Auditorium - Sala Musica

[Monique]

La bambina si morse il labbro subito dopo le parole della Vice Preside, forse per non scoppiare in grida di giubilo: tuttavia alla donna non sfuggì di certo la sua espressione raggiante, e ne fu lieta.

Io la ringrazio ancora. Davvero, grazie di aver speso il suo tempo.
Lei non ha idea di quanto ciò sia importante per me.

Monique sorrise a quelle parole, scuotendo appena il capo con un sorriso in volto che la diceva lunga.

Si sbaglia, signorina Keyns...
... ne ho perfettamente idea.

Le rispose, posandole un momento una mano sulla spalla prima di sospirare appena e tornare seria subito dopo: forse Emma Kathrine aveva il resto del pomeriggio libero, ma nell'ufficio della francese c'era una pila di compiti che l'aspettava, e lei non aveva intenzione di farlo attendere oltre.

Sarà meglio andare - disse infatti, uscendo con la Corvetta fuori dall'Auditorium - Buon pomeriggio, signorina Keyns.

Si congedò così dalla studentessa, chiudendo le porte della sala con un colpo di bacchetta per poi dirigersi verso le scale che l'avrebbero portata fino alla Torre Sud, dov'era situato il suo ufficio.
Una nuova cantante. Un'artista, una promessa? Solo il tempo e Monique avrebbero potuto dirlo.

[Fine]

[Monique]

[Lunedì - ore 14.23]

Un altro provino per il coro.
Non che a Monique dispiacesse, anzi, sapere che Hogwarts avrebbe potuto avere presto un bel gruppo di bravi coristi non faceva altro che renderla felice e soddisfatta: chissà che non si potessero anche contattare i cori della Cyprus Academy e della Musashi Enchantment Dojo per una piccola sfida tra i tre gruppi, in futuro.
In ogni caso, prima di lasciarsi andare a certi pensieri era meglio tornare coi piedi per terra e concentrarsi sul provino di quel primo pomeriggio: aspettava la ragazzina per le 14.30, e sperava che si rivelasse un incontro proficuo come quello con la signorina Keyns, la Corvonero di qualche giorno prima.

Intanto speriamo sia puntuale.

Si disse Monique, osservando l'ora attraverso il sottile orologio da polso che le aveva regalato Celine qualche settimana prima: già, con tutte le cose che aveva da fare ancora non era riuscita a passare un po' di tempo solo con la sua migliore amica, e lo stesso era successo con sua cugina; aveva troppe persone dalle quali farsi perdonare, doveva solo riuscire a trovare il tempo per tutto.
Il tempo, proprio il suo peggior nemico ultimamente: le sembrava di non avere più tempo per nulla, nemmeno per se stessa; scosse il capo e fece un sospiro, passandosi la mano tra i capelli mentre appuntava il nome dell'aspirante artista sul foglio di pergamena appoggiato alla cartellina rigida posata sulle sue ginocchia.
O'Neill, secondo anno di Tassorosso.

Vedremo che saprà combinare, e se Cartwright non l'avrà influenzata troppo con quel suo modo di fare impossibile.

Pensò la Vice Preside, lasciandosi scappare un piccolo sorriso al pensiero di quel Prefetto assurdo che chissà, forse un giorno sarebbe riuscito a diventare maturo e responsabile.

... in fondo nei miracoli basta crederci.

Spoiler:

Caroline Priscilla

[Caroline Priscilla]

[Lunedì - Ore 14.35]

Sonoinritardo!Sonoinritardo!Sonoinritardo!

Ehi! Scusatemi fatemi passare!

Uno scricciolo giallo-nero scavalcò un gruppetto di studenti del terzo anno e continuò a correre per i corridoi che l'avrebbero portata nell'Auditorium. Cappie O'Neill, secondo anno di Tassorosso, era ufficialmente in ritardo. E questo non sarebbe per niente piaciuto alla Vicepreside. La bambina si insultò mentalmente per la sua sbadataggine: non aveva l'abitudine di portare un orologio da polso con sè e questo la metteva spesso nei guai. Specie quando aveva un appuntamento per un'audizione! La bambina non si era resa conto del tempo che passava, mentre ingurgitava uno dei suoi piatti preferiti (e quale in fondo non lo era?) in Sala Grande. Per sua fortuna, uno dei suoi compagni le aveva rammentato l'orario (Le 14.33!) e l'aveva esortata a muoversi per raggiungere la Sala Musica (Corri Cappie! Corri!). Risultato? Era in ritardo di cinque minuti, con il fiatone, la divisa leggermente stropicciata e i capelli scompigliati, ma infine davanti all'agognata porta dell'Auditorium.
La giovane strega stava lì ferma, piegata in due a riprendere fiato. Le sarebbe servito per cantare, altrimenti avrebbe fatto una pessima figura di fronte alla sua insegnante. Con un ultimo, profondo respiro, si raddrizzò, assestandosi la divisa scolastica e cercando di sistemare i capelli. Poi, dopo essersi resa nuovamente presentabile, varcò la soglia dell'Auditorium.
Forza Cappie! Fai del tuo meglio!

La Sala sembrava immensa. Un enorme palco si stagliava al centro, illuminato ampiamente da non si sa quale magia (o almeno la piccola non ne era a conoscenza). Una lunga serie di poltrone si stendeva per tutta la stanza e sembravano anche avere l'aria molto comoda! Mentre la bambina rifletteva su tutte quelle cose, notò distrattamente una figura ad aspettarla: la Vicepreside Monique Vireau!

Ehm...buongiorno professoressa!

La piccola sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi, nella speranza che l'insegnante le perdonasse il suo piccolo ritardo.

Mi scusi il ritardo, professoressa...non mi ero resa conto...ehm...dell'orario...mi metto subito al mio posto...si

La bambina si volse verso le scale che l'avrebbero portata dritto sopra il palco. Con un po' troppo di entusiasmo si diresse in quella direzione (rischiò a momenti di inciampare sul secondo e sul quinto gradino), continuando a sorridere imbarazzata. Stava davvero facendo una pessima figura.

Ehm...sono Capp...Caroline Priscilla O'Neill, studentessa del secondo anno di Tassorosso...- quella presentazione era una semplice formalità, ma in fondo avrebbe pur dovuto fare qualcosa di giusto!
Sono qui perchè...vorrei entrare nel coro della scuola...
E' ovvio che sei lì per il Coro, stupida! Cerca di dire qualcosa di intelligente, devi far colpo su di lei!, ma la bambina rimase in silenzio ignorando quell'ultimo pensiero. A suo parere, aveva già fatto abbastanza danni nel parlare e ora doveva solo aspettare che fosse la sua insegnante a dirle quando iniziare. Si passò una mano fra i capelli, grattandosi leggermente la testa, un gesto dovuto all'imbarazzo che provava in quel momento.
Spero di non essere troppo stonata....

Spoiler:

Monique the Best! XD

[Monique]

Era in ritardo.
La puntualità era fondamentale per Monique, il primo segno di una buona educazione e di rispetto per gli impegni presi, ed il fatto che la Tassorosso non fosse lì alle 14.30 come concordato non faceva piacere alla donna, che invece si era fatta trovare lì addirittura in anticipo - e diciamolo, forse d'impegni ne aveva qualcuno in più rispetto alla ragazzina.

Ehm...buongiorno professoressa!

Finalmente la voce di Caroline Priscilla raggiunse le orecchie della donna, che poté quindi alzare lo sguardo in sua direzione, puntando gli occhi gelidi sulla bambina: era contrariata naturalmente, e si vedeva alla perfezione sul suo viso ora molto serio e duro.

Buon pomeriggio, signorina O'Neill.

La salutò Monique, fredda nel tono ma educata come sempre.
La studiò ancora, soffermandosi su quel sorriso smagliante che forse voleva riuscire a scioglierla un po': scosse appena il capo, impercettibilmente, abbassando lo sguardo sul foglio di fronte a sé sopra al quale scrisse qualcosa, forse un appunto su colei che stava per provinare.

Mi scusi il ritardo, professoressa...non mi ero resa conto...ehm...dell'orario...mi metto subito al mio posto...si

In realtà dovrei essere io a decidere quando è il momento di salire sul palco, signorina O'Neill.
In ogni caso prego, faccia pure.

Replicò la francese, un velo appena accennato di sarcasmo nella voce che però difficilmente la bambina, essendo ancora molto giovane, sarebbe riuscita a cogliere... ed in fondo, per lei, era decisamente meglio così.
Lasciò che salisse le scale che portavano sul palco, alzando appena gli occhi al cielo quando la vide inciampare: non disse nulla, tuttavia, poiché poteva comprendere che, almeno quello, non era altro se non il frutto di un grande nervosismo.
Una volta sul palco, la bambina si volse in direzione della Direttrice Artistica della Scuola e si presentò, nonostante Monique sapesse bene chi aveva davanti.

Ehm...sono Capp...Caroline Priscilla O'Neill, studentessa del secondo anno di Tassorosso...
Sono qui perchè...vorrei entrare nel coro della scuola...

L'avevo immaginato.

Commentò la Vice Preside, passandosi una mano sulle labbra con fare pensoso mentre scriveva ancora qualcosa sul foglio che sostava sulle sue ginocchia: sì, decisamente Cartwright aveva una pessima influenza sui componenti della propria Casata.

Mi dica, signorina O'Neill, come mai desidera tanto entrare nel coro di Hogwarts?
Da cosa nasce il suo amore per la musica?

[Caroline Priscilla]

Perchè ad ogni cosa che faccio continua a scrivere su quel foglio? E soprattutto, che cos'è che scrive? si chiese mentalmente la bambina e la cosa non le piaceva affatto. Aveva capito, dal tono delle risposte della donna, che non aveva gradito il suo piccolo ritardo e che questo giocava notevolmente a suo sfavore. In più Cappie non aveva mostrato di essere un mostro di intelligenza: le sue affermazioni, del tutto ovvie e banali, non facevano che peggiorare la situazione. Si, doveva decisamente riscattarsi con la voce e sperava di averla almeno decente. Voleva entrare nel coro a tutti i costi!

Mi dica, signorina O'Neill, come mai desidera tanto entrare nel coro di Hogwarts?
Da cosa nasce il suo amore per la musica?

Quella domanda lasciò la tassetta spiazzata per un attimo. Non si era minimamente aspettata di dover dire a qualcuno perchè voleva entrare nel Club di Canto! Nè credeva di amare la musica...insomma, era lì solo perchè sapeva che Vergil era lì! E lei avrebbe fatto di tutto per stargli più vicino. Questo portò la giovane strega a rimanere in silenzio per qualche minuto, prima di trovare una risposta adeguata da dare alla Vicepreside.

Ehm...be', ecco...Vergil Cartwright, il prefetto della mia Casata, me ne ha sempre parlato così bene...- piccola bugia, ma la bambina non aveva voglia di dire all'insegnante la verità. Sospettava che l'avrebbe reputata una bambina sciocca e frivola, pertanto preferiva evitarsi quel giudizio.- In realtà, non credo di essere molto brava a cantare. Non sono capace di suonare nessun strumento, nè ho mai avuto..."orecchio musicale"...o qualcosa del genere...forse sono anche stonata...veramente- quest'ultima affermazione la disse quasi sottovoce, ma perlomeno in questo caso stava dicendo la verità: forse, se la direttrice non si fosse aspettata chissà che grande talento sarebbe stata molto più buona e meno dura durante la selezione.- Però sono convinta che con un po' di pratica sarei in grado di superare tutti i i miei difetti nell'arte del canto. Non sono particolarmente intelligente, non eccello in qualcosa di particolare, insomma sono abbastanza ordinaria! Voglio provare a fare qualcosa che mi distingua dagli altri, che mi faccia...brillare...anche solo per un momento, anche solo per poche persone!
Anche solo per Vergil...
Per la prima volta, dall'inizio di quella conversazione, la tassetta non aveva avuto un attimo di esitazione: era stata spigliata, determinata, entusiasta nel tono di voce...e aveva anche parlato a macchinetta, come suo solito. Ma aveva detto ciò che pensava: voleva poter far colpo sulla persona per la quale si era presa una cotta colossale...perchè non provare cantando?
Quindi...se lei è d'accordo, vorrei provare a cantare una canzone...per...ehm...dimostrarle le mie capacità
Era ritornato l'imbarazzo e con esso l'esitazione nella sua voce. Ma ormai aveva detto tutto ciò che avrebbe dovuto dire: ora doveva solo attendere che la Vicepreside le desse il via per dimostrarle ciò che valeva veramente...

Spoiler:

Monique

[Monique]

Una domanda che, prima o dopo, Monique poneva a tutti coloro che volevano avvicinarsi alla musica: perché scegliere proprio il canto, perché scegliere proprio quell'arte tra le tante disponibili?
Lei ne aveva sentito la necessità fin da piccola, e Rose l'aveva accompagnata in quel viaggio meraviglioso che l'aveva fatta diventare un tutt'uno con quello che, per tutto quel tempo, era stato il suo più grande amore: la musica.
Ma Caroline Priscilla... lei perché voleva cantare?

Ehm...be', ecco...Vergil Cartwright, il prefetto della mia Casata, me ne ha sempre parlato così bene...

Ancora lui.
Dovrò farci una bella chiacchierata quanto prima.

Si disse Monique con un leggero sospiro, facendo cenno alla Tassetta di proseguire pure nel caso avesse voluto aggiungere altro: erano lì per sentirla cantare, certo, ma questo non voleva dire che la francese trovasse meno importante il pensiero di ogni aspirante musicante.

In realtà, non credo di essere molto brava a cantare. Non sono capace di suonare nessun strumento, nè ho mai avuto..."orecchio musicale"...o qualcosa del genere...forse sono anche stonata...veramente.

A quelle parole un sopracciglio venne alzato in segno di palese sorpresa da parte della Vice Preside, che forse per la prima volta si trovava davanti qualcuno all'apparenza così poco portato per la musica.
Ma allora perché voler entrare in un coro in cui invece gli standard, per precisa volontà di Monique, erano davvero alti?

Però sono convinta che con un po' di pratica sarei in grado di superare tutti i i miei difetti nell'arte del canto. Non sono particolarmente intelligente, non eccello in qualcosa di particolare, insomma sono abbastanza ordinaria! Voglio provare a fare qualcosa che mi distingua dagli altri, che mi faccia...brillare...anche solo per un momento, anche solo per poche persone!
Quindi...se lei è d'accordo, vorrei provare a cantare una canzone...per...ehm...dimostrarle le mie capacità.

Il suo è un nobile pensiero, signorina O'Neill, e comprendo il suo desiderio di brillare, come ha detto.
Tuttavia per entrare a far parte del coro la buona volontà non vi basterà: quello che cerco nei miei cantanti è una certa scintilla, una certa... aura musicale, se mi passa il termine.
Questo perché chiunque può imparare a cantare con molta pratica, ma la passione, l'anima che un'artista mette quando canta non è qualcosa che si può apprendere, nemmeno dopo anni ed anni di studio.

E glielo disse non certo per demoralizzarla, ma per mettere le cose in chiaro e non illuderla successivamente: quale che fosse il motivo che la spingeva a provare, se dentro di lei non si fosse accesa quella scintilla allora non sarebbe servito a nulla studiare, nemmeno per anni.

In ogni caso sì, naturalmente sono qui per sentirla cantare.
Ha con sé lo spartito, o preferisce cantare a cappella?

Commentò la donna, ponendo poi quella domanda alla bambina così da permetterle d'iniziare la sua prova: nel primo caso si sarebbe fatta consegnare lo spartito per permettere alla musica di diffondersi nell'aria tramite la magia della sua bacchetta; in caso contrario si sarebbe semplicemente limitata ad un cenno del capo col quale Cappie avrebbe ufficialmente potuto dare inizio alla propria prova.

[Caroline Priscilla]

Il suo è un nobile pensiero, signorina O'Neill, e comprendo il suo desiderio di brillare, come ha detto.
Tuttavia per entrare a far parte del coro la buona volontà non vi basterà: quello che cerco nei miei cantanti è una certa scintilla, una certa... aura musicale, se mi passa il termine.
Questo perché chiunque può imparare a cantare con molta pratica, ma la passione, l'anima che un'artista mette quando canta non è qualcosa che si può apprendere, nemmeno dopo anni ed anni di studio

Ma una persona come fa a scoprire di avere quella scintilla se non ha mai provato a cantare?

Quella domanda le sfuggì dalle labbra, irruente, spontanea, carica di trasporto. Subito dopo, la bambina si portò una mano alla bocca, quasi a scusarsi di tali parole, cercando in fretta un modo per rimediare a ciò che aveva detto.

Cioè...quello che volevo dire è che sto ancora cercando di scoprire cosa mi renderà...straordinaria. E che uno dei miei tentativi è proprio il canto. Va da sè che se non ho alcun talento e non sentirò emergere in me la passione, sarà difficile che continuerò su questa strada. Ma adesso...all'inizio ho bisogno che lei mi guidi e mi aiuti a comprendere ciò che a me ancora sfugge...forse sono brava, forse no, questo lo lascio giudicare a lei, professoressa...però le prometto che se lei vedrà anche solo un pizzico di talento in me, farò di tutto per portarlo alla luce...e per capire come amarlo

Due discorsi seri in meno di cinque minuti: la tassetta si stupì di sè stessa. Sperava di non aver fatto troppo danno con le sue affermazioni, ma almeno la vicepreside sembrava intenzionata a sentirla cantare...e quello era sicuramente un gran passo avanti!

Ha con sé lo spartito, o preferisce cantare a cappella?

Canterò a cappella- rispose, scuotendo leggermente la testa in segno di diniego- In realtà quella che andrò a cantare non è una vera e propria canzone...è... ehm...una ninna nanna che la mia mamma mi cantava sempre quando ero piccola...spero che vada bene...

La giovane strega arrossì appena nel dire quelle parole, ma sostenne coraggiosamente lo sguardo dell'insegnante. Non appena ricevuto il suo cenno d'assenso, la piccola si schiarì la voce con qualche colpo di tosse e iniziò a cantare.

[yt]http://www.youtube.com/watch?v=uwDVHT8I7YA[/yt]

Aveva chiuso gli occhi. Le parole le uscivano dalle labbra, fluenti, senza esitazioni, esattamente come le ricordava. Si era esercitata molto per quell'audizione e adesso si stava giocando il tutto per tutto. Ma la giovane Tassorosso, in quel momento, non stava cantando per la Vicepreside Monique Vireau: ciò che la sua mente immaginava era un Vergil che la ascoltava sorridente. Di riflesso, sorrise anche lei nella realtà. Se doveva cantare per lui, ci avrebbe messo tutta la sua anima, lo sapeva. Per questo non pensò a niente, a nessun altro: solo a lui. Per un attimo le sembrò che la melodia che stava cantando prendesse vita da sola, senza che lei potesse farci niente. Non era abituata ad una tale sensazione e la cosa la lasciò stupita.
Poi, così come aveva iniziato, la bambina smise di cantare. La ninna nanna era giunta ormai al termine. Riaprì gli occhi, un po' confusa, incrociando le mani fra di loro: erano bagnate di sudore. Cercò di asciugarle sulla tunica della sua divisa, mentre con tono imbarazzato si rivolgeva alla sua insegnante.

Come...come sono andata?

Spoiler:

Monique

[Monique]

Ma una persona come fa a scoprire di avere quella scintilla se non ha mai provato a cantare?

Quella domanda posta così, all'improvviso, fece alzare una seconda volta il sopracciglio della donna che posò il proprio sguardo gelido su Caroline Priscilla, ora di fronte a lei con la mano davanti alla bocca come a voler cercare di rimediare a quella domanda che, in fondo, non era nemmeno così tanto sbagliata o fuori luogo.

Cioè...quello che volevo dire è che sto ancora cercando di scoprire cosa mi renderà...straordinaria. E che uno dei miei tentativi è proprio il canto. Va da sè che se non ho alcun talento e non sentirò emergere in me la passione, sarà difficile che continuerò su questa strada. Ma adesso...all'inizio ho bisogno che lei mi guidi e mi aiuti a comprendere ciò che a me ancora sfugge...forse sono brava, forse no, questo lo lascio giudicare a lei, professoressa...però le prometto che se lei vedrà anche solo un pizzico di talento in me, farò di tutto per portarlo alla luce...e per capire come amarlo.

E' una promessa che prendo molto seriamente, signorina O'Neill.
E mi auguro che, nel caso, lei non debba mai darmi dimostrazione di non aver mantenuto.

Non disse altro la francese, seppur aggiunse qualche altra scritta sul foglio di pergamena posato sulle sue ginocchia: appunti che la Tassorosso non avrebbe conosciuto mai, ma in fondo non ce n'era alcun motivo; erano solo le impressioni e le sensazioni della Vice Preside, che insieme alla performance della bambina le avrebbero dato modo di prendere la sua decisione.

Canterò a cappella.
In realtà quella che andrò a cantare non è una vera e propria canzone...è... ehm...una ninna nanna che la mia mamma mi cantava sempre quando ero piccola...spero che vada bene...

Può cantare ciò che vuole, non ci sono limitazioni particolari da parte mia.
Prego, cominci pure.

Furono quelle le ultime parole che Monique pronunciò prima di lasciare la bambina libera di cantare: socchiuse gli occhi non appena la voce iniziò ad uscire dalle labbra di lei, studiando non solo la voce della Tassetta ma anche il suo viso, la postura, tutto il suo essere; sorrideva, e la Vireau era sicura che stesse pensando a qualcuno di ben specifico in quel momento.
La voce... era bella.
Non potentissima certo, con alcune imperfezioni da correggere, ma bella.
Gli occhi chiusi di Cappie erano un buon segno, e così il sorriso che le aleggiava sulle labbra: quando la musica riusciva a darti sensazioni del genere, a trasmetterti il bisogno di isolarti dal mondo o di sorridere, quello sì che era un buon segno.
La melodia finì, la voce della bambina si spense e così quel momento magico che la portò a tornare con gli occhi su Monique, in stato di palese nervosismo e forse anche imbarazzo.

Come...come sono andata?

Meglio di quanto mi aspettassi.

Ammise la Vireau sincera, che di sicuro in quel campo non faceva sconti a nessuno.
Si alzò in piedi, soppesando con lo sguardo prima la bambina e poi i propri appunti, prima di annuire lentamente ed incurvare finalmente le labbra in un piccolo sorriso.

D'accordo, signorina O'Neill.
Avrà la sua chance, e vedremo se saprò fare di lei una brava cantante.

Commentò alla fine, donando un po' di calore al ghiaccio contenuto nei suoi occhi.

Ma se non sarà puntuale al prossimo appuntamento non mi farò problemi e la sbatterò fuori dal coro a calci.
Sono stata chiara?

[Caroline Priscilla]

La risposta della Vicepreside fece scattare in Cappie un barlume di speranza

Meglio di quanto mi aspettassi

La tassetta diede un sospiro di sollievo, non si era resa conto che fino a quel momento aveva trattenuto il respiro. L'ansia le giocava davvero brutti scherzi. Vide un sorriso balenare sul volto della donna.

E...quindi?

D'accordo, signorina O'Neill.
Avrà la sua chance, e vedremo se saprò fare di lei una brava cantante.

Un enorme sorriso si schiuse sul volto della giovane strega nel sentire che era stata ammessa nel Coro. Avrebbe saltellato dalla gioia, sprizzato scintille dalla bacchetta e urlato che ce l'aveva fatta, ma il buon senso le disse che era meglio non esagerare: in fondo, doveva ancora garantirsi un posto fisso all'interno del Club. Quindi si limitò a fremere dalla contentezza, ascoltando il seguito delle parole di Monique.

Ma se non sarà puntuale al prossimo appuntamento non mi farò problemi e la sbatterò fuori dal coro a calci.
Sono stata chiara?

Chiarissima! Non si preoccupi professoressa, comprerò un orologio apposta! Vedrà, non la deluderò!

Detto questo, la bambina ringraziò un'ultima volta la docente, per poi scendere definitivamente da quel palco. Nel farlo, inciampò sempre nel solito gradino (il quinto e il secondo, sicuramente ce l'avevano con lei), ma alla giovane strega ormai non importava: ce l'aveva fatta, era riuscita ad ottenere ciò che voleva, si era avvicinata ancora di più al cuore di Vergil! Chissà che sorpresa a casa quando avrebbero scoperto che Cappie era entrata nel Coro della scuola. La piccola sorrise nell'immaginare il volto stupito del padre e della madre.
Dopo essersi girata un'ultima volta per salutare la docente, si fiondò fuori dall'Auditorium, andando dritta spedita in Sala Grande, a cercare Jorge, Elisabeth e JaneYue per raccontare loro tutto...

Spoiler:

Monique

[Monique]

Chiarissima! Non si preoccupi professoressa, comprerò un orologio apposta! Vedrà, non la deluderò!

Me lo auguro per lei.
Buona giornata, signorina O'Neill.

Congedò in quel modo la Tassorosso, senza aggiungere altro, e la osservò andarsene, inciampando nei gradini come quando era salita sul palco per poi fiondarsi fuori dall'Auditorium: quella scena fece sorridere parecchio Monique, che però si lasciò andare ad una piccola risata solo quando la bambina fu fuori dalla sua portata visiva.

O'Neill... che tipo.

Sussurrò la Vice Preside di Hogwarts, scuotendo il capo ed alzando gli occhi al cielo mentre raccoglieva le sue cose per lasciare la Sala Musica a sua volta: non sapeva perché, ma era certa che quella piccola Tassorosso ne avrebbe combinati di tutti i colori...

[Fine]