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Messaggioda Elisabeth » 28/10/2012, 22:18

{Corridoio Sotterranei - Sabato: ore 15:00}


La piccola Elisabeth voleva dedicare quel sabato pomeriggio solo ed esclusivamente alla sua piccola Daphne, era stanca di libri, pergamene e piume, quel pomeriggio sarebbe stato solo per la sua volpacchiotta e sperava di poter utilizzare un angolino del sotterraneo che nessuno frequentava per potersi divertire in santa pace con la sua piccola amica.
Il posto scelto dalla bimba, era lontano dai dormitori di Serpeverde e di Tassorosso, non voleva dare fastidio a nessuno, anche se era pomeriggio e nessuno sicuramente avrebbe fatto molto caso a lei che scorrazzava per il sotterraneo in compagnia della sua volpina, ma, la piccola non voleva correre rischi, così si era creata una piccola nicchia dove poteva giocare indisturbata e sicura di non infastidire nessuno con le sue risate nel vedere la volpacchiotta rincorrere la sua pallina o le altre cose buffe che di solito la cucciolina faceva per deliziare la bimba.

Prima di lasciare il dormitorio, la bambina cambiò il maglioncino che indossava sostituendolo con una bella felpa pesante, nel sotterraneo faceva freddo e la bimba non voleva prendersi un raffreddore perché aveva avuto la bella idea di giocare proprio in quel luogo, prima di uscire dal dormitorio, prese la bacchetta, la mise in una tasca dei pantaloni, che poteva contenere tranquillamente il catalizzatore magico senza infastidire la volpacchiotta a la bimba durante il gioco, una delle coperte che la bimba utilizzava quando andava in giardino ed una più piccolina per coprire Daphne se avesse avuto freddo e le adagiò entrambe sul baule ai piedi del suo lettino.

Finita questa operazione, la bimba raccolse i capelli in una coda, acconciatura semplice e pratica, doveva giocare con Daphne e questo richiedeva che i suoi capelli non le dessero fastidio visto che aveva in mente di far scatenare la cucciolina almeno per un paio d’ore.

Ora la volpacchiotta e la sua padroncina erano pronte per andare a divertirsi nei corridoi del sotterraneo e la bimba certa che non avrebbe infastidito nessuno con le sue risate, prese lo zainetto, regalatole dal nonno e che utilizzava sia per i libri che per il tempo libero, vi mise dentro le due copertine e qualche giocattolo per Daphne e prendendo la cucciolina in braccio uscì dalla Sala Comune diretta in quell’angolino del sotterraneo che aveva scelto come luogo dei loro giochi e sperando di non disturbare nessuno.

Ben presto la bambina e la sua piccola amica arrivarono a destinazione, la bimba tolse lo zainetto con la manina libera, si inginocchiò e con un po’ di difficoltà aprì lo zainetto prese la copertina di riserva di Daphne e la mise per terra, adagiandoci sopra la volpacchiotta

Per favore Daphne non muoverti di qui, devo sistemare un paio di cosine e dopo possiamo giocare.

Disse la bimba prendendo la copertina più grandina, aprendola e mettendola sul pavimento dove ripose un paio di giocattolini della sua piccola amica e sedendosi sulla copertina chiamò la cucciolina

Su Daphne vieni qui.

Aprendo le braccine ed aspettando che la cuccioline le andasse in braccio, cosa che non tardò ad accadere.

Ma, Elisabeth era strana, quel giorno, la bambina sentiva stranamente la mancanza della sua mamma invece di quella del papà, ma, forse era una cosa normale, non aveva notizie della mamma da tanto tempo e la bimba voleva sapere come stava, così decise che dopo aver passato il pomeriggio con Daphne avrebbe scritto una letterona alla mamma e la mattina dopo con un gufo della scuola l’avrebbe mandata in Francia dalla donna.

Sai Daphne alla mamma piace tanto una canzone ed io ho persino imparato a cantarla, ma, non so se ricordo proprio tutte le parole, ti va di ascoltarla?

La volpacchiotta, forse non aveva capito del tutto le parole della padroncina, ma, alla cucciolina piaceva sentire il suono della voce della bimba, che appena la piccola finì di parlare cominciò quasi a lagnarsi, come, se volesse davvero sentire la bimba cantare.

Va bene allora te la faccio sentire, però tu vieni qui e ti lasci pettinare, senza cercare di scappare come fai di solito.

E così dicendo prese la spazzola della sua piccola amica facendola sdraiare sulle sue gambine e mentre cominciava a canticchiare la sua canzoncina iniziò a spazzolare la volpacchiotta

[yt]http://www.youtube.com/watch?v=CQ6DBhMF5S0[/yt]

Every night in my dreams
I see you, I feel you,
That is how I know you go on

Far across the distance
And spaces between us
You have come to show you go on

Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you're here in my heart
And my heart will go on and on

Love can touch us one time
And last for a lifetime
And never let go till we're one

Love was when I loved you
One true time I hold to
In my life we'll always go on


Dai Daphne abbiamo quasi finite resisti ancora un pochino, così dopo possiamo iniziare a giocare, vedi quanti bei giocattoli ho portato con me - indicando alla volpina, la sua pallina preferita ed i peluches e riprendendo a canticchiare.

Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you're here in my heart
And my heart will go on and on

There is some love that will not go away

You're here, there's nothing I fear,
And I know that my heart will go on
We'll stay forever this way
You are safe in my heart
And my heart will go on and on


Hai visto Daphne non è stato tanto doloroso, non ti ho fatto male e la mia canzoncina ti è piaciuta almeno un pochino?
Chiese la bimba alla volpacchiotta che in risposta ebbe una bella leccatina affettuosa sulla guanciotta rosa.

Grazie Daphne … Dai giochiamo, sei capace di prendere la pallina?

E la volpina scattò immediatamente in piedi elettrizzata dal nuovo gioco.

Spoiler:
Caroline Priscilla
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Messaggioda Caroline Priscilla » 30/10/2012, 11:34

[Sala Comune Tassorosso - Ore 14:30]


Oggi non è decisamente la mia giornata...

La giovane tassetta stava seduta nella propria Sala Comune, circondata dal chiacchiericcio divertito dei suoi concasati, cercando di terminare la pila di compiti che aveva ancora da fare. Avrebbe dovuto smetterla di ridursi sempre all'ultimo momento, ma che cosa ci poteva fare? Solo facendo in questo modo riusciva a dare il meglo di sè...e poi adorava troppo bighellonare e andare in esplorazione per il castello! Tuttavia, la conseguenza era che doveva rimanere interi pomeriggi a recuperare il tempo perso. E ora che era entrata a far parte del Coro della scuola, il suo tempo libero sarebbe diminuito ancora di più!

"Devi essere più responsabile Caroline..."

La voce della madre risuonò nella mente della bambina, come sua coscienza per ricordarle ciò che c'era di sbagliato nel suo modo di fare e correggerlo. Certo, avrebbe dovuto migliorare quel suo lato del carattere, ma come avrebbe potuto con tutto quel casino? I suoi compagni, infatti, non la smettevano più di schiamazzare e ridere e ciò continuava a far deconcentrare la ragazzina. Per sua fortuna, Vergil Cartwright non era presente in quel momento, o per lei concentrarsi non sarebbe stato solo difficile, ma addirittura impossibile!
Mentre cercava di completare una una risposta, una gobbiglia venuta da chissà dove comparve sul suo rotolo di pergamena, facendole alzare la testa per l'ennesima volta.

Scusami Cappie...non volevo disturbarti

Fa niente Sorry, probabilmente non è questo il posto giusto per studiare...

rispose con un sorriso, chiudendo libri, pergamene e boccette di inchiostro e uscendo dalla Sala Comune con tutto l'armamentario in braccio. Aveva deciso che la cosa migliore era spostarsi in Biblioteca, lì sicuramente nessuno l'avrebbe disturbata...

[Corridoio - Ore 15:00]


Camminava tranquillamente per i corridoi dei Sotterranei, tenendo stretti fra le braccia i libri e tutto l'occorrente che le serviva per studiare. Faceva decisamente freddo: le temperature si erano abbassate di molto negli ultimi giorni, costringedo gli studenti a cacciare fuori dai loro bauli, maglioni, magliette pesanti e cappotti invernali. La piccola avrebbe dovuto chiedere a sua madre una nuova scorta di maglieria pesante, per affrontare l'imminente gelo. Ad un certo punto, mentre era persa nei propri pensieri, la giovane strega sentì una strana voce lungo il corridoio, una voce che cantava e neanche tanto male!

Once more you open the door
And you're here in my heart
And my heart will go on and on...


Wow...se io avessi una voce del genere sicuramente non avrei problemi a cantare nel Coro...

pensò la bambina, dirigendosi verso la fonte di quella melodia. Quale non fu la sua sorpresa quando si ritrovò, seduta in un angolo con la volpina Daphne, una delle sue migliori amiche, Elisabeth Walker! E continuava a cantare, ignara della presenza della tassetta nei paraggi.

You're here, there's nothing I fear,
And I know that my heart will go on
We'll stay forever this way
You are safe in my heart
And my heart will go on and on


Le ultime parole risuonarono dolcemente, uscendo come miele dalla gola della piccola Serpeverde. Se Cappie avesse potuto, le avrebbe battuto le mani per quanto era rimasta colpita dalle sue doti canore. La giovane rimase nascosta ancora per un po', mentre osservava ora l'amica giocare con la sua volpe, prima di uscire fuori e dirigersi a grandi passi ed euforica verso di lei.

Ellie!- disse, fermandosi proprio davanti alla serpina e saltellando di gioia, mentre posava i libri nello spazio libero accanto alla ragazza -Sei stata bravissima! Non sapevo tu sapessi cantare così bene! Dovresti assolutamente entrare nel coro, la Vireau impazzirebbe a sentirti- prese a parlare velocemente, elencando alla giovane strega tutti i motivi per cui la piccola avrebbe dovuto entrare nel Club di Canto. Nel mentre snocciolava tutte le sue motivazioni, la ragazzina si sedette accanto ad Elisabeth, spostando più in là i suoi libri e ripiegando le gambe in stile indiano. -Ma che cosa ci fai qui? Io stavo andando in biblioteca a finire i miei compiti...- disse con un sorriso, indicando con un cenno della testa la pila di compiti che sio era portata dietro. -Ehi, ciao Daphne! E tu come stai, piccolina?- disse poi, rivolta alla volpacchiotta, attendendo con pazienza la risposta della serpina...
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Messaggioda Elisabeth » 01/11/2012, 19:44

Elisabeth era tutta intenta a spazzolare il pelo della sua piccola volpe, cosa che faceva rilassare la bimba ed a volte anche la cucciolina che dopo un po’ nonostante amasse che la bimba si occupasse di lei si stufava e cercava di sgattaiolare via, facendo un po’ arrabbiare la padroncina e costringendola a rincorrerla per mezzo dormitorio prima di ritornare buona buona a farsi pettinare.

Quel pomeriggio non potendo restare né in Dormitorio né tantomeno in Sala Comune, perché Daphne non voleva saperne di rimanere rinchiusa ed un po’ perché la padroncina era stanca di tutta quella confusione e visto che le due erano due spiritelli dispettosi ed amanti della libertà la bimba decise di andare a giocare in un angolino del sotterraneo con la sua piccola amica.

In luogo scelto della bimba era abbastanza riscaldato, probabilmente si trovava non molto lontano dalle cucine anche se la bambina non riusciva a vedere delle porte, per potervi accedere, ma, questo non la disturbava, anzi, quel posticcino faceva al caso suo, aveva scoperto un piccolo angolo di paradiso in sotterraneo e l’avrebbe diviso solo con Daphne, tanto nessuno amava gironzolare la sotto, meglio di così non poteva andare.

I due spiritelli vi giunsero velocemente e dopo aver preparato tutto il necessario per la toelettatura della cucciolina, Elisabeth decise di fare qualcosa di nuovo, oltre a spazzolarle in pelo morbidissimo le avrebbe cantato una canzoncina e per farlo aveva scelto proprio una delle canzoni preferite dalla sua mamma.

Nonostante la canzoncina che si stava accingendo a cantare non era il genere che la bambina amava, quella canzone aveva qualcosa di unico, qualcosa che alla bimba piaceva un mondo e quel qualcosa era poter immaginare la sua mamma cantarla insieme a lei, proprio come accadeva prima che la donna partisse per la Francia, lasciando la bimba con i nonni inglesi e più vicino al suo papà, verso il quale la bimba aveva una vera venerazione.

La bambina sentiva tanto la mancanza del suo violino, anche se non lo sapeva suonare benissimo che desiderava tanto poterne toccare uno anche se per pochi minuti.

Potrei chiedere alla Prof.ssa Vireau, il permesso di andare in Auditorium a suonare il violino o magari perché no proprio il pianoforte, ma, non credo mi accontenterebbe.

Pensava la bimba, mentre pettinava Daphne e nel frattempo aveva iniziato a cantare, quella melodia che le faceva quasi sentire la voce della mamma e che poco aveva a che fare con la voce della bimba.

La canzone durò molto poco ed Elisabeth finito di spazzolare il pelo della sua piccola volpe si mise a giocare con lei, ignara che qualcuno la stava spiando, quando improvvisamente si ritrovò Caroline Priscilla davanti che saltellava felice.

Come fa Cappie a conoscere questo posto? A meno che non mi abbia sentito cantare e sia venuta qui per vedere chi era la pazza che canta nei sotterranei di Hogwarts.

Pensò la bimba, fissando la sua amica.

Ellie! Sei stata bravissima! Non sapevo tu sapessi cantare così bene! Dovresti assolutamente entrare nel coro, la Vireau impazzirebbe a sentirti.

Il punto è l’ho attirata qui cantando o l’ho disturbata mentre stava studiando?

Per caso stavi studiando e ti ho disturbata?

Chiese la Serpina osservando la grande quantità di libri che si era portata dietro e lasciando che l’amica le illustrasse tutti i motivi per i quali doveva entrare nel Club del Canto e sedendosi accanto all’amica.

La bambina sorrise, ma, cantare in pubblico non faceva più per lei, non dopo che l’ultima volta che l’aveva fatto la sua mamma era partita per la Francia ed alla bimba ora non piaceva più farlo, anche se sentire Cappie tanto entusiasta nel sentirla cantare una canzone che non le apparteneva realmente le aveva fatto piacere ed un po’ le sarebbe piaciuto entrare nel Club di Musica, così magari avrebbe avuto la possibilità di suonare ancora una volta il violino che tanto amava o il pianoforte.

Ma che cosa ci fai qui? Io stavo andando in biblioteca a finire i miei compiti...Ehi, ciao Daphne! E tu come stai, piccolina?

In Sala Comune non ci si può stare e nemmeno in dormitorio, sembrano tutti impazziti e questo posto l’ho trovato l’anno scorso, credo sia vicino alle cucine, senti che bel calduccio e l’angolo più caldo di tutto il sotterraneo e visto che non mi andava di andare fuori in giardino a giocare siamo venute qui. Non è che dalla tua Sala Comune ci sentivate e sei venuta a vedere chi era che faceva casino?

Chiese la bimba imbarazzata, anche se nascondeva perfettamente questo suo sentimento.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 11/11/2012, 17:56

La voce di Elisabeth era davvero spettacolare: Cappie non riusciva a credere che una ragazza con una voce così non fosse ancora andata dritta sparata dalla Vicepreside Vireau a chiederle di entrare nel Coro. Quando la tassetta glielo fece presente, spuntando fuori all'improvviso nel corridoio isolato, la serpina sembrò stupita e allo stesso tempo imbarazzata della sua presenza. Inoltre, preoccupata di averla disturbata in qualche modo con il suo canto, le chiese

Per caso stavi studiando e ti ho disturbata?

Ma no sciocchina! Per quanto tu abbia una bellissima voce, non è così potente da arrivare fino alla mia Sala Comune no? Eh eh, no no, stavo gironzolando qua intorno- disse la ragazzina, sedendosi accanto all'amica e facendo un gesto con la mano, per indicare l'intero corridoio.
Poi, la tassetta chiese alla serpina cosa ci facesse lei in quel luogo, isolata da tutto e tutti, in compagnia della sua volpina Daphne.

In Sala Comune non ci si può stare e nemmeno in dormitorio, sembrano tutti impazziti e questo posto l’ho trovato l’anno scorso, credo sia vicino alle cucine, senti che bel calduccio e l’angolo più caldo di tutto il sotterraneo e visto che non mi andava di andare fuori in giardino a giocare siamo venute qui. Non è che dalla tua Sala Comune ci sentivate e sei venuta a vedere chi era che faceva casino?

Ti ho già detto di no, Ellie, tranquilla! Me ne sono andata perchè non ne potevo più di gente che continuava ad usarmi come bersaglio per lanciare le gobbiglie...- disse un po' scocciata -E poi, dovevo studiare e non riuscivo a concentrarmi! Comunque hai ragione, c'è un piacevole tepore qua vicino!- continuò, non sapendo se il calore che sentiva fosse dovuto veramente alla vicinanza delle cucine o a quella con l'amica.-Vieni qui, palla di pelo! Dai forza!- disse la bambina, battendosi le mani sulle cosce per indicare a Daphne di salire sulle sue gambe e, se l'avesse fatto, avrebbe avuto una reazione extra di coccole e grattini dietro l'orecchio -Allora che ne pensi della mia proposta? Perchè non provi ad entrare nel Coro? Sono sicura che la Vireau sarebbe felicissima di accoglierti...e anche io!- riprese la strega, attendendo con un sorriso la risposta dell'amica...
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Messaggioda Elisabeth » 14/11/2012, 16:30

Elisabeth si era ritagliata un personalissimo angolino nel sotterraneo, un posticcino tranquillo dove la bimba poteva fare tutto quello che voleva sicura di non infastidire nessuno, sicurezza che venne meno nel momento stesso in cui Caroline Priscilla, fece la sua comparsa nel suo piccolo angolo di paradiso.

Mi sa che abbiamo esagerato se Cappie è venuta a controllare.

Pensò la Serpina che si affrettò a chiedere alla sua piccola amica se l’avesse disturbata o meno.

Ma no sciocchina! Per quanto tu abbia una bellissima voce, non è così potente da arrivare fino alla mia Sala Comune no? Eh eh, no no, stavo gironzolando qua intorno.

Meno male, stavo iniziando a temere che ci avessi sentite.

Disse la bambina sorridendo ed ora più sollevata, non pensando proprio che la Tassetta potesse averla sentita cantare.

Ti ho già detto di no, Ellie, tranquilla! Me ne sono andata perchè non ne potevo più di gente che continuava ad usarmi come bersaglio per lanciare le gobbiglie... E poi, dovevo studiare e non riuscivo a concentrarmi! Comunque hai ragione, c'è un piacevole tepore qua vicino!

La Serpina guardò la montagna di libri che Cappie si era portata dietro e che ora stazionavano in un angolino accanto alle due bimbe.

Credo che il tepore sia dovuto alla vicinanza con le cucine, prima sono venuti un paio di elfi, ma, appena si sono accorti che lì stavo guardando sono scappati via.

Disse la bambina sorridendo con gli occhietti che le brillavano, forse aveva scoperto l’esatta ubicazione delle cucine della scuola, ma, per esserne del tutto certi doveva fare in modo di riuscire a parlare con uno degli elfi e farsi confermare i suoi sospetti, giusto per poter scrivere alla sua mamma ed al suo papà che era riuscita a trovare da sola, le cucine della scuola.

Vieni qui, palla di pelo! Dai forza!

Disse la tassetta rivolta alla piccola Daphne e la volpina non se lo fece ripetere due volte e si andò subito ad accucciare sulle gambette della bambina pronta a ricevere una nuova dose di coccole.

Adesso non te l’ha schioderai più di dosso, ogni volta che ti vedrà vorrà essere coccolata.

Disse la bimba ridendo e dando una carezza sulla testolina della volpina.

Allora che ne pensi della mia proposta? Perchè non provi ad entrare nel Coro? Sono sicura che la Vireau sarebbe felicissima di accoglierti...e anche io!

Sei entrata nel coro e non mi hai detto niente, di la verità sei entrata perché c’è qualcuno che ti piace, a me puoi dirlo non lo dico a nessuno tranquilla – disse la Serpina subdola, qualcosa aveva captato in giro e voleva che la sua amica le confessasse la sua cotta per il Prefetto dei Tassi, per poi rispondere alla sua domanda sul coro – In realtà non ho mai pensato di entrare nel coro della scuola, ma, ti prometto che ci penserò. E’ stato difficile entrare nel coro? Cosa ti chiede la Prof. Vireau nel provino?

Chiese la bambina curiosa, più che altro voleva sapere a cosa sarebbe andata incontro sostenendo il provino con la VicePreside.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 14/11/2012, 22:37

Sedute in quel piccolo angolo di paradiso piacevolmente caldo, le due amiche stavano parlando del più e del meno, con la volpacchiotta Daphne che scorazzava felice. Dopo aver rassicurato più volte Elisabeth di non aver disturbato col suo canto la tassetta, le due streghe iniziarono a parlare del perchè quel posto fosse così caldo e accogliente. Secondo la serpina, il tutto era dovuto alla vicinanza di quel corridoio alle cucine, una cosa che destò non poco l'interesse di Cappie.

Credo che il tepore sia dovuto alla vicinanza con le cucine, prima sono venuti un paio di elfi, ma, appena si sono accorti che lì stavo guardando sono scappati via

Uhm...hai detto elfi domestici eh?

disse pensierosa la ragazzina, prima di chiamare a sè l'animaletto di Elisabeth, per coccolarla un po'.

Adesso non te l’ha schioderai più di dosso, ogni volta che ti vedrà vorrà essere coccolata

Oh, stai tranquilla che non mi tirerò indietro! Anzi, stavo pensando anche di comprarmi un animale tutto mio...tipo un gufo...o una biscia...o un gatt...no, il gatto no, mi basta Mirtillo II...

Continuava a dire, grattando amorevolmente la parte retrostante le orecchie di Daphne, meravigliandosi del pelo morbido e profumato che aveva.

Sei entrata nel coro e non mi hai detto niente, di la verità sei entrata perché c’è qualcuno che ti piace, a me puoi dirlo non lo dico a nessuno tranquilla

La contro-domanda della serpina la lasciò stupita e in imbarazzo: voleva convincere l'amica ad entrare nel Coro, non parlare della sua cotta per Vergil Cartwright! Ma in fondo, di lei si fidava e poi, a quanto pare, era incapace di nascondere i propri sentimenti per qualcuno...

Be'...ecco...uff, si, sono entrata nel coro perchè...c'era Vergil...

Disse, arrossendo non poco e sperando che l'altra non insistesse troppo a farle domande sul prefetto dei Tassorosso: in fondo non era già abbastanza evidente quanto le piacesse?

In realtà non ho mai pensato di entrare nel coro della scuola, ma, ti prometto che ci penserò. E’ stato difficile entrare nel coro? Cosa ti chiede la Prof. Vireau nel provino?

La bambina rimase in silenzio per un po', ripensando come era stato il suo provino. Be', lei se lo ricordava disastroso, ma in fondo era riuscita ad entrare, quindi se ce l'aveva fatta lei ce la poteva fare chiunque...e poi la sua Ellie era bravissima! Non avrebbe avuto le sue stesse difficoltà!

Dunque...prima di tutto sii puntuale! La Vireau mi ha quasi uccisa con lo sguardo per cinque minuti di ritardo! Cinque minuti! Ti rendi conto? Poi ti chiede il perchè vuoi entrare nel coro. Io ovviamente ho mentito, non le ho detto che era per Vergil...- disse con tono un po' colpevole nella voce -però devo ammettere che mi sto trovando davvero bene e ho scoperto che cantare mi piace! Se ti dimostri abbastanza appassionata, non ti farà storie...e..Ah e poi naturalmente non stonare! Ma tu naturalmente non stonerai, sei bravissima a cantare!- disse con sincerità, donando all'amica uno dei suoi splendidi sorrisi -Ti chiede un brano a scelta...puoi decidere se cantarlo a cappella o con sottofondo musicale...e questo è tutto credo- concluse infine, continuando ad accarezzare Daphne, mentre si guardava attentamente in giro.

Senti un po', Ellie...ma davvero hai visto degli elfi domestici girare da queste parti? Lo sai, sono mesi che cerco di scoprire come intrufolarmi nelle cucine...forse se facciamo abbastanza silenzio e se teniamo gli occhi bene aperti, riusciamo a beccarne qualcuno mentre imbocca il passaggio per entrare! Dimmi se vedi qualcosa, mi raccomando!

La piccola rimase ferma e in silenzio per un bel po' di tempo, con i sensi all'erta per cogliere qualsiasi rumore nel corridoio. Tuttavia la bimba quel giorno non era per niente fortunata: se anche un elfo domestico fosse passato di lì, lei non avrebbe avuto i riflessi adatti per beccarlo nel momento esatto in cui spariva nelle cucine... [d12: 8]


Spoiler:
Ellie, tira il d12: se esce un numero pari, non vedi nessun elfo domestico entrare in cucina; se esce un numero dispari, lo vedi e scopriremo dove si trova esattamente!
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Messaggioda Elisabeth » 14/11/2012, 22:49

Elisabeth raccontò a Caroline Priscilla di aver visto degli elfi prima che lei arrivasse e che erano spariti, immaginando che da qualche parte ci fossero le cucine con la Serpina che si rammaricava di non averli seguiti.

Uhm...hai detto elfi domestici eh?

Già, non è la prima volta che li vedo, ogni volta che canto, appaio come d’incanto, peccato che non riesca mai a parlare con loro, appena smetto di cantare scappano via subito.

Disse la bimba un po’ triste, alla bimba sarebbe tanto piaciuto fare amicizia con un elfo e perché no, riuscire anche a trovare le cucine della scuola.

Intanto Cappie aveva chiamato a sé Daphne e la piccola volpina birichina non se l’era fatto ripetere due volte, aveva captato aria di coccole e si era sfiondata, con la Serpina che avvisava l’amica che da quel momento in poi la sua volpe avrebbe sempre reclamato un po’ di coccole ogni volta che l’avesse vista.

Oh, stai tranquilla che non mi tirerò indietro! Anzi, stavo pensando anche di comprarmi un animale tutto mio...tipo un gufo...o una biscia...o un gatt...no, il gatto no, mi basta Mirtillo II...

Ma non mi avevi detto che Mirtillo II mangia tutti i gufi che gli capitano a tirò, se proprio devi prendere un animale prendi qualcosa che per il tuo gatto non sia commestibile, però se avessi un gufo durante le vacanze potremmo tenerci in contatto.

Replicò la Serpina notando che Daphne stava buona con la Tassetta e si godeva le sue coccole, mentre la bambina chiedeva all’amica come mai fosse entrata nel coro e a lei non avesse detto niente.

Be'...ecco...uff, si, sono entrata nel coro perchè...c'era Vergil...

La Serpina non aggiunse altro, si limitò a sorridere verso la sua amica che era in preda alla prima cotta, ma, non aggiunse altro non voleva mettere in imbarazzo la bambina così chiese alla piccola in cosa consisteva il provino per il coro.

Dunque...prima di tutto sii puntuale! La Vireau mi ha quasi uccisa con lo sguardo per cinque minuti di ritardo! Cinque minuti! Ti rendi conto?

Lo sai che la Prof.ssa Vireau ci tiene che impariamo ad esser puntuali, in questo somiglia molto alla mamma, anche lei mi ripete sempre che bisogna arrivare puntuali agli appuntamenti, così ormai mi sono abituata e non riesco ad arrivare in ritardo nemmeno se lo volessi.

Rispose la bambina continuando a sorridere.

Poi ti chiede il perchè vuoi entrare nel coro. Io ovviamente ho mentito, non le ho detto che era per Vergil...

Voglio vedere, se rispondevi così non credo che ti avrebbe lasciata entrare nel coro, non mi sembra una buona motivazione. - disse la bimba ridendo – Dai Cappie stavo scherzando, lo so che per te è un ottima motivazione, ma, non credo che la Prof.ssa Vireau sarebbe stata felice di sentirtelo dire.

Però devo ammettere che mi sto trovando davvero bene e ho scoperto che cantare mi piace! Se ti dimostri abbastanza appassionata, non ti farà storie...e..Ah e poi naturalmente non stonare! Ma tu naturalmente non stonerai, sei bravissima a cantare! Ti chiede un brano a scelta...puoi decidere se cantarlo a cappella o con sottofondo musicale...e questo è tutto credo.

La Serpina ascoltò attentamente le parole della sua amica, beh cantare le piaceva non sarebbe stato difficile provare a spiegare cosa provasse ascoltando una canzone e cantando, ma, il problema sarebbe stato scegliere una canzone da far sentire alla direttrice del coro.

Il problema sarebbe scegliere una canzone da cantare, non so se un’aria della Turandot potrebbe piacerle.

Replicò la bimba soprappensiero, cercando di capire cosa avrebbe fatto se si fosse trovata in una situazione simile, intanto Cappie le stava chiedendo qualcosa sugli elfi

Senti un po', Ellie...ma davvero hai visto degli elfi domestici girare da queste parti? Lo sai, sono mesi che cerco di scoprire come intrufolarmi nelle cucine...forse se facciamo abbastanza silenzio e se teniamo gli occhi bene aperti, riusciamo a beccarne qualcuno mentre imbocca il passaggio per entrare! Dimmi se vedi qualcosa, mi raccomando!

Ci ho già provato, ma, non sono riuscita a scoprire [d12:12] In quale angolo del sotterraneo si nascondano, sono troppo veloci, ma, forse in due possiamo riuscire a bloccarli e farci dire dove si trovano le cucine.

Disse la Serpina pronta a dare la caccia a tutti gli elfi che vedeva per riuscire a scoprire dove si trovassero le famose cucine di Hogwarts.

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Messaggioda Caroline Priscilla » 16/11/2012, 18:24

Era bello passare quel pomeriggio a chiacchierare piacevolmente con la sua amica Elisabeth. Era da tanto che non si vedevano, sia a causa delle lezioni che spesso le tenevano separate e oltremodo impegnate, sia a causa dell'antipatia che la serpina e il suo fratellino Jorge provavano uno verso l'altra. Spesso la bimba si trovava a dover decidere chi dei due vedere, se uno o l'altra, e la cosa non le faceva per niente piacere: amava stare in compagnia di entrambi e tutti e due erano delle persone stupende, quindi perchè avrebbe dovuto privarsi della presenza di uno? No, lei non riusciva a concepire quel concetto, voleva solo che i due ragazzini andassero d'accordo e presto avrebbe trovato il modo per farli avvicinare.
Il primo argomento che le due andarono a toccare, fu quello dlle cucine e della presenza degli Elfi Domestici.

Già, non è la prima volta che li vedo, ogni volta che canto, appaiono come d’incanto, peccato che non riesca mai a parlare con loro, appena smetto di cantare scappano via subito.

Non stento a crederlo, sei così brava! Se fossi io a cantare, penso che invece fuggirebbero via dal Castello! Però, non sarebbe male come idea...

Disse in tono scherzoso, accarezzando dolcemente la volpina Daphne. Dopo quello scambio di battute, le due giovani streghe passarono a parlare invece dei loro animali di compagnia: quando Cappie aveva fatto presente la sua intenzione di comprarsi un gufo, Elisabeth aveva ribattuto in questo modo:

Ma non mi avevi detto che Mirtillo II mangia tutti i gufi che gli capitano a tirò, se proprio devi prendere un animale prendi qualcosa che per il tuo gatto non sia commestibile, però se avessi un gufo durante le vacanze potremmo tenerci in contatto.

Infatti dovrò fare una scelta moooooolto oculata. Lo prenderò bello possente, così quello stupido gatto non potrà fargli niente...e lo proteggerò con tutte le mie forze. E poi, vuoi mettere? Come hai detto tu, potremo sentirci anche stando lontane! Spedirò valanghe di gufi a te e a Jorge! Si si, lo devo comprare assolutamente. Costringerò mio padre a portarmi a Diagon Alley, durante le vacanze di Natale, così potrò prenderne uno.

Detto questo, la tassetta iniziò a spiegare come avrebbe dovuto comportarsi durante una possibile audizione con la Vicepreside. I commenti della serpina la spinsero a farle più spesso la linguaccia, sottolineando che non era lei ad aver sbagliato, ma la professoressa Vireau ad essere troppo inflessibile. Parole queste che non avrebbe mai detto di fronte alla suddetta interessata, visto che le incuteva troppa soggezione quando si trovava di fronte a lei.
E la questione degli elfi domestici? Venne ripresa ampiamente alla fine, quando Cappie ed Ellie si misero ad escogitare un piano per farli uscire allo scoperto e farsi dire dove si trovavano le cucine.

Ci ho già provato, ma, non sono riuscita a scoprire in quale angolo del sotterraneo si nascondano, sono troppo veloci, ma, forse in due possiamo riuscire a bloccarli e farci dire dove si trovano le cucine.

Ellie...mi è appena venuta un'idea...- disse la tassetta con tono cospiratorio e avvicinandosi alla ragazza in maniera da poterle parlare sussurrando -Potrei provare a trasfigurare un foglio di carta in una caccabomba...e lanciarla nel corridoio! Se tutto va bene, uno degli elfi potrebbe uscire fuori e noi saremmo lì pronte a catturarlo!- disse la piccola, con gli occhi che le brillavano per l'eccitazione - Saremo costrette a pulire tutto per bene dopo, però forse riusciremo ad ottenere ciò che vogliamo!- nel frattempo, la tassetta aveva strappato uno dei suoi fogli di pergamena e lo aveva appallottolato, in maniera da assomigliare nella forma e nelle dimensioni ad una Caccabomba. -Sei pronta?- detto questo, la ragazzina estrasse la bacchetta dal taschino della veste e la puntò dritta contro il foglio di carta, tenuto in bilico sul palmo aperto della mano.

Immagine


NECTEN MUTATIS

Necten Mutatis

Difficoltà: 2
Tipo: Incantesimo di Trasfigurazione
Descrizione: Trasforma un oggetto in un altro, a patto che i due oggetti abbiano dimensioni uguali o molto simili (ad esempio un galeone che diventa un bottone)
Genere: //
Danno: //


Aveva eseguito tutti i movimenti imparati in classe per quell'incantesimo. Non era propriamente sicura di averlo memorizzato bene e poi si erano esercitati solo su oggetti grandi quanto bottoni. Quello che voleva fare la piccola Cappie andava forse al di là delle sue capacità: ed infatti fu proprio così. L'incantesimo sembrò fallire, visto che la palla di carta rimase lì ferma, immutata e come prima. [d20:2 + Capacità Magica:2 = 4]. Insomma, il suo piano non era per niente riuscito e la bambina dovette arrendersi, un po' avvilita, e lasciare che fosse Elisabeth a concludere la prova cantando qualcosa che attirasse gli elfi.

Vai tu Ellie, a quanto pare non sono ancora abbastanza ferrata in questo incantesimo per poterlo eseguire.- disse, buttando la carta in un angolo e portando le ginocchia al petto, come a voler sotterrare la faccia per la vergogna di non essere riuscita ad eseguire una trasfigurazione tanto semplice.-Io ti ascolto...- continuò, guardandola speranzosa: forse lei avrebbe avuto più possibilità della ragazzina e in più si sarebbe goduta una bella performance canora...


Spoiler:
Ho parlato con Monique. Se vuoi provare a cantare per attirare un elfo domestico fuori dalle cucine, devi superare una CD (Classe Difficoltà) pari o superiore a 20 su Concentrazione. Se il tiro esce, anche Monique tirerà il dado per vedere se siamo riuscite a stuzzicare la curiosità di qualche elfo domestico!
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Messaggioda Elisabeth » 18/11/2012, 1:08

Il pomeriggio nel corridoio del sotterraneo stava lentamente prendendo una strana piega, beh si Elisabeth, si era ritagliato un angolino tutto suo ben riscaldato ed ogni tanto qualche elfo della scuola si spingeva fino a lei quando si metteva a cantare, cosa che negli ultimi tempi accadeva abbastanza spesso, ma, mai in presenza di altri bambini, il punto era questo, la Serpina sarebbe riuscita a cantare sapendo che c’era qualcuno accanto a lei che la stava ascoltando? Con gli elfi era diverso loro apparivano e sparivano.
Così visto che era in vena di confidenza la bambina raccontò alla Tassetta che qualche volta gli Elfi si spingevano fin lì per sentirla cantare, ma, non sempre poteva vederli, anche se immaginava che si nascondessero da qualche parte per sentirla cantare, visto che aveva la sensazione forse errata che qualcuno la stesse osservando, ma, la cosa che l’ha rattristava di più era vedere che appena finiva la sua canzone i piccoli Elfi scappavano via, non era mai riuscita a parlare con nessuno di loro e le sarebbe tanto piaciuto poter fare amicizia con loro e magari farsi rivelare il nascondiglio delle cucine della scuola.

Non stento a crederlo, sei così brava! Se fossi io a cantare, penso che invece fuggirebbero via dal Castello! Però, non sarebbe male come idea…

Non ci credo che non sai cantare altrimenti la Prof.ssa Vireau non ti avrebbe accolta nel coro. Facciamo un patto se io ti faccio sentire come canto e questa volta canterò solo per te e Daphne, poi tu mi fai sentire come canti? Per favore Cappie ci terrei tanto a sentire la tua voce.

Poco dopo le due bambine iniziarono a parlare dei loro pet, Caroline Priscilla diceva che voleva comprarsi un gufo e la Serpina le ricordava dell’eccessiva attrazione del suo gattone per quei volatili, suggerendo alla bambina di comprare qualcosa che non fosse troppo appetitoso per Mirtillo II.

Infatti dovrò fare una scelta moooooolto oculata. Lo prenderò bello possente, così quello stupido gatto non potrà fargli niente...e lo proteggerò con tutte le mie forze. E poi, vuoi mettere? Come hai detto tu, potremo sentirci anche stando lontane! Spedirò valanghe di gufi a te e a Jorge! Si si, lo devo comprare assolutamente. Costringerò mio padre a portarmi a Diagon Alley, durante le vacanze di Natale, così potrò prenderne uno.

Invece di un gufo, potresti prendere un’aquila se non ti fanno paura, ti farei conoscere il mio Viktor, ma, papà mi ha scritto dicendomi Vik doveva restare con lui ancora per qualche mese, in compenso ogni tanto la mamma mi manda Aurore con una marea di dolcetti ed altre prelibatezze francesi. La prossima volta che mi manda un altro pacco ti faccio assaggiare un po’ di squisitezze di Paris.

Poco dopo Elisabeth incuriosita dal coro della scuola chiese delucidazioni su come la Prof.ssa Vireau svolgeva i provini per i suoi corisi, ma, anche questo discorso venne accantonato velocemente, ritornando come era ovvio per due bambine curiose agli Elfi ed alle cucine, così le due bambine iniziarono ad escogitare un piano per riuscire ad attirarli e magari anche nel farsi dire dove si trovavano quei benedetti locali che attiravano generazioni di studenti.

Ellie...mi è appena venuta un'idea… Potrei provare a trasfigurare un foglio di carta in una caccabomba...e lanciarla nel corridoio! Se tutto va bene, uno degli elfi potrebbe uscire fuori e noi saremmo lì pronte a catturarlo! Saremo costrette a pulire tutto per bene dopo, però forse riusciremo ad ottenere ciò che vogliamo. Sei pronta?

Prontissima.

Rispose la Serpina, guardandosi intorno ed aguzzando l’udito per cercare di captare rumori di passi e sperando che nessun insegnante o Prefetto le cogliesse in fragrante con una caccabomba, così la bambina osservo la Tassetta estrarre la bacchetta e lanciare il suo incantesimo.
Una volta che l’incantesimo venne lanciato la palla di carta rimase invariata, suscitando un po’ di delusione nella bambina che sperava di non essere costretta a cantare, speranza che svanì in fretta.

Vai tu Ellie, a quanto pare non sono ancora abbastanza ferrata in questo incantesimo per poterlo eseguire. Io ti ascolto…

Va bene, però non ti garantisco niente, sono dispettosi questi Elfi si fanno vedere solo quando vogliono loro … - disse la bambina cercando di giustificare un possibile fallimento in quella nuova impresa e pensando a cosa cantare – vediamo – disse la bambina tormentandosi il mento – Ho trovato, spero di riuscire a cantare tutta la canzone senza sbagliare. – aggiunse la bimba, un po’ imbarazzata.

[yt]http://www.youtube.com/watch?v=HpGN4I26gR0 [/yt]


Ormai la canzone era stata scelta, ora Elisabeth doveva solo trovare il coraggio di cantare di fronte a Cappie, ma, se voleva cantare nel coro doveva per forza superare quell’ostacolo.

Ma come, come posso riuscirci?

Pensò la bambini, fino a quando la classica lampadina non si accese, poteva cantare tenendo gli occhi chiusi, se poi Cappie le avesse chiesto perché aveva cantato senza guardarla poteva sempre dire che l’aveva fatto perché voleva ricordarsi tutte le parole della canzone.

Ok ci sono.

Pensò la Serpina chiudendo gli occhi, facendo un respiro profondo ed iniziando a cantare, aveva scelto una canzone difficile, che richiedeva tanta concentrazione vista la mancanza della parte strumentale, la bambina doveva immaginarla, questa era la prima vera difficoltà che doveva affrontare, cantare ed immaginare di sentire la musica.
Finalmente cominciò a sentire nella sua testolina le prime deboli note e subito dopo iniziò a cantare, con estrema dolcezza, non aveva il coraggio di cantare con più foga, aveva paura di perdere quelle note e voleva riuscire a mantenerle nella sua testa il più a lungo possibile.

If I should stay,
I would only be in your way.
So I'll go, but I know
I'll think of you ev'ry step of the way.

And I will always love you.
I will always love you.
You, my darling you. Hmm.

Bittersweet memories
that is all I'm taking with me.
So, goodbye. Please, don't cry.
We both know I'm not what you, you need.

And I will always love you.
I will always love you.


Lentamente con il proseguire della canzone, la parte strumentale che Elisabeth immaginava di sentire sembrava suonare sempre più forte, ancora una volta la passione per la musica che albergava nella bambina stava facendo il miracolo, la Serpina stava cantando e sorrideva mentre lo faceva, era questo il segreto della bambina, divertirsi mentre cantava e se ci riusciva avrebbe cantato discretamente.

I hope life treats you kind
And I hope you have all you've dreamed of.
And I wish to you, joy and happiness.
But above all this, I wish you love.

And I will always love you.
I will always love you.
I will always love you.
I will always love you.
I will always love you.
I, I will always love you.


La canzone era finita, Elisabeth rimase con gli occhi chiusi per qualche secondo, la musica anche solo immaginata le faceva sempre uno effetto calmante.

Devo ricordarmi la prossima volta che vado ad Hogsmeade di comprare degli spartiti musicali e magari un flauto traverso o un violino.

Disse la bambina ad alta voce dimenticandosi che la sua amica Cappie era presenze, ma, appena si voltò verso Daphne vide l’amica e le fece un bel sorriso, ma, non aggiunse nient’altro, era troppo impegnata a guardarsi in giro per vedere se qualche Elfo si era fatto vivo, ma, questa volta la bambina [Concentrazione 1 + 15/d20 = 16] non ne vide nemmeno uno nei paraggi.

Questa volta ci è andata male, probabilmente gli Elfi sono tutti impegnati o questa canzone non era di loro gradimento.

Disse la bambina con noncuranza, se non gli aveva attratti quella volta poteva riprovarci in futuro, la Serpina non era tipo da arrendersi tanto facilmente e quel fallimento non l’avrebbe di certo fermata anzi, ora voleva a tutti i costi riuscire ad parlare con un Elfo Domestico di Hogwarts e presto o tardi ci sarebbe pure riuscita.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 22/11/2012, 12:31

Parlare con Elisabeth era sempre un piacere, soprattutto nel momento in cui le due bambine avevano molti pensieri ed interessi in comune. Il canto si era rivelato per la tassetta un'esperienza stupefacente, che non avrebbe mai pensato di poter fare. Nonostante però fosse riuscita ad entrare nel Coro, ella non si sentiva ancora pienamente in grado di saper cantare come gli altri membri del club e questo la rendeva molto umile e incapace di ammettere che anche in lei ci fosse un pizzico di talento. Per sua fortuna, l'amica Ellie non perse tempo a consolarla e a proporle uno scambio equo.

Non ci credo che non sai cantare altrimenti la Prof.ssa Vireau non ti avrebbe accolta nel coro. Facciamo un patto se io ti faccio sentire come canto e questa volta canterò solo per te e Daphne, poi tu mi fai sentire come canti? Per favore Cappie ci terrei tanto a sentire la tua voce.

Uhm...d'accordo! Ma canterò solo all'interno del'Auditorium! Non voglio rischiare che qualcuno mi senta e mi prenda in giro a vita...

Era felice di sentirla cantare, la serpina aveva davvero una gran bella voce, anche se le canzoni che cantava spesso le esprimevano un senso di velata malinconia. Era un genere per lei ancora molto lontano, amante dei ritmi scatenati e gioiosi, nei quali potesse esprimere tutta la propria energia e felicità.
Dopo questa promessa scambiata, le due streghe passarono a parlare dei loro animali domestici. Ancora una volta, Elisabeth aveva tanti buoni consigli da dare alla tassetta, che l'ascoltò attentamente.

Invece di un gufo, potresti prendere un’aquila se non ti fanno paura, ti farei conoscere il mio Viktor, ma, papà mi ha scritto dicendomi Vik doveva restare con lui ancora per qualche mese, in compenso ogni tanto la mamma mi manda Aurore con una marea di dolcetti ed altre prelibatezze francesi. La prossima volta che mi manda un altro pacco ti faccio assaggiare un po’ di squisitezze di Paris.

Roba da mangiare? Si!
Ehm...scusa...ehehe...per quanto riguarda l'aquila, non è una brutta idea...ci penserò su! Tanto manca ancora un bel po' a Natale! Credo che alla fine sceglierò il volatile che mi colpirà di più a primo impatto!


Disse la piccola tutta sorridente. Dopo aver parlato per un po' del più e del meno, la tassetta formulò un piano insano per poter attirare fuori gli elfi domestici dalle cucine: avrebbe trasfigurato una palla di carta in una caccabomba e l'avrebbe lanciata nel corridoio, sperando che l'esplosione e lo sporco attirasse fuori una di quelle simpatiche creature (e non gli insegnanti). Tuttavia, l'incantesimo di trasfigurazione scelto dalla giovane era ancora troppo avanzato per lei, che non riuscì nel suo intento e dovette desistere. Fu allora il turno di Elisabeth di fare qualcosa per farli uscire allo scoperto e lei scelse una cosa molto più innocua: cantare.
Come c'era da aspettarsi, la serpina era una spada in quell'arte: le parole che uscivano fuori dalla sua bocca, cantate, melodiose, le fecero venire la pelle d'oca, emozionata di essere tanto fortunata da poterla ascoltare. Lei e Daphne, la volpina acciambellata sulle sue ginocchia, la fissavano intensamente, rapite, dimentiche del loro scopo principale, ovvero attirare fuori gli elfi domestici. Tuttavia questi non si fecero vedere, nè durante nè dopo la canzone, rimanendo ben nascosti e sicuri all'interno delle cucine. La piccola era un po' delusa, ma in fondo non importava tanto: avrebbe trovato altre occasioni per poter scoprire come accedervi, a costo di setacciare l'intero Castello. Quindi annuì vigorosamente alle parole di Ellie, guardando nel frattempo il suo orologio da polso.

Questa volta ci è andata male, probabilmente gli Elfi sono tutti impegnati o questa canzone non era di loro gradimento.

Già, già. Sono veramente furbi!
Cavolo! E' tardissimo! Ellie devo scappare in biblioteca a studiare o questa volta è sicuro che mi bocciano! Vieni con me? O preferisci rimanere ancora un po' qui?


Chiese la strega, togliendosi la volpina dalle gambe e alzandosi in piedi. Dopo aver raccolto i propri libri, quindi, avrebbe atteso la risposta della serpina: se fosse stata affermativa, allora si sarebbero dirette insieme verso la Biblioteca. Se fosse stata negativa, la tassetta l'avrebbe salutata e sarebbe corsa di volata a fare i propri compiti.

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