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Messaggioda Typhon » 29/04/2012, 15:36

... hai ragione... E' che il professor Vastnor... non lo so, sento sempre tanto freddo nel cuore quando ci sto a contatto, e m'inquieta.
Sono proprio una stupida, vero Ty?


Il ragazzo si fermò qualche secondo per osservarla a lungo, inarcando il sopracciglio, alquanto contrariato dalle parole della fidanzata, scuotendo poi il capo facendo un sospiro di sufficienza, posandole una mano sulla spalla.

Alis, Alis, Alis...
Ma quale stupida, tre quarti della scuola si sentono inquieti in presenza del professor Vastnor, non sei mica l'unica!
Non sei stupida, anzi, sei meglio di quei tre quarti di scuola, ne sono sicuro, è per questo che quando ti troverai di nuovo faccia a faccia con lui ho la certezza che saprai farti apprezzare, perchè che tu lo voglia o meno, hai la capaictà di farti apprezzare da tutti i cuori freddi del mondo, ne sono la prova vivente mi pare, giusto?


La mano sulla spalla si mosse dandole due pacche leggere e di conforto, per poi sporgersi e darle un bacio sulla guancia in modo gentile e affettuoso, mentre si avventuravano dentro il locale nuovo assolutamente spettacolare scelto dalla ragazza delfinazzurro.
Un applauso da parte di lui per l'ottima scelta eseguita da Alexis e di conseguenza un comportamento imbarazzato di lei che non si aspettava una così palesata affermazione della sua vittoria.

Ne hai di stoffa baby, c'è poco da fare, tieni testa a chi vuoi col tuo talento...
... Che ne dicano bionde famose e scettiche...


Sorrise a quel pensiero, ricordando quando Arianna gli aveva detto nella loro stanza che forse Alexis non sarebbe mai diventata quello che lui voleva.
In quell'istante però, mentre la vedeva avvicinarsi con timidezza, imbarazzo e sentimento, Typhon raggiunse una conclusione che forse fino ad allora aveva tenuto sott'occhio ma non ci si era mai troppo soffermato o magari non aveva avvalorato onestamente:
Alexis Parker era già quello che lui voleva, ed ogni miglioramento che eseguiva nel corso della loro storia era solo una conferma in più di quanto potesse essere perfetta per lui.
La delfina si avvicinò a lui al centro di quella grande sala imbarazzata ed impacciata, fissandolo dritto negli occhi, dritto in quelle iridi color della pece che scure e profonde sembravano quasi voler trapassare l'anima da parte a parte, ma non ne era affatto spaventata.
Una cosa che un tempo a Typhon non sarebbe andata per niente a genio ma che adesso invece, gli dava solo l'ulteriore conferma che lei sapeva guardare oltre quello che lui mostrava, raggiungendo le corde più dorate e sottilmente nascoste del suo cuore.

... la prima volta che i nostri sguardi si sono incrociati, ho pensato che questi occhi scuri mi facevano paura...
Adesso però li guardo, e... penso che non posso fare a meno di perdermici dentro. Sei speciale, Typhon.


La destra del drago si mosse a carezzarle la guancia scostandole una ciocca di capelli, mordendosi il labbro per quanto dentro di se desiderasse fare tutto ciò che gli dettava l'istinto, ma decise di fermare il tutto e racchiudere quelle emozioni in un movimento sicuramente azzardato e folle ma forse necessario per lui.
La afferrò per i fianchi spingendola verso di se e lui stesso li lasciò cadere all'indietro per andare di schiena a terra con la fidanzata sopra di lui.
Il pavimento era duro e fresco ma era come se non lo percepisse affatto.
La fissava soltanto con i capelli della ragazza che andavano a carezzare la superficie del volto di lui che intanto si umettava le labbra che diventavano più lucide e scintillanti sotto la luce del sole pomeridiano.
La sinistra andò ad accompagnare il volto di lei più vicino al suo e così decise di volerla baciare intensamente, lì, sdraiati in quella stanza che presto sarebbe divenuto il loro posto per eccellenza, il luogo dove dividere emozioni e sogni, passioni e armonie, sopratutto armonie.
Socchiuse gli occhi, respirando con affanno, eccitandosi di quel contatto di bocche e possibilmente lingue, tenendola stretta come se quello sotto di loro non fosse pavimento, ma solo un gigantesco letto di sogni e speranze, le speranze per un futuro insieme, fianco a fianco, a guardarsi con amore mentre ogni cliente se ne andava soddisfatto e loro sentivano di aver fatto la cosa giusta a prendere quella decisione.
Forse Typhon percepiva che quel momento era così speciale e importante perchè lo stesso giorno che lei aveva proposto quella follia, lui le aveva espresso i suoi veri sentimenti.

Dannazione... Che bello... Che bella...

Quando il baciò andò lentamente terminando, Seal non perse occasione per continuare ad accarezzarla per farle sentire continuamente il suo contatto con lei, come se quell'atto non si limitasse solo ad un semplice bacio ma ad ogni sensazione che ne poteva derivare ed ogni sensazione che poteva suscitare ogni gesto successivo, lento, morbido, passionale, possessivo, non importava, bastava che quel gesto provenisse da lui e da nessun altro, perchè Alexis era sua e niente e nessuno gliel'avrebbe potuta portare via, a costo di farsi riempire di tagli, lividi e chissà quali altre sofferenze.

Adesso ti ho trovata e non mi scappi più!

Non vedo l'ora che ti innamorerai del sottoscritto Parker, comincio a sentirne davvero il bisogno...
Ma prenditi pure tutto il tempo che vuoi, io nel frattempo mi occupo di smuoverti l'anima...


E detto questo, dopo appena una decina di secondi di pausa, il ragazzo decise di tornare a soffocarla quasi con i suoi baci bollenti e incredibilmente adulti, maturi, reali, ciò che lei non aveva mai provato prima in quei suoi iniziali e puri 15 anni di vita, e lui era fiero di essere il primo ad effettuare una simile iniziazione, e assolutamente rabbioso al pensiero dell'eventualità di non essere anche l'ultimo.
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Messaggioda Alexis » 29/04/2012, 17:57

Alis, Alis, Alis...
Ma quale stupida, tre quarti della scuola si sentono inquieti in presenza del professor Vastnor, non sei mica l'unica!
Non sei stupida, anzi, sei meglio di quei tre quarti di scuola, ne sono sicuro, è per questo che quando ti troverai di nuovo faccia a faccia con lui ho la certezza che saprai farti apprezzare, perchè che tu lo voglia o meno, hai la capaictà di farti apprezzare da tutti i cuori freddi del mondo, ne sono la prova vivente mi pare, giusto?


Un piccolo sorriso scaturì dalle labbra di Alexis a quelle parole: era incredibile come Typhon riuscisse a farla sorridere così, dal niente, riportando l'allegria nel suo cuore; aveva ragione comunque, solo perchè un professore le incuteva timore non poteva certo smettere di frequentare le sue lezioni o evitarlo a vita... che avrebbe detto la sua Caposcuola di lei se l'avesse saputo? No, si sarebbe impegnata e avrebbe superato quella sua paura, perchè anche quello significava crescere.

Come avrei fatto senza di te...

Si chiese la Delfina mentre si avvicinava al fidanzato, trovandosi faccia a faccia di fronte a lui: i loro occhi si perdevano gli uni negli altri, i cuori battevano forti ed all'unisono, quel luogo ora vuoto e spoglio sembrava esser stato creato apposta per loro... era tutto perfetto, non c'era nulla di meglio al mondo.
O almeno era questo Alexis pensava fino a che Ty non la prese per i fianchi, lasciandosi andare all'indietro fino a ritrovarsi sdraiato sul pavimento con lei sopra, gli occhi chiusi per quella fitta di timore che l'aveva colta quando il ragazzo aveva improvvisato quel gesto di cadere sulle mattonelle fredde e dure.

Ty...

Mormorò la ragazza temendo che l'altro si fosse fatto male, ma il bacio mozzafiato che i due si diedero poco dopo le fece capire che andava tutto bene, che lui stava più che bene soprattutto quando le sue labbra potevano gustare quelle della Delfina, la quale a sua volta comprese che sì, c'era sempre qualcosa di meglio al mondo pronta ad attenderla dietro l'angolo.
Chiuse gli occhi e schiuse le labbra, assaporando il calore di lui, il suo respiro eccitato ed il tocco delicato delle sue mani che le accarezzavano il viso ed i capelli con una dolcezza quasi impensabile, come fosse una bambola di porcellana da trattare con cura per non rischiare di romperla.

Non vedo l'ora che ti innamorerai del sottoscritto Parker, comincio a sentirne davvero il bisogno...
Ma prenditi pure tutto il tempo che vuoi, io nel frattempo mi occupo di smuoverti l'anima...


Ci... ci riesci benissimo...

Confessò lei con fiato corto mentre Typhon la baciava ancora ed ancora, riempiendola anzi, stordendola di baci di cui però nemmeno lei sembrava mai sazia, come se ci si volesse ubriacare e forse era proprio così.
Quando si staccò da lui fece un respiro profondo e poi sorrise, accarezzandogli il viso con dolcezza e lasciandosi andare ad una piccola risata.

Non possiamo mica rimanere così tutto il pomeriggio... se siamo convinti, possiamo iniziare subito le trattative per il passaggio di proprietà, che ne dici? Il vecchio proprietario mi ha avvertito che avremmo potuto trovarlo ai Tre Manici di Scopa nel caso avessimo voluto concludere subito l'affare... che ne dici?

Gli propose la ragazza, che non vedeva l'ora di poter considerare finalmente suo a tutti gli effetti quel locale: avevano così tante cose a cui pensare, infatti, che prima ne diventavano ufficialmente i proprietari e meglio sarebbe stato, almeno sarebbe potuta essere più tranquilla in quel senso.
Se Typhon avesse accettato, dunque, i due sarebbero potuti uscire dal negozio e dirigersi assieme verso i Tre Manici di Scopa per concludere quella trattativa che, a fine giornata, li avrebbe visti finalmente proprietari del negozio dei loro sogni.
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Messaggioda Typhon » 11/05/2012, 10:51

Sembrava proprio che a quel momento non mancasse nulla, ma in fondo era normale che fosse così, visto che per Typhon Seal il fatto che ci fosse lei era già di per se avere tutto il necessario per stare bene.
Una sensazione nuova quella, che non aveva provato prima e mai in compagnia di Arianna.
In quel momento si sentì anche leggermente in colpa nei confronti della collega che in passato aveva amato con tutto se stesso, o per lo meno ricordava fosse così; da quando Alexis Parker era entrata nella sua esistenza faceva molta fatica a riconoscere di aver avuto simili emozioni prima di allora, qualcosa di paradossalmente assurdo per un tipo come lui sempre chiaro e preciso nelle sue emozioni, capace di comprenderle ed elaborarle al meglio in ogni situazione.

Ci... ci riesci benissimo...

Quella frase sottile e imbarazzata lo fece sorridere appena, sicuro di averla fatta imbarazzare in quel modo romantico, assolutamente affascinante che la delfina sapeva esprimere con quei sorrisi splendenti ovattati appena dalle guance arrossate e il suo modo di parlare più impacciato e indifeso.
Le fece un piccolo occhiolino, posandole una mano, la mancina, sul fianco e stringendo con energia minima tanto da farle sentire quell'attrazione possessiva senza costringerla a fare uno sforzo addominale per non sentire dolore.
Quell'infinita serie di baci si era conclusa da poco e già sentiva la voglia impellente di ricominciare, ma non potevano di certo rimanere lì tutto il giorno, avevano altre cose da fare, doveri da gestori di un futuro negozio.
Come si poteva ben immaginare, fu la sua "Alis" a prendere per prima il discorso con tono saccente divertito e giocoso, sprizzando gioia da tutti i pori.

Non possiamo mica rimanere così tutto il pomeriggio... se siamo convinti, possiamo iniziare subito le trattative per il passaggio di proprietà, che ne dici? Il vecchio proprietario mi ha avvertito che avremmo potuto trovarlo ai "Tre Manici di Scopa" nel caso avessimo voluto concludere subito l'affare... che ne dici?

Aveva davvero molta voglia di cominciare subito ad intraprendere quel percorso con lui e Ty non poteva esserne più felice.
Il loro rapporto andava consolidandosi non tanto con i giorni che trascorrevano, ma addirittura con le ore, incredibile, almeno per lui.
Osservava gli occhi sinceramente felici di lei ed era una felicità molto contagiosa.
Le labbra della ragazza, morbide, appena salate e dal colore rosato intenso che le donavano quasi una sorta di perfezione sensuale.
Lanciò un'ultima occhiata verso tutto il locale come a volersi focalizzare ancora una volta per bene nella propria memoria tutta quella vastità che in futuro sarebbe stata riempita di decine di articoli musicali, fece un bel respiro e poco dopo tornò su di lei facendo una smorfia di assenso.

E va bene prefetta dei delfini, facciamo un salto ai "Tre Manici" e vediamo di chiudere queste trattative una volta per tutte...
... E una volta fatto questo, credo proprio che sarà necessario fare qualche conto e calcolo, visto che desidero che l'inaugurazione di questo posto sia a dir poco esplosiva, sei d'accordo?


Non aveva molti dubbi su quale fosse stata la risposta di Alexis, non c'era bisogno dunque di sapere altro: il luogo l'avevano visto, le emozioni le avevano provate, il sogno lo stavano facendo avverare, mancavano solo pochi passi e tutto sarebbe andato al proprio posto.
Si volse in direzione della porta, posandole una mano tra la schiena e il sedere facendo una lieve pressione per invitarla a camminare con lui e dirigersi presso il posto dove avrebbero parlato con il proprietario di quel futuro negozio di musica.

Se me l'avessero detto un anno fa, probabilmente avrei riso fino allo sfinimento!
... Quante cose cambiano e come cambiano le persone, non è vero Ary?
Non siamo più quelli di una volta e non so se sarai della mia stessa opinione, ma per me... E' meglio così...


- FINE -
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Messaggioda Tisifone » 18/05/2012, 14:21

[Giovedì -ore 16.50- verso il Serraglio Stregato]


Quando Lucas, poco prima di abbandonare Hogwarts le aveva preso il braccio una nota di delusione era comparsa sul viso di Tisifone. Per quanto potesse comprendere la fretta del ragazzo di arrivare a destinazione e quindi iniziare la ricerca del suo famiglio, aveva sperato in cuor suo che avrebbe acconsentito a quella sua piccola richiesta di godere il più possibile quella inusuale giornata di sole.

Forse avrei dovuto aggiungere che odio smaterializzarmi.

Si era detta, chiudendo gli occhi e trattenendo il respiro in attesa di sentire quel fastidioso strappo all'ombellico, preludio, per lei, di ben altri malori.
Quando il ragazzo, invece, aveva iniziato a camminare, confidandole che gli avrebbe fatto piacere passeggiare a braccetto con lei, il sollievo fu tale e tanto che accettò di buon grado, senza però risparmiarsi una delle sue solite battutine sarcastiche.

Se non le interessa dar scandalo, perché no?

E ovviamente si riferiva alle occhiate sconvolte che stavano riscuotendo da chiunque fosse in quel momento presente all'esterno del Castello.
I successivi venti minuti o giù di lì erano trascorsi in maniera piacevole, chiacchierando principalmente del loro ruolo come Insegnanti e dei rapporti con gli alunni.

Avessi io i suoi problemi a ottenere l'attenzione degli studenti - disse a un certo punto, con una punta d'invidia nella voce, come sempre quando parlava con gli altri Professori. - Lei può risolvere facilmente, avendo dalla sua una materia affascinante e una lunga e informe veste da mago - e rivolse uno sguardo, l'ennesimo, anche se questa volta divertito alla figura accanto a se - Io invece devo inventare ogni volta qualcosa di nuovo per suscitare un briciolo di curiosità e accontentarmi di un paio di compiti.

Si lamentò, dando voce a un malessere che covava da tanto. Lei adorava la sua materia e non solo perché era radicata in lei come un dono, ma perché trovava affascinante poter scoprire tanto di se stessi o di un altra persona semplicemente specchiandosi in un lago.

Mi scusi, non volevo tediarla con i miei problemi nè oscurare questa bella giornata parlando di lavoro.

Si scusò subito dopo, mentre stavano entrando nel villaggio, lasciandosi alle spalle la deliziosa via di campagna che avevano appena percorso.

Se non sbaglio questa è la prima volta che mette piede a Hogsmeade da quando si è diplomato. giusto?

Chiese quindi, voltando la testa a destra e a sinistra per valutare quale strada convenisse fare loro, senza però far scivolare via il braccio del ragazzo, ammesso che lui l'avesse tenuta a braccetto per tutto il tragitto.
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Messaggioda Lucas » 19/05/2012, 21:39

Era riuscito nel suo intento di stupirla, visto che appena dopo averla presa a braccetto - ed averle fatto credere che si sarebbero smaterializzati - un velo di delusione era calato sul suo viso, velo che però si era sciolto all'improvviso nel comprendere che no, Lucas non aveva alcuna intenzione di privarla di una piacevole passeggiata come quella.
Così, incuranti degli sguardi sconvolti di studenti e professori - forse perché Tisifone non era per sua stessa ammissione una persona facile e socievole - avevano preso a camminare insieme verso la strada che li avrebbe dovuti portare ad Hogsmeade, chiacchierando del più e del meno.

Avessi io i suoi problemi a ottenere l'attenzione degli studenti...
Lei può risolvere facilmente, avendo dalla sua una materia affascinante e una lunga e informe veste da mago, io invece devo inventare ogni volta qualcosa di nuovo per suscitare un briciolo di curiosità e accontentarmi di un paio di compiti.


Ammetto di non esser mai stato molto portato per la Divinazione, tuttavia non capisco perché gli studenti non la considerino affascinante come materia... una disciplina dove niente è certo, tutto è mutabile ed interpretabile dovrebbe suscitare un gran interesse, e non indifferenza.

Commentò Lucas con sguardo palesemente confuso come se non riuscisse a comprendere i meccanismi secondo cui gli studenti giudicavano le varie materie che venivano insegnate ad Hogwarts; Tisifone comunque, forse pensando di non dover parlare di argomenti così seri proprio quel pomeriggio, si scusò poco dopo con lui con aria forse contrita.

Mi scusi, non volevo tediarla con i miei problemi nè oscurare questa bella giornata parlando di lavoro.

Ma no, perché? Anche il lavoro è parte di lei, mi fa piacere farla sfogare riguardo a cose che magari le danno fastidio... non si preoccupi.

Si affrettò a tranquillizzarla Lucas con un sorriso sincero sulle labbra - nel caso lei pensasse che le sue fossero solo parole di circostanza - mentre raggiungevano finalmente Hogsmeade, la cittadina piccola, colorata e fremente di attività che sarebbe stata protagonista della loro ricerca pomeridiana.

Se non sbaglio questa è la prima volta che mette piede a Hogsmeade da quando si è diplomato. Giusto?

Esattamente - affermò lui guardandosi intorno con aria curiosa: appena uscito da Hogwarts si era spostato negli USA ed ora, a distanza di anni, era tornato a casa - Mi sento un po' spaesato in effetti... fortuna che c'è lei a farmi da guida, Tisifone.

Aggiunse l'uomo con un piccolo sorriso sghembo, non accennando a lasciar andare il braccio di lei dal proprio.

Allora, da che parte dobbiamo andare?
L'avviso subito che sono disposto a seguirla ciecamente dovunque ha intenzione di portarmi, ma il luogo per la cena lo scelgo io e non si discute. Intesi?
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Messaggioda Tisifone » 20/05/2012, 11:33

Ammetto di non esser mai stato molto portato per la Divinazione, tuttavia non capisco perché gli studenti non la considerino affascinante come materia... una disciplina dove niente è certo, tutto è mutabile ed interpretabile dovrebbe suscitare un gran interesse, e non indifferenza.

Credo che il problema sia proprio l’essere portati o meno… - rispose Tisifone con riluttanza. Per quanto non le facesse piacere parlare di lavoro in generale e in quel frangente in particolare, Lucas aveva ragione, l’Insegnamento era una parte di lei, della sua vita, e quindi non parlarne perché noioso o perché le causava dispiacere voleva dire nascondere una parte di sé. E dato che aveva deciso di concedersi il lusso di conoscere il collega in maniera approfondita e permettergli di conoscere, se non proprio tutto di lei, una buona parte, allora doveva parlare anche di quello - Ogni anno, alla prima lezione, faccio sempre lo stesso discorso di incoraggiamento, anche se poi i più la prendono come scusa a non impegnarsi, e cioè che se non si possiede l’Occhio Interiore non si avranno risultati apprezzabili nell’interpretazione delle mantiche. Probabilmente dovrei far credere a tutti che interpretare le fiamme sia come fare un incantesimo, basta pronunciare la formula nel modo corretto e agitare bene la bacchetta.

Il tono di voce rispecchiava una certa amarezza: amava troppo la sua materia per non soffrire vedendo tanti studenti snobbarla, ma non se la sentiva di mentire solo per attirare più compiti. Soprattutto perché qualsiasi bugia in quel senso avrebbe avuto vita breve e si sarebbe dissolta contro i primi risultati deludenti. Aveva parlato guardando dritto davanti a sé ma subito dopo volse il capo verso il suo accompagnatore, rivolgendogli uno sguardo curioso.

Cosa le ha fatto capire che la Trasfigurazione era la sua metà mancante?

Chiese quindi, la testa leggermente inclinata di lato, come a voler sondare gli angoli nascosti di quella personalità così interessante. La domanda forse, per come era stata posta, avrebbe sollevato qualche perplessità ma Tisifone era così presa dalle proprie elucubrazioni da non essersi resa conto di aver parlato, in un certo senso in codice.

Mi scusi… volevo dire… cosa l’ha spinta a dedicare la sua vita allo studio di questa materia - si corresse subito dopo, notando una certa perplessità comparire sul viso dell’altro – Per me la Divinazione è una parte del mio essere, non potrei farne a meno neanche se volessi e così sono arrivata alla conclusione, probabilmente errata che è così per tutti, come se la magia innata di ognuno sia predisposta verso una determinata branca della magia e quindi spinga il mago verso di essa per sentirsi completa.

Diede quell’ulteriore spiegazione così spontaneamente, senza chiedersi se la cosa potesse o meno interessare al collega o se potesse apparire noiosa, solo perché aveva voglia di dirlo. Ed era una strana sensazione visto che, solitamente, metteva un grosso filtro tra ciò che voleva dire e quello che poi poteva effettivamente condividere con gli altri. Il suo essere una Veggente, capace di fare profezie, era una di quelle cose di cui non parlava mai, troppo pericoloso perché qualcuno, tipo il Ministero, ne venisse a conoscenza. Parlando e camminando erano giunti a una sorta di bivio e per decidere che strada intraprendere, Tisifone volle essere sicura che Lucas mancasse da Hogsmeade da tempo.

Esattamente. Mi sento un po' spaesato in effetti... fortuna che c'è lei a farmi da guida, Tisifone. Allora, da che parte dobbiamo andare?

E sarò una guida scrupolosa allora. – rispose con un sorriso a mitigare il tono di voce serio, prendendo la strada di destra – Ti farò vedere dove hanno spostato i negozi principali, come Mielandia, il negozio di Scope e Mondo Magico. Ma se ti interessa, con una piccola deviazione posso mostrati anche la sala da thè di Madama Piediburro.

E ridacchiò leggermente a quella proposta, ricordando come i ragazzi ai tempi della scuola cercavano in ogni modo di evitare anche solo di passare accanto a questo locale come se temessero che gli odori dolci e le varie tonalità di rosa potessero minare la loro virilità.

L'avviso subito che sono disposto a seguirla ciecamente dovunque ha intenzione di portarmi, ma il luogo per la cena lo scelgo io e non si discute. Intesi?

L’accenno alla cena le ricordò che quel semplice incontro per fare acquisti si sarebbe potuto trasformare in una sorta di appuntamento atipico. Stava per ribattere che probabilmente non sarebbe stato necessario scegliere alcunché perché si sarebbero sbrigati presto, ma il piacevole calore che avvertiva lungo il fianco dove il ragazzo la stava tenendo a braccetto, la convinse a non sollevare alcuna obiezione.

Non si preoccupi, Lucas, non ho alcuna intenzione di impedirle di stupirmi con le sue conoscenze culinarie.

Si risolse quindi a dire, con un tono leggermente ironico.
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Messaggioda Lucas » 21/05/2012, 14:37

Credo che il problema sia proprio l’essere portati o meno…
Ogni anno, alla prima lezione, faccio sempre lo stesso discorso di incoraggiamento, anche se poi i più la prendono come scusa a non impegnarsi, e cioè che se non si possiede l’Occhio Interiore non si avranno risultati apprezzabili nell’interpretazione delle mantiche. Probabilmente dovrei far credere a tutti che interpretare le fiamme sia come fare un incantesimo, basta pronunciare la formula nel modo corretto e agitare bene la bacchetta.


Perchè dover indorare una pillola che tanto si scoprirebbe presto per ciò che realmente è?
In fondo non essere portati per la Divinazione non vuol certo dire essere stupidi, gli studenti scoprirebbero fin troppo presto che pronunciare un incantesimo ed interpretare le fiamme non sono esattamente la stessa cosa.


Replicò Lucas, che non vedeva l'utilità di spacciare la materia di Tisifone - bella nella sua particolarità - per qualcosa che in realtà non era, soprattutto perchè appunto, la verità in ogni caso sarebbe venuta fuori fin troppo presto. Era felice che lei si sentisse tranquilla nel parlare del suo lavoro e di ciò che la rendeva amareggiata inerente ad esso, in fondo la funzione dei colleghi - definirsi suo amico era forse troppo presto - era anche quella di fornire una spalla su cui piangere o urlare nel caso se ne fosse sentita la necessità.

Cosa le ha fatto capire che la Trasfigurazione era la sua metà mancante?

Mh?

Mi scusi… volevo dire… cosa l’ha spinta a dedicare la sua vita allo studio di questa materia.
Per me la Divinazione è una parte del mio essere, non potrei farne a meno neanche se volessi e così sono arrivata alla conclusione, probabilmente errata che è così per tutti, come se la magia innata di ognuno sia predisposta verso una determinata branca della magia e quindi spinga il mago verso di essa per sentirsi completa.


Forse la donna si accorse dello sguardo perplesso dell'altro, visto che appena dopo aver parlato si decise a spiegare meglio quale fosse il suo pensiero prendendo ad esempio proprio se stessa e la sua esperienza personale. Lucas non rispose subito a quella domanda, preferendo riflettere un momento sulla questione prima di decidersi a dare una risposta.

In realtà penso di averlo sempre saputo.
A scuola era la mia materia preferita, quella sulla quale non avevo mai difficoltà o dubbi... anzi, era come se giorno per giorno i segreti della Trasfigurazione si aprissero a me, come le pagine di un libro che si sfogliavano senza che nemmeno dovessi preoccuparmi di voltarle
- raccontò con un mezzo sorriso sulle labbra - Quando sono andato via da qui e mi sono trasferito in America, sentivo che c'era solo una disciplina che avrei mai potuto insegnare agli altri, perchè era l'unica che io stesso avevo compreso fino in fondo. Quindi in realtà potremmo dire che è stata la materia stessa a farmelo capire... ecco, credo che sia andata così.

Concluse quel racconto con un sospiro soddisfatto, spostando lo sguardo su Tisifone: l'avrebbe guardato come se avesse appena detto un mucchio di cavolate? Oppure sarebbe stata d'accordo con lui? Non lo sapeva dire con certezza, la donna era ancora un mistero per lui, ma c'era da sperare che, guardandola, qualcosa lo si sarebbe potuto comprendere.
La gita ad Hogsmeade, comunque, stava per iniziare, quindi l'attenzione dell'uomo si concentrò tutta su di lei e sui posti nei quali l'avrebbe portato.

E sarò una guida scrupolosa allora.
Ti farò vedere dove hanno spostato i negozi principali, come Mielandia, il negozio di Scope e Mondo Magico. Ma se ti interessa, con una piccola deviazione posso mostrati anche la sala da thè di Madama Piediburro.


Non commentò il fatto che Tisifone, forse accorgendosene o forse per semplice caso, gli avesse dato del "tu", limitandosi a sorridere un poco più ampiamente mentre alzava le spalle con aria di divertita rassegnazione.

Madame Piediburro, l'incubo di ogni ragazzo... non ce la vedo proprio seduta lì a prendere un thè tra pizzi e merletti, ma se volesse fermarcisi per uno spuntino pomeridiano, prometto di non vomitare e di comportarmi da vero gentiluomo.

Replicò Lucas, mimando un'espressione coraggiosa di fronte al "pericolo" di dover affrontare un posto come la rinomata sala da thè per coppiette: la pantomima durò poco, visto che alcuni secondi più tardi il giovane uomo scoppiò a ridere di gusto, sperando in cuor suo che Tisifone gli risparmiasse una tortura del genere; c'erano tanti altri bei posti da visitare e nei quali fermarsi, ma aveva deciso di lasciarsi guidare da lei in tutto e per tutto - cosa che poco dopo le fece presente ad alta voce - quindi si sarebbe attenuto a quella promessa.

Non si preoccupi, Lucas, non ho alcuna intenzione di impedirle di stupirmi con le sue conoscenze culinarie.

Era tornata a dargli del "lei", ma la cosa non dispiacque troppo all'uomo: che la svista di poco prima fosse stata volontaria o meno, significava comunque che la donna si sentiva a suo agio con lui più di quanto potesse immaginare, e tanto gli bastava.

In realtà devo confessare la mia totale ignoranza in materia... per scegliere il ristorante nel quale cenare stasera ho fatto un bel po' di ricerche tra i ragazzi della scuola così da capire quale fosse il posto migliore dove portarla, sono persino arrivato a chiedere agli elfi domestici se conoscevano i suoi gusti... un genio del crimine, non trova? - domandò con quel sorriso sghembo che ormai le mostrava abbastanza spesso - Speriamo solo che alla fine ne sarà valsa la pena.
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Messaggioda Tisifone » 21/05/2012, 15:36

Sentire che Lucas non solo aveva seguito il suo ragionamento, ma in più era d’accordo con lei, senza, per questo, sminuire il valore della sua materia, fu per Tisifone la giusta ricompensa, per così dire, per aver deciso di aprirsi su un argomento apparentemente innocuo ma che a lei stava molto a cuore. Da studentessa, infatti, aveva sempre provato un po’ di dispiacere per la sua Insegnante di Divinazione, denigrata dai colleghi e poco considerata dagli alunni, e quando aveva occupato la sua cattedra si era chiesta se quella sarebbe stato anche il suo destino, considerato che il suo carattere non proprio dolce tendeva di per sé a farla isolare dagli altri.

In realtà penso di averlo sempre saputo.
A scuola era la mia materia preferita, quella sulla quale non avevo mai difficoltà o dubbi... anzi, era come se giorno per giorno i segreti della Trasfigurazione si aprissero a me, come le pagine di un libro che si sfogliavano senza che nemmeno dovessi preoccuparmi di voltarle. Sono andato via da qui e mi sono trasferito in America, sentivo che c'era solo una disciplina che avrei mai potuto insegnare agli altri, perchè era l'unica che io stesso avevo compreso fino in fondo. Quindi in realtà potremmo dire che è stata la materia stessa a farmelo capire... ecco, credo che sia andata così.


Ascoltò con attenzione la spiegazione del collega, ritrovandosi in parte nelle sue parole. Certo per lei non vi erano stati libri da leggere ma più che altro immagini, a volte nitide, a volte sgranate, che emergevano dai fondi di caffè oppure da alcuni rami sparsi a terra, ma la naturalezza con cui quelle cose accadevano era pressocchè la stessa, così come la sensazione di essere nati per fare quello. Lo sguardo che gli rivolse, quindi, era cristallino, il blu che risplendeva come la superficie del mare all’alba, una muta comprensione delle sue parole, accompagnato da un sorriso quasi dolce.
Presa dalla concitazione del momento e dal desiderio di prendere un po’ in giro il Tassorosso, Tisifone era passata automaticamente al “tu” senza neanche rendersene conto, sintomo di quanto si trovasse a suo agio con l’altro e di come fosse pronta, almeno a livello inconscio, ad ammetterlo a se stessa. Per fortuna, il ragazzo non le fece notare quella sorta di lapsus, risparmiandole un enorme imbarazzo e un conseguente e molto probabile irrigidimento poco naturale.

Madame Piediburro, l'incubo di ogni ragazzo... non ce la vedo proprio seduta lì a prendere un thè tra pizzi e merletti, ma se volesse fermarcisi per uno spuntino pomeridiano, prometto di non vomitare e di comportarmi da vero gentiluomo.

Ma come? Una dama dell’ottocento come me si troverebbe solo a proprio agio in un luogo del genere - commentò, mettendo su un’espressione mortalmente seria e vagamente indignata, unico segno che stava mentendo era il fremere leggero delle sue narici, dettaglio che solo chi la conosceva bene avrebbe potuto cogliere – E sono certa che lei sarebbe perfetto nel ruolo del gentiluomo intento a bere te e a ….

Il suo tentativo di continuare quella scena, già pericolosamente messo a rischio dall’assurdità delle parole che stava dicendo, fu mandato a monte dalla risata che scaturì dalla gola di Lucas che finì per contagiarla.

No no, non si preoccupi Lucas… mille volte meglio una buona burrobirra con dello zenzero ai TreManici per delle patatine per fare uno spuntino.

Lo rassicurò quindi, mentre la risata si andava affievolendo: il fatto di essere una strega purosangue non le impediva di apprezzare quel tipo di spuntino.

In realtà devo confessare la mia totale ignoranza in materia... per scegliere il ristorante nel quale cenare stasera ho fatto un bel po' di ricerche tra i ragazzi della scuola così da capire quale fosse il posto migliore dove portarla, sono persino arrivato a chiedere agli elfi domestici se conoscevano i suoi gusti... un genio del crimine, non trova?


Molto Serpeverde da parte sua, in effetti. E sono curiosa di sapere a cosa l’hanno portata le sue ricerche, anche se temo dovrò attendere l’ora di cena.

Commentò con una nota di dispiacere nella voce, come se davvero volesse sapere cosa mai studenti e elfi domestici aveva potuto dire sulle sue preferenze culinarie, considerato che da quando era giunta a Hogwarts quella era la prima volta in assoluto che aveva in programma di cenare fuori con qualcuno. Per il resto aveva consumato i suoi pasti in Sala Grande mangiando quello che avevano cucinato gli elfi domestici, concedendosi di cucinarsi dei piatti ad hoc nella cucina dei Professori solo poche volte e sempre rigorosamente da sola.

Speriamo solo che alla fine ne sarà valsa la pena.


Solo il tempo ce lo saprà dire e ora, mi sembra abbiamo un’altra priorità a cui dedicare la nostra attenzione.

Disse, fermandosi di fronte a un negozio con due enormi vetrate poco appariscenti, che mostravano l’una un enorme terrario in cui erano contenuti vari specie di serpenti e l’altra delle gabbie con degli animaletti di piccole taglie come topolini, rospi e criceti. L’insegna sopra la loro testa, che ondeggiava spinta dal vento, recitava “Serraglio Stregato – Filiale di Hogsmeade”.

Pronto per tuffarsi in questa piccola avventura?

Gli chiese, dando un pacca di incoraggiamento sulla mano che lui teneva sul suo braccio, prima di spingere, con l’altra, la porta del negozio e accompagnando il ragazzo al suo interno che, a differenza delle vetrine, assomigliava a una via di mezzo tra uno zoo babbano e la sala d’attesa di un magiveterinario. La stanza era allargata magicamente e divisa in zone che ricreavano gli habitat naturali degli animali che vi si trovavano, separati dai clienti da una barriera magica innalzata a sicurezza di tutti, umani e animali. Vi erano alberi su cui scorrazzavano furetti,scoiattoli, koala oppure stavano appollaiati gufi, civetti, pipistrelli, mentre cuccioli di volpe, cane, lupo, iena, leone e pantera correvano libera su quelle che sembravano praterie.


Posso esservi d’aiuto?


Chiese loro una giovane donna dai capelli biondi, un paio di occhiali da vista enormi e un misto di piume di animali diversi sulla testa e sulle spalle, dettagli questi di cui lei non sembrava curarsi. Tisifone si volse verso quella voce, raddrizzò la schiena, ad assumere una posa distaccata, iniziando a far scivolare lentamente il braccio lontano dalla presa di Lucas, per dargli modo di aggirarsi per il negozio liberamente.


Lucas, forse è il caso di avvalersi dell’esperienza della signorina – disse con un tono di voce freddo, sia che lui si fosse opposto che l’avesse fatta fare – o preferisce provare da solo?

Gli domandò, rivolgendogli un piccolo sorriso, che subito sparì quando tornò a rivolgere la propria attenzione alla commessa. Il fatto che le piacesse stare con Lucas e la sua presenza la ammorbidisse non poco, non impediva a Tisifone di reindossare la propria maschera quando si relazionava con gli altri, sempre educata ma fredda e distaccata.
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Messaggioda Lucas » 21/05/2012, 18:43

Lo sguardo che Tisifone gli aveva rivolto era stato, per sua fortuna, limpido e sereno, come a volergli far comprendere che capiva come lui si fosse sentito nei confronti della Trasfigurazione, che non aveva parlato a vanvera come un pazzo e che forse, almeno in quel senso, i due erano sulla stessa lunghezza d'onda.
Per questo l'argomento della conversazione si era spostato dal lavoro ai luoghi da visitare, ed in particolare su Madame Piediburro che, secondo la Tisifone versione ottocento, sarebbe stata perfetta per entrambi.

Ma come? Una dama dell’ottocento come me si troverebbe solo a proprio agio in un luogo del genere.
E sono certa che lei sarebbe perfetto nel ruolo del gentiluomo intento a bere te e a ….


Peccato non poter finire la frase, ma Lucas non riuscì proprio a trattenere la risata che sgorgò copiosa e naturale dalle labbra, finendo per contagiare anche la donna accanto a sé che non riuscì quindi a continuare la messinscena di perfetta gentildonna ottocentesca.

No no, non si preoccupi Lucas… mille volte meglio una buona burrobirra con dello zenzero ai TreManici e delle patatine per fare uno spuntino.

Ottima scelta, anche se temo finirebbero per rovinarci la cena...
Vorrà dire che lo terrò a mente per la prossima uscita.


Commentò Lucas con un sorriso sghembo dall'aria divertita e furbetta: era implicita, in quelle parole, la volontà di uscire nuovamente con lei a mangiare qualcosa, magari non per forza dopo aver girato un po' di negozi, ma per il semplice gusto di uscire proprio per passare un po' di tempo insieme di fronte a BurroBirra e patatine.

Molto Serpeverde da parte sua, in effetti. E sono curiosa di sapere a cosa l’hanno portata le sue ricerche, anche se temo dovrò attendere l’ora di cena.

In realtà non lo so proprio, visto gli elfi si sono dimostrati così dispiaciuti di non sapermi dare alcun indizio riguardo ai suoi gusti alimentari da riempirmi le braccia di biscotti fatti da loro... - rispose Lucas ridacchiando e scuotendo la testa con aria divertita - Per quanto riguarda gli studenti, il giudizio su dove poter andare a mangiare da queste parti è stato unanime, quindi... diciamo che sono abbastanza fiducioso.

Ed il sorriso che le rivolse sembrava davvero speranzoso, non tanto di fare bella figura quanto di permetterle di mangiare qualcosa di buono e che possibilmente le piacesse: certo, solo il tempo avrebbe potuto dare al giovane uomo le risposte che cercava, quindi meglio concentrarsi su altro... come il negozio di fronte al quale erano arrivati.
Il "Serraglio Stregato", luogo dove forse Lucas avrebbe potuto trovare un compagno animale adatto a lui.

Pronto per tuffarsi in questa piccola avventura?

Sono nato pronto, Tisifone.

Rispose lui facendole l'occhiolino, sperando che l'altra ricambiasse quel suo gesto di complicità prima di entrare insieme all'interno del negozio: era grande, molto più di quanto Lucas si potesse aspettare, e all'interno ogni zona sembrava ricreare perfettamente l'habitat naturale delle specie animali che si trovavano presenti lì.

Posso esservi d’aiuto?

La voce di una donna dall'aspetto alquanto singolare attirò per qualche istante l'attenzione dell'uomo, al quale però non sfuggì il repentino cambiamento nel tono, nel portamento e nello sguardo della collega che aveva accanto: evidentemente, per quanto si trovasse a proprio agio con lui, in pubblico Tisifone non riusciva a lasciarsi andare e doveva a tutti i costi sembrare fredda e distaccata verso il resto del mondo.

Lucas, forse è il caso di avvalersi dell’esperienza della signorina... o preferisce provare da solo?

Credo che potremmo intanto dare un'occhiata da soli... ma prometto di chiamarla non appena avrò bisogno d'aiuto.

Si rivolse direttamente alla signorina che si era offerta di aiutarli, ed il sorriso che le rivolse sembrò bastarle per convincerla ad allontanarsi senza sentirsi offesa o risentita per la scelta di Lucas di non sfruttare le sue conoscenze degli animali: una volta che la donna si fosse allontanata abbastanza, il docente di Trasfigurazione si volse nuovamente verso Tisifone, rivolgendo a lei un altro sorriso, questa volta meno abbagliante ma sicuramente più complice ed anche... intimo.

Che ne dice Tisifone, da dove cominciamo?
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Messaggioda Tisifone » 21/05/2012, 21:13

Ottima scelta, anche se temo finirebbero per rovinarci la cena...
Vorrà dire che lo terrò a mente per la prossima uscita.



Il modo con cui Lucas avanzò quell’idea di un secondo appuntamento era così naturale e spontaneo che Tisifone non riuscì ad articolare una frase di senso compiuto che fosse ironica o quanto meno scettica sulla possibilità che i due uscissero una seconda volta.

Stai completamente abbassando la guardia, milaja.

La rimproverò la sua coscienza con la voce di Demetri, ricevendo in cambio una scrollata di spalle mentale, mentre all’esterno Tisifone si limitò a sollevare un sopracciglio dubbioso che contrastava in pieno con il ghigno divertito che le comparve sul viso. Ghigno che si accentuò quando il collega le raccontò le peripezie che aveva dovuto affrontare per scoprire dove portarla a cena quella sera, giusto perché non doveva essere nulla di premeditato.

In realtà non lo so proprio, visto gli elfi si sono dimostrati così dispiaciuti di non sapermi dare alcun indizio riguardo ai suoi gusti alimentari da riempirmi le braccia di biscotti fatti da loro... Per quanto riguarda gli studenti, il giudizio su dove poter andare a mangiare da queste parti è stato unanime, quindi... diciamo che sono abbastanza fiducioso.

Hummm credo che la sua voglia di dolce allora sarà soddisfatta per molto molto tempo… - Commentò ironica, riferendosi a quello che le aveva detto la sera precedente sul suo bisogno di mangiare qualcosa di dolce a metà giornata.- E i nostri studenti sono famosi per essere dei buongustai.


Disse come se quel piccolo dettaglio disponesse a favore della sua scelta. L’argomento cena venne presto accantonato, visto che nel frattempo erano giunti al negozio magico di animali, meta principale di gita di quel giorno.

Sono nato pronto, Tisifone.

Affermazione che vuole essere messa alla prova.

Pensò istintivamente, e per fortuna riuscì a non dar vita a quel pensiero, perché in caso contrario sarebbe di sicura morta per autocombustione. Nonostante questo fu lo stesso scioccante per lei ritrovarsi a formulare pensieri maliziosi e provocanti come non le accadeva da anni. Ricambiò l’occhiolino di Lucas, prima di aprire la porta ed entrare in quel fantastico zoo: per quando Cura delle Creature non fosse la sua materia preferita, Tisifone adorava qualsiasi tipo animale, soprattutto i felini, anche se per lei aveva scelto dei famigli totalmente differenti.

Credo che potremmo intanto dare un'occhiata da soli... ma prometto di chiamarla non appena avrò bisogno d'aiuto.

Per un qualche motivo che non si seppe spiegare, la risposta che il Tassorosso diede alla commessa le fece molto piacere, cosa che la spinse a rilassare la postura anche se avvertì una punta di un qualcosa quando lo vide sorriderle per convincerla ad allontanarsi. Sentimento strano che si dissolse nel momento in cui quel suo sorriso venne rivolto a lei, anche se aveva qualcosa di diverso, più caldo, quasi complice che la fece sentire stranamente contenta, anche se dal suo viso trasparì solo un leggero sollievo.

Che ne dice Tisifone, da dove cominciamo?

Hummm… non so perché ma non credo che lei sia tipo da volatile, oltre che da rettile… - mormorò lei, aggirandosi con passo lento all’interno del negozio, spostando lo sguardo dal ragazzo accanto a lei ai diversi animali presenti nel negozio – forse potremmo provare con un…

Non riuscì a terminare la frase perché qualcosa o meglio qualcuno aveva completamente attirato la sua attenzione: un cucciolo di pantera nera appoggiato sulle zampette davanti che li guardava con i suoi occhi celesti.

Immagine


Istintivamente Tisifone si chinò davanti a quel cucciolotto, allungando la mano con il tentativo, ovviamente andato a vuoto, di poter accarezzare quel manto di un nero lucente, ipnotizzata da quegli stupendi occhi. Lentamente girò la testa e incrociò lo sguardo di Lucas, perdendosi per un secondo nei suoi di occhi azzurri.

Avete la stessa espressione…- tenera era la parola che avrebbe voluto pronunciare ma le rimase bloccata in gola. E se anche il ragazzo si fosse avvicinato, la pantera avrebbe voltato la testa per guardarlo in viso.

Peccato che questo tipo di animali sia un po’ troppo .. grosso per poter essere accolto a Hogwarts…

Commentò, con il tono di voce leggermente triste. Non sapeva se quel tipo di animale sarebbe piaciuto a Lucas o meno, né se ci sarebbe stato feeling tra loro due, ma sicuramente la taglia dell’animale rappresentava un grosso problema.

Se mi permette - la interruppe la commessa con un tono di voce sgradevole che lasciava trasparire il suo disamore nei confronti di Tisifone – E’ un esemplare nato in cattività, rimasto orfano quasi subito e giunto da me quando aveva solo quattro giorni per salvarlo da morte certa- raccontò, rivolgendosi solo ed esclusivamente a Lucas, come se la Divinante non esistesse - Purtroppo per poterlo tenere e vendere come animale da compagna la sua fisiologia è stata alterata magicamente in maniera irreversibile. – e il tono della donna divenne leggermente triste – Ho dovuto inibire la sua voglia di cacciare e limitare la sua crescita a massimo 6 anni in modo che non superi i 55 – 60 kg di peso. Così può stare in mezzo alla gente senza creare grossi danni e non ci si deve liberare di lei una volta cresciuta come invece fanno molti babbani.

Finita la sua spiegazione la commessa rimase dietro di loro in attesa di una qualche reazione da parte del ragazzo.
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