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Messaggioda Monique » 31/08/2012, 22:29

Ci teneva che Sandyon scegliesse la Ricciardi come allieva? Un po', doveva ammetterlo: quella ragazza era sfrontata, arrogante e probabilmente troppo superba a volte, ma a Monique non era sfuggito come il compagno sembrasse ghignare di divertimento ogni volta che parlava di lei, senza contare che l'aveva anche scelta per la missione con Ryan... e l'uomo, si sapeva, non prendeva mai decisioni affrettate o sconsiderate.
C'era qualcosa, insomma, che spingeva Sandyon a fidarsi di Arianna: allora perché non decidere semplicemente di darle un'occasione?

Ammetto che una parte di me è ancora insicura al riguardo.
Diventare mia apprendista significherebbe seguire alla cieca allenamenti estenuanti, molto più difficile che fare il triplo degli anni scolastici previsti ad Hogwarts.
Lei è entusiasta, si sente euforica all'idea, ricordo bene il viso grintoso e determinato di quando si sta per cominciare ad imparare davvero...
... Come potrei dimenticarlo...


Lo guardò negli occhi e capì immediatamente che di sicuro stava pensando ad un tempo passato, in cui i nemici erano amici e tutto appariva perfetto, sereno e senza problemi. Scosse il capo, accarezzandogli il viso prima di baciarlo con dolcezza ed amore così da fargli dimenticare quel dolore e permettergli di tornare al presente, lì con lei.
E ci riuscì, decisamente, visto che Sandyon espresse subito dopo la volontà di voler rimanere lì per sempre, ma non nel senso inteso da Monique.

No, non parlo né del luogo né della nazione.
Parlo del momento, della condizione, questa pace.
Lo senti tutto quello che ci circonda?
No... Infatti, nemmeno io, ed è questa la reale meraviglia.
Nessuna voce, nessuna interferenza... Solo io e te.


Sai, anche se per finta posso far sia che non ci sia niente intorno a noi ogni volta che lo vogliamo... l'hai dimenticato?
Se non posso sfruttare le illusioni a mio vantaggio, ogni tanto, sarebbe davvero ingiusto.


Replicò Monique con un sorrisetto malizioso, strizzando l'occhio al compagno: già, un'illusione e sarebbero potuti scomparire anche in mezzo una folla per ritrovarsi nel silenzio più assoluto, dove il rumore più forte sarebbe stato quello del loro respiro.
In ogni caso c'era ancora una cosa che la donna voleva comprendere, ovvero come comportarsi col corpo docenti una volta tornati ad Hogwarts: come l'anno prima avrebbero dovuto fingere che non ci fosse nulla tra loro? O Sandyon era sempre dell'idea di rendere pubblica la loro relazione? Ed in quel caso, quale sarebbe stato il modo migliore per farlo?

Semplice... Baciami in sala grande.

E io che mi preoccupo della tua riservatezza...

Commentò Moni, lasciandosi andare ad una piccola risata divertita: già, aveva temuto che lui, riservato e schivo com'era, non volesse esporsi troppo in quel senso, ed invece...
Meglio così comunque, avrebbe potuto baciarlo come faceva sempre da quando erano partiti per quella vacanza, senza preoccuparsi di essere vista da qualcuno: sicuramente un peso in meno da sopportare.

D'accordo, ti bacerò davanti a tutti lasciandoli a bocca aperta.
Ed ora, mio futuro marito, mi porteresti fuori dall'acqua cosicché io possa farmi una doccia e prepararmi per la cena?


Domandò la francese con un sorrisetto malizioso ed un poco viziato, giusto per farlo sbuffare e fargli alzare gli occhi al cielo: quanto adorava punzecchiare il compagno, soprattutto ora che per chissà quale motivo sembrava più propenso a sorridere, nei limiti del suo possibile ovviamente.

Ah, stasera dopo cena... ricordami che ti devo mostrare una cosa.

Aggiunse all'improvviso, senza scostarsi da lui di modo che, naturalmente, Sandyon fosse costretto a portarla così non solo fino a riva, ma anche all'interno del Resort: sì, quella sera gli avrebbe mostrato i propri progressi col violino e con lo spartito lasciatole da Rose... ma non era il caso di pensarci in quel momento.
Almeno ancora per un po', avevano tutto il tempo del mondo.

[Fine]
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Messaggioda Estelle » 02/01/2014, 17:21

[Luglio - Hogsmeade - Loft di Estelle Moreau - Ore 8.00]


Uhm.. cosa manca?


Mormorava tra sè, pensierosa, ferma davanti all'isola centrale della cucina, una mano che si grattava il mento. Un cestino di vimini era posato sul bancone davanti a lei, aperto da un lato, ed un'altra borsa, abbastanza grande, era poggiata sul divano.
Il sole non era ancora sorto e lei era sveglia già da un'ora. Aveva ultimato le ultime pietanze per quella giornata interessante che attendeva lei e il suo compagno, Lucas. Non aveva voluto dirgli nulla; si era semplicemente limitata a dare qualche ordine: puntualità - lo attendeva infatti per le 8.00 - e abbigliamento casual. Per il resto aveva pensato lei.
Un ghigno divertito apparve sulle sue labbra, pensando alle infinite domande di Lucas sui suoi piani. Ricordava quando era stato lui, al loro primo appuntamento, a farle una sorpresa simile, ma questa volta Estelle aveva cercato di modificare i piani, per rendere quella giornata inconsueta, ma speciali.
Lanciò un'occhiata furtiva al suo letto, perfettamente sistemato, e l'immagine di lei senza veli, ancorata al corpo del suo compagno, le riempì la mente, e si ritrovò ad arrossire, imbarazzata, ma allo stesso tempo eccitata: Lucas era stato il primo per lei, e non se ne era mai pentita, da quando era successo. Ed, inoltre, se doveva pentirsene, non ne aveva più il tempo, visto che la loro relazione andava avanti ormai da qualche mese e di notti a luci rosse ne avevano avute ancora, dopo la loro prima volta. Sorrise tra sè, mentre un familiare formicolio prendeva forma nel basso ventre.
Il campanello la distrasse da quei piacevoli pensieri, ed un ghigno divertito apparve sul suo volto mentre apriva la porta al compagno.

Immagine

In perfetto orario. Bravissimo.


Il ghigno scomparve, mentre si allungava, avvicinandosi a lui, in cerca delle sue labbra. E quello che in teoria doveva essere un semplice bacio a stampo, casto, si trasformò in un bacio passionale, come ogni volta che era con lui. Le braccia lo avvolsero, le sue mani scivolarono nei suoi capelli, e le sue labbra si muovevano fameliche su quelle del Tassorosso, mentre gli occhi erano chiusi, ed Estelle assaporava il gusto di quel contatto, mentre i muscoli si tendevano, e la voglia di lui cresceva dentro.
Ed alla fine sorrise sulle sue labbra, interrompendo a malincuore quel bellissimo bacio.

Dobbiamo andare.


Con aria innocente, sbattè le palpebre più volte, sorridendo ancora. Lo lasciò solo sulla soglia, mentre lei prendeva il cestino di vimini e la borsa ampia, di cui il contenuto a Lucas sarebbe stato sicuramente incerto. Era questo il bello delle sorprese.

Potresti prenderle tu? - Affermò lei, avvicinandosi al ragazzo per lasciargli, se avesse voluto, le borse tra le mani, e posizionarsi accanto a lui. - Ora dammi la mano. Chiudi gli occhi, cerca di non distrarmi.. e goditi il viaggio.


E prima che il ragazzo potesse controbattere, Estelle chiuse gli occhi, radunò tutta l'energia che aveva in corpo, e i due scomparvero, lasciando il loft vuoto.

[Sharm El Sheik - Egitto]


La smaterializzazione durò cinque minuti abbondanti. Estelle teneva forte la mano di Lucas, magari con il timore di perderlo per strada, ed allo stesso tempo riusciva a mantenere la concentrazione.
Tirò un sospiro di sollievo quando i suoi piedi, finalmente, riuscirono a trovare un suolo su cui appoggiarsi. Estelle emise un gemito, infastidita dall'improvviso sintomo di stanchezza. La mano libera tastò il suo corpo, constatando che non vi fosse qualche parte persa durante la smaterializzazione. Stessa cosa fece sul corpo di Lucas, cercando di non soffermarsi troppo sulle parti basse.
Con fare riluttante aprì gli occhi, e sorrise alla vista del paesaggio.

Immagine

Erano giunti a destinazione, alla destinazione giusta. Sharm El Sheik.
Lasciò la mano di Lucas, e cominciò a saltellare come una bambina, entusiasta e soddisfatta di se stessa e di quel piccolo sforzo mentale e fisico che li aveva condotti lì. Questo era il segno che il suo piano non era impossibile, ma solo con la forza di volontà lo aveva raggiunto.

Puoi aprire gli occhi.. amore.


Ancora accanto a lui, continuava a sorridere, impaziente, mentre gli occhi del compagno pian piano si aprivano, lasciando posto allo stupore. Rise della sua espressione, allungandosi verso di lui per posare le labbra sulla sua guancia e lasciarci così un bacio.

Siamo a Sharm El Sheik.


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Messaggioda Lucas » 09/01/2014, 16:54

[Luglio - Hogsmeade - Loft di Estelle Moreau - Ore 8.00]


Una sorpresa, e tutto ciò che sapeva era che doveva presentarsi alla porta del loft di Estelle alle 8 in punto, con un abbigliamento casual: non aveva la minima idea di cosa la donna avesse in serbo per lui, ma di sicuro aveva saputo come stuzzicare a dovere la sua curiosità, una cosa che a Lucas non dispiaceva affatto visto che adorava essere preso in contropiede e non sapere cosa aspettarsi da qualcuno.
Finalmente lui e la francese erano una coppia a tutti gli effetti, essendosi impegnati in una relazione stabile che li aveva avvicinati sotto ogni punto di vista - e sarebbe stato ipocrito da parte di Lucas non ammettere quanto la cosa l'avesse soddisfatto; quella era la prima volta che la Moreau organizzava qualcosa di speciale per lui, e Turner non vedeva l'ora di scoprire di cosa si trattasse.
Per questo, alle 7.59, si era ritrovato a suonare alla porta di casa della compagna, con un abbigliamento che sperava le andasse bene visto le poche indicazioni che lei gli aveva fornito.
Quando Estelle gli aprì la porta, Turner si prese qualche istante per ammirarla, studiandola da capo a piedi e chiedendosi come fosse possibile per lei essere così dannatamente perfetta anche alle 8 del mattino.

In perfetto orario. Bravissimo.

Lo senti questo suono?

Le domandò Lucas, accostando la mano sinistra all'orecchio mimando un gesto di ascolto attento.

Immagine


È il mio cervello che ha deciso di andare in vacanza un secondo dopo averti vista, decidendo che sei troppo bella per permettergli di funzionare a dovere...

Spiegò alla donna con un gran sorriso, facendole così comprendere il senso di quel complimento prima di avvicinarsi alla sua bocca e saggiarne il sapore delizioso, lasciando però che la lingua andasse subito a cercare la gemella per salutarla a dovere: nessun contatto delicato o puro, come poteva pretendere di donarlo quando a riceverlo sarebbe dovuta essere la donna più sensuale ed accattivante che avesse mai conosciuto?
Si prese tutto il tempo del mondo per quel bacio caldo, mentre le mani la stringevano per i fianchi ed Estelle a sua volta si avvicinava a lui, fino a che non fu proprio lei a mettere la parola "fine" a quel contatto bollente e sensuale.

Dobbiamo andare.

Mi è concesso dire che mi dispiace?

Replicò lui di rimando, osservandola prendere un cestino di vimini che poco dopo gli venne porto, e che Lucas suppose contenere un grande indizio per la sorpresa di Estelle - indizio che ovviamente a lui non sarebbe stato concesso sapere.

Potresti prenderle tu?

Naturalmente, sono grande e grosso, lascia fare a me.

Scherzava Turner, ma non fece alcuna fatica in effetti a prendere borsa e cestino per poggiarsi la prima sulla spalla e tenersi il secondo in mano, lasciandosi la gemella libera visto che poco dopo dovette prendere quella di Estelle.

Ora dammi la mano. Chiudi gli occhi, cerca di non distrarmi.. e goditi il viaggio.

Vedrò cosa posso fare, ma non ti prometto niente...

Commentò di rimando Lucas, permettendosi di mordicchiarle il collo per un paio di secondi prima di scostarsi e lasciarle il tempo necessario a concentrarsi: sarebbe stato difficile godersi il viaggio visto che stavano per smaterializzarsi, perché questo appariva chiaro all'uomo, ma dopo un sospiro profondo fu pronto e, in un secondo, i due scomparirono dal loft di lei.

[Sharm El Sheik - Egitto]


Aveva ancora gli occhi chiusi quando sentì che i piedi avevano finalmente ritrovato terra, e gli ci volle un bel po' di auto-controllo per non lasciarsi prendere dalla nausea che potente si era impossessata di lui: fece alcuni respiri profondi, ma ancora non si azzardava ad aprire gli occhi, lasciando che fosse Estelle a dirgli di poterlo fare, sperando che non si fosse allontanata troppo visto che non gli stava più tenendo la mano.

Puoi aprire gli occhi.. amore.

Non sapeva dire cosa l'avesse colpito di più, se quel nomignolo pronunciato con caldo affetto o il paesaggio che lo investì non appena aprì gli occhi e si ritrovò davanti un mare limpido, una sabbia bianca e soffice e una vegetazione incredibile.

Ma dove...

Siamo a Sharm El Sheik.

Scosse il capo con un sorriso estasiato, incredulo di essere arrivato fin lì, con lei, considerando da dov'erano partiti: già, i prodigi della magia che rendevano tutto possibile, anche ritrovarsi in Egitto da un secondo all'altro.

... a quando il piacere di vederti con un bel bikini addosso?
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Messaggioda Estelle » 12/01/2014, 12:03

Diversamente da lei, la puntualità era il forte di Lucas. Sapeva che una volta detto un orario, il Tassorosso lo avrebbe rispettato, se non anche anticipato. Quindi aveva fatto i calcoli anche in base a questa sua qualità, progettandosi quella giornata come meglio poteva, cercando di calcolare nei minimi dettagli quanto tempo ci sarebbe voluto per il viaggio, in modo da dare loro la possibilità di sfruttare quella giornata in tutti gli aspetti. Per il pranzo aveva pensato, ed anche per la cena, a questo punto, visto che le pietanze che aveva preparato potevano riuscire a sfamare anche un esercito. La borsa con un paio di costumi per lei e per Lucas, alcuni asciugamani e delle robe di ricambio - aveva sfruttato anche alcuni vestiti che Lucas aveva lasciato a casa sua qualche sera che era rimasto con lei - e altro occorrente, che le pareva necessario per quella giornata al mare, in un periodo in cui il caldo stava lentamente scemando, ma il clima era sempre apprezzabile.
Avevano avuto già modo di incontrarsi al mare, ma non avevano mai avuto l'occasione di stare assieme, da soli. Un motivo, anche quello, per la scelta di Estelle, che presto Lucas avrebbe capito.

Data la puntualità, e visto che la Corvonero era pronta ormai da una mezz'oretta, quando il compagno arrivò lo accolse nel miglior modo che poteva, ovviamente cercando di sedurlo, proprio come sapeva fare bene. Non c'era dubbio che Lucas fosse attratto da lei e questo la lusingava, e non poco. Ciò poteva significare che in qualche modo riusciva a soddisfarlo, e poteva non avere motivo per cercare un'altra donna. Sorrise di quel pensiero, lasciandosi ammirare dallo sguardo di Lucas, non più imbarazzato. Ormai tra loro non c'era più motivo di esserci dell'imbarazzo, viste le notti trascorse assieme e quel rapporto che pian piano si stava sempre più consolidando.

Lo senti questo suono?

Ancora sorridente, un sopracciglio si inarcò verso l'alto. Indubbiamente perplessa, si chiese di cosa stesse parlando.

È il mio cervello che ha deciso di andare in vacanza un secondo dopo averti vista, decidendo che sei troppo bella per permettergli di funzionare a dovere...

Lo stesso effetto che fai a me ogni volta che ti vedo..

Rise, divertita dalla precedente frase del compagno, avvicinandosi così con fare seducente e catturando le sue labbra in un bacio, che inizialmente avrebbe dovuto essere casto, semplice, senza spingersi oltre, perchè in fondo doveva conservare al meglio il loro tempo, e soprattutto la propria forza. Ma non riusciva mai a trattenersi con lui, l'attrazione innegabile tra di loro, e quell'elettricità che sempre li aveva catturati e spinti ad incontrarsi, ogni volta, ed alla fine a stare assieme.
Lo baciò con forza, circondandogli il collo con le braccia, muovendo le labbra con fare sensuale, con forza, sentendo le mani di lui prenderle i fianchi. Si mosse contro di lui, lasciandosi andare e avvicinando il bacino a quello del compagno. Era irresistibile. E lei lo avrebbe voluto, in quel momento.
Sorrise sulle labbra del suo uomo, imponendosi di allontanarsi da lui. Avrebbero avuto l'occasione di stare un po' in intimità nel corso della giornata, quindi non era una rinuncia, quella, ma solo un posticipo. Ritornando a dominarsi con il proprio autocontrollo, lasciò libero di respirare il ragazzo e quindi impose i primi ordini: il viaggio stava per cominciare e lei, data la smaterializzazione, aveva bisogno di molta concentrazione.

Vedrò cosa posso fare, ma non ti prometto niente...

Un altro sorriso, a quell'uomo affascinante e straordinario che l'aveva catturata sin dal primo istante. Lo osservò un attimo, chiudendo gli occhi in balia delle sensazioni quando le sue labbra sfiorarono il suo collo. Adorava quel contatto,e Lucas lo sapeva benissimo. E se avesse continuato sarebbe caduta sicuramente ai suoi piedi, annullando quindi i suoi piani.
Fortunatamente Lucas capì, perciò si mise al suo fianco, le borse tra le braccia, e le diede il suo spazio e la possibilità di concentrarsi e radunare le forze. Estelle lo ringraziò mentalmente, lasciandosi andare nel buio con Lucas, lasciando quindi definitivamente il loft vuoto.

Il viaggio non durò molto, ma data la distanza durò abbastanza tanto da sfiancarla. Lucas sembrava nervoso vicino a lei e non poteva di certo biasimarlo. Forse non era abituato a tali viaggi impressi di magia. Lo sentì rilassarsi solo quando i loro piedi toccarono finalmente terra. Stessa cosa fece Estelle, accertandosi, prima di dare il via a quella giornata, che fossero arrivati sani e salvi, senza aver perso pezzi durante il tragitto.
Sorrise di gusto osservando l'acqua cristallina davanti a loro, e quella spiaggia deserta che era tutta per loro. Ma Lucas ancora non lo sapeva. Chissà come avrebbe reagito.
Rise di quei pensieri, lasciandosi andare vicino al ragazzo e mostrando un sorriso, mentre gli dava l'opportunità di aprire gli occhi per vedere dove erano arrivati.
Lucas non parlò, ma sembrava piuttosto sorpreso per farlo. Come lo capiva. Anche lei, giorni prima, era rimasta a bocca aperta guardando quel paesaggio meraviglioso. Ed era stato anche questo che l'aveva fatta innamorare di quel luogo e, soprattutto, l'aveva portata a sceglierlo per quella giornata. Nessuna evenienza, semplicemente la voglia di stare con il proprio uomo, con l'uomo che l'aveva rapita e che lei amava. Ma questo ancora non lo sapeva. Presto, però, la situazione si sarebbe potuta capovolgere.

... a quando il piacere di vederti con un bel bikini addosso?

Inarcò un sopracciglio, con fare curioso, sorridendo ancora, questa volta facendosi maliziosa in volto. Per lei sarebbe andato bene anche nuotare senza vestiti, ma seppur quella spiaggia fosse privata e solo loro, si era comunque attrezzata.

Ho pensato anche per te, quindi puoi cambiarti subito. Io mi metto dietro quell'albero.. e non sbirciare.

Fece una risatina, prima di posare le labbra sulle sue. Un bacio tenero prima di correre verso l'albero appena indicato, divertita, prendendo prima un costume azzurro dalla borsa e porgerne anche uno al compagno.
Raggiunse l'albero indicato, e lentamente, con una lentezza che sicuramente per Lucas era straziante, si spogliò, ed indossò il costume, uno dei suoi preferiti. Sporgendosi di lato, si accertò che Lucas non stesse guardando, prima di sgattaiolare silenziosa verso l'acqua e diventare poi rumorosa con un tuffo, sempre elegante nei suoi movimenti.

Immagine

Forza, Turner. L'acqua aspetta solo te!

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Messaggioda Lucas » 13/01/2014, 17:06

Lo stesso effetto che fai a me ogni volta che ti vedo..

Scommetto allora che i nostri cervelli sono amabilmente andati in vacanza insieme...

Commentò Lucas con un sorriso divertito, catturando le labbra della compagna per godere del loro sapore, della loro morbidezza, e dell'effetto che facevano al proprio corpo: lo risvegliavano subito, manco c'era da sottolinearlo, spingendolo a volerla prendere lì, in quel momento, riservando la sorpresa ad un secondo momento per lasciarsi travolgere dal desiderio, probabilmente e possibilmente reciproco.
Anche Estelle, infatti, appariva vogliosa di lui al giovane uomo, lo capiva dal modo in cui lo baciava, in cui sfiorava il suo inguine col proprio: quando si staccò da lui, Turner accarezzò l'idea di provare a corromperla per convincerla a mandare all'aria ogni progetto, chiudersi in casa e passare le quattro, cinque ore successive sotto le coperte... ma la francese aveva organizzato e pianificato tutto con così tanta cura che gli sembrava di farle un torto, e poi non era detto che non potessero avere un po' d'intimità anche nel luogo segreto dove stavano andando.
Così, dopo averle baciato il collo giusto per stuzzicarla un po', si lasciò caricare di borse e cesti da pic-nic e permise alla donna di trasportare entrambi nella destinazione a lui sconosciuta tramite Smaterializzazione, una tecnica immediata che aveva il pessimo effetto collaterale di nauseare chiunque la usasse: per i primi minuti, infatti, coi piedi ben piantati a terra e gli occhi chiusi con forza, Lucas s'impose di frenare la sensazione sgradevole che gli aveva attorcigliato lo stomaco, riuscendo alla fine a rilassare il proprio corpo e a tornare nuovamente padrone di sé.
Fu con quel nuovo stato d'animo che aprì gli occhi, dopo indicazione precisa della fidanzata, trovandosi di fronte uno spettacolo meraviglioso: un mare da favola, una spiaggia da sogno e soprattutto loro due, soli, o comunque lontano da chiunque li potesse conoscere.
Una fuga, in un certo senso, dalla quotidianità delle loro giornate, un posto dove poter essere loro stessi e vivere appieno il loro rapporto: e allora come non poterne approfittare subito, sperando di poter ammirare la fidanzata in tutto il suo sensuale splendore?
Le chiese quando avrebbe potuto ammirarla in bikini visto il suo fisico mozzafiato - non proponendole un nudo integrale perché non si poteva certo essere sicuri che sarebbero rimasti soli tutto il tempo, in fondo la spiaggia di Sharm el-Sheikh era piuttosto conosciuta - e la risposta che ricevette non poté che stuzzicare al massimo la sua fantasia.

Ho pensato anche per te, quindi puoi cambiarti subito. Io mi metto dietro quell'albero.. e non sbirciare.

Come se non ti avessi mai vista nuda!

Esclamò lui divertito mentre, dopo averle dato un bacio, la osservava allontanarsi per andare dietro l'albero che gli aveva indicato, così da iniziare a cambiarsi: anche lui, dal canto suo, si cambiò, rimanendo completamente nudo eccezion fatta per un costume attillato nero a boxer che lei gli aveva portato apposta per quell'occasione... ma mentre il suo cambiarsi fu quasi fulmineo, quello di Estelle fu lentissimo, forse fatto apposta per farlo morire.
Alzò gli occhi al cielo con aria divertita mentre, ormai in costume e voltato di spalle, attendeva che la fidanzata fosse pronta, e si volse solo quando sentì il tuffo di lei nelle acque cristalline e meravigliosamente invitanti del luogo.

Forza, Turner. L'acqua aspetta solo te!

Io preferisco la sirena che vi sta nuotando in questo momento...

Commentò ad alta voce l'uomo, prima di avvicinarsi alla riva ed iniziare lentamente ad immergersi nell'acqua, con lo sguardo fisso sulla fidanzata e l'aria del predatore che non aveva alcuna intenzione di lasciarsi scappare la propria preda: fortunatamente la temperatura dentro l'acqua era gradevole, e questo gli permise di raggiungere Estelle in breve tempo.
Quando le fu di fronte, allungò le mani verso i suoi fianchi e la strinse a sé, guardandola negli occhi attraverso i suoi occhiali da Sole.

E adesso che siamo qui, mia sirena tentatrice, e che mi hai ammaliato fino a farmi diventare tuo... cos'avresti intenzione di fare?
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Messaggioda Estelle » 18/01/2014, 17:09

Amava l'estate, la sensazione del calore sulla pelle, quando il sole la sfiorava, sfiorava il suo corpo, arricchendolo di una luce nuove. I suoi capelli biondi che alla luce del sole prendevano vita, ancora di più, diventavano quasi.. gialli. Amava l'estate perchè era la stagione della libertà, per lei. Poteva sentirsi libera di sfoggiare il suo fisico senza che la guardassero con gli occhi sbarrati,poteva sentirsi libera di nuotare, di divertirsi.
E quella era la seconda estate che reputava davvero speciale. Lucas era con lei. L'anno prima avevano avuto modo di stare insieme, ma Lucas non le aveva ancora chiesto di diventare ufficialmente la sua fidanzata. I due si frequentavano ancora, senza impegno, ma non sembrava comunque, da parte di nessuno dei due, che avessero altri interessi. E poi, il momento era arrivato: quella era quindi la loro prima estate assieme, ma questa volta sul serio. Estelle, ora, poteva dire di appartenere a qualcuno.

Con il tempo non aveva perso affatto la voglia di sorprenderlo, di nutrire così il loro rapporto, ed arricchirlo di momenti magici ed importanti, di cui entrambi ne avrebbero magari serbato il ricordo se tra loro non avrebbe funzionato. Le piaceva lasciarsi andare a quei momenti, così da poter approfondire il loro.. amore? Beh, in un certo senso.
Erano assieme, e nessuno li avrebbe interrotti.

Rise divertita dell'espressione sorpresa sul volto del fidanzato. Questa volta lo aveva davvero lasciato a bocca aperta. Dopo aver fatto le presentazioni ovvie, Estelle presentò subito il piano, o quasi. Svelò in parte il contenuto dello zaino, ora posato sulla sabbia, e porse un costume nero a boxer al ragazzo, allontanandosi poi per cambiarsi dietro un albero.

Come se non ti avessi mai vista nuda!

Rise ancora, ignorando temporaneamente le parole del ragazzo, ancheggiando con fare sensuale, proprio a volerlo indurre in tentazione.
Da quando si era trasformata in una tentatrice con i fiocchi?

Sono curiosa di vedere quanto resisterai!

Obbiettò lei, ancora divertita, nascondendosi dietro l'albero scelto. Restò un attimo in piedi, ancora sorridente, poggiata sul tronco dell'albero. Non aveva scelto di cambiarsi lì per discrezione. Fortunatamente, con Lucas non aveva più alcun tabù a cui pensare. Assieme avevano oltrepassato quasi tutti i limiti, ormai. Estelle aveva deciso che sarebbe stato lui il ragazzo giusto, ed assieme avevano fatto quella scelta, entrando in quel mondo che per la giovane Corvonero era ancora sconosciuto. Ma se l'era cavata, e Lucas, per quanto le sembrava e le aveva detto, era rimasto soddisfatto. Le bastava questo, sapere di riuscire ad attrarre il proprio uomo e ad appagarlo fuori e sotto le coperte.
Non aveva quindi motivi di sentirsi bloccata da lui, perchè ormai Lucas conosceva ogni lembo della sua pelle, e lei poteva dire lo stesso. Sorrise nel ricordare, stringendo automaticamente le cosce per il brivido che le stava percorrendo il corpo.
Lentamente, si spogliò ed indossò il suo bikini azzurro. Lucas lo avrebbe sicuramente adorato.
Una volta finito, e vedendolo ancora di spalle, corse verso la spiaggia, tuffandosi nell'acqua con naturalezza, come fosse una sirena, invitando poi il ragazzo a seguirla.

Io preferisco la sirena che vi sta nuotando in questo momento...

Un sorriso affiorò sul suo volto. Si passò una mano sui capelli bagnati, portandoli all'indietro in modo che non le dessero fastidio e non le ricadessero a ciocche sulle spalle. Lo sguardo fisso su Turner, lo osservò avvicinarsi all'acqua, con quel suo fare sensuale. Ed ora i ruoli si erano invertiti, ed era Estelle a dover scappare mentre Lucas era il suo predatore. Le piaceva quel gioco. La eccitava in un modo incredibile e la rendeva ancor più desiderosa di lui.
Con l'aria maliziosa, lo aspettò nel punto in cui si era bloccata poco prima per chiamarlo. L'acqua la bagnava fino alle ginocchia, quindi Lucas avrebbe potuto sicuramente ammirare il suo corpo.
La Corvonero percorse con lo sguardo il fisico del ragazzo, soffermandosi sui suoi muscoli scolpiti, quei muscoli forti che aveva toccato, baciato ed accarezzato tante volte. Aveva vezzeggiato quella pelle, senza mai sentirsi sazia. Quel corpo magnifico, sembrava un dio. Quel corpo che era stata a stretto contatto con il suo, riempiendola e amandola.
Il suo sguardo si soffermò poi sul costume. Sorrise, notando quanto fosse aderente, e quel gonfiore al centro che subito la indusse a stringere le cosce un'altra volta. Era assurdo il modo in cui lo desiderava. Era sicuramente eccessivo. Ma come poteva non farlo? Lucas era perfetto.
E lei lo amava.

E adesso che siamo qui, mia sirena tentatrice, e che mi hai ammaliato fino a farmi diventare tuo... cos'avresti intenzione di fare?

Si strinse a lui, ancora di più di quanto il ragazzo non avesse già fatto, spezzando la distanza tra loro. I loro contatti erano a stretto contatto. Estelle si inarcò, avvicinandosi con il bacino a quello dell'uomo, gemendo per la sensazione che riusciva a darle ogni volta.

Abbiamo due possibilità.. - ansimò, sporgendosi verso di lui, e quindi avvicinandosi con il viso al suo. - trascorrere l'intera giornata in questa bellissima spiaggia.. mi sono prematuramente accurata che fosse privata.. - Un sorrisetto malizioso sul volto, avvicinandosi ancora di più a lui con le labbra, lasciandolo in sospeso. Ma era difficile anche per lei. - .. sai,c'è una tenda lì.. - indicò un pezzo di tenda bianca tra gli alberi, accertandosi che il ragazzo la notasse. Poi lo guardò, ancora maliziosa in volto, sperando che Lucas recepisse il messaggio. Sorrise.

Immagine

..oppure.. possiamo tranquillamente cercare un hotel da queste parti. Mi sono ancora informata su questo. - Un sorriso soddisfatto sulle labbra, lasciandosi andare ai convenevoli, spezzando quindi l'attesa e la distanza, gettandosi letteralmente sulle labbra dell'uomo, riprendendo da dove si erano fermati poco prima di partire. Poi, con fare innocente, sussurrò..

Decidi tu..

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Messaggioda Lucas » 19/01/2014, 15:54

Sono curiosa di vedere quanto resisterai!

E per fortuna Lucas di pazienza ne aveva parecchia, anche se doveva ammettere che l'idea di andare a sbirciare dietro quell'albero gli era passata nella mente, ed anche prepotentemente: ma aveva saputo trattenersi mentre la fidanzata si cambiava, approfittandone per sfilarsi di dosso i vestiti ed indossare a sua volta un costume nero in stile boxer, fasciante quanto bastava per mettere in mostra le sue "doti"; aveva atteso, in piedi e di spalle rispetto al tronco dietro al quale Estelle si era nascosta, che la francese tornasse da lui, ma quando aveva sentito il rumore dell'acqua che veniva smossa da un tuffo gli era venuto spontaneo voltarsi e sorridere nel vederla già immersa parzialmente in quel mare caldo ed invitante.
Si era dunque avvicinato a lei, entrando in acqua a sua volta col passo lento e calcolato del predatore che aveva individuato la propria vittima e non aveva alcuna intenzione di farsela sfuggire... ed in effetti, così era; un sorriso caldo era affiorato sulle sue labbra mentre copriva la distanza tra loro, fino a ritrovarsi di fronte a lei, eccitato - visibilmente - dal corpo invitante e sensuale della compagna che, considerati i movimenti delle gambe, pareva provare il medesimo desiderio per lui.
La strinse a sé per i fianchi, le fece sentire cosa la sua vicinanza gli provocasse, quale reazione faceva scattare nel suo corpo che, da maschio nel fiore degli anni e dunque nel pieno dell'attività e del desiderio sessuale, rispondeva ad ogni minimo stimolo prodotto dall'altra, fosse stato anche lo stargli semplicemente vicina.

Abbiamo due possibilità.. trascorrere l'intera giornata in questa bellissima spiaggia.. mi sono prematuramente accurata che fosse privata..

Privata...

Ripeté lui, sfiorando le labbra della compagna con le proprie e calcando quella parola di malizia ed erotismo, quasi un preludio a ciò che stava pensando, al desiderio di possederla proprio su quella spiaggia, sotto di sé, dove sarebbero stati liberi di urlare quanto avessero voluto perché tanto nessuno avrebbe potuto sentirli.

.. sai,c'è una tenda lì..

Volse il capo nella direzione indicata da Estelle, dove c'era un magnifico gazebo che copriva parte della spiaggia e sotto il quale erano sistemati degli invitanti cuscini che sembravano chiamare a gran voce i loro nomi; sorrise, positivamente sorpreso dalla cura con cui la giovane donna aveva pianificato tutto, poi tornò a guardarla negli occhi, una mano che risaliva dal fianco alla guancia per accarezzarla.

..oppure.. possiamo tranquillamente cercare un hotel da queste parti. Mi sono ancora informata su questo.

Hai pensato proprio a tutto, mh?

Le domandò Lucas, mordendole il labbro inferiore con desiderio prima di vedersi catturata la bocca in un bacio bollente, che non fece altro che aumentare l'eccitazione già ben presente in corpo: com'era possibile rimanere lucidi con una femmina del genere di fronte, in bikini, su una spiaggia completamente deserta?

Decidi tu..

Ho già deciso...

Mormorò di rimando Turner, posando una mano dietro alle sue ginocchia e l'altra sulla schiena per poi tirarla su senza fatica e prenderla così in braccio.

Al bagno pensiamo dopo...

Le disse con un sorriso che valeva mille parole, iniziando a camminare fuori dall'acqua fino ad arrivare sotto il gazebo, dove l'adagiò sui cuscini per sistemarsi infine sopra di lei: le accarezzò il viso, spostandole i capelli umidi così da poterla guardare liberamente negli occhi, l'erezione che premeva contro il bacino di lei ma lo sguardo più dolce, intenso.

Sei bellissima.

E non perché era in costume da bagno, Estelle lo sarebbe stata anche con addosso una tuta di tre taglie più grandi di lei, magari coi capelli scarmigliati ed appena sveglia: era bella e basta, non c'era altro modo per poterla descrivere; scese con la bocca sulla sua per baciarla lentamente, la lingua che danzava con la gemella e gemiti rochi che s'infrangevano sulle labbra di lei ad ogni secondo.

Sei pronta ad inaugurare questo lembo di paradiso?

Le chiese poi all'orecchio quando il bacio ebbe termine, scendendo con la mano sul suo seno: voleva lei, la voleva in quel momento, e se solo Estelle fosse stata d'accordo, allora quei baci caldi e romantici si sarebbero ben presto trasformati in gemiti eccitati, mugolii, magari vere e proprie urla perché tanto nessuno avrebbe potuto sentirli... e il paradiso di quella spiaggia si sarebbe trasformato in un Inferno peccaminoso, talmente invitante però da non far più provare a nessuno dei due la voglia di andare via.

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L'avevano battezzata per bene la spiaggia, alla fine.
Più e più volte.
Avevano fatto il bagno nelle splendide acque egiziane, avevano passeggiato sotto il Sole caldo, mitigato dal venticello piacevole che pervadeva l'intera spiaggia, ed erano così arrivati all'ora di pranzo, per il quale si erano ritrovati nuovamente sotto al gazebo, protetti dai raggi solari che a quelle ore erano i più caldi e pericolosi per la pelle.

Tanto lo so che hai organizzato una sorpresa anche per il pasto... - commentò Lucas, seduto comodamente sui cuscini coi boxer e la camicia aperta: stava a gambe incrociate, con la schiena leggermente all'indietro e le mani appoggiate a terra, per sostenersi, il vento che gli scompigliava i capelli, con lo sguardo rilassato di chi si sentiva benissimo, soddisfatto ed appagato - perciò avanti, mostrami cos'ha partorito la tua mente geniale e diabolica.

La prese in giro, strizzandole l'occhio con fare divertito.
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Messaggioda Estelle » 02/02/2014, 13:27

Di pazienza ne aveva avuta anche abbastanza. Non ne dubitava. Le piaceva provocare ed essere provocata, e quel gioco infinito e sensuale che spesso - molto spesso - si ritrovavano a fare.
Dopo la loro prima notte assieme non ne riuscivano a fare a meno. Era come se il desiderio e l'attrazione sessuale tra loro fosse diventata maggiore, e non riuscivano a controllarsi, ogni volta. Qualcosa le diceva, comunque, che presto le cose sarebbero cambiate, e magari avrebbero potuto vivere quella relazione normalmente. Una parte di lei, comunque, sperava che non accadesse.
Incontrare Lucas l'aveva sicuramente aiutata a crescere e a cambiare, a fare quelle nuove esperienze che avrebbe ricordato sempre. Le aveva fatto conoscere un suo lato nascosto, la convinzione di poter essere una predatrice sensuale ed accattivante, quando invece prima si sentiva goffa, e per niente bene con se stessa e il suo fisico.

Un po' le dispiaceva.
Avrebbe voluto che Lucas non lottasse così tanto con i suoi istinti, e che quindi "disobbedisse". Così avrebbero sicuramente evitato quelle recite ed Estelle non avrebbe nascosto il suo desiderio papabile di essere presa da quell'uomo affascinante su quella spiaggia, e senza altro indugio. Ma era anche vero che l'attesa non faceva che aumentare il desiderio.. ed il piacere.
Sorrise di quei pensieri, sbirciando da dietro l'albero per vedere a che punto fosse l'uomo. A quanto pareva, si era cambiato molto prima di lei ed era rimasto di spalle alla sua direzione, come a volerle davvero dare una certa privacy, cosa di cui non ne avevano affatto bisogno visto che ormai Lucas conosceva ogni lembo della sua pelle, nel vero senso della parola.
Come una gatta, silenziosa, corse verso l'acqua calda e cristallina di Sharm, tuffandosi poco elegantemente, sicura che comunque Lucas potesse non vederla. Ed una volta bagnata, ed eccitata per la giornata che si apprestavano ad affrontare, richiamò il suo uomo, in modo che la raggiungesse.

Da perfetto predatore, passo lento e sensuale, Lucas si immerse nell'acqua per raggiungerla. Estelle lo osservava, l'attrazione verso di lui visibile. Se fosse stata un animale, si sarebbe sicuramente leccata i baffi. Lucas era decisamente l'uomo più bello che avesse visto. E ne aveva visti molti, e con molti aveva deciso anche di uscirci. Ma nessuno era riuscito a prenderla, nessuno.
Per qualche strano motivo Lucas era diventato tutto il suo mondo, e le era bastato un solo sguardo. Era quello l'amore? O era solo una fiamma che si era accesa troppo in fretta ma destinata a spegnersi?
Osservava quell'uomo fantastico, lo osservava camminare nell'acqua in sua direzione, verso di lei. Tutta quella bellezza rinchiusa in un solo uomo.. ed era suo, solo suo. Non poteva ancora crederci, ma era proprio così. Lucas era finalmente diventato suo, e non avrebbe permesso a nessuno di portarlo via.
Quando finalmente i due si ritrovarono vicini, e pronti a sfiorarsi senza alcun indugio, Estelle si strinse a lui e Lucas fece lo stesso con lei. Ovviamente una tale vicinanza riusciva a farle sentire ciò che in quel momento non avrebbe voluto sentire, facendole così aumentare ancora di più il desiderio e dandole quasi lo stimolo di aprire le gambe per accoglierlo dentro di lei. Evitò di pensarci, sorridendo con aria maliziosa mentre portava l'uomo a conoscenza dei piani per quella giornata.

Privata...

Si, privata.

Sorrise del suo tono malizioso, lasciandosi catturare le labbra, un contatto che durò troppo poco, lasciandola più vogliosa di prima. Non solo ci si metteva il corpo, ma ora Lucas cercava di distrarla ancora anche baciandola. E se quello era il gioco che voleva fare, sicuramente lei non si sarebbe arresa troppo presto.
E mentre ancora parlava, presentando a Lucas l'opportunità di trascorrere quella giornata di sole intenso in una tenda che aveva posto lei stessa, le sue labbra sfioravano il collo del fidanzato, lasciandovi ad ogni movimento un caldo e casto bacio.

Hai pensato proprio a tutto, mh?

Un sorrisetto malizioso affiorò sulle labbra, ancora affondate nell'incavo del suo collo. Stava cercando di sedurlo, ma allo stesso modo quel gioco non faceva altro che aumentare anche la sua di eccitazione. Strinse le cosce ancora, perdendosi in quel brivido che le percorreva il corpo ogni volta che Lucas era accanto a lei. Anche senza sfiorarla riusciva a sedurla in un modo pazzesco.
Alzando il volto e quindi ritrovandosi a guardarlo negli occhi, questa volta decidendo di andare ancora a fondo, finalmente spezzando la distanza tra loro, catturò le sue labbra, con forza e passione, lasciandosi andare ad un bacio che casto non lo era affatto.

Decidi tu..

Ho già deciso..

E decisamente troppo in fretta, e senza neanche avere il tempo di rispondere, la ragazza si ritrovò ad allacciare le braccia attorno al collo del Tassorosso, che ora la teneva tra le braccia, senza alcuna difficoltà.

Al bagno pensiamo dopo...

Ma.. l'acqua.. era così bella..

Rispose lei di rimando, fingendosi dispiaciuto per ciò che stava accadendo e per ciò che sarebbe accaduto di lì a poco. Rise, mentre Lucas la portava ancora tra le braccia verso le tende indicate precedentemente. Sapeva che Lucas avrebbe fatto quella scelta. Era la scelta che avrebbe fatto anche lei.
Lo osservava, ed anche lui come lei sorrideva. Sicuramente aveva fatto la scelta giusta. E come poterlo biasimare? Neanche lei avrebbe mai rinunciato a fare l'amore con lui su una spiaggia, per di più in Egitto, nel luogo più conosciuto e famoso, e sicuramente quello più magico. Quella era sicuramente un'altra prima volta, e non l'avrebbero di certo dimenticata.
In quel momento non riuscì a non chiedersi fino a che punto si fosse spinto con Tisifone e se i due avevano avuto momenti così, durante la loro lunga relazione. Lucas aveva rinunciato a lei per Tisifone, e sicuramente un motivo doveva esserci. Non solo l'amore. Forse Tisifone era riuscito a prenderlo con qualcosa di molto più speciale.
Per un attimo si sentì.. triste. L'idea di essere un rimpiazzo, e di non essere abbastanza presero il sopravvento. Come aveva potuto farsi coinvolgere così da tutta quella relazione e dall'idea di poter essere anche migliore di Tisifone?

Sei bellissima.

Scosse il capo, come a voler cacciare quei pensieri, tornando a sorridere come prima. Un mugolio automatico fuoriuscì dalle sue labbra, sentendo l'erezione del suo uomo, come se la chiamasse, capendo che Lucas in quel momento la desiderava almeno quanto lei desiderava lui. Forse questo, tra loro, non sarebbe mai cambiato. Per lei, perlomeno, non sarebbe successo. Estelle lo amava, e mai avrebbe rinunciato a trascorrere un solo istante con lui.
Si osservarono a lungo, lei sotto di lui, quasi imprigionata. Le piaceva pensarsi come in gabbia. Riusciva a farla eccitare ancora di più.
Sorrise, avvicinandosi con il viso a lui, e le loro labbra si incontrarono, ancora una volta. Le loro lingue si incontrarono, e cominciarono a danzare, quasi incastrate.
Ma ogni volta era davvero magico. Estelle non avrebbe mai avuto abbastanza di quei contatti e di lui.

Sei pronta ad inaugurare questo lembo di paradiso?

Un'altra prima volta.

E detto questo, si lasciò andare a lui, alle sue mani vogliose che la cercavano, la spogliavano e la amavano.
Si lasciò andare agli istinti, alla voglia di gemere, urlare, al desiderio di toccarlo ancora ed ancora, quell'uomo perfetto che la stava prendendo, in quel momento, che la stava "violando" ancora una volta.

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Non avevano bisogno di nulla, nè di Sharm, nè di nessun'altro luogo speciale: erano assieme, l'importante era quello, era sempre stato così. Loro erano destinati a stare assieme, e ad anche quando facevano l'amore le sembrava così: due pezzi di un puzzle che si completavano a vicenda, che combaciavano alla perfezione.
Si amarono ancora ed ancora, come a non averne mai abbastanza. Lei, sicuramente, non si sarebbe mai sentita stanca, non con lui. Era una continua novità. Come per l'estate precedente, trascorsa assieme, con la differenza che l'anno prima non c'era ancora nulla di ufficiale tra loro, trascorsero la mattinata passeggiando tranquillamente sulla spiaggia. Il vento leggero e fresco che le sfiorava le guance, i capelli biondi all'aria, e le loro mani unite. Sharm era sicuramente un paradiso, ma per lei lo era ancora di più, ora. Quella definizione riassumeva esattamente il suo stato d'animo in quel momento.
Con Lucas si sentiva sempre in paradiso. Le sembrava di vivere una favola. Forse era banale, ma era esattamente come si sentiva con lui, sperando che magari quella favola non terminasse il prima possibile, con la voglia di godersela a pieno, di poter godere di lui ancora ed ancora, senza mai stancarsene e senza mai arrivare a decidere che tutto ciò che si stava creando tra loro potesse terminare.
Fatto anche il bagno nelle acque calde e cristalline di Sharm, i due, per l'ora di pranzo, tornarono a prendere posizione sotto la loro tenda, quella tenda che qualche ora prima era stata testimone di atti peccaminosi, di quell'amore forte che c'era tra loro, e soprattutto l'attrazione innegabile, il desiderio.

Tanto lo so che hai organizzato una sorpresa anche per il pasto...perciò avanti, mostrami cos'ha partorito la tua mente geniale e diabolica.

Mi conosci troppo bene, Turner.

Commentò lei, sorridendo divertita al fidanzato, ricordando come quella frase l'avesse ripetuta spesso solo e soltanto a suo padre e a Ferdy, il suo migliore amico. Le piaceva l'idea di poter avere un'altra persona importante nella sua vita, qualcuno che la conoscesse davvero. Questo la faceva sentire completa, oltre ai sentimenti che nutriva nei suoi confronti.
Sdraiata sui cuscini, i capelli biondi al vento, il ventre scoperto, dato che indossava il reggiseno del suo bikini azzurro, ed un pantaloncino forse troppo corto, si mise seduta, incrociando la gambe. Avvicinò a sè il cesto di vimini, che aveva accuratamente riempito il mattino presto, poco prima che Lucas la raggiungesse al loft. Estrasse dal cesto tutto il suo contenuto, facendo una specie di presentazione per ogni piatto che portava fuori.

Tramezzini.. bruschette..

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Caprese.. carne.. pizza..

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Lasciò in sospeso la frase, uscendo l'ultimo piatto, ricco di alcuni pezzi di torta al cioccolato, con delle noci sopra la panna. Sorrise, questa volta più ampiamente, sperando che fosse un dolce che potesse piacere al Tassorosso.

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C'è abbastanza per sfamare un reggimento, non credi? - Rise, lasciando che Lucas potesse ammirare un vari piatti che aveva appena estratto dal cesto di picnic. Sorrise nel ricordo quanto era stato divertente fare qualche trucchetto di magia con il vesto di vimini. - Bene, a te l'onore.

Diede quindi il via al pranzo, attendendo che fosse Lucas il primo a scegliere da dove iniziare. Lei optò per un tramezzino, per cominciare con qualcosa di semplice e gustoso. Restarono in silenzio per un attimo, impegnati a gustare il pranzo che la francese aveva ancora una volta preparato con amore per il proprio fidanzato.
Osservava Lucas mangiare con gusto, ancora una volta, e ciò la fece sorridere.

Posso farti una domanda? - Chiese qualche minuto dopo, facendosi per un attimo non seria, ma quasi. La sua, in quel momento, era semplice curiosità. Attese che Lucas le desse il permesso di parlare, prima di continuare, lasciando che la domanda le fuoriuscisse spontanea.- Cosa ti ha attratto di più.. di Tisifone?

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Messaggioda Lucas » 02/02/2014, 18:38

Avevano iniziato meravigliosamente quella giornata: la spiaggia immacolata e privata, quella era la cosa più bella, di Sharm el-Sheikh aveva ospitato i corpi della coppia, ed era stata testimone della loro prima volta in un luogo aperto, in un luogo diverso dalla camera da letto.
Si erano amati lì, sotto quel gazebo, sopra i cuscini rossi, col rumore delle onde del mare nelle orecchie, una svolta piuttosto romantica per una pratica che, non a torto, si poteva definire come altamente erotica, perché in fondo potevano essere alla portata di sguardo di qualsiasi altro mago si fosse smaterializzato da quelle parti - ed essendo un luogo pubblico, quello, non lo si poteva certo impedire.
Aveva vezzeggiato il corpo della compagna con la bocca, con le mani, l'aveva venerato e riempito col proprio, coperto di baci e di un velo di sudore dovuto al caldo e ai movimenti frenetici che avevano spinto il reciproco desiderio: ed alla fine era arrivato con lei all'apice del piacere, per poi calmare il proprio cuore dal battito accelerato con la serenità e la soddisfazione di un rapporto fisico come sempre meraviglioso, reso speciale non solo dalla bravura di Estelle, ma anche e soprattutto da quel sentimento che provava per lei - di cui ancora, in effetti, nessuno dei due aveva mai fatto parola.
Si era semi-sdraiato sui cuscini dopo aver fatto il bagno con lei e passeggiato un po' sotto il Sole, tanto che la pelle, soprattutto sulle spalle, stava già cominciando ad abbronzarsi un po', ed era pronto a mettere qualcosa sotto i denti perché, di sicuro, la compagna aveva pensato ad ogni particolare, pasto compreso.

Mi conosci troppo bene, Turner.

Mai abbastanza, Miss.

Replicò lui con un sorriso divertito ed un occhiolino, osservando tutto il corpo formoso ed eccitante della donna mentre si muoveva e prendeva il cesto che lui aveva trasportato durante la smaterializzazione, pe poi aprirlo e rivelare il ben di Dio che c'era all'interno.

Tramezzini.. bruschette..
Caprese.. carne.. pizza..


E poi c'era il dolce, la parte migliore per Lucas visto quanto fosse goloso, un piatto colmo di pezzi di torta con noci e panna che gli fece venire all'istante l'acquolina in bocca.

E poi voi donne avete anche il coraggio di dire che non ci prendete per la gola...

Scherzò Turner, scuotendo il capo di fronte a tutta la roba che Estelle aveva preparato per lui: c'era anche affetto, però, nel suo tono di voce, proprio per l'impegno che la donna aveva evidentemente messo nel cucinare quei magnifici manicaretti, per far sì che tutto fosse perfetto, quasi sicuramente solo per lui.
Erano quei piccoli gesti, quelle piccole dimostrazioni, che lo spingevano sempre di più verso un sentimento per la francese che andasse ben oltre il semplice affetto o il mero desiderio fisico... perché Estelle sembrava assolutamente pronta a prendersi cura di lui.

C'è abbastanza per sfamare un reggimento, non credi?

Credo che potremmo tranquillamente andare sulla spiaggia vicina ed offrire un po' di questa roba ai bagnanti... quanto scommetti che in poco tempo ci faremmo un sacco di amici? - commentò Lucas con una bella risata divertita, sporgendosi poi però verso la donna per posarle un bacio sulle labbra in segno di ringraziamento per l'impegno dimostrato - Ma visto che sono egoista e possessivo, anche di ciò che cucina la mia fidanzata... mi terrò tutto questo ben di Merlino per me.

Aggiunse quasi dispettoso poi, studiando i vari piatti per decidere quale fosse il migliore con cui iniziare.

Bene, a te l'onore.

Credo che partirò con questa... - commentò Lucas, prendendo una bella pannocchia dorata, arrostita alla perfezione - Mi ricorda molto i tipici pranzi che ho fatto quando stavo in America, anche se ammetto che proprio per questo mi fa un po' strano mangiarla in Egitto!

Commentò con un'alzata di spalle, prendendone le estremità con entrambe le mani così da morderla al centro, e riempirsi la bocca con quei dolci e buonissimi chicchi di mais: era quel tipo d'uomo da dare soddisfazione quando mangiava, perché per quanto fosse educato e lento nel godersi il cibo - di sicuro non ci si gettava sopra come un barbaro - comunque consumava i pasti con evidente appetito, e si vedeva che gli piaceva ciò che mangiava perché sorrideva soddisfatto tra un boccone e l'altro, accompagnando spesso quel sorriso con un mugolio basso d'apprezzamento.

Posso farti una domanda?

Uhm? - masticò, deglutì e si pulì la bocca col tovagliolo, prima di annuire leggermente in direzione della fidanzata - Certo, chiedi pure!

Cosa ti ha attratto di più.. di Tisifone?

Non si aspettava una domanda del genere, non perché Estelle non potesse porla, non aveva nulla da nasconderle, ma perché semplicemente non parlavano mai del passato, della storia che Lucas aveva avuto con la collega di Divinazione, un po' perché gli dispiaceva pensarci - non tanto riferendosi al fatto che si fosse conclusa, perché lui era felice con Estelle, ma per la causa che li aveva spinti a rompere, e dunque una manipolazione ad opera di ignoti sul loro corpo e la loro psiche tale da spingere Tisifone al tradimento - ed un po' perché capiva bene che l'argomento non dovesse essere troppo piacevole per la francese.
A parti invertite, infatti, lui non avrebbe parlato mai volentieri degli ex fidanzati di lei, quindi non la biasimava per non aver mai voluto sapere nulla di quella parte della vita di Lucas.

... c'è qualcosa da bere?

Chiese inizialmente, per dissetarsi la gola secca e per darsi il tempo di rimettere ordine nei suoi pensieri: nessuno gli aveva mai fatto quella domanda, nemmeno quando stava con lei, quindi era difficile ora spiegare a voce le motivazioni che lo avevano spinto ad amare la donna.
Attese quindi che Estelle gli passasse dell'acqua, del succo, o qualsiasi altra cosa avesse portato, per berne un po', e finalmente si decise a parlare, alzando lo sguardo sulla donna per dimostrarle che non aveva alcun problema nel dirle la verità e che non c'era rimpianto nei suoi occhi per le scelte fatte, con Tisifone e con lei.

Potrei dire tutto, ma credo sarebbe una risposta piuttosto insoddisfacente, per te.
Beh, fisicamente parlando... non credo ci sia nemmeno bisogno di commentare: è una bella donna, sa come valorizzarsi e spesso sa essere seducente senza nemmeno rendersene conto.


Punti in comune con Estelle, insomma, delle analogie che spiegavano bene come mai, fisicamente parlando, fosse stato attratto tanto dalla Divinante quanto dall'Infermiera di Hogwarts.

Caratterialmente... sono stato attratto dalla sua indipendenza, dalla sua sicurezza.
È una donna consapevole di sé, dei propri limiti e delle proprie possibilità, tenace e testarda nel perseguire il proprio obiettivo con tutta se stessa... ma al tempo stesso, quando la conosci bene, si sa dimostrare fragile come qualsiasi altro essere umano.
È passionale, e non solo nel senso fisico del termine, quanto più nell'ardore che mette in ogni cosa che fa, ed estremamente protettiva verso le persone a cui tiene.
È una gran donna, senza dubbio.


Aggiunse Lucas, cercando di mostrare ad Estelle come lui vedeva Tisifone, quali pregi le riconoscesse e perché dunque, all'epoca, si fosse sentito così attratto da lei: non avrebbe avuto senso mentirle visto che aveva deciso di stare con la donna in passato, e di conseguenza dei pregi glieli avrebbe dovuti riconoscere per forza.

Semplicemente... non era quella giusta per me.

Commentò ancora con una tranquilla alzata di spalle, a dimostrazione che la cosa ormai l'aveva ampiamente superata: finì la pannocchia ed optò per un tramezzino con formaggio spalmabile, prosciutto cotto e fettine di cetriolo, leggero e rinfrescante al palato, davvero delizioso.

E se ti dovessi chiedere cosa ti ha attratto di più di me... cosa risponderesti?

Le domandò poi, piuttosto curioso.
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Messaggioda Estelle » 14/02/2014, 17:47

Aveva organizzato quella giornata, e solo quella giornata, nei giorni precedenti, riempiendo le sue mattinate vuote in Infermeria, tra un paziente e l'altro. E di ritorno a casa, quando Lucas non era con lei, ancora programmava, cercando mille nuove sorprese da poter proporre al suo fidanzato. Si sforzava di fare del suo meglio, per rendere sempre più piacevole quella relazione.
Una parte di lei quasi se ne sentiva in colpa. In fondo, lo faceva anche per tenerselo stretto. Aveva continuamente il timore che in qualche modo Lucas potesse sfuggirle, da un momento all'altro, e quel timore era sempre rimasto in lei SIN dalla prima volta in cui, in un certo senso, avevano deciso di provarci. Aveva visto l'unico ragazzo che le fosse interessato davvero svanire in un momento. Non era stata abbastanza per lui, e forse Lucas aveva deciso che lei non era il meglio, per lui.
E per quale motivo ora il Tassorosso aveva trovato interesse per lei?
Evitò di domandarselo, pensando improvvisamente al fatto che forse Lucas non aveva mai desiderato restare da solo e spinto da questo desiderio si era semplicemente lasciato andare con la prima persona che gli aveva mostrato interesse. Ma era banale porsi queste domande in quell'istante, e soprattutto quando la loro relazione stava ormai prendendo la direzione giusta, la direzione che aveva sempre desiderato. Tra loro si era creato un rapporto indispensabile per lei, e Lucas stava pian piano diventando la sua persona, quella persona che avrebbe voluto al suo fianco in futuro. Ma era anche vero che la loro relazione era agli inizi e c'era tempo ancora per sognare. Ma, forse, un passo avanti potevano farlo. Proprio lì. A Sharm El Sheik.
Quale posto migliore? Pensò, inizialmente, a Parigi, ma quella era un'altra tappa nel viaggio che avevano appena cominciato assieme. Si ripromise di andarci, quando avrebbero potuto.

Sharm era un posto magico. Già, aveva fatto una buona scelta.
Aveva sempre voluto andarci, ma semplicemente si era ripromessa di aspettare la persona giusta, e quando sentiva di averla trovato aveva colto la palla al balzo, impegnandosi per rendere speciale quella giornata.
E si stava rivelando esattamente perfetta, come l'aveva sempre immaginata, se non meglio, a questo punto. Quando aveva cominciato a fare programmi, lei e Lucas si stavano semplicemente frequentando, e forse lei stava fantasticando un po' troppo, per non avere ancora un ragazzo. Poi il momento era arrivato, e con esso anche la possibilità di fare un passo avanti, un passo importante, qualcosa che nessuno avrebbe potuto darle di nuovo. Ed era stato da quel momento che aveva capito di amarlo, di amare Lucas come mai aveva amato nessuno, ricordandosi che nella sua vita aveva amato un solo uomo, e dopo quattro anni di relazione quell'amore si era concluso forse in modo un po' troppo brusco.
Ma lei aveva continuato a cercarlo, e se si erano rincontrati dopo tre lunghi anni un motivo doveva esserci. Era il destino che stava dando loro una seconda possibilità. Era normale che Estelle la cogliesse al volo.

Quindi, quella giornata stava andando alla perfezione. Avevano anche avuto il momento di dedicarsi a loro, e solo loro, di ritagliarsi un posto speciale per un momento intimo, quel momento che l'aveva cambiato profondamente e le aveva dato la possibilità di rendersi conto di quei sentimenti profondi che provava per lui.
Ed era giusto dirsi che si erano amati, perlomeno lei lo aveva amato, come lo amava ogni momento che era con lui, ed anche quando non era con lui. Era piacevole vivere con la convinzione di essere importante per qualcuno, e soprattutto di avere qualcuno di davvero importante nella vita. Le dava un motivo in più per sorridere quando la mattina si svegliava.
Dopo una mattinata ricca di emozioni, avevano trovato la stabilità alla luce del sole a mezzogiorno, che filtrava tra gli alberi, raggiungendo i loro corpi, accarezzando la pelle, dando una sensazione piacevole di calore. Era anche giunto il momento di riposarsi, con un bel pranzetto che aveva accuratamente preparato per la giornata. Non si era affaticata molto, anzi, le era sempre piaciuto cucinare, e se lo faceva per Lucas le piaceva ancora di più. Quindi si apprestò ad aprire il cesto di vimini, che aveva accuratamente reso forse un po’ troppo capiente con la magia, e cominciò ad estrarre le varie portate, catturando la totale attenzione del suo fidanzato, forse troppo affamato e con l’acquolina in bocca alla vista del cibo preparato da lei. Sorrise nel vederlo felice, perché era quello l’importante: Estelle voleva che lui fosse felice, in ogni momento, con lei. Gli alti e i bassi potevano esserci, quelli erano normali in ogni relazione, ma la felicità di Lucas, del suo Lucas, era al primo posto. Perché quell’uomo era importante per lei, una presenza che voleva costante nella sua vita.

E poi voi donne avete anche il coraggio di dire che non ci prendete per la gola...

Ed era così. Perlomeno per lei lo era. Sarebbe stata una menzogna affermare che non cucinava per lui, ma solo perché doveva. Estelle cucinava per entrambi i motivi, ed anche perché in qualche modo pensava che Lucas potesse restare ancor più impressionato da lei, e così avrebbe potuto avere un motivo in meno per lasciarla. Era un po’ egoistico da parte sua, ma quei pensieri, con Lucas, erano del tutto normali. Estelle si sentiva troppo legata a lui e a quel sentimento che finalmente era riuscita a confessare, non ancora apertamente, però.

Credo che potremmo tranquillamente andare sulla spiaggia vicina ed offrire un po' di questa roba ai bagnanti... quanto scommetti che in poco tempo ci faremmo un sacco di amici?

Non rispose, ma si limitò semplicemente a sorridere. Era evidente, e se ne accorgeva anche lei, che aveva cucinato troppo, e sicuramente da soli non sarebbero riusciti a finire nulla. Ma nessuno vietava loro di poter mangiare ancora durante tutto il corso della giornata. In fondo erano ancora a mezzogiorno, e avevano tutto in pomeriggio da trascorrere assieme.
Lucas pian piano le si faceva più vicino. Lei lo attese, ansiosa di poterlo sfiorare ancora ed ancora. Chiuse gli occhi, e poi le loro labbra si incontrarono, ancora una volta, ma le sembrava sempre come la prima. Ogni volta per lei era una sorpresa, e quando Lucas la sfiorava sentiva di essere nel posto giusto al momento giusto.

Ma visto che sono egoista e possessivo, anche di ciò che cucina la mia fidanzata... mi terrò tutto questo ben di Merlino per me.

Hai fatto la scelta giusta.. visto che ho cucinato tutto questo solo e soltanto per te.

Detto ciò, sorrise ancora, prestando attenzione a non interferire nella scelta del fidanzato. Gli lasciò la libertà di scegliere e di cominciare a mangiare per primo, tanto lei non era affatto affamata, non di cibo, almeno. Poteva dire di essere sazia del suo amore, ma in realtà non lo era mai perchè non le bastava mai. Ed ogni giorno ne avrebbe voluto di più perchè mai se ne sarebbe stancata. Mai Lucas sarebbe passato al secondo posto.

Credo che partirò con questa...Mi ricorda molto i tipici pranzi che ho fatto quando stavo in America, anche se ammetto che proprio per questo mi fa un po' strano mangiarla in Egitto!

Sorrise, grata di riportarlo,a suo modo, indietro nel tempo, a quei ricordi che, almeno come sembrava a lei, gli erano piacevoli. Allo stesso tempo, però, si chiese se sapesse davvero tutto di lui, ma in fondo le era normale, visto che, anche se ormai erano una coppia a tutti gli effetti, trascorrevano il loro tempo assieme per conoscersi meglio. E questo le piaceva abbastanza. Lo seguì a ruota, prendendo per il momento un tramezzino, che cominciò a mangiare a piccoli morsi, per gustarlo meglio.

Parlami di te, di ciò che facevi in America, di come hai vissuto. Delle persone che hai conosciuto. - Chiese, incuriosita dalla sua precedente affermazione, sperando che Lucas non la reputasse troppo invadente. - Sai, vorrei sapere tutto di te.. vorrei poter dire di essere una di quelle persone importanti a cui ti affideresti e di cui puoi fidarti ciecamente..

Era sincera in quel momento. Per lei, sicuramente, dubbi non potevano esserci. Estelle, forse un po' troppo prematuramente, si stava affidando a lui cuore e anima, e Lucas era per lei non solo il suo fidanzato, ma anche il suo migliore amico, la persona con cui avrebbe voluto confidarsi in ogni momento. Ovviamente, Lucas non poteva rimpiazzare in alcun modo Ferdy, ma perlomeno colmava il vuoto, e la rendeva felice. E questa era la cosa più importante.
E dopo quella breve parentesi, Estelle si permise di fantasticare un po', di cadere anche nelle sue incertezze, quelle incertezze che prima che tutta quella relazione cominciasse l'avevano bloccata sul da farsi. Incertezze, che forse, nutriva ancora, perchè di certo, in quel momento, per lei, erano solo i suoi sentimenti. Un po' spinta anche dalla curiosità, finalmente spezzò il silenzio e pose una domanda indiscreta ed importante, per lei, al fidanzato. Finalmente, chiese risposta ai suoi dubbi, chiedendogli di parlarle di Tisifone. In fondo, sperava che Lucas l'avesse superato, così da sentirsi libero da ogni impegno ed essere così tutto per lei.

... c'è qualcosa da bere?

Inizialmente la sua prima risposta, una domanda, la colse di sorpresa. Non seppe dire se Lucas lo stesse facendo per guadagnare del tempo, così da poter trovare una risposta consona alla sua domanda posta a bruciapelo, magari pensando a qualcosa che potesse sconvolgerla il meno possibile. Ma possibile che Lucas volesse nasconderle tutto ciò, quando era stato lui stesso a voler cominciare la loro relazione? Certo, Estelle poteva essere benissimo un rimpiazzo, e quel pensiero non poteva che farle del male. Purtroppo, non poteva averne alcuna certezza.
Restarono in silenzio per un po'. Estelle non si accorse affatto di non avergli ancora risposto, perchè ormai vagava con la mente. Evidentemente, la risposta di Lucas l'aveva insospettita ancora di più. E non per mancanza di fiducia, ma semplicemente col pensiero di non riuscire ad essere abbastanza, perchè questa volta non si trattava di una semplice ex, ma di Tisifone Samyliak.

C'è del vino, dell'acqua e del thè.. nel cesto.

Rispose, senza alcuna emozione sul volto, proprio a voler far notare quanto fosse distaccata, ma non lo era, in realtà. In attesa di una vera risposta, Estelle stava ormai pensando al peggio, ad un Lucas non innamorato di lei, ma della sua ex.
Riprese a mangiare, distratta, attendendo che magari fosse lui, se le avesse voluto rispondere, a rompere il silenzio.

Potrei dire tutto, ma credo sarebbe una risposta piuttosto insoddisfacente, per te.
Beh, fisicamente parlando... non credo ci sia nemmeno bisogno di commentare: è una bella donna, sa come valorizzarsi e spesso sa essere seducente senza nemmeno rendersene conto.


Bene, non era affatto la risposta che stava cercando. Quelle semplici parole le bastavano per rendersi conto che Tisifone era migliore di lei, ovviamente. Dal suo punto di vista, non era affatto seducente. Però Lucas sembrava apprezzarla comunque. Cominciò a chiedersi se lo facesse perchè se ne sentiva in dovere o perchè la reputasse davvero seducente, ma ad ogni modo Estelle sapeva che mai avrebbe raggiunto il livello della Samyliak.

Caratterialmente... sono stato attratto dalla sua indipendenza, dalla sua sicurezza.
È una donna consapevole di sé, dei propri limiti e delle proprie possibilità, tenace e testarda nel perseguire il proprio obiettivo con tutta se stessa... ma al tempo stesso, quando la conosci bene, si sa dimostrare fragile come qualsiasi altro essere umano.


Era affascinante, e al tempo stesso angosciante, ascoltarlo parlare così bene della donna, che era stata la sua ex. A quanto pareva, Lucas ricordava tutto di lei. La cosa cominciò a preoccuparla, ma al tempo stesso cominciò a porsi delle domande, o meglio.. dei paragoni. Lei era come Tisifone? E per quale motivo Lucas era passato da una donna così indipendente e seducente, ad una ventitreenne?

È passionale, e non solo nel senso fisico del termine, quanto più nell'ardore che mette in ogni cosa che fa, ed estremamente protettiva verso le persone a cui tiene.
È una gran donna, senza dubbio.


E fu l'ultima frase a darle la certezza di quanto Lucas l'avesse amata ardentemente, e come in quel momento, a suo modo, nutrisse ancora dei sentimenti nei suoi confronti. Ma che genere di sentimenti? Evitò di domandarselo, spaventata dalla risposta, forse.
In quel momento, e dopo quella esauriente risposta, Estelle si sentiva.. vuota, senza certezze. Non era abbastanza per lui, non era abbastanza per poter essere la donna adatta a lui. E forse Lucas se ne sarebbe accorto, e tra loro non sarebbe andata come doveva, e come sperava.

Semplicemente... non era quella giusta per me.

Un'altra frase che la colpì, in netto contrasto con ciò che aveva detto in precedenza. O perlomeno, per lei era così, per lei che ormai vagava un po' con i dubbi e le domande. E se Tisifone non era riuscita ad essere la donna giusta per lui, con tutti quei pregi (che sicuramente le invidiava), allora quale era il genere di donna adatta per lui? Avrebbe voluto saperlo, perchè in fondo ne andava della loro relazione, ma semplicemente preferì restare in silenzio, assorbendo tutte quelle informazioni, sentendosi soddisfatta, e al tempo stesso no, per la risposta che Lucas le aveva dato.

E se ti dovessi chiedere cosa ti ha attratto di più di me... cosa risponderesti?

Capovolse la situazione, e questa volta si sentì lei in difficoltà. Non sapeva cosa rispondere, perchè la risposta sarebbe stata troppo ricca. Per quale motivo l'aveva attratta, sin da subito? Avrebbe voluto rispondere.. per ogni cosa.

Ti risponderei che, inizialmente, è stato colpo di fulmine, ma sarebbe troppo banale. Ma è stato così: al nostro primo incontro sono rimasta letteralmente folgorata. - Sorrise, sentendosi sciocca per le sue parole. In effetti, dal quel punto di vista, sembrava una banalità. Riprese, finendo il suo tramezzino. - Ma non è stato solo quello. E' stato anche il modo in cui ti sei posto con me, andando oltre i pregiudizi, oltre ciò che dicevano i nostri colleghi su di me. Mi hai dato fiducia e hai deciso, da solo, di conoscermi. Poi è stato quello che è stato, e posso dirti che starti lontana non è stato facile.. non so neanche io perchè. - Aggiunse, sapendo che quella era una cosa che gli aveva già riferito. Un momento non troppo felice della sua vita, ma Lucas era stata l'unica speranza. - Poi sei tornato, e non so come tu abbia fatto, ma hai dimenticato.. è stato come se non ci fossimo mai separati. Mi hai accettata esattamente per come sono, con i miei pregi ed anche con i miei piccoli segreti imbarazzanti. E quando sono con te mi sento al sicuro. Tutte le mie paure svaniscono. - Parlò ancora, sorridendo questa volta. Era strano come tutto quello paresse come una dichiarazione d'amore. - Non so cosa precisamente mi abbia spinta da te. Potrei dire tutto, ma non ci crederesti.

Concluse così, inizialmente, sorridendo ancora, questa volta guardandolo negli occhi. Aveva deciso che quel giorno sarebbe stato importante, e lo avrebbe ricordato. E forse, era davvero arrivato il momento. Si fece d'un tratto seria in volto,ma non di una serietà di chi stava per dire qualcosa di triste. Semplicemente, voleva dire la verità.

Semplicemente.. ti amo.. Lucas.

Spoiler:
Lucas
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