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Sala Musica

Uso riservato ai Musicanti del Coro di Hogwarts

Messaggioda Typhon » 26/12/2013, 18:10

Vide le dita della ragazza cominciare a diventare sempre più rosse lungo la mezz'ora che predette il vero allenamento, ma non si sognò di fermarla o darle modo di riposarsi, questo perché lui non si era mai riposato, non si era mai fermato e per quanto lo riguardava, apprendere a suonare la chitarra significava non solo sacrificio ma in certi casi anche dolore, sempre se si stava parlando di imparare veramente e non per gioco.
Per fortuna, parve che la Tassorosso volesse veramente darsi da fare, comprendere la tecnica, capire il meccanismo, allenare l'orecchio e via dicendo: una buona soddisfazione per il suo improvvisato insegnante che in quell'istante doveva essere alle Serre a preparare alcuni composti ed invece aveva cambiato programma appositamente per il favore richiesto dalla collega del coro.
Non glielo disse, non ne trovava il motivo e poi l'ultima cosa che voleva era risultare dal cuore buono e dalla fiducia attendibile.
Decisamente lo stare troppo tempo a contatto con la fidanzata e con la Vilvarin lo avevano "rammollito", per quanto loro avrebbero detto "migliorato", tsk, sarebbe stato curioso di sentire invece il commento di Arianna Ricciardi alla questione.
Successivamente alla mezz'ora venne il momento delle cinquanta esercitazioni di accostamento vocale allo strumento, la parte più decisiva e complessa ma allo stesso tempo dispensatrice di immensa soddisfazione, se eseguita correttamente almeno una ventina di volte.
Tra l'altro, se Caroline Priscilla fosse riuscita a superare la metà delle cinquanta strofe cantando correttamente, c'era un premio in palio davvero eccezionale e prezioso per chi, come lei, amava il gruppo che le stava disegnato sulla maglietta.
Seal aveva sfruttato il momento giusto per proclamare un tale premio così ambito, difatti la qualità musicale della Tassorosso ne risentì molto positivamente, tanto da stupire in alcuni frangenti anche lo stesso Drago, colpito dall'impegno e dalla capacità mostrata.
Arrivata alla fine della serie, Typhon notò chiaramente che tre dita, una della mancina e due della mano destra della ragazzina erano ferite pulsavano, buttando fuori qualche goccia di sangue.
Non si dovevano utilizzare incantesimi all'esterno dell'aula di lezione, era il regolamento, ma non c'era nemmeno motivo di scomodare la Moreau, anzi, il ragazzo aveva in mente un'altra soluzione molto più interessante ed intelligente, un suo piccolo segreto, niente di che.
Andò verso il proprio borsone, cercando al suo interno una boccetta di vetro contenente un liquido di colore verde molto chiaro, brillante, intenso.
Si avvicinò alla ragazza e si mise in ginocchio, facendosi porgere le mani.

Immagine


Non c'è alcol, non brucerà, tranquilla ma ferma.

Mai troppo gentile il Prefetto nel tono ma comunque pratico e professionale nel modo di agire e sviluppare le sue doti come erbologo.
Aprì la boccetta e fece cadere esattamente due gocce del liquido sopra ognuna delle ferite, soffiandoci piano.
Il risultato fu abbastanza immediato e i tagli creati dalle corde metalliche della chitarra si richiusero quasi all'istante, ed una sensazione di fresco refrigerio alla menta invase tutte e due le mani della O'Neill: tendenzialmente doveva essere molto piacevole, almeno l'intento era quello.
Un composto che aveva creato da solo, una stupidaggine per una donna come la sua Mentore e per tante altre persone tra i Terran, ma per lui quello era un piccolo traguardo raggiunto, difatti quasi nessun erbologo alle prime foglie era in grado di creare un decotto naturale da solo di sua invenzione ma ci volevano almeno quattro o cinque anni di pratica assidua.
Ma avere la Sempreverde come insegnante praticamente privata doveva pur fornire dei vantaggi, no?
Richiuse l'oggetto di vetro spesso, riponendolo nella sua valigia, facendo attenzione che non fosse in posizione rovesciata e ben protetto dagli urti.
Nel contempo, la voce della ragazza lo raggiunse, insicura se fosse andato tutto per il meglio, riferendosi alla performance.

Allora? Come sono andata?

Non muovere troppo le dita, attenta.
Quel composto farà in modo che la pelle in prossimità delle ferita diventi più spessa e resistente, come se avessi dei calli, in poche parole.
Servirà per avere una maggiore longevità nell'esecuzione dei pezzi e una minore stanchezza degli arti.
Ad ogni modo... Sei andata più che discretamente, direi un sei e mezzo, onesto, calcolando che sei partita da un due meno.


Ma...tuo cugino è...Desmond Flynn?

Ipotizzava che gli avrebbe fatto quella domanda una volta concluso tutto l'addestramento ed era pronto anche a risponderle ad effetto.
Dalla tasca dietro dei suoi pantaloni afferrò il portafogli di pelle nera con dei disegni tribali sopra, di una nota griffe babbana.
Sfogliò tra gli scomparti dove si trovavano i classici documenti, biglietti da visita e numeri utili da contattare nel mondo non magico.
In mezzo a tutta quella roba ripescò una fotografia molto vecchia e molto particolare, che lo fece ghignare scuotendo la testa.
Rimase lì a fissarla per alcuni secondi, lasciando quell'attimo di suspance nei confronti di Cappie in modo assolutamente voluto, dopo di che, le lanciò un'occhiata di sfida, divertito e sufficiente, porgendole quell'immagine ritratta così da renderla partecipe e, probabilmente, euforica.

Immagine


Indovina un po' chi sono questi due bad boy ad uno studio di registrazione durante il provino del biondo...
... Uno come me ce lo vedi davvero ad avere per parente come Guybrush? Siamo onesti per cortesia!


Attese che ci fossero i normali e doverosi salti di gioia sul posto da parte della collega chitarrista, avvertendola di non agitare e stropicciare minimamente quel ricordo poiché ad esso Ty c'era parecchio attaccato, infatti era l'unica copia di quell'album e ancora doveva farla duplicare.
Quando gliela ridiede, Seal fece molta attenzione a riporla nello stesso identico scomparto del portafoglio, facendolo sparire nella tasca da dove era venuto, decidendo di concludere quella sessione di allenamento (l'unica, per altro, per via di tutti gli impegni del ragazzo) con i commenti e i consigli finali, prima di congedarla e tornare ai suoi affari in biblioteca per delle ricerche personali.

Il giorno della sfida contro la Cyprus ti farò avere il pass per andarlo a trovare privatamente, d'accordo?
Tornando alle cose serie, ora che hai capito come accostare le parole alla musica, dovrai eseguire per conto tuo un lavoro un po' diverso.
L'accordo sarà più semplice ma le note cantate saranno differenti, quindi è una difficoltà che si bilancia e credo tu ce la possa fare.
Non meno di un'ora e mezzo di pratica ogni mattina ed ogni pomeriggio, altrimenti non ci riuscirai mai, tutto chiaro?
Adesso va' che hai lezione con la Vilvarin tra dieci minuti ed io non ti giustifico in caso di ritardo, quindi corri!


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Messaggioda Caroline Priscilla » 28/12/2013, 19:38

Si era impegnata al massimo in quell'esercizio, spronata non solo dalla volontà di migliorare se stessa, ma anche dal premio che Typhon, con sapiente maestria, le aveva promesso una volta finita l'esibizione. Talmente tanto la tassetta si era concentrata a suonare e cantare insieme, che non si era resa conto sul momento delle lievi ferite provocate sulle dita di entrambe le mani. Solo quando il Drago si volse per prendere qualcosa dalla borsa, Cappie avvertì una sorta di sordo pulsare alle dita: abbassò la testa, fissando un po' stupita le gocce di sangue che macchiavano i polpastrelli morbidi e caldi.

Non c'è alcol, non brucerà, tranquilla ma ferma.

L'ordine impartito dal ragazzo ebbe l'effetto di far rimanere la Tassorosso rigida e seduta come una statua immobile, mentre il prefetto apriva una boccetta con un composto di sua invenzione, iniziando a spruzzarne qualche goccia sulle sue ferite. In quella posizione, inginocchiato di fronte a lei, la giovane O'Neill ebbe modo di fissare meglio il volto del Dragargenteo, notando lo sguardo serio e a volte arcigno, che tanto le ricordava quello del professore di Difesa, o anche il suo nuovo taglio e colore di capelli, molto più apprezzabile rispetto al biondo ossigenato con il quale si presentava precedentemente. Seal sembrava un osso duro e privo di scrupoli visto dall'esterno, ma il modo con il quale si stava prendendo cura di lei le fece comprendere che in fondo si poteva definire semplicemente un burbero dai modi un po' rigidi, ma buono di cuore. Un sorriso spuntò sul volto della tassetta, arrivata a quella consapevolezza, mentre un dolce e fresco sollievo si diffondeva dalle punta delle dita fino al cervello, facendo sparire quasi immediatamente il dolore provato prima.

Grazie!

Subito dopo i ringranziamenti, la giovane strega volle sapere effettivamente come fosse andata durante la sua esercitazione. In palio non c'era solo la possibilità di conoscere Desmond Flynn, ma anche e soprattutto la possibilità di dimostrarsi capaci di fronte agli occhi di un giudice severo come Typhon.

Non muovere troppo le dita, attenta.
Quel composto farà in modo che la pelle in prossimità delle ferita diventi più spessa e resistente, come se avessi dei calli, in poche parole.
Servirà per avere una maggiore longevità nell'esecuzione dei pezzi e una minore stanchezza degli arti.


Ok, va bene, ma come sono andata?

Ad ogni modo... Sei andata più che discretamente, direi un sei e mezzo, onesto, calcolando che sei partita da un due meno.

Così poco?

La delusione era ben visibile nella voce e nell'espressione della Tassorosso, che tuttavia riflettè bene sulle parole appena pronunciate da Seal, rendendosi conto che a modo suo il ragazzo le aveva fatto un complimento. Sorrise appena, cercando però di non muovere troppo le mani, mentre cambiava argomento chiedendo se il parente tanto decantato dei Saber Dynamos fosse proprio Desmond. Per tutta risposta, Typhon prese dalla tasca dei pantaloni un portafoglio, tirando fuori una foto che rimase ad osservare per una manciata di secondi, rendendo Cappie irrequieta e ansiosa di scoprire che cosa vi fosse ritratto. Infine, il Drago diede quella foto in mano alla ragazza che la fissò senza riuscire a trattenere una risata.

Indovina un po' chi sono questi due bad boy ad uno studio di registrazione durante il provino del biondo...

Tu...e Desmond?!

... Uno come me ce lo vedi davvero ad avere per parente come Guybrush? Siamo onesti per cortesia!

Un'altra risata, prima di restituire la preziosa foto in mano al suo legittimo proprietario. Era stato emozionante poter avere il privilegio di vedere una superstar da bambino, ma ancora di più scoprire una parte dell'infanzia di Typhon Seal, un badboy (come si era definito lui) fin dalla più tenera età. Una volta passato quel momento, il Dragargenteo iniziò a salutarla, dandole gli ultimi consigli che le servivano per poter portare a termine l'esercizio che le aveva affidato Robyn.

Il giorno della sfida contro la Cyprus ti farò avere il pass per andarlo a trovare privatamente, d'accordo?

Si! Grazie mille Typhon, sei stato davvero gentile e...

Tornando alle cose serie, ora che hai capito come accostare le parole alla musica, dovrai eseguire per conto tuo un lavoro un po' diverso.
L'accordo sarà più semplice ma le note cantate saranno differenti, quindi è una difficoltà che si bilancia e credo tu ce la possa fare.
Non meno di un'ora e mezzo di pratica ogni mattina ed ogni pomeriggio, altrimenti non ci riuscirai mai, tutto chiaro?


Ricevuto capo!

Adesso va' che hai lezione con la Vilvarin tra dieci minuti ed io non ti giustifico in caso di ritardo, quindi corri!

D'accordo! Ci vediamo fra poco!

Disse, convinta che il ragazzo sarebbe stato vicino alla Vilvarin come ad ogni lezione di Erbologia. Cappie prese quindi tutte le sue cose, rimettendo a posto la chitarra, e dopo aver salutato un'ultima volta il Drago con un cenno della mano, si diresse verso le Serre per assistere alla prossima lezione.

[Fine per Caroline Priscilla]
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Messaggioda Ariel » 28/12/2013, 20:19

[tahoma]
[Lunedì 17 Aprile - ore 15.46]


Si era data una settimana di tempo: aveva provato e riprovato la canzone, cercando non solo di arrivare a tutte le note senza stonare, ma soprattutto di cogliere l'essenza stessa del brano, quella forza intrinseca ad esso che faceva vibrare la voce della cantante e che, di conseguenza, scatenava piccoli brividi elettrici o quasi in chi la ascoltava; di sicuro la parentesi Vergil non l'aveva aiutata, al contrario, non aveva fatto altro che gettarla ancor più in confusione, e proprio per questo aveva cercato di rifugiarsi ulteriormente nella musica, per non pensare, per non soffermarsi più di tanto su certi pensieri - e per scappare a Samantha e Mary-Jane che volevo approfittare di ogni secondo libero per capire cosa ne pensasse l'amica della "questione Cartwright".
Ma non era servito a nulla: non solo la musica non l'aveva aiutata, ma non era nemmeno riuscita ad arrivare con essa dove voleva; sì, prendeva tutte le note, ma il brano cantato da lei risultava piatto, privo di qualsivoglia spessore, ed era un grosso problema di cui sentiva fosse necessario parlarne con la persona che le aveva affidato quello stesso brano, che le aveva chiesto di spingersi oltre i propri limiti per cantarlo... Robyn Laars.
Seguendo le sue indicazioni, a distanza di una settimana dal loro primo incontro la Grifondoro era tornata in Sala Musica tra le 15 e le 17 per cercare il loro nuovo vocal coach, se così avesse potuto chiamarlo: addosso aveva la divisa della scuola, sulla spalla la borsa a tracolla con dentro tutti i suoi libri visto che veniva dalla lezione di Storia della Magia; i M.A.G.O. per lei erano alle porte, come per molti suoi compagni, tra cui Zephyr... già, lui non sapeva ancora nulla della confusione che aveva attanagliato il cuore della Jiménez dopo la conversazione con Vergil e il bacio che ne era scaturito, ed era una fortuna per Ariel che probabilmente ora non sarebbe nemmeno riuscita ad affrontarlo in modo decente, con un po' di dignità.
Codarda, forse, o forse semplicemente troppo indecisa al punto da non essere più sicura di nulla, nemmeno di se stessa: scosse il capo, la Grifondoro, varcando la soglia della Sala Musica con la mano sulla maniglia della porta, che venne spinta in avanti.

Permesso?

Domandò, cercando Robyn con lo sguardo: una volta che l'avesse trovato, avrebbe sorriso lievemente verso di lui per poi chiudersi la porta alle spalle ed avvicinarsi al ragazzo, lo sguardo intimidito di chi deve dire qualcosa ma vorrebbe poterselo evitare.

Ciao Robyn, scusa se ti disturbo ma avevo bisogno di parlarti a proposito del compito che mi hai assegnato... - esordì la colombiana, anche se era piuttosto ovvio che fosse di fronte a lui per quel motivo - Ecco... la canzone è bellissima, e credo di riuscire a cantarla seguendo le stesse note, mantenendo anche quelle più alte - se non si faceva prendere dall'emozione, ovviamente - ma sono molto, anzi... totalmente in difficoltà con l'interpretazione del brano.
Io non ci riesco proprio a trasmettere la forza con cui lo interpreta la cantante, davvero, non mi ci avvicino nemmeno lontanamente anche se ho provato e riprovato fino a farmi pulsare di dolore le corde vocali!
- e lo potevano confermare appieno le migliori amiche della Grifa - Il punto è che non capisco... come posso interpretare a dovere qualcosa che non sento minimamente come mio? Io non riesco a rispecchiarmi nel testo che canto, perciò non sono poi capace di riportare ciò che la cantante prova nella mia esecuzione!

Troppo giovane, probabilmente, per essere in grado di prendere un brano, farlo proprio e trasmettere le medesime sensazioni di chi l'aveva scritto, una richiesta forse troppo complessa per una 17enne che ancora non aveva mai nemmeno provato a cantare in pubblico qualcosa scritto totalmente da lei, e che quindi potesse sentire come del tutto suo.

... mi puoi aiutare?[/tahoma]
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Ariel
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Messaggioda Robyn » 11/01/2014, 22:54

[tahoma]Ti ringrazio molto Vergil, allora appena hai tempo fammi sapere cosa ti ha detto la Coordinatrice con esattezza ma non preoccuparti, se non riesci entro oggi va benissimo anche domani...
Buona giornata!


Robyn lasciò che il nuovo Vice Coordinatore del coro si dirigesse verso il campo da Quidditch per la propria lezione.
Vergil Cartwright si era preso l'incarico di consegnare il foglio con tutti i titoli dei brani per le esibizioni dei due gruppi alla zia del ragazzo, in modo che li ascoltasse prima e si facesse un'idea delle canzoni originali prima di "origliare" di nascosto i suoi coristi e giudicare il loro avanzamento di qualità canora ed interpretativa.
Si stava per rimettere a sistemare alcuni strumenti utilizzati poc'anzi da alcuni musicisti, tenendo sempre da parte la tastiera con la quale si esercitava di tanto in tanto tra una pausa e l'altra, quando però la porta della Sala Musica si aprì pochi attimi prima che il Prefetto Tassorosso uscisse, ed infatti Vergil si incrociò con la Jiménez, Grifondoro del settimo anno e ottima promessa del gruppo vocale di Hogwarts.
Trovandosi ad una angolazione spostata leggermente sulla destra, Robyn poté notare facilmente l'espressione che fece il ragazzo, leggermente imbarazzata ma sorridente, e fu curioso di provare ad intercettare anche quella di rimando di Ariel.
Subito dopo però, dovette tornare ad essere soltanto il Vocal Coach del coro, assumendo un'aria più seria e interessata ai quesiti, qualsiasi essi fossero, esposti dalla ragazza in difficoltà.

Permesso?

Vieni pure avanti Ariel, coraggio...
Come posso aiutarti?


Disse subito Laars completamente tranquillo, con voce morbida e accomodante, invitando la giovane studentessa a prendere posto su uno dei tanti sgabelli sparsi per la Sala Musica. Gli occhi della Jiménez esprimevano a tratti insicurezza e irrequietezza, due particolari caratteristiche fondamentali per saper essere dei cantanti eccezionali, difatti da sempre lo zio di Robyn, Daemon, anche lui fervido appassionato di musica, gli insegnava che i migliori amici di tutti coloro che si mettevano in gioco erano l'ansia e la paura, da tenere a bada ma anche farli bruciare abbastanza da scaldarti il cuore e non permetterti di eseguire una esibizione fredda, controllata e troppo sicura, quindi povera di animo.

Ciao Robyn, scusa se ti disturbo ma avevo bisogno di parlarti a proposito del compito che mi hai assegnato...

Ok, sono tutto orecchi!

Ecco... la canzone è bellissima, e credo di riuscire a cantarla seguendo le stesse note, mantenendo anche quelle più alte, ma sono molto, anzi... totalmente in difficoltà con l'interpretazione del brano.

Uhm...

Io non ci riesco proprio a trasmettere la forza con cui lo interpreta la cantante, davvero, non mi ci avvicino nemmeno lontanamente anche se ho provato e riprovato fino a farmi pulsare di dolore le corde vocali!

Ci credo, ti si legge in viso che sei il ritratto della sincerità...

Il punto è che non capisco... come posso interpretare a dovere qualcosa che non sento minimamente come mio?
Io non riesco a rispecchiarmi nel testo che canto, perciò non sono poi capace di riportare ciò che la cantante prova nella mia esecuzione!
... Mi puoi aiutare?


E altrimenti cosa ci starei a fare qui?
Adesso rilassati, prendi un bel respiro e vediamo di darti qualche dritta...


La prima regola per insegnare a qualcuno qualcosa di complesso o non bene afferrato era farlo con tutta la calma e la pazienza del mondo.
Inoltre, mai e poi mai considerare semplice quello che una persona reputava impossibile, perché nessuno nasceva imparato, a parte Mozart, forse.
Si diresse verso il piccolo frigo vicino alla macchina del tè, afferrando una lattina di succo di frutta all'arancia rossa, porgendola ad Ariel.
In seguito, se ne prese una per sé alla banana e kiwi, il suo gusto preferito, mettendosi seduto alla postazione della tastiera, unico oggetto tra lui e la Grifondoro bisognosa di aiuto.

... Un cantante è esattamente come un attore, partiamo da questo concetto.
Quando andiamo a teatro e vediamo una rappresentazione, qualora l'attore stesse interpretando un dato personaggio, noi lo troveremmo artificioso, controllato, non autentico, ergo poco credibile e quindi di scarsa qualità, mi segui?
L'attore per mostrare davvero la sua bravura deve sentirsi quel personaggio, deve esserlo, non deve interpretarlo.
Ecco, alla base della musica esiste lo stesso identico concetto: tu non devi interpretare la ragazza che canta, tu devi essere quella ragazza.
Accorpare in te quelle emozioni, renderle tue per quei 3-4 minuti e tramutare tutto il mondo che ti circonda.
Lo so, è molto difficile, ma è una esercitazione fondamentale perché in futuro non potrai cantare solo canzoni che rispecchiano il tuo vero stato d'animo e ugualmente dovrai essere in grado di far ridere, piangere, intimidire se necessario.


Una leggera pausa, un sorso della bevanda, poi uno sguardo di intesa e si preparò a proseguire, lasciando le domande all'ultimo.

Il mio consiglio è smettere di usare le corde vocali per sostituire un sentimento che non riesci a trasmettere.
Abbiamo capito che la voce c'è, ok, bene, metti da parte l'esplosione tecnica e concentrati solo su quella carismatica.
Canta il brano anche di due ottave sotto, anche sussurrando se necessario, quasi come se stessi eseguendo tutt'altra canzone, concentrandosi solo e soltanto sulle emozioni e nient'altro... Per gli urli ci sarà tempo e non farti prendere dal panico, d'altronde, se davvero le corde vocali sono già capaci di raggiungere certi picchi, sei almeno al 50% del lavoro svolto!
[/tahoma]


Spoiler:
Utilizzo del PG Vergil come PnG ad inizio post con assoluto permesso del Player.
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Messaggioda Ariel » 12/01/2014, 0:01

[tahoma]E altrimenti cosa ci starei a fare qui?

Quella risposta fu il primo passo per farla rilassare, per spingere Ariel ad abbandonare la posa rigida che aveva assunto senza nemmeno rendersene conto: Robyn non appariva scocciato dalla sua presenza, né c'era traccia di scherno nei suoi occhi, nel suo sorriso, e tanto bastò per permettere alla Grifa di ricambiarlo con uno lieve, ma riconoscente.
Che volesse starla a sentire davvero, che volesse aiutarla sinceramente, era già molto per lei.

Adesso rilassati, prendi un bel respiro e vediamo di darti qualche dritta...

Annuì leggermente a quelle parole, prendendo un bel respiro e stringendo tra le mani il succo che Robyn le porse, ringraziandolo con un sorriso più luminoso e deciso.
Aprì la lattina di succo e si accomodò sullo sgabello più vicino al punto in cui era seduto il Vocal Coach, bevendo un sorso di arancia rossa mentre si apprestava ad ascoltarlo con attenzione.

... Un cantante è esattamente come un attore, partiamo da questo concetto.
Quando andiamo a teatro e vediamo una rappresentazione, qualora l'attore stesse interpretando un dato personaggio, noi lo troveremmo artificioso, controllato, non autentico, ergo poco credibile e quindi di scarsa qualità, mi segui?
L'attore per mostrare davvero la sua bravura deve sentirsi quel personaggio, deve esserlo, non deve interpretarlo.
Ecco, alla base della musica esiste lo stesso identico concetto: tu non devi interpretare la ragazza che canta, tu devi essere quella ragazza.


Devo... recitare la sua parte?

Accorpare in te quelle emozioni, renderle tue per quei 3-4 minuti e tramutare tutto il mondo che ti circonda.

... caspita...

Lo so, è molto difficile, ma è una esercitazione fondamentale perché in futuro non potrai cantare solo canzoni che rispecchiano il tuo vero stato d'animo e ugualmente dovrai essere in grado di far ridere, piangere, intimidire se necessario.

Ma se saranno scritte da me - perché quello era l'obiettivo della Jiménez, che stava iniziando ad accarezzare l'idea di fare della musica la sua professione - non mi sarà comunque più semplice cantarle... e sentire ciò che canto senza dover recitare la parte di qualcun altro?

Domandò, leggermente confusa: aveva capito il discorso di Robyn, e sapeva che spesso i cantanti dovevano esibirsi con una determinata scaletta anche quando non avevano voglia di farlo, o quando non erano dell'umore... ma almeno potevano cantare le loro canzoni, e questo sarebbe dovuto essere di grande aiuto... no?
In ogni caso lasciò che il Vocal Coach finisse il suo discorso, rimanendo attenta fino alla fine.

Il mio consiglio è smettere di usare le corde vocali per sostituire un sentimento che non riesci a trasmettere.
Abbiamo capito che la voce c'è, ok, bene, metti da parte l'esplosione tecnica e concentrati solo su quella carismatica.


E come?

Canta il brano anche di due ottave sotto, anche sussurrando se necessario, quasi come se stessi eseguendo tutt'altra canzone, concentrandosi solo e soltanto sulle emozioni e nient'altro... Per gli urli ci sarà tempo e non farti prendere dal panico, d'altronde, se davvero le corde vocali sono già capaci di raggiungere certi picchi, sei almeno al 50% del lavoro svolto!

... e che succede se non riesco comunque a trasmettere le emozioni che invece da' la cantante? Devo ritenermi incapace di fare questo mestiere, un giorno?

Gli chiese, un po' in imbarazzo ora visto che stava praticamente palesando la sua idea di fare la cantante professionista, una volta terminata la scuola.[/tahoma]
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Messaggioda Robyn » 12/01/2014, 22:35

[tahoma]Ma se saranno scritte da me non mi sarà comunque più semplice cantarle... e sentire ciò che canto senza dover recitare la parte di qualcun altro?

Questo dovrebbe farmi pensare che scriverai soltanto canzoni che rispecchino il tuo stato d'animo del momento?
A volte non si scrivono solo brani legati a noi stessi, ma anche opere che narrano di altre storie, di altre situazioni...
E' così che chi ci ascolto si rispecchia in esse e quindi impara ad apprezzare il nostro stile e la nostra bravura Ariel.
Ad ogni modo, torneremo su questo argomento tra poco, lascia che prima ti spieghi meglio come esercitarti per il brano corrente, ok?


Aveva iniziato già ad intuire quale fosse l'obiettivo finale della ragazza, ovvero il trasformare la musica nel proprio lavoro futuro.
La cosa non gli dispiaceva, anzi, era contento che la colombiana avesse abbracciato quell'idea perché la voce non le mancava, le doti nemmeno ed il talento che esprimeva nel suo impegno costante faceva presagire una innata capacità di saper affascinare il prossimo con quell'arte canora.
Tuttavia, dilungarsi adesso sulla faccenda significava perdere il filo del discorso e Robyn non si trovava lì per chiacchierare prima del futuro e poi del presente, bensì, al massimo, il contrario. Per questo si prese subito l'onere di spiegarle in modo esaustivo la maniera per imparare ad esprimere il brano anche se nei toni differente dallo stato d'animo della Grifondoro.
Sapeva che ci avrebbe messo del tempo, ma con un allenamento costante e intenso, era sicuro che nulla l'avrebbe fermata dal raggiungere quell'obiettivo imposto esclusivamente per migliorarla notevolmente e renderla una grossa minaccia per la scuola americana.
Lui non aveva mai potuto partecipare alle sfide canore della sua scuola poiché alla Musashi il club di musica era esclusivamente femminile, una regola ancora non abolita a causa di alcuni atti vandalici da parte di ragazzi una decina di anni prima che si erano fatti prendere solo per complicare la vita e infastidire le compagne.
La Preside quindi indisse la punizione che per quindici anni il coro della Musashi sarebbe rimasto esclusivamente aperto per le femmine, dunque Robyn si dovette scordare amaramente la sua personale sfida scolastica con gli altri gruppi americano ed europeo.
Una volta spiegata con attenzione la tecnica per realizzare il brano con risultati positivi, Ariel si mostrò inizialmente turbata, preoccupata di non saper gestire adeguatamente quel "trucco" illustrato dal Vocal Coach.
Più che altro, la sua vera paura venne confidata poco dopo e Robyn Laars fu felice di ascoltarla, perché sentiva che la Jiménez si stava lentamente aprendo con lui, stava acquistando fiducia nella sua figura di consigliere ed anche un po' di amico.

... e che succede se non riesco comunque a trasmettere le emozioni che invece da' la cantante?
Devo ritenermi incapace di fare questo mestiere, un giorno?


Sai perché questo dubbio te lo devi togliere dalla testa?
Perché tu ce la farai sicuramente a trasmettere le emozioni della cantante, questo perché hai la musica nel sangue!
Io mi accorgo di queste cose, perché anche io ce l'ho qui, nel cuore, e non si allontana mai dalla mia anima...


Si alzò in piedi, terminando il suo drink, prendendo poi la lattina vuota di Ariel che aveva finito di bere così da buttare entrambi i contenitori e tornare dalla studentessa, abbassandosi per guardarla dritto negli occhi, posando le mani sulle sue spalle.
Un leggero scossone e un sorriso affabile e sicuro, gli occhi ametista brillavano come gemme e le dita stringevano appena il maglioncino rosso scuro della Grifondoro insicura e allo stesso tempo bravissima.

Non voglio prenderti in giro: per essere davvero una cantante al top, devi saper interpretare ogni tipo di brano.
E' possibile che in futuro, se diverrai famosa, alcuni gruppi o altri cantanti ti chiederanno di fare uno spettacolo in coppia o insieme... E magari ti troverai per le mani lo spartito di una loro opera e dovrai essere in grado di mostrare la tua bravura anche se non scritta direttamente da te.
Oppure, sappiamo che la Vice Preside ha concesso di usare delle proprie canzoni nella competizione ma se per un qualsivoglia motivo ti trovassi ad affrontare un match supplementare ed avessi finito le tue opere? Devi essere pronta a portare sul palco una qualunque altra musica e dovrai farla brillare e risplendere proprio come se fosse tua... Non sto dicendo che è semplice, ma che per una con una bravura come la tua ci vorrà molto poco ad apprendere come fare...


TOC TOC

Un discorso praticamente concluso, ma comunque bloccato dal sopraggiungere di un'altra persona, un'altra studentessa per la precisione.
Robyn rivolse un'occhiata verso la porta, qualcuno stava aspettando il permesso per entrare ed era necessario che lui lo desse, in quanto responsabile durante quelle ore di quella zona dell'Auditorium.
Chiese chi fosse e ovattata nella voce, Caroline Priscilla O'Neill fece presente la sua volontà di entrare ed unirsi alla compagna del coro. Tassorosso, quinto anno (quasi sesto ormai), dall'aspetto e carattere vivaci, di aspetto carino e grinta da vendere, facente parte del primo gruppo assieme alla Dragargenteo Udinov.

Entra pure O'Neill, accomodati vicino alla tua amica!

Il Vocal Coach si apprestò a darle l'ok per aprire la porta e venire avanti, ma prima che fosse abbastanza vicina per ascoltare la conversazione con la Grifondoro, si volse un istante per dirle l'ultima frase prima di iniziare quell'incontro in tre.

... Tutto sta ad avere più fiducia in sé stessi, Ariel...
E tu non hai alcun motivo per non averne.
[/tahoma]
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Messaggioda Caroline Priscilla » 14/01/2014, 18:03

[Lunedì 17 Aprile - Ore 16:03]


Siete sicure che Ariel sia proprio lì?

Sicurissime, ce lo ha detto stamattina!

Già, sembrava anche parecchio preoccupata...

Certo, ma mica per il Coro!

Mh? E per cosa?

Nulla, nulla! Vai pure Cappie, la troverai in Sala Musica!

D'accordo. Grazie mille per l'aiuto ragazze!
Ci vediamo in giro!


Salutando le due migliori amiche della colombiana, Samantha e MaryJane, Cappie si allontanò dalla Sala Grande nella quale aveva intercettato le due Grifondoro, dirigendosi verso il corridoio che l'avrebbe portata in Sala Musica. Prima di mettere in atto la sua idea di accompagnare con la chitarra l'amica nella sua prova, la Tassorosso avrebbe voluto anticiparglielo in separata sede, ma da un po' di tempo a questa parte Ariel sembrava essere troppo presa dai suoi pensieri e dagli impegni per riuscire ad instaurare un discorso con lei. Certo, la giovane O'Neill poteva ben comprendere che per la Jiménez i M.A.G.O. erano vicini (esattamente come i G.U.F.O. per lei, come le ricordava amorevolmente Jorge ogni giorno), per questo si era messa l'anima in pace e aveva approfittato di un momento nel quale era riuscita a beccare le sue compagne di stanza per chiedere dove fosse Ariel e quindi raggiungerla. La tassetta immaginava che ci fosse un motivo ben preciso per il quale la Grifa era andata proprio in Sala Musica: probabilmente, in quel momento si stava consultando con il loro nuovo Vocal Coach, Robyn Laars, nonchè ideatore di quelle simpatiche prove che aveva affibbiato loro con l'intento di aiutarle a migliorarsi in previsione della sfida contro la Cyprus. Cappie si sentiva abbastanza sicura sul proprio brano, grazie anche all'aiuto che Typhon Seal le aveva dato, ma voleva sentire anche la campana del pirata per continuare a procedere negli allenamenti senza l'ansia di sbagliare qualcosa.
Insomma, quando la ragazza arrivò di fronte alla porta chiusa della Sala, aveva in mente non solo di far presente ad Ariel la sua idea, con la speranza di farle un piacere più che darle un dispiacere, ma anche di farsi aiutare da Robyn a superare le difficoltà che stava trovando nel suo continuo esercitarsi a suonare e cantare insieme. Con il pugno ben chiuso e la tracolla stretta al fianco, Cappie diede due sonori colpi sulla porta di legno, aspettando che chiunque fosse all'interno le desse il via per entrare.

Sono O'Neill! E' permesso?

Non appena ricevette una risposta affermativa, la Tassorosso entrò sorridendo allegramente a Robyn e ad Ariel, portandosi vicino a quest'ultima con passo svelto e veloce.

Salve Coach! Ciao Ariel! Spero di non aver interrotto nulla...

Si premurò la ragazza, rimanendo ferma in piedi e sistemandosi per bene la divisa da Tassorosso, prima di riprendere a parlare.

Ah, Ariel non te ne andare: devo prima dirti una cosa e voglio che anche Robyn sia presente...- naturalmente, il ragazzo già sapeva dell'idea che aveva avuto in mente la tassetta, ma attese che da parte sua ci fosse conferma prima di di continuare il suo discorso -E...coach? Dopo puoi aiutarmi con il mio brano? Ci sono dei passaggi che non mi riescono tanto bene...
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Messaggioda Ariel » 14/01/2014, 20:38

[tahoma]Questo dovrebbe farmi pensare che scriverai soltanto canzoni che rispecchino il tuo stato d'animo del momento?

N-no, però...

A volte non si scrivono solo brani legati a noi stessi, ma anche opere che narrano di altre storie, di altre situazioni...
E' così che chi ci ascolta si rispecchia in esse e quindi impara ad apprezzare il nostro stile e la nostra bravura Ariel.


Sì... credo di aver capito...

Ad ogni modo, torneremo su questo argomento tra poco, lascia che prima ti spieghi meglio come esercitarti per il brano corrente, ok?

D'accordo!

E così aveva ripreso ad ascoltare, attenta e silenziosa, bevendo di tanto in tanto un sorso del proprio succo e cercando di stare dietro alla spiegazione di Robyn per non perdersi nemmeno un passaggio, per essere sicura di aver compreso pienamente, alla fine, cosa fare e come porsi nei confronti di un brano che evidentemente le stava risultando ben più che ostico.
La paura più grande, però, quella che si poteva definire a lungo termine, era di non poter aspirare alla carriera di cantante se non fosse riuscita a superare l'incapacità attuale di non riuscire a trasmettere emozioni con brani non propri: temeva, infatti, che quella sua mancanza si sarebbe protratta nel tempo, rendendole così impraticabile la carriera che da qualche tempo aveva deciso di voler abbracciare.

Sai perché questo dubbio te lo devi togliere dalla testa?
Perché tu ce la farai sicuramente a trasmettere le emozioni della cantante, questo perché hai la musica nel sangue!
Io mi accorgo di queste cose, perché anche io ce l'ho qui, nel cuore, e non si allontana mai dalla mia anima...


Spero proprio che tu abbia ragione...

Mormorò la Grifondoro con un sospiro lieve, lasciando che Robyn buttasse la lattina vuota tra le mani di lei; quando le posò le mani sulle spalle e la scosse appena, la diplomanda alzò gli occhi su di lui e su di essi si fermò, notando il sorriso sicuro che le stava rivolgendo.

Non voglio prenderti in giro: per essere davvero una cantante al top, devi saper interpretare ogni tipo di brano.
E' possibile che in futuro, se diverrai famosa, alcuni gruppi o altri cantanti ti chiederanno di fare uno spettacolo in coppia o insieme... E magari ti troverai per le mani lo spartito di una loro opera e dovrai essere in grado di mostrare la tua bravura anche se non scritta direttamente da te.


Questo sempre ammesso che riesca ad intraprendere questo tipo di carriera...

Pensò Ariel, senza avere però il coraggio d'interrompere il discorso del Vocal Coach.

Oppure, sappiamo che la Vice Preside ha concesso di usare delle proprie canzoni nella competizione ma se per un qualsivoglia motivo ti trovassi ad affrontare un match supplementare ed avessi finito le tue opere? Devi essere pronta a portare sul palco una qualunque altra musica e dovrai farla brillare e risplendere proprio come se fosse tua...

Come non mettermi alcuna pressione addosso, mh?

Commentò la Jiménez, cercando di fare una piccola battuta per stemperare la tensione che le stava aggrovigliando lo stomaco.

Non sto dicendo che è semplice, ma che per una con una bravura come la tua ci vorrà molto poco ad apprendere come fare...

Credi davvero molto nelle mie capacità... più di quanto lo faccia io.
Ma... grazie.


Gli fece un piccolo sorriso incerto, voltandosi poi verso la porta d'ingresso della Sala Musica quando sentì dei colpi contro di essa, segno che qualcuno stava cercando Robyn... o lei.

Entra pure O'Neill, accomodati vicino alla tua amica!

Le venne spontaneo sorridere nel sentire che la persona che aveva chiesto il permesso di entrare era Caroline Priscilla, anche perché voleva consultarla su un argomento che le stava davvero molto, molto a cuore.
Ma prima c'era ancora qualcosa che Robyn voleva dirle, un'ultima spinta forse a credere di più in se stessa invece che dubitare sempre delle proprie capacità.

... Tutto sta ad avere più fiducia in sé stessi, Ariel...
E tu non hai alcun motivo per non averne.


Grazie Robyn...

Sussurrò verso il ragazzo la Grifondoro, non proprio convinta - la sua inesistente autostima era dura da far venire fuori - ma sicuramente un po' più tranquilla su tutta la questione: e poi ora c'era Cappie, e sarebbe stato egoistico concentrarsi solo su se stessa.

Salve Coach! Ciao Ariel! Spero di non aver interrotto nulla...

Ciao Cappie!
No no, avevamo finito proprio ora, infatti stavo...


Ah, Ariel non te ne andare: devo prima dirti una cosa e voglio che anche Robyn sia presente...
E...coach? Dopo puoi aiutarmi con il mio brano? Ci sono dei passaggi che non mi riescono tanto bene...


Si fermò sul posto, anche se stava già per mettersi in piedi, spostando lo sguardo da Cappie a Robyn nell'attesa di scoprire cosa la Tassetta volesse dire ad entrambi, e sperando naturalmente che la notizia non riguardasse un qualche problema col Coro - improbabile vista la richiesta fatta al Vocal Coach, ma non si poteva mai sapere.[/tahoma]
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Messaggioda Robyn » 18/01/2014, 18:28

[tahoma]Che Ariel non possedesse molta autostima era un dato di fatto, ma questo non significava che Robyn non comprendesse molto velocemente chi possedesse talento e chi invece aveva ancora troppa strada da fare per considerarsi un cantante appena decente.
La giovane latina liberava una forte energia quando interpretava un brano a lei consono, secondo le informazioni avute da Monique.
Per questo Robyn stava provando in tutti i modi a far sviluppare quell'energia anche sotto altra aspetti, con altre prove più difficili, perché sapeva che un giorno una voce del genere l'avrebbero anche potuta ascoltare in tutto il mondo, adesso che sapeva del desiderio della ragazza di portare la musica a divenire la sua futura carriera lavorativa.
Lui non ci aveva mai pensato, con tutto che molto spesso gli avevano detto che avesse una bellissima voce, la zia in primis e poi Margaret.
Si divertiva in quel modo, suonando, scrivendo, cantando, ma non per lavoro, non per soldi, ma per sé stesso.
Una strada senza una apparente via d'uscita che invece di porte ne aveva un'infinità: le porte del cuore, dell'anima, dell'arte, della perfezione interiore che soltanto una dote simile poteva contenere.
Chissà, magari un giorno avrebbe chiesto alla Coordinatrice di ascoltarlo di nuovo e dargli qualche consiglio per migliorare ancora, ma non era quello il momento per pensarci, adesso era il momento di aiutare due studentesse a scalare la vetta e arrivare al livello della Cyprus.

Salve Coach!
Ciao Ariel! Spero di non aver interrotto nulla...


Ciao Cappie!
No no, avevamo finito proprio ora, infatti stavo...


Ah, Ariel non te ne andare: devo prima dirti una cosa e voglio che anche Robyn sia presente...
E...coach? Dopo puoi aiutarmi con il mio brano? Ci sono dei passaggi che non mi riescono tanto bene...


Naturalmente, sono qui per questo, ricordi?
Mi spiegherai esattamente di che aiuto necessiti e vedremo di lavorarci su, non c'è problema!
Adesso perché non spieghi alla tua amica perché vuoi che rimanga?
Io intanto preparo alcune cose che mi serviranno dopo...


Sorrise ad entrambe, mettendosi in piedi e raggiungendo la zona con presenti diversi spartiti e appunti.
Lì in mezzo c'era anche una cartella di colore viola scuro contenente tutti i fascicoli riguardanti ogni membro del coro dove Robyn appuntava con attenzione e frequenza tutte le conversazioni avute con tutti per poi riportarle alla Coordinatrice alla fine della giornata.
Una bella salvata per la donna, la quale finalmente poteva dedicarsi al lavoro prettamente burocratico e amministrativo scolastico, essendo la Preside Bergman quasi sempre assente per motivi di colloquio mondiale.
Attraverso quegli appunti la Vireau poteva tenersi sempre aggiornata sui miglioramenti dei ragazzi, sugli esercizi che stavano facendo e regolarsi di conseguenza in vista della sfida con la scuola avversaria.
Ogni volta che passavano del tempo insieme, Robyn faceva sempre a meno di mostrare quella luce di sfida negli occhi al pensiero di una competizione canora. Come già detto, lui non aveva potuto partecipare a nulla di simile ai suoi tempi come studente e invidiava moltissimo i ragazzi di Hogwarts per quella opportunità fenomenale e meravigliosa.
Afferrato uno spartito in particolare, utile per una piccola dimostrazione che aveva in serbo proprio per Ariel e volendo anche per Caroline Priscilla, il ragazzo tornò verso di loro sistemando la pergamena musicale sul leggio davanti alla tastiera sua personale, sedendosi allo sgabello ed ascoltando infine le ultime battute tra le due e regolarsi di conseguenza per la prosecuzione dell'addestramento.

Allora, ci siamo?[/tahoma]
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Messaggioda Caroline Priscilla » 18/01/2014, 22:54

Per sua fortuna la Tassorosso era arrivata giusto in tempo, prima che Ariel lasciasse la Sala Musica e si rifugiasse in qualche altro angolo sperduto di Hogwarts. Non che avesse nulla da ridire, in fondo anche lei molto spesso era costretta a fuggire dalle continue osservazioni pungenti di Kelly o dagli sguardi truci di Jorge per poter rispondere alle lettere di Devo e, quando lo faceva, cercava sempre il posto più sperduto e nascosto della scuola, in maniera che nessuno venisse a disturbarla.
Una volta entrata nella stanza, Cappie salutò i presenti, bloccando sul nascere qualsiasi tentativo da parte della Grifa di andarsene via da lì e chiedendo a Robyn il piacere di aiutarla subito dopo con il compito che il pirata le aveva assegnato. Stava trovando davvero difficile un pezzo della canzone e nonostante avesse provato e riprovato a suonarla e cantarla, la tassetta continuava a perdersi a tal punto da credere di essere un'incapace totale. Forse era il tipo di musica che non riusciva a spronarla abbastanza, una particolarità che Typhon invece aveva capito subito. Ma il loro Vocal Coach sapeva il fatto suo e Cappie era convinta che, se le aveva affidato quel compito, era perchè credeva fermamente nelle sue capacità.

Naturalmente, sono qui per questo, ricordi?
Mi spiegherai esattamente di che aiuto necessiti e vedremo di lavorarci su, non c'è problema!
Adesso perché non spieghi alla tua amica perché vuoi che rimanga?
Io intanto preparo alcune cose che mi serviranno dopo...


D'accordo coach!

Le piaceva chiamarlo in quel modo, era un nomignolo che la divertiva e che allo stesso tempo si adattava bene al pirata visto alla festa d'inaugurazione dello Sheliak&Vega. Prendendo posto accanto all'amica colombiana, quindi, la giovane O'Neill le rivolse un sorriso rassicurante cercando le parole giuste per spiegare alla ragazza la sua idea.

Allora Ariel, sei tutta orecchi?
Quando Robyn ci ha assegnato quel compito, ho avuto un'idea per...diciamo aiutare me a migliorare nel suonare la chitarra e per aiutare te a cantare la tua canzone.
Se sei d'accordo, vorrei accompagnarti con la chitarra durante l'esecuzione del tuo brano! Prometto che mi impegnerò al massimo e che non ti farò fare brutte figure!
Comunque, ho pensato che, be', magari con me a suonare la chitarra ti saresti sentita meno...sola sul palco...


Aveva parlato agitando le mani in aria e fissando l'amica in volto, per capire il tipo di emozioni che si celavano dietro gli occhi color smeraldo, più intensi di quelli dell'irlandese. L'ultima frase venne solo sussurrata all'orecchio della colombiana, forse perchè la ragazza si vergognava di dire una cosa del genere di fronte al loro coach. In ogni caso, una volta conclusa la sua spiegazione, Cappie fece un occhiolino alla Grifondoro, sorridendo in maniera furba come se avesse appena combinato chissà quale guaio.

Pensi che...potrebbe andare bene per te?

Dopo l'eventuale risposta della ragazza, Cappie si voltò nuovamente in direzione di Robyn, che ora sedeva di fronte alla sua tastiera con uno spartito già sistemato sul proprio leggio.

Allora, ci siamo?

Mh mh..si!
Ma...hai intenzione di suonare per noi?


Chiese la tassetta, a metà fra il divertito e l'incuriosito, mentre faceva saettare il suo sguardo da Ariel a Robyn, in attesa della risposta di quest'ultimo.
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