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Quest n° 6: La Stanza Nascosta

Svolgimento delle Quest

Messaggioda Sandyon » 22/03/2015, 22:19

BIBLIOTECA DI HOGWARTS

M.A.G.O. , G.U.F.O. , avanzamento di anno scolastico.
Di qualsiasi prova si trattasse, metteva ugualmente a rischio la salute mentale di chiunque ci si stesse preparando.
Indubbiamente gli esami ostici erano quelli che preoccupavano di più, ma ogni sfida scolastica era tarata per l'età dello studente in questione, quindi anche chi si stava preparando a passare dal primo al secondo anno avrebbe potuto trovare uguali difficoltà a prescindere.
Quella sera di Dicembre, il dieci per l'esattezza, quattro allievi di Hogwarts avevano deciso di studiare tutti assieme all'interno della biblioteca, incontrandosi poco dopo pranzo per fare un bel full immersion e aiutarsi a vicenda. Il tavolo dove erano seduti si trovava in un punto un po' isolato e il silenzio ormai regnava sovrano non tanto per il luogo in sé per sé, quanto per l'ora, le 18:28, nella quale nessuno più popolava quella fonte inesauribile di conoscenza, attendendo solo il tanto agognato momento della cena.
Jorge Alvares aveva appena preso l'ultimo tomo da consultare prima di dichiarare conclusa per quel giorno la sua sessione di studi intensivi, aprendolo circa a metà per iniziare a leggere il capitolo che gli interessava maggiormente, ignaro che da sotto al libro penzolasse un piccolo foglietto dall'aspetto consunto e usurato, molto antico, di pergamena soffice, visibile soltanto da Caroline Priscilla O'Neill, l'amica che gli sedeva di fronte.
Quel foglietto era davvero molto ma molto strano: al suo interno era scritta una frase apparentemente stupida e senza senso, ma era davvero così?

"Piano Piano avanzo di Sette dal Mezzogiorno alla Mezzanotte.
Là dove le ombre si congiungono all'Ora Prima, sposto la materia come un orologio rotto.
Fermo all'Attimo degli Attimi, libero la via verso l'Otto Nascosto.
"Palatium Mirabile", le parole che odo nell'aria.
"


Victoria Randall, intanto, osservando l'autore del libro preso dal Delfinazzurro, poté ricondurre il nome ad uno dei suoi studi di Storia risalenti alla settimana precedente: Arthur Topeal Vladimius Mordenkainen, uno dei più grandi e controversi individui apparsi durante il periodo che andava dal 2010 al 2070, ex docente di Alchimia proprio lì ad Hogwarts dal 2036 al 2039, licenziato poi per motivi ancora oggi sconosciuti. Brianna Wollis intanto, seduta vicino all'amica Tassorosso, non poté non ricollegare la frase "Attimo degli Attimi" ad una spiegazione del professor Trigger del giorno precedente, ricordando che il professore aveva parlato di "Attimo degli Attimi" come momento esatto di perfetta collisione tra QUATTRO corpi celesti specifici (meteora, pianeta, asteroide e frammento lunare), i quali davano il via a SETTE esplosioni una di seguito all'altra per poi creare a loro volta DUE masse solide stabili e più dure del diamante.
Possibile quindi che fosse un messaggio in codice? Un messaggio segreto e cifrato? Analizzandolo con maggiore attenzione, forse la futura investigatrice avrebbe potuto capire anche molto di più... La domanda però era: i quattro ragazzi avevano voglia di gettarsi in quella strana avventura oppure uno di loro avrebbe preferito tirarsene fuori?

Caroline Priscilla deve tirare tre volte il d20, sommando prima Elaborazione, poi Perspicacia ed infine Sesto Senso.
Se sommando tutti quanti i risultati in totale riuscirà ad oltrepassare il 75, allora arriverà a questa conclusione da sola:

Piano Piano avanzo di Sette dal Mezzogiorno alla Mezzanotte.

Traduzione: Il Settimo Piano di Hogwarts, tra la colonna chiamata "di Mezzogiorno" e quella definita "di Mezzanotte".

Là dove le ombre si congiungono all'Ora Prima, sposto la materia come un orologio rotto.

Traduzione: Recarsi lì all'una di notte, osservando l'ombra creata dalle due fiaccole presenti sulle colonne, l'orologio ancora non è spiegato.

Fermo all'Attimo degli Attimi, libero la via verso l'Otto Nascosto.

Traduzione: La spiegazione di Brianna le fornisce come indizi i numeri 4-7-2 ma non comprende cosa sia l'Otto Nascosto.

"Palatium Mirabile", le parole che odo nell'aria.

Traduzione: Forse è una formula magica o una parola d'ordine per avere accesso a qualcosa di specifico ma per ora ignoto.

Qualora non riuscisse a fare più di 75, allora alla soluzione ci arriverà assieme all'aiuto di tutto il gruppo.
Il MagiAmuleto è ATTIVO per UN SOLO TIRO.


Ricordo che per ogni azione concedo MASSIMO 48 ore di tempo, non di più, altrimenti andrò avanti senza aspettare, salvo l'essere stato contattato privatamente e avvertito di un ritardo per cause di forza maggiore. L'ordine attuale è: Caroline Priscilla, Victoria, Brianna e Jorge, ma mi riservo di modificarlo di volta in volta durante quest in corso. Per qualsiasi dubbio o problema, potete mandarmi un MP. Buon Gioco.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 23/03/2015, 21:21

[10 Dicembre 2109 - Biblioteca - Ore 18:28]


Il lupo mannaro si differenzia da un lupo normale per le seguenti caratteristiche...


L'ultimo ripasso prima dell'inizio degli esami stava procedendo abbastanza bene e spedito per la Tassorosso e il suo gruppo di amici/compagni di studio, che si erano chiusi poco dopo pranzo in Biblioteca per studiare tutti quanti insieme. Lei e Jorge avrebbero affrontato i M.A.G.O. quell'anno, Victoria i G.U.F.O. e Brianna gli esami di passaggio anno, ma un ripasso serviva a tutti quanti in maniera equa, specie ai due ragazzi del settimo anno.
Studiare insieme a ragazzi più piccoli poteva sembrare controproducente, ma in realtà non era così: a volte poteva capitare che qualche argomento degli anni precedenti fosse sbiadito col tempo e allora ecco pronte due giovani menti che potevano rinfrescare loro la memoria o almeno così era per la O'Neill, che si sentiva davvero fortunata a poter passare quel pomeriggio assieme a Vicky e Brianna.
Aveva iniziato il ripasso dalle materie più difficili per lei (Pozioni e Storia della Magia) per poi andare a scalare con quelle delle quali si sentiva più ferrata e tranquilla. L'ultimo libro che aveva preso sotto mano era quello di Difesa Contro le Arti Oscure, guardando le illustrazioni delle varie creature magiche ostili ai maghi e provando a ricordare a memoria nome, habitat, aspetto fisico, poteri ed effetti collaterali su chi avesse avuto la sfortuna di incontrarli.
A dire il vero, dopo quattro ore di ripasso ininterrotto, l'irlandese avrebbe voluto buttare all'aria tutti i libri e godersi un sano break a base di cioccolata calda e biscottini al burro. Ma aveva imposto a sè stessa di non lasciarsi distrarre troppo dalle tentazioni golose dei dolciumi per concentrarsi solo ed esclusivamente sullo studio.
Questo non le impediva però di alzare di tanto in tanto gli occhi e di osservare il proprio migliore amico che si trovava seduto di fronte a lei, prendendo in mano un altro libro e iniziando a leggerlo come se nulla fosse. Lo invidiava a volte per la sua costanza (caratteristica che in determinate occasioni mancava alla O'Neill) e al tempo stesso non riusciva a fare a meno di pensare a quello che Vergil le aveva rivelato e a come si sarebbe sentito il delfino se avesse scoperto che la sua migliore amica le stava tenendo nascosto un segreto di quella portata.
Scosse brevemente la testa, cercando di togliersi quei pensieri di torno: doveva solo studiare, solo un ultimo sforzo e poi avrebbe potuto sognare che cosa ci sarebbe stato di buono da mangiare quella sera a cena o concentrare i propri pensieri (ma solo per poco tempo) su Axell.

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Si lasciò sfuggire un sospiro scocciato, sistemandosi una fascetta attorno ai capelli biondo platino per tenere meglio ferme le due code laterali con le quali aveva sistemato la propria acconciatura. Era da quella mattina che indossava la divisa scolastica, con tanto di spilla da prefetta (i propri doveri prima di tutto), una spilla che, a quanto pare, le avrebbe permesso di rimanere a scuola anche dopo il diploma per adempiere ai propri obblighi scolastici. Da un lato era tanto di guadagnato per la Tassorosso, che non solo avrebbe ritardato l'addio nei confronti dell'amico Vergil, ma avrebbe anche potuto "tener d'occhio" Victoria in vece del fratellone. In realtà le intenzioni della tassetta erano quelle di assicurarsi che la Draghessa stesse bene e avesse sempre al suo fianco un'amica sulla quale contare (ovvero lei) in un periodo difficile della sua vita, visto che avrebbe vissuto una storia a distanza col proprio fidanzato. L'altro lato della medaglia però l'avrebbe portata ad allontanarsi fisicamente da Jorge, cosa che in sette anni di scuola non le era mai successo, se non per brevissimi periodi. Allora, quando pensava alla sua vita senza avere il delfino al proprio fianco, l'assaliva l'angoscia e la tristezza che potevano solo derivare dall'abitudine di avere il portoghese sempre vicino.
Stava rimuginando ancora su quei pensieri (mandando quindi a quel paese il ripasso di Difesa) quando un foglio di pergamena che spuntava dal libro tenuto in mano da Jorge attirò la sua attenzione all'istante, così come la strana frase scritta su di essa.

Piano Piano avanzo di Sette dal Mezzogiorno alla Mezzanotte.
Là dove le ombre si congiungono all'Ora Prima, sposto la materia come un orologio rotto.
Fermo all'Attimo degli Attimi, libero la via verso l'Otto Nascosto.
"Palatium Mirabile", le parole che odo nell'aria.


Lesse ad alta voce, senza pensarci, facendo sì che tutti sentissero quell'indovinello in apparenza complicato, prima di alzare gli occhi su Jorge e sul resto del gruppo.

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Davvero strano...
Fammi dare un'occhiata più da vicino!


Qualsiasi scusa era buona per non studiare? Probabilmente sì, ma in quel momento l'irlandese non stava pensando ad un espediente per non rimettersi più sui libri, quanto alla curiosità che immediatamente l'aveva spronata a concentrarsi su quel fogliettino di carta, spinta forse dal neo nato animo da investigatrice. Era un indovinello di tutto rispetto, non c'era dubbio, ma in fondo non così complicato da non poter essere risolto focalizzandosi attentamente su di esso. Diede una breve occhiata al nome dell'autore del libro, ricordando (un po' vagamente in realtà, avrebbe avuto bisogno dell'aiuto di Victoria per ricordarsi ogni singola informazione su quell'autore) che si trattava di un alchimista, un tempo professore della medesima cattedra proprio lì ad Hogwarts.

Piano Piano avanzo di Sette dal Mezzogiorno alla Mezzanotte.


Mezzanotte e Mezzogiorno...non erano forse i nomi di due colonne presenti proprio al Settimo piano? Era facile per la tassetta arrivare a quella conclusione, visto che grazie alla ronda era costretta a girare praticamente per tutto il castello. Alla fine si venivano a sapere tante cose, come appunto i nomi di quelle due colonne, nomi che Cappie aveva sempre trovato abbastanza strani da dare a due elementi architettonici puramente decorativi. Con lo sguardo pensieroso e riflessivo, la tassetta andò avanti a leggere, incurante (almeno per il momento) dei compagni di studio, che probabilmente avrebbero potuto stranirsi nel vederla concentrarsi così tanto su un apparente e insulso foglio di carta.

Là dove le ombre si congiungono all'Ora Prima, sposto la materia come un orologio rotto.


L'Ora Prima...l'ora prima era l'una di notte, e di questo ne era più che sicura (grazie tante Estelle Moreau per le lezioni di Babbanologia), mentre a cosa si riferiva il testo quando parlava di "ombre"? Cercava di visualizzare nella propria mente la forma delle colonne e qualsiasi elemento presente su di esse: non ci volle molto per ricordare che vi erano presenti due fiaccole che spesso gettavano delle ombre sul pavimento e sul muro. Forse per qualche strano scherzo del destino, accadeva qualcosa di particolare all'una di notte? L'orologio invece non riusciva proprio a comprendere che cosa volesse significare.

Ehi ragazzi, smettete di studiare un attimo e sentite qua!
Forse questo indovinello vuole dirci che c'è qualcosa al Settimo piano!


Andò avanti nella rilettura, questa volta però sapeva di aver catturato (o quasi) l'attenzione dei suoi compagni di studio, perchè l'indovinello non era più rivolto solo a sè stessa ma anche agli altri.

Fermo all'Attimo degli Attimi, libero la via verso l'Otto Nascosto.


Otto è scritto con la lettera maiuscola, quindi forse il numero significa qualcosa...ma Attimo degli Attimi?
Che roba è?


Solo grazie all'aiuto di Brianna, la O'Neill riuscì ad aggiungere ulteriori indizi, strappando un pezzo di pergamena bianco dai suoi appunti personali e segnandosi tutto quello che aveva compreso o creduto di comprendere grazie al proprio ingegno e all'aiuto degli amici.

Grazie Bri, meno male che ci sei tu! Ecco, questa è una cosa che devo ricordarmi di fare: ripassare per bene Astronomia!- rise, mentre scriveva, per poi sintetizzare al resto del gruppo quello che aveva pensato fosse importante della spiegazione della Wollis -Quindi, credo che l'autore abbia voluto porre l'accento sui numeri...perciò il quattro, il sette e il due...ma l'otto nascosto? Proprio non riesco a capirlo!
Aaah che cavolo...vabbè, andiamo avanti!


Non si stava preoccupando di abbassare troppo la voce perchè per fortuna a quell'ora la biblioteca era deserta e Madame Berfort era troppo occupata a sistemare alcuni libri nella Sezione Proibita per fare caso alle chiacchiere dell'irlandese.

"Palatium Mirabile", le parole che odo nell'aria.


Questa era facile da capire: ad Hogwarts ogni Sala Comune possedeva una propria parola d'ordine per permettere alle persone di entrare all'interno. La Tassorosso era molto portata a credere che si trattasse quindi della medesima cosa, anche se avrebbe potuto averne conferma solo andando a controllare quel luogo di persona. Magari c'era un quadro particolare, come quello che ti permetteva di accedere alle cucine di Hogwarts, che si apriva solo con quella formula magica. Oppure "Palatium Mirabile" si riferiva ad una sorta di incantesimo o a qualcosa in particolare. Dopo aver dato una breve spiegazione di quelle che erano le sue supposizioni, Cappie fissò i due Delfini e la Draghessa, provando a vedere se anche loro sentissero la stessa eccitazione e adrenalina che stava provando lei in tutto il corpo.

Credete che sia solo un pezzo di carta qualsiasi oppure...ci sta davvero dicendo che c'è qualcosa da trovare?
Mi piacerebbe tanto andare a vedere cosa succede all'una di notte al settimo piano...forse niente, però insomma, tentare non nuoce no?
Palatium Mirabile... secondo voi cosa può significare?


Sperava che gli altri la supportassero in quella sua piccola evasione dallo studio. In caso contrario...beh, nessuno le impediva di fare un giro di ronda extra dalle parti del settimo piano, giusto?

Spoiler:
d20:9/7/11 + Elaborazione: 10 + Intuito(P): 22 + Intuito(S): 20 =79

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Messaggioda Victoria » 23/03/2015, 23:52

[handwriting]
• Venerdì _ Dicembre, 10 _ 2109 _ ore 18.31 _ Biblioteca di Hogwarts •


Studiare non era mai un'attività particolarmente divertente -non di venerdì sera e così a ridosso della cena- ma farlo con altre persone rendeva il tutto di sicuro più tollerabile: se poi si considerava chi fossero le altre persone, il divertimento aumentava; primo tra tutti, Jorge Alvares, il suo ragazzo in procinto di lasciare la scuola e cominciare la sua vita da adulto. Poi la migliore amica di lui, nonché anche amica di Victoria, Cappie O'Neill, anch'ella pronta per i M.A.G.O. ma, grazie al suo ruolo di Prefetta, ancora autorizzata a rimanere nel Castello; ed infine Brianna Wollis, una Delfinazzurro che la Randall aveva conosciuto solo quel pomeriggio, ma che le sembrava una ragazza simpatica e gentile, di appena un anno più piccola rispetto all'americana.
Erano lì dentro da ore, ma di sicuro l'essere circondati da scaffali pieni di libri favoriva la concentrazione generale, e questo dava un senso al pomeriggio speso con la schiena ricurva verso i tomi aperti, con gli occhi che ormai bruciavano e le tempie che chiedevano pietà visto che ormai avevano preso a battere a ritmo di samba: chiaramente poter stare accanto ad Jorge era un bel palliativo per il dolore alla testa, almeno per Victoria, visto che ultimamente erano stati poco insieme.
Lei doveva studiare, lui pure, e la Draghessa aveva sempre trovato più proficuo per entrambi immergersi nel ripasso con persone dei loro stessi anni, così da poter procedere più spediti: tuttavia, dopo il tempo passato con gli altri, l'americana aveva dovuto ricredersi ed ammettere che, in effetti, l'idea di Cappie di studiare insieme seppur appartenendo ad anni scolastici diversi era stata a dir poco geniale -oltre ad averle permesso di passare più tempo col fidanzato e di conoscere una persona nuova e positiva come Brianna.
Insomma, al di là di tutto quell'estenuante full immersion nella cultura magica non era stata poi tanto disastrosa per Victoria, che si sentiva decisamente più tranquilla riguardo ai G.U.F.O.; a pensarci bene, mentre leggeva l'ultimo paragrafo del capitolo sull'Asperi di Cura delle Creature Magiche, la cosa che più le interessava al momento era mettere qualcosa nello stomaco, poi togliersi i vestiti, infilarsi il pigiama e farsi una lunga, lunghissima dormita: sapendo di dover passare tutto il pomeriggio in Biblioteca, l'americana aveva optato per un abbigliamento comodo ma comunque femminile, giusto per non sfigurare accanto al fidanzato. Jeans attillati quindi, coperti dal piede a metà polpaccio da un paio di stivali a tacco basso, sopra una canottiera nera scollata -era soggetta a frequenti vampate di calore nei giorni più vicini a quel periodo- e piuttosto lunga, e sopra ancora un morbido maglioncino di lana con scollo a V ed una fila di bottoncini di madreperla sul davanti; aveva completato il suo look con un paio di orecchini vistosi -li adorava, così come gli smalti colorati- capelli sciolti e mossi, ed una collanina con un amuleto come ciondolo, uno di quelli che portavano fortuna perché possedevano, al loro interno, una goccia di Pozione Felix Felicis -e viste le quattro ore di studio che le si erano prospettate davanti al momento di vestirsi, la Randall aveva concluso che una carica positiva le sarebbe decisamente servita; dulcis in fundo, la borsa contenente i libri, la bacchetta, una bottiglietta piena di tè alla pesca ed la sciarpa coi colori della propria Casata, la cui tracolla era stata appoggiata allo schienale della sedia.
Mentre riportava alcuni appunti su un block-notes con la sua biro multicolore -non ce la faceva proprio ad usare piuma, pergamena ed inchiostro, non al di fuori delle ore di lezione- improvvisamente la voce di Cappie raggiunse le sue orecchie, facendole alzare lentamente lo sguardo.

Piano Piano avanzo di Sette dal Mezzogiorno alla Mezzanotte.
Là dove le ombre si congiungono all'Ora Prima, sposto la materia come un orologio rotto.
Fermo all'Attimo degli Attimi, libero la via verso l'Otto Nascosto.
"Palatium Mirabile", le parole che odo nell'aria.


Victoria la fissò per un breve istante, alzando le sopracciglia con aria perplessa.

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Scusami?
Il troppo studio ti sta facendo dare i numeri, Cappie?
-le domandò con una bonaria presa in giro, anche se un po' l'avrebbe capita; non appena vide il foglietto che aveva in mano, il suo sguardo si fece più attento- Dove hai preso quel foglietto?

Il colpevole, l'avrebbe scoperto di lì a poco, era il libro che si trovava nelle mani di Jorge, e che la Tassorosso afferrò per studiare meglio: potendolo guardare da una posizione più comoda rispetto alla precedente, essendo ora di fronte a sé, la Randall corrugò la fronte con aria concentrata.

Conosco l'autore di quel libro, l'ho studiato per Storia della Magia... -disse ad alta voce, ancora pensierosa- Arthur Topeal Vladimius Mordenkainen, è un ex Docente di Alchimia che ha lavorato ad Hogwarts per tre anni, dal 2036 a 2039, ma è stato licenziato per motivi sconosciuti... -non ricordava altro, e non sapeva nemmeno quanto quelle informazioni potessero essere utili, ma se non altro una cosa era sicura: il ripasso aveva dato i suoi frutti!

'Questo dovrebbe essere un ottimo incentivo per spingermi a studiare ancora, quindi ora mi riconcentro e--'

Ehi ragazzi, smettete di studiare un attimo e sentite qua!
Forse questo indovinello vuole dirci che c'è qualcosa al Settimo piano!


... e un cavolo!
Cappie sembrava aver deciso di condividere quelle che per Victoria erano solo parole senza senso col resto del gruppo: non solo, ma lentamente cominciò ad analizzarle -dimostrando tra l'altro ottimi dote investigative- grazie anche all'aiuto di Brianna e ad uno spiccato sesto senso.

Credete che sia solo un pezzo di carta qualsiasi oppure...ci sta davvero dicendo che c'è qualcosa da trovare?

Quella domanda, posta a tutti alla fine di una prima analisi dell'indovinello strampalato -così aveva deciso di rinominarlo la Randall- le provocò un sottile brivido lungo la schiena, al punto da spingerla a indossare il golfino pesante e spostare lo sguardo su Jorge prima, e poi su Brianna e Cappie, per capire quali fossero le loro intenzioni.

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Mi piacerebbe tanto andare a vedere cosa succede all'una di notte al settimo piano...forse niente, però insomma, tentare non nuoce no?
Palatium Mirabile... secondo voi cosa può significare?


È latino... -mormorò Victoria, dopo un breve sospiro- significa "Palazzo Magnifico", o almeno questa è la traduzione letterale, non so se ci siano altri significati nascosti dietro. -d'altronde sì, aveva studiato quella lingua morta e sepolta al college babbano frequentato fino all'anno prima, ma si trattava solo di un'infarinatura generale e superficiale.

Sospirò ancora, lanciando una lunga occhiata ad Jorge, a Brianna e a Cappie, che sembrava ben più che intenzionata a lasciar perdere lo studio per dedicarsi a quel nuovo mistero da risolvere, dopodiché alzò lentamente lo sguardo sul fidanzato con aria semi-rassegnata.

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Hai intenzione di farti coinvolgere, vero? -non un rimprovero, affatto, più che altro una constatazione, alla quale sarebbe seguito, in caso di risposta affermativa, un lento ma inconfondibile cenno di assenso da parte dell'americana accompagnato da un sorrisetto leggero- D'accordo... andiamo a scoprire cosa si cela al settimo piano a notte fonda, io ci sto!

E quando mai, a ben pensarci, la Randall si era tirata indietro dal fare qualcosa?

Spoiler:
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Messaggioda Brianna » 25/03/2015, 20:42

[Biblioteca di Hogwarts – 10 dicembre]



Compiti, compiti ed ancora compiti... difficili, sempre più difficili per poter essere promossa anche quell'anno... forse, di li a qualche anno, quei compiti che ora la facevano tanto sudare, li avrebbe trovati semplici, ma ora no... ora erano qualcosa di complicato e difficile da svolgere al meglio e la giovane Brianna voleva mettercela tutta, soprattutto in quelle materie che le riuscivano di meno; così si era data appuntamento con il suo collega Delfino Jorge, la sua amica Cappie e Victoria – che ancora non conosceva benissimo, ma era desiderosa di conoscere meglio - alla Biblioteca per una sessione di studio intensivo... una full immersion insomma; e così, grazie anche all'aiuto dei suoi amici più grandi, sperava di poter capire meglio quei concetti tanto difficili da farsi entrare in testa, sempre che i suoi amici avessero acconsentito ad aiutarla.

Si erano trovati li dopo pranzo, Brianna indossava un paio di jeans molto chiari ed una maglietta azzurra che lasciava intravedere la catenina con la quale portava al collo il magi-amuleto, le 2 spillette magiche che la giovane possedeva erano attaccate alla maglietta ed andavano a mimetizzarsi quasi perfettamente con la le stampe della stessa; qualora avesse avuto freddo una sciarpa di lana con i colori della sua Casata la aspettava all'interno del suo zainetto – assieme all'inseparabile bacchetta - e il giubbotto nero era appeso alla sedia sulla quale era seduta la ragazza per poter studiare.

Per quel giorno aveva deciso di lasciare sciolti i lunghi capelli rossi, che andavano ad incorniciarle il bel viso da adolescente; completavano l'opera un filo di eyeliner e un po di mascara ad aprire lo sguardo e valorizzare quindi gli occhi azzurri della ragazza.

Era ormai tardi, e il sole era tramontato da un pezzo, e all'interno della Biblioteca restavano ormai soltanto loro quattro, più Glaedr, il giovane petauro della Delfina che la accompagnava ovunque andasse.

Stava quasi decidendo di chiudere l'ultimo libro, Cura delle Creature Magiche – si era lasciata la sua materia preferita per ultima in modo da essere più concentrata nonostante le ore passate china sui libri – quando venne distratta da alcune parole della Tassorosso

Piano Piano avanzo di Sette dal Mezzogiorno alla Mezzanotte.

Eh? che sta dicendo?

Si chiese mentalmente Brianna mentre alzava lo sguardo stupito sull'amica e la sua attenzione si faceva più concentrata su ciò che aveva da dire la ragazza

Là dove le ombre si congiungono all'Ora Prima, sposto la materia come un orologio rotto.
Fermo all'Attimo degli Attimi, libero la via verso l'Otto Nascosto.
"Palatium Mirabile", le parole che odo nell'aria.


eh?

Scusami? Il troppo studio ti sta facendo dare i numeri Cappie?

La Delfina si girò verso Victoria, quasi dandole ragione con lo sguardo

Dove hai preso quel foglietto?

La domanda della Dragargento non tardò a ricevere risposta, che subito Victoria confermò di conoscere l'autore del libro che Jorge teneva in mano, un autore che, a quanto riferiva la Randall, era stato licenziato per motivi sconosciuti

Questo dovrebbe essere un ottimo incentivo per spingermi a studiare ancora, quindi ora mi riconcentro e...

Hei ragazzi, smettete di studiare un attimo e sentite qua!
Forse questo indovinello vuole dirci che c'è qualcosa al settimo piano!


Mmmm... non so Cappie... magari non è niente – iniziò a dire Brianna mentre prendeva un sorso d'acqua dalla bottiglietta poggiata li di fronte a lei – mi sembra strano un indovinello del genere dentro un libro... però...

Cappie iniziò quindi a cercare di decifrare il biglietto appena trovato

Otto è scritto con la lettera maiuscola, quindi forse il numero significa qualcosa... ma Attimo degli Attimi? Che roba è?

Attimo degli Attimi? Aspetta... l'ho già sentito... - cercò di fare mente locale sul dove aveva sentito quel termine, dimenticando così in quel momento che doveva ancora finire di studiare per concentrarsi completamente sul foglietto che leggeva Cappie – ma si! Ne ha parlato il professor Trigger proprio l'altro giorno!

Si mise a frugare nello zaino e dopo qualche istante tirò fuori i suoi appunti di Astronomia

Ecco qua! - esclamò trionfante, mostrando agli amici i suoi appunti, contenta di poter dare il suo contributo e quindi iniziando a leggere – Attimo degli Attimi: momento esatto di perfetta collisione tra quattro corpi celesti specifici, e cioè tra meteora, pianeta, asteroide, e frammento lunare; questo da il via a sette esplosioni una di seguito all'altra che creeranno a loro volta due masse solide stabili e piu' dure del diamante.

Alzò gli occhi dalla pergamena...

Secondo voi, ha a che fare con ciò che è scritto nel foglietto?

Chiese un po' scettica Brianna al gruppetto che la stava ascoltando

Grazie Bri, meno male che ci sei tu! Ecco, questa è una cosa che devo ricordarmi di fare: ripassare per bene Astronomia!

Di nulla... e per quanto riguarda Astronomia, fidati... è solo perchè ne ha parlato il prof giusto ieri!

Quindi, credo che l'autore abbia voluto porre l'accento sui numeri...perciò il quattro, il sette e il due...ma l'otto nascosto? Proprio non riesco a capirlo!
Aaah che cavolo...vabbè, andiamo avanti

Credete che sia solo un pezzo di carta qualsiasi oppure...ci sta davvero dicendo che c'è qualcosa da trovare?
Mi piacerebbe tanto andare a vedere cosa succede all'una di notte al settimo piano...forse niente, però insomma, tentare non nuoce no?
Palatium Mirabile... secondo voi cosa può significare?


E' latino – iniziò a spiegare Victoria - significa "Palazzo Magnifico", o almeno questa è la traduzione letterale, non so se ci siano altri significati nascosti dietro.

Hai intenzione di farti coinvolgere vero? D'accordo... andiamo a scoprire cosa si cela al settimo piano a notte fonda, io ci sto!

Ma si dai! Andiamo a scoprire se effettivamente quello è un indovinello o solo un semplice foglio di carta!

Rimase un attimo zitta, poi...

Pensate che possa venire anche Glaedr con noi? Starà buono buono sulla mia spalla e non darà fastidio a nessuno... e poi ormai conosce il Castello meglio di me, se vorrà potrà nascondersi.

Brianna non poteva sapere ma, se davvero fossero andati fino in fondo a quell'indovinello probabilmente Glaedr avrebbe dovuto nascondersi per davvero; ma la giovane Delfina, appunto, non poteva saperlo, e per questo, con la leggerezza tipica della sua età, sarebbe partita assieme agli altri quattro amici ed il giovane petauro.

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Messaggioda Jorge » 25/03/2015, 22:07

[Biblioteca – 10 Dicembre 2109 – ore 18.28]


Tzsé, ogni studente di Hogwarts mi invidierebbe se non fosse per le catastrofiche circostanze in cui ci troviamo.

Quel pensiero frivolo dal retrogusto un po’ amaro e un po’ sarcastico attraversò la mente di Jorge mentre, appoggiato all'ultimo scaffale della sezione dedicata all'Alchimia, guardava con orgoglio e affetto verso un tavolino della Biblioteca dove erano sedute Victoria Randal, la sua bellissima fidanzata, Caroline Priscilla O'Neill, la sua elettrica sorellina, e Brianna Wollis, la piccola Ape Maia, come lui stesso l'aveva soprannominata anni prima durante una festa in maschera.

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Erano uno spettacolo per gli occhi e chiunque sano di mente e con gli ormoni funzionanti avrebbe voluto essere al suo posto se non fosse stato per qualche piccolo dettaglio come le montagne di libri, molti dei quali del Delfino, dietro cui erano seminascoste e i rotoli di pergamene pieni di appunti sparsi sulla superficie. Mai come quel giorno, come quelli precedenti e quelli a venire, lo studio non era una scusa per passare un po’ di tempo insieme dopo le lezioni ma la causa predominante di quella riunione. Mancavano meno di due settimane agli esami e per essere certi di non sprecare neanche un secondo avevano deciso di organizzare quelle full immersion comunitarie, spronandosi l'un l'altro a studiare senza divagare. Una sorta di applicazione pratica del motto babbano "l'unione fa la forza", o come erano soliti dire Mark e Kuno, i suoi compagni di stanza, la dimostrazione pratica di quanto fosse masochista. Nessuno dei due, infatti, riusciva a comprendere come facesse a concentrarsi sullo studio con accanto la bionda Draghessa e nel cuore il tic tac dell'orologio che gli segnalava quanto vicini fossero gli esami e, di conseguenza, il momento in cui avrebbe dovuto lasciare il Castello e con esso la sua ragazza.

Semplicemente penso che se dovessi fallire i miei M.A.G.O. non avrei nulla da offrirle quando terminerà gli studi.

Con la famiglia che aveva -amorevole e presente certo ma di estrazione molto ma molto modesta e babbana, senza quindi agganci in nessun campo del Mondo Magico- Jorge era consapevole che se voleva costruire un qualche futuro con Victoria doveva contare solo sulle proprie forze, rimboccarsi le maniche, cosa che a onor del vero aveva sempre fatto, ed essere pronto a qualsiasi sacrificio. Tutta la sua determinazione però non sarebbe bastata quel pomeriggio per spronarlo ad andare avanti con lo studio ancora per molto.


Questo per me é l'ultimo! -affermò quindi posando il tomo appena preso sul tavolo e chinandosi a posare un lieve bacio sul collo alla fidanzata prima di sedersi accanto a lei - Se leggo qualche altra teoria alchemica alternativa il mio cervello finirà per trasmutarsi in piombo.

Mormorò stiracchiandosi per bene sulla sedia, gambe stese in avanti a sfiorare quelle della sua sorellina seduta di fronte a lui e braccia all'indietro con tanto di schiena inarcata. Se avesse indossato una camicia un po’ più corta – si era liberato della divisa subito dopo l’ultima lezione - avrebbe mostrato alle gentili donzelle lì con lui non solo i propri addominali ma anche gli ultimi acquisti che aveva fatto da Mondo Mago e che aveva momentaneamente attaccato alla cintura dei pantaloni. Rimasto soddisfatto dell'amuleto magifortunato che aveva acquistato anni prima dopo lo scontro con i mini draghi e che portava come ciondolo legato al collo con un cordino di caucciù, aveva infatti deciso di comprare alcune magispille che teoricamente avrebbero dovuto incrementare la sua resistenza, la sua velocità e la sua capacità di utilizzare la bacchetta, oltre a sostenere il suo corpo in caso di ferite. In realtà aveva fatto un ulteriore acquisto, una fondina per la bacchetta da attaccare al braccio ma quella non aveva ancora avuto modo di utilizzarla -si sentiva un po’ stupido a girare per la scuola con quell'aggeggio legato sopra i vestiti perché a metterlo sotto dubitava che sarebbe stato in grado di sguainare velocemente il proprio catalizzatore in caso di necessità. L'aveva quindi riposta nella borsa che giaceva ai piedi della sua sedia mentre la bacchetta stava nel tascone destro all’altezza del ginocchio dei pantaloni militari che indossava. Nel tascone sinistro, invece, vi aveva riposto il coltellino multiuso che gli aveva regalato Xavier e il Deluminatore carico.

Vediamo un po’ cosa dice di interessante questo qui.

Controllato l'indice alla ricerca dell'argomento che gli interessava, aprì il libro a circa metà e, munito di pergamena e matita - per i propri appunti preferiva utilizzare quegli oggetti babbani, più comodi di piuma e inchiostro da portarsi dietro- iniziò a leggere, la mano sinistra che tamburellava sulla copertina in cuoio di un altro libro per evitare di disturbare le ragazze con il tintinnio che l'anello della Sfinge, che portava al pollice, avrebbe prodotto sbattendo contro il tavolo di legno. Una pagina, due pagine, la concentrazione che andava scemando, rendendolo sempre più consapevole di quello che lo circondava: il profumo di Victoria, i sospiri scocciati di Cappie. Quando la voce di quest'ultima riecheggiò bassa in quell'angolo di Biblioteca, Jorge si arrese all'evidenza, non sarebbe più riuscito a concludere nulla.

Piano Piano avanzo di Sette dal Mezzogiorno alla Mezzanotte.
Là dove le ombre si congiungono all'Ora Prima, sposto la materia come un orologio rotto.
Fermo all'Attimo degli Attimi, libero la via verso l'Otto Nascosto.
"Palatium Mirabile", le parole che odo nell'aria.


Sorellina tutto bene? Non stavi studiando Difesa? -si informò con aria tra il perplesso e il preoccupato. Quella poteva anche non essere la sua materia preferita ma era certo che nel libro non ci fossero indovinelli o enigmi da risolvere - Cos'é hai nascosto un qualche fumetto tra le pagine del libro?

Aggiunse ridacchiando con un tono di voce basso per non disturbare più del dovuto le altre due ragazze.

Davvero strano...
Fammi dare un'occhiata più da vicino!


A cosa? -chiese ancora più perplesso prima di notare, seguendo la direzione dello sguardo dell'altra il bigliettino che sporgeva dal libro che stava leggendo - Ok ma non perderlo. Non so cosa sia ma lo devo restituire insieme al libro.

Affermò serio, strappando un pezzo di pergamena e ricopiando l'indovinello nel caso la Tassetta ne avesse avuto bisogno successivamente.

Scusami?Il troppo studio ti sta facendo dare i numeri, Cappie? Dove hai preso quel foglietto?

Più che lo studio direi la sua innata curiosità -rispose il Delfino, approfittando di quella pausa per avvicinarsi un po’ alla sua ragazza e accarezzarle il dorso della mano - e della sua vista da falco che le ha permesso di scorgere quel foglietto che spuntava dalle pagine del mio libro.

Così dicendo sollevò metà tomo in modo da mostrarne alla Draghessa la copertina con tanto di titolo e autore.

Conosco l'autore di quel libro, l'ho studiato per Storia della Magia... Arthur Topeal Vladimius Mordenkainen, è un ex Docente di Alchimia che ha lavorato ad Hogwarts per tre anni, dal 2036 a 2039, ma è stato licenziato per motivi sconosciuti...

Probabilmente ci saranno state delle incomprensioni con il Preside di allora. Gli Alchimisti sono quasi tutti geni incompresi.

Sentenziò per poi dimenticarsi del tutto di ciò che stava studiando, rapito dalla velocità e dalla precisione con cui il cervellino della O'Neill stava processando ogni singola riga dell'indovinello nel tentativo di risolverlo.

Ehi ragazzi, smettete di studiare un attimo e sentite qua!
Forse questo indovinello vuole dirci che c'è qualcosa al Settimo piano!


Oltre alla Stanza delle Necessità dici?

Di sicuro l'attenzione del Delfino era tutta sua, mentre Brianna sembrava molto più titubante.

Mmmm... non so Cappie... magari non è niente. Mi sembra strano un indovinello del genere dentro un libro... però...


Fermo all'Attimo degli Attimi, libero la via verso l'Otto Nascosto. Otto è scritto con la lettera maiuscola, quindi forse il numero significa qualcosa...ma Attimo degli Attimi?
Che roba è?


Il titolo di un film babbano?

Buttò lì per poi rivolgere uno sguardo di ammirazione alla piccola Delfina. Ecco a cosa serviva studiare con persone di anni diversi, a rispolverare nozioni vecchie che, nel bene o nel male, si erano dimenticate.

Attimo degli Attimi? Aspetta... l'ho già sentito... ma si! Ne ha parlato il professor Trigger proprio l'altro giorno! Ecco qua! Attimo degli Attimi: momento esatto di perfetta collisione tra quattro corpi celesti specifici, e cioè tra meteora, pianeta, asteroide, e frammento lunare; questo da il via a sette esplosioni una di seguito all'altra che creeranno a loro volta due masse solide stabili e piu' dure del diamante.

Grazie Bri, meno male che ci sei tu! Quindi, credo che l'autore abbia voluto porre l'accento sui numeri...perciò il quattro, il sette e il due...ma l'otto nascosto?

Può essere l’ottavo passo da un preciso punto, l’ottava cunetta, il numero otto stilizzato da qualche parte nel corridoio…

Elencò, lasciando la propria fantasia libera di vagare un po’ ovunque mentre trascriveva a sua volta le parole della ragazza, più per darsi l'illusione di fare qualcosa che per un reale interesse. Dopotutto quello era solo un rebus come quelli delle settimane enigmistiche babbane e non avrebbe portato a nulla, giusto? Sbagliato, ovviamente, perché era impossibile che dopo aver fatto lavorare tanto le sue cellule grigie, Cappie si rimettesse a studiare come se nulla fosse.

Credete che sia solo un pezzo di carta qualsiasi oppure...ci sta davvero dicendo che c'è qualcosa da trovare?

Siamo a Hogwarts. É ovvio che ci sia qualcosa da trovare.

Esclamò il Delfino con un luccichio pericoloso negli occhi, la lingua che passava sul labbro superiore come se stesse già pregustando il sapore dell'avventura. Gli piaceva mostrarsi giudizioso e maturo ma né il lavoro né il ruolo di Assistente avevano fatto evanescere in lui l'amore per l'ignoto e la ricerca.

Mi piacerebbe tanto andare a vedere cosa succede all'una di notte al settimo piano...forse niente, però insomma, tentare non nuoce no? -si morse la lingua per non urlare il proprio assenso, non solo perché si trovavano in Biblioteca. Non si era dimenticato della presenza di Victoria al suo fianco che in parte fungeva da freno al suo entusiasmo, per paura di deluderla e anche di metterla nei guai. - Palatium Mirabile... secondo voi cosa può significare?

È latino...significa "Palazzo Magnifico", o almeno questa è la traduzione letterale, non so se ci siano altri significati nascosti dietro.

Potrebbe aprire un quadro o un arazzo con su disegnato un Castello o una fortezza.

Commentò, la fronte corrugata nel tentativo di ricordare cosa si trovava lungo le pareti del Settimo piano, oltre il quadro con i Troll. Forse aveva usato un tono troppo eccitato o semplicemente la sua dolce metà lo conosceva fin troppo bene, fatto sta che già dal sospiro che le sentì emettere, Jorge comprese che aveva intuito le sue intenzioni.

Hai intenzione di farti coinvolgere, vero?

Come posso dire di no a un'ultima avventura qui a Hogwarts?

Confessò con un tono lievemente malinconico più accentuato sulla parola "ultimo" mentre una mano invisibile gli stritolava lo stomaco, cosa che accadeva ogni volta che pensava al post diploma. Aveva davvero sperato di poter andare a vivere con Cappie, ricreando nel mondo degli adulti le dinamiche che li avevano accompagnati durante gli ultimi sette anni, ma purtroppo alcuni giorni prima si era dovuto arrendere alla cruda realtà. Dopo i M.A.G.O. lui sarebbe andato a vivere a Londra in affitto con Mark e Kuno e la sua sorellina sarebbe rimasta al Castello, riducendo le possibilità di vedersi ai corsi che avevano in comune e a qualche altra sessione di studi. Se non era quello un buon motivo per essere malinconici e voler seguire la Tassetta in quella impresa!

E poi non ci saranno mica dei minidraghi nascosti all'interno del Castello, no?

Una battuta forse infelice che mirava a strappare alla bionda un piccolo sorriso e un cenno di assenso che lo avrebbe, per così dire, autorizzato ad accompagnare la sua sorellina in quella avventura. Non si aspettava che la Randall si offrisse di andare con loro, facendo nascere in lui due sentimenti contrastanti: orgoglio per la sua ragazza avventurosa e timore di starla trascinando in qualcosa di pericoloso. Se le fosse accaduto qualcosa durante quella serata non se lo sarebbe mai perdonato.

D'accordo... andiamo a scoprire cosa si cela al settimo piano a notte fonda, io ci sto!

Noi ci stiamo!

La corresse raggiante, nonostante i pensieri negativi, cingendole la vita con un braccio e dandole un amorevole bacio tra i capelli,se non si fosse in qualche modo ritratta, per poi alzare la mano verso Cappie e invitarla a battere cinque.

Ma si dai! Andiamo a scoprire se effettivamente quello è un indovinello o solo un semplice foglio di carta!


Brava la nostra Ape Maia, così dimostri che coraggio e senso dell’avventura non appartengono solo alla Casata dei Grifi.

Pensate che possa venire anche Glaedr con noi? Starà buono buono sulla mia spalla e non darà fastidio a nessuno... e poi ormai conosce il Castello meglio di me, se vorrà potrà nascondersi.

Non lo so… Se pensi che non ti sia d’intralcio nel caso dovessimo scappare da qualche Prefetto o dal Signor Gummle…

Lanciò quindi un’occhiata abbastanza eloquente alla sua sorellina: ovviamente toccava a lei spiegare loro come fare a evitare di finire tra le braccia di qualche Prof intento a fare la ronda.

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Messaggioda Sandyon » 26/03/2015, 13:54

Dunque era deciso: il gruppo dei quattro esploratori quella notte avrebbe violato le regole e cercato di scoprirne di più a proposito di quel misterioso foglietto e quella strana filastrocca simile ad un indovinello. I tempi erano piuttosto favorevoli, infatti essendo giunti alla fine dell'anno e con gli esami alle porte, praticamente tutti gli studenti andavano a dormire presto e le Sale Comuni si svuotavano molto in fretta.
Era quindi l'occasione propizia per destare meno sospetti, ma questo non significava di certo che potessero prendere la faccenda sotto gamba.
Caroline Priscilla O'Neill, in quanto Prefetta, sapeva che per quella sera le ronde al settimo piano erano state destinate a Dylan e a Vergil, rispettivamente il primo dalle 21:00 alle 00:45 e il secondo dalle 01:30 fino alle 05:30, questo voleva dire che aveva ipoteticamente tre quarti d'ora per risolvere il mistero ed andarsene prima che il docente di Volo li sorprendesse e, a proposito di docente di Volo, proprio mentre il gruppo stava per lasciare la biblioteca, ad un tratto il Cartwright fece capolino all'interno per dare un'occhiata e vedere chi fosse rimasto e per poco non fece crollare un intero scaffale di libri con una sonora testata involontaria che vi diede contro per motivi sconosciuti, o meglio, il motivo poteva saperlo soltanto l'amica fidanzata col cugino, ma quella era un'altra storia...

La Stessa Notte
Ore 00:48
Settimo Piano di Hogwarts


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Pochissime nuvole in cielo, calma piatta, silenzio tombale e atmosfera come al solito un po' tetra e inquietante.
Il piano più alto della scuola aveva l'aspetto più antico e più cupo di tutta la struttura, lo stesso custode capitava poco da quelle parti.
La luce lunare aiutava la visibilità e le poche torce accese facilitavano il cammino, ma bisognava stare attenti, fare rumore era piuttosto facile.
Il corridoio dove erano presenti le due colonne, quelle definite "Mezzogiorno" e "Mezzanotte", terminava in un vicolo cieco, con sulla sinistra una balconata immensa e meravigliosa per la vista. Da lì si poteva osservare tutta la magnificenza non solo di Hogwarts ma dell'intera vallata, della Foresta Proibita e del Lago Nero, in pratica tutto. Comunque il gruppo di esploratori non era certo venuto lì per godersi il panorama, dovevano aspettare che scoccasse l'una per capire come agire e come muoversi. Non appena venne l'ora prima, la Luna con i suoi raggi trionfò luminosa e creò effetti di luci ed ombre, in particolare quelle delle lampade attaccate sulle due colonne famose, le quali però, invece che direzionarsi entrambe dalla parte opposta del satellite terrestre come era giusto che fosse, si incrociarono in una zona precisa del muro in mezzo ad esse.
Assurdo, come era possibile? Significava dunque che quel foglietto non era un gioco o uno scherzo, bensì qualcosa di molto serio.
Avvicinandosi al punto segnato dalle ombre, la Tassorosso avrebbe potuto individuare subito una serie di mattoni più scuri che creavano una specie di cerchio, ricollegandosi così alla parola "orologio" presente nell'indovinello. Già, ma quindi come dovevano agire?

"Là dove le ombre si congiungono all'Ora Prima, sposto la materia come un orologio rotto.
Fermo all'Attimo degli Attimi, libero la via verso l'Otto Nascosto.
"


Caroline Priscilla dovrà effettuare due tiri del d20, sommando al primo l'Elaborazione e al secondo la Perspicacia.
Con un risultato cumulato pari a 50, potrà arrivare alla soluzione da sola.
In caso contrario, il PG che viene subito dopo di lei nella scaletta dovrà fare la stessa prova con gli stessi criteri e vedere se lo capisce lui.
Stesso discorso, qualora non ce la facesse nemmeno il PG successivo, si passerà al terzo ed eventualmente al quarto.
Nel caso nessuno riuscisse nell'impresa, bisognerà considerare che l'indovinello viene quindi risolto da tutti insieme.
Il MagiAmuleto è attivo per uno solo dei due tiri.
La difficoltà per Victoria viene abbassata a 36.
La difficoltà per Brianna viene abbassata a 34.
La difficoltà per Jorge è la stessa di Caroline Priscilla.

La soluzione è:

Spingere i mattoni più scuri dentro al muro in senso orario, precisamente il numero 4, il numero 7 e il numero 2.


Successivamente all'aver risolto anche quel piccolo rompicapo, i mattoni tornarono al loro posto e si sentì uno strano rumore provenire dal fondo del corridoio. Ora la parte finale del Settimo Piano non era più un vicolo cieco, poiché là dove c'era soltanto muro liscio e freddo, ora era apparsa una porta di legno in tipico stile medievale, un po' come tutte le altre presenti nel Castello. Un prodigio emozionante.

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La porta non aveva alcuna serratura bloccata, era abbastanza facile da aprire e non era nemmeno pesante.
Oltrepassato quell'ingresso misterioso, i quattro ragazzi si ritrovarono in una sorta di anticamera antica e polverosa.
Arcate ampie, colonne spesse e una scalinata che saliva ancora più in alto... un momento... una scalinata che saliva?

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Ma quello non era forse il Settimo ed ultimo Piano? Non era possibile che si potesse salire ancora.
Invece non c'erano dubbi, si poteva andare ancora più su e la cosa davvero straordinaria era che, se qualcuno fosse tornato indietro per affacciarsi dal balcone accanto alla porta segreta e guardare quella parte del Castello nascosta, avrebbe visto che effettivamente la scuola terminava lì, non c'erano porzioni di costruzione che potessero far pensare ad una sezione murata in passato, né torri o qualcosa di simile.
Eppure quelle scale esistevano e come se non bastasse conducevano in un'altra zona ancora più strana di quella precedente, in quanto a differenza dell'aspetto decadente e rovinato dell'anticamera, il luogo di arrivo era immensamente nuovo, austero, pulito e pregiato.
Il vero problema era che all'effettiva però... il percorso finiva lì! Nessun segno sui muri, nessuna stranezza, nessun arazzo o quadro, niente.

Immagine

Un viaggio a vuoto?
Avevano semplicemente scoperto una Stanza delle Necessità alternativa?
A qualcuno sarebbe venuto in mente che l'indovinello non era finito?

Seguendo lo stesso schema precedente, Caroline Priscilla dovrà effettuare un tiro col d20, sommando la Perspicacia.
Con un risultato pari o superiore a 33, potrà arrivare alla soluzione da sola.
In caso contrario, il PG che viene subito dopo di lei nella scaletta dovrà fare la stessa prova con gli stessi criteri e vedere se lo capisce lui.
Stesso discorso, qualora non ce la facesse nemmeno il PG successivo, si passerà al terzo ed eventualmente al quarto.
Nel caso nessuno riuscisse nell'impresa, bisognerà considerare che l'indovinello viene quindi risolto da tutti insieme.
Il MagiAmuleto è attivo.
La difficoltà per Victoria viene abbassata a 20.
La difficoltà per Brianna viene abbassata a 19.
La difficoltà per Jorge è la stessa di Caroline Priscilla.


Spoiler:
L'ordine di risposta resta immutato.
Caroline Priscilla - Victoria - Brianna - Jorge
La vicenda scherzosa con Vergil è stata accordata con il Player sotto sua richiesta.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 26/03/2015, 20:29

Come posso dire di no a un'ultima avventura qui a Hogwarts?

La loro ultima avventura insieme, per la precisione. Era bastata una frase da parte del Delfino per far salire alla O'Neill un groppo alla gola. Ne avevano passate di tutti i colori, sempre insieme loro due, esplorando il castello quanto più possibile e finendo in punizione ogni volta (almeno nei primi periodi). Quella sarebbe potuta essere l'ultima bravata che i due migliori amici avrebbero potuto concedersi, l'ultima prima che le loro vite si separassero del tutto. Lei ancora a scuola, lui fuori, lei orientata verso l'America e l'investigazione privata, lui verso il negozio di tatuaggi e le pozioni.
Erano diversi, quasi uno l'opposto dell'altra, ma l'affetto che li aveva uniti per tutti quei sette anni di scuola non era mai svanito un singolo istante. E Cappie avrebbe fatto di tutto per rendere memorabile gli ultimi giorni insieme, prima del loro diploma.
Aveva ascoltato con interesse tutto ciò che il resto del gruppo aveva detto, scrivendo su un pezzo di pergamena ciò che l'aveva colpita maggiormente: le ipotesi di Jorge su cosa volesse dire otto nascosto, la spiegazione di Brianna sull'Attimo degli Attimi e la traduzione di Victoria dal latino di Palatium Mirabile. Infine aveva afferrato sia la copia che il portoghese le aveva trascritto dell'indovinello, sia l'originale: leggendo fumetti e libri a stampo giallo/investigativo a volte capitava che la soluzione ultima di un caso fosse il foglio stesso e non quello che vi era scritto sopra.

Stai tranquillo, domani mattina lo rimetto io a posto, promesso!

Disse per evitare eventuali contestazioni e proteste da parte del ragazzo, infilando il pezzo di pergamena, con delicatezza, dentro il proprio libro di Difesa, così da poterlo portare fuori indisturbata dalla Biblioteca. Tutti si erano detti d'accordo a partecipare a quella spedizione notturna, ma c'erano ancora alcuni dettagli da chiarire, come ad esempio il problema (da non sottovalutare, assolutamente!) di essere beccati dai professori.

Pensate che possa venire anche Glaedr con noi? Starà buono buono sulla mia spalla e non darà fastidio a nessuno... e poi ormai conosce il Castello meglio di me, se vorrà potrà nascondersi.

Non lo so… Se pensi che non ti sia d’intralcio nel caso dovessimo scappare da qualche Prefetto o dal Signor Gummle…

Ti ricordo che anche io sono un prefetto e il signor Gummle è l'ultimo dei tuoi problemi!
Se dovesse scoprirci lui o dei prefetti, mi basterà inscenare una mezza ramanzina contro di voi e fare finta di riportarvi ai vostri dormitori. In questo modo nessuno vi metterà in punizione e quando il pericolo sarà passato, possiamo ritornare indietro.
No, il vero problema sono i professori...fatemi riflettere un attimo...


Disse, assumendo una posa concentrata mentre cercava di ricordare a memoria gli orari e chi fosse di turno quella sera per la ronda.

Al Settimo piano...abbiamo il professor Connor e Vergil...ma anche se sono di ronda non la fanno insieme, anzi se non sbaglio c'è uno stacco di ben 45 minuti fra l'una meno un quarto e l'una e mezza.
Durante quell'orario possiamo girare indisturbati per il Settimo piano, ma dovete stare molto attenti ad arrivarci senza farvi beccare dagli altri professori.


Così la Tassorosso si mise a spiegare loro chi e quando girava per il castello prima di quell'orario, fissando l'appuntamento per l'una meno dieci circa e assicurandosi che tutti avessero capito cosa andasse fatto prima di lasciare in massa la biblioteca. Il piccolo incidente che ebbe il Cartwright, proprio mentre loro stavano uscendo, le fece scuotere la testa con espressione rassegnata: gli aveva pure sconsigliato di continuare dare ripetizioni a Victoria, per evitare di peggiorare la situazione, ma a quanto pare non c'era peggior sordo al mondo di chi non vuol sentire e al professore di Volo (le sembrò in quel momento) sarebbe servito un apparecchio acustico bello potente per riavere indietro il proprio udito.

[Quella sera - corridorio del Settimo piano - Ore 00:48]


Bacchetta.

Ce l'ho.

Magiamuleto portafortuna.

Ce l'ho.

Pataccone trovato nel labirinto.

Ce l'ho, anche se spero che non inizi a brillare ad intermittenza quando è nei paraggi un professore.

Indovinello su pergamena vecchia, quello ricopiato da Jorge, più appunti presi questo pomeriggio.

Ce l'ho, ce l'ho, ce l'ho.

Penna bic presa in prestito da Vicky.

Ce l'ho.
Ho dimenticato qualcosa?
Ah si, i cioccoli giganti!


Mica poteva affrontare un indovinello a stomaco vuoto e con troppo pochi zuccheri nel cervello no? Mentre si incamminava in direzione del settimo piano, la O'Neill ripassava mentalmente la lista delle cose che si era portata dietro, sperando di non doverle usare per combattere. Non che lei fosse un tipo poco combattivo, ma l'ultima volta che aveva provato a difendersi da una minaccia aveva rischiato di finire flambè e di farci finire anche l'intera scuola, cosa che a volte lo sguardo della Vireau le rammentava ancora. In quel momento il suo senso del dovere e della responsabilità le stava urlando a mille che se avesse voluto mettersi in pericolo forse non avrebbe dovuto coinvolgere il suo migliore amico e neanche la sua fidanzata, nè tantomeno la piccola Brianna! Ma come poteva impedire loro di venire senza intaccare il libero arbitrio, sacrosanto diritto di qualunque essere umano? No, Cappie non se la sentiva di fare una cosa del genere, per questo aveva deciso di prendere delle precauzioni: in primo luogo si sarebbe messa un po' più avanti rispetto al resto del gruppo, camminando solo qualche passo (ipotizzava) più in là rispetto a Jorge. In più aveva deciso di prendere con sè il medaglione che aveva ricevuto in regalo da una creatura appartenente al labirinto del Fauno: dopo anni passati a studiarlo, in maniera non sempre costante, l'irlandese aveva compreso solo fino ad un certo punto come funzionasse quell'oggetto. Sapeva solo che l'ultima volta che l'aveva messo (durante lo scontro con Jorge e quello con i minidraghi) la gemma incastonata al centro aveva iniziato a brillare, come a segnalarle un pericolo imminente. Forse era a questo che serviva, in ogni caso avere dei secondi d'anticipo su una trappola o un attacco non era affatto male!
Aveva indossato il medaglione una volta arrivata sul luogo dell'appuntamento, in attesa che anche gli altri arrivassero incolumi proprio come lei. Quando infine si furono tutti riunti, all'una precise un raggio di luna colpì le fiaccole appese fra le colonne di Mezzogiorno e Mezzanotte, andando ad incrociarsi su un punto del muro fra di esse e portando l'adrenalina della Tassorosso alle stelle.

Avevo ragione! Avevo ragione!

Disse sussurrando entusiasta al resto dei compagni, perchè per lei era davvero un bel traguardo scoprire che la sua mente sapeva ragionare esattamente come un risolutore di enigmi. Certo a lei mancava ancora tutta l'esperienza che Marshall e Ryan Angel prima di lui si portavano sulle spalle, ma in quel momento poco le importava. Ora doveva solo capire, indovinello alla mano, come applicare e se applicare il resto della soluzione.
Si avvicinò con passo sicuro, osservando per bene il muro colpito dal fascio di ombre: era facile notare una serie di mattoni molto più scuri rispetto al resto di quelli presenti e che formavano un disegno, un cerchio perfetto.

Un cerchio come...un orologio?

Guardò il proprio, quello che portava al polso da una vita, e subito un sorriso si aprì sulle sue labbra, mentre gli occhi andavano a rileggere la parte riguardante l'Attimo degli Attimi e ciò che lei vi aveva scritto, ricopiando la spiegazione che le aveva dato Brianna.

Guardate qui!- disse con entusiasmo al resto del gruppo -Vedete questi mattoni? Sono più scuri e formano un cerchio proprio come se fosse un orologio.
Ora, sappiamo che l'indovinello faceva riferimento all'Attimo degli Attimi e che dalla spiegazione di Bri si deduce che il quattro il sette e il due sono dei numeri fondamentali.
Già, ma per cosa?


Si voltò nuovamente versò il finto orologio, fermo, provando a cogliere il reale significato di quello che l'indovinello voleva dire. Il cerchio era costituito da dodici mattoni, quindi i tre numeri erano tutti contenuti in esso: forse qualcosa sarebbe accaduto se la tassetta avesse guardato nei punti corrispondenti. Brianna glieli aveva presenti in sequenza, prima il quattro, poi il sette e poi il due, quindi era così che Cappie li avrebbe cercati. Il fatto che quello fosse un orologio, le cui lancette muovono in senso orario, significa forse che doveva procedere in quel senso?

Ok, vediamo se funziona.

Provò a spingere il quarto mattone, poi il settimo e poi il secondo, constatando con una certa soddisfazione che...stava funzionando!
I mattoni tornarono al loro posto, ma sul muro, prima vicolo cieco, ora era apparsa una porta di legno massiccio, che probabilmente avrebbe portato in qualche stanza segreta o almeno così ipotizzava la O'Neill.

Apriamo tutti insieme?

Chiese, facendosi aiutare eventualmente dagli altri prima di spingere la porta e ritrovarsi in un anticamera antica e polverosa con una bella scalinata che saliva su, sempre più su verso l'ottavo piano...aspetta. A Hogwarts non c'era un ottavo piano! Cappie si volse in direzione della balconata, guardando all'esterno per accertarsi che non vi fosse un muro più esteso verso l'alto, che facesse comprendere insomma un altro livello al di sopra del settimo. No, sembrava proprio che il Castello si fermasse lì, eppure le scale non lasciavano alcun dubbio in merito.

Un ottavo piano che non esiste...oppure un ottavo piano...

Nascosto!
E' questo l'Otto Nascosto!


Disse con entusiasmo, rivolgendosi di nuovo al proprio gruppo di amici. Forse anche loro erano giunti alla sua stessa conclusione, chi lo sa, di sicuro la O'Neill sentiva che quella caccia al "tesoro" si stava rivelando sempre più avvincente per lei.

L'indovinello fa riferimento ad un ottavo piano che è stato tenuto nascosto fino ad adesso!
Davvero ingegnoso...si, si...


Commentò pensierosa, aspettando che gli altri fossero pronti per incamminarsi prima di procedere, in testa al gruppo, all'interno dell'anticamera e successivamente verso le scale. Salì cercando di tenere a freno il desiderio di mettersi a correre, forse perchè la sua coscienza (quella buona, che aveva le sue fattezze con la testolina biondo platino) continuava a ripeterle che rischiava di mettersi in guai seri se avesse proceduto con troppa poca cautela. La coscienza cattiva invece (stranamente aveva la forma di Kelly Everett) la incitava a correre più veloce, perchè in quel momento sembrava più lenta di una lumaca.
Alla fine giunsero in un altro luogo: si aspettava una sorta di corridoio impolverato e pieno di ragnatele, ma l'unica cosa che vide era...ben poco, in realtà, visto che non c'erano candele o candelabri ad illuminare quella nuova stanza. In ogni caso, la O'Neill non sentiva odore di polvere nell'aria, cosa alquanto strana in effetti: che il signor Gummle conoscesse quella parte del Castello e venisse a pulire di tanto in tanto? Ok, dire che il signor Gummle puliva era davvero una parola grossa! Solitamente faceva finta, ma forse perchè era troppo impegnato a tirare a lucido l'ottavo piano di Hogwarts.

Vi dispiace se faccio un Lumos Maxima?
Almeno non rischiamo di inciampare in noi stessi e farci del male da soli...


Chiese, aspettando l'assenso del resto del gruppo. Se vi fosse stato, allora la Tassorosso ne avrebbe approfittato per lanciare l'incantesimo di luce, così da poter illuminare l'intera stanza (se ci fosse riuscita) e poter leggere la seconda parte dell'indovinello.

Lumos Maxima

Difficoltà: 2
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Stesso effetto dell'incanto "Lumos", ma l'area illuminata è circa il doppio
Genere: Supporto
Danno: //


"Palatium Mirabile", le parole che odo nell'aria.
State pensando tutti quello che sto pensando io?


Chiese con un sorriso da saputella, mentre fissava la stanza vuota. Se erano quelle parole che si potevano udire nell'aria, non restava altro che...pronunciarle, no?

Palatium Mirabile!

Disse a voce alta e chiara. Ora non restava che aspettare se quella fosse stata davvero la giusta soluzione.

Spoiler:
Prima Prova:
d20:6 + Elaborazione: 10 + d20:17 + Intuito(P): 22= 55

Seconda Prova:
d20:20 + Intuito(P):22= 42

Sandyon
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Messaggioda Victoria » 27/03/2015, 0:33

[handwriting]Come posso dire di no a un'ultima avventura qui a Hogwarts?

Già, quella per Jorge sarebbe stata l'ultima avventura prima del diploma, prima del suo allontanamento dal Castello, prima che la vita da adulto lo abbracciasse e gli imponesse di lasciarsi la scuola alle spalle: forse fu anche per questo che Victoria acconsentì ad andare con lui, Cappie e Brianna al settimo piano, quella notte, così da scoprire se l'indovinello trovato dalla Tassorosso avesse o meno qualche fondamenta di verità.

Pensate che possa venire anche Glaedr con noi? Starà buono buono sulla mia spalla e non darà fastidio a nessuno... e poi ormai conosce il Castello meglio di me, se vorrà potrà nascondersi.

Non lo so… Se pensi che non ti sia d’intralcio nel caso dovessimo scappare da qualche Prefetto o dal Signor Gummle…

Ti ricordo che anche io sono un prefetto e il signor Gummle è l'ultimo dei tuoi problemi!
Se dovesse scoprirci lui o dei prefetti, mi basterà inscenare una mezza ramanzina contro di voi e fare finta di riportarvi ai vostri dormitori. In questo modo nessuno vi metterà in punizione e quando il pericolo sarà passato, possiamo ritornare indietro.


La Randall pensò distrattamente che, se avesse potuto, il signor Gummle li avrebbe messi volentieri in punizione, peccato solo -per lui- che elargire provvedimenti contro gli studenti non appartenesse alla sua sfera di competenza.

No, il vero problema sono i professori...fatemi riflettere un attimo...
Al Settimo piano...abbiamo il professor Connor e Vergil...ma anche se sono di ronda non la fanno insieme, anzi se non sbaglio c'è uno stacco di ben 45 minuti fra l'una meno un quarto e l'una e mezza.
Durante quell'orario possiamo girare indisturbati per il Settimo piano, ma dovete stare molto attenti ad arrivarci senza farvi beccare dagli altri professori.


I vantaggi dell'avere un'amica Prefetta: farsi raccontare nel dettaglio come fare per arrivare al settimo piano verso l'una meno dieci senza farsi scoprire; per l'americana il fatto di dover arrivare fino al piano più alto del Castello partendo dall'ala in cui si trovava il proprio dormitorio era un problema fino ad un certo punto, che divenne relativo soprattutto quando Jorge le propose d'incontrarsi con lui e Brianna all'imbocco del corridoio dal quale si diramavano le due ale del Castello -quell che ospitavano le sale comuni di Delfinazzurro e Dragargenteo- così da procedere insieme. Inutile dire che la Randall accettò di buon grado quella soluzione, anche perché arrivarci da sola sarebbe stato, per lei, fin troppo complesso -non si sentiva ancora così sicura delle proprie conoscenze riguardo la planimetria del Castello- ed uscì dunque dalla Biblioteca, mano nella mano col fidanzato, chiedendosi dove quella avventura li avrebbe portati... e con quali conseguenze.

• Stessa sera _ ore 00.51 _ Settimo Piano •


Come d'accordo, lei ed Jorge si erano incontrati circa dieci minuti prima al bivio tra le due ale del Castello, così da poter avanzare insieme: a cena, la Draghessa era stata stranamente silenziosa e chiusa nei propri pensieri, ma forse dipendeva dal fatto che quella era la sua prima, vera avventura ad Hogwarts; sì, qualche volta aveva infranto il regolamento -quasi sempre col portoghese- ma si era trattato per lo più di piccole infrazioni, che al massimo avrebbero potuto portare alla sottrazione di qualche punto alla sua Casata nella corsa per la Coppa delle Case... quello era su tutto un altro livello.
Eppure, dopo che le sue compagne di stanza si erano addormentate, la Randall si era comunque alzata con movimenti leggeri ed accorti, vestendosi -jeans skinny, sneakers nere, maglioncino color viola e collanina col ciondolo al collo- e prendendo la sua bacchetta per posarla nella tasca posteriore del pantalone; sempre facendo attenzione a non svegliare nessuno aveva lasciato la propria stanza, percorso la sala comune deserta, ed era uscita dal dormitorio per arrivare a passo svelto all'imbocco del bivio dove Alvares e la Wollis la stavano aspettando.
Aveva percorso la strada fino al settimo piano in completo silenzio, stringendo la mano del fidanzato più forte del solito, e probabilmente Jorge non avrebbe faticato ad accorgersi che era molto tesa e concentrata: cercava, infatti, di cogliere il minimo rumore che potesse far scattare in loro un campanello d'allarme sul rischio di essere scoperti, ma l'unica cosa che la fece sobbalzare fu, una volta arrivati al settimo piano, la presenza di Cappie sul "luogo incriminato"; la salutò con un cenno del capo, aspettando poi che arrivasse l'ora fatidica.

'... cazzo...'

Lo pensò soltanto, ma sarebbe stata del tutto giustificata se anche l'avesse detto ad alta voce perché, esattamente come previsto dall'indovinello -e da Cappie- quando arrivò l'una ed il chiarore dell'unico satellite naturale terrestre colpì le fiaccole che si ergevano di fronte a loro, e che in teoria rischiaravano perfettamente un vicolo cieco, le luci proiettate sul muro illuminarono quest'ultimo in un modo che, fisicamente parlando, era in teoria impossibile.
In teoria, appunto, perché la pratica ce l'aveva di fronte agli occhi.

Avevo ragione! Avevo ragione!

Era felice per Cappie -sapeva che voleva diventare una Investigatrice, e sicuramente per lei quello era un ottimo allenamento- e al tempo stesso si sentiva piuttosto nervosa perché, dalla piega che la situazione stava prendendo, probabilmente la questione non sarebbe finita lì.

Un cerchio come...un orologio?

Dal punto in cui si trovava, la Randall non riusciva a vedere niente: fu per questo che si avvicinò titubante, cercando di mantenersi sempre e comunque vicina ad Jorge; aggrottò la fronte, perplessa, ma notò a sua volta e dopo qualche istante che tra i mattoni colpiti dal fascio di luce ve n'erano alcuni più scuri rispetti agli altri, e che osservandoli nel loro insieme essi formavano un cerchio, esattamente come il quadrante di un orologio.

Guardate qui! Vedete questi mattoni? Sono più scuri e formano un cerchio proprio come se fosse un orologio.
Ora, sappiamo che l'indovinello faceva riferimento all'Attimo degli Attimi e che dalla spiegazione di Bri si deduce che il quattro il sette e il due sono dei numeri fondamentali.
Già, ma per cosa?


Per quanto l'adrenalina le scorresse in corpo -per l'avventura in sé, per il fatto di viverla con Jorge, per la curiosità di capire cos'avrebbero scoperto e per il terrore di essere loro, alla fine, quelli a venire scoperti- l'americana lasciò che fosse Cappie a scervellarsi sulla soluzione, concludendo con se stessa -in modo del tutto sincero e senza alcuna invidia- che in quelle cose la Tassorosso fosse decisamente più ferrata di lei.

Ok, vediamo se funziona.

Non sapeva a cosa la O'Neill avesse pensato... ma il risultato fu evidente all'attimo: dove prima si trovava un vicolo cieco, infatti, improvvisamente comparve una porta di legno dall'aria pesante ed antica, che con tutta probabilità li avrebbe portati da qualche parte... il dove, la Randall preferì evitare di domandarselo.

Apriamo tutti insieme?

Lascia fare ai maschi il lavoro sporco... -le suggerì Victoria in un sussurro divertito, anche se sarebbe stato più corretto dire "al maschio", visto che ce n'era uno solo.

In ogni caso, non essendo la porta particolarmente pesante, chiunque l'avesse spinta non avrebbe avuto alcuna difficoltà ad aprirla, rivelando così una sorta di anticamera con una scala che saliva in alto... in alto?

Credevo che Hogwarts avesse sette piani in tutto... -sussurrò la bionda con la fronte aggrottata, cercando di ricordare, per la prima volta da quando l'aveva sentito leggere ad alta voce da Cappie, la parte dell'indovinello che parlava di un "Otto Nascosto".

Possibile che si trattasse proprio di...

Nascosto!
E' questo l'Otto Nascosto!


Beh, se ci era arrivata anche la Tassetta sì, la sua ipotesi diventava estremamente probabile.

L'indovinello fa riferimento ad un ottavo piano che è stato tenuto nascosto fino ad adesso!
Davvero ingegnoso...si, si...


Più che ingegnoso, la Randall l'avrebbe definito un po' tanto "surreale": com'era possibile che esistesse un ottavo piano del Castello, quando -lo si poteva constatare senza problemi affacciandosi dalla balconata- non vi erano segni della sua presenza dalla muratura esterna?
Vista da fuori, Hogwarts presentava sette piani, mentre vista dall'interno... otto.
Decisamente quelle stranezze erano maggiori di quelle a cui l'americana era abituata.
In ogni caso, non avendo certo intenzione di tornare indietro -da sola poi, perché era pronta a scommettere tutto ciò che aveva che Jorge non si sarebbe mai sognato di lasciar perdere, a quel punto- a Victoria non rimase altro da fare che procedere dietro alla Tassorosso ed accanto al Delfinazzurro, lasciandosi però affiancare, qualora l'avesse voluto, da Brianna, non perché non la considerasse abbastanza coraggiosa da rimanere per ultima, ma perché lei stessa non avrebbe mai voluto essere la "chiudi-fila", e non voleva che la Delfina si sentisse in qualche modo costretta a ricoprire quel ruolo, se non voleva.
Con qualsiasi formazione avessero avanzato, alla fine il gruppetto arrivò in una stanza che non aveva nulla a che fare con quanto immaginato dalla Dragargenteo: una stanza pulita, pulitissima, che faceva pensare subito alla possibilità che non fosse compito del signor Gummle rassettare -senza offesa, ma Victoria sapeva pulire meglio di lui... ed era tutto dire- e che era completamente immersa nel buio; cercò di guardarsi intorno, l'americana, ma si poteva cogliere ben poco senza nemmeno un piccolo bagliore di luce.

Immagine


Vi dispiace se faccio un Lumos Maxima?
Almeno non rischiamo di inciampare in noi stessi e farci del male da soli...


Mormorò un "sì" a fior di labbra, giusto perché non sapeva quanto rumore potesse fare e perché ipotizzava che, se si fosse limitata ad annuire, Cappie non l'avrebbe vista: la luce che andò ad illuminare la stanza poco dopo, se tutti fossero stati d'accordo, non riuscì a rivelare nulla di strano in ciò che li circondava, e la Randall si era quasi convinta che forse sarebbero anche potuti tornare indietro ed evitare di finire in chissà quale casino, quando...

"Palatium Mirabile", le parole che odo nell'aria.
State pensando tutti quello che sto pensando io?


Immagine


C'era davvero una possibilità che la O'Neill -e probabilmente anche Jorge- rinunciasse dopo essere arrivata a quel punto? Ovviamente no, e fu per questo che Victoria scosse il capo, rassegnandosi in maniera definitiva all'inevitabile... ovvero a qualunque cosa fosse conseguita nel momento in cui Cappie, prendendo nuovamente in mano la situazione, pronunciò quelle due famose paroline in latino.

Palatium Mirabile!

Socchiuse gli occhi, senza sapere cosa aspettarsi, trattenendo il respiro e compiendo un unico, significativo gesto che non aveva bisogno di parole... né di spiegazioni.

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Messaggioda Brianna » 28/03/2015, 15:10

Era stato deciso, i quattro ragazzi sarebbero andati a vedere se quello che stava scritto sul foglietto era solo una scritta senza senso o se invece era qualcos' altro.

Brianna aveva poi chiesto se poteva andare anche Glaedr

Non lo so… Se pensi che non ti sia d’intralcio nel caso dovessimo scappare da qualche Prefetto o dal Signor Gummle…

No, sono sicura che non sarà d'intralcio... vero piccolino?

L'ultima domanda era chiaramente rivolta al suo animaletto, che rispose alzando la testina verso la Delfina, per poi tornare a chiudere i suoi occhietti e riposarsi.

Ti ricordo che anche io sono un prefetto e il signor Gummle è l'ultimo dei tuoi problemi!
Se dovesse scoprirci lui o dei prefetti, mi basterà inscenare una mezza ramanzina contro di voi e fare finta di riportarvi ai vostri dormitori. In questo modo nessuno vi metterà in punizione e quando il pericolo sarà passato, possiamo ritornare indietro.


Grande Cappie!

No, il vero problema sono i professori...fatemi riflettere un attimo...

Brianna potè osservare la Tassorosso assumere un aria concentrata, e così rimase zitta un secondo per lasciarle il tempo di concentrarsi e ricordare ciò che stava cercando nella sua memoria.

Al Settimo piano...abbiamo il professor Connor e Vergil...ma anche se sono di ronda non la fanno insieme, anzi se non sbaglio c'è uno stacco di ben 45 minuti fra l'una meno un quarto e l'una e mezza.
Durante quell'orario possiamo girare indisturbati per il Settimo piano, ma dovete stare molto attenti ad arrivarci senza farvi beccare dagli altri professori.

La Tassetta si mise quindi a spiegare a tutti chi erano i Professori ed i Prefetti di ronda quella sera, per poi darsi appuntamento all' una meno dieci... Brianna non aveva idea di come fare, non era nel suo stile fare una cosa del genere e, nonostante non fosse piu' una bambina del primo anno, ancora non conosceva benissimo tutti i più piccoli anfratti del Castello, e a quell'ora di notte poi... beh, se si fosse fermata a pensarci, avrebbe anche potuto dire di non essere proprio tranquilla al 100 per cento; fu Jorge a trarla d'impaccio proponendo a lei e a Victoria di incontrarsi all'imbocco del corridoio dal quale si diramavano le due ali del Castello, quelle da dove sarebbero arrivate proprio lei e la Draghessa, e da li proseguire tutti e tre assieme fino ad arrivare al settimo piano dove avrebbero trovato Cappie.

Stessa sera – ore 00.40


Le ragazze del suo Dormitorio dormivano già da qualche ora, quando Brianna, alle 00.30, decise che era arrivato finalmente il momento di alzarsi e prepararsi per quell'avventura notturna... non aveva idea di come sarebbe andata a finire, ma intanto doveva preparasi per incontrarsi con i suoi amici; si alzò molto lentamente, cercando di non fare il minimo rumore per non svegliare nessuno, indossò gli stessi jeans che aveva quel pomeriggio – erano comodi e lei riusciva a fare tutti i movimenti che voleva – e lo stesso maglioncino, quello che lasciava intravedere il magiamuleto che portava al collo, avendo anche cura di prendersi le spillette magiche che si era comprata tempo prima grazie a dei soldi che le erano stati regalati da Sayuri – sua sorella – in occasione del suo compleanno.
Prese anche il suo giubbotto babbano, quello con una tasca interna nella quale sarebbe potuto stare comodamente anche Glaedr nel caso avesse dovuto scappare in fretta e lui non fosse stato in grado di reggersi sulla spalla; decise di lasciare sciolti i lunghi capelli rossi, ma si preoccupò di mettersi al polso un elastico per capelli nel caso avessero iniziato a darle fastidio.
Per ultima cosa controllò di avere con se la bacchetta magica, quindi andò da Glaedr e se lo mise in spalla dicendogli, in poco piu' di un sussurro

Dai, è ora

Si incamminò successivamente – in punta di pedi per non fare rumore – verso la Sala Comune del suo Dormitorio dove doveva incontrare Jorge e, una volta che questi fosse arrivato - se già non era arrivato prima di lei - si sarebbero incamminati verso l'avventura; Brianna temeva in ogni momento di essere beccata da qualche professore, ma cercava di calmarsi ripetendosi mentalmente tutto ciò che aveva detto Cappie a proposito di orari e turni di ronda.

Fu con immenso piacere che arrivò al luogo dell'appuntamento con Victoria... la Draghessa arrivò qualche istante dopo lei e il portoghese, quindi si incamminarono tutti e tre verso il settimo piano, assolutamente in silenzio, Brianno stando mezzo passo indietro rispetto ai due fidanzati, perchè non voleva essere “di troppo” e notando – forse sbagliando – quanto la Draghessa sembrasse trarre conforto dallo stringere la mano del suo Delfino.

Erano arrivati da poco quando scoccò l'una precisa, e tutti e quattro poterono vedere come un raggio di luna investì le fiaccole appese fra le colonne di Mezzogiorno e Mezzanotte, andando ad incrociarsi su un punto del muro fra di esse.

Ma cosa...?

Si chiese sussurrando la giovane, più a se stessa che altro

Avevo ragione! Avevo ragione!

Anche la voce della O'Neill era poco piu' che un sussurro, ma perfettamente udibile, almeno per Brianna

La Wollis sorrise a Cappie, non trovando parole per risponderle, tanta era l'adrenalina che aveva iniziato a scorrere nelle sue vene.

Un cerchio come...un orologio?

Guardate qui!Vedete questi mattoni? Sono più scuri e formano un cerchio proprio come se fosse un orologio.


Brianna, che era un po più indietro, si avvicinò cauta a Cappie ed osservò quello che stava indicando la Tassorosso... aveva ragione, sembrava proprio un orologio

Ora, sappiamo che l'indovinello faceva riferimento all'Attimo degli Attimi e che dalla spiegazione di Bri si deduce che il quattro il sette e il due sono dei numeri fondamentali.
Già, ma per cosa?


Ok, vediamo se funziona

Brianna osservò i movimenti di Cappie e fu intimamente felice nel constatare quanto erano stati utili i suoi appunti affinchè la Prefetta dei Tassi arrivasse alla conclusione di provare a spostare i mattoni seguendo l'ordine che avevano suggerito proprio gli appunti di Brianna... quest'ultima stava pensando che lei, probabilmente, non ci sarebbe mai arrivata da sola, ma chi poteva esserne sicuro?

Era evidente che l'idea di Cappie si era rivelata esatta infatti, dove prima c'era solido muro ora c'era... una porta!

Apriamo tutti insieme?

Brianna dapprima annuì, ma posi rese conto che Cappie, a meno che non stesse guardando proprio nella sua direzione, non poteva averla vista e quindi mormorò un si a mezza voce

Una volta aperta la porta anche con l'eventuale aiuto di Jorge, la giovane Delfine vide una scala che saliva verso... Un attimo... verso dove? Brianna rimase un attimo spiazzata...

Non esiste un ottavo piano a Hogwarts!

Esclamò tra se e se, eppure quelle scale salivano, nessun dubbio in proposito

Nascosto!
E' questo l'Otto Nascosto!


Un altro piano? Il foglietto parlava di un Ottavo piano ad Hogwarts? E come aveva fatto a finire proprio dentro al libro che aveva in mano Jorge quel pomeriggio? Ma poi... era stato davvero un caso che fossero loro quattro a trovarlo?

L'indovinello fa riferimento ad un ottavo piano che è stato tenuto nascosto fino ad adesso!
Davvero ingegnoso...si, si...


Cappie davanti, Jorge e Victoria subito dietro, e Brianna accanto alla Draghessa, procedettero verso l' ampia scalinata e si trovarono in una stanza tirata a lucido, pulitissima – a differenza dell'anticamera molto polverosa – era qualcosa di incredibile... esisteva, ad Hogwarts, un ottavo piano di cui nessuno conosceva l'esistenza.

Vi dispiace se faccio un Lumos Maxima?
Almeno non rischiamo di inciampare in noi stessi e farci del male da soli..

Meglio se fai un po di luce Cappie

mormorò a Delfina, quasi messa in soggezione... attese anche l'eventuale consenso di Jorge e, se questi l'avesse dato, si sarebbe accorta che anche alla luce non c'era molto da vedere che non si potesse intuire anche al buio... un ampia stanza vuota, pulitissima, ma senza porte che portassero da qualche altra parte... sembrava che l'ottavo piano fosse di solo una stanza, tra l'altro vuota.

"Palatium Mirabile", le parole che odo nell'aria.
State pensando tutti quello che sto pensando io?

Brianna, troppo concentrata su quella strana scoperta, stava quasi dimenticando il resto dell'indovinello scritto nel foglietto, ma fortunatamente per lei, Cappie era ben concentrata e, procedendo per gradi, stava cercando di risolverlo, anche con l'aiuto dei tre compagni di avventura.

Palatium Mirabile!

Attese, trattenendo il fiato, quello che sarebbe successo dopo che la Tassorosso ebbe pronunciato quelle parole... a quel punto Brianna era quasi convinta che fosse una qualche formula magica, solo sperava che non avrebbe portato a nulla di negativo per se, per Glaedr e per i suoi amici.

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Messaggioda Jorge » 29/03/2015, 21:22

Com’era strana e imprevedibile la vita! Un secondo prima erano tutti e quattro chini sui libri a ripassare il più possibile in vista degli imminenti esami, quello successivo stavano tramando per riuscire a intrufolarsi al Settimo Piano dopo il coprifuoco senza farsi beccare da qualche Prof. di ronda e tutto per colpa di un assurdo indovinello sbucato fuori da un libro di alchimia. O forse perché in fondo ognuno di loro aveva bisogno di dimenticare, anche solo per un paio di ore, la pressione degli esami e di ciò che essi comportavano. Di sicuro Jorge avvertiva quella necessità perché diplomarsi per lui significava dover dire addio alla vita così come l’aveva conosciuta fino a quel momento e non si sentiva per nulla pronto a compiere un passo del genere. Non erano le responsabilità legate alla vita adulta a preoccuparlo o le difficoltà che avrebbe incontrato, quanto il dover affrontare il tutto senza l’appoggio assiduo e incondizionato di Caroline Priscilla.

Stai tranquillo, domani mattina lo rimetto io a posto, promesso!

Humm… cosa? – mormorò sbattendo le ciglia velocemente per mettere a fuoco, sia fisicamente che metaforicamente, la realtà che lo circondava e che i pensieri nefasti in cui si era perso aveva sbiadito – Ok tanto dubito che ti dimenticherai il titolo…

Acconsentì, porgendole anche la copia che aveva trascritto lui stesso, per poi affrontare un argomento che gli stava particolarmente a cuore e cioè come giungere al luogo dell’appuntamento in tutta sicurezza. Non gli solleticava particolarmente l’idea di farsi sospendere o peggio espellere a pochi giorni dai M.A.G.O. e ancor meno voleva mettere nei guai Victoria e Brianna, macchiando in maniera irrecuperabile il loro immacolato curriculum scolastico.

Ti ricordo che anche io sono un prefetto e il signor Gummle è l'ultimo dei tuoi problemi!

E perché?

Se dovesse scoprirci lui o dei prefetti, mi basterà inscenare una mezza ramanzina contro di voi e fare finta di riportarvi ai vostri dormitori. In questo modo nessuno vi metterà in punizione e quando il pericolo sarà passato, possiamo ritornare indietro.

Un genio del male.

Mormorò ammirato, facendole la linguaccia. Quando Cappie aveva ottenuto la spilla da Prefetto il portoghese era stato travolto da due sentimenti contrastanti, invidia e orgoglio, ma non era trascorso molto tempo prima che il secondo spazzasse via il primo. Osservando la Tassetta compiere i suoi doveri con precisione e rispetto non solo delle regole ma anche della sensibilità degli studenti, aveva dovuto ammettere almeno con sé stesso che lui non sarebbe stato un Prefetto altrettanto valido.

No, il vero problema sono i professori...fatemi riflettere un attimo... Al Settimo piano...abbiamo il professor Connor e Vergil... – un gemito basso gli sfuggì dalle labbra. Pur essendo il suo Prefetto e il docente di una delle sue materie preferite, vi era sempre stato qualcosa in Dylan che faceva sentire il portoghese a disagio, motivo per cui l’idea di incontrarlo quella notte durante la loro incursione illegale gli spediva un brivido freddo lungo la spina dorsale - ma anche se sono di ronda non la fanno insieme, anzi se non sbaglio c'è uno stacco di ben 45 minuti fra l'una meno un quarto e l'una e mezza.
Durante quell'orario possiamo girare indisturbati per il Settimo piano, ma dovete stare molto attenti ad arrivarci senza farvi beccare dagli altri professori.


Quindi abbiamo un quarto d’ora per raggiungere il Settimo Piano – visto che l’indovinello parlava dell’Ora Prima dovevano essere lì allo scoccare dell’una – Hummm difficile ma non impossibile… E’ il resto del tempo che mi sembra un po’ scarso. Dite che riusciamo a scoprire il mistero in meno di mezz’ora in modo da abbandonare il piano prima dell’arrivo di Vergil?

Non sapevano cosa avrebbero trovato una volta scoccata la fatidica ora X né quanto tempo avrebbero impiegato a risolvere l'indovinello o dove quella soluzione li avrebbe condotti e per quanto il Tassobello si era sempre dimostrato più tollerante rispetto ai suoi colleghi nei confronti degli studenti e delle loro marachelle, il portoghese dubitava che avrebbe chiuso entrambi gli occhi se avesse beccato tre studenti a bighellonare all’una di notte per la scuola.

Noi ci incontriamo in fondo al corridoio che porta al tuo Dormitorio -e dove iniziava quello che conduceva alla Sala Comune dei Delfini - va bene?

La proposta ovviamente era diretta solo a Victoria, visto che dava per scontato di incontrarsi con Brianna nella loro Sala Comune e quindi non reputò necessario specificarlo prima di prendere per la mano la fidanzata e avviarsi tutti insieme fuori dalla Biblioteca, diretti a una sontuosa e meritata cena.

[Quella sera - corridoio del Settimo piano - Ore 00:52]


Sei bellissima.

Mormorò Jorge non appena la fidanzata comparve dal fondo del corridoio semi illuminato, posando entrambe le mani sui suoi fianchi e dandole un bacio veloce. Avrebbe voluto indugiare di più su quelle labbra morbide e invitanti, ma non voleva mettere a disagio Brianna e poi non era il caso di tentare la sorte attardandosi troppo in quel punto. Dopotutto quello non era un appuntamento galante come invece aveva insinuato Kuno quando, poco prima, lo aveva beccato mentre stava sgattaiolando fuori dal loro Dormitorio, vestito di tutto punto ad eccezione delle scarpe che teneva in mano per non far rumore. Accorgimento inutile, visto che il giapponese aveva dato prova di avere un udito sovrannaturale. Ovviamente non aveva negato, limitando la risposta a un'alzata di spalle per poi fare "ciao ciao" con la mano e scendere in Sala Comune.

Scusa il ritardo ma non tutti stavano dormendo come avrebbero dovuto.

Aveva detto a Brianna, con un sorriso soddisfatto in volto dovuto in parte al pensiero dell’avventura che si stavano apprestando a vivere e in parte al fatto che, nonostante gli oggetti che aveva in tasca, non produceva alcun tintinnio sospetto. Aveva indossato nuovamente gli abiti che aveva il giorno prima -e meno male che aveva rinunciato ad andare a dormire vestito perché allora si che si sarebbe sentito stupido - per non dover spostare da un pantalone all'altro le spille magiche attaccate alla cintura, oltre a una matita, al coltellino e al Deluminatore avvolti in un pezzo di pergamena ciascuno. Le uniche cose che aveva riposto sul comodino erano il ciondolo portafortuna, l'anello della Sfinge e la bacchetta che prima di uscire aveva rimesso al loro posto e cioè rispettivamente al collo, al pollice sinistro e nella tasca posteriore dei pantaloni. Per il resto sopra la camicia bianca aveva indossato un felpa grigia con cappuccio per proteggersi dagli spifferi e coprire i capelli per mimetizzarsi meglio.

Non preoccuparti andrà tutto bene, le indicazioni di Cappie sui vari turni sono state molto precise.

Commentò in un sussurro nel tentativo, inutile a giudicare dalla morsa in cui la Draghessa aveva intrappolato la sua mano, di tranquillizzare la fidanzata prima di avviarsi verso il Settimo Piano. Fu così che con passo cauto e in religioso silenzio i tre ragazzi raggiunsero la meta prefissata dove ad attenderli vi era una O'Neill elettrizzata.

Quattro, tre, due…

Si ritrovò a contare il Delfino, lo sguardo eccitato che vagava dalle colonne di Mezzogiorno e Mezzanotte alle fiaccole tra di esse alla Luna che si intravedeva al di là delle finestre, fino a quando…

Avevo ragione! Avevo ragione!

E brava la mia sorellina!

Esclamò colpito in parte dalle capacità intuitive e deduttive che la Tassetta aveva dimostrato di avere e in parte dai giochi di luce, fisicamente e teoricamente impossibili, che illuminavano una porzione di muro tra le due colonne. Rimase indietro mentre la ragazza si avvicinava al muro, lasciandole godersi da sola il meritato trionfo, per poi affiancarla insieme a Victoria e scrutare a sua volta quello che all’apparenza non era altro che un vicolo cieco. In lui non vi era traccia di nervosismo, spazzato via dall’adrenalina che aveva iniziato a scorrere veloce dentro di lui, portandosi dietro solo curiosità mista a eccitazione.

Un cerchio come...un orologio?

Hummm tutti i cerchi possono assomigliare al quadrante di un orologio… Fammi controllare un po’…

Affermò assottigliando lo sguardo e sfiorando i mattoni illuminati con la punta di un dito, rendendosi così conto, in effetti, che c’era qualcosa di strano in quel muro.

Guardate qui! Vedete questi mattoni? Sono più scuri e formano un cerchio proprio come se fosse un orologio. – individuati i mattoni di cui stava parlando Cappie li sfiorò a uno a uno, tracciando nell’aria il fantomatico cerchio - Ora, sappiamo che l'indovinello faceva riferimento all'Attimo degli Attimi e che dalla spiegazione di Bri si deduce che il quattro il sette e il due sono dei numeri fondamentali.
Già, ma per cosa?


Per segnare l’ora? Tipo ore, minuti e secondi?

Chiese rivolto in realtà a nessuno, giusto per sentirsi utile e non lasciare atrofizzare le cellule del suo cervello. Per loro fortuna quelle di Cappie non solo funzionavano meglio di quelle del Delfino ma anche più velocemente così nel giro di qualche minuto la neo platinata giunse alla soluzione corretta di quella parte dell’enigma.

Ok, vediamo se funziona.

Wow sorellina… credo proprio che sarai una investigatrice temibile!

Esclamò ammirato guardando con cupidigia la porta apparsa lì dove prima vi erano solo mattoni. Dove li avrebbe portati? In una stanza simile a quella delle Necessità? In un passaggio segreto che conduceva fuori dal Castello? Qualunque fosse la risposta Jorge non vedeva l’ora di scoprirla.

Apriamo tutti insieme?

Lascia fare ai maschi il lavoro sporco...

Signore prego, lasciate spazio ai muscoli …

Non che ne avesse chissà quanti e chissà come sviluppati, ma per fortuna i cardini della porta sembravano essere ben oliati e la stessa, pur essendo in legno, non doveva essere poi così pesante. Scacciando dalla mente il piccolo dejavù di quando avevano scoperto la Stanza delle Necessità – anche in quel caso avevano spinto insieme la porta magicamente apparsa nel bel mezzo di quello stesso corridoio – i due futuri diplomati con l’aiuto di Brianna aprirono la porta rivelando una vecchia anticamera in stile medievale, come tutta Hogwarts del resto, in cui spiccava la presenza di una scala che portava verso l’alto. Cosa assurda e pressocchè impossibile considerato che il Castello aveva solo sette piani, ma non era impossibile anche il gioco di luci che i raggi della luna avevano prodotto poco prima con le due fiaccole appese al muro?

Credevo che Hogwarts avesse sette piani in tutto...

Il Castello ha solo sette piani – precisò il portoghese, allontanandosi da Victoria giusto il tempo per affacciarsi alla balconata lì vicino e guardare verso l’alto dove non vi era traccia né di torri né di porzioni di muro in eccesso a giustificare l’esistenza di un ulteriore piano. – e questo può voler solo dire che abbiamo appena risolto un altro tassello dell’indovinello.

Nascosto!
E' questo l'Otto Nascosto! L'indovinello fa riferimento ad un ottavo piano che è stato tenuto nascosto fino ad adesso!
Davvero ingegnoso...si, si...


Ingegnoso e sopratutto intrigante!

Commentò tra sé il Delfino avanzando all'interno di quella sorta di anticamera polverosa con passo cauto ma sicuro, la mano di Victoria sempre stretta nella propria. Dopo aver visto porte comparire dal nulla in risposta a una necessità, animali teoricamente terrestri cavalcare il Vento, uomini volare su una scopa o levitare a mezz'aria grazie a un incantesimo, il portoghese non si sentiva particolarmente sconvolto dall'apprendere l'esistenza di un ulteriore piano che tecnicamente non poteva esistere. Era più che altro affascinato da quella trovata ingegnosa e curioso di scoprire cosa ci potesse essere di così prezioso - non poteva concepire neanche tra sé parole come pericoloso o spaventoso quando la fidanzata era al suo fianco in gran parte solo per fargli piacere- da necessitare tutti quegli accorgimenti per essere protetto da occhi indiscreti. Diede a Cappie cinque passi di vantaggio - dopotutto era lei il “capo spedizione” e quindi toccava a lei il primo brivido della scoperta - per poi seguirla su per la scalinata, affiancato dalle altre due ragazze. A ogni passo si sentiva fremere dall'eccitazione, l'adrenalina che gli scorreva a fiumi nelle vene e che si gelò completamente non appena raggiunsero l'ottavo piano dove ad attenderli vi era ...

Nulla!

Quell'unica parola carica di delusione sfuggì dalle labbra di Jorge che, attonito, si guardava intorno. Ok a differenza dell'altra stanza quella era tirata a lucido ma non avevano corso il rischio di beccarsi una punizione solo per ammirare le capacità di pulizia degli elfi domestici. Stava per prendere dalla tasca del pantalone il suo Deluminatore per fare un po’ di luce e cercare un qualche altro indizio quando la sua sorellina lo batté sul tempo.

Vi dispiace se faccio un Lumos Maxima?
Almeno non rischiamo di inciampare in noi stessi e farci del male da soli...


Fa pure.

Mormorò a voce bassa, togliendo la mano dalla tasca dei pantaloni e infilandola in quella della felpa, per impedire alle altre di notare il movimento nervoso delle dita che si aprivano e chiudevano a pugno ritmicamente. Anche illuminata a giorno la stanza però non mostrava alcun segno particolare, nulla che potesse giustificare tutta quella segretezza, e la delusione mista a frustrazione in Jorge raggiunse livelli così alti che inavvertitamente strinse con maggior forza la mano della Draghessa, in un moto di stizza, per poi rivolgerle un imbarazzato sorriso di scuse. C’era qualcosa che non andava, che mancava, e mannaggia alla sua memoria che gli impediva di mettere a fuoco il resto dell’indovinello.

"Palatium Mirabile", le parole che odo nell'aria.

Ecco che cosa manca!

Esclamò sollevato, scambiandosi con Cappie con un’occhiata saputa.

State pensando tutti quello che sto pensando io?

Oh si!

Mormorò eccitato per poi sillabare insieme alla Tassetta

Palatium Mirabile!

E trattenere il fiato in attesa di una qualsiasi reazione da parte di quel piano nascosto. Inutile dire che ricambiò la stretta della mano di Victoria, cercando di assumere un’espressione sicura di sé nel tentativo di tranquillizzarla perché qualsiasi cosa sarebbe accaduto dopo quel momento lo avrebbero affrontato insieme.


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Sandyon
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Jorge
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