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Dreiländereck - Foresta Nera

Messaggioda Estia » 19/10/2014, 22:44

... Non esiste alcuna creatura a parte il Drago che possa rispecchiarmi.
Quindi in effetti ci avete preso, molto brava, Oltre Ogni Previsione…


……

... Oh, ehm, sarebbe uno dei voti migliori che si possono ricevere ad Hogwarts, la Scuola di Magia!

Decisamente più edificante di qualsiasi libro Estia avesse mai letto o potesse sperare di leggere in tutta la sua vita!
Stava imparando più cose in quel momento che in anni di studio sui libri: non che ne rinnegasse l'importanza, non avrebbe mai potuto farlo… ma Typhon le stava lentamente aprendo gli occhi su un mondo che l'Erede non avrebbe mai potuto conoscere in altro modo, e di questo gli era grata più di quanto lui potesse concepire.
Ma anche Seal poteva imparare da lei delle cose sugli Eredi… bastava farle delle domande, a cui la giovane donna era ben volentieri risposta a rispondere.

Posso fare una domanda piuttosto sfacciata che sui libri non c'è?

Naturalmente, chiedete pure! - lo incitò Estia, sorridente.

Ma i Druidi non sono per nulla invidiosi di queste vostre abilità innate?
Cioè: provenite da un connubio che loro in passato consideravano abominevole, eppure siete quello che siete mantenendo al 100% l'energia del Mana dentro di voi avendo escluso fin da subito la Trama e quindi essendo a tutti gli effetti dei loro pari razza.


Oh, beh… sì, naturalmente ci sono gruppi di Druidi che non ci vedono di buon occhio. - ammise lei, la voce che si faceva più triste e seria a quelle parole - Per alcuni siamo un abominio, un'eresia talmente grave che dovremmo… beh, morire. - e ci avevano provato ad ucciderli, in passato, un tentativo che di sicuro si sarebbe ripetuto anche in futuro - Fortunatamente, però, la maggior parte della popolazione druidica non solo ci accetta, ma ci considera anche degni di rappresentarli.
In fondo capisco la posizione di chi ci da' contro… chi considera i Druidi come "elementalmente puri", è difficile che possa accettare di considerare persone come noi, nate dalla fusione di Trama e Mana, come superiori: forse è brutale il metodo con cui vorrebbero risolvere il problema, ma…


Non concluse la frase, stringendosi lievemente nelle spalle: saggia e diplomatica, nonostante il Fuoco che le ardeva dentro, ma c'era anche da dire che Estia aveva avuto un sacco di tempo libero a disposizione per affinare il proprio pensiero.
Le piaceva, comunque, parlare con Typhon… in realtà le piaceva lui, punto e basta, e forse fu anche questo a spingerla a domandargli se avesse o meno una compagna.

... L'avevo... Ci siamo lasciati intorno a Novembre.

Oh… - il cuore batté forte a quell'affermazione, un misto di gioia e dispiacere nell'animo.
Gioia, perché era libero -che poi lei non lo fosse, era un dettaglio- e dispiacere perché vederlo triste le faceva male - Ne siete ancora… innamorato? - domandò con voce delicata, ritrovandosi a sperare in una risposta negativa.

Per evitare di pensare a quelle speranze del tutto fuori luogo, l'Erede cominciò a descrivergli chi fossero gli altri Principi e Principesse dei Druidi, lasciando per ultimo la persona più importante -teoricamente- per lei, quella con cui avrebbe dovuto passare il resto della sua vita.

Ah... Ma quindi, tu il ragazzo ce l'hai...

E ti dispiace?

No, non lo chiese per quanto avrebbe voluto farlo, limitandosi ad urlare quella domanda nella propria mente che, però, non le diede voce.
Nuovamente, Estia tentò di concentrarsi su altro, sulla storia del Fiume Arcobaleno per la precisione, concedendosi però di sfiorare ed accarezzare le mani di lui perché erano il cuore e lo spirito a chiederlo; il discorso che ne seguì fu molto serio ed intenso da entrambe le parti, portando la giovane donna ad apprezzare ancor di più chi aveva di fronte… così tanto da aprirgli il proprio cuore, rivelando quei sentimenti prepotenti che già avevano iniziato a nascerle nel cuore.
Ma lui li ricambiava, almeno in parte, o il Vento che impetuoso sferzava dentro di lui l'aveva mandata in confusione?

Tu... Tu, mi piace da morire, Estia.

Gli piaceva.
Lei gli piaceva.
Un sorriso timido e radioso comparve sulle labbra dell'Erede, il cui Elemento principale s'innalzava nel suo spirito quasi senza più alcun controllo.

Mi fai sangue... Sento il desiderio costante di... Di..
... Insomma, di starti accanto, anche io, fin dai nostri primi minuti insieme.


È lo stesso desiderio che provo io, e in più… - abbassò la voce anche se non c'era nessuno, fissandolo intensamente negli occhi - … non ho mai provato così tanto il desiderio di essere toccata dalle mani di un uomo in tutta la mia vita.

Perché era Fuoco al 120%, non lo si doveva dimenticare.

Ma noi siamo quello che siamo, la mia Capo Gilda conta su di me e non voglio deluderla.
Se io facessi come mi pare mancherei di rispetto alla fiducia che mi ha donato e non me lo perdonerei mai.


Lo comprendo.

E lo comprendeva sul serio, anzi, ammirava il suo desiderio di non voler mancare di rispetto alla promessa fatta alla sua Sempreverde.

Il Vento dentro di me è una furia maestosa e potente, faccio fatica a controllarlo per quanto si agita.
Non mi era mai successo prima, dico davvero.


Neanch'io avevo mai sentito il Fuoco bruciarmi così tanto nell'anima, prima di conoscerti. - ammise Estia, stringendogli le mani quando lui gliele prese.

Ma proprio di questo Drago qualsiasi dovevi andarti ad interessare?

Non eri il Drago per eccellenza?

Ok, è ovvio che sia meglio di qualsiasi surrogato ventoso che ti sia stato promesso ma…

Spalancò gli occhi a quell'insulto, impreparata nel sentirlo pronunciare da lui -né da chiunque altro.

... Ti prego fa finta di non aver sentito.

Ci sono molte più probabilità di entrare in guerra per ciò che hai appena detto, che per il provare sentimenti l'uno per l'altra, sai?

Commentò Estia, non sentendo il desiderio di difendere Rawyn.
Perché? Primo, perché sapeva bene dentro di sé quanto quest'ultimo fosse in sintonia col Vento… e secondo perché sperava che la spinta principale a quelle parole fosse stata la gelosia.

Typhon… io trovo ammirevole che tu non voglia deludere la tua Sempreverde, lo dico davvero.
E se pensassi seriamente che questo
- qualsiasi cosa fosse ciò che li stava legando - potrebbe portare ad una guerra, mi allontanerei da te seduta stante, trattandoti semplicemente come la mia guida.
Ma non potrebbe mai nascere una guerra tra Gildati e Druidi perché io e te proviamo dei sentimenti reciproci, i miei genitori non lo permetterebbero mai… io non lo permetterei mai!
Hai detto che sono io a scegliere il mio destino, che dipende solo da me… ed è quello che sto facendo: sto scegliendo di seguire il cuore e non solo la testa, perché il Mana mi sia testimone… da quando ti ho visto è come se mi fossi svegliata da un torpore durato anni.


Lo fissò per un lungo istante, col respiro corto per l'agitazione e il battito cardiaco accelerato: poi, complice il fatto che lì non c'era nessuno ad osservarli, Estia decise di prendere il coraggio a due mani e si sporse verso di lui, per tentare di posargli un bacio sulle labbra; se e quando ciò fosse successo, l'unione di Fuoco e Vento sarebbe stata tanto intensa da lasciare entrambi senza fiato per diversi istanti.

… tutto questo mi spaventa, ma mai come adesso sento che voltargli le spalle e fingere di non provare nulla sarebbe la cosa più sbagliata da fare.
Sento che ho bisogno di starti accanto, di baciarti, di parlarti, di tenerti per mano, di…
- piccola pausa - di concedermi a te, prima che a chiunque altro.
Non c'è logica in tutto questo, lo so, ma come posso essere razionale quando il cuore mi batte così forte nel petto ed il mio Elemento non fa che richiamare il tuo?


Per la prima volta in vita sua non ce la faceva, non era in grado di essere razionale -né voleva farlo.

Se pensi che non ne valga la pena, che a prescindere o meno dalla guerra non valga la pena mettersi in eventuali casini per me, per… noi - quanto le piaceva il suono di quelle tre lettere? - dillo, io lo capirò e lo accetterò.
Ma se, al contrario, senti quello che sento io…
- ovvero la voglia di trovare una soluzione - allora ti prometto che non permetterò che si scateni una guerra, a costo di litigare con l'intera popolazione druidica.

E sì, l'avrebbe fatto se necessario.
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Messaggioda Typhon » 20/10/2014, 21:19

Oh… Ne siete ancora… innamorato?

È un sentimento forte, che non sfiorirà mai nel mio cuore.
Tuttavia non è l'amore che provano due amanti o quello che provano due fidanzati.
Non so se potete capire, ma comunque non è più quel tipo di emozione che possa mettere in pericolo il mio futuro con qualcuno.


Perché l'aveva già fatto una volta ed il risultato, ahi lui, era stato disastroso.
Era bello poter pensare di avere sempre qualcuno sul quale contare, qualcuno che mai e poi mai avrebbe voltato le spalle e quella persona senza ombra di dubbio era proprio Aryanne. Ma nemmeno più il sesso li teneva ancora legati nel senso più intimo del termine, avevano preso due strade diverse senza nemmeno accorgersene e se non fosse stato per il coraggio di lei, oggi probabilmente si stavano ancora trascinando la stessa identica storia incapaci di porre la parola "stop", sì, "stop", perché la "fine" per quei due Draghi non sarebbe mai totalmente esistita.
Dopo aver messo bene in chiaro la propria condizione di coppia, Typhon sentì anche l'altra campana, ovvero le attuali disposizioni matrimoniali dell'Erede del Fuoco, scoprendo dunque che era promessa sposa, guarda un po' che coincidenza, all'Erede del Vento.
Tralasciando racconti sul fiume, mani che si sfiorarono, dettagli in più sulla vita dell'Erbologo, il fulcro di quella prima ora insieme fu così tanto intenso e assurdo da lasciare esterrefatto lo stesso Drago. Desiderarla, talmente tanto da star male, da avere il sangue nelle vene che bolliva quanto magma prima di una eruzione, stesso discorso per altri liquidi del corpo pronti a darsi ad eruzioni violente.
Era quello dunque l'effetto che si poteva provare nell'avere il Vento in corpo ed essere alimentati dalle Fiamme per eccellenza?
Nemmeno il Sole in persona possedeva una tale affinità con l'elemento che distrugge e brucia, bensì una giovane diciannovenne, una ragazza tanto bella quanto potente e quanto decisa a cambiare le regole del proprio destino anche in merito alle parole ascoltate dal Terran.

È lo stesso desiderio che provo io, e in più… non ho mai provato così tanto il desiderio di essere toccata dalle mani di un uomo in tutta la mia vita.

Typhon sentì una fitta potente al cavallo dei pantaloni che faceva impressione per quanto era stata violenta e improvvisa, tuttavia cercò ugualmente di ragionare, di essere lucido, pur sapendo che con molta probabilità ella avrebbe potuto anche notare quel dettaglio in lui sempre più visibile. Non voleva deludere la Sempreverde, non voleva mettere in pericolo nessuno, non voleva essere la causa di alcun male, anche se questo significava resistere a quelle tentazioni stringendo i denti molto più che in passato. Lei lo metteva a dura prova, lo ubriacava con i suoi modi di fare, di essere, di mischiare regalità a passionalità, ad adrenalina, a sesso, c***o, sesso puro.

Lo comprendo.
Neanch'io avevo mai sentito il Fuoco bruciarmi così tanto nell'anima, prima di conoscerti.


Non lo stava aiutando, per l'ennesima volta, a contrastare gli effetti di quel sentimento dirompente che andava ben oltre il fisico e la voglia.
La prese per le mani, guardandola dritta negli occhi, provando ad essere naturale, provando a parlarle come al suo solito senza usare i paletti imposti da se stesso per essere adatto a starle vicino. Non dovettero nascondere nemmeno due secondi che il suo essere Typhon Seal provocò in lei uno sguardo assolutamente sbalordito, infatti con tutta la tranquillità del mondo arrivò addirittura, per una sorta di gelosia innescata e inconscia, ad insultare il promesso sposo di Estia, sancendo solo in quell'istante un reale motivo per provocare una vera e propria guerra tra loro.

Non eri il Drago per eccellenza?

Sì ma i draghi le difendono le principesse, stando a guardia del castello, mica se le sposano.

[...]

Ci sono molte più probabilità di entrare in guerra per ciò che hai appena detto, che per il provare sentimenti l'uno per l'altra, sai?

Lo so, lo so... Sono un idiota, non volevo mancargli di rispetto, ma sono fatto così.
Non che insulto normalmente le persone ma quando divento... Beh, possessivo, mi capita.


Per lo meno aveva detto qualcos'altro di reale ed abbastanza ovvio, ma l'aveva palesato, forse scavandosi ancora di più la fosse da solo.
Più affermava certe cose, più andava incontro all'inevitabile realtà che stava vivendo un sentimento deleterio per il proprio gruppo, per la propria famiglia, e ciò senza dubbio gli faceva del male, perché non intendeva assolutamente far rischiare niente e nessuno in quel Covo e in tutti gli altri, stesso valeva per i Druidi, gli Eredi e via dicendo. Insomma, era un strafottutissimo Erbologo, perché mai avrebbe dovuto mettersi a far scatenare conflitti mortali ed epocali tra le persone? Stava seriamente dando di matto, quando le parole della ragazza lo raggiunsero ancora.

Typhon… io trovo ammirevole che tu non voglia deludere la tua Sempreverde, lo dico davvero.
E se pensassi seriamente che questo potesse portare ad una guerra, mi allontanerei da te seduta stante, trattandoti semplicemente come la mia guida.


Cioè, mi stai dicendo che se tu rinunciassi al tuo matrimonio per stare con un Gildato, non si scatenerebbe il finimondo?
Per le Guide tra un po' nemmeno vi dovevamo scompigliare i capelli per il rischio di andare alle bacchette e alle magie!


Ma non potrebbe mai nascere una guerra tra Gildati e Druidi perché io e te proviamo dei sentimenti reciproci, i miei genitori non lo permetterebbero mai… io non lo permetterei mai!
Hai detto che sono io a scegliere il mio destino, che dipende solo da me… ed è quello che sto facendo: sto scegliendo di seguire il cuore e non solo la testa, perché il Mana mi sia testimone… da quando ti ho visto è come se mi fossi svegliata da un torpore durato anni.


Tu hai in mano abbastanza potere da fermare una guerra in procinto di cominciare?
I tuoi genitori davvero permetterebbero una cosa simile? Che io e te ci avvicinassimo?
Tutt'al più non scatenerebbero l'inferno, ok, al massimo cercherebbero solo di uccidere me!


Come poterlo biasimare nell'esser timoroso praticamente per tutti, mettendo se stesso all'ultimo posto tra le sue priorità?
Era stato educato a temere come la peste l'indignazione druidica e avvicinarsi così tanto a lei valeva a dire provocare parecchia indignazione.
Per non parlare poi del fidanzato rompi coglioni: se Estia l'avesse rifiutato per un Gildato chissà cosa avrebbe potuto alzare, il finimondo.
Nel momento stesso in cui tutti quei vari pensieri si andavano accumulando creando nel ragazzo una tale confusione tra cuore e mente da provocargli un esaurimento, l'Erede del Fuoco si avvicinò a lui annullando qualsiasi distanza e lo baciò, sulle labbra. Un bacio fugace, certo, ma intenso, profondo, pieno di Fiamme e Tifoni che cominciarono a vorticare insieme per un lungo istante, azzerando qualsiasi ragionamento che egli stesse facendo fino ad allora, portandolo in uno stato vegetativo a metà tra il nirvana e la cretinaggine.

… tutto questo mi spaventa, ma mai come adesso sento che voltargli le spalle e fingere di non provare nulla sarebbe la cosa più sbagliata da fare.
Sento che ho bisogno di starti accanto, di baciarti, di parlarti, di tenerti per mano, di… di concedermi a te, prima che a chiunque altro.
Non c'è logica in tutto questo, lo so, ma come posso essere razionale quando il cuore mi batte così forte nel petto ed il mio Elemento non fa che richiamare il tuo?


...

Se pensi che non ne valga la pena, che a prescindere o meno dalla guerra non valga la pena mettersi in eventuali casini per me, per… noi, dillo, io lo capirò e lo accetterò.
Ma se, al contrario, senti quello che sento io… allora ti prometto che non permetterò che si scateni una guerra, a costo di litigare con l'intera popolazione druidica.


Da quanto si conoscevano? Un'ora? Forse, o forse anche meno, adesso come adesso nemmeno se lo ricordava.
Lei parlava di "noi" dopo appena un'ora, mentre per lui valeva o no la stessa cosa?
Erezioni a parte, Fuoco e Vento a parte, facendo spazio in mezzo a tutto questo, lui cosa stava provando esattamente?
Non ci fu molto tempo per rifletterci, questo perché il bacio di prima aveva scatenato in lui una reazione a catena tale che non riusciva a pensare ad altro che ad una cosa sola, una ed una sola, almeno per quel preciso e impetuoso secondo.

Vieni qui, adesso.

Spinse la ragazza indietro, attaccandola addosso ad un albero e tentò quindi di baciarla, ma questa volta non come lei aveva fatto prima, bensì come baciava il Drago per Eccellenza: labbra schiuse, lingua a cercare quella di lei, mani strette sui fianchi e talmente tanta potenza e irruenza nelle braccia da alzarla di peso in modo da farle cingere le gambe dietro il suo bacino invitandole a cingerli il collo con gli arti superiori.
Il Vento nel suo corpo venne lasciato completamente libero, ovvero un'ondata di energia nel suo spirito che andò a cercare quella di lei fregandosene che fosse meno potente, ma coraggiosa, sfacciata e rozza, proprio come lui. Quel bacio, fosse dipeso da Typhon, sarebbe durato almeno dieci minuti, già, dieci minuti di continuo leccarle e morderle le labbra, respirare il suo respiro, assaporare la sua saliva e farle percepire la propria eccitazione a contatto stretto con qualsiasi indumento intimo portasse sotto quel dannato vestito regale. Poi, al termine di quell'atto dettato dal completo istinto e desiderio di lei accumulato in pochissimi minuti, l'avrebbe fatta tornare con i piedi per terra, sospirando con affanno e cercando di recuperare quel minimo di lucidità necessaria affinché potesse parlarle e risponderle alla domanda postagli prima.

Per me ne vale la pena...
... Ma temo che sia qualcosa di troppo grande per entrambi, anche per una come te.
Non sono mai stato abituato ad arrendermi, a tirarmi indietro, ma qui non sono solo io che ci rimetterei.
La vera mancanza di onore del Drago che è in me sarebbe mettere in pericolo gente che non c'entra nulla, onesta e innocente.
Mi sembra ovvio, poi, che tra queste persone non solo in primis c'è la Sempreverde... Ma ci sei anche tu.
... Forse sarebbe meglio se fuggissi da me finché puoi.
Io... Io non ti merito.


Invece pensava di meritarsela eccome, 'fanculo, ma doveva dirlo, doveva proteggere lei, i Gildati ed anche i Druidi.
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Messaggioda Estia » 20/10/2014, 22:23

È un sentimento forte, che non sfiorirà mai nel mio cuore.
Tuttavia non è l'amore che provano due amanti o quello che provano due fidanzati.
Non so se potete capire, ma comunque non è più quel tipo di emozione che possa mettere in pericolo il mio futuro con qualcuno.


Annuì perché sì, poteva capirlo: era come il rapporto tra Fywir e Miui: si amavano, in un certo senso, ma come amici; ci sarebbero sempre stati l'uno per l'altra -in teoria si dovevano persino sposare- ma entrambi amavano qualcun altro e questo li rendeva complici, nulla di più.
Furono proprio le parole di Miui, poco dopo, a dare la spinta ad Estia per buttarsi e rivelare i propri sentimenti a Typhon: non l'aveva programmato in realtà, ma nel momento in cui le loro mani si sfiorarono, nel momento in cui il Terran ammise che lei gli piaceva, nel momento in cui l'Erede si rese conto che sarebbe stata disposta a farsi toccare da lui, a concedersi a lui con tutto che in teoria era promessa ad un altro… lo capì.


Per noi l'amore è un discorso diverso, Estia…

In che senso?

Beh, vedi… ti parlo per esperienza personale, ma non devi dire nulla a nessuno, d'accordo? Bene, allora, mettiamola così: quando un Erede s'innamora, lo fa istantaneamente.
Capisci?


Non proprio…

Insomma, Estia!
Ti sto dicendo che non hai bisogno di passare del tempo con una persona per innamorartene poco a poco, perché il tuo cuore diverrà suo nel momento stesso in cui incrocerai il suo sguardo!


Dici davvero?

E che motivo avrei di mentirti?
Mi piace Rawyn, è un bel tipo… ma non è per essere cattiva quando ti dico che non potrai mai amarlo: perché se non è successo all'inizio, la prima volta che vi siete guardati negli occhi, allora non succederà mai!


E a te è successo la prima volta che hai conosciuto Oliver?

Sì… e non guardarmi in quel modo, dai, sto parlando sul serio!

Va bene, va bene, scusa…
Quindi pensi che… lo capirò quando sarò innamorata?


Ci scommetto, Estia.
Non appena lo vedrai, il tuo spirito saprà che è lui la persona che stavi aspettando… e sarà come se tutto avesse acquistato finalmente un senso.


Allora mi auguro che non accada mai, per non far soffrire Rawyn…

Io invece ti auguro che accada presto…
Perché innamorarti è la cosa più bella che ti possa capitare nella vita, amica mia.


E non era forse quello che stava provando ora per l'altro?
Non aveva provato la sensazione di risvegliarsi improvvisamente, appena i propri occhi avevano incrociato i suoi?
Poteva anche negarlo -e nemmeno ci riusciva- ma la sua anima sapeva bene quale fosse la verità.
Questo, comunque, non la esimeva dal mettere in guardia il Terran sugli insulti gratuiti agli Eredi… perché con quelli sì, eccome se sarebbe scoppiata una guerra!

Lo so, lo so... Sono un idiota, non volevo mancargli di rispetto, ma sono fatto così.
Non che insulto normalmente le persone ma quando divento... Beh, possessivo, mi capita.


Possessivo… era possessivo, la considerava sua.
E quanto la faceva sentire bene quella consapevolezza, quanto le faceva battere forte il cuore ed eccitare al tempo stesso?
Il Fuoco nel suo corpo bruciava con una prepotenza mai provata prima, scatenando in Estia sensazioni fino a quel momento del tutto sconosciute.

Tu hai in mano abbastanza potere da fermare una guerra in procinto di cominciare?
I tuoi genitori davvero permetterebbero una cosa simile? Che io e te ci avvicinassimo?
Tutt'al più non scatenerebbero l'inferno, ok, al massimo cercherebbero solo di uccidere me!


Non sarebbe la prima volta che un Gildato ed una Erede decidono di stare insieme, e con questi precedenti non sarebbe possibile far nascere una guerra! - esclamò lei, con convinzione: aveva detto di sapere bene di cosa parlasse, ed era effettivamente così - Certo, la mia famiglia non ne sarebbe felice… ma se tu decidessi di volermi seriamente, allora potresti sfidare il mio promesso sposo e non ci sarebbe motivo di scendere in guerra gli uni contro gli altri!

Okay, forse gli aveva dato troppe informazioni, ma per fortuna Estia ebbe la brillante idea di posare un bacio veloce ma intenso sulle sue labbra, mandando totalmente a quel paese la parte razionale di lui -e di se stessa, a voler essere sinceri.
Dovette infatti prendere un bel respiro per riuscire a parlare ancora, mettendo in chiaro le cose, esponendosi in tutto e per tutto con lui.

Vieni qui, adesso.

Un fremito di eccitazione allo stato puro attraversò il corpo di Estia per quell'ordine, che si lasciò attaccare all'albero più vicino senza fare un fiato: e quando Typhon tentò di baciarla, la giovane donna schiuse le labbra ed intrecciò la lingua con la sua, ricambiando quel gesto con passione, intensità, desiderio.
Agganciò le gambe al suo bacino e intrecciò le braccia intorno al suo collo, in barba alla Gilda, al suo futuro sposo e a qualsiasi regola di buona creanza avesse imparato fino a quel momento: non desiderava altro che assaporare la sua bocca, la sua saliva, il suo respiro corto contro il suo, per tutto il tempo che entrambi avessero ritenuto necessario; gli Elementi si erano fusi totalmente in un'armonia perfetta che mai, mai Estia aveva provato prima, nemmeno col fidanzato che l'affinità col Vento ce l'aveva al 120%… era tutto un altro mondo.
Quando il Terran la mise lentamente a terra, alla fine di quel bacio, ogni fibra del corpo della giovane donna pulsava, gli occhi erano due stelle luminose, le guance deliziosamente rosse e le labbra sensualmente tumide.

Per me ne vale la pena...
... Ma temo che sia qualcosa di troppo grande per entrambi, anche per una come te.
Non sono mai stato abituato ad arrendermi, a tirarmi indietro, ma qui non sono solo io che ci rimetterei.
La vera mancanza di onore del Drago che è in me sarebbe mettere in pericolo gente che non c'entra nulla, onesta e innocente.
Mi sembra ovvio, poi, che tra queste persone non solo in primis c'è la Sempreverde... Ma ci sei anche tu.


Si preoccupava per lei, ma non avrebbe dovuto, gliel'aveva spiegato anche se poi l'aveva confuso col bacio!

... Forse sarebbe meglio se fuggissi da me finché puoi.
Io... Io non ti merito.


Non è vero.

La replica di Estia arrivò, secca e decisa, appena Typhon finì di pronunciare l'ultima sillaba.

Credo non esista persona al mondo che sia più meritevole di avermi, in ogni senso, di te.
E lo sai perché lo penso?
- deglutì un secondo, quasi timorosa di dire le cose come stavano in modo netto, e dopo così poco tempo… ma Miui aveva ragione, per loro era tutto diverso - perché mi sono innamorata di te, Typhon.
Mi sono innamorata appena ti ho visto, non ho potuto farci niente, è successo e basta, e… e ne sono felice, perché prima di conoscerti temevo non avrei mai provato nulla del genere!


Scosse appena il capo, un sorriso lievemente scosso -per la portata del suo sentimento per lui- tornando a guardarlo subito dopo: si avvicinò a lui e gli posò le mani sul petto, fissandolo intensamente negli occhi.

Ti amo, e se vuoi stare con me, allora lo dirò ai miei genitori.
Dirò loro che non voglio sposare Rawyn, che mi rifiuterò di farlo e che se sarà necessario, rinuncerò alla mia posizione come Erede: loro non lo permetteranno mai, sarebbe uno scandalo se io rinunciassi al mio ruolo… per questo accetteranno d'incontrarti.
E se tu dirai loro che mi…
- che la amava, ma non era sicura che lo provasse, meglio stare sul generico? No, doveva sapere tutto, era giusto così - … che mi ami, che vuoi stare con me, e che hai intenzioni serie, allora potrai sfidare Rawyn per la mia mano.
Nessuna guerra, nessuno scontro tra Gildati e Druidi… solo tu contro di lui.
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Messaggioda Typhon » 21/10/2014, 16:30

Non sarebbe la prima volta che un Gildato ed una Erede decidono di stare insieme, e con questi precedenti non sarebbe possibile far nascere una guerra!

Non mettere limite alla follia degli esseri umani...
Vogliamo poi parlare della tua famiglia?


Certo, la mia famiglia non ne sarebbe felice… ma se tu decidessi di volermi seriamente, allora potresti sfidare il mio promesso sposo e non ci sarebbe motivo di scendere in guerra gli uni contro gli altri!

... Sfidare?

Attenzione, il tono con il quale il ragazzo pronunciò quella domanda non fu spaventato o sconcertato, bensì... Eccitato!?
Già, parlare di sfide ad un Drago e soprattutto al Drago per eccellenza equivaleva in pratica a fomentarlo e basta, facendogli pregustare il momento del confronto, la volontà di vincere, superare un ostacolo, oltrepassare i propri limiti. Un Drago viveva per le sfide, lui viveva per esse.
Tuttavia non poté concentrarsi troppo su quel particolare, poiché il bacio che lei gli diede fu in grado di azzerare ogni meccanismo mentale, anche il più semplice ed elementare, lasciando spazio solo ed esclusivamente all'istinto, al desiderio di averla, di possederla, di farle ciò che nessuno prima d'ora aveva mai fatto, nemmeno il suo tanto caro promesso sposo. La ferocia che ci mise nell'attaccarla al muro fu assoluta e gli andò bene visto che lei corrispose all'istante con altrettanta disinvoltura, aggrappandosi a lui, corrispondendo il bacio passionale ed umido e gemendo di piacere per l'esser stata alzata dalle braccia forti e solide del Terra [Talento Fisico 21].
Quello scambio di effusioni ben più che erotiche proseguì per almeno dieci minuti, alla fine dei quali il ragazzo la fece tornare con i piedi al terreno, guardandola dritto negli occhi ed esprimendole il suo pensiero, leggermente variato dalla responsabilità che gravava sulle sue spalle.

Non è vero.
Credo non esista persona al mondo che sia più meritevole di avermi, in ogni senso, di te.


Tsk, ci puoi scommettere le fiamme!

E lo sai perché lo penso?

In effetti questo non me lo spiego...
Ci conosciamo da poco, è vero sono un ragazzo di tutto rispetto ma...


perché mi sono innamorata di te, Typhon.

L'Erbologo spalancò gli occhi come se gli avessero appena detto che la Sempeverde aveva chiesto di passare agli Acuan.

Mi sono innamorata appena ti ho visto, non ho potuto farci niente, è successo e basta, e… e ne sono felice, perché prima di conoscerti temevo non avrei mai provato nulla del genere!

Questo proprio non se lo aspettava. Ipotizzava l'attrazione, ipotizzava il sentimento improvviso, ipotizzava diverse cose, ma non quello.
Ma lui esattamente, che cosa stava provando per lei? Doveva rifletterci attentamente perché era stato troppo coinvolto dall'istinto fino a quel momento. Il bacio di lei non gli aveva permesso di focalizzarsi sulle cose davvero importanti ma non poteva rimandare quella domanda.
Il Vento nel suo spirito parlava in un senso, ma quanto era influenzato dal Fuoco di Estia? Non era da sottovalutare l'influsso che lei determinava quando erano vicini, anzi, sarebbe stato sciocco non calcolarlo. Guardandola negli occhi però, il cuore aveva palpitazioni più veloci e sembrava quasi che il dolore e la tristezza avuti fino ad allora per l'allontanamento con Aryanne si fossero non dissolti ma quanto meno limitati al minimo.
Inspirò, quando la ragazza gli posò le mani sul petto, sentendosi contrastato da mille e più motivazioni: la Gilda, le persone che ne facevano parte, la fiducia e tutto il resto. Non si poteva dire spontaneamente ad una ragazza di essersi preso una sbandata pazzesca quando quest'ultima era l'Erede del Fuoco in visita diplomatica pre-Gaiux. Eppure non poteva costringersi a non rimanere incantato nel fissarla negli occhi.

Ti amo, e se vuoi stare con me, allora lo dirò ai miei genitori.
Dirò loro che non voglio sposare Rawyn, che mi rifiuterò di farlo e che se sarà necessario, rinuncerò alla mia posizione come Erede: loro non lo permetteranno mai, sarebbe uno scandalo se io rinunciassi al mio ruolo… per questo accetteranno d'incontrarti.


Estia...

E se tu dirai loro che mi…

... Che ti?

… che mi ami, che vuoi stare con me, e che hai intenzioni serie, allora potrai sfidare Rawyn per la mia mano.

Sono davvero queste le regole?
Basterebbe soltanto questo senza creare un putiferio di proporzioni disastrose?


Nessuna guerra, nessuno scontro tra Gildati e Druidi… solo tu contro di lui.

...Solo tu contro di lui...

...Solo tu contro di lui...

...Solo tu contro di lui...

...Solo tu contro di lui...

...Solo tu contro di lui...


Immagine


Scosse il capo, mandando via quelle parole, reprimendo il ringhio e il ruggito primordiale che gli si stava scatenando nell'anima.
No no no, non doveva pensare a quello, anzi, più che altro non doveva pensare solo a quello, non era un gioco, doveva capire realmente che cosa voleva, doveva capire realmente che cosa provava, doveva essere in grado di discernere il desiderio fisico da quello sentimentale.
Non si era mai dovuto sforzare per creare uno scisma simile nel suo cuore, questo perché l'ex fidanzata incarnava entrambe le realtà e la conosceva da anni. Adesso invece, aveva di fronte una ragazza da circa un'ora, che voleva mettere in tutte le posizioni possibili e immaginabili, ma questo non significava di certo che fosse amore. Lei era pronta a mettere in gioco la sua posizione, il suo destino, la sua vita, per abbracciare la nuova dimensione trovata con Typhon, mentre lui? Lui era pronto a fare tutto ciò per lei? Si trattava sul serio di un amore a prima vista?
Chiuse gli occhi e prese un bel respiro, provando a concentrarsi solo sulle proprie emozioni più astratte, quelle più autentiche [Conc. 18].

Io... Uff... Io non so come funziona per voi Eredi, non capisco come tu possa essere così sicura di amarmi ma...
... Ma io faccio più fatica, mi sento attratto da te e possibilmente sì, potrei definirmi innamorato.
Però la responsabilità che ho, il sapere che in questo momento il mio Capo Gilda conta su di me... Non riesce a farmi essere lucido come vorrei.
Di sicuro non avrei mai fatto quello che ho fatto se non spinto da un impulso ben più aulico che la semplice voglia di possederti carnalmente.
... Credi sia possibile parlarne prima con la Sempreverde e metterla al corrente di tutto?
Vorrei che fosse al corrente della verità, di quello che è accaduto tra me e te.
Mi sento la coscienza sporca a progettare tutto questo tra... noi... mentre lei è sicura che ti stia facendo da semplice guida turistica!
... Capisci ciò che intendo?
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Messaggioda Estia » 21/10/2014, 17:39

Non colse, a tempo debito, l'aria eccitata con cui Typhon si approcciò all'idea di dover sfidare Rawyn -fu troppo impegnata a fargli perdere la testa baciandolo- ma se così fosse stato avrebbe convenuto tra sé che ci voleva una bella dose di coraggio -e follia- per esaltarsi ad una prospettiva del genere.
Il Terran però gliel'aveva spiegato, lui era il Drago per eccellenza e questo, probabilmente, spiegava molte cose: perché poi la giovane donna sperasse che l'altro si mettesse in gioco contro l'Erede del Vento? Semplice, perché si era innamorata di lui.
Onestamente, quando Miui le aveva raccontato di come avesse avuto il colpo di fulmine appena incrociati gli occhi del Druido di cui si era innamorata, Estia si era detta che non necessariamente sarebbe successo anche a lei: forse col tempo, si era detta, avrebbe provato amore nei confronti di Rawyn, seppur per il momento da parte sua ci fosse solo affetto… eppure, quando il suo sguardo aveva incrociato quello del Terran, tutto era cambiato, ed Estia aveva finalmente capito cosa significasse provare amore. Non era qualcosa che si poteva controllare, né l'Erede sentiva di volerlo fare: al contrario, voleva solo stare tra le braccia di Typhon ed essere un tutt'uno con lui -corpo, mente, anima, spirito ed Elementi.
Per questo decise di essere sincera con lui, di fargli presente quel sentimento senza celarlo né mascherarlo: sentiva che era giusto che il ragazzo sapesse, a costo di allontanarlo da sé con quell'affermazione.

Sono davvero queste le regole?
Basterebbe soltanto questo senza creare un putiferio di proporzioni disastrose?


Già, erano solo quelle le regole.
Qualcosa di semplice, apparentemente, e di non mortale perché non si trattava di un semplice duello o qualcosa del genere: la difficoltà stava, ovviamente, nello scontrarsi contro un Erede, non esattamente la passeggiata di salute più banale del mondo!
Ma se Typhon avesse accettato, nessun Druido o Gildato avrebbe dovuto combattere, avrebbero risolto la cosa tra loro com'era giusto che sia -perché sarebbe stato oltremodo scorretto mettere in mezzo due fazioni per una questione personale.
Quando Estia percepì il Vento in lui innalzarsi leggermente dopo quelle parole, comprese che quello che stava provando l'altro non era paura o ansia per lo scontro, al contrario una gran voglia di mettersi alla prova: però non voleva nemmeno -per quanto lo desiderasse- che Typhon prendesse una decisione alla leggera, per il gusto di vincere contro l'Erede del Vento; doveva essere consapevole di quello che stava facendo, e di ciò che ne sarebbe derivato.
Se avesse vinto, infatti, avrebbe ottenuto la mano di Estia, ma questo voleva dire sposarla prima o poi -più prima che poi- e di sicuro non avrebbe potuto lasciarla da un giorno all'altro perché stufo di lei!

Io... Uff... Io non so come funziona per voi Eredi, non capisco come tu possa essere così sicura di amarmi ma…

Lo sento qui - si sfiorò la fronte - e qui - si sfiorò il cuore - e anche qui… - e questa volta si sfiorò la zona inguinale da sopra il vestito - Non saprei spiegartelo a parole, ma per noi è così: ci innamoriamo all'istante, con la persona giusta. - ed ora ci credeva anche lei.

... Ma io faccio più fatica, mi sento attratto da te e possibilmente sì, potrei definirmi innamorato.

Il Fuoco arse più forte in lei dopo quelle parole, che fecero nascere sul suo viso un'espressione di radiosa felicità: potevano esserci mille ostacoli, ma già che si amassero era una vittoria.

Però la responsabilità che ho, il sapere che in questo momento il mio Capo Gilda conta su di me... Non riesce a farmi essere lucido come vorrei.
Di sicuro non avrei mai fatto quello che ho fatto se non spinto da un impulso ben più aulico che la semplice voglia di possederti carnalmente.


Annuì, convinta che non fosse una messa in scena per possederla, che Typhon non ne sarebbe stato in grado: forse lo conosceva da una sola ora, ma sentiva il suo Elemento, lo percepiva distintamente; e gli Elementi non potevano mentire, mai.

... Credi sia possibile parlarne prima con la Sempreverde e metterla al corrente di tutto?
Vorrei che fosse al corrente della verità, di quello che è accaduto tra me e te.
Mi sento la coscienza sporca a progettare tutto questo tra... noi... mentre lei è sicura che ti stia facendo da semplice guida turistica!


Noi.
Aveva parlato di un noi, non di un "me e te", e di differenza ce n'era.
Sorrise, più dolce di prima, allungando la mano per, se lui gliel'avesse permesso, fargli una carezza leggera sulla guancia.

... Capisci ciò che intendo?

Certo che lo capisco, e sono assolutamente d'accordo con te.
È giusto che la Terran Verdigris sappia di tutto questo, io per prima mi sentirei più tranquilla se lei ne fosse messa al corrente… anche perché così eviterà di scuoiarti vivo!


Una piccola battuta, ma Estia confidava nel fatto che la donna, una volta avuta la sicurezza di non correre alcun rischio di guerra, avrebbe accettato ciò che tra loro era nato.

Possiamo andarle a parlare quando vuoi, anche adesso se preferisci toglierti subito questo peso dal cuore!
Ma prima… posso avere un altro bacio?


Gli chiese, abbassando volutamente il tono di voce per fargli assumere una sfumatura sensuale e maliziosa e lasciando libero il Fuoco di lambire e stuzzicare il suo Elemento: incredibile come certe tecniche di seduzione, seppur sconosciute, fossero per Estia così spontanee… e quello era solo l'inizio.
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Messaggioda Typhon » 21/10/2014, 20:32

Lo sento qui...

Le fissò la testa, sospirando.

... e qui...

Passò a guardarle il cuore, annuendo.

... e anche qui…

Deglutì piano, cercando di non farsi sentire, non osando fissarle direttamente il punto indicato.

... Non saprei spiegartelo a parole, ma per noi è così: ci innamoriamo all'istante, con la persona giusta.

È una bella fortuna, in effetti, mentre una sfortuna per altri.
Questo vuol dire che se non scatta subito, non scatta più.
Funziona una volta nella vita o potete anche innamorarvi di qualcun altro, se non ricambiati?


Interessante capire come funzionasse quella sorta di caratteristica speciale degli Eredi.
Typhon non amava per nulla studiare, ma possedeva una buona dose di curiosità, specie quando si trattava di certe stranezze.
Di sicuro per gli esseri umani il percorso era leggermente differente, a volte capitava che si innamorassero a poco a poco, provando solo una iniziale attrazione, mentre in altri casi avveniva il classico colpo di fulmine. Forse per i Druidi e gli Eredi la questione era diversa in quanto il Mana rappresentasse il 100% della loro energia. Magari la connessione così forte con la natura li rendeva nei rapporti sentimentali simili agli animali: un imprinting primordiale, irriducibile ed eterno, o almeno, per le creature naturali della Terra era così, chissà se per loro fosse uguale.
Se fosse stato comunque molto simile alla natura animale però, significava che Estia... Sarebbe stata totalmente devota a lui?
Inutile aggiungere che in quell'istante i pensieri sconci del Drago divennero molteplici e il dualismo "Regina/Schiava" gli fece vorticare il Vento nel suo spirito con una tale eccitazione ed agitazione che per calmarlo gli ci vollero diversi secondi. Non poteva pensare a certe cose adesso, doveva prima stabilire interiormente quali fossero i suoi sentimenti al 100% e con immediata precedenza informare la Vilvarin dell'accaduto.

Certo che lo capisco, e sono assolutamente d'accordo con te.
È giusto che la Terran Verdigris sappia di tutto questo, io per prima mi sentirei più tranquilla se lei ne fosse messa al corrente… anche perché così eviterà di scuoiarti vivo!


Brava, vedo che io e te ci intendiamo alla perfezione!

Possiamo andarle a parlare quando vuoi, anche adesso se preferisci toglierti subito questo peso dal cuore!
Ma prima… posso avere un altro bacio?


... "Padrone"... "Mio Signore"...
Vogliamo smetterla prima che mi presenti al boss con tre chili in più nei boxer?!


Si guardò intorno, a destra e sinistra, così da assicurarsi nuovamente che non ci fosse nessuno, poi, annullando la distanza tra di loro, le posò una mano sul lato destro collo, con delicatezza, baciandola poi sulla bocca, in un modo molto diverso dal precedente. Pur essendo molto intenso, caldo e avvolgente, Typhon gli conferì una sfumatura più dolce, più cauta e quasi fragile, come se avesse paura di usurarle le labbra gonfie.
La verità era che quando il ragazzo baciava così si trattava di qualcosa molto più preziosa che un sentimento di natura sessuale, un dettaglio che lei sicuramente non avrebbe mai potuto cogliere, ma lui sì, probabilmente però a posteriori, non in quel preciso istante.
Estia gli aveva dimostrato di essere una persona comprensiva, intelligente, perspicace e premurosa, tutte caratteristiche apprezzabili e soprattutto fondamentali per stare accanto ad un ragazzo come Typhon Seal. In un certo senso somigliava parecchio ad Alexis Parker... Ma con la sensualità e il trasporto passionale di Aryanne Vastnor, un connubio nel quale poi si andavano aggiungendo elementi nuovi e autentici che la distinguevano da chiunque altra, come la saggezza, la decisione, la giocosità ed anche il fatto di sapersi trasformare in un Drago!

Allora adesso dirigiamoci presso l'abitazione della Sempreverde.
Per ovvi motivi, onde evitare lo scuoiamento prima citato, sarà meglio che spieghi inizialmente tu la situazione.
Ah, sia chiaro, illustriamo la questione fino ad un certo punto: credo il cuore sia troppo debole per sentire di come ti ho attaccata all'albero.
Non appena avrai finito, sicuramente mi guarderà, a quel punto proseguirò e metterò in chiaro, non ti preoccupare.


Dopo aver ottenuto l'assenso da parte della ragazza, Typhon... la prese per mano, avviandosi presso il luogo stabilito, molto nervoso.

§ ABITAZIONE DELLA SEMPREVERDE - QUINDICI MINUTI DOPO §


Ma che fa?
La tiene per mano?


Che razza di modo è per farle da guida?

Glielo avrà ordinato lei?
Poverino...


L'Erbologo lanciò un'occhiata truce ai pochi passanti che avevano anche il coraggio di parlottare tra loro mentre li vedevano camminare.
Forse, tutto sommato, non era stata una buona idea utilizzare un contatto intimo così presto, per questo il ragazzo cambiò leggermente registro facendole risalire la mano fino al centro del braccio, in modo che sembrasse come quando si accompagnavano le dame d'alta classe.
Se poi Estia avesse voluto del tutto andare a braccetto, allora ugualmente non ci sarebbe stato problema, anzi, meglio salvare qualche apparenza. Arrivati davanti alla porta della grande casa di Lindë, Typhon fissò un secondo l'Erede del Fuoco per poi bussare lentamente ed aspettare il permesso di accesso. Una volta entrati all'interno, i due giovani tornarono separati in segno di rispetto e non restava altro che vedere come sarebbe andata a finire. Abbastanza ovvio immaginare quanto il Terran stesse sudando freddo.

Sempreverde, perdonate il disturbo.
L'Erede aveva bisogno di vedervi... Ed anche il sottoscritto.


Questa volta non basterà nemmeno che replichi una fabbrica della "Mulino Bianco", porca puttana...
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Messaggioda Estia » 21/10/2014, 21:19

È una bella fortuna, in effetti, mentre una sfortuna per altri.
Questo vuol dire che se non scatta subito, non scatta più.
Funziona una volta nella vita o potete anche innamorarvi di qualcun altro, se non ricambiati?


Non posso parlare per esperienza personale, ma per quello che conosco della mia stirpe…
Sì, quando ci innamoriamo è per la vita.


Confermò Estia, e già in quelle parole si vedeva quanto fosse certa dei suoi sentimenti: altrimenti come spiegare il fatto che non provasse il minimo timore al pensiero di essersi legata a Typhon, con tutto che magari lui non avrebbe ricambiato i suoi sentimenti?
Comprendeva, però, la sua necessità di parlare con la Sempreverde, per questo accettò di parlarle come e quando lui avesse voluto, anche immediatamente: prima, però… sì, voleva un bacio, perché le sue labbra già le mancavano.
Chiuse gli occhi quando Typhon si avvicinò a sé, schiudendo le labbra per lasciarsi coinvolgere da quel bacio sì intenso, sì passionale, ma più lento e delicato di prima, un bacio che, per lei, faceva concorrenza al precedente in quanto a piacere.

Allora adesso dirigiamoci presso l'abitazione della Sempreverde.
Per ovvi motivi, onde evitare lo scuoiamento prima citato, sarà meglio che spieghi inizialmente tu la situazione.
Ah, sia chiaro, illustriamo la questione fino ad un certo punto: credo il cuore sia troppo debole per sentire di come ti ho attaccata all'albero.


L'avevo immaginato… - ammise Estia, con un sorriso leggero.

Non appena avrai finito, sicuramente mi guarderà, a quel punto proseguirò e metterò in chiaro, non ti preoccupare.

Annuì, pronta per incamminarsi dalla Sempreverde, ma quando sentì la mano di Typhon prendere la sua, un sorriso dolce e felice si formò sul suo volto, e l'Erede ricambiò la sua stretta con convinzione… e con amore.

~ Abitazione della Terran Verdigris • Fifhteen Minutes Later ~


Neanche aveva fatto caso ai mormorii dei Terran che passavano loro accanto, troppo concentrata sull'idea di parlare con la Sempreverde; quando però il Terran alzò la mano sul braccio di lei, Estia lo prese a braccetto, trovandolo più comodo come modo di camminare insieme, ed in quella posizione raggiunse l'abitazione della donna.

Sempreverde, perdonate il disturbo.
L'Erede aveva bisogno di vedervi... Ed anche il sottoscritto.


Vi chiedo perdono, Terran Verdigris, ma ho bisogno di conferire con Voi riguardo una questione molto importante.
Possiamo disturbarvi?
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Messaggioda Lindë » 22/10/2014, 14:11

[5 Febbraio 2109 - 11.30]


L'incontro con l'Erede era andato bene.
In effetti, Lindë aveva dovuto ammettere che Estia si era dimostrata ben più gentile delle aspettative.
Quando aveva parlato nella lingua delle Gilde, poi…
Se tutti gli Eredi fossero stati così, il Gaiux sarebbe potuto andare meglio del previsto.
Una volta lasciata la ragazza con Typhon, non c'era altro che la Sempreverde potesse fare.
Ritornò nella sua abitazione all'interno del Villaggio, sbrigò parte della burocrazia quotidiana.
Parlò a lungo con Raiden per chiedergli le sue impressioni.
Infine, decisa a rilassarsi un po', si preparò del tè.
Dopotutto ormai Estia si trovava lì con loro, e Lindë aveva fiducia in Typhon.
Più che chiunque altro in Gilda, in effetti.
Con una tazza di tè fumante ed un piatto di biscotti, la donna si era appena seduta sul divano quando bussarono alla porta.
Aggrottò la fronte, non si aspettava alcuna visita.
Si alzò in piedi, e andò ad aprire.

Sempreverde, perdonate il disturbo.
L'Erede aveva bisogno di vedervi... Ed anche il sottoscritto.


Vi chiedo perdono, Terran Verdigris, ma ho bisogno di conferire con Voi riguardo una questione molto importante.
Possiamo disturbarvi?


Era troppo bello per essere vero.
Avrebbe dovuto immaginare che qualcosa sarebbe successo, ma sperava accadesse non a così poca distanza dall'arrivo dell'Erede.
Sospirò impercettibilmente, spostandosi per farli accomodare.
Offrì loro tè ed altri biscotti, e lo preparò con le sue stesse mani.
Un modo come un altro per tentare di calmarsi.
Alla fine, lo posò loro davanti, e chiese quale fosse il motivo della loro visita.
Pensava di essere preparata a tutto.
… ma non a quello.

[Dieci minuti dopo]


Si era alzata in piedi.
Silenziosa, aveva camminato su e giù per il salottino, la tazza col tè ormai freddo dimenticata sul tavolo.
Innamorati.
Dopo un'ora.
Sì, forse da lei ce lo si poteva anche aspettare.
Ma da lui?
E poi, quante probabilità c'erano che ciò avvenisse mentre lei era CapoGilda?
Lei, la più giovane e la meno esperta?
Prima il Gaiux, ora questo.
Il Conflux aveva un enorme quanto sadico senso dell'umorismo, evidentemente.
Eppure, non poteva lasciarsi prendere dal panico, sarebbe stato indecoroso.
Mentalmente poteva anche urlare e dare testate immaginarie contro il muro, ma esternamente doveva rimanere calma.
Imperturbabile.
Sicura, anche se in realtà non lo era affatto.
Si sedette, prendendo la tazza e bevendone il contenuto.
Era freddo, ma nemmeno ci aveva fatto caso.

… capisco.

No, non capiva.
Ma si stava sforzando di farlo.

Immagino comprendiate entrambi quanto sia sorpresa.

Soprattutto per quanto riguardava i sentimenti di Seal, a cui rivolse un'occhiata penetrante.

È una situazione oltremodo delicata.
Conosco le regole degli Eredi, so bene come, in casi come questo, non sia necessario arrivare ad una guerra.
Dovrai sfidare
- rivolta verso Typhon - il promosso sposo di Estia, e battendolo vincerai anche la sua mano.

Aveva studiato la loro storia, la loro cultura, le regole.
L'aveva fatto perché sentiva fosse giusto così, e non le era nemmeno dispiaciuto.
Ma non avrebbe mai pensato che tutto ciò le sarebbe tornato utile così presto.

È anche vero, però, che in passato casi come questo hanno effettivamente portato ad uno scontro tra le fazioni.
La seconda guerra venne causata da un caso analogo al vostro.
I genitori dell'Erede insinuarono che fosse stato fatto ingerire alla figlia un filtro d'amore.
Certo, stiamo parlando di più di tre secoli fa e questo mi fa ben sperare in una maggiore apertura mentale.


Una certezza al 90%, ma non era sicura che fosse abbastanza.

Estia… non voglio insinuare che i Vostri genitori siano persone scorrette, non mi permetterei mai.
Ma siete convinta che non cercherebbero mai di dare la colpa a Typhon, una volta saputo tutto ciò? E soprattutto… sareste disposta a tutto, pur di difendere il Vostro sentimento?


Litigare coi genitori, con gli altri Eredi, coi Druidi.
Abbandonare il suo ruolo, persino.
Se la risposta fosse stata positiva in entrambi i casi, Lindë avrebbe chiesto alla ragazza di lasciare soli lei e Typhon.

… ascoltami bene.
Lascia perdere i formalismi e le stronzate varie, e rispondimi sinceramente.


Disse, una volta che furono soli.
E per chiamare "stronzate varie" l'etichetta della Gilda, doveva essere davvero sconvolta.

Hai una vaga idea in cosa ti stai cacciando?
Non è un gioco, Typhon, non puoi andare dall'Erede del Vento e sfidarlo solo perché il tuo orgoglio di Dragargenteo non vede l'ora di mettersi alla prova, non funziona così.


Lei non gliel'avrebbe mai permesso.

Sono orgogliosa di vederti così cresciuto, sono fiera che tu abbia sentito il bisogno, il dovere, di venirmene a parlare subito.
Dimostra che ho fatto bene a darti la mia fiducia.
Ma ora ci troviamo di fronte ad una situazione instabile, che potrebbe esploderci in mano al minimo passo falso.
So che per gli Eredi l'innamoramento avviene in modo istantaneo… ma tu?
Sei sicuro di amarla?
Al di là di me, della Gilda, degli Eredi e del resto del mondo… puoi ammettere dentro di te, in tutta onestà, di amarla?


Era quello il punto, per Lindë.

Perché se così non fosse, se sfidassi il suo promesso sposo, vincessi, e poi ti stancassi di lei e la lasciassi… questo potrebbe scatenare una guerra.
Non voglio farti pressioni, né spingerti in un senso o nell'altro.
Ma prendi la tua decisione con coscienza, e sii pronto a portarla avanti fino alla fine.
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Messaggioda Typhon » 22/10/2014, 15:20

… capisco.

Typhon non l'aveva mai vista in quello stato, sembrava l'epiteto della preoccupazione.
Gli occhi del ragazzo la seguirono per tutto il tempo che fece su e giù lungo la stanza, non osando momentaneamente aprire bocca per lasciarle il tempo di riflettere. Non era affatto una bella situazione, specie per una Capo Gilda ancora "novizia" o più che altro giovane.

Immagino comprendiate entrambi quanto sia sorpresa.

Annuì semplicemente, inspirando e bevendo un sorso di tè, passandosi una mano sulla fronte.
Non capiva effettivamente se per lei avesse fatto una cosa giusta o sbagliata, se fosse consapevole che non era dipeso dalla sua volontà e che mai e poi mai avrebbe desiderato metterla in una posizione simile. Tuttavia quello non era l'istante migliore per chiederlo.

È una situazione oltremodo delicata.
Conosco le regole degli Eredi, so bene come, in casi come questo, non sia necessario arrivare ad una guerra.
Dovrai sfidare il promosso sposo di Estia, e battendolo vincerai anche la sua mano.


Sono già stato messo al corrente.

È anche vero, però, che in passato casi come questo hanno effettivamente portato ad uno scontro tra le fazioni.
La seconda guerra venne causata da un caso analogo al vostro.
I genitori dell'Erede insinuarono che fosse stato fatto ingerire alla figlia un filtro d'amore.
Certo, stiamo parlando di più di tre secoli fa e questo mi fa ben sperare in una maggiore apertura mentale.


Typhon sgranò gli occhi, spostò lo sguardo sull'Erede, poi sulla Capo Gilda, cominciando ad avere il battito piuttosto accelerato.
Eccolo lì il potente senso di colpa che gli montava addosso, il Vento che prese a crescere ed agitarsi, mentre il respiro si faceva più corto e l'istinto primario era di andare a rimediare una Giratempo quanto prima. Lasciò parlare loro due, poi, quando Estia uscì, rimase solo con Lindë.

… ascoltami bene.
Lascia perdere i formalismi e le stronzate varie, e rispondimi sinceramente.


Che motivo avrei di mentire?
Sono già fin troppo nella merda...


Hai una vaga idea in cosa ti stai cacciando?
Non è un gioco, Typhon, non puoi andare dall'Erede del Vento e sfidarlo solo perché il tuo orgoglio di Dragargenteo non vede l'ora di mettersi alla prova, non funziona così.


Ehi ehi ehi, aspetta un momento!

Se lei aveva dato il via alle parolacce, allora lui avrebbe usato del "tu" come quando stavano ad Hogwarts, alzandosi in piedi.

Io il discorso della sfida l'ho saputo DOPO, non certo prima!
Non è che lei mi ha raccontato questo simpatico aneddoto e allora mi son detto: "wow, che spettacolo, posso rompere il culo ad un Erede del mio stesso elemento, vediamo chi è il vero Vento tra i due, facciamo finta di esserci presi una sbandata epocale per la sua promessa sposa!".
Io ho paura, va bene?! Paura!


Leggera pausa, inspirando, nervoso e appena sudato.

... Intendiamoci, non di quello lì, figuriamoci se ho paura di perdere.
Io ho paura di scatenare qualcosa di catastrofico; se fosse stato per lei noi avevamo già dato la notizia a tutti, il matrimonio era bloccato e i preparativi per lo scontro Gilda Terran VS Eredi era già stato fissato, con ring e pop corn.
Estia segue un istinto dato dal suo Fuoco e dal suo amore, ma io non potevo fare lo stesso, mi hai dato un compito importante, onorevole, mi sentivo uno schifo a decidere qualcosa senza prima coinvolgerti, senza prima... avere il tuo appoggio, cazzo.


Sono orgogliosa di vederti così cresciuto, sono fiera che tu abbia sentito il bisogno, il dovere, di venirmene a parlare subito.
Dimostra che ho fatto bene a darti la mia fiducia.
Ma ora ci troviamo di fronte ad una situazione instabile, che potrebbe esploderci in mano al minimo passo falso.
So che per gli Eredi l'innamoramento avviene in modo istantaneo… ma tu?
Sei sicuro di amarla?
Al di là di me, della Gilda, degli Eredi e del resto del mondo… puoi ammettere dentro di te, in tutta onestà, di amarla?


Alzò lo sguardo su di lei, la fissò intensamente, cercando di focalizzarsi su quella domanda.

Perché se così non fosse, se sfidassi il suo promesso sposo, vincessi, e poi ti stancassi di lei e la lasciassi… questo potrebbe scatenare una guerra.
Non voglio farti pressioni, né spingerti in un senso o nell'altro.
Ma prendi la tua decisione con coscienza, e sii pronto a portarla avanti fino alla fine.


Lui non era un Erede, mica poteva sapere se il suo amore fosse stato per tutta la vita. Per loro evidentemente accadeva in maniera istantanea e probabilmente perpetua, ma lui era un uomo, un mago come tanti altri e gli uomini non potevano avere la stessa certezza per natura.
Poteva regolarsi solo con ciò che aveva al momento, poteva parlare e rispondere solo rifacendosi alle sue esperienze passate, quello che però non riusciva proprio a discernere da tutto quel discorso era proprio la Gilda, era proprio lei, era proprio l'importanza di non comportarsi come un incosciente, senza andare a mettere di mezzo la stupida gelosia verso Raiden.

Io so solo una cosa, Lindë... e cioè che non ho mai provato nulla di simile prima d'ora.
Non ho mai percepito certe sensazioni in così breve tempo, in alcun caso, con nessun'altra.
Ma è un'ora che ci sto a contatto, soltanto un'ora, e mi viene chiesto se è un amore già solido, eterno e imponente.
So soltanto che è amore, è inconfondibile, il mio Vento me lo prova, ma a fronte di tutto sono consapevole che i sentimenti si coltivano.
Non sarei così irresponsabile da mettere in gioco questo luogo, queste persone, per me stesso, per un amore appena nato, qualora non bastasse.
Sono certo dell'autenticità che mi suggerisce il cuore, ma non sull'intensità che acquisirei nel tempo standole vicino, a contatto.
Se fosse giudicato non abbastanza e tu mi dicessi che non va bene, allora rinuncerei a lei e a questa fantomatica sfida, non in quanto vigliacco, non in quanto bugiardo verso l'Erede, ma in quanto Terran.
Non posso andare al di là della Gilda, in quanto è parte integrante di me... e soffocherei ogni altro sentimento pur di non metterla in pericolo.


Volse un attimo il capo, osservando fuori dalla finestra Estia con attorno qualche animale radunatosi per salutarla e farsi coccolare.
Lo sguardo del ragazzo era talmente intenso che pareva lucido, anzi, ad un'attenta osservazione, non sarebbe stato difficile cogliere una piccola lacrima scendere lungo la guancia destra, pur rimanendo lui fermo, serio, come un Drago, sofferente, ma Drago.
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Messaggioda Lindë » 22/10/2014, 21:58

Aveva chiesto ad Estia di lasciare lei e Typhon soli.
Voleva parlare con lui faccia a faccia.
Direttamente, lasciando da parte tutto il resto.
Era fondamentale capire quanto il ragazzo fosse pronto a mettersi in gioco.
Quanto sentisse forte il sentimento che diceva di provare per lei.
Era essenziale per evitare conseguenze ben peggiori di un disappunto da parte dei Jin.

Io il discorso della sfida l'ho saputo DOPO, non certo prima!
Non è che lei mi ha raccontato questo simpatico aneddoto e allora mi son detto: "wow, che spettacolo, posso rompere il culo ad un Erede del mio stesso elemento, vediamo chi è il vero Vento tra i due, facciamo finta di esserci presi una sbandata epocale per la sua promessa sposa!".
Io ho paura, va bene?! Paura!


Lo fissò.
Non disse una parola, studiando attentamente il suo sguardo.
Percependo gli Elementi nel suo spirito.

... Intendiamoci, non di quello lì, figuriamoci se ho paura di perdere.
Io ho paura di scatenare qualcosa di catastrofico; se fosse stato per lei noi avevamo già dato la notizia a tutti, il matrimonio era bloccato e i preparativi per lo scontro Gilda Terran VS Eredi era già stato fissato, con ring e pop corn.
Estia segue un istinto dato dal suo Fuoco e dal suo amore, ma io non potevo fare lo stesso, mi hai dato un compito importante, onorevole, mi sentivo uno schifo a decidere qualcosa senza prima coinvolgerti, senza prima... avere il tuo appoggio, cazzo.


Ed era orgogliosa di lui, per quello.
Glielo disse, facendoglielo presente apertamente.
Aveva dimostrato di meritarsi a pieno la sua fiducia.
Ma la domanda vera era solo una.
La amava davvero?
Oltre ogni cosa, oltre tutto, evitando di pensare alla Gilda, persino a lei.
Amava Estia, o era solo la passione del momento?

Io so solo una cosa, Lindë... e cioè che non ho mai provato nulla di simile prima d'ora.
Non ho mai percepito certe sensazioni in così breve tempo, in alcun caso, con nessun'altra.
Ma è un'ora che ci sto a contatto, soltanto un'ora, e mi viene chiesto se è un amore già solido, eterno e imponente.


Era una domanda pesante.
Lo sapeva, lo capiva.

So soltanto che è amore, è inconfondibile, il mio Vento me lo prova, ma a fronte di tutto sono consapevole che i sentimenti si coltivano.
Non sarei così irresponsabile da mettere in gioco questo luogo, queste persone, per me stesso, per un amore appena nato, qualora non bastasse.
Sono certo dell'autenticità che mi suggerisce il cuore, ma non sull'intensità che acquisirei nel tempo standole vicino, a contatto.


Già, gli Eredi s'innamoravano istantaneamente e, per quello che ne sapeva lei, era per la vita.
Ma per il resto del mondo la situazione era un po' diversa.

Se fosse giudicato non abbastanza e tu mi dicessi che non va bene, allora rinuncerei a lei e a questa fantomatica sfida, non in quanto vigliacco, non in quanto bugiardo verso l'Erede, ma in quanto Terran.
Non posso andare al di là della Gilda, in quanto è parte integrante di me... e soffocherei ogni altro sentimento pur di non metterla in pericolo.


Lo osservò per lunghi istanti, silenziosa.
Studiò il suo sguardo mentre si posava su Estia.
Cosa stava provando, in quel momento?
Lindë non aveva la facoltà di saperlo, ma non aveva alcun problema ad ammettere quanto Seal fosse cresciuto.
Era maturato, era diventato un'altra persona.
Sentì gli Elementi dentro di sé parlarne, ed annuì tra sé.
Era pronto.

Non ti dirò cosa devi fare, Typhon.
La Gilda è importante ed è la mia priorità, ma tu ne fai parte, e tengo a te… forse ben più di quanto dovrei.
Se credi nel tuo amore per lei, io farò altrettanto, e mi adopererò in ogni modo affinché nulla di male possa accadere ai tuoi Confratelli.


Avrebbe sfoggiato le sue doti diplomatiche.
E se le sarebbe fatte venire, se avesse scoperto di non possederne abbastanza.

Ora fai rientrare Estia, per favore.
Ho bisogno di parlarle, tu potrai rimanere.


Prima che aprisse la porta, però, la Sempreverde si avvicinò al Terran e, senza aggiungere altro, posò la mano al centro del suo petto.
Fu un attimo, ma bastò.
Un colpo forte allo spirito, per lui inaspettato.
E l'Elemento sbocciato in lui, per secondo, crebbe istantaneamente.
Più forte, rigoglioso.
L'aveva sentito, si era dimostrato pronto.
La Radura era diventata un Bosco.

Ne parliamo dopo… ora falla rientrare.

Non aggiunse altro, attendendo che l'Erede fosse nuovamente di fronte a lei prima di parlare.

Non mi opporrò ai sentimenti che provate l'uno per l'altra, non è nella mia natura e non mi forzerò proprio adesso a fare qualcosa che non mi piace e che non desidero.
Estia, per Voi innamorarVi di qualcuno è un processo istantaneo, immediato ed eterno… per noi, invece, non è così.
Ciò che Vi chiedo, dunque, è: sareste disposta ad aspettare questa settimana, prima di decidere di parlare ai Vostri genitori? Non ho dubbi sui sentimenti che Typhon dice di provare per Voi, ma è giusto che gli diate il tempo di sentirli crescere, dentro di sé.
Se tra una settimana il suo amore sarà più forte, intenso e stabile… allora avrete la mia benedizione senza riserve.
È una condizione accettabile, per Voi?


Era tutto ciò che le serviva sapere.
Se l'Erede avesse risposto affermativamente, allora Lindë li avrebbe congedati con un sorriso leggero.
Mai avrebbe pensato che tutto ciò potesse accadere.
Ma era accaduto.
Ed ora bisognava solo pregare che tutto filasse liscio.
Almeno quello!
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