti di sibilare?

Sbottò alla fine osservando la scimmia, inarcò un sopracciglio, le scimmie non sibiliano! Si guardò intorno notando quel grosso serpente vicino all'albero, deglutì sonoramente, di solito non si trovano qui questi tipi pitoni, e lui lo sapeva bene cosa poteva fare un animale di quella taglia in libertà, i due cominciarono a fissarsi, quasi come se fosse un incontro western babbano.

Su...calmo serpentell...Serpentella! lo sento che sei arrabbiata ma non adirarti così tanto...guarda me! Mi sono perso e quindi non so che fare, ma non mi sono arrabbiato, non ti preoccupare, tutto andrà per il verso giusto!

Se avesse più muscoli facciali Idra avrebbe mostrato pietà, delusione, e stupore da quelle parole, rimase per un attimo ferma in quella posizione, guardandolo, mentre lui non fece altro che un passo in avanti, e poi un altro, e poi un altro ancora fino ad arrivare quasi in prossimità della cratura.

Ti sei persa anche tu? dai, vieni intorno al mio braccio, ce ne torniamo insieme a casa, su!

Le disse in un sussurro e con un sorriso, il rettile sembrava essersi calmato, un poco, ma non aveva nessuna intenzione di seguire lo Scozzese, egli di risposta fece spallucce e si rimise eretto con la schiena, Seth scese e guardò con insistenza il pitone, rimasero fermi per un bel po' attendendo che il serpente decida di venire via con loro, non poteva certo lasciare un pitone Rosso Sangue di Sumatra in giro per la scuola!

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Messaggioda Tisifone » 16/11/2011, 20:58

Tisifone aveva la sensazione di star girando a vuoto per quel boschetto da ore, quanto invece erano passati si e no una decina di minuti, e di Idra ancora nessuna traccia.

Se è tornata indietro senza di me stanotte la faccio dormire in Sala Comune.

Mormorò Tisifone, battendo con più forza del necessario il bastone su un ramo, sicura in quel modo che anche se Idra fosse stata lì non l’avrebbe colpita. Era nervosa, certo, ma la causa non era tanto quella gita domenicale fuori programma quanto il senso di colpa latente che la stava rodendo dentro.
Un movimento strano di un cespuglio non molto lontano da lei, attirò la sua attenzione e cautamente gli si avvicinò, sperando di non dover cogliere sul fatto una coppietta particolarmente focosa.

Scto ti kochiesh?
(Che vuoi?)


Quel sibilo così familiare la tranquillizzò, anche se non comprese il senso di quelle parole.

Kak? Tj snajesch…
(Come? Lo sai…)


Rispose perplessa, avvicinandosi con passo più sicuro al cespuglio, decisa a riprendersi Idra e tornarsene al
Castello.

Ti djeistvitjelno dumajet stcho ja mogu ponjat tiebja?
(Tu pensi davvero che io possa capirti?)


Il secondo sibilo la lasciò perplessa, facendole rallentare il passo.

Bedhii chjelovek…
(Povero uomo…)


La consapevolezza della presenza di un'altra persona lì con loro la mise sul chi vive, la bacchetta che scivolava lesta nella sua mano.

Ti sei persa anche tu? dai, vieni intorno al mio braccio, ce ne torniamo insieme a casa, su!

Quella voce le era familiare, tanto da farle allentare istintivamente la presa sulla bacchetta ma senza riporla tra le falde del mantello.

Mi scusi Professor McDullan ma non credo che questo sia il modo migliore per convincere un pitone a venire con lei.

Disse quindi con un tono colloquiale, la solita maschera di fredda cordialità sul viso, gli occhi blu che si spostavano alternativamente da Idra al Professore alla scimmia che si trovava con lui.

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Messaggioda Simon » 19/01/2012, 16:55

Attese ancora qualche minuto in quella posizione, il Pitone non si degnò un attimo di ascoltarlo, chinò la testa di lato facendo partire qualche ingranaggio nella sua testa, pensò per qualche secondo alle possibili soluzioni, ma non ne trovò alcuna; ritrasse il braccio, poggiando entrambe le mani all'altezza dei fianchi.

Ma non è che...non riesci a capirmi? O sei tu che non vuoi farti capire? Cerca di fidarti di me! Non sono poi così cattivo! Cioè mi hanno dato del tonto, del cretino, ma cattivo mai!

cominciò a dialogare con quell'animale, non capendo bene quale sia il problema, la scimmia che non si fidava per niente di quel serpente era pronta per difendere il suo compagno di avventure, ma tutto si fermò quando una voce candida ma decisa arrivò alle orecchie del Professore di Cura delle Creature Magiche.

Mi scusi Professor McDullan ma non credo che questo sia il modo migliore per convincere un pitone a venire con lei.

Alzò di colpo lo sguardo osservando quella figura che in quel momento si stava avvicinando a loro. La fissò insistentemente cercando di ricordare come l'aveva conosciuta, visto che il suo viso gli fu subito familiare.

"Dove l'ho incontrata? Dove? Ah...un attimo...La Professoressa di Divinazione! La signorina...oh Merlino...la signorina...?"

Pensò poi, non ricordandosi il nome...purtroppo era uno dei suoi più brutti difetti, non riusciva ad associare nome con volto, gli diede molti problemi da studente, e quanti problemi!

Ah...voi dite? Beh...strano... infondo è un Pitone Rosso-Sangue di Sumatra, dovrebbe cap...

e si bloccò un attimo, un mezzo sorriso ma non verso Tisifone, bensì verso se stesso.

Ora ho inteso! Non capisce quello che dico! Adesso è tutto chiaro! Ah...mi scusi...Professoressa...non mi ricordavo questo piccolo...particolare...ma...voi...che ci fate qui? Cioè...non che mi voglia fare i fatti suoi...era solo per sapere...

Rimase infine in silenzio mentre Seth ritornò sulla spalla del suo amico osservando di tanto in tanto sia la Professoressa sia il Serpente, non era ancora sicuro di essere salvo da quella creatura così letale.
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Messaggioda Tisifone » 20/01/2012, 15:59

Ma non è che...non riesci a capirmi? O sei tu che non vuoi farti capire? Cerca di fidarti di me! Non sono poi così cattivo! Cioè mi hanno dato del tonto, del cretino, ma cattivo mai!

Mentre avanzava con passo lento ma deciso verso il cespuglio dietro cui Idra si era nascosta, Tisifone ascoltava divertita i tentativi di Simon di convincere il suo serpente a fidarsi di lui. Se fosse stata una persona diversa, più aperta verso gli altri, più disponibile a mostrare le proprie emozioni, a questo punto la donna sarebbe scoppiata a ridere come una ragazzina per quel piccolo mare di informazioni che il collega stava dando su di sé a un… serpente. Ma appunto a Tisifone avevano insegnato fin dalla più tenera età che mostrarsi come si era davvero era segno di debolezza di cui gli altri avrebbero di sicuro approfittato per farle del male. E poi ci si meravigliava che la donna avesse pochi stretti e fidati amici e nessun uomo!
Così si limitò a incurvare gli angoli delle labbra verso l’alto nell’accenno di un sorriso che ovviamente l’uomo non riuscì a vedere visto che stava ancora proteso verso il serpente.

Ah...voi dite? Beh...strano... infondo è un Pitone Rosso-Sangue di Sumatra, dovrebbe cap..

Strano? E perchè mai? Proprio perché è un Pitone Rosso – Sangue di Sumatra…

Rispose Tisifone, inarcando un sopracciglio con fare tra il perplesso e l’indagatore. Per quello che aveva potuto vedere in quelle settimane il Professor McDullan era si uno strazio nei rapporti umani ma un genio nella sua materia, Cura delle Creature Magiche. E proprio per questo motivo quella sua esclamazione la lasciava a dir poco sbalordita: che si fosse sbagliata sul suo conto?

Ora ho inteso! Non capisce quello che dico! Adesso è tutto chiaro! Ah...mi scusi...Professoressa...non mi ricordavo questo piccolo...particolare...

A quella ammissione l’atteggiamento freddo e distaccato di Tisifone si sciolse per diventare una chiara maschera di sbigottimento, occhi e bocca spalancati in una posa molto poco austera e femminile.

Lei se ne era…dimenticato?

Esclamò quindi sbalordita, ottenendo come primo effetto quello di far voltare di scatto Idra verso di lei. In realtà il pitone si limitò a riportare le sue spire anteriori a terra, strisciare in tondo a disegnare una U e fissare immobile la sua amica.

Sto slucilash? Ja nikakdà vidila tebja tak.
(Che è accaduto? Non ti ho mai vista così)


Le sibilò con quello che la donna intese come un tono spaventato, spostandosi a destra e a sinistra, in modo da “guardare” alternativamente lei e il Professore.

Njichevò. On nje panjimaiesh pachium tji nje panjimaish jevò kakda govorit.
(Nulla. Lui non capisce perchè tu non lo comprendi quando parla.)



Ribattè in un sibilo, senza distogliere lo sguardo dall’uomo.

Idì sjudà, eta lutchje
(Vieni qui che è meglio)


Aggiunse poi, inchinandosi in modo da dare a Idra la possibilità di strisciare fino al suo braccio e poi su fino al suo posto preferito, intorno al suo collo.

Come vede Professore, il problema non è che lei sia cattivo ma solo che non parla serpentese.

Commentò sarcastica, spostando i capelli neri in modo da farli ricadere sul serpente come una coperta protettiva.

E giusto per la cronaca non credo che lei sia stupido…

Rincarò la dose, ripetendo le parole di lui ma sorvolando sul fatto dell’essere tonto o meno: non lo conosceva abbastanza bene per potersi esprimere su quel fronte.

ma...voi...che ci fate qui? Cioè...non che mi voglia fare i fatti suoi...era solo per sapere...

Ok più che tonto direi imbranato con il gentil sesso… o forse con chiunque non abbia quattro zampe, piume, corazza, zoccoli o quant’altro?

Si chiese curiosa, prima di valutare se e come rispondere.

Semplicemente qualcuno – iniziò a dire lanciando uno sguardo minaccioso al suo serpente – ha pensato che sarebbe stato divertente alzarsi all’alba per giocare a nascondino.

Disse alla fine, optando per la verità nuda e cruda. Che poi le undici e mezza passate non potevano tecnicamente essere considerata l’alba, era un altro paio di maniche.

E lei Professore, come mai da queste parti?
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2012-11-12 21:42:00 Paul d20 7  
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