1664 punti 1267 punti 1021 punti 1415 punti 1750 punti 1032 punti

Perth

Messaggioda Sandyon » 03/12/2011, 22:53

Era ben consapevole che quello che stava facendo era abbastanza contrario alla sua fermezza di posizione.
L'uomo aveva ceduto ad un istinto primordiale, ad una voglia dettata dall'impulso e dal desiderio e questo di certo forse non sarebbe stato così buono per il suo futuro, dato che ora si trovava nella condizione di dover dare spiegazioni, di dover trovare soluzioni, dover decidere posizioni in merito a tutta la faccenda, una faccenda complicata, una faccenda che alla base teneva molti cardini spinosi e radicati nel male, una faccenda che adesso coinvolgeva molto ma molto di più.
Una volta concluso quel bacio, fu il momento di scambiare fra loro poche parole, utili per far capire l'uno a l'altra il loro modo di interporsi adesso, dopo quella follia di un bel po' di minuti preziosi e infernali, mentre nel frattempo Mog osservava tutto e ad un certo punto captò la domanda di Monique, visto che non appena qualcuno pronunciava il suo nome ci entrava automaticamente in contatto, ma questa era una cosa che nemmeno Sandyon sapeva ancora.

Insomma, è normale, lui sa bene cosa vuol dire provare certi sentimenti mentre per me è la prima volta!
... giusto Mog?


Non so dirti se per te è la prima volta, però potrebbe venirmi da chiederti di quali sentimenti stai parlando... Ihihih, Moni è innamoraaata, Moni è innamoraaata!

Era una cantilena stupida ma allo stesso tempo molto divertita. Mog non sapeva tenere dentor le emozioni e le dimostrava come una sorta di bambino intelligente e spontaneo, una cosa che Sandyon odiava spesso ma che forse Monique avrebbe saputo apprezzare di più.
Nel mentre l'esserino ridacchiava contento e burlone, i due erano ancora intenti a guardarsi negli occhi e sopratutto lei adesso sembrava come perduta nelle iridi di lui, che la continuavano a guardare come fossero due gioielli ghiacciati e assolutamente brucianti di passione.

Perchè... lo volevo... E perchè... penso lo volessi anche tu.

A quelle parole lui non rispose, in fondo era tutto molto complesso anche per la sua persona.
Lei gli piaceva, quello era vero, e sentiva nel cuore delle sensazioni che da tempo pensava di aver dimenticato ed anche molto bene, ma a quanto pareva nella vita si scoprono delle realtà dimenticate praticamente in qualsiasi momento, qualsiasi.
La presa sui fianchi e tra i capelli si allentò di poco, come a lasciarla allontanare qualora volesse, alla fine, non era ancora una cosa sua e doveva ancora capire bene se volesse che lo diventasse.
Poi, ecco altra libertà presa da lei che con assoluto timore ma voglia incontenibile di assaporarlo ancora, si avvicinò alle sue labbra sperando di poterle baciare ancora.
Sandyon se lo lasciò fare ma ricambiò molto debolmente, seppur l'aria che usciva dalla sua bocca fosse comunque bollente di eccitazione e sentimento.

Posso...

Annuì lentamente, facendo entrare a contatto nuovamente le estremità del loro viso per un altro piccolo e significativo segno del loro desiderio, prima di far si che lei si allontanasse un po' e parlasse, questa volta nel suo tono ancora tracce inconfondibili di sincerità pura e indomabilità, almeno per quelle ore successive, almeno per la notte, insomma, almeno dopo tutto quello che era capitato.

... non voglio tornare a scuola... non stasera.
Ti prego... rimaniamo qui.


Qui sei in pericolo, cazzo.

Come intendi agire Sandy?

Semplice... Farò in modo che sia ugualmente al sicuro ma lontano dal castello come vuole lei.

Non dirai mica...

Andiamo da me.
Avatar utente
Sandyon
Amministratore
 
Grado: 15+
 
Messaggi: 1210
Iscritto il: 31/08/2011, 17:40
Località: Un'altra Dimensione

Messaggioda Monique » 03/12/2011, 23:16

Non so dirti se per te è la prima volta, però potrebbe venirmi da chiederti di quali sentimenti stai parlando... Ihihih, Moni è innamoraaata, Moni è innamoraaata!

E piantala!

Esclamò Monique nella propria mente, mettendo nella propria un divertito broncio a quella cantilena canticchiata da Mog: in realtà il Moguri la divertiva e forse anche lui si sarebbe trovato bene a rapportarsi con lei visto che aveva una carattere completamente diverso da quello di Sandyon.
L'uomo intanto aveva acconsentito di baciarla ancora, ma Moni aveva avvertito ora una volontà più debole da parte di lui e per questo si era staccata piuttosto velocemente.

Ti sei... già pentito?

Non poté evitare di chiedersi, chiudendo però la mente nel caso Mog avesse provato ad ascoltare i suoi pensieri - non sapeva come funzionassero le capacità dell'esserino - poichè voleva che quel timore rimanesse solo suo: Sandyon era come... un mondo a parte, un mondo che si era fuso con lei per alcuni istanti ed ora era tornato ad essere irraggiungibile.
Cercando di non pensare così negativamente, la donna decise dunque di parlare per chiedergli di non tornare a scuola: aveva ancora bisogno di pace e tranquillità e Hogwarts non era il posto più adatto allo scopo.

Andiamo da me.

... da te?

Ripetè lei per essere sicura di aver capito bene: Sandyon l'aveva invitata ad andare da lui? Forse temeva che lì qualcuno la potesse trovare, in fondo sapeva - o comunque aveva ben compreso - quali fossero le mire del padre su di lei ed usare l'illusione era stato come far apparire in cielo un cartellone gigante con luci ad intermittenza, tipo quelli babbani, con scritto
"SONO QUI". Annuì dunque lentamente, scostadosi da lui quel tanto che bastava per ridargli il suo spazio, prendendolo per un braccio così da potersi smaterializzare con lui - avrebbe voluto prendergli la mano, ma forse sarebbe stato troppo.

D'accordo... andiamo.
Avatar utente
Monique
Vice Preside
Vice Preside
 
Grado: 14+
 
Messaggi: 1877
Iscritto il: 05/09/2011, 11:51
Località: Cittadina del mondo

Messaggioda Sandyon » 04/12/2011, 0:00

D'accordo... andiamo.

La donna accettò piuttosto velocemente, forse calcolando e facendo lo stesso ragionamento fatto da lui, seppur nei suoi occhi si notasse una chiara vena di tristezza e amarezza, poichè lo vedeva di nuovo forse più lontano di quanto lo avesse potuto sentire quando per quei meravigliosi attimi le loro labbra si erano incrociate e avevano danzato e goduto assieme.
Sandyon comprese benissimo la situazione che non era affatto poco delicata, ma lui non sapeva porsi più da molto tempo nei confronti di una donna e per altro, non sapeva porsi da troppo tempo con una donna che gli piaceva, oltre al fatto che il pensiero di tutta la faccenda e il discorso della moglie ancora facevano fatica a stare troppo lontani dai suoi pensieri, dunque decise che per il momento era meglio annuire al suo dire e lasciare che lei prendesse in braccio il cucciolo di lupo e si facesse avvicinare da Noir per poi afferrare il suo braccio e stringerlo così da permettergli di smaterializzarsi verso la propria abitazione.

{ NEI PRESSI DI NEWCASTLE - ORE 23:02 - BAITA VASTNOR }

Immagine

Come in tutti i casi di smaterializzazione, avvenne tutto in un brevissimo istante e così, nel bel mezzo delle pianure verdi e rigogliose del nord dell'Inghilterra, leggermente in altura si trovava una baita in perfetto stile ritrovo di montagna, molto grande e con del fumo che usciva dal cumignolo.
La particolarità era che se Monique avesse lasciato anche solo per un secondo il braccio dell'uomo, di improvviso non avrebbe visto più nulla della struttura, come se fosse scomparsa all'improvviso in mezzo all'aria.
Sandyon non disse nulla e si limitò a cominciare a camminare per raggiungerla, facendosi seguire da lei, arrivando nell'arco di due o tre minuti presso la porta di ingresso in pesante legno stagionato e lavorato con un pomello in argento lucido ed elegante.
In pochi istanti quindi, Monique potè trovarsi davanti a quello che ra un arredamento completamente nostrano per l'esterno che rappresentava quella casa di almeno un centinaio di metri quadri o poco più, soppalcati.
Un camino grandissimo, tavolini di legno grezzo, poltrone e divani comodi e dai cuscini grandi dove ci si poteva sprofondare, lampade soffuse a olio e da terra, parecchi libri messi in ordine su librerie che occupavano due lati della stanza e una scalinata in legno che appunto conduceva probabilmente alla camera da letto al piano di sopra con il bagno, mentre sulla destra in fondo la grande cucina spaziosa in legno più chiaro, di pero, era visibile visto che la porta era socchiusa.
Il profumo di legno e fiori di pesco irradiava tutta la casa e l'ordine regnava sovrano. Per certi versi non sembrava nemmeno essere abitata ma ancora da abitare per quanto perfetta, unica nota forse di disordine, un piattino sul tavolino con sopra una mezza tavoletta di cioccolata bianca lasciata lì, che forse l'uomo aveva consumato l'ultima volta dimenticandosi di portarla nuovamente in cucina nella credenza.

Scusa il disordine. Accomodati, il tuo gufo troverà un trespolo al piano di sopra davanti la finestra del corridoio, il tuo lupo penso che invece gradirà la morbidezza del tappeto mongolo davanti al camino, per quanto riguarda te... E' come se fosse tua dimora, hai fame, sete, sonno? Dovremo dormire insieme, non ho altri letti e non intendo usare il divano in casa mia.

Espresse tutto quanto in un sol fiato, e questo per quanto Mog lo trovasse palese come comportamento di nervosismo, forse per Moni sarebbe stato più complesso capirlo al meglio ed abituarcisi, scambiandolo anche come un modo molto freddo di porsi con lei, serio e profondamente scostante, quindi il piccolo esserino per l'ennesima volta, ormai sapendo di potersi comportare con lei naturalmente, decise di aiutarla senza timori o remore, tanto ormai il pasticcio lo aveva fatto.

E' la prima persona che accoglie in casa. E' un po' elettrico, ma tutta questa ospitalità è un ottimo segno, comportati tranquillamente, lo farai sentire più a suo agio... forza!
Avatar utente
Sandyon
Amministratore
 
Grado: 15+
 
Messaggi: 1210
Iscritto il: 31/08/2011, 17:40
Località: Un'altra Dimensione

Messaggioda Monique » 04/12/2011, 0:13

[Nei pressi di Newcastle - ore 23:02 - Baita Vastnor]


La Smaterializzazione, che cosa comoda: in meno di un secondo infatti avevano lasciato Perth ed erano comparsi... beh, non sapeva con esattezza dove, ma non aveva importanza. L'aveva seguito in silenzio, con Noir ancora sulla spalla e Fire tra le braccia, fino all'interno della casa che era... spettacolare: totalmente in contrasto col gusto elegante e raffinato di Moni, certo, ma anche quella versione le piaceva da morire.

Scusa il disordine.

Ah sì, un disastro proprio...

Accomodati, il tuo gufo troverà un trespolo al piano di sopra davanti la finestra del corridoio, il tuo lupo penso che invece gradirà la morbidezza del tappeto mongolo davanti al camino, per quanto riguarda te... E' come se fosse tua dimora, hai fame, sete, sonno? Dovremo dormire insieme, non ho altri letti e non intendo usare il divano in casa mia.

... sentito ragazzi? Avanti, mica potete starmi appiccicati tutta la notte.

Disse Moni ai suoi animali, posando a terra Fire: Noir spalancò le ali per avviarsi al piano di sopra, mentre il cucciolo di lupo andò ad appropriarsi del tappeto con aria gioiosa; non capiva ancora molto, ma le piaceva l'idea della padroncina e del padrone di Dastel lì, insieme. Ma dov'era Mog? Avrebbe voluto giocare con lui!

E' la prima persona che accoglie in casa. E' un po' elettrico, ma tutta questa ospitalità è un ottimo segno, comportati tranquillamente, lo farai sentire più a suo agio... forza!

Per rispondere alla domanda di Fire, il Moguri aveva compreso che le parole di Sandyon avrebbero potuto essere mal interpretate da lei, che in effetti era più propensa a scambiarle per freddo distacco che per nervosismo: ma l'esserino sembrava conoscerlo davvero bene, quindi c'era da fidarsi.

Non ti preoccupare, non ti chiederei mai di dormire in un posto che non fosse il tuo letto.

Commentò Moni con un piccolo sorriso, guardandosi intorno: si avvicinò al tavolo con sopra quella tavoletta di cioccolata bianca a metà e ne staccò un pezzo, portandoselo alle labbra dopo aver lanciato un'occhiata all'uomo come a chiedergli il permesso; in seguito iniziò a guardarsi intorno, addocchiando i libri. Ne aveva davvero tanti, chissà quanti di essi non aveva letto... ma stare in silenzio non faceva bene a nessuno dei due, così volse nuovamente lo sguardo su di lui, decisa a comportarsi... beh, come se davvero fosse a casa propria.

Vorrei farti un massaggio alle spalle.
E magari dopo potremmo mangiare qualcosa... insieme.


Voleva che lei fosse naturale, no? Ebbene, allora lo sarebbe stata per Merlino!

E poi vorrei saltarti addosso e fare l'amore con te, ma non credo che questo si possa dire...
Avatar utente
Monique
Vice Preside
Vice Preside
 
Grado: 14+
 
Messaggi: 1877
Iscritto il: 05/09/2011, 11:51
Località: Cittadina del mondo

Messaggioda Sandyon » 04/12/2011, 1:05

Non seppe sul momento se farla entrare in casa fosse stata una buona idea, ma una cosa era certa: era al sicuro lì, dato che nessuno avrebbe potuto mai accedere a quella abitazione con tutti gli incantesimi difensivi che vi erano stati applicati sopra, nemmeno provandoci in tutti i modi.
La casa era quello che si poteva definire un luogo accogliente e molto caldo, confortevole, di certo l'esterno così freddo e ventoso fungeva da ottimo metro di paragone tra fuori e dentro e faceva sentire chi vi entrasse in uno stato di relax e tranquillità.
In tutta quella fase di ripresa e calma perchè si trovavano fuori pericolo, Sandyon riuscì se non altro a risultare a se stesso molto più sciolto di quanto lo fosse poco prima, ma l'elettricità per via del fatto che era comunque lì con lei lo stava facendo sentire un po' fuori dal suo agio e autocontrollo naturale.

... sentito ragazzi? Avanti, mica potete starmi appiccicati tutta la notte.

Li lasciò andare velocemente per poi spostarsi un po' ed entrare meglio dentro casa, permettendogli di chiudere la porta, iniziando a guardare i molti tomi nelle librerie di tutti i tipi, prevalentemente testi antichi di magia, altri invece testi di storia babbana, altri saggi filosofici ed altri ancora dei normalissimi fumetti della Marvel, tra i quali spuntava fin troppo spesso la figura di "Wolverine" degli "X-Men", evidentemente doveva trovarlo molto bello e tra i suoi preferiti.
Di certo non poteva sapere che lei nel frattempo aveva comunicato mentalmente con Mog, il quale stava spiegando senza problemi di sicuro qualo fosse lo stato d'animo del suo amico in quel momento, fatto stava che non appena si avvicinò alla cioccolata per prenderne un pezzetto, per lui fu come se si sentisse meglio, dato che non la vedeva tesa ma a suo agio in quella cosa e questo lo fece stare in netta maggiore serenità nei confronti di tutto l'ambiente dato che la prima cosa che non sopportava era che gli altri non accettassero i suoi gusti in fatto di arredamento e disposizione del materiale per le abitazioni.
Ma a tutto questo si aggiunse anche molto altro, un comportamento da parte della donna che adesso andava ben oltre il normale rapporto tra colleghi. Forse quel bacio l'aveva portata a credere che fosse nella posizione per potersi prendere maggiori libertà e tranquillità confidenziali con lui, più intime e meno formali e questo lo fece trasalire, raccogliendo la sua attenzione mentre si dirigeva verso il camino per alimentare il fuoco, voltandosi appena ascoltando la sua voce.

Vorrei farti un massaggio alle spalle.
E magari dopo potremmo mangiare qualcosa... insieme.


Rimase a fissarla per un bel po', intensamente e con aria seria, cercando di comprendere effettivamente se stesse parlando o meno sul serio, sopratutto perchè l'ultima parola l'aveva pronunciata con un po' di timidezza o timore.
In effetti proporre di mangiare qualcosa a quell'ora di sera inoltrata poteva risultare un po' strano, ma Sandyon comprese quasi subito che evidentemente con tutto il nervosismo accumulato Monique non avesse ancora cenato. Tornò lentamente con il viso rivolto in direzione del camino spostando un po' di legna al centro, imbevendo di alcol un pezzo di carta e lanciandolo all'interno dei rami assieme ad un cerino per iniziare a provocare delle fiamme, lasciando intendere la sua infinita conoscienza dei metodi babbani di prima sopravvivenza.
A seguito, come se nulla fosse, si levò il cappello lanciandolo sulla poltrona e ancor dopo, la giacca, la camicia e la canottiera, rimanendo completamente a petto nudo, voltandosi nuovamente verso di lei, camminandole incontro.

Immagine

Ti ringrazio.

Pronunciò a voce bassa e risoluta, a distanza di circa un metro da lei, sospirando appena facendo gonfiare leggermente i pettorali, prima di mettersi seduto sul divano avanti al camino lasciando un bel po' di spazio dietro di lui per permettere alla donna di porsi in modo da potergli fare quel massaggio.
Si decisamente aveva fatto la mossa giusta ma di certo lui le cose le faceva senza pensarci, un selvaggio non curante dei suoi gesti eccessivi o troppo rozzi, difatti di sicuro nessun uomo fino a quel momento frequentato dalla francesina si sarebbe mai permesso di porsi mezzo nudo davanti a lei con ancora quella poco conoscienza e confidenza.

Che cosa ti piace mangiare?

Chiese infine, chinando di poco il capo mettendo in mostra le spalle grosse e possenti, pronte per essere avvicinate dalle mani della donna. Lei evidentemente non sapeva cosa volesse dire un gesto del genere, la domanda si intende, ma forse facendo bene attenzione ai loro trascorso, avrebbe fatto caso che era la prima volta che lui lei faceva una richiesta per qualcosa che riguardasse un suo gusto personale, insomma, una novità non indifferente e sopratutto utile visto che di solito per colpa del silenzio del signor Vastnor molto spesso le conversazioni si concludevano poco dopo essere iniziate.
Avatar utente
Sandyon
Amministratore
 
Grado: 15+
 
Messaggi: 1210
Iscritto il: 31/08/2011, 17:40
Località: Un'altra Dimensione

Messaggioda Monique » 04/12/2011, 1:31

Aveva fatto la mossa giusta? Non lo sapeva in realtà, ma se non altro aveva provato ad essere se stessa, seguendo il consiglio di Mog - quell'esserino le avrebbe salvato la vita in più di un'occasione, ne era certa: ora bisognava solo capire quanto lui apprezzasse e condividesse quel suo comportamento.

E che cavolo, ma tu mi vuoi proprio male...

E come non lasciarsi andare ad un commento del genere, quando uno come Sandyon ti si spogliava di fronte rimanendo a petto nudo?

Ti ringrazio.

Sei bellissimo.

Due frasi dette quasi all'unisono: quella di lui, pronunciata come ringraziamento verso la proposta di Monique di prendersi cura del suo corpo con un bel massaggio; quella di lei, un commento sincero e spontaneo alla bellezza dell'uomo che dimostrava di possedere un fisico semplicemente perfetto, almeno agli occhi della donna.

Ecco, così mi aumenta ancora di più la voglia, uff...

Pensò Moni con un pizzico di frustrazione - saltargli addosso non era, purtroppo, tra i suoi progetti - mentre lui si accomodava sul divano e lei gli prendeva posto dietro: aveva seguito diversi "corsi" per così dire, su come fare i massaggi sia in India che in Cina, quindi si definiva abbastanza asperta.
Si scaldò le mani strofinandole tra loro e poi iniziò a passarle sulle spalle e sulla schiena di lui, massaggiando con mano ferma e decisa ma delicata al contempo, risvegliando la circolazione su ogni porzione di pelle toccata dalle dita di lei.

Che cosa ti piace mangiare?

Monique si arrestò per un secondo, riprendendosi però poi quasi subito: stava diventando brava a non dare troppo a vedere quando Sandyon la stupiva, anche se era più che certa e quindi rassegnata al fatto che lui se ne fosse accorto.

... è la prima volta che mi fai una domanda...

Eh già, certe cose Moni le notava eccome, e di sicuro quella era parecchio importante visto che l'unica volta che aveva voluto sapere qualcosa da lei l'aveva buttata giù dal letto ad un orario improponibile e le aveva praticamente ordinato di parlare... un altro mondo, rispetto alla situazione attuale.

Vediamo... non è una domanda facile, a me piacciono tante cose.
Quando sono stata in Italia ho adorato la pizza, la pasta alla carbonara, gli arancini e i cannoli; della Francia mi piacciono i croissants e i panini fatti con le baguette appena calde; della Germania amo i vari modi di preparare le patate; mentre fuori dall'Europa, uhm... il sushi giapponese e il pollo alle mandorle cinese. Il cibo messicano è fin troppo speziato per me, mentre quelli indiano e africano non rientrano troppo nelle mie corde.


Già, in realtà lei aveva mangiato di tutto avendo viaggiato moltissimo, quindi non le era semplice fare una scelta perchè in quasi tutti i posti dov'era stata aveva amato qualcosa a livello culinario. Tuttavia forse doveva provare ad essere un po' meno dispersiva nella risposta, così poco dopo schiuse le labbra per parlare di nuovo.

Diciamo in generale pasta, pizza, carne - al sangue - sushi e dolci di tutti i tipi. Ecco, direi che così abbiamo riassunto tutto.

Aggiunse con un sorriso, continuando intanto il proprio lavoro con energia ed una serenità ritrovata: un po' per la presenza di Sandyon ed un po' per la lontananza con la scuola. Si arrischiò a posargli un piccolo bacio sulla spalla, sempre per la regola del "voglio essere me stessa", poi riprese a parlare.

Madeline... ti ha detto della nostra ultima discussione?

Gli chiese un po' titubante, incerta nell'imboccare quell'argomento: d'altronde però era pure giusto che lui sapesse il motivo della sua fuga improvvisa, no?
Avatar utente
Monique
Vice Preside
Vice Preside
 
Grado: 14+
 
Messaggi: 1877
Iscritto il: 05/09/2011, 11:51
Località: Cittadina del mondo

Messaggioda Sandyon » 05/12/2011, 21:37

Sei bellissimo.

A quell'affermazione l'uomo non rispose, ma non perchè lo infastidisse, quanto perchè in effetti non avrebbe saputo che altro dire, che altro aggiungere. Forse avrebbe potuto/dovuto rispondere con un altrettanto complimento, che per altro pensava realmente, ma ci voleva ancora molto tempo per sbloccarlo in quel senso. Si limitò a fare un sospiro tranquillo e liberatorio quando si sedette e la donna appoggiò le mani sulle sue spalle iniziando a massaggiarle, senza dire nulla, almeno per il momento, visto che in fondo si era già sporto a fare una domanda, che per lui era di sicuro un dato non così tanto da sottovalutare.

Vediamo... non è una domanda facile, a me piacciono tante cose.
Quando sono stata in Italia ho adorato la pizza, la pasta alla carbonara, gli arancini e i cannoli; della Francia mi piacciono i croissants e i panini fatti con le baguette appena calde; della Germania amo i vari modi di preparare le patate; mentre fuori dall'Europa, uhm... il sushi giapponese e il pollo alle mandorle cinese. Il cibo messicano è fin troppo speziato per me, mentre quelli indiano e africano non rientrano troppo nelle mie corde.


Stava parlando davvero molto per i suoi gusti, anche perchè non era di certo così abituato a sentir chiacchierare così tanto inerente ad un argomento alla fine piuttosto semplice, ma dentro di se comprese che Monique stava tentando semplicemente di allungare un po' le parole con molte altre per trovare il modo di far durare più a lungo quella piccola conversazione e per certi versi, una piccola porzione della sua mente lo apprezzò, dato che se lei avesse finito presto lo avrebbe messo nella condizione scomoda di dover dire qualcosa a proposito e infatti per diversi secondi così non fu.

Diciamo in generale pasta, pizza, carne - al sangue - sushi e dolci di tutti i tipi. Ecco, direi che così abbiamo riassunto tutto.

Frutta?

La sua domanda seguente fu molto scarna ma comunque indicativa della "voglia" da parte dell'ex mercenario.
Forse a qualcun altro sarebbero potute sembrare troppe poche lettere insieme per formare quella che si poteva definire una situazione di dialogo, ma di certo per gli standard di Sandyon quelli, erano passi veramente da gigante.
Al termine della prima parte di quella "chiacchierata", Monique Vireau si decise a spingersi un po' oltre e tentare un approccio un po' più intimo verso di lui, avvicinandosi per concedersi, qualora a lui fosse andato bene, un piccolo bacio sottile e languido sulla spalla.
Sandyon voltò un istante il capo in direzione di quello di lei, fissandola con la coda dell'occhio, sembrava quasi ammonirla con quegli occhi un po' seri e allo stesso tempo pacati, almeno per il momento, ma non disse una parola, forse semplicemente si doveva ancora abituare a quel tipo di rapporto di intimità, anche perchè, chissà che tipologia di rapporto teneva in passato con Rachel, chissà se Monique se lo sarebbe chiesto prima o poi...

Mmmhh... Brava... Così...

Un gemito di piacere e poi, a seguito, un complimento ed un invito a continuare, mentre si tirava più su con il busto incarcando la schiena all'indietro mostrando l'intera striatura dei muscoli intorno alla spina dorsale e sulle spalle, tra femorali, dorsali e trapezi, in perfetta sintonia e conformazione fisica.
Quello non era altro che un chiaro invito a proseguire concentrandosi per bene sulle zone scavate ed incanalate della struttura muscolare più fitta e in rilievo.

Immagine

Madeline... ti ha detto della nostra ultima discussione?

Forse era lì che voleva andare a parare fin dall'inizio di quella conversazione, ma non aveva avuto il coraggio di parlarne prima d'ora.
Monique comprendeva bene che la sua fuga doveva essere stata spiegata in qualche modo e magari Madeline aveva usato chissà quale idiozia per celare la loro discussione e quindi la relativa fuga da parte dell'ex Vice Preside, e probabilmente credeva che tale storiella doveva averla saputa anche Sandyon dato che non immaginava affatto che tipo di "rapporto" tenesse con la Preside tale da venire a sapere sempre tutto, ogni cosa.
Ma Sandyon non aveva intenzione di parlare ulteriormente per dire idiozie, anche perchè la questione stava cominciando a stancarlo e ben presto avrebbe parlato con Madeline anche di quella storia.

La Bergman ha già avuto ampiamente la sua parte di ramanzina, da me, ma tu piuttosto, non hai pensato che ti saresti esposta troppo a dei pericoli, sopratutto con la famiglia che ti ritrovi? Bada bene, per me sei libera di fare quello che preferisci, non sarò un altro che vorrà lenire il tuo spazio vitale, ma vorrei sapere bene con chi mi sto relazionando e cosa ha in mente quando fa certe cose. Ho saputo che hai chiesto la revoca della tua posizione. Non ti far sconfiggere dalla rabbia, riprendila. Una parte di te, forse, lo vuole, ma ovviamente, questo è solo un mio giudizio. Nel caso volessi rimanere qui da me e fare la casalinga, se sai cucinare bene quello che hai detto che ti piace, non avrei problemi ad accettarlo, avresti anche un letto tutto per te.

Forse una delle frasi e periodi più lunghi che Sandyon avesse mai fatto in vita sua verso una persona dopo il brutto incidente.
Teneva a lei? Immensamente. Voleva farla ragionare? Probabile. Comprendeva la sua posizione e allo stesso tempo il suo carattere e stato d'animo? Abbastanza da poter dire quello che sentiva mettendo bene in chiaro che non avrebbe assolutamente fatto altro oltre a quel discorso, oltre a quel forse misero aiuto agli occhi di chiunque altro, ma come al solito, quando si trattava di Sandyon, una sfilza così lunga di parole era soltanto il simbolo di qualcosa di importante, e a rinforzare quella tesi, fu proprio il gesto successivo dell'uomo che con una mano veloce e allo stesso tempo morbida, afferrò quella di lei bloccandola dal massaggiare per, si, stringerla un solo paio di secondi, magari con quello che un tempo lui avrebbe definito affetto.

Chi lo sa Sandy, magari tu sei l'unico destinato ad essere in grado di farla ragionare, come lei ad aprirti il cuore...
Avatar utente
Sandyon
Amministratore
 
Grado: 15+
 
Messaggi: 1210
Iscritto il: 31/08/2011, 17:40
Località: Un'altra Dimensione

Messaggioda Monique » 05/12/2011, 22:01

Frutta?

Solo se a macedonia.

Le sembrava incredibile che fossero in quella situazione assurda: erano a casa di lui e lei gli stava facendo un massaggio; non che le dispiacesse, anzi... stavano parlando di gusti sui cibi come se fossero... amici. No, amici no: gli amici non si baciavano in quel modo, proprio per niente.

Mmmhh... Brava... Così...

Abbi pietà, per favore...

Mormorò Monique, incapace di trattenersi: evidentemente a Sandyon averla così vicina non faceva né caldo né freddo, ma per lei era una tortura e quei gemiti di piacere non facevano altro che peggiorare la situazione.
In ogni caso, comunque, la conversazione si spostò su un piano più serio, ovvero la fuga di Monique dopo la conversazione con Madeline: la donna non sapeva bene che risposta aspettarsi, ma la sua curiosità venne soddisfatta quasi subito.

La Bergman ha già avuto ampiamente la sua parte di ramanzina, da me, ma tu piuttosto, non hai pensato che ti saresti esposta troppo a dei pericoli, sopratutto con la famiglia che ti ritrovi? Bada bene, per me sei libera di fare quello che preferisci, non sarò un altro che vorrà lenire il tuo spazio vitale, ma vorrei sapere bene con chi mi sto relazionando e cosa ha in mente quando fa certe cose. Ho saputo che hai chiesto la revoca della tua posizione. Non ti far sconfiggere dalla rabbia, riprendila. Una parte di te, forse, lo vuole, ma ovviamente, questo è solo un mio giudizio. Nel caso volessi rimanere qui da me e fare la casalinga, se sai cucinare bene quello che hai detto che ti piace, non avrei problemi ad accettarlo, avresti anche un letto tutto per te.

Sono stata attenta, non ho usato la magia per arrivare in Australia.
E poi scappare per sempre è fin troppo stancante.


Commentò Moni con un lieve sospiro, non per giustificarsi ma per fargli capire che le sue precauzioni le aveva prese: quando lui le prese la mano alcuni istanti per stringerla, la francesina sorrise, sentendo le guance arrossire lievemente; se Sandyon aveva dimenticato come fosse rapportarsi in una relazione - ce l'avevano loro? - al suo inizio, lei manco l'aveva mai provato cosa volesse dire quindi il fatto che fosse impacciata era piuttosto comprensibile.

Non potrei mai fare la casalinga, ho bisogno di sentirmi viva ed appagata e non credo che rimanere a casa mi darebbe soddisfazione... anche se non mi dispiace del tutto l'idea di rimanere qui e prepararti la cena per quando la sera torni a casa...

Aggiunse con un mezzo ghigno divertito mentre ancora continuava a massaggiarlo con energia, soprattutto nei punti da lui implicitamente sottolineati: si morse il labbro per un momento, poi decise di esporsi; tanto ormai volta più, volta meno... che cambiava?

... e non vorrei nemmeno un letto tutto per me.

Era stata abbastanza chiara? Secondo lei sì, ma Sandyon avrebbe sempre potuto fingere di non capire: in ogni caso, qualunque fosse stata la sua risposta, avrebbe continuato a massaggiarlo ancora per diversi minuti, stando però ben attenta a non lasciarsi più andare a manifestazioni spontanee di affetto; alla fine avrebbe fatto un piccolo sospiro, sentendo il proprio stomaco brontolare.

Ti va di... preparare qualcosa insieme?
Avatar utente
Monique
Vice Preside
Vice Preside
 
Grado: 14+
 
Messaggi: 1877
Iscritto il: 05/09/2011, 11:51
Località: Cittadina del mondo

Messaggioda Sandyon » 05/12/2011, 22:34

Abbi pietà, per favore...

No, non aveva molta dimestichezza con la capacità di comprendere cosa fare o dire in certe situazioni, sopratutto comprendendo poi che significassero per un altra persona un chiaro segno di disagio per il corpo.
La stava provocando in continuazione senza nemmeno accorgersene e questo di sicuro lo faceva stare molto in campana, visto che a quanto sembrava la donna dava ogni volta dimostrazioni di cosa le piaceva o meno e lui dentro di se calcolava molto bene ogni reazione e ogni comportamento delineandolo all'interno di un proprio schema mentale.
In ogni caso, era il momento per lui di ascoltare a dovere la risposta a quel suo breve discorso volto sopratutto a farla ragionare e con suo compiacimento, notò quindi che Monique non aveva affatto intenzione di scappare per sempre e che aveva utilizzato una buona tattica di difesa contro i problemi, celando la sua magia agli occhi e ai sensi di tutti quelli che potevano andarle dietro e rovinarle la vita.

Questo è un buon segno. Forse l'ho sottovalutata.

Non potrei mai fare la casalinga, ho bisogno di sentirmi viva ed appagata e non credo che rimanere a casa mi darebbe soddisfazione... anche se non mi dispiace del tutto l'idea di rimanere qui e prepararti la cena per quando la sera torni a casa...

Per un istante solo una strana fitta al cuore lo colpì violentemente. La frase che aveva esposto lei era chiaramente riferita al normale comportamento di una moglie, e questo normalmente gli fece ricordare per un breve periodo il suo passato lontano.
Chinò il capo, non rispose affatto, ma si vedeva chiaramente che stringeva un po' l'altro pugno, cercando di calmarsi e facendo un respiro profondo, comprendendo che lei non l'avesse fatto per nulla pensando alle implicazioni dei pensieri di Sandyon.
Tornò ad essere più tranquillo e rilassato, giusto in tempo per ascoltare il suo commento seguente...

... e non vorrei nemmeno un letto tutto per me.

Rialzò lentamente il capo, avvertendo maggior calore nella mano della donna tenuta dalla sua che evidentemente si sentiva molto imbarazzata a dover dire certe cose. Sembrava così audace ma di fronte ad un sentimento così forte allo stesso tempo si sentiva debole, indifesa, fragile e ammorbidita.
Lasciò lentamente quella mano facendola scivolare via per tornare a posarsi sulla propria coscia, e decise che in quel momento rifiutarsi di rispondere sarebbe stato quanto mai offensivo verso di lei, e per quanto nei confronti di chiunque altro potesse non importergli, con lei sentiva che la situazione era leggermente diversa.

Allora stanotte ti troverai benissimo, ma non mi piace dormire separato nello stesso letto... Ti va di... preparare qualcosa insieme?

Affermò abbastanza calmo, voltando leggermente lo sguardo per fissarla per alcuni secondi, prima di muovere il braccio possente a portare la mano dietro il collo di lei per farla avvicinare con il viso e baciarla intensamente sulle labbra facendo subito muovere la lingua sulla sua, stringendo la presa sui capelli, con possessione e passione.
Durò almeno un minuto buono, qualora lei l'avesse voluto. Infine, staccandosi lentamente e riaprendo gli occhi tenuti fino a quel momento socchiusi, diede un leggerissimo morsetto al labbro superiore della donna, strofinando un po' la fronte su quella di lei, rispondendole con il tono più basso, virile e sussurrato che un uomo potesse esprimere.

... Si, andiamo in cucina.

E detto questo, si alzò in piedi non troppo velocemente, voltandosi adesso per posizionarsi con il petto in sua direzione, tendendole la mano per farsela prendere, fissandola con intensità, sperando che accettasse per poi dirigersi insieme verso la cucina e lasciarla libera di trafficare quanto volesse e con qualsiasi cibo le interessasse.
Avatar utente
Sandyon
Amministratore
 
Grado: 15+
 
Messaggi: 1210
Iscritto il: 31/08/2011, 17:40
Località: Un'altra Dimensione

Messaggioda Monique » 05/12/2011, 22:57

Si era esposta, sì, e che cavolo, uno dei due doveva pur farlo no?
E poi anche lei calcolava tutto, ogni gesto fatto da lui, ogni espressione, ogni parola... e cercava di capire, di comprendere, di decidere: decidere se stava facendo la cosa giusta, se davvero lui tenesse a lei come a volte sembrava - e a volte no - se Mog non si fosse sbagliato nell'interpretare la situazione; ma mentre capire Moni non era difficile vista la sua sincerità, capire Sandyon era tutto un altro paio di maniche.

Allora stanotte ti troverai benissimo, ma non mi piace dormire separato nello stesso letto...

Commentò lui, voltandosi per guardarla: la donna ricambiò il suo sguardo appena confusa, senza capire cosa potesse volere da lei - magari aveva massaggiato troppo forte o altro - ma di sicuro totalmente impreparata a sentirsi attirare da lui per essere poi baciata languidamente e con passione; inutile dire che Moni ricambiò subito quel bacio, stordita ed inebriata dal tripudio di sensazioni che quel contatto le faceva provare.
Quando si staccarono riaprì gli occhi lentamente - dopo averli chiusi in automatico - e lo guardò dritto nei suoi, provando l'impulso di dire qualcosa di molto melenso. E stupido.
Fortunatamente la voce di lui l'anticipò.

... Si, andiamo in cucina.

Ma come fai a rimanere così dannatamente calmo?

Si chiese Moni che però non emise un fiato, prendendo la mano di lui quando questi gliela porse senza però guardarlo negli occhi, lanciandogli solo un piccolo sorriso veloce: lo seguì in cucina e gli lanciò un'occhiata come a chiedergli il permesso di curiosare, prima di cominciare ad aprire sportelli, credenze, frigorifero magico e quant'altro; frutta, ortaggi, carne cruda, un dolce dall'aria invitante, qualche formaggio, latte, chinotto - sapeva per chi fosse e quel pensiero la fece sorridere - e vino bianco costituivano ciò che aveva nel mobile con sopra l'incanto refrigerante permanente, mentre nella dispensa trovò del pane per i tramezzini, delle patate e qualche pacco di biscotti.

Uhm... che potrei preparare, vediamo...

Si domandò Monique, cercando di estraniarsi dalla situazione e concentrarsi solo sul cibo, altrimenti non avrebbe combinato niente: insomma, sapeva dentro di sé che la voglia di fargli tante, troppe domande era fin troppo presente, per questo si doveva distrarre il più possibile.

Ti va una bella bistecca al sangue con patatine fritte?

Gli propose, rifiutandosi però categoricamente di voltarsi verso di lui: a seguito della sua risposta, nel caso fosse stata affermativa, avrebbe iniziato a tirare fuori la carne e le patate più le pentole e tutto ciò che serviva per cucinare; sì, ci avrebbe pensato lei, meglio così per il proprio cervello.

Io penso opterò per una tartare di carne cruda e patatine, non ho troppa voglia della bistecca.

Aggiunse la donna, tirando fuori la carne per lei, del formaggio, dei pomodori e, cercando nelle dispense, anche del pepe, del rosmarino e un po' di salvia oltre al sale naturalmente.

Ti va bene se cucino io, sì?

Gli domandò ancora, sempre senza voltarsi in sua direzione, iniziando a lavorare la propria carne così da amalgamarla per bene con gli altri ingredienti dopo aver messo sulle piastre elettriche la bistecchiera per la carne di Sandyon e la pentola con l'olio per le patatine fritte.

Magari potresti sbucciare e affettare le patate, se ti va di darmi una mano...
Avatar utente
Monique
Vice Preside
Vice Preside
 
Grado: 14+
 
Messaggi: 1877
Iscritto il: 05/09/2011, 11:51
Località: Cittadina del mondo

Data Utente Tipo Dado Risultato  
PrecedenteProssimo

 

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron