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Salvador

Messaggioda Venser » 08/10/2014, 14:25

… hai fatto bene i compiti, i miei complimenti.

I compiti?
Che... Che cosa?


Un'imitazione piuttosto ben riuscita dell'atteggiamento che Cole ha con me, devi averlo studiato parecchio…

Ah beh, non esattamente, il mio intento era...

Peccato che tu non sia Cole, quindi questo atteggiamento non funziona.

SDENG

Immagine


Se davvero vuoi rapportarti a me come un… amico … allora trovo un modo per comunicare con me che sia solo tuo, e non il triste scopiazzamento di quello altrui.
Non mi piacciono le persone che non sanno essere originali.


Ma porca di quella stramaledettissima tr-...

Comunque nemmeno a me va di perderti… quindi ciascuno di noi chiamerà in caso di pericolo, fine.
Ci vediamo tra un po', Tenente!


Osservò la ragazza allontanarsi per diversi metri, sbuffando dal naso con aria alquanto contrariata e depressa.

Fantastico, così ho anche peggiorato le cose!
Se tutto va bene, ora come ora ha più possibilità di conquistarla un opossum piuttosto che il sottoscritto...
Almeno apprezza lo sforzo no?
... 'Fanculo, la giornata è cominciata proprio male, ho fatto dei passi indietro con Nylea e la colpa è tutta loro.
Adesso sono veramente fuori di me!


Con questo spirito tra il combattivo e il vendicativo, il Tenente Laghoon si diresse a passo svelto in prossimità del piano terra del grande edificio, osservando per alcuni secondi il corpo del Caporale che, scattante e atletico, cominciava a risalire la parete sfruttando ogni appiglio possibile.
Scuotendo la testa, decise di concentrarsi unicamente sull'attuale obiettivo, altrimenti una distrazione gli sarebbe costata molto caro.
Grazie ai nervi saldi e ad una buona strategia, Venser riuscì a fare in modo che inizialmente non venisse scoperto, che due dei fuggitivi si facessero del male dal soli e che un terzo subisse un duro colpo che ebbe come effetto il barcollamento iniziale seguito da uno status conseguente di smarrimento. Il Sicario non poteva però mettersi a pensare a lui, visto che comunque era già abbastanza indebolito e di seguito sarebbe stato facile metterlo fuori gioco, piuttosto si focalizzò sugli altri tre, i quali abbastanza furiosi per l'attacco a sorpresa decisero di colpirlo tutti all'unisono sperando di recargli ingenti danni. Troppo vicino per sperare di cavarsela, Venser chiuse le braccia a croce sul petto abbassando la testa, ricevendo in pieno tutte e tre le magie, sentendo un bel po' di dolore ma accorgendosi di essere riuscito a limitare al meglio l'offensiva nemica. Con un respiro appena affannoso, di certo non poté lasciare che passassero troppi istanti prima che passasse al contrattacco, infatti, tornando in posizione naturale, puntò la bacchetta verso l'avversario che aveva lanciato lo schiantesimo e quello che aveva scagliato il "Glacius".

Sono di cattivo umore questa mattina...
LA RAGAZZA CHE MI PIACE MI CREDE UNO POCO ORIGINALE, E VI CI METTETE PURE VOI ADESSO!?


Ultimatum

Difficoltà: 7
Tipo: Schiantesimo
Descrizione: Lancia il bersaglio designato a diversi metri di distanza. Ai livelli magici più alti al 50% lo fa svenire
Genere: Offensivo
Danno: 21

Cap. Magica [17] + d20 [11] + Bonus bacchetta [2] = 30

Incarceramus Horribilis

Difficoltà: 5
Tipo: Incantesimo di Evocazione
Descrizione: Come l'incanto "Incarceramus", ma sostituisce le funi con dei serpenti
Genere: Offensivo
Danno: 9

Cap. Magica [17] + d20 [13] + Bonus bacchetta [2] = 32


Non gli restava altro che sperare nella propria fortuna e nella scarsa resistenza degli avversari.
Se il fuggitivo colpito dallo schiantesimo fosse svenuto sul colpo, allora forse si poteva sperare di terminare quella faccenda in fretta.
A prescindere comunque dall'esito delle magie, Venser assunse la posizione difensiva guardando tutti quanti con freddezza assoluta.
La verità dietro al primo colpo subito poc'anzi era che aveva sentito da lontano lo scoppio di alcuni incantesimi ed aveva temuto per l'incolumità della Herbert, ma guai a dirglielo, probabilmente si sarebbe beccato anche uno "smidollato" o qualcosa del genere. Ciò nonostante, la preoccupazione che lei stesse bene continuava a pervadergli i pensieri e lo spirito, rendendolo sempre più inquieto e volenteroso di sistemare quella storia così da poter correre su e, nel caso, darle una mano, per quanto sperasse con tutto se stesso che lei fosse già a buon punto ed avesse finito anche prima di lui. Gli fregava poco che Nylea dimostrasse una velocità superiore nel risolvere i problemi, per lui bastava che non avesse un graffio, non era mai stato un individuo troppo competitivo, figurarsi con lei.

Ma chi ve lo fa fare?
Azkaban è un luogo accogliente: vitto e alloggio gratis.
Cosa volete di più dalla vita?!
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Messaggioda Nylea » 08/10/2014, 15:55

Ignara di cosa avesse scatenato nella mente e nel cuore di Venser - rabbia, depressione, ecc. - la Sicaria si concentrò solo su se stessa, scalando la parete esterna dell'edificio fino al quarto piano e salendo poi a piedi le scale che portavano al quinto: da lì, accovacciata sul balconcino esterno alla stanza, la Herbert fischiò per far sporgere uno o più nemici, che vennero prontamente colpiti - nel secondo caso mortalmente - dalle frecce di lei. Certo, sarebbe stato meglio consegnarli tutti vivi, ma sperava che Cole sarebbe stati d'accordo con lei nel pensare che era meglio veder morire un nemico, piuttosto che Nylea stessa.
Sapendo di non poter perdere tempo, la ragazza si ributtò velocemente dentro la stanza, abbastanza da non essere colpita dall'incantesimo di un terzo avversario che la mancò ∞Riflessi 20 + 11/d20 + 1 (Bonus Spilla MagiVeloce) = 32∞ per un pelo; salita una nuova rampa di scale, l'avversario che Nylea si trovò di fronte schivò la freccia da lei scoccata senza però evitarla del tutto, e tanto bastava alla Herbert che, nel caso, si sarebbe occupata di lui più tardi; tutto ciò che voleva, infatti, era ora correre via, due piani più in basso alla ricerca di qualcosa che potesse venirle in aiuto.
Aveva appena cominciato a correre, quando un sibilo alle sue spalle la spinse istintivamente a buttarsi in avanti, permettendole così ∞Riflessi 20 + 13/d20 = 33∞ di evitare anche il secondo incantesimo che le era stato lanciato contro; senza scomporsi troppo, e sentendo le urla di rabbia dei suoi inseguitori, la Herbert scese le scale come una furia, raggiungendo la stanza del quarto piano con un buon margine di anticipo.
Si guardò intorno febbrilmente, mangiandosi letteralmente con gli occhi ogni dettaglio della zona alla ricerca della strategia migliore da utilizzare: i barili di legno che contenevano esplosivo dovevano probabilmente essere pieni di quello utilizzato in campo edile, o almeno questo era ciò che ipotizzava ∞I/P 16∞ lei, e sperava di averci azzeccato.
Sfruttando quell'esplosivo avrebbe potuto prendere alla sprovvista i suoi avversari… certo, avrebbe anche dovuto usare la bacchetta, ma era un piccolo prezzo che ogni tanto, specie in situazioni come quella, poteva anche pagare.

Chissà cosa direbbe Cole se mi vedesse ora…

Pensò la Sicaria mentre sfruttava la corda penzolante per arrampicarsi ∞T/F 30∞ agilmente sulla trave rialzata, sopra la quale si accucciò il più lontano possibile dal barile di legno che intendeva usare come arma: posò la freccia che teneva in mano nella faretra, così da avere la sinistra libera d'impugnare la bacchetta, essendo lei mancina, mentre l'arco rimaneva ben saldo nella destra.
Fece respiri lunghi e profondi, così da concentrarsi nel breve intervallo di tempo prima che arrivassero i suoi due - perché ipotizzava che quello sarebbe stato il numero di persone - obiettivi: era nervosa all'idea di usare la bacchetta perché non la sentiva congeniale a sé, come oggetto con cui combattere, ma sapeva come trarne vantaggio e doveva solo ricordarselo.
Non appena i due uomini fossero entrati nella stanza, probabilmente guardandosi intorno per capire dove diavolo fosse finita, e si fossero avvicinati abbastanza al barile con l'esplosivo - o almeno uno dei due l'avesse fatto - allora la Herbert avrebbe alzato la bacchetta e scagliato un incantesimo non-Verbale ∞Cap. Magica 8 + 10/d20 + 2 (Bonus Bacchetta) + 9 (Bonus Centaurus Tattoo)= 29∞ proprio contro i contenitori di esplosivo, castando li'ncanto che, se andato a segno, l'avrebbe fatto scoppiare all'istante.

Incendio!


Incendio

Difficoltà: 6 (complesso)
Tipo: Incantesimo di Evocazione
Descrizione: Genera una sfera di fuoco di grandi dimensioni dalla bacchetta che può anche ustionare il nemico
Genere: Offensivo
Danno: 17 + 8 (Cap. Magica) + 7 (Bonus Centaurus Tattoo) = 32


Ipotizzando che l'incanto andasse a segno, e che dunque l'esplosione avvenisse, Nylea si sarebbe dovuta salvare dalle sue conseguenze perché posizionata nel punto più lontano dal barile di legno; a quel punto, con i nemici colpiti in pieno dall'esplosione - e si sperava che almeno uno dei due fosse stato messo fuori gioco da essa - la Sicaria saltò giù dalla trave ricadendo in piedi senza difficoltà e si affrettò a passare dall'avere la bacchetta in mano ad una freccia, con la quale avrebbe tentato di colpire allo stomaco ∞T/F 30 (Bonus compreso) + 5/d20 = 35∞ almeno uno dei due fuggitivi che l'avevano inseguita, puntando ovviamente a quello ancora in grado di infastidirla se l'altro fosse già K.O., od eventualmente a quello comunque più in forze nonostante l'esplosione.
Se effettivamente due uomini l'avessero inseguita e quegli stessi fossero stati messi fuori gioco, considerando i due precedenti… allora ne mancava solo uno: estratta l'ennesima freccia e incoccata all'arco, a Nylea a quel punto non sarebbe rimasto altro da fare se non provare a risalire lentamente le scale, cercando di cogliere un qualsiasi rumore proveniente dall'alto che le permettesse di comprendere le intenzioni dell'ultimo nemico rimasto in piedi - almeno per quanto la riguardava.

… e tu vedi di non farti ammazzare.
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Messaggioda Sandyon » 08/10/2014, 21:57

Le cose per Venser non si stavano mettendo esattamente per il verso giusto.
I due incantesimi lanciati contro gli avversari vennero schivati entrambi, vanificando quindi l'offensiva che li avrebbe dovuti mettere fuori gioco.
Oltre a questo, il fuggitivo colpito alla sprovvista aveva ripreso lucidità e controllo e dunque era pronto per prendersi la rivincita.
A quel punto, il ragazzo si trovava da solo contro quattro assieme, mentre l'unico out era quello Maledetto dall'Imperio che si era addormentato per conto proprio per un bel po' di tempo. Ridevano sicuri e tranquilli, consci che il vantaggio era notevole, finalmente pronti a fare parecchio male al Tenente, con le bacchette alzate e con l'imbarazzo della scelta sul cosa fare per metterlo fuori gioco in poco tempo.

Perché non provi a stare un po' fermo ragazzino?

Coercitionem

Difficoltà: 5
Tipo: Incantesimo Oscuro
Descrizione: Costringe un individuo a fare una determinata cosa per dieci secondi (no conseguenze mortali)
Genere: Proibito
Danno: //


Questo è per la botta di prima stronzo!

Reducto ad Personam

Difficoltà: 5
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Colpo magico ad effetto vuoto d'aria addosso ad un avversario, lo indebolisce leggermente
Genere: Offensivo
Danno: 11
Effetto: -2 a Res. Magica e Riflessi nel round successivo


Che ti succede?
Manca forse un po' di fiato?


Ostrutio Respira

Difficoltà: 7
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Colpisce l'avversario e gli fa credere di avere qualcosa incastrato in gola che non gli permette di respirare bene per due round
Genere: Offensivo
Danno: 17
Effetto: - 2 a Capacità Magica/Resistenza Magica/Elaborazione/Riflessi/Concentrazione per due azioni


Se Venser non fosse riuscito a schivare almeno il primo e l'ultimo incantesimo scagliati su di lui, probabilmente avrebbe fatto un pessima fine, poiché avere il fiato mozzato o addirittura rimanere bloccato senza possibilità di movimento per dieci secondi valeva a dire sconfitta certa.
Mentre invece, per quel che riguardava il Caporale Herbert, le cose stavano andando molto diversamente: una volta schivate le due magie ed aver già tolto di mezzo due avversari, la ragazza si era diretta fino al quarto piano, trovando degli oggetti molto interessanti da poter sfruttare contro i seccatori di turno. Scalata la fune e giunta fino alla trave alte vicino al soffitto, scelse di sfruttare i barili pieno di esplosivo per crearsi un diversivo non indifferente. Non appena i due inseguitori entrarono all'interno della sala, infatti, la Sicaria mosse il polso che teneva la bacchetta scagliando un "Incendio" addosso ai contenitori di legno, provocando all'istante una esplosione tremenda, che colse uno dei due in pieno facendogli saltare un braccio e scaraventandolo a terra distante parecchi metri in stato confusionale e ben presto vegetativo, mentre l'altro, coperto appena in parte dallo sfortunato individuo, non subì danni terribili, volando solo di qualche metro lontano ma non abbastanza pronto per evitare la freccia della Herbert, la quale fregandosene per l'ennesima volta di fermare i fuggitivi e non ucciderli, lo prese in pieno stomaco, decretandone la morte in meno di cinque minuti. Ne rimaneva quindi uno soltanto, nascosto chissà dove, forse il più furbo tra tutti loro, chi poteva dirlo con esattezza. No, in realtà non era affatto il più furbo, bensì il motivo per il quale erano giunti tutti quei rinforzi. Risalendo le scale fino al sesto piano, facendo attenzione ad essere molto circospetta, Nylea avrebbe trovato l'ultimo fuggitivo al centro della stanza con la bacchetta alzata, leggermente tremante dalla paura. Purtroppo quella non era altri che una misera trappola, infatti non appena la Sicaria avesse fatto un solo passo avanti, la gola dell'uomo sarebbe stata recisa, decretandone la fine istantanea. Da dietro una pila di scatoloni, uscì fuori una figura femminile che camminava molto tranquilla, con la bacchetta magica in mano. Ella poi, posizionandosi ad una distanza di circa cinque metri dal Caporale dei Sicari, proprio vicino al cadavere, sorrise leggermente, tornando seria in un attimo e parlando con aria sicura e malvagia.

E così, tu dovresti essere la figlia di Franz Herbert, dico bene?
Ti avevamo persa di vista, dopo il lungo periodo in prigione, ma per fortuna sai come farti riconoscere.
Avrei bisogno di qualche goccia del tuo sangue, sono certa che sarai ben propensa a collaborare...


Immagine

Si mosse come una scheggia.
Una incantatrice del genere Nylea non l'aveva mai incontrata prima.

Sectumsempra x2

Difficoltà: 6
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Lacera o taglia parti del corpo causando ferite estremamente gravi. L'ha inventato il Principe Mezzosangue
Genere: Offensivo
Danno: 19 + 19


Coercitionem su Venser: Cap. Magica (13) + d20 (6) + Bonus Bacchetta (1) = 20

Reducto ad Personam su Venser: Cap. Magica (12) + d20 (17) + Bonus Bacchetta (1) = 30

Ostrutio Respira su Venser: Cap. Magica (11) + d20 (16) = 27

Sectumsempra su Nylea = Cap. Magica (22) + d20 (14) + Bonus Bacchetta (5) = 41

Sectumsempra su Nylea = Cap. Magica (22) + d20 (20) + Bonus Bacchetta (5) = 47
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Messaggioda Venser » 10/10/2014, 23:03

Perché non provi a stare un po' fermo ragazzino?

Questo è per la botta di prima stronzo!

Che ti succede?
Manca forse un po' di fiato?


Era incazzato, incazzato come una bestia perché quei tizi gli stavano dando parecchio filo da torcere e non gli andava di rimanere lì a lungo.
Non poteva rimanere lì fermo mentre la sua compagna (di squadra, magari d'altro tipo) forse si trovava in difficoltà.
Evidentemente, grazie a quel pensiero che gli rimbombava in testa come un campanello di allarme e allo stesso tempo un porta fortuna, Venser riuscì a schivare non un incantesimo, bensì tutti e tre, spostandosi con uno scatto fulmineo a destra per il primo, eseguendo una capriola all'indietro per il secondo ed abbassandosi velocemente per l'ultimo, tornando eretto col busto fissando tutti con aria estremamente contrariata.
Non aveva voglia di perdere secondi preziosi in chiacchiere, quindi decise di attuare nell'immediato una strategia offensiva risolutiva e lampo.
Ben memore dello spazio intorno a sé e degli oggetti a disposizione nell'area di quel primo piano, calcolò il modo più veloce per liberarsi di tutti e quattro i problemi nell'arco di una manciata di secondi e se tutto fosse andato come previsto, allora sarebbe stato lui l'ultimo a farsi una risata.

Ora andrete giù!


Duplincantum: Morte Apparentis

Difficoltà: 8
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Consente di lanciare due incantesimi uguali, dei quali il secondo farà la metà del danno totale
Genere: Offensivo
Danno: Variabile

Morte Apparentis

Difficoltà: 6
Tipo: Incantesimo Oscuro
Descrizione: Trasporta un soggetto in uno stato di morte apparente per un numero di ore pari alla metà della Capacità Magica dell'incantatore
Genere: Offensivo/Proibito
Danno: 15
Effetto: Il soggetto in questo stato non può essere ucciso in alcun modo. Generalmente usato per rapire le persone

Cap. Magica [17] + d20 [16] + Bonus Bacchetta [2] = 35


Duplincantum: Nolo

Difficoltà: 8
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Consente di lanciare due incantesimi uguali, dei quali il secondo farà la metà del danno totale
Genere: Offensivo
Danno: Variabile

Nolo

Difficoltà: 8
Tipo: Generico
Descrizione: Fa scomparire un oggetto e ne provoca la riapparizione in un luogo designato (max 10 kg)
Genere: //
Danno: //

Cap. Magica [17] + d20 [11] + Bonus Bacchetta [2] = 30


Il primo doppio incantesimo aveva ovviamente lo scopo di mandare subito a nanna due dei fuggitivi, mentre il secondo, formulato per prendere alla sprovvista gli avversari, venne direzione sui due barili di metallo non troppo distanti, facendoli riapparire a circa cinque metri sopra le teste dei mal capitati, sperando di arrecare loro una bella commozione cerebrale che li mandasse a nanna per almeno un'oretta abbondante.
Azzardate come mosse ma nemmeno troppo pensate male, infatti grazie alla riuscita dell'operazione, il ragazzo avrebbe potuto perdere qualche secondo per legare come salami i suoi prigionieri e di seguito correre come un pazzo ai piani superiori per andare ad aiutare Nylea Herbert, qualora avesse necessitato di assistenza, ma l'esplosione sentita poco prima lo aveva messo un pochino sull'attenti. Rimanendo in posizione difensiva, non gli restava che aspettare l'ok per eseguire la prossima mossa, che fosse stato un nuovo attacco oppure l'immobilizzazione dei cinque prigionieri. Il cuore batteva forte, adrenalina galoppante e il pensiero sempre rivolto a lei.

Dai, forza, un bel poker servito!
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Messaggioda Nylea » 11/10/2014, 17:04

Quattro dei suoi avversari erano stati sconfitti, ne mancava ancora uno all'appello... ma non per molto.
Nylea Herbert non era quel tipo di persona a cui piaceva lasciare le cose a metà, per questo non avrebbe mai considerata conclusa la missione fino a che tutti e 5 i suoi bersagli non fossero stati messi fuori gioco: certo, un paio - o forse più - erano morti, ma era il prezzo da pagare nel momento in ci s'infastidiva la Sicaria.
Il quinto uomo, tuttavia, era rimasto nella stanza al sesto piano e non sembrava avere alcuna intenzione di scendere: così fu la ragazza a salire le scale per raggiungerlo, la freccia già incoccata nell'arco e tesa, pronta per essere scoccata; tuttavia, quando arrivò all'ingresso della stanza, l'uomo di fronte a lei sembrava... tremare.
Non era arrogante e spavaldo come gli altri, al contrario le sembrava fosse terrorizzato: con la fronte aggrottata per la perplessità ma assolutamente decisa a non abbassare la guardia, Nylea fece un passo in avanti... e la prima cosa che vide fu il sangue, tanto sangue, sgorgare dalla gola dell'uomo che si accasciò a terra, priva di vita.
Nonostante la spiacevole sorpresa che l'aveva presa in contropiede, la Sicaria cercò di non perdere la calma, e cambiò istantaneamente la mira della sua freccia quando, da dietro gli scatoloni, comparve la figura di una donna con la bacchetta in mano.

E così, tu dovresti essere la figlia di Franz Herbert, dico bene?

Serrò le labbra per quella domanda che aveva il sapore del fiele; eppure sembrava che, per la donna, quello fosse più che altro un quesito retorico.

Ti avevamo persa di vista, dopo il lungo periodo in prigione, ma per fortuna sai come farti riconoscere.
Avrei bisogno di qualche goccia del tuo sangue, sono certa che sarai ben propensa a collaborare...


Avevamo?

Fu l'ultima cosa coerente a cui Nylea riuscì a pensare, prima di sentirsi bruciare: quella donna aveva appena effettuato un incantesimo capace di lacerare profondamente ogni parte del suo corpo, un incanto castato con una potenza tale da ferirla molto più di quanto la Herbert si aspettasse, e così veloce da impedirle anche solo di provare a scansarlo.
Boccheggiando, la Sicaria lasciò cadere l'arco che atterrò sul pavimento poco distante da lei, cadendo poi a sua volta in ginocchio e infine a terra, a pancia in giù.
Una pozza di sangue si formò rapidamente sotto di lei, i cui occhi cominciarono a velarsi e farsi vitrei: faceva male, ma non avrebbe saputo come rimediare, come rimettersi in piedi, come reagire; l'unica cosa che le venne spontaneo fare fu lasciar vagare la mente, come faceva in passato quando, ad Azkaban, le guardie abusavano di lei.
All'inizio la Herbert aveva urlato, si era ribellata, in alcuni casi aveva persino supplicato che la smettessero... ma non era successo: così, visto che l'alternativa era auto-distruggersi, magari uccidendosi, la ragazza aveva iniziato a non reagire più, lasciando che facessero del suo corpo quello che volevano - come fosse una bambola - e permettendo invece alla mente di vagare.


Hai visto Bob? Adesso la signorina non fa più tanto la ribelle...

Quasi quasi mi dispiace che sia così remissiva, non è così divertente come quando scalcia e graffia come una gattina in calore...

Già, senza il suo arco è soltanto una troietta qualunque...
Ehi Ralph, lasciane un po' anche per noi!


Tranquilli ragazzi, ci sono così tanti buchi da riempire...


E così le sbarre della prigione diventavano gli alberi di una foresta lussureggiante, i suoi carcerieri le prede da abbattere e lei, da fragile e debole sottomessa, si trasformava completamente, diventando...

Immagine


... la cacciatrice che sapeva di essere.
Anche in quel caso, dunque, Nylea lasciò che la sua mente vagasse, chiedendosi se sarebbe morta: certo, se la donna lavorava per coloro a cui il padre si era dedicato negli anni in cui era in vita... allora sì, probabilmente alla fine l'avrebbe uccisa.
Quella consapevolezza le fece venire le lacrime agli occhi, e l'unica cosa che riuscì a fare fu sussurrare una parola in un soffio strozzato, magari rivolta proprio a quella persona che, diversi piani sotto di lei, pregava che tutto le stesse andando bene.

... aiutami...

Spoiler:
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Messaggioda Sandyon » 11/10/2014, 17:20

Per questo turno, azioni prima Venser, considerando che tutti gli avversari vengono messi fuori gioco e che, una volta arrivato al sesto piano, troverà la donna misteriosa sul punto di uccidere Nylea, poi andrò io.
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Messaggioda Venser » 11/10/2014, 20:51

I primi due avversari caddero in un profondo riposo quasi eterno e ci sarebbero rimasti per almeno otto o nove ore.
Per quanto riguardò invece gli altri, i barili di metallo raggiunsero le loro teste e li fecero cadere in avanti, privi di sensi.
Contrariamente a quanto ipotizzando dai suoi avversari, Venser ce l'aveva fatta, terminando il lavoro in corso, ma con ancora una cosa da fare.
Prendendo un bel po' di corda, trovata qua e là per la stanza, legò polsi e caviglie dei fuggitivi, facendo bene attenzione a spezzare tutte le loro bacchette, così che non potessero più costituire un problema. Adesso non aveva più altro da fare, doveva correre, muoversi e fare in fretta.
Prese un lungo respiro, poi, raccolte tutte le energie che possedeva in corpo, iniziò a salire le scale, ben conscio che il suo essere una Aberrazione lo avrebbe facilitato, non potendo percepire nessuno sforzo derivante da prove fisiche di qualsiasi genere. Giunto al quarto piano, osservò dentro la stanza, individuando due corpi, uno a terra con una freccia nello stomaco, morto, l'altro in una pozza di sangue, mezzo bruciato, morto anch'egli. Opera di Nylea, senza ombra di dubbio. Quindi l'esplosione non doveva averla colpita, altrimenti l'avrebbe trovata lì. Benissimo, allora forse stava più alto. Già, perché non ci aveva pensato prima? Attivando il proprio potere visivo, Venser scelse la vista termica, in modo da poter distinguere lievemente anche le forme delle persone individuate e presenti nella struttura. Al quinto piano nessuno. Il Sicario proseguì la sua corsa, ignaro che nel frattempo la Herbert si trovasse in un mare di guai. Non appena però la sua percezione sovrumana raggiunse il sesto piano dell'edificio, il militare rallentò per cercare di comprendere esattamente cosa stesse accadendo: un uomo a terra, temperatura quasi fredda, quindi morto da poco. Un altro caldo, con una freccia alla spalla e un altro ancora, quasi del tutto freddo, con una freccia alla gola. In tutto questo contesto, un'altra figura, in piedi, in perfette condizioni, la quale si avvicinava lentamente ad un'altra ancora, per terra distesa, sì calda ma con una pozza di calore sotto di sé, senza insicurezze quello era sangue e la persona in questione era...

Nylea...

Strinse il pugno che teneva salda la bacchetta, percependo l'odio e la rabbia salire a livelli vertiginosi. Non poté sentire la richiesta di aiuto di lei ma era come se l'avesse ugualmente raggiunto allo spirito. Interruppe la visione termica, consapevole che altrimenti si sarebbe stancato prima e fece uno scatto immane macinando tre scalini alla volta, sapendo già nella propria mente e nel proprio cuore che cosa fare. Chiunque aveva osato fare del male alla ragazza e ridurla così tanto in fin di vita meritava una punizione tremenda e Venser Laghoon non avrebbe esitato a dargliela.
Non erano dei Mercenari, bensì dei Sicari. Per quanto fosse consentito loro di sfruttare molti più incantesimi oscuri rispetto che agli Auror, per regolamento alcune di quelle magie potevano essere usate solo in casistiche davvero speciali e comunque si subiva una nota di demerito o una punizione qualora un superiore fosse venuto a saperlo e avesse quindi informato il Capitano in carica. Naturalmente, visto che in gioco c'era la vita non solo di un Caporale e quindi di un diretto collega, ma anche di una persona importante sentimentalmente per Venser, quest'ultimo mandò a quel paese ogni riferimento al regolamento, arrivando in volata fino all'ingresso della stanza già con il braccio teso e l'incantesimo non verbale pronto nella mente ad essere evocato. Ovvio, il rumore fatto nell'arrivare fin lì per fare in fretta l'avrebbe comunque anticipato, ma dentro di sé sperava che ciò non bastasse ad evitare al carnefice il suo attacco e quindi di finire a terra, bloccato dal dolore e dalla sofferenza.

Crucio

Difficoltà: 10
Tipo: Maledizione Senza Perdono
Descrizione: Causa indicibili sofferenze a chi ne è vittima
Genere: Offensivo/Proibito
Danno: 25

Cap. Magica [17] + d20 [18] + Bonus Bacchetta [2] = 37


Sta' lontana da lei, mi hai capito!?

Non aveva paura di quella sconosciuta, chiunque ella fosse.
Non tremava, era fermo sulla sua posizione e la fissava con così tanto rancore che pareva sull'orlo di gettare l'arma ed andarla a picchiare con le sue stesse mani, fregandosene di qualsiasi attacco magico che la donna gli avesse lanciato addosso.
Il suo sguardo non era mai stato tanto malvagio e vendicativo, probabilmente nemmeno Isabelle lo aveva visto in quel modo prima d'ora.
Conscio che il tempo stringeva e la ragazza necessitava della sua assistenza, Venser appariva sempre meno paziente, voleva sbarazzarsi del problema il prima possibile, non sapendo quanto in realtà quella donna fosse potente e ben superiore a lui, ma all'interno della Setta non aveva mai conosciuto nessuno che ne facesse parte attivamente e che sedesse allo stesso tavolo del Supremo, quindi era plausibile che non avesse la minima idea delle effettive capacità di quella furia omicida. Di certo aver ridotto così Nylea significava avere fegato e bravura, ma poteva anche averla colta alla sprovvista, insomma, doveva essere messo tutto in conto.

Tu non la toccherai ancora una volta senza prima avermi fatto fuori, è chiaro?
Inoltre sono in arrivo i rinforzi, io fossi in te me la squaglierei...


Talento/Arte [25] + d20 [13] = 38
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Messaggioda Sandyon » 11/10/2014, 22:19

Una volta eliminati con estrema semplicità i cinque fuggitivi, Venser si diresse con velocità estrema in direzione del sesto piano. D'altronde, anche Nylea Herbert si era già occupata da un poco dei suoi obiettivi, ma a differenza del collega militare, aveva incontrato un altro "piccolo" intoppo, ovvero una rappresentante abbastanza di spicco della Setta dei 12, intenzionata ad avere a che fare proprio con lei per via di uno specifico incarico. Tutta quella messa in scena era stata portata avanti solo per arrivare alla Herbert? Naturalmente no, ma il Supremo in carica di certo non era tipo da lasciar perdere determinate occasioni quando si proponevano così bene su di un piatto d'argento. Così, mossa da ordini superiori, Chandra, la Mangiamorte più potente tra tutti i Mangiamorte, si era diretta sul luogo, attendendo con tranquillità di essere raggiunta dall'obiettivo e, dopo averlo adeguatamente ferito abbastanza affinché non fosse nemmeno più in grado di muovere un muscolo, si avvicinò ad esso afferrando saldamente una boccetta vuota di vetro.

Ma come sei brava... Ti lasci proprio fare tutto.
Ci vorrà solo un secondo tesoro, controllo al volo se hai ciò che ci serve e poi metterò fine alle tue sofferenze.


Il tono utilizzato non era affatto cattivo, malvagio, folle o chissà che altro. Al contrario, parlò del darle la morte con una tranquillità tale come se avesse appena detto che dopo aver fatto la doccia sarebbe uscita per andare a fare la spesa. Dalla guancia sanguinante del Caporale dei Sicari, prese un poco del liquido rosso scuro, tornando in piedi, poi, usando un'altra ampolla contenente una polverina argentata fece combaciare le due sostanze, agitandole così che in breve il sangue assunse una colorazione tra il violaceo e il bluastro, con striature verde fosforescente.
Lo sguardo attento di Chandra si fece quasi annoiato. Scosse il capo sospirando e lanciando dietro di sé le due ampolle che si ruppero a contatto col terreno, evidentemente non avevano dato il risultato sperato né da lei, né tanto meno dal Supremo che l'aveva mandata lì di corsa.

Che razza di sfortuna, il tuo paparino aveva fatto fin troppo bene i conti.
Qualsiasi segreto nasconde il tuo organismo potenziato, se l'è portato nella tomba.
Ma non preoccuparti, lo stai per raggiungere molto presto, contenta?
Addio tesoro, è stato un piacere...


Ma poco prima che potesse levare la bacchetta, il rumore di altri passi attirò l'attenzione della Mangiamorte, la quale lanciò un'occhiata fulminea alla porta del sesto piano. Nemmeno due secondi più tardi la figura del Tenente dei Sicari apparve con un'aria tutt'altro che amichevole e quando il fascio di luce proveniente dall'arma magica uscì impetuoso verso di lei, anche se ben più che preparata, non riuscì ad evitarlo, ritrovandosi a subire una Maledizione Senza Perdono in piena regola. Ovviamente, la preparazione ricevuta nel corso degli anni le aveva concesso la capacità di resistere attivamente a quel tipo di influenza mentale, la quale tentava di imprimere nel suo cervello la falsa verità che stesse davvero subendo delle lacerazioni e delle punture su ogni zona interna ed esterna del corpo. Per quello rimase in piedi e non cadde a terra, pur assumendo un'espressione contratta dal fastidio e dall'ira. Ancora non riusciva ad avere la forza di contrattaccare, ed era un vero bene per il ragazzo.

Sta' lontana da lei, mi hai capito!?

...Piccolo verme inutile e... Gh... Insignificante...
... Come... Ugh... Osi...


Tu non la toccherai ancora una volta senza prima avermi fatto fuori, è chiaro?
Inoltre sono in arrivo i rinforzi, io fossi in te me la squaglierei...


Non aiutata nel ragionare da quella magia che l'aveva presa in pieno e costretta a subirne le conseguenze, Chandra prese per vere le parole del Laghoon, mentre riusciva in qualche modo a contrastare efficacemente gli effetti del "Crucio" e finalmente se ne liberava una volta per tutte. Utilizzare secondi preziosi poteva significare un accerchiamento fuori di lì, dunque non poteva perdere tempo ad uccidere il ragazzo, perché se le avesse fatto consumare anche solo un paio di minuti, c'era il pericolo di ritrovarsi mezzo ministero fuori dall'edificio e in un'area di diversi metri non c'era la possibilità di smaterializzarsi. Prima che il ragazzo potesse effettivamente reagire in qualche modo, la donna eseguì un "Accio" alla scopa che teneva dietro gli stessi scatoloni dai quali era uscita e scattando verso la finestra ci si buttò all'istante, volando via a gran velocità. Per quella volta i due se l'erano cavata ed avevano anche acciuffato più della metà dei fuggitivi da consegnare al quartier generale, ma ora non era ancora arrivato il momento per festeggiare, Venser doveva preoccuparsi di curare Nylea Herbert all'istante, altrimenti sarebbe stato troppo tardi e quel giorno i Sicari del Ministero avrebbero subito un pessimo lutto.

FINE QUEST - POTETE RUOLARE NORMALMENTE

Spoiler:
Venser utilizzerà il Vulnera Sanentur su Nylea quasi subito, ripristinandole metà dei Punti Salute persi.
Questa comunicazione mi è stata confermata tramite MP ed è utile a Nylea per scrivere la propria risposta.
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Messaggioda Nylea » 11/10/2014, 22:37

Ma come sei brava... Ti lasci proprio fare tutto.
Ci vorrà solo un secondo tesoro, controllo al volo se hai ciò che ci serve e poi metterò fine alle tue sofferenze.


Non era la prima volta che sentiva quelle parole riferite a se stessa, ma facevano ugualmente male: la sua unica consolazione era che la mente, libera dalle briglie del dolore e della sofferenza fisici, poteva vagare dove preferiva, senza crogiolarsi nelle ferite che la stavano facendo sanguinare copiosamente.
Era nella sua foresta, trasformata in Animagus, e nulla poteva farle del male: percepiva quasi lo scricchiolio del ramo basso di una quercia mentre vi passava sopra con le zampe, o il fruscio che produceva la coda mentre si muoveva contro l'erba di un cespuglio; tutto ciò rendeva più accettabile quello che invece le stava succedendo, una condizione a cui evidentemente la Sicaria non era in grado di porre rimedio. Troppo debole, troppo fragile, tutto ciò che la Herbert odiava essere lo era proprio in quel momento.

Che razza di sfortuna, il tuo paparino aveva fatto fin troppo bene i conti.
Qualsiasi segreto nasconde il tuo organismo potenziato, se l'è portato nella tomba.
Ma non preoccuparti, lo stai per raggiungere molto presto, contenta?
Addio tesoro, è stato un piacere..


Cole l'avrebbe dimenticata presto?
E Venser?
Forse non l'avrebbe mai saputo, forse tempo qualche secondo e tutto sarebbe finito, permettendole così di rimanere in quella tranquilla foresta per sempre...

Sta' lontana da lei, mi hai capito!?

Ma la pace dei sensi, se così la si poteva chiamare, non arrivò: come un eco lontano, Nylea percepì la voce di Venser vicino a lei, anche se si sentiva troppo stanca per concentrarsi sul breve dialogo tra lui e la sua carnefice.
Fu solo quando il ragazzo usò un incantesimo di guarigione su di lei, che piano piano la lucidità tornò ad impadronirsi del suo cervello: era pallida, debole, affaticata... ma viva.
Tentò di mettersi perlomeno a sedere - chiedere al proprio corpo di alzarsi sarebbe stato troppo - ed alzò a quel punto lo sguardo su Venser... per poi abbracciarlo di slancio, con quelle poche energie rimaste, e lasciarsi andare ad un pianto silenzioso ma straziante.

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Non le importava che lui la vedesse in quel modo, non le importava di cosa avrebbe potuto pensare di lei, di come la sua facciata fredda e distaccata fosse andata in mille pezzi... aveva bisogno di un abbraccio, aveva bisogno di calore, aveva bisogno di qualcuno che la lasciasse sfogare e la stringesse a sé senza fare domande, perché in quel momento, in quel preciso istante, Nylea si stava mostrando per ciò che era davvero.
Un'anima in pezzi col solo desiderio di essere curata.
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Messaggioda Venser » 12/10/2014, 17:23

...Piccolo verme inutile e... Gh... Insignificante...
... Come... Ugh... Osi...


Era andato a segno.
Ce l'aveva fatta.
L'incantesimo, la Maledizione Senza Perdono lanciata sulla donna aveva avuto il suo effetto ed infatti era visibilmente indebolita e sofferente.
Venser possedeva un grosso vantaggio, avrebbe anche potuto continuare ad attaccarla per cercare di catturarla e metterla nel mucchio, ma non appena si rese conto che l'avversaria stava contrastando con fin troppa facilità gli effetti di compulsione della propria magia, capì che non era una sfidante normale e che possibilmente in una vera e propria battaglia, lui ne sarebbe uscito come sconfitto.
Tuttavia il suo unico obiettivo era aiutare Nylea e mai se ne sarebbe andato lasciandola lì, per quello cercò di attuare una tattica legata al bluff così da far credere a quella maledetta che in realtà non era solo e che anzi, presto molti altri Sicari sarebbero giunti a dargli ma forte.
La fermezza delle sue parole, la debolezza provocata in lei dall'incantesimo e forse anche un piccolo aiuto della Trama fecero sì che ella credesse ciecamente alla bugia, infatti, con tutta l'intenzione di squagliarsela in velocità, appellò la propria scopa e si lanciò dalla finestra volando via il più lontano possibile, lasciando il Tenente e il Caporale da soli in quella stanza del sesto piano.

... Glom...
... !!! ... Nylea, Nylea, coraggio, eccomi...


Si inginocchiò all'istante, mettendo nel fodero la bacchetta solo dopo essersi assicurato che le ferite della ragazza fossero parzialmente tornate non letali. Utilizzando un tono di voce calmo, sussurrato e carezzevole, desiderò fornirle supporto completo senza il timore che fosse troppo tardi, anche perché lei era molto forte e di sicuro ce l'avrebbe fatta. Lentamente, i tagli divennero sempre più leggeri ed alcuni addirittura scomparvero lasciando soltanto lo sporco dato dal sangue caduto sulla pelle. Era tutto ok, sì, tutto assolutamente ok, ci stava riuscendo, quella donna non aveva colpito abbastanza in profondità, la Herbert avrebbe superato anche quel momento e pure in brevissimo tempo, parola sua.
La aiutò a mettersi seduta, cercando di capire se avesse o meno le forze per alzarsi e camminare, ma Nylea lo anticipò, lanciandosi addosso a lui per abbracciarlo e farsi abbracciare, cominciando a piangere come una bambina senza dire una singola parola. Il Sicario, dal canto suo, non poté far altro che afferrarla e stringerla con calore e protezione, concentrandosi attentamente su quello che stava succedendo: per la prima volta da quando si conoscevano, lei gli aveva mostrato un lato nascosto e fragile della sua anima, un lato che forse soltanto il Capitano Darksteel aveva appreso prima del Tenente. Ma non era solo quello, no, più che altro, Venser stava malissimo perché lei stava soffrendo, impaurita dal mondo, dalla vita, dal destino, da quasi chiunque le fosse intorno. Si difendeva soltanto grazie allo strato di pietra costruito intorno a sé, ma per quanto apparentemente duro e spesso, bastava poco per renderlo polvere e osservare sotto di esso la reale fragilità del cuore, del suo cuore maltrattato.

... Il vento che scorre tra le fronde, il rumore delle foglie secche autunnali calpestate, i raggi del sole che filtrano attraverso le nuvole, riscaldando il viso. Il frutto maturo che cade dal ramo, lo scorrere del fiume in mezzo ai piccoli sassi bianchi della riva, il cantare delle cicale e dei grilli, le ninfee che galleggiano sul lago e le lucciole che popolano le caverne. L'erba alta delle colline, l'odore della rugiada fresca al mattino, le coccinelle sui fiori, il tronco dell'albero secolare che nasconde funghi, muschio profumato e le ghiande degli scoiattoli.
La pioggia che cade sulle grandi foglie rimbalzando, il tappeto di stelle notturno, l'arcobaleno dopo il temporale e la tenue nebbia invernale.

Immagine


Le parlava all'orecchio, mentre la cullava tra le proprie braccia annullando tutto ciò che esisteva intorno a loro, ricordandole le cose più belle che potesse evocare nella propria mente, trasportandola con l'immaginazione in un posto sempre sicuro, sempre apprezzato e dove mai e poi mai avrebbe potuto avere paura. Le labbra poi, si posarono in mezzo ai capelli della ragazza, dando qualche piccolo bacio, passando poi alla fronte, mentre le mani non smettevano di carezzarla e il ragazzo in sé non si stancava di ascoltarla piangere, aspettando che si calmasse, aspettando che quei sussurri avessero un qualche effetto, sempre che avesse scelto la giusta via per aiutarla a distendersi e mettere da parte l'accaduto.
Senza mai interrompere il contatto fisico, Venser si alzò in piedi prendendola in braccio, cominciando ad incamminarsi fuori di lì, scendendo ogni singolo piano facendo attenzione che la Sicaria non subisse spostamenti bruschi, delicato e conscio di non potersi stancare trasportandola anche dopo l'immane fatica del combattimento in virtù dei propri poteri speciali e non umani. Allontanatosi dall'edificio, raggiunse l'accampamento, adagiando Nylea nella sua tenda, preparandole un giaciglio comodo all'esterno dove potesse stenderla e metterlesi accanto così che lo vedesse sempre vicino a lei e non pensasse che se ne fosse andato. Avrebbe aspettato tutto il tempo del mondo, fino a quando lei non si fosse sentita in grado di dialogare nuovamente, passandole le dita tra i capelli, medicandole ogni ferita non superficiale e prendendosi cura di lei in tutto e per tutto, prendendosi come unica libertà quella di privarla di una parte degli indumenti superiori, affinché potesse guardare come fosse ridotta anche sull'addome e sulle braccia.

Allora... Ti senti meglio?
Hai bisogno di qualcosa?
... Ce l'abbiamo fatta, missione compiuta Caporale.


Le sorrise appena, cercando di ritrovare quel suo solito umorismo, guardandola fisso negli occhi.
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