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Roma

Messaggioda Sandyon » 04/01/2012, 18:46

Roma è un comune speciale italiano di 2.774.625 abitanti, capoluogo della provincia di Roma, della regione Lazio e capitale della Repubblica Italiana.
È il comune più popoloso e più esteso d'Italia ed è tra le maggiori capitali europee per grandezza del territorio; per antonomasia, è definita l'Urbe e la Città eterna.
Nel corso della sua trimillenaria storia, è stata la prima grande metropoli dell'umanità, cuore di una delle più importanti civiltà antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l'arte, l'architettura, la filosofia, la religione, il diritto, i costumi dei secoli successivi; fu capitale dell'Impero romano, che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell'Europa, e dello Stato Pontificio, sottoposto al potere temporale dei papi.


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Messaggioda Veronique » 19/06/2012, 15:34

[Roma - Albergo Sheraton - Martedì - ore 18.39]


Sono ufficialmente stanca.

Sì, finalmente era riuscita a stancarsi Veronique, rientrata da poco nel parcheggio dell'albergo nel quale aveva deciso di alloggiare per la notte precedente e quella successiva prima del rientro a Londra: Roma, ecco la meta scelta dalla giovane donna per il suo piccolo tour di shopping nel quale si era praticamente rifatta il guardaroba; il modo più veloce - per quanto il più caro - che la francese aveva per rilassarsi.


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Signorina Dalmont, bentornata.
Andato bene lo shopping?


Ottimamente.
Vado nella mia suite, non voglio essere disturbata.


Naturalmente signorina, mi premurerò di persona che nessuno le dia fastidio.

Ci mancherebbe, con tutti i soldi che ti pago.

L'ultima frase non trovò spazio al di fuori della mente di Veronique che, con un documento magicamente contraffatto, si era prenotata una suite nel costosissimo albergo babbano, decisa a farsi coccolare un po' prima di tornare ad interpretare la dolce, semplice e timida Cassandra con Ferdy Stone, il ragazzo con cui aveva appuntamento il giorno dopo.
Era divertente pensare che lui non avesse la minima idea di chi lei fosse davvero, era quasi... esilarante. Ed era anche piuttosto sicuro che l'avesse pensata, perché lei sapeva sempre come lasciare il segno.
Aprì la porta della sua suite , godendosi per un momento lo spettacolo di preziosità, sfarzo e lusso che essa trasmetteva.


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Vale ogni centesimo di questi stupidi soldi babbani.

Pensò Veronique con un sorrisetto compiaciuto, lanciando la borsa e gli occhiali da sole sulla poltrona più vicina per poi fare un sospiro soddisfatto e stiracchiarsi lentamente le membra provate dalla lunga sessione di shopping.
Socchiuse gli occhi, sospirando ancora mentre le labbra si aprivano ad un sorriso divertito.

Lo sai che le entrate ad effetto non ti riescono più da un pezzo, vero?
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Messaggioda Marcus » 19/06/2012, 15:53

Non era stato difficile rintracciarla, né tantomeno seguirla. Ufficialmente era stato il padre a mandarlo a Roma, per proteggere la figlia... la verità era che se si trovava lì, ora, era solo per volontà propria e non certo per ordine di Nicholas.

Ringrazia il cielo che sei ancora utile, Vireau.

Pensò Azhad, riprendendo le proprie sembianze all'interno della camera da letto della suite di lusso che Veronique aveva prenotato per un paio di giorni: aveva buon gusto la piccola francese, forse un po' troppo dispendioso ma per com'era stata educata non ci si poteva aspettare nulla di diverso.
Un rumore gli fece voltare lo sguardo lentamente, un rumore che proveniva dall'ingresso della suite e che poteva significare solo una cosa: la piccola Veronique era appena rientrata.


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Si avvicinò alla porta semi-aperta della stanza dove si trovava con espressione impassibile, guardando attraverso essa la ragazza - la donna - che ad occhi chiusi si stava rilassando i nervi, ed uscì da essa per avvicinarsi a passo felpato mentre lei sorrideva con aria divertita.

Lo sai che le entrate ad effetto non ti riescono più da un pezzo, vero?

Ti sei troppo abituata alla mia presenza.

Replicò lui con noncuranza, avvicinandosi come se nulla fosse alla mini bar presente nella suite, fornito di tutto, per versare qualcosa da bere per sé e per l'altra, porgendole poco più tardi un bicchiere di whiskey con ghiaccio.


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Mi ha mandato tuo padre, teme che tu possa essere in pericolo ad aggirarti da sola per le strade di Roma. Ha molti nemici, lo sai.

Le disse poi, bevendo un sorso dal proprio bicchiere mentre la fissava attentamente.

Devi stare attenta a come ti muovi, Vero, o capirà che qualcosa non quadra.
Prima quel Vastnor, ora anche questo ragazzino... dove vuoi arrivare?
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Messaggioda Veronique » 19/06/2012, 16:11

Ti sei troppo abituata alla mia presenza.

O forse sei tu ad aver perso il tuo tocco magico, mio caro Marcus.

Lo punzecchiò lei con un sorriso divertito, osservando i suoi movimenti mentre l'uomo si avvicinava al mini bar per prendere da bere e porgerlo anche a lei: whiskey con ghiaccio, conosceva bene i suoi gusti.

Merci beaucoup, mon ami.

Lo ringraziò Veronique, attendendo che lui iniziasse a parlare: se era lì ci doveva essere un motivo, Marcus non amava spostarsi troppo da casa se non per questioni di estrema necessità... si doveva solo capire quali esse fossero.

Mi ha mandato tuo padre, teme che tu possa essere in pericolo ad aggirarti da sola per le strade di Roma. Ha molti nemici, lo sai.

Se dovessi badare a quello non dovrei più mettere il naso fuori di casa, e sai quanto mi piace andare a fare shopping.
In ogni caso, sappiamo anche che non è solo questo che devi dirmi, giusto?


Conosceva l'uomo, non si sarebbe scomodato a presentarsi di fronte a lei se davvero l'unico problema fosse stato quello: Marcus, come Veronique, sapeva bene che con le capacità della giovane donna e la sua sorveglianza costante non c'erano motivi di preoccuparsi, e che dunque quelle del padre erano solo paranoie.
Ma allora cosa non andava?

Devi stare attenta a come ti muovi, Vero, o capirà che qualcosa non quadra.
Prima quel Vastnor, ora anche questo ragazzino... dove vuoi arrivare?


Nicholas non capirà mai niente, Marcus, perché si fida ciecamente di me, più di se stesso - replicò Veronique, per nulla impressionata da quelle parole, alzandosi in piedi ed avvicinandosi alla finestra mentre sorseggiava lentamente il suo alcolico - Stone è una pedina divertente che mi potrà far avvicinare a Monique: è un ingenuo, ma se non altro ha un bell'aspetto e potrebbe anche risultare piacevole... intrattenermi con lui mentre me lo rigiro come voglio.

Perché no? In fondo non le era sembrato uno sprovveduto a livello malizioso né un verginello, quindi forse anche lui avrebbe trovato piacevole un tête-à-tête bollente con lei... in fondo era il minimo per ripagarlo di quanto l'avrebbe preso in giro per avvicinarsi alla sorellina.

Vastnor non è stato... niente. Non è stato niente.
Ho tutte le informazioni che mi servono per distruggerla, io e non mio padre. E' un diritto che spetta solo a me.


Non era del tutto esatto, con Ryan c'era stato... qualcosa, anche se non avrebbe saputo come definirlo.
Ma lui era scappato, scomparso, ed era meglio così per entrambi.

Non voglio più parlare di lui, basta.
Mi devi dire altro?
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Messaggioda Marcus » 19/06/2012, 16:23

O forse sei tu ad aver perso il tuo tocco magico, mio caro Marcus.

Non mi sfidare raggio di Sole, potrei ancora stupirti.

Le regalò un sorriso, lui che quasi mai curvava le labbra all'insù: incredibile come, negli anni, si fosse legato a quella peste viziata ed arrogante, arrivando a volerla proteggere da tutti... anche da coloro per cui davvero lavorava.
Era diventato il suo migliore amico, il suo complice, il suo confidente, colui sul quale lei sapeva di poter contare sempre: ed anche se spesso Veronique tendeva a dargli ordini, Marcus non se la prendeva; lei, solo lei, poteva permetterselo, perché era l'unico punto debole di una vita praticamente perfetta.

Se dovessi badare a quello non dovrei più mettere il naso fuori di casa, e sai quanto mi piace andare a fare shopping.
In ogni caso, sappiamo anche che non è solo questo che devi dirmi, giusto?


La giovane donna lo conosceva bene e sapeva che generalmente lui le lasciava tutta la libertà possibile, osservandola e proteggendola da lontano per far sì che nulla potesse ferirla; lei stessa inoltre era di una potenza pericolosa e devastante quindi no, non era solo quello che doveva dirle e glielo fece presente poco dopo, cercando di capire quali fossero le sue intenzioni.

Nicholas non capirà mai niente, Marcus, perché si fida ciecamente di me, più di se stesso.
Stone è una pedina divertente che mi potrà far avvicinare a Monique: è un ingenuo, ma se non altro ha un bell'aspetto e potrebbe anche risultare piacevole... intrattenermi con lui mentre me lo rigiro come voglio.


E di Vastnor che mi dici?

Vastnor non è stato... niente. Non è stato niente.
Ho tutte le informazioni che mi servono per distruggerla, io e non mio padre. E' un diritto che spetta solo a me.


Sospirò lentamente, rimanendo impassibile: era piuttosto ovvio che stesse mentendo, che ci fosse qualcosa o che perlomeno ci fosse stata tra lei e quell'uomo. Già il fatto che l'avesse lasciato scappare invece di distruggerlo era la prova che lui l'aveva in qualche modo colpita, spingendola a risparmiarlo.
E non era sicuro che fosse un bene.

Veronique...

Non voglio più parlare di lui, basta.
Mi devi dire altro?


... no, nient'altro.
Goditi il resto del tuo soggiorno, ci vediamo a Diagon Alley domani. Sarò quello con le ali.


E con quelle ultime parole, Marcus si trasformò in un piccolo cardellino e spiccò il volo, uscendo dalla finestra per perdersi nel cielo che si stava lentamente scurendo.

Spero solo che tu sappia quello che stai facendo...


[FINE]
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Messaggioda La Setta » 15/06/2014, 18:27

04 Agosto 2108
Roma
Piazza Navona
Cocktail Bar "Il Rinascimento"
Ore 18:15


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Amore mio, che fine hai fatto?
Sono diversi giorni che non ti trovo a casa, mi stai facendo preoccupare.
Qui i giorni trascorrono tristi e scoloriti senza il tuo sorriso.
Mi stai pensando almeno un po'?
Dammi tue notizie o mi scoppierà il cuore in petto.
Tua per sempre.

Dominique


Posò un bacio sulla carta di pergamena, imprimendo su di esso il segno del rossetto, per poi lasciarlo andare con un gufo di fiducia.
Indigo passava sempre meno tempo con lei e questo la rendeva molto triste e sconsolata e possibilmente alimentava la sua instabilità mentale.
Sapeva perfettamente che ella trascorreva il suo tempo con quell'insulso ragazzo suo pari razza. Odiava pensarli insieme, nello stesso letto, aggrovigliati, sorridenti, mentre lei sola e gemente se ne stava nel proprio a sfiorare i punti del suo corpo pensando alla sua Gioia Oscura.
Però le aveva promesso che avrebbe sopportato, che avrebbe avuto i suoi spazi perché, essendo bisessuale, le piaceva divertirsi anche con un maschio. Si era fatta garantire però in cambio che Indigo sarebbe sempre tornata da lei e per ora le bastava affinché stesse tranquilla... un poco.
Sistemandosi i capelli, Dominique Dubois, l'illusionista della Setta ed anzi, l'illusionista per eccellenza, riprese a camminare per le vie di Roma alla ricerca di un luogo ben specifico. Doveva incontrare una persona e facendosi aiutare da delle esperte spie aveva saputo che l'avrebbe trovata a Piazza Navona, dopo una bella sessione di shopping, seduta ad uno dei bar più costosi e lussuosi della città.
Per lei una maglia estiva con motivo floreale, un pantalone di lino bianco e scarpe con tacco 7 cm di colore nero, niente borsa.
Quando giunse a poca distanza dal luogo stabilito la individuò subito, la cugina francese figlia di Nicholas, quello che mai si sarebbe potuta aspettare però, era di trovare anche un'altra persona seduta lì con lei, una persona che in teoria doveva trovarsi in conflitto con la Vice Preside di Hogwarts Monique Vireau: sua sorella, Veronique.

Ma guarda guarda...
Quante informazioni che ci stai tenendo segrete, caro il mio Tredicesimo...


Sorrise tra sé. Non era affatto impaurita o preoccupata di quel fuori programma, anzi, era ancora più intenzionata ad avvicinarsi e presentarsi direttamente, se non altro si sarebbe risparmiata di far visita ad entrambe per ucciderle singolarmente, risparmiando tempo prezioso.
Ridevano, scherzavano, apparivano davvero naturali. Evidentemente il loro rapporto si era evoluto molto. Forse da un certo punto di vista era una cosa carina che perissero insieme, così da raggiungere l'altro mondo con una compagnia già conosciuta. Magari si sarebbe raccomandata che le salutassero quella maledetta vecchia che si era rifiutata di insegnarle le illusioni. Quel ricordo le bastò par farle scomparire qualche secondo il sorriso furbo e malefico dalle labbra trasformandolo in una espressione dura e glaciale. Un barbone le si avvicinò chiedendole qualche spiccio. Non lo fissò nemmeno, soltanto ad un certo punto l'uomo cominciò ad accusare un fortissimo dolore al petto e cadde a terra vittima di un infarto: chissà cosa mai poteva avergli mostrato grazie ai suoi poteri. Poco dopo fu la volta di un turista che provò a chiederle informazioni. Riprese a camminare, prendendo un bel respiro al fine di tornare con la finta maschera di dolcezza precedente. A quel punto, almeno una delle due donne l'avrebbe potuto scorgere, poiché sembrava proprio che fosse diretta verso il loro tavolino. Prese una sedia libera e la posò di fronte ad entrambe, sistematesi vicine.

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Buonasera care cugine...
Avete organizzato un aperitivo tra donne e non mi avete invitata... mi sarei anche potuta offendere!


Sbatté le palpebre lentamente, guardando ora l'una, ora l'altra, melliflua e calmissima.
Nel mentre, delle grida esplosero non molto lontano richiamando l'attenzione, ma non quella di Dominique.

Oh mio Dio ma è morto!?
Presto chiamate l'ambulanza, c'è un signore a terra, fate in fretta!


E qui c'è un senza tetto nelle stesse condizioni!
Che cosa sta succedendo!?


Ops... odio le persone che mi importunano, non le trovate fastidiose anche voi?

Fece cenno ad un cameriere, il quale abbastanza interdetto dalle urla poco distanti si avvicinò comunque per ascoltare l'ordinazione.
Dominique chiese una crema di whiskey con ghiaccio e delle arachidi tostate e salate, con il tono più gentile e carezzevole del mondo.
Non appena il ragazzo se ne andò, tirò un po' su la maglia che mostrava velatamente il reggiseno di pizzo nero, comportandosi con una naturalezza a dir poco disarmante. Evidentemente aveva tutte le ragioni per essere così, anche uno stolto l'avrebbe intuito.

Allora Monique, come va la vita coniugale?
Sei riuscita a togliere dalla mente di Sandyon Vastnor il bel ricordo della sua cara ex mogliettina?
... E tu Veronique, come procedono le cose con quell'Investigatore?
Su su, ho proprio voglia di fare un po' di gossip, a voi non va?
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Messaggioda Monique » 15/06/2014, 22:27

[4 Agosto 2108 - Roma - Piazza Navona - ore 18.11]


Era stata una lunga ed intensa giornata di shopping per le sorelle Vireau: si erano divertite e non poco insieme, soprattutto Veronique che per una volta si era goduta la presenza di Monique senza la sgradevole ombra della Sauvage aleggiante sopra di loro; erano piene di pacchetti e pacchettini, avevano speso una piccola fortuna ma nessuna delle due se ne curava.
In realtà era stata non solo un'occasione per aumentare la portata dei loro guardaroba... ne avevano anche approfittato per parlare un po' della rottura tra la minore e Ryan dopo un bel po' di tempo insieme: per quanto volesse bene al più giovane dei Vastnor, Monique non poteva certo voltare le spalle alla sorella o giudicarla - al massimo dispiacersi per il fratello di Sandyon e la fine di un rapporto per lui decisamente importante; Veronique però le aveva parlato a lungo dell'uomo di cui si era invaghita, Kalas, di come la facesse sentire e di come con lui si sentisse perfetta senza dover modificare nulla di sé... un po' come a lei accadeva con Sandyon.
Come Veronique sarebbe potuta stare bene sia con Ryan che con Kalas, ma col secondo non doveva cambiare una virgola di se stessa, così ad esempio Monique sarebbe potuta stare bene sia con Joël che con Sandyon, ma il secondo le permetteva di essere maggiormente naturale rispetto al primo; erano sottigliezze, sfumature che non tutti potevano cogliere, ma che ad esempio la più grande delle Vireau, avendola vissuta su di sé, poteva capire la sorella forse meglio di chiunque altro.
Non aveva ancora avuto modo di conoscerlo di persona, visto che Veronique era molto riservata in questo senso, ma le bastava guardare la piccola Vireau in volto per coglierne la felicità evidente nello sguardo: e se stava con un brav'uomo che si prendeva cura di lei, la rispettava e la rendeva felice, beh, di certo non poteva odiarlo solo perché voleva bene a Ryan; sarebbe stata, come dicevano i babbani, la Svizzera, ovvero totalmente neutrale.
Tanto shopping necessitava comunque di un po' di riposo per ricaricare le energie, e questo spiegava perché entrambe avevano deciso, di comune accordo, di fermarsi a bere qualcosa e fare un aperitivo ad uno dei bar più prestigiosi della zona, tanto di soldi ne avevano già spesi a palate, quindi centesimo più, centesimo meno...
Monique si era già seduta al tavolino che si erano fatte indicare dal cameriere, aspettando l'arrivo della sorella che era andata un secondo alla toilette ed accogliendola con un sorriso quando entrò finalmente nel suo campo visivo.

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Eccoti, pensavo ti fossi persa chissà dove!

Scusami, non trovavo il bagno!

Esclamò Veronique di rimando, con un sorrisetto a metà tra il divertito e l'imbarazzato.

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Hai già ordinato per entrambe?

Sì, due bicchieri di vino bianco secco e frizzante e qualcosina da mangiare... ho fatto bene?

Decisamente, ci vuole proprio una pausa alcolica dopo tutta la fatica che abbiamo fatto questo pomeriggio!

Ricordami di non chiamarla "fatica" di fronte a Sandyon, o mi ucciderà...

Commentò Monique, facendo ridere la sorella proprio mentre il cameriere portava loro quanto ordinato: due bei bicchieri di vino dorato e un sacco di stuzzichini sia caldi che freddi, dall'aria decisamente invitante.

Allora, anche questo fine settimana andrai dal tuo Principe?

Smettila di prendermi in giro, non è divertente! - esclamò la più piccola delle Vireau, evitando di dire che Kalas era effettivamente un nobile, un Sultano, preferendo mantenere il riserbo come lui stesso le aveva chiesto - Comunque sì, ci vedremo anche nel weekend, e credo che dalla seconda metà di Agosto ce ne andremo da qualche parte insieme per una vacanza lontano da tutto e tutti.

Lo sai che vi comportate già come foste una coppia, vero?

Lo sai che sei davvero irritante certe volte, vero?

Replicò Veronique con uno sbuffo, nascondendo il volto dietro al bicchiere del vino: la verità era che sapeva bene come Kalas si sentisse già pronto per un'eventuale relazione seria, mentre lei voleva prendersela con calma dopo la rottura con Ryan, e dare tempo al tempo.

Come siamo suscettibili...

Commentò la maggiore delle francesi, facendole la linguaccia e mangiando un salatino, non insistendo però oltre sull'argomento: aveva appena finito d'inghiottirlo, prendendo il bicchiere per bere un sorso di alcolico frizzante, quando una donna entrata nel suo campo visivo le gelò il sorriso in volto, facendolo diventare più simile ad una maschera di pietra.

Moni? Che c'è?

Domandò Veronique, aggrottando la fronte, dimostrando una perplessità che divenne più accentuata quando la donna che tanto aveva fatto raggelare la sorella si sedette come nulla fosse di fronte a loro.

Buonasera care cugine...
Avete organizzato un aperitivo tra donne e non mi avete invitata... mi sarei anche potuta offendere!


Cugine.
Monique sapeva bene chi fosse l'unica persona a poterle chiamare in quel modo, ed anche Veronique lo sapeva bene, un po' perché la sorella l'aveva messa in guardia su una parente con le loro stesse capacità psicopatica e pericolosa, ed un po' perché Marcus le aveva parlato di una illusionista potentissima nell'organizzazione per cui lavorava - e ci aveva messo poco a collegare le due cose.

Se avessi saputo che t'interessava prendere un drink con noi, avrei fatto in modo di trovare il tuo indirizzo e spedirti l'invito... cugina.

Rispose Monique, usando tutto l'auto-controllo a disposizione per rimanere calma e pacata nella voce proprio mentre delle urla raggiungevano le sue orecchie e quelle della sorella.

Oh mio Dio ma è morto!?
Presto chiamate l'ambulanza, c'è un signore a terra, fate in fretta!


E qui c'è un senza tetto nelle stesse condizioni!
Che cosa sta succedendo!?


Ops... odio le persone che mi importunano, non le trovate fastidiose anche voi?

Nessuna delle due dovette chiedersi come ciò fosse stato possibile... illusioni.
Monique aveva combattuto il loro lato oscuro fin da piccola, Veronique aveva imparato a farlo nel corso del tempo... Dominique Dubois, la donna che avevano di fronte, aveva abbracciato invece quelle tenebre, ed il risultato l'avevano appena riscontrato.
Nessuna delle due si mosse, comunque, lasciando che la cugina ordinasse da bere e da mangiare: non avevano intenzione di creare più scompiglio del necessario, ma la maggiore delle sorelle non aveva nemmeno l'intenzione di non proteggere se stessa e la sorella a dovere... non quando sapeva su chi contare.

Mog... - lo chiamò infatti mentalmente - ho bisogno che tu stia pronto a scagliarti contro questa donna se fossimo in pericolo, così da darci il tempo di andarcene... d'accordo?

Il piano? Semplice: se le cose si fossero messe troppo male, il Moguri avrebbe dovuto distrarre Dominique il tempo necessario per permettere loro di correre via e smaterializzarsi al primo vicolo a disposizione.

Allora Monique, come va la vita coniugale?
Sei riuscita a togliere dalla mente di Sandyon Vastnor il bel ricordo della sua cara ex mogliettina?


Non rispose, la più grande, respirando semplicemente a fondo per rimanere calma.

... E tu Veronique, come procedono le cose con quell'Investigatore?
Su su, ho proprio voglia di fare un po' di gossip, a voi non va?


Per niente, che diavolo vuoi da noi?

Domandò acida Veronique, ricevendo una stretta alla gamba da parte della mano di Monique, che le intimava di mantenere pacati e bassi i toni: non voleva che ci andasse di mezzo qualche altro povero innocente, e mostrarsi arroganti o superiori avrebbe forse portato proprio a quello... coi pazzi bisognava essere cauti, e per la Vice Preside di Hogwarts la donna di fronte a loro rientrava di sicuro nella categoria.

Mia sorella voleva dire che non ci aspettavamo di certo di ricevere una tua visita... perciò a cosa dobbiamo il piacere?
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Messaggioda La Setta » 16/06/2014, 21:37

Se avessi saputo che t'interessava prendere un drink con noi, avrei fatto in modo di trovare il tuo indirizzo e spedirti l'invito... cugina.

Ah ma davvero?
Allora caspita, ti assicuro che verrò a trovarti presto, sono proprio ansiosa di rivedere tuo marito.
Devo proprio ammetterlo... Scopa come Trama comanda.


Le lanciò un'occhiata calma, serena ma molto, molto velenosa, lasciando in sospeso quell'argomento sapendo bene che le avrebbe messo la pulce nell'orecchio. Comunque, se Monique avesse voluto provare ad approfondire, le urla delle persone in lontananza l'avrebbero bloccata, costringendola a concentrare l'attenzione sulle due vittime fatte da poco da Dominique grazie alle proprie doti come Illusionista corrotta al 100%.
Se Veronique pensava di essere stata in passato una vera bastarda malvagia, adesso forse si sarebbe potuta ricredere ampiamente, comprendendo quanto ancora fosse salvabile grazie all'aiuto delle persone giuste. Ora forse avrebbe capito quanto Ryan le avesse fatto del bene, o anche Marcus, perché semmai avesse ucciso con i propri poteri, quel giorno non sarebbe stata altro che una fotocopia della donna che aveva di fronte.

Mog... ho bisogno che tu stia pronto a scagliarti contro questa donna se fossimo in pericolo, così da darci il tempo di andarcene... d'accordo?

Va bene mammina!
... Uhm... Che strano... Non so perché ma io l'aura magica di quella donna... La conosco...


... E tu Veronique, come procedono le cose con quell'Investigatore?
Su su, ho proprio voglia di fare un po' di gossip, a voi non va?


Per niente, che diavolo vuoi da noi?

Mia sorella voleva dire che non ci aspettavamo di certo di ricevere una tua visita... perciò a cosa dobbiamo il piacere?

Dominique fissò un momento più truce la sorella minore delle Vireau, prendendo il bicchiere con la crema di whiskey per portarlo alle labbra e bagnare così il palato del fresco sapore di quell'alcolico delizioso e delicato. Nel contempo Monique si preoccupò di placare i bollenti spiriti della parente cercando di essere un po' più diplomatica, provando a mantenere il controllo e non lasciarsi andare a gesti istintivi e pericolosi.
E' vero, loro erano in due, ma al momento nessuna sapeva contrastare la Disillumanzia ed in più la donna aveva di sicuro un asso nella manica che ancora non aveva rivelato, un asso davvero molto interessante e determinante.

Il metalupo perde il pelo ma non il vizio, a quanto pare...
Che cosa credi, mocciosetta, che adesso che sei passata dalla parte dei buoni sia tutto risolto?
Per quanto tempo intendi ancora fare la secondina di tua sorella, uhm?
Non sei nessuno. Monique che ha almeno 10 anni di esperienza in più di te con le illusioni non può ugualmente scalfirmi, figurati tu.
Quindi occhio a non provocarmi ancora o ti assicuro che la parola "dolore" per te non sarà mai stata così chiara...


Emise un sospiro seccato, attivando una Illusione che portò lentamente tutti i clienti del bar intorno a loro e buona parte dei turisti intorno alla grande fontane della piazza ad avere nausea, tachicardia e cenni di svenimento.
Durò appena una manciata di secondi, poi l'effetto svanì. Quella era solo una mera dimostrazione di quanto fosse esteso il suo potere.

... Senza considerare che hai ancora un po' di faccende da sistemare e sbrigare.
Per esempio, lo sa la tua cara sorellona che la tua guardia del corpo è l'assassino dello zio del suo adorato nipotino e Apprendista?


Ma si, perché no, meglio gettare un po' di scompiglio tra loro due, così da creare attriti e scompensi, imbarazzi e situazioni sgradevoli.
Tra l'altro, a proposito di scompigli e sorprese...

Mammina!
Io non capisco... L'aura magica di questa donna... E' la stessa della ex moglie di Sandy!


- Nel frattempo | Interno palazzo signorile | 407 mt. dal cocktail bar "Il Rinascimento" -

"Sei l'unico al quale posso chiederlo, in quanto questa è una missione non autorizzata e segreta.
L'Illusionista dei 12 ha preso un ostaggio e lo tiene nella zona vicina al luogo riportato sulla mappa dietro la pergamena.
In allegato troverai una pozione che contrasta gli effetti del suo potere.
Devi trovare il Mangiamorte che tiene l'ostaggio e metterlo fuori gioco senza farti riconoscere.
Uccidilo se necessario.
Devi riuscirci altrimenti le conseguenze saranno disastrose.
Conto su di te."


Dannazione ma', l'area è vasta... Che c***o mi invento?

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Messaggioda Monique » 16/06/2014, 22:40

Ah ma davvero?
Allora caspita, ti assicuro che verrò a trovarti presto, sono proprio ansiosa di rivedere tuo marito.
Devo proprio ammetterlo... Scopa come Trama comanda.


Questa volta fu Veronique che dovette trattenere la sorella dal fare qualche gesto sconsiderato, stringendola la gamba con una tale forza che, probabilmente, le avrebbe lasciato un bel livido violaceo sulla coscia: chiaro comunque che entrambe le Vireau fossero abbastanza perplesse da quelle parole.
Forse Dominique stava semplicemente cercando di far perdere il controllo a Monique, e di sicuro parlare in quel modo di suo marito era un ottimo modo per spingerla ad attaccarla: Veronique lo sapeva bene, ormai conosceva la sorella... e mentre le imponeva coi gesti di calmarsi, ringraziava dentro di sé che al posto suo non ci fosse Celine Sauvage, altrimenti potevano già considerarsi morte entrambe.
Intanto, se la Dubois aveva i suoi assi nella manica, anche la più grande delle Vireau aveva su chi contare: Mog, il Moguri di Sandyon che avrebbe potuto salvare entrambe le sorelle se la situazione fosse degenerata.

Va bene mammina!
... Uhm... Che strano... Non so perché ma io l'aura magica di quella donna... La conosco...


La... la conosci?


Come poteva Mog conoscere l'aura di quella stronza? Non poteva certo averla conosciuta, si sarebbe ricordato di lei...
In quel momento ripensò ad una cosa che Sandyon le aveva detto mesi prima, dopo la missione assurda sostenuta dalla figlia Aryanne: la Mercenaria aveva sostenuto la possibilità che il padre fosse stato costretto ad andare a letto con Rachel pur non volendolo, visto ciò che aveva potuto osservare tramite l'Esarca Temporale e considerato quanto successo ai ragazzi al campo da Quidditch di Hogwarts, quindi l'esser stati costretti a fare qualcosa che non potevano.
Il marito aveva liquidato l'argomento in fretta in mancanza di prove, ed anche Monique non ci aveva più pensato, ma ora... ora...
Solo la voce di Veronique che rispondeva acidamente a Dominique la riportò coi piedi per terra, costringendola a mettersi in mezzo e a fare da mediatrice tra le due per evitare che la situazione degenerasse: e dire che era la minore quella a ringraziare di essere al posto di Celine!

Il metalupo perde il pelo ma non il vizio, a quanto pare...
Che cosa credi, mocciosetta, che adesso che sei passata dalla parte dei buoni sia tutto risolto?
Per quanto tempo intendi ancora fare la secondina di tua sorella, uhm?


Questa volta anche Veronique fu brava a controllarsi: in passato le avrebbe dato ragione, in passato avrebbe convenuto che era davvero patetico provare a seguire le orme di Monique e diventare brava quanto lei, esserle amica, esserne la sorella, vivere quel ruolo per cui era nata... per fortuna Ryan, Marcus, e la francese stessa che le stava accanto le avevano fatto cambiare idea, una cosa che Dominique Dubois non avrebbe mai capito.

Non sei nessuno. Monique che ha almeno 10 anni di esperienza in più di te con le illusioni non può ugualmente scalfirmi, figurati tu.
Quindi occhio a non provocarmi ancora o ti assicuro che la parola "dolore" per te non sarà mai stata così chiara...


Nessuna delle due fece una piega, Monique perché sapeva bene che presto avrebbe potuto essere per lei una degna avversaria nel campo delle illusioni grazie allo squarcio del Velo, Veronique perché consapevole di essere meno potente della sorella e di quella stronza... per il momento.

... Senza considerare che hai ancora un po' di faccende da sistemare e sbrigare.
Per esempio, lo sa la tua cara sorellona che la tua guardia del corpo è l'assassino dello zio del suo adorato nipotino e Apprendista?


Merda.

No, quella era una cosa che Veronique non avrebbe voluto venisse a galla... non così, perlomeno, non con quella stronza di fronte e l'impossibilità di spiegarsi con Monique: la maggiore della Vireau lanciò una sola, singola occhiata alla più piccola, come a dirle che avrebbero discusso di tutta la faccenda con calma e in un secondo momento, anche perché c'era qualcosa di più importante ad occupare la mente della moglie di Sandyon Vastnor...

Mammina!
Io non capisco... L'aura magica di questa donna... E' la stessa della ex moglie di Sandy!


... forse Aryanne aveva ragione...


Non fece nessuna mossa azzardata, dopotutto nessuno a quel tavolo, nemmeno Veronique, conosceva l'esistenza di Mog, e lei di sicuro non avrebbe messo a rischio il loro unico vantaggio: la Dubois era evidentemente molto orgogliosa dei segreti che celava e dei suoi gesti passati... l'unico modo per capirci qualcosa era cercare di farla parlare.

Strano che Sandyon non mi abbia mai parlato di te... - commentò infatti Monique, volutamente calma, mentre prendeva un sorso di vino sotto lo sguardo stranito e perplesso di Veronique - ... in quale occasione vi siete intrattenuti, se posso chiedere?

Le domandò sempre pacata nei toni, mentre la sorella minore non ci capiva più niente: ma come faceva a rimanere così tranquilla quando quella troia parlava in quel modo di suo marito?!
Avrebbe voluto alzarsi in piedi e prenderla a calci, ma non poteva, doveva trattenersi... evidentemente Monique aveva qualcosa in mente.
E per quanto le sembrasse ancora assurdo pensarlo... si fidava di lei.
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Messaggioda La Setta » 17/06/2014, 23:31

Era estremamente soddisfacente riuscire a far perdere il controllo delle due sorelle.
Prima Veronique pronta a strangolarla, poi anche Monique.
Dominique Dubois sapeva come alimentare il loro odio e la loro rabbia, sapeva fin troppe cose e se le lasciava sfuggire anche molto facilmente, ipotizzando che tanto ormai per le due Vireau non ci fosse più scampo.
Non aveva ricevuto alcun permesso dal Supremo.
Si sarebbe fatta punire per quell'uscita improvvisata (non l'avrebbero uccisa, era fin troppo importante) ma almeno in quel modo avrebbe assicurato a se stessa un futuro come Illusionista migliore del Mondo Magico in assoluto.
Forte anche della presenza di un ostaggio come asso nella manica per convincere una delle due donne a comportarsi secondo la propria volontà, Dominique bevve un altro sorso del suo drink con un sorriso divertito e compiaciuto, facendo scomparire l'espressione irata durante le minacce per nulla velate rivolte alla ex fidanzata da Ryan Angel Vastnor e protetta di Marcus Azhad.
A proposito del tredicesimo, tra l'altro, parve proprio che Monique non fosse a conoscenza della vera identità dell'assassino di Daemon Laars; beh, in un certo senso avrebbe dovuto ringraziare la cugina che le aveva permesso di scoprire la verità!

Oh mamma... ma allora non lo sapeva?
Insomma, che spirito di famiglia c'è?
Bisogna dirsi tutto, non avere segreti fra sorelle, almeno quando si torna in buoni rapporti, no?
... Ma d'altronde, che bisogna fare, quando una è figlia di suo padre...


Un'altra provocazione bella e buona, ma lei ormai era una vera e propria specialista, forgiata da anni ed anni dentro la Setta dei 12.
Prese qualche nocciolina, mangiando beatamente, sapendo bene che anche in quel caso Monique avrebbe fermato la parente per evitare che con il suo potere andasse fuori controllo e magari prendesse nel suo raggio altri innocenti facendo loro del male.
All'effettiva lo scopo di Dominique era proprio quello: voleva che entrambe cedessero al lato della corruzione, magari nella stessa situazione, sarebbe stato proprio l'ideale, due piccioni con una fava.
Nello stesso momento però, ella era ignara che il Supremo fosse perfettamente a conoscenza del folle piano e che avesse inviato sul posto suo figlio per sistemare la faccenda ed evitare il peggio.
Dominique non aveva mai capito quanto fosse importante svolgere i compiti con adeguata calma e calcolata strategia. Una mossa azzardata di quel genere avrebbe permesso un comportamento imprevedibile da parte di molte persone e visto che ancora non si sapeva l'entità del numero dei "buoni", stuzzicare così tanto la loro pazienza avrebbe significato un passo falso dei "cattivi", decretando la sconfitta in almeno una battaglia.
La guerra era ancora tutta da giocare ma perché subire inutili perdite?

Strano che Sandyon non mi abbia mai parlato di te... in quale occasione vi siete intrattenuti, se posso chiedere?

In parecchie occasioni, oserei dire... all'incirca per... tre, quattro anni.
Prima che diventassi un membro effettivamente di alto grado della mia Organizzazione, dovetti svolgere l'ingrato compito di far finta di essere l'ex moglie del tuo uomo, uccisa mentre ancora era impegnata con quell'idiota che ebbe così tanta fiducia nel suo migliore amico da affibbiargli subito tutta la colpa, giurando eterna vendetta!


Bombarda Maxima lanciata alla velocità della luce.
Aveva davvero raccontato tutto senza la minima remora?
Determinate informazioni top secret non dovevano essere rivelate a quel modo, con così tanta leggerezza.
Ed invece Dominique l'aveva fatto, lasciando quindi intendere immediatamente a tutte e due quale fosse la realtà dei fatti.
Sandyon era stato preso sempre in giro, non era mai andato a letto con la vera Rachel.
Era stato convinto grazie alle illusioni a cedere alla tentazione (evidentemente in quel momento Mog non era con lui) e da allora aveva deciso di prendersi delle responsabilità che non gli competevano, finendo per mettersi in conflitto con il suo più grande amico e alleato, Tyslion Asveras.
Non troppo lontano, a distanza di trecento metri dal cocktail bar, Lancelot finiva di scalare la grondaia di un palazzo raggiungendo il terrazzo del tetto, scoprendo lì la posizione di un Mangiamorte fermo, intento a fare da osservatore di una parte della piazza.
Furtivo e addestrato il PT arrivò fulmineo dietro l'uomo e afferrandolo saldamente gli storse l'osso del collo, uccidendolo sul colpo.
Il primo era andato ed evidentemente stava seguendo la pista giusta.

Adesso però sono molto stanca di chiacchierare di cose inutili.
Ci tenevo che sapeste questa verità giusto per darvi un'idea di quanto sia stata brava a prendere per il culo il Mercenario n°1.
Ora però, passiamo alle cose importanti ed interessanti...


Dominique terminò il proprio drink e posò il bicchiere sul tavolino, leccandosi le labbra, poi, incrociando le braccia al petto, proseguì a parlare con voce ferma, sicura, furba e molto, molto divertita, talmente tanto che gli occhi le brillavano di una luce malvagia ed euforica allo stesso tempo.

... Cara Monique, tuo nipote in questo preciso istante è tenuto prigioniero da due miei sottoposti, bloccato in maniera che non possa scappare, con una bacchetta puntata alla gola.
Ci sono diversi altri uomini qui in giro che stanno osservando la mia posizione ed attendono solo un mio cenno per dare il via all'esecuzione.
Ora, hai una scelta da compiere che prevede ben due opzioni disponibili...
La prima è che grazie ai tuoi poteri uccidi un qualunque passante qui intorno, in tal caso lascerò Robyn Laars vivo ma privato per sempre di una dose massiccia di ricordi e un veleno in corpo incurabile che terminerà la sua esistenza circa vent'anni prima del previsto.
La seconda è che grazie ai tuoi poteri... tu uccida tua sorella. Se lo farai, Robyn sarà lasciato totalmente vivo, senza nemmeno un graffio.
Ovviamente la terza ipotesi è che tu ti rifiuti, ma credo ipotizzerai bene quale sarebbe l'effetto che produrresti, giusto?


Robyn sarebbe morto seduta stante, chissà dove e chissà come, se in preda a dolori terribili o a causa di un Avada Kedavra.
Rischiare di chiedere a Mog di occuparsene poteva significare che almeno uno dei due Mangiamorte in extremis avrebbe potuto uccidere subito l'Apprendista per motivo di emergenza, quindi bisognava scartare assolutamente quella soluzione.
Tuttavia Dominique non aveva assolutamente voglia di attendere moltissimo, visto che sapeva alla perfezione che quella non era una missione autorizzata e voleva giungere alla conclusione in tempi piuttosto brevi; per quello a distanza di circa cinque secondi dalle parole precedenti, un uomo che passeggiava non molto distante accusò un fortissimo malessere alla testa e poi all'addome, cadendo al terreno privo di sensi, soccorso da un'altra porzione di folla ancora scossa per la morte del barbone e del turista precedenti.

Ti avverto, ogni trenta secondi che mi farai aspettare significheranno la morte di qualcuno...
L'orologio cammina cugina, tic tac...
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