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Messaggioda Tisifone » 11/05/2014, 21:17

Devo fare due chiacchiere con Pellegrino allora, e riprenderlo per il vizio eccessivo che ti sta concedendo... non va bene, troppi zuccheri fanno ingrassare, sai?

Non credo di correre questo rischio – rispose con aria fintamente altezzosa soffocando un accenno di risata spontanea dietro a un morso di biscotto - tra gli allenamenti in palestra e la ginnastica da camera brucio molte più calorie di quelle che assumo. Perché non si vede?

Fece leva sui braccioli della poltrona per sollevarsi un pochino dalla sedia e ruotare il busto in modo da offrire alla cugina il proprio profilo destro, non proprio perfetto ma di sicuro privo di eccessivi rotolini di grasso. Monique però non sembrò convinta di quella dimostrazione e dopo una veloce quanto finta analisi della situazione continuò con le sue speculazioni.

Uhm, forse ti sta riempiendo di zuccheri per un motivo specifico... tipo farti diventare una palla che rotola, così nessun altro uomo vorrà più avvicinarsi a te!

Per un secondo o due Tisifone rimase in silenzio, intrigata dall’idea di un Pellegrino così geloso e possessivo di lei da viziarla e coccolarla in modo che nessun altro uomo le si avvicinasse, salvo poi rendersi conto che nello scenario prospettato dalla VicePreside tutte quelle premure avevano come fine ultimo quello di trasfigurarla in una sorta di mongolfiera vivente.

Ehi! – esclamò quindi aggrottando le sopracciglia e rivolgendo all’altra uno sguardo offeso – Ma che piccola impertinente che sei… - la retarguì facendole la linguaccia e brandendo uno dei cuscini a mo’ di clava nel tentativo di “spolverarle” le gambe - Qui non c’è grasso in eccesso al massimo curve appetitose… anche se dubito che tu sappia esattamente cosa siano…

La prese in giro, giocando sul fatto che effettivamente Monique – il cui corpo era pressocchè perfetto – aveva una corporatura più snella e longilinea.

E poi ci sono modi molti più semplici e salutari per tenere gli altri uomini lontano da me!

Come per esempio sposarla.

Pensi che ora che Sandyon è... più incline a sorridere potremmo organizzare una bella cenetta tutti e quattro insieme? Magari Noah potrebbe cucinare per tutti noi, visto che a quanto ho capito è uno dei suoi passatempi preferiti...

Perché, è diventato anche più loquace? – scherzò, rimettendo il cuscino/arma a posto – Lo so lo so non è che io sia poi migliore di lui ma mi sembra stia andando sempre meglio no? – si affrettò ad aggiungere, consapevole che parte della mancata comunicazione che sussisteva tra lei e Vastnor dipendeva dai caratteri schivi di entrambi e non da una reale mancanza di desiderio di conoscenza reciproca. – In ogni caso mi sembra un’idea stupenda tanto ci sarete tu e Noah ad assicurarvi che la conversazione non langua – perché se avessero lasciato quel compito a lei e al prof di Difesa probabile che avrebbero cenato in un rilassato silenzio – e se volete gustare la sua fantastica cucina credo sia meglio che veniate a casa nostra – e come al solito un sottile brivido di piacere percorse la spina dorsale della donna nel pronunciare quell’aggettivo possessivo troppo spesso dato per scontato – Lui sarebbe in grado di preparare una cena con i fiocchi anche con un fortellino – fornelletto e ovviamente Tisifone non si accorse di aver storpiato il nome dell’oggetto – babbano ma per una prima cena forse sarebbe meglio giocare in casa…

Perché non era certa che la cucina di Monique fosse attrezzata come famiglia Pellegrino comandava e perché se Sophie e gli altri elfo domestici erano suscettibile la metà di Yuma prima della fine della serata avrebbero dovuto ricoverarli tutto al San Mungo per eccesso di autopunizioni. In ogni caso quelli erano solo programmi di massima e l’ultima parola, mai come in quella occasione, spettava allo chef. Alleggerita l’atmosfera – grazie soprattutto al fatto che ormai avevano un piano per salvare Aryanne – le due cugine si dedicarono a una attività molto poco nobile ma allo stesso tempo molto umana e cioè scambiarsi notizie leggere – leggasi spettegolare. Per prima cosa, a dimostrazione che Lucas era più o meno sempre nei suoi pensieri – e diversamente non poteva essere considerato che era il suo migliore amico – Tisifone accennò con aria sollevata a come si fosse ripreso dalla rottura con la Moreau, esternando ancora una volta tutto il suo disprezzo e disappunto nei confronti della francese con tono calmo e pacato. Il suo era solo uno sfogo – l’ennesimo a dire la verità sull’argomento – e non mirava a voler convincere l’altra della validità delle proprie idee perché in fondo non ne aveva bisogno. Il legame che si era instaurato con il tempo tra lei e Monique era tale che permetteva a entrambe di avere e soprattutto sostenere opinioni diverse senza il timore di offendere o, cosa ancora più stupida, perdere il rispetto dell’altra. L’unica cosa che le stava a cuore era che la cugina riflettesse due volte prima di dare per buono qualsiasi parola uscisse dalle labbra velenose e infingarde di Estelle.

Diciamo che non è nella lista delle persone di cui mi fido di più al momento, e sono d'accordo sul fatto che il suo comportamento sia stato orribile; però è anche vero che è giovanissima, e si è probabilmente fatta influenzare in modo negativo da chi aveva di fronte: non credo sia una cattiva persona, al massimo solo debole... ma la volontà e la forza d'animo sono cose che s'imparano crescendo. La cosa sicura, comunque, è che ho avuto modo di vederla anche sotto un'altra luce, e sì, mi sta un po' simpatica... il che non significa certo che tu debba cambiare la tua idea.

Humm no, non è qualcosa che ho in programma di fare… Però potrei accarezzare l’idea di mettere alla prova la sua maturità tra … diciamo… una decina di anni?

In realtà sperava che da lì a dieci anni la Moreau fosse solo un brutto ricordo, che qualche divinità cosmica avrebbe avuto pietà dei suoi nervi e la portasse il più lontano possibile da Hogwarts, ignara che da lì a meno di tre giorni si sarebbe trovata ad avere un confronto anche abbastanza violento con la suddetta donna. Di sicuro quella stessa divinità a cui stava facendo appello in quel momento non aveva mostrato molta misericordia nei suoi confronti “donandole” come collega una ex qualcosa di Pellegrino.

Una delle nuove insegnanti... Rebecca Auditore?

Esatto…

Confermò senza indagare su come avesse fatto l’altra ad indovinare al primo colpo. Preferiva illudersi che avesse letto il suo curriculum e quindi sapesse che era una MT anche lei o che si fosse basata sulle sue origini a metà italiane, come quelle di Noah, e non su particolari fisici che lei per prima tentava di ignorare ogni volta che si incrociavano per i corridoi. Era sicura di sé, del proprio corpo e della propria avvenenza ma un angolino della sua testa sembrava non riuscire a fare a meno di fare qualche piccolo confronto molto poco edificante. In ogni caso non era certo la misura del seno dell’Auditore o un qualche sentimento di gelosia il motivo per cui Tisifone la guardava con sospetto, come confidò subito dopo alla VicePreside.

Beh, diciamo che intanto, a prima vista, Rebecca mi sembra una bravissima persona... ma questo l'avrei detto anche di Estelle, quindi forse non sono molto d'aiuto – un piccolo ghigno comparve sul viso della Divinante a malapena coperto dal bicchiere di tè. Si, Estelle aveva messo a dura prova l’intuito di molti - Detto questo, è anche vero che Noah mi sembra una persona piuttosto perspicace... lo capirebbe se questa ex avesse delle mire su di lui, o no?

Si non è un sprovveduto e dietro quell’aria da bonaccione si nasconde un cervello fine ma… sai a meno che le cose non assumessero proporzioni epiche non credo che me lo direbbe… anche se non capisco perché, come se potessi avere delle reazioni inappropriate… io…

Si portò una mano libera al petto e sgranò leggermente gli occhi cercando di assumere un’espressione sorpresa e indignata, come se davvero non riuscisse a credere che il compagno avesse una tale opinione di lei. La pantomina durò meno di un minuti trascorso il quale Tisifone si lasciò andare a una piccola risata mentre, posato il bicchiere sul bracciolo della poltrona, prendeva un altro biscotto al cioccolato. Forse doveva stare attenta a quello che mangiava.. hummm no… meglio costringere dopo Pellegrino a intensificare gli allenamenti.

E quindi... Rebecca Auditore... ha buon gusto il caro italo-americano!

Non ti ci mettere anche tu. Mi basta ascoltare per caso i commenti degli studenti in giro per i corridoi… e non voglio neanche immaginare cosa possono pensare i nostri colleghi…

Sventolò la mano nello spazio tra di loro come a voler disperdere quella presa in giro, riflettendo che però, a conti fatti, gli unici che avrebbero potuto lasciarsi andare a qualche commento malizioso erano Lucas, Logan e il nuovo insegnante di Storia, personaggio questo con cui, pur vivendo nell’alloggio di fronte al suo, non aveva ancora scambiato nulla al di fuori di un Buon giorno e Buona giornata. Forse il fatto che lei preferisse dormire negli alloggi su alla Torre dei Grifi poteva aver pesato non poco su questa situazione.

Sono troppo di parte se dico che ha scelto il meglio del meglio?

No, fai solo il tuo dovere di cugina premurosa – perché sostenere che quella fosse la verità sarebbe stato da megalomani, difetto quello che Tisifone non aveva – e il mio ego martoriato ringrazia.

Comunque... hai intenzione di parlarci presto, di conoscerla e farti venire mille dubbi così da correre poi ad assillare la sottoscritta che ti dovrà tranquillizzare? Giusto per sapere, sai, così mi libero l'agenda...

Ma lo sai che il matrimonio di fa proprio male? Non eri così sarcasticamente spiritosa prima – la rimproverò prendendo nuovamente il cuscino con l’intento di darle un’altra spolverata sulle ginocchia – Comunque no, non ho intenzione di avere un colloquio privato con lei prossimamente – tanto ci avrebbe pensato il Fato a scombussolare i suoi piani e mettere la docente di Rune sul suo cammino nel momento meno opportuno – So che è qualcosa che dovrò fare ma sinceramente non mi sento nella predisposizione d’animo giusto per affrontarla con il dovuto distacco e assenza di preconcetti – l’aver rivisto Julie al matrimonio di Monique non aveva fatto altro che acuire paranoie e paure che sperava di aver messo a tacere da tempo – In più temo che Noah auspichi che diventeremo qualcosa di più di due buone colleghe e questo non aiuta molto…

Anzi a dirla tutta la rendeva ancora più ansiosa e titubante nel voler incontrare la italo- svedese. Con un ultimo morso finì il biscotto – il terzo o forse era addirittura il quarto? - e preso in mano il bicchiere si ritrovò a contemplarne per un attimo o due il contenuto, pensierosa. La visione che aveva avuto nelle Serre aveva ovviamente fatto passare in secondo piano il motivo per cui vi si era recata ma adesso che l’emergenza era stata contenuta, il senso di inadeguatezza che aveva avvertito nel non essere in grado di rispondere alle domande basilari di Seal stava leggermente tornando a galla.

Posso farti una domanda? – chiese quindi giusto per vedere se anche l’altra aveva voglia di cambiare un po’ discorso per poi aggiungere nel caso avesse ottenuto una risposta positiva – Cosa ne pensi dei tatuaggi magici? Ne faresti uno?
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Messaggioda Monique » 12/05/2014, 15:57

Non credo di correre questo rischio... tra gli allenamenti in palestra e la ginnastica da camera brucio molte più calorie di quelle che assumo. Perché non si vede?

Cara cuginetta, di te tutto si potrebbe dire tranne che non sai come tenerti in forma.

Commentò Monique strizzandole l'occhio, sincera nel suo commento, prima però di prendere ancora un poco in giro la parente con l'ipotesi che Noah volesse "metterla all'ingrasso" per evitare che altri uomini, guardandola, potessero sentirsi attratti da lei - che comunque era non solo una bella donna, ma con curve di tutto rispetto che alla francese mancavano.

Ehi! Ma che piccola impertinente che sei…

In effetti non capitava spesso che Monique si lasciasse andare così tanto a scherzi ed ironie, un po' perché c'era sempre qualcosa di preoccupante su cui focalizzarsi, ed un po' perché bisognava avere la persona giusta con cui divertirsi a quel modo: in tale senso, Tisifone era decisamente la persona adatta allo scopo.

Qui non c’è grasso in eccesso al massimo curve appetitose… anche se dubito che tu sappia esattamente cosa siano…

Purtroppo la cara Trama tutto mi ha dato, tranne che delle curve decenti...

Ammise in tutta sincerità la Vireau, abbassando lo sguardo sul proprio corpo: era naturalmente felice di piacere a suo marito per ciò che era, però non le sarebbe affatto dispiaciuto avere qualche forma in più, qualche curva che accentuasse maggiormente la propria femminilità.
D'altronde si diceva spesso che le donne non fossero mai soddisfatte di loro stesse, perciò un motivo ci doveva pur essere.

E poi ci sono modi molti più semplici e salutari per tenere gli altri uomini lontano da me!

Dimmene uno!

La stuzzicò la donna quasi con aria di sfida, ma sempre con gli occhi luminosi per lo scherzo affettuoso che ricorreva tra le due, prima di proporre alla cugina la possibilità, in un futuro non troppo lontano, di fare una bella cena tutti e quattro insieme, magari con Noah che si occupava della cena in prima persona.

Perché, è diventato anche più loquace?

Ma senti un po' da che pulpito viene la predica!

Esclamò Monique, fingendosi indignata, prima di scoppiare a ridere e scuotere il capo con aria divertita, proseguendo nel suo "lavoro" di spazzolamento biscotti.

Lo so lo so non è che io sia poi migliore di lui ma mi sembra stia andando sempre meglio no?

Sì, credo soprattutto per merito di Aryanne.
Sai, con me può anche fare lo scontroso, ma lei è una testaccia dura e non molla fino a quando non le risponde... mai come in questo momento potrei dire che ha preso dal padre!


Confermò la Vice Preside annuendo, con un leggero sorriso sulle labbra: sì, l'italiana aveva fatto a Sandyon un gran bene in molti sensi.

In ogni caso mi sembra un’idea stupenda tanto ci sarete tu e Noah ad assicurarvi che la conversazione non langua... e se volete gustare la sua fantastica cucina credo sia meglio che veniate a casa nostra.
Lui sarebbe in grado di preparare una cena con i fiocchi anche con un fortellino babbano ma per una prima cena forse sarebbe meglio giocare in casa…


E da queste tue parole posso evincere due cose: la prima è che tu e la terminologia babbana siete ancora così - e mimò il movimento dei due indici che, partendo attaccati l'uno all'altro, andavano uno verso destra ed uno verso sinistra - e la seconda è che dire "casa nostra" ti provoca un piacere non indifferente.
Sbaglio, o sono un sacco perspicace?


S'informò Monique, punzecchiandola giusto un po' tanto per farsi due risate: era bello il fatto di poter scherzare e prendersi vicendevolmente in giro, ma anche di affrontare argomenti seri come il confrontare le diverse opinioni che avevano su Estelle Moreau; la francese non difendeva l'altra in tutto e per tutto, ma era più incline della cugina a giudicarla meno severamente, adducendo anche come scusa il fatto che fosse molto giovane e dunque, probabilmente, immatura.

Humm no, non è qualcosa che ho in programma di fare… Però potrei accarezzare l’idea di mettere alla prova la sua maturità tra … diciamo… una decina di anni?

Di sicuro non sarò io ad impedirtelo!

Esclamò l'altra con un occhiolino divertito, accantonando l'argomento "Moreau" ma rimanendo comunque nel tema più generale delle "ex", ovvero quelle che sembravano spuntare come funghi nella vita di Tisifone: in quel preciso istante, poi, si parlò della ex - probabilmente più recente - di Noah, che Monique riuscì ad individuare nella figura di Rebecca Auditore; una donna bella, carismatica, apparentemente gentile, ma che secondo la francese sarebbe stata smascherata da Pellegrino stesso se avesse provato a sedurlo o comunque a riavvicinarsi a lui affettivamente.

Si non è un sprovveduto e dietro quell’aria da bonaccione si nasconde un cervello fine ma… sai a meno che le cose non assumessero proporzioni epiche non credo che me lo direbbe… anche se non capisco perché, come se potessi avere delle reazioni inappropriate… io…

La cugina non poté non ridere di fronte alle parole dell'altra, perché Tisifone per prima sapeva bene quanto fosse una donna passionale e, conseguentemente, gelosa: la capiva comunque, perché Monique stessa era una persona estremamente possessiva, e di sicuro di fronte ad una ex di Sandyon non sarebbe stata troppo disponibile.
La cosa sicura, comunque, era che Noah aveva buon gusto, visto che anche l'Auditore, come Tissy, era una bellissima donna.

Non ti ci mettere anche tu. Mi basta ascoltare per caso i commenti degli studenti in giro per i corridoi… e non voglio neanche immaginare cosa possono pensare i nostri colleghi…

Per caso vuoi che m'informi discretamente?

Le domandò, pronta comunque a supportare la cugina in caso di bisogno; la domanda, però, sorgeva spontanea... l'avrebbe voluta incontrare per parlarci in prima persona e conoscerla meglio?

Ma lo sai che il matrimonio di fa proprio male? Non eri così sarcasticamente spiritosa prima...

Le fece una bella linguaccia a quelle parole, lasciandola poi libera di proseguire.

Comunque no, non ho intenzione di avere un colloquio privato con lei prossimamente. So che è qualcosa che dovrò fare ma sinceramente non mi sento nella predisposizione d’animo giusto per affrontarla con il dovuto distacco e assenza di preconcetti...

E non credo di poterti biasimare del tutto, per questo...

In più temo che Noah auspichi che diventeremo qualcosa di più di due buone colleghe e questo non aiuta molto…

Beh, anche questo è comprensibile: dopotutto, se intrattiene un bel rapporto ancor oggi con quella donna, è normale che potrebbe volere che voi due foste amiche... tu comunque non sentirti obbligata a fare nulla, lascia che il rapporto sia naturale, e se andrà bene... beh, meglio per tutti.

Ed alzò le spalle, dato che per lei il discorso era abbastanza semplice quanto ovvio: bevve un sorso di tè e finì l'ennesimo biscotto - aveva perso il conto - notando che cugina sembrava essersi fatta piuttosto pensierosa.

Posso farti una domanda?

Certo, dimmi pure!

Cosa ne pensi dei tatuaggi magici? Ne faresti uno?

Sorrise tra sé a quella domanda, abbassandosi con la schiena per tirarsi leggermente su il pantalone lungo la gamba sinistra: la ruotò verso di lei, in modo che Tisifone avesse di fronte l'esterno di essa, e le fu così visibile un tatuaggio piccolo che, per Monique, era tra sé la migliore delle risposte.

Serve che aggiunga altro?

Le disse infatti, facendole così intendere che quello non era un tatuaggio semplice o comune, ma esattamente uno di quelli che interessavano alla cugina.

Perché? Stai pensando di fartene uno anche tu?

Chiese curiosa, non immaginando che a Tisifone potesse interessare certe cose - ma in fondo, se si faceva allenare da Pellegrino, non se ne sarebbe dovuta stupire molto.
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Messaggioda Tisifone » 12/05/2014, 23:30

Due ragazzine di sedici anni. Ecco come sarebbero apparse in quel momento la fredda docente di Divinazione e la professionale VicePreside mentre di fronte a tè e biscotti si prendevano a cuscinate e si punzecchiavano sull’esistenza di rotolini di grasso e l’assenza di curve, ridacchiando appunto come due ragazzine. Chi, però, avrebbe potuto biasimarle per starsi concedendo quella parentesi di normalità quando la realtà che le attendeva fuori da quella stanza era talmente gravosa che, probabilmente, avrebbe annichilito anche l’animo più duro? Nessuno e anche se ci fosse stato le due donne lo avrebbero liquidato con glaciale sguardo di sufficienza, così diverso da quelli che si stavano scambiando l’un l’altra, carichi di un affetto e di una stima che Tisifone mai avrebbe pensato di poter nutrire nei confronti di un’altra persona, per lo più appartenente alla sua stessa famiglia. E anche il volto della Divinante era, in quella occasione, di una espressività sconvolgente, ospitando, alternativamente, un ghigno malizioso in risposta al commento di Monique sulle sue capacità di tenersi in forma, una O di indignazione per l’insinuazione che Pellegrino la viziava anche e soprattutto a tavola per impedire agli altri uomini di metterle gli occhi addosso oppure ancora un sorriso saputo mentre sottolineava come trasfigurarla in una mongolfiera non era l’unico modo che Noah ottenere quel tipo di risultato.

Dimmene uno!

Mah non lo so… - mormorò falsamente titubante, sollevando gli occhi al soffitto – dicono che un anello come quello che tu porti all’anulare sinistro sia un ottimo deterrente per spasimanti inopportuni, tu che ne pensi? Potresti farglielo presente un giorno di questi…

Non che Noah avesse bisogno di un qualche stimolo esterno per chiederle di sposarla – tecnicamente l’aveva già fatto davanti ai suoi padrini e forse si era anche un po’ pentito di aver posto come condizione prima di fare il grande passo ufficialmente che lei avrebbe dovuto batterlo in duello – ma sarebbe stato divertente assistere a una conversazione di quel genere tra il proprio compagno e la sua cuginetta, visto come entrambi sembravano non avere peli sulla lingua né un adeguato senso del pudore. In pratica, l’esatto opposto delle rispettive dolci metà che in quanto a riservatezza e freddezza nei rapporti sociali si eguagliavano in maniera strabiliante. Che fosse proprio questo il segreto di parte della felicità delle due coppie? Probabile. Di sicuro non avrebbero avuto modo di annoiarsi in una eventuale quanto probabile cena a quattro che, secondo le valutazioni di Tisifone, avrebbe potuto benissimo tenersi nell’appartamento che lei e l’italoamericano condividevano a Londra.

E da queste tue parole posso evincere due cose: la prima è che tu e la terminologia babbana siete ancora così…

Beato Salazar mi sono sbagliata di nuovo? – esclamò scuotendo la testa sconsolata e per nulla imbarazzata della gaffe appena fatta. Dopotutto era una Purosangue che fino a un anno prima non sapeva neanche cosa fosse un cellulare e adesso si ritrovava a usarne uno per parlare con i coniugi Pellegrino in America e senza urlare come una forsennata nel nulla – Guarda se non fossi tanto testarda mi darei per vinta. Afferrare i concetti è semplice, imparare le meccaniche di come funzionano le cose difficile, ricordare tutti i termini corretti praticamente impossibili… Fortuna che ho una famiglia paziente…

E ovviamente si riferiva a quella di Noah con l’aggiunta di Asher visto che Demetri stava nel suo stesso calderone, con l’unica differenza che lui di pazienza ne aveva decisamente di meno e molte cose si rifiutava di approfondirle se non riusciva a comprenderle immediatamente. Che fosse per “colpa” dell’età o dei retaggi culturali della sua stirpe Tisifone non era ancora riuscita a comprenderlo.

E la seconda invece?

… che dire "casa nostra" ti provoca un piacere non indifferente.
Sbaglio, o sono un sacco perspicace?


Troppo per i miei gusti – confermò mettendo su un broncio infantile quasi da manuale – E’ strana… la convivenza dico… Con Lucas vi era sempre un retrogusto di proibito e di sensi di colpa a causa dei miei padrini adesso invece sa di quotidianità, di normale senza essere banale o scontato… - scosse le spalle perché non era in grado di spiegarsi meglio di così – La vita matrimoniale è ancora diversa?

Si informò curiosa prima di cambiare argomento – e di volta in volta biscotto passando da quelli al burro a quelli al cioccolato – e lamentarsi su come il Fato si divertisse a costellare la sua esistenza circondandola di “ex”a partire dalla Moreau, il cui comportamento le due donne valutavano in maniera differente senza che questo lo rendesse oggetto di litigio, fino ad arrivare alla nuova docente di Antiche Rune che, indipendentemente dal tipo di relazione che aveva intessuto con l’italoamericano, sembrava ricoprire un ruolo importante nella vita di Noah, cosa questa che alimentava l’ansia di Tisifone rendendola poco inclina a incontrarla nel breve periodo, visto il livello di stress emotivo a cui era sottoposta.

Beh, anche questo è comprensibile: dopotutto, se intrattiene un bel rapporto ancor oggi con quella donna, è normale che potrebbe volere che voi due foste amiche... tu comunque non sentirti obbligata a fare nulla, lascia che il rapporto sia naturale, e se andrà bene... beh, meglio per tutti.

Naturale? Ah bè allora è sicuro che andrà a Veela – commentò senza alcun divertimento nella voce – Ricordi com’ero quando ci siamo conosciute? – fredda, distaccata, acida e riservata giusto per citare gli aspetti principali – Non è che io sia cambiata poi molto soprattutto in quanto a schiettezza. Dire le cose come stanno senza inutili fronzoli e senza considerare – nel senso che spesso non ci arrivava perché erano qualcosa di completamente al di fuori del suo modo di essere – l’impatto sull’altro è ancora uno dei miei peggior difetti… Nono – e scosse la testa per rafforzare quella negazione – “naturale” è l’ultima cosa che il rapporto deve essere. Dovrò essere psicologicamente ben preparata per il nostro primo incontro e completamente lucida in modo da riuscire a dire le cose che penso in maniera “civile”.

Non aveva intenzione di mostrarsi all’Auditore diversa da quello che era, non avrebbe avuto alcun senso, ma allo stesso tempo voleva evitare di dare all’altra l’impressione sbagliata a causa di un linguaggio troppo rude e brusco. Seguendo una logica tutta propria e quindi per i più totalmente illogica, Tisifone si ritrovò a pensare al motivo per cui il giorno prima si era recata alla Serra e a come, presa da altre cose, non si era per nulla soffermata a riflettere su cosa comportasse effettivamente farsi un tatuaggi magico. Così, visto che con Monique erano in vena di confidenze e discorsi semiseri, decise di confrontarsi con lei anche su quell’argomento. Seguì perplessa i movimenti dell’altra, piegandosi in avanti curiosa quando le ruotò la gamba sinistra nella sua direzione per poi emettere un piccolo mormorio di sorpresa quando comprese cosa fosse quel piccolo disegno che abbelliva l’esterno della caviglia sinistra della cugina.

Serve che aggiunga altro?

Qualche informazione in più gioverebbe a dire la verità a meno che non siano troppo… confidenziali – il potenziamento dopotutto era qualcosa di estremamente privato e personale quindi nel caso in cui l’altra si fosse rifiutata di rispondere in tutto o in parte alle sue domande lei lo avrebbe compreso e semplicemente accettato senza tornare sull’argomento – Per esempio che tipo di tatuaggio è, se hai avuto qualche complicazioni e quanto dolore hai provato nel fartelo fare…

Tutte domande specifiche che lasciavano ben intendere che la sua non era una semplice curiosità teorica.

Perché? Stai pensando di fartene uno anche tu?

L’idea sarebbe quella anche se ancora non ho le idee ben chiare. Allenarmi con Noah mi sta aiutando molto, mi sento più forte, più veloce ma ho come la sensazione che mi manchi qualcosa peccato che non sappia esattamente cosa – sospirò posando il bicchiere quasi vuoto sul tavolo e, liberatasi delle scarpe, tirando a sé le gambe – In ogni caso non credo di poterlo fare a breve… prima devo battere Noah e ho intenzione di farlo con solo le mie forze – e una luce di determinazione illuminò il suo sguardo – E tu, hai qualche notizia interessante da condividere con la tua vecchia cugina?
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Messaggioda Monique » 14/05/2014, 16:04

Mah non lo so… dicono che un anello come quello che tu porti all’anulare sinistro sia un ottimo deterrente per spasimanti inopportuni, tu che ne pensi? Potresti farglielo presente un giorno di questi…

Come se Noah avesse bisogno dei miei suggerimenti per deciderti di sposarti! - sbottò scherzosamente la Vice Preside, scuotendo il capo con un gran sorriso divertito - Al massimo posso fargli presente che tipo di anello vuoi, se ce n'è uno in particolare che ti piacerebbe ricevere in modo del tutto spontaneo... - aggiunse, facendole una bella linguaccia - La vera domanda è... tu sei pronta a farti mettere un anello al dito e a sposarlo?

Le domandò, appena più seria: non metteva in dubbio l'amore che Tisifone provava per Pellegrino, perché lo leggeva distintamente negli occhi della cugina, ma era anche vero che sposarsi era un passo importante; lei stessa, con Sandyon, ci era arrivata dopo moltissimo tempo, mentre che sarebbe successo se l'italo-americano l'avesse chiesto alla Divinante tipo il giorno dopo? Era sicura a tal punto di lui, di loro, da dirgli di sì senza batter ciglio, senza alcuna paura?
Era forse naturale per Monique preoccuparsi della cugina, ma solo perché le voleva bene, e voleva più di ogni altra cosa che fosse felice...
... e che magari non sbagliasse ogni volta la pronuncia dei nomi degli oggetti babbani, anche se il primo desiderio sembrava molto più facile da realizzare rispetto al secondo.

Beato Salazar mi sono sbagliata di nuovo?

Diciamo che ti ci sei avvicinata abbastanza...

Guarda se non fossi tanto testarda mi darei per vinta. Afferrare i concetti è semplice, imparare le meccaniche di come funzionano le cose difficile, ricordare tutti i termini corretti praticamente impossibili… Fortuna che ho una famiglia paziente…

Beh, Noah paziente dev'esserlo per forza visto che è lui a volerti insegnare tutto, e non fatico a crederlo di Asher... ma Demetri? Anche lui si sta convertendo al fascino del mondo babbano, o se ne tiene a debita distanza?

S'informò Monique, facendosi poi pensierosa: Nicholas a parte, Tisifone conosceva perfettamente ormai la famiglia della cugina; il marito, il nipote, la sorella ed il suo compagno, la figliastra e la migliore amica... le persone più intime della Vireau erano conosciute dalla Divinante, ma non si poteva dire il contrario dei suoi padrini per la Vice Preside di Hogwarts, che non aveva mai avuto modo di approfondire la loro conoscenza - o perlomeno, semplicemente, d'incontrarli una volta insieme, come sarebbe potuto essere auspicabile.

... sai, non mi dispiacerebbe una volta invitare sia Asher che Demetri per un caffè o qualcosa del genere.
Trovi così assurdo questo mio desiderio, visto che non sono miei parenti in senso stretto?


Le chiese un po' titubante, alzando lo sguardo sulla donna con aria incerta prima di sospirare: aveva imparato a sue spese, grazie a Veronique, che a volte non si potevano forzare le cose, ma bisognava semplicemente che esse avvenissero col tempo; in questo senso, forse, un giorno i padrini sarebbero stati pronti e ben disposti - almeno uno dei due - ad incontrarla... ma non era detto che quel giorno arrivasse molto presto.
Comunque, a parte quella piccola parentesi, era palese come Tisifone fosse finalmente felice, poiché circondata sia dall'amore dei padrini che da quello del compagno, la cui casa era ormai diventata "loro" con evidente piacere della Divinante.

Troppo per i miei gusti.
E’ strana… la convivenza dico… Con Lucas vi era sempre un retrogusto di proibito e di sensi di colpa a causa dei miei padrini adesso invece sa di quotidianità, di normale senza essere banale o scontato…
La vita matrimoniale è ancora diversa?


Credo sia più... intima.
Il che è stupido, visto quanto io e Sandyon vivessimo a stretto contatto anche prima di sposarci
- rispose Monique, dopo aver bevuto un sorso di tè, con aria pensierosa - Ma è come se ci fosse una sorta di aura impalpabile di legame e possesso tra noi, da quando ci siamo sposati... come se percepissimo sotto pelle che ci apparteniamo, che anche la Trama ha riconosciuto questo nostro legame.
O perlomeno, questo è quello che sento io... è il raggiungimento di un percorso, è intraprendere la vita di sempre sentendosi però più completi rispetto a prima.


Questo naturalmente sempre dal suo punto di vista, possibilmente per Sandyon non era cambiato assolutamente nulla: a lei, comunque, non importava, le bastava che Vastnor l'amasse sempre e comunque, fino alla fine.
E si augurava che anche Noah facesse lo stesso con Tisifone, per quanto lo spauracchio delle ex dei suoi compagni sembrasse divertirsi a perseguitare la Divinante: la nuova docente di Antiche Rune, infatti, altri non era che una ex di Pellegrino, il quale però aveva mantenuto con lei un bel rapporto e dunque ora, probabilmente, sperava che la donna e la compagna potessero andare d'accordo.

Naturale? Ah bè allora è sicuro che andrà a Veela.
Ricordi com’ero quando ci siamo conosciute?


Adorabile?

Domandò retoricamente Monique, tanto per fare una leggera battuta.

Non è che io sia cambiata poi molto soprattutto in quanto a schiettezza. Dire le cose come stanno senza inutili fronzoli e senza considerare l’impatto sull’altro è ancora uno dei miei peggior difetti… Nono, “naturale” è l’ultima cosa che il rapporto deve essere. Dovrò essere psicologicamente ben preparata per il nostro primo incontro e completamente lucida in modo da riuscire a dire le cose che penso in maniera “civile”.

Allora diciamo che dovresti solo cercare di non guardarla come una potenziale minaccia, una donnaccia senza rispetto pronta a portarti via l'uomo appena volterai le spalle... e tutto andrà per il meglio.
Mh?


Le fece l'occhiolino, sorridendole affettuosamente mentre un po' la prendeva in giro, ed un po' cercava di tranquillizzarla: il fatto che Noah e Rebecca fossero stati insieme non voleva certo dire ad ogni costo che la donna dovesse avere mire su di lui; anche lei e Joël, per quanto a fatica, avevano cercato di mantenere un rapporto di amicizia, quindi era possibile per due individui di sesso opposto essere amici... Tisifone ci doveva solo credere.
Cambiare argomento fu, in questo senso, provvidenziale, per impedire alla Divinante di affogare nei brutti pensieri: meglio parlare di tatuaggi magici e cose del genere, allora, soprattutto quando la Vice Preside stessa ne possedeva uno - tatuaggio che mostrò alla cugina con un sorriso divertito di fronte alla sua evidente sorpresa.

Qualche informazione in più gioverebbe a dire la verità a meno che non siano troppo… confidenziali.
Per esempio che tipo di tatuaggio è, se hai avuto qualche complicazioni e quanto dolore hai provato nel fartelo fare…


L'ho fatto quando ero molto giovane, quando ancora non avevo chiuso tutti i ponti con Nicholas, perciò sapevo bene a chi rivolgermi per ottenere un lavoro ben fatto senza complicazioni - rispose Monique senza problemi - Non direi di aver provato particolare dolore, al massimo un po' di fastidio dopo... sai, ho dovuto passare circa una settimana a letto per recuperare le energie, e mi ci è voluto l'aiuto di un Alchimista e di un Erbologo per far sì che il tatuaggio non creasse alcuna complicazione sulla pelle e nel mio equilibrio magico - le spiegò, senza preoccuparsi di approfondire troppo al momento perché, se Tisifone fosse stata davvero interessata, ci avrebbe pensato il tatuatore stesso a spiegarle tutto - Il mio, comunque, è un tatuaggio creato per potenziare la mia abilità magica, quindi la mia capacità di usare la magia a livello pratico: sai, non sono esattamente una cima con Pozioni ed affini...

Una sua mancanza, Monique l'aveva sempre ammesso tanto tranquillamente, ma per fortuna c'era stato modo di rimediare almeno parzialmente, e l'aveva colto al volo: anche Tisifone avrebbe colto l'occasione di potenziarsi magicamente?

L’idea sarebbe quella anche se ancora non ho le idee ben chiare. Allenarmi con Noah mi sta aiutando molto, mi sento più forte, più veloce ma ho come la sensazione che mi manchi qualcosa peccato che non sappia esattamente cosa.

Dovresti parlarne con lui... insomma, è il tuo allenatore, forse è esattamente la persona che più potrebbe suggerirti se sia o meno il caso di optare per un tatuaggio, e nel caso di quale tipo. No?

Le domandò alzando le spalle: Monique non ci vedeva nulla di male, del resto, ma forse Noah avrebbe saputo essere molto più obiettivo ed esperto di lei a riguardo.

In ogni caso non credo di poterlo fare a breve… prima devo battere Noah e ho intenzione di farlo con solo le mie forze. E tu, hai qualche notizia interessante da condividere con la tua vecchia cugina?

A parte il fatto che faccio spudoratamente il tifo per te, e che sto segretamente già organizzando il tuo matrimonio? - la prese in giro la Vice Preside, scuotendo il capo - Per fortuna no, e dico per fortuna perché ultimamente le notizie interessanti non sono mai positive... beh, oddio, in effetti forse una sì, ma non riguarda esattamente me - aggiunse dopo qualche secondo di riflessione - Sai come Aryanne ha scoperto la verità su Roberta e Sandyon?

Attimo di pausa di suspense.

... grazie ad un Esarca Temporale.

Già, proprio una notizietta da niente.
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Messaggioda Tisifone » 16/05/2014, 10:36

Come se Noah avesse bisogno dei miei suggerimenti per deciderti di sposarti!

Tisifone roteò gli occhi e ridusse le labbra a una linea sottile in un’espressione alquanto ridicola vista l’età che sembrava dire “ mi hai appena colta con le mani nel sacco”. No, Pellegrino non aveva bisogno di alcun incentivo in quel senso ma assistere a una conversazione del genere tra la cugina e il compagno avrebbe potuto essere uno spettacolo divertente, a meno che i due non avessero deciso di coalizzarsi contro di lei. Un brivido per nulla piacevole le corse lungo la spina dorsale di fronte a quella prospettiva spingendola ad accantonare l’idea per il bene della sua sanità mentale.

Al massimo posso fargli presente che tipo di anello vuoi, se ce n'è uno in particolare che ti piacerebbe ricevere in modo del tutto spontaneo...

Non ti ho detto che passo rigorosamente alla larga da qualsiasi vetrina che esponga anelli e affini? – chiese scrollando le spalle, lo sguardo che sfuggiva quello della cugina. Non era particolarmente fiera di sé nel dimostrarsi così superstiziosa ma purtroppo non riusciva a fare altrimenti – Suonerà sciocco ma non voglio attirare l’attenzione del Fato su questo particolare aspetto della mia vita prima del tempo … bè in teoria vorrei che ciò non accadesse mai – perché il Fato difficilmente si mostrava benigno senza pretendere nulla in cambio – ma non credo più alle favole da tempo…
Da quando aveva undici anni e si era ritrovata a nascondersi sotto i corpi senza vita dei genitori per l’esattezza.


La vera domanda è... tu sei pronta a farti mettere un anello al dito e a sposarlo?

Si – rispose secca senza alcun tentennamento mentre un sorriso dolce le si dipingeva in viso - anche se tutta questa sicurezza a volte mi terrorizza. Non credevo fosse possibile amare qualcuno con una intensità tale da diventare claustrofobica al solo pensiero di stargli lontano. La sua presenza al mio fianco dà sapore e colore alla mia vita e senza di lui vivere sarebbe solo un lento trascinarsi verso l’ineluttabile.

Stare con Noah la rendeva felice oltre ogni dire e il solo pensiero di averlo al proprio fianco la faceva sentire al sicuro perché insieme sapeva che sarebbero stati capaci di superare qualsiasi ostacolo o quasi. Per quanto Pellegrino si impegnasse infatti ad ampliare i suoi orizzonti e le sue conoscenze, cercando di farle vedere il mondo sotto una luce diversa, c’erano alcune cose che Tisifone non sarebbe mai stata in grado di fare come per esempio ricordare i nomi di certi aggeggi babbani. E solo la sua testardaggine e l’infinita pazienza del compagno e del padrino le aveva impedito fino a quel momento di gettare la spugna.

Beh, Noah paziente dev'esserlo per forza visto che è lui a volerti insegnare tutto, e non fatico a crederlo di Asher... ma Demetri? Anche lui si sta convertendo al fascino del mondo babbano, o se ne tiene a debita distanza?

Convertire è una parola grossa, direi più che altro che la sua è ormai una resistenza passiva. – e diversamente non poteva essere considerata l’alleanza che avevano stretto i due Mezzosangue della famiglia e alla campagna di diffusione della cultura babbana che avevano ingaggiato il cui motto era “ prima di disprezzare conosci” - Non si avventura nel Mondo Babbano di sua spontanea volontà ma non siamo neanche costretti a metterlo sotto Imperio se vogliamo andare a cena in un qualche ristorante della Londra babbana. - non che andassero fuori tutti e quattro insieme spesso ma quelle rare volte che accadeva riuscivano a passare una piacevole serata - Il Manor è sempre un inno alle tradizioni Purosangue ma un paio di volte l’ho sorpreso nello studio di Asher a guardare con curiosità il computer e sono certa che se … in rete… - disse titubante non essendo certa che quella fosse la terminologia esatta – potesse trovare informazioni su Pozioni e affini avrebbe già imparato ad usarlo.

... sai, non mi dispiacerebbe una volta invitare sia Asher che Demetri per un caffè o qualcosa del genere. Trovi così assurdo questo mio desiderio, visto che non sono miei parenti in senso stretto?

Tisifone osservò con aria pensierosa Monique, giocherellando con una ciocca di capelli sfuggita all’acconciatura, riflettendo in silenzio su quella domanda per una manciata di secondi.

Humm no, non molto. Al di là dei legami di sangue loro sono a tutti gli effetti la mia famiglia e sono importanti per me quindi credo sia normale che tu voglia conoscerli… Allo stesso modo io non ho alcun desiderio di conoscere i miei zii mentre dovrei decidermi a dare una seconda occasione alla tua sorellina…

A torto o a ragione la Divinante credeva che ciò che spingeva la VicePreside a voler approfondire la conoscenza con i suoi padrini era l’affetto smisurato e incondizionato che lei provava per loro così come era per via dell’odio e del rancore che l’altra nutriva per Nicholas e la moglie che la russa non aveva alcuna intenzione di conoscerli. In quel quadretto Veronique era l’unica nota stonata perché mentre la maggiore della Vireau l’aveva perdonata e riaccolta a braccia aperte, Tisifone, restia a dimenticare le minacce ricevute dalla piccola francese, mostrava ancora un po’ di resistenza nei suoi confronti, comportamento quello che avrebbe dovuto cambiare a breve sempre per l’affetto che la legava a Monique.

Purtroppo non credo che sia qualcosa di realizzabile nell’immediato futuro. Cioè dopo il discorso che ha fatto al vostro matrimonio non avresti alcuna difficoltà ad avere Asher come ospite a casa tua ma per Demetri… ammesso che Vastnor accetti che lui ti si avvicini a più di dieci metri di distanza non sono certa che lui sia pronto a farlo.

Non avrebbe mai capito i sentimenti che l’ex Serpeverde nutriva effettivamente per Sandyon e Monique ma persino lei si era resa conto che qualcosa, da dopo il matrimonio, era cambiato in lui come se le sue certezze avessero iniziato a vacillare e lui si trovasse in sospeso, indeciso se tornare nelle vecchie posizioni o fare un passo avanti verso l’ignoto. Probabilmente sarebbero passati ancora molti mesi prima che Kovarnikov si sentisse a proprio agio a sedersi allo stesso tavolo della maggiore delle Vireau per sorbire un caffè, quindi sarebbe stato quantomeno prematuro pensare di organizzare in quel momento un tale evento. Meglio concentrarsi su qualcosa di più fattibile nel breve periodo, come per esempio, una cena a quattro con le due cugine e i rispettivi compagni, cena che se avesse visto Pellegrino nelle vesti di cuoco forse avrebbe dovuto avere luogo nell’appartamento in cui il MT e la Divinante convivevano. Una convivenza perfetta sotto tutti i punti di vista che di certo non poteva migliorare. O forse si? L’unica che poteva rispondere in una qualche maniera era proprio Monique visto che prima del matrimonio lei e Sandyon aveva già vissuto insieme.

Credo sia più... intima.
Il che è stupido, visto quanto io e Sandyon vivessimo a stretto contatto anche prima di sposarci. Ma è come se ci fosse una sorta di aura impalpabile di legame e possesso tra noi, da quando ci siamo sposati... come se percepissimo sotto pelle che ci apparteniamo, che anche la Trama ha riconosciuto questo nostro legame.
O perlomeno, questo è quello che sento io... è il raggiungimento di un percorso, è intraprendere la vita di sempre sentendosi però più completi rispetto a prima.


Più intima. Più completa. Quel commento spaventò un po’ la Divinante che, credendo di star già sperimentando tutta la felicità che la Trama aveva in serbo per lei, si chiese se il suo cuore sarebbe stato in grado di reggere quel di più di cui stava parlando Monique. Scosse la testa, per liberarsi da quel pensiero, spingendolo in un angolo della sua mente insieme a tutti gli altri che riguardavano il suo – probabile ma non poi tanto prossimo – matrimonio e qualsiasi evento a esso collegato. Non voleva pensarci, non voleva sognare, non voleva immaginare. Voleva vivere ogni singolo attimo – quando sarebbero arrivati – in maniera naturale, senza temere di veder disattese le sue aspettative. Essere spontanea invece era l’ultima cosa che voleva fare nel corso di un futuro – e molto più prossimo di quel che credeva – incontro con la nuova docente di Antiche Rune nonché ex di Pellegrino, giusto per evitare che il suo carattere adorabile – come l’aveva ironicamente definito Monique – potesse rovinare in partenza in maniera irrimediabile qualsiasi loro rapporto futuro.

Allora diciamo che dovresti solo cercare di non guardarla come una potenziale minaccia, una donnaccia senza rispetto pronta a portarti via l'uomo appena volterai le spalle... e tutto andrà per il meglio.
Mh?


Tutto qui? Allora si che sarà facile…

Ironizzò a sua volta, scegliendo un altro biscotto – al cioccolato per la precisione. In realtà non credeva che sarebbe stato poi tanto difficile. Si fidava del suo uomo e del suo giudizio per non parlare del fatto che il rapporto che aveva con Lucas le aveva ampliamente dimostrato che era possibile creare un rapporto di pura, semplice e disinteressata amicizia tra un uomo e una donna. Doveva solo mettere a tacere la sua paranoia innata e smussare alcuni spigoli del suo carattere e per quello ci voleva solo un po’ di tempo e un pizzico di fortuna, qualcosa che però fino a quel momento non sembrava avere avuto. Meglio cambiare discorso quindi, e parlare di qualcosa che avrebbe tenuto la sua mente impegnata su qualcosa di concreto e utile, invece che farla viaggiare su binari pericolosi. Il fatto poi che Monique avesse già fatto un tatuaggio magico rendeva la conversazione più interessante e pratica, permettendo loro di andare al di là delle mere ipotesi e del sentito dire.

L'ho fatto quando ero molto giovane, quando ancora non avevo chiuso tutti i ponti con Nicholas, perciò sapevo bene a chi rivolgermi per ottenere un lavoro ben fatto senza complicazioni. Non direi di aver provato particolare dolore, al massimo un po' di fastidio dopo... sai, ho dovuto passare circa una settimana a letto per recuperare le energie, e mi ci è voluto l'aiuto di un Alchimista e di un Erbologo per far sì che il tatuaggio non creasse alcuna complicazione sulla pelle e nel mio equilibrio magico.

Annuì con aria consapevole, dimostrando di non essere poi così sprovveduta e di essersi informata almeno sulle nozioni fondamentali per la sua incolumità fisica.

Quello è il motivo per cui sono andata alle Serre ieri, per chiedere a Seal un preparato da applicare sul tatuaggio dopo averlo fatto…

Per quanto riguardava invece il comparto alchemico si sarebbe rivolta a Demetri ma quello era inutile specificarlo.

Il mio, comunque, è un tatuaggio creato per potenziare la mia abilità magica, quindi la mia capacità di usare la magia a livello pratico: sai, non sono esattamente una cima con Pozioni ed affini...

Non si può mica essere perfette in tutto.

Un complimento sincero il suo che nessuno avrebbe potuto smentire viste le innumerevoli volte in cui Monique aveva dato prova della sua abilità con la bacchetta e della sua mente strategica. Lei invece non sentiva di eccellere in nulla e questo implicava una certa confusione su ciò che avrebbe dovuto potenziare, come espresse liberamente subito dopo.

Dovresti parlarne con lui... insomma, è il tuo allenatore, forse è esattamente la persona che più potrebbe suggerirti se sia o meno il caso di optare per un tatuaggio, e nel caso di quale tipo. No?

E' quello che farò non appena lo avrò mandato con le gambe all'aria.

Confermò con un sorrisetto poco rassicurante al pensiero di poter finalmente ripagare il compagno di tutti i lividi che le aveva amorevolmente donato in quei mesi di allenamento, per poi dare spazio alla cugina di raccontarle qualsiasi cosa reputasse di un qualche interesse.

A parte il fatto che faccio spudoratamente il tifo per te, e che sto segretamente già organizzando il tuo matrimonio?

Non prendermi in giro... Quella parte vorrei saltarla a piè pari. Non sono in grado di coordinare i colori di un semplice completo - motivo per cui quelle rare volte che andava a fare shopping chiedeva alla commessa di venderle degli abbinati - figuriamoci organizzare un matrimonio... - strinse il cuscino tra le braccia e vi tuffò il viso per soffocare un urletto poco dignitoso di frustrazione - Quindi sentiti libera di fare qualsiasi cosa tu reputi giusto alle mie spalle ...

Per fortuna no, e dico per fortuna perché ultimamente le notizie interessanti non sono mai positive... beh, oddio, in effetti forse una sì, ma non riguarda esattamente me - inclinò la testa di lato in modo da poter guardare in faccia la cugina con un'espressione curiosa - Sai come Aryanne ha scoperto la verità su Roberta e Sandyon?

Somministrando del Veritaserum alla madre?

... grazie ad un Esarca Temporale.

Cosa?!?!? - esclamò, tirando su la testa di scatto e sgranando gli occhi dalla sorpresa - Ma incontrarne uno è praticamente impossibile. Sono Creature rarissime... Come Merlino è stato possibile?
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Messaggioda Monique » 20/05/2014, 17:39

Non ti ho detto che passo rigorosamente alla larga da qualsiasi vetrina che esponga anelli e affini?
Suonerà sciocco ma non voglio attirare l’attenzione del Fato su questo particolare aspetto della mia vita prima del tempo … bè in teoria vorrei che ciò non accadesse mai, ma non credo più alle favole da tempo…


Lo sai che tu meno di qualsiasi altro dovresti credere alle superstizioni, vero? Insomma, se il Fato vuole posare l'attenzione su di te lo farà comunque! L'unica differenza è che, dandomi qualche indicazione mirata, potrei suggerire al tuo caro Pellegrino cosa comprare, e tu potresti godere del dono di un meraviglioso anello - quando, non se - Noah deciderà di farti la domanda fatidica.

La stuzzicò Monique con un sorrisetto saputo sulle labbra - perché per quanto la cugina non fosse tipa da shopping o altro, riteneva altamente probabile che avesse comunque in mente un modello di anello che potesse piacerle, o perlomeno qualcosa che sicuramente non le sarebbe piaciuto... e poi, meglio pensarci velocemente, visto che era tanto convinta di volerlo sposare al punto da stupire, forse, anche se stessa.

Si, anche se tutta questa sicurezza a volte mi terrorizza. Non credevo fosse possibile amare qualcuno con una intensità tale da diventare claustrofobica al solo pensiero di stargli lontano. La sua presenza al mio fianco dà sapore e colore alla mia vita e senza di lui vivere sarebbe solo un lento trascinarsi verso l’ineluttabile.

E sia lodata la Trama quando l'ha messo sulla tua strada, allora!

Esclamò la Vice Preside con un sorriso affettuoso: era chiaro come il Sole, palese ed evidente come non mai quanto Tisifone lo amasse, quanto avesse bisogno di lui nella sua vita, e per quel poco che Monique aveva potuto conoscere dell'uomo, le sembrava che quei sentimenti fossero del tutto ricambiati; formavano una bellissima coppia insieme, se non fosse stato per il fatto che su alcune cose c'era ancora molto da lavorare... come i nomi degli oggetti babbani che alla cugina proprio non entravano in testa.
Insomma, sembrava che la "rivoluzione babbana" fosse ufficialmente cominciata, nel mondo della Divinante, e che in qualche modo avesse coinvolto un po' tutti, chi più e chi meno.

Convertire è una parola grossa, direi più che altro che la sua è ormai una resistenza passiva. Non si avventura nel Mondo Babbano di sua spontanea volontà ma non siamo neanche costretti a metterlo sotto Imperio se vogliamo andare a cena in un qualche ristorante della Londra babbana.
Il Manor è sempre un inno alle tradizioni Purosangue ma un paio di volte l’ho sorpreso nello studio di Asher a guardare con curiosità il computer e sono certa che se … in rete… potesse trovare informazioni su Pozioni e affini avrebbe già imparato ad usarlo.


I miei complimenti per l'uso corretto della terminologia - almeno una volta! - e devo dire che sono impressionata... non avrei mai creduto che Demetri potesse accettare una cena nel mondo babbano o trovare curioso e interessante un computer. Tutto merito di Pellegrino, dunque?

Le domandò con una punta evidente di ammirazione nella voce: non giudicava Demetri uno stolto, al massimo un uomo legato alle tradizioni e ben poco incline ad aprirsi alle novità, agli aggiornamenti... a cambiare idea, insomma; se, dunque, Noah era riuscito in questo senso, se gli aveva mostrato il mondo babbano sotto una luce nuova al punto che Kovarnikov stesso si era ritrovato a considerarlo mediamente interessante... beh, come dicevano i non-maghi - per rimanere in tema - tanto di cappello!
Quelle novità le fecero venire ancora più voglia d'incontrare sia Asher che Demetri, di potersi finalmente presentare loro come la cugina della loro figlioccia meritevole di fiducia che era - e che credeva di aver dimostrato d'essere; forse Tisifone l'avrebbe trovato strano, ma la donna sentiva quel desiderio nel profondo.

Humm no, non molto. Al di là dei legami di sangue loro sono a tutti gli effetti la mia famiglia e sono importanti per me quindi credo sia normale che tu voglia conoscerli… Allo stesso modo io non ho alcun desiderio di conoscere i miei zii mentre dovrei decidermi a dare una seconda occasione alla tua sorellina…

Diciamo anche che preferirei farmi strappare un braccio a morsi piuttosto che permettere a Nicholas di avvicinarmi a te... - e se non si era opposta al fatto che Veronique ancora lo frequentasse, era perché dovevano fingere di odiarsi ancora cordialmente e attendere il momento giusto per vendicarsi del genitore - E sì, credo sarebbe ora: cioè, se stai a sentire solo Celine ti dirà che è una perdita di tempo, che Veronique è una bambina viziata e capricciosa, eccetera eccetera... - inutile sottolineare quanto non si sopportassero, la cugina l'aveva capito bene già da sola - Ma ne vale la pena, davvero.
Quando impari a conoscerla meglio scopri sfumature di lei che mai ti saresti immaginata, e... sono tutte scoperte positive, te l'assicuro.


Commentò Monique con un sorriso dolce ed affettuoso sulle labbra: odiava Nicholas per averle separate, ed amava ancor di più Rose per aver permesso loro di riavvicinarsi grazie ai suoi ricordi; non l'avrebbe mai più allontanata da sé, per niente al mondo, mai, e sperava tanto che la francesina e la cugina potessero andare d'accordo... un po' come il rapporto che avrebbe voluto instaurare con Asher e Demetri.

Purtroppo non credo che sia qualcosa di realizzabile nell’immediato futuro. Cioè dopo il discorso che ha fatto al vostro matrimonio non avresti alcuna difficoltà ad avere Asher come ospite a casa tua ma per Demetri… ammesso che Vastnor accetti che lui ti si avvicini a più di dieci metri di distanza non sono certa che lui sia pronto a farlo.

Se mai Demetri sarà pronto, sarò ben felice d'incontrarlo anche mentre Sandyon non c'è: non sarei così pazza da tentare un approccio con mio marito vicino, non credo si sia ammorbidito così tanto... purtroppo.

E la prova era stata il fatto che il compagno di Asher non fosse stato invitato al matrimonio: sapevano tutti, d'altronde, che tra Kovarnikov e Vastnor non scorreva buon sangue, ma Monique non era Sandyon e non c'erano all'effettiva motivi per cui lei e il Pozionista non potessero intrattenere una conversazione civile - se e quando il secondo se la fosse sentita, naturalmente.
E anche Tisifone si sarebbe dovuta preparare, visto che la ex di Pellegrino, Rebecca Auditore, era niente di meno che la nuova docente di Antiche Rune, e dunque una persona che non solo avrebbe visto spesso per il Castello, ma che forse, sapendo del ruolo della Divinante nella vita dell'italo-americano, avrebbe cercato di conoscerla più approfonditamente: si sarebbe dovuta far trovare pronta, dunque, cercando di considerarla non come una potenziale minaccia - cosa probabile, visti i precedenti con Lucas ed Estelle - ma come una persona qualsiasi con cui avere una conoscenza in comune.

Tutto qui? Allora si che sarà facile…

Teoricamente sì, ma io e te sappiamo che il tuo adorabile carattere a volte può essere frainteso, cuginetta...

Soprattutto da chi non la conosceva e non poteva cogliere il distacco di Tisifone non come scontrosità o pregiudizio, ma come diffidenza correlata all'assenza di legame con la persona; insomma, con la Divinante bisognava insistere e non fermarsi alle apparenze... potevano solo sperare che l'Auditore lo capisse.
Tuttavia non è che potessero fare altro a parte aspettare che l'incontro avvenisse, e come ingannare il tempo se non mangiando biscotti, bevendo tè freddo e chiacchierando di ciò che interessava all'una o all'altra? Ad esempio, parlando venne fuori che Tisifone stava prendendo in considerazione l'idea di un tatuaggio magico, e Monique non ebbe alcuna riserva a mostrarle il proprio, spiegandole alcuni dettagli tecnici e la motivazione che l'aveva spinta in tal senso.

Non si può mica essere perfette in tutto.

E per fortuna ho avuto l'umiltà di rendermene conto...

Perché a volte le persone erano talmente arroganti da non concepire l'idea di avere delle lacune, il che li portava a non sentire la necessità di colmarle; lei, invece, sapeva bene di essere un disastro con la parte più pratica e manuale della magia, e prendendone coscienza era riuscita a rimediare. Comunque, se davvero voleva imprimersi un simbolo magico sulla pelle, sarebbe stato bene parlarne con Noah visto che era lui ad allenarla, o almeno questo era ciò che pensava la Vice Preside e che espose alla cugina.

E' quello che farò non appena lo avrò mandato con le gambe all'aria.

Cosa non darei per essere presente quando questo avverrà...

Commentò Monique ridacchiando, ben sapendo comunque di non potersi certo permettere di seguire ogni allenamento dei due: aveva troppe cose da fare, per la scuola e per la propria vita... compreso organizzare segretamente il matrimonio della coppia in questione, un particolare che forse, per com'era fatta, a Tisifone nemmeno sarebbe dispiaciuto troppo.

Non prendermi in giro... Quella parte vorrei saltarla a piè pari. Non sono in grado di coordinare i colori di un semplice completo, figuriamoci organizzare un matrimonio...
Quindi sentiti libera di fare qualsiasi cosa tu reputi giusto alle mie spalle ...


Andando avanti di questo passo farai come me e non ti sceglierai nemmeno il vestito... fortuna che almeno lo sposo l'abbiamo già confermato!

Ridacchiò la francese con gusto, mettendosi comoda - ginocchia al petto e mento su di esse, una posa che tutto sapeva tranne che di professionale - per poi rivelare alla cugina come Aryanne avesse scoperto di essere effettivamente la figlia di Sandyon: un Esarca Temporale, una creatura talmente rara da essere quasi una leggenda, un po' come i Druidi, e che lei aveva incontrato durante la missione come nulla fosse.

Cosa?!?!? Ma incontrarne uno è praticamente impossibile. Sono Creature rarissime... Come Merlino è stato possibile?

Onestamente? Non ne ho idea... penso semplicemente che quella ragazza sia una calamita per i guai formato gigante - commentò la francese, scuotendo appena il capo - Ci ha raccontato che semplicemente, da un secondo all'altro, mentre stava eseguendo la sua missione se l'è ritrovato di fronte e bam, è diventata una pedina nelle sue mani.
A quanto pare sembra che il Fato volesse farle un favore... insomma, senza l'Esarca forse non avrebbe mai saputo nulla.


Ed era stato quel pensiero a far riflettere non poco la donna, nei giorni successivi.

Pensi sia possibile? Che il Fato le abbia dato una mano, dico... che abbia una sorta di coscienza senziente con cui decide chi aiutare o agevolare e chi no.
È possibile che abbia una sorta di mente pensante, o è un concetto talmente fuori dal mondo che sto quasi dicendo un'eresia?
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Messaggioda Tisifone » 23/05/2014, 17:45

Lo sai che tu meno di qualsiasi altro dovresti credere alle superstizioni, vero? Insomma, se il Fato vuole posare l'attenzione su di te lo farà comunque!

Un sospiro un po' imbarazzato sfuggì dalle labbra di Tisifone come il sorriso stirato che rivolse alla cugina. Era consapevole di star tenendo un comportamento a dir poco ridicolo ma era qualcosa di talmente insito in lei che non riusciva a farne a meno.

L'unica differenza è che, dandomi qualche indicazione mirata, potrei suggerire al tuo caro Pellegrino cosa comprare, e tu potresti godere del dono di un meraviglioso anello - quando, non se - Noah deciderà di farti la domanda fatidica.

Il sorriso si ampliò sul suo viso non alla menzione dell'anello quanto per la fede incrollabile che traspariva dalla voce di Monique su ciò che il futuro avesse in serbo per lei: una lunga e felice vita matrimoniale.

Se la metti su questo piano... Io eviterei l'oro giallo, i solitari e le montature troppo vistose - le piacevano le cose eleganti e raffinate ma semplici perché l'amore che lei e Noah provavano l'un l'altro sarebbe dovuto trasparire dagli sguardi e dai gesti non da un anello - e programmerei un pomeriggio di frivolezze in giro per Londra.

Un altra cosa che non riuscivano a fare mai un po’ per gli impegni che entrambe avevano e un po’ per l'atipicità della Divinante che, pur essendo donna, aborriva shopping e affini. Scegliere un anello da fidanzamento non era però cosa da tutti i giorni -o almeno si sperava che non lo fosse - quindi poteva benissimo mettere da parte superstizioni e pessime abitudini e pianificare a stretto giro di gufo una sorta di strappo alle regole. Gli allenamenti erano sempre più serrati e solo Merlino sapeva quale sarebbe stato quello decisivo, ma soprattutto lei era così sicura dei suoi sentimenti per l'italoamericano che, se non fosse stato per quel vincolo autoimposto,lo avrebbe sposato anche quella sera stessa. Sarebbe stato un gesto impulsivo che mal si coordinava con il suo carattere e il suo modo di essere ma sentito e condiviso da ogni cellula del suo corpo. Mai era stata così certa di qualcosa come del fatto che Noah Pellegrino fosse l'uomo della sua vita. Ma nonostante tutto ritrovare quella stessa sicurezza in qualcun'altro la lasciò per un attimo o due spiazzata.

E sia lodata la Trama quando l'ha messo sulla tua strada, allora!

Tu credi davvero che lui sia l'uomo giusto! - esclamò senza nascondere la gioia insita in quella scoperta – Grazie. Non puoi comprendere quanto questo sia importante per me.

Perché Monique non era solo una cugina scoperta in ritardo, ma anche un’amica, una confidente, la sorella che non aveva mai avuto e sapere che lei credeva in loro era un po’ come avere l’approvazione di tutta la sua famiglia. Non che non fosse rimasta estasiata – e anche colpita, sbalordita e sconvolta – dal modo in cui i suoi padrini e specialmente Demetri avevano reagito alla presenza di Noah al suo fianco, accettando con non poche tribolazioni non solo l’uomo ma anche la sua famiglia e il suo retaggio culturale babbano. Nonostante avesse condiviso la sua vita a partire dall’adolescenza con un Mezzosangue, l’ex Serpeverde era stato sempre molto restio a fare “concessioni” a quel mondo che gli avevano insegnato a disprezzare e che in segreto aveva progetto di sovvertire e rendere schiavo, prendendo con le pinze qualsiasi nozione che Asher gli trasmetteva e mantenendole a debita distanza. Con l’arrivo di Pellegrino nelle loro vite, invece, era stato chiaro fin da subito che Demetri avrebbe dovuto prendere una posizione chiara e motiva nei confronti di ogni singolo oggetto, usanza o cibo perché un semplice “ non mi interessa perché di origine babbana” lo avrebbe bollato come ottuso e ignorante, cosa quella che il suo orgoglio non poteva permettere in nessun caso. Tisifone invece si era dimostrata più malleabile, più incline – e motivata - a imparare ogni cosa e non se la cavava poi tanto male anche se ancora non riusciva a padroneggiare completamente il linguaggio babbano.

I miei complimenti per l'uso corretto della terminologia e devo dire che sono impressionata... non avrei mai creduto che Demetri potesse accettare una cena nel mondo babbano o trovare curioso e interessante un computer. Tutto merito di Pellegrino, dunque?

In un certo senso si. Per più di quarant’anni lui e Asher hanno vissuto in un equilibrio stabile ma precario che è andato in frantumi non appena Noah ha messo piede al Manor. Lui non vuole convincerci che il modo di vivere dei babbani è migliore del nostro, anche se sotto alcuni aspetti la loro tecnologia gli semplifica la vita molto meglio della magia, ma giustamente pretende un dibattito ragionato, delle obiezioni un po’ più valide del “i babbani sono esseri inferiori quindi tutto ciò che fanno è inutile” – non che Demetri avesse mai detto una cosa del genere ma Tisifone non poteva essere certa che non l’avesse pensato almeno un paio di volte nel corso degli anni – E questo implica una conoscenza approfondita degli argomenti su cui si discute…

Alla fine quindi Noah era riuscito lì dove il Medimago aveva fallito in nome dell'amore e del quieto vivere familiare, colpendo forse in maniera inconsapevole il Pozionista nei suoi punti deboli:l'orgoglio e il rispetto della sua famiglia. E l'amore per essa era una delle tante cose che accomunavano le donne e che permetteva a Tisifone di comprendere perfettamente il desiderio della francese di conoscere ufficialmente i suoi padrini. E visto che anche l'essere pronte a tutto per di difendere le persone che amavano era un tratto distintivo della loro famiglia, le successive parole di Monique non colsero la Divinante di sorpresa.

Diciamo anche che preferirei farmi strappare un braccio a morsi piuttosto che permettere a Nicholas di avvicinarsi a te... -Vireau Senior era decisamente una persona da tenere a debita distanza, cosa che non si poteva più dire della figlia più piccola, anche se Tisifone faceva ancora molta fatica ad accettarlo -E sì, credo sarebbe ora: cioè, se stai a sentire solo Celine ti dirà che è una perdita di tempo, che Veronique è una bambina viziata e capricciosa, eccetera eccetera...

Lo so, la nostra diplomatica non fa per nulla onore al suo lavoro quando si tratta di tua sorella, ma se ti può consolare non credo che dipenda solo dal vostro passato. Sono due persone troppo diverse per poter andare d’accordo e aspirare a qualcosa di più di una semicivile tolleranza.

Certo il desiderio di prevalere nel cuore della VicePreside trasfigurava anche il più piccolo dettaglio in un affare di Stato, come avevano potuto appurare tutti gli invitati al matrimonio.

Ma ne vale la pena, davvero. Quando impari a conoscerla meglio scopri sfumature di lei che mai ti saresti immaginata, e... sono tutte scoperte positive, te l'assicuro.

Di certo andare con lei in un pub non si trasformerebbe in una qualche assurda gara a chi beve di più o cose simili - attività quelle in cui secondo l' opinione di Tisifone Celine indugiava spesso e volentieri - Dici che posso sfruttare la mia disapprovazione nei confronti della tua migliore amica come ponte su cui costruire un qualche rapporto con tua sorella?

Era ironica, ovviamente, perché non avrebbe giovato a nessuno, men che meno alla sanità mentale della cugina, fomentare l'astio tra le due donne ma denotava il reale desiderio della russa di conoscere un po meglio Veronique. Come poteva essere realmente cattiva una persona capace di far sorgere sul viso della VicePreside un sorriso dolce come quello che stava esibendo in quel momento? Probabilmente anche Monique si chiedeva qualcosa di simile quando pensava a Demetri, all'odio e alla diffidenza che Sandyon nutriva nei suoi confronti e all'amore che, di contro illuminava lo sguardo di Tisifone quando parlava del padrino, tanto da auspicare un incontro non troppo futuro. L'idea allettava e preoccupava allo stesso tempo la Divinante che non sapeva decidere chi, tra i due ex Serpeverde, si sarebbe dimostrato più restio.

Se mai Demetri sarà pronto, sarò ben felice d'incontrarlo anche mentre Sandyon non c'è: non sarei così pazza da tentare un approccio con mio marito vicino, non credo si sia ammorbidito così tanto... purtroppo.

Diamo tempo al tempo. Le cose si risolvono sempre in un modo o in un altro.

Fatalista ma non disfattista e il tono leggero e sereno con cui aveva pronunciato quelle parole ne erano la prova. Una parte di lei era certa che un giorno, quando l'umiliazione di non essere stato invitato al matrimonio e aver dovuto mostrare al proprio compagno la propria debolezza fosse scomparsa, il Pozionista avrebbe accettato di prendere un tè il compagnia di Monique anche solo per dimostrare a lei e al Medimago di aver preso una cantonata.

Sarà un incontro epocale. Quasi quasi mi spiace per lui.

Si ritrovò a pensare, un ghigno maligno appena accennato in viso al ricordo di come era andata a fine la prima cena in famiglia con Noah . Epico, nel senso distruttivo del termine, sarebbe stato anche un suo futuro quanto inevitabile incontro con la nuova docente di Antiche Rune nonché ex di Pellegrino soprattutto se Tisifone non fosse stata abbastanza lucida da rendersi conto che l’Auditore non era la Moreau né la Sanders e quindi non rappresentava a priori un pericolo per lei o per la sua relazione, come Monique le ricordò gentilmente.

Teoricamente sì, ma io e te sappiamo che il tuo adorabile carattere a volte può essere frainteso, cuginetta...

Ridacchiò sinceramente divertita per quell’eufemismo, scrollando le spalle, trattenendo sulla punta della lingua il commento che era solita fare da ragazza quando doveva difendersi dalle “accuse” di Asher e cioè che non si poteva piacere a tutti. Che poi lei piacesse solo a una super ristretta cerchia di persone era un dettaglio decisamente trascurabile e difficilmente risolvibile. Poteva cercare di smussare gli angoli, riflettere dieci volte prima di parlare, dare all’altro una seconda occasione in barba a ciò che le diceva il suo istinto, ma non poteva manipolare il proprio carattere a proprio piacimento come avrebbe fatto con il proprio potenziale magico non appena avesse sconfitto a duello il compagno.

Cosa non darei per essere presente quando questo avverrà...

Non ti preoccupare ho intenzione di immortalare l’evento conservando il ricordo in un Pensatoio…

Confidò con aria cospiratrice alla cugina tra il serio e il faceto: l’avrebbe conservato di certo ma dubitava fortemente che lo avrebbe condiviso con altri perchè sarebbe stato un ricordo troppo intimo e personale. La stessa cosa non si poteva dire con riguardo alla parte organizzativa del matrimonio che sarebbe seguito e che, se fosse stato per lei, avrebbe delegato in toto a Monique, ai coniugi Pellegrino o a chiunque si fosse dimostrato così avventato da assumersi un tale incarico.

Andando avanti di questo passo farai come me e non ti sceglierai nemmeno il vestito...

Perché sprecare tempo tra cataloghi e boutique quando si ha a disposizione una cugina con un gusto eccellente per gli abiti?

Commentò un po’ ruffiana, esibendo un’aria finta noncurante che non avrebbe ingannato nessuno mentre rivolgeva degli sguardi furtivi ai biscotti rimasti.

…fortuna che almeno lo sposo l'abbiamo già confermato!

Oh si una dannata fortuna perché sai – e si sporse in avanti come a volerle confidare un segreto – la cugina di cui ti parlavo in fatto di uomini ha gusti pessimi…

E ridendo si ritrasse velocemente indietro – o almeno ci provò per sfuggire a eventuali rappresaglie da parte della francese – portando con sé durante la ritirata un biscotto al burro. Per una manciata di secondi nella stanza riecheggiò solo il suono delle loro risatine per poi spostare la conversazione su come Aryanne si fosse trovata faccia a faccia con un Esarca Temporale.

Onestamente? Non ne ho idea... penso semplicemente che quella ragazza sia una calamita per i guai formato gigante – e considerato quello che aveva in serbo per lei il futuro come dare torto alla francese? - Ci ha raccontato che semplicemente, da un secondo all'altro, mentre stava eseguendo la sua missione se l'è ritrovato di fronte e bam, è diventata una pedina nelle sue mani. A quanto pare sembra che il Fato volesse farle un favore... insomma, senza l'Esarca forse non avrebbe mai saputo nulla.

La posa rilassata di Tisifone evaporò in un lampo. Per la sua esperienza il Fato non faceva favori e anche quelli che apparivano tali richiedevano nel lungo periodo il pagamento di un dazio spesso più elevato dell’agevolazione ottenuta.

Pensi sia possibile? Che il Fato le abbia dato una mano, dico... che abbia una sorta di coscienza senziente con cui decide chi aiutare o agevolare e chi no.
È possibile che abbia una sorta di mente pensante, o è un concetto talmente fuori dal mondo che sto quasi dicendo un'eresia?


In generale non credo sia un'eresia cercare di umanizzare qualcosa che va al di là di ciò che siamo in grado di comprendere, perché questo da l'illusione di poterlo in qualche modo controllare o influenzare - ed esempi ce ne erano a iosa, a partire dalle prime rappresentazioni grafica del Mana e della Trama ad arrivare alle varie divinità babbane - ed é questa illusione che secondo me ci spinge a definire di volta in volta il Fato benigno o maligno quando in realtà lui é super partes. Non gli interessa il bene o il male del singolo individuo quanto la realizzazione del disegno complessivo. Siamo tutti pezzi di un gigantesco puzzle babbano dinamico e veniamo mossi o indotti a muoverci -a seconda che si credeva o meno nel libero arbitrio- in modo che alla fine il disegno venga realizzato.

Non era la vita delle singole persone, secondo Tisifone, a essere già scritti quanto il destino del Mondo e man mano che le persone agivano il Fato non faceva altro che modificare la strada che avrebbe portato al compimento del fine ultimo.

Non penso che per Lui Aryanne sia più importante della madre - perché di certo la Signora Ricciardi non aveva tratto alcun beneficio dal fatto che il suo segreto fosse venuto a galla - é più probabile che volesse porre rimedio alle conseguenze di una … imposizione umana.

Si passò una mano sul viso, stropicciando gli occhi stanchi per la notte semi insonne che aveva appena trascorso, un pensiero molesto che stava prendendo forma nella sua mente e che non sapeva come valutare.

Da quello che mi hai raccontato mettendo al mondo Aryanne e salvandola da una morte prematura la Signora Ricciardi ha forzato non poco la mano al Fato -Pozione Polisucco, un altro donatore, vitamine speciali, tutte cose che di naturale non avevano decisamente nulla - costringendolo, se mi passi il termine, a ritracciare le strade di tutte le persone coinvolte in modo da annullare l'anomalia. Sapere la verità probabilmente porterà o ha portato Aryanne a compiere delle azioni che ripristineranno l'equilibrio iniziale anche se con un bel po di anni di ritardo.

Fece una piccola pausa, chiedendosi se anche quello che era accaduto a Sandyon, e che lei conosceva solo in minima parte, fosse una diretta conseguenza della nascita imprevista dell'italiana. Se le cose per lui fossero andate diversamente avrebbe accettato di diventare insegnante di Difesa a Hogwarts? In tutta coscienza Tisifone non se la sentiva di negare a priori ma fortunatamente quello non era un interrogativo a cui era costretta a rispondere.
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Messaggioda Monique » 23/05/2014, 21:16

Trovava onestamente assurdo che Tisifone, proprio lei, fosse superstiziosa, che cercasse di mantenere un basso profilo nell'illusione che, così facendo, il destino non si sarebbe accorto di lei: insomma, Monique era la prova che qualsiasi cosa si facesse, nel bene o nel male - ed anche quando non si faceva assolutamente nulla - se il Fato voleva colpire l'avrebbe fatto... a quel punto, tanto valeva scegliersi l'anello di fidanzamento, una volta che la domanda più importante, e cioè il voler sposare o meno Pellegrino, aveva ricevuto un'adeguata quanto sicura risposta.

Se la metti su questo piano... Io eviterei l'oro giallo, i solitari e le montature troppo vistose, e programmerei un pomeriggio di frivolezze in giro per Londra.

Mi sembra un'ottima idea, andremo in cerca dell'anello perfetto... e magari potrei anche convincere Sandyon a farmi un bel regalino, chissà!

Esclamò la francese, ridacchiando come una bambina birichina: non era una donna vanesia o capricciosa, non capitava quasi mai che volesse viziarsi con gioielli o regalini... ma ogni tanto ci voleva, soprattutto perché era un evento più unico che raro che Tisifone accettasse di fare shopping insieme a lei!
Era chiaro che il tempo aveva consolidato il loro rapporto, e Monique poteva ammettere a se stessa che forse, forse, un minimo di merito nel cambiamento in positivo della cugina l'aveva avuto anche lei, oltre ai semplici anni passati insieme; ma anche Noah Pellegrino aveva avuto un ruolo decisivo nella vita della Divinante, era evidente dal modo in cui parlava di lui - e più ancora, dal semplice fatto che era più che mai sicura di sposarlo, una sicurezza che probabilmente con Lucas non avrebbe mai potuto avere perché era l'italo-americano, senza ombra di dubbio, l'uomo perfetto per lei.

Tu credi davvero che lui sia l'uomo giusto!

Altroché!
Ed ho un ottimo istinto, fidati... ricordi che sono stata io a spingerti tra le sue braccia, o quasi?


Le ricordò divertita, facendole una bella linguaccia e guardandola poi con affetto evidente.

Grazie. Non puoi comprendere quanto questo sia importante per me.

E per me è importante che per te sia importante... oh beh, insomma, hai capito! - sbottò la francese, incespicandosi con le parole - Inoltre ti meriti di essere felice, davvero... e mi pare piuttosto ovvio che Noah sia la persona più adatta per donarti tutta la gioia di questo mondo.
Insomma, ha anche convinto Asher e Demetri ad accettarlo!


E aveva anche convinto loro - Demetri, più che altro - che il mondo babbano non era così male, e che si poteva anche passarci del tempo senza prendersi chissà quale misteriosa malattia mortale... quanto era epica la portata del suo successo? Secondo Monique tantissimo, perché insomma, era riuscito a sfondare il muro di diffidenza del Pozionista e ad avvicinarlo almeno un po' ad un mondo opposto al proprio.
Come dicevano i babbani, "tanto di cappello"!

In un certo senso si. Per più di quarant’anni lui e Asher hanno vissuto in un equilibrio stabile ma precario che è andato in frantumi non appena Noah ha messo piede al Manor. Lui non vuole convincerci che il modo di vivere dei babbani è migliore del nostro, anche se sotto alcuni aspetti la loro tecnologia gli semplifica la vita molto meglio della magia, ma giustamente pretende un dibattito ragionato, delle obiezioni un po’ più valide del “i babbani sono esseri inferiori quindi tutto ciò che fanno è inutile”...
E questo implica una conoscenza approfondita degli argomenti su cui si discute…


Chissà perché poi m'immagino che ad ogni critica sollevata da Demetri, Noah sappia come ribattere con eleganza e bravura tali da lasciarlo incapace di replicare... o mi sbaglio?

Perché era quella l'impressione che Monique aveva di lui, di un uomo che sapeva convincerti delle proprie argomentazioni non imponendo il proprio pensiero al prossimo, ma esponendolo con maestria fuori dal comune: d'altronde, saper parlare bene era prerogativa di ogni Master Teacher del Ministero, visto che a differenza di scuole come Hogwarts non c'erano studenti costretti ad ascoltare le lezioni anche quando non volevano, ma persone adulte che potevano anche alzarsi ed andarsene nel bel mezzo del discorso - e dunque ai professori spettava l'arduo compito d'interessarli dalla prima all'ultima parola.
Anche la Vireau, però, era una discreta oratrice, e quando voleva sapeva come persuadere il prossimo... o perlomeno, convincerlo a dare ad altri una seconda possibilità, come fece poco dopo con Tisifone sul discorso della sorella Veronique, che la Divinante ancora conosceva poco o niente.

Lo so, la nostra diplomatica non fa per nulla onore al suo lavoro quando si tratta di tua sorella, ma se ti può consolare non credo che dipenda solo dal vostro passato. Sono due persone troppo diverse per poter andare d’accordo e aspirare a qualcosa di più di una semicivile tolleranza.

Onestamente sarebbe già un miracolo...

Sussurrò Monique, scuotendo appena il capo.

Di certo andare con lei in un pub non si trasformerebbe in una qualche assurda gara a chi beve di più o cose simili.

Con lei no, in effetti... ma non proporlo mai a Celine, o il tuo fegato lo rimpiangerà per tutta, e sottolineo tutta, la vita.

Perché Celine poteva, chissà come, bere fino allo sfinimento e rimanere completamente sobria o quasi, a differenza di tutto il resto del genere umano.

Dici che posso sfruttare la mia disapprovazione nei confronti della tua migliore amica come ponte su cui costruire un qualche rapporto con tua sorella?

Per fortuna so che stai scherzando, altrimenti ti avrei uccisa... - commentò Monique con aria minacciosa, brandendo un biscotto ed agitandolo di fronte a lei a mo' di arma - Ma volendo continuare a scherzare sì, di sicuro troveresti ottimi argomenti in comune con Veronique se ti mettessi a sparlare di Celine.

Purtroppo, ovviamente.
Monique avrebbe voluto tanto che le due andassero d'accordo, ma aveva abbandonato da tempo la speranza che quell'utopica idea potesse realizzarsi: un'idea che invece troppo utopica non era, ma che avrebbe richiesto tempo, era la possibilità d'incontrare Demetri ed Asher, passare del tempo con loro, dimostrare ad entrambi di essere ben diversa dal padre, da quell'essere odioso che avrebbe tenuto lontano dalla cugina ad ogni costo - e anche dalla sorella, nei limiti delle sue possibilità.
Certo era che, comunque, Tisifone sapeva come difendersi anche da sola grazie ad un bel caratterino capace di far scappare non poche persone, e forse era anche per questo che Monique temeva, e non poco, la possibilità che lei e la ex di Pellegrino, la docente di Rune arrivata da poco, potessero incontrarsi: ovviamente lei sperava per il meglio, ma c'era sempre la possibilità che fosse un disastro, e avrebbe dato chissà cosa per poterlo osservare in prima persona.

Non ti preoccupare ho intenzione di immortalare l’evento conservando il ricordo in un Pensatoio…

Nel caso vedrò di ricattarti per costringerti a mostrarmelo.

Commentò la donna come nulla fosse, con un ghigno quasi minaccioso che però veniva smorzato dal divertimento che le faceva brillare gli occhi: d'altronde avrebbe saputo facilmente come ricattare amabilmente la cuginetta, visto che stando alle sue parole le avrebbe praticamente organizzato il matrimonio in prima persona senza lasciare nulla a lei, nemmeno l'abito da sposa.

Perché sprecare tempo tra cataloghi e boutique quando si ha a disposizione una cugina con un gusto eccellente per gli abiti?

Ah certo, naturalmente...
…fortuna che almeno lo sposo l'abbiamo già confermato!


Oh si una dannata fortuna perché sai, la cugina di cui ti parlavo in fatto di uomini ha gusti pessimi…

Ma che cattiva!!

Esclamò Monique, tentando di prenderla a cuscinate con un gran sorriso sulle labbra: sapeva che Sandyon era un uomo... sì, decisamente un uomo che non si sarebbe accostato spontaneamente alla sua persona, ma non avrebbe mai cambiato lui con nessun altro - nemmeno con Joël, per quanto fosse potenzialmente essere considerato come l'amore della sua vita.
Vastnor le aveva riempito le giornate, ed aveva portato con sé tante sorprese, alcune positive ed altre meno... e così nuove persone che erano diventate importanti per lei, come Aryanne, una calamita vivente per i guai; la cosa assurda era che, nell'incontro con l'Esarca, la ragazza era venuta a conoscenza della verità, e dunque la creatura le aveva fatto un favore... ma era possibile che così fosse? Che l'avesse fatto per lei, in un certo senso?

In generale non credo sia un'eresia cercare di umanizzare qualcosa che va al di là di ciò che siamo in grado di comprendere, perché questo da l'illusione di poterlo in qualche modo controllare o influenzare, ed é questa illusione che secondo me ci spinge a definire di volta in volta il Fato benigno o maligno quando in realtà lui é super partes. Non gli interessa il bene o il male del singolo individuo quanto la realizzazione del disegno complessivo. Siamo tutti pezzi di un gigantesco puzzle babbano dinamico e veniamo mossi o indotti a muoverci in modo che alla fine il disegno venga realizzato.

Uhm...

Mormorò Monique con aria pensierosa, mangiando un biscotto mentre annuiva concentrata.

Non penso che per Lui Aryanne sia più importante della madre... é più probabile che volesse porre rimedio alle conseguenze di una … imposizione umana.

In che senso?

Da quello che mi hai raccontato mettendo al mondo Aryanne e salvandola da una morte prematura la Signora Ricciardi ha forzato non poco la mano al Fato, costringendolo, se mi passi il termine, a ritracciare le strade di tutte le persone coinvolte in modo da annullare l'anomalia. Sapere la verità probabilmente porterà o ha portato Aryanne a compiere delle azioni che ripristineranno l'equilibrio iniziale anche se con un bel po di anni di ritardo.

Credo di aver capito il senso del tuo discorso... cioè, è complicatissimo ovviamente, ma forse con qualche biscotto in più ci potrei arrivare davvero - scherzò Monique, tanto per smorzare la serietà del discorso che le due avevano fatto - Battute a parte, diciamo allora che sono contenta per Aryanne, e che ringrazio il Fato per aver deciso di bilanciare l'equilibrio più o meno velocemente.

Aggiunse, con un movimento del capo dall'alto verso il basso, un cenno d'assenso per quel pensiero formulato ad alta voce; poi, alzò lo sguardo sulla cugina ed aggrottò leggermente la fronte, con aria preoccupata.

Cuginetta... perché non vai a riposare?
Hai un'aria spaventosa, senza offesa... si vede che necessiti di un po' di sonno, e se poi ti vengono le occhiaie finisce che Pellegrino non ti vuole più!


Un'altra battuta, ma si sentiva dal tono di voce di lei che la francese diceva sul serio: Tisifone doveva andarsi a riposare, e subito, o ce l'avrebbe mandata lei a calci nel sedere - che tanto veniva già martoriato da Noah, quindi persona più o persona meno...
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Messaggioda Tisifone » 25/05/2014, 23:28

Mi sembra un'ottima idea, andremo in cerca dell'anello perfetto... e magari potrei anche convincere Sandyon a farmi un bel regalino, chissà!

Come se non ti viziasse già abbastanza il tuo caro maritino…

La prese in giro divertita e quello scambio di battute non fece altro che confermare la validità della decisione presa. Passare un’intera giornata – perché dubitava che la cugina si sarebbe accontentata di un mezzo pomeriggio così come non aveva illusioni sul fatto che non si sarebbero limitate a guardare una gioielleria o due – in giro per Londra a fare shopping non l’avrebbe uccisa. Al contrario c’era realmente il rischio che si sarebbe divertita un mondo e chissà forse ci avrebbe anche preso gusto, con buona pace di Pellegrino che fino a quel momento si era crogiolato nell’idea di avere al suo fianco una donna atipica che non lo trascinava un giorno si e l’altro pure in giro per negozi e che non riempiva casa con riviste di moda o di gossip. Probabilmente l’uomo non avrebbe fatto una piega di fronte a un cambiamento di quel tipo, reagendo come al suo solito con una qualche battuta inqualificabile e quel sorriso sornione che la faceva impazzire in ogni senso. Scosse la testa al pensiero di quanto l’italoamericano le fosse entrato dentro in profondità tanto che privarsi della sua presenza sarebbe equivalso da privarsi dell’aria che respirava. Era l’uomo giusto per lei, sotto tutti i punti di vista, e non era mai stata così sicura di una cosa prima in vita sua ma, nonostante ciò, scoprire che anche Monique era del suo stesso avviso la sorprese e al tempo stesso la colmò di gioia. Avere l’approvazione della sua famiglia, quella di sangue, era qualcosa a cui non aveva rinunciato da tempo e solo in quel momento si rese conto di quanto, invece, fosse importante per lei.

Altroché!
Ed ho un ottimo istinto, fidati... ricordi che sono stata io a spingerti tra le sue braccia, o quasi?


E come potrei dimenticarlo? Sono quasi morta di vergogna su quel letto…

Chiuse la mano a pugno e stese il pollice per poi indicare con insistenza il punto incriminato della stanza, sul viso un sorriso ironico rivolto per lo più verso se stessa. Sembrava essere passato un secolo da quando avevano avuto quella discussione allucinante in cui sosteneva che tra lei e Noah non ci sarebbe mai potuto essere nulla di più che del sano e selvaggio sesso e adesso invece parlavano di matrimonio.

E per me è importante che per te sia importante... oh beh, insomma, hai capito! – sventolò la mano in direzione della cugina ridacchiando giusto per farle intendere che aveva compreso perfettamente il senso del suo “non discorso” - Inoltre ti meriti di essere felice, davvero... e mi pare piuttosto ovvio che Noah sia la persona più adatta per donarti tutta la gioia di questo mondo. Insomma, ha anche convinto Asher e Demetri ad accettarlo! – e quello era stato il vero colpaccio, riuscire lì dove i pochi uomini che la Divinante aveva avuto avevano fallito in pieno, integrarsi nella sua famiglia disfunzionale evitandole così il peso di dover scegliere tra l’amore e la famiglia - Chissà perché poi m'immagino che ad ogni critica sollevata da Demetri, Noah sappia come ribattere con eleganza e bravura tali da lasciarlo incapace di replicare... o mi sbaglio?

No, non sbagli. E la cosa più bella è che la maggior parte delle volte Demetri non ribatte perché riflette su quello che lui gli ha detto, come se gli desse nuovi spunti a cui lui prima non aveva fatto caso… Non che lo ammetterebbe mai, ovviamente.


Perché Kovarnikov era ancora troppo legato alle apparenze per poter fare qualcosa di così umano e normale come ammettere esplicitamente di aver sbagliato o di non aver pensato a un qualcosa. Ma alla fine lei gli voleva bene esattamente così com’era e lo accettava con tutti i suoi pregi e i suoi innumerevoli difetti perché in fondo sapeva che tutto quello che faceva, nel bene o nel male, aveva come scopo ultimo la sua felicità e di quello ne aveva la prova la sera della cena al Manor con Pellegrino. E se Demetri era riuscito ad andare oltre a decenni di pregiudizi e tradizioni, dando a un Mezzosangue la possibilità di farsi conoscere e apprezzare per quello che era e non per lo stato di sangue, allora Tisifone poteva benissimo seppellire la diffidenza nei confronti della piccola Vireau e concederle il beneficio del dubbio. Soprattutto perché anche lei, come il padrino, aveva un incentivo bello grosso per fare un passo del genere e cioè regalare a Monique un briciolo o due di felicità in più. Di sicuro, il fatto che Veronique avesse ricevuto un certo tipo di educazione per così dire classica facilitava non poco le cose perché sarebbe stato più semplice, per Tisifone, organizzare un incontro caso mai in pub o ancora meglio in un lounge bar a tema con musica di sottofondo e qualche cocktail sfizioso da poter gustare con calma mentre sparlavano della migliore amica di Monique.

Per fortuna so che stai scherzando, altrimenti ti avrei uccisa...

Con uno di quei deliziosi biscotti? Non sarebbe poi così malvagia come morte…

Ma volendo continuare a scherzare sì, di sicuro troveresti ottimi argomenti in comune con Veronique se ti mettessi a sparlare di Celine.

Non lo avrebbe mai fatto e questo Moniquelo sapeva come sapeva che presto o tardi sarebbe giunto il momento in cui avrebbero potuto fare una riunione di famiglia con i suoi padrini, o che il suo adorabile carattere l’avrebbe messa nei guai con l’Auditore se lasciato a briglia sciolta o che era così disperata all’idea di dover combattere con catering e affini da darle praticamente carta bianca per quanto riguardava l’organizzazione del suo matrimonio, genitori di Noah permettendo ovviamente. Tanto, per come la vedeva lei, il compito più importante, e cioè la scelta dello sposo, l’aveva già svolto in maniera più che egregia soprattutto perché,almeno in fatto di uomini, non è che la sua cara cuginetta avesse, secondo la sua modesta opinione, buon gusto.

Ma che cattiva!!

Sollevò il braccio di scatto per proteggersi il viso da quella valanga di cuscinate, tentando di rannicchiarsi sulla poltrona come se fosse una bimba di dodici anni, per poi tornare l’adulta che era e confrontarsi con l’altra su un argomento per nulla frivolo quale il Fato e la sua natura. Era non credeva che il singolo individuo avesse un destino predeterminato ma che esistesse un disegno più grande che in ogni caso avrebbe finito per compiersi e che quindi, di volta in volta, il Fato cambiava i percorsi in base alle scelte che gli uomini facevano. In quell’ottica quindi l’incontro tra Aryanne e l’Esarca poteva aver avuto lo scopo di portare la Signora Ricciardi lì dove doveva essere anni prima quando, per capriccio, aveva smosso mari e monti per avere quel figlio che la natura non le aveva destinato.

Credo di aver capito il senso del tuo discorso... cioè, è complicatissimo ovviamente, ma forse con qualche biscotto in più ci potrei arrivare davvero. Battute a parte, diciamo allora che sono contenta per Aryanne, e che ringrazio il Fato per aver deciso di bilanciare l'equilibrio più o meno velocemente.

Tisifone abbozzò un mezzo sorriso, non riuscendo in toto a condividere la felicità della cugina, la mente che tornava ai dilemmi morali che aveva sollevato poco prima sull’intervenire per cambiare il corso degli eventi, ancora una volta. Se non era previsto che Aryanne nascesse – e visti gli sforzi della Signora Ricciardi per rimanere incinta di dubbi in proposito ne aveva decisamente pochi – diventava chiaro il perché la attendesse un tale destino, perché il Fato si sarebbe accanito su di lei – solo per porre rimedio a un “errore umano”. Ma in tutto quello che ruolo giocava la visione che aveva avuto? Chiuse gli occhi e si massaggiò le palpebre mentre un sospiro quasi esausto le sfuggiva dalle labbra: troppi interrogativi per una persona con all’attivo pochissime ore di sonno e un elevato quantitativo di stress.

Cuginetta... perché non vai a riposare?
Hai un'aria spaventosa, senza offesa... si vede che necessiti di un po' di sonno, e se poi ti vengono le occhiaie finisce che Pellegrino non ti vuole più!


Se non è già scappato dopo avermi visto appena sveglia allora dubito che un paio di occhiaie bastino per fargli mollare la presa – ribattè senza particolare vervè, portando entrambe le mani sopra la testa e stiracchiandosi un po’ i muscoli, le labbra serrate per reprimere uno sbadiglio – In ogni caso hai ragione, ho proprio bisogno di stendermi per un’oretta o due. Ci vediamo a cena… forse.

E così dicendo si alzò dalla poltrona e dopo essersi assicurate che la cugina l’avrebbe tenuta informata in merito agli esiti dei colloqui con Sandyon e la Vilvarin e della ricerca in generale dell’Elisir dell’Immunità, Tisifone si congedò diretta verso la Torre dei Grifondoro per godersi un po’ di meritato riposo.

[FINE]
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2012-10-30 23:15:42 Sandyon d20 9  
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