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Stanza delle Necessità

Messaggioda Alexis » 13/06/2012, 18:28

[Giocatori: Typhon e Alexis]


E perché mai il tuo ragazzo dovrebbe prenderti per il culo?... Nel senso di prenderti in giro, in senso letterale più che volentieri!
Comunque...


Un piccolo sorriso divertito ed imbarazzato comparve sulle labbra di Alexis, che scosse appena la testa senza però mostrare segni di fastidio o irritazione: le battute di Typhon erano fatte così, sfrontate e sfacciate come lui, e tutto ciò che la Delfina poteva sperare era di saper, un giorno, rispondergli a tono.

Non sottovalutarti, fai parecchio male, e poi mi offendi, sembra che mi dai del cieco, dato che ho lasciato andare la mia ex, e tu sai chi è la mia ex, per te, e ancora oggi sono del tutto convinto di aver fatto la scelta giusta, chiaro?
... Dai, vieni qui.


Chiaro...

Confermò Alexis, avvicinandosi al letto per iniziare poi a massaggiare le spalle tese del ragazzo: non che non si fidasse di lui, né voleva mettere in dubbio la veridicità delle sue parole, il problema non era quello; semplicemente, che Ty lo capisse o meno, per la ragazza era davvero ancora surreale che il Drago, proprio perché la Delfina conosceva chi fosse la sua ex, avesse scelto lei alla fine. Sì, forse c'entrava anche il fatto che Arianna si era interessata a Vergil, ma Typhon non avrebbe avuto motivo di mettersi con lei per forza se non l'avesse voluto: questo significava che, in qualche modo, lei l'aveva colpito; come o perché, questo per la ragazza rimaneva un mistero.

Tutto vero, ed io ne so ben più che qualcosa, visto che ero lì quando sono arrivati i professori, quattro per l'esattezza, in condizioni alcuni pietose, altri un poco meno.
Qualcosa ha dato fuoco alla foresta, qualcosa che è ancora lì fuori, almeno al sentire le parole della Preside.
E come se non bastasse, mi sono dato da fare più di un'ora per aiutare nelle medicazioni e nel preparare le pozioni e ad un certo punto arriva la signorina "adesso che ci sono voi non contate più un cazzo" Vilvarin e mi ha mandato via, dicendo che ero solo di intralcio.
Dannata...


Addirittura quattro?! Devono essersi scontrati con qualcosa di grosso allora, anche se non riesco ad immaginare niente che quattro insegnanti di Hogwarts insieme non possano fronteggiare!
In ogni caso, sei stato bravissimo e forse la professoressa Vilvarin lo apprezzerà in un secondo momento... se ci pensi, lei aveva un sacco di piante che coltivava nella Foresta Proibita, può darsi che siano andate a fuoco e le abbia perse per sempre: conoscendola, ne sarà rimasta a dir poco sconvolta.


Ragionò Alexis, che cercava sempre di mettere una buona parola per tutti, di calmare l'animo di Ty ricorrendo alla logica più che magari su vane speranze di riconoscimento da parte della docente del valore e della bravura del Drago.

La professoressa Vilvarin ha solo il suo lavoro in fondo, non oso immaginare quanto possa essere rimasta traumatizzata scoprendo di averne perso una parte. Dalle tempo...

Mormorò al suo orecchio, con tono dolce e convincente per aiutarlo a distendere i nervi, mentre quel massaggio continuava con decisione e delicatezza per riuscire a dare un po' di sollievo ai muscoli del corpo di lui.

... Aah ma non è affatto finita qui Alis, no no; se ne accorgerà di cosa significa mettersi davanti a Typhon Seal, altro che!

Sono sicura che alla fine la convincerai.

Commentò sinceramente lei, proseguendo con quelle attenzioni per un'altra ventina di minuti prima di fermarsi un momento, sporgendosi una seconda volta per posargli un bacio questa volta sulla guancia.

Va meglio?
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Messaggioda Typhon » 14/06/2012, 16:04

- Giocatori: Typhon & Alexis -


Bisognava dire che la Parker se la sapeva cavare molto bene con i massaggi.
Muoveva le dita in maniera lenta ma energica, faceva sentire insomma l'impegno e la volontà di sciogliere i muscoli del ragazzo oltremodo tesi per via di quella brutta faccenda con la professore di erbologia.
Era sinceramente convinto che prima o poi sarebbe riuscito nell'intento, per quanto dando le varie occhiate iniziali ai composti si era accorto che alcune piante utilizzate di certo non erano semplici da reperire in giro, altri invece possedevano proprietà che non pensava nemmeno fossero possibili da ricreare in provetta.
Era molto preoccupato dentro di se, ma non lo dava troppo a vedere, fiducioso di se stesso e delle sue capacità che sperava davvero avrebbero prevalso su ogni problema gli si fosse presentato davanti.

Addirittura quattro?! Devono essersi scontrati con qualcosa di grosso allora, anche se non riesco ad immaginare niente che quattro insegnanti di Hogwarts insieme non possano fronteggiare!
In ogni caso, sei stato bravissimo e forse la professoressa Vilvarin lo apprezzerà in un secondo momento... se ci pensi, lei aveva un sacco di piante che coltivava nella Foresta Proibita, può darsi che siano andate a fuoco e le abbia perse per sempre: conoscendola, ne sarà rimasta a dir poco sconvolta.
La professoressa Vilvarin ha solo il suo lavoro in fondo, non oso immaginare quanto possa essere rimasta traumatizzata scoprendo di averne perso una parte. Dalle tempo...


Un modo come un altro dal farlo desistere all'essere ancora arrabbiato e furioso.
Alexis era in grado di toccare i punti giusti, e non solo con i massaggi, anche con le parole.
Per quanto dentro di se vi fosse paura e allo stesso tempo rabbiosa determinazione, tutto svanì in breve non appena lei cominciò a farlo ragionare, come quasi la sua voce fosse una melodia volta a far sopire un toro in carica con un drappo rosso davanti agli occhi.
Chiuse i propri, il prefetto, concentrandosi sul trovare calma, sospirando e nello stesso tempo reclinando appena la testa mentre sentiva il bacio sulla guancia dato dalla ragazza, così, di istinto, forse non ricordandosi che ella era Alexis e non Arianna, senza preavviso si sporse di più catturandole a bruciapelo le labbra schiudendo immediatamente le proprie per far andare a cercare la sua lingua quella di lei e proseguire quindi in quel bacio languido ed eccitato, passionale, per diversi secondi, almeno fino a quando lei non lo avesse fermato, altrimenti per quello che lo riguardava, i secondi potevano diventare tranquillamente minuti.

Che buon sapore.
Chissà se ovunque è così... Buona...


Sete, gli stava venendo sete, ma non sete d'acqua, sete di lei, della sua pelle ed anche di molto altro, ma dovette desistere dall'andare avanti, fermandosi quel tanto che permettesse alla delfina di riprendere fiato e mostrarsi ora di nuovo nella condizione di respirare, deglutire e fremere di desiderio, o almeno questo era l'effetto che lui sperava di averle indotto con quel modo di fare spontaneo.

Va meglio?

Direi di si, a te come va?

Chiese in tono un po' malizioso ed un poco basso, eccitato, fissandola con aria furba e serpica, mentre utilizzando la propria forza la afferrava per i fianchi e la trascinava fino a farla trovare a cavalcioni sopra di se, guardandola ancora dritto negli occhi, con le dita delle mani che ora oscillavano in maniera verticale per il corpo di Alexis, in modo quasi impercettibile e velato, per portarle piacevoli brividi.

... Qual'è la prima cosa che ti viene in mente?
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Messaggioda Alexis » 14/06/2012, 16:44

[Giocatori: Typhon e Alexis]


Sapeva bene di avere, per sua fortuna, un effetto calmante sui nervi di Typhon, ma c'era anche da dire che Alexis non abusava mai di quel potere, non cercava mai d'irretire la mente del giovane con parole vuote; la Delfina, infatti, metteva sempre mano alla logica e alla razionalità per spiegare le cose, così da convincere non solo lui ma anche chi le stava intorno del perché, molto spesso, la sua posizione fosse quella più esatta. Non solo una grande capacità oratoria, forse quella era il minimo, ma una grande abilità di uso della ragione.
Non era sicura di essere riuscita a far ragionare del tutto Ty, ma sicuramente il rilassamento dei suoi muscoli fu una prova abbastanza evidente che i nervi si fossero distesi almeno un po' e che il ragazzo, almeno per il momento, era riuscito a sbollire l'accaduto.
Per questo si sporse verso di lui, con l'intento di dargli un innocente e dolce bacio sulla guancia: quel contatto casto tra loro però si trasformò velocemente in qualcosa di molto più profondo, visto che il Drago volse di più la testa per cercare le sue labbra e catturarle in un bacio intenso e passionale, con la lingua che riuscì ad intrufolarsi nella bocca di lei - la resistenza di Alexis a quel gesto fu quasi nulla - per andare ad intrecciarsi con la gemella; era sorpresa, molto, ed anche un po' spaesata ed impacciata, ma questo non voleva affatto dire che non apprezzasse il gesto, anzi.
Le piaceva baciare Typhon, le piaceva sentirsi sua: che poi lei non lo sentisse suo, con tutto che il ragazzo le aveva già detto anche di amarla, quello era un altro discorso.
Si staccarono dopo diversi minuti, ed Alexis dovette impiegare qualche secondo per ricollegare le idee, colpa di quel bacio mozzafiato che le aveva provocato mille brividi per tutto il corpo oltre ad un fiato decisamente corto.

Direi di si, a te come va?

Non fece in tempo a rispondere, la Delfina, poiché Ty utilizzò la forza contenuta nei suoi muscoli per prenderla di peso e portarsela a cavalcioni sulle gambe, stringendola a sé con aria furba: inutile dire che il viso della timida Parker era ora bello rosso, segno palese dell'imbarazzo più totale.

Va... va bene...

Balbettò cercando di riprendersi, cosa non facile visto che le mani di lui le percorrevano il corpo con delicatezza ma altrettanta malizia, provocandole ulteriori brividi che le arrivavano direttamente al cervello... e all'inguine.

... Qual'è la prima cosa che ti viene in mente?

Che fa caldo...

Una risposta dolcemente ingenua quella di lei, che sapeva perfettamente il motivo di quella calura improvvisa: non era certo colpa della temperatura, quando del corpo del ragazzo sotto di lei, di quella pelle dall'odore buonissimo che lei avrebbe voluto essere in grado di far fremere... e che invece, almeno per il momento, poteva solo limitarsi ad ammirare.

Ty... non... non tradirmi durante le vacanze...

Le uscì così, di getto e spontaneamente, incapace di fermare quel pensiero che le martellava in testa da giorni e a cui lei si era sempre sforzata di non dare peso: inutile fingere però che non avesse importanza, non quando, oltretutto, lei gli aveva dato voce; Alexis aveva paura, paura che Typhon si stancasse di lei, che durante la pausa estiva da scuola conoscesse ragazze più spigliate, più maliziose e perché no, anche più belle che gli avrebbero fatto girare la testa.
E pur sapendo di essere molto egoista non voleva, non poteva accettare di saperlo con un'altra.
Arrossì per ciò che aveva appena detto, abbassando lo sguardo con le lacrime agli occhi.

... perdonami... non avrei dovuto, io... scusami Ty...
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Messaggioda Typhon » 14/06/2012, 19:05

- Giocatori: Typhon & Alexis -


Un bacio che durò esattamente tanto quanto lui desiderava che durasse: una bella e piena eternità.
Alexis aveva ceduto alla tentazione di farsi rapire da lui, dalle sue labbra, dal suo modo di essere ed esprimere emozioni e sentimenti, ed era stata ripagata nel modo forse più giusto e migliore: con tanta eccitazione e tanta passione.
Typhon sapeva bene che per riuscire a sbloccarla e a darle la tranquillità di sentirsi più libera doveva alternare momenti nei quali prendeva il controllo ad altri dove doveva permettere che fosse lei a condurre un poco il gioco ed infatti con quella strategia tutto filava liscio, lei piano piano acquistava più sicurezza e lui una fidanzata pronta a soddisfarlo e a farsi soddisfare dal profilo fisico.
Inutile dire che comunque per il ragazzo attendere non era affatto un problema.
Nel corso delle settimane passate assieme a lei, osservando una prospettiva diversa dello stare assieme, si era accorto come la sessualità non si trovasse più in cima assoluta delle sue pretese in un rapporto.
Il dialogo, l'affetto, la fiducia, la complicità, cazzo quelli si che erano dati fondamentali e con lei li riusciva a raggruppare tutti ed esprimere al meglio, una vera ed autentica novità.

Che fa caldo...

Quel primo pensiero di lei lo fece sorridere di gusto, sinceramente divertito ma non certo da presa in giro, anzi, gli faceva tenerezza un approccio del genere all'eccitazione da parte della delfina.
Arianna probabilmente al posto di Alexis dopo un bacio del genere sarebbe già scesa al piano basso per dedicarsi un poco a lui, per dargli qualcosa per la quale invocare tutti i maghi e streghe potenti esistiti, mentre invece lei se ne stava lì, dolce e meritevole di attenzioni, a cercare di spiegare le proprie sensazioni con un impaccio ed un imbarazzo davvero dolci e complici.
Seal fece salire ancor di più la mano, sfiorandole con le dita la guancia destra, sentendola quasi scottare, avvicinandosi ancora un poco per fare in modo che le labbra si toccassero ancora, mentre era come se la spingesse di più a se, per farla rendere conto del proprio cavallo dei pantaloni aumentato di volume, a riprova di quanto lei gli piaceva, di quanto lei gli trasmetteva le stesse pulsioni che poteva avergli trasmesso la ex in passato.
Forse sembrava stupido proseguire così tanto a rassicurarla, ma Typhon sentiva che era la cosa giusta da fare, che era meglio così, forse in parte perché erano cose che con Arianna non aveva mai dovuto fare ed un po' quel senso di protezione verso la fidanzata gli era sempre mancato.

Vorrei tanto poterti far sentire quello che mi passa per tutta la pelle... Sei davvero una bomba e nemmeno te ne accorgi.
Conosco persone che farebbero carte false per avere una ragazza come te sopra di loro, per essere al mio posto, e tu pensi di essere da meno di molte altre... Sei davvero troppo umile, ma forse è proprio questo che ti rende così magica e unica.


Ad un tratto però, i muscoli di Alexis si irrigidirono, come se lei ad un certo punto si sentisse strana, nervosa, o forse semplicemente presa da un pensiero brutto o spaventoso che l'aveva pervasa da un secondo all'altro, o forse che aveva cercato di celare fino a quell'istante ma che aveva fatto troppa pressione per uscire e alla fine era riuscito nel suo intento, infatti pochi secondi dopo di quel bacio e di quell'avvicinamento, ella se ne uscì con una frase che la fece pentire immediatamente di aver detto.
Typhon Seal la fissò alquanto stranito e incuriosito, nonché sorpreso.

Ty... non... non tradirmi durante le vacanze...

Tradirla?
Ma che le salta in mente?
... Hai paura che io vada con un'altra perché tu ora...
Mh, capisco.


Tirò un sospiro, fissandola con maggiore serietà, da un lato quasi come a volerla sgridare per l'immensa idiozia sparata senza nemmeno un secondo di preavviso, di discorso, ma evidentemente ci pensava da diverso tempo per essersene uscita con così feroce paura e impulso.
La ragazza dal suo canto, si sentì subito salire il nervosismo fino ai massimi storici, percependo le lacrime salire forse al pensiero malsano che lui potesse giacere durante il periodo di assenza da scuola con un'altra che non fosse lei, anche se a tutti gli effetti con lei lui non aveva mai giaciuto, ma quello era un altro discorso.
Se fosse stata una qualsiasi altra giovane, Typhon semplicemente avrebbe creduto che quella sorta di scenata era stata architettata per evitare appunto dei tradimenti e prolungare così la preziosità dell'essere vergine e tenersi stretta la propria intimità per diverso tempo, in pratica tutti i mesi estivi, ma riferito ad Alexis le cose erano ben diverse, anzi, era certo e sicuro al 1000 per 1000 che lei era davvero impaurita, davvero stava fremendo di dolore e gelosia al pensiero che lui potesse anche solo lontanamente guardare con desiderio qualche altra bella donzella.

... perdonami... non avrei dovuto, io... scusami Ty...

E perché non avresti dovuto?
Sono il tuo fidanzato e hai tutto il diritto di incatenarmi l'uccello, oppure ho un vuoto di memoria e ci siamo lasciati nel frattempo?


La mano che carezzava la guancia tornò ai fianchi e il ragazzo la strinse con molta energia, quasi a volerla scuotere, cercando i suoi occhi per poterla penetrare ancora di più con quelle pupille nere come la pece che trapassavano ogni emozioni e raggiungevano direttamente il centro del cuore altrui, o per lo meno con lei volle che fosse così.
Era determinato, gelido, pacato e calmo nel tono, ma pur sembrando che avesse fatto una sorta di battuta, l'intento era semplicemente di farle comprendere con durezza che ciò che faceva parte di lui, apparteneva a lei fin da quel giorno all'osservatorio astronomico.

Non andrò con nessun'altra semplicemente perché amo te.
Chi se ne frega di quelle che la danno via come se fossero spiccioli in tasca, non me ne faccio niente, tu vali molto di più, infinitamente di più.
Alis io con te so di aver trovato la mia isola d'oro, il mio paradiso di fortuna e felicità, insomma, con te sento di aver rimediato la vera ed autentica fortuna per eccellenza, e non me la giocherei mai per una scopata da quattro soldi, intesi?


L'istinto fu quello di condurla a se per abbracciarla e stringerla forte, per farla sentire protetta, ed infatti così fece, senza pensarci due volte.
Fece aderire il corpo di lei al proprio e lentamente iniziò a scaldarlo con la sua ferrea volontà, con la sua ferma sicurezza, con le sue intenzioni importanti e assolutamente mature nei confronti di una ragazza che per lui significava qualcosa di più prezioso di una montagna di diamanti.
Il cuore del prefetto dei draghi batteva all'impazzata, forse come non mai da quando stavano assieme, e come poteva essere in modo diverso, in fondo lui... L'amava.

Nessuno ci impedisce poi di passare del tempo assieme durante le vacanze.
Forse i miei qualche settimana ad Agosto staranno fuori, si può cercare di organizzare qualcosa,
così puoi tenere ancora più saldo il guinzaglio, dico bene?


L'ultima parte della frase invece, fu detta in pieno e comprensibile tono di scherzo, mentre il ragazzo tornava a guardarla e le prendeva il nasino tra due dita tirandolo appena, come a volerglielo staccare.
In poche parole come si fa ai bambini quando hanno fatto qualcosa di male, e lei di male aveva fatto una cosa: sparare una cavolaia di proporzioni mastodontiche.

E poi scusa... Dove la trovo un'altra ragazza più bella ed eccitante di te?
... Senti cosa mi fai, Alis... Senti, se vuoi...


D'un tratto il modo di parlare si fece più basso, eccitato e a tratti malizioso.
Typhon dopo averle lasciato il naso le andò a prendere una mano e lentamente, dopo averla accarezzata e baciata a sufficienza, la fece scendere con tranquillità, piano piano, per dirigerla verso il punto dove il suo corpo era maggiormente "rigido" e "teso".
La continuava a guardare per assicurarsi che non si sentisse costretta, altrimenti le avrebbe subito lasciato la mano per fargliela tornare dove meglio preferiva, ma da una parte era contento di dimostrarle apertamente cosa lei gli facesse suscitare, come a donarle una conferma più palese e sicura che quello che lui voleva farle toccare, sarebbe rimasto ad attenderla anche mesi, se fosse stato necessario.

Non aver paura...
... Toccalo... E' tua proprietà ora!


Ti amo Parker.
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Messaggioda Alexis » 14/06/2012, 20:58

Le era scappato, e non avrebbe mai voluto che succedesse, si vergognava come una ladra per quello che aveva detto: abbassò lo sguardo, sentendo gli occhi pizzicare e maledicendosi per quello; non voleva assolutamente fare la figura della stupida, o dell'insicura... ah no, quell'ultima figura l'aveva appena fatta.

E perché non avresti dovuto?
Sono il tuo fidanzato e hai tutto il diritto di incatenarmi l'uccello, oppure ho un vuoto di memoria e ci siamo lasciati nel frattempo?


Sentì la mano di lui muoversi, dalla guancia su cui era posata prima fino al suo fianco, e stringerla forte come per farla riprendere, come per spingerla a trovare i suoi occhi che la cercavano, che richiedevano con insistenza un contatto con lei: li alzò timidamente, perdendosi in quelli scuri di lui che l'avvolgevano come un fuoco caldo, peccaminoso e sicuro al tempo stesso.

Non andrò con nessun'altra semplicemente perché amo te.
Chi se ne frega di quelle che la danno via come se fossero spiccioli in tasca, non me ne faccio niente, tu vali molto di più, infinitamente di più.
Alis io con te so di aver trovato la mia isola d'oro, il mio paradiso di fortuna e felicità, insomma, con te sento di aver rimediato la vera ed autentica fortuna per eccellenza, e non me la giocherei mai per una scopata da quattro soldi, intesi?


Oh... Ty...

Non mormorò altro, lasciandosi stringere da lui: si accoccolò tra le sue braccia, socchiudendo gli occhi e sospirando lentamente, cercando di farsi scivolare via tutto il nervosismo di dosso; si sentiva così bene quando stava avvolta nel suo abbraccio, che a volte si chiedeva se davvero potesse esserci di più. Insomma, il sesso... il fare l'amore... potevano davvero essere meglio di quello? Del calore del suo corpo che la scaldava dolcemente? Non riusciva a darsi una risposta, forse perché di quei contatti più fisici lei non conosceva quasi nulla.

Nessuno ci impedisce poi di passare del tempo assieme durante le vacanze.
Forse i miei qualche settimana ad Agosto staranno fuori, si può cercare di organizzare qualcosa,
così puoi tenere ancora più saldo il guinzaglio, dico bene?


Oh, ma io non ti voglio... - cercò di dire subito Alexis, le parole che però si trasformarono in uno sbuffo divertito quando lui le prese il naso tra le dita, come si faceva coi bambini piccoli - ... mi piacerebbe passare del tempo con te quest'estate.

Sussurrò alla fine ancora divertita nel tono e nello sguardo, che era tornato a brillare e non certo per le lacrime di poco prima.
Typhon però decise poco dopo di spingersi ben oltre, di provare a farle prendere più confidenza, qualora l'avesse voluto, col proprio corpo, con quegli ormoni che sembravano impazzire per lei e solo per lei.

E poi scusa... Dove la trovo un'altra ragazza più bella ed eccitante di te?
... Senti cosa mi fai, Alis... Senti, se vuoi...


Ma io non sono......
... oh.....


Stava per replicare quanto non si sentisse né bella né eccitante, quando Ty dopo averle baciato ed accarezzato la mano, la fece scendere fino alla zona più sensibile di sé... dove tutta la sua eccitazione si concentrava in un punto ben percepibile al tatto, che fece sobbalzare la Delfina: era consapevole di poter togliere la mano, consapevole che il Drago di certo non gliene avrebbe fatto una colpa, tuttavia... non voleva, non subito. Deglutendo sonoramente, sfiorò appena quel punto in una delicata carezza spontanea, le guance viola per l'imbarazzo.

Ti amo Parker.

Ty... - mormorò lei, riflettendo su quelle parole: sua madre le aveva sempre insegnato che avrebbe capito quando il suo cuore era di qualcuno nel momento in cui si fosse trovata a pensare di potersi lasciar andare fisicamente con quella persona. E quella persona, ora, ascoltando il suo cuore, era... - ... ti amo.
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Messaggioda Typhon » 14/06/2012, 23:04

- Giocatori: Typhon & Alexis -


Ma io non sono......

Oh si che lo sei, senti qui cosa mi ritrovo...

Ovviamente lo pensò, senza entrare nei dettagli nemmeno con la sua stessa mente.
Alexis Parker finalmente era a contatto con qualcosa di lui dal punto di vista sessuale, intimo.
La mano della ragazza, delicata e morbida, si era appoggiata sul cavallo dei pantaloni del prefetto dei draghi, percependone l'erezione e facendola arrossire a livelli esorbitanti, anzi, facendole diventare le guance viola come una melanzana.
Dentro di se fu felice, a tratti soddisfatto di averla sorpresa, per quanto possibilmente per lei era la prima volta di sentire qualcosa del genere, quindi non aveva di certo metri di paragone, ma andava benissimo così.

In fondo non sono mai stato con una ragazza vergine.
Sarà strano ma allo stesso tempo emozionante, ma è inutile che pensi ora a certe cose, nemmeno mi ha detto ancora che...


Ty... ti amo.

Le pupille di Typhon Seal si dilatarono così tanto che in quel momento parve essere quasi un gatto di notte, nel buio più totale.
Il cuore adesso palpitava così forte che forse con tutto il silenzio che cadde nella stanza era possibile anche sentirlo tranquillamente come se avesse il volume rialzato.
Deglutì mezzo litro di salive, sudando appena freddo, guardandola come se gli avesse appena detto che era incinta.
Di certo quella era una notizia (al momento) molto più positiva, ma era quello il modo con il quale interpretava quella emozione: spiazzante, sorprendente, fulminante, incredibilmente incontenibile ed inspiegabile.
Senza nemmeno accorgersene, sul suo volto si era dipinto un sorriso a tratti anche un poco ebete, ma non ci aveva fatto caso ancora, limitandosi a ripetere nella sua testa una simile frase, esposta da lei, proprio da lei, da Alexis Parker.

Tu... Tu... Cioè tu hai detto proprio che... Che tu mi... Si insomma tu mi... Ami, hai detto che mi ami?

Lo chiese quasi per sicurezza, non balbettando ma lasciando molta attesa e spazio tra una frase e l'altra, con la voce che comunque tremava un poco, non riuscendo ancora a costruirsi per bene in testa una simile notizia, come se non la credesse reale.
Ma perché quel modo di vedere la cosa? Perché quando se lo erano detti con Arianna aveva fatto un effetto diverso?
Sembrava così naturale con la collega dei draghi mentre con lei era come se se lo sentisse dire per la prima volta nella vita.
Che provasse più amore per lei? Forse, ma non era solo quello.
Non era qualcosa di scontato, lui sapeva da sempre che Ary era pazza per lui come lui per lei, ma riferito ad Alis, no, con lei ancora non poteva sapere onestamente come andasse a finire perché lei aveva detto di voler provare, non c'era la sicurezza di riuscire, però ci era riuscito, si, le aveva rapito il cuore e non la sentiva come una conquista, no, per lui era come... Una concessione meravigliosa.

Cazzo, io... No aspetta, ripetilo ancora una volta, te lo ordino!

Disse in tono a tratti scherzoso a tratti ancora incredulo, sbattendo le palpebre e lasciando che la mano che stava appoggiata sulla sua per mantenerla sul cavallo dei pantaloni tornasse ancora una volta sulla guancia, poi con il pollice a sfiorarle le labbra mentre l'eccitazione si spegneva lasciando intendere che adesso c'era qualcosa di più importante del sesso, qualcosa di trascendente, qualcosa di unico: l'amore.
Avvicinò il viso al collo della fidanzata, inaspettatamente con un moto di dolcezza e tenerezza che mai avrebbe mostrato alla ex, cominciò a strusciare il naso e la guancia su di esso, come a chiedere ancora maggiori attenzioni, come a volersi cullare in quella confessione, chiudendo gli occhi e respirando a fondo il suo odore, come se fosse un'aroma introvabile, un profumo divino, qualcosa di simile a una vera ed autentica droga.

Ho atteso tanto che lo dicessi.
Ti amo Alis, ti prometto che il tuo cuore nelle mie mani non subirà graffi da niente e nessuno.
Puoi fidarti a lasciarmelo, sarà sempre al sicuro.
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Messaggioda Alexis » 15/06/2012, 14:22

Tu... Tu... Cioè tu hai detto proprio che... Che tu mi... Si insomma tu mi... Ami, hai detto che mi ami?

Quell'incredulità così palese e genuina di Typhon prese Alexis in contropiede, che difatti lo fissò con espressione spaesata per qualche istante, annuendo poi lentamente: certo che lo amava, credeva forse che l'avesse detto tanto per dire? O peggio, magari per farsi perdonare di non esser pronta a rotolarsi con lui sotto le lenzuola?
No, la Delfina aveva parlato in modo del tutto serio, esprimendo per la prima volta nella sua vita l'amore che provava per lui: si era innamorata, aveva trovato la persona che le faceva battere il cuore... e quella persona era proprio il Dragargento di fronte a lei.

Cazzo, io... No aspetta, ripetilo ancora una volta, te lo ordino!

Una piccola risata divertita sfuggì dalle labbra di Alexis, le guance ancora arrossate perchè comunque per lei era la prima volta, la prima volta che esprimeva un concetto così importante e che sperava sarebbe stato rivolto per sempre solo a lui, al suo primo amore... letteralmente.

Ti amo.

Disse dunque a voce forte e chiara, guardando Ty dritto negli occhi, e quello che lui fece a seguito fu quanto di più bello potesse immaginare: le sfiorò la guancia con la mano, in una carezza delicata che fu poi accompagnata da un abbraccio da parte di lui, il naso che strusciava sul collo di lei come un bambino, come un cucciolo, semplicemente come qualcuno in cerca di attenzioni e d'amore. Era la riprova che il sesso non era poi così importante per lui, o forse non lo era da quando aveva conosciuto la Delfina, chissà... fatto stava che quel momento era puro, era perfetto, era dolce, era la consapevolezza dei loro reciproci sentimenti. Alexis socchiuse gli occhi e sospirò mentre si stringeva a Typhon, posandogli mille e più piccoli baci sulla guancia, sulla fronte, tra i capelli, sul naso... ovunque, insomma.

Ho atteso tanto che lo dicessi.
Ti amo Alis, ti prometto che il tuo cuore nelle mie mani non subirà graffi da niente e nessuno.
Puoi fidarti a lasciarmelo, sarà sempre al sicuro.


Io mi fido di te, Ty... e voglio stare con te per sempre.

Forse qualche adulto, forse Arianna che tanto si era preoccupata di curare il suo look, forse la stessa Alexis di qualche anno più grande e cinica le avrebbe detto che la vita non era una fiaba, che non sempre c'era il lieto fine e che il "per sempre" era molto sopravvalutato... ma in quel momento, guardandolo negli occhi, sentendo il suo cuore battere all'impazzata per lui, lei a quel "per sempre" ci credeva davvero, con tutta se stessa.
E forse fu proprio per questo che, presa da un momento di coraggio e follia, avvicinò le mani ai lembi del top e lo alzò, sfilandoselo dalla testa per rimanere con un reggiseno a fascia nero senza spalline, almeno quello di sua proprietà.

Toccami, Ty...

Sussurrò con voce più bassa, eccitata forse, posandogli di nuovo la mano sul cavallo dei pantaloni con le guance in fiamme ma gli occhi nei suoi: sì, forse Alexis Parker aveva solo bisogno di amare qualcuno, per lasciarsi finalmente andare.
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Messaggioda Typhon » 16/06/2012, 23:00

Averglielo ripetuto un'altra volta fu molto di aiuto per Typhon che ancora faceva fatica a credere che lei finalmente si fosse sbilanciata tanto da esprimere i suoi sentimenti, sentimenti importanti, forti, grandi ed immensi, pari ai suoi, o almeno così credevano tutti e due.
Alexis era così bella, così adorabile ed incantevole e la sua voce leggera e timida non faceva che far crescere ancora di più in lui la consapevolezza di aver fatto la scelta più giusta.
Certo, Arianna lo portava all'inferno ed era comunque una ragazza assolutamente eccitante e sensuale, ma c'erano diversi gradi di sensualità, bellezza e attrattiva, e Alis in quei frangenti risultava essere, almeno per il prefetto dei draghi, al primo posto davanti a tutti, come probabilmente Ary lo era per il suo tassofesso.

Io mi fido di te, Ty... e voglio stare con te per sempre.

Che progetti a lungo termine ragazzi.
Allora la piccola delfina fa proprio sul serio... Ok ok, aggiudicato questo bel pezzo i drago alla signorina Parker!


Sorrise malizioso e innamorato allo stesso tempo, avvicinandosi ancora una volta per prendersi il lusso di baciarla alla faccia di tutti i compagni di casata che probabilmente si smanettavano alla grande pensando a quanto potesse essere senaule e formosa la loro prefetta timida, angelica e pura.
Lui aveva un'esclusiva e gli piaceva vantarsene, anche perché poteva, chi mai gli sarebbe andato a dire qualcosa a proposito?
Solo un folle o uno stolto desideroso di qualche calcio nel fondoschiena.
Alla fin fine era andato tutto bene, non gli importava certo che lei proseguisse sulla scia sessuale precedente, eppure al termine del bacio tra loro, Alis lo sorprese all'ennesima, facendo qualcosa di inaspettato e... Eroticamente stratosferico.

Oh cazzo, sto sognando...

No, non stava sognando affatto, Alexis Parker aveva appena osato togliersi la parte superiore degli indumenti davanti al fidanzato, rivelando un reggiseno davvero bello e un paio di tette più grandi di quelle di Arianna.
Non ci aveva potuto far caso molto bene fino a quel momento, ma era davvero così, Alexis era un po' più dotata della "rivale", e la cosa non dispiaceva affatto a Typhon che rimase in contemplazione di quel ben di Merlino per diversi secondi, mentre la ragazza osava ulteriormente andare a toccare il cavallo dei pantaloni che avrebbe sentito pari alla pietra.

Toccami, Ty...

Anche tu, Alis...

E quello sembrava quasi un ordine questa volta, facendo comprendere alla ragazza quanto si era spinta tanto avanti nel liberare una piccola parte dell'istinto del fidanzato che sessualmente era un giovane molto focoso e passionale.
Le mani si avvicinarono al pancino piatto della fidanzata, iniziando a sfiorarlo, no, Typhon le cose non le faceva con fretta, attendeva di portare al limite estremo la compagna, difatti quelle mani dal ventre salirono all'ombelico facendo piccoli cerchi con l'indice, salendo poi sfiorando appena la superficie ruvida del reggiseno all'altezza di dove probabilmente erano situati e punti chiave con maggiore terminazione nervosa.
Voleva far eccitare la ragazza davanti a se, farle sentire cosa significasse lasciarsi andare al desiderio, al piacere, e questo era un progetto da portare a termine con calma e pazienza per fare in modo che desse anche i risultati migliori.

Le mani toccavano adesso i fianchi, poi tornavano sul ventre mentre la propria eccitazione sussultava sotto la mano inesperta e deliziosa di Alexis che cercava di sentire per la prima volta cosa significasse avere a che fare con la virilità maschile.

Se hai coraggio slaccia e stringe da sopra l'intimo, altrimenti stai andando comunque benissimo così...
Ti piace quello che senti Alis?


Chiese con tono basso, caldo ed erotico, con punte fiammeggianti di malizia che provenivano da ovunque, mentre quelle stesse labbra che avevano pronunciato quelle parole bollenti si apingevano avanti fino ad aderire al collo della delfine iniziando a leccarle, morderle, passando da un lato all'altro, scendendo ogni tanto alle clavicole per poi tornare più su, prendendosi ogni tanto qualche secondo per agire libere sulla bocca di lei, appropriandosene e facendo giocare le due lingue come se fossero complici peccaminose.
Le mani giunsero ad un certo punto sulle due coppe, stringendo appena, per mezzo secondo, per farle sentire cosa significava anche quella sensazione, poi però ripresero ad accarezzare e a girare passando per la schiena, liberando il potere vibrante e fornitore di brividi delle unghie che ondeggiando come a creare linee nella sabbia solcavano la pelle della ex angioletta mentre l'eccitazione di Typhon raggiungeva i massimi storici.
Il drago inoltre, per darle ancora più soddisfazione e desiderio di toccarlo e farle nascere a sua volta un moto di ulteriore eccitazione, mentre posava le labbra sulla spalla destra della fidanzata iniziava a gemere sempre più forte, sospirare, chiamare il suo nome sottovoce come ad imprecare dal piacere che le sue mani pure (ancora per poco) gli stavano provocando.
Si, avere a che fare con Typhon Seal era questo: accettare senza discutere un pass di sola andata per l'inferno.

Mmmmhh, la tua pelle, i tuoi seni, le tue mani, le tue labbra... Cazzo quanto mi piaci!
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Messaggioda Alexis » 17/06/2012, 16:37

[Giocatori: Typhon e Alexis]


Che progetti a lungo termine ragazzi.
Allora la piccola delfina fa proprio sul serio... Ok ok, aggiudicato questo bel pezzo i drago alla signorina Parker!


Sono contenta di essermi aggiudicata l'asta...

Commentò Alexis con un sorriso divertito visto che Typhon aveva presentato se stesso quasi come un pezzo da vendere alle aste babbane, quello dove c'erano diversi offerenti e vinceva chi offriva di più.
Quel momento di gioco però sfumò presto, non insenso negativo ma perchè un altro momento, più intimo ed eccitante, prese il suo posto: la Delfina infatti si spinse più in là, azzardandosi a togliere la maglietta che copriva il proprio corpo per dare al Prefetto dei Draghi una visione migliore della parte superiore di sé; l'occhiata carica di desiderio che Typhon le rivolse, o almeno a lei sembrò tale, le fece capire che il ragazzo stava apprezzando parecchio, per sua fortuna, ciò che aveva davanti.

Anche tu, Alis...

L'atmosfera si era fatta subito più calda ed intensa, le mani di Typhon che adesso, come se fossero state liberate all'improvviso dopo tanto tempo passato in stato di prigionia, accarezzavano la pelle della ragazza nella zona della pancia, salendo lungo i fianchi per sfiorare coi pollici i punti più sensibili del suo seno, strappandole più di un gemito di desiderio: la Delfina si sentiva in balia di Ty e delle sue mani, incapace di reagire o provocare perchè troppo presa a fare i conti con sensazioni nuove, sconosciute fino a quel momento, che le facevano scendere il sangue direttamente verso il basso, nella zona inguinale, azzerando così le sue capacità di pensiero.
Oltre a quello, che già di per sé era qualcosa di sconvolgente, ci si metteva pure l'eccitazione del Drago che, sussultando sotto la sua mano, le faceva capire come e quanto lui fosse preso dal desiderio per lei e per il suo corpo.

Se hai coraggio slaccia e stringe da sopra l'intimo, altrimenti stai andando comunque benissimo così...
Ti piace quello che senti Alis?


S-slacciare... co-cosa?

Balbettò Alexis, spalancando gli occhi con aria spaesata: non ebbe però tempo di domandare spiegazioni o di pensare alle parole di lui, visto che Typhon iniziò subito a stuzzicarle il collo e le labbra con la bocca, succhiando, mordendo, leccando e catturando ogni parte di lei con un'abilità tale da conforderla. E quando le strinse i seni per un momento, con desiderio e lussuria, un piccolo gridolino sfuggì dalla sua bocca, costringendola a respirare forte per non lasciarsi sopraffare da quel mare di emozioni.

Mmmmhh, la tua pelle, i tuoi seni, le tue mani, le tue labbra... Cazzo quanto mi piaci!

T-Typhon... aspetta...

Mormorò la Delfina, bloccandogli le mani col fiato corto: troppo in fretta per lei, troppe sensazioni tutte insieme; non era ancora abituata ai baci, figuriamoci a quello; in quel momento si sentì una stupida per aver pensato di poterlo sedurre. Per fare una cosa del genere bisognava essere pronti ad arrivare fino in fondo e lei, ovviamente, non lo era.

Credo di aver... bisogno di una pausa...

Disse in un sussurro, abbassando lo sguardo per l'imbarazzo: che cretina, un ragazzo così meraviglioso per sé, desideroso di lei, tutto suo... e lei non riusciva a combinarci niente. Era proprio senza speranza.
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Messaggioda Typhon » 18/06/2012, 17:56

- GIOCATORI: TYPHON & ALEXIS -


S-slacciare... co-cosa?

Si, aveva capito decisamente bene Alexis Parker, l'invito a slacciargli i pantaloni qualora avesse voluto provare a sentire meglio la sua eccitazione, quella del suo ragazzo che adesso si stava appropriando del corpo di lei come quasi ne fosse succube e drogato.
In effetti era difficile lasciarsi andare del tutto, la giovane delfina era ancora molto rigida e sulle sue, questo quindi poneva anche Ty in una posizione di estremo disagio.
Purtroppo c'era davvero poco da fare, Alexis non era nata imparata e questo avrebbe dovuto impararlo a sue spese, difatti non ci mise molto, dopo alcuni minuti di apparente passione, a bloccarlo e a fermare l'incedere della sua ferocia sessuale, ammortizzando il colpo di calore ricevuto e distribuendo per tutto il corpo del fidanzato una bella riversata di acqua gelida.

T-Typhon... aspetta...
Credo di aver... bisogno di una pausa...


Ma perchè?
Stavamo andando così bene?
Ah dannazione!


Non intendeva affatto metterle fretta o farle capire che ci era rimasto male, ma indubbiamente gli occhi del drago ebbero una veloce riduzione della pupilla che si era anche troppo dilatata per l'eccitazione che stava subendo.
Non sospirò, anzi, semplicemente la trasse a se abbracciandola per farle capire che non c'era alcun problema, che sopportava e comprendeva, infatti mentre la teneva a se annuiva con lentezza suggerendole con un verso che si anche ai piccoli di non parlare e di anzi, stare calma e rilassata, perchè niente e nessuno l'avrebbe costretta a fare niente.

Ssshhh... Ok ok, ricevuto, nessun problema Alis...

Forse la ragazza aveva osato un po' troppo, in fondo chi aveva di fronte era Typhon Seal, non un verginello da due soldi che non sapeva minimamente dove mettere le mani, difatti il ragazzo tra se sorrise nel percepire molto calore provenire dal centro nevralgico sessuale della fidanzata, ma non osò dire una parola per paura di imbarazzarla ulteriormente.
La cosa migliore era andare per gradi e solo adesso il prefetto se ne stava accorgendo, visto che aveva passato troppo tempo ad andare accelerato con la ex o con qualsiasi altra ragazza da nulla prima di lei.
La fece allontanare di quelche centimetro per guardarla negli occhi, serio ma allo stesso tempo amorevole.

Dobbiamo fare piccoli passi Alis, altrimenti ti spaventerai ancor prima di iniziare ogni volta...
... Cosa ne diresti di tentare prima di esplorare visivamente il nostro corpo senza fare niente?


Dicendo questo con calma e delicatezza, Typhon si avvicinò quindi con entrambe le mani all'allaccio del reggiseno della fidanzata, rimanendo però in attesa di un suo segno di assenso o diniego, d'altronde non le stava certo imponendo nulla, ma forse stava trovando il giusto compromesso per fare dei progressi ma senza arrivare per forza a qualcosa di concreto prima di aver preso abbastanza familiarità con il corpo e la fisicità dell'altro.

Nessuno ti impedisce di dirmi di no, che anche questo è ancora troppo Alis, io posso aspettare.

Non era serio come se fosse arrabbiato, bensì era comprensivo e si comportava come non si era mai comportato prima, per un motivo semplice, ma importante come non mai... Era innamorato di lei, e questo voleva dimostrarglielo in ogni cosa, ogni gesto, ogni parola, ogni pensiero.
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