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Interno Foresta

Messaggioda Lestat » 02/04/2014, 20:51

Macchia della Foresta Proibita
Rovine dei Centauri
Ore 00:51
16 Febbraio 2108


Era già da qualche minuto che lo stava osservando.
Strana creatura ai suoi occhi, affascinante, esattamente come la sua amica.
L'unica differenza era che con lui sussisteva qualche elemento in comune, una parte di "natura", ad esempio.
L'Eterno distingueva perfettamente i tratti del viso, i lineamenti morbidi e lisci della pelle, le espressioni, il movimento oculare.
Grazie ai suoi poteri superiori, non poteva essere visto o percepito, se non per propria volontà, ma per il momento preferiva fungere da silenzioso e divertito spettatore che cercava di comprendere il motivo di cotanta tristezza negli occhi di un quasi fratello.
Quasi, perché il cuore gli batteva ancora in petto, lento ma inesorabile, scandendo il limitare della sua vita, l'orologio perfetto degli uomini.
Quella creatura a metà tra il vampiro e l'essere umano era assolutamente incantevole, non schifosa o aberrante come l'avrebbero potuta definire i Druidi ad esempio, o magari anche i membri delle Gilde.
Conosceva fin troppe cose l'Eterno, ma si guardava bene dal confermarle, smentirle o farle presenti agli altri, custodendole come tesori preziosi.
Le vesti indossate quella notte richiamavano il suo stile antico, che gli piaceva ogni tanto rispolverare.
Trascorreva troppe ore in mezzo alla gente con degli abiti consoni all'era e al secolo odierno, e allora perché non svagarsi qualche minuto tornando a vestire i panni di ciò che era un tempo?
Erano trascorsi davvero troppi anni da allora, davvero troppi anni dal suo essere a sangue caldo eppure... nella sua mente non era passato che un solo secondo, memore di tutto, riluttante a dimenticare anche gli episodi peggiori, quelli che lo avevano formato, quelli che lo avevano condotto ad essere ciò che era, quelli che lo avevano spinto a continuare il suo cammino, addormentandosi di tanto in tanto per poi essere svegliato dalla chiamata urlante di dolore dei suoi simili, simili... ma non pari.

Interessante.
Ricerca la morte.
Possiede un dono e lo vuole gettare.
Per lui una maledizione.
Oh... La povera piccola Serpe ci rimarrà molto male...


Sorrise appena.
Gli occhi scintillarono nel buio, specchiandosi con la Luna e vincendo la sfida per chi era più brillante.
Le rovine dei centauri si trovavano di fianco a lui, ormai piene di edera e piante rampicanti di ogni genere.
Abbandonate e dimenticate, ultimi baluardi di una civiltà che aveva spostato i suoi interessi in un'altra zona più sicura della Foresta dopo la Guerra Magica svoltasi contro Voldemort, il Signore Oscuro, un soprannome che all'Eterno dispiacque tanto di non averci pensato prima, in effetti a lui sarebbe stato benissimo ed invece era stato preceduto da un Mago Malvagio nemmeno troppo potente.
Ah, se solo fosse vissuto in quei tempi, la scalata sarebbe stata molto più ardua, anzi, probabilmente sarebbe morto prima di riunire un esercito decente di seguaci stupidi e più deboli di lui.
Supposizioni dell'Eterno, ovviamente, ma a giudicare da alcune personalità molto di spicco in quel periodo (vedi ad esempio la simpatica creatura in grado di ipnotizzare e far fare a chiunque qualunque cosa a suo piacere) non si poteva nemmeno dargli tutti i torti.
Quel ragazzo intanto stava raggiungendo la stadio ultimo delle sue riflessioni, raggiungendo la consapevolezza del voler morire.
Onestamente il vampiro nascosto non credeva che alla fine il ragazzo avrebbe scelto per il termine ultimo del proprio fato; ipotizzava che avrebbe gettato la spugna, avrebbe avuto paura, allontanandosi povero di dignità e tanto umano tema.
Non appena però vide che Zephyr stava facendo un passo più avanti, deciso a buttarsi di sotto, decise che era giunto il momento di palesare la sua presenza, facendosi sentire, confidando nell'udito piuttosto sviluppato del semi vampiro, ed infatti...

... Chi c'è?

Notevole ragazzo, davvero notevole...

Immagine

L'Eterno fece qualche passo avanti, camminando con una tranquillità ed un divertimento disarmanti.
Le mani dietro la schiena, l'espressione sorridente con i canini appuntiti bene in vista, lo sguardo fermo in quello rosso del diplomato.
Per qualche secondo lasciò nel silenzio quella conversazione, preferendo arrivare fino al ciglio del burrone per poi guardare in basso, annuendo lentamente, quasi ammirato e piacevolmente sorpreso dell'altezza scelta dal ragazzo per togliersi la vita.
Dopo di che, non passò nemmeno un secondo pieno e la mano sinistra della creatura notturna superiore si poggiò con il palmo aperto sul petto dell'Aberrazione, spingendolo con pochissima difficoltà indietro di circa tre metri, scongiurando così il pericolo che si avvicinasse nuovamente a quella zona di morte certa.
Dopo aver battuto le mani tra loro come a volersi togliere qualche residuo di polvere o terriccio, l'Eterno si volse per osservare nuovamente Zephyr, ma nel suo volto non c'era la minima traccia di ostilità e se in realtà c'era... beh la stava nascondendo alla perfezione.

Decisamente coraggioso.
Non avrei scommesso nemmeno uno zellino sulla possibilità che ti lasciassi davvero cadere da lì, sai?
... Spiegami un po': perché tutta questa fretta di lasciare il mondo, cuginetto?
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Messaggioda Zephyr » 04/04/2014, 21:37

[newsgoth]
Notevole ragazzo, davvero notevole...


I canini appuntiti e lo sguardo scintillante, i lineamenti perfetti e la voce calda e allo stesso tempo profonda e melodica.
Non poteva essere altri che un vampiro, nessun dubbio, e il battito del cuore assente ne era una ulteriore conferma.
Zephyr silenzioso studiò i movimenti della creatura, cercando di capire che cosa volesse da lui, perché lo volesse interrompere e soprattutto perché lo stava fissando lì da diverso tempo come se fosse una specie di spettacolo divertente?
Si era avvicinato davvero moltissimo al Prefetto, la distanza era così breve che se avesse utilizzato gli stessi passi di un mortale, Zephyr lo avrebbe sentito, ed invece evidentemente era in possesso di un potere che lo rendeva impercettibile anche all'udito sviluppato del semi-vampiro.
Grazie a questa serie di supposizioni il ragazzo poté intuire che quell'uomo, se così lo si poteva definire, si trovasse lì da diversi minuti a spiarlo, a farsi beffe del suo momento estremamente importante e decisivo, nel pieno della tristezza e della volontà di farla finita una volta per tutte.
In parte quell'idea gli fece salire una rabbia davvero tremenda, come poche altre volte nella vita, ma cercò di contenersi, volendo prima di tutto capire dove la creatura desiderasse andare a parare.
Furono estremamente vicini, quasi a contatto, ma per molto poco, infatti Zephyr non riuscì nemmeno ad accorgersi della mano di Lestat che lo raggiunse e lo scaraventò all'indietro di qualche metro con una facilità estrema, inumana.
Non rispose, non disse nulla, non era un tipo votato al combattimento aperto, bensì alla riflessione e alla difesa, oltre al fatto che in una occasione simile era perfettamente in grado di capire che difficilmente avrebbe potuto affrontare un individuo tanto potente, potente e strafottente.

Decisamente coraggioso.
Non avrei scommesso nemmeno uno zellino sulla possibilità che ti lasciassi davvero cadere da lì, sai?
... Spiegami un po': perché tutta questa fretta di lasciare il mondo, cuginetto?


"Cuginetto".
Era la prima volta che un Vampiro si rivolgeva a lui e per di più quello specifico Vampiro aveva utilizzato un vezzeggiativo di famiglia.
Dunque non lo considerava una sottospecie di... "Aberrazione"?
Zephyr assottigliò lo sguardo, cercando di interpretare meglio quelle parole. Chiaro che lo considerasse coraggioso, in fondo quella era un'altezza davvero singolare e il tempo tra il salto e l'arrivo sarebbe stato abbastanza per morire di terrore nell'aspettativa dell'inevitabile.
Ma al ragazzo quel tipo di paura non spaventava affatto, non era mai stato bloccato dal timore, per nessun motivo e per nessuna presenza.
Se fino ad allora stava assumendo comunque una posa di guardia, da combattimento, scelse di sciogliersi e tornare semplicemente eretto col busto e fiero della posizione ma senza minimamente alcun accenno alla preparazione da battaglia.
Forse in parte quel "cugino" gli stava trasmettendo calma, la sicurezza di potersi fidare, anche se Kenway non sapeva spiegarsi il perché.
Camminò lentamente, tornando abbastanza vicino al ciglio ma non così tanto da ritrovarsi ancora una volta bloccato e sparato indietro da Lestat.
Sostenne il suo sguardo, con la differenza che mentre quello del Vampiro era vispo, furbo, consapevole e tranquillo, quello del semi vampiro era invece triste, criptico, spento e povero di vita.

... Perché dovrei spiegarlo a te?
Non ti conosco, non mi interessa chi sei, vorrei soltanto terminare ciò che ho iniziato.


Glaciale nel tono, il ghiaccio in lui forse aveva iniziato a fremere, tremare, in parte supportato dal suo stato d'animo e forse in parte spaventato all'idea di perdere il suo possessore, chi poteva dirlo con esattezza?
Deglutì poca saliva, espirando con sofferenza, mentre le venature degli occhi si facevano più intense e il rosso dell'iride prendeva a colorarsi con maggiore intensità... Anche il corpo stava subendo un cambiamento importante, difatti Zephyr aveva appena assunto la sua forma adulta, consapevole che tanto nemmeno il Vampiro di fronte a lui ci avrebbe capito qualcosa e magari avrebbe utilizzato proprio quell'effetto sorpresa per spingerlo via e gettarsi di colpo, in un impeto di ennesimo coraggio e volontà.
Purtroppo però, Kenway dovette constatare impietrito e atterrito che pur mettendoci ogni energia che aveva in corpo, il suo braccio non riuscì a spostare nemmeno di un singolo millimetro la creatura della notte, che dunque rimase lì a fissarlo ancora più serena e sciolta che mai.

Come... come è possibile?
Sono davvero così forti i vampiri?
[/newsgoth]
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Messaggioda Lestat » 08/04/2014, 15:52

... Perché dovrei spiegarlo a te?
Non ti conosco, non mi interessa chi sei, vorrei soltanto terminare ciò che ho iniziato.


Ti stai scaldando decisamente troppo...
... Com'è che si potrebbe dire alla metà del tuo essere?...
Ah si, giusto, "guarda che poi ti si alza la pressione!"


L'Eterno esibì un sorrisetto furbo e strafottente, rimanendo a fissare Zephyr come si osserva un bambino che cerca di intimidire senza riuscirci.
D'altronde non poteva mica sapere chi aveva di fronte, il caro ragazzo, per questo il Vampiro Superiore non se la prese più di tanto, limitandosi a non reagire quando il Corvonero tentò di spostarlo con tutta l'energia che aveva in corpo per continuare il proprio operato suicida.
Non batté ciglio Lestat, quando lo vide cambiare, mutarsi, rimanendo però interiormente affascinato da quella modifica istantanea del corpo, un corpo adesso più maturo, più prestante e di certo più forte di quello precedente, ma mai abbastanza per fronteggiare Sua Eternità... Si, non gli dispiaceva nemmeno quello come soprannome e per di più, era libero!
L'espressione ghiacciata e più che mai sorpresa negativamente di Zephyr stava a significare solo una cosa: non credeva possibile quello che invece i suoi occhi e la sua mente stavano registrando senza accusare errori.
A giudicare dalla potenza impressa e dalla volontà del ragazzo di scalfire il suo avversario, l'Eterno stimò che probabilmente contro un Vampiro normale sarebbe riuscito a prevalere senza nemmeno un eccessivo sforzo, ma con lui la questione era leggermente diversa.

Come... come è possibile?
Sono davvero così forti i vampiri?


Gli piacerebbe, cuginetto, gli piacerebbe essere forti come il sottoscritto.
Intendiamoci, sono un Vampiro anche io, ma lo sai quali sono i due unici modi che hanno i Vampiri per migliorarsi e potenziarsi?
... no, certo che non lo sai, o forse ne conosci uno solo, cioè bere il sangue di Vampiri più capaci di loro.
Beh ce n'è un altro ancora, importante quasi quanto il primo, ovvero... l'Anzianità!
Ora, parlandoci chiaro, te la cavi giovincello, davvero, sei anche un po' "modificato" dai cattivoni, ma quanti anni avrai?
Sedici, diciassette? Diciotto al massimo... Ok, credi di essere in grado di fronteggiare un Vampiro che ha quasi un migliaio di anni?


Almeno così avrebbe sedato qualsiasi intenzione futura da parte di Zephyr di attaccarlo o metterlo fuori gioco per proseguire con le proprie nefaste faccende, piuttosto inutili e stupide a giudizio dell'Eterno, ma c'era modo e tempo anche per esprimere quelle opinioni e non era allora.
Di improvviso poi, con una velocità incredibile fece lo sgambetto al ragazzo per farlo cadere con la schiena a terra, poi, schioccando le dita, impose a delle radici sotterranee di uscire allo scoperto e attorcigliarsi intorno a polsi e caviglie del simpatico suicida.
Non avrebbe fatto caso a nessuna delle sue lamentele, imprecazioni o fastidiose minacce, mimando un improbabile sbadiglio annoiato.
La luce lunare si rifletteva sulla sua pelle bianca e gli occhi scintillavano come pietre preziose incastonate con perfezione assoluta.
Attendendo che, eventualmente, Zephyr la smettesse di parlare o agitarsi, l'Eterno cominciò a girargli intorno con la mano sotto il mento, riflessivo e pensante, aggrottando la fronte di tanto in tanto come se gli sovvenissero saltuariamente dei dubbi.

E così hai la possibilità di controllare i tuoi geni a livello cellulare per maturare o ringiovanire, giusto?
Interessante, sei una sorpresa continua cuginetto, dico sul serio!


E qualora precedentemente Zephyr avesse espresso il suo fastidio nei confronti di quel soprannome, in tal modo Lestat gli fece comprendere che non aveva minimamente preso in considerazione quell'appunto.

Te lo chiedo per la seconda volta, come mai stavi cercando di ucciderti?
Soprattutto perché farlo quando si è fortunati come te!
Certo, se ti avessero dato del sangue di migliore qualità, forse sarebbe stato meglio, ma a quello potremmo anche porre un rimedio, non preoccuparti!


Al termine del suo parlare, il Vampiro Superiore si fermò proprio con i piedi vicino la testa dell'Aberrazione, guardandolo in perpendicolare dall'alto.

Scelta tua se confidarti adesso o più tardi...
... Ah, tranquillo, posso aspettare, ho tutto il tempo del mondo!
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Messaggioda Zephyr » 11/04/2014, 23:24

[newsgoth]
Ti stai scaldando decisamente troppo...
... Com'è che si potrebbe dire alla metà del tuo essere?...
Ah si, giusto, "guarda che poi ti si alza la pressione!"


Possedeva abbastanza energia da potersi permettere delle simili prese in giro, su quello Zephyr non avrebbe potuto e voluto obiettare.
Era un Vampiro abbastanza fastidioso e presuntuoso, anzi troppo, a dir la verità, ma ciò non giustificava il fatto che fosse lì in quel momento.
Nel senso, il Prefetto dei Corvi non trovava alcuna motivazione valida per la quale il "cuginetto" dovesse trovarsi là a sorvegliare e assicurarsi che non si ammazzasse, tra l'altro, da quando ai vampiri interessava della sorte degli altri vampiri con così tanta insistenza?
Eppure il ragazzo era sicuro che ci fosse molto altro sotto, che ci fosse qualcosa che gli stava sfuggendo, specie perché il viso della creatura notturna gli era piuttosto familiare e non sapeva spiegarsene il motivo, per quanto si sforzasse.
(S)Fortunatamente, fu proprio Lestat a provvedere nel rinfrescargli la memoria, menzionando un dettaglio su se stesso alquanto eloquente e allo stesso tempo sorprendente. Infatti, non appena Zephyr realizzò chi avesse di fronte, sgranò gli occhi, per la prima volta spiazzato in vita sua.

Gli piacerebbe, cuginetto, gli piacerebbe essere forti come il sottoscritto.
Intendiamoci, sono un Vampiro anche io, ma lo sai quali sono i due unici modi che hanno i Vampiri per migliorarsi e potenziarsi?
... no, certo che non lo sai, o forse ne conosci uno solo, cioè bere il sangue di Vampiri più capaci di loro.
Beh ce n'è un altro ancora, importante quasi quanto il primo, ovvero... l'Anzianità!
Ora, parlandoci chiaro, te la cavi giovincello, davvero, sei anche un po' "modificato" dai cattivoni, ma quanti anni avrai?
Sedici, diciassette? Diciotto al massimo... Ok, credi di essere in grado di fronteggiare un Vampiro che ha quasi un migliaio di anni?


Un migliaio... di anni?
... no, impossibile... tu sei... tu sei...


Non ce la fece nemmeno a terminare la frase, per quanto fosse allibito da quella notizia, incapacitato a formulare delle frasi di senso compiuto.
Da una parte però, non ci fu nemmeno bisogno di ragionare troppo o concentrarsi sulle parole da esporre, poiché nell'arco di due secondi netti, forse anche aiutato dalla poca attenzione e smarrimento del giovane, Lestat atterrò Zephyr e lo costrinse bloccato con delle radici che, sbucate dal terreno, gli strinsero caviglie e polsi, ancorandolo al terreno e impedendogli quindi di continuare con il suo gesto estremo e folle. Nonostante la scoperta sensazionale però, quella situazione portò il ragazzo ad innervosirsi e non poco, infatti cercò di divincolarsi dalla presa delle radici, trovandosi però impotente di fronte alla potenza magica scaturita dallo schiocco di dita dell'Eterno.
La creatura gli camminò attorno con aria divertita, suscitandogli ancora più rabbia repressa e voglia di reagire, infine, quando le loro teste si trovarono perpendicolari, il mezzo vampiro senza paura o timore fulminò con le iridi rosso sangue il suo interlocutore che, nel mentre, si andava informando con maggiore precisione dei sensazionali poteri posseduti dal suo cugino alla lontana.

E così hai la possibilità di controllare i tuoi geni a livello cellulare per maturare o ringiovanire, giusto?
Interessante, sei una sorpresa continua cuginetto, dico sul serio!


Perché, non è forse una capacità comune a tutti voi forse?
Lasciami andare, non capisco perché ti stai ostinando così tanto...


Te lo chiedo per la seconda volta, come mai stavi cercando di ucciderti?
Soprattutto perché farlo quando si è fortunati come te!
Certo, se ti avessero dato del sangue di migliore qualità, forse sarebbe stato meglio, ma a quello potremmo anche porre un rimedio, non preoccuparti!


Stava diventando una faccenda ai limiti dell'assurdo, sul serio.
Lestat che considerava fortunato un ragazzo come lui, come Zephyr Kenway.
Ma stava parlando sul serio? Aveva la minima idea della sciagura che gli fosse capitata? Oppure lo stava prendendo ancora per il culo?
E poi, quell'accenno al sangue di migliore qualità, in effetti quella frase lo lasciò interdetto ed anche curioso.
Significava forse che nelle sue vene avesser iniettato in passato del sangue marcio, sporco, poco valido?
Inoltre, cosa significava che un sangue di vampiro fosse di minore o maggiore qualità? Aveva una annata come i vini babbani?
Smarrito, in difficoltà ed esasperato, il Corvonero volse il capo sulla destra, sbuffando, evitando di fare ancora forza per liberarsi dalla morsa delle radici ormai piantate lì ferme come lacci di ferro.

Scelta tua se confidarti adesso o più tardi...
... Ah, tranquillo, posso aspettare, ho tutto il tempo del mondo!


Si umettò le labbra, sbattendo lentamente le palpebre, ascoltando a mala pena quello che l'Eterno aveva appena detto.
Cercò di comprendere se a quel punto, se in quel momento, giunto alla conclusione di voler mettere fine alla propria vita, fosse ancora minimamente interessato a scoprire qualcosa di più, a sapere qualche ulteriore delucidazione sul suo essere, visto che Lestat pareva essere decisamente informato al riguardo.
Ma perché mai avrebbe voluto? Perché mai avrebbe dovuto interessarsi a delle spiegazioni simili, nell'istante in cui desiderava farla finita?
Il desiderio di conoscere aumentava lentamente ad ogni secondo e non faceva fatica a credere che il vampiro dicesse sul serio quando menzionava al fatto che avrebbe potuto attendere lì ancora ore ed ore ininterrottamente.
A quel punto, Zephyr decise che forse, l'unica soluzione per sbloccare qualcosa fosse il dialogo, per quanto gli costava davvero tanto sottostare a quelle regole imposte con la forza.
La verità, probabilmente, era che interiormente lo stava ringraziando per averlo fermato.

... io non appartengo né a loro, né a voi.
Non mi sento minimamente facente parte di un mondo o di un altro, sono a metà, incompleto e quindi superfluo.
Parli della mia come una fortuna, mentre invece per me è soltanto un fardello che tengo addosso da quando sono nato.
Sogno di essere come tanti altri, di vivere la vita come chiunque ed invece sono stato costretto ad essere diverso.
... hanno giocato con la mia vita, con il mio corpo, mi hanno impedito di possedere un'anima.
Hanno preso un guscio con dentro uno spirito, hanno tolto lo spirito e ci hanno buttato quello che volevano, tramutandomi in un mostro.


Dopo aver finito di parlare, pian piano la testa di Zephyr tornò in asse, e quindi i suoi occhi poterono ancora una volta affondare in quelli scintillanti e disumani di Lestat de Lioncourt, il Vampiro Superiore, la semidivinità di tutti i figli della notte esistenti nel Mondo Magico.

... soddisfatto adesso, Lestat?
Ora potresti dirmi gentilmente cosa intendevi con "sangue di migliore qualità"?
[/newsgoth]
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Messaggioda Lestat » 19/04/2014, 0:18

Un migliaio... di anni?
... no, impossibile... tu sei... tu sei...


Qualora te lo stessi chiedendo, non preoccuparti, sono accettati aggettivi accrescitivi quali "Il Sommo", "l'Illustre" o anche "Il Leggendario", prima della pronuncia del nome...

Lestat espose un sorriso morbido, sereno e saccente, come se davvero si stesse aspettando che Zephyr avesse interrotto il suo dire perché non trovava il titolo adatto da affibbiare all'Eterno prima del suo nome. Ovviamente sapeva perfettamente che non era così ma, che ci volete fare, amava essere un poco burlone, altrimenti che barba sarebbe stata la sua vita di secoli e secoli senza mai una battuta allegra a smorzare la non morte.
Attese che il Corvonero riuscisse a pronunciare il suo nome, dopo di che decise che era meglio bloccarlo per un po' al terreno, onde evitare altre uscite folli come il tentativo di suicidio di qualche minuto prima.
Ma come caspita gli era venuto in testa di togliersi la vita? Tsk, pura follia mista a follia mista a voglia di gettare le fortune quando la Trama te le donava così, su un piatto d'argento (col Mana non aveva un buon rapporto, non lo nominava mai).
Una tra queste, ad esempio, la possibilità di modificare il proprio ordine cellulare, alterando l'aspetto fisico diventando più o meno grande rispetto alla sua età reale, una caratteristica che quel povero sciocco di un dilettante credeva appartenesse a tutti i succhiasangue del Mondo Magico.

Perché, non è forse una capacità comune a tutti voi forse?

Non ci siamo, non ci siamo Kenway, purtroppo sarò costretto a darti un brutto "Troll"... E' così che si dice vero?

Chiese retorico, mettendosi in ginocchio così da essere ancora più vicino alla faccia di Zephyr ben ancorato al terreno.

Creature interessanti i Troll, per altro...
Un po' rozze, un po' stupide, ma affidabili quando si affezionano...


Tanto per tergiversare e innervosire ancora di più il ragazzo, tanto non era mica l'Eterno ad essere costretto lì bloccato.

... I Vampiri non sono in grado di cambiare il proprio aspetto, a meno che non succhiano il sangue di qualcuno molto speciale.
Il sottoscritto, ad esempio, ha avuto l'onore di banchettare con la carotide di un aitante Metamorphmagus e solo da allora si è trasferito il potere di cambiare il proprio corpo come preferiva... Delizioso no? Intendo il potere, il sangue nemmeno te lo commento, tanto non lo hai provato!
Tu hai mai saziato la tua sete con le vene di un Metamorph?
... No? E allora sei speciale, lo vedi?
Credi ancora ti stia prendendo in giro forse?


Ma non era quello l'unico motivo per il quale Zephyr voleva uccidersi, lanciarsi da quel precipizio e terminare lì i suoi giorni, no, assolutamente.
Lestat questo lo sapeva molto bene, lo intuiva dal modo in cui il ragazzo si comportava, dal suo sguardo spento e dalla sua indole molto pessimista e catastrofica (colpa del sangue marcio dentro di lui, ma a quello ci sarebbe arrivato poco dopo).
Era importante però che il Prefetto gli confessasse esattamente cosa lo stava portando a quell'atto estremo, altrimenti non lo avrebbe potuto aiutare. Che poi, perché mai un Vampiro Superiore come lui avrebbe dovuto dare una mano ad un "cugino", manco un "fratello"?
Ogni cosa a suo tempo, l'Eterno adorava tenere il proprio pubblico immaginario sulle spine... e il Kenway a contatto con il suolo!
Finalmente, dopo una lunga manciata di secondi trascorsi ad aspettare che il giovane si decidesse, Lestat poté ascoltare dalla sua bocca le motivazioni segrete della voglia di morire, motivazioni intense, poetiche, pesanti e radicate negli anni, fin dalla nascita.

... soddisfatto adesso, [b]Lestat?
Ora potresti dirmi gentilmente cosa intendevi con "sangue di migliore qualità"?[/b]


Coraggioso a guardarlo negli occhi a quella maniera e chiamarlo per nome come se fosse un suo pari. Nessuno mai, prima di allora, degli altri vampiri, aveva mai osato così tanto senza essere poi deceduto in circostanze "misteriose".
Eppure, in quell'occasione, la creatura della notte non disse o fece niente, anzi, permase con l'attenzione sul "cugino" attento ad analizzarne altri comportamenti, semplicemente in silenzio, fino a che, senza pronunciare ancora una singola parola, schioccò le dita, liberandolo dalla morsa fastidiosa e bloccante delle radici arboree.
Tornato in piedi, attese che anche il ragazzo facesse lo stesso, infine, poggiandogli una mano sulla spalla con noncuranza, sorrise nuovamente, sempre sarcastico e sempre piuttosto divertito.

Ne ho incontrati parecchi nella mia vita di filosofi esistenzialisti depressi...
... Ma devo ammettere che tu li batti tutti... e non hai nemmeno la metà dei loro anni!


Scosse il capo quasi rassegnato, facendo anche il tipico verso di dissenso con le labbra a cuoricino e la lingua al palato.
Cercò di trarre un bel po' d'aria prima di ricominciare a parlare ma ad un certo punto si diede un colpo di mano sulla fronte ricordandosi che non aveva necessità di respirare, quindi poteva procedere con il discorso non avendo "timore" di rimanere senza fiato.

Cerchiamo di partire dal punto principale di tutto il tuo sproloquio: mi spiace bello mio, ma tu l'anima ce l'hai eccome!
E non mi venire a dire che è falsa, finta, riciclata, trovata in un pacchetto di patatine o ricevuta per corrispondenza, è autentica al 100%.
Se ti stai chiedendo come faccio a saperlo... beh è semplice, tu ora possiedi il ghiaccio dentro di te, un elemento proveniente dal Mana e credimi, noi vampiri, esseri davvero privi di un'anima nel senso che intendi tu, siamo così antipatici al Mana che di certo non ci verrebbe mai a regalare una benedizione come la possibilità di accogliere un elemento naturale.


Cominciò così, subito, con un bel colpo di scena e una botta potente diretta e precisa, così da destabilizzare un po' quelle convinzioni assurde e infondate di Zephyr, il quale si stava andando ad ammazzare per una stupidaggine inventata e ipotizzata solo da se stesso, tra l'altro.
Si avvicinò ad un albero e lì vi si appoggiò con la schiena, incrociando le braccia al petto, fissandolo dalla testa ai piedi.

Quando un uomo diventa un vampiro, il suo spirito si corrompe, perde buona parte della luce precedente, sostituendola all'ombra.
Non conosco nemmeno io tanto bene i dettagli, bisognerebbe interrogare entità molto superiori al sottoscritto per capirne qualcosa di sostanzioso.
Ciò che ti deve interessare è che essendo tu vampiro solo per metà, hai mantenuto quella metà di luce volta a garantirti indulgenza da parte del mondo che ti circonda, infatti ipotizzo che non potrai possedere mai un altro elemento oltre al ghiaccio, per altro secondario e non principale, ma essendo già di per sé un privilegio tenere un elemento in corpo, io fossi in te non mi lamenterei!


Nessun accenno a Gilde, Conflux e compagnia bella.
Conosceva alla perfezione quelle nozioni e quelle vicende, ma non avrebbe di certo interferito con le attività dei Titani, questo più che altro per un quieto vivere generale e perché non sapeva se in futuro quelle tre figure gli sarebbero potute tornare utili nella lotto contro i farabutti che avevano deciso di decimare i suoi simili.

Per "sangue di migliore qualità" intendo il sangue di uno come me... ma "vivente", non vivo, attenzione, "vivente".
Nelle tue vene scorre il sangue di un vampiro che era già morto ammazzato da tempo, gli è stato prelevato con la forza, fatto fuori e poi infine trasfuso nel tuo corpo, adattandolo alla meno peggio con una tecnica che oserei definire orrenda e penosa.
... Se il sangue di un vampiro non entra in circolo nel corpo di qualcuno nella maniera tradizionale o per lo meno bevuto caldo da una ferita del suo corpo mentre è ancora "vivente", quel sangue rappresenta per l'altra persona qualcosa di imperfetto, di sbagliato, che alla lunga può portare a degli scompensi, come è avvenuto a te...
... Tu adesso non sei né umano, né vampiro, ma la cosa assurda è che non sei nemmeno un mezzo o un semi vampiro!
Non sei un 100% amalgamato in qualche maniera, sei un corpo che ospita due 50% che si tengono ben separati e che quindi in te entrano in conflitto, facendoti venire queste splendide idee del "facciamola finita, tanto a chi importa di me, sono un povero disgraziato inutile e perdente bla bla bla!"
... Ehm, coff coff, ho reso l'idea?
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Messaggioda Zephyr » 27/04/2014, 15:34

[newsgoth]
... I Vampiri non sono in grado di cambiare il proprio aspetto, a meno che non succhiano il sangue di qualcuno molto speciale.
Il sottoscritto, ad esempio, ha avuto l'onore di banchettare con la carotide di un aitante Metamorphmagus e solo da allora si è trasferito il potere di cambiare il proprio corpo come preferiva... Delizioso no? Intendo il potere, il sangue nemmeno te lo commento, tanto non lo hai provato!
Tu hai mai saziato la tua sete con le vene di un Metamorph?
... No? E allora sei speciale, lo vedi?
Credi ancora ti stia prendendo in giro forse?


Quanto parlava, dannazione, era una raffica di parole che non finiva più ed inoltre sembrava sempre che lo stesse prendendo in giro.
Zephyr era infastidito da quell'atteggiamento, lui non voleva essere trattato a quel modo, lui non conosceva ogni informazione sui vampiri, cosa gliene fregava in fondo, lui non era uno di loro, lo era a metà, ma non ci sentiva certo parte della famiglia, come nemmeno parte degli umani.
Una via di mezzo sempre in bilico, sempre in una condizione di squilibrio, pronto a cadere da un momento all'altro, pronto a soccombere alla legge della natura, una legge all'interno della quale non c'erano clausole per lui, inventato, creato, forgiato dalla mente malata degli uomini.
Lestat non riusciva a capire che era quello che lo faceva stare peggio, che lo faceva sentire totalmente fuori da quel mondo, inetto alla vita, immeritevole di camminare sullo stesso suolo di chiunque altro. Per il Vampiro Superiore quelli erano solo stupidi capricci, lamentele, elementi adatti ad una bella risata di gruppo ma per lui no, assolutamente, per lui c'era molto di più, per lui la questione era più profonda.
Nonostante questo, in effetti non poté non sorprendersi nel sapere che le sue capacità non fossero condivise anche dagli altri esseri della notte.
Da un certo punto di vista, quella era un'altra differenziazione anche da loro, dunque lui rappresentava un qualcosa a metà tra l'umano e il vampiro e allo stesso tempo diverso in alcuni tratti anche dal vampiro stesso, fantastico! Volendo fare del sarcasmo...

Ne ho incontrati parecchi nella mia vita di filosofi esistenzialisti depressi...
... Ma devo ammettere che tu li batti tutti... e non hai nemmeno la metà dei loro anni!


Cosa ci aveva guadagnato a spiegargli come si sentiva?
Assolutamente niente, ma non aveva in sé molti dubbi al riguardo: era certo che il millenario non sarebbe riuscito a sorprenderlo.
Quella conversazione oltre a dargli sui nervi adesso stava anche cominciando a diventare molto sterile e Zephyr si stava decisamente scocciando di rimanere lì, ancorato al suolo e bloccato, impossibilitato a muoversi, fare quello gli pareva, magari non buttarsi di sotto, bene, ma almeno appoggiarsi ad un albero, stare seduto, qualunque cosa.
Per fortuna Lestat parve comprendere quella sua sensazione di insofferenza continua e così decise di liberarlo e dargli modo di mettersi in piedi.
Il Prefetto si pulì della poca polvere sulla schiena e sulle gambe, inspirando profondamente resistendo alla tentazione di andare di nuovo contro il "cugino", questo perché ormai aveva capito bene che non aveva alcuna speranza contro di lui, nemmeno mettendocisi di completo impegno.
Stava dunque per trovare le parole adatte a congedarsi così da andarsene a vagare per un po' nel fitto della Foresta Proibita quando le successive parole dell'Eterno lo lasciarono completamente basito, facendogli saltare qualche battito al cuore che lui, a differenza dell'individuo avanti a sé, ancora pulsava, lentamente, ma pulsava.

Cerchiamo di partire dal punto principale di tutto il tuo sproloquio: mi spiace bello mio, ma tu l'anima ce l'hai eccome!
E non mi venire a dire che è falsa, finta, riciclata, trovata in un pacchetto di patatine o ricevuta per corrispondenza, è autentica al 100%.


... Che... Cosa, chi te lo dice?
Come fai ad avere così tanta certezza?


... beh è semplice, tu ora possiedi il ghiaccio dentro di te, un elemento proveniente dal Mana e credimi, noi vampiri, esseri davvero privi di un'anima nel senso che intendi tu, siamo così antipatici al Mana che di certo non ci verrebbe mai a regalare una benedizione come la possibilità di accogliere un elemento naturale.

Accogliere... un elemento...


In quel preciso istante, nella sua mente tornò il ricordo dello spirito ghiacciato incontrato diverso tempo prima, vicino Hogsmeade.
Allora Zephyr credette che lo spirito gli avesse donato un surrogato di anima, non possedendone lui una vera e propria, accontentandolo un poco.
Invece, ora Lestat gli stava dicendo che il fatto stesso di aver ricevuto quel dono era la conferma che l'anima invece l'aveva sempre avuta e che quindi nessuno era riuscito a strappargliela, anche se forse ci si erano messi parecchio di impegno quei bastardi della Setta dei 12.
Deglutì silenziosamente, abbassando lo sguardo, non sapendo che cosa rispondere, non sapendo che cosa dire, spiazzato e colpito nel segno.
Quella verità, perché era la verità, era talmente bella che quasi gli vennero le lacrime agli occhi, commosso per la prima volta senza che ci fosse bisogno di spingere troppo oltre le proprie emozioni. Gli bastò ripensare a quante volte Melia gli aveva assicurato che era certa che lui l'anima ce l'avesse e quanto spesso lui non era riuscito a crederle, scuotendo il capo con tristezza e rassegnazione.
L'aura di quell'essere non gli permetteva di dubitare di lui, perché comunque lo sentiva, percepiva nel suo tono, nel suo sguardo, una completa volontà di essere sincero, di non mentirgli, di dire le cose esattamente come stavano, senza filtri, senza prese in giro ora inutili.
Tanto per fornire ulteriore approfondimento alla questione, il Vampiro proseguì spiegando per filo e per segno il motivo per il quale Zephyr possedeva ancora un'anima e invece la creatura davanti a lui e i suoi simili non più.

Quando un uomo diventa un vampiro, il suo spirito si corrompe, perde buona parte della luce precedente, sostituendola all'ombra.
Non conosco nemmeno io tanto bene i dettagli, bisognerebbe interrogare entità molto superiori al sottoscritto per capirne qualcosa di sostanzioso.
Ciò che ti deve interessare è che essendo tu vampiro solo per metà, hai mantenuto quella metà di luce volta a garantirti indulgenza da parte del mondo che ti circonda, infatti ipotizzo che non potrai possedere mai un altro elemento oltre al ghiaccio, per altro secondario e non principale, ma essendo già di per sé un privilegio tenere un elemento in corpo, io fossi in te non mi lamenterei!


E cosa ci dovrei fare con questo elemento?
Lo sento, si, ne percepisco la forza che mi irradia dentro, ma non so come sfruttarla.
Tu ne sai di più anche riferito a questa storia?


In quel preciso istante, Lestat era diventando il suo più importante punto di riferimento, perché conosceva segreti importantissimi per Zephyr.
Forse lo aveva giudicato male fino a quel momento, forse non aveva capito fin dall'inizio che il suo intento era fargli conoscere la verità, evitare che si uccidesse prima di comprendere i propri privilegi, i propri doni, le proprie fortune. Ovviamente il semi vampiro non si sentiva ancora così tanto fortunato, soprattutto perché il possedere un'anima non lo rendeva di certo diverso da ciò che era, ovvero una Aberrazione.
Ma se avesse voluto provare ad amalgamarsi agli esseri umani, provare a vivere una vita come tutti gli altri evitando di sfruttare le sue capacità, avendo la sicurezza di poter provare le stesse sensazioni ed emozioni di chiunque altro, adesso sapeva che poteva farlo, era un grosso passo avanti.
Rimaneva però ancora la questione del sangue di "pessima qualità" enunciato prima dal Superiore, un altro argomento di conversazione sul quale il Prefetto pose estrema attenzione e concentrazione, volendo comprendere fino in fondo quanto fossero stati menefreghisti con lui gli uomini di quel laboratorio sperduto chissà dove che aveva dato luogo alla sua "nuova" vita.

Per "sangue di migliore qualità" intendo il sangue di uno come me... ma "vivente", non vivo, attenzione, "vivente".
Nelle tue vene scorre il sangue di un vampiro che era già morto ammazzato da tempo, gli è stato prelevato con la forza, fatto fuori e poi infine trasfuso nel tuo corpo, adattandolo alla meno peggio con una tecnica che oserei definire orrenda e penosa.


E questo cosa dovrebbe cambiare?

... Se il sangue di un vampiro non entra in circolo nel corpo di qualcuno nella maniera tradizionale o per lo meno bevuto caldo da una ferita del suo corpo mentre è ancora "vivente", quel sangue rappresenta per l'altra persona qualcosa di imperfetto, di sbagliato, che alla lunga può portare a degli scompensi, come è avvenuto a te...

Continuo a non capire.

... Tu adesso non sei né umano, né vampiro, ma la cosa assurda è che non sei nemmeno un mezzo o un semi vampiro!
Non sei un 100% amalgamato in qualche maniera, sei un corpo che ospita due 50% che si tengono ben separati e che quindi in te entrano in conflitto, facendoti venire queste splendide idee del "facciamola finita, tanto a chi importa di me, sono un povero disgraziato inutile e perdente bla bla bla!"
... Ehm, coff coff, ho reso l'idea?


Non era completo?
Avevano unito due parti senza però cucirle adeguatamente.
Il suo corpo e quell'anima viva e lucente non riusciva ad accettare quel lavoro mal fatto e quindi gli suggeriva di morire piuttosto che essere ancora così. Ecco spiegato il motivo del suo desiderio di andarsene, del non voler più rimanere in quel mondo.
Incredibile, nell'arco di pochi minuti aveva scoperto molto più che in vent'anni.
La rabbia ancora più grande inoltre, era rivolta a coloro che lo avevano modificato e che mai si erano fermati un secondo per spiegargli quegli aneddoti, anche se spesso e volentieri lui aveva posto domande, aveva chiesto delucidazioni.
Loro volevano che lui pensasse di essere un automa, perché così lo avrebbero potuto comandare anche meglio, avrebbero limitato un ipotetico desiderio di evadere e proseguire per conto proprio. Loro lo avevano ucciso ancor prima che egli decidesse di farlo di sua spontanea volontà.
Questa non gliel'avrebbe perdonata, no, assolutamente, ma ogni cosa a suo tempo, Zephyr era un individuo ben capace di riservare la giusta vendetta nel momento più opportuno ed era altresì in grado di comprendere quando le strategie andavano effettuate con calma e mente fredda... anzi... ghiacciata.

Visto che sembri essere quasi onnisciente... hai anche una soluzione per questo mio problema?
Potrei, attraverso un'operazione medica, asportarmi tutto il sangue infetto e scambiarlo con del sangue normale?
O per lo meno toglierne un poco e fare in maniera che la maggiore presenza di sangue umano possa creare quell'equilibrio ora assente?
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Messaggioda Lestat » 04/05/2014, 14:56

La calma e il divertimento che esprimeva con il proprio sguardo era indice di quanto si sentisse a suo agio in quel contesto.
Non aveva mai conversato con una creatura particolare come Zephyr, ma allo stesso tempo aveva visto fin troppe assurdità nel corso della sua esistenza che ormai gli risultava molto difficile stupirsi o rimanere perplesso per qualcosa.
Per questo, al massimo si dimostrava affascinato, concentrato, curioso, ma non sbalordito, non basito da quella situazione, da quella persona, colei la quale adesso sembrava del tutto sconcertata da quelle verità a valanga che stavano arrivando alla velocità del suono.
Lestat adorava intrattenere il suo pubblico nel modo migliore, con vari colpi di scena e trionfi di stile, quindi Zephyr finalmente gli stava donando quello che l'Eterno desiderava, ovvero la visibilità e l'importanza, il centro dell'attenzione, dunque adesso il ragazzo poteva ritenersi maggiormente meritevole della simpatia e dell'amicizia del Vampiro Superiore, un grandissimo onore, conferito a pochi, pochissimi, quasi nessuno!

E cosa ci dovrei fare con questo elemento?
Lo sento, si, ne percepisco la forza che mi irradia dentro, ma non so come sfruttarla.
Tu ne sai di più anche riferito a questa storia?


Si, ne so ed anche parecchio.
Tuttavia non spetta a me spiegarti cosa ci puoi fare.
Dovresti essere nell'età giusta.
Presto qualcuno si presenterà a te e ti fornirà le informazioni che cerchi.
Un altro buon motivo per non lanciarsi come un cretino da quel burrone, no?


Alzò le spalle, come se avesse detto la cosa più elementare del mondo. In realtà ogni sua frase era utilizzata nei minimi dettagli per aiutarlo a smettere di pensare al suicidio, senza considerare che tutto ciò che diceva aveva sempre un fondo di verità. Non gli serviva mentire, lo faceva già fin troppo tutto il giorno tutti i giorni a fingersi un Essere tale e quale a tutti gli altri, quando invece era il migliore in assoluto!
Durissima la vita dei fortunati e dei potenti, figurarsi del più fortunato e del più potente... Si, forse era appena appena egocentrico.
Continuando col discorso, c'era ancora un argomento da affrontare, un argomento molto importante e fondamentale, alla base di quell'incontro tra loro: il sangue che scorreva nelle vene di Zephyr e che ne determinava quell'instabilità completa e quegli sbalzi caratteriali incontrollati.
Lestat sapeva molto bene che continuare a vivere con quel plasma marcio in corpo avrebbe significato più un'agonia che una vita vera e propria, ma era necessario anche che lui capisse perché ragionasse in tal maniera, perché ritenesse che fino ad allora Kenway non aveva davvero osservato il mondo con uno sguardo obiettivo, bensì distorto e offuscato dal conflitto interiore che gli dilaniava l'anima giorno dopo giorno.

Visto che sembri essere quasi onnisciente... hai anche una soluzione per questo mio problema?
Potrei, attraverso un'operazione medica, asportarmi tutto il sangue infetto e scambiarlo con del sangue normale?
O per lo meno toglierne un poco e fare in maniera che la maggiore presenza di sangue umano possa creare quell'equilibrio ora assente?


Mio giovane "Padawan"... Ops, scusa, licenze poetiche!
Dicevo, caro "cugino", se tu alterassi l'equilibrio attuale nel tuo sangue probabilmente otterresti l'effetto contrario di ciò che desideri.
Il sangue pulito, diventando in maggioranza, cercherebbe di sovrastare quello sporco, provocando un rigetto del corpo e di conseguenza la tua morte più o meno istantanea... un quadretto alquanto macabro e triste, non trovi?


Cominciò ad avanzare verso di lui, girandogli intorno con le mani dietro la schiena, manco fosse uno squalo pronto ad attaccare una ignara preda.
Non aveva alcuna intenzione di attaccarlo o fargli del male, sarebbe stato alquanto stupido, e poi... bleah, che schifo!
Senza offesa per il bel ragazzo ma quello che gli girava nelle arterie non era esattamente quello che si potesse definire un "Chianti Gran Riserva".
Pose una attenta riflessione sulle domande fatte dal Prefetto Corvonero: asportare tutto il sangue infetto e poi metterne del nuovo, interessante ipotesi, peccato che fosse alquanto infattibile. I medici avrebbero impiegato troppo tempo per una trasfusione del genere, senza considerare che individuare il liquido marcio e separarlo da quello buono non era mansione ancora possibile per la medicina del tempo, per quanto avanzata.
In poche parole le soluzioni era davvero minime, o forse si riduceva ad una sola, ma questa prendeva in esame la volontà piena dell'Eterno di aiutarlo e fornirgli un regalo davvero singolare, a dir poco speciale, che chiunque, nel mondo dei Vampiri, avrebbe desiderato.
Ma perché garantire a lui quel privilegio che adesso gli frullava nella testa? Cosa aveva Zephyr più di altri?
All'effettiva niente, a parte forse il suo ingegno, risultato della fusione tra la mentalità umana e quella dei vampiri.
Dopo avergli girato intorno un altro paio di volte, Lestat tornò a fissarlo negli occhi, questa volta abbastanza da vicino, con una serietà mista al suo solito sorriso saccente che da secoli lo contraddistingueva dalla massa. Era un po' il suo sigillo di garanzia qualitativa.

Hai una sola alternativa a questa sciagura, ragazzo...
Potrei asportarti velocemente io un bel po' di sangue, pulendoti da quello infetto.
So riconoscere immediatamente cosa tenere e cosa buttare, senza considerare che a differenza di quello marcio, il sangue buono si rigenererà esattamente secondo i canoni umani, quindi mangiando e ingerendo zuccheri.
Infine, dopo averti fatto un bel "succhiotto"... ti farò bere il mio sangue.
Grazie ad esso bilancerai di nuovo la situazione e il brillante plasma forte ed energico si sostituirà a quello schifoso e scadente che hai adesso in giro per quel bel corpo atletico e affascinante che ti ritrovi... oh pardon, sono sempre stato un esteta senza pregiudizi, che vuoi farci?!


Sbatté le palpebre come una dolce bambina indifesa ed angelica.
Dopo di che però, la sua espressione si fece estremamente seria, quasi minacciosa.
Per quanta volontà di resistere all'impressionarsi, anche uno come Zephyr avrebbe sudato freddo nel guardarlo, e provato timore.
Insomma, quando Lestat scherzava era un conto, ma se decideva di non scherzare più... beh, il Supremo della Setta ne sapeva qualcosina!

... Guadagnerai molto potere da questa pratica, ti avverto, un potere che nemmeno puoi immaginare.
In te sussisterà un po' della mia virtù, delle mie doti e di tutti coloro dai quali ho bevuto, alterate per altro dalla tua umanità in un modo che non posso prevedere, nemmeno sforzandomici, perché rimane comunque il fatto che tu non sei totalmente un vampiro.
Comprenderai bene che non è un regalo che posso fare a cuor leggero, per questo... tu mi dovrai promettere una cosa fondamentale.


Fece un altro passo avanti, puntando col dito al petto del ragazzo, sempre più serio, sempre più imperativo, sempre più autoritario e tassativo.

Che porrai le tue capacità sempre al servizio e alla protezione dei miei simili che non meritano soprusi o ingiurie.
Durante i mesi passati molti di loro sono stati sterminati senza motivo ed io li ho vendicati come potevo, ma da solo posso fare meno che in due.
Per questo devi garantirmi che qualora dei vampiri invocassero il tuo aiuto, tu sarai pronto ad aiutarli.
Non ti sto chiedendo di proteggerli tutti indiscriminatamente: quelli che hanno voglia di fare gli sciocchi e giocarsi la vita rischiando che muoiano pure come preferisco, quello non deve essere affar tuo. Ma quelli che lavorano, che stanno cercando di integrarsi, che fanno di tutto per non essere di peso per nessuno, loro non meritano di essere sacrificati, non meritano di essere abbattuti come bestie da macello.
Tu promettimi questo e io ti mostrerò cosa significa osservare il mondo e la vita con degli occhi totalmente diversi e più consapevoli...
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Messaggioda Zephyr » 23/05/2014, 18:24

[newsgoth]
Si, ne so ed anche parecchio.
Tuttavia non spetta a me spiegarti cosa ci puoi fare.
Dovresti essere nell'età giusta.
Presto qualcuno si presenterà a te e ti fornirà le informazioni che cerchi.
Un altro buon motivo per non lanciarsi come un cretino da quel burrone, no?


Qualcuno sarebbe andato a trovarlo, per altro molto presto, stando a ciò che stava dicendo Lestat.
Ormai tendeva a credergli, non pensava fosse incline a dire stupidaggini, ma rimaneva comunque irritato dal fatto di non poter sapere più di così.
Sbatté le palpebre con insoddisfazione, abbassando lo sguardo per non fargli capire apertamente quanto la faccenda non gli stesse bene, anche se sapeva perfettamente che non sarebbe bastato così poco per trarlo in inganno.
Un altro buon motivo per non buttarsi, già, un altro motivo per rimanere lì, in quel mondo, in bilico tra felicità e tristezza, verità e menzogna.
Per il momento non riusciva ad essere obiettivo, nemmeno sforzandocisi, ma a differenza sua l'Eterno sembrava molto più fiducioso, molto più tranquillo e sicuro della buona riuscita del futuro di Zephyr: perché? Cosa gli dava tutta quella certezza?
Inoltre, pensava anche di conoscere una soluzione al suo problema oppure sapeva soltanto sfottere e prendere in giro, seppur a fin di bene?
La risposta giunse piuttosto rapida e lasciò il Prefetto Corvonero abbastanza basito e preoccupato allo stesso tempo.

... se tu alterassi l'equilibrio attuale nel tuo sangue probabilmente otterresti l'effetto contrario di ciò che desideri.
Il sangue pulito, diventando in maggioranza, cercherebbe di sovrastare quello sporco, provocando un rigetto del corpo e di conseguenza la tua morte più o meno istantanea... un quadretto alquanto macabro e triste, non trovi?


... Si, abbastanza.

Hai una sola alternativa a questa sciagura, ragazzo...
Potrei asportarti velocemente io un bel po' di sangue, pulendoti da quello infetto.
So riconoscere immediatamente cosa tenere e cosa buttare, senza considerare che a differenza di quello marcio, il sangue buono si rigenererà esattamente secondo i canoni umani, quindi mangiando e ingerendo zuccheri.
Infine, dopo averti fatto un bel "succhiotto"... ti farò bere il mio sangue.
Grazie ad esso bilancerai di nuovo la situazione e il brillante plasma forte ed energico si sostituirà a quello schifoso e scadente che hai adesso in giro per quel bel corpo atletico e affascinante che ti ritrovi...


Evitò di riflettere troppo sul seguente complimento fatto dal Vampiro al proprio corpo, soffermandosi molto di più sulla spiegazione riguardo la pratica da eseguire affinché la sua maledizione personale smettesse di affliggerlo una volta per tutte.
Lestat la faceva molto semplice: morderlo, asportargli il sangue infetto e trasmettergliene di nuovo, il suo per la precisione, il sangue del Vampiro per eccellenza, un'offerta che nessun suo pari razza avrebbe mai rifiutato, nemmeno sotto tortura, probabilmente.
Tuttavia Zephyr non era come tutti gli altri, la sua partizione umana lo spingeva a riflettere molto di più sulla questione e non perché pensava che l'essere avanti a sé volesse approfittarne per bere del sangue, anche perché considerando la sua forza e velocità avrebbe potuto farlo senza troppi preamboli, ma perché comunque un gesto simile rappresentava un radicale cambiamento, una sostanziale modifica dell'equilibrio dentro di sé e il timore che tale disfunzione potesse portargli via il suo prezioso elemento interiore lo metteva parecchio in agitazione.
Però c'era anche da dire che Lestat aveva mostrato di conoscere molto bene la struttura di quella sua capacità speciale, quindi a che pro mostrargli una via simile senza fargli presente alcun effetto collaterale in tal senso, qualora ci fosse stato?
No, era da escludere che volesse fregarlo, atterramenti a parte, fino ad allora si era mostrato sempre corretto e disinteressato... un disinteresse che però dovette cadere di fronte alla condizione che l'Eterno pose davanti a quell'eventuale accordo tra loro.
Onestamente Kenway era sicuro che si arrivasse ad una trattativa simile, qualcosa in cambio doveva pur richiederla, ma la cosa non gli diede fastidio, anzi, fu ben pronto ad ascoltare e valutare, corrispondendo senza esitazione lo sguardo serio e gelido dell'altro.

... Guadagnerai molto potere da questa pratica, ti avverto, un potere che nemmeno puoi immaginare.
In te sussisterà un po' della mia virtù, delle mie doti e di tutti coloro dai quali ho bevuto, alterate per altro dalla tua umanità in un modo che non posso prevedere, nemmeno sforzandomici, perché rimane comunque il fatto che tu non sei totalmente un vampiro.
Comprenderai bene che non è un regalo che posso fare a cuor leggero, per questo... tu mi dovrai promettere una cosa fondamentale.


Parla.

Che porrai le tue capacità sempre al servizio e alla protezione dei miei simili che non meritano soprusi o ingiurie.
Durante i mesi passati molti di loro sono stati sterminati senza motivo ed io li ho vendicati come potevo, ma da solo posso fare meno che in due.
Per questo devi garantirmi che qualora dei vampiri invocassero il tuo aiuto, tu sarai pronto ad aiutarli.
Non ti sto chiedendo di proteggerli tutti indiscriminatamente: quelli che hanno voglia di fare gli sciocchi e giocarsi la vita rischiando che muoiano pure come preferisco, quello non deve essere affar tuo. Ma quelli che lavorano, che stanno cercando di integrarsi, che fanno di tutto per non essere di peso per nessuno, loro non meritano di essere sacrificati, non meritano di essere abbattuti come bestie da macello.
Tu promettimi questo e io ti mostrerò cosa significa osservare il mondo e la vita con degli occhi totalmente diversi e più consapevoli...


Aiutare a difendere i Vampiri da una minaccia misteriosa in grado di sterminarli tutti in poco tempo.
Era forse quella opera della Setta dei 12? Possibile, anzi, forse probabile, ma non ne era sicuro e quindi non si azzardò a parlare.
Non gli stava chiedendo poco ma non gli stava nemmeno donando poco. Che fare quindi, accettare?
Dare l'ok al processo di "trasfusione" e gettarsi in quel vicolo buio dal quale nemmeno sapeva come sarebbe uscito?
Per un istante si chiese cosa gli avrebbe consigliato Melia in un frangente simile e cosa invece gli avrebbe consigliato Ariel, se consapevole di tutto.
Forse fu la prima volta che in entrambe i casi non riusciva proprio a immaginare cosa avrebbero potuto dire o fare, magari anche a causa della forte emozione e paura che albergavano dentro di lui in quell'istante.
Sospirò, facendo un passo indietro, avvicinandosi di nuovo al burrone, guardandolo con attenzione, con gli stessi occhi che prima lo avevano visualizzato come ultimo ricordo prima di morire.
Era cambiato tutto nell'arco di pochissimi istanti: in poco tempo da suicida era passato nuovamente a speranzoso ed era almeno la terza o quarta volta nel corso della sua esistenza che accadeva un evento simile. Prima con la Divinazione, poi con Ariel ed infine con la Musica.
Mettere il proprio spirito al servizio di una causa complessa come quella dei Vampiri non era una sciocchezza, ma a pensarci molto bene, lui in parte era uno di loro, un "cugino", come lo definiva Lestat. Lui che aveva sempre desiderato appartenere a qualcosa, poteva davvero rifiutare la possibilità attraverso l'impegno di guadagnarsi una propria identità in un contesto generale e non più singolo, solitario?
L'Eterno gli aveva fatto quella proposta perché non lo sentiva tanto diverso da sé e quindi a tutti gli effetti membro di un gruppo, di un insieme?
Quante domande, pochissime risposte. Forse avrebbe fatto bene a domandarglielo, ma qualcosa in lui gli diceva che se l'avesse fatto, avrebbe dimostrato nuovamente sfiducia e quindi avrebbe potuto far cambiare idea all'essere superiore, perdendo quell'occasione unica e irripetibile.
Ancora qualche occhiata al burrone, al vuoto, all'immensa profondità, poi un'ultimo pensiero, quella volta rivolto alla possibilità di diventare ancora più forte, ancora più resistente, ancora più temibile. Se fosse stato così, la Setta lo avrebbe lasciato in pace avendo timore delle sue doti?
Una spinta interessante che lo convinse a girarsi ancora una volta e fissare intensamente il suo interlocutore, appellandosi al proprio desiderio di possedere le forze e i poteri per difendere ogni persona cara da qualunque male, persone come Melia, Ariel, Tisifone, Monique... ma si, forse anche Dylan, visto che era tanto importante per la sua anima semi-gemella. Strinse il pugno, deglutì silenziosamente, il cuore prese a battere più forte: era emozionato e terrorizzato allo stesso tempo.

... Va bene, lo prometto.


Non vi erano dubbi.
La proposta era stata accettata.[/newsgoth]
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Messaggioda Lestat » 28/05/2014, 18:06

... Va bene, lo prometto.

Rimase impassibile e serio per diversi secondi, poi fece uscire nuovamente il suo solito sorriso beffardo e divertito.
Aveva molto fegato quel ragazzo, bisognava ammetterlo: era pronto a tutto pur di non rimanere in quella condizione ed era altrettanto ammirevole la sua determinazione nel voler comunque aiutare e mettersi in pericolo per una razza con la quale mai era stato a contatto prima d'ora.
Gli occhi di Zephyr avevano una luce molto particolare, una luce che anche in un essere come Lestat non si poteva osservare: gli occhi della speranza, gli occhi della rinascita, occhi che solo chi in parte era mortale poteva mostrare e con essi affascinare un Eterno come lui.
Non avrebbe mai pensato di donare così tanto potere ad un'altra creatura senza esserselo prima sudato per almeno un paio di secoli, ma quella situazione era ben diversa, in gioco c'era il destino non solo di una stirpe ma anche dell'intero Mondo Magico, ed anche se Lestat non poteva essere sicuro della sempiterna collaborazione di Zephyr, doveva provare a credere in lui e nel suo odio nei confronti di chi lo aveva ridotto così.

Perfetto ragazzo mio, allora credo sia proprio arrivato il momento che ti spieghi cosa avverrà nel dettaglio.
In pratica, ti morderò il collo, inizierò a succhiare via il sangue infetto lasciandoti soltanto quello buono.
Quando mi staccherò non avrai moltissima forza, ma dovrai mantenerti il più possibile lucido per fare ciò che ti dirò, ovvero bere il mio sangue, che ti verrà fornito da un taglio che mi recherò sul polso. Continua a mandar giù fino a quando non ti bloccherò io, intesi?
Vedrai non ci metteremo molto e l'effetto positivo sarà pressoché immediato...


Non restava altro che attendere un cenno positivo da parte del Prefetto Corvonero, così da dare inizio a quella pratica oscura ma drasticamente propedeutica alla vita dell'Aberrazione. Quando poi giunse la conferma da parte del ragazzo, Lestat si fece immediatamente più eccitato e trepidante, questo perché nei vampiri una simile pratica rasentava il piacere sessuale delle creature umane e mortali, piccolo dettaglio che però si "dimenticò" di citare, magari perché gli era semplicemente "passato di mente", chissà.
Si leccò le labbra, poi, con uno scatto fulmineo e invisibile si ritrovò dietro Zephyr, spostandogli la testa sul lato destro ed esponendo così la carotide ai propri canini appuntiti. Non disse nulla, non voleva che ci fossero altri intermezzi, così affondò subito con la bocca sulle carni fresche e tiepide del Kenway, iniziando a succhiare via il sangue che, schifoso, si impastava con la lingua e il palato.
Gli faceva molto, molto schifo in effetti, ma pregustando ciò che sarebbe avvenuto dopo resisteva senza problemi, dedicandosi ad eseguire un lavoro coi fiocchi, preciso e pulito, quasi maniacale, per non lasciare al giovane nemmeno l'1% di infezione.
Passati circa due minuti buoni dal via a quella pratica, L'Eterno si staccò velocemente, facendo attenzione ad afferrare il corpo adesso molto più debole del "cuginetto". Senza attendere oltre, si procurò con il dente affilato un taglio di netto sotto il palmo destro, avvicinando poi l'arto alla bocca di Zephyr in modo che si potesse cibare del sangue di Lestat ed acquisire così l'equilibrio e il potere superiore promesso poc'anzi.
Già dalle prime sorsate, l'Aberrazione poté rendersi conto di quanto stava cambiando in lui e di quanto i suoi sensi si stessero risvegliando per la prima volta: sembrava quasi un miracolo, acquisiva vigore, lucidità, consapevolezza e i suoi muscoli si irrobustivano, la pelle si levigava e gli occhi diventavano talmente precisi nello sguardo da emulare immagini ad altissima definizione. Oltre a questo, anche il suo carattere si stava modificando in breve, trasformandolo in qualcuno in parte molto diverso, molto più vero, molto più vivo.
Nel suo corpo adesso stava scorrendo la forza e l'energia di vampiri immensamente potenti, predecessori vissuti millenni prima di lui e che adesso stavano fornendo il loro supporto e il loro aiuto indiretto al fine di fargli raggiungere un livello mai ipotizzato da nessuno, nemmeno dalla Setta.
Passati circa tre minuti, l'Eterno comprese che non poteva lasciarlo proseguire, altrimenti un quantitativo più alto il corpo non lo avrebbe sopportato. Così, seppur a malincuore perché silenziosamente stava provando un piacere indescrivibile, allontanò il braccio da Zephyr che in risposta cadde all'indietro, con la schiena a terra, respirando affannosamente con le labbra ancora sporche di sangue, leccato via quasi subito.

Anf... Anf... Anf... Wow...
Se potessi respirare, adesso ci starebbe proprio bene una sigaretta!
... Bravo il mio "cuginetto"... Anf... Allora, come ti senti uhm?


Non aveva nemmeno bisogno della risposta per sapere con certezza quanto adesso stesse bene.
Ora non era più un individuo a metà, bensì una creatura al 100%, unita in ogni singolo filamento di DNA, sangue, muscoli, scheletro e sensi.
Tutto più affinato, migliorato sotto ogni aspetto e soprattutto non più attanagliato dall'ansia di essere tutto e niente.
Fornire una tale "benedizione", comunque, richiedeva un riposo molto ampio da parte dell'Eterno, il quale cominciava a sentire il peso della stanchezza e non voleva certo che qualcuno lo incontrasse in quello stato, qualcuno di ostile ovviamente, altrimenti la sua resa in combattimento ne avrebbe risentito senza ombra di dubbio. Doveva spiegare al suo successore gli effetti di quella bevuta fuori programma e allo stesso tempo dargli ancora qualche piccolo regalo per far vivere al meglio la sua esistenza e facilitare così il suo intento di difesa nei confronti dei suoi ormai quasi simili. Mai si dicesse che Lestat non fosse un abile diplomatico, insomma.
Dalla tasca interna della giacca prese una fiala vuota e al suo interno verso l'equivalente di un cucchiaino di sangue direttamente dal polso ancora tagliato e in lenta via di guarigione. Dopo di che, dall'altra parte interna del vestito estrasse una ampolla di piccole dimensioni contenente un liquido di colore lilla luminoso e luccicante, chiusa da un tappo di sughero resistente.

Allora, in questo momento il tuo corpo si sta ancora adattando al cambio di registro, quindi ciò che percepisci adesso non è nulla rispetto a quello che sentirai effettivamente domani mattina, dopo almeno 12 ore di sonno... si, riuscirai a dormire per così tanto tempo, fidati.
Al tuo risveglio la tua vita sarà totalmente cambiata e tutto in te sarà migliorato drasticamente, certo, come unico elemento sconveniente c'è che la tua vita si è possibilmente allungata di un'altra ventina d'anni rispetto al normale e il tuo potere di alterazione dell'età non ho idea di come reagirà al mio sangue, quindi dovrai fare degli esperimenti volta per volta...


Avvicinandosi a lui, gli allungò sia la fiala con il sangue che l'ampolla con il liquido, aspettando che li prendesse.

Qualora dovessi trovare una compagna per la vita, immagino non vorrai vederla morire così tanto prima di te.
Falle bere il mio sangue e ritarderai il suo processo di invecchiamento di almeno una quindicina d'anni, è già qualcosa no?
Per quanto riguarda quest'altra pozione, devi sapere che è di mia invenzione ed ha il potere di rendere i maghi e le streghe più forti sotto praticamente ogni punto di vista. Non riferirò mai la formula, puoi starne certo, però vorrei farti dono di questo piccolo assaggio che può valere sia una sola bevuta che tre minori. Chiaro che con una sola il potere è aumentato di molto ma deve anche essere somministrata ad un individuo molto resistente, magicamente e fisicamente parlando. Mentre invece, nel caso di tre porzioni, il potere aumentato sarà minore ma accettabile da più o meno chiunque senza effetti da definirsi collaterali... Scegli tu liberamente come sfruttare questi regali, alla fine sono soltanto un altro piccolo pensiero affinché possa star certo della tua fedeltà alla nostra causa.


Perché nasconderlo o negare la verità?
Lestat era un Essere generoso ma desiderava anche un buon tornaconto personale, in tal caso la protezione dei suoi pari razza.
Gli chiese di non ringraziarlo, poiché non ce n'era motivo, poi, voltandosi e dirigendosi verso il fitto bosco, lo salutò con un'ultima raccomandazione.

Ah per cortesia, manda un caloroso saluto a quella ragazza cattiva che ipnotizza le persone.
Sareste stati una bella coppia, magari adesso potresti avere i mezzi per riprendertela... O riprendere comunque chi più desideri.
Esco di scena come fanno i migliori, ovvero scomparendo nell'oscurità con quel fascino tra mistero e il nascosto...
... Sempre detto che sarei stato un ottimo attore!
Un giorno farò scrivere un libro con le mie gesta, una bella biografia, che ne dici de "Intervista con l'Eterno"? Suona bene no?
Va beh va beh va beh... Buonanotte e soprattutto... Buon Risveglio "cuginetto"...


Nell'arco di nemmeno cinque secondi, Lestat era già a diversi metri lontano dalla Foresta Proibita, percorrendo una via sicura che lo conducesse fino ad un luogo di riposo. Aveva bisogno di recuperare energie per riprendere la sua crociata personale e meticolosa, inoltre, c'era anche qualcos'altro di cui aveva assoluta necessità, del quale si accorse soltanto dopo aver aperto una fiaschetta vincolata alla coscia destra e scoperto che il suo contenuto era quasi al limite.

Finita tutta la Vampire Slayer?
Per la miseria, ho bisogno di fare scorta!
Già ma... a chi potrei chiedere?
Uhm... forse mi è venuta una mezza idea...


C'era chi la usava per uccidere i vampiri minori e chi invece... la sfruttava come bevanda forte al pari di un alcolico!

USCITA PER LESTAT
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Messaggioda Zephyr » 30/05/2014, 17:13

[newsgoth]
Perfetto ragazzo mio, allora credo sia proprio arrivato il momento che ti spieghi cosa avverrà nel dettaglio.
In pratica, ti morderò il collo, inizierò a succhiare via il sangue infetto lasciandoti soltanto quello buono.
Quando mi staccherò non avrai moltissima forza, ma dovrai mantenerti il più possibile lucido per fare ciò che ti dirò, ovvero bere il mio sangue, che ti verrà fornito da un taglio che mi recherò sul polso. Continua a mandar giù fino a quando non ti bloccherò io, intesi?
Vedrai non ci metteremo molto e l'effetto positivo sarà pressoché immediato...


... Intesi...
Quando vuoi, sono pronto.


Non aveva molto altro da dire, adesso aspettava soltanto il momento decisivo in cui la sua vita e il suo destino sarebbero cambiati.
Paura? Nemmeno un grammo. Non l'aveva mai avuta prima, perché averla adesso che forse le cose potevano prendere una piega migliore?
Avrebbe accettato di tutto pur di non essere più in quel modo, pur di non essere più schiavo di ciò che gli avevano fatto.
Forse finalmente avrebbe potuto approfittarne, avrebbe potuto cogliere quei famosi aspetti positivi che Melia e Dylan tanto gli decantavano: ora come ora non gli interessava saperlo, bensì sottoporsi a quell'esperimento e sperare soltanto di essere all'altezza della situazione.
Lestat con un movimento fulmineo gli finì dietro le spalle, inclinandogli il collo con una fluidità degna di un "bevitore" molto più che esperto.
Non trascorse nemmeno mezzo secondo e Zephyr percepì i canini dell'Eterno affondare nella sua carne, iniziando a succhiare via il sangue.
Quello che avvenne dopo, fu quasi del tutto impossibile da spiegarsi nemmeno con sé stesso: energie che inizialmente fluivano via, acquisivano invece un peso differente. Una guerra interiore mai finita, ora andava lentamente calmandosi, scomparendo, per qualche breve secondo.
Il Prefetto non desiderava più morire, non desiderava più non esistere, semplicemente si lasciava cullare dal morso reagendo quindi in maniera molto differente a quella di un normale essere umano. Per lui non c'era dolore, per lui non c'era stupore o terrore, anzi, più Lestat beveva dalla sua carotide e più lui stava bene, talmente bene che le gambe rischiavano anche di cedergli. Quello era l'effetto derivato dal perdere lentamente l'infezione e lasciare soltanto il sangue buono, quello pulito, sensazioni da lui mai potute provare od essere vissute, mentre ora tutto cambiava, i suoi occhi pian piano acquisivano un colore diverso, si, era decisamente il colore naturale, l'azzurro ghiacciato che avrebbe avuto qualora fosse cresciuto come un semplice mortale. Ad ogni modo quella condizione non durò che una manciata di secondi, infatti, non appena il Vampiro Superiore si staccò da lui, gli porse il braccio, o meglio, il polso, ordinandogli implicitamente di attaccarsi e cominciare lui a bere, ad acquisire una parte della forza e del vigore del signore di tutte le creature della notte.
Ancora intontito e rasente il principio di collasso, il ragazzo focalizzò l'attenzione su quella fonte di nuova energia e bevve il primo sorso, da lì, tutto il resto fu pressoché in discesa: più mandava giù sangue (accettato dal suo corpo in quanto semi-vampiro geneticamente) e più i muscoli si gonfiavano e indurivano, i sensi si acuivano, gli occhi, quelli tornavano non solo ad essere rossi, ma ora brillavano con una intensità mai avuta in precedenza, luccicanti come rubini pieni e ricchi di vitalità, una vitalità quasi eterna, una vitalità proibita, ma finalmente una vitalità unica.
Non appena gli venne tolto di bocca il polso sanguinante, Zephyr si fece indietro di qualche passo, non più barcollante, bensì saldo e controllato.
Chiuse gli occhi, provando a percepire in lui un cambiamento e lo trovò subito... era al 100%, non più 50% e 50%, mai più, finalmente.

Anf... Anf... Anf... Wow...
Se potessi respirare, adesso ci starebbe proprio bene una sigaretta!
... Bravo il mio "cuginetto"... Anf... Allora, come ti senti uhm?


... Non saprei nemmeno definirlo con esattezza...
... Però mi sento in grado di spaccare il mondo, qualora lo volessi!
E' incredibile... e questo non è nulla in confronto al tuo potere...


Allora, in questo momento il tuo corpo si sta ancora adattando al cambio di registro, quindi ciò che percepisci adesso non è nulla rispetto a quello che sentirai effettivamente domani mattina, dopo almeno 12 ore di sonno...

Dodici ore?

... si, riuscirai a dormire per così tanto tempo, fidati.
Al tuo risveglio la tua vita sarà totalmente cambiata e tutto in te sarà migliorato drasticamente, certo, come unico elemento sconveniente c'è che la tua vita si è possibilmente allungata di un'altra ventina d'anni rispetto al normale e il tuo potere di alterazione dell'età non ho idea di come reagirà al mio sangue, quindi dovrai fare degli esperimenti volta per volta...


Comincerò già dal mio risveglio, è la cosa migliore.
... Credo sia importante che io ti ringrazi, mi hai restituito almeno un po' di ciò che mi è stato strappato via indebitamente....
Uhm? Che cosa sono? Perché li dai a me?


Qualora dovessi trovare una compagna per la vita, immagino non vorrai vederla morire così tanto prima di te.
Falle bere il mio sangue e ritarderai il suo processo di invecchiamento di almeno una quindicina d'anni, è già qualcosa no?
Per quanto riguarda quest'altra pozione, devi sapere che è di mia invenzione ed ha il potere di rendere i maghi e le streghe più forti sotto praticamente ogni punto di vista. Non riferirò mai la formula, puoi starne certo, però vorrei farti dono di questo piccolo assaggio che può valere sia una sola bevuta che tre minori. Chiaro che con una sola il potere è aumentato di molto ma deve anche essere somministrata ad un individuo molto resistente, magicamente e fisicamente parlando. Mentre invece, nel caso di tre porzioni, il potere aumentato sarà minore ma accettabile da più o meno chiunque senza effetti da definirsi collaterali... Scegli tu liberamente come sfruttare questi regali, alla fine sono soltanto un altro piccolo pensiero affinché possa star certo della tua fedeltà alla nostra causa.


Non rispose a quelle spiegazioni, annuì soltanto, non riuscendo nemmeno a trovare le parole giuste per esprimere le proprie emozioni.
Gli era sempre più riconoscente, non erano nemmeno pari eppure Lestat lo stava trattando come se Zephyr lo fosse, che classe e che stile.
Il suo sangue bevuto da una mortale le avrebbe decelerato l'invecchiamento, mentre l'altra ampolla avrebbe fornito nuovo potere e forza.
In effetti una persona praticamente sicura per la pozione in mente già ce l'aveva, ovvero Melia, ma le altre due? E poi, quel sangue...
Strinse il tutto nella mano, decidendo poi per riporre fiala e ampolla nella tasca della giacca a vento di pelle.
Ci avrebbe pensato in un secondo momento, ma forse, in un certo senso la professoressa di Divinazione sarebbe stata la successiva candidata a ricevere quel beneficio, in fondo glielo doveva per averle parzialmente rovinato la sua vita sentimentale, per quanto ora si fosse ripresa, senza considerare che, beh, era una persona alla quale, volente o nolente, si era affezionato.

Ah per cortesia, manda un caloroso saluto a quella ragazza cattiva che ipnotizza le persone.
Sareste stati una bella coppia, magari adesso potresti avere i mezzi per riprendertela... O riprendere comunque chi più desideri.
Esco di scena come fanno i migliori, ovvero scomparendo nell'oscurità con quel fascino tra mistero e il nascosto...
... Sempre detto che sarei stato un ottimo attore!
Un giorno farò scrivere un libro con le mie gesta, una bella biografia, che ne dici de "Intervista con l'Eterno"? Suona bene no?
Va beh va beh va beh... Buonanotte e soprattutto... Buon Risveglio "cuginetto"...


Ha un sound niente male, ci si potrebbe anche pensare.
Se servissero altre testimonianze positive non esiti a farmi un fischio!
Buonanotte e... Grazie ancora, di cuore... Non la deluderò e non deluderò nemmeno i Vampiri.


Solo quando Lestat scomparì del tutto nel fitto della foresta, Zephyr si accorse di aver risposto con un sorriso ad una battuta e di aver parlato anche molto più del solito. Destabilizzato, si chiese se quelli fossero già i primi effetti del sangue dell'Eterno ora in parte nelle sue vene.
Si leccò le labbra, poi spostò lo sguardo verso il burrone, adesso solamente un brutto ricordo.
Inoltre, gli venne in mente solo in quell'istante che a quanto pareva il Superiore conoscesse Melia. Perché mai? E lei ne era al corrente?
Sarebbe andata a trovarla entro 48 ore per raccontarle tutto, ora però doveva soltanto riposare e comprendere bene il cambiamento avvenuto in lui.
Riguardo invece persone da riconquistare... chissà, forse adesso, con quel nuovo sorriso e quella nuova realtà, sarebbe stato in grado di riprendersi ciò che continuava ancora a considerare suo.

... E se ti avevo quasi fatta innamorare al 50%... Vediamo col 100% cosa potrà succedere...

FINE
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