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Messaggioda Estia » 17/10/2014, 12:19

La mia saggezza deriva dalla mia esperienza, Regina delle Fiamme, e sono onorato di poter mettere a disposizione entrambe ogni qualvolta la mia Sempreverde ne abbia necessità. - rispose Raiden, con un profondo inchino - Se posso permettermi di farVi un complimento… la Vostra regalità è pari alla Vostra bellezza, che scalda gli animi di chi Vi osserva come il Fuoco che brucia nel freddo della notte.

Non sono certa di meritare tanta cortesia, ma Vi ringrazio per le Vostre parole, Consigliere.
Mi auguro che, alla fine della mia permanenza, possiate ricordarmi per qualcosa che vada oltre le apparenze, e che risulti essere più importante per tutti noi.


Il fatto che i genitori fossero anti-Gildati -o comunque non simpatizzassero per loro- e che anche Rawyn non fosse particolarmente favorevole ai rapporti tra Eredi e Terran, Acuan o Ignis, non imponeva certo che Estia si accodasse a quella scuola di pensiero: lei rappresentava il Fuoco tra i Druidi più di chiunque altro, ed avrebbe fatto sentire la propria voce fino a che non ne avesse più avuta in corpo.
E, a proposito di Fuoco, al momento ciò che davvero si faceva sentire nel suo animo era proprio l'Elemento in questione, fomentato ed agitato dalla presenza del Vento nello spirito del ragazzo -il cui nome, Typhon, mai avrebbe potuto essere più indicato per lui- che le avrebbe fatto da guida durante il suo soggiorno tra i Terran, e che Estia sperava di poter chiamare per nome.

... Mh?
Ah sì sì, regolare... Certamente!
Potete anche chiamarmi Ty, è lo stesso!


Nonostante le occhiatacce dell'intera Gilda, Sempreverde compresa, le labbra dell'Erede si aprirono ad un sorriso leggero e divertito, mentre Rikku sulla sua spalla emetteva un verso simile ad una breve risata.

... Tutt'ora mi sento indegno per questo compito così prestigioso, a dire il vero.
Ma farò l'impossibile affinché possiate trascorrere delle giornate piacevoli e interessanti qui tra noi Terran.
Amicizia dite?
Non v'è tesoro più ambito al quale possa aspirare…


Lo sguardo della giovane donna si fece più intenso a quelle ultime parole, ed il Fuoco del suo spirito si avvicinò così tanto al Vento in Typhon che il ragazzo avrebbe quasi potuto sentirsi avvolgere dal suo calore.

Sarò lieta di onorarvi del mio più ambito tesoro, dunque, se è questo ciò che volete.

Gli disse ad un tono di voce appena più basso e caldo, così oculatamente velato di malizia che forse solo l'interessato avrebbe potuto coglierne la nota, insieme all'Elemento dell'altra che parve allungarsi verso di lui per accarezzarne lo spirito -e di conseguenza il corpo- con una lingua fiammeggiante di calore puro.

... Immagino che adesso vorrete scambiare qualche parola con la Sempreverde.
In tal caso attenderò il vostro arrivo per farvi da guida del covo.


Ma è regolare, Typhon… - rispose lei, pronunciando quella stessa, assurda, nel suo vocabolario, parola di cui lui aveva fatto uso poco prima - Sempreverde, sarebbe un onore per me poter vedere da vicino la Vostra casa, qui al villaggio.

Confermò Estia con un sorriso verso entrambi, la voce che tornava ad essere esattamente come prima, come se quel lieve intermezzo tra lei e l'altro non fosse mai accaduta.
Prima di andarsene, però, l'Erede fece un passo indietro e volse lo sguardo di fronte a sé, in modo tale da abbracciare metaforicamente tutta la Gilda ed i suoi componenti.

Es pateicos jums visiem par sveikt mani savā mājā.
Ka Mana vienmēr aizsargāt jūs, un var Atlikums valdīt bezstrīdus līdz pat laiku beigām.


[Ringrazio tutti voi per avermi accolto nella vostra casa.
Che il Mana vi protegga sempre, e possa l'Equilibrio regnare incontrastato fino alla fine dei tempi.
]


Pronunciò con umiltà e rispetto quelle parole, usando la lingua delle Gilde con una buona pronuncia, anche se non perfetta: era perfettamente consapevole di quale scalpore avrebbe sollevato tra i Terran… mai, nella storia degli incontri tra Eredi e Gildati, uno dei primi si era "abbassato" ad usare la lingua comune ai secondi, ritenendo quasi un crimine sporcarsi le labbra e la lingua con tali idiomi; ma Estia non era una Erede qualsiasi, e forse aveva appena cominciato a dimostrarlo.
Dopo quelle parole, la giovane donna s'inchinò in una riverenza -questa precisa e perfetta- verso i Terran, dopodiché sorrise alla Sempreverde e la seguì, scortata dalle guardie di fuoco, dal Consigliere della donna, dalla guida designata per Estia e dai mormorii sottili -si sperava positivi- dei Gildati fino alla sua abitazione, all'interno della quale i soldati scomparvero ed il Consigliere della Terran Verdigris si congedò, lasciando sole le due donne.

Devo rendervene merito, Estia…
Siete stata molto coraggiosa ad usare il linguaggio delle Gilde.


È all'interno di una Gilda che sono ospitata, ed ho semplicemente trovato educato e rispettoso rivolgervi i miei ringraziamenti nella lingua dei padroni di casa.

Osservò la donna sorridere, la sorpresa nel suo volto e nei suoi gesti celata solo in parte.

Molti tra noi temevano il Vostro arrivo, non sapendo che cosa aspettarsi da…

Da un'Erede che rappresenta il popolo druidico, generalmente non favorevole al dialogo coi figli della Trama? - chiese Estia, sorridendo con dolcezza quando l'altra, un po' imbarazzata, annuì - So cosa pensano i Druidi, Sempreverde, e sono consapevole anche del pensiero di alcuni degli altri Eredi.
Per quanto mi riguarda, se non fosse stato per voi Gildati io oggi non sarei quella che sono, forse non esisterei nemmeno… perciò non potrei mai rinnegare qualcosa che mi ha dato la vita, per quanto così lontano dal mio mondo.


Si avvicinò alla finestra della casa della Terran Verdigris, osservando da lontano quel ragazzo, Typhon Seal, sdraiato sotto le fronde di un albero.

Non immaginavo avreste scelto una persona così giovane per farmi da guida.
Posso chiederVi il perché di questa scelta?


Mi fido di Typhon, so che svolgerà il suo compito nella maniera migliore possibile.
Credete che non sia all'altezza della Vostra persona.


Al contrario… credo sia il più adatto per tenermi compagnia.

Replicò Estia, voltandosi verso la Sempreverde e chiedendole il permesso -permesso che l'altra accordò immediatamente, forse persino sorpresa di esserselo sentito chiedere- di congedarsi da lei, per poter uscire all'aperto e visitare il villaggio.
Fuori dalla casa della Terran Verdigris, appoggiata su uno dei rami più bassi dell'abete sotto al quale si trovava Typhon, Rikku lo osservava curiosa, ed appena prima che la sua padrona uscisse dall'abitazione, l'aquila elementale emise un verso di avvertimento, guardi ad informare il ragazzo di mettersi in piedi: cinque secondi dopo, l'Erede del Fuoco si palesò allo sguardo del Terran, avvicinandosi al ragazzo con un sorriso gentile.

Typhon… spero di non averVi fatto aspettare troppo.
Vorrei visitare la Gilda, ed in particolare l'albero Deku, se per Voi non è troppo disturbo… e Vi prego, chiamatemi anche Voi col mio nome, d'accordo?
In fondo, quale amicizia potrebbe mai nascere tra noi se, per Voi, io fossi semplicemente "l'Erede"?


Gli disse, sorridente, incrociando le braccia davanti al corpo mentre Rikku si librava in volto, pronta a seguirli dall'alto: Estia, nominando l'albero Deku, aveva dimostrato di essere molto informata sulla vita dei Terran -forse dei Gildati in generale- ma a meno che Typhon non avesse studiato anche la storia degli Eredi, difficilmente avrebbe compreso in pieno il perché di quella specifica richiesta.

Spoiler:
Interazione con Lindë e con Raiden accordate con gli stessi player via privata.
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Messaggioda Typhon » 17/10/2014, 18:07

La mia saggezza deriva dalla mia esperienza, Regina delle Fiamme, e sono onorato di poter mettere a disposizione entrambe ogni qualvolta la mia Sempreverde ne abbia necessità.
Se posso permettermi di farVi un complimento… la Vostra regalità è pari alla Vostra bellezza, che scalda gli animi di chi Vi osserva come il Fuoco che brucia nel freddo della notte.


Vi prego dategli un violino e a me una lametta per le vene...

Non sono certa di meritare tanta cortesia, ma Vi ringrazio per le Vostre parole, Consigliere.
Mi auguro che, alla fine della mia permanenza, possiate ricordarmi per qualcosa che vada oltre le apparenze, e che risulti essere più importante per tutti noi.


Fin troppo buona!
Non c'era nemmeno bisogno di rispondergli...


All'apparenza Typhon era una specie di statua di cera. Non permetteva che i suoi pensieri si palesassero grazie alle espressioni, anche se in molte occasioni era successo. La differenza però stava nella situazione, e se in passato si era fatto meno problemi a sbuffare sotto voce, adesso con l'Erede del Fuoco presente in visita, stava cercando di comportarsi come una perfetta guida dei Terran, degno della più grande fiducia da parte della Sempreverde. A dir la verità, il suo obiettivo era scucire alla Vilvarin qualche complimento di quelli che rimanevano impressi per tutta la vita, simili a tutti quelli che rivolgeva a Raiden un giorno sì e l'altro pure, ma ci sarebbe voluto moltissimo tempo e probabilmente nemmeno la migliore condotta in quelle due settimane avrebbe fatto al caso suo, non per le parole che si desiderava, per lo meno. Quando la giovane druida gli si rivolse, dopo una iniziale incertezza e caduta libera, il Drago si riprese, elargendo parole degne di una persona... che non era lui.

Sarò lieta di onorarvi del mio più ambito tesoro, dunque, se è questo ciò che volete.

Io ti vorrei nuda, addosso ad uno di questi alberi, possibilmente piegata in avanti...
... C***o il Vento!
Sta' buono, BUONO!


Socchiuse leggermente gli occhi: il proprio elemento lo stava tradendo. Le emozioni si tramutavano in sferzate più energiche ed eccitate che gli attraversavano lo spirito, utili segni distinguibili per una ragazza di così alto potere da interpretare, con un minimo di perspicacia, come pensieri poco decorosi. Però era anche vero che potesse trattarsi di semplice emozione nel parlare con lei e comunque il Terran meritava il beneficio del dubbio, non potendo la figlia di Gaia leggere nella sua mente. Così, per stemperare un po' quel momento di tensione assoluta, almeno da parte sua, Typhon proseguì nel discorso dandole la tranquillità che sarebbe rimasto ad attenderla fuori dall'abitazione della Sempreverde qualora prima avesse voluto scambiare quattro chiacchiere con la Capo Gilda. Dopo una risposta che lasciò piuttosto basito anche l'imperturbabile Seal, Estia si accinse a seguire Lindë e Raiden, non dimenticando di salutare tutti i gildati nella loro stessa lingua, creando un po' di sconcerto e stupore.

Ma è regolare, Typhon…

... Ok, mi rimangio tutto ciò che ho pensato fino ad ora sugli Eredi, o meglio, su di lei!
È sveglia, criptica ma limpida allo stesso tempo.
Forse non saranno esattamente sette giorni di agonia, a meno che non mostri qualche lato oscuro tra qualche ora...


Trascorsero all'incirca venti minuti da quando si salutarono con l'accordo di rivedersi lì vicino per cominciare la vera e propria visita della Gilda.
Il ragazzo, messosi sdraiato sotto un abete, lasciava che i pensieri vagassero per conto loro senza permettergli di addormentarsi o rilassarsi eccessivamente, d'altronde doveva essere pronto e scattante non appena ella fosse uscita dall'abitazione della professoressa di Erbologia.
Ad un certo punto, sentendo lo stomaco "pesante", aprì un occhio alzando leggermente la testa, individuando sopra di lui una nutria che lo fissava con insistenza. Sbuffando dal naso con un mezzo sorriso, riportò giù il capo avvicinando una mano alla piccola creatura per farle qualche carezza sul dorso e sotto il collo. Dopo di che, quando l'animale fu soddisfatto delle attenzioni del Terran, scese dalla propria postazione comoda e si mise a correre verso est, in direzione del fiume interno che attraversava il covo. Non trascorsero nemmeno due secondi che udì un verso di volatile.

Mh?
... A ma guarda, c'è il falò volante!
Come mai ti agiti?
Serve qualcosa?


Typhon… spero di non averVi fatto aspettare troppo.

EH!?

Inarcò il sopracciglio e sobbalzò nel sentire la voce della ragazza. Era talmente soprappensiero da non essersi accorto dell'arrivo dell'Erede.
La osservò dal basso verso l'alto e immediatamente scattò con un colpo di reni, mettendosi in piedi e scuotendo la testa per un lieve giramento.

Mi ero incantato a guardare... Sì, lei.
Com'è che si chiama?
... Comunque, ditemi pure Erede.


Vorrei visitare la Gilda, ed in particolare l'albero Deku, se per Voi non è troppo disturbo… e Vi prego, chiamatemi anche Voi col mio nome, d'accordo?
In fondo, quale amicizia potrebbe mai nascere tra noi se, per Voi, io fossi semplicemente "l'Erede"?


L'albero Deku?
Ma perché, lui aveva il permesso speciale di accedervi?
Il ragazzo fu inizialmente un poco perplesso, annuendo lentamente, sperando di doverla solo accompagnare di fronte e non proprio all'interno.
Quella ragazza gli trasmetteva sempre una strana sensazione, calore sì, ok, ma non solo quello, anche se ora come ora non riusciva a spiegare esattamente di cosa si trattasse, sapeva solamente che era piacevole e tanto gli bastava.
Visto poi che gli aveva dato il permesso di chiamarla per nome, il Drago esordì in un modo molto meno... anzi, molto più da lui.

Perfetto Estia, che problema c'è?
Volete cominciare proprio subito dall'albero oppure preferite il laghetto, la zona di ricerca naturale, il colle solare o il fiume arcobaleno?
Ognuna di queste zone ha particolarità che vi spiegherò passo per passo, sono anche preparato sulla Storia dei Druidi, quindi potete anche interrogarmi...


È un dettaglio che forse sarebbe stato meglio omettere... Cosa gliene frega a lei che hai studiato?

... o anche no, ad ogni modo, sto uscendo fuori dal tracciato, meglio tornare a parlare della visita guidata!
Dite pure e lasciate fare al Drago, che poi sarei io.
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Messaggioda Estia » 17/10/2014, 20:58

A prima vista, la Gilda Terran le era parsa un luogo accogliente, dove sentirsi a casa: sì, probabilmente Estia avrebbe trovato più familiare la Gilda Ignis per via del suo Elemento principale, ma anche tra i figli della Terra e del Vento aveva trovato delle piacevoli sorprese… come il ragazzo che le era stato designato come guida.
Typhon Seal sembrava una persona interessante che la giovane donna non vedeva l'ora di conoscere meglio, senza contare che il suo Elemento prevaricante non faceva altro che chiamare il Fuoco in lei, alimentandolo e spingendolo verso lo spirito del Terran per farlo bruciare col proprio calore.
Prima, però, trovò giusto salutare tutti i Gildati nella loro lingua -una dimostrazione di rispetto nei confronti della loro storia e cultura- e parlare per qualche minuto a tu per tu con la Sempreverde, mostrandole di aver già ipotizzato ancora prima di arrivare al villaggio quale potesse essere l'opinione della donna su di sé, e di essere ben decisa a cambiarla.
Così, una volta concluso di parlare con la Terran Verdigris, Estia lasciò la sua abitazione e si avvicinò a Typhon, che era stato avvisato appena pochi istanti prima dell'arrivo dell'Erede dalla sua aquila fiammeggiante.

EH!?

Gli sorrise, un'espressione dolce e calda sul volto diafano mentre lo osservava mettersi in piedi.

Mi ero incantato a guardare…

La mia aquila?

Sì, lei.
Com'è che si chiama?


Il suo nome è Rikku.
Vieni giù, fatti vedere!
- esclamò verso il suo famiglio elementale, allungando il braccio su cui poco dopo l'animale si appoggiò, avvolgendo il braccio di Estia con lingue di fuoco che però evidentemente non le facevano alcun male - Non Vi invito ad accarezzarla perché potreste bruciarVi… in ogni caso è un'ottima amica, per me.
Voi avete un famiglio tutto Vostro?


S'informò gentilmente, prima di spiegare al ragazzo cosa volesse visitare -l'albero Deku, soprattutto- e pregarlo di chiamarla per nome, come lei già stava facendo con lui.

Perfetto Estia, che problema c'è?
Volete cominciare proprio subito dall'albero oppure preferite il laghetto, la zona di ricerca naturale, il colle solare o il fiume arcobaleno?


Preferirei andare subito all'albero Deku per portare i miei omaggi a Windam.
Dopotutto sono nella sua casa, sarebbe una grave scortesia da parte mia aspettare ulteriormente.


Rispose la giovane donna, tornando appena più seria: forse, con quelle parole, avrebbe nuovamente stupito il Terran -i Druidi non riconoscevano l'importanza degli Spettri delle Gilde- ma era ciò che sentiva di dover fare; andare da Windam, omaggiarla e ringraziarla per aver permesso alla Sempreverde di ospitarla lì.

Ognuna di queste zone ha particolarità che vi spiegherò passo per passo, sono anche preparato sulla Storia dei Druidi, quindi potete anche interrogarmi...
… o anche no, ad ogni modo, sto uscendo fuori dal tracciato, meglio tornare a parlare della visita guidata!
Dite pure e lasciate fare al Drago, che poi sarei io.


Rise dolcemente alle parole di lui, prendendo a camminare al suo fianco con Rikku che, dopo le presentazioni, si sentì libera di librarsi nel cielo e seguirli dall'alto.

Anche io ho studiato la storia delle Gilde, trovo oltremodo interessante apprendere come sono nate persone apparentemente così distanti dai Druidi grazie alle quali, però, sono nati gli Eredi… - commentò Estia, lanciando un'occhiata all'altro - Voi conoscete la storia degli Eredi, Typhon? - e nel caso in cui la risposta fosse stata negativa - Potrei raccontarvela io, ma temo di finire con l'annoiarVi, e mi dispiacerebbe molto.
Dopotutto immagino sia già pesante, per Voi, dovermi stare appresso, sono certa che avreste cose molto più piacevoli da fare…


Aggiunse, abbozzando un sorriso di scuse -sì, di scuse- per quel ruolo che lo obbligava a starle accanto.
Non ci volle molto, ai due, per arrivare all'albero Deku, che per qualche secondo lasciò Estia senza fiato.

Immagine


È da rimanere senza fiato… - mormorò Estia con gli occhi lucidi per l'ammirazione, sospirando flebilmente prima di riprendersi e sorridere verso Typhon, gentilmente - Vi prego di aspettarmi qui, cercherò di fare il più in fretta possibile.

Così dicendo, l'Erede del Fuoco si addentrò nell'albero Deku, e mentre Rikku volava intorno al Terran con aria curiosa, la giovane donna porse i propri omaggi a Windam e conversò brevemente con lei prima di uscire dall'albero e tornare vicino alla propria guida.

Spero di non averci perso troppo tempo… possiamo andare, e grazie per avermi aspettata. - gli disse alla fine, sempre sorridente e con voce calda, avvolgente - Non avendo una preferenza particolare sull'ordine con cui visitare i luoghi più importanti della Gilda, preferisco affidarmi a Voi: sono totalmente nelle vostre mani…

Nuovamente, quelle parole vennero pronunciate con voce calda, bassa, velatamente maliziosa e sensuale: non aveva bisogno dell'esperienza quando si trattava di quel modo di fare, era l'Elemento dentro di lei a guidarla senza che Estia nemmeno dovesse porsi il problema di cosa dire o come muoversi in quei determinati momenti.

Prima avete detto di essere un Drago… interessante, anche io sono in grado di trasformarmi in un Drago… quello di Rubino, per la precisione. Il Vostro Drago, invece, qual è?

Domandò la giovane donna, pensando -erroneamente- che Typhon si fosse definito "Drago" perché in grado di prenderne le sembianze, un po' come sapeva fare lei: come poteva comprendere che il Terran si stesse riferendo alla Casata di appartenenza durante il periodo scolastico?

Vi prego, parlatemi un poco di Voi… vorrei conoscerVi meglio.
Ed anzi, ora che siamo soli… datemi del "tu".
Odio dover essere sempre così formale, è come indossare un vestito troppo stretto… ed io, per l'Elemento che mi caratterizza, anelo ad essere il più libera possibile.
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Messaggioda Typhon » 18/10/2014, 3:05

Il suo nome è Rikku.
Vieni giù, fatti vedere!


Beh, non è esattamente un'aquila, se la mostraste ad un babbano scapperebbe via urlando...

Non Vi invito ad accarezzarla perché potreste bruciarVi… in ogni caso è un'ottima amica, per me.
Voi avete un famiglio tutto Vostro?


Onestamente no, ma a dire il vero ogni animale che incontro qui è per me come un famiglio.
Da quando svolgo la professione di Erbologo i miei migliori amici sono insetti, rettili e affini...


Anzi, praticamente tutto ciò che passava in giro per le serre di Hogwarts mentre lavorava. Non era difficile notare la presenza abbondante di animali vicino alle strutture adibite all'erbologia e il ragazzo dava ormai da mangiare a tutte, le accarezzava, ci parlava e cercava di stabilirci un contatto profondo, questo sempre per accrescere il suo legame con la natura ed aspirare a salire nella graduatoria di affinità con i propri elementi, ma anche perché di base amava quel nuovo mondo del quale faceva parte e tutte le creature che, come lui, lo condividevano.
Finalmente ritrovati, l'Erede e la sua guida ufficiale potevano quindi cominciare il tour turistico della gilda, partendo dal luogo che lei avesse preferito come prima meta. Era molto vasta quell'area e c'era da sbizzarrirsi, ma Estia evidentemente voleva prima portare a termine i suoi doveri, per poi dedicarsi con calma ai piaceri... Non i piaceri che intendeva il Terran naturalmente, quelli erano ben altri e più divertenti.

Preferirei andare subito all'albero Deku per portare i miei omaggi a Windam.
Dopotutto sono nella sua casa, sarebbe una grave scortesia da parte mia aspettare ulteriormente.


Oh... Ehm... Sì, certo... Ok!

Gli Eredi possono andare a prendere tè e pasticcini con gli spettri?
E da quando in qua i Druidi sono interessati a rispettare gli spettri della Gilde?
... Vuoi vedere che ho studiato da schifo?!


Con quel dubbio enorme nella testa, Typhon si mise a fare strada alla ragazza, camminando in giro per i vari sentieri del covo, incontrando raramente gli sguardi dei colleghi gildati che, forse un po' in soggezione davanti alla Erede, cambiavano strada, salutavano timidamente e poi scappavano o addirittura erano rimasti nelle proprie abitazioni proprio per evitare di fare brutte figure. D'altronde come gli si poteva dar torto quando la lettera parlava di una guerra dichiarata ad ogni mezzo fiato fatto storto? In quel frangente, Estia era ben più che accomodante, ma questo non significava di certo che fosse un comportamento reale. Magari dentro di sé stava valutando negativamente tutto, chi poteva dare loro la garanzia? Paradossalmente Typhon se ne fregava parecchio di tutte quelle congetture, lui faceva il suo ruolo e la accompagnava, o forse era più impegnato a pensarla nuda che in collera e pronta a scatenare un putiferio per un filo d'erba messo al posto di un arbusto.

Anche io ho studiato la storia delle Gilde, trovo oltremodo interessante apprendere come sono nate persone apparentemente così distanti dai Druidi grazie alle quali, però, sono nati gli Eredi…

Apparentemente, dite bene.
A mio avviso, due tipi di persone che in realtà cercano esattamente la stessa cosa, nel profondo sono più simili che diverse.
Chiamiamolo come ci pare: Equilibrio, Conflux, Gaia, Pianeta Terra... Ciò che difendiamo rimane comunque analogo.
Ma è una prerogativa del genere umano perdersi in un bicchier d'acqua!


Voi conoscete la storia degli Eredi, Typhon?

Temo che nel librone dove ho studiato non ci fosse scritto nulla in proposito...

Potrei raccontarvela io, ma temo di finire con l'annoiarVi, e mi dispiacerebbe molto.
Dopotutto immagino sia già pesante, per Voi, dovermi stare appresso, sono certa che avreste cose molto più piacevoli da fare…


Più che annoiarmi credo che non riuscirei ad incamerare altre informazioni nella mente per un bel po'.
Pensate che negli ultimi quindici giorni ho studiato pagine su pagine, quando a me lo studio mi sta altamente...


AAAAAAAAALLLLLTTTTTT!

... per farla breve, non sono molto incline alle imprese scolastiche, quindi magari potreste farmi qualche lezione in merito tra un paio di giorni, così che il cervello abbia il tempo di "digerire" il tomo gigante con la Storia dei Druidi e mi lasci libero di assimilare nuove nozioni.
E non ditelo nemmeno per scherzo che è pesante starvi "appresso", anzi, se le grane, come voi le definite, fossero tutte belle come voi, allora desidererei che l'accompagnatore fosse una vera e propria carriera da intraprendere!


Senza manco rendersene conto le aveva fatto un complimento chiaro e palese, ma non elaborato e poetico alla Raiden, bensì spontaneo e tranquillo alla Seal, di quelli che venivano fuori senza filtri, senza preamboli e senza giri di parole. Typhon era, è e sarebbe rimasto comunque un ragazzo molto pratico, concreto e semplice, con una testa in continua evoluzione, una esperienza crescente ma un modo di fare autentico in ogni occasione. Arrivati in prossimità dell'albero Deku, dimora dello spettro Windam, Estia rimase in contemplazione, quasi a bocca aperta, ammirando ogni dettaglio di quella gigantesca opera d'arte completamente naturale, le quali scavature create dal tempo ricordavano quasi un volto umano al centro del tronco. Approfittando di quell'istante, l'Erbologo volse il capo invece a fissare lei, i capelli, i lineamenti del viso, le labbra carnose e rosee, gli occhi scintillanti, assumendo un'espressione molto simile a quella dell'Erede, ma non certo a causa dello stesso soggetto di osservazione.

È da rimanere senza fiato…

Puoi dirlo forte...

Vi prego di aspettarmi qui, cercherò di fare il più in fretta possibile.

Metteteci tutto il tempo che volete, ci mancherebbe!
Beh, buona conversazione...


La guardò allontanarsi ed entrare nell'albero ed in effetti, nessuna barriera interruppe il suo avanzare, segno inequivocabile che lo spettro accettava di buon grado la sua visita. Purtroppo quel cavolo di vestito d'altri tempi impediva al ragazzo di capire come fosse fatto il fondoschiena di Estia, quindi se ne fece una ragione: non l'avrebbe mai potuto commentare. Non sapeva se essere più sorpreso del fatto che lei fosse entrata nell'albero oppure dell'aver giudicato male quei giorni definendoli di agonia, quando probabilmente sarebbero stati anche piacevoli.
Per ingannare il tempo, aspettandola, il Terran si mise a chiacchierare con qualche animale di passaggio e tal volta anche con qualche pianta che accarezzava quasi assorto e perso in un mondo tutto suo. Quando era circondato da esse, la sua concezione di tutto ciò di diverso mutava, perdeva interesse, perdeva consistenza, c'erano solo loro, le sue gioie, le sue sfide, le sue sostenitrici, sempre e comunque.

E voi che ne pensate, mh?
È proprio un gran pezzo di Erede, siete d'accordo con me?
... Mi chiedete se è più bella di Ary?
È diversa, ha una bellezza molto differente, forse ha maggiore fascino, sapete, carisma...
Ha il Fuoco negli occhi, però non le ho potuto vedere il sedere, secondo voi com'è?
... Dite? Beh non lo so, ma di sicuro non potrò mai confermarvelo o meno!
A quanto sembra loro possono entrare nell'albero, esattamente come la Sempreverde o il suo Consigliere.
Singolare, davvero singolare, sempre privilegiati i nobili!
... Va beh che io ad una come lei, anche se non fosse Erede, le permetterei tutto...


Spero di non averci perso troppo tempo… possiamo andare, e grazie per avermi aspettata.

Per l'ennesima volta non l'aveva sentita arrivare. Ma era un suo strano potere? No, era Ty che si era isolato, come al suo solito.
C'era solo da sperare che la ragazza non avesse sentito assolutamente nulla del suo discorso con quel gruppo di tulipani e girasoli.

Cosa?
Troppo tempo?
Macché, anzi, sembra un secondo fa che sei entrata... siete, siete entrata!


Non avendo una preferenza particolare sull'ordine con cui visitare i luoghi più importanti della Gilda, preferisco affidarmi a Voi: sono totalmente nelle vostre mani

Eh, sai dove te le metterei le mani a te?
Lasciamo perdere, lasciamo perdere!
Ma perché ogni volta mi sale la temperatura?
Ah già, è l'Erede del Fuoco, idiota che non sei altro...


Cominciarono a camminare, dirigendosi per cominciare in direzione del fiume arcobaleno, una delle attrazioni più visitate dalle coppie.
Molti Terran si fermavano lì di tanto in tanto, sedendosi sulle sue sponde, per contemplarne la bellezza e stare vicini, abbracciati.
Ovviamente non era intenzione di Ty fare la stessa cosa, ma era il luogo più vicino quindi sarebbe stato stupido non partire da lì.
Stavano procedendo piuttosto spediti quando ad un tratto, una specifica domanda/confidenza di Estia lo fece andare a sbattere contro un albero.

Prima avete detto di essere un Drago… interessante, anche io sono in grado di trasformarmi in un Drago… quello di Rubino, per la precisione. Il Vostro Drago, invece, qual è?

Trasformarvi in cos-aaaahhh!
C***o che dolore!


Oh porca puttana...

Ahi... Ahi, chiedo scusa, non volevo imprecare in quel modo... Ahi...
... Cioè, volevo, ma non potevo, insomma... Ohi ohi, perdonatemi...
Che botta tremenda... Uff, aspetta, ti sei fatto male?
Scusa anche a te... Pace? Ok...


Contro ogni possibile previsione del suo comportamento, Typhon, una volta massaggiatosi un poco la fronte, si avvicinò al tronco dell'albero contro il quale aveva sbattuto e fece qualche carezza proprio all'altezza della zona di impatto, preoccupandosi e nel frattempo focalizzandosi meglio su ciò che aveva appena sentito e che lo aveva portato a fare la figura del cretino proprio di fronte all'Erede del Fuoco.

Io... Io sono un Drago nel senso che la mia Casata di appartenenza alla Scuola di Magia erano i Dragargenteo.
Le Casate sono dei gruppi di studenti che condividono alcune caratteristiche magiche e caratteriali, che vengono quindi messi insieme a formare una specie di squadra all'interno del complesso scolastico. Mi sono spiegato abbastanza bene?
No, noi non abbiamo alcuna capacità di trasformarci in draghi e se voi ce l'avete... Complimenti...


Certo che un minimo di nozioni di quel tipo la Sempreverde poteva anche dargliele prima di mandarlo allo sbaraglio.

Vi prego, parlatemi un poco di Voi… vorrei conoscerVi meglio.
Ed anzi, ora che siamo soli… datemi del "tu".
Odio dover essere sempre così formale, è come indossare un vestito troppo stretto… ed io, per l'Elemento che mi caratterizza, anelo ad essere il più libera possibile.


Del "tu"?
Davvero?
Sia lode alla Trama... E anche al Mana, naturalmente...
No sul serio, stavo impazzendo, faccio fatica a dare del voi anche alla Sempreverde!
Ti ringrazio della concessione Estia, anche se ammetto che mi prendi un po' in contropiede.
C'è qualcosa in particolare che vorresti sapere?
Preferisco di gran lunga rispondere alle domande che andare a ruota libera, non sono un tipo di tante parole...


Intanto, tra una capocciata e una buona notizia, i due erano giunti fino alle piccole cascate del fiume e a quel punto Estia avrebbe potuto capire subito perché esso veniva chiamato "arcobaleno"...


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Messaggioda Estia » 18/10/2014, 15:09

Onestamente no, ma a dire il vero ogni animale che incontro qui è per me come un famiglio.
Da quando svolgo la professione di Erbologo i miei migliori amici sono insetti, rettili e affini...


Sì, comprendo bene le Vostre parole.
Anche nel giardino del mio Castello sono presenti moltissimi animali con cui trascorro la maggior parte del mio tempo, ed il mio amore per loro si divide tra tutti in egual misura.
- commentò Estia, con un sorriso - E tuttavia ammetto di tenere a Rikku più che a tutti gli altri: forse perché è composta interamente dell'Elemento che più pulsa nel mio spirito…

Sì, probabilmente era per quello.
O forse perché Rikku l'aveva accompagnata nella crescita, essendole stata regalata come famiglio appena era nata.
Tralasciando quei discorsi, in quel momento ciò che all'Erede interessava di più era andare a porgere i propri omaggi a Windam, trovandosi nella sua casa; la giovane donna si mise dunque a camminare accanto a Typhon, salutando con un sorriso gentile tutti coloro che incontrava, sia quelli che scappavano ancor prima di avvicinarsi a lei, sia quelli che che cambiavano strada.
Se Seal avesse osservato attentamente lo sguardo di Estia, avrebbe notato nei suoi occhi un velo d'ombra, una sorta di amarezza di fondo: comprendeva bene perché la evitassero -temendo di fare/dire qualcosa di sbagliato che potesse infastidirla- ma le faceva comunque male, soprattutto perché sì, avrebbe voluto poterli conoscere tutti ed apprendere quanto più possibile da ciascuno di loro.
Druidi e Gildati non erano così diversi, non secondo il giudizio dell'Erede del Fuoco: secondo il giudizio comune, invece, appartenevano apparentemente a due mondi diversi.

Apparentemente, dite bene.
A mio avviso, due tipi di persone che in realtà cercano esattamente la stessa cosa, nel profondo sono più simili che diverse.
Chiamiamolo come ci pare: Equilibrio, Conflux, Gaia, Pianeta Terra... Ciò che difendiamo rimane comunque analogo.
Ma è una prerogativa del genere umano perdersi in un bicchier d'acqua!


Sì, lo credo anch'io.
Forse il Gaiux che si terrà a breve potrà far cambiare idea a qualcuno, in questo senso.


O almeno, lei sperava che fosse così.
A prescindere da tutto, comunque, avrebbe cercato di apprendere quanto più possibile sul mondo delle Gilde -perché aveva studiato la loro storia, certo, ma era sicuramente molto più edificante ascoltare le testimonianze dei Terran in prima persona- e se Typhon avesse voluto, gli avrebbe raccontato anche la sua storia, quella che riguardava la nascita degli Eredi.
Certo, sempre ammesso che la prospettiva non lo annoiasse.

Più che annoiarmi credo che non riuscirei ad incamerare altre informazioni nella mente per un bel po'.
Pensate che negli ultimi quindici giorni ho studiato pagine su pagine, quando a me lo studio mi sta altamente…


Uhm?

... per farla breve, non sono molto incline alle imprese scolastiche, quindi magari potreste farmi qualche lezione in merito tra un paio di giorni, così che il cervello abbia il tempo di "digerire" il tomo gigante con la Storia dei Druidi e mi lasci libero di assimilare nuove nozioni.

E sia.
Fatemi sapere Voi quando ve la sentirete di ascoltare un po' di storia, così non rischierò di appesantire troppo un compito che, immagino, risulti essere per Voi già molto difficile.


E non ditelo nemmeno per scherzo che è pesante starvi "appresso", anzi, se le grane, come voi le definite, fossero tutte belle come voi, allora desidererei che l'accompagnatore fosse una vera e propria carriera da intraprendere!

Lo fissò intensamente per qualche istante, mordendosi il labbro inferiore per poi sorridere, con aria lusingata e dolce, per quel complimento da parte del Terran che non si aspettava proprio.

Ed io sarei estremamente felice di averVi sempre al mio fianco.

Commentò con voce calda e suadente l'Erede, porgendogli quelle parole -quel complimento- con l'eleganza e la delicatezza di una carezza appena accennata, accompagnandola con un lieve cenno del capo.
Una volta arrivata di fronte all'albero Deku, Estia si prese qualche istante per ammirarne la maestosità -non cogliendo lo sguardo del ragazzo su di sé- per poi chiedere a Typhon di attenderla lì ed avvicinarsi così all'ingresso della casa di Windam.

Metteteci tutto il tempo che volete, ci mancherebbe!
Beh, buona conversazione...


La conversazione con Windam fu edificante e piacevole oltre ogni dire, e quando Estia si ritrovò di nuovo all'aria aperta, percepì nel suo spirito una nuova ricchezza, come se lo Spettro dei Terran avesse riempito la sua anima con la propria presenza e le proprie parole.
Si avvicinò a Typhon, silenziosa, cogliendo le sue ultime parole -e fingendo di non aver sentito nulla- e palesando così la sua presenza.

A quanto sembra loro possono entrare nell'albero, esattamente come la Sempreverde o il suo Consigliere.
Singolare, davvero singolare, sempre privilegiati i nobili!
... Va beh che io ad una come lei, anche se non fosse Erede, le permetterei tutto…


No, non l'avrebbe messo nella posizione di doversi imbarazzare per ciò che aveva detto -a piante e animali- mentre pensava che lei non ci fosse.
Così, semplicemente, gli fece presente di essere nuovamente lì, sperando di non averlo fatto attendere troppo.

Cosa?
Troppo tempo?
Macché, anzi, sembra un secondo fa che sei entrata... siete, siete entrata!


Sorrise per quella svista che però non le dava affatto fastidio -al punto da spingerla, più tardi, a proporgli di darsi del tu- chiedendo poi al ragazzo che tipo di Drago fosse: una domanda per lei lecita, ma che nasceva da un equivoco bello e buono e che portò alla luce una capacità dell'Erede così speciale da farlo distrarre… un po' troppo.

Trasformarvi in cos-aaaahhh!
C***o che dolore!


Oh!
Vi siete fatto male, Typhon?
- domandò Estia con aria preoccupata, non riuscendo però a trattenere una risata leggera quando ascoltò le parole un po' confusionarie di lui.

Ahi... Ahi, chiedo scusa, non volevo imprecare in quel modo... Ahi...
... Cioè, volevo, ma non potevo, insomma... Ohi ohi, perdonatemi...
Che botta tremenda…


Non chiedetemi scusa, pensate piuttosto a Voi! - replicò la giovane donna, mordendosi entrambe le labbra per non lasciarsi sfuggire altri sbuffi divertiti ben poco decorosi.

Uff, aspetta, ti sei fatto male?
Scusa anche a te... Pace? Ok…


Seppur non disse nulla a riguardo, Estia rimase colpita dalla premura con cui Typhon si assicurò che l'albero contro cui aveva sbattuto stesse bene -anche se era piuttosto improbabile che si fosse fatto male, viste le dimensioni.

Io... Io sono un Drago nel senso che la mia Casata di appartenenza alla Scuola di Magia erano i Dragargenteo.
Le Casate sono dei gruppi di studenti che condividono alcune caratteristiche magiche e caratteriali, che vengono quindi messi insieme a formare una specie di squadra all'interno del complesso scolastico. Mi sono spiegato abbastanza bene?


Credo di sì.
Una scuola sola con diverse… Casate che raggruppano un certo numero di studenti simili per caratteristiche magiche e caratteriali.
Giusto?
- chiese Estia con espressione curiosa ed interessata.

No, noi non abbiamo alcuna capacità di trasformarci in draghi e se voi ce l'avete... Complimenti…

Tutti gli Eredi sono in grado di trasformarsi in un Drago, che risulta essere diverso in base al loro Elemento principale.

Spiegò la giovane donna, prima di pregare Typhon di darsi del tu: come facevano a diventare amici se parlavano in modo così distaccato?
E poi era così stufa di essere trattata da tutti coi guanti di velluto… una volta tanto avrebbe voluto poter essere considerata semplicemente come Estia, e nulla di più.

Del "tu"?
Davvero?


Davvero!

Sia lode alla Trama... E anche al Mana, naturalmente...
No sul serio, stavo impazzendo, faccio fatica a dare del voi anche alla Sempreverde!
Ti ringrazio della concessione Estia, anche se ammetto che mi prendi un po' in contropiede.


Perché pensavi che gli Eredi fossero persone spocchiose, convinte di essere una spanna sopra gli altri e che amano farsi riverire in ogni modo possibile? - domandò lei con espressione eloquente - Non siamo tutti così, o perlomeno, non è così che sono io.
A dire il vero, temo di essere un'Erede piuttosto atipica…


Lo temeva, certo, visto ciò che gli altri si aspettavano da lei e ciò che invece Estia desiderava per se stessa.

C'è qualcosa in particolare che vorresti sapere?
Preferisco di gran lunga rispondere alle domande che andare a ruota libera, non sono un tipo di tante parole…


Beh, potresti parlarmi di…
Oh!
- inizialmente, l'attenzione dell'Erede venne catturata dalle acque colorate del fiume arcobaleno, una vista che la lasciò assolutamente senza fiato - È… stupefacente… - sussurrò, avvicinandosi fino al limitare dell'erba intorno allo scorrimento del fiume per sedervisi elegantemente di fronte, allungare una mano e farla muovere lentamente tra le gocce colorate del Fiume Arcobaleno.

Siediti con me, ti prego… - disse verso Typhon, con espressione rapita - E parlami di questo fiume… non avevo mai visto nulla del genere in tutta la mia vita!

E come avrebbe potuto, sempre rinchiusa tra i confini del suo Castello?

Perdonami, stavamo parlando di te ed io mi sono distratta… - aggiunse poco dopo, abbassando il capo con aria mortificata prima di posare nuovamente lo sguardo sul volto dell'altro - Parlami della tua vita fuori dalla Gilda… come impieghi il tuo tempo?
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Messaggioda Typhon » 18/10/2014, 17:23

Ed io sarei estremamente felice di averVi sempre al mio fianco.

Cosa avrà voluto dire?
... Niente, ovvio, cosa dovrebbe voler dire?
Ha detto quello che ha detto, che sono un ottimo accompagnatore, punto!


Con questo ultimo scambio di battute, Typhon lasciò che l'Erede si dirigesse all'interno dell'albero Deku per rendere omaggio allo spettro della Gilda Terran. Non era nemmeno un'ora che stavano a contatto e già il ragazzo sentiva l'astinenza farsi sempre più pressante, spingendolo a fare pensieri ben più che sconci riguardo la ragazza che aveva vicino, una ragazza a dir poco intoccabile, di quelle che non poteva immaginare di rimorchiare nemmeno con tutte le situazioni favorevoli possibili. Di sicuro poteva pensare di stabilirci un buon rapporto, ma niente che andasse oltre una positiva conoscenza... Ci mancava solo che scatenasse la guerra per aver insidiato l'Erede del Fuoco in persona!
Tralasciando quella faccenda, una volta tornata Estia, i due ripresero a camminare in direzione del fiume arcobaleno, chiacchierando del più e del meno ed in particolare arrivando ad una notizia che sconvolse talmente tanto il ragazzo da farlo andare a sbattere contro un tronco.

Oh!
Vi siete fatto male, Typhon?


... Sta... Sta ridendo?
Sì sì, ne sono sicuro!


Non chiedetemi scusa, pensate piuttosto a Voi!

Perché non faccio altro che trovarla adorabile anche mentre sta ridendo di una mia disgrazia?
Ottimo Ty, le capocciate ti fanno proprio un pessimo effetto...


Si strofinò la fronte, massaggiando poi la superficie di legno dell'albero colpito, chiedendogli con premura se non si fosse fatto male. In risposta, i rami si mossero impercettibilmente, una reazione giusta riferita ad un Terran ancora di basso livello. Non poteva sicuramente aspettarsi un movimento più palese o lo scuotersi delle fronde, quello era privilegio minimo di un Maestro o di quel rompi palle della Giungla Colin.
Passato il momento quasi esilarante, comunque, il prefetto si mise a spiegare esattamente cosa volesse dire chiamarsi Drago, nulla a che vedere con l'interpretazione data dalla Druida Nobile, trovando un riscontro positivo nella capacità della controparte di afferrare il concetto.

Credo di sì.
Una scuola sola con diverse… Casate che raggruppano un certo numero di studenti simili per caratteristiche magiche e caratteriali.
Giusto?


Dite bene, esattamente.
Le peculiarità dei Draghi sono la testa dura, il sangue freddo e l'accettazione di ogni sfida possibile e immaginabile.
Poi ci sono persone che mostrano queste caratteristiche in misura maggiore o minore, ma comunque se ti trovi di fronte un membro della Casata Dragargenteo, la migliore tra tutte, ovviamente, intuirai subito con quale tipo di individuo stai per avere a che fare.


Tutti gli Eredi sono in grado di trasformarsi in un Drago, che risulta essere diverso in base al loro Elemento principale.

Ah ecco, una versione differente dell'Animagus, dunque...
Il nostro professore di Astronomia pagherebbe qualsiasi cifra pur di vedervi in trasformazione o per farsi raccontare tutto ciò che state dicendo a me. Lui è uno studioso e ricercatore di sapere, ma purtroppo non fa parte di alcuna Gilda quindi non può essere a contatto col nostro mondo.
È il marito della Sempreverde, per questo mi è venuto in mente di citarlo!


La concessione del "tu" di qualche istante dopo fu una vera e propria salvata. Il Seal non era affatto tipo da riuscire a mantenere a lungo quella facciata di formalità assoluta. Certo, ci sarebbe riuscito facendo gioco forza su se stesso, qualora lei non avesse acconsentito ad un dialogo più "intimo", ma comunque era noto che facesse fatica, talmente tanto da sbagliare qualche volta per poi correggersi. Forse l'elemento che lo metteva più a disagio era probabilmente la differenza di vestiario tra loro due. Lei una vera e propria regina, lui un vero e proprio Typhon.
Beh, di sicuro non avrebbe mai cambiato stile, ma vederli camminare fianco a fianco in effetti era abbastanza da ridere.

Perché pensavi che gli Eredi fossero persone spocchiose, convinte di essere una spanna sopra gli altri e che amano farsi riverire in ogni modo possibile?

... Non sono obbligato a rispondere, vero?

Non siamo tutti così, o perlomeno, non è così che sono io.
A dire il vero, temo di essere un'Erede piuttosto atipica…


Mi stai dicendo che l'Erede del Tuono non ti somiglia nemmeno un po'?
... Ora comincio a preoccuparmi.


Se non altro per una settimana mi è andata bene, consoliamoci e vediamo il lato positivo!

C'è qualcosa in particolare che vorresti sapere?
Preferisco di gran lunga rispondere alle domande che andare a ruota libera, non sono un tipo di tante parole…


Beh, potresti parlarmi di… Oh!

Uno spettacolo, eh!?

È… stupefacente…

Come darle torto? Il fiume arcobaleno era una delle attrazioni romantiche più visitate da qualunque Terran, anche da quelli che non avevano alcuno scopo sentimentale in testa. Le acque cambiavano colore di continuo e la luce del sole faceva brillare le rocce colorate come se fossero pietre preziose. Il boss gli aveva raccontato che quel fiume era un dono dello spettro Acuan, infatti in ogni Covo era possibile trovare un posto particolare e bellissimo regalato dagli altri spettri in segno di eterna amicizia e legame solido. La collina solare, ad esempio, era un dono dello spettro Ignis, e Ty era sicuro che quando ci fossero arrivati, Estia sarebbe rimasta senza parole, essendo una attrazione in linea col suo elemento.

Siediti con me, ti prego… E parlami di questo fiume… non avevo mai visto nulla del genere in tutta la mia vita!

Ogni spettro di ogni Gilda, anticamente e alla costruzione dei Covi, scelse una propria personale benedizione da conferire alle sedi degli altri spettri. Questa è la benedizione di Ceres, lo spettro degli Acuan. Immergersi nelle acque del fiume è proibito, però non è vietato bere da esso, anzi, ti invito a farlo perché ti disseteranno più di qualsiasi altra fonte mai provata prima. L'unico giorno in cui ci si può fare il bagno e durante la festa di commemorazione delle Gilde. Si dice che darsi un bacio stando immersi nel fiume fino all'altezza del cuore durante l'ultimo minuto del giorno di festa, porti immensa fortuna e prosperità alla coppia, facilitando anche il concepimento di un figlio sano.

Pagina 534 del gigantesco librone datogli dalla Capo Gilda. Finalmente stava cominciando a servire tutto quel lungo periodo di studio.
Quando però il ragazzo si accorse che la propria mano era finita accidentalmente su quella di Estia, essendosi seduto vicino a lei, la ritirò all'istante, chiedendo scusa silenziosamente, non sapendo bene che cosa dire, appena imbarazzato.

Perdonami, stavamo parlando di te ed io mi sono distratta…

Ma no, ti pare?
In fondo il mio compito in prevalenza è spiegarti queste cose, quindi è giusto...


Parlami della tua vita fuori dalla Gilda… come impieghi il tuo tempo?

Infornando biscotti...

... Io sono un Erbologo, per professione.
Mi ha instradato la Sempreverde e da allora sono anche suo Assistente, sia qui che ad Hogwarts, la scuola di cui ti parlava, ove lei è la docente di Erbologia, appunto.
Per il resto non è che faccia molto altro, questo tipo di lavoro mi assorbe moltissimo tempo e di questo sono felice.
Sono originario dell'Olanda, ho un cugino che sta tra gli Ignis e ho 21 anni.
... Mi diletto nel suonare, anche se prima lo facevo molto più spesso, oggi invece lo faccio quasi esclusivamente per non perdere la mano.
Qualche volta capita anche che dia lezioni qui in Gilda, ma dipende anche dal mio umore e dai minuti a disposizione!
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Messaggioda Estia » 18/10/2014, 19:47

Aveva rivolto un complimento a Typhon, aveva riso -naturalmente senza alcuna cattiveria- al suo scontro con un tronco d'albero… e tutto in meno di mezz'ora da che lo conosceva: non c'era dubbio, almeno per quello che riguardava Estia, la giovane donna sentiva una grande sintonia verso il Terran che, coi suoi modi di fare, era del tutto diverso dalle persone che di solito la circondavano; e forse era proprio questo a piacerle più di qualsiasi altra cosa.

Dite bene, esattamente.
Le peculiarità dei Draghi sono la testa dura, il sangue freddo e l'accettazione di ogni sfida possibile e immaginabile.
Poi ci sono persone che mostrano queste caratteristiche in misura maggiore o minore, ma comunque se ti trovi di fronte un membro della Casata Dragargenteo, la migliore tra tutte, ovviamente, intuirai subito con quale tipo di individuo stai per avere a che fare.


E Voi sentite di possedere queste peculiarità in quantità grandi o piccole?

S'informò l'Erede, prima di fargli presente una piccola -per così dire- caratteristica di tutta la casta nobiliare dei Druidi, ovvero la loro capacità di mutarsi in Draghi, ciascuno collegato all'Elemento che li distingueva.

Ah ecco, una versione differente dell'Animagus, dunque...

Animagus? - ripeté perplessa Estia, perché sì, aveva anche studiato la storia delle Gilde, ma questo non voleva dire che conoscesse tutte le particolarità dei maghi babbani o che ne conoscesse i termini più tecnici.

Il nostro professore di Astronomia pagherebbe qualsiasi cifra pur di vedervi in trasformazione o per farsi raccontare tutto ciò che state dicendo a me. Lui è uno studioso e ricercatore di sapere, ma purtroppo non fa parte di alcuna Gilda quindi non può essere a contatto col nostro mondo.
È il marito della Sempreverde, per questo mi è venuto in mente di citarlo!


Dev'essere molto penoso, per lui, stare accanto ad una persona così speciale e benedetta dal Mana come la Terran Verdigris, e non poter condividere quest'importante parte della sua vita con lei… - commentò Estia, pensierosa e dispiaciuta per lui - Credete che gli farebbe piacere ricevere in dono un Elemento, o forse il suo essere uno studioso lo porterebbe a desiderarli tutti e tre in egual misura senza permettergli di accontentarsi di uno solo?

Domandò a Typhon, ancora riflessiva nel tono di voce, prima di continuare a camminare e parlare con lui: in particolare, la giovane donna sottolineò come, a suo parere, il ragazzo si fosse fatto un'idea ben precisa degli Eredi, che li vedeva come persone spocchiose, arroganti e viziate.
Ci aveva azzeccato?

... Non sono obbligato a rispondere, vero?

L'hai appena fatto!

Esclamò Estia di rimando con una risata divertita, prima di specificare però -per amor di sincerità- che non tutti gli Eredi erano atipici come lei.

Mi stai dicendo che l'Erede del Tuono non ti somiglia nemmeno un po'?
... Ora comincio a preoccuparmi.


In realtà credo potrai considerarti estremamente fortunato… - rispose con un sorriso dolce ed una sfumatura di pacato affetto mentre parlava dell'Erede del Fulmine - Miui è una ragazza adorabile e sì, per molti versi concepisce le cose nel mio stesso modo… sono sicura che andrai d'accordo anche con lei.

Affermò con sicurezza Estia, prima di arrivare al Fiume Arcobaleno e rimanerne incantata: era uno spettacolo per gli occhi, al punto tale da lasciarla totalmente senza fiato; senza perdere nemmeno un secondo di tempo, la giovane donna si sedette di fronte al corso del fiume, pregando Typhon di fare lo stesso e di raccontarle qualcosa su quella meraviglia.

Ogni spettro di ogni Gilda, anticamente e alla costruzione dei Covi, scelse una propria personale benedizione da conferire alle sedi degli altri spettri. Questa è la benedizione di Ceres, lo spettro degli Acuan. Immergersi nelle acque del fiume è proibito, però non è vietato bere da esso, anzi, ti invito a farlo perché ti disseteranno più di qualsiasi altra fonte mai provata prima.

Seguirò il tuo consiglio immediatamente, allora… - commentò l'Erede, immergendo entrambe le mani a coppa, nell'acqua, per avvicinarle poi al viso e, sporgendosi in avanti, bere quel liquido colorato buono e dissetante come non mai - Avevi ragione… non c'è paragone con l'acqua bevuta fino a questo momento. - confermò, leccandosi le labbra ed imponendosi di non guardarlo negli occhi durante quel gesto.

L'unico giorno in cui ci si può fare il bagno e durante la festa di commemorazione delle Gilde. Si dice che darsi un bacio stando immersi nel fiume fino all'altezza del cuore durante l'ultimo minuto del giorno di festa, porti immensa fortuna e prosperità alla coppia, facilitando anche il concepimento di un figlio sano.

E, che tu sappia, questa sorta di leggenda ha fondamenti di verità?

Gli chiese, trattenendo poi il respiro quando percepì le dita del ragazzo sfiorare le proprie: lingue calde di Fuoco avvolsero immediatamente la mano del Terran, l'Elemento più forte in lui fomentato ed intrecciato ora con quello di lei, al punto che quando il ragazzo ritrasse la mano, fu Estia a tentare di riavvicinarla all'altra per sfiorarla di nuovo, con silenziosa consapevolezza in volto.
Non disse nulla riguardo a quel gesto, seppure -se Typhon non avesse ritratto la mano- le sue dita fossero intrecciate con quelle di lui, chiedendogli piuttosto di parlargli di sé e della sua vita fuori dalla Gilda.

... Io sono un Erbologo, per professione.
Mi ha instradato la Sempreverde e da allora sono anche suo Assistente, sia qui che ad Hogwarts, la scuola di cui ti parlava, ove lei è la docente di Erbologia, appunto.
Per il resto non è che faccia molto altro, questo tipo di lavoro mi assorbe moltissimo tempo e di questo sono felice.
Sono originario dell'Olanda, ho un cugino che sta tra gli Ignis e ho 21 anni.


Raccontami qualcos'altro, ti prego!

... Mi diletto nel suonare, anche se prima lo facevo molto più spesso, oggi invece lo faccio quasi esclusivamente per non perdere la mano.
Qualche volta capita anche che dia lezioni qui in Gilda, ma dipende anche dal mio umore e dai minuti a disposizione!


Mi piacerebbe sentirti suonare… - commentò Estia con un sorriso in parte malinconico, prima di sospirare - Ti invidio molto, sai?
Sei libero di essere e fare ciò che preferisci, non devi rendere conto a nessuno delle tue scelte tranne che a te stesso o alla tua compagna, eventualmente…
- perché lui aveva una fidanzata, giusto? - Io invece… so già cosa sarà della mia vita, perché il mio destino è scritto dal giorno in cui sono nata.
Non fraintendermi, sono grata per la benedizione che il Mana mi ha concesso, e sono onorata di rappresentare i Druidi, ma… a volte vorrei solo essere una persona completamente diversa, poter seguire l'istinto, essere… libera.


Abbassò lo sguardo con un sospiro, prima di scuotere leggermente il capo e rivolgere all'altro un sorriso leggero di scuse.

Perdonami… non dovrei lamentarmi così, sono solo un'egoista.
Ti prego, non far caso a ciò che dico… ti va di accompagnarmi a visitare qualche altro posto?
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Messaggioda Typhon » 19/10/2014, 18:47

E Voi sentite di possedere queste peculiarità in quantità grandi o piccole?

Ah io sono il Drago per eccellenza e non mi vergogno ad ammetterlo.
Potrebbero mettere la mia immagine sugli stendardi della Casata, non so se mi spiego...


Estremamente fiero di quella rivelazione, Typhon era in tutto e per tutto felice della scelta del Cappello Parlante, d'altronde l'antico oggetto di Hogwarts non aveva dovuto nemmeno pensarci due secondi prima di smistarlo, facendo nascere sul volto del giovane Seal un sorriso compiaciuto.

Animagus?

Non sapete di cosa si tratta?
L'Animagus è un mago o una strega capace di trasformarsi in un animale, uno solo però, non tre come i Druidi.
Il procedimento avviene grazie all'uso della Trama ma il concetto è simile al vostro, ovvero la trasformazione rispecchia la persona.
Vi mostrerei volentieri il processo, ma purtroppo non sono Animagus, non mi è mai interessato diventarlo.


La motivazione dietro a quel rifiuto? Semplice, sapeva perfettamente che non sarebbe mai potuto diventare quello che voleva, e cioè la creatura nella quale invece poteva mutare proprio l'Erede vicino a sé: un drago. Typhon Seal non si sentiva null'altro e non voleva essere null'altro, per questo aveva da sempre evitato lo studio dell'animagia, temendo di trasformarsi in un animale poco interessante o poco "draghesco".
Continuando a camminare, presero il discorso inerente al marito della Sempreverde e della sua volontà di conoscere e scoprire ogni cosa.

Dev'essere molto penoso, per lui, stare accanto ad una persona così speciale e benedetta dal Mana come la Terran Verdigris, e non poter condividere quest'importante parte della sua vita con lei…

Se non altro è al corrente della cosa in quanto sposati.

Credete che gli farebbe piacere ricevere in dono un Elemento, o forse il suo essere uno studioso lo porterebbe a desiderarli tutti e tre in egual misura senza permettergli di accontentarsi di uno solo?

Ma... I Druidi possono regalare elementi solo dal Grado Maturo in poi.
Il Giovane e il Druido possono solo accendere in modo più forte e vitale la scintilla già presente in una persona.
Questo significa forse che per gli Eredi la questione è differente?


Chiese prima per pura curiosità, rendendosi conto di quante differenza ci fossero tra Estia e Nanée, tanto per citare un'altra conoscenza.

... Comunque non saprei se possa fargli piacere o meno, fossi in voi chiederei direttamente alla Sempreverde.
Oltre al fatto che un uomo come lui, a mio avviso è un misto tra Terran e Acuan, non sarebbe facile regalargliene uno solo!
Però forse voi siete molto più in grado di me di capire quale gli stia meglio...


Alzò le spalle, accantonando il discorso perché effettivamente non aveva molto altro da aggiungere. Conosceva poco il professor Trigger ed ancor meno i suoi gusti e le sue esigenze. Forse se quella domanda fosse stata posta alla ex, la Parker, magari lei avrebbe saputo dare una indicazione maggiore. Ciò che preoccupava ora il ragazzo era più che altro il successivo Erede in visita, specie quando la regina del Fuoco andava ammettendo di essere una persona molto atipica rispetto ai suoi simili, scatenando nel Terran un poco di timore e preoccupazione. Ma forse, anche in quel caso, la fortuna evidentemente aveva deciso di girare dalla sua parte.

In realtà credo potrai considerarti estremamente fortunato…
Miui è una ragazza adorabile e sì, per molti versi concepisce le cose nel mio stesso modo… sono sicura che andrai d'accordo anche con lei.


Estia... Miui... Tutti nomi molto particolari eh!?
Gli altri invece, giusto per curiosità, come si chiamano e che carattere hanno?


Si andarono sedendo presso la riva del fiume arcobaleno, dopo che l'Erede del Fuoco mostrò uno sguardo incredibilmente rapito e sorpreso alla vista delle varietà di colori offerte dal regalo di Ceres. Typhon trascorse i minuti successivi a raccontarle i misteri e i segreti di quella fonte, invitandola anche a bere quelle acque in quanto le più dissetanti che potessero esistere. Infine, parlò anche della leggenda dietro al giorno della commemorazione delle Gilde e alla presunta benedizione ricevuta dal baciarsi all'ultimo minuto di quella festività, immersi fino al cuore.
A dire il vero, Seal non ci credeva moltissimo, non che fosse poco superstizioso, ma era anche vero che...

E, che tu sappia, questa sorta di leggenda ha fondamenti di verità?

... Non l'ho mai provato di persona, quindi non ti saprei proprio dire.
Ho visto alcune coppie avere figli e professare che era stato merito di questo fiume, ma chissà, la mia natura di Mezzosangue a volte mi fa faticare nel credere propriamente a tutte le storie narrate in questo mondo di magia e mistero.


Gli occhi si persero qualche istante sulla superficie liquida di quella via acquatica.

... Ah, giusto: un Mezzosangue è un mago o una strega frutto dell'unione di un babbano, ovvero una persona non dotata di poteri magici, e un Purosangue, persona figlia di due maghi.
Poi ci sono differenti variabili, ma il caso che ti ho spiegato è proprio il mio.


Ormai riusciva a captare di essersi dimenticato di spiegare qualcosa anche senza che lei glielo chiedesse apertamente.
Lui sì che sapeva essere una guida adeguata e perspicace.
Quando le loro mani si sfiorarono, il Drago cercò subito di allontanarla per non infastidire la ragazza, ma parve invece che lei volesse ritornare ad avere proprio quella vicinanza, ricongiungendo le due parti del corpo con l'intento, addirittura, di intrecciare le dita.
Typhon, un momento sulle sue, combattuto tra il fare come gli pareva e il dover tenere fede alla promessa fatta alla Sempreverde di non cacciarsi nei guai, tirò un sospiro tra l'eccitato e il nervoso, lasciando però che si stringessero a vicenda, facendole anche una piccola carezza con il pollice, sperando che non le dispiacesse. In fondo quello non era niente di assurdo, poteva permetterselo. Se magari si fosse poi arrivati al bacio o al sesso allora avrebbe potuto anche spiegare la situazione adeguatamente.

Sì... Va beh... Sesso... Tsk!

Mi piacerebbe sentirti suonare…

Non è niente di impossibile...

Ti invidio molto, sai?

Tu invidiare me?
E cosa di preciso, la fossetta sul mento o i pettorali villosi?


Rise leggermente, provando con un'altra carezza sulla mano.

Sei libero di essere e fare ciò che preferisci, non devi rendere conto a nessuno delle tue scelte tranne che a te stesso o alla tua compagna, eventualmente… Io invece… so già cosa sarà della mia vita, perché il mio destino è scritto dal giorno in cui sono nata.

... Mh...

Non fraintendermi, sono grata per la benedizione che il Mana mi ha concesso, e sono onorata di rappresentare i Druidi, ma… a volte vorrei solo essere una persona completamente diversa, poter seguire l'istinto, essere… libera.

...

Perdonami… non dovrei lamentarmi così, sono solo un'egoista.
Ti prego, non far caso a ciò che dico… ti va di accompagnarmi a visitare qualche altro posto?


Dopo un lungo momento di silenzio, Typhon Seal si alzò in piedi lasciandole momentaneamente la mano, aspettando che ella facesse lo stesso.
La osservò attentamente e a lungo, uno sguardo diverso dal solito, più studioso e forse in parte inquisitore, ma non cattivo, ci mancherebbe.

La libertà non si riceve, si conquista.
Comprendo tu abbia delle responsabilità molto grandi, ma questo non vuol dire che devi limitarti in tutto e per tutto.
Tu sei quello che decidi di essere ed esistono molte persone che conciliano i doveri con i piaceri.
Il destino non è scritto per nessuno... Altrimenti tu oggi non saresti qui a parlare con me.


Le leggi un tempo erano anche più rigide di quelle attuali: Druidi con Druidi, Gildati con Gildati e guai a cambiare quell'ordine calmo.
Invece, se gli Eredi adesso esistevano, era per merito di qualcuno che quelle leggi le aveva sovvertite, facendo quello che sentiva nell'istinto.

Bisogna vincere una piccola battaglia alla volta, è vero, ma se nemmeno la cominci, dove speri di arrivare?
Bisogna sempre comprendere fin quanto in là ci si può spingere, ma credo che tu sia una ragazza molto saggia ed in grado di capirlo.


Sospirò, guardando da un'altra parte, rendendosi conto che sembrava quasi aver fatto lezione di vita ad una figura così importante.

Uff... Ecco, ok, mi spiace, non volevo essere così aggressivo...
È il famoso Drago che viene fuori, ricordi?


Tornò a guardarla negli occhi, sorridendole leggermente, esponendo poi il pensiero seguente in modo un po' più impacciato.

... Inoltre... Mi è dispiaciuto vederti con quegli occhi tristi, prima.
Degli occhi così belli non meritano di intristirsi... Mai... Già.
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Messaggioda Estia » 19/10/2014, 20:28

Ah io sono il Drago per eccellenza e non mi vergogno ad ammetterlo.
Potrebbero mettere la mia immagine sugli stendardi della Casata, non so se mi spiego...


Sorrise, divertita dalle parole e dal tono fiero di lui che, evidentemente, si sentiva molto legato alla sua Casata anche una volta che era uscito da scuola; le piaceva parlare con lui, soprattutto perché in poco tempo aveva imparato tante cose interessanti sulla vita dei Gildati e, ancor di più, su quella dei maghi in generale.

Non sapete di cosa si tratta?
L'Animagus è un mago o una strega capace di trasformarsi in un animale, uno solo però, non tre come i Druidi.
Il procedimento avviene grazie all'uso della Trama ma il concetto è simile al vostro, ovvero la trasformazione rispecchia la persona.
Vi mostrerei volentieri il processo, ma purtroppo non sono Animagus, non mi è mai interessato diventarlo.


Perché temete che finireste per trasformarVi in un animale che, secondo il Vostro giudizio, non rispecchia la Vostra vera essenza?

Domandò Estia, dimostrando di possedere un certo sesto senso ~ I/SS 24 ~ nell'intuire i pensieri altrui, o comunque quelli che possibilmente avevano spinto Typhon a non avvicinarsi alla… Animagia?
La conversazione proseguì con facilità, passando a vagliare che tipo di persona fosse il marito della Sempreverde: l'Erede reputava molto pesante, per lui, non poter condividere con la moglie una parte importante -fondamentale- per la sua vita, e questo la spinse a chiedere a Seal se, secondo lui, ricevere in dono un Elemento avrebbe potuto fargli piacere.

Ma... I Druidi possono regalare elementi solo dal Grado Maturo in poi.
Il Giovane e il Druido possono solo accendere in modo più forte e vitale la scintilla già presente in una persona.
Questo significa forse che per gli Eredi la questione è differente?


Avete studiato proprio bene… - lo prese in giro la giovane donna con un sorriso, prima di annuire - Sì, gli Eredi possono donare alle persone un Elemento a loro piacere, ma solo quando raggiungono un certo grado di maturità, che di solito si aggira intorno al 17 anni. - gli spiegò, felice di poter colmare le sue lacune con quelle informazioni.

... Comunque non saprei se possa fargli piacere o meno, fossi in voi chiederei direttamente alla Sempreverde.
Oltre al fatto che un uomo come lui, a mio avviso è un misto tra Terran e Acuan, non sarebbe facile regalargliene uno solo!
Però forse voi siete molto più in grado di me di capire quale gli stia meglio…


Chiederò alla Terran Verdigris allora, e nel caso sarò ben felice di fare un regalo all'uomo che ha scelto come suo compagno di vita. - sorrise, dolce e gentile, prima di approfittare dell'argomento in questione per porgli una domanda che le frullava in testa già da un po' - Voi avete una compagna, Typhon? - almeno si sarebbe potuta mettere definitivamente l'anima in pace, nel caso!

Si sentiva estremamente attratta dal Terran, e non solo fisicamente -per quanto anche in quel senso il suo Elemento primordiale avesse delle idee ben precise- ma anche a livello più profondo: era una persona interessante, con un bel cervello, lievemente sfrontata, spiritosa ma anche consapevole di sé e del proprio posto nel mondo… e, a voler essere del tutto onesti, il suo Elemento mandava in visibilio il proprio in una maniera che nemmeno sapeva come descrivere.
Chissà quanto l'avrebbe presa in giro Miui nel sentirla parlare così!
E a proposito di lei…

Estia... Miui... Tutti nomi molto particolari eh!?
Gli altri invece, giusto per curiosità, come si chiamano e che carattere hanno?


Oh, beh… l'Erede dell'Acqua si chiama Razìa, è una persona molto razionale anche se, naturalmente, mi viene da considerarla un poco fredda nei modi di fare; quella della Terra si chiama Moira, è paziente e perseverante, forse solo poco incline a diventare amica degli altri. Poi abbiamo Fywir, l'Erede del Ghiaccio, oh, lui è davvero una brava persona! Nonostante il suo Elemento è simpatico e amichevole, e ha un'imperturbabilità che scatena tutta la mia invidia!
Lui è molto simile, per pensiero, a me e a Miui, mentre Razìa e Moira seguono un percorso mentale un po' diverso…
- non sbagliato, non si sarebbe mai permessa di dirlo, solo diverso.
E infine… - E poi c'è Rawyn, l'Erede del Vento, nonché… mio promesso sposo. - un attimo di pausa ed un'occhiata di sottecchi, prima di proseguire - Lui è intelligente, molto acculturato, ma anche testardo e caparbio oltre ogni dire!
Gli voglio molto bene, e sono certa che sarà un ottimo marito.


Già, ma forse il problema era che lei sarebbe stata una pessima moglie: questo ovviamente non lo disse ad alta voce, ma non poté fare a meno di pensarlo visto che, per idee, i due erano molto diversi, quasi opposti.
Scosse lentamente il capo e si concentrò piuttosto sulla spiegazione datale dal ragazzo sulle proprietà benefiche del Fiume Arcobaleno, che la portarono a chiedersi se lui, a tutto ciò, credesse o meno.

... Non l'ho mai provato di persona, quindi non ti saprei proprio dire.
Ho visto alcune coppie avere figli e professare che era stato merito di questo fiume, ma chissà, la mia natura di Mezzosangue a volte mi fa faticare nel credere propriamente a tutte le storie narrate in questo mondo di magia e mistero.


Lo fissò un istante, perplessa, ma non le servì chiedere perché Typhon si corresse subito da solo.

... Ah, giusto: un Mezzosangue è un mago o una strega frutto dell'unione di un babbano, ovvero una persona non dotata di poteri magici, e un Purosangue, persona figlia di due maghi.
Poi ci sono differenti variabili, ma il caso che ti ho spiegato è proprio il mio.


Allora anche io sono, in un certo senso, una Mezzosangue… - perché nata dall'unione di Druidi e Gildati.

Quel momento d'interessante cultura, almeno per quello che riguardava Estia, venne incendiato dalle loro mani che si sfiorarono, prima accidentalmente, poi consapevolmente; per un attimo, la giovane donna temette che l'altro avrebbe ritratto la mano… e invece no, lui gliela accarezzò, facendo nascere un dolce sorriso sulle sue labbra. Sorriso che però si spense presto -dopo la battuta di lui e una carezza sulla mano ricambiata dall'Erede- che gli spiegò perché lo invidiasse, e di come anelasse ad una libertà che non le apparteneva.
Si alzò in piedi quando lui fece lo stesso, ma rimase inchiodata sul posto quando il suo sguardo incrociò quello scuro e profondo di lui.

La libertà non si riceve, si conquista.
Comprendo tu abbia delle responsabilità molto grandi, ma questo non vuol dire che devi limitarti in tutto e per tutto.
Tu sei quello che decidi di essere ed esistono molte persone che conciliano i doveri con i piaceri.
Il destino non è scritto per nessuno... Altrimenti tu oggi non saresti qui a parlare con me.
Bisogna vincere una piccola battaglia alla volta, è vero, ma se nemmeno la cominci, dove speri di arrivare?
Bisogna sempre comprendere fin quanto in là ci si può spingere, ma credo che tu sia una ragazza molto saggia ed in grado di capirlo.


E lei, lei fin dove si poteva spingere?
Doveva dare retta alla testa che le ricordava i suoi doveri, o al cuore e allo spirito che la spingevano verso di lui?
Sapeva bene che, per gli Eredi, sensazioni come l'amore o il piacere erano amplificate e rese più sensibili proprio perché erano gli Elementi a dare loro indicazioni su chi avevano di fronte… e Typhon, tutto in lui, sembrava essere gradito ad ogni suo Elemento ben più del consentito.

Uff... Ecco, ok, mi spiace, non volevo essere così aggressivo...
È il famoso Drago che viene fuori, ricordi?


Mi piace… mi piace il tuo essere un Drago. - sussurrò Estia, guardandolo dritto negli occhi.

... Inoltre... Mi è dispiaciuto vederti con quegli occhi tristi, prima.
Degli occhi così belli non meritano di intristirsi... Mai... Già.


Il cuore le batté più forte a quelle parole, facendole notare che mai, mai una volta si era sentita così, nemmeno con Rawyn: era come aver preso fuoco tutto di colpo, come se avesse appena preso a desiderare qualcosa con una bramosia mai provata prima.
Quelle sensazioni la spinsero ad allungare istintivamente una mano, la destra, per sfiorare la sinistra di lui in una carezza calda, quasi bollente, gli occhi che non lasciavano quelli dell'altro nemmeno per un secondo.

Prima di questa mattina, prima di arrivare qui, ero sicura di quale fosse il mio dovere: sposare Rawyn, vivere con lui nel Castello… lo sapevo, ed accettavo tutto questo, desiderosa di adempiere al mio compito.
… ora invece…
- piccola pausa prima di proseguire - sento che non è più ciò che voglio, ciò che posso accettare.
Sento che ciò desidero… è qualcosa altro.


Qualcun altro, in realtà.
Ma lui sarebbe stato abbastanza perspicace da capirlo?
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Messaggioda Typhon » 19/10/2014, 21:58

Perché temete che finireste per trasformarVi in un animale che, secondo il Vostro giudizio, non rispecchia la Vostra vera essenza?

Pezzo di figa e pure intelligente, ma vengono fabbricate solo a Gaialandia?

... Non esiste alcuna creatura a parte il Drago che possa rispecchiarmi.
Quindi in effetti ci avete preso, molto brava, Oltre Ogni Previsione...
... Oh, ehm, sarebbe uno dei voti migliori che si possono ricevere ad Hogwarts, la Scuola di Magia!


Dimenticava spesso che non stava parlando con una persona qualsiasi, per quanto il vestiario in teoria avrebbe dovuto aiutarlo nel ricordare.
Per contrario, comunque, anche Typhon successivamente dimostrò di essere un bravo studente, ricordando alla perfezione le caratteristiche dei Druidi e da quale grado in poi fossero capaci di influire così tanto sullo spirito altrui da conferire un elemento naturale a piacere.
L'Erede, dunque, bypassava quella regola interiore, arrivando a possedere una simile capacità già a partire dai 17 anni, come gli spiegò successivamente Estia stessa. L'Erbologo era sempre più sconcertato dalla mole di potere posseduta da quelle persone esclusive.

Avete studiato proprio bene…

Posso mettervi in ginocchio come premio?

Sì, gli Eredi possono donare alle persone un Elemento a loro piacere, ma solo quando raggiungono un certo grado di maturità, che di solito si aggira intorno al 17 anni.

Posso fare una domanda piuttosto sfacciata che sui libri non c'è?
Ma i Druidi non sono per nulla invidiosi di queste vostre abilità innate?
Cioè: provenite da un connubio che loro in passato consideravano abominevole, eppure siete quello che siete mantenendo al 100% l'energia del Mana dentro di voi avendo escluso fin da subito la Trama e quindi essendo a tutti gli effetti dei loro pari razza.


Quello era un quesito fondamentale che si basava sull'assente studio da parte del Drago della storia degli Eredi, infatti chi conosceva i rapporti esistenti tra loro e i Druidi, sapeva anche che qualcuno non li vedeva esattamente di buon occhio ed anzi, qualche volta rischiavano anche la vita nel girare liberamente per le comunità, anche se per fortuna non accadeva molto spesso. C'era chi li considerava un messaggio del Mana che ricordava a chiunque che l'unione con la Trama non era accettato e possibile, proclamando ulteriormente la grandezza druidica, e c'era invece che li considerava dei miracolati, dei fortunati che avevano sfidato le leggi universali e a quali era solo andata bene, senza pessime conseguenze.

Chiederò alla Terran Verdigris allora, e nel caso sarò ben felice di fare un regalo all'uomo che ha scelto come suo compagno di vita.

Beh, lode alla vostra generosità allora!

Voi avete una compagna, Typhon?

Io?

Immagine


... L'avevo... Ci siamo lasciati intorno a Novembre.

Ed ecco che ricompariva il buon vecchio Typhon, tipo di poche parole, in grado di dare la risposta ma senza approfondire ulteriormente.
Nei suoi occhi si palesò qualche secondo l'ombra di una tristezza sepolta non abbastanza bene e tornata a galla, a causa di quella domanda, ma la sua Concentrazione e il suo auto controllo gli permisero di tornare esattamente come prima, pronto a fare da guida alla ragazza con impegno e attenzione. Un'espressione, quella sua precedente, non più colma dell'amore perduto, quanto della difficoltà al giorno d'oggi di immaginarsi da solo, senza forse colei che più di tutte aveva significato una certezza assoluta, rivelatasi inesatta.

Estia... Miui... Tutti nomi molto particolari eh!?
Gli altri invece, giusto per curiosità, come si chiamano e che carattere hanno?


Prima di mettersi seduti, l'Erede si mise a fargli l'elenco degli altri "colleghi", presentando ognuno per caratteristiche sia mentali che elementali, facendo notare quindi un potere femminile quasi assoluto, con quattro ragazze e due ragazzi nell'insieme totale.
Ascoltando le descrizioni date dalla regina del fuoco, Typhon comprese di essere stato molto fortunato ad avere al proprio Covo due come Estia e Miui, visto e considerato che c'erano elementi quali Razìa e Moira che invece sarebbero stati molto più ostici da gestire.
Quando poi venne a scoprire anche un particolare dettaglio sull'Erede del Vento, Seal inarcò il sopracciglio per come lei ne parlò, quasi turbata.

E poi c'è Rawyn, l'Erede del Vento, nonché… mio promesso sposo.
Lui è intelligente, molto acculturato, ma anche testardo e caparbio oltre ogni dire!
Gli voglio molto bene, e sono certa che sarà un ottimo marito.


Ah... Ma quindi, tu il ragazzo ce l'hai...

Per quanto sembra tu non ne sia così contenta.

Sbuffando appena, si sedette con lei sulla riva del fiume, sfiorandosi con la sua mano che, si notava chiaramente, stava cercando quella di lui.
Typhon, da sempre un tipo piuttosto poco incline a fregarsene del fidanzamento o meno di una ragazza quando col fidanzato aveva ben poco a che spartire, corrispose quella vicinanza, facendosi anche forte del fatto che era solo una carezza, niente di più, almeno per ora. Stava cercando di convincere se stesso? Ma assolutamente sì. Parlarono della storia del fiume, della vita dell'Erbologo e poi Estia se ne uscì con un discorso molto profondo e sofferente, mettendo in gioco i propri sentimenti e i propri dispiaceri. Quando tornarono in piedi, il ragazzo non riuscì a frenare la sua bocca maledetta e parlò liberamente dicendo quello che pensava in merito alla questione libertà e alla questione "regole da rispettare".
Fortunatamente, ella non parve affatto rimanerci male, anzi, lo aveva ascoltato bene e magari era anche felice di aver incontrato qualcuno che da un lato cercasse di darle forza per affrontare i problemi più ardui e spesso visti come insormontabili. Ma quella non fu l'unica sorpresa in serbo per il Drago, il quale nell'ascoltare il successivo discorso dell'Erede sentì che gli stava quasi per prendere un attacco di cuore.

Prima di questa mattina, prima di arrivare qui, ero sicura di quale fosse il mio dovere: sposare Rawyn, vivere con lui nel Castello… lo sapevo, ed accettavo tutto questo, desiderosa di adempiere al mio compito.
… ora invece… sento che non è più ciò che voglio, ciò che posso accettare.


Oh no... no no no... no no no... no no...

Sento che ciò desidero… è qualcosa altro.

E ora cosa dico?
Non posso rimangiarmi tutto, non sono mica un vigliacco... Vigliacco poi, io?!
... Le ho fatto cambiare idea, e allora?
Mica si può scatenare una guerra perché uno ha fatto cambiare idea ad un altro!
... Me lo ricordo, vero, il "Leccate il terreno dove camminano gli Eredi oppure guerra"?
Eh, io leccherei ben altro, potevano darmi quello come compito... Ma non è il momento di pensare a questo!
Mi sta guardando, si aspetta che risponda, non posso rimanere zitto... Non posso, non posso... E allora?


Tu... Tu, mi piace da morire, Estia.

Ottimo inizio... Cosa potrei far scrivere sulla lapide?

Mi fai sangue... Sento il desiderio costante di... Di..

Dì qualcosa di diverso ma non quello!
... È pur sempre una nobile.


... Insomma, di starti accanto, anche io, fin dai nostri primi minuti insieme.
Ma noi siamo quello che siamo, la mia Capo Gilda conta su di me e non voglio deluderla.
Se io facessi come mi pare mancherei di rispetto alla fiducia che mi ha donato e non me lo perdonerei mai.


Si avvicinò ad un albero, posandovi sopra la mano con il braccio teso e la testa abbassata.
Si stava maledicendo perché aveva creato un casino enorme dopo nemmeno un'ora dall'inizio del suo incarico.
In quel momento avrebbe voluto lì di fronte una bestia magica assetata di sangue, avrebbe saputo gestire meglio la situazione.
Oltre al fatto che non era più single da una vita, quindi non ricordava nemmeno di base come ci si dovesse rapportare in quei casi.
Che depressione, aver trovato magari una bella ragazza alla quale interessarsi ed essere costretti a toglierla dalla lista per via della sua natura.

Il Vento dentro di me è una furia maestosa e potente, faccio fatica a controllarlo per quanto si agita.
Non mi era mai successo prima, dico davvero.


Alzò lo sguardo su di lei, poi gli andò di fronte e cercò di prenderle le mani, questa volta saldamente, intimamente.

Ma proprio di questo Drago qualsiasi dovevi andarti ad interessare?
Ok, è ovvio che sia meglio di qualsiasi surrogato ventoso che ti sia stato promesso ma...


Hai appena insultato un Erede di fronte ad un altro Erede...

... Ti prego fa finta di non aver sentito.
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