1664 punti 1267 punti 1021 punti 1415 punti 1750 punti 1032 punti

Naha

Messaggioda Typhon » 23/01/2018, 16:56

Che succede?! Il tuo corpo ha avuto un forte spasmo muscolare nella zona addominale!

Quei... Quei... Maledetti... Ninja...
Io... Io li odio...


I Ninja erano molto tattici, incredibilmente furtivi ed infidi, capaci di rovesciare le sorti di uno scontro anche in grave pericolo di vita.
Erano senza ombra di dubbio tra gli avversari più ostici e Typhon comprendeva perfettamente quanto ciò potesse frustrare la donna guerriera.
Quello che non poteva immaginare era che lei in quel momento stesso scambiando l'identità del Ninja del Fuoco con quella di qualcun altro.
Imbracciò la Naginata con ancora più violenza e determinazione, attaccando come se non ci fosse un domani.

... Bastardo... di un... Amakura...

Amakura?
Che cosa c'entra adesso il Demone Ignis?


Chiese verso i Monaci l'Uragano, senza che la donna potesse sentirlo.
Il Monaco priore però scosse il capo, alzando le spalle, stessa cosa che fecero poi anche gli altri.
Perplesso ma comunque poco interessato alla risposta (forse un conto in sospeso tra i due, chissà), Seal tornò a fornirle supporto, oltre che aiuto con il rituale.
Di certo però non poteva aspettarsi di ritrovare una Anko così tanto collerica e furiosa.

E vediamo se adesso impari a stare al tuo posto!

La lama dell'arma della Minazuki si diresse verso il collo del Fuoco, pur non essendo riuscita nell'intento di fargli abbassare la guardia con il calco, che venne evitato.
Il guerriero, dunque, perfettamente lucido, abbassò in avanti la testa appena in tempo, approfittando dello sbilanciamento della donna per scattare in avanti.
Se fosse riuscito nell'intento, avrebbe quindi scivolato in modo da effettuare una spazzata tale da farle perdere l'equilibrio e cadere in avanti.
Il vero problema però stava nel fatto che una mossa simile imponeva forzatamente il rialzarsi dandole momentaneamente la schiena.
Nel caso in cui quindi Anko fosse stata abbastanza capace e veloce da piantare subito i piedi a terra con le gambe divaricate, le si sarebbe presentata una occasione d'oro.
Far passare la Naginata sotto le proprie gambe e colpire con affondo di lama il Fuoco alle spalle, prendendolo di sorpresa e trafiggendolo da parte a parte.
Una mossa un po' articolata, probabilmente non completamente canonica ma facente parte di quegli attacchi inventati ed efficaci che uscivano dagli schemi.

ZAK


Non appena il corpo del Ninja fiammeggiante venne trafitto, esso esplose in una grossa deflagrazione che fece tremare quasi le fondamenta del grande Castello.
La stessa Anko fu costretta a mettersi un braccio davanti agli occhi per l'intensità della luce scaturita, ma le fiamme comunque non le fecero nulla.
Ci era riuscita, anche se non esattamente come avrebbe voluto, ma si era tolta di mezzo uno dei due avversari.
Forse solo in quel momento le sarebbe tornata alla memoria un'altra delle varie lezioni del Nonno, al Dojo.

Però un muro di roccia resta fermo, è prevedibile e si può colpire facilmente!

Non commettere il grave errore di rappresentare la Terra in un'unica forma, Anko.
La Terra ha molteplici volti ed io ho reso solamente alcuni esempi.
Prova a pensare alle sabbie mobili.
Esse non appaiono, sembrano innocue, ma quando meno te lo aspetti, entri nel loro abbraccio mortale e nessuno può più sfuggire.


Nemmeno un Ninja agile e veloce come il Fuoco, in quel caso.
Il nemico aveva creduto di avere tutto sotto controllo, di prevedere la Minazuki, ma ella sfruttando l'ingegno lo aveva convinto del contrario con le maniere forti.
Terminata la deflagrazione, del Ninja non rimase che un nucleo di fuoco vivo fluttuante, che cominciò a viaggiare verso il grande portone del Dojo.
Sopra quel portone, chiuso e serrato, c'erano a destra e sinistra due alloggi per lanterne. Dentro ad uno di essi si andò a sistemare lo Spirito del guerriero sconfitto.

Immagine


Grandioso Anko!
Questo te lo sei tolto di mezzo da sola!
Così potrò concentrarmi completamente sul Vento...
... Ha le ore contate, posso garantirtelo.


Seal-san...
Ho bisogno che tu mi faccia un favore.
Devi smettere immediatamente di proseguire con il rituale di purificazione.


... Che cosa?

So perfettamente che è una follia, ma per me sarebbe una follia pensare di non riuscire a farcela se non grazie al tuo aiuto.
Ti prego Seal-san, la connessione ti permette di sentire ciò che io sto provando, quindi non puoi ignorare quanto per me sia importante.
Nessun guerriero mi ha mai sconfitta, da quando sono diventata ciò che sono.
Accettare di terminare una battaglia prima che io possa mettere la parola fine... Non riesco a sopportarlo!
Concedimi quest'ultimo desiderio... E se dovessi vedere che sto per morire, allora va bene, riprendi pure.
Accetterò la mia sconfitta solamente in quel caso.


Mentre Typhon, silenzioso, rifletteva sulle parole della donna orientale, il Vento tornava a fare il proprio ingresso in campo.
Non sembrava preoccupato dell'essere rimasto da solo, ma sicuramente meno sicuro rispetto a prima di potere avere la meglio.
Teneva la spada saldamente, come saldamente teneva l'arma anche Anko, entrambi faccia a faccia, su quella balconata.
Alla fine della fiera anche l'altra fiaccola si sarebbe accesa grazie alla Minazuki oppure con l'intervento dell'Uragano?

... Riprenderò solo nel caso in cui sia tu a chiedermelo.
Oltrepassa i tuoi limiti e supera questa sfida da sola.
Fagli rimpiangere di averti affrontata...


Forse la donna sarebbe rimasto sorpresa dalle parole di Typhon, ma non poteva sapere quanto lui fosse d'accordo con una simile filosofia.
Aveva vinto sfide impossibili, si era temprato nel tempo grazie a ostacoli sempre più difficili da abbattere e lo aveva fatto da solo.
Non biasimava la Minazuki nel voler dare la prova a se stessa di essere degna del proprio nome, del proprio retaggio, di guardarsi allo specchio con orgoglio.
Ma questo non significò interrompere il contatto con lei. In caso di estremo pericolo, avrebbe ripreso il proprio ruolo.

Vieni avanti, Kaze-sama.
Questa volta sarà la Terra che è in me a fermarti.


Il Vento, assumendo una posizione di guardia molto più classica e canonica, da vero e proprio samurai, si fece molto più serio in viso.
Aveva scelto una via differente, meno imprevedibile ma anche più tecnica e quindi letale, se portata a termine con successo.
Corse verso di lei e come prima mossa cercò di eseguire una mezzaluna dal basso verso l'alto.
Il secondo attacco invece prevedeva spostare con la lama la Naginata avversaria sulla sinistra ed avanzare di peso per darle una gomitata alla fronte.

Quando il combattimento esige più flessibilità, prendete spunto dai giunchi.
Se una indomita ma troppo rigida quercia rischia di essere tagliata, non opponetevi alla forza avversaria ed anzi, accompagnatela.
Piegatevi ma non spezzatevi e proprio come un giunco ben tirato indietro, quando poi tornerà in avanti lo farà con un impeto devastante.
Come vedete, la Terra può avere molteplici forme, basta adattarsi a quella che rispecchi di più l'esigenza dello scontro.


Il terzo attacco del Vento fu eseguito appositamente per ricreare distanza tra sé e la Minazuki.
Eseguì infatti una rotazione con la katana di 360°, allontanando forzatamente l'avversaria.
Ultima offensiva della sequenza una mossa di taglio sul lato, così da prenderle il fianco o la spalla opposti a quelli feriti in precedenza.
Astuto e indomito, il Vento sferzava affilato. Poteva davvero Anko sperare di farcela solo con le proprie forze?

NOTE

Punti Spirito di Anko: 40

Ogni attacco andato a segno contro di lei effettua -5 Punti Spirito.
Una volta raggiunto lo zero, Anko soccombe al Fuoco e al Vento, venendo sconfitta.

Numero Azioni restanti al completamento del rituale: SOSPESE

Attacco del Vento

1°= CD T/F 44
2°= CD T/F 39
3°= CD T/F 37
4°= CD T/F 43

Effettuare un 1 significa fallimento critico di difesa e porterà i Punti Spirito da -5 a -10 per l'attacco subito.
Effettuare un 20 significa un successo critico di difesa con parata e restituirà +5 Punti Spirito.
Il valore di +5 per un 20 può oltrepassare la soglia dei 100 Punti Spirito, in quel caso, per ogni +5 sopra il 100, Anko ottiene un +1 ad ogni prova di T/F.
Avatar utente
Typhon
Terran Huracanum
Terran Huracanum
 
Grado: 11+
 
Messaggi: 356
Iscritto il: 11/11/2011, 22:21

Messaggioda Anko » 27/01/2018, 23:45

E vediamo se adesso impari a stare al tuo posto!

Non sarebbe mai riuscita a battere il Fuoco con la Terra. L'avversario rappresentava per lei un ostacolo fastidioso, un nemico che ricordava immensamente il suo acerrimo, il suo opposto, la sua nemesi per eccellenza. Itsuki Amakura era l'ultimo ostacolo che si frapponeva fra lei e la sua nomina a Guardia di Kirie. Eliminando lui, avrebbe eliminato l'ultimo legame fra i Kurosawa e gli Amakura, oltre a poter portare a casa la giovane Kirie. Sì, perché Anko aveva finalmente scoperto dove ella si nascondesse e aveva tutta l'intenzione di convincere la giovane donna a seguirla per prendere il posto che le spettava.
Purtroppo era incappata in una battaglia dalla quale, se non ne fosse uscita vittoriosa, ne sarebbe uscita morta. Aveva combattuto strenuamente fino ad allora, cercando un modo per fronteggiare entrambi i suoi avversari, fino a quando l'unica strategia possibile agli occhi della guerriera fu quella di eliminarne uno per concentrarsi sull'altro.
Il Vento era quello più forte e pericoloso. Il Fuoco quello più scaltro e fastidioso. Ed usava l'arte del Ninjutsu.
La scelta fu quasi obbligatoria su chi togliersi dalle palle per primo.
L'affondo con il Naginata, che doveva in teoria decapitare il guerriero di Fuoco, venne intercettato da quest'ultimo e bloccato. Il Ninja saltò indietro, uscendo fuori dal raggio d'azione della Minazuki per poi rientrarvi, in scivolata, colpendo la guerriera alle gambe così da sbilanciarla e farla finire per terra. Una mossa che, se fosse riuscita, l'avrebbe resa più vulnerabile, ma che al tempo stesso dava occasione alla giapponese di sorprendere il proprio avversario alle spalle, se avesse arrestato in tempo la caduta.

Ngh!

Prima di cascare a terra, Anko con un piccolo salto riuscì a mantenersi in piedi, puntando le gambe aperte al terreno. Con un movimento veloce, fece passare il proprio naginata in mezzo alle gambe, puntandolo contro l'avversario che venne così trafitto, colto alla sprovvista dall'attacco inaspettato della Minazuki. Nel sentire la lama penetrare attraverso la carne, Anko si voltò di scatto dopo aver estratto l'arma dal corpo ormai morente del Ninja di Fuoco. E osservò con estremo stupore l'effetto che la sconfitta ebbe sul proprio avversario.

Argh!

Fu costretta a coprirsi gli occhi, perché la luce che ne scaturì era talmente intesa da accecarla. Ma durò poco e al suo posto una fiammella raggiunse una lanterna posta diametralmente opposta ad un'altra, appese entrambe di fronte al portone del castello. Dunque era in questo modo che l'Elemento si sarebbe insinuato all'interno del suo spirito. Come una fiamma che faceva luce dentro la casa interiore della Minazuki.

Però un muro di roccia resta fermo, è prevedibile e si può colpire facilmente!

Non commettere il grave errore di rappresentare la Terra in un'unica forma, Anko.
La Terra ha molteplici volti ed io ho reso solamente alcuni esempi.
Prova a pensare alle sabbie mobili.
Esse non appaiono, sembrano innocue, ma quando meno te lo aspetti, entri nel loro abbraccio mortale e nessuno può più sfuggire.


Un altro ricordo della sua vita passata. Un altro insegnamento da parte del nonno, che cercava di insegnare alla nipotina le mille sfaccettature di un combattente esperto. Seguire uno schema poteva essere facile e rassicurante, ma in certe battaglie bisognava anche imparare a saper sorprendere il proprio nemico, diventando letali quando meno esso se lo aspettava.
Come la Terra, appunto, che poteva apparire innocua ma celare in sé un pericolo mortale.

Grandioso Anko!
Questo te lo sei tolto di mezzo da sola!
Così potrò concentrarmi completamente sul Vento...
... Ha le ore contate, posso garantirtelo.


Ora le mancava soltanto il Vento. Solamente un avversario e doveva sopportare ancora per poco, perché Typhon stava per portare a termine il proprio rituale. Avrebbe dovuto essere accorta, avrebbe dovuto seguire il piano originale, ma... Non ce la faceva.
Se Seal avesse terminato il rituale, lei avrebbe ottenuto il favore del Vento, ma non se lo sarebbe guadagnato. E questo era un concetto insopportabile per lei che di battaglie nella sua vita ne aveva affrontate tante, vincendole una ad una. Molte di queste le erano servite per farsi accettare, per farsi rispettare dagli altri che la consideravano soltanto una privilegiata per il nome che portava.
Ma che in fondo rimaneva una femmina, la cui forza non avrebbe mai superato quella di nessun guerriero maschio.
Il samurai del Vento non stava facendo niente di diverso da ciò che Anko aveva sempre dovuto subire in passato. E se aveva imparato qualcosa dal passato, era che dimostrare il suo valore avrebbe permesso al suo avversario di accettarla e rispettarla senza alcuna riserva.
Da qui nacque la strana, pericolosa richiesta che la Minazuki fece all'Uragano.

... Riprenderò solo nel caso in cui sia tu a chiedermelo.

Dici sul serio?!

Oltrepassa i tuoi limiti e supera questa sfida da sola.
Fagli rimpiangere di averti affrontata...


Lo farò, Seal-san...

Parole che nella mente di Typhon sarebbero risuonate piene di gratitudine e commozione. Parole che l'avrebbero colpito per la forza con cui Anko apprezzò quel gesto da parte dell'Uragano di permetterle un combattimento faccia a faccia, senza alcun intervento. Era come se stesse riconoscendo il suo valore, senza aver mai dovuto conquistarselo, ma solamente dimostrando ciò che lei era. E lei era un'indomita guerriera pronta a fare il culo all'ultimo nemico rimasto sul proprio cammino.

Grazie...

Infine lo espresse anche a parole, o meglio nella sua mente, proprio nel momento stesso in cui il Vento si materializzò di nuovo di fronte a lei. Non sembrava particolarmente sicuro di sé adesso che il suo compagno era stato eliminato, ma non per questo avrebbe desistito dal continuare a massacrare lo spirito della Minazuki.
Lei si mise in guardia, con gli occhi chiusi e pronta a cogliere ogni suo movimento attraverso gli altri sensi, mentre lui si mosse, troppo velocemente per lo stato di concentrazione in cui si era calata la guerriera, cogliendola così di sorpresa nel suo primo attacco.
Un colpo dal basso verso l'alto con la sua arma, che provocò una ferita nella parte anteriore del busto. Un gemito di dolore, ma Anko continuò a rimanere ferma, proseguendo nel suo scopo a cercare l'altro con l'udito e con il tatto, piuttosto che con la vista. L'occhio sapeva essere ingannevole e il suo avversario era troppo veloce perché riuscisse sempre ad individuarlo con esso.

... Ti sto sentendo!

Il samurai avanzò di nuovo con la katana, spostando il naginata della Minazuki affinché potesse poi, con il gomito, darle un colpo in fronte per stordirla. Tuttavia Anko fu più lesta di lui, assecondando la prima parte del suo attacco ma bloccando il gomito con una delle mani, premendo affinché l'altro la abbassasse e lei fosse pronta a dare una testata in faccia all'avversario, ricambiandogli il giusto favore.

Quando il combattimento esige più flessibilità, prendete spunto dai giunchi.
Se una indomita ma troppo rigida quercia rischia di essere tagliata, non opponetevi alla forza avversaria ed anzi, accompagnatela.
Piegatevi ma non spezzatevi e proprio come un giunco ben tirato indietro, quando poi tornerà in avanti lo farà con un impeto devastante.
Come vedete, la Terra può avere molteplici forme, basta adattarsi a quella che rispecchi di più l'esigenza dello scontro.


Grazie nonno, questa lezione la ricordavo bene.

Un piccolo sorriso sarcastico, poi Anko percepì il terzo movimento del suo avversario, che provava con la spada ad allontanarla attraverso un movimento circolare a 360°. Invece che spostarsi, come esso avrebbe voluto, la guerriera giapponese si abbassò completamente, facendo poi una capriola in avanti che culminò con un colpo di affondo eseguito dritto dritto sotto lo sterno dell'avversario. Poi di nuovo, veloce, estrasse la lama, facendo un'altra capriola all'indietro e ritornando nuovamente in posizione di difesa.

......

Nessun suono uscì fuori dalle sue labbra, ferma e immobile per ascoltare ogni suono proveniente dal suo nemico. Sentiva l'energia della Terra scorrerle dentro, tutti gli insegnamenti del nonno uniti al suo carattere parzialmente impetuoso e indomito. L'ultimo attacco del Vento fu un affondo di taglio che puntava a prenderle la spalla, quella rimasta completamente sana. Anche questa volta la Minazuki non si limitò solamente a schivare l'attacco, ma contrattaccò, cogliendo il momento giusto per colpire il proprio avversario nel suo attimo più vulnerabile e più scoperto.
Non deviò la lama, ma lasciò che essa sfiorasse il proprio braccio, senza ferirlo, eseguendo un giro opposto rispetto al punto dove si trovava la katana. Prima che il giro finisse completamente, Anko colpì con la parte non affilata della propria arma il guerriero all'altezza delle braccia, ancora tese nello sforzo di ferire la giapponese senza però esserci riuscito. Una volta colpito quel punto, e quindi fatto sì che il Vento fosse troppo debole momentaneamente per alzare la katana in segno di difesa, con un altro mezzo giro nel naginata la Minazuki affondò la propria lama nel petto dell'avversario, puntando a trapassarlo completamente.
Furono movimenti complessi ma eseguiti ad una velocità impressionante e che terminarono quasi subito. Difatti, dopo quel doppio attacco a sorpresa, la giovane donna estrasse la lama e si riportò nuovamente indietro, in posizione di difesa.
Riaprendo gli occhi per osservare in che stato i suoi attacchi avessero lasciato il Vento.

Ultima offerta Kaze-sama.
Deponi le armi e accetta che il mio Spirito ti accolga.
Non ti permetterò mai di distruggermi.


Non era sbruffona, non era irrispettosa, non era sarcastica.
La Terra stava agendo in lei, rendendo il suo sguardo e le sue parole serie, reali, intense. Il samurai di Vento avrebbe compreso che ella non aveva alcuna intenzione di lasciarlo vincere, anche se lei stessa era ormai ad un passo della morte.
Non doveva pensarci. Non doveva credere che sarebbe stata sconfitta.
Poteva ancora farcela e ce l'avrebbe fatta, senza dover ricorrere all'aiuto dell'Uragano.

Immagine


Spoiler:
Punti Spirito persi: 5

Punti Spirito rimanenti: 35

1° attacco: 11/d20 + 34 T/F= 44 (Danno: 25)

2° attacco: 18/d20 + 34 T/F= 52 (Danno: 25)

3° attacco: 5/d20 + 34 T/F= 39 (Danno: 25)

4° attacco: 15/d20 + 34 T/F= 49 (Danno: 25)

Danni totali: 100
Avatar utente
Anko
Benedetta del Mana TriElementale
Benedetta del Mana TriElementale
 
Grado: 11
 
Messaggi: 96
Iscritto il: 29/10/2017, 20:08

Messaggioda Typhon » 30/01/2018, 23:07

Oltrepassa i tuoi limiti e supera questa sfida da sola.
Fagli rimpiangere di averti affrontata...


Lo farò, Seal-san...
Grazie...


Nel ricevere quel ringraziamento silenzioso, Typhon comprese pienamente il motivo per cui ci fosse stato lui a supportarla in quella lotta e non qualcun altro.
Il Conflux aveva nuovamente scelto di intrecciare due vite seguendo uno schema tanto preciso quanto perfetto.
Solamente un Drago come lui poteva capire quanto fosse importante per la Minazuki farcela da sola e riuscire nei propri intenti con le proprie forze.
Cercare di raggiungere il traguardo pur sapendo che ci fosse la possibilità di perdere amaramente.

... Non esiste domani...

Questo era il suo mantra, quello che si ripeteva ogni volta che doveva portare a termine qualcosa, una qualsiasi cosa, che fosse una battaglia o una ricerca.
Era un motto che racchiudeva in sé la dicitura "Fa come se fosse l'ultimo giorno, impegna tutto quello che hai a disposizione senza risparmiarti".
Era abbastanza certo che Anko potesse capire il sottinteso, ma non aggiunse altro, perché volle lasciarle modo di non distrarsi più.
Il Vento tornò all'attacco ma per fortuna, la sua essenza risultava corporea e quindi idonea ad essere intercettata da sensi sviluppati e allenati.

... Ti sto sentendo!

Lo sentiva, certo, forte e chiaro, ma sarebbe bastato questo a terminare lo scontro in favore della donna?
Il Vento era veloce, letale ed anche piuttosto accorto, difatti l'attacco in affondo iniziale lo evitò con molta semplicità.
Questo però non poté dirsi del colpo che invece ricevette sul lato del braccio, un attacco destabilizzante e debilitante.
Ancora una volta la Minazuki provò l'affondo ma con un movimento svelto, il Vento usò la katana per deviare la lama della Naginata e vanificare l'offesa.

Ultima offerta Kaze-sama.
Deponi le armi e accetta che il mio Spirito ti accolga.
Non ti permetterò mai di distruggermi.


L'avversario la fissò con aria molto contrariata e infastidita, ma solo per pochi secondi, dopo di che rilassò lo sguardo e i lineamenti del viso.
Forse poteva sembrare che avesse deciso di arrendersi, ma purtroppo uno spirito indomito come quello non avrebbe mai ceduto.
Tanto era ribelle e testarda lei, tanto lo era l'Elemento che le stava di fronte.
Si fece indietro di un passo, mettendosi per bene eretto col busto, poi congiunse le mani, così che stringessero entrambe l'elsa della katana.

... Il Vento sta concentrando una enorme quantità di energia, fa' attenzione...

Typhon lo percepì immediatamente, il Vento lo avvertì del pericolo e il suo istinto gli stava dicendo di intervenire.
Ma allo stesso tempo volle mantenere fede alla parola data e non si mosse, non andò avanti con il rituale, lasciando che il nemico si fortificasse.
Una strana sfera argentata si materializzò attorno al guerriero, così che Anko non potesse intervenire con quel potenziamento.
Vampate di energia traboccante scaturirono dal corpo del samurai, convergendo sulla lama dell'arma bianca.
A vedersi poteva anche essere uno spettacolo interessante, ma la faccenda si stava facendo molto ma molto pericolosa, assai rischiosa.
D'un tratto, la katana si illuminò completamente e la Minazuki poté vedere distintamente tutto il corpo dell'oggetto allungarsi ed ingrandirsi.
Il Vento aveva appena tramutato la propria Katana in una Otachi.

Immagine


La lama era divenuta luminosa, ancora più lucida ed affilata, con una portata naturalmente maggiore.
Il Vento aveva donato la maggio parte della propria potenza spirituale all'arma, così che potesse divenire letale al 100%, competendo con la Naginata.
La differenza sostanziale però stava nel fatto che Anko non stesse messa molto bene in quanto a forze rimaste, mentre il Vento stava ancora piuttosto bene.
O meglio, ci stava, ma adesso invece?

... Anko, una notizia cattiva ed una buona.
La cattiva è che ricevere degli attacchi dal Vento adesso come adesso potrebbe risultarti ancora più fatale.
La buona però è che il tuo nemico ha sacrificato molto per arrivare ad una simile potenza.
... Questo significa che si è indebolito nel corpo e quindi soggetto a soccombere presto se colpito a dovere.


Spiegazione eloquente e precisa, quella di Typhon, che però non lasciò spazio a toni allarmati o altro.
Non voleva deconcentrarla, non voleva metterle ansie inutili, lei doveva essere focalizzata solo sullo scontro, sul raggiungimento della vittoria.
Avendolo portato così al limite, doveva significare che stesse temendo seriamente di perdere, ma non voleva dire che avesse ancora effettivamente perso.
La donna doveva prepararsi, stava per arrivare una ondata di attacchi, probabilmente l'ultima nelle facoltà del Vento: il tutto per tutto.

Immagine


Abbandonò la presa a due mani, tipica dell'atteggiamento samurai ed ostentata fino a quel momento, lasciando che fosse solo un braccio a tenere l'arma.
La sfera argentata lentamente svanì e in quello stesso istante, il Vento spalancò gli occhi scagliandosi veloce verso Anko, prendendola di petto!
Quella ultima serie di colpi si formulò in questo modo: mezzaluna dal basso verso l'alto, rotazione antioraria completa, doppio colpo a croce.
Una perfezione quasi assoluta nell'esecuzione di ogni singola mossa, facendo oscillare la lama che emise scie energetiche ad ogni movimento.

Immagine


Typhon a quel punto temette seriamente il peggio, ma ormai quel che era fatto era fatto.
Al termine di quella esecuzione da manuale, il Samurai del Vento fece un leggero salto indietro, ma non esagerato, perché mostrò subito stanchezza.
Era già provato, ovvio, tutta la maggior parte del suo potere era stato racchiuso nella propria Otachi.
Qualora Anko fosse riuscita a resistere a quella serie, aveva a disposizione un contrattacco con sicurezza almeno al 70% di finire lì lo scontro ed uscirne vincitrice.

... Sì ma... Ce l'hai fatta? ... Non fare scherzi... Anko...

NOTE

Punti Spirito di Anko: 35

Ogni attacco andato a segno contro di lei effettua -5 Punti Spirito.
Ogni attacco andato a segno con una differenza di punteggi pari o superiore a 4, effettua -7 Punti Spirito.
Ogni attacco andato a segno con una differenza di punteggi pari o superiore a sette, effettua -9 Punti Spirito.

Numero Azioni restanti al completamento del rituale: SOSPESE

Attacco del Vento

= CD T/F 44
= CD T/F 45
= CD T/F 46
= CD T/F 47

Effettuare un 1 significa fallimento critico di difesa e porterà i Punti Spirito da -5 a -10 per l'attacco subito.
Effettuare un 20 significa un successo critico di difesa con parata e restituirà +5 Punti Spirito.

Ai successivi quattro attacchi a disposizione (qualora fosse ancora in grado di eseguirli), Anko riceve un bonus di +1 al T/F e il vento un malus di -3.
Avatar utente
Typhon
Terran Huracanum
Terran Huracanum
 
Grado: 11+
 
Messaggi: 356
Iscritto il: 11/11/2011, 22:21

Messaggioda Anko » 31/01/2018, 20:58

Anko non sapeva ancora dell'esistenza del Conflux, di cosa fosse e del perché servirlo. Ma non serviva essere Gildati per comprendere che il destino agiva sulle loro vite, portando determinate persone ad incontrarsi pur in contesti tanto difficili o con natali tanto differenti. Typhon Seal era un gaijin in terra straniera, che possedeva -sempre per volere del destino- conoscenze e sapere orientali. Anko Minazuki era una guerriera addestrata fin dalla più tenera età a servire e proteggere i Kurosawa, che non conosceva altro nel mondo se non la propria missione. Due anime tanto differenti, eppure così tanto in sintonia nello Spirito.
Solamente una persona come l'Uragano, infatti, avrebbe potuto capire, comprendere ed accettare le motivazioni che spinsero la giapponese a voler a tutti i costi battere il Vento da sola, senza aspettare la fine del rituale. Ora che si era conquistata il favore del Fuoco, sentiva che non avrebbe potuto accettare che l'altro elemento capitolasse per azione del Terran. Una guerriera come lei era abituata a conquistarsi e guadagnarsi ogni singolo traguardo, mettendo da parte -spesso e volentieri- la saggezza e la prudenza. Perché se Anko avesse fallito nella prova, non soltanto non avrebbe ottenuto il Vento, ma in più sarebbe stata consumata da esso.

... Non esiste domani...

Proprio così...

Ma nonostante questo, Typhon l'appoggiò nella sua follia. Condividendo con lei la propria filosofia di vita, una filosofia che si adattava bene al modo di fare della Minazuki. Con quelle ultime parole, lo scontro fra la giovane guerriera e il Vento proseguì, con una strategia che risultò essere a favore quasi completo e totale dell'orientale. Chiudere gli occhi e cercare di percepire il proprio avversario attraverso gli altri sensi la portò a bloccare e contrattaccare subito, finendo per ferire sempre di più il samurai di Vento, rendendo la sua fine più vicina.
Sapeva che quello scontro era ancora tutto da definire, per questo tentò ancora, un'ultima volta, la strada della diplomazia. Aveva resistito fino ad allora e si era presa dei meriti che il suo avversario non le stava riconoscendo. Era ora che lo facesse, che si rendesse conto con chi avesse a che fare. Lei non si sarebbe mai arresa, ma questa caratteristica, purtroppo, la accomunava tanto al Vento stesso il quale indomabile -proprio come la Minazuki- non accettò affatto la resa.

... Il Vento sta concentrando una enorme quantità di energia, fa' attenzione...

Lo vedo...

Il nemico si era chiuso all'interno di un campo di forza, possibilmente intoccabile. In ogni caso Anko -stupida forse, ma fedele ai propri principi- non intervenne mentre l'avversario appariva indifeso, sebbene ciò che egli stesse facendo l'avrebbe reso sicuramente più forte e letale. Non sarebbe stato da lei attaccare un uomo che non poteva difendersi, nemmeno il Vento che intanto proseguiva ad incanalare energia nella propria katana, sotto lo sguardo preoccupato ed attento della giapponese.

Non posso starmene qui a guardare!

Se il Vento aveva scelto di giocare sporco, lei avrebbe fatto altrettanto, attivando il potere insito del suo tatuaggio. Non avrebbe perso tempo a farne più di uno, le bastava semplicemente riuscire ad attivare l'ultimo, quello che la legava spiritualmente a suo nonno. In questo modo, avrebbe potuto ottenere parte della sua forza e della sua resistenza, riuscendo dunque a resistere di fronte ad un avversario diventato ancora più potente. Ma quando Anko tentò di attivare quel potere, scoprì con suo enorme sconcerto che dentro a quella dimensione -la propria- esso non funzionasse affatto.

Chikushou!
[C***o!]


Imprecò, probabilmente facendo immediatamente allarmare il Seal ma non potendo perdersi in spiegazioni sul perché ella si sentisse, in quel momento, atterrita e preoccupata. Il rituale di potenziamento del Vento era terminato e la sua katana era diventata ora una pericolosissima otachi, con una gittata maggiore, un filo molto più affilato e probabilmente una quantità di danni incrementata. Come le confermò anche lo stesso Uragano.

... Anko, una notizia cattiva ed una buona.

Quanto sono nella me**a?

La cattiva è che ricevere degli attacchi dal Vento adesso come adesso potrebbe risultarti ancora più fatale.

Kusokurae!
[Fa****o!]


La buona però è che il tuo nemico ha sacrificato molto per arrivare ad una simile potenza.
... Questo significa che si è indebolito nel corpo e quindi soggetto a soccombere presto se colpito a dovere.


Gli ficcherò quella f*****a otachi nel culo!

Si era di nuovo lasciata prendere dal suo spirito irrequieto e battagliero, perdendo di vista per qualche istante la concentrazione e la calma necessarie a combattere un nemico ancora più temibile. Questo atteggiamento costò caro alla Minazuki, perché quando il Vento si liberò dello schermo che lo proteggeva, partì subito all'attacco, cogliendo la giovane guerriera alla sprovvista.
Il primo attacco venne parato malamente, con il naginata che solo all'ultimo riuscì in parte a parare l'avanzata della lama, ma subendo un colpo che la ferì e la sbilanciò, portando a scoprirsi completamente l'addome.
Il secondo attacco fu il peggiore che Anko avesse subito in quello scontro. Scoperta e vulnerabile, l'avversario non le diede alcuna tregua, facendo roteare la lama a 360° gradi e procurandole un taglio netto poco sotto il seno, uno squarcio che Typhon poté osservare in diretta sotto i suoi occhi mentre il corpo addormentato della guerriera affogava lentamente in un lago di sangue.

Gh... gh... Ki...Kisama....!
HAAAAA!


Non avrebbe sopportato un altro affronto come quello. Velocissima, la Minazuki fermò il primo colpo a croce con la propria arma, riuscendo in questo modo ad evitare ulteriori danni che l'avrebbero indebolita ancora di più. Era ormai quasi al limite delle proprie forze, ma non poteva aspettare, non poteva fermarsi a ragionare su come agire. Il suo avversario si era tirato indietro, ma presentava segni evidenti di stanchezza e debolezza, esattamente come lei. E quando arrivò il secondo colpo a croce, questa volta non lo parò con il proprio naginata, ma si spostò di lato, veloce, proprio al fianco del suo avversario. La posizione del Vento, leggermente ricurva con l'otachi basso, le permise di cogliere l'occasione per attaccarlo a sua volta, ma questa volta con la parte piatta della sua lama. Fece anche ella un giro a 360°, ma in verticale, finendo per colpire la mano che il suo avversario utilizzava per impugnare l'arma e così fargli perdere la presa su di essa.
Tolto di mezzo l'otachi, il suo nemico sarebbe risultato più debole ad i suoi attacchi.

HAAAAA!

La mossa successiva fu quella di sferrargli un calcio all'altezza stomaco, spingendo l'avversario a piegarsi in due dal dolore, poi quello successivo ancora una botta forte in pieno viso con il manico del naginata, imprimendo tutta la forza ancora presente nelle sue braccia nel movimento che la portò a fare un mezzo giro sempre in verticale, col solo e unico scopo di colpire sotto il mento del samurai di Vento.
L'attacco finale sarebbe quello decisivo. L'ultimo colpo aveva allontanato l'avversario da lei di qualche passo, permettendole quindi di andare in carica con un affondo a due mani, colpendo il suo nemico -se fosse riuscita- allo stomaco. Non ebbe alcuna pietà Anko, continuando a spingere e ad affondare, anche solo di pochi passi, in un gioco forza stancante per lei, ma anche per il Vento che stava subendo quell'attacco da parte della guerriera.
Sarebbe bastata questa ennesima prova di forza a convincere il suo nemico ad arrendersi?

Spoiler:
Punti Spirito persi: 12

Punti Spirito rimanenti: 23

1° attacco: 19/d20 + 1 Bonus + 34 T/F= 54 (Danno: 25)

2° attacco: 13/d20 + 1 Bonus + 34 T/F= 48 (Danno: 25)

3° attacco:13/d20 + 1 Bonus + 34 T/F= 48 (Danno: 25)

4° attacco: 7/d20 + 1 Bonus + 34 T/F= 42 (Danno: 25)

Prova di forza finale: 1/d20 + 34 T/F= 35

Danni totali: 100
Avatar utente
Anko
Benedetta del Mana TriElementale
Benedetta del Mana TriElementale
 
Grado: 11
 
Messaggi: 96
Iscritto il: 29/10/2017, 20:08

Messaggioda Typhon » 01/02/2018, 0:41

... Non esiste domani...

Proprio così...


In quel preciso istante, sia lui che la donna si sentirono molto più legati, vincolati, in contatto e connessione.
Avevano tanto in comune e questo aveva contribuito a stabilire quasi subito un dialogo tra i loro spiriti eccellente.
Lui riusciva a percepire la determinazione della Minazuki e lei riusciva a farsi fomentare dalla fiducia dell'Uragano.
Il Vento si stava potenziando, stava diventando ancora più forte, ma per far ciò dovette sacrificare moltissimo.

Gli ficcherò quella f*****a otachi nel culo!

... E fagliela uscire dalla bocca, c***o.


Quello fu il loro ultimo scambio di battute, prima che l'avversario si mettesse ad attaccare con tutta la propria irruenza e violenza.
In quegli ultimi quattro colpi ci mise tutto se stesso ed il primo fu davvero molto potente, tanto da privare un secondo Anko della guardia.
Una perdita fatale, che si trasformò in un taglio perfetto e orizzontale lungo l'addome che le provocò un dolore spirituale immane.
Sul momento ella di certo non si soffermò sulle sensazioni, pensando a parare gli altri due fendenti, ma questo perché non si stava vedendo dall'esterno.

Porca p****na...

Lo disse senza comunicarglielo mentalmente, ad alta voce, guardando il corpo di lei cominciare a buttare fuori sangue.
I Monaci tentarono subito di spingerlo a completare il rituale in fretta e farla finita ma Typhon ordinò loro di fare silenzio.
Cominciò a riflettere febbrilmente sul da farsi, sentendo intanto Anko ancora impegnata nello scontro.
Forse stava per raggiungere il proprio scopo. Se avesse decretato lui la sconfitta del Vento, non se lo sarebbe mai perdonato e nemmeno lei a lui.

Versatele sull'addome dell'acqua gelata, così da rallentare il più possibile l'emorragia.
Poi cominciate a procurarmi tutte queste erbe che adesso vi dirò.
Mi servirà anche una dose massiccia di fasce, del miele e un serpente velenoso qualsiasi.
Cominciate a scrivere, allora...


Mentre quindi il Seal si preoccupava di approntare un soccorso efficace grazie alle proprie conoscenze, la Minazuki passava al contrattacco.
La botta di piatto della lama ebbe l'effetto desiderato e il Vento perse la Otachi, diventando quindi praticamente inoffensivo.
Poi quel calcio, così violento e veloce, lo fece piegare in avanti ed anche se per un secondo parve avere buoni riflessi, la donna ne ebbe di maggiori.
Il manico duro e spesso dell'arma portata dalla Minazuki impattò contro il viso del Samurai e prima che ella potesse sferrare l'ultimo attacco, egli cadde a terra.

... Cosa? ... Lo sento... La sua aura combattiva è svanita... Ce l'hai fatta!

Infatti, l'ultima parte rimasta ancora oscura intorno al corpo del Vento, si esaurì ed egli divenne completamente avvolto dall'aura purificata.
Ma non solo, il suo corpo esplose proprio come accaduto per il Fuoco e immediatamente una fiamma argentata si andò ad aggiungere a quella dell'altro nemico sconfitto.
Il portone principale del dojo aveva quindi entrambe le fiaccole accese ed infatti lentamente si aprì.
Ella non doveva fare nient'altro se non attraversarlo per uscire e doveva anche farlo alla svelta prima di morire.

La schegge dentro al tuo corpo si stanno estraendo da sole, Anko!

Quella era la riprova che i due Elementi l'avevano accolta completamente, sentendosi sconfitti e quindi trovando lei degna di loro.
Non appena la Minazuki attraversò il portone, nella grande stanza dei rituali speciali, dove tanto tempo fa aveva ottenuto il titolo di "Guerriera", ritrovò Fuoco e Vento.
Non erano affatto ostili, anzi, le fecero un inchino rispettoso e solenne, poi si tramutarono nuovamente in luci sfavillanti, schizzando verso il centro del petto della donna.
Sembrava tutto perfetto, tutto andato per il meglio, ma di sicuro ella non aveva idea di come fosse la sua situazione all'esterno, nel mondo reale.
D'un tratto infatti le pareti del palazzo ed il pavimento cominciarono a tremare, come se ci fosse un terremoto.
Uscire in fretta rappresentò sul momento l'unica soluzione plausibile, ma quando ella attraversò nuovamente le porte, non vide più il paesaggio precedente.
Una luce intensa bianca, poi il viso di Typhon che la fissava preoccupato dall'alto, ma immediatamente dopo il buio più completo... Ed il sonno obbligatorio.

È svenuta, ma ce l'ha fatta.
Non c'è un attimo da perdere, mi avete portato tutto?
D'accordo, gettate l'acqua fredda, effettuate un incantesimo di guarigione standard, io preparo l'impasto erbologico.
Tu, chiedi al serpente di concederci un po' del suo veleno e mettilo dentro una di queste fiale, fino all'orlo.


La sua esperienza e bravura in quel campo era superata solamente da quella della Capo Gilda, quindi la Minazuki poteva stare tranquilla.
Di sicuro le sarebbero servite cure mediche più "importanti", ma Typhon l'avrebbe salvata e resa in grado di andarsene di lì con le proprie gambe.
L'operazione di cura durò circa quaranta minuti, ma ci vollero in tutto quattro ore prima che Anko potesse finalmente riaprire gli occhi.
Quando lo fece, poté sentire distintamente i vari bendaggi sul corpo, la pastura erbologica a contatto con la pelle sotto di essi e una tenue debolezza.

... Come ti senti?

La voce di Typhon la raggiunse quasi subito. Appoggiato seduto addosso ad un albero vicino, l'aveva vegliata per tutto il tempo.

Li percepisco, sai?
Il Vento, il Fuoco ed anche la Terra.
Ma sono ancora dispersi nel tuo Spirito senza una Guida.
Per completare il loro assorbimento servirà il mio intervento.


Si avvicinò a lei e si mise seduto ad un metro circa di distanza, guardandola negli occhi con serietà, ma anche un leggero sorriso.

Credo proprio sia venuto il momento di spiegarti qualche cosa...

ALTRI 15 MINUTI PIÙ TARDI


... Quindi in sostanza difendiamo l'Equilibrio, che ora sai chiamarsi Conflux.
Essere Benedetta dal Mana non ti vincolerà come per un Gildato, avrai anche meno "doveri" di un Semi Gildato.
Ma sarai ugualmente una risorsa importante in casi estremi di emergenza e gli Elementi che ti sei conquistata ti forniranno supporto e aiuto in tutto, nella vita.
... Quelli che ti sei conquistata e quello che invece mi hai bellamente rubato, ahahah.


Rubato forse era una parola grossa, ma tanto ormai le aveva illustrato cosa fosse successo e del fatto che lei si fosse impossessata di un po' di Terra in automatico.
Ne aveva sentito la necessità, il suo Spirito, quindi aveva attinto dalla riserva del ragazzo per creare un ulteriore barriera di difesa e rendersi più capace di affrontare le difficoltà.
Typhon era contento di esserle stato di aiuto in quel modo. Certo, gli faceva strano pensare che lei fosse diventata una specie di sua copia in miniatura, ma uno strano bello.
Adesso però si arrivava alla domanda cruciale, ovvero perché lui avrebbe potuto aiutarla ad incanalare quegli Elementi? Era forse il capo Gilda.

No, no, affatto... Io sono il Consigliere, ma ho una particolarità che non ha nemmeno il Capo Gilda in persona.

Voi avete di fronte il più alto esponente dell'Elemento Vento esistente tra tutti i Gildati, Minazuki-san.

Il Monaco Priore si fece avanti, avendo ascoltato la conversazione, facendo nascere un sorriso leggero sul Seal.

D'accordo, Confratello, ma non c'è bisogno di essere così solenni, d'accordo?

Invece io penso proprio di sì, Harikēn-sama.

Scosse il capo, Typhon, quando l'uomo lo chiamò col proprio appellativo giapponese di fronte alla Minazuki.

... Ah, a proposito, la tua arma è completamente riparata.
I due frammenti metallici entrati nel tuo corpo, una volta usciti fuori, si sono congiunti sulla lama del Naginata.
Prima che si completasse il processo di ricostruzione, ho chiesto personalmente al Monaco Priore di purificare la l'arma nelle acqua smeraldine del tempio.
Queste acque scorrono direttamente sotto l'Oracolo di Smeraldo e sono intrise dell'energia della Terra.


Quando un altro monaco arrivò lì, consegnando l'arma alla Minazuki, ella avrebbe subito notato come fosse cambiata.
La forma era uguale, ma era indubbio quanto la lama fosse diventata più solida, lucida, affilata, letale, con riflessi rossi, verdi e argentati.
Inoltre le sembrava fosse anche più leggera, maneggevole, quasi come se fosse divenuta una estensione perfetta del proprio corpo.
Era quello che significava avere un oggetto dotato del benestare degli Elementi.

La mia spada non si è scheggiata minimamente contro lo Spettro Vendicativo perché sacra.
La tua non si può considerare sacra, ma comunque benedetta, per questo motivo ora se si scontrasse nuovamente con lo Spettro, non soccomberebbe.
Il Fuoco, il Vento e la Terra albergano in lei e ti affiancheranno sempre, in ogni battaglia.
Qualora dovessi ritrovarti con qualche danno massiccio, perché potrebbe capitare, torna qui al Tempio, i monaci sapranno come ripararla.


Sia il Priore che l'altro fecero un inchino gentile verso di lei, intanto tornata in piedi probabilmente, stabile ma ancora un po' debole.

Credo che tu debba andare ugualmente in un ospedale per delle cure più mirate e complete.
Ma con gli impacchi che ti ho applicato non avrai problemi a smaterializzarti e compiere i gesti più semplici, come le magie.
Prima di lasciarti andare però, c'è qualcosa che mi resta da fare, avvicinati...
... Stai per renderti conto cosa significhi essere a contatto con il Mana e con il Conflux.


Attese che la Minazuki si avvicinasse di più e quando gli fu possibile, Typhon le posò la mano al centro del petto.
Niente di sessuale, naturalmente, ma doveva per forza posare il palmo lì, era la prassi.
Chiuse gli occhi, si concentrò. Era la prima volta che faceva una cosa del genere, ma non doveva essere tanto diversa dal solito.
Individuò facilmente sia il Vento, che il Fuoco, che la Terra, agitati e alla rinfusa, quindi li imbrigliò e diede loro energia pura e rigogliosa.
Anko avrebbe potuto percepire distintamente quegli Elementi prendere finalmente vera vita in lei, i primi due con una intensità leggermente maggiore.
Ma d'altronde quelli se li era conquistati, lottando e morendo quasi, quindi era giusto che si presentassero come i più preziosi e determinanti.
La Terra sarebbe servita come Elemento per contenerli ed ogni tanto attenuarli, una sorta di protezione contro le eccessive esosità dei due fratelli scapestrati.

... Fatto, li ho stabilizzati, da questo momento in poi sei la prima Benedetta del Mana con tre Elementi, Anko Minazuki.

Lo affermò fiero, lo affermò felice, non sapendo minimamente che avendo lei una percentuale così simile ad un SemiGildato, lo avrebbe visto da subito diversamente.
Se prima ne riconosceva semplicemente il titolo onorifico tra i Gildati, essere stata "creata" da lui lo metteva un gradino ancora più in su, tra rispetto e stima, oltre che importanza.
Typhon non immaginava si verificasse una cosa simile, essendo lei Benedetta, ma appunto, non era una Benedetta come tante altre, quindi ci poteva stare.
Da quel momento in poi, la vita della donna avrebbe subito un piccolo cambio, in meglio, accompagnato da una nuova consapevolezza del mondo e dei segreti della magia.

È stato un vero piacere conoscerti.
Qualora dovessi avere bisogno di me, potrai trovarmi alle serre della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dal Lunedì al Giovedì.
Tra l'altro, quando ti sarai rimessa, non mi dispiacerebbe cimentarmi in uno scontro...
... Ma non credere che ti andrà liscia come nell'altra dimensione, mh?


Occhiolino, sorriso affabile, espressione spavalda ma assolutamente ironica.

NOTE

AFFINITÀ AGLI ELEMENTI

Vento = 5%
Fuoco = 5%
Terra = 4%

Totale Affinità Elementale = 14%

Anko può decidere, ogni qual volta sentirà Fuoco e Vento più agitati, di sfruttare un 2% di Terra da una parte e dall'altra per mitigarli.
Questo ne ridurrà l'influsso, pur non potendolo annullare completamente.

Il danno della Naginata resta invariato, ma adesso l'arma è più solida ma anche maneggevole.
Quando combatte con essa, Anko riceve un bonus di +1 alle prove di T/F per utilizzarla ed attaccare.

Inoltre, adesso l'arma risulta, per tutti coloro che la impugnano al di fuori della Minazuki, il quadruplo del suo peso.
Se sottratta a lei tramite furto e quindi appropriazione illecita, essa si smaterializzerà per tornare dalla proprietaria dopo 96 ore.
Il suo legame con Anko, essendo rafforzato spiritualmente dagli Elementi, fa sì che chiunque riceva un malus di -4 alle prove per disarmarla.
Avatar utente
Typhon
Terran Huracanum
Terran Huracanum
 
Grado: 11+
 
Messaggi: 356
Iscritto il: 11/11/2011, 22:21

Messaggioda Anko » 08/02/2018, 17:47

Lo scontro sarebbe durato fino a quando la Minazuki avesse avuto le forze necessarie a sollevare la propria arma e colpire l'avversario. La Terra, che l'aveva aiutata brevemente a ritrovare il proprio equilibrio, non aveva potuto fare nulla per contenere la furia e il desiderio di vittoria di Anko. Sconfiggere il nemico grazie unicamente ai propri sforzi era l'obiettivo che la giapponese aveva esclusivamente in testa. Era testarda ed estremamente orgogliosa: difficilmente sarebbe riuscita ad accettare una sconfitta o una vittoria per mano ed opera di qualcun'altro. Ma Typhon la capiva. Typhon comprendeva perfettamente il suo modo di essere e di fare. Erano anime affini e per questo funzionavano bene, messi insieme, collaborando lui dall'esterno, lei dall'interno.
Il Seal non perse tempo e cercò di prendersi cura del corpo della Minazuki, mentre questa proseguiva a lottare, ignorando le ferite fino a quando non avesse sconfitto il Vento. Gli ultimi due attacchi, per sua fortuna, riuscirono nell'intento. Quando Anko sferrò quel colpo con il manico del naginata, colpendo in faccia l'avversario, questo crollò in ginocchio, esplodendo esattamente come l'alleato di Fuoco poco prima, andando ad illuminare l'altra lanterna rimasta all'esterno del portone. La Minazuki respirò piano, cercando di riprendere fiato. Era accaduto tutto così in fretta, che la sua mente -o quel che era- faceva fatica a capacitarsi di quanto accaduto. Poi la voce di Typhon la raggiunse e lei finalmente riuscì a realizzare che la battaglia era stata vinta.
Grazie alle sue sole forze.

... Ce l'hai fatta!

Ce l'ho fatta...
Seal-san!
CE L'HO FATTA!


Esclamò, entusiasta, felice, condividendo la propria gioia con l'Uragano. Non sarebbe stato possibile fare altrimenti, in quanto la connessione fra di loro ancora sussisteva, almeno fino a quando Anko non si fosse decisa ad uscire da quella dimensione spirituale. Si diresse verso il grande portone che si apriva all'interno della sala dei rituali, un luogo legato ad uno dei momenti più importanti della propria vita. Ci sarebbe stato tempo per festeggiare, tempo per esultare ancora. Adesso doveva muoversi ed uscire da lì, perché pur non sanguinando, il suo corpo fisico invece era ridotto allo stremo delle sue forze. Una volta varcata la soglia, la guerriera giapponese guardò Vento e Fuoco, di nuovo in forma umana, di nuovo reali, ma questa volta con un atteggiamento totalmente diverso da quello dimostrato in precedenza.
Lei li fissò, fiera, e loro si inginocchiarono in segno di rispetto e totale accettazione. Poi, uno alla volta, divennero delle sfere luminose che andarono a collocarsi al centro del petto della Minazuki, diventando parte del suo Spirito. Ed in quel momento un violento terremoto si scatenò all'interno di quella dimensione, facendo tremare i muri intorno alla giovane donna.

C***O!!!

Imprecò mentre si dirigeva correndo verso il portone. Cercava di comunicare con Typhon, chiedendogli cosa stesse accadendo mentre lei puntava verso l'uscita da quel luogo, diventato ormai pericoloso e mortale. E se qualcosa fosse andato storto, senza saperlo? Non c'era che un modo per scoprirlo: fuggire via, prima di rimanere per sempre intrappolata lì dentro. Superò in fretta il portone di legno, ma una volta uscita una fortissima luce bianca la investì, al punto tale che fu costretta a chiudere gli occhi per non rimanerne accecata. Poi, quando li riaprì, vide davanti a sé il volto preoccupato dell'Uragano, che la guardava chiamandola.

Seal... sa...

Svenne prima di riuscire a completare la frase. E rimase in quello stato per lunghissimo tempo ancora, fino a quando il suo corpo non riprese un po' di forze.

4時間後


Quando riaprì gli occhi, ci mise un po' a rendersi conto di dove si trovasse. Sentiva i passeri cinguettare intorno a sé, sentiva l'odore della terra e delle piante ed i raggi del sole le illuminavano il viso, forzandola a sbattere più volte le palpebre. Era pomeriggio inoltrato ormai, ma quel pensiero non sovvenne ancora alla Minazuki, che invece cercava di muovere la testa ed il corpo, sentendo fitte di dolore un po' ovunque. Poi, la voce dell'Uragano la raggiunse, accendendo immediatamente la consapevolezza in lei di quanto era accaduto.

... Come ti senti?

Seal-san!
Dove mi trovo?
Che cosa è successo?


Parlò in giapponese, convinta che lui l'avrebbe capita come accaduto nella dimensione spirituale. Tuttavia il legame che si era creato in quell'occasione ormai era svanito e l'espressione perplessa sul volto di Typhon le fece comprendere che l'altro non poteva più comunicare con lei come fatto prima.
Si mise seduta, con fatica, sentendo i bendaggi e gli impasti sul proprio corpo. Doveva essere ridotta davvero male per sentire quel contatto un po' ovunque sul proprio corpo. Questo era un male, perché avrebbe rallentato il suo piano di combattere contro l'Amakura.

Li percepisco, sai?
Il Vento, il Fuoco ed anche la Terra.
Ma sono ancora dispersi nel tuo Spirito senza una Guida.
Per completare il loro assorbimento servirà il mio intervento.


Io... Non capisco...
Che cosa mi è successo?


Chiese, questa volta in inglese, parlando piano così che l'altro potesse comprenderla. Typhon si sedette vicino a lei, fissandola negli occhi sereno ma anche serio in volto. La Minazuki ricambiò quello sguardo, ancora un po' spaesata, ma pronta ad ascoltare ciò che il Terran aveva da dirle.

Credo proprio sia venuto il momento di spiegarti qualche cosa...

Fu costretta a chiedergli di ripetere le cose almeno due, tre volte, per esser sicura di aver compreso ciò che egli le stesse dicendo. Eppure, nonostante la conferma da parte dell'Uragano di non aver sbagliato, Anko continuava dentro di sé a sentire dei dubbi, a non riuscire a capacitarsi che il discorso di Typhon fosse vero e reale. Gilde, Druidi, Conflux erano concetti che la sua mente assorbiva con fatica. Non era una cosa semplice incrementare di colpo la propria visione del mondo, ma lei -a differenza di molti altri gildati- aveva visto e combattuto proprio contro le forze di cui le aveva parlato il Seal. Fuoco e Vento l'avevano quasi uccisa, ma alla fine erano stati sconfitti e l'avevano accettata. La Terra invece era accorsa in suo aiuto spontaneamente, donandole la forza di resistere a quei continui attacchi. Appariva tutto ancora così confuso che Anko non se la sentì di parlare, limitandosi ad ascoltare la conclusione del discorso di Typhon, con lo sguardo fisso per terra, assorto nei propri pensieri.

... Quindi in sostanza difendiamo l'Equilibrio, che ora sai chiamarsi Conflux.
Essere Benedetta dal Mana non ti vincolerà come per un Gildato, avrai anche meno "doveri" di un Semi Gildato.
Ma sarai ugualmente una risorsa importante in casi estremi di emergenza e gli Elementi che ti sei conquistata ti forniranno supporto e aiuto in tutto, nella vita.
... Quelli che ti sei conquistata e quello che invece mi hai bellamente rubato, ahahah.


Gomenasai, Seal-san.
Se avessi saputo che stessi rubando, non avrei mai accettato l'aiuto della Terra.


Non poteva inginocchiarsi e prostrarsi in segno di scuse, perché le ferite le impedivano di compiere quei semplici movimenti, ma chinò il capo -dopo averlo rialzato- con il volto contrariato dall'aver commesso un simile atto nei confronti del giovane uomo. Pur avendo lui parlato in tono scherzoso, l'atteggiamento della Minazuki denotava il suo retaggio e tutta la serietà con cui lei prendeva ogni singolo istante della propria vita. Era solenne nei modi di fare, il più delle volte rigida, nascondendo però dentro di sé il proprio animo, fatto ormai di Fuoco e Vento.

Perché Seal-san può aiutarmi?
Mi trovo di fronte al.. Capo-Gilda?


Domanda legittima, d'altronde Typhon aveva parlato molto di queste figure che guidavano ognuna le tre Gilde, persone potenti e importanti da ciò che aveva capito la Minazuki.

No, no, affatto... Io sono il Consigliere, ma ho una particolarità che non ha nemmeno il Capo Gilda in persona.

Voi avete di fronte il più alto esponente dell'Elemento Vento esistente tra tutti i Gildati, Minazuki-san.

D'accordo, Confratello, ma non c'è bisogno di essere così solenni, d'accordo?

Invece io penso proprio di sì, Harikēn-sama.

Dalle parole pronunciate dal monaco, la guerriera si rese conto di aver da sempre mancato di rispetto al giovane uomo, appellandolo semplicemente con il -san. Un disonore tale che la spinse a fissare in volto seria e mortificata l'Uragano, facendo ciò che prima non era riuscita a fare nel chiedergli scusa: mettersi in ginocchio e chinarsi di fronte a lui, in segno di profondo rispetto per il suo rango all'interno della Gilda Terran.

Perdonate la mia ignoranza nell'essermi sempre rivolta a Voi come Seal-san.
Non sbaglierò più, è una promessa.


Troppo solenne, troppo assurdo vederla capace di portare tanto rispetto nei confronti di una persona che, al livello combattivo, era inferiore a lei. Un connubio strano lo spirito ed il carattere della Minazuki, che sapeva essere sfrontata, orgogliosa e superba e al tempo stesso era capace di inginocchiarsi senza alcuna esitazione di fronte a coloro che considerava superiori per status sociale. E lo stesso si poteva dire di Typhon, il quale era -da quel che aveva compreso- una persona molto in alto all'interno della Gilda. Pur non provando ancora il rispetto riverenziale che gli avrebbe dovuto, questo non le impedì di mostrarsi educata e formale nei suoi confronti.
Una cosa che un po' la straniva perché fino a qualche secondo prima lo aveva sentito molto vicino a sé, come un amico intimo e stretto. Poi le sovvenne il guizzo di eccitazione che il giovane uomo aveva avuto nei suoi confronti e di colpo le guance le divennero più rosee mentre gli elementi... Quelli ovviamente reagirono andando molto per la loro strada!

... Ah, a proposito, la tua arma è completamente riparata.

Com'è possibile?

I due frammenti metallici entrati nel tuo corpo, una volta usciti fuori, si sono congiunti sulla lama del Naginata.
Prima che si completasse il processo di ricostruzione, ho chiesto personalmente al Monaco Priore di purificare la l'arma nelle acqua smeraldine del tempio.
Queste acque scorrono direttamente sotto l'Oracolo di Smeraldo e sono intrise dell'energia della Terra.


Le venne consegnato il proprio Naginata, che ella prese lasciandosi sfuggire un sorriso. Esso era un'estensione di sé stessa, quasi più della propria bacchetta, e adesso come poteva notare era stata persino migliorata. Molto più lucida, molto più leggera, persino più affilata. Fissò rapita i riflessi rossi, argentei e verdi che di tanto in tanto si mostravano, quando un raggio di sole ne colpiva la lama. La osservò per alcuni secondi, poi rigirò l'arma e ne poggiò la punta del bastone alla collana che teneva appesa al collo. In quel momento essa regredì nella sua forma piccola, diventando un semplice ciondolo come tutti gli altri, pur essendo in realtà molto più speciale.

La mia spada non si è scheggiata minimamente contro lo Spettro Vendicativo perché sacra.
La tua non si può considerare sacra, ma comunque benedetta, per questo motivo ora se si scontrasse nuovamente con lo Spettro, non soccomberebbe.
Il Fuoco, il Vento e la Terra albergano in lei e ti affiancheranno sempre, in ogni battaglia.
Qualora dovessi ritrovarti con qualche danno massiccio, perché potrebbe capitare, torna qui al Tempio, i monaci sapranno come ripararla.


Aaaaah... Arigatougozaimasu.

Era giunto il momento di andare. Con fatica, Anko riuscì a rimettersi in piedi, sentendosi ancora molto debole rispetto alle proprie forze, ma in grado di camminare o, nel caso, di smaterializzarsi. Typhon però non aveva ancora finito con lei, anzi doveva compiere il passo più importante di tutti.

Credo che tu debba andare ugualmente in un ospedale per delle cure più mirate e complete.
Ma con gli impacchi che ti ho applicato non avrai problemi a smaterializzarti e compiere i gesti più semplici, come le magie.


Vi ringrazio...

Prima di lasciarti andare però, c'è qualcosa che mi resta da fare, avvicinati...

Cosa?

... Stai per renderti conto cosa significhi essere a contatto con il Mana e con il Conflux.

Si avvicinò, come le venne chiesto e il Seal le posò una mano sul petto. Quel contatto, pur non avendo alcuna mira, fece di nuovo arrossire la giapponese, che però rimase ferma, aspettando che si compiesse quello che presupponeva essere il miracolo. Typhon non ci mise molto. Sentì subito gli elementi della Minazuki sparsi alla rinfusa nel suo spirito e diede loro nuova energia e ordine, permettendo ad Anko di sentirli, di sentirne finalmente la potenza e la vita scorrerle dentro come se avessero sempre fatto parte di lei. Le uscì fuori un sospiro forte, mentre lo sguardo si faceva più attento, si spalancava di fonte alla figura dell'Uragano, l'uomo che l'aveva benedetta e verso cui sentiva ora tutto il rispetto che gli era dovuto.

Harikēn-sama....

... Fatto, li ho stabilizzati, da questo momento in poi sei la prima Benedetta del Mana con tre Elementi, Anko Minazuki.

Fuoco...

Immagine


... Vento...

Immagine


... E Terra...

Immagine


... Ora le appartenevano.
E l'impatto, pur essendo l'affinità molto bassa, fu ugualmente forte per una persona come lei, che non aveva mai provato una simile sensazione. Rimase totalmente scombussolata, sorpresa, meravigliata, girando su sé stessa e guardandosi intorno con una consapevolezza totalmente differente. Ogni refolo di vento che le accarezzava i capelli, ogni fronda d'albero che si muoveva, persino il calore di un raggio di sole pareva molto più intenso e più vivo. Tutto veniva amplificato perché era la prima volta per lei. Col tempo avrebbe sentito il giusto, ciò che corrispondeva alla percentuale presente nel proprio spirito.
Ma questo non avrebbe minimamente intaccato il legame che adesso la univa profondamente a Typhon, un legame che la spingeva a comportarsi ancora di più come una sottoposta nei suoi confronti.

È stato un vero piacere conoscerti.

Per me un vero onore.

Qualora dovessi avere bisogno di me, potrai trovarmi alle serre della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dal Lunedì al Giovedì.

Vi ringrazio per aver condiviso questa informazione.
Sarà mia premura venirvi a trovare, di tanto in tanto.


Tra l'altro, quando ti sarai rimessa, non mi dispiacerebbe cimentarmi in uno scontro...
... Ma non credere che ti andrà liscia come nell'altra dimensione, mh?


Alzò lo sguardo, stupita da quel modo di fare tanto amichevole con lei. Ed un sorriso un po' stronzo e spavaldo le venne su alle labbra, pur non volendo essere troppo irrispettosa nei suoi confronti.

Sarà interessante vedere Harikēn-sama in uno scontro diretto con la sottoscritta.
... Vedrò di non sottovalutarvi, a patto che Voi vi alleniate seriamente per fronteggiarmi.
Perché non ho nessuna intenzione di risparmiarmi.


Un inchino solenne, con ancora quel sorriso battagliero, poi le loro strade si separarono. Non avrebbe potuto raggiungerlo per molto tempo, avendo dei doveri da compiere e portare a termine. Non poteva andare in un ospedale qualunque, avrebbero fatto troppe domande. Nemmeno tornare a casa però sarebbe stato l'ideale, perché il nonno e la famiglia l'avrebbero messa sotto torchio per sapere che cosa fosse successo. L'unica soluzione fu chiedere asilo ai monaci e un aiuto da parte loro.

Venerabile monaco, potrei approfittare ancora un po' della vostra ospitalità e chiedervi l'indirizzo di un MagiDottore discreto e che si pone poche domande?
Sarei molto nei guai se tornassi a casa in questo stato...


終わり
Avatar utente
Anko
Benedetta del Mana TriElementale
Benedetta del Mana TriElementale
 
Grado: 11
 
Messaggi: 96
Iscritto il: 29/10/2017, 20:08

Messaggioda Anko » 21/02/2018, 16:14

2114年 01月 04日
Tempio Boschivo Ancestrale
Foresta nella Prefettura di Yamagata
Regione di Tōhoku
Giappone
Ore 15 Minuti 04


L'acqua calda scorreva con un brivido piacevole sopra la pelle nuda della Minazuki. Immersa fino alla vita nella sorgente termale, la giovane guerriera non stava eseguendo un semplice bagno, ma una vera e propria purificazione attraverso l'acqua sacra del tempio, dove in passato aveva affrontato il proprio destino.
Typhon Seal l'aveva Benedetta in mezzo a quelle mura ed ella aveva preso l'accaduto come una rivelazione del Fato a compiere lì la sfida che aveva lanciato ad Itsuki Amakura, per poter diventare a tutti gli effetti la Guardia del Corpo di Kirie Kurosawa.
Gli aveva scritto un biglietto, una volta presa quella decisione, facendo presente al giovane uomo la sua decisione. Il Giappone era il luogo perfetto dove scontrarsi, quel tempio era un posto sacro, che avrebbe legittimato ancora di più la loro battaglia. Se tutto fosse andato bene, onore e gloria attendevano la Minazuki, che cercava di contenere i fratelli inquieti all'interno del proprio Spirito, attraverso l'azione mirata della Terra.

Ancora un'ora... E presto verrai sconfitto, Amakura!

Lo sguardo pareva scintillare di Fuoco e Vento, alimentando la sua competitività. Aveva terminato ormai di purificare il proprio corpo e, di conseguenza, anche il proprio Spirito, uscendo completamente nuda dall'acqua per asciugarsi e rivestirsi prima dell'incontro con Itsuki.
Aveva scelto di indossare il proprio completo da combattimento, quello che le era stato donato una volta diventata una vera e propria guerriera. Lo scontro avrebbe previsto l'utilizzo delle armi di famiglia ed eventualmente delle tecniche corpo a corpo, ma non la magia che poteva scaturire dalle loro bacchette.
Anko aveva chiuso la propria in un apposito contenitore, affidato poi ad uno dei monaci che avrebbe presenziato a quello scontro. Le avevano concesso quel favore, per il rispetto nutrito nei confronti del nonno di lei e forse anche perché incuriositi di vedere ancora una volta un Amakura ed un Minazuki scontrarsi.
Era dai tempi di Gohan Amakura che non vedevano le due famiglie in una battaglia ufficiale, ma questo la giovane donna lo ignorava, credendo -sbagliando- che il suo desiderio le fosse stato concesso per aver aiutato i monaci a liberare il loro tempio sacro dallo Spirito che aveva minacciato di distruggerlo.
I gesti con cui si vestì furono molto lenti, atti a calmare sé stessa. Non si limitò ad un semplice vestito rituale, mettendo anche delle protezioni, come se dovesse andare in battaglia. Sulle braccia e sulle gambe presentava infatti delle fasce nere, così come su parte del petto, a proteggere la zona del seno, più delicata in una donna. Il resto del suo vestiario presentava delle decorazioni di pregiata fattura, dorate, argentee e con qualche colore qua e là. Anko non aveva bisogno di guardarsi allo specchio, ma il suo riflesso sulla superficie riflettente venne ugualmente intercettato dal suo occhio, che così poté osservarsi prima di dirigersi verso la sala da combattimento.

Immagine


Non avrai scampo...

Immagine


Il Vento accarezzava dolcemente i suoi capelli lunghi, ma la Minazuki intercettò subito quel fattore come un fastidio, prendendo un elastico e legandoseli in una coda alta. Doveva combattere, non certo apparire più appetibile all'uomo che stava per affrontare.
Quando l'ora scandì che si stavano per avvicinare le quattro, la giovane donna uscì fuori dalle stanze adibite alla sua vestizione, volgendosi verso il luogo dove il mese precedente aveva combattuto insieme all'Uragano. Si domandava come stesse il Terran, se di tanto in tanto pensava a lei e si domandava a sua volta come le andassero le cose. Una volta conclusa la sfida, decise, sarebbe andata a trovarlo, per ringraziarlo ancora una volta dell'aiuto che le aveva fornito in quella vicenda.
Una volta arrivata al centro dell'arena, Anko si mise seduta per terra, con le gambe incrociate e la propria arma, il naginata, stesa a terra di fronte a lei. Si chiuse in una sorta di concentrazione interiore, in attesa che Itsuki arrivasse -puntuale- al luogo dell'appuntamento. Un monaco si sarebbe occupato di presenziare allo scontro e fare da giudice, dunque non le restava altro da fare che attendere l'arrivo dell'Amakura. Grazie al suo stato di profonda concentrazione, non si rese conto del tempo che passava e che la lancetta dei minuti segnava ormai già le sedici e un quarto...

Minazuki-san...

Mh...?
Cosa succede?
Amakura è arrivato?


No Minazuki-san, ma è stato consegnato questo biglietto da parte sua circa due minuti fa.
È per lei...


Anko ringraziò il monaco con un cenno del capo, aprendo il bigliettino scritto a mano da Itsuki e recanti delle scuse per non poter essere lì in tempo per l'orario dell'appuntamento. Sembrava che questioni di lavoro avessero trattenuto l'uomo e dunque chiedeva gentilmente di aspettarlo, fino a quando non fosse riuscito a liberarsi.
Peccato che quel patetico bigliettino venne scambiato dalla Minazuki come un modo per guadagnare tempo, evitando l'inevitabile scontro con lei. Una dimostrazione di vigliaccheria, insomma, ma prima di andare in escandescenze Anko volle concedergli il beneficio del dubbio. Lo avrebbe atteso lì, ferma ed immobile, perché prima o poi si sarebbe dovuto presentare se non avesse voluto macchiare il proprio nome del fango della codardia. Un disonore tale che avrebbe minato per sempre il nome della sua famiglia.
Avatar utente
Anko
Benedetta del Mana TriElementale
Benedetta del Mana TriElementale
 
Grado: 11
 
Messaggi: 96
Iscritto il: 29/10/2017, 20:08

Messaggioda Itsuki » 21/02/2018, 19:17

04 Gennaio 2114
Filiale della "Cat & Fox Recording Studio"
Houston - Texas - Quartiere Magico
Ore 14:44


In altre parole è proprio una sfida ufficiale seria seria?

Sfida ufficiale... Che frase altisonante!
Mi ha chiesto di misurarci in uno scontro arbitrato, ecco tutto...
... Forse vuole vedere il proprio livello effettivo di combattimento e preferisce che ci sia qualcuno a monitorare.


E non posso venire con te?

Ma scherzi, Kisuke?
Che figura da maleducato ci farei?
Mica mi ha detto che sono ammessi spettatori...
Quando ci vedremo, Sabato sera, ti racconto tutto!


Ok, ma mi raccomando: anche i minimi dettagli!

Aveva fatto pausa pranzo con il migliore amico, quel pomeriggio, ma solo perché al Danma era stato commissionato un lavoro fuori piazza.
Parecchio fuori piazza a dire il vero, considerando il fatto che normalmente si trovasse dall'altra parte del mondo magico.
Comunque aveva incassato una somma di denaro consistente, quindi meglio così, poteva mettere da parte più denaro per San Valentino.
No, nessuna fidanzata... La sorella! Già, visto che lei non aveva fidanzati e lui le moriva segretamente dietro, faceva la figura del fratellino tenero e adorabile.
Quell'anno voleva prenderle qualcosa di sensazionale, ma gli servivano le finanze, finanze alle quali non aveva accesso proprio facilmente.
Ecco quindi il motivo dell'aver accettato un lavoro così tanto fuori mano, ma ne era valsa la pena, assolutamente.
Per quanto riguardava l'Amakura invece, beh, quello sarebbe stato un pomeriggio molto movimentato e soprattutto diverso dal solito.

C'è una posta in gioco?

E per quale motivo?

Che ne so...

Naaaaa, ci si batte per divertirsi, tenersi in allenamento, ecco tutto!

Se Itsuki avesse saputo quanto per la Minazuki quello fosse un incontro serio e vitale, avrebbe cambiato di sicuro atteggiamento... O forse no?
Beh, fatto stava che doveva anche muoversi, considerando il fuso orario e l'arrivo fino a lì. Aveva deciso anche di arrivarci in parte a piedi.
In tal modo si sarebbe riscaldato i muscoli senza esercizi sul posto, in maniera più spontanea e naturale, oltre a prendere un bel po' d'aria fresca.
Oh sì, un po' di arti marziali ad alto livello tecnico ogni tanto facevano proprio al caso suo.

Fujiko che dice?

Alle volte sembri avere quasi paura di pronunciare il suo nome, ahahah!

"Quasi paura"?
Quella donna è l'unico Ghiaccio che sarebbe in grado di raggelarmi!
Penso proprio che non mi perdonerà mai...
... E dire che speravo di riconquistare un po' di simpatia con quel calendario regalatole l'anno scorso!


Guarda, da quello che so, mia sorella stava per ridurlo in brandelli, ma la sua migliore amica l'ha salvato mettendoselo in camera!

... Uhm, beh, almeno qualcuna ha apprezzato, meglio che niente!

Passarla proprio a trovare no, eh?

Lo sai, Kisuke, con tua sorella è tutto molto complesso, chissà, forse un giorno...

Forse un giorno avrebbe fatto un salto da lei per salutarla, raccontarle tutta la questione per filo e per segno eccetera eccetera.
Ma Itsuki su certe cose preferiva andare con i propri tempi, per carità, lunghissimi, ma utili al fine di prepararsi un minimo di discorso.
Andare lì senza la dovuta attenzione avrebbe significato solo farsi fustigare, mettendo una ulteriore parola "Fine" al loro rapporto.
Mandò giù l'ultimo boccone di sandwich e di seguito il mezzo bicchiere rimasto di Diet Coke, mettendosi in piedi.

Ok amico mio, adesso devo proprio salutarti oppure arriverò in...

Mister Amakura!

Una ragazza, entrando nella saletta relax dello studio di registrazione, richiamò l'attenzione del nippo-italiano.

Che succede Judith, qualche problema?

Pare che dovrà fare un altro piccolo turno, disposizioni dell'artista...

Ma... Come mai?

Le hanno programmato a sorpresa un servizio fotografico per domani mattina, quindi desidera recuperare adesso.

Itsuki annuì lento, sospirando poi leggermente infastidito per quel contrattempo non previsto.

Quando la cantante chiama...

Eh, io devo rispondere...
Per carità, mica mi dà fastidio, ci sono abituato, ma oggi proprio non ci voleva...
... Senti, fammi una cortesia: se ti dò un biglietto da consegnare al Monastero da parte mia, potresti recapitarlo?
Tanto la riconoscerai subito dall'espressione da perenne pre ciclo!


Non c'è pericolo che mi uccida, vero?

Relax, Kisuke, è un ritardo, mica le dò buca!

L'amico assunse una faccia come a dire "Sarà", annuendo ed acconsentendo quindi a fare quel favore all'Amakura, prendendo il biglietto.
Una volta uscito di lì, si diresse verso il Monastero in Giappone, passando per una MetroPolvere convenzionata con la città di Kyoto.
Arrivato sul posto (naturalmente non a piedi, non essendo matto come Itsuki), individuò subito da lontano la figura di Anko, seduta in meditazione.
Ad essere sinceri, rimase qualche secondo imbambolato a fissarla.

Ahpperò... Con una del genere saprei io che allenamenti fare... Intensi... E continui...

Posso aiutarvi, onorevole ragazzo?

Eh?
Cosa?
Ah beh ecco, dunque...
... Dovrei consegnare un biglietto a quella donna laggiù!


Al momento, Minazuki-san è in meditazione, non può e non vuole essere disturbata.
Lasci a me il biglietto, non appena sarà in semplice fase di respirazione, provvederò a recapitarglielo.


Oh... Ok... Va bene allora... Conto su di voi!

Lanciò un'altra occhiata verso la combattente, deglutendo sinceramente colpito, per poi allontanarsi.
Il Monaco Priore quindi diede il biglietto alla Minazuki, ergo non le rimaneva che attendere e aspettare l'arrivo dello sfidante, anzi, sfidato.
Trascorsero altri quaranta minuti prima che la figura dell'Amakura si affacciasse all'inizio della scalinata del Monastero.
Non era sudato, quello no, ma i muscoli erano tutti in tensione, segno che aveva corso fino a lì da una lunga distanza.

Uff...
Era da tempo che non facevo una simile scorpacciata di aria pura!
Anko ha scelto proprio il posto migliore, dovrò farle i miei complimenti!
Oltre a scusarmi del ritardo, si intende...


Immagine

Il Fuoco nel suo Spirito lo manteneva abbastanza al riparo dalle basse temperatura così da poter usare un outfit leggero pur essendo comunque Gennaio.
A parte la maglia elasticizzata sportiva, l'Amakura indossava dei pantaloni stretti da tutta neri e delle scarpe da ginnastica rosse e nere.
La donna aveva parlato anche di eventuale scontro armato, oltre che marziale, per questo indossava anche una cinta sportiva con delle tasche in cuoio.
In una di esse stava la propria arma, adeguatamente rimpicciolita così da risultare non ingombrante.

Ehilà, carissimo!

Amakura-sama, è sempre un immenso piacere rivedervi!

Anche per me Priore.
Cercherò di passare più spesso, lo prometto!
Bene, dove sta la mia avversaria?
Immagino non ci sia tempo da perdere!


Al piazzale della Pace, Amakura-sama.

Con il pollice alto, Itsuki ringraziò il Monaco Terran che ovviamente si era rivolto a lui con l'appellativo onorifico superiore.
Nella Gilda Ignis l'Amakura era tra i più famosi e conosciuti, anche se solo di nome, perché di persona ben pochi sapevano chi fosse con esattezza.
Giunto nei pressi della piazzola aperta, Itsuki notò all'istante Anko, intenta ancora a meditare, forse contenendo la rabbia.
Difatti, non appena ella colse la sua presenza, non ci fu proprio verso di salutarla col sorriso.

Ehi, ehi, calma, non hai ricevuto il messaggio?!

Possibile che Kisuke se ne fosse fregato? Naaaaa, impossibile!

Ah ecco, allora perché tutto questo nervoso?
Mi dispiace, dico davvero, ma il lavoro è lavoro, mi licenziano se non sto alle regole!
Comunque ora sono qui, quindi quando vuoi possiamo iniziare!
... Mh? Ah no no, combatto così, mi trovo comodo, ma pure tu caspita se fai effetto, sembri una guerriera dei vecchi tempi!


E pensare che voleva fosse una sorta di complimento.

... Facciamo che andare alla Sala, ok?

Per la miseria, che caratterino...

Nemmeno cinque minuti dopo, ed entrambi i combattenti si trovavano nella Grande Sala chiusa, per la sfida effettivamente ufficiale.
Il Monaco Priore, assieme ad altri esaminatori, se ne stavano sullo spalto centrale, a metà tra la Minazuki e l'Amakura.
Itsuki li guardava di tanto in tanto un po' interrogativo, non pensando dovesse esserci addirittura una vera e propria giuria di stile.
Evidentemente per Anko era necessario che le cose venissero fatte bene.

Bene, allora dimmi qual è il regolamento, se ce n'è uno, così mi adeguerò!

Sarebbero partiti con o senza armi?
Sarebbe stato uno scontro a punti o a K.O.?
Il "Ring Out" era contemplato?
L'Ignis Vulcano era ansioso di scoprire tutti i dettagli.
Avatar utente
Itsuki
Ignis Vulcanus
Ignis Vulcanus
 
Grado: 14+
 
Messaggi: 60
Iscritto il: 03/09/2017, 18:44

Messaggioda Anko » 25/02/2018, 1:26

Bastardo... di... un Amakura...

Anko non era nata come una persona paziente. Aveva dovuto impararlo, per esigenze, perché così voleva il nonno e la disciplina in cui lei era stata addestrata. Ma il suo carattere si adattava male alla calma e alla pazienza, preferendo invece emozioni quali l'irascibilità, la predominanza sul prossimo e l'irrequietezza. Con il passare del tempo aveva imparato a dominare e controllare i propri istinti, ma le sue recenti esperienze avevano fatto venire a galla quei lati di lei così poco gestibili. Vento e Fuoco che ora risiedevano nel suo spirito alimentavano tutte le sensazioni negative possedute dalla Minazuki. Non sapeva, la guerriera, quanta influenza gli elementi potessero avere su di lei e sul suo comportamento, aspetti che purtroppo doveva scoprire sulla propria pelle. Sentiva solamente la rabbia crescere e la voglia di menare le mani, possibilmente addosso ad Itsuki. Un ritardo era già inaccettabile, ma un ritardo di quelle proporzioni addirittura inammissibile.
Se ne stava seduta per terra, tentando più e più volte con la meditazione a calmarsi, senza però riuscire a raggiungere alcun risultato. E quando finalmente l'Amakura si degnò di arrivare, la sua pazienza era già arrivata al limite, la sua rabbia aveva già rotto gli argini, rendendola ancora più stronza ed ancora più vogliosa di sconfiggerlo rispetto all'inizio. Insomma, un bagno all'interno della Sorgente della Purezza praticamente buttato nel cesso per colpa di uno stupido ritardo. Si alzò in piedi al rumore dei suoi passi, fissandolo inviperita e con la voglia di iniziare immediatamente l'incontro, magari con un bel calcio in faccia.

Ti sembra questo il modo di comportarsi, eh Amakura?

Niente -san per quell'uomo privo di onore e dignità. Non se lo meritava e non sentiva dentro di sé alcuna costrizione da Benedetta del Mana a portargli rispetto. Sentiva solamente che i suoi elementi -quelli più scapestrati- si erano agitati all'apparire di Itsuki, impedendole quindi di mantenere il suo solito autocontrollo.

Arrivare in ritardo ad una sfida ufficiale è da vigliacchi ba*****i!
È questo ciò che sei? Eh?


Ehi, ehi, calma, non hai ricevuto il messaggio?!

Sì l'ho ricevuto, e allora?

Ah ecco, allora perché tutto questo nervoso?

Sei anche stupido oltre che vigliacco?!

Mi dispiace, dico davvero, ma il lavoro è lavoro, mi licenziano se non sto alle regole!
Comunque ora sono qui, quindi quando vuoi possiamo iniziare!


... Non vai a cambiarti?

Per lei fu lecita la domanda. Anche perché era una sfida ufficiale, uno scontro dove avrebbero presenziato anche dei monaci come testimoni. L'abito da cerimonia era d'obbligo, almeno per una come Anko che viva ancora seguendo i dettami di un Giappone ormai estinto da secoli. Era così, però, che l'avevano cresciuta ed era in questo modo che lei si comportava, prendendo ogni cosa con molta serietà. A differenza dell'Ignis che appariva invece molto easy con la sua tenuta sportiva, tranquillo e per nulla turbato o preoccupato. Ma lo aveva compreso che dovevano battersi per ottenere il privilegio di seguire Kirie Kurosawa oppure no? A giudicare dal suo comportamento, la Minazuki iniziava ad avere qualche dubbio in merito.

... Mh? Ah no no, combatto così, mi trovo comodo, ma pure tu caspita se fai effetto, sembri una guerriera dei vecchi tempi!

E con questo che cosa vorresti insinuare?!

Fu subito pronta a prendere d'aceto. O forse era meglio dire a scaldarsi, considerando che il Vento alimentava più che bene il fratello iracondo. Aveva reagito in quel modo considerando l'osservazione dell'altro come un insulto ai suoi modi e al suo stile. Ma Itsuki, invece che rispondere, preferì spostarsi verso la Sala dove avrebbero combattuto, evitando di approfondire l'argomento. Anko gliela fece passare, anche perché era già tardi -per colpa sua!- e non voleva certo sprecare altro tempo prezioso. Fremeva dal desiderio di combattere e lo avrebbe fatto, avrebbe dimostrato al Vulcano che lei era molto meglio di lui. Si era allenata tanto, aveva superato enormi prove e sacrifici e finalmente, finalmente il suo merito le sarebbe stato riconosciuto una volta per tutte.

Bene, allora dimmi qual è il regolamento, se ce n'è uno, così mi adeguerò!

Sarà l'onorevole monaco Miroku a spiegare le regole della nostra sfida.
Avendole scelte io, dovrai acconsentire a tutte quante prima di iniziare lo scontro.
Puoi aggiungerne qualcuna, se vorrai, ed esse saranno valide ma solo se anche io sarò d'accordo.
Tutto chiaro?


Rispose, seria, corrucciata, dando poi il via al monaco di parlare con un cenno del capo. La parte "burocratica" sarebbe durata poco, ben presto avrebbe ottenuto ciò che stava desiderando da tempo.

Lo scontro si svolgerà utilizzando esclusivamente le arti marziali e/o l'arma in cui le due famiglie, Amakura e Minazuki, sono specializzate.
L'uso della bacchetta e della magia non sono consentite all'interno dello scontro.
Il combattimento si concluderà solamente quando uno dei due sfidanti verrà considerato incapace di proseguire.
Non è prevista la sconfitta per RING OUT.
Si inizierà senza armi, allo scoccare del gong, ed in seguito si potranno utilizzare le armi possedute dai due sfidanti.
Più precisamente, Minazuki-san utilizzerà il suo Naginata, mentre Amakura-sama i Nunchaku...


Sama?
Perché il monaco lo ha appellato con un titolo tanto onorifico?


Le era suonato strano ed anche parecchio fastidioso. Ma non poteva mettersi a protestare con Miroku per un simile divario sottolineato fra loro due. No, scelse di rimanere in silenzio, ma non per questo la rabbia non si accumulò ancora di più. Quando il monaco ebbe finito di parlare, chiedendo ad Itsuki se fosse completamente d'accordo con tutte le regole appena esposte, la Minazuki si mise al suo posto, allontanandosi dal proprio avversario di circa otto passi.
Aveva ritrovato in parte la propria calma, grazie anche all'azione della Terra che sapeva come contenere gli altri due elementi. Il primo passo da compiere era un rispettoso saluto nei confronti del proprio avversario, un inchino che Anko eseguì alla perfezione prima di mettersi nella postura iniziale da combattimento tipica del Karate Shotokan, quella in cui lei era una vera e propria maestra. Aspettava solamente il segnale del gong e non appena questo suonò, la giovane guerriera non perse altro tempo ed andò subito in attacco, dimostrando fin da subito uno stile estremamente aggressivo e pronto a buttarsi in mischia.

HA!
HA!
HA!
YAAAH!


Versi che uscivano fuori dalle sue labbra, corpo che si muoveva velocemente, sferrando una serie di quattro colpi letali: due pugni in sequenza verso il petto, una gomitata di schiena sul viso ed infine un calcio, che avrebbe dovuto colpire l'avversario direttamente sotto il mento, procurandogli uno stordimento tale da non riuscire a reagire per almeno due secondi buoni.

Immagine


Typhon non aveva avuto modo di ammirare la tecnica offensiva corpo a corpo della Minazuki, pericolosa tanto quanto il suo Naginata, per la serie di colpi che, se incassati, ponevano l'avversario in estrema difficoltà. Tuttavia Anko non poteva certo sperare che Itsuki fosse un avversario tanto facile da abbattere. Lo aveva visto all'opera con gli scagnozzi dei Kurosawa, ne aveva riconosciuto una tecnica eccelsa, da autentico combattente, come era suo nonno prima di lui. Il punto però era: quanto poteva essere forte l'uomo? Su quello la giovane guerriera riponeva tutta la sua fiducia.
Che anche se un Amakura, Itsuki non avrebbe mai potuto essere più forte di lei.

Spoiler:
1° attacco: 2/d20 + 34 T/F= 36 (Danno: 17)

2° attacco: 14/d20 + 34 T/F= 48 (Danno: 17)

3° attacco: 4/d20 + 34 T/F= 38 (Danno: 17)

4° attacco: 1/d20 + 34 T/F= 35 (Danno: 17)
Avatar utente
Anko
Benedetta del Mana TriElementale
Benedetta del Mana TriElementale
 
Grado: 11
 
Messaggi: 96
Iscritto il: 29/10/2017, 20:08

Messaggioda Itsuki » 25/02/2018, 18:38

Ti sembra questo il modo di comportarsi, eh Amakura?

Ah ma tranquilla, chiamami pure Itsuki!

Stava cercando di partire con il piede giusto, l'Ignis Vulcano, ma non poteva sapere che ormai fosse un intento impossibile.
La Minazuki, irritata per il ritardo ricevuto ad un appuntamento ufficiale, era andata su tutte le furie, scagliandosi indignata contro di lui.

Sei anche stupido oltre che vigliacco?!

Ehi vacci piano con gli insulti ok?
Mi dispiace, dico davvero, ma il lavoro è lavoro, mi licenziano se non sto alle regole!
Comunque ora sono qui, quindi quando vuoi possiamo iniziare!


Aveva una buona dose di pazienza, buona per essere uno con il Fuoco perennemente dentro lo Spirito.
Aveva capito quanto Anko fosse in un certo senso all'antica, quindi gliela stava facendo passare, però che diamine, un attacco verbale dietro l'altro.

... Mh? Ah no no, combatto così, mi trovo comodo, ma pure tu caspita se fai effetto, sembri una guerriera dei vecchi tempi!

E con questo che cosa vorresti insinuare?!

Ma tu la mattina fai colazione inzuppando il pane secco nell'aceto?!
... Intendevo dire che mi piace il tuo vestito, ti sta bene, basta, tutto qui!
Andiamo va', altrimenti mi sa che tra un po' ti metti a volermi gonfiare qui...


Scosse la testa, allontanandosi ed anticipandola verso il tempio, entrando all'interno, per poi muovere passo in direzione della Grande Sala Cerimoniale.
L'atmosfera faceva davvero tanto "Combattimento da Film", tranne per il fatto che l'Amakura fosse in tuta, ma va beh, tanto non doveva mica filmarli qualcuno.

Sarà l'onorevole monaco Miroku a spiegare le regole della nostra sfida.
Avendole scelte io, dovrai acconsentire a tutte quante prima di iniziare lo scontro.
Puoi aggiungerne qualcuna, se vorrai, ed esse saranno valide ma solo se anche io sarò d'accordo.
Tutto chiaro?


Ooooook!

Lui aveva recuperato piuttosto in fretta il sorriso e il buon umore, mentre l'altra pareva proprio non riuscire a sciogliersi un minimo.
Tra l'altro, non sapeva nemmeno quale tipo di stile prediligesse: forse avrebbe dovuto chiederglielo.
Se non ricordava male, però, i Minazuki erano Maestri dello Shotokan Karate, quindi era probabile che la donna eccellesse in quello.
Ascoltò con attenzione le parole del Monaco, annuendo di tanto in tanto e memorizzando tutto in fretta.
Niente magia, quindi, ma solo mani nude ed armi.

Mi sta bene tutto, niente da aggiungere!

Il Ninja Amakura fece un solo passo indietro, in modo tale che ci fossero in tutto nove passi di distanza tra lui e Minazuki-san.
Non appena la donna eseguì il saluto rispettoso, egli fece lo stesso, per poi assumere la propria posizione di guardia, ma senza tendere i muscoli.

GOOOONG

Ahpperò!

Anko partì all'istante all'attacco, senza studiarlo nemmeno qualche secondo, arrivando a meno di due metri da lui in pochi attimi.
Fu molto strano vedere un tipo di approccio tanto aggressivo, pur conoscendo lo Shotokan e sapendo quanto fosse diretto e schietto nella lotta.

HA!

WUOH!

HA!

AUCH!

HA!

FIUH!

YAAAH!

Il primo pugno lo evitò con una torsione indietro del busto, il secondo, più feroce e svelto, lo prese invece alla spalla, spostandogli il baricentro di equilibrio.
Basandosi su quel cambio di posizione, Itsuki per evitare la gomitata si abbassò in avanti compiendo una mezzaluna bassa e il calcio invece lo fermò col polso alzato.

Wow!
Non perdi tempo eh?!


Fece due capriole all'indietro, rimettendosi in guardia con gli occhi assottigliati ed un sorriso sereno, esaltato.
Per lui quello era davvero uno scontro "Amichevole", senza poste in gioco particolari, anche perché di certo non era così che si potesse decidere il destino di Kirie.

Bene, adesso è il mio turno...

Solo a quel punto l'Amakura decise per un attimo di irrigidire tutti i muscoli: gambe, braccia, torso, schiena.
Anko avrebbe visto da parte sua un movimento in avanti velocissimo nel tentativo di portare un calcio alto a colpirla al lato della spalla per farla volare indietro.
Probabilmente ella non aveva mai ricevuto un attacco simile, se non al massimo durante gli allenamenti con il nonno, chiaro.
Quella che parve quindi una offensiva super sonica, al rallentatore si mostrava più o meno così...

Immagine

A prescindere che fosse riuscito o meno nell'impresa, Itsuki avrebbe effettuato poi un salto con capriola in avanti per avvicinarsi di nuovo alla avversaria.
Sfruttando però il tipico effetto sorpresa Ninja, sarebbe atterrato non in piedi ma direttamente in spaccata, per poi colpire con un pugno al centro dell'addome.
Come terzo attacco, usato anche per rialzarsi, una spazzata con la gamba sinistra per farla cadere di nuovo, accompagnata da un rotolamento indietro.
Solo in quel preciso istante, Itsuki si accorse di un'altra cosa, percependo diversi tipi di variazioni nello Spirito della Minazuki.

Ma dai... Una Benedetta... Anzi... Una Benedetta molto speciale!


Primo Attacco: Calcio Potente Veloce

T/F (40) + d20 (12) + Bonus (4) = 56

Secondo Attacco: Pugno a Sorpresa

T/F (40) + d20 (11) + Bonus (4) = 55

Terzo Attacco: Spazzata Bassa

T/F (40) + d20 (3) + Bonus (4) = 47
Avatar utente
Itsuki
Ignis Vulcanus
Ignis Vulcanus
 
Grado: 14+
 
Messaggi: 60
Iscritto il: 03/09/2017, 18:44

Data Utente Tipo Dado Risultato  
2018-03-06 00:24:13 Anko d20 8  
2018-03-06 00:23:29 Anko d20 4  
2018-03-05 22:27:57 Itsuki d20 20  
2018-03-05 22:27:27 Itsuki d20 14  
2018-03-05 22:26:51 Itsuki d20 17  
2018-03-05 22:26:03 Itsuki d20 20  
2018-03-04 16:27:31 Itsuki d20 12  
2018-03-03 21:27:32 Anko d20 8  
2018-03-03 21:25:29 Anko d20 4  
2018-03-03 21:10:03 Anko d20 11  
2018-03-03 21:08:47 Anko d20 3  
2018-02-28 01:02:55 Anko d20 12  
2018-02-28 01:02:19 Anko d20 20  
2018-02-28 00:00:38 Itsuki d20 12  
2018-02-28 00:00:21 Itsuki d20 8  
2018-02-28 00:00:04 Itsuki d20 9  
2018-02-27 23:16:45 Anko d20 3  
2018-02-27 22:57:29 Itsuki d20 14  
2018-02-27 22:57:04 Itsuki d20 11  
2018-02-27 22:55:43 Itsuki d20 13  
2018-02-27 22:55:00 Itsuki d20 17  
2018-02-27 21:01:21 Anko d20 16  
2018-02-27 20:59:32 Anko d20 7  
2018-02-27 20:59:03 Anko d20 15  
2018-02-27 20:57:55 Anko d20 5  
2018-02-25 18:44:52 Anko d20 8  
2018-02-25 18:43:59 Anko d20 17  
2018-02-25 18:43:09 Anko d20 13  
2018-02-25 17:44:29 Itsuki d20 5  
2018-02-25 17:44:12 Itsuki d20 3  
2018-02-25 17:43:55 Itsuki d20 11  
2018-02-25 17:43:37 Itsuki d20 12  
2018-02-25 17:42:17 Itsuki d20 3  
2018-02-25 01:06:39 Anko d20 1  
2018-02-25 01:06:09 Anko d20 4  
2018-02-25 01:05:31 Anko d20 14  
2018-02-25 01:04:41 Anko d20 2  
2018-01-31 23:17:02 Typhon d20 12  
2018-01-31 23:16:26 Typhon d100 3  
2018-01-31 23:13:56 Typhon d20 15  
2018-01-31 23:13:27 Typhon d20 6  
2018-01-31 23:12:54 Typhon d20 1  
2018-01-31 20:48:12 Anko d20 1  
2018-01-31 20:41:50 Anko d20 7  
2018-01-31 20:38:21 Anko d20 13  
2018-01-31 20:37:06 Anko d20 13  
2018-01-31 20:30:59 Anko d20 19  
2018-01-30 23:23:09 Anko d20 15  
2018-01-30 23:22:35 Anko d20 19  
2018-01-30 23:21:15 Anko d20 6  
2018-01-30 23:20:07 Anko d20 8  
2018-01-28 22:00:59 Typhon d20 11  
2018-01-28 22:00:43 Typhon d20 20  
2018-01-28 22:00:28 Typhon d20 15  
2018-01-28 22:00:26 Typhon d20 16  
2018-01-28 22:00:12 Typhon d20 5  
2018-01-27 22:49:44 Anko d20 15  
2018-01-27 22:46:44 Anko d20 5  
2018-01-27 22:46:02 Anko d20 18  
2018-01-27 22:41:54 Anko d20 11  
2018-01-23 17:06:28 Anko d20 14  
2018-01-23 17:05:48 Anko d20 14  
2018-01-23 17:04:33 Anko d20 15  
2018-01-23 17:03:41 Anko d20 9  
2018-01-23 16:05:39 Anko d20 17  
2018-01-23 16:03:52 Anko d20 17  
2018-01-23 15:37:46 Typhon d20 17  
2018-01-23 15:37:30 Typhon d20 11  
2018-01-23 15:37:27 Typhon d20 10  
2018-01-23 15:37:13 Typhon d20 16  
2018-01-23 15:36:57 Typhon d20 13  
2018-01-23 15:36:42 Typhon d20 19  
2018-01-22 20:21:31 Anko d20 10  
2018-01-22 20:20:30 Anko d20 3  
2018-01-22 20:10:19 Anko d20 6  
2018-01-22 19:50:30 Anko d20 12  
2018-01-22 19:49:50 Anko d20 12  
2018-01-18 00:20:49 Anko d20 16  
2018-01-18 00:19:48 Anko d20 17  
2018-01-18 00:19:11 Anko d20 9  
2018-01-18 00:18:12 Anko d20 2  
2018-01-18 00:17:37 Anko d20 1  
2018-01-18 00:16:57 Anko d20 14  
2018-01-18 00:16:19 Anko d20 1  
2018-01-17 23:37:40 Typhon d20 8  
2018-01-17 23:37:17 Typhon d20 9  
2018-01-17 23:37:15 Typhon d20 17  
2018-01-17 23:37:01 Typhon d20 12  
2018-01-14 19:50:08 Anko d20 9  
2018-01-14 19:48:02 Anko d20 11  
2018-01-14 19:46:25 Anko d20 9  
2018-01-14 19:22:30 Anko d20 16  
2018-01-11 00:36:18 Anko d20 10  
2018-01-11 00:35:46 Anko d20 18  
2018-01-10 01:07:19 Anko d20 11  
2018-01-10 01:05:05 Anko d20 12  
2018-01-07 22:05:47 Anko d20 9  
2018-01-07 22:05:13 Anko d20 9  
2018-01-01 20:34:54 Anko d20 14  
2018-01-01 20:33:47 Anko d20 9  
2018-01-01 20:33:08 Anko d20 5  
2018-01-01 20:32:30 Anko d20 1  
2018-01-01 20:31:48 Anko d20 18  
2018-01-01 20:30:21 Anko d20 15  
2018-01-01 20:29:43 Anko d20 2  
2018-01-01 20:28:38 Anko d20 11  
2017-12-31 18:14:05 Anko d20 16  
2017-12-31 18:05:17 Anko d20 16  
2017-12-31 17:37:53 Anko d20 9  
2017-12-31 17:37:22 Anko d20 5  
2017-12-31 17:37:15 Anko d20 1  
2017-12-31 17:37:05 Anko d20 9  
2017-12-27 20:39:33 Anko d20 8  
2017-12-27 20:24:46 Anko d20 10  
2017-12-27 20:24:29 Anko d20 10  
2017-12-27 20:24:25 Anko d20 6  
2017-12-27 20:24:14 Anko d20 18  
2017-12-27 20:23:12 Anko d20 7  
2017-12-27 20:22:56 Anko d20 4  
2017-12-27 20:22:50 Anko d20 6  
2017-12-27 20:22:38 Anko d20 2  
2017-12-23 19:54:57 Anko d20 12  
2017-12-23 19:54:40 Anko d20 14  
2017-12-23 19:54:36 Anko d20 15  
2017-12-23 19:54:22 Anko d20 17  
2017-12-19 20:04:17 Anko d20 12  
2017-12-19 20:03:55 Anko d20 3  
2017-12-19 20:03:02 Anko d20 11  
2017-12-19 20:02:30 Anko d20 1  
2017-12-19 20:02:02 Anko d20 20  
2017-12-19 20:01:28 Anko d20 19  
2017-12-13 23:54:01 Anko d20 19  
2017-12-13 23:53:36 Anko d20 8  
2017-12-13 23:53:17 Anko d20 7  
2017-12-13 23:52:48 Anko d20 12  
2017-12-13 23:12:23 Typhon d20 16  
2017-12-13 23:12:21 Typhon d20 15  
2017-12-13 23:12:08 Typhon d20 9  
2017-12-13 23:11:51 Typhon d20 6  
2017-12-13 23:11:49 Typhon d20 12  
2017-12-13 23:11:35 Typhon d20 14  
2017-12-13 11:58:09 Anko d20 12  
2017-12-13 11:57:49 Anko d20 15  
2017-12-13 11:57:44 Anko d20 9  
2017-12-13 11:57:32 Anko d20 15  
2013-03-06 23:25:10 Yamato d20 15  
PrecedenteProssimo

 

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti