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Berlino

Messaggioda Alistair » 30/08/2013, 22:05

Devi andarci assolutamente, è una città magnifica e non lo dico solo perché ci sono nata e cresciuta, giuro!
Per quanto riguarda il francese, lo sai parlare?
Nel caso non sia così, e se ti facesse piacere, potrei insegnartela... è molto meno complicata di quanto si pensi, e io sono piuttosto brava come insegnante!


Ammetto di averne conoscenza minima, cerco sempre di comunicare con l'inglese o se posso, il tedesco.
Tuttavia avendo te come insegnante unirei l'utile al dilettevole, non capita tutti i giorni di avere a che fare con professoresse talmente affascinanti e sopratutto simpatiche...


Avere sempre una piccola battuta pronta era una sua prerogativa, perché gli piaceva essere spontaneo con tutti, rendersi gentile ma allo stesso tempo naturale, così da non andare ad incorrere in quei pessimi momenti di silenzio formale e gelido.
Inoltre, Celine Sauvage era di sicuro una delle migliori interlocutrici con le quali avesse avuto a che fare, una interlocutrice che aveva enorme stima e passione nei confronti degli alcolici, ma considerando la sua ragion d'essere come Ignis, Alistair non trovò la cosa tanto assurda.

Alcolici?
Tu produci alcolici? Davvero?!
Ma è fantastico!!
Non è che me ne faresti assaggiare qualcuno, una volta?


Beh, abbiamo eventualmente trovato un ottimo metodo di pagamento per le lezioni!
Ahahah... Scherzi a parte, certamente, sei la benvenuta dalle mie parti, quando vuoi.


L'ultimo cin cin tra loro a segnare quell'accordo ipotetico, prima che l'argomento di conversazione diventasse molto più serio e importante.
A vederla così, molti avrebbero trovato e giudicato la bionda come una ragazza frivola, interessata alle cose futili, a godersi la vita e niente più.
Alistair non giudicava mai nessun libro dalla copertina, nemmeno quello più ovvio e scontato, e dire poi che la Sauvage era tutto fuor che scontata.
Infatti nell'arco di pochi secondi, tirando fuori la propria filosofia e pensiero era riuscita ad impressionarlo, sorprenderlo, interessarlo.
La ragazza possedeva una interiorità tanto profonda quanto il mare ghiacciato che si poteva ammirare nel suo sguardo, ogni tanto un poco più spento, forse per via dei pensieri che annebbiavano la sua mente e le sue memorie.
Il Druido rimase molti secondi ad ammirarla e a contemplare quelle idee che con così tanta naturalezza lei aveva espresso, ricordando in parte anche la chiacchierata avuta con Tisifone molte settimane prima, in Francia, ed a proposito di Tisifone, doveva assolutamente mandarle un cesto di prodotti quanto prima, maledetta la sua testa quando gli faceva dimenticare certi fondamentali impegni di amicizia.

La natura è molto meno contaminata degli uomini, che hanno fatto d'invidia e gelosia delle costanti nelle loro vita, pur non volendolo... non ti capita mai di desiderare qualcosa che qualcun altro possiede?
A me succede, accade anche se sono felice di ciò che ho, come qualcosa che non riesco ad impedirmi di provare... la differenza sta nell'apprezzare ciò che si ha e a non usare la superbia dell'essere migliore come scudo per proteggere un'invidia di fondo realmente provata.


Questi non sono certo discorsi adatti ad una festa simile.
Venite mia signora, buttiamoci nel brivido delle danze, ma non temete, non intendo concludere qui la conversazione...


Le tese il braccio e la accompagnò fino alla pista da ballo dove iniziarono a danzare, unendosi alla folla di persone che in più di una occasione si fermarono a guardare proprio loro, tanto erano bravi e tanto erano capaci di intrattenere il prossimo con le loro abilità.
Per quanto però fossero al centro dell'attenzione, nessuno dei due ci badò eccessivamente, preferendo guardare negli occhi l'altro, oppure dedicarsi a dei romantici quanto antichissimi caschè di prima categoria, senza alcun accenno di malizia o pessimi intenti.
I loro volti furono talmente vicini per un istante da sembrare quasi che un bacio fosse prossimo alla realizzazione, ma nulla di tutto ciò, anche se in parte Alistair, si, lo aveva sognato non sentendosi affatto stupido, constatata la bellezza della donzella in questione.
Terminati i volteggi nella grande sala padronale, era arrivato il momento di prendere un po' d'aria ed infatti i due se ne andarono fino alla grande porta finestra che dava sull'immenso balcone porticato, dove di certo erano molto più liberi di prendere discorsi seri e impegnati.

Concedere la mia mano? ... no, decisamente no.
Sto vivendo una situazione sentimentale alquanto complicata, in realtà... mi ritrovo in mezzo a due fuochi e non posso prendere una decisione, non riesco a comprendere da quale di essi voglia farmi scottare.


Ora comprendo ciò che dicevi prima, immagino ci sia un qualche collegamento.
Ti va di sfogarti con uno sconosciuto?
Sono i più indicati perché possono fornire pareri completamente neutrali...


In realtà l'uomo non si sentiva esattamente quello che si definiva come "neutrale".
Ella gli piaceva ed anche molto, sia fisicamente che caratterialmente, ma non voleva darlo troppo a vedere, sopratutto considerato il fatto che lei stava vivendo una situazione sentimentale molto delicata.
Magari parlarne con lui l'avrebbe fatta sentire meglio, oppure buttando fuori quello che pensava avrebbe stemperato l'ansia che l'attanagliava allo spirito, quindi perché dover rovinare tutto quanto per uno stupido capriccio personale?
Stette in silenzio ed allora Celine ricominciò a parlare, posando le mani sul parapetto di pietra, fissando il cielo esattamente come stava facendo lui in quel momento.

Credi che io sia un'egoista... se penso che forse la cosa migliore per me sarebbe trovare un terzo fuoco, un fuoco completamente diverso dai due che mi confondono, da cui farmi scottare?
Forse non riesco a prendere una decisione perché dentro di me, nel profondo, so che nessuno dei due va bene per me... o forse dovrei semplicemente cambiare Elemento e puntare su qualcos'altro, chissà!


Non bisogna mai essere precipitosi e poi no, non ti considero una egoista, non vuoi certo tenerti buoni gli altri due fuochi e intanto dilettarti con un terzo, ma vuoi lasciare le due strade vecchie per indirizzarti, eventualmente, su una nuova, ho capito bene?

Attese che ella confermasse quella teoria e nel frattempo si permise di ammirarne il profilo atletico e longilineo, meraviglioso.
La curva della schiena e delle natiche, la chioma bionda, la sua preferita, e poi il nasino alla francese, tipico di quella nazione.
Ovviamente non passò troppo tempo a fissarla onde evitare di essere "beccato", risultando per altro scortese e fastidioso.
Si eresse anche lui con la schiena e appoggiò le mani nella stessa posizione della interlocutrice, respirando a fondo l'aria pulita della notte.

Io non sono il maggiore esperto di affari di cuore con il quale una persona può interfacciarsi, intendiamoci.
Ho avuto solo una storia seria nella mia vita, conclusasi per altro molto tempo fa, ma da quello che ho capito... Quando si comincia a riflettere su qualcosa e si prende in considerazione una decisione drastica, è perché alla base di ciò che si sta vivendo ormai c'è una grossa falla e non c'è modo di richiuderla, se non grazie a qualche miracolo.
E' bello avere un fuoco che ci scalda, ma non di solo calore vive l'uomo, o comunque quando si ha moltissimo calore già di per se nell'animo, averne ulteriore può diventare superfluo.
D'altra parte, non si può nemmeno avere qualcuno accanto che non comprenda la tua realtà, il tuo essere, o che non la condivida in parte...


Allungandole la mano, le chiese implicitamente di fidarsi e di prenderla, per andare da qualche altra parte.
Se quindi Celine avesse accettato, avrebbe preso a camminare con lei fino alle scalette laterali della balconata che conducevano al piano terra, verso l'ingresso della casa e di lì poi, al vialetto del giardino con destinazione ultima la grande fontana con le piante "naturali" che lui stesso aveva messo ad abbellimento.
Mentre avanzavano, Alistair concentrò una piccola parte del fuoco dentro di se sul palmo della mano destra che stringeva quella della francese, in modo non solo da darle sollievo e piacere, ma anche aiutarla a rilassarsi e tranquillizzarsi da quell'ansia che le circondava i nervi.
Arrivati ai piedi delle immense aiuole piene di fiori ed arbusti di ogni tipo, il Druido decise di dare una svolta decisamente forte a quella serata, per sé stesso ma sopratutto per lei.

Fammi indovinare: uno dei due uomini fa parte degli Ignis, l'altro invece no e tu non essendo Capo Gilda, non lo puoi informare della tua vera natura.


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Messaggioda Celine » 30/08/2013, 23:37

Ammetto di averne conoscenza minima, cerco sempre di comunicare con l'inglese o se posso, il tedesco.
Tuttavia avendo te come insegnante unirei l'utile al dilettevole, non capita tutti i giorni di avere a che fare con professoresse talmente affascinanti e sopratutto simpatiche...


Adulatore...
Ma sarò una docente molto severa nonostante i tuoi complimenti, sappilo!


Commentò Celine con una gran risata divertita, agitando anche l'indice della mano destra di fronte al suo viso con aria fintamente minacciosa, prima di fissarlo con occhi brillanti ed adoranti non appena scoprì cosa lui sapesse fare: aveva sempre amato gli alcolici, e da quando era Ignis e dunque impossibilitata ad ubriacarsi li amava ancora di più; sapere dunque che Alistair li produceva personalmente non poteva che fargli guadagnare parecchi punti agli occhi della bionda francese, che infatti non perse tempo e con la sua migliore faccia da schiaffi chiese la possibilità di poterne assaggiare qualcuno appena possibile.

Beh, abbiamo eventualmente trovato un ottimo metodo di pagamento per le lezioni!
Ahahah... Scherzi a parte, certamente, sei la benvenuta dalle mie parti, quando vuoi.


Non ti conviene pagarmi in alcolici, o metterò delle tariffe talmente alte che ti prosciugherò tutte le scorte! - scherzò a sua volta Celine, scuotendo il capo con aria sinceramente divertita - Ma per quanto riguarda passare a trovarti... mi piacerebbe molto vedere dove vivi, e fare un giro per la tua... azienda?

Aggiunse titubante, non sapendo propriamente come definirla e temendo di fare una gaffe: d'altronde stando alle parole di Alistair, possedeva una fattoria con orto, serra e distilleria, quindi era piuttosto plausibile che vendesse i suoi prodotti... magari un'azienda a conduzione familiare - e singola - ma pur sempre un'azienda!
Subito dopo il discorso si fece più complesso, più serio ed intenso: alla bionda non dispiaceva, perché ogni tanto era anche piacevole parlare di argomenti più profondi, soprattutto a quelle feste dove i convenevoli erano all'ordine del giorno; quell'argomento in particolare, tuttavia, dovette subire una sorta di pausa, perché fu il momento delle danze.
La francese dovette ammettere che era piuttosto piacevole volteggiare per il salone arredato con classe ed eleganza tra le braccia dell'uomo, che si dimostrò essere un danzatore provetto: il casqué la prese alla sprovvista, ma lo accolse comunque con un sorriso sorpreso e non infastidito perché, nonostante la vicinanza dei loro volti, nulla di sconveniente rovinò quel momento.
Fu solo quando uscirono all'aria aperta, sul balcone dell'immensa villa, che gli argomenti scottanti - letteralmente - vennero a galla, e Celine si ritrovò suo malgrado a spiegare al semi-sconosciuto la sua situazione, e perché in quel momento si sentisse molto confusa sentimentalmente.

Ora comprendo ciò che dicevi prima, immagino ci sia un qualche collegamento.
Ti va di sfogarti con uno sconosciuto?
Sono i più indicati perché possono fornire pareri completamente neutrali...


Un piccolo sorriso spuntò sulle labbra della Diplomatica a riposo, almeno quella sera, che dopo un momento d'incertezza iniziale prese a spiegargli per sommi capi quale fosse il dilemma che le attanagliava lo spirito: se non riusciva a prendere una decisione, se era divisa tra due uomini, poteva essere giusta la scelta di lasciar perdere entrambi oppure quello era solo un suo capriccio egoistico e infantile?

Non bisogna mai essere precipitosi e poi no, non ti considero una egoista, non vuoi certo tenerti buoni gli altri due fuochi e intanto dilettarti con un terzo, ma vuoi lasciare le due strade vecchie per indirizzarti, eventualmente, su una nuova, ho capito bene?

Esattamente... non potrei mai prendere in giro i due... fuochi, tengo molto a loro.
Solo che non riesco, non posso proprio scegliere... sono divisa a metà, e questa incertezza mi sta dilaniando.


Confermò Celine, voltando il capo verso di lui per poterlo guardare negli occhi: la sua discrezione non le fece notare come lui la stesse silenziosamente osservando, anche perché era concentrata su quanto stesse dicendo, ma anche lei si azzardò a studiarne meglio il profilo, soprattutto quello del viso; aveva dei lineamenti forti e decisi, ma che sapevano addolcirsi quando sorrideva.
Sì, era molto bello e la ragazza che stava con lui - perché per la francese lui era fidanzato nonostante risultasse solo quella sera - era parecchio fortunata.

Io non sono il maggiore esperto di affari di cuore con il quale una persona può interfacciarsi, intendiamoci.
Ho avuto solo una storia seria nella mia vita, conclusasi per altro molto tempo fa, ma da quello che ho capito... Quando si comincia a riflettere su qualcosa e si prende in considerazione una decisione drastica, è perché alla base di ciò che si sta vivendo ormai c'è una grossa falla e non c'è modo di richiuderla, se non grazie a qualche miracolo.
E' bello avere un fuoco che ci scalda, ma non di solo calore vive l'uomo, o comunque quando si ha moltissimo calore già di per se nell'animo, averne ulteriore può diventare superfluo.
D'altra parte, non si può nemmeno avere qualcuno accanto che non comprenda la tua realtà, il tuo essere, o che non la condivida in parte...


E lei di calore nell'animo ne aveva quasi fin troppo... ma aveva ragione, pienamente.
L'aveva compresa alla perfezione, a pensarci bene: da una parte c'era Yamato che le dava calore, la faceva ribollire, ma non era abbastanza; dall'altro c'era Logan che non faceva parte della sua realtà Ignis e questo le impediva di parlargli apertamente, di essere del tutto se stessa, obbligandola a nascondergli una parte importante di sé.

... non sai quanto hai centrato la questione...

Ammise sorpresa, perché non si aspettava che uno sconosciuto - perché Alistair era ancora tale - riuscisse a comprendere così bene la sua situazione ed il suo stato d'animo; era interdetta dalla cosa, forse anche leggermente sospettosa perché insomma, era abbastanza sorprendente come situazione... e tuttavia non rifiutò di prendere la sua mano quando lui le porse la propria, facendosi così guidare fino al lato del balcone, con le scale, per poi scendere ed avviarsi verso il giardino, passeggiando silenziosamente.
Un silenzio che però non le pesava, a dirla tutta, perché si sentiva bene in quel momento, con la propria mano in quella calda di lui, e...
... calda?
Aggrottò la fronte, perplessa, perché all'improvviso la mano di Alistair sembrava aver alzato la propria temperatura... e dire che quando avevano ballato non ci aveva proprio fatto caso! Eppure era una calore tanto piacevole che la Ignis, istintiva e poco razionale, si concesse di provarlo ancora per qualche istante, ripromettendosi di non lasciarcisi andare troppo.
In realtà non ci fu bisogno di riprendersi ulteriormente, perché le successive parole dell'uomo le fecero ritrarre la mano di scatto, fare un passo indietro ed impallidire leggermente.

Fammi indovinare: uno dei due uomini fa parte degli Ignis, l'altro invece no e tu non essendo Capo Gilda, non lo puoi informare della tua vera natura.

Co-cosa?!

Forse col tempo avrebbe imparato a dissimulare meglio in casi come quello, ma era la prima volta che qualcuno parlava così apertamente delle Gilde e degli Ignis e dire che Celine fosse stata presa in contropiede era decisamente... poco.
Scosse il capo, sentendo un rivolo di sudore freddo colarle giù per la schiena, la bocca che si seccava improvvisamente e tutti i sensi all'erta, pronti a scattare e a farle mettere subito mano alla bacchetta.

Chi sei veramente, e cosa vuoi da me?
Mi stavi spiando, lavori per qualcuno?
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Messaggioda Alistair » 31/08/2013, 23:05

... non sai quanto hai centrato la questione...

Forse da una parte non avrebbe voluto centrarla così bene, perché significava sul serio che lei al momento era fin troppo impegnata col cuore.
Una terza persona? No, meglio evitare, anche fosse stato un semplice invito a cena o tentativo galante di approccio.
Alistair non era mai stato un tipo dedito a fare il guastafeste o il rompiscatole. Consapevole di quanto lei in quel momento potesse sentirsi smarrita e preoccupata, il suo unico pensiero era aiutarla a sfogarsi, parlando dell'intera situazione, chiedendo consigli, pareri esterni, non certo di qualcuno che ti sta guardando come si fissa una specie di opera d'arte o capolavoro della natura, e lui di natura se ne intendeva.
Varie meraviglie aveva messo al mondo "Gaia", alcune molto conosciute, altre meno, ed altre ancora considerate molto comuni, quasi scontate.
Ma un arcobaleno, per quanto comunque, poteva davvero reputarsi nulla di che? Una dimostrazione naturale senza troppa bellezza o importanza?
Per il Druido, se qualcosa in natura avveniva con frequenza non doveva per forza significare che fosse poco importante o meno prezioso di cose più difficili e ricercate. Egli reputava bello lo specchio di un lago montano tanto quanto un diamante a diversi chilometri di profondità nella roccia.
Tralasciando questi ragionamenti, cercando nella propria mente tutte quante le meraviglie del mondo, quelle più facili da trovare, quelle più complesse e quelle che avvenivano forse una volta nella vita, non riusciva a trovarne una ed una sola che fosse affascinante e simile in bellezza alla ragazza, alla donna adesso al suo fianco, che con aria preoccupata e pensosa, fissava il cielo stellato chiedendo anche a lui delle risposte.
Per questo Alistair decise di prenderla per mano e condurla all'esterno dell'abitazione, verso il giardino, per farle presente una verità.
Non solo perché gli andava di non avere segreti con lei, ma perché ipotizzava che una tale notizia l'avrebbe per un po' spinta a pensare ad altro, soffermarsi sulla sorpresa e non essere più così triste e abbattuta per la difficile situazione sentimentale che si stava trovando ad affrontare.
Certo, ogni gesto voleva una doverosa reazione, specie se poi il Druido esponeva così di improvviso le verità e i segreti più nascosti di Celine, ma non sarebbero passati molti secondi prima che la stupefacente verità venisse del tutto a galla.

Co-cosa?!

Forse aveva utilizzato il modo più diretto in assoluto per farle capire che lui sapeva, ma non trovava problema ad esporsi, non quando sapeva che ormai lui non rappresentava più un fastidio per loro, essendo Rinnegato. Inoltre, era curioso di capire prima come lei, in senso soggettivo di Celine e non oggettivo di Ignis, considerasse un Druido, come avrebbe deciso di comportarsi, essendosi dimostrata fino ad allora molto aperta al dialogo.
Lasciò che si allontanasse da lui e seguì con gli occhi la mano che prima aveva sfiorato per diverso tempo, dirigersi verso una fondina fissata alla coscia, dove teneva ben nascosta la bacchetta magica.
Sorrise leggermente e non certo per deriderla o altro, ma al pensiero di essere sul punto di rivelare per la prima volta la sua identità ad un altro essere umano, mago o gildato che fosse.
Ella era molto spaventata, del tutto presa in contropiede, sospettosa, naturalmente. L'uomo non fece alcuna mossa avventata, rimanendo sul posto, aspettando che concludesse di parlare e nel caso, prendesse ancora più distanze per sentirsi sicura e in grado di difendersi dalla falsa minaccia.

Chi sei veramente, e cosa vuoi da me?
Mi stavi spiando, lavori per qualcuno?


Sono esattamente la stessa persona che si è presentata poco fa e faccio esattamente lo stesso lavoro che ti ho menzionato prima.
Non ti stavo spiando e non lavoro per nessuna organizzazione segreta anti-gilda, te lo assicuro.
Mettiamola così, voglio darti qualche piccolo indizio per farti scoprire chi, o meglio, cosa sono...


Camminando fino al bordo della fontana, si mise seduto, posando le mani sulla superficie di marmo liscissimo.
L'acqua cullava quel silenzio a dir poco meraviglioso, nessuna voce estranea, nessuna musica di sfondo, soltanto loro due in mezzo al verde.
Nessun combattimento interno, nessuna paura di rivelare ciò che era anche se molti glielo avrebbero caldamente sconsigliato.
Il vero problema era che quei molti adesso non c'erano più e quindi, come unico rimasto di una comunità, per giunta da Rinnegato, poteva scegliere autonomamente come gestire i suoi segreti personali.
Il fatto che giocasse un po' con lei era soltanto perché sapeva che presto l'avrebbe tranquillizzata e resa sicura che nessuna spia o individuo di mali principi la stesse seguendo o cercando in qualche modo di trarla in trappola.

Per prima cosa: ti hanno sicuramente parlato di me tra gli Ignis, raccontandoti la sempiterna diatriba tra noi e voi.
Poi, secondo punto: posseggo del fuoco in corpo come te, ma insieme ad esso accorpo anche gli altri cinque elementi.
Infine, terza ed ultima traccia: il mio lavoro, un uomo che si occupa di giardini e di produrre viveri provenienti da Madre Terra.


La osservò attentamente, volendo cogliere le sfumature nel suo sguardo, il cambiamento di espressioni e provando a capire se quella luce improvvisamente spenta nei suoi occhi stava o meno per ritornare, adesso che poteva essere certa che nessuno la voleva incastrare.
Quel preciso istante, tra l'altro, servì ad Alistair per affermare con assoluta certezza che la francese era deliziosamente bella anche quando appariva con aria furiosa, preoccupata, insomma, negativa. Ogni commento simile però, fu trattenuto con estrema cura dall'uomo, il quale mai e poi mai adesso avrebbe potuto darle a capire una verità sì scomoda e preoccupante.
Ancora sorridente, si alzò nuovamente in piedi, provando ad avvicinarsi, sperando adesso di non incontrare affatto ulteriori paure da parte della diplomatica e improvvisata insegnante di lingua.

... Allora, avete capito cosa sono, milady?
A giudicare dal tuo potere e dalla tua aura, come minimo dovresti essere al grado di Fuoco, oppure di più?
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Alistair
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Messaggioda Celine » 31/08/2013, 23:25

Dire che l'aveva spaventata era davvero poco: normale che le parole di lui l'avessero colpita con forza e inaspettatamente, come un fulmine a ciel sereno.
Lo fissava spaventata e sospettosa, ora, dopo essersi distanziata da lui ed aver messo mano alla borsa dove si trovava la sua bacchetta, pronta ad usarla se fosse stato necessario: Alistair sembrava molto tranquillo, e una parte di lei faceva fatica a considerarlo un nemico, ma si parlava di una Gilda super segreta di cui lui conosceva l'esistenza, e di cui conosceva anche uno dei componenti, Celine appunto, che però non aveva minimamente fatto accenno a quella parte della sua vita; come fare dunque a non essere almeno un po' inquieti e sospettosi alla luce dei fatti?

Sono esattamente la stessa persona che si è presentata poco fa e faccio esattamente lo stesso lavoro che ti ho menzionato prima.
Non ti stavo spiando e non lavoro per nessuna organizzazione segreta anti-gilda, te lo assicuro.
Mettiamola così, voglio darti qualche piccolo indizio per farti scoprire chi, o meglio, cosa sono...


Lo fissò ancora diffidente, seguendolo con lo sguardo, l'attenzione della donna completamente concentrata su di lui ora, mentre si sedeva sul bordo della fontana con tutta la tranquillità del mondo, come se fosse prassi comune sputtanare in quel modo una persona, una strega appartenente ad una delle tre Gilde in teoria sconosciute ai più.

Per prima cosa: ti hanno sicuramente parlato di me tra gli Ignis, raccontandoti la sempiterna diatriba tra noi e voi.
Poi, secondo punto: posseggo del fuoco in corpo come te, ma insieme ad esso accorpo anche gli altri cinque elementi.
Infine, terza ed ultima traccia: il mio lavoro, un uomo che si occupa di giardini e di produrre viveri provenienti da Madre Terra.


Lentamente, gli occhi della francese presero a scintillare di una luce nuova: più le parole dell'altro si facevano strada in lei, richiamando la ragione a riflettere su esse, più lo sguardo si faceva carico di una scintilla di consapevolezza che la portò, alla fine, a spalancare leggermente la bocca in una "O" di muto stupore: c'era solo una razza che le Gilde detestavano, pur cercando di sopportarla a distanza, una razza che possedeva non uno ma tutti e sei gli Elementi nel suo corpo e che si sentiva totalmente connessa alla natura e ai suoi figli, a Gaia, anche se le Gilde preferivano parlare di Conflux.
Deglutì sonoramente mentre Alistair si alzava, avvicinandosi a lei, e dal canto suo Celine non riuscì a muoversi per lo shock e la sorpresa.

... Allora, avete capito cosa sono, milady?

... un Druido.

Sussurrò con un filo di voce l'Ignis, totalmente incredula: Yamato le aveva spiegato che essi esistevano, ma anche che era rarissimo per loro poterli incontrare, lui stesso, che era il Sole, non aveva mai avuto occasione d'interagire con un Druido in tutta la sua vita... e lei, Celine Sauvage, una Ignis qualunque - forse più figa della media, ma non era rilevante - non solo aveva parlato con uno di questi, ma ci aveva anche ballato e per di più si era confidata con lui.
Era maledettamente fortunata o irrimediabilmente sfortunata?
Sbatté più volte le palpebre, cercando di riprendere a respirare normalmente e tentando di ritrovare un po' di contegno che la portò a scuotere il capo con vigore.

A giudicare dal tuo potere e dalla tua aura, come minimo dovresti essere al grado di Fuoco, oppure di più?

Sono... sono una Fiamma.

Rispose incerta, non sapendo se potesse o meno parlare liberamente: era pur vero però che l'anello che indossava non stava bruciando, quindi evidentemente poteva permettersi di parlare di sé, in quel frangente.
Si passò una mano tra i capelli, quasi in un gesto volto a rilassarsi, recuperando ancora fiato prima di riprendere a parlare.

Io... non ho mai conosciuto un Druido, non credevo nemmeno me ne sarei mai trovata uno davanti, e... non dovrei odiarti?
Pensavo di doverti giudicare uno stronzo egocentrico o qualcosa di simile...


Commentò la francese, tornando lentamente ad essere se stessa: d'accordo, era un Druido, ma era pur sempre un essere umano, no? Ed entrambi avevano il Fuoco in corpo, sicuramente un punto in comune da non sottovalutare, almeno dal punto di vista di lei che di seguire le regole della massa non ci pensava proprio.

Se evito di considerarti il mio più acerrimo nemico, posso comunque venire da te a bere alcolici?

Gli domandò infatti, in un perfetto esempio di Sauvage-style accompagnato anche da una piccola strizzatina d'occhio: fece un passo verso di lui, allungandogli poi silenziosamente la mano destra in un invito a prenderla e a farle sentire di nuovo l'Elemento che a lei lo accomunava.

... perché ti sei esposto così, con me?
Non passerai dei guai per questo?
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Messaggioda Alistair » 02/09/2013, 15:35

... un Druido.

100 punti, indovinato!
A giudicare dal tuo potere e dalla tua aura, come minimo dovresti essere al grado di Fuoco, oppure di più?


Sono... sono una Fiamma.

Quindi sei giunta al terzo grado... Chissà se andrai avanti oppure esiste in te anche l'elettricità, volendo potrei dirtelo, sai?

Ne parlava così tranquillamente che sembrava quasi farne parte, ma per i Druidi era così, non c'erano segreti riguardo le strutture delle Gilde, poiché erano nati prima di esse e quindi ne conoscevano bene le meccaniche, tramandate di generazione in generazione.
Per le gilde invece la meccanica era differente: sapevano dell'esistenza dei Druidi e del fatto che fossero in grado di controllare tutti gli elementi, ma dei loro effettivi poteri, gradi e quant'altro no, non c'erano molte documentazioni affidabili, poiché a differenza delle gilde, loro erano molto ma molto più conservatori, un lato della propria cultura che Alistair condivideva proprio poco.
Fosse stato per lui, Druidi e Gilde avrebbero convissuto in una pacifica e forte intesa, aiutandosi e spalleggiandosi a vicenda, imparando dagli uni e dagli altri, screditando le paure riguardo una impossibilità di dialogo tra il "Conflux" e "Gaia", e come lui la pensava abbastanza simile un'altra sua consorella conosciuta non tanto tempo prima, Nanèe, una bellissima ragazza bionda dalle acquatiche sembianze di una manta.
Chissà se anche Celine era in grado di tramutarsi in un animale, e sorgeva ancor più spontanea la domanda su quale animale incarnasse al meglio il suo spirito e la sua anima, il carattere, la indole, l'interiorità più completa, per i Druidi divisa in tre parti: Terra, Acqua e Cielo.

Io... non ho mai conosciuto un Druido, non credevo nemmeno me ne sarei mai trovata uno davanti, e... non dovrei odiarti?
Pensavo di doverti giudicare uno stronzo egocentrico o qualcosa di simile...


Quali educate parole escono dalle Vostre pure e caste labbra, milady...

Si prese un paio di secondi per sorriderle divertito, a farle intendere che non c'era alcuna critica in quel commento ma solo una scherzosa battuta.
Sul momento non ci stava facendo caso, ma era la prima volta che incontrava un Ignis, un figlio della Trama e delle fiamme.
Pur non avendole rivelato di sapere la sua natura, tempo prima ad Hogwarts aveva anche conosciuto una Terran, per altro la Capo Gilda, ma considerando che ella era il Capo, farle presente che stava collaborando con un Druido avrebbe potuto destabilizzare il buon rapporto lavorativo subito nato tra loro, quindi preferì starsene zitto e annullare la propria aura degli elementi in sua presenza.
Quindi, all'effettiva, Celine era la prima gildata alla quale si mostrava apertamente, ed era contento di aver trovato un riscontro tanto positivo, a parte il terrore iniziale riguardo alla possibile identità dell'uomo quale spia internazionale o killer mandato da chissà chi.
Lei rimase sulla propria posizione e quindi Alistair decise per avvicinarsi ancora, tornandole di nuovo davanti, con circa un metro a separare i loro corpi, attivando il fuoco nel corpo a richiamare e tranquillizzare quello dentro la francese ancora shoccata.

... Non c'è motivo per odiarci, inoltre io sono anche un Rinnegato, quindi ancor meno meritevole della tua collera.
Molti dei miei confratelli comunque sono esattamente come li hai descritti, ma se non fosse così, non saremmo nemici da secoli!


Se evito di considerarti il mio più acerrimo nemico, posso comunque venire da te a bere alcolici?

Ahahah, ma non devi assolutamente considerarmi un acerrimo nemico, perché io non considero te una acerrima nemica.
Puoi passare a trovarmi quando più ti aggrada e rimanerci tutto il tempo che preferisci, dico davvero, sei una bellissima compagnia...


Forse adesso si era sbilanciato un po' troppo, ma le piaceva dannatamente, perché negarlo a sé stessi? Poteva nasconderlo a lei, o almeno tentare di nasconderlo, ma dentro di sé la verità era risaputa e lampante, scoperta dopo appena cinque minuti che aveva iniziato a parlarle.
Gli occhi della bionda erano tornati a brillare, segno che si era calmata e tranquillizzata, anzi che gli aveva creduto subito e non aveva pensato che stesse facendo la parte di un Druido solo per intortarla e poi farle del male, ma non molti al mondo conoscevano le gilde, ragione in più per non avere dubbi e prendere per realtà le sue affermazioni.
Il vento, tiepido e leggero, spirava da sud, portando con se qualche lieve brivido lungo la schiena. Le acque della fontana, placide e trasparenti, rivelavano alla luce della luna dei piccoli pesci che avevano nuotato fino al bordo della struttura perché richiamati dalla presenza del botanico.
Egli sentì facilmente il loro richiamo, perché dentro di se c'era un fremito, una voce della Natura che lo indirizzava verso chi era felice di vederlo e di passare il tempo con lui. Alzando la mano in segno di scuse silenziose, si allontanò dalla Sauvage, raggiungendo quello specchio movente, immergendo i palmi a formare una conca per raccogliere in paio di pesciolini, trasportando con se, chiaramente, anche un poco di acqua per permettere loro di respirare. I piccoli esemplari di pesce comune rosso e bianco muovevano la coda e facevano bollicine gioiose e lui li guardava come si guarda un capolavoro, una meraviglia unica e ineguagliabile, perché per un Druido, ogni creatura era degna di reputarsi speciale.

... perché ti sei esposto così, con me?
Non passerai dei guai per questo?


Probabilmente non ti hanno spiegato chi sono i Rinnegati, ed è anche plausibile, non è una lezione così importante.
Io come pochi altri al mondo, sono un Druido che ha infranto delle regole importanti nella mia comunità e per questo è stato cacciato.
Ciò che mi ha esposto al giudizio negativo dei miei Capi Anziani è stata la mia propensione alla cultura e alla conoscenza babbana e della Trama.
Ho imparato ad utilizzare alcuni dei vostri incantesimi usando la bacchetta e questo è assolutamente proibito.
Per questo non ho timore di rivelare la mia natura e non ho intenzione di odiarti, anzi, ti trovo affascinante, sia come donna che come Ignis in sé per sé, perché mai dovermi indisporre per ciò che rappresenti? Abbiamo anche una cosa in comune, il fuoco, e allora tanto meglio!


Un occhiolino, prima di fare a cambio e prendere altri due pesciolini, accorgendosi solo in quel momento che c'era anche un enorme pesce gatto che aspettava il suo turno. Quello si che era un problema, perché di certo non poteva prenderlo in braccio o tra le mani, troppo grosso, decisamente.
Dunque il bestione si dovette accontentare di qualche carezza fatta a pelo d'acqua.
Tornò a guardarla, mentre si prendeva cura del pesce gatto, coccolandolo quasi fosse un gatto e basta.
Il suo sorriso si fece più mansueto, comprensivo, gentile e allo stesso tempo un poco preoccupato.

Parlando di cose serie: se pensi a questi due uomini, nessuno dei due ti fa battere più forte il cuore?
Escludendo il fuoco nel tuo spirito, immaginandoli al tuo fianco o a guardarti negli occhi.
Pensaci...
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Messaggioda Celine » 02/09/2013, 20:53

Quindi sei giunta al terzo grado... Chissà se andrai avanti oppure esiste in te anche l'elettricità, volendo potrei dirtelo, sai?

Puoi... dirmelo?
Tu puoi... puoi sentire quali Elementi ci sono dentro di me?


No, non conosceva molto dei Druidi perché poco le era stato detto su di loro: sapeva che si trattava di persone che avevano abbracciato completamente il Mana, rinunciando alla Trama a favore dei poteri elementali che la natura, Gaia come la chiamavano loro, donava alla loro razza; sapeva che Druidi non si diventava, si nasceva, e che tra la stirpe druidica e quelle delle tre Gilde... beh, non c'era molta simpatia.
Per questo Celine non si fece problemi a sottolineare come le fosse stato detto di considerare un eventuale appartenente all'altra fazione, seppur le fosse stato anche spiegato che molto probabilmente la cosa non sarebbe mai avvenuta.

Quali educate parole escono dalle Vostre pure e caste labbra, milady...

Credimi, questo è il minimo, mi trattengo solo per mantenere una parvenza di buona educazione... nei miei momenti migliori, o peggiori, non ne sono sicura, io ed uno scaricatore ubriaco raggiungiamo più o meno lo stesso grado di finezza.

Perché nascondersi, perché tentare di dimostrarsi diversa da ciò che era, magari migliore? Celine Sauvage era fatta così, tanto professionale nel proprio lavoro quanto sboccata nel tempo libero, quando poteva essere davvero se stessa, e se alle persone non piaceva... beh, problema loro.
Ma qui non si stava parlando nemmeno tanto di quello, quanto di lui e di cosa fosse: un Druido, qualcosa che Celine faceva ancora fatica a concepire, ma al quale permise di riavvicinarsi nuovamente, sentendo in lui l'Elemento che le era affine anche se, certo, Alistair ne possedeva altri cinque.

... Non c'è motivo per odiarci, inoltre io sono anche un Rinnegato, quindi ancor meno meritevole della tua collera.
Molti dei miei confratelli comunque sono esattamente come li hai descritti, ma se non fosse così, non saremmo nemici da secoli!


Rinnegato.
Corrugò la fronte nel sentirlo pronunciare quella parola, perplessa, perché non le diceva nulla: anche perché onestamente, chi mai pensava che sarebbe stato così semplice per un Gildato incontrare un Druido? E se anche fosse successo, quante possibilità c'erano che quest'ultimo si mettesse a parlare di sé quando la maggior parte di loro, Alistair l'aveva confermato, erano degli stronzi che odiavano Acuan, Ignis e Terran?
Eppure lei non riusciva proprio a provare dei sentimenti di odio o di fastidio, men che meno di disgusto nei suoi confronti: in lui vedeva solo un uomo gentile, forte, che l'aveva aiutata, un ballerino provetto che l'aveva ascoltata e che aveva capito appieno i suoi problemi; alla luce di tutto questo, che male avrebbe mai potuto farle?
Fu per questo che, nonostante le convenzioni imponessero il contrario, la francese tentò di stemperare l'atmosfera creatasi con una battuta, volta però a fargli comprendere che non ce l'aveva con lui, e che potevano continuare a parlare tranquilli, semplicemente avrebbe dovuto darle il tempo di riprendersi.

Ahahah, ma non devi assolutamente considerarmi un acerrimo nemico, perché io non considero te una acerrima nemica.
Puoi passare a trovarmi quando più ti aggrada e rimanerci tutto il tempo che preferisci, dico davvero, sei una bellissima compagnia...


Anche tu lo sei per me.

Rispose Celine, non cogliendo eventuali sfumature nelle parole del Druido che potessero farle intendere quella frase in un contesto più sentimentale, più emotivo: in quel momento, tra Logan, Yamato e ora quell'incontro inaspettato ed assurdo, il suo radar per il flirt era totalmente fuori uso, e dunque non si rendeva conto che lo sguardo con cui Alistair la guardava era ben lungi dall'essere disinteressato.
Lei, invece, era curiosa di saperne di più su di lui, sul perché avesse parlato così apertamente, e sul perché si fosse definito in quel modo prima, "Rinnegato": per fortuna non dovette nemmeno porre quelle domande, visto che le risposte la raggiunsero spontaneamente mentre Alistair si dedicava a "coccolare" i pesci presenti nella fontana che sembravano volere le sue attenzioni come i cuccioli facevano con la propria madre.

Probabilmente non ti hanno spiegato chi sono i Rinnegati, ed è anche plausibile, non è una lezione così importante.
Io come pochi altri al mondo, sono un Druido che ha infranto delle regole importanti nella mia comunità e per questo è stato cacciato.
Ciò che mi ha esposto al giudizio negativo dei miei Capi Anziani è stata la mia propensione alla cultura e alla conoscenza babbana e della Trama.
Ho imparato ad utilizzare alcuni dei vostri incantesimi usando la bacchetta e questo è assolutamente proibito.
Per questo non ho timore di rivelare la mia natura e non ho intenzione di odiarti, anzi, ti trovo affascinante, sia come donna che come Ignis in sé per sé, perché mai dovermi indisporre per ciò che rappresenti? Abbiamo anche una cosa in comune, il fuoco, e allora tanto meglio!


Perciò... non sei poi tanto diverso da me - mormorò Celine dopo alcuni secondi passati senza parlare, a riflettere sulle sue parole - Perché usi sia la Trama che i tuoi Elementi... solo che io ne ho uno, due al massimo, mentre tu ne possiedi sei. E' come se fossi un Terran, un Acuan e un Ignis insieme.

Aggiunse, mordicchiandosi il labbro superiore mentre si avvicinava con titubanza alla fontana, dentro la quale Alistair stava ora coccolando un pesce gatto, per sedersi con un lieve sospiro sul bordo di essa.

Non ti sei sentito distrutto quando ti hanno allontanato dalla tua comunità? Valeva la pena conoscere la Trama e perdere la tua famiglia?

Gli domandò la Ignis, posando lo sguardo sul suo volto: non voleva essere invadente né risultare scortese, ma era chiaro che quel discorso, la situazione vissuta dal Druido, la interessava e parecchio, perché era qualcosa di nuovo, di inaspettato e di affascinante, per lei; non immaginava, ad esempio, che i Druidi potessero essere cacciati dalle loro comunità se si avvicinavano alla Trama, ma forse, visto il rapporto con le Gilde, la cosa non avrebbe dovuto stupirla più di tanto.

Parlando di cose serie: se pensi a questi due uomini, nessuno dei due ti fa battere più forte il cuore?
Escludendo il fuoco nel tuo spirito, immaginandoli al tuo fianco o a guardarti negli occhi.
Pensaci...


.....

Non rispose all'istante, prendendosi un po' di tempo per riflettere su quella domanda e sulla conseguente risposta; alla fine sospirò ancora, scuotendo il capo così da far lievemente ondeggiare anche i capelli biondi intorno al suo viso, spostando poi lo sguardo dal volto di lui ad un punto imprecisato dell'erba di fronte a sé.

Il cuore batte forte, certo...
Provo ancora un forte legame con Logan, certo... il mio attuale ragazzo
- precisò, perché non poteva pretendere che Alistair seguisse i suoi ragionamenti, sennò - E allo stesso modo quando sento l'Ignis vicino a me... - non pronunciò il nome del Sole, non sapendo quanto si potesse esporre in quel senso - sento anche il battito salire a mille... ma in entrambi i casi non è abbastanza.
Se il legame con Logan fosse così saldo e profondo, nemmeno la vicinanza con un Ignis avrebbe potuto farlo vacillare... e se con l'Ignis ci fosse qualcosa di più del Fuoco, non sarei stata così indecisa su cosa fare col mio ragazzo.
Perciò...


Un terzo sospiro, poi il volto di Celine si voltò nuovamente e gli occhi tornarono in quelli di Alistair.

... sì, il cuore mi batte forte per entrambi, ma non abbastanza da farmi pensare che siano la persona giusta per me, quella davvero giusta.
E non posso fare niente per cambiare lo stato delle cose.
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Messaggioda Alistair » 03/09/2013, 17:59

Puoi... dirmelo?
Tu puoi... puoi sentire quali Elementi ci sono dentro di me?


A giudicare da ciò che percepisco, in realtà la scintilla di Mana nel tuo spirito è ancora molto incerta.
Sembra che sia... Stata accelerata esponenzialmente nel giro di pochissimo tempo, ed è dunque in fase di assestamento.
Questo vuol dire che ancora non si è delineato un percorso preciso che può seguire il tuo elemento, dunque in base al mio intervento potrei o incrementare ulteriormente il fuoco che arde oppure accendere un barlume elettrico suddividendo il tuo potenziale.
Non avrei problemi a fare una cosa o l'altra, basta che tu mi dica cosa preferisci.


Una delle tante abilità di un Druido già adulto, accelerare il processo di formazione degli elementi nel corpo di un membro Gilda.
Forse era anche per questo che i Druidi si reputavano migliori di loro, nozione assolutamente sbagliata, poiché se l'uno aveva il completo controllo sugli elementi, l'altro lo aveva sui poteri della Trama, infatti era proprio per quello che ad esempio Alistair era in grado di replicare le magie insegnate ad Hogwarts solo al settimo livello di difficoltà. Chiaramente però, per i Druidi apprendere la Trama era un vantaggio non solo superfluo, ma anche da eretici, per questo non riuscivano a cogliere questa importante quanto sostanziale sfumatura di privilegio equilibrato.
Per farla breve, sarebbe stato un piacere per lui aiutarla a migliorarsi e diventare più forte, d'altronde risultava essere di riflesso un ottimo motivo di studio ed osservazione per lui, in pratica unire l'utile al dilettevole.

Credimi, questo è il minimo, mi trattengo solo per mantenere una parvenza di buona educazione... nei miei momenti migliori, o peggiori, non ne sono sicura, io ed uno scaricatore ubriaco raggiungiamo più o meno lo stesso grado di finezza.

Interessante!
Ed è possibile sapere quando avvengono questi momenti migliori/peggiori?
Sarei curioso di questa inaspettata veste della bella diplomatica...


Per nulla scandalizzato o impressionato da quella verità, forse molto sorpreso, perché si, a vedere Celine in quel modo, in quel contesto e in quelle vesti, tutto ci si poteva aspettare meno che avesse un vocabolario simile a quello di un uomo di mondo o in quel caso, di mare.
Alistair non era né una persona complessa, né una persona semplice. Una via di mezzo che sapeva adattarsi un poco a tutto, non disdegnando il comportamento signorile ma nemmeno abolendo quello più spontaneo, informale al massimo consentito.
L'essere parte di una comunità druidica insegnava a sapersi rapportare con chiunque; non esistevano dei gradi araldici in quella grande famiglia, sia il contadino che il principe potevano essere dei Druidi di gran segreto nel mondo magico, questo voleva dire imparare a comunicare con chiunque, apprendere il modo di parlare di ogni persona e di conseguenza, far diventare tutto quanto proprio.

Anche tu lo sei per me.

Sentirtelo dire ha un suono speciale.

Non intendeva metterla a disagio, per questo non fece passare molto tempo in silenzio dopo la sua affermazione.
Le sorrise cordialmente, tranquillo ed educato, iniziando poco dopo a parlare del significato del termine "Rinnegato".
All'inizio, ricordare anche solo a sé stesso di aver infranto delle regole e di conseguenza aver perso tutto gli faceva molto male, così tanto che preferiva anche dimenticare di essere un Druido e continuare a comportarsi sempre più come un mago.
Quando però avvenne la catastrofe in Irlanda, il lato più legato al Mana di Alistair si era risvegliato, talmente tanto che non solo gli aveva permesso di tornare a sentirsi un Druido al 100% perché amante della natura e del mondo, ma inoltre essere rimasto l'unico di quella comunità lo faceva sentire come l'ultimo baluardo della grandezza e dello splendore di quella famiglia, con il compito arduo ma importante di mantenere vivi i ricordi, le tradizioni e gli insegnamenti non solo dei genitori, ma di tutti quanti i confratelli, dal primo all'ultimo, anche il più giovane.

Perciò... non sei poi tanto diverso da me.
Perché usi sia la Trama che i tuoi Elementi... solo che io ne ho uno, due al massimo, mentre tu ne possiedi sei.
E' come se fossi un Terran, un Acuan e un Ignis insieme.


E come rovescio della medaglia, tu sai usare molti più incantesimi della Trama rispetto a me che sono in grado di farne meno.
Come in te il Mana è più rarefatto e non ti concede di tenere più di due elementi in corpo, in me è la Trama che è povera di energia e questo si traduce in una scarsità di magie a disposizione nel mio repertorio.


Non ti sei sentito distrutto quando ti hanno allontanato dalla tua comunità?
Valeva la pena conoscere la Trama e perdere la tua famiglia?


Avevo l'appoggio e il benestare dei miei genitori e tanto mi bastava.
Fin da piccolo desideravo tre cose sopra a tutte: libertà, conoscenza e affetto.
La libertà l'avrei ottenuta andandomene, la conoscenza imparando tutto quel che il mondo mi avrebbe offerto e l'affetto della mia famiglia sarebbe stato un faro sempiternamente acceso nel mio cuore.
Non è necessario avere qualcuno fisicamente vicino per sentirne quanto ti riempie l'anima, proprio per questo ti ho chiesto di chiudere gli occhi e provare ad immaginarti con al fianco uno dei due pretendenti.
Perché non serve il corpo, basta il pensiero, il richiamo dello spirito a capire chi è davvero il protagonista del nostro benessere e serenità.
Ci stai riuscendo?


Il cuore batte forte, certo...
Provo ancora un forte legame con Logan, certo... il mio attuale ragazzo, e allo stesso modo quando sento l'Ignis vicino a me...
Sento anche il battito salire a mille... ma in entrambi i casi non è abbastanza.
Se il legame con Logan fosse così saldo e profondo, nemmeno la vicinanza con un Ignis avrebbe potuto farlo vacillare... e se con l'Ignis ci fosse qualcosa di più del Fuoco, non sarei stata così indecisa su cosa fare col mio ragazzo.
Perciò...


Non temere, va' avanti, tanto sto sentendo solo io, loro non ci sono.

... sì, il cuore mi batte forte per entrambi, ma non abbastanza da farmi pensare che siano la persona giusta per me, quella davvero giusta.
E non posso fare niente per cambiare lo stato delle cose.


Mi permetterò di fare una domanda molto riservata, ma deciderò di appellarmi al tuo lato poco diplomatico.
Nemmeno pensando ad un rapporto sessuale con una di queste due persone, ti si scuote qualcosa in più da una parte o dall'altra?
Mai sottovalutare il linguaggio del corpo, è un'altra importante fonte di consapevolezza...


Affermò sicuro delle proprie parole, smettendo di accarezzare il pesce gatto che adesso felice se ne tornò a sguazzare nella fontana tra le piccole foglie.
La fissò negli occhi molto intensamente, cercando di provare ad interpretare quello che le passava per la testa, anche se, dovette cedere qualche istante al suo lato più umano e carnale quando parlò di sesso, poiché la sua attenzione si spostò sul corpo adesso seduto della bionda francese, rimirandolo quel tanto che bastasse per anche solo lontanamente ipotizzare quanto di bello e sensuale esistesse sotto quelle vesti.
Per nulla sgarbato, cedette al richiamo istintivo per pochissimo, riprendendo a darle attenzione completa come un uomo adulto e maturo, intento ad aiutare una persona a fare chiarezza, esattamente come era avvenuto per la professoressa di Divinazione di Hogwarts molto tempo fa.
Nel frattempo, in lontananza si notavano le luci della grande Sala diventare più scure, segno inequivocabile che stavano portando la torta nuziale e qualche altro cibo in più per il vero festeggiamento, facendo scorrere con molta probabilità fiumi e fiumi di champagne di prim'ordine.
Nessuno si sarebbe accorto della loro scomparsa, essendoci più di 1500 invitati, ma essendo la ragazza una delle ospiti d'onore e non volendo condizionarle affatto la serata, preferì chiederle cosa preferiva fare in quel frangente.

Ti va di rientrare o...
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Messaggioda Celine » 03/09/2013, 22:11

A giudicare da ciò che percepisco, in realtà la scintilla di Mana nel tuo spirito è ancora molto incerta.
Sembra che sia... Stata accelerata esponenzialmente nel giro di pochissimo tempo, ed è dunque in fase di assestamento.
Questo vuol dire che ancora non si è delineato un percorso preciso che può seguire il tuo elemento, dunque in base al mio intervento potrei o incrementare ulteriormente il fuoco che arde oppure accendere un barlume elettrico suddividendo il tuo potenziale.
Non avrei problemi a fare una cosa o l'altra, basta che tu mi dica cosa preferisci.


Potersi potenziare ulteriormente col Fuoco o far nascere in lei la scintilla dell'Elettricità... non era una decisione da poco, soprattutto considerando che non si aspettava certo di dover prendere una decisione in quel momento, in quella circostanza: quella serata si stava rivelando totalmente inaspettata sotto tutti i punti di vista, e la Sauvage si era ritrovata a dover improvvisamente scegliere tra l'Elemento che già bruciava nel suo animo ed uno nuovo, complementare al primo ma diverso.
Una scelta che si stava rivelando più complessa del previsto: per questo si allontanò da lui qualche secondo per mettersi a passeggiare prima verso destra e poi verso sinistra, avanti e indietro, lentamente ma senza voler dare l'impressione di fermarsi; era silenziosa, ovviamente, ma il momento richiedeva una riflessione che sapeva sarebbe stata cruciale, per lei, per questo stava prendendo tutto quel tempo sperando che ad Alistair non dispiacesse troppo.
Non poteva nemmeno chiedere consiglio a qualcuno, perché quella non era una questione di prendere una decisione giusta in generale, bensì la decisione giusta per se stessa e nessuno, lì, poteva fare una scelta al posto suo.

... non sono pronta a decidere, ora - ammise infine, fermandosi di fronte a lui per guardarlo negli occhi - E non voglio fare una scelta avventata col rischio di dovermene pentire, in futuro, perciò... diciamo che ti ringrazio per la tua offerta e la metto in stand-by, posso?

Domandò al Druido, abbozzando un sorriso lieve sulle labbra: non voleva abusare certo della sua gentilezza e disponibilità, ma allo stesso modo non era pronta a scegliere e poi pentirsi solo per fare in fretta e togliersi il pensiero; istinto sì, quello c'era e la predominava, ma possedeva anche del buon senso e, per fortuna, sapeva usarlo... di tanto in tanto.
A prescindere dalla sua risposta, comunque, anche fosse stata negativa, la francese si sarebbe sentita più tranquilla e sollevata: in fondo, se era destino, il Fuoco sarebbe cresciuto oppure l'Elettricità avrebbe fatto la sua comparsa comunque, in un modo o nell'altro.

Interessante!
Ed è possibile sapere quando avvengono questi momenti migliori/peggiori?
Sarei curioso di questa inaspettata veste della bella diplomatica...


Se sei così interessato, facciamo che la prossima volta invece d'incontrarci ad un matrimonio pomposo ci andiamo a bere una birra o qualcosa di più forte in un locale babbano... ti mostrerò quanto sboccata posso diventare mentre gioco, e solitamente vinco, a poker.

Replicò Celine, facendo l'occhiolino all'uomo con un sorriso più sereno, più tranquillo perché non doveva scegliere... non al momento, perlomeno; e poi la divertiva molto pensare ad Alistair in un contesto più grezzo, più rozzo... non ce lo vedeva.
Magari si sbagliava, probabilmente era così e si stava facendo fuorviare dal fatto che si erano incontrati in quella situazione: forse anche lui non riusciva ad immaginarsela sboccata e volgare, eppure era così; la cosa sicura era che, se lui avesse accettato di rivederla, avrebbero modo di scoprirsi l'un l'altra.

Sentirtelo dire ha un suono speciale.

Quel complimento, o quell'affermazione se la si voleva chiamare diversamente, la prese per un secondo in contropiede, facendo fluire il calore alle guance che si tinsero di un rosso tenue per alcuni istanti; per fortuna lui andò subito avanti a parlare, e dunque Celine non ebbe il tempo di riflettere a dovere sulle implicazioni delle parole del Druido, più concentrata a comprendere cosa fosse un Rinnegato e perché Alistair fosse diventato tale, passando poi a riflettere su quali sentimenti provasse per Yamato e per Logan, arrivando alla conclusione che nessuno dei due le faceva battere il cuore come avrebbe voluto.

Mi permetterò di fare una domanda molto riservata, ma deciderò di appellarmi al tuo lato poco diplomatico.
Nemmeno pensando ad un rapporto sessuale con una di queste due persone, ti si scuote qualcosa in più da una parte o dall'altra?
Mai sottovalutare il linguaggio del corpo, è un'altra importante fonte di consapevolezza...


Sorrise ironica a quelle parole, passandosi la lingua sulle labbra in un gesto involontariamente sensuale per poi farsela schioccare sul palato, lo sguardo che brillava di puro e malizioso divertimento.

Credimi, Alistair... sono l'ultima persona che potrebbe mai sottovalutare il linguaggio del corpo, il sesso e tutto ciò che ruota intorno ad esso - e lo disse in modo diretto, sincero e schietto di chi non si stava incensando in alcun modo, ma stava semplicemente parlando della verità su se stessa - Non nego che una cosa a tre non mi dispiacerebbe, eh - e non si capiva fino a che punto stesse scherzando -... ma sempre riferito al discorso di prima... no, non cambia nulla.
Cioè, non sono mai andata a letto con l'Ignis, ma... onestamente mi conosco, e non scelgo una persona solo perché è stratosferica a letto. Insomma, se non riesco a lasciarmi andare con lui nemmeno per un bacio, come potrei mai farci sesso?
No... no, non cambierebbe nulla.


Concluse con aria decisa e sicuramente più seria dell'inizio, scuotendo il capo con fermezza mentre pronunciava quelle ultime parole: si conosceva, e sapeva che se anche Yamato si fosse dimostrato un mostro del sesso, i suoi dubbi non sarebbero scomparsi fintanto che il suo cuore fosse stato in dubbio... e così era.
Intanto, nella villa alle loro spalle, la festa proseguiva col taglio della torta e i brindisi di rito, un particolare di cui anche Alistair si accorse senza difficoltà.

Ti va di rientrare o...

No... - rispose subito Celine, alzando gli occhi su di lui per sorridere ora lievemente imbarazzata, quel sorriso appena timido sulle labbra che si sposava alla perfezione con le guance rosee, più del normale - Possiamo restare qui? ... mi piace parlare con te, e dentro... non sarebbe la stessa cosa...
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Messaggioda Alistair » 04/09/2013, 19:07

Scegliere l'elemento da far albergare nel proprio spirito non era una decisione semplice, poiché implicava rinunce e nuove strade da percorrere.
Possedere anche l'elettricità voleva dire aprire l'animo ad un'altra energia che le avrebbe permesso di vivere a stretto contatto con il magnetismo del mondo, con una forza impulsiva ed improvvisa come quella del fulmine e del tuono, inoltre avrebbe iniziato ad amare le tempeste, livellando il fuoco in modo che nell'arco di qualche anno le due energie si equilibrassero e le dessero la stessa identica soddisfazione, ma con le fiamme meno potenti e devastanti rispetto a chi invece vi aveva dedicato interamente corpo e mente.
D'altronde, scegliere di incarnare solo la devastazione e il calore degli incendi poteva essere davvero affascinante, coinvolgente, letale.
Sprigionare tutto l'intenso magma cresciuto in sé, dominare le fiamme e danzarci non avendone più nemmeno il minimo sentore di paura, sentirsi un vulcano sul punto di eruttare ad ogni combattimento e ad ogni sfida, in grado di sopraffare l'avversario con la forza primordiale che l'uomo ebbe come primo dono da "Gaia". Forse tra tutte le coppie di elementi, il fuoco e l'elettricità erano i più difficili da scegliere se accorpare o meno, d'altronde Terra e Vento erano così differenti che uno a prescindere si sentiva subito o l'uno o l'altro o entrambi, stesso valeva per l'acqua ed il ghiaccio che possedevano in comune molte qualità e questo portava spesso ad incarnare tutti e due senza possedere troppi dubbi.
Il fuoco e l'elettricità invece avevano in comune solo la potenza e la devastazione ma alla base possedevano una struttura completamente diversa, una più avvolgente e l'altra più "elettrizzante". Per quanto Alistair avesse voluto provare a capire meglio quel grande dubbio dilaniante nella mente di Celine, non ci riuscì, perché lui dal punto di vista degli elementi, eh si, era avvantaggiato.

... non sono pronta a decidere, ora.
E non voglio fare una scelta avventata col rischio di dovermene pentire, in futuro, perciò... diciamo che ti ringrazio per la tua offerta e la metto in stand-by, posso?


Certo che puoi, spero che questa non sarà l'ultima sede dove parlarne, no?
Potrai informarmi della tua scelta in uno qualunque dei nostri incontri alcolici.
Ti dirò tre cose, la prima è più una opinione... Due elementi simboleggiano le tue due vite: la diplomatica,
focosa e determinata nel suo lavoro a dare il meglio, avvolgente con il suo calore per risultare gradevole e calorosa ad ogni persona che si trova davanti. Celine, l'elettrica, colei che messa in una situazione di agio e naturale spontaneità, è in grado di fulminarti con la sua energia e lasciarti quasi secco grazie alla sua bellezza fisica e caratteriale, poliedrica e lampante.
La seconda, passa una sera temporalesca a fissare un camino acceso e poi affacciati alla finestra a guardare i fulmini che cadono dal cielo.
Non siamo noi a scegliere, in realtà, buona parte delle volte solo loro che ci chiamano, lo fanno da quando nasciamo, ma impariamo ad affinare l'udito del nostro "Conflux" interiore soltanto cresciuti.
La terza, ed è più una mia rassicurazione personale... Nel caso ti dovessi aiutare, non lo rivelare al tuo Sole, non vorrei essere incenerito dalla sua furia nel sapere che una sua Fiamma è stata contagiata dal potere di un Druido!


L'ultima frase venne detta ovviamente a mo' di battuta, ridendoci su, per quanto in buona parte stava dicendo sul serio. Informare un Capo Gilda che la scintilla di svolta ella l'avesse ricevuta da un Druido era come alimentare ulteriormente l'odio già vigente tra le due realtà naturali.
Certo, non poteva sapere il nuovo Sole come era di carattere, se avesse accettato normalmente la cosa con appena un poco di fastidio oppure avrebbe cercato Alistair in lungo e in largo per dichiarargli guerra accesa, ma sempre meglio prevenire che curare ed in questo il botanico era un vero e proprio maestro, cauto e strategico , nella maggior parte dei casi.

Se sei così interessato, facciamo che la prossima volta invece d'incontrarci ad un matrimonio pomposo ci andiamo a bere una birra o qualcosa di più forte in un locale babbano... ti mostrerò quanto sboccata posso diventare mentre gioco, e solitamente vinco, a poker.

A dir la verità stasera qui in Germania comincia l'Oktoberfest, in vigore fino alle cinque del mattino.
Non vorrai forse dirmi che una Ignis alla mezzanotte avrà già bisogno di andare sotto le coperte?
Facciamo gara a chi ne manda più giù, ma occhio, questa volta avresti un degno avversario...


E se per caso fino a quel momento Celine non fosse riuscita ad inquadrare Alistair in un contesto più rozzo di quello, dopo quella parole di sicuro avrebbe dovuto forzatamente cambiare idea. Non era né un damerino né un ragazzaccio. Semplicemente sapeva come divertirsi, come vivere la vita senza timori o senza condirla ogni tanto con qualche bella spolverata di follia, senza contare che se la follia faceva di cognome Sauvage, ci avrebbe condito volentieri tutto il suo futuro, pensieri che naturalmente, con lei non volle condividere, non per ora almeno, specie quando si entrava nel discorso scottante del sesso e dell'affinità sentimentale con i due pretendenti attuali, un certo Logan ed un Ignis.

Credimi, Alistair... sono l'ultima persona che potrebbe mai sottovalutare il linguaggio del corpo, il sesso e tutto ciò che ruota intorno ad esso.
Non nego che una cosa a tre non mi dispiacerebbe, eh...


Senti senti, ahahah... Devo dire che per mia esperienza personale, mai provata, ma sono più per gli scambi, due contro una o contro uno non mi sembra equo!

In risposta, nemmeno lui si poteva intendere facilmente quanto stesse scherzando.
Le fece un sorriso divertito, poi con un gesto di assenso la invitò a proseguire, tornando immediatamente di nuovo più serio e concentrato.

...ma sempre riferito al discorso di prima... no, non cambia nulla.
Cioè, non sono mai andata a letto con l'Ignis, ma... onestamente mi conosco, e non scelgo una persona solo perché è stratosferica a letto.
Insomma, se non riesco a lasciarmi andare con lui nemmeno per un bacio, come potrei mai farci sesso?
No... no, non cambierebbe nulla.


Di certo non intendevo convincerti a scegliere regolandoti in base a chi fosse più bravo, anche perché so bene quali sarebbero i vantaggi dell'Ignis in quel caso... Alla fine saresti ancora più confusa di prima.
Quello che dicevo io era che solitamente quando si fa del sesso con qualcuno, si raggiunge una consapevolezza sentimentale a volte sconosciuta.
Le sensazioni che proviamo sorprendono noi stessi e ci fanno capire cose che normalmente non potremmo nemmeno immaginare.
Tuttavia l'Ignis è troppo pieno di quel fuoco che non ti permetterebbe di percepire oggettivamente la verità.
... Ti va di rientrare o...


No... Possiamo restare qui? ... mi piace parlare con te, e dentro... non sarebbe la stessa cosa...

In quell'istante voleva alzarsi in piedi, andare da lei e baciarla, con trasporto, con desiderio, magari con lo stesso casqué del balle precedente.
Dovette fare appello a tutta la sua resistenza per non cedere a quell'impulso quasi primordiale e maledetto, troppo fisico e destabilizzante.
Lei aveva bisogno di qualcuno che le facesse compagnia e la allontanasse dai cattivi pensieri, che le alleggerisse la serata, non una persona intenta a metterle ancora più problemi addosso, senza considerare che non era nemmeno detto che le interessasse più di tanto come uomo.
Stava di fatto però, che a vederla con quelle guance più rosee, forse per la piccola battuta romantica di qualche attimo prima, e sentirla con quel tono più timido, dolce, lo fece viaggiare con la fantasia, immaginandosi con lei sdraiati su un tappeto, con solo una coperta addosso e completamente nudi, davanti ad un focolare acceso che li riscaldava, isolati dal mondo e immersi in un loro piccolo Paradiso personale.
Fu proprio allora che si accorse che qualcosa nel suo cuore era cambiato, quasi più convinto di consigliarle la scelta dell'elettricità, poiché senza nemmeno volerlo, gli aveva fatto scoccare un colpo di fulmine a dir poco impressionante.

Non potevi darmi risposta più lieta... Sono completamente d'accordo, rimaniamo qui...

La invitò a tornare seduta di fianco a lui, spostandosi di poco per non farla mettere vicino alla zona dove ogni tanto schizzava un po' d'acqua.
Osservando una ciocca di capelli che le stava oscurando l'occhio destro, in un gesto spontaneo allungò la mano e glielo portò dietro l'orecchio, sfruttando palesemente l'occasione per farle una piccola carezza sulla guancia, riuscendo comunque a far figurare tutto come un puro caso.
Un sorriso sereno, una espressione rilassata e tutto sembrava essere tornato alla completa normalità.

Allora, ci conosciamo da poco, sei un meraviglioso mistero e come tale, è ora che ti cominci un poco a svelare.
Perché la diplomatica? E poi: colore preferito, cibo preferito, sogni proibiti e il miglior modo per passare il tempo libero!
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Alistair
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Messaggioda Celine » 04/09/2013, 20:36

Certo che puoi, spero che questa non sarà l'ultima sede dove parlarne, no?
Potrai informarmi della tua scelta in uno qualunque dei nostri incontri alcolici.


Me lo auguro proprio, per una volta che ad una festa pomposa e noiosa trovo qualcuno d'interessante!

Esclamò Celine con un sorriso sincero: era andata al matrimonio e al ricevimento per fare felice un'amica, ma non era un mistero che quell'ambiente e quel tipo di feste le stessero stretti, dopo un po', forse perché già per lavoro se ne doveva sorbire tante; lei era più tipa da festini folli che duravano tutta la notte, perciò riuscire a trovare qualcuno con cui parlare e trovarsi bene, qualcuno con cui passare del tempo in un modo così piacevole, qualcuno che tra l'altro era una creatura straordinaria agli occhi di lei, beh, era effettivamente stato un evento tanto raro quanto splendido ed inaspettato.

Ti dirò tre cose, la prima è più una opinione... Due elementi simboleggiano le tue due vite: la diplomatica, focosa e determinata nel suo lavoro a dare il meglio, avvolgente con il suo calore per risultare gradevole e calorosa ad ogni persona che si trova davanti. Celine, l'elettrica, colei che messa in una situazione di agio e naturale spontaneità, è in grado di fulminarti con la sua energia e lasciarti quasi secco grazie alla sua bellezza fisica e caratteriale, poliedrica e lampante.

Messa in quel modo, la scelta sembrava piuttosto semplice in realtà: lei era un connubio di entrambi gli elementi perché entrambi rappresentavano sfumature della sua personalità, e dunque probabilmente la decisione migliore sarebbe stata quella di possederli entrambi; tuttavia Celine non commentò quelle parole, annuendo semplicemente con attenzione perché voleva pensare ancora un po' a quale fosse la cosa migliore da fare, soprattutto visto che Alistair era ben disposto ad aspettare fino a che lei non si fosse sentita pronta a scegliere.

La seconda, passa una sera temporalesca a fissare un camino acceso e poi affacciati alla finestra a guardare i fulmini che cadono dal cielo.
Non siamo noi a scegliere, in realtà, buona parte delle volte solo loro che ci chiamano, lo fanno da quando nasciamo, ma impariamo ad affinare l'udito del nostro "Conflux" interiore soltanto cresciuti.


Chiedere direttamente al Conflux, dunque, lasciare che fosse lui ad indicarle la via da seguire... sì, forse sarebbe stata la cosa migliore per aiutarla, non tentare di prendere una decisione in modo razionale ma lasciarsi guidare dall'istinto, dallo spirito in cui l'Elemento, o gli Elementi, albergavano.

La terza, ed è più una mia rassicurazione personale... Nel caso ti dovessi aiutare, non lo rivelare al tuo Sole, non vorrei essere incenerito dalla sua furia nel sapere che una sua Fiamma è stata contagiata dal potere di un Druido!

Rise di quelle ultime parole, ma dentro di sé si ripromise di seguire totalmente la richiesta del Druido: non sapeva come Yamato avrebbe potuto prendere la cosa, non solo perché era il suo Sole e Alistair qualcuno di potenzialmente odioso per lui, ma anche per il delicato rapporto tra l'Ignis Elios e la Fiamma.

Terrò a mente tutto ciò che mi hai detto, e puoi stare tranquillo... non dirò niente a nessuno, qualsiasi sia la mia decisione finale: in fondo è una cosa che riguarda solo me, no?

Perché gli Elementi erano suoi, e toccava a lei decidere: mica si stava parlando di abbandonare Fuoco per Acqua, in fondo, ma semplicemente di omettere come il primo si fosse fortificato o l'Elettricità fosse comparsa perché, alla fine, era solo il risultato a contare.
Quella chiacchierata tra loro aveva tirato fuori parte del lato meno cortese ed educato di Celine, che però si conosceva abbastanza da sapere che quella fosse solo una punta dell'iceberg, particolarità che non ebbe alcuna remora a far presente all'altro, quasi orgogliosa.

A dir la verità stasera qui in Germania comincia l'Oktoberfest, in vigore fino alle cinque del mattino.
Non vorrai forse dirmi che una Ignis alla mezzanotte avrà già bisogno di andare sotto le coperte?
Facciamo gara a chi ne manda più giù, ma occhio, questa volta avresti un degno avversario...


Sotto le coperte a mezzanotte?

Ripeté la Sauvage, sciogliendosi i capelli con una piccola imprecazione contro quelle dannate mollette che li avevano tenuti in ordine, forse troppo, fino a quel momento, prima di lasciarsi andare ad uno sbuffo divertito e scuotere il capo con aria saputa ed un sorrisetto furbo sulle labbra, avvicinandosi poi a lui con fare malizioso, deciso e sfrontato al tempo stesso.

Monsieur Hyrule, lei non ha idea di chi ha davanti... la sottoscritta non va più a dormire a mezzanotte da quando ha 15 anni, più o meno... ha presente il detto "la notte è giovane"? Ecco, diciamo che l'ho inventato io o quasi.
Perciò, se proprio ci tiene a perdere, chi sono io per privarla di questo piacere?


Il sorriso si ampliò sulle labbra, e sebbene fossero molto, molto vicini ora, lo sguardo ghiacciato della francese, illuminato dalla luce della Luna come il resto del suo viso, era fisso negli occhi di lui, quasi in un moto di sfida.

Immagine


E poi non ho impegni per domani, perciò... andiamo pure all'Oktoberfest, sono anni che non ci metto piede ed è ora di recuperare il tempo perso!

Esclamò alla fine, facendo un passetto indietro come essendosi accorta della distanza che, effettivamente, aveva permesso si accorciasse di parecchio da quando aveva cominciato a camminare verso di lui, parlando allo stesso tempo; per evitare di combinare altri danni si sedette accanto a lui, iniziando a rispondere alla sua domanda forse un po' personale, sì, ma che di certo non le creava alcun problema o alcuna inibizione.

Senti senti, ahahah... Devo dire che per mia esperienza personale, mai provata, ma sono più per gli scambi, due contro una o contro uno non mi sembra equo!

Non sapeva effettivamente se o quanto Alistair stesse scherzando in quel momento, ma sentirlo parlare così le fece inarcare un sopracciglio con aria perplessa e sorpresa, ma in senso positivo: forse aveva giudicato "male" il Druido, relegandolo troppo velocemente al ruolo di bravo ragazzo incapace di combinare guai o lasciarsi andare in qualcosa di sfrenato.
Quando dalla villa giunsero le voci e i segnali del taglio della torta, ad entrambi venne spontaneo alzarsi, ma fu nuovamente Celine ad ammettere, un poco imbarazzata ma sincera, che lei avrebbe preferito rimanere fuori a parlare con lui, non avendo molta voglia di rientrare ed essere circondata dal resto degli invitati che avrebbero impedito il proseguire della loro conversazione.

Non potevi darmi risposta più lieta... Sono completamente d'accordo, rimaniamo qui...

Sorrise, la francese, accomodandosi nuovamente accanto a lui: quando Alistair allungò la mano per spostarle i capelli, accarezzandole così la guancia con delicatezza, un piccolo brivido caldo corse lungo la spina dorsale di Celine, che fece in risposta un timido sorriso di ringraziamento, le guance ancora non tornate al solito colorito niveo di sempre mentre lui decideva di conoscerla meglio.

Allora, ci conosciamo da poco, sei un meraviglioso mistero e come tale, è ora che ti cominci un poco a svelare.
Perché la diplomatica? E poi: colore preferito, cibo preferito, sogni proibiti e il miglior modo per passare il tempo libero!


Perché sono brava a parlare con le persone - rispose la Sauvage, alzando le spalle e togliendosi al contempo le scarpe per poter sentire la consistenza dell'erba sotto le piante nude dei piedi - Volevo un lavoro che mi facesse stare a contatto con le persone e mi permettesse di girare il mondo... essere Diplomatica è stata la risposta alle mie preghiere - aggiunse sorridente - Poi, vediamo... colore preferito, uhm, azzurro ghiaccio, come i miei occhi e quelli della mia migliore amica; cibo preferito, questa è difficile cavolo... sono golosa, diciamo un po' tutti i tipi di dolci? E la pizza, non so resistere ad una buona pizza appena sfornata! Sogni proibiti... non lo so, fare sesso in pubblico? - rise di quelle parole, scuotendo il capo e facendo così ondeggiare i capelli intorno alle guance - La verità è che solitamente non penso molto a quello che voglio, lo ottengo e basta, a meno che facendolo non danneggi qualcun altro, è ovvio, quindi... - spiegò con un'altra alzata di spalle - L'ultima la so! Bere fino a non poterne più e ballare, ballare, ballare per ore, non importa dove, anche in mezzo ad un prato... è il mio modo per sentirmi libera, per sfinirmi e liberarmi di ogni energia.
Però mi piacciono anche cose meno sfrenate, eh, come... non so, fare lunghe passeggiate, nuotare, lo shopping o cose del genere!


Concluse, stiracchiandosi prima di fare un gran sorriso curioso verso Alistair.

Ora tocca a te, rispondi a tutte le domande che mi hai fatto, forza!
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