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Terzo Piano

Avvelenamento da pozioni e piante, eruzioni, rigurgiti, risa incontrollabili, eccetera

Messaggioda Lindë » 27/02/2014, 19:08

Stava bene.
Era vivo.
Riusciva anche a scherzare, segno che l'esperimento era andato a buon fine.
Se fossero andati sempre così, gli esperimenti...

Otto mesi di allenamento forzato al minimo delle tue capacità?
Credo che qualcuna si divertirà un mondo a vendicarsi per tutte le volte che l’hai mandata con il culo per terra!


E ci finirà anche con il suo paparino fuori forma.
Se pensa di avere vita facile, allora ha sbagliato maestro...


Sorrise tra sé, l'Erbologa.
Era più che sicura che Monique e Aryanne sarebbero state le due persone più felici del mondo.
Come biasimarle?
L'una lo amava come una donna, l'altra come una figlia.
Poterlo avere accanto quasi come una persona normale, era il regalo più grande che potessero ricevere.
E sì, non era da escludere che la giovane Mercenaria ne avrebbe approfittato un po'.
Ma in fondo, come biasimarla?
Battere l'ex numero uno al mondo era sempre e comunque una bella soddisfazione.
Soprattutto quando lo stesso ti mandava al tappeto un giorno sì e l'altro pure.
Insomma, la giovane Vastnor si sarebbe divertita non poco.
E un momento d'ilarità, in fondo, lo vissero anche loro, in quella stanza d'ospedale.
Sandyon, infatti, era nudo, ed Asher pareva quasi restio a volerlo coprire.

Credo sia un crimine dover coprire tutto quel ben di Merlino...
Ma se proprio insisti…


Insisto.

Devi stendere le braccia in avanti…

Un altro sorriso le sfuggì dalle labbra.
Il fatto che avesse imparato a sorridere, non significava certo che non fosse più in grado di fulminare le persone.
E ne aveva appena dato prova ora, verso il Medimago.
Appena notò che faceva fatica ad infilarsi il camice, subito Lindë gli fu accanto.
Con un sorriso premuroso, lo aiutò a farlo scivolare lungo le braccia.
Non era imbarazzata.
Era già stata a letto con lui.
Con un altro corpo, certo.
Ma per lei era un po' la stessa cosa.
Capiva, però, che a lui potesse dare fastidio, per questo non si fece problemi ad aiutarlo.
E una volta che anche quel discorso fu sistemato, si poté passare ad altro.
Come il luogo nel quale dormire.
Sia Lindë che Asher gli offrirono ospitalità.
Toccava a lui scegliere.

L'ultimo dei desideri e dar vita ad una ipotetica altra lite familiare, amico mio.
Per quanto ci sia il 99% di probabilità che nessuno scopra nulla, temo quel 1% quanto per la tua stessa vita.


Non comprese il senso di quel discorso.
Immaginò che solo Brightless potesse coglierne il senso.
La cosa non le dava fastidio.
Se erano affati del Medimago, tali sarebbero rimasti.

... Quindi preferisco accettare l'ospitalità della mia collega, riservandomi di venirti a trovare prima della fine dell'anno.

Annuì e gli sorrise, dolcemente.
Avrebbe avuto la stanza per gli ospiti tutta per sé, ed un elfo personale.
Inoltre, non c'era pericolo che Irvyne s'infastidisse, o facesse domande.
Conoscendolo, sarebbe stato estasiato dal traguardo raggiunto dalla moglie.
Ma non avrebbe potuto dirgli nulla.
Era una questione delicata, che riguardava soprattutto Sandyon.
Non avrebbe mai tradito la sua fiducia, né violata la sua privacy.
E poi sarebbe stato solo per una notte, dopodiché sarebbe tornato a casa.
E chissà che faccia avrebbe fatto la sua futura consorte...
Forse l'uomo le avrebbe fatto uno scherzo.
Sarebbe rimasto serio e composto all'inizio, e poi avrebbe aperto le labbra ad un sorriso, dimostrando di essere cambiato.
Di essere diverso, ma in fondo sempre uguale.
E così pensava anche Asher.

Sei sempre tu, con i tuoi pregi e tuoi difetti, i tuoi pregiudizi e le tue preferenze.
E se qualcuno proverà a dirti che sei diverso, che non sei più tu, allora Crucialo tranquillamente, perché provare emozioni non ti rende diverso al massimo migliore.


Annuì di nuovo, con più decisione.
Sì, migliore.
Ora poteva permettersi di dirlo, di pensarlo.
Prima non voleva, nel timore che qualcosa andasse storto.
Si sarebbe dovuto abituare, ovviamente, ma nulla era impossibile.
Non per lui.
Quando lo vide alzarsi, lo lasciò fare da solo.
Si vedeva tuttavia che era tesa, pronta a scattare subito se avesse avuto bisogno di sostegno.
Ma non gli serviva.
Non voleva aiuto.
Voleva ringraziarli.
Prese la scatoletta bianca che aveva ricevuto da Sandyon.
La aprì, studiandone sorpresa il contenuto.
Perplessa.
Alzò lo sguardo su di lui, ed attese una spiegazione.

Questo è un mio piccolo "grazie" per quello che avete fatto per me... Per ciò che mi avete permesso di riconquistare...
Tenendolo sempre vicino a voi, questo portachiavi farà si che una volta al giorno un qualunque incantesimo offensivo potenzialmente letale sfumi una non appena giunto in vostra direzione, inoltre, se sarete già stati attaccati in precedenza, recupererà di poco qualche energia.
So che non è nulla in confronto al lavoro che avete svolto voi, ma spero che possiate apprezzarlo ugualmente come io sto apprezzando in questo momento che due persone come te... Amico mio... E te, Amica mia, siate nella mia vita.


Inutile dire che si commosse, a quelle parole.
E lo abbracciò di nuovo, delicatamente.

Non ce n'era bisogno, Sandyon... ma grazie.
Anche io sono felice che tu sia nella mia.


Perché senza di lui, nemmeno ci sarebbe stata lei, in vita.
Una piccola lacrima le scivolò lungo la guancia, ma l'asciugò subito.
Avrebbe avuto tempo di piangere, ma non in quel momento.
Ora bisognava festeggiare la ritrovata umanità di Sandyon.
La sua capacità di sorridere.
Di piangere.
Di ringraziare qualcuno con un abbraccio, come fece con Asher poco dopo.
Bisognava festeggiare la sua nuova vita.

... Ok.
A questo punto credo che sia meglio andare, sicura che tuo marito non rimarrà troppo sorpreso?


Irvyne ha imparato a non fare troppe domande, quando si parla della sottoscritta...

Come tutto ciò che concerneva le Gilde, i Druidi.
Quel mondo che la maggior parte delle persone ignorava.
Ci aveva fatto l'abitudine, alla fine.

Non preoccuparti di nulla.
Andiamo a casa, ti devi rimettere in forze... sennò domani come ci torni dalla tua quasi moglie?


Gli domandò, facendo una piccola battuta.

Medimago Brightless, posso smaterializzarmi portando Sandyon con me, o ritiene sia meglio che usi un altro mezzo?

Chiese, ora nuovamente seria e pratica.
A prescindere dalla risposta di Asher, del quale avrebbe seguito il suggerimento, fu pronta a congedarsi da lui.
Per questo gli tese la mano, con un sorriso sulle labbra.

È stato un piacere collaborare con lei.
Le auguro un felice Capodanno.


Lo era stato davvero, un piacere.
Specialmente per il risultato raggiunto.
E se Sandyon fosse stato pronto, allora se ne sarebbe andata con lui.
In fondo, aveva un malato da mettere a letto.
E un marito da tranquillizzare, magari.
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Messaggioda Asher » 27/02/2014, 23:17

E ci finirà anche con il suo paparino fuori forma.

Inarcò perplesso un sopracciglio per l’utilizzo di quel vezzeggiativo insolito ma non proferì parola. Aveva bisogno di toccare con mano l’entità dei cambiamenti che il composto aveva prodotto in Sandyon per fugare tutti i dubbi residui sulla scelta effettuata ora più che mai. Lo aveva - perché era lui il più anziano, era lui il MediMago, era lui che avrebbe dovuto prevedere quel tipo di controindicazioni – messo in serio pericolo, riducendo per ben otto mesi le sue capacità magiche e adesso aveva un fottuto bisogno di sapere che ne era valsa la pena in un modo o in un altro.

Se pensa di avere vita facile, allora ha sbagliato maestro...

Prima o poi dovrete spiegarmi come fate a puntare la bacchetta contro qualcuno che amate e non risparmiarvi.

Borbottò a voce non abbastanza bassa da impedire agli altri due di sentirlo e no, non aveva appena utilizzato un “plurale maiestatis” all’indirizzo di Sandyon. In quel momento l’amico gli aveva ricordato in maniera molto nitida il compagno della sua milaja e il modo quasi brutale con cui l’allenava, scagliandole contro incantesimi su incantesimi senza curarsi, almeno all’apparenza, del dolore che poteva infliggerle. Certo il tipo di incantesimi da cui Aryanne era costretta a difendersi erano molto più pesanti e pericolosi di quelli che Noah castava contro Tisifone, perché il contesto e soprattutto le motivazioni per cui le due donne si allenavano erano decisamente diversi, eppure entrambe si trovavano ogni giorno dalla parte sbagliata della bacchetta di una persona che amavano. Lui non ci sarebbe mai riuscito e forse era per quel motivo che lui e Demetri erano ancora vivi e vegeti e non uno sottoterra e l’altro rinchiuso ad Azkaban a vita. In ogni caso non spiegò il senso del suo commento, lasciando eventualmente credere agli altri due di aver avuto un lapsus momentaneo anche se, in futuro, avrebbe voluto confidarsi con Vastnor sull’argomento “Pellegrino” sicuro che l’altro conoscesse qualche aspetto dell’italoamericano a lui sconosciuto. Dopotutto Tissy e la cugina si frequentavano spesso, quindi era logico presupporre che lo facessero anche i rispettivi quasi consorti benché i loro caratteri fossero, almeno fino a quel momento, decisamente agli antipodi. E probabilmente avrebbe continuato a essere distanti, almeno a giudicare dal modo in cui lo fulminò con una semplice occhiata, solo per aver avanzato l’ipotesi di lasciarlo come Merlino l’aveva fatto ancora per un po’.

Insisto.

Annuì, con un ghigno divertito in viso mentre spostava lo sguardo da un Vastnor palesemente, almeno per lui, imbarazzato a una Lindë serena e sollecita nel prestare aiuto all’uomo a sollevare le braccia in modo da poter indossare il camice che aveva preso per lui. Una volta risolto quel piccolo inconveniente, il “paziente” confidò loro di non aver rivelato alla compagna cosa esattamente avrebbe fatto quella sera in compagnia del MediMago e quindi necessitava di un posto dove passare la notte. Ovviamente Asher gli diede la sua disponibilità, rendendo subito chiaro che non avrebbe dovuto temere di incontrare Demetri, ma intimamente sapeva già che l’altro avrebbe accettato l’offerta della Vilvarin. Quello che lo spiazzò fu la motivazione, sincera, che Vastnor addusse per giustificare quella scelta.

L'ultimo dei desideri è dar vita ad una ipotetica altra lite familiare, amico mio.
Per quanto ci sia il 99% di probabilità che nessuno scopra nulla, temo quel 1% quanto per la tua stessa vita.


Si stava preoccupando per lui, per la serenità della sua vita di coppia, pur sapendo quanto odiasse – e il sentimento era purtroppo reciproco – il suo compagno. Non era accaduto praticamente mai in tutti quegli anni, anzi Asher aveva sempre creduto che Sandyon provasse un qualche sadico piacere nel confrontarsi con Demetri e sputargli addosso tutte le cattiverie di cui era capace, restando, d’altro canto, immune alle sue frecciatine. Quello quindi era da considerare un altro piccolo miracolo dovuto all’effetto della loro cura miracolosa.

... Quindi preferisco accettare l'ospitalità della mia collega, riservandomi di venirti a trovare prima della fine dell'anno.

Quando vuoi anche se probabilmente faticherai a riconoscere il Manor in questo periodo.

Tisifone, infatti, contagiata dallo spirito natalizio della famiglia Pellegrino aveva insistito a rendere il Manor un posto meno lugubre e più ospitale almeno durante le feste e non erano riusciti a farle cambiare idea in nessun modo, neanche facendole notare che ormai lei non viveva più lì con loro e quindi non si sarebbe potuta godere gli addobbi. Anzi la minaccia – “Dovete iniziare ad allenarvi così non vi ritroverete impreparati quando diventerete nonni” – che aveva ricevuto in risposta li aveva definitivamente ammutoliti, oltre ad averli costretti ad ammettere che Noah aveva davvero una pessima influenza su di lei. Quello che invece sarebbe rimasto sempre uguale a se stesso, o al massimo una versione migliorata, sarebbe stato Sandyon perché, come gli fecero presente l’Erbologa prima e il MediMago dopo provare emozioni non era qualcosa che avrebbe modificato la sua essenza, quella che tutti loro avevano imparato a conoscere e ad amare, come amico, come compagno, come padre e come figlio. Perché così lo vedeva Asher in quel momento ed era così che si sentiva, come un padre orgoglioso che osservava il proprio figlio compierei primi passi – letteralmente visto che Vastnor si era appena alzato dal tavolo e stava camminando senza alcun sostegno – nel mondo.

Questo cosa sarebbe?

Chiese quindi, perplesso, rigirandosi la scatoletta bianca tra le mani.

Questo è un mio piccolo "grazie" per quello che avete fatto per me... Per ciò che mi avete permesso di riconquistare... – dischiuse le labbra per protestare, le mani pronte a scattare in avanti per restituire quel dono ai suoi occhi inopportuno quando il sorriso di Sandyon lo accecò quasi letteralmente - Tenendolo sempre vicino a voi, questo portachiavi farà si che una volta al giorno un qualunque incantesimo offensivo potenzialmente letale sfumi una non appena giunto in vostra direzione, inoltre, se sarete già stati attaccati in precedenza, recupererà di poco qualche energia. So che non è nulla in confronto al lavoro che avete svolto voi, ma spero che possiate apprezzarlo ugualmente come io sto apprezzando in questo momento che due persone come te... Amico mio... E te,Amica mia, siate nella mia vita.

Non ce n'era bisogno, Sandyon... ma grazie.
Anche io sono felice che tu sia nella mia.


Vieni qui ragazzino.
– affermò brusco, avvicinandosi all’altro, perché trascinarlo a sé sarebbe stato da incoscienti, e stritolandolo in un abbraccio decisamente paterno capace di esprimere tutte le parole che in quegli anni erano rimasti imbrigliati in un codice di comportamento altamente rigido – Lo accetto solo perché potrebbe tornarmi utile la prossima volta che mi vedrò costretto a farti un favore.

... Ok.
A questo punto credo che sia meglio andare, sicura che tuo marito non rimarrà troppo sorpreso?


Irvyne ha imparato a non fare troppe domande, quando si parla della sottoscritta... Non preoccuparti di nulla.
Andiamo a casa, ti devi rimettere in forze... sennò domani come ci torni dalla tua quasi moglie?



Il marito forse no ma Asher gliene avrebbe fatte volentieri un paio di domande a partire dal perché, pur avendo un marito a casa che la attendeva, si era dimostrata così sollecita e preoccupata e per nulla imbarazzata di fronte a un Vastnor completamente nudo. Lui poteva anche non comprenderne nulla di universi femminili e affini ma di certo quello non poteva essere considerato un comportamento normale da parte di una semplice amica, o forse si? Sarebbe rimasto con il dubbio, il MediMago, almeno per quella sera perché di certo quello non era il momento adatto per fare certe domande scomode.


Medimago Brightless, posso smaterializzarmi portando Sandyon con me, o ritiene sia meglio che usi un altro mezzo?

Purtroppo è meglio evitare Smaterializzazioni, Passaporte e Metropolvere. Se vi dovete muovere all’interno di Londra potreste usare il Nottetempo o ancora meglio una delle ambulanze o, se la distanza da coprire è elevata, l’elicottero sul tetto, basta che Oblivate il conducente una volta giunti a destinazione. – cinico forse per il modo in cui autorizzava la Sempreverde a manipolare le menti degli altri ma purtroppo la situazione contingente non permetteva altre soluzioni. Già dovevano essere grati al fatto che l'ospedale fosse dotato di quei mezzi di trasporto babbani, resi necessari dal fatto che spesso, come in quel caso, non fosse sicuro trasportare il paziente con la magia – In ogni caso in quella borsa – e indicò una borsa di pelle nera rigida accanto alla porta – avevo già preparato qualche pozione per fronteggiare alcune degli effetti collaterali più comuni nel caso avesse deciso di venire a casa con me. La prenda pure anche se forse lei avrà qualche preparato naturale capace di produrre lo stesso effetto.

Aveva toccato con mano le capacità della donna quindi era sicuro della veridicità della sua affermazione.

È stato un piacere collaborare con lei.
Le auguro un felice Capodanno.


Lo stesso vale per me – rispose sincero, ricambiando la stretta di mano della donna – Che il nuovo Anno possa essere per lei fonte di gioia e fortuna… Quanto a te ragazzino mi aspetto un resoconto bisettimanale su tutto ciò che riguarda la tua salute, anche quante volte al giorno hai dovuto farti aiutare per fare qualcosa…

Affermò minaccioso in volto prima di dare una pacca amichevole a Sandyon su una spalla. Una volta rimasto solo si premurò di far evanescere qualsiasi traccia del loro passaggio prima di chiudersi la porta alle spalle e tornare a casa da Demetri emotivamente distrutto ma soddisfatto.

[FINE ROLE]
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Messaggioda Asher » 16/05/2015, 19:59

[Londra – 28 Marzo 2110 – Ospedale San Mungo – ore 7:59]


Burocrati del c***o!

Solitamente Asher era una persona compita, soprattutto sul posto di lavoro, ma le circostanze erano tali che avrebbero fatto perdere la pazienza anche a un Santo babbano. Quella precedente era stata una settimana d’inferno fatta di doppi turni e chiamate notturne d’emergenza e quella appena iniziata non si prospettava essere poi molto migliore e tutto questo perché qualcuno al Ministero aveva deciso che sei mesi di tirocinio per gli aspiranti medimaghi erano pochi.

Pochi un c***o!

Rincarò la dose, lanciando sulla scrivania una pila di cartelline e rivolgendo uno sguardo assassino alla porta del suo ufficio.

Immagine


Camice sbottonato a rivelare sotto un pullover a collo alto, un accenno di baffi e l’espressione più truce che il personale del San Mungo gli avesse mai visto in viso.

E tutto per un solo piccolo dannatissimo errore…

Poco prima di Natale uno dei giovani tirocinanti, infatti, pur avendo formulato la diagnosi corretta aveva prescritto una cura obsoleta, costringendo il nipote del Ministro – guarda un po’ che coincidenza – a una efficace ma lunga e imbarazzante terapia. Nessuno si era chiesto dove fosse il suo supervisore e perché avesse lasciato il ragazzo da solo – perché in quel caso si sarebbero dovuti anche chiedere perché il pover’uomo avesse passato quasi sei ore di fila in sala operatoria passando da un paziente a un altro senza quasi fermarsi un attimo - mentre tutti, dal primo all’ultimo dipendente ministeriale, avevano urlato allo scandalo. Conclusione, test d’ingresso più restrittivi, esami di fine corso più complessi e il periodo del tirocinio esteso a un anno, in barba alle necessità dell’Ospedale e dei futuri medici. Ovviamente le modifiche erano entrate in vigore fin da subito e avevano interessato anche chi, il tirocinio, lo aveva quasi concluso come Zephyr Kenway, motivo principale per cui il MediMago Brightless era intrattabile da quasi un mese. Quello che lo infastidiva maggiormente non era l’aver dovuto prolungare il suo lavoro come Mentore, incastrando l’attività di supervisione dell’ex Corvonero con i vari turni in Ospedale, quanto il dover privare il San Mungo di un validissimo Medimago per altri sei mesi. Esattamente come aveva previsto Tisifone, il ragazzo non aveva per nulla deluso le aspettative che il suo esame finale avevano sollevato, dimostrandosi effettivamente una persona sveglia, intuitiva, capace di ragione bene e in fretta e con un sangue freddo davvero invidiabile.

E per colpa di quei dannati burocrati io sono costretto a fare i doppi turni e lui a girare per le corsie con una balia come un qualsiasi pivellino appena uscito da Hogwarts.

Un ulteriore sbuffo – quel giorno Asher assomigliava pericolosamente a una pentola a pressione babbana in procinto di esplodere – prima di alzarsi dalla sedia, sistemarsi il camice e riordinare le cartelline dei pazienti. Mancava poco meno di un minuto alle otto e Zephyr, in tutti quei mesi, non era mai arrivato in ritardo neanche di mezzo secondo. E infatti…

TOC TOC

Avanti… Signor Kenway buon giorno – disse quindi non appena il ragazzo aprì la porta – Oggi sono costretto a saltare il nostro caffè mattutino, quella passata è stata una nottata molto movimentata, ma se ne sente la necessità l’accompagnerò volentieri in Caffetteria - il tono era ancora irritato ma era facile notare una sfumatura di dispiacere. Quello che era stato un consiglio spassionato dato il primo giorno di lavoro era diventata una piacevole, almeno per lui, abitudine consolidata e come tale, quando veniva meno per cause esterne, la mancanza si faceva sentire due volte. - Intanto mi può aggiornare sui suoi progressi ed espormi eventuali dubbi o problemi che ha incontrato in mia assenza.

Ovvio che lo lasciasse solo in Reparto e non solo perché lui non era in grado di sdoppiarsi efficacemente come invece aveva visto fare a una giovane Mercenaria bionda durante l’ultimo torneo. Era convinto che Kenway fosse pronto a volare con le sue ali e non aveva nessuna intenzione di tarpargliele con la sua presenza costante solo perché così avevano deciso degli stupidi burocrati.

Oggi siamo di turno presso il Reparto di Avvelenamento da pozioni, erbe e affini e si, la CapoInfermiera di turno è Miss Holmberg …

Cinquant’anni, bionda, occhi verdi, svedese, all’apparenza ancora giovane e piacente, la Capo Infermiera Holmberg si era presa una grossa sbandata per il semi vampiro e con il suo comportamento finiva spesso e volentieri per metterlo in imbarazzo se non proprio in difficoltà.

Bene andiamo…

Così dicendo Asher sarebbe uscito dal proprio ufficio e seguito Zephyr ovunque avesse deciso di andare se in Caffetteria per un caffè prima di iniziare il giro o direttamente in Reparto. In ogni caso sarebbe toccato al ragazzo confrontarsi con Miss Holmberg per avere le cartelle dei pazienti.
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Messaggioda Zephyr » 19/05/2015, 11:45

[news]
28-03-2110 | Ospedale San Mungo | 07:57

Ihihih, buongiorno Zephyr!

Buongiorno a lei, signorina Hornigold.

Come sta?
Ha bisogno di qualcosa?
Vuole un caffè?


No no, grazie, non ne ho bisogno.
Sto bene, pronto per un'altra giornata.


Lei è così gentile con i pazienti, un vero angelo!

Angelo... Io?

... Cerco di fare del mio meglio, tutto qui.
Ora se vuole scusarmi, devo proprio andare.


Assolutamente!
Passi di qui quando vuole fare due chiacchiere, a presto!


Forse quello era il lato più fastidioso del suo lavoro e dire che molti pensavano fossero i turni extra oppure la vista continua del sangue.
Avere in corpo le doti necessarie per far cadere ai propri piedi ogni ragazza/donna/gay non sempre rappresentava un vantaggio, anzi.
Zephyr Kenway ormai non era più lo stesso ragazzo cattivo che camminava per i corridoi di Hogwarts escogitando malefatte con Melia Herbert.
La presenza e vicinanza continua di Ariel Jiménez lo avevano addolcito, rendendolo un po' più buono, tollerante, una persona affidabile.
Senza considerare poi anche la Gilda Acuan, una famiglia che lo aveva accolto nonostante le sue differenze con il resto del genere umano.
A tutto ciò si potevano aggiungere anche la bontà della propria Maestra e l'ottimo rapporto stabilito con il proprio responsabile, Asher Brightless.
Oltre ad essere un MediMago affermato era anche un individuo che metteva anima e cuore in tutto ciò che faceva, guadagnandosi stima da parte di chiunque entrasse a contatto con lui, Kenway compreso. Anche se per qualche strana ragione il tirocinio era stato prolungato di ben sei mesi, a Zephyr non dava assolutamente fastidio, la sua pazienza era degna del più autentico emissario del Ghiaccio, rendendolo solo più contento di poter imparare ancora tanto da una figura di riferimento così saggia e colta in materia medica e biologica. Nel frattempo, aveva inviato la propria domanda di esame come MagiSapiente e MagiFilosofo, sperando che venissero accettate al più presto, tutto ciò senza mai dimenticare di stare vicino alla ragazza amata, supportandola e dandole completo appoggio all'interno dell'affermazione sempre più vicina come cantante professionista. Quella mattina, sotto al camice avrebbe indossato un maglioncino primaverile color blu scuro e una maglietta a maniche lunghe grigia, dei jeans da lavoro classici in tinta denim e delle scarpe da passeggio nere di una nota marca babbana che usava come logo un piccolo coccodrillo.

TOC-TOC

Avanti… Signor Kenway buon giorno.

Buongiorno a lei.

Immagine

Oggi sono costretto a saltare il nostro caffè mattutino, quella passata è stata una nottata molto movimentata, ma se ne sente la necessità l’accompagnerò volentieri in Caffetteria.

Non c'è alcun problema.
Posso però proporle di organizzare una piccola colazione qui nel suo ufficio?
Ecco, la mia fidanzata ha fatto dei biscotti nel weekend davvero deliziosi, la prego, ne assaggi qualcuno.


Con estrema cortesia, Zephyr estrasse da una piccola busta di plastica bianca che aveva con sé un contenitore di vetro con chiusura ermetica.
Al suo interno c'erano dei tipici biscotti da tea, sia ripieni, che semplici, che con copertura al cioccolato, dall'odore a metà tra la vaniglia e il limone. L'aspetto era assolutamente invitante, ormai la colombiana era diventata una vera esperta cucinando dolci fin da quando aveva nove anni.

Immagine


Intanto mi può aggiornare sui suoi progressi ed espormi eventuali dubbi o problemi che ha incontrato in mia assenza.

Le cure indicate per il signor Tatch si sono rivelate azzeccate, il paziente verrà dimesso la prossima settimana.
La signorina Wilde ha avuto una ricaduta l'altro ieri, ho fatto quindi prescrivere un aumento del dosaggio farmacologico di 2 cc.
La pressione del piccolo Wilbur è migliorata, ma credo sia ancora una situazione critica e preferirei che fosse lei a dargli un'occhiata.
L'ulcera duodenale della signora Guess non accenna ad arrestarsi, a suo avviso potrebbe essere una soluzione farle bere della saliva di Clabbert?
Ho sentito dire in giro per il reparto di terapia intensiva che fa autentici miracoli ma non mi sono azzardato a consigliarla senza il suo permesso.
Per concludere Miriam Lebowski ieri pomeriggio ha dato alla luce tre bellissimi gemelli... Ho dovuto sostituire l'ostetrico.


Quell'ultima notizia venne esposta con una leggera punta di imbarazzo, considerando che non era suo dovere farlo ed evidentemente se si era trovato costretto ad occupare quel ruolo significava che la persona incaricata, per non si sa quale motivo, aveva disertato o fatto vacanza.

Oggi siamo di turno presso il Reparto di Avvelenamento da pozioni, erbe e affini e sì, la CapoInfermiera di turno è Miss Holmberg

Dopo il placcaggio al primo piano da parte della signorina Hornigold, la CapoInfermiera Holmberg era ciò che ci voleva!
La seguo dottor Brightless, metterò il camice strada facendo.


Aggiunse con un sorriso tranquillo, estraendo l'indumento lavorativo dalla borsa che portava a tracolla.

Bene andiamo…

Immagino che sarà mio compito chiedere le cartelle, giusto?


Ultima domanda totalmente retorica, prima di diventare come ogni mattina l'ombra del proprio Responsabile.[/news]
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Messaggioda Asher » 22/05/2015, 21:06

Buongiorno a lei.

I lineamenti del viso di Asher si distesero leggermente e gli angoli delle labbra si inclinarono all’insù in un accenno di sorriso. Non era il fascino del vampiro – che avvertiva ovviamente ma che non lo influenzava molto perché troppo controllato, troppo vecchio, troppo innamorato della sua Serpe – che lo rendeva felice di vedere il suo tirocinante, ma il suo carattere, il modo di approcciare alla vita ospedaliera in generale e ai pazienti in particolare. Quando l’anno fosse giunto al termine, era certo che gli sarebbe mancata la sua compagnia e le loro piccole abitudini, come iniziare la giornata con l’orrido ma forte caffè fornito dalla Caffetteria dell’Ospedale. In realtà già quella mattina Asher si vide costretto a rinunciare a quel rito, pena farsi venire un attacco di cuore per eccesso di caffeina.

Non c'è alcun problema.
Posso però proporle di organizzare una piccola colazione qui nel suo ufficio?
Ecco, la mia fidanzata ha fatto dei biscotti nel weekend davvero deliziosi, la prego, ne assaggi qualcuno.
[/center]

Non appena l’ex Corvonero aprì il contenitore di vetro un lieve odore di vaniglia e limone si spanse per la stanza, solleticando l’olfatto del MediMago e risvegliando il suo stomaco maltrattato dalle ore di lavoro straordinario e dalla pessima cucina dell’Ospedale.

Non potrei mai offendere la sua fidanzata rifiutando un assaggio o due…

Rispose con un sorrisetto ironico, prendendo, da bravo goloso qual era, un biscotto ricoperto di cioccolato mentre indicava a Zephyr la poltrona davanti alla sua scrivania e gli chiedeva di aggiornarlo.

Le cure indicate per il signor Tatch si sono rivelate azzeccate, il paziente verrà dimesso la prossima settimana.

Con buona pace di tutto il reparto… a quanto pare da quando è ricoverato non si riesce più a dormire.

La signorina Wilde ha avuto una ricaduta l'altro ieri, ho fatto quindi prescrivere un aumento del dosaggio farmacologico di 2 cc. .

Corretto, però sarebbe il caso di sottoporla a qualche altro esame magidiagnostico per essere certi che la sua ricaduta non dipenda da altro.

La pressione del piccolo Wilbur è migliorata, ma credo sia ancora una situazione critica e preferirei che fosse lei a dargli un'occhiata.

Passeremo da lui appena avremo terminato il giro mattutino.

L'ulcera duodenale della signora Guess non accenna ad arrestarsi, a suo avviso potrebbe essere una soluzione farle bere della saliva di Clabbert?
Ho sentito dire in giro per il reparto di terapia intensiva che fa autentici miracoli ma non mi sono azzardato a consigliarla senza il suo permesso.


E ha fatto bene. La saliva di Clabbert somministrata pura è troppo aggressiva e potrebbe danneggiare ulteriormente la mucosa duodenale. Meglio diluirla in un decotto a base di tiglio e radici di liquerizia.

Per concludere Miriam Lebowski ieri pomeriggio ha dato alla luce tre bellissimi gemelli...

Un parto trigemellare? È una cosa rara anche nel Mondo Magico a meno che la coppia… - si bloccò nella sua speculazione, rivolgendo a Zephyr uno sguardo perplesso. La Lebowski non era una sua paziente e svolgere turni al reparto di magiginecologia non rientrava nei compiti del ragazzo. Come aveva saputo del parto? – Cosa è accaduto ieri pomeriggio?

Ho dovuto sostituire l'ostetrico.

Ieri pomeriggio ha detto, giusto? – si informò, appuntandosi su un pezzo di pergamena il nome della paziente e quando aveva partorito. Avrebbe fatto una piccola indagine, per scoprire chi era l’ostetrico di turno e perché non si fosse presentato in sala parto e chissà che non avesse potuto utilizzare quell’increscioso incidente per far cambiare idea al Ministero sulla durata dei tirocini – E’ stata un’esperienza interessante?

Chiese successivamente, prendendo un altro biscotto, questa volta ripieno per poi svelare al ragazzo in quale reparto avrebbero fatto il loro turno e l’identità della Capo Infermiera.

Dopo il placcaggio al primo piano da parte della signorina Hornigold, la CapoInfermiera Holmberg era ciò che ci voleva!

Scosse la testa rassegnato e diede una lieve pacca sulla spalla a Kenway.

Mi spiace ragazzo, ma l’unica cosa che tu possa fare è avere pazienza e attendere che qualcun altro attraversi il loro radar... Non esiste altro deterrente se non il tempo, nemmeno confidare loro di essere gay.

Anche lui, quando era un giovane medimago alle prime armi aveva avuto alcuni problemi con delle Infermiere. Il fiato che aveva sprecato nel tentare di far entrare nelle loro testoline iperattive che essere gay implicava il non essere interessato al genere femminile. Nulla. Le uniche reazioni che aveva ottenuto erano risate maliziose e un triplicarsi dei tentativi di seduzione. Almeno fino a quando Demetri non aveva messo in chiaro che lui era off limits per chiunque, tentando di schiantare una delle ragazze più audaci. L’incantesimo aveva mancato il bersaglio ma il bacio che si erano scambiati dopo era stato così intenso da aver convinto anche le più ottuse.

Immagino che sarà mio compito chiedere le cartelle, giusto?

Esatto. Vada e mi renda fiero di lei.

Lo canzonò lievemente, aprendo la porta del corridoio che conduceva al Reparto di Avvelenamento da pozioni e salutando la Capo Infermiera, prima di farsi da parte e lasciare al povero vampiro il compito di prendere le cartelle e tornare da lui emotivamente ancora intero. La Holmberg quando ci si metteva sapeva essere davvero asfissiante.

Vediamo un po’ chi è il nostro primo paziente.

Mormorò successivamente avvicinandosi al primo letto e tendendo la mano verso il ragazzo per farsi passare la prima cartella clinica della giornata.

Omar Saddik, anni 16 e mezzo, commesso presso una piccola Farmacia di Nocturne Alley – scorse velocemente i dati anagrafici del ragazzo prima di aggiungere – Fresco di diploma alla Musashi... Il paziente presente dei corpi molli al posto delle dita di entrambe le mani e in più quelle della mano destra sono prive di tre falangi distali. Come può vedere non sono state amputate ma si sono semplicemente ritratte all’interno della falange.

Indicò a Zephyr il punto in cui la falangetta avrebbe dovuto “spuntare” dal resto del dito medio e dove, al posto di un moncherino si trovava la pelle del dito arricciata senza alcuna traccia di sangue o di trauma.

Vuole raccontarci cos’è accaduto Signor Saddik?

Non lo so, l’ho già detto anche agli Auror. Solo perché l’incidente è accaduto a Nocturne Alley tutti pensano ci sia sotto qualcosa di oscuro. – si lamentò il giovane – Domani è giorno di consegne, sa noi riforniamo quasi tutti i Pozionisti della zona e anche alcuni negozi, così stavo impacchettando le pozioni che avevo appena finito di preparare quando a un certo punto… crash… le ampolle che avevo in mano sono finite per terra perché mi erano sparite le dita…

Si ricorda a quali ingredienti ha lavorato nelle ultime quarantotto ore?

Quante volte me lo vuole chiedere? No, non ricordo gli ingredienti, non mi pagano abbastanza per fare un tale sforzo di memoria. Il mio capo si limita a darmi i nomi delle pozioni e io, libro alla mano, preparo ciò che serve. Le ultime Pozioni sono state quella Soporifera e una Erbicida…

Bene… Cosa ne pensa Signor Kenway?

Chiese Asher, chiudendo la cartellina e incrociandovi sopra le mani, le braccia distese davanti a lui. Avendo già visitato il paziente non appena giunto al San Mungo non aveva bisogno di leggere il resto per sapere che l’incidente era stato causato da una intossicazione per contatto da tubi mineralizzati, una sostanza che secernano i vermicoli, il cui muco veniva utilizzato per la preparazione di entrambe le pozioni. Probabilmente il negozio aveva ricevuto una partita di vermicoli malati e il ragazzo aveva estratto il loro muco senza l’utilizzo degli appositi guanti di protezione, finendo per tenere le mani a mollo in quella sostanza per più di un’ora.


:arrow:

Spoiler:
Effettuare un tiro del dado da 20 su Elaborazione. Con un risultato superiore a 33 Zephyr comprenderà che si tratta di intossicazione per contatto da tubi mineralizzati. La scelta della cura è a discrezione del pg.
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Messaggioda Zephyr » 27/05/2015, 14:08

[news]Trascorrere quei primi minuti assieme al proprio referente ogni mattina era sempre l'occasione giusta per apprendere qualcosa di nuovo.
Zephyr ormai aveva capito che la maggior parte degli insegnamenti migliori si concentravano proprio in quei pochi minuti di inizio giornata.
Non c'era la tensione di trovarsi davanti ad un paziente, venivano analizzate le scelte seguendo un percorso di esclusione lento e ponderato.
Asher Brightless poi, poteva dargli dei consigli secondo un proprio criterio personale senza la preoccupazione che qualcuno sentisse e lo criticasse.
D'altronde la medicina come ogni altro campo di conoscenza del mondo, aveva sia metodi ortodossi che meno e Zephyr aveva la mente elastica.
Così tanto elastica da improvvisarsi pure ostetrico, aiutando una donna a dare alla luce tre bellissimi gemelli, due maschi e una femmina.

E’ stata un’esperienza interessante?

Vedere la vita che si appoggia delicatamente sulle tue mani?
Assolutamente sì.
Quando il MediMago Donovan mi ha detto di far piangere i piccoli, mi è quasi dispiaciuto.
Avevano dei polmoni davvero potenti, sono rimasto quasi sorpreso.
Gli occhi felici della madre, la dolcezza con la quale li prese in braccio...


Stava quasi per andare avanti ma si accorse che qualcosa in lui non andava: lacrime, piccole lacrime lungo le guance, cadute senza che nemmeno se ne fosse accorto. Interruppe il proprio dire, abbassando lo sguardo e prendendo un bel respiro lungo e profondo. Lui non aveva la minima idea di cosa significasse avere l'amore di una madre o di un padre. Cresciuto nella Setta dei 12, aveva conosciuto solo l'affetto di un'amica e quello di una fidanzata, come anche quello della propria Maestra, ma nessuno di questi poteva essere riconducibile a quello di un genitore. Asher sapeva di quel lato della sua vita, stava scritto nel fascicolo: "Cresciuto in orfanotrofio". Menzogna e mezza verità, se la Setta poteva essere ritenuta tale.
Chiese scusa silenziosamente per l'aperta dimostrazione della propria sofferenza, preoccupandosi subito di asciugare gli occhi ancora lucidi.
Forse la cosa migliore era tornare a scherzare sul lavoro e sulla giornata da affrontare, come per esempio l'incontro con le infermiere.

Mi spiace ragazzo, ma l’unica cosa che tu possa fare è avere pazienza e attendere che qualcun altro attraversi il loro radar... Non esiste altro deterrente se non il tempo, nemmeno confidare loro di essere gay.

E qualcosa mi dice che sta parlando per esperienza personale...


Conosceva ormai l'orientamento sessuale del padrino della sua Maestra e a quei tempi non esisteva nemmeno più la discriminazione avvenuta fino ad almeno cinque decenni prima. L'omosessualità non era più argomento tabù e le persone facevano outing o presentavano ai genitori fidanzati dello stesso sesso con molta più tranquillità, senza preoccuparsi dell'opinione generale. Zephyr era completamente d'accordo con quella filosofia, felice di esser nato in un periodo simile. Cominciarono il loro giro avvicinandosi ad un paziente con una anomalia piuttosto interessante.
Le dita delle mani risultavano deformate o rientrate, il resto del corpo però non aveva nessun difetto o problema visibile, la pelle del viso, del petto, delle braccia, scevra da ogni sintomo negativo. Quelli furono i primi dettagli che fecero concentrare il Kenway e lo portarono ad eslcludere subito alcune ipotesi possibilmente esatte in altre casistiche.

Non lo so, l’ho già detto anche agli Auror. Solo perché l’incidente è accaduto a Nocturne Alley tutti pensano ci sia sotto qualcosa di oscuro. – si lamentò il giovane – Domani è giorno di consegne, sa noi riforniamo quasi tutti i Pozionisti della zona e anche alcuni negozi, così stavo impacchettando le pozioni che avevo appena finito di preparare quando a un certo punto… crash… le ampolle che avevo in mano sono finite per terra perché mi erano sparite le dita…

Si ricorda a quali ingredienti ha lavorato nelle ultime quarantotto ore?

Quante volte me lo vuole chiedere? No, non ricordo gli ingredienti, non mi pagano abbastanza per fare un tale sforzo di memoria. Il mio capo si limita a darmi i nomi delle pozioni e io, libro alla mano, preparo ciò che serve. Le ultime Pozioni sono state quella Soporifera e una Erbicida…


Bene… Cosa ne pensa Signor Kenway?


Che il signor Saddik dovrebbe fare più attenzione con la prossima partita di Vermicoli ed usare sempre guanti protettivi.


Le parole uscirono fuori piuttosto velocemente, senza il minimo accenno di tentennamento o indecisione.

Suggerirei di mettere a mollo le mani del paziente per un'ora in una soluzione a base di miele di Abeil, latte di cocco e foglie essiccate di lavanda officinale magica, dopo di che dovrebbe effettuare una cura a base di pomata al cortisone classico per dieci giorni, ma senza la necessità che rimanga qui in osservazione.


Volse lo sguardo in direzione di Asher, aspettando eventuali aggiunte o miglioramenti alla propria teoria di trattamento.

Spoiler:
Considerando il risultato del dado e il totale raggiunto (42 su 33 necessari) ho giocato volutamente Z più che sicuro.
Se dovessi aver commesso un errore in tal senso, basta che me lo si faccia notare e provvederò in tempi brevi a modificare l'azione.
[/news]
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Messaggioda Asher » 31/05/2015, 20:21

Vedere la vita che si appoggia delicatamente sulle tue mani?
Assolutamente sì.
Quando il MediMago Donovan mi ha detto di far piangere i piccoli, mi è quasi dispiaciuto.
Avevano dei polmoni davvero potenti, sono rimasto quasi sorpreso.
Gli occhi felici della madre, la dolcezza con la quale li prese in braccio...


Assistere per la prima volta al miracolo della vita aveva sempre degli effetti destabilizzanti a livello emotivo – Asher per esempio si era fatto venire una crisi di nervi in piena regola con tanto di tremori e lacrime incontrollate, per fortuna dopo aver consegnato il nascituro nelle mani della madre – ma qualcosa che l’uomo aveva letto nel fascicolo personale dell’ex Corvonero gli faceva pensare che quelle lacrime non erano dovute solo all’emozione di aver visto nascere una nuova vita. Probabilmente [Intuito/S=25] l’aver visto quel sorriso carico di amore incondizionato che compare sul volto di tutte le neo mamme doveva aver fatto riaffiorare nel ragazzo ricordi dolorosi legati alla sua infanzia. Non considerando disdicevole, a differenza del proprio compagno, il mostrare i propri sentimenti il MediMago liquidò le scuse silenziose del tirocinante con una scrollata di spalle e gli diede tutto il tempo per riprendersi, facendo nel frattempo onore ai biscotti preparati da Ariel. Invitò Zephyr a fare altrettanto perché una riserva in più di zuccheri non gli avrebbe nuociuto considerato che il giro che stavano per iniziare avrebbe messo a dura prova le sue capacità diplomatiche a causa delle avance che avrebbe ricevuto sicuramente dalla Capo Infermiera di turno e forse, chissà, anche dalle pazienti. Per fortuna di Kenway il primo caso che affrontarono fu un uomo, o meglio un ragazzino di non ancora diciassette anni con un problema anomalo alle dita di entrambi le mani. Sembrava come se le ossa si fossero liquefatte e alcune falangette si fossero ritratte all’interno della falange. Non era un caso particolarmente insidioso, non per qualcuno con la preparazione di Zephyr ma per (s)fortuna in tutto il reparto in quei giorni si respirava una certa calma che, si sperava, non avrebbe condotto a una qualche tempesta sottoforma di incidenti con le pozioni su larga scala. Nessuna meraviglia quindi se nel giro di pochi minuti – giusto il tempo di leggere la cartella clinica e ascoltare le risposte del ragazzo – Kenway avesse già compreso le cause di quella anomalia e la cura a cui sottoporre il paziente.

Che il signor Saddik dovrebbe fare più attenzione con la prossima partita di Vermicoli ed usare sempre guanti protettivi.

Ehi non guardatemi come se la colpa fosse tutta mia. – si difese il ragazzo, sentendosi accusato di negligenza – Non sono io che tratto gli approvvigionamenti e il mio capo non mi paga abbastanza per permettermi dei guanti di pelle di drago.

Allora sarà il caso che gli Auror facciano una seconda visita al suo capo. Non può mettere a repentaglio la salute pubblica per risparmiare qualche galeone.

Rispose duro Asher, prendendo dalla tasca del camice un pezzo di pergamena e appuntandosi il nome della Farmacia e del suo proprietario. A lungo andare risparmiare sulle materie prime e sulle misure protettive dei propri dipendenti avrebbe generato problemi ben più gravi di alcune dita molli e lui non voleva ritrovarsi a dover ricoverare nuovamente il Signor Saddik o qualsiasi ignaro cliente del farmacista truffaldino.

Come propone di curarlo, Signor Kenway?

Suggerirei di mettere a mollo le mani del paziente per un'ora in una soluzione a base di miele di Abeil, latte di cocco e foglie essiccate di lavanda officinale magica, dopo di che dovrebbe effettuare una cura a base di pomata al cortisone classico per dieci giorni, ma senza la necessità che rimanga qui in osservazione.

Questo vuol dire che la dimetteremo tra un paio d’ore ma che non potrà tornare a lavoro prima di aver terminato la cura.

Spiegò il Medimago, convalidando in quel modo la cura proposta dal suo tirocinante.

E come pensa che possa vivere se non lavoro per dieci giorni, anzi undici contando anche oggi?

Il suo è considerabile un incidente sul lavoro – affermò e lo sguardo che rivolse al mezzo vampiro sapeva quasi di scuse. Per far avere al povero dipendente l’indennizzo di cui aveva diritto ci sarebbero state un sacco di scartoffie in più da compilare, onere quello che sarebbe toccato a Zephyr. Lui di tempo per occuparsi anche di quello non ne aveva – Quindi ha diritto di ricevere normalmente la paga pattuita durante il periodo di convalescenza.

Detto questo ripresero il loro giro lasciandosi alle spalle il ragazzo con la bocca spalancata dalla sorpresa e gli occhi sgranati.

Scommetto che il proprietario della Farmacia gli ha elencato tutti i suoi doveri dimenticandosi dei diritti…

Borbottò palesemente innervosito, l’eccessivo carico di lavoro a cui era stato sottoposto in quei giorni che iniziava a farsi sentire. Portò due dita a stringere la radice del naso e a occhi chiusi inspirò profondamente nel tentativo di calmarsi.

Mi scusi ma non riesco a rimanere indifferente di fronte a certi soprusi e abusi di potere.

Un altro respiro profondo mentre scostava la tendina tirata intorno al letto di un’altra paziente per darle un po’ di privacy.

Ehi giovanotto richiuda immediatamente. Non posso farmi vedere in queste condizioni.

Asher si bloccò un’istante perplesso perché era palese che quel giovanotto fosse riferito a lui. Si schiarì quindi la voce con un colpo di tosse e, onde evitare di indisporre la signora e di conseguenza martoriare i propri nervi, si affrettò a nascondere nuovamente la paziente agli occhi del resto del reparto.

Così va meglio Signora… Darsy? - chiese, fermandosi un attimo per leggere il nome della donna sulla cartella clinica – La Signora Jennifer Darsy ha circa 70 anni ed è una ex modella ora in pensione…La Signora è stata ricoverata solo ieri notte quindi non ho ancora…

Pensione? Pensione? Giovanotto non sono qui per farmi insultare da lei… - la interruppe la paziente con una voce stridula, minacciando Brightless con un dito pieno di rughe – Mi sono solo presa… una breve pausa. Non può capire quanto possa essere logorante stare costantemente sotto i riflettori e poi le sfilate, le cene di beneficenza… Ma adesso sono pronta a tornare in passerella. Domani mi incontrerò con uno stilista emergente e ben presto tornerete a sentire parlare di me.

...avuto la possibilità di visitarla – continuò dopo che la donna ebbe concluso il suo stridulo monologo – Di sicuro però dovrà rinviare il suo appuntamento. Non sappiamo ancora con esattezza cosa le sia accaduto e difficilmente potremo dimetterla in tempo per…

Cosaaaa??? Non è possibile. Io DEVO uscire entro domani mattina. Su agiti quella sua bacchetta da medimago e mi rimandi a casa…

Un sospiro stanco sfuggì dalle labbra di Asher. La sua pazienza era ormai quasi agli sgoccioli e di certo avere a che fare con una donna un po’avanti negli anni che si rifiutava di accettare le conseguenze del tempo che passava non lo aiutava a mantenere il controllo di sé. Si voltò verso Zephyr, chiedendogli silenziosamente con lo sguardo di provare lui a far comprendere alla donna che non sarebbe stato così facile. La pelle del viso coriacea, luminescente e di un colore blu notte, le pupille di un giallo innaturale a forma di stella, le labbra a forma di cuore, erano tutti sintomi di un avvelenamento da Pozione della Bellezza – cosa che il giovane tirocinante avrebbe di sicuro compreso a una prima occhiata - e quindi di non immediata guarigione. Bisognava comprendere quali ingredienti fossero stati utilizzati in maniera errata prima di poter delineare una cura ad hoc e soprattutto scoprire chi avesse distillato la Pozione perché, nel caso in cui fosse stata acquistata in un negozio e non fatta in casa, allora avrebbero dovuto allertare gli Auror anche in quel caso.


:arrow:
Spoiler:
Visto il punteggio in Elaborazione del pg e il tiro di dado precedente, il trattamento di questa paziente è completamente a carico di Zephyr. Il ragazzo dovrà quindi interagire con la Signora Darsy, farsi dire se la pozione è stata fatta in casa o acquistata e nel caso dove ( il player è libero di scegliere l’opzione che preferisce), individuare l’utilizzo di quali ingredienti errati ha determinato il problema e proporre una cura.
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Messaggioda Zephyr » 11/06/2015, 20:59

[news]
Ehi giovanotto richiuda immediatamente.
Non posso farmi vedere in queste condizioni.


Ad essere sinceri, infatti, le condizioni della nuova paziente non erano per nulla delle migliori e, anche se Zephyr cominciava già ad avere una vaga idea del perché la signora fosse diventata così, decise di rimanere ugualmente in osservazione di tutti i dettagli possibili e sfuggenti.
Il suo Referente era sempre più esaurito, lo si intuiva perfettamente dal suo modo di comportarsi, dallo sguardo stanco, dai respiri sempre profondi e dal vago accenno di intolleranza che spesso durante le visite riusciva sempre a dissimulare, mostrando un sorriso accomodante.

Così va meglio Signora… Darsy?
La Signora Jennifer Darsy ha circa 70 anni ed è una ex modella ora in pensione…
La Signora è stata ricoverata solo ieri notte quindi non ho ancora…


Pensione? Pensione?
Giovanotto non sono qui per farmi insultare da lei…


Aveva una voce stridula ed anche abbastanza fastidiosa, elemento che non aiutava per nulla Asher Brightless a sopportare adeguatamente la situazione. Avrebbe voluto dargli una pacca sulla spalla per fargli capire che da parte sua aveva la completa comprensione ma non sarebbe stato professionale da parte sua, non certo poi di fronte ad una paziente che probabilmente pensava di essere la signora più piacevole e simpatica al mondo. Forse però, il problema più grande non era la voce e il tono, bensì le convinzioni e l'insistenza nel voler uscire di lì al più presto.

Cosaaaa??? Non è possibile. Io DEVO uscire entro domani mattina. Su agiti quella sua bacchetta da medimago e mi rimandi a casa…


Si accorse alla perfezione che il MediMago stava iniziando seriamente a vacillare. Non pensava di certo che da un momento all'altro l'avrebbe uccisa ma l'espressione semi-omicida non faceva ugualmente presagire niente di buono. Zephyr doveva intervenire, non tanto per il caso in sé per sé quanto per aiutare Asher, bisognoso di supporto. Fece un mezzo sorriso nei confronti dell'uomo, annuendo come a dirgli "Adesso me ne occupo io, non preoccuparti", dopo di che, avvicinandosi di più al lettino con la signora, la fissò intensamente, parlando calmo e accomodante.

Mi perdoni, signora Darsy, ma a mio avviso presto potremo ugualmente sentire parlare di lei e del suo trionfale ritorno in passerella anche se con questo stilista ci si incontrerà con qualche giorno di ritardo. Onestamente credo sia rischioso curarla frettolosamente, c'è il rischio di non assicurarci al 100% il ripristino della sua salute e poi su, credo sarebbe un folle questo individuo a non prenderla in considerazione solo per un lieve slittamento della data di appuntamento... Lo so io e lo sa anche lei... Che ci andrebbe a perdere, giusto?


Non era solito sfruttare il suo fascino nei confronti del sesso femminile per agevolazioni sul lavoro. Evitava nei confronti delle infermiere più piacenti, figurarsi con una donna tanto avanti con l'età, ma in quel caso ne andava della sanità mentale di Asher ed anche della propria a dirla tutta. Qualora quindi la donna si fosse dimostrata molto più accomodante e lusingata dalle sue parole, Zephyr le avrebbe sorriso leggermente, cominciando a notare nel frattempo alcune ciocche di capelli sfrangiate, i lobi delle orecchie ingrossati e la comparsa di una narice in più.

Mi spiega perché ha dovuto prendere un prodotto per il miglioramento artificiale estetico?
Per avere settant'anni, signora, lei è una donna che non ha necessità di questi trucchi.
Mi dica esattamente cosa e dove l'ha preso, in questo modo posso provare a garantirle che faremo il possibili per essere veloci nell'aiutarla.
Questo a patto che mi inviti alla sua prossima sfilata...


Spoiler:
Non mi permetto di scrivere altro.
Non vorrei poi cadere nell'errore di fare il Narratore quando non lo sono.
Chiedo inoltre scusa per l'immane ritardo.
[/news]
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Messaggioda Asher » 12/06/2015, 21:55

Nervoso, teso, stanco, con la pazienza e l’autocontrollo agli sgoccioli. Non che quella fosse la prima volta che si sobbarcava più turni di lavoro di quanto la legge magica e il buon senso prevedessero, ma era di certo la prima in cui Asher non riusciva del perfettamente a dissimulare come si sentisse. Che fosse per l’età che, nel bene o nel male, avanzava facendosi sentire o per la presenza di Zephyr che gli dava la sicurezza che qualsiasi gaffe avesse finito involontariamente per compiere il ragazzo avrebbe salvato egregiamente la situazione, nella fattispecie non la sua reputazione, di quella gliene fregava poco visti appunto i capelli bianchi, quanto l’incolumità psicofisica dei pazienti non l’avrebbe saputo dire. L’unica cosa certa era che non appena i due si ritrovarono al capezzale di una irritante, petulante e insistente Signora Darsy, l’immagine di se stesso che, bacchetta alla mano, silenziava bruscamente la settantenne per poi frugarle nella mente alla ricerca delle risposte che gli servivano si palesò così vivida di fronte agli occhi di Brightless da costringerlo ad arrendersi di fronte alla cruda evidenza. Non era in grado di gestire quel tipo di paziente con il tatto e la diplomazia necessaria per poter velocemente fare una diagnosi e prestarle le cure necessarie affinchè il suo viso cessasse di assomigliare alla caricatura di un Pixie e fu per questo che accolse il mezzo sorriso di Kenway con il sollievo di un naufrago babbano a cui veniva consegnata una scialuppa di salvataggio. Fece un passo indietro, cartella aperta in una mano e piuma nell’altra, pronto a trascrivere le informazioni che il suo tirocinante avrebbe “estorto” all’ex modella e vivendo quella sorta di inversione di ruoli con una punta di divertimento, agevolato dal fatto che era da un po’ di tempo che considerava l’ex Corvonero più come un suo pari che come un sottoposto.

Mi perdoni, signora Darsy, ma a mio avviso presto potremo ugualmente sentire parlare di lei e del suo trionfale ritorno in passerella anche se con questo stilista ci si incontrerà con qualche giorno di ritardo. Onestamente credo sia rischioso curarla frettolosamente, c'è il rischio di non assicurarci al 100% il ripristino della sua salute e poi su, credo sarebbe un folle questo individuo a non prenderla in considerazione solo per un lieve slittamento della data di appuntamento... Lo so io e lo sa anche lei... Che ci andrebbe a perdere, giusto?

Ci sa fare il ragazzo…

Un pensiero fugace e divertito, determinato dalla reazione della Signora Darsy alle parole del tirocinante, più adatte a una ragazzina alla prima cotta che a una vecchietta di settant’anni suonati.

Ha perfettamente ragione giovanotto… solo un folle si farebbe sfuggire una bellezza rara come me… piena di talento e completamente single… - stava infatti dicendo la donna, modulando il tono di voce per farlo suonare caldo e suadente mentre invece era solo gracchiante e cavernoso. Sbattè anche le ciglia, con fare ammiccante, dando uno spettacolo di sé abbastanza ripugnante viste le condizioni in cui verteva il suo viso. – E lei … dovrebbe prendere lezioni dal suo collega, lui si che è un galantuomo – aggiunse rivolgendosi ad Asher per poi cancellarne completamente l’esistenza e concentrarsi unicamente su Zephyr. Dal canto suo l’ex Mercenario preferì trincerarsi dietro a un silenzio fintamente imbarazzato e colpevole per evitare di dire o fare qualcosa che avrebbe vanificato gli sforzi del ragazzo – Medimago… Kenway – e guai a contraddirla – mi rimetto completamente a lei… cosa le serve sapere?

Remissiva e civettuola, rivolse al Gildato uno sguardo colmo di aspettative e non solo.

Mi spiega perché ha dovuto prendere un prodotto per il miglioramento artificiale estetico?
Per avere settant'anni, signora, lei è una donna che non ha necessità di questi trucchi.


Ha perfettamente ragione ma vede… la saggezza dell’età non mi ha reso immune alle malignità della gente. Sono in molti a non credere che io possa tornare a splendere come un tempo e così la mia sicurezza è vacillata.

Mi dica esattamente cosa e dove l'ha preso, in questo modo posso provare a garantirle che faremo il possibili per essere veloci nell'aiutarla.
Questo a patto che mi inviti alla sua prossima sfilata...


Certo che la inviterò. Un posto in prima fila e un pass per i camerini così che potrà congratularsi con me in privato- un colpo di tosse di Asher, disgustato, rimise la donna al suo posto, la mano che aveva allungato per arpionare il camice di Zephyr che veniva fatta ricadere sul letto – Ahemm… dicevo… Ho assunto della Pozione di Bellezza ogni giorno, due volte al giorno, negli ultimi sette giorni…

Overdose di Pozione di Bellezza.

Appuntò Asher sulla cartella in silenzio. Quello era il caso del MediMago Kenway e voleva vedere come se la sarebbe cavata.

Ovviamente l’ho distillata da sola, nella mia cucina. Non mi fido di questi intrugli che si vendono al giorno d’oggi e, non per vantarmi, ma ero un’eccellente Pozionista ai miei tempi.

Probabile contaminazione della Pozione da agenti esterni.

Poteva anche non essere ferrato in Pozioni come Demetri ma persino lui sapeva che la cucina non era il posto più idoneo dove distillare qualcosa perché le probabilità che nel composto scivolasse qualche elemento estraneo erano elevate.

Gli ingredienti li ho comprati personalmente in una Farmacia di Diagon Alley – e quindi difficile che fossero avariati come i Vermicoli che avevano rovinato le mani a Omar – un posticino carino, ben fornito, dove però non metterò mai più piede. – e nel caso in cui Zephyr le avesse chiesto il perché la Signora avrebbe continuato – Il proprietario è un vero e proprio screanzato. Ha avuto il coraggio di riprendermi più volte, accusandomi di non essere in grado di leggere le etichette e di non sapere da che parte si comincia per distillare una pozione. Ho dovuto minacciarlo di chiamare gli Auror se non mi avesse venduto le ali di farfalla e la rugiada della notte che mi servivano… e alla fine lo sa che mi ha detto? Che se volevo avvelenarmi non era un problema suo.

E come dargli torto…

Pensò Brigthless, giungendo alla conclusione – probabilmente la stessa del suo tirocinante – che la donna avesse scambiato l’ampolla con le ali di farfalla con quelle di ali di pixie. Inoltre aveva fatto troppo affidamento sulla propria memoria, non più affidabile come una volta, visto che non era quella della notte la rugiada necessaria per la preparazione della Pozione della Bellezza.

Allora MediMago Kenway mi dica, la situazione è molto grave? Qui nessuno vuole evocarmi uno specchio – e come dar torto alle infermerie – cosa devo fare?

Già MediMago Kenway, come pensa di curare la Signora?

Chiese a sua volta Asher con un sorrisetto ironico e divertito.


:arrow:
Spoiler:
Ovviamente non c’è bisogno che Zephyr lanci i dadi. Può trarre la diagnosi dalle informazioni contenute nel post e prescrivere la cura che crede più adatta al caso.
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Messaggioda Zephyr » 24/06/2015, 15:45

[news]
Certo che la inviterò. Un posto in prima fila e un pass per i camerini così che potrà congratularsi con me in privato


Per quanto fosse abbastanza disgustosa la scena di quella signora in condizioni pietose che cercasse di sedurlo come se avesse ancora vent'anni, Zephyr rimase completamente tranquillo e immobile, sicuro intanto che Asher sarebbe intervenuto e poi consapevole che se avesse fatto un passo falso, probabilmente avrebbe perso la collaborazione da parte della signora nel volergli raccontare per filo e per segno cosa avesse assunto.

Ahemm… dicevo… Ho assunto della Pozione di Bellezza ogni giorno, due volte al giorno, negli ultimi sette giorni…


Aveva decisamente superato il dosaggio consigliato, su quello non c'era dubbio, ma non poteva essersi ridotta così soltanto per quattordici dosaggi di Pozione di Bellezza. Probabilmente avrebbe emanato solo un odore sgradevole e le unghie sarebbero cresciute a dismisura, come anche i capelli e le ciglia degli occhi, ma quella colorazione, gli occhi in quella maniera, no, c'era molto di più dietro quel disastro medico.

Ovviamente l’ho distillata da sola, nella mia cucina.

Appunto.
Risolto l'arcano.


Pensò tra sé, lanciando un'occhiata di intesa verso il proprio Referente, aspettando che la donna continuasse.

Non mi fido di questi intrugli che si vendono al giorno d’oggi e, non per vantarmi, ma ero un’eccellente Pozionista ai miei tempi.

Vada avanti, la prego.

Gli ingredienti li ho comprati personalmente in una Farmacia di Diagon Alley, un posticino carino, ben fornito, dove però non metterò mai più piede.

Mi comunichi le motivazioni che la spingono a dire una cosa simile, per favore.

Il proprietario è un vero e proprio screanzato.
Ha avuto il coraggio di riprendermi più volte, accusandomi di non essere in grado di leggere le etichette e di non sapere da che parte si comincia per distillare una pozione. Ho dovuto minacciarlo di chiamare gli Auror se non mi avesse venduto le ali di farfalla e la rugiada della notte che mi servivano… e alla fine lo sa che mi ha detto? Che se volevo avvelenarmi non era un problema suo.


Tralasciando il fatto che la signora si era messa davvero tanto nei guai con le sue stesse mani, Zephyr si trovò nella condizione di biasimare anche il proprietario del locale. Non che fosse obbligato, ma comunque avendo un negozio simile si presumeva che conoscesse le procedure standard per la preparazione delle pozioni, quindi avrebbe anche potuto informarla dell'errore che stava commettendo, evitando si uscirsene con frasi inutili quali "Se si vuole avvelenare non è un mio problema!". Tuttavia adesso era inutile divagare sull'educazione o sui doveri del negoziante in questione. Era necessario riflettere attentamente su una cura da somministrare alla donna, anche perché il processo di avvelenamento, in quei casi, avrebbe potuto anche portare a delle gravi conseguenze per l'apparato respiratorio e lì sì che sarebbero stati grossi guai.

Allora MediMago Kenway mi dica, la situazione è molto grave? Qui nessuno vuole evocarmi uno specchio, cosa devo fare?

Già MediMago Kenway, come pensa di curare la Signora?


Gran bella domanda. Non tanto il metodo di cura, quanto il come farle capire che aveva commesso un grosso sbaglio.
Se non le avesse ficcato in testa di non permettersi più di fare la giovane pozionista in casa, probabilmente avrebbe continuato imperterrita, dando sempre la colpa agli altri e ipotizzando invece di essere ancora una egregia distillatrice. Zephyr a quel punto scelse di puntare ad un approccio più diretto con lei, l'unico che gli sembrasse professionale e giusto da utilizzare. D'accordo usare piccoli accorgimenti per aiutare il paziente a parlare, ma quando c'era in gioco la salute, non se la sentiva per nulla di scherzare. Ci teneva troppo alle vite umane, sentiva che curare era il suo compito, aiutare il prossimo, dare il suo contributo ad una causa tanto cara al Conflux.

Mi stia bene a sentire, adesso...


Cominciò con delicatezza, tono fermo ma comunque accomodante.

La situazione è decisamente grave, perché le sue condizioni potrebbero peggiorare nell'arco di poco tempo.
Siamo ancora in grado di curarla nel modo migliore e mandarla a casa in qualche giorno con livelli di salute ottimali, ma è opportuno che lei mi prometta una cosa: non cerchi più di preparare pozioni dentro la cucina, è un luogo dove girano tantissime sostanze differenti.
Nessuno di noi, neanche il più grande pozionista esistente al mondo, sarebbe in grado di individuare un granello di spezia che finisce nel composto, o magari anche un pelo di animale... leggo dalla sua cartella che possiede una gatta dal pelo lungo, giusto?


Spoiler:
Spero non ci siano problemi nell'essermi inventato questo particolare dettaglio.


Inoltre, utilizzi sempre un libro di pozioni quando cerca di preparare dei composti, questo sempre dentro ad un laboratorio o ad un ambiente asettico, perché nell'arco degli ultimi tempi alcuni ingredienti sono stati rivisti e modificati per rendere le pozioni ancora più efficaci e quindi potrebbe anche scoprire che determinati oggetti da lei acquistati non servono più e vanno sostituiti.


Così almeno aveva evitato di dirle apertamente che aveva sbagliato palesemente la lista della spesa ma si era rassicurato sul fatto che forse in futuro avrebbe fatto più attenzione. C'era solo da sperare che l'orgoglio non la spingesse forzatamente a non leggere ed informarsi, ma a quel punto no, non sarebbe nemmeno più stato un suo problema o una sua responsabilità. Semplicemente l'avrebbe rivista lì molto presto.
Subito dopo, a prescindere dalle risposte della signora, Zephyr si volse verso Asher.

Decotto Anti-Tossine a base di Foglie di Cedro, Laudano e Semi di Fragola.
Tintura Officinale Alchemica ai Cristalli di Sale Marino e gocce di Collirio Magico con sangue di Vampiro.
Ho dimenticato qualcosa forse, MediMago Brightless?
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