1664 punti 1267 punti 1021 punti 1415 punti 1750 punti 1032 punti

Messaggioda Monique » 13/05/2013, 21:45

[Mercoledì - Post Quest - ore 16.34]


Aveva fatto calmare Tissy e l'aveva riportata a scuola, confidando che riuscisse a tenersi impegnata nel corso della giornata così da non pensare eccessivamente a Lucas; in realtà qualcosa le diceva che avrebbe pensato a lui ogni singolo istante, ad ogni più flebile respiro, ma poteva se non altro sperare che la cugina aspettasse la sera per parlargli, di modo che prima fosse Monique ad incontrarlo.
Non sapeva esattamente cosa dirgli, non sapeva nemmeno se sarebbe riuscita a farsi ascoltare da lui, ma valeva la pena fare un tentativo e vedere come sarebbe andata, questo a Tissy, come parente e soprattutto come amica, glielo doveva: non l'aveva disturbato durante le ore di lezione mattutine, e non l'aveva cercato quando non si era presentato in Sala Grande per il pranzo, ipotizzando che volesse evitare Tisifone e comunque decisa a non affrontarlo di fronte a tutti, per rispetto di ciò che era successo e del fatto che, sicuramente, lui stava soffrendo molto, esattamente come la donna.
Sapeva, però, che a Lucas piaceva mangiare qualcosa di dolce verso l'orario pomeridiano vicino alla merenda, perciò aveva pensato bene di farsi trovare nel salone comune dei docenti, sperando che il giovane uomo passasse da lì per poterlo incrociare: per questo, Monique lo stava aspettando appoggiata al muro che dava sulla cucina adibita all'uso dei professori della scuola... se Lucas avesse voluto mangiare qualcosa, sarebbe per forza dovuto passare di lì e lei avrebbe potuto incrociarlo.
Circa dieci minuti dopo il suo "appostamento", la figura di Turner comparì nel campo visivo della francese, facendole aprire le labbra in un sorriso che significava inequivocabilmente un "non mi scappi".

Immagine


Buon pomeriggio, Lucas.
Voglia di uno spuntino dolce per merenda?
Avatar utente
Monique
Vice Preside
Vice Preside
 
Grado: 14+
 
Messaggi: 1877
Iscritto il: 05/09/2011, 11:51
Località: Cittadina del mondo

Messaggioda Lucas » 13/05/2013, 22:42

[Mercoledì - Post Quest - ore 16.47]


Aveva cercato di evitare quante più persone possibili da quando era tornato al Castello, e l'aveva fatto soltanto perché costretto dal suo ruolo di docente; tuttavia aveva consumato il suo pranzo nella propria stanza dopo esservisi chiuso dentro, ed aveva rifiutato qualsiasi contatto con l'esterno.
La sera prima si era preso una bella sbronza con Julie, aveva ballato con lei fino alle prime luci del mattino, flirtato con un numero imprecisato di ragazze per poi lasciarle da sole e, alla fine, si era addormentato a casa delle sorelle Sanders, sul letto della maggiore, con lei accanto: la cosa sicura, era che l'americana sapeva perfettamente cosa fare per tirare fuori il lato peggiore di lui, ma quelle erano le conseguenze.
Si era svegliato giusto il tempo di salutarla e smaterializzarsi appena fuori i confini di Hogwarts, ma sapeva bene che si sarebbero rivisti presto: Lucas sentiva il bisogno di evadere, di estraniarsi ancora e ancora dalla sua realtà, e Julie sembrava essere la persona migliore per arrivare velocemente all'obiettivo; intanto, però, doveva rimanere a scuola per l'ultima lezione pre-cena, quindi aveva deciso di concedersi un rapido spuntino a base di zuccheri prima di avviarsi verso la propria aula, per le 17.30. Non si aspettava d'incontrare qualcuno, o meglio, non si aspettava che qualcuno lo stesse volutamente aspettando, ma quando, entrato nel salone che i docenti condividevano tutti insieme, si ritrovò Monique a pochi passi di distanza, si rese conto che non era un caso se la docente d'Incantesimi si trovava di frote a lui, e che con tutta probabilità Tisifone le aveva raccontato tutto.
Le rivolse uno sguardo neutro, quasi indifferente, sperando che questo le bastasse per capire che non aveva voglia di conversare...


Immagine


Ma se anche la donna l'avesse capito, il fatto che subito dopo gli rivolse la parola fu un chiaro segno che la Vice Preside aveva tutta l'intenzione di fare due chiacchiere con lui.

Buon pomeriggio, Lucas.
Voglia di uno spuntino dolce per merenda?


Monique... - la salutò di rimando, cercando di essere cortese perché, comunque, non gli andava affatto di trattarla male o in modo maleducato, lei non c'entrava niente - Sì, pensavo di sgranocchiare qualche biscotto al cioccolato, ho visto che gli elfi hanno rifornito la dispensa giusto ieri.

Le rispose dunque, andando in cucina per prendere i famosi biscotti e posarli su un piattino, tornando poi nel salone comune: seppur la ferita che Tisifone gli aveva inferto fosse molto profonda, non sarebbe diventato irrispettoso da un momento all'altro, e se Monique l'aveva aspettato apposta per parlargli, tanto valeva lasciarla fare; si andò a sedere su un divanetto tra quelli presenti dunque, indicando alla donna quello accanto al proprio per invitarla ad accomodarsi a sua volta.

Biscotto?

Le offrì, porgendole il piattino di modo che, se avesse voluto, si sarebbe potuta servire.
Ne prese uno per se stesso, poi, mordendolo e masticando lentamente prima di deglutire e sospirare, posando lo sguardo sulla donna accanto a sé.

Immagino non sia un caso che tu sia qui proprio nella fascia di tempo in cui passo dalla cucina per mangiare qualcosa... cosa vuoi dirmi, Monique? Si tratta di Tisifone?

Le domandò, non riuscendo a modulare abbastanza bene la voce quando si trattò di pronunciare il nome della compagna - ex compagna - che uscì dunque, distorto, un misto di sofferenza e rabbia ringhiata.
Abbassò lo sguardo e strinse il pugno, scuotendo poi lentamente il capo.

Perché se è così, e immagino di averci visto giusto... sprechi il tuo tempo.
Non mi va di parlare di lei, né di quello che è successo.
Avatar utente
Lucas
Capo Scuola Tassorosso
Capo Scuola Tassorosso
 
Grado: 9
 
Messaggi: 452
Iscritto il: 23/04/2012, 20:14

Messaggioda Monique » 13/05/2013, 23:04

In un'altra circostanza, probabilmente, avrebbe lasciato perdere: non era stupida, aveva compreso il significato di quella occhiata e di riflesso si era perfettamente resa conto che Lucas non aveva la benché minima voglia di parlare con lei - non per la sua persona in sé, ma per l'argomento che avrebbero dovuto affrontare... ma non poteva evitarlo.
Insomma, un tentativo era d'obbligo, e cosa più importante, così avrebbe sondato il terreno con Tisifone.

Monique...
Sì, pensavo di sgranocchiare qualche biscotto al cioccolato, ho visto che gli elfi hanno rifornito la dispensa giusto ieri.


Sia mai che i nostri elfi premurosi ci lascino senza scorte di dolci...

Commentò la francese, cercando di sorridere e di alleggerire l'atmosfera che si era creata intorno a loro: lo osservò muoversi verso la cucina, ma lei non si mosse con lui né si allontanò, facendo chiaramente capire a Turner che aveva tutta l'intenzione di fare quattro chiacchiere con lui, possibilmente subito; e probabilmente anche il docente se ne rese conto, visto che una volta presi i biscotti tornò nel salone, sedendosi ed invitandola a fare lo stesso con un cenno della mano.

Biscotto?

Volentieri, grazie.

Una cosa era sicura: la sua educazione era rimasta intatta; le si era rivolto in modo gentile, educato, e le aveva offerto il dolce con estrema cortesia, come sempre. Quasi avrebbe potuto illudersi che fosse tutto normale, in colui che aveva di fronte, se non fosse stato per il fatto che il suo sguardo era spento e la voce, benché gentile anche nel tono, si dimostrava più fredda e distaccata del solito.

Immagino non sia un caso che tu sia qui proprio nella fascia di tempo in cui passo dalla cucina per mangiare qualcosa... cosa vuoi dirmi, Monique? Si tratta di Tisifone?

Quella domanda così diretta la prese in contropiede, ma in un certo senso fu la cosa migliore: parlare direttamente della questione senza girarci intorno, probabilmente, sarebbe stato meglio per entrambi, per arrivare subito al dunque senza tergiversare con inutili giri di parole.

Beh, in effetti...

Perché se è così, e immagino di averci visto giusto... sprechi il tuo tempo.
Non mi va di parlare di lei, né di quello che è successo.


La bocca della Vice Preside si richiuse lentamente come se fosse stata appena colpita da uno schiaffo in pieno viso, anche se un po' s'immaginava che Lucas avrebbe reagito così: e come dargli torto?
Sospirò anche lei, imitando il gesto dell'altro di poco prima, e mangiò il suo biscotto in tre piccoli morsi prima di decidersi a parlare, approfittando di quegli istanti per riordinarsi le idee.

Lucas... mi rendo conto che tu sia sconvolto, e hai tutte le ragioni per esserlo.
Non ti sto chiedendo di essere comprensivo, né di ascoltarmi per forza... ti prego soltanto di pensare bene a cosa farai da adesso per i prossimi giorni, e al fatto che se non cercherai di parlare con Tisifone, potresti perdere per sempre la donna che ami.
Non so se questo ti faccia ancora effetto o meno, ma forse, una volta sbollita la rabbia, potresti renderti conto che rimanere senza di lei è l'ultima cosa che vuoi.


Ragionevole nel tono, ma non saccente: non pretendeva che lui dimenticasse tutto, sarebbe stato stupido ed assurdo, ma sperava perlomeno di riuscire a raggiungere con le sue parole la parte del cuore di Turner che amava ancora Tissy per spingerla ad uscire fuori e a lottare per salvare e recuperare il loro rapporto.
Non c'era alcuna certezza di riuscita, e lo sapeva bene lei così come la cugina... ma come aveva detto, un tentativo doveva pur farlo.
Avatar utente
Monique
Vice Preside
Vice Preside
 
Grado: 14+
 
Messaggi: 1877
Iscritto il: 05/09/2011, 11:51
Località: Cittadina del mondo

Messaggioda Lucas » 13/05/2013, 23:47

No, nessun convenevole questa volta: e non perché fosse arrabbiato con Monique, ma perché Lucas sapeva perfettamente di cosa l'altra volesse parlare, e questo bastava per fargli perdere la sua proverbiale pazienza; cercò di contenersi, tuttavia, per rispetto di colei che aveva davanti sia come persona, che come collega, che anche come suo superiore, sedendosi ed invitandola a servirsi di un biscotto, se l'avesse gradito.
Ma poiché non voleva essere ipocrita con Monique, mise anche subito in chiaro la sua intenzione a non voler parlare di Tisifone o di tutto ciò che riguardava lei: a dirla tutta non voleva nemmeno sentirla nominare, ora come ora, proprio per il timore di perdere il proprio autocontrollo; l'essersi lasciato andare, la sera prima, non gli era certo bastato per dimenticare ciò che la donna aveva fatto, ciò che lui aveva visto coi propri occhi, e tanto bastava per spingerlo ad uscire dal Castello e non tornare mai, così da non dover più incrociare il suo sguardo.

Lucas... mi rendo conto che tu sia sconvolto, e hai tutte le ragioni per esserlo.

Con tutto il rispetto, non credo tu te ne renda davvero conto, Monique.
So cosa ho visto, so cos'ha fatto, e non penso di poter essere abbastanza comprensivo da mettere in discussione ciò che è successo sotto i miei stessi occhi.


Duro, nel tono.
Forse era la prima volta che lo era così tanto: non si trattava semplicemente di esseri seri o gravi, Lucas in quel momento era più che altro lapidario.
C'era una parte di sé, dentro di lui, che si dispiaceva per come si stava ponendo nei confronti di Monique, una collega ed amica con cui era sempre andato d'accordo... ma l'altra, quella predominante, non poteva fare a meno di pensare che la Vice Preside stava prendendo, com'era ipotizzabile, le parti della cugina pur sapendo cosa lei gli avesse fatto, e questo era sufficiente per farlo essere molto poco ben disposto nei suoi confronti.

Non ti sto chiedendo di essere comprensivo, né di ascoltarmi per forza... ti prego soltanto di pensare bene a cosa farai da adesso per i prossimi giorni, e al fatto che se non cercherai di parlare con Tisifone, potresti perdere per sempre la donna che ami.

E' stata lei a perdere me, Monique, nel momento in cui si è abbandonata tra le braccia di un altro - replicò Lucas, cercando di non essere volgare ed evitando di chiamare l'accaduto per quello che era: una scopata ingiustificabile che aveva macchiato il loro rapporto col tradimento - Credi che stia bene? Che sia semplicemente arrabbiato perché mi ha messo le corna? Che io sia... ferito nel mio orgoglio di maschio?

Le chiese, alzandosi con uno scatto rabbioso per fare qualche passo nel salone: non riusciva a rimanere seduto, e gli sembrava che muoversi, camminare, fosse l'unico modo sano per scaricare un po' di adrenalina, anche se al momento non sarebbe stato affatto male avere qualcuno sottomano da prendere a pugni.

Mi fidavo di lei più che di me stesso, avevo fatto dei progetti per il futuro... e nel mio futuro c'era lei, Monique.
Avevamo già iniziato a pensare ad un matrimonio, ad una famiglia... e tutto questo mi entusiasmava, pensare di passare la mia vita con Tisifone mi rendeva felice.
Quando sono entrato in quella stanza, quando l'ho vista in quel modo, è stato come se mi fosse crollato il mondo addosso: credevo di essere abbastanza per lei... ma forse sono solo un ragazzino ingenuo che crede nelle favole.


Si passò una mano sul viso con un sospiro stanco, scuotendo il capo mentre lacrime di rabbia e sofferenza velavano il suo sguardo: l'amava davvero, e quel tradimento era stato come una pugnalata in pieno petto, era stata la bomba che aveva fatto esplodere tutte le sue certezze.
Non si era mai sentito così deluso e ferito in tutta la sua vita.

Non so se questo ti faccia ancora effetto o meno, ma forse, una volta sbollita la rabbia, potresti renderti conto che rimanere senza di lei è l'ultima cosa che vuoi.

L'ultima cosa che voglio, adesso, è continuare questa conversazione.
Non voglio parlare di Tisifone, non voglio parlare dei miei sentimenti, non voglio parlare del futuro.
Al momento desidero solo concentrarmi sull'ultima lezione della giornata, mangiare qualcosa e poi andare via da Hogwarts. Naturalmente tornerò puntuale al Castello domattina per le lezioni.


Replicò l'uomo, nuovamente lapidario nel tono.
Non voleva risultare sgradevole, ma non avrebbe tollerato altro, né da lei né da nessun altro, non per quella giornata.

Perciò, se non hai altro da dirmi - e le lanciò un'occhiata piuttosto eloquente - Io andrei. Grazie del pensiero comunque, ti auguro una buona serata.

Concluse Lucas, pronto dunque a congedarsi da lei subito, senza nemmeno toccare più i suoi amati biscotti: la fame di dolci, per quel pomeriggio, gli era completamente passata.
Avatar utente
Lucas
Capo Scuola Tassorosso
Capo Scuola Tassorosso
 
Grado: 9
 
Messaggi: 452
Iscritto il: 23/04/2012, 20:14

Messaggioda Monique » 14/05/2013, 0:05

Con tutto il rispetto, non credo tu te ne renda davvero conto, Monique.
So cosa ho visto, so cos'ha fatto, e non penso di poter essere abbastanza comprensivo da mettere in discussione ciò che è successo sotto i miei stessi occhi.


Sapeva che non sarebbe stato facile farlo ragionare, e quelle parole ne erano la prova: il problema, per la francese, era soprattutto il fatto che non poteva ribattere alla realtà dei fatti, non poteva dirgli che Tisifone non l'aveva tradito... perché non era così; e non poteva nemmeno dargli dello stupido perché non aveva messo in discussione ciò che aveva visto, un po' perché naturalmente i fatti parlavano da soli, ed un po' perché voleva evitare che lui la odiasse.

E' stata lei a perdere me, Monique, nel momento in cui si è abbandonata tra le braccia di un altro.
Credi che stia bene? Che sia semplicemente arrabbiato perché mi ha messo le corna? Che io sia... ferito nel mio orgoglio di maschio?


Non penso niente di tutto questo, non ho un'opinione così bassa di te, Lucas... sto soltanto dicendo che forse dovresti mettere da parte la rabbia e ragionare con calma sull'accaduto. Conosci Tissy da un bel po' di tempo, dovresti sapere che non è tipo da fare certe cose così, da un momento all'altro... se ti fidi ancora della donna con cui sei stato fino a ieri, allora è tuo dovere provare a parlarle per salvare il vostro rapporto!

Si alzò anche lei, rimanendo però ferma, a differenza sua, sul posto: la voce di Monique fu accalorata e sentita, era ovvio che non le fosse facile, anzi, le veniva praticamente impossibile, rimanere distaccata da tutta la situazione, perché c'erano in ballo la felicità ed il benessere della cugina, mica cose da poco.

Mi fidavo di lei più che di me stesso, avevo fatto dei progetti per il futuro... e nel mio futuro c'era lei, Monique.
Avevamo già iniziato a pensare ad un matrimonio, ad una famiglia... e tutto questo mi entusiasmava, pensare di passare la mia vita con Tisifone mi rendeva felice.
Quando sono entrato in quella stanza, quando l'ho vista in quel modo, è stato come se mi fosse crollato il mondo addosso: credevo di essere abbastanza per lei... ma forse sono solo un ragazzino ingenuo che crede nelle favole.


Non sei affatto un ragazzino, ma forse la rabbia ti sta accecando!
Pensaci, prova a chiederti se sia davvero possibile che Tisifone abbia fatto una cosa del genere spinta dal desiderio di tradirti... sono certa che se provassimo a ragionare insieme, potremmo--


L'ultima cosa che voglio, adesso, è continuare questa conversazione.
Non voglio parlare di Tisifone, non voglio parlare dei miei sentimenti, non voglio parlare del futuro.
Al momento desidero solo concentrarmi sull'ultima lezione della giornata, mangiare qualcosa e poi andare via da Hogwarts. Naturalmente tornerò puntuale al Castello domattina per le lezioni.


La bocca di Monique rimase schiusa, ma da essa non uscì più alcun suono: che altro dire, quando davanti si trovava un muro impenetrabile che non voleva ascoltare? Per un attimo si chiese se la soluzione migliore non fosse quella di schiantarlo, legarlo ad una sedia e costringerlo ad ascoltarla, ma fu un pensiero stupido che scacciò dalla sua mente con un leggero movimento del capo; no, non spettava a lei farsi ascoltare, doveva sondare il terreno ed era ciò che aveva fatto.
Era Tissy a dover far breccia nella sua rabbia, e solo se non ci fosse riuscita allora Monique avrebbe elaborato, insieme a lei, un nuovo piano per farlo tornare alla ragione.

Perciò, se non hai altro da dirmi...
Io andrei. Grazie del pensiero comunque, ti auguro una buona serata.


Lo osservò fare qualche passo verso l'uscita del salone, ma gli parlò ad alta voce prima che potesse sparire dal suo campo visivo, sperando che quelle ultime parole facessero scattare qualcosa in lui - anche se, essendo di spalle, se anche avesse avuto una qualsiasi reazione espressiva, lei non se ne sarebbe potuta accorgere.

Solo un'ultima cosa... Tisifone non ricorda nulla dell'uomo con cui è andata a letto, né il viso, né la voce, niente.
Un po' strano per qualcuno che vuole tradire il proprio compagno, non trovi?
... buona serata a te, Lucas.


[FINE]
Avatar utente
Monique
Vice Preside
Vice Preside
 
Grado: 14+
 
Messaggi: 1877
Iscritto il: 05/09/2011, 11:51
Località: Cittadina del mondo

Data Utente Tipo Dado Risultato  
2013-01-25 17:08:39 Tisifone d20 8  
2013-01-24 22:48:13 Tisifone d20 19  
Precedente

 

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron