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Per i negozi...

Messaggioda Typhon » 23/09/2012, 18:34

Non accadrà.
Ho calcolato il tempo per studiare e quello per stare qui, senza considerare che posso svolgere i compiti anche mentre lavoriamo qui, tra un cliente e l'altro.
Tu piuttosto?
E' il tuo ultimo anno questo, e sei anche diventato assistente della Vilvarin...
Pensi che ce la farai a trovare anche il tempo per stare qui in negozio?


Sicuramente saranno molti di più i casi nei quali i clienti troveranno te e non me, ma ciò non significa che darò il mio supporto ed apporto di energie al negozio...
Ricorda, abbiamo scelto assieme di fare questo percorso, ed insieme lo porteremo avanti, di certo non ti prenderai tutta la gloria ed i meriti del migliore negozio di Hogsmeade...


Le fece un occhiolino, sorridendole in modo malizioso e provocatorio, mentre tornava verso di lei per prenderla un momento in braccio e farle fare due, tre giri in tondo ed infine posandola di nuovo a terra, fissandola negli occhi.
La mano si diresse verso la guancia sinistra di lei, facendole qualche piccola carezza, sospirando nel mentre la guardava come se fosse davvero l'unica cosa bella esistente al mondo, e molto probabilmente per lui era proprio così.
Il tempo scorreva veloce e già il tramonto iniziava ad illuminare la stanza dalle finestre.
Typhon spostò il viso in direzione di quella luce, lasciando che essa gli donasse calore, mentre lentamente l'area del negozio prendeva ad assumere un aspetto più poetico e romantico.

Immagine

Al termine di questo anno, potrei stare via per un periodo, che sia lungo o corto non te lo so dire...
Tu invece rimarrai qui e proseguirai i tuoi studi, rincorrendo al meglio il diploma, prendendo un voto decisamente più alto del mio...
Potremmo essere lontani... Credi che resisterai alla lontananza?
Si, lo so che non è stato ancora deciso nulla e magari mi faccio solo degli strani castelli in aria ma, se fosse così... Non faccio che pensarci ogni giorno ultimamente...


Una domanda a bruciapelo che c'entrava poco con tutta la questione del negozio ma che in quell'istante Ty, forse anche in virtù del discorso fatto la mattina con Ariel, si era sentito di proporre ad Alexis, volendo capire il suo punto di vista e i suoi sentimenti attuali riferiti a quella storia, al loro futuro, un futuro che li vedeva sempre più avvicinarsi ad un periodo di distanza obbligata, per la scuola e gli studi di lei e per il tirocinio ed il miglioramento di lui.
La Vilvarin gli aveva già accennato che una volta finito l'addestramento annuale lì, se si fosse davvero dimostrato meritevole di fiducia, gli avrebbe commissionato qualche viaggio utile per il proprio miglioramento in modo notevole e di spessore.
Gli aveva anche fatto presente che era inutile focalizzarsi ora su una cosa simile visto che ad ora non aveva le minime basi per ipotizzare un viaggio o qualcosa di simile, in poche parole, soltanto dimostrando un aumento esponenziale delle capacità in brevissimo tempo l'avrebbe convinta che la cosa migliore sarebbe stata farlo studiare anche altrove.
In fondo la professoressa non aveva appreso tutto quello che conosceva rimanendo ferma in un posto, ma scoprendo sempre novità in giro per il mondo, spostandosi e conoscendo importanti persone studiose che l'avevano aiutata nel suo percorso.
Certo, adesso molto di quel bagaglio non era più nella sua memoria ma Typhon Seal non aveva decisamente la stessa dote naturale per il rapportassi alle piante ugualmente alla sua insegnante, quindi gli sforzi sarebbero stati maggiori e più duri.
Questo non spaventava Seal, lui che era un Drago dentro, fino all'anima, ma non poteva aspettarsi forzatamente un comportamento analogo dalla delfina che forse poteva trovarsi ad essere molto timorosa per quel loro prossimo periodo di separazione didattica.

... Tu... Mi mancheresti... Molto.
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Messaggioda Alexis » 24/09/2012, 19:21

Sicuramente saranno molti di più i casi nei quali i clienti troveranno te e non me, ma ciò non significa che darò il mio supporto ed apporto di energie al negozio...
Ricorda, abbiamo scelto assieme di fare questo percorso, ed insieme lo porteremo avanti, di certo non ti prenderai tutta la gloria ed i meriti del migliore negozio di Hogsmeade...


Puoi anche prenderteli tutti tu i meriti... a me basta che stiamo insieme...

Sussurrò Alexis in risposta alle parole di Typhon: certo, lei aveva molti corsi da seguire ed il negozio, ma lui aveva il negozio la Vilvarin e soprattutto i M.A.G.O. a fine anno; non c'erano dubbi, quindi , su chi fosse il più impegnato tra i due, ed il timore più grande della Delfina era quello di diventare due estranei, di arrivare a poter stare insieme un paio d'ore a settimana se andava bene.
Era vero, avevano scelto insieme di aprire quel negozio, ma la Parker non avrebbe mai anteposto il tempo passato in quel loro posto speciale allo studio di entrambi o al tirocinio di lui, perciò la sua paura era di trovarsi lì da sola a chiedersi cosa stesse facendo il Drago, e non certo perché la spaventava fare quel lavoro da sola ma perché, appunto, temeva si sarebbero allontanati sempre di più.
Ciò nonostante cercò di non dar peso a quei pensieri, lasciando che il fidanzato la facesse volteggiare per aria e che le accarezzasse poi la guancia, gesto che accolse con un sospiro innamorato e dolce.

Al termine di questo anno, potrei stare via per un periodo, che sia lungo o corto non te lo so dire...
Tu invece rimarrai qui e proseguirai i tuoi studi, rincorrendo al meglio il diploma, prendendo un voto decisamente più alto del mio...
Potremmo essere lontani... Credi che resisterai alla lontananza?
Si, lo so che non è stato ancora deciso nulla e magari mi faccio solo degli strani castelli in aria ma, se fosse così... Non faccio che pensarci ogni giorno ultimamente...


Ovvio che la Delfina ci avesse pensato.
Sapeva bene che Ty era un anno più grande di lei, e che quasi sicuramente dopo il diploma avrebbe dovuto effettuare un tirocinio da qualche parte, magari lontano da Londra.
Ci aveva pensato perché sapeva che per quel periodo, che poteva durare poche settimane come mesi interi o, Merlino non volesse, anni, non si sarebbero potuti vedere, ed avrebbero quindi dovuto vivere una relazione a distanza.
Alexis sospirò ancora, più forte questa volta, muovendo appena il viso per posare un bacio delicato sul palmo della mano di Typhon ancora posato sulla sua guancia.

... Tu... Mi mancheresti... Molto.

Anche tu mi mancheresti molto, nemmeno so dirti quanto.

Mormorò la Delfina, la voce che le tremava appena al pensiero di doversi separare da lui.

Ed è ovvio che il solo pensiero di starti lontano per molto tempo mi fa male, mi porta a voler piangere, ma... è il tuo futuro Ty, ed io non potrei mai ostacolarlo in qualche modo - aggiunse, cercando di sorridere - E ti aspetterei per tutto il tempo necessario, se è questo che ti preoccupa. Non vorrei mai stare con qualcun altro che non fossi tu.
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Messaggioda Ferdy » 24/09/2012, 20:58

A momenti la porta si sarebbe aperta e la giornalista sarebbe entrata nel Pub; non poteva a meno di tirare un forte respiro ogni volta che apparisse qualcuno all'entrata; chi lo avesse notato avrebbe pensato come minimo che fosse uscito di testa, che l'aria fredda che aveva preso volando gli aveva causato un trauma cranico.
Chiunque in quella situazione, davanti una bellissima donna come la Carvier si sarebbe comportato allo stesso modo, o forse no, ma il carattere varia di persona in persona, non c'era nulla di strano, anzi: ciò voleva dire che lei stava rivestendo una certa importanza nella sua vita, doveva essere qualcosa per cui ammirarlo e non prenderlo in giro.
Ancora una volta sentì la porta aprirsi ma fece a meno di girarsi, non voleva fare la figura dell'imbecille.
Sentì alcuni passi verso di sé ma non credeva che questa volta si trattasse davvero di lei.

Ferdy!

La voce era la sua: una voce che lo costrinse a voltarsi di colpo, come farebbe chiunque che tornasse alla realtà dopo essersi perso in una miriade di pensieri; la figura dell'ebete l'aveva fatta comunque, ma lei sicuramente non ci aveva badato o avrebbe compreso. In ogni caso non doveva darle l'ovvia impressione di essere cotto di lei, questo non avrebbe fatto si che respingerla da sé, come accadeva con tutte le altre donne: un'aria apparentemente serena sarebbe andata bene.
Quando i loro occhi si incontrarono si alzò dal tavolo e si avvicinò a lei, la quale lo baciò su una guancia. Avvolse le sue mani attorno ai fianchi e le donò un sorriso raggiante.

Cassandra...

Un sussurro mentre si separava da lei e le spostava una sedia per farla accomodare al loro tavolo, situato dietro una scaletta a chiocciola di legno che saliva al piano soprastante.

Come stai?

Abbastanza bene... E tu?
Trascorse buone vacanze?


Chiese, curioso di come questa avesse passato quelle che si presupponevano essere delle vacanze: era una giornalista e da tale doveva aver cominciato le sue ferie in ritardo visto il lavoro continuo e stancante da svolgere.
Il suo sguardo vagò per un momento oltre le spalle, verso il bancone facendo cenno ad un barista di avvicinarsi. Fece un cenno di assenso con la testa e poco dopo si ritrovarono un giovane ragazzo vicino il loro tavolo pronto per prendere l'ordinazione.

Salve! Cosa posso servirvi?

Per me una Burrobirra, mentre per te?

Attese la sua risposta, dopodiché il barista si allontanò dal tavolo dopo aver fatto un mezzo inchino con il capo; un comportamento bizzarro visto che non lo aveva mai visto fare da nessun altro finora.
Ora che se ne era andato potevano continuare a conversare in tutta tranquillità.

Spoiler:
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Messaggioda Typhon » 24/09/2012, 23:04

Anche tu mi mancheresti molto, nemmeno so dirti quanto.

Questa è una bella cosa...

Si sentì di rispondere il ragazzo, sorridendole appena con un velato accenno di ironia nella voce.
Non si divertiva di certo a pensarla triste per la sua mancanza, ma nonostante tutto voleva smorzare quella tensione tra loro creatasi per un pensiero ancora così lontano dall'evolversi ed eventualmente esaudirsi.
Aveva fatto in modo che la questione fosse tirata su proprio da lui, dunque perché non cercare di limitarne il peso con qualche sorriso in più?
Nonostante tutto però, ad Alexis sembrava stare molto a cuore quel discorso, tanto da spingerla a proseguire oltre e stringersi a lui, respirando il suo odore con piccola agitazione, spiegandogli il suo punto di vista.

Ed è ovvio che il solo pensiero di starti lontano per molto tempo mi fa male, mi porta a voler piangere, ma... è il tuo futuro Ty, ed io non potrei mai ostacolarlo in qualche modo.
E ti aspetterei per tutto il tempo necessario, se è questo che ti preoccupa.
Non vorrei mai stare con qualcun altro che non fossi tu.


Di primo impatto gli sarebbe venuto da fare uno sbuffo sarcastico.
Lei voler stare solo con lui, già, ma come la mettiamo col fatto che lui un tempo avrebbe detto la stessa identica cosa riferita ad Arianna?
Il tempo modifica ogni cosa, il tempo è maledetto e questo Typhon lo sapeva bene, visto che per averne perso in abbondanza aveva decisamente mandato nelle fiamme uno dei migliori e forse più gratificanti rapporti della sua vita.
Era anche vero però che se quella storia non fosse finita allora lui non sarebbe mai stato con la delfina, dunque ciò come poteva essere definito, destino? Fortuna?
Non lo sapeva e al momento gli interessava molto relativamente dato che inaspettatamente quelle parole della ragazza gli avevano del tutto scaldato il cuore, l'anima, il corpo, in un modo che non avrebbe mai potuto credere possibile.

Ogni tanto mi sento così scettico sull'eternità dell'amore, dei rapporti, che quasi vorrei prendermi a calci da solo.
Siamo noi a determinare l'eternità di qualcosa ed inoltre... Quando ti sento così vicina mi rendo conto che nessun'altra ragazza sarebbe mai potuta essere capace di risvegliare i miei sentimenti come hai fatto tu.
Quindi sappi che... Se mi aspetterai, io tornerò... Te lo giuro.


Rispose lentamente, con dolcezza e sincerità, serio nel tono, quella stessa durezza sua solita che però con lei si trasformava in qualcosa di assolutamente possessivo e protettivo.
La fece allontanare di poco da lui per poterla guardare negli occhi con molta profonda intensità, chiedendosi mentalmente se esistesse qualcosa di più prezioso di lei.
Si, era vero, non avevano ancora affrontato nulla di sessuale, fisico, intimo, la ragazza doveva ancora sbloccarsi molto in quel senso, per quanto i miglioramenti si notavano a vista d'occhio, ma a parte questo, Typhon riusciva benissimo a trascendere tutto questo e pensare più lontano possibile con lei, lontano tanto quanto un futuro, un qualcosa di solido, un qualcosa di importante e di maturo.
Ma lui era ormai giunto al suo settimo anno, alla maturità, magari pensava troppo in grande, non la volle spaventare quindi non aggiunse altro a parte un bacio leggero e soffiato sulle labbra della fidanzata, con al seguito un sorriso adulto e innamorato, uno di quei sorrisi che concedeva solo ed esclusivamente a lei.

... Cosa ne diresti di un gelato?
Così nel mentre mangi puoi dirmi quale bel costume ti è venuto in mente per Halloween...
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Messaggioda Alexis » 25/09/2012, 11:46

Aveva esagerato in quella sorta di dichiarazione di amore eterno?
Alexis non lo sapeva, semplicemente aveva permesso al suo cuore di parlare in modo libero, senza freni o censure, per arrivare direttamente a quello di Typhon: lei così pura e romantica a quel "per sempre" dei lieti fine delle fiabe ci credeva davvero, e da quando si era innamorata del Drago quella sua convinzione si era rafforzata perché lui, il suo Ty, non avrebbe mai potuto essere per lei meno perfetto di nessun altro ragazzo al mondo; lui era ciò che la completava, quella parte mancante che non aveva mai sentito il bisogno di dover cercare fino a che i propri occhi non avevano incontrato i suoi.
Lo amava, lo amava da morire, ed in quel momento sperò soltanto che lui comprendesse che per la Delfina non era una frase fatta quella ma ciò che sentiva davvero fino all'anima.

Ogni tanto mi sento così scettico sull'eternità dell'amore, dei rapporti, che quasi vorrei prendermi a calci da solo.
Siamo noi a determinare l'eternità di qualcosa ed inoltre... Quando ti sento così vicina mi rendo conto che nessun'altra ragazza sarebbe mai potuta essere capace di risvegliare i miei sentimenti come hai fatto tu.
Quindi sappi che... Se mi aspetterai, io tornerò... Te lo giuro.


Un sorriso.
Ecco quale fu la risposta di Alexis a quelle parole, un sorriso radioso, puro, dolce, innamorato per quella promessa che silenziosamente e forse nemmeno così palesemente si erano scambiati: lei lo avrebbe aspettato anche se fosse dovuto partire ed allontanarsi da Londra, e lui sarebbe tornato a qualsiasi costo, sempre e comunque.
Lo guardò negli occhi, quelle pozze nere che però da tempo non facevano più paura, anzi, le scaldavano solo il cuore, ed accolse quel bacio a fior di labbra con le proprie appena schiuse, ammettendo con se stessa che no, se fosse partito non sarebbe stato affatto facile accettare la cosa perché sarebbe stata una tortura senza di lui...

... Cosa ne diresti di un gelato?
Così nel mentre mangi puoi dirmi quale bel costume ti è venuto in mente per Halloween...


... ma perché pensarci in quel momento, quando ancora nulla era deciso ed avevano un anno davanti?
Finalmente il loro negozio stava per essere pronto per l'inaugurazione, lui era riuscito a diventare apprendista della Vilvarin, lei si era organizzata per poter seguire tutte le materie, si amavano da morire...
Sì, forse non era ancora arrivato il finale della fiaba, ma il "felici e contenti" lo si poteva sottoscrivere sin da quel momento.

Magari, mi va proprio un gelato!
Ed in effetti per il costume mi è venuta un'idea: stavo pensando...


[Fine]
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Messaggioda Veronique » 25/09/2012, 13:00

Cassandra...

Sorrise più ampiamente quando sentì le mani di Ferdy sui suoi fianchi: no, decisamente il Corvonero non si era dimenticato di lei ed aveva tutta l'intenzione di continuare a frequentarla... il che significava, per Veronique, la possibilità d'irretirlo con tutta calma; quasi avrebbe voluto ringraziarlo, perché i sentimenti che sembrava provare per lei erano talmente genuini da rendere persino inutile l'uso delle illusioni.

Abbastanza bene... E tu?
Trascorse buone vacanze?


Ho lavorato parecchio, ma sono anche riuscita a concendermi qualche giorno al mare in un'isola lontana e tranquilla: sai, stare in mezzo alla confusione mi da' molto fastidio, mentre riposarsi in solitudine è così rilassante...

Rispose lei, con una gran voglia di scoppiare a ridere per le oscenità appena dette: la confusione le dava fastidio, come no... soprattutto per una persona che aveva passato la vita da sola, figuriamoci. Amava essere al centro dell'attenzione, ma quell'estate aveva davvero dovuto rimanere piuttosto sola, non poteva certo rischiare che qualcuno parlasse della sua vera identità e che Ferdy la scoprisse... doveva muoversi con cautela se davvero voleva portare il professore dalla sua parte.

Salve! Cosa posso servirvi?

Per me una Burrobirra, mentre per te?

Dell'Acquaviola andrà benissimo... e magari se porta qualche stuzzichino sfizioso, ho un po' di fame!

Sorrise al cameriere che si era avvicinato, lo stomaco che all'effettiva protestava per la mancanza di cibo: per forza, col digiuno che aveva fatto tutta l'estate per essere in perfetta forma era normale che il corpo ora avesse bisogno di qualcosa di solido con cui recuperare le energie.

Tu invece, come hai passato le vacanze? - domandò poi al ragazzo, abbassando subito dopo gli occhi con aria timida - Sai... mi... mi sei mancato molto...
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Messaggioda Ferdy » 06/10/2012, 16:06

Incontrare Cassandra quel giorno era stata una via di fuga dal caos continuo del castello oltre che un piacere immenso. In tal modo avrebbero potuto capire l'uno le intenzione dell'altra e sarebbero potuti giungere a qualcosa che non doveva essere necessariamente una storia ufficiale, anzi, non rientrava nelle intenzioni del giovane ragazzo, ma una storia in un certo senso... che si avvicinasse all'aggettivo "seria".
Avevano trascorso le vacanze lontani e rivederla ora sembrava rivederla dopo un anno.

Ho lavorato parecchio, ma sono anche riuscita a concendermi qualche giorno al mare in un'isola lontana e tranquilla: sai, stare in mezzo alla confusione mi da' molto fastidio, mentre riposarsi in solitudine è così rilassante...

Sorrise e annuì con il capo, mentre la loro discussione fu interrotta dal cameriere che ordinò per lui una Burrobirra mentre per la donna qualcosa di alternativo.

Dell'Acquaviola andrà benissimo... e magari se porta qualche stuzzichino sfizioso, ho un po' di fame!

Il cameriere le rivolse un sorriso affermativo e poi sparì con uno slalom tra alcune persone che cercavano posto ai tavoli.
Ora parlarle le faceva uno strano effetto, dopotutto non dimenticava quello che era accaduto tra loro: qualche bacio, si, cosa avrebbe potuto essere? Eppure gli aveva lasciato un segno profondo, anche se cercava di nasconderlo a se stesso, per lui rappresentava una specie di debolezza quella confessione.
La conversazione andò avanti, nel frattempo che il cameriere era sparito, e questa volta si spostarono su di lui, sulle sue vacanze, che poi non poteva definire propriamente delle vacanze: era rimasto a scuola, in effetti se non poteva considerarle vacanze non era certo a causa della scuola ma era stato per volere suo e infatti non se la prendeva con nessuno. Semplicemente si sarebbe annoiato facendo una vacanza da solo; non era nemmeno andato a fare visita ai fratelli, anche se aveva preso in seria considerazione l'idea di andare a trovare la madre, poi ci aveva ripensato: sarebbe stato un rischio troppo grande da correre e in tal modo avrebbe potuto incorrere nel padre, o meglio che lui avrebbe potuto avere notizie del figlio e quello non doveva assolutamente accadere: doveva dimenticarsi di avere un terzo figlio, ma probabilmente l'aveva già fatto.

Io ho preferito restare ad Hogwarts durante le vacanze estive, e devo ammettere comunque che il castello è davvero rilassante quando non ci sono studenti tra i piedi.

Storse il muso in una smorfia, come per farle capire che si era accontentato; notò che il suo sguardo si era abbassato e poi non ci avrebbe creduto se non avesse visto le sue labbra pronunciare le parole che lo lasciarono paralizzato, solo un attimo, ma al contempo contento, al settimo cielo.

Sai... mi... mi sei mancato molto...

Anche tu, non sai quanto...

Fu una risposta immediata quella sua, non ci fu bisogno di pensare.
Su di loro calò una situazione d'imbarazzo, quasi di disagio che pensò a spezzare, fortunatamente, il cameriere, il quale era tornato nel frattempo con le rispettive ordinazioni.

Signori...

Posò i due bicchieri colmi di bevande sul tavolo, poi con un altro mezzo inchino (Ferdy sorrise ancora a quel gesto) li lasciò nuovamente soli, lontani da sguardi indiscreti, i suoi occhi in quelli di lei e viceversa, senza via di fuga da qualunque situazione si sarebbe creata da quel momento in poi: non poteva chiedere di meglio, ma al contempo era come un topo in trappola, sapeva del suo caratterino timido all'inizio ma seduttore poi, forse era quello in primis che lo faceva ammattire.
Portò il bicchiere alle labbra e bevve un sorso della Burrobirra calda e deliziosa come non mai.

Quanto ancora pensi di restare?

Molto... Molto... Molto...

Acclamava quella risposta, la prima cosa che temeva ora che si erano ritrovati era il fatto che lei si sarebbe dovuta allontanare da lui per via del suo lavoro che la trasportava da una parte all'altra del mondo così come soffiava il vento, il vento dello scoop.
Forse era questo uno degli svantaggi del giornalista, non avere un po di libertà, di sedentarietà nella patria, avere una casa che la si vedeva meno di una camera d'albergo.
Quel lavoro rassomigliava molto al viaggio di Ulisse per tornare ad Itaca: quando si è un passo da casa ecco una nuova sventura che ti trasporta lontano da essa, lasciandoti un nodo alla gola.

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Messaggioda Veronique » 06/10/2012, 22:12

Io ho preferito restare ad Hogwarts durante le vacanze estive, e devo ammettere comunque che il castello è davvero rilassante quando non ci sono studenti tra i piedi.

Oh... e non ti è dispiaciuto rimanere lì da solo?
O per caso... avevi compagnia?


Domandò Veronique, modulando la voce di modo che un pizzico di gelosia nel tono fosse chiaramente riconoscibile: naturalmente entrambe le frasi furono pronunciate con la solita voce timida che la più piccola delle Vireau aveva deciso di assegnare a Cassandra, ma il suo intento era abbastanza palese... far credere a Ferdy di essere gelosa di lui all'idea che il ragazzo avesse potuto passare la sua estate con qualcuno, una donna ovviamente.
E per verificare ulteriormente cosa effettivamente il professore di Hogwarts provasse per lei ecco che lanciò quella sorta di esca, ammettendo quanto la sua presenza gli fosse mancata.

Anche tu, non sai quanto...

Sorrise timidamente a quell'ammissione del Corvonero, anche se dentro di sé non poteva far altro che sfregarsi le mani: semplice, infinitamente semplice abbindolarlo.
Quasi le sarebbe dispiaciuto lasciarlo da un giorno all'altro, buttandolo via... a meno che non l'avesse portato dalla sua parte, certo.

Chissà se sei corrompibile...

Si domandò Veronique, lasciando che un silenzio imbarazzato cadesse tra loro: in realtà lei era solo presa dai propri ragionamenti per parlare, ma se Ferdy avesse pensato che si sentiva intimidita dalla situazione beh, tanto meglio.
E difatti fu un cameriere a spezzare il silenzio, posando davanti a loro ciò che avevano ordinato.

Signori...

Grazie.

Mormorò in direzione del cameriere, tornando poi a guardarlo proprio mentre il ragazzo, stupendola, faceva la sua prossima mossa.

Quanto ancora pensi di restare?

Una domanda probabilmente volta a potersi regolare in futuro sul loro rapporto, il che significava che Stone sapeva anche mantenere i piedi per terra: tutto ciò non faceva che renderlo più interessante agli occhi di Veronique, che pensò semplicemente di rigirare la domanda a lui in modo velato, costringendolo a sbottonarsi ulteriormente sul loro possibile rapporto.

Beh, in teoria non ho più storie da inseguire, quindi potrei anche dovermene andare a giorni... - rispose Vero, alzando appena le spalle e guardandolo di sottecchi prima di riprendere - A meno che non trovi... un motivo per restare...
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Messaggioda Ferdy » 13/10/2012, 23:02

Oh... e non ti è dispiaciuto rimanere lì da solo?
O per caso... avevi compagnia?


La sua domanda era colorata da una punta di gelosia, difficile non distinguerla, e rimase quasi spiazzato sentendola parlare in quel modo: non avevano mai avuto gelosie l'uno nei confronti dell'altra, e poi non c'era mai stato bisogno di esserlo, visto che la loro "storiella" (per ora potevano definirla così) non era cominciata da molto tempo.
Il suo tono lo fece sentire stranamente bene, perché quella era una specie di dimostrazione da parte sua per fargli capire che avesse ancora buone intenzioni e che gli desse attenzioni.
Ferdy fu precipitato nel rispondere, voleva evitare che lei si facesse strane idee, lui era un tipo serio, o perlomeno lo era diventato; la sua attenzione era incentrata solo su di lei.

Oh no no...
Io... No, insomma!


Disse, non trovando una motivazione che le facesse capire in qualche modo che non erano andate in quel modo le cose; anche se non trovò una motivazione valida nel suo tono si poteva ben capire che non stesse mentendo, ma che fosse ben deciso nel parlare.
La loro discussione fu interrotta dall'arrivo del cameriere con le rispettive bevande e dopo che l'ebbero ringraziato questi scomparve nuovamente tra la gente ancora in piedi in cerca di un posto libero o semplicemente appartato, così come aveva fatto lui.
Bevve un sorso dalla sua deliziosa burrobirra, introducendo il discorso della permanenza: l'unica speranza era quella di una permanenza duratura, magari si sarebbe trattenuto ancora per lavoro, o forse, cosa improbabile, sarebbe potuta restare per lui.

Beh, in teoria non ho più storie da inseguire, quindi potrei anche dovermene andare a giorni...

No!

Si trattenne molto nel dirlo ad alta voce, doveva pur mantenere una certa distanza, ancora per un po, non poteva farsi vedere di già come il "cotto" della situazione, inoltre stuzzicarla a fare dei piccoli passi in avanti lo divertiva molto e lo sorprendeva, anche.
Ogni sua parola per lui era una sorpresa, in questo modo la conversazione diventava piacevole ed era anche quello uno dei motivi per cui era ammaliato da lei.
Se ci pensava, come si erano conosciuti e tutto il resto, niente poteva sembrargli vero, che tutto fosse costruito ma quei dubbi man mano erano svaniti e si era lasciato andare, di nuovo.

A meno che non trovi... un motivo per restare...

Questa volta era lei, sempre con fare timido, a spronarlo ad un di più e lui decise di lasciarsi andare per una volta, trasmettendo le sue emozioni e i suoi pensieri, poco a poco, in modo da avvicinarla maggiormente a sé.

Beh... allora... potremmo trovarlo un motivo... - un sorriso dolce e raro - Che ne pensi?

Lo sguardo sul bicchiere, mentre con l'indice lo faceva ruotare sul tavolo lentamente avanti e indietro, una via di fuga a quella situazione piacevole ma al contempo denudante: si, si sentiva esattamente spoglio del suo orgoglio, e la cosa non lo preoccupava, stava bene.

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Messaggioda Veronique » 13/10/2012, 23:39

Oh no no...
Io... No, insomma!


Sorrise dolcemente e con fare timido a quell'ammissione, sicura che Ferdy avesse colto il tono volutamente geloso che Veronique aveva imposto alla sua voce, così da farlo sentire importante, prezioso per la ragazza, Cassandra, che lui credeva di avere davanti.

Meno male... so di non averne alcun diritto, ma ne sono sollevata.

Un'altra ammissione della sua gelosia?
Ma sì, perché no, in fondo cosa c'era di male soprattutto se così facendo faceva sentire felice e desiderato lui?
I suoi progetti nei confronti del Corvonero si erano modificati col tempo, portandola a pensare che da totalmente inutile una volta raggiunto il suo scopo, Stone sarebbe in realtà potuto essere un valido elemento se "instradato" nel modo giusto.
Doveva parlarne con Marcus, e mettere giù in piano valido per portare il ragazzo dalla loro parte: certo, sarebbe potuta bastare un'illusione, ma Veronique voleva qualcosa di più concreto e a lungo termine, qualcosa quindi che spingesse Ferdy a credere davvero negli obiettivi molto poco nobili della piccola Vireau e non perché sotto la sua influenza.
Cambiò il discorso, per volere del Corvonero che le domandò quanto intendesse fermarsi lì in Inghilterra e della francese che gli rispose sinceramente: avrebbe potuto non rimanere a lungo, a meno che non avesse avuto un motivo per trattenersi.
E la risposta successiva del ragazzo fu più di quanto potesse sperare di ricevere.

Beh... allora... potremmo trovarlo un motivo...
Che ne pensi?


Spalancò gli occhi che s'illuminarono a quelle parole mentre le labbra s'incurvavano in un sorriso sorpreso ma felice: oh sì, Stone era più preso di lei di quanto Veronique stessa potesse credere... e questo per lei era una cosa assolutamente meravigliosa.
Abbassò lo sguardo poco dopo in un gesto timido, annuendo leggermente con le guance che s'imporporavano di rosso anche se, dato il suo colorito, non era facile accorgersene.

... vuoi essere il mio motivo per... rimanere?

Gli domandò a voce bassa, azzardando uno sguardo in sua direzione: cosa gli stava proponendo, una frequentazione seria? Una relazione addirittura? Non era dato saperlo, e poi Veronique lasciava a Ferdy libera interpretazione, preferendo che fosse il ragazzo a capire quello che voleva dalle parole di lei.
Al momento voleva solo comprendere quale fosse la sua reazione, e se potesse davvero cominciare a riflettere su come farlo diventare uno dei suoi.
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2013-07-21 17:18:24 Julie d20 2  
2013-07-20 18:31:31 La Setta d20 11  
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