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Per i negozi...

Messaggioda Sandyon » 21/10/2012, 22:36

Era bella, davvero bella.
Incantevole ed affascinante e lui non avrebbe mai ammesso il contrario, nemmeno sotto tortura.
Più la guardava sorridere, ridere spensierata e parlare con tutti e non come Monique Vireau ma semplicemente come Monique, e più comprendeva quanto di bello le avesse donato la scuola, trasferendola in un contesto completamente diverso, dove poteva essere libera ed in grado di esprimere se stessa nella sua forma più completa e genuina.
Che anche quella mossa fosse stata escogitata in modo così preciso e sicuro da Rose?
Aveva chiesto alla Preside di prenderla come sua sottoposta di alto livello proprio immaginando che nel corso del tempo sua figlia avrebbe ricevuto una maggiore sicurezza ed individualità?
Assurdo pensare tutto ciò, si, ma onestamente parlando ora come ora da Madeline e co. non si sentiva di escludere niente, ma alla fin fine l'importante era il risultato e se la sua compagna, la sua donna era più felice, tanto di guadagnato e basta domande.
La vide avvicinarsi a lui, finalmente, con quell'aria tipicamente convinta che lui fosse girato male, ma con un'altrettanta aria da donna che sa come poter calmare il suo uomo, o almeno che sapeva che presto le sarebbe passata grazie ad una piccola vicinanza in più tra i due quasi coniugi.

Sei un uomo molto impaziente, lo sai?

Non sono io molto impaziente quanto loro molto fastidiosi e tu molto disponibile... Troppo.

Scusa se ti ho fatto aspettare così tanto.
Vogliamo andare?


Mmmhh...

Non rispose, tanto sapeva che Monique si sarebbe fatta semplicemente un risolino divertito dalla situazione e dalla sua faccia, quindi si volse porgendole il braccio per farglielo prendere ed iniziò a camminare uscendo da quel parco ed avvicinandosi sempre di più al viale commerciale di Diagon Alley, ricco di negozi di ogni tipo e sopratutto con tutta quella grande vastità di posti dove i giovani maghi ed anche quelli adulti potevano permettersi di impegnare i propri galeoni per prodotti più o meno interessanti, ma quasi sempre utili in qualche modo.
Ad un certo punto, una piccola famiglia di cinque persone osservò maggiormente Monique e stava già accelerando il passo per avvicinarsi e ricominciare di nuovo la solita tiritera di autografi e congratulazioni, peccato che Sandyon lanciò uno sguardo così fulmineo a tutti quanti che cambiarono immediatamente strada dirigendosi verso una gelateria qualsiasi facendo finta di niente.
In concomitanza probabilmente, Monique poté sentire il padrone di famiglia dire agli altri in sussurro.

Forse ha qualche impegno ufficiale e lui è il bodyguard, meglio lasciar stare, la rivedremo, passa spesso di qui!

Meglio.

Pensò secco dentro di se l'uomo, mentre camminava ancora per le vie limitrofe di quella principale raggiungendo diversi insegne di negozi di gioielleria e bigiotteria, scartando ovviamente quelle della seconda categoria, tenendola stretta a se.
Non lo avrebbe mai ammesso apertamente, ma in quei lunghi primi giorni di scuola nei quali la donna in veste di Vice Preside aveva avuto molto da fare e poco tempo da passare con lui, gli era tremendamente mancata ed era con quei gesti che era facile intuire certi suoi pensieri.

"Il sole prezioso", "La gemma arcobaleno", "Il paradiso dorato" o "Momenti magici"?
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Messaggioda Monique » 21/10/2012, 23:06

Non sono io molto impaziente quanto loro molto fastidiosi e tu molto disponibile... Troppo.

Visto quanto sei scontroso tu, dovrò pur portare l'equilibrio nella nostra relazione, no?
Se sono così disponibile prenditela con te stesso ed il tuo essere orso!


Ribatté Monique con una piccola linguaccia in direzione del compagno mentre gli prendeva il braccio e cominciava a camminare accanto a lui, il capo posato sulla sua spalla ed un'espressione serena sul viso: le bastava poco, quand'era con lui, per scacciare i brutti pensieri, relegarli in un angolo della propria mente e semplicemente godersi quegli istanti di gioia infinita col proprio uomo, colui che un giorno - si sperava in un futuro non troppo lontano - l'avrebbe presa in moglie.
Si diressero verso il viale principale di Diagon Alley, quello pieno di negozi, e Monique notò subito una famiglia avvicinarsi a lei, probabilmente con l'intento di parlarle: stava già aprendo la bocca in un sorriso sereno e cordiale, quando notò che qualcosa aveva fatto trasalire quei cinque passanti, al punto da far cambiare loro direzione; lo sguardo glaciale della donna si posò sul proprio compagno e sul suo sguardo da terrore puro - quello che gli riusciva meglio di tutti - che evidentemente aveva posato sulla famiglia... e la conferma le arrivò poco dopo sotto forma di sussurro.

Forse ha qualche impegno ufficiale e lui è il bodyguard, meglio lasciar stare, la rivedremo, passa spesso di qui!

Si trattenne dal ridere, alzando appena gli occhi al cielo per poi spostare lo sguardo su Sandyon ancora una volta e scuotere il capo con un sospiro.

Puoi evitare di terrorizzare la gente quando siamo in pubblico, per favore?
Altrimenti non crederanno mai che stiamo insieme, e io invece voglio che lo sappia tutto il mondo!


Una frase apparentemente egoistica e superficiale quella di Moni, volta a sbandierare Sandyon come un trofeo, ma per chi la conosceva bene come lui sapeva che se la donna aveva parlato in quel modo era solo perché ci teneva a rendere ufficiale la sua relazione col compagno, perché lo amava, non se ne vergognava ed anzi, era fiera di definirsi sua.
Si lasciò comunque guidare da lui per raggiungere diversi negozi diversi, notando però come il corpo del docente di Difesa la tenesse stretta a sé e la cosa le fece un piacere enorme, era il modo più semplice per farle capire che le era mancata.
E difatti...

... anche tu mi sei mancato tanto.

Sussurrò piano di modo che solo lui potesse sentirlo.
E quando Sandyon le domandò in quale gioielleria volesse fermarsi, la francese non ebbe alcun dubbio su quale scegliere.

"Il sole prezioso", "La gemma arcobaleno", "Il paradiso dorato" o "Momenti magici"?

Il primo, e sai perché?
Perché il Sole splendeva su di noi, la prima volta che hai detto di amarmi...
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Messaggioda Sandyon » 22/10/2012, 23:09

Puoi evitare di terrorizzare la gente quando siamo in pubblico, per favore?
Altrimenti non crederanno mai che stiamo insieme, e io invece voglio che lo sappia tutto il mondo!


E' tutto qui il problema?

Chiese Sandyon con aria abbastanza perplessa e pacata, afferrandola con maggiore vigore per il fianco facendola camminare in avanti per poi farla girare e ritrovare davanti a lui.
La mano destra che scorse fino al collo della francese per poi spingerla in avanti verso di lui iniziando un bacio improvviso, passionale, caldo e totalmente esplicito in mezzo a tutta la via commerciale principale di Diagon Alley.
A quel gesto, molte persone si bloccarono rimanendo piuttosto basite e senza parole, riconoscendo all'istante la figura della Vice Preside ma chiedendosi ovviamente chi fosse l'uomo che si era preso la libertà ed il coraggio di baciarla così istintivamente, quasi fosse cosa sua, peccato che in verità lei era davvero sua, del tutto, e se dimostrarlo al mondo intero era ciò che voleva, il compagno l'avrebbe accontentata dandole un'ulteriore riprova di quanto fosse serio quando prese la decisione che l'avrebbero saputo tutti, senza più dover stare a contenere segreti di alcun genere.
Quel bacio l'uomo lo fece durare almeno per una trentina di secondi, prima di allontanarsi lentamente da lei fissandola ancora negli occhi, serio e virile, e portarla di nuovo al proprio fianco, lanciando occhiate veloci agli altri per farli proseguire nelle loro camminate e tornare così a passeggiare con Monique fino ai vari luoghi di vendita riguardo articoli di gioielleria.
Nel mentre fece tutto questo, la strinse maggiormente a lui, segno inequivocabile di quanto le gli era mancata la sua compagna, un gesto che alla più grande delle Vireau, e per lui la più bella in assoluto, non sfuggì affatto.

... anche tu mi sei mancato tanto.

Mmmhh...

Traduzione?
"Ma come diavolo fai?".
Ma comunque, adesso era il momento di scegliere il posto dal quale iniziare la ricerca dell'anello e per l'occasione, la donna decise un negozio con un nome adatto per via del significato che lei gli affibbiava, in quel caso, inerente non tanto al loro primo incontro, baciato dalla luna, ma al loro primo momento di vera ed intensa sensazione d'amore, quando egli in pratica, le confessò ciò che realmente teneva nel cuore e nell'anima riferito a lei, al loro rapporto, al loro stare assieme, al loro essere ormai così vicini.
Sempre stata una gran romanticona Monique Vireau e di certo la cosa non è che dispiacesse all'ex mercenario.

Il primo, e sai perché?
Perché il Sole splendeva su di noi, la prima volta che hai detto di amarmi...


E perché tu come un sole sciogli il mio cuore fatto di neve.

Rispose quasi in automatico l'uomo, in un moto di poesia e romanticismo a dir poco incredibile e inaspettato.
Una volta, con quella percentuale al massimo, non sarebbe mai stato in grado di formulare un pensiero simile ed esporlo, eppure...
In effetti ci rimase anche lui qualche attimo interdetto nel mentre pronunciava quelle parole e di certo non si sarebbe azzardato a voltarsi un solo secondo per osservare la reazione di lei, probabilmente impacciato per quella figura appena fatta.
Non sapeva bene come calcolare quello slancio di... Cuore e dolcezza, uno slancio che non ricordava di avere mai avuto in passato, che strano.
Prese a camminare, non fiatando per il momento e focalizzandosi soltanto nell'entrare al negozio, subito avvicinato da una signorina molto gentile e disponibile, anzi, un'elfetta molto gentile e disponibile, che subito comparve avanti a loro con un inchino incredibile, osservata attentamente dal suo capo in lontananza abbastanza anziano che desiderava che fosse molto precisa e servile verso tutti i clienti.

Buonasera signori, è un piacere avervi al "Sole Prezioso", il mio nome è Justine, posso aiutarvi in qualsiasi modo?

Sandyon lanciò un'occhiata eloquente e minacciosa in direzione del proprietario del locale che subito si portò verso di loro con aria molto affranta e preoccupata, sfregandosi le mani e affiancando l'elfa adibita al servizio del negozio, rivolgendosi ad entrambi pensando che non fosse piaciuto loro qualche atteggiamento particolare da parte di Justine.

Vogliate perdonare se la mia serva non è stata abbastanza gentile con voi, se preferite sarò io stesso ad aiutarvi, signori!

Quello che vorrei è che non guardi più questa elfa in quel modo in nostra presenza.
Altrimenti vorrà dire che i 5000 Galeoni che vorrei impegnare in una spesa li impegnerò altrove, sono stato chiaro?


Eh!?
Pre... Prego signore?


Ha capito benissimo, adesso si allontani dalla mia vista e ci lasci essere serviti da quest'elfa... ORA.

L'anziano, prossimo per altro all'infarto, deglutì sonoramente facendo qualche passo indietro e lasciando del tutto lo spazio e il campo a Justine che nel frattempo con i suoi grandi occhioni verde acqua fissava leggermente impaurita e spaesata Monique, trovandola di certo meno minacciosa di Sandyon, per quanto egli le avesse dimostrato di tenerci a lei e non certo di volerla punire in qualche modo.
Inclinò leggermente la testa sulla sinistra, come a chiedere a Monique cosa stava succedendo e cosa avevano intenzione di fare, aspettando quindi le sue direttive, quando la voce dell'ex mercenario però, la richiamò subito sull'attenti.

Mostraci gli anelli più belli e costosi che si possono regalare ad una donna per una promessa nuziale.

Certamente signore, Justine mostra subito gli anelli più belli di tutto il negozio ai signori presto coniugi, congratulazioni!

L'elfa si mosse scomparendo e ri-apparendo dietro il bancone tutto sulla destra, dalla parte opposta a dove si era messo il proprietario del negozio, prendendo da sotto in un grosso cassettone una serie di anelli di fattura pregiatissima, sistemati in dei buchi di gommapiuma morbidi e delicati.
Ce n'erano davvero di ogni tipologia, ogni pietra ed ogni grandezza, per tutti i gusti insomma, ed i prezzi sistemati sotto ognuno di essi non si aggirava minimamente sotto i 2500 Galeoni, insomma, una vera fortuna, ogni anello di quelli in poche parole costava quanto un appartamento a Londra bifamiliare.
Dopo un'attenta osservazione di ogni anello e di ogni prezzo, al quale comunque l'uomo fece davvero pochissimo caso, Sandyon indicò per la precisione cinque anelli tra tutti, che erano circa una sessantina, facendo segno a Justine di prenderli e metterli per bene davanti alla compagna, riponendo gli altri al loro posto, guardandola adesso dritto negli occhi, serio.

Questi sono quelli che trovo siano maggiormente di mio gusto, quale ti piace di più?

Immagine

4200 Galeoni

Immagine

2900 Galeoni

Immagine

3600 Galeoni

Immagine

2700 Galeoni

Immagine

4800 Galeoni

Scegli pure senza problemi.
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Messaggioda Monique » 23/10/2012, 15:26

E' tutto qui il problema?

Monique non fece in tempo a rispondere nulla che le labbra dell'uomo andarono a catturare quelle di lei in un bacio bollente, selvaggio, rude ed appassionato che fecero fremere ogni fibra del corpo della francese: sentì il cuore iniziare a battere all'impazzata, la bocca che si schiudeva per intrecciare la lingua con la gemella di lui e le mani che frenetiche lo stringevano in vita, sulle spalle, sul petto, ovunque insomma.
Era quel contatto che le serviva, a prescindere dal dover mostrare al mondo come loro si appartenessero, era quello di cui sentiva il bisogno... sentire a pelle di appartenergli, fisicamente, in un contatto di labbra, lingue, mani e corpi così infuocato che probabilmente avrebbe sciolto tutti i ghiacci del polo.
Quando si scostarono, Monique aveva il fiato corto e le labbra tumide, eppure gli occhi non avrebbero potuto brillare più di così: e quando lui la guardò negli occhi, prima che potessero riprendere a camminare, le labbra della donna si incurvarono in un sorriso dolce, malizioso e soddisfatto.

Ti amo.

Sussurrò la Vice Preside, azzardando anche una piccola carezza sul volto di lui prima di riprendere a camminare al suo fianco con lo sguardo fiero di chi è orgoglioso della persona che ha accanto.
E quando gli disse che le era mancata la sua presenza accanto a sé, riconoscendo in lui quella stessa frase da un solo, silenzioso gesto, il mugugno di risposta di Sandyon la fece sorridere di gusto: d'altronde a due anime gemelle non si poteva chiedere di meno.
Arrivarono quindi al momento di scegliere in quale gioielleria recarsi, e Monique scelse facilmente quella che in cui si voleva recare dando la sua personale motivazione all'uomo.

E perché tu come un sole sciogli il mio cuore fatto di neve.

Spalancò gli occhi a quelle parole, voltando il capo con uno scatto mentre gli occhi ghiacciati si posavano all'istante sul viso dell'uomo, così velocemente da permetterle di notare come anche lui fosse evidentemente stranito da ciò che aveva appena detto: uno slancio dolce, romantico ed innamorato, che cozzava del tutto col comportamento sempre mantenuto dall'uomo.
Allora possibile che Monique ci avesse visto giusto, che in qualche modo Vastnor fosse... cambiato?

... dovrò parlarne con Sandyon prima o poi, chiedergli di collaborare... magari chiedendo ad Asher di rifargli le analisi potremmo scoprire che qualcosa in lui si è modificato...

Pensò Monique, senza però aggiungere altro, mentre lei ed il compagno entravano quindi nel negozio di alta classe e venivano subito accolti da una simpatica e servizievole elfetta.

Buonasera signori, è un piacere avervi al "Sole Prezioso", il mio nome è Justine, posso aiutarvi in qualsiasi modo?

Monique non seppe dire bene cosa fosse successo: un secondo prima erano solo lei, Sandyon e l'elfa, ed il momento dopo ecco che si era avvicinato anche il proprietario del negozio, sfregandosi le mani e scusandosi con loro per qualcosa che la sua dipendente poteva aver fatto - anche se non era assolutamente così.

Vogliate perdonare se la mia serva non è stata abbastanza gentile con voi, se preferite sarò io stesso ad aiutarvi, signori!

Quello che vorrei è che non guardi più questa elfa in quel modo in nostra presenza.
Altrimenti vorrà dire che i 5000 Galeoni che vorrei impegnare in una spesa li impegnerò altrove, sono stato chiaro?


Eh!?
Pre... Prego signore?


Ha capito benissimo, adesso si allontani dalla mia vista e ci lasci essere serviti da quest'elfa... ORA.

Pur non avendo seguito la dinamica delle cose, Monique ci mise poco a comprendere perché Sandyon si fosse scaldato tanto, e quando l'elfetta posò lo sguardo su di lei come a chiederle cosa fosse successo, la Vice Preside della scuola le strizzò l'occhio, parlandole a bassa voce con aria complice.

Penso che tu gli stia molto simpatica.

Sussurrò a Justine, con un sorriso che sperò potesse contagiare anche la piccola creaturina, la quale si mise subito ad ascoltare Vastnor quando questi attirò nuovamente la sua attenzione.

Mostraci gli anelli più belli e costosi che si possono regalare ad una donna per una promessa nuziale.

Certamente signore, Justine mostra subito gli anelli più belli di tutto il negozio ai signori presto coniugi, congratulazioni!

Sorrise la francese a quelle parole ed arrossì leggermente in viso, cercando e, se l'avesse trovata, stringendo la mano di Sandyon a quella parola, "coniugi": forse sembrava impossibile per l'ex mercenario da credere, ma lei non vedeva l'ora di essere legata a lui per la vita, di essere a tutti gli effetti sua moglie.
Monique Vireau Vastnor.
Suonava pure dannatamente bene.

Caspita quanto sono belli...

Mormorò la donna quando l'elfa cominciò a mostrare loro tutti quei bellissimi gioielli, dai prezzi assolutamente esorbitanti ma sembrava che a Sandyon non importasse niente: ovviamente Moni non li commentò, come da tradizione era l'uomo a dover scegliere l'anello per la proposta di matrimonio, ma Vastnor sembrò decidere per una via di mezzo tra la tradizione e la possibilità, per la compagna, di dire la propria.

Questi sono quelli che trovo siano maggiormente di mio gusto, quale ti piace di più?
Scegli pure senza problemi.


Cinque anelli si erano "salvati" da quella cernita, e scegliere non era davvero facile: erano tutti bellissimi, con pietre preziose e di ottima fattura, ma ce n'era uno che aveva catturato fin da subito l'attenzione della donna.

Mi fai vedere questo, per favore?

Domandò cortesemente all'elfetta, indicandole il terzo anello con la montatura che a Monique ricordava un serpente sinuoso ed affascinante ed uno zaffiro con la forma simile a quella di un cuore al centro: se Justine gliel'avesse passato, la donna l'avrebbe preso tra le dita con enorme delicatezza, rigirandolo lentamente con aria pensierosa.

E' bellissimo, però...

C'era qualcosa che non andava, ma cosa... poi, alzando gli occhi su Sandyon quasi per caso, capì cosa non andava bene: la montatura a serpente le faceva pensare non solo a se stessa, alla sua Casata, ma anche all'uomo che aveva accanto, ma la pietra non andava bene, in fondo possedeva già un anello con la pietra blu - all'anulare della sua mano destra - sempre dono di Vastnor per i loro sei mesi insieme... no, il colore doveva essere cambiato.

Sarebbe possibile avere questa stessa tipologia di anello con un... topazio, al centro?

E quanto ci sarebbe voluto a Sandyon per capire che a Monique quella specifica pietra da lei richiesta ricordava il colore dei suoi occhi?
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Messaggioda Sandyon » 23/10/2012, 22:15

Caspita quanto sono belli...

Per forza, quello era uno dei negozi di gioielli più impegnativi e costosi di tutta Diagon Alley e probabilmente di tutta la Londra magica.
Gli occhi felici ed impressionati della donna facevano intendere una cosa sola: che Sandyon Vastnor era riuscito nel suo intento.
Alla fin fine riuscire ad impressionare una donna di classe abituata al grande lusso come Monique Vireau significava aver fatto sul serio la scelta giusta riguardo il negozio da consultare, ed era anche vero che in effetti l'ex mercenario di galeoni non ne possedeva pochi, forse anche più degli ultimi dieci pretendenti avuti dalla francese nella sua vita.
Ma tanto cosa importava, adesso stava con lui e tanto bastava a renderlo contento di stringerla a se ed osservarla attentamente mentre vagava con lo sguardo tra tutti quei monili preziosi, focalizzandosi infine sui cinque d'elite scelti dall'uomo che, con un buon gusto, aveva lasciato adesso libera decisione alla compagna e futura consorte riguardo quale anello prendere in definitiva, dovendosi dimenticare completamente del prezzo.
Adesso che ci pensava, non avevano mai parlato dei loro conti in banca i due fidanzati... Si vedeva proprio che era un sentimento che esulava dai beni materiali.

Mi fai vedere questo, per favore?

Immediatamente signorina, ecco a lei!

L'elfa prese all'istante l'anello con lo zaffiro di fattura incredibilmente bella e meravigliosa e lo porse con delicatezza e un timido sorriso a Monique, attendendo che ella potesse dare il suo responso, mentre nel frattempo Sandyon osservava attentamente il modo con il quale la francese rigirava tra le dita quell'oggetto prezioso, provandoselo al dito e sorridendo sempre di più, anche se in effetti si notava chiaramente che ci fosse qualcosa che non andava del tutto come ella desiderava.
Già, ormai anche Sandyon aveva appreso ad avere un certo sesto senso nei confronti dei pensieri della buona illusionista.

Cosa vorresti modificare?

E' bellissimo, però...
Sarebbe possibile avere questa stessa tipologia di anello con un... topazio, al centro?


Topazio signorina?
Ma certo, Justine prevede subito a sistemare l'anello, adesso prendo prima la vostra misura precisa dell'anulare ed eseguire all'istante il lavoro dentro la bottega dietro al negozio!


Infatti la piccolina fece apparire all'istante il cono utilizzato per prendere le misure delle dita, così da esser certa di mostrare alla cliente un esemplare di pregiata fattura e con tutte le modifiche che desiderava.
Si allontanò velocemente, fluttuando dietro una tendina a poca distanza dal bancone e quando scomparve, il signore anziano del negozio fece qualche passo avanti provando nuovamente l'approccio nei confronti dei due signori, con un sorriso semplice e un poco intimorito dalla presenza del professore di Hogwarts ma con uno sguardo adesso molto più acceso nel focalizzarsi meglio sulla figura di Monique Vireau.
Pareva quasi di aver visto una sorta di divinità o qualcosa di analogo.

Ma ci vedo male oppure... Lei è proprio Monique Vireau, la Vice Preside di Hogwarts?
Mio nipote Evan Chambers studia lì a scuola e mi parla sempre così bene di lei, non speravo sul serio di vederla mai attraversare quella porta!
Posso permettermi di farle un consistente sconto per la merce acquistata in segno di gratitudine per la gentilezza e i modi che rivolgete tutti i giorni al mio caro e adorato nipote?


Sandyon non disse una sola parola, limitandosi a fare un leggero passo indietro e lasciare lo spazio adeguato alla donna di farsi avanti e parlare a proprio nome, immaginando perfettamente e ben sperando che ella rifiutasse una simile possibilità e, conoscendola, chiedendo più che altro un comportamento più dignitoso e consono nei confronti della piccola elfa Justine in servizio del negozio.
La stessa elfa che poco dopo uscì tutta felice e gioiosa con una scatoletta di colore giallo scuro, di velluto, contenente l'anello definitivamente cambiato nel colore e nella lucentezza, secondo quelli che erano i sogni e le aspettative della Coordinatrice del coro di Hogwarts.

Così le piace di più signorina?
Justine è stata brava?


Immagine

Che tonalità particolare... Sembra molto simile ai miei...
... Mmmhh... Moni...


Uno sguardo veloce al topazio gigante sull'anello e poi un altro altrettanto svelto alla donna, fissandola con una espressione che sapeva dire tutto senza pronunciare un singolo fiato.
Adesso si che aveva capito la reale motivazione di quel cambio e non poté che accennare quel famoso "mezzo sorriso" già mostrato qualche sera passata all'albergo durante il loro primo weekend da soli, quando ella conobbe per la prima volta Robyn.
Forse non era esattamente uguale a quello, ma ci andava sicuramente molto vicino.
Sandyon prese l'anello con estrema cura, facendo attenzione a sistemarlo nel modo migliore e nel verso giusto e poco dopo, mettendosi in ginocchio davanti sia al padrone del negozio che all'elfa, prese con delicatezza la mano sottile, curata e affusolata della compagna inserendo l'anello all'anulare della sinistra, fissandola dritto negli occhi, quegli occhi dorati come il topazio incastonato sull'oro bianco.

Era questo quello che volevi, mia futura sposa?
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Messaggioda Monique » 23/10/2012, 22:44

Topazio signorina?
Ma certo, Justine prevede subito a sistemare l'anello, adesso prendo prima la vostra misura precisa dell'anulare ed eseguire all'istante il lavoro dentro la bottega dietro al negozio!


Monique annuì con decisione a quella conferma da parte dell'elfetta: era esattamente ciò che voleva, quella stessa montatura ma con una pietra di Topazio al centro: la francese osservò con attenzione i movimenti di Justine, apprezzando la sua professionalità nel modo di fare e di porsi con lei, e quando la creatura sparì nel retro per lavorare sul suo anello la Vice Preside di Hogwarts dedicò tutta la propria attenzione al proprietario della gioielleria che si era nuovamente avvicinato a loro, per quanto un po' terrorizzato dalla presenza di Sandyon.

Ma ci vedo male oppure... Lei è proprio Monique Vireau, la Vice Preside di Hogwarts?
Mio nipote Evan Chambers studia lì a scuola e mi parla sempre così bene di lei, non speravo sul serio di vederla mai attraversare quella porta!
Posso permettermi di farle un consistente sconto per la merce acquistata in segno di gratitudine per la gentilezza e i modi che rivolgete tutti i giorni al mio caro e adorato nipote?


Sì, sono proprio io - confermò Monique, sentendo il compagno fare un passetto indietro e lasciarle quindi campo libero. Scosse la testa a quella domanda, con un sorriso gentile sulle labbra - Siete davvero premuroso, ma non faccio altro che svolgere il mio lavoro. Suo nipote ha una mente brillante e nel coro è un elemento prezioso. Tuttavia, se posso avanzare una richiesta... la pregherei di trattare più gentilmente la sua elfa. So bene che per carattere gli elfi sono abituati a servire i maghi, ma si ricordi sempre che sono creature degne di rispetto.

E se la prima parte del discorso venne presentata con il sorriso, nell'ultima l'espressione del viso di Monique divenne seria e anche piuttosto grave, segno che di certo stava scherzando.
Non andò oltre comunque, visto che proprio in quell'istante l'elfetta tornò da lei con l'anello modificato secondo i desideri della francese.

Così le piace di più signorina?
Justine è stata brava?


Monique si avvicinò all'elfa e osservò a lungo quell'anello, ora perfetto in ogni sua sfaccettatura: gli occhi della donna si fecero lucidi mentre annuiva in direzione della creatura, e si fece quasi timida quando incontrò lo sguardo del compagno che, probabilmente, aveva compreso il perché di quella pietra ed ora le sorrideva a modo suo, con quell'espressione che sapeva di una serenità non completa, ma comunque vicina al massimo possibile per lui.
E quando Sandyon, preso l'anello, s'inginocchiò di fronte a lei per prenderle la mano sinistra e lasciar scivolare l'anello nel suo anulare, ecco che le lacrime sgorgarono copiose lungo le sue guance, ma erano lacrime di pura gioia per quello che, dal suo punto di vista, era il momento perfetto.

Era questo quello che volevi, mia futura sposa?

Sì... - mormorò Monique, la voce appena tremante per il pianto - Ma più di ogni altra cosa voglio te, Sandyon... per sempre.

E non aveva importanza chi ci fosse a guardarli in quel momento... lei si sentiva finalmente completa.
Si sentiva finalmente a casa.
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Messaggioda Sandyon » 28/10/2012, 16:03

Sì, sono proprio io.
Siete davvero premuroso, ma non faccio altro che svolgere il mio lavoro.
Suo nipote ha una mente brillante e nel coro è un elemento prezioso.
Tuttavia, se posso avanzare una richiesta... la pregherei di trattare più gentilmente la sua elfa.
So bene che per carattere gli elfi sono abituati a servire i maghi, ma si ricordi sempre che sono creature degne di rispetto.


Sandyon, esattamente come aveva già premeditato prima, non aggiunse una singola frase alle parole dette dalla compagna nei confronti del proprietario del negozio, anche perché la donna era stata più che sufficiente nello spiegare le motivazioni della propria richiesta.
Immaginava inoltre che visto il prestigio e la facciata di importanza e delicatezza, la donna sortisse un effetto comunque migliore delle minacce dell'ex mercenario, ed infatti così fu, visto che non appena Monique concluse di parlare, l'anziano sotto lo sguardo perplesso e di sufficienza di Sandyon iniziò a piangere con lacrime enormi, tanto da lasciare l'uomo decisamente interdetto.

Oh... Signorina Vireau... Io... Mi perdoni per la mia indecenza verso la sottoposta, ha ragione, decisamente ragione!

Ha usato forse l'illusione?!

Da adesso in poi mi sforzerò di superare i pregiudizi imposti dalla mia famiglia da generazioni, non siamo più nel passato!

Mmmhh...

Era chiaro che non ci fosse minimamente lo zampino delle illusioni, sopratutto perché Monique non era di certo capace di fare una cosa simile ad un essere umano soltanto per piegarlo a ciò che lei desiderava, ed inoltre in tutta onestà Sandyon non sapeva nemmeno se era fattibile alterare le opinioni del prossime tramite il suo potere.
Era bastato che la più grande delle Vireau parlasse e mostrasse il suo giudizio perché l'anziano seguisse ciecamente i consigli e iniziasse quindi a rispettare il più possibile Justine come anche, si sperava, il resto degli elfi domestici che avrebbe incontrato nel resto della sua vita, limitando le regole ciniche e antiquate imposte dalla sua famiglia nelle generazioni.
Nel frattempo, dopo questa bonaria chiacchierata, la piccola addetta del negozio tornò dal laboratorio, portando con se l'anello sistemato esattamente come aveva chiesto Monique, che infatti si trovò perfettamente entusiasta e gioiosa, al punto da piangere, quando lo vide.
Il pianto poi venne incrementato quando Sandyon si mise in ginocchio in gesto simbolico per metterle l'anello al dito che bisognava dire le stava benissimo.

Sì... Ma più di ogni altra cosa voglio te, Sandyon... per sempre.

Sorrise, per quel che significava per lui sorridere, tornando in piedi e donandole un bacio leggero sulle labbra davanti a Justine e al padrone del negozio che, entrambi, si presero la libertà di fare loro un piccolo applauso.
Sandyon voltò il capo leggermente fissandoli con aria un poco truce ed entrambi si bloccarono subito, chinando il capo fino quasi a raggiungere terra. Era pur sempre in buona parte il vecchio Vastnor.
Estrasse il portafoglio, con annessa moneta di pagamento magico, avvicinandosi nel contempo alla cassa per parlare con il proprietario ed iniziare a chiedere tutti quanti i fogli di garanzia e spiegazione dei materiali utilizzati per la fabbricazione dell'oggetto, mentre velocemente si rivolgeva alla fidanzata, adesso ufficiale, chiedendole un'altra scelta, oltre che chiedere prima a Justine di mostrare un altro oggetto alla futura moglie.

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Justine, mostra alla mia donna degli orecchini di topazio in abbinato all'anello che ha preso.
Monique, se lo desideri puoi scegliermi una collana che terrò in segno di questo giorno con lo stesso valore del tuo anello.
Nuovamente, non badare a spese, né per gli orecchini, né per il pendaglio.


Oh, si signore, certamente, ecco qui miss Vireau, questi sono i più belli che abbiamo!

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1200 Galeoni

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1180 Galeoni

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1450 Galeoni

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1330 Galeoni

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1500 Galeoni

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990 Galeoni

E questi invece i pendenti da uomo, signorina!

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600 Galeoni

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870 Galeoni

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765 Galeoni

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930 Galeoni

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1100 Galeoni
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Messaggioda Monique » 28/10/2012, 17:03

Oh... Signorina Vireau... Io... Mi perdoni per la mia indecenza verso la sottoposta, ha ragione, decisamente ragione!
Da adesso in poi mi sforzerò di superare i pregiudizi imposti dalla mia famiglia da generazioni, non siamo più nel passato!


Sono contenta di sentirglielo dire.
Si ottiene molto più rispetto dandolo agli altri a nostra volta, che non con le minacce o il terrore.


In pratica Monique aveva appena fatto il ragionamento opposto rispetto a quello del padre, Nicholas Vireau, ma ora o no una persona speciale ed unica, al punto da costituire proprio per il genitore una minaccia?
Lanciò uno sguardo compiaciuto a Sandyon accompagnato da un occhiolino, come a voler sottolineare quanto fosse stata brava e semplicemente usando il buon senso e le parole giuste, ma poco dopo non poté fare a meno di commuoversi quando proprio il compagno le mise l'anello al dito: era perfetto, era esattamente ciò che voleva per se stessa, un modo per ricordarsi di lui, ogni qualvolta i suoi occhi si fossero posati su quel gioiello.

Justine, mostra alla mia donna degli orecchini di topazio in abbinato all'anello che ha preso.

Ma...

Monique, se lo desideri puoi scegliermi una collana che terrò in segno di questo giorno con lo stesso valore del tuo anello.
Nuovamente, non badare a spese, né per gli orecchini, né per il pendaglio.


La Vice Preside di Hogwarts fece un piccolo sospiro a quelle parole, era ovvio che non le sarebbe dispiaciuto spendere i propri galeoni per fargli un regalo del genere e di sicuro non voleva che spendesse ulteriormente anche per degli orecchini - la fissa per i beni materiali le era passata da un pezzo... e tuttavia non replicò in alcun modo a quelle parole, perché nella sua mente quello era il modo di Sandyon di dimostrarle che l'amava, donandole quei piccolo gioielli per sottolineare ancora di più la sua bellezza e prendendo una collana che portasse con sé la stessa promessa che lei aveva ora al dito.
Sorrise quindi Monique, annuendo leggermente in sua direzione prima di avvicinarsi al bancone su cui Justine iniziò a mostrarle la merce più bella che aveva secondo le richieste dell'ex mercenario.

Oh, si signore, certamente, ecco qui miss Vireau, questi sono i più belli che abbiamo!
... E questi invece i pendenti da uomo, signorina!


Uhm, vediamo... - mormorò Monique, soffermandosi inizialmente sugli orecchini: erano tutti molto belli, senza dubbio, ma lei voleva qualcosa di semplice, di non troppo vistoso, che non distogliesse l'attenzione altrui - Direi che scelgo questi.

Disse perciò alla fine, indicando l'ultimo paio presentato dall'elfetta: belli, eleganti ma comunque discreti e fini, erano perfetti per lei dal punto di vista della donna che, poco dopo, iniziò ad osservare le collane; lì la scelta era più difficile, perché non si trattava di capire e decidere in base ai propri gusti, ma cercando anche di pensare a cosa potesse piacere al compagno.
Scartò subito le prime tre proposte, rimanendo indecisa sulle ultime due: le piacevano entrambe allo stesso modo, e scegliere era davvero difficile... poi, come in un'illuminazione, si ricordò di un racconto di Celine su tre triangoli che rappresentavano forza, coraggio e saggezza, e che se riuniti in una sola persona ne decretavano quasi la perfezione; e poiché era così che Monique vedeva Sandyon, non le fu difficile prendere la decisione finale.

Voglio questa.

Disse infine con sicurezza a Justine, indicandole l'ultima collana: e se Sandyon si fosse avvicinato a lei o semplicemente avesse osservato e domandato anche per curiosità il perché della sua scelta, Monique avrebbe risposto con estrema semplicità.

Ciascuno dei tre triangoli rappresenta ciò che tu sei per me: forte, saggio e coraggioso... e da oggi, indossandola, ti ricorderai sempre di questo mio pensiero e dell'amore che provo per te.
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Messaggioda Sandyon » 29/10/2012, 23:22

Uhm, vediamo... Direi che scelgo questi.

E per la collana, signorina Vireau?

Voglio questa.

Calcolando anche le due bellissime scelte della sua signora, milord, sarebbero in tutto, ehm...

Non si faccia problemi.
Dica, forza.


Oh si si, mi perdoni... Allora sono 5690 Galeoni, se gradisce un pagamento in comode ra-...

Ecco qui.

L'anziano prese il denaro con lentezza, non capacitandosi così, su due piedi, di tutti quei soldi arrivati di improvviso.
Non certo tutte le persone avevano le possibilità economiche di Monique o dell'ex mercenario e dunque molti di loro optavano per un pagamento a rate comodo e tranquillo, ed anche più agevolato, sicuramente.
Sandyon però non amava per nulla avere debiti in sospeso con la gente ed era per questo principalmente che si era portato preventivamente 10.000 Galeoni in contanti da poter sfruttare al meglio in occasione di quella solenne promessa con la propria fidanzata.
Non appena avuta la ricevuta di pagamento, l'uomo si fece di qualche passo indietro e nello stesso momento, le mani della ragazza gli avvolsero il collo per mettergli la collana che aveva scelto per lui.
La voce di Monique si propagò dolce e complice nel suo orecchio, facendogli fare quella mezza smorfia ricordante tanto un accenno di sorriso.

Ciascuno dei tre triangoli rappresenta ciò che tu sei per me: forte, saggio e coraggioso... e da oggi, indossandola, ti ricorderai sempre di questo mio pensiero e dell'amore che provo per te.

Non sei contenta se non metti un significato in ogni cosa che fai.
E' anche questo che mi piace di te, sei una persona profonda.


La lasciò fare, osservandosi poco dopo adeguatamente l'oggetto scintillante al proprio collo.
Trovava gli donasse e non fosse nulla di troppo pesante o pacchiano, anzi, aveva un'aura di preziosità e filosofia davvero interessante.
Salutarono entrambi l'anziano e Justine che forse da quel momento in poi avrebbe potuto vivere una tranquilla realtà di lavoro differente dal passato e così poterono uscire affacciandosi su quella strada limitrofa alla zona centrale di acquisti del quartiere da shopping per maghi.
Il sole batteva forte sui loro visi, un solo pomeridiano con poche nuvole ad infastidire l'atmosfera, ed un freschetto leggero, almeno per il corpo di Sandyon, a maniche corte, temprato dai suoi viaggi spesso anche in continenti con neve perenne dove un cappotto non ti serviva assolutamente a nulla se non a rendere un ghiacciolo anche quello.
Lei adesso possedeva l'anello al dito e una scatoletta di velluto bianco contenente gli orecchini presi in abbinato, e lui invece quella splendida collana di argento placcata oro bianco con sopra i tre triangoli della leggenda raccontata a Monique dalla migliore amica Celine.
Già, proprio a proposito di quello...

Parlami di questa tua amica... Celine.
Nel frattempo, preferisci una cioccolata calda o un dolce?
A prescindere dalla tua scelta, vieni, andiamo in una buona "Tea Room", d'accordo?


Detto questo quindi, Sandyon tornò nuovamente a porgere il braccio alla propria donna, per poi iniziare a camminare e dirigersi verso la via principale, con precisione verso un locale classico inglese dove servivano tè, cioccolate calde o dolci di vario genere per passare in modo zuccherato le ore pomeridiane a cavallo tra il pranzo e la cena.
Giunti di fronte alla casetta con l'insegna del locale, Sandyon si fermò appositamente per permettere alla francese di osservare adeguatamente il nome del luogo di ristorazione, aspettandosi una qualsivoglia espressione di reazione da parte sua.

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Mi sembra un luogo che promette bene.
E' di tuo gradimento, Moni?
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Messaggioda Monique » 30/10/2012, 0:03

Calcolando anche le due bellissime scelte della sua signora, milord, sarebbero in tutto, ehm...

Non si faccia problemi.
Dica, forza.


Oh si si, mi perdoni... Allora sono 5690 Galeoni, se gradisce un pagamento in comode ra-...

Ecco qui.

Speriamo non gli prenda un infarto...

Pensò Monique con un piccolo sorriso, alzando gli occhi al cielo con un leggero sbuffo divertito quando vide Sandyon pagare il conto totalmente in contanti e all'attimo: era sicura che quell'uomo non avesse mai visto tanti galeoni tutti insieme, ma poco importava.
Lui sarebbe stato contento e soddisfatto, con le casse piene, e loro sarebbero stati felici ed orgogliosi di possedere ora dei simboli che mostravano al mondo la promessa reciproca che si erano fatti: e quel simbolo che la donna stessa aveva scelto per lui, la collana che ora gli adornava il collo, si fondeva perfettamente secondo il suo gusto col corpo del compagno, che sembrava a metà tra il divertito e il rassegnato nei confronti di quel suo comportamento.

Non sei contenta se non metti un significato in ogni cosa che fai.

Le cose importanti devono sempre avere un significato: per ricordarti chi sei, da dove vieni e dove stai andando... che c'è, vuoi prendermi in giro?

E' anche questo che mi piace di te, sei una persona profonda.

Quelle parole ebbero il potere di farla arrossire piuttosto violentemente mentre un sorriso compiaciuto, innamorato e sereno le incurvava le labbra: sapere di essere apprezzata dal compagno - e futuro marito - per quelle piccole cose le faceva un piacere che non poteva descrivere a parole, soprattutto perché era stata Rose a insegnarle tutto, anche a cercare sempre un significato nelle scelte importanti prima di prenderle, perché dare loro un significato implicava che avessero un senso e, di conseguenza potevano rivelarsi quelle più giuste.
Prese il sacchettino di carta rigida con dentro la scatolina di velluto e gli orecchini, mentre l'anello stava già al suo dito come la collana al collo di Sandyon, e con lui uscì dalla gioielleria completamente soddisfatta, riprendendo il braccio dell'uomo per proseguire quella piacevole passeggiata.

Parlami di questa tua amica... Celine.
Nel frattempo, preferisci una cioccolata calda o un dolce?
A prescindere dalla tua scelta, vieni, andiamo in una buona "Tea Room", d'accordo?


Non mi basterebbe un giorno intero per raccontarti di Celine - replicò Monique con un gran sorriso divertito - Ma d'accordo, io parlo e tu fai strada.

Accettò la donna, anche perché con una giornata così bella e perfetta sotto ogni punto di vista sarebbe stato assurdo pensare di rientrare subito al Castello, per una volta che potevano godersi il mondo fuori Hogwarts perché non approfittarne fino in fondo?
Così si mise accanto a lui, stringendosi al suo braccio con aria serena e felice, e prese a raccontare mentre camminavano.

Celine è praticamente... non lo so, la mia anima gemella al femminile, o qualcosa del genere.
Anche se siamo cresciute in due ambienti diversi affettivamente, i suoi genitori non hanno mai... agito su di lei come Nicholas ha fatto con me, abbiamo capito fin da subito di essere molto simili
- prese a raccontare con una palese sfumatura d'affetto nella voce - Lei c'è sempre stata per me, fin da quando eravamo bambine: conosce tutto, ogni parte della mia vita lei l'ha vissuta direttamente o comunque l'ha conosciuta tramite i miei racconti... non ci sono segreti, tra noi.

Per quello diceva che era la sua anima gemella, perché non c'era niente che Celine non sapesse di lei, non c'era nessun segreto nella loro amicizia: erano perfette, in ogni dettaglio.

Ci siamo volute bene fin da subito, anche se caratterialmente siamo molto diverse: quando eravamo piccole sembravamo due gemelle diverse... io mora e lei bionda, io stronza e lei gentile, io schiva e lei estroversa... col tempo non siamo cambiate molto in questo senso, rimaniamo diverse ma è per questo che andiamo così d'accordo. Ci completiamo, e sapere che dopo tutto questo tempo e dopo tutte le cose che sono successe possiamo ancora contare l'una sull'altra mi rende felice.
Sai... non vedo l'ora di fartela conoscere.


Ammise alla fine del racconto la Vice Preside di Hogwarts, lanciandogli un'occhiata veloce come a sondare il terreno: sapeva che Sandyon non era un tipo espansivo e non l'avrebbe mai forzato in alcun modo, ma sperava che un giorno anche lui desiderasse conoscere meglio chi faceva parte della vita della sua futura sposa.
Intanto i due futuri coniugi giunsero di fronte all'entrata della Tea Room, che lasciò Monique abbastanza sorpresa.

Oh... Sandyon...

Mi sembra un luogo che promette bene.
E' di tuo gradimento, Moni?


La donna non rispose vocalmente, si limitò ad un semplice cenno di assenso con gli occhi lucidi ed un piccolo sorriso sulle labbra: Rose viveva in lei e il fatto che Sandyon cercasse sempre il modo di riportarla concretamente nella vita della francese le faceva nascere un groppo alla gola di gratitudine verso l'uomo che aveva accanto e che avrebbe voluto per sempre.

... andiamo... ho tanta voglia di té al gelsomino.

[Fine]
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