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Auditorium - Sala Musica

Dirett.ce Artistica: Monique Vireau

Messaggioda Monique » 23/11/2012, 22:05

Buonasera professoressa...

Incredibile ma vero, la Tassorosso era arrivata in orario: sicuramente un punto a suo favore dal punto di vista di Monique, che amava la puntualità, sempre e comunque, per qualsiasi impegno preso; fece un lieve sorriso in direzione di Caroline Priscilla, come se la stesse approvando silenziosamente, facendole poi cenno di raggiungerla sul palco.

Sono arrivata in orario questa volta!

Buon pomeriggio a lei, signorina O'Neill.
Sì, noto con piacere che sembra aver imparato la puntualità.


Commentò la Vice Preside, accentuando appena quel sorriso: la stava prendendo in giro, ma l'espressione delle sue labbra sottolineava come quella fosse una presa in giro bonaria... se fosse stata arrabbiata o seria, di sicuro non avrebbe avuto le labbra incurvate all'insù.

Molto bene signorina O'Neill, direi di non perdere tempo e di cominciare subito.
Mi dica, su cosa vorrebbe esercitarsi con me? Su cosa ritiene che sia importante concentrarsi come preparazione prima dell'incontro coi cori delle altre scuole?


Era curiosa di sentire la risposta della bambina, capire quali fossero le sue priorità... fermo restando che, comunque, alla fine avrebbero fatto come voleva la Vireau; era una sorta di test quello, anche perché a dirla tutta Monique non era ancora sicura di volerla far esibire in quella particolare occasione.

Vedremo se saprai sorprendermi...

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Messaggioda Caroline Priscilla » 23/11/2012, 22:31

Sta sorridendo? Sta davvero sorridendo? Eh si, quella curvatura all'insù agli angoli della bocca è davvero un sorriso. Forse la Vireau ha una paralisi facciale...no, non credo, magari sta solo approvando la mia puntualità!

I pensieri della tassetta vennero confermati dalle parole della Vicepreside subito dopo, quando rispose al suo saluto e la prese bonariamente in giro.

Buon pomeriggio a lei, signorina O'Neill.
Sì, noto con piacere che sembra aver imparato la puntualità.


Sorrise contenta di quella affermazione, in fondo anche Monique sapeva essere gentile e affabile come quasi tutti i professori...tranne Vastnor, la Samyliak, la Bennet, la Vilvarin, Mc Dullan...be', Mc Dullan era incapace di essere affabile perchè troppo imbranato. In ogni caso, la piccola scacciò quei pensieri e si concentrò invece su quello che avrebbe fatto di lì a poco, ovverso esercitarsi nel cantare. Quindi, raggiunse la donna sul palco e ascoltò quello che aveva da dirle. Nel suo tragitto, evitò accuratamente il secondo e il quinto gradino, saltandoli a piè pari per evitare di inciamparci sopra.

Molto bene signorina O'Neill, direi di non perdere tempo e di cominciare subito.
Mi dica, su cosa vorrebbe esercitarsi con me? Su cosa ritiene che sia importante concentrarsi come preparazione prima dell'incontro coi cori delle altre scuole?


Ci aveva riflettuto parecchio in quei giorni: la prima risposta che le venne in mente fu di esercitarsi su tutto, tuttavia sarebbe stato abbastanza ridicolo. Grazie alle varie prove settimanali, non aveva troppi problemi nel coordinare la propria voce con quella degli altri, anche se spesso il tutto era dovuto al fatto che cercava di non emergere troppo dal coro, ma tentava sempre di amalgamarsi o nascondersi dietro la voce dei suoi compagni.

Vorrei imparare a rendere più...sicura la mia voce? Non sono proprio convinta che si dica così. Forse è meglio che mi spieghi meglio: lei mi ha detto in passato che ho un buon timbro vocale, ma che devo imparare a sfruttarlo. Fin tanto che mi mantengo su toni bassi o comunque poco alti, tutto va bene e canto quasi senza imperfezioni. Però, se devo far spiccare la mia voce, o devo raggiungere una nota molto alta, be'...ecco...stecco in maniera quasi oscena...- disse arrossendo, mentre abbassava gli occhi per l'imbarazzo -Vorrei poter tenere testa alle voci degli altri miei compagni. Sono tutti così bravi io non devo essere da meno, soprattutto ora che è vicina la gara con gli altri gruppi canori! Anche un elemento come me può fare la differenza, quindi devo esercitarmi di più su questo! E mi piacerebbe anche riuscire ad avere una resistenza e una potenza maggiore mentre canto...lei crede che sia possibile?- chiese guardandola speranzosa, mentre attendeva la sua risposta. Da quando aveva saputo della sfida, non vedeva l'ora di dimostrare a tutti quanti di cosa era capace. E naturalmente di non far fare brutta figura alla sua "Capa", come l'avrebbe definita il fratellino Jorge. Per questo era decisa ad esercitarsi fino in fondo: anche perchè lo aveva promesso alla professoressa Vireau e lei manteneva sempre le promesse, o almeno quelle che avevano un particolare valore per lei...
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Messaggioda Monique » 23/11/2012, 23:51

Una prova quella di Monique, volta a comprendere quali fossero le priorità della Tassorosso: lei stessa, quando si esercitava con Rose, aveva in mente una ben precisa scala di valori relativo ai diversi punti che riteneva importanti per imparare a cantare al meglio; anche Rose, comunque, faceva poi ciò che voleva, ma le piaceva sentire il parere di Monique e la donna, allo stesso modo, voleva sentire quello di Caroline Priscilla.
La Tassorosso non l'avrebbe mai saputo, ma quello era un grande paragone.

Vorrei imparare a rendere più...sicura la mia voce? Non sono proprio convinta che si dica così. Forse è meglio che mi spieghi meglio: lei mi ha detto in passato che ho un buon timbro vocale, ma che devo imparare a sfruttarlo. Fin tanto che mi mantengo su toni bassi o comunque poco alti, tutto va bene e canto quasi senza imperfezioni. Però, se devo far spiccare la mia voce, o devo raggiungere una nota molto alta, be'...ecco...stecco in maniera quasi oscena...

Sì, me ne sono accorta.

Commentò divertita la Vireau, incurvando le labbra in un sorrisetto divertito mentre incrociava le braccia all'altezza del petto: che la O'Neill stonasse quando si trovava a cantare da sola, soprattutto canzoni che presupponevano note alte, era un dato di fatto che di sicuro alla Direttrice Artistica del coro non era sfuggito.

Vorrei poter tenere testa alle voci degli altri miei compagni. Sono tutti così bravi io non devo essere da meno, soprattutto ora che è vicina la gara con gli altri gruppi canori! Anche un elemento come me può fare la differenza, quindi devo esercitarmi di più su questo! E mi piacerebbe anche riuscire ad avere una resistenza e una potenza maggiore mentre canto...lei crede che sia possibile?

Al momento no, in tutta onestà - rispose Monique, che riteneva inutile indorare la pillola a Cappie - Confesso che sono ancora molto dubbiosa sul farla partecipare singolarmente alla gara, signorina O'Neill: ha un grande potenziale ed una bellissima voce, ma onestamente non la vedo concentrata. Ho come l'impressione che la sua mente sia altrove, che non si stia davvero dedicando alla musica come dovrebbe... e questo non va bene.
Se vuole migliorare davvero deve respirare musica, pensare alla musica, vivere di musica.


Per qualcuno quel discorso sarebbe potuto apparire esagerato, ma era così che Monique vedeva le cose: una persona si doveva esercitare il più possibile per migliorare già quand'era un fuori classe, figuriamoci se, come Cappie, aveva molte carenze.
Scosse appena il capo, la donna, puntando gli occhi chiari sulla Tassorosso, seria ma non gelida: voleva farle capire l'importanza di quel coro per se stessa, non di certo spaventarla.

Questo non è un gioco per me, signorina O'Neill.
Ho messo anima e corpo in questo coro, pretendendo lo stesso da chi ne fa parte... eppure sento che lei non è presente come dovrebbe: la smetta di pensare di essere meno degli altri, si convinca di essere brava quanto loro, tiri fuori la grinta.
Se ha stonato fino a questo momento è solo perché non ha fiducia in se stessa, è solo perché teme di fare una brutta figura: se non rischia, se non si mette in gioco, non arriverà mai a dei risultati.


Prese fiato, fissandola ancora per un lungo istante prima di sospirare ed addolcire i tratti del viso: era dura con lei, forse, proprio com'era stata Rose all'epoca; e visti i risultati, il metodo non doveva essere poi così sbagliato.

Chiuda gli occhi, si concentri solo sul respiro, ed immagini la musica.
Si focalizzi sull'idea di nota, di melodia, di suono: che cosa vede? Che forma le da' la sua mente?
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Messaggioda Caroline Priscilla » 26/11/2012, 0:23

Parlare liberamente con la professoressa Vireau? Se glielo avessero raccontato qualche giorno prima, Cappie non ci avrebbe creduto. Anzi, avrebbe dato del matto a colui o colei che avesse anche solo osato pronunciare le parole "andare d'accordo" con un insegnante. Se poi quell'insegnante era Monique, figuriamoci! Eppure in quel momento la giovane strega stava imparando ad apprezzare i modi di fare della docente: certo, la trovava sempre fredda e molto severa, ma da qui fino a definirla senza cuore...be', decisamente aveva guadagnato punti. Tuttavia la piccola stava per scontrarsi con una dei maggiori pregi (o difetti?) della donna: la sincerità.

Al momento no, in tutta onestà. Confesso che sono ancora molto dubbiosa sul farla partecipare singolarmente alla gara, signorina O'Neill...

Cosa?! Cosa significa che potrei non partecipare?!

Avrebbe voluto urlare quelle parole solo pensate, ma l'unica reazione della ragazzina fu uno sbiancamento quasi impressionante del volto, accompagnato da un'espressione scioccata e totalmente sorpresa. Aveva da poco scoperto quanto ci tenesse a fare parte di un club come poteva essere quello del Coro...a prescindere dalla presenza di Vergil Cartwright. Se non avesse partecipato alla competizione, questo avrebbe significato che la tassetta era più un elemento di disturbo che di spicco.

...ha un grande potenziale ed una bellissima voce, ma onestamente non la vedo concentrata. Ho come l'impressione che la sua mente sia altrove, che non si stia davvero dedicando alla musica come dovrebbe... e questo non va bene.

S-si professoressa...

arrossì visibilmente a quelle parole: almeno il suo problema non era la voce! La piccola pensò e ripensò a tutte le volte che avevano cantato durante le prove...dovette ammettere che in effetti lei non era mai troppo concentrata. La presenza del prefetto dei Tassorosso era una facile distrazione per la ragazzina, che si ritrovava a sognare ad occhi aperti e a non riuscire a dedicarsi pienamente al Coro.

Se vuole migliorare davvero deve respirare musica, pensare alla musica, vivere di musica.

Sollevò nuovamente lo sguardo, osservandola stranita.

Che cosa intende dire esattamente?

Questo non è un gioco per me, signorina O'Neill.
Ho messo anima e corpo in questo coro, pretendendo lo stesso da chi ne fa parte... eppure sento che lei non è presente come dovrebbe: la smetta di pensare di essere meno degli altri, si convinca di essere brava quanto loro, tiri fuori la grinta.
Se ha stonato fino a questo momento è solo perché non ha fiducia in se stessa, è solo perché teme di fare una brutta figura: se non rischia, se non si mette in gioco, non arriverà mai a dei risultati.


Si! Mi devo impegnare ancora e ancora! Devo farcela, voglio partecipare a quella gara...

Chiuda gli occhi, si concentri solo sul respiro, ed immagini la musica.
Si focalizzi sull'idea di nota, di melodia, di suono: che cosa vede? Che forma le da' la sua mente?


La guardò un po' perplessa, quelle parole le sembravano così strane. Poi, ubbidiente, chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dalla propria mente. Respirò a pieni polmoni, con calma e lentamente: un respiro, due, tre...fino a quando i suoi pensieri non si appigliarono a ciò che lei stava cercando: la sua idea della musica. Si meravigliò quando la prima cosa che le venne in mente fu il crepitare delle fiamme. Anzi, a tratti era quasi infastidita, tanto che dall'esterno Monique avrebbe potuto tranquillamente notare come all'improvviso la ragazzina stesse corrucciando la fronte. Ci mise un po' a fidarsi di quell'immagine, poi si fece avvolgere da essa, se ne riempì l'anima, il cuore, la voce...si, il fuoco rappresentava la sua musica, perchè per lei era passione, calore, divertimento, furore...scatenarsi fino a sentirsi sfiniti, esausti, bruciare, scottando chi ci sta intorno, per non lasciare niente dietro, se non cenere pigra, soddisfatta, felice...

Immagine


La piccola percepiva più che pensare questo concetto, riusciva a rimirarlo, ma non ad afferrarlo abbastanza da poterlo tradurre in parole. Improvvisamente sentì un grande calore dentro la sala, mentre apriva gli occhi leggermente frastornata e li puntava dritti in quella della Vicepreside.

Il fuoco...

Disse semplicemente in un sussurro, prima di rendersi conto che in quel modo, la donna non avrebbe potuto comprendere che cosa intendesse dire con il fuoco, se non che la tassetta era improvvisamente impazzita e aveva deciso di diventare una piromane.

Ehm...cioè...mi spiego meglio: quando penso alla musica, essa mi ricorda sempre delle fiamme che ardono...perchè per me cantare significa esprimere tutta la forza e l'energia che sento dentro! Quella volta che sono salita sul palco durante l'inaugurazione dello Sheliak & Vega...ho sentito la passione scatenarsi in me ed uscire fuori tramite la mia voce. Non avevo mai provato una sensazione simile...e mi piacerebbe rifarla! Forse sto confondendo la scarica di adrenalina con...ehm...il cantare vero e proprio...però io mi fido delle mie sensazioni...quindi....

Non concluse la frase, non conoscendo nessun altro modo per esprimersi. Per la prima volta, la tassetta sentì di essere limitata dalle sue stesse parole, di non poter esprimere tutto quello che voleva solo parlando. Il fratellino ne sarebbe stato più che grato, ma lei si sentì...inadeguata. Fino ad allora le parole non l'avevano mai tradita, neanche una volta, neanche parlando come un fiume in piena. Ed ora che cosa le rimaneva? Solo tanti strani pensieri e nessun modo per comunicarli. L'unica cosa che le rimaneva da fare era dimostare quanto la sua volontà di fare del proprio meglio fosse salda e ferma.

Professoressa sono una persona di parola, lo ha visto: mi aveva detto che dovevo essere puntuale e l'ho fatto. Mi aveva detto che dovevo impegnarmi e l'ho fatto. Mi ha detto che il mio impegno non è abbastanza: allora mi impegnerò ancora di più, anche a costo di fare prove extra di canto. Solo...non mi tolga la possibilità di poter partecipare alla competizione...voglio essere presente anche io come tutti gi altri...e voglio esibirmi ancora una volta...le prometto che ce la metterò tutta...
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Messaggioda Monique » 26/11/2012, 16:29

Una cosa, a Caroline Priscilla, Monique sentiva di doverla concedere: non era una di quelle persone che cercavano inutili giustificazioni per le loro mancanze; quella era una cosa che la donna odiava, nascondersi inutilmente dietro ad un dito. Si sbagliava? Lo si ammetteva e si andava avanti senza "sì ma" o "sì però", senza trovare stupide scuse nel tentativo di convincere l'altro di non avere colpe: quando si mancava in qualcosa se ne aveva sempre la colpa, e questo la Tassorosso sembrava averlo capito.

S-si professoressa...

Annuì lentamente a quelle parole forse imbarazzate, balbettate, spaventate anche, ma che probabilmente erano sintomo di una ricezione avvenuta in modo corretto da parte della bambina: si doveva impegnare con ogni fibra del suo essere per arrivare dove voleva, e fu esattamente ciò che la Vireau le disse poco dopo, sotto lo sguardo stranito della O'Neill che piano piano riuscì forse a capire dove la donna voleva arrivare.
L'esercizio che le diede da fare, subito dopo, non era così semplice o inutile come Cappie avrebbe potuto pensare: negli anni, Monique aveva imparato a toccare la musica, ad annusarla, a gustarla sul palato; essa era divenuta per la Vice Preside di Hogwarts totalmente concreta sotto ogni aspetto, ed ora toccava alla Tassorosso iniziare quel difficile e lento percorso... ammesso che riuscisse a visualizzare qualcosa, ovviamente. Studiò silenziosamente le sue espressioni attraverso gli occhi chiusi, senza avere alcuna reazione di fronte alla sua espressione corrucciata: quando Cappie riaprì gli occhi, posando lo sguardo forse frastornato su Monique, la donna era sicura che quell'esercizio a qualcosa fosse servito.

Il fuoco...

La fissò silente, senza fare facce o espressioni particolari d'incomprensione, presa in giro o altro: semplicemente le fece un piccolo cenno del capo, come a farle capire che poteva proseguire nella sua spiegazione.

Ehm...cioè...mi spiego meglio: quando penso alla musica, essa mi ricorda sempre delle fiamme che ardono...perchè per me cantare significa esprimere tutta la forza e l'energia che sento dentro! Quella volta che sono salita sul palco durante l'inaugurazione dello Sheliak & Vega...ho sentito la passione scatenarsi in me ed uscire fuori tramite la mia voce. Non avevo mai provato una sensazione simile...e mi piacerebbe rifarla! Forse sto confondendo la scarica di adrenalina con...ehm...il cantare vero e proprio...però io mi fido delle mie sensazioni...quindi....

L'adrenalina è essenziale per cantare, signorina O'Neill, è il connubio di tutte le emozioni che vengono inglobate da essa per permetterle di far uscire la voce al massimo della sua potenza. Se un cantante non provasse la sensazione di scoppiare o di fremere prima di esibirsi, stia pur certa che non proverebbe nulla durante la sua performance, e al tempo stesso non farebbe provare nulla a chi lo ascolta.

Replicò Monique, donando così senza nemmeno accorgersene una delle sue pillole di saggezza alla Tassorosso, che si sarebbe così potuta tranquillizzare: ma c'era ancora qualcosa che la ragazzina sembrava aver bisogno di dirle, ed ancora una volta la donna l'ascoltò in silenzio, lasciandola libera di parlare.

Professoressa sono una persona di parola, lo ha visto: mi aveva detto che dovevo essere puntuale e l'ho fatto. Mi aveva detto che dovevo impegnarmi e l'ho fatto. Mi ha detto che il mio impegno non è abbastanza: allora mi impegnerò ancora di più, anche a costo di fare prove extra di canto. Solo...non mi tolga la possibilità di poter partecipare alla competizione...voglio essere presente anche io come tutti gi altri...e voglio esibirmi ancora una volta...le prometto che ce la metterò tutta...

Ed io farò in modo che lei mantenga la sua promessa, signorina O'Neill - mormorò la Direttrice Artistica del coro, avanzando di un passo verso di lei e posandole una mano sulla spalla mentre un leggero sorriso le compariva sul volto - Cantare, e intendo cantare davvero, non è mai facile come si pensa... ma quando si riesce a farlo, è come spalancare il proprio cuore al mondo. Ed è una sensazione bellissima.

La fissò ancora qualche istante, più gentile del solito forse, prima di tornare non fredda, ma semplicemente seria visto che era ora di mettersi all'opera davvero.

Adesso si stenda sul pavimento a pancia in su, chiuda gli occhi e si concentri solo sul suo respiro: inspiri dal naso ed espiri dalla bocca, tentando di focalizzare tutta la sua attenzione solo sul movimento del petto e dello stomaco durante la respirazione.

Le ordinò, e non appena Cappie l'avesse fatto anche Moni si sarebbe seduta sul pavimento, accanto alla Tassetta, per il momento ferma e silenziosa così da lasciare all'altra il tempo di concentrarsi.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 26/11/2012, 17:00

Credeva che la sua risposta alla domanda della Vicepreside le avrebbe guadagnato un'occhiataccia o come minimo uno sguardo di schernimento. Sentiva di non essere riuscita ad esprimere al meglio quello che provava dentro quando pensava alla musica, eppure Monique si dimostrò ancora una volta seria e comprensiva.

L'adrenalina è essenziale per cantare, signorina O'Neill, è il connubio di tutte le emozioni che vengono inglobate da essa per permetterle di far uscire la voce al massimo della sua potenza. Se un cantante non provasse la sensazione di scoppiare o di fremere prima di esibirsi, stia pur certa che non proverebbe nulla durante la sua performance, e al tempo stesso non farebbe provare nulla a chi lo ascolta

Tirò mentalmente un sospiro di sollievo, mentre tentava di proseguire col suo discorso promettendo all'insegnante che si sarebbe impegnata ancora di più pur di poter partecipare all'imminente competizione canora.

Ed io farò in modo che lei mantenga la sua promessa, signorina O'Neill. Cantare, e intendo cantare davvero, non è mai facile come si pensa... ma quando si riesce a farlo, è come spalancare il proprio cuore al mondo. Ed è una sensazione bellissima.

La tassetta guardò sorpresa la mano della donna posarsi delicatamente sulla sua spalla. Ancora più sbalordita, poi, fu quando vide un dolce sorriso sul volto di Monique. Istintivamente, anche alla piccola venne da sorridere con ugual trasporto, annuendo vigorosamente alle sue parole e felice della sua decisione.

Adesso si stenda sul pavimento a pancia in su, chiuda gli occhi e si concentri solo sul suo respiro: inspiri dal naso ed espiri dalla bocca, tentando di focalizzare tutta la sua attenzione solo sul movimento del petto e dello stomaco durante la respirazione.

Subito!

La giovane strega si sedette sul pavimento del palco, stendendosi subito dopo a pancia in su. Rabbrividì per un istante nel sentire quanto fosse gelido, prima di passare a concentrarsi sull'esercizio che le aveva chiesto di fare la donna. Quindi, una volta chiusi gli occhi, iniziò a respirare con calma, inspirando dal naso ed espirando dalla bocca, concentrandosi sul movimento altalenante del petto e dello stomaco che si abbassavano ed alzavano ripetutamente. La piccola rimase in silenzio, non osando chiedere nulla nè dire nulla. Continuò semplicemente a fare quell'esercizio, in attesa che la sua insegnante le desse nuove istruzioni per continuare...
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Messaggioda Monique » 26/11/2012, 18:43

Subito!

Le parole di Monique sembrarono far centro nell'animo e nella mente di Caroline Priscilla, che dunque si mise subito a terra, come la donna le aveva detto, ad occhi chiusi: la Vireau le si sedette accanto, osservandola in un primo momento mentre respirava come le aveva indicato; poteva quasi sentire la mente della O'Neill chiedersi cosa sarebbe venuto dopo, ma la francese non fece una piega, non disse nulla né si mosse proprio perché voleva che lentamente la Tassetta si dimenticasse di tutto, anche della sua presenza, e che cadesse quasi in uno stato di pre-sonno dove i sensi, anche se solitamente non ce ne accorgiamo, sono più all'erta, più vigili e sensibili del normale.
Dopo almeno quindici minuti d'immobilità, ecco che la mano destra di Monique si posò con molta delicatezza sul pancino della Tassorosso: era calda, quindi non l'avrebbe infastidita, ed il contatto fu così delicato che se Cappie avesse mantenuto gli occhi chiusi - come la donna sperava - quasi avrebbe potuto pensare di esserselo immaginato.
Con la mano posata sul suo stomaco, la Vireau iniziò a far vibrare la voce, eseguendo un "la" prolungato a labbra chiuse: forse alla Tassetta sarebbe apparso strano, ma se avesse mantenuto la concentrazione sul respiro e solo su quello (tiro su Concentrazione > 10) senza aprire gli occhi né altro, avrebbe potuto sentire quella vibrazione della voce di Monique riflettersi all'interno del suo stomaco, facendolo vibrare di riflesso.
Era una tecnica particolare, che anche Rose aveva attuato con la francese da piccola, basata sull'insegnare a qualcuno quale fosse il giusto modo di cantare, di prendere una nota e mantenerla, utilizzando il contatto e l'apprendimento spontaneo di chi prova sulla propria pelle qualcosa così da poter poi avere un metro di paragone quando prova a rifarlo.

Se ha sentito qualcosa, apra lentamente gli occhi e me lo dica.
Non si muova in ogni caso da questa posizione.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 26/11/2012, 21:47

Non ricordò per quanto tempo stette ferma in quella posizione. Anche perchè tutta la sua concentrazione era focalizzata non sullo scorrere dei secondi, ma sul suo lento respirare. Tuttavia la tassetta continuò imperterrita in quell'esercizio, le palpebre dolcemente abbassate sugli occhi, come se ella si fosse immersa in un sonno profondo. Dopo un quarto d'ora, la strega sentì qualcosa cambiare nell'area intorno a sè. La presenza di Monique, prima un po' più distante, ora si fece molto più vicina: riusciva a sentire il suo profumo, che le arrivava lieve e delicato da qualche parte accanto a lei. Per un momento, pensò di aver sentito anche una mano posarsi con delicatezza sul suo stomaco. Tuttavia, memore delle parole della donna e decisa più che mai ad impegnarsi in ciò che stava facendo, la bambina cercò di mantenere la concentrazione, continuando a respirare col naso e ad espirare con la bocca. Finalmente avvenne qualcosa [d20:20 + Concentrazione:1 = 21]: la tassetta sentì una sorta di vibrazione là dove avvertiva una leggera pressione sulla pancia, vibrazioni che si propagarono poi nel suo stomaco. Era una sensazione nuova per lei e stranamente piacevole, sebbene non riuscisse a capire esattamente come questo fosse possibile.

Se ha sentito qualcosa, apra lentamente gli occhi e me lo dica.
Non si muova in ogni caso da questa posizione.


La ragazzina aprì lentamente gli occhi, sbattendo ripetutamente le palpebre per mettere a fuoco l'ambiente che la circondava. Evitò di muoversi in qualsiasi modo, non spostò neanche la testa per poter guardare meglio la Vireau, osservandola solo con la coda del'occhio e chiedendosi cosa altro avrebbe dovuto fare ora. Non smise per un solo istante di respirare come le aveva detto, per paura di contrariare la docente a causa della sua impazienza.

Si, ho sentito...una sorta di vibrazione...cos'era?

chiese incuriosita, attendendo paziente la sua risposta.
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Messaggioda Monique » 26/11/2012, 23:25

La osservò silenziosa, studiando la sua respirazione: le fece molto piacere notare che Caroline Priscilla non sembrava aver notato la presenza della sua mano sullo stomaco, segno che era riuscita a rimanere molto concentrata; per Monique era un ulteriore segno delle possibilità della Tassorosso, ed un incentivo ad essere più severa con lei per permetterle di migliorarsi sempre di più.
Sempre silente la osservò riaprire gli occhi senza muoversi, senza spostare nemmeno il capo, concentrata ancora sulla respirazione, ed anche questo fece molto piacere alla Vireau che sorrise appena in direzione della bambina.

Si, ho sentito...una sorta di vibrazione...cos'era?

La mia voce dentro di lei.

Rispose semplicemente Monique, lasciando che rimanesse ancora qualche istante distesa per terra prima di allungare la mano in sua direzione ed aiutarla così a rialzarsi con lentezza, come a non voler traumatizzare il suo corpo intorpidito e piacevolmente rilassato.

Ha sentito vibrare il suo stomaco perché io stavo facendo vibrare la mia voce, ed ho creato un contatto tra noi.
Quando, posando la mano sul suo stomaco, riuscirà a sentirlo vibrare tramite la sua voce, tramite l'emissione di una nota, allora andremo avanti con le lezioni.


Le spiegò meglio la Direttrice Artistica, elargendole un altro sorriso: tre in una sola giornata, una novità per la O'Neill che forse ne sarebbe rimasta sbalordita; e tuttavia Monique era così, severa ed inflessibile con chi non s'impegnava, incoraggiante e dolce con chi metteva tutta l'anima in ciò che faceva.
E Cappie aveva appena avuto la prova che impegnandosi a fondo, tutto sarebbe potuto essere diverso e paradossalmente più semplice.

Adesso vada, per oggi abbiamo finito.
E si ricordi, signorina O'Neill, che dopo le parole... voglio i fatti.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 26/11/2012, 23:56

Era ancora stesa per terra, quando Monique finalmente parlò, spiegandole in breve ciò che era successo.

La mia voce dentro di lei.

Se la bambina avesse potuto, avrebbe avuto un'espressione perplessa sul volto: che cosa intendeva dire? Che aveva cantato usando lei come...strumento? L'idea le sembrò talmente buffa che un lieve sorriso le spuntò sulle labbra, prontamente trattenuto dalla tassetta affinchè non scoppiasse in una fragorosa risata.

Ha sentito vibrare il suo stomaco perché io stavo facendo vibrare la mia voce, ed ho creato un contatto tra noi.
Quando, posando la mano sul suo stomaco, riuscirà a sentirlo vibrare tramite la sua voce, tramite l'emissione di una nota, allora andremo avanti con le lezioni.


Ora non sorrideva più. Aveva capito che ciò che la donna le aveva fatto era di enorme importanza per fare dei progressi con la sua voce. Ascoltò attentamente le sue istruzioni, nel mentre afferrava con decisione la mano che le porgeva Monique per aiutarla a rimettersi in piede.

Quindi...devo sentirla vibrare...

Commentò semplicemente, posando la mano destra là dove aveva avvertito il tocco delicato della Vireau. Poi, nel mentre sollevava il capo, venne colpita per la terza volta dal sorriso soddisfatto della donna. Ricambiò con entusiasmo quel gesto, sorridendole a sua volta e ascoltando le ultime cose che aveva da dirle.

Adesso vada, per oggi abbiamo finito.
E si ricordi, signorina O'Neill, che dopo le parole... voglio i fatti.


Stia tranquilla professoressa! Diventerò talmente brava che non potrà fare a meno di me nel Coro!

Si congedò in quel modo dall'insegnante, sfrecciando giù dal palco e saltando i soliti gradini (che furono molto contrariati di ciò). Poi, raggiunta la porta, uscì dalla Sala, pronta ad affrontare lunghe giornate di duri e faticosi esercizi.

[Uscita per Caroline Priscilla]
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Data Utente Tipo Dado Risultato  
2019-10-09 21:18:14 Kenneth d20 18  
2019-10-09 21:17:55 Kenneth d20 13  
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