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Cork

Messaggioda Caroline Priscilla » 14/01/2015, 21:14

Non aveva una giornata strapiena di impegni, non immediatamente almeno. La sua festa di compleanno si sarebbe tenuta solo quella sera e quindi avrebbe avuto tempo per prepararsi con comodo, farsi una doccia e sistemare il colore dei capelli (avrebbe scelto la solita tonalità castana, che le ricordava alla lontana quella sua originale) e per il pranzo mancavano ancora un paio d'ore prima di dover scappare in cucina a pelare e tagliuzzare patate, per metterle in forno insieme al pollo. Quindi, quella mattina, l'avrebbe passata in completo relax o quasi, facendo ciò che le pareva. Dopo aver rinfoderato la wakizashi e messa al solito posto (nascosta nel baule sotto il letto), la Tassorosso iniziò a mettere un po' in ordine la propria stanza, che sembrava niente di meno che un campo di battaglia per tutti i vestiti sparsi in giro. Non che Cappie sarebbe mai stata una maga dell'ordine, ma almeno poteva esercitarsi (ora poteva farlo, si!) con la bacchetta e tentare qualche incantesimo domestico letto di nascosto in alcune riviste per donne di casa che ogni tanto si faceva mandare via gufo, giusto per non far mancare nulla alla propria educazione magica.
Gli incantesimi non richiedevano un gran livello di difficoltà, ma ci voleva una certa destrezza con il polso per riuscire a farli in maniera almeno decente. La O'Neill poi, memore dei consigli di Marshall Rosenberg, stava provando ad utilizzare anche la mancina, per allenarsi a diventare una perfetta ambidestra. Tutto questo sarebbe andato avanti ancora per un bel po' se, all'incirca dopo un'ora, qualcuno non suonò al campanello della porta, interrompendo gli esercizi della ragazza dai capelli biondo platino.

Arrivo!

Urlò dalla propria camera, infilandosi i sandali e precipitandosi giù per le scale, convinta di trovarsi di fronte sua madre, tornata a riprendere qualcosa che aveva dimenticato.

Hai di nuovo scordato le chia....

Buongiorno signorina O'Neill e buon compleanno, ci scusi ma avendo altre consegne dovremmo fare in fretta, permesso!

Ma...cosa...!

Fu costretta a scansarsi per non essere travolta da quei quattro omaccioni che si stavano dirigendo, senza troppi problemi, su per le scale e dritto verso la sua camera da letto, non lasciando neanche il tempo alla piccola O'Neill di fermarli nè di ottenere qualche informazione. Quando l'autore di quella "sorpresa" si palesò poi di fronte a lei, Cappie spalancò gli occhi, esibendo un'espressione di puro stupore che più sincero non si può, mentre la bocca si apriva e richiudeva cercando di articolare parole che tuttavia non volevano proprio uscire fuori.

Ehi piccoletta bionda!
Sorpresa!
Rimandiamo i saluti a tra poco, rotta verso la tua stanza!


Axell!
A-aspetta!


Come se non avesse parlato. Il Cartwright si mise ad aiutare gli altri omaccioni nel trasportare qualcosa che sembrava estremamente pesante in camera della Tassorosso, dando prova di possedere una bella forza fisica nelle braccia.

[10 minuti dopo]


Grazie dell'aiuto mister Cartwright, adesso ci possiamo occupare completamente noi dell'installazione del Ponderatoio.
Abbiamo bisogno di circa una mezz'ora abbondante!


Perfetto, io intanto sono di sotto con la padrona di casa...

Stava accadendo tutto troppo in fretta. Aveva solo colto quella parola "ponderatorio", ma ancora la O'Neill non riusciva a realizzare quanto importante, e quanto costoso, fosse il regalo che il giocatore di Quidditch aveva scelto di farle per il suo compleanno. Aveva ancora uno sguardo mezzo spaesato sul bel volto, mentre aspettava che il ragazzone si avvicinasse a lei, pronto finalmente a concederle tutte le sue attenzioni.

Ce li abbiamo quaranta minuti di tempo oppure hai altro da fare?
Inutile che dici di sì perché tanto mio cugino mi ha già informato dei tuoi programmi ihihihi!
... Allora, me lo offri o no un succo d'arancia? Wow, sei uno schianto lo sai?


S-si...vieni, andiamo....di sotto...

Neanche colse il palese complimento dell'altro, mentre come un automa scendeva le scale sapendo che l'altro l'avrebbe seguita senza discutere. Attraversò l'ingresso e il salotto per poi finire dritta in cucina, dove fece cenno al Cartwright di sedersi su qualunque sedia avesse voluto, mentre lei apriva il frigo per cercare il succo d'arancia che l'altro le aveva chiesto. Nel frattempo che compiva quei movimenti semplici e meccanici, la mente della Tassorosso iniziava finalmente a dare segni di vita, ritornando a far lavorare i suoi neuroni alla velocità della luce: in un lampo di genio, si può dire, Cappie si rese conto di cosa avrebbe significato per lei possedere un ponderatoio. E con un altro lampo, si trovò a pensare che Axell aveva speso tutti quei galeoni per farle uno dei regali più belli della sua vita.

Axell...

Pronunciò quel nome con voce morbida e un po' tremante dalla commozione, il bicchiere stretto in entrambe le mani, prima di posarlo sul tavolo e avvicinarsi al ragazzo palestrato: a prescindere che fosse stato seduto o in piedi, Cappie gli avrebbe circondato il collo con le braccia e stretto in un abbraccio forte (forte per gli standardi della tassetta) mentre con un sospiro cercava di bloccare le lacrime che minacciavano di uscire.

Grazie, grazie, grazie...

Aveva compreso fin da subito quanto importante potesse essere per lei quel regalo? O la sua scelta era stata del tutto casuale? Be', un ponderatorio non si regalava certo al primo stronzo che capita e con quello che costava (all'incirca mille galeoni se non ricordava male) era un regalo ricercato e mirato a qualcosa di specifico. Quando finalmente la Tassorosso fu stanca di abbracciare quell'enorme orso (glielo ricordava nei modi di fare) e di saggiare quanto fossero duri i suoi muscoli, si staccò da lui provando ad asciugare una lacrima traditrice con il palmo della mano, mentre un sorriso dolcissimo le illuminava le labbra.

E' un regalo bellissimo!
Come ti è saltato in mente di farmi un ponderatoio?!
...mi sei mancato...


L'ultima affermazione le uscì fuori senza preavviso, portando le guance della ragazza a diventare color porpora e il suo sorriso a trasformarsi in una risata imbarazzata.

S-scusa, non volevo essere così diretta...
Oh vabbè, insomma, ormai l'ho detto!
Il tuo succo d'arancia è lì, se ne vuoi ancora non devi fare altro che chiedere!
...uhm...come mi hai trovata? Vergil ha fatto di nuovo la spia?
Comunque...anche tu stai...benissimo, vestito così...


E non lo diceva tanto per, ma perchè Axell (ora che finalmente si era ripresa dalla shock) era davvero un gran figo in veste sportiva, con le possenti braccia in bella vista sotto lo sguardo diretto e imbarazzato della O'Neill.
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Messaggioda Axell » 16/01/2015, 17:07

S-si...vieni, andiamo....di sotto...

La parola più adatta per definire Caroline Priscilla era senza dubbio "sconvolta".
A dir la verità, quello era esattamente l'effetto che il Cartwright voleva provocare in lei, quindi fu decisamente soddisfatto.
Non appena arrivarono in cucina, il ragazzone si mise seduto aspettando che gli venisse dato il bicchiere con dentro il succo, perdendo qualche secondo prezioso e fugace per osservare il bel sederino della Tassorosso, trovandolo delizioso ed invitante, commenti che però tenne per sé.

Axell...

Mh?
Dica!


La vide arrivargli davanti (ad un'altezza adeguata per essere viso a viso, considerando che lui stava seduto e lei in piedi) e rimase qualche secondo interdetto mentre ella gli circondò il collo con le braccia e si strinse a lui, avendo evidentemente capito il significato dietro quel preciso regalo di compleanno, misto anche all'enorme costo effettuato per donarle un piccolo frammento felice del suo passato ormai non più recuperabile.
Axell sorrise leggermente e corrispose l'abbraccia, permettendosi anche un piccolo bacio sulla guancia della piccoletta.

Grazie, grazie, grazie...

Deduco che ti sia piaciuto, il pensierino...

E' un regalo bellissimo!
Come ti è saltato in mente di farmi un ponderatoio?!
...mi sei mancato...


Lo sai bene come mi è saltato in mente.
Le nostre conversazioni non le ho mai messe da parte o dimenticate.
Quando mi parlasti del tuo vecchio, quella sera natalizia, capii quanto soffrivi nel non poterlo più avere vicino.
Non sarà la stessa cosa, ma ti aiuterà ad andare avanti, come un piccolo balsamo sul cuore.


La fissò intensamente negli occhi, annuendo lentamente e portando l'indice della mancina a raccogliere le lacrime furtive della studentessa.
Un gigante dal cuore tenero, quello era Axell Cartwright, ma d'altronde in famiglia era una caratteristica piuttosto comune.
La giovane O'Neill, poi, accorgendosi di quell'ultima affermazione scappata e sfuggita da dentro di lei, arrossì visibilmente, cosa che fece sorridere divertito il giocatore di Quidditch, mentre prendeva il bicchiere con il succo d'arancia e ne beveva un bel sorso generoso.

S-scusa, non volevo essere così diretta...
Oh vabbè, insomma, ormai l'ho detto!


Diretta?
Hai una visione un po' distorta dell'essere diretta.
Diretta è stata la tua migliore amica quando mi ha scritto la lettera al posto tuo!


Una bella linguaccia.

Scherzi a parte, ti ho pensata spesso anche io, bellissima nanerottola...
Per fortuna ho azzeccato l'indirizzo, comunque Quasi temevo di perdermi!


...uhm...come mi hai trovata? Vergil ha fatto di nuovo la spia?
Comunque... anche tu stai... benissimo, vestito così...


Manco mi fossi messo in abito da festa di gala, ahahah!
Beh, dei due la novità sei tu, con questa capigliatura decisamente fuori luogo.
Però devo ammettere che ti dona sul serio, ti rende anche più arrapante, lo sai?


Ecco, quello significava essere davvero "diretti".

Mentre gli operai si stanno occupando di installarti il nuovo arredamento da camera, che mi racconti?
Posso romperti le palle a pranzo oppure hai un altro spasimante in coda sulla lista delle visite?
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Messaggioda Caroline Priscilla » 17/01/2015, 18:25

Deduco che ti sia piaciuto, il pensierino...

Definire "pensierino" un Ponderatoio da 880 galeoni era un eufemismo bello e buono, ma la Tassorosso ci rise su, continuando a stringere a sè il giocatore di Quidditch e ricambiando il bacio che l'altro le diede sulla guancia. Era solo uno spendaccione o aveva scelto quel regalo con attenzione, volendo donare alla studentessa dei ricordi sicuri e difficili da dimenticare di suo padre, morto ormai da quattro anni? Cappie era più propensa a credere la seconda che la prima, ma l'entusiasmo, l'agitazione e la commozione che quel regalo aveva scatenato in lei la spinse a chiederlo comunque al diretto interessato.

Lo sai bene come mi è saltato in mente.
Le nostre conversazioni non le ho mai messe da parte o dimenticate.
Quando mi parlasti del tuo vecchio, quella sera natalizia, capii quanto soffrivi nel non poterlo più avere vicino.
Non sarà la stessa cosa, ma ti aiuterà ad andare avanti, come un piccolo balsamo sul cuore.


Sei...

Gentile? Dolcissimo? Incredibile? Tutte queste cose e altro ancora, ma la O'Neill non riusciva proprio a decidersi quale fra queste la spuntava sull'altra, per questo scosse la testa e sorrise, lasciando che Axell le asciugasse una lacrima fugace con l'indice e meravigliandosi di quanta dolcezza i suoi occhi potessero esprimere. Aveva ragione Jorge a definirlo di ottima qualità, visto da quale ceppo famigliare proveniva il Cartwright. E proprio perchè era un Cartwright, o perchè Axell in sè per sè le faceva quell'effetto, la tassetta si lasciò sfuggire in un impeto quanto le fosse mancata quel ragazzone dal cuore d'oro, provando poi a smorzare quell'uscita con una battuta e una risata.

Diretta?
Hai una visione un po' distorta dell'essere diretta.
Diretta è stata la tua migliore amica quando mi ha scritto la lettera al posto tuo!


Kelly non è diretta, Kelly è sfacciata!

Rispose, ricambiando generosamente la linguaccia fatta dall'altro.

Scherzi a parte, ti ho pensata spesso anche io, bellissima nanerottola...

Bellissima...nanerottola?!- pose l'attenzione su quel nomignolo, mimando un'espressione sbalordita [Talento(A): 21], come se ciò che il Cartwright avesse appena detto fosse un insulto gravissimo nei suoi confronti -Ringrazia che ti sei salvato con quel "bellissima" iniziale o mi sarei offesa a morte con te, sottospecie di orso senza peli!

Lo apostrofò in quel modo, incrociando le braccia al petto e guardandolo faccia a faccia (stando lui seduto le era possibile) con aria di sfida, prima di scoppiare a ridere in una nuova risata e informandosi su come e soprattutto chi gli avesse fornito il suo indirizzo di casa. Vergil era uno dei suoi più grandi amici, ma la Tassorosso stava scoprendo ultimamente un lato tutto suo del quale ignorava l'esistenza: la lingua lunga. E non come l'avrebbe intesa una certa londinese, ma a causa del suo continuo fornire informazioni personali e private al cugino, che sfruttava tali informazioni per, probabilmente, fare bella figura con la piccola irlandese.

Manco mi fossi messo in abito da festa di gala, ahahah!

Be' in abito da sera non hai la possibilità di mostrare tutti quei muscoli...

Rispose appena un po' sfacciata e facendogli un'altra linguaccia, dirigendosi di nuovo verso il frigo e tirando fuori una bottiglia di Pepsi bella fredda.

Beh, dei due la novità sei tu, con questa capigliatura decisamente fuori luogo.

Oh questi...- disse, indicando i propri capelli- Già, purtroppo non è che possa farci molto...

Però devo ammettere che ti dona sul serio, ti rende anche più arrapante, lo sai?

Aveva poggiato la bottiglia sul ripiano da lavoro, dando la schiena quindi al giocatore di Quidditch. Sentendo quel commento, si bloccò per un attimo, voltando appena la testa per vedere la sua espressione, mentre lei sorrideva sentendo il proprio cuore battere più forte per quel complimento e le guance palpitare di nuovo calore.

E non mi hai ancora vista vestita da scolaretta giapponese...
Sembro un'altra persona!


Lo disse un po' a scherzo un po' seriamente, come se veramente le sarebbe piaciuto farsi vedere da Axell in una mise un po' più sexy e provocante. Ed era effettivamente così, anche se nessuno, a parte la Tassorosso stessa, l'aveva mai vista vestita in quel modo, come nel suo sogno. Il sorriso e le guance arrossate continuarono a persistere anche dopo che la ragazza si fu voltata nuovamente, concentrando la propria attenzione sulla Pepsi e sulla ricerca di un bicchiere. Mentre si alzava sulla punta dei piedi, allungando un braccio per prenderne uno nuovo dalla credenza sopra di sè, il vestito corto che indossava si sollevò insieme a lei, mostrando parte del fondoschiena al Cartwright, ignaro (o fortunato?) spettatore di tutto quel ben della Trama.

Mentre gli operai si stanno occupando di installarti il nuovo arredamento da camera, che mi racconti?
Posso romperti le palle a pranzo oppure hai un altro spasimante in coda sulla lista delle visite?


Stavo giusto per chiederti se ti andava di fermarti a pranzo qui!
Oggi abbiamo pollo con patate al forno, credi che ti possa andare bene?


Considerando quanto mangiava quel bestione e quante poche opportunità avesse di fare un pranzo decente Cappie era proprio sicura di si.

Avevo previsto che saremmo state solo io e mia madre ma non le dispiacerà avere un ospite in più a pranzo!- meglio precisare che non sarebbero stati completamente da soli -Maggiore età raggiunta a parte, non è che abbia molte novità da raccontarti!
Passo tutto il giorno a scuola, studio, il mio investigatore preferito mi ha dato buca...
- Marshall non si era ancora fatto sentire, ma Cappie sapeva perfettamente che l'uomo era molto impegnato e che prima o poi avrebbe mantenuto la sua promessa di vedersi -E finalmene puoi starmi vicino senza rischiare di finire in manette!

Scherzò ancora, avvicinandosi al ragazzo con il bicchiere di Pepsi in mano e prendendo posto sulla sedia vicino alla sua, ripiegando una gamba sotto il sedere.

Tu invece, come hai passato questi ultimi mesi?
...E' una mia impressione o mi sembri più grosso rispetto a quando ci siamo visti l'ultima volta?
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Messaggioda Axell » 19/01/2015, 21:37

E non mi hai ancora vista vestita da scolaretta giapponese...
Sembro un'altra persona!


E perché mai dovresti vestirti da scolaretta giapponese?
Mica frequenti la Musashi!?


Per quanto dall'esterno potesse sembrare che Axell non fosse stato minimamente colpito dall'ultima affermazione della ragazza, la verità era ben diversa e viaggiava galoppante sulle ali della sua fantasia. Non era ormai un mistero che la O'Neill gli facesse molto sangue, quindi non c'era da meravigliarsi se in quel momento la sua mente fosse focalizzata ad immaginare scene nelle quali lei, vestita proprio da studentessa del Sol Levante, si cimentasse in manovre sessuali poco e molto spinte. La fortuna del Cartwright fu che stando seduto non dovette temere di far intravedere determinate reazioni palesi del suo corpo, la sfortuna invece fu che il vestito indossato dalla Tassorosso gli tirò un brutto colpo, lasciando intravedere una porzione fin troppo generosa del fondoschiena. Meglio concentrarsi su altro, come il pasto, ad esempio.

Stavo giusto per chiederti se ti andava di fermarti a pranzo qui!
Oggi abbiamo pollo con patate al forno, credi che ti possa andare bene?
Avevo previsto che saremmo state solo io e mia madre ma non le dispiacerà avere un ospite in più a pranzo!


Mi va bene sì!
Non sono mica un tipo schizzinoso, che ti credi?
Occhio però, il mio coach non deve sapere nulla di questo pranzo!
Sarà interessante conoscere tua madre...


Le fece un occhiolino, sorridendole complice e malandrino, quello stesso sorriso facente parte del Vergil degli anni scolastici.
Erano in quei momenti che si notava la differenziazione dei due parenti. Per quanto sembrassero estremamente simili, nel corso del tempo ognuno si era sviluppato in modo diverso, arrivando a distanziarsi quasi del tutto, mantenendo solo alcuni piccoli capi saldi inconfondibili.
Il docente di Volo ad esempio non si sarebbe mai autoinvitato ad un pasto, oppure non le avrebbe mai fatto una improvvisata del genere con il proprio regalo di compleanno. Molti avrebbero potuto giudicare Axell come un puro e semplice esibizionista e la verità era che in parte non avevano tutti i torti. Poi per carità, c'erano cuore ed anima da mettere in conto ed il maggiore dei due cugini ne possedeva in gran quantità.

Maggiore età raggiunta a parte, non è che abbia molte novità da raccontarti!
Passo tutto il giorno a scuola, studio, il mio investigatore preferito mi ha dato buca...
E finalmene puoi starmi vicino senza rischiare di finire in manette!


Porca miseria non ci avevo ancora pensato!
Vero vero vero, ora possiamo fare le zozzerie indisturbati eheheh!


Disse in tono divertito e scherzoso, strofinandosi le mani come un puro genio del male.

Tu invece, come hai passato questi ultimi mesi?
...E' una mia impressione o mi sembri più grosso rispetto a quando ci siamo visti l'ultima volta?


Non è una tua impressione.
Però... che occhio fino!
Comunque ho messo su un altro chilo e mezzo di massa magra, l'allenatore voleva che fossi ancora più massiccio.
Sai, io ho un modo un po' personale di parare durante le partite: quando non ci arrivo bene con le mani, mi metto come scudo umano.
In tal modo la pluffa a prescindere non entra negli anelli e si abbatte su di me, ma ho necessità di essere ben resistente.


Si diede un paio di schiaffetti sui bicipiti gonfi, soddisfatto del proprio risultato.
Gli piaceva essere possente, gli piaceva mostrarsi sempre al top della forma e per certi versi gli piaceva anche l'effetto che faceva nel prossimo e soprattutto nelle prossime. In quel caso, sarebbe stato curioso di togliersi la maglietta solo per osservare la reazione di Caroline Priscilla, ma era un po' strano farlo così, di punto in bianco, senza poi dover combinare niente, oltre al fatto che da un momento all'altro sarebbe potuta anche arrivare la madre della ragazza. Ad un tratto, tutti e quattro gli operai scesero giù per le scale e arrivarono fin dentro la cucina, dando ad Axell un foglio da firmare, probabilmente la fattura.

Tutto a posto?

Tutto quanto mister Cartwright.
Il Ponderatoio è stato montato correttamente.


Perfetto!
C'è altro?


Abbiamo dovuto cambiare la posizione della targhetta d'argento con su scritto "Buon Compleanno Piccoletta" perché temevano che inchiodarla nel punto da lei indicato potesse compromettere la stabilità dell'intera struttura.

Avete fatto benissimo, sono sicuro che sarà stato ugualmente un ottimo lavoro!

Allora con permesso!
Signorina O'Neill di nuovo tanti auguri!


Una volta effettuati i saluti rispettosi di rito, i quattro omaccioni si allontanarono dalla abitazione, proseguendo con i giri di lavoro.
Da quell'istante in poi, la studentessa avrebbe potuto conservare i ricordi più importanti appartenenti agli anni passati con il padre.
Axell non aveva ancora avuto dei lutti così importanti e stretti in famiglia, ma poteva provare ad ipotizzare lontanamente quanto avesse potuto soffrire la ragazza per la mancanza della figura paterna. Quello era esattamente uno dei casi dei quali aveva parlato con lei prima di Natale riferiti al suo dire "Se si hanno i soldi, bisogna utilizzarli per fare del bene, altrimenti è un privilegio buttato nel cesso". Adesso bisognava solo sperare che la piccoletta non cominciasse a passare intere giornate nel passato e il Cartwright era ben intenzionato a farle sapere la sua posizione in merito.

Ah, vedi di stare in campana!
Ok che adesso puoi rivedere ogni tanto il tuo vecchio, ma non farla diventare una droga...
Altrimenti se vengo a sapere che ti ci sei chiusa ti metto il broncio e non ti parlo più!


Ovviamente l'ultima parte venne espressa con un tono assolutamente ridicolo, da bambino di sei anni.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 24/01/2015, 22:51

E perché mai dovresti vestirti da scolaretta giapponese?
Mica frequenti la Musashi!?


Mi ci sono vista in sogno una volta e non ero affatto male!

Lo disse con tranquillità, facendo spallucce e sorridendo biricchina, sapendo bene di aver mentito al cugino di Vergil anche se solo in parte: non aveva raccontato a nessuno del sogno avuto l'anno prima, nemmeno al suo migliore amico, e questo perchè sapeva, sentiva che c'erano ancora tante questioni in sospeso da comprendere prima di aprirne bocca con qualcuno dei suoi amici. Inoltre, se il sogno era davvero lo scorcio di un possibile futuro, Cappie era convinta che fosse inevitabile per lei seguire il suo destino fino ad un certo punto, com'era stato per i capelli biondo platino e per la wakizashi ricevuta in dono.

Se è destino che io debba indossare quella divisa allora lo farò...

Era solita ripetere con sè stessa, anche se non riusciva proprio a capire che cosa avesse di tanto speciale quel completo o per quale motivo la Cappie del sogno/futuro la indossasse. Forse per un motivo futile come quello di compiacere un ragazzo come Axell? Non era da escludere e al momento la O'Neill stava trovando la cosa estremamente divertente.

Perchè?
Credi che non stia bene su di me?


Disse, con tono fintamente dispiaciuto, posando una mano sulle labbra nella tipica posa di una ragazzina giapponese [Carisma(F): 21 + 1 Bonus Abilità = 22] che le conferiva un'aria assolutamente innocente e delicata. Sbattè le ciglia un paio di volte, dopo di chè non ce la fece più a trattenere il sorriso biricchino che le spuntò sul volto, accompagnato da una bella linguaccia in direzione del povero giocatore di Quidditch. Che tanto povero in fondo non era, visto il regalo comprato alla "piccoletta" e la sua assoluta faccia tosta di autoinvitarsi a pranzo in casa O'Neill. Per sua fortuna, la stessa Tassorosso aveva già pensato di invitarlo a fermarsi per mangiare un boccone, spiegandogli quale menù avrebbero avuto quell'oggi lei e sua madre.

Mi va bene sì!
Non sono mica un tipo schizzinoso, che ti credi?
Occhio però, il mio coach non deve sapere nulla di questo pranzo!


Non lo saprà, avrò la bocca sigillata promesso!

Sarà interessante conoscere tua madre...

Perchè?
Uhm...non devo preoccuparmi vero?


Chiese, sottolineando per bene la domanda perchè non aveva idea di cosa stesse frullando in testa al Cartwright con quel suo strano desiderio. Non che temesse davvero chissà che cosa, era solo un modo come un altro per scherzare, tant'è vero che la preoccupazione sul volto della O'Neill era finta quanto naturale era il colore dei suoi capelli in quel momento!

E comunque se vuoi mangiare dovrai darmi una mano in cucina!
Quindi...spero che tu sia bravo con le patate....
...Cioè, intendevo dire, nel pelarle ovviamente!


Lieve rossore sulle guance e una risata breve e cristallina, prima di passare a notare quanto gonfio fosse diventato il ragazzo, ancora di più rispetto all'ultima volta che si erano visti.

Non è una tua impressione.
Però... che occhio fino!
Comunque ho messo su un altro chilo e mezzo di massa magra, l'allenatore voleva che fossi ancora più massiccio.
Sai, io ho un modo un po' personale di parare durante le partite: quando non ci arrivo bene con le mani, mi metto come scudo umano.
In tal modo la pluffa a prescindere non entra negli anelli e si abbatte su di me, ma ho necessità di essere ben resistente.


Eheheheh se continui così immagino che ti vedrò presto fermare anche i Bolidi con il corpo!

Il che non le sarebbe dispiaciuto poi così tanto, perchè in fondo il ragazzo che si teneva in allenamento la faceva sbavare e anche tanto, ma l'unico soggetto al quale poteva rifarsi era l'amico Vergil e proprio perchè tale non poteva essere l'oggetto continuo e pieno dello sbavare della piccola O'Neill. Axell invece, libero da quella sorta di "alone dell'amicizia" che avvolgeva molti ragazzi facenti parte della vita di Cappie, era un bel soggetto sul quale soffermare le proprie fantasie più intime e recondite. Se poi si aggiunge il gran cuore e uno sguardo che faceva impazzire la Tassorosso, la pozione era bella che pronta e l'irlandese si sentiva, ogni secondo che passava, sempre più attratta nei suoi confronti rispetto all'istante prima.
Vennero interrotti subito dopo dall'arrivo dei quattro operai, che avevano finalmente concluso l'operazione di montaggio del Ponderatorio in camera della ragazzina.

Abbiamo dovuto cambiare la posizione della targhetta d'argento con su scritto "Buon Compleanno Piccoletta" perché temevano che inchiodarla nel punto da lei indicato potesse compromettere la stabilità dell'intera struttura.

Oh santo Merlino...

Lo pensò ma non lo disse ad alta voce, scuotendo la testa incredula e divertita dall'augurio speciale che il Cartwright aveva a tutti i costi fatto attaccare probabilmente vicino al Ponderatoio. Era curiosa di vederlo, di vedere come fosse fatto, cosa ci fosse scritto e soprattutto di scoprire come utilizzarlo, quando la voce di Axell la riscosse dai suoi pensieri, minacciandola bonariamente di non lasciarsi tentare troppo da quel regalo.

Ah, vedi di stare in campana!

Eh? Come? Perchè?

Ok che adesso puoi rivedere ogni tanto il tuo vecchio, ma non farla diventare una droga...
Altrimenti se vengo a sapere che ti ci sei chiusa ti metto il broncio e non ti parlo più!


Le labbra si aprirono in un sorriso, mentre la ragazza si alzava dalla sedia e si avvicinava al suo ospite, picchettandogli il naso con il dito indice e guardandolo con un sorrisetto risaputo ma dolce che si rifletteva anche nel suo sguardo.

Eheh non preoccuparti, sembro piccola e delicata ma sono forte qui- si toccò la tempia - e qui- e poi il petto, all'altezza del cuore -Non temere, non mi perderò nell'illusione dei miei ricordi.
Mio padre vive con me ogni giorno nel presente prima che nel mio passato.
Ma sei stato comunque gentile a preoccuparti per me...grazie...


Se Axell non si fosse scostato, la Tassorosso si sarebbe chinata su di lui, dandogli un bacio sulla guancia che la fece arrossire appena ma sorridere anche, soddisfatta di essere riuscita a stabilire un ulteriore contatto con il giocatore di Quidditch.

Dai...posso vederlo?

Chiese subito dopo con tono eccitato, lo sguardo che da dolce passava ad essere in visibilio per l'impazienza provata dalla Tassorosso di andare su in camera sua a vedere il suo nuovo regalo. Ovvio che lei stesse parlando del Ponderatoio, ma la sua frase poteva essere facilmente fraintendibile da qualcuno che in quel momento stesse pensando cose poco caste e pure e non era escluso che il Cartwright non fosse fra queste.

Vieni anche tu, così se vuoi puoi dare un'occhiata alla mia camera nel frattempo!

Di male in peggio, ma Cappie non si stava rendendo conto di nulla, neanche del fatto che ora erano completamente soli in casa e che la madre sarebbe rientrata solo qualche ora più tardi. Alla fine, quasi senza aspettare la risposta del ragazzo, la Tassorosso gli afferrò una mano con tutte e due le proprie, provando a costringerlo ad alzarsi e a trascinarlo fino alle scale che avrebbero condotto al piano di sopra [Talento(F):19].
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Messaggioda Axell » 28/01/2015, 22:40

Perchè?
Credi che non stia bene su di me?


Dì la verità: tu vuoi essere violentata qui e adesso!

Il tono inizialmente utilizzato da Axell non si poté definire esattamente finto o fasullo, di chi scherzava, per intendersi.
Anzi, mentre le parlava la fissava con aria estremamente serie, risoluta e quasi minacciosa, imperativa.
Tuttavia quell'espressione non durò più di quattro-cinque secondi, dopo di che venne sostituita da una analoga a quella della O'Neill, ovvero divertita e ridente. Certo, in quell'istante il Cartwright qualche immagine fantasiosa ed osé sulla Tassorosso se l'era fatta, ma era altrettanto intelligente da evitare di esporlo per non farla arrossire troppo ed imbarazzare oltre un limite consentivo.

Sarà interessante conoscere tua madre...

Perchè?
Uhm... non devo preoccuparmi vero?


Macché!
A me piace conoscere i genitori delle persone.
È divertente cercare di capire quanto i figli hanno preso da loro...
Ad esempio mio cugino ha preso molto più dal padre che dalla madre, mentre io il contrario!
Per quanto forse mi distacco parecchio da entrambi a favore di mio nonno paterno.


Il Giocatore di Quidditch era un po' atipico, in effetti per quanto fosse simile a Vergil, sotto tantissimi punti di vista si differenziava ed anche tanto.
Un tipo propenso alle risse, al sesso due tre volte la settimana con tutte le ragazze disponibili o alle gare di birrapong.
Beh, forse l'ultima poteva anche provare a condividerla con il professore di Volo ma per il resto, tutto un altro pianeta. Certo, possedeva anche diversi lati molto morbidi, sentimentali e totalmente nascosti, ma per quelli era necessario scavare a fondo nella sua vita e nella sua psiche, stargli accanto e soprattutto andare oltre la sua apparenza. In un certo senso la sua reputazione rappresentava anche lo scudo contro la verità.

E comunque se vuoi mangiare dovrai darmi una mano in cucina!
Quindi... spero che tu sia bravo con le patate....
... Cioè, intendevo dire, nel pelarle ovviamente!


Certo che sei forte: prima fai per prima le battute sconce e poi arrossisci!
La tua migliore amica ti sta contagiando oppure in realtà nascondi un lato incredibilmente malizioso e zozzone?


Le puntò il dito contro, indagatore, come un ispettore di polizia che effettuava un interrogatorio su un sospettato per omicidio.
In realtà, Axell era abbastanza convinto che Caroline Priscilla così tanto santarellina non fosse.
Non aveva alcuna prova in merito ma gli dava questa impressione, ma allo stesso tempo la vedeva con uno strano alone di indifesa innocenza.
Forse era proprio quella visione distorta data dal suo atteggiamento ad eccitarlo così tanto e spingerlo ad avere desideri molto più che normalmente sessuali: corde, benda sugli occhi, manette... niente male, davvero niente male!

Eheheheh se continui così immagino che ti vedrò presto fermare anche i Bolidi con il corpo!

In realtà già lo faccio.
Tempo fa controllai sul regolamento di gioco e non trovai nessuna legge che vietasse l'impiego di guanti protettivi di materiale diverso dal cuoio.
Quindi me ne feci fare un paio su misura in acciaio, con una magitecnologia che evitasse il peso eccessivo.
Capisci da sola no? ... Quando arrivano i bolidi, semplicemente gli dò un cazzotto e li mando via!


Lei non poteva sapere ovviamente che quello fosse il suo marchio di fabbrica tra tutte le squadre di punta del Mondo Magico.
Axell Cartwright e il suo "Pugno al Bolide" rappresentavano una icona per chiunque fosse un tifoso sfegatato e si intendesse di quello sport.
Evidentemente Kelly Everett si era dimenticata di menzionarle quel dettaglio, ma di sicuro per il ragazzo era meglio così.
Ci aveva già provato a stare con una fan ed era andata un vero schifo. Nel frattempo, comunque, giunsero gli operai ad informare che avevano terminato il lavoro, si fecero mettere una piccola firma e poi tolsero il disturbo, lasciando all'americano la possibilità di dare un bell'avvertimento alla futura investigatrice bionda.

Eheh non preoccuparti, sembro piccola e delicata ma sono forte qui... e qui.
Non temere, non mi perderò nell'illusione dei miei ricordi.
Mio padre vive con me ogni giorno nel presente prima che nel mio passato.
Ma sei stato comunque gentile a preoccuparti per me... grazie...


Non si scostò, ovviamente, quando lei tentò di dargli un bacio sulla guancia, anzi, gliene diede uno a sua volta.

Smack!
Eheheh!


Dai... posso vederlo?

Caspita!
Ci siamo appena dati solo un bacetto sulla guancia e già fai certe richieste?
Ma per chi mi hai preso?!
Sono un giovinotto per bene io!
Al massimo, se vuoi, possiamo vedere insieme il tuo regalo, ma non di più!


Pure bugie. Glielo avrebbe fatto vedere molto volentieri, anzi, troppo volentieri... E non il Ponderatoio!

Vieni anche tu, così se vuoi puoi dare un'occhiata alla mia camera nel frattempo!

Ok ok...
E non tirare, rischi di spezzarmi un braccio, sono delicato!


Un finto tono da gay che non gli riusciva esattamente bene, anzi, un vero e proprio schifo, ma tanto doveva solo far ridere.
Una volta arrivati al piano di sopra, scoprirono che la stanza non aveva subito nessun danno: niente polvere per terra, niente residui di vetro in giro, tutto in ordine. Il regalo se ne stava incassato tra un armadio e uno scrittoio, bellissimo e scintillante, già pronto per essere usato.
Sotto di esso c'era una piccola credenza fatta apposta per tenere le fiale con dentro i ricordi. Axell comunque si prese anche qualche secondo per osservare la stanza e studiarsela un pochino, volendo capire qualcosa di più della O'Neill anche dalle cose che possedeva in camera sua.

Carino qui, devo dire che sei una persona poco ordinata ma con un disordine preciso!
Un poster dei Saber Dynamos, sono il tuo gruppo preferito?
Una chitarra... la statuetta di un furetto di legno... una foto di te e la sexy bionda... una foto di te e mio cugino di quanti anni fa?
Ahahah, qui era ancora pappa e ciccia!
... E qui abbiamo...


Il viso del V.I.P. a quel punto, si fece leggermente perplesso quando incrociò lo sguardo con un libro strano sulla scrivania.

... Un manuale tecnico per l'utilizzo delle spade corte giapponesi?!
Ultima modifica di Axell il 02/02/2015, 17:51, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 30/01/2015, 23:19

Dì la verità: tu vuoi essere violentata qui e adesso!

Si...

M-ma cosa dici!
Assolutamente no!


Non fu ciò che disse a farla avvampare ben più di quanto avesse fatto fino a quel momento, ma il modo con il quale Axell pronunciò quelle parole. Quel si (solo pensato per la fortuna della Tassorosso) uscì fuori spontaneo nella sua mente, sorprendendo la stessa O'Neill per la forza del desiderio che stava provando nei confronti del Cartwright. Probabilmente a metterci lo zampino si intromise l'astinenza, un'astinenza alimentata sicuramente dalla perfetta forma fisica del giocatore di Quidditch che risultava, per gli standard della ragazzina, decisamente arrapante.
Tutto questo però non venne menzionato, mentre le guance le andavano letteralmente a fuoco come il resto del viso, né la tassetta cercò di rendere partecipe il cugino di Vergil di quali fossero effettivamente i suoi pensieri: certo era facile intuirlo o per lo meno provarci, visto che il suo corpo mandava segnali anche fin troppo visibili e non, ma quel momento di imbarazzo durò troppo poco affinché Cappie potesse sputtanarsi ulteriormente con il VIP: subito dopo, infatti, Axell iniziò a ridere, facendo presente quindi alla piccola irlandese eccitata (si, lo era) che la frase appena detta era stata solo uno scherzo. Questo fece ritornare il colorito della strega a livelli normali e permise ai due di proseguire la loro conversazione senza ulteriori imbarazzanti intoppi.

Macché!
A me piace conoscere i genitori delle persone.
È divertente cercare di capire quanto i figli hanno preso da loro...
Ad esempio mio cugino ha preso molto più dal padre che dalla madre, mentre io il contrario!
Per quanto forse mi distacco parecchio da entrambi a favore di mio nonno paterno.


Intendi fisicamente o caratterialmente?
Oh beh, io penso di essere un miscuglio di entrambi, ad esempio da mia madre ho ereditato il colore di cape....


Aveva ereditato, perché in quel momento il suo colore naturale non era affatto quel castano rossiccio che sua madre sfoggiava tuttora (grazie anche all'aiuto di apposite tinte), ma un biondo platino come se qualcuno le avesse immerso la testa in una soluzione di pura acqua ossigenata. In ogni caso, rimediò in fretta alla sua gaffe continuando a parlare come se nulla fosse.

...lli, mentre da mio padre l'altezza!
Per il carattere non ti so dire, immagino che giudicherai tu a fine pranzo...


Sorrise, provando a nascondere il velo di malinconia che rischiava di impossessarsi di lei ogni volta che un evento, una persona o un oggetto le sottolineava quel vuoto costante lasciato dalla morte di suo padre. Era diventata più brava nel corso del tempo, forse perché il dolore non rimaneva una costante ma tendeva a svanire andando avanti negli anni, cosa che la Tassorosso aveva provato e stava provando ancora sulla propria pelle. Grazie a questo, Cappie riuscì a mantenersi ancora una volta allegra e spigliata con il Cartwright, costringendolo a darle una mano a cucinare e collezionando, come suo solito, un'altra figuraccia, per la quale però il ragazzo si mise a ridere, scherzandoci su.

Certo che sei forte: prima fai per prima le battute sconce e poi arrossisci!
La tua migliore amica ti sta contagiando oppure in realtà nascondi un lato incredibilmente malizioso e zozzone?


Malizioso e zozzone?- la faceva ridere quando utilizzava certi termini, che le ricordavano molto Vergil durante i suoi primi approcci con una Cappie non ancora adolescente ma neanche troppo bambina. Alla fine, dopo aver smesso di ridere, riuscì a rispondere al giocatore, provando a stuzzicarlo in quel modo a metà fra il malizioso e l'imbarazzato che rendeva la seduzione della piccola O'Neill tutta speciale a modo suo -Vediamo se riesci a scoprirlo da solo...caro il mio investigatore!

Lo disse facendogli l'occhiolino e arrossendo sulle guance, mente la tassetta gli lanciava uno sguardo più intenso rispetto al solito, come se quelle iridi color smeraldo nascondessero davvero chissà quale tipo di perversione dietro a tanta innocenza. Non che Cappie si rendesse conto dell'effetto che suscitava negli altri, ma era divertente (per lei in fondo non era altro che un gioco) vedere la reazione del VIP di fronte ad una simile, inesperta, innocente provocazione.
Subito dopo, l'argomento della conversazione si spostò sul Quidditch e in particolare modo su una tecnica personalissima, inventata da Axell stesso, per rilanciare indietro i Bolidi durante una partita ed evitare così di essere colpito e di farsi male.

In realtà già lo faccio.
Tempo fa controllai sul regolamento di gioco e non trovai nessuna legge che vietasse l'impiego di guanti protettivi di materiale diverso dal cuoio.
Quindi me ne feci fare un paio su misura in acciaio, con una magitecnologia che evitasse il peso eccessivo.
Capisci da sola no? ... Quando arrivano i bolidi, semplicemente gli dò un cazzotto e li mando via!


Davvero?!
Wooooow...è impressionante, lo sai?
Cioè, devi avere una buona mira per riuscire a centrarlo veramente con un pugno! In questo caso si, i muscoli ti servono tutti.


Disse scherzosa, prima di essere interrotti dagli operai che avevano finito di montare il Ponderatorio in camera dell'irlandese e lasciando i due ragazzi (finalmente) soli. Il Cartwright, facendo onore al suo cognome, si premurò che la Tassorosso non finisse vittima di quel regalo, passando magari intere giornate al suo interno a visionare i vecchi ricordi insieme a suo padre, perdendosi magari tutto quello che la vita aveva da offrirle. Dopo averlo rassicurato che una cosa del genere non sarebbe mai accaduta (con conseguente bacio sulla guancia e ricambiato), Cappie si cimentò in un'altra delle sue mirabolanti "frasi a doppio senso non voluto", come tendeva a chiamarle Kelly quando non voleva essere troppo volgare. Solo il commento di Axell le fece comprendere fino a che punto lui avesse frainteso, ma non i reali pensieri che si celavano dietro a quelle parole.

Caspita!
Ci siamo appena dati solo un bacetto sulla guancia e già fai certe richieste?
Ma per chi mi hai preso?!
Sono un giovinotto per bene io!
Al massimo, se vuoi, possiamo vedere insieme il tuo regalo, ma non di più!


Quanto sei scemo, stavo parlando proprio del regalo!

Disse col sorriso sulle labbra, non riuscendo proprio a mettere il broncio al Cartwright, non un broncio serio almeno, visto quanto buffo riusciva ad apparire Axell quando ci si metteva. Sempre ridendo, quindi, la Tassorosso lo prese per un braccio e lo trascinò dritto vicino le scale: lì la mano della ragazza non stringeva più il suo polso, ma la mano stessa di lui, sentendola grande e calda in confronto alla propria, mentre lo guidava verso la porta della sua camera da letto.

Prego, si accomodi!

Disse con finto tono pomposo, lasciando finalmente Axell libero di girare, mentre lei osservava il suo nuovissimo regalo fare bella figura di sè fra l'armadio e lo scrittoio. La mano scivolò sul Ponderatoio e sulla targhetta con estrema delicatezza, quasi avesse paura di romperlo. Era entusiasta, glielo si leggeva in volto, ma in quel momento la O'Neill stava dando la schiena all'americano, voltandosi solo quando lo sentì parlare, commentando gli oggetti che vi erano nella sua stanza.

Carino qui, devo dire che sei una persona poco ordinata ma con un disordine preciso!

Eheh grazie, sono migliorata molto nel corso del tempo!

All'inizio camera sua era un vero caos!

Un poster dei Saber Dynamos, sono il tuo gruppo preferito?

Si! Ho anche conosciuto di persona il cantante e batterista, Desmond Flynn!- disse orgogliosa e con la voce di una vera e propria fan sfegatata degli S.D.

Una chitarra...

Due chitarre, l'altra- quella acustica-l'ho lasciata in salotto...

... la statuetta di un furetto di legno...

E' una donnola...- lo corresse.

.. una foto di te e la sexy bionda... una foto di te e mio cugino di quanti anni fa?
Ahahah, qui era ancora pappa e ciccia!


Ehi! Guarda che all'epoca di quella foto avevo una cotta stratosferica per Vergil!

Lo disse cercando di difendere l'amico dai commenti poco gentili del cugino, che di sicuro li faceva più per divertimento che per pura e vera cattiveria. Cappie era convinta che non potesse esistere un Cartwright cattivo, troppa bontà e generosità insita nel loro codice genetico. Le due foto indicate da Axell erano state incorniciate dall'irlandese, insieme ad un'altra che la ritraeva assieme al migliore amico Jorge Alvares. Poco più in là, appesa sopra lo scrittoio, vi era quello che la ragazza aveva soprannominato Wall of Friendship, una sorta di riquadro con all'interno attaccate tutte le foto fatte insieme ai suoi amici più cari: non solo quindi Jorge, Kelly e Vergil, ma anche foto di lei assieme a Evan e Calvin, Miyabi, Ethan, Ariel, una foto di gruppo dell'intero coro di Hogwarts e così via. All'appello mancava soltanto qualche foto di lei assieme alla ragazza del delfino, Victoria, una mancanza però che la O'Neill aveva tutta l'intenzione di colmare al più presto. Di contro, le foto dell'ex fidanzato erano state tutte tolte e messe via, lasciando sul muro tanti piccoli spazi vuoti.
Era proprio quel riquadro che la Tassorosso stava guardando, quando la voce di Axell attirò nuovamente la sua attenzione.

... E qui abbiamo...

Cosa?

... Un manuale tecnico per l'utilizzo delle spade corte giapponesi?!

Quello è mio!- disse all'istante con tono colpevole, prima di rendersi conto della stronzata che aveva appena pronunciato e dandosi una manata simbolica in testa per la propria immesa stupidità -Cioè, volevo dire che NON è mio...vabbè, insomma me lo sono fatto prestare e fine!

Sarebbe stato meglio dire la verità, nascondendo il reale motivo per il quale la tassetta provasse curiosità nei confronti delle armi giapponesi, ma Cappie non era ancora molto pratica a mentire, non quando la si beccava impreparata come in quel momento. Si avvicinò al libro incriminato, dove si potevano notare dei pezzi di carta messi come segnalibri all'interno, passandoci la mano sopra.

Mi piace molto la cultura giapponese ed ero incuriosita dal modo nel quale si utilizzano le wakizashi...

Disse, riprendendosi dalla gaffe di prima e provando a sorridere al ragazzo, sentendo le guance scaldarsi di più ora che si trovava vicina, molto vicina, a lui.

Senti, non è che ti andrebbe di...

MEEEEEEEEEEOW!

Axell non avrebbe mai saputo quale proposta stesse per fargli la O'Neill. Un sonoro miagolare, più simile all'urlo di una sirena, iniziò a farsi sentire per tutta camera, facendo immediatamente voltare la piccola irlandese verso l'armadio. Con pochi passi piccoli e veloci, Cappie spalancò le ante, facendo uscire fuori un gatto di colore bianco e nero, in deciso sovrappeso che la fissò, prima di emettere un altro secondo miagolio, più forte del primo.

Immagine


Mirtillo!
Quante volte te lo devo dire che non devi entrare nel mio armadio!


Era una pessima abitudine del gatto di casa quella di non ascoltare gli ordini della padroncina. Invece, quasi a sbeffeggiarla, il caro Mirtillo II si mise a strusciarsi contro le gambe nude della ragazzina, prima di voltarsi per fissare incuriosito il giocatore di Quidditch.

Axell quella palla di grasso che cammina è il mio gatto, Mirtillo II.
Mirtillo, almeno sii educato e saluta l'ospite!


Disse ancora un po' irritata (questa sua abitudine le riempiva tutti i vestiti di pelo) mentre si avvicinava per prendere in braccio il gattone e avvicinandolo al giocatore.

Ti piacciono i gatti, Axell?
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Messaggioda Sandyon » 30/01/2015, 23:39

Caroline Priscilla deve effettuare una prova su Talento/Fisico per alzare il gatto.
Tiro del d20 aggiunto T/F.
Con risultato pari o superiore a 90, può dire che riesce nell'impresa seppur con difficoltà evidente.

... Scherzo.
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Messaggioda Axell » 03/02/2015, 23:47

Entrare nella mente di Caroline Priscilla O'Neill non era un'impresa tanto semplice, anzi, piuttosto complessa.
Spesso aveva degli atteggiamenti amichevoli, troppo amichevoli, ma successivamente cambiava e pareva più interessata a livello sessuale.
Forse il ragazzo le trasmetteva semplicemente una forte carica erotica e niente di più... o forse invece a lei piaceva un po' tutto di lui?
Chiederglielo direttamente fu una delle prime soluzioni che vennero in mente al Cartwright, ma considerando quanto spesso lei arrossiva e si imbarazzava, non era certo che potesse essere la manovra giusta da eseguire. Preferì quindi provare ad aspettare ancora un altro poco, decidendo di non comportarsi come al suo solito, ovvero in modo troppo diretto e sfacciato, osservandola attentamente e provando a cogliere dettagli che gli indicassero non solo la via da seguire ma anche la considerazione che la Tassorosso aveva del Giocatore di Quidditch.
Dopo averla accompagnata in camera sua, si mise quindi a guardarsi attorno, individuando degli oggetti che suscitarono moltissimo la sua curiosità.
In base a ciò che vide, Axell poté confermare a se stesso che la ragazza fosse una persona con un ordine tutto suo, appassionata di buona musica ed anche con della biancheria intima niente male, almeno da quello che riusciva a sbirciare contenuto nei cassetti semi aperti.

Si! Ho anche conosciuto di persona il cantante e batterista, Desmond Flynn!

Ma dai?
Sono stato ad un sacco di feste con quel simpaticone!
La new entry del gruppo la conoscevo benissimo ai tempi della Cyprus, è in gamba, ma se la tirava moltissimo...
Uhm... Una chitarra...


Due chitarre, l'altra l'ho lasciata in salotto...

Hai una minima preferenza tra acustica ed elettrica oppure hanno la stessa valenza?

Dopo quella domanda non troppo criptica ma se non altro originale, Axell scambiò accidentalmente la statua di legno di una donnola per un furetto.
Non era molto ferrato in materia zoologica, ancor più quando l'animale era raffigurato e nemmeno vivo e vegeto.
Si fece quindi spiegare da Cappie il significato dell'avere un tale oggetto nella propria stanza, comprendendo quindi il motivo intenso e profondo alla fine del discorso di lei. L'attaccamento al padre era ammirevole, un affetto fortissimo stroncato da una disgrazia, certe cose al Cartwright facevano davvero salire il nervosismo e la rabbia. Beh, meglio non pensarci e dedicarsi ad altro, come alle fotografie sparse per i comodini e i mobili, nonché una teca vera e propria con alcuni scatti qua e là ed altri spazi vuoti. Rivedere poi suo cugino in versione adolescente lo fece sorridere divertito non poco, prendendolo bonariamente in giro ma senza dover essere pesante.

Ehi! Guarda che all'epoca di quella foto avevo una cotta stratosferica per Vergil!

E come mai non ti sei fatta avanti?
Tra l'altro lo so che mio cugino aveva del potenziale già allora, in fondo anche la simpatia è importante al fine di rimorchiare!
Dei due un tempo era lui il più spiritoso...


Adesso invece le parti si erano nettamente invertite, per via del fatto che forse Vergil aveva preso altre strade o forse la sua vita era cambiata a fronte delle proprie conoscenze e delle proprie avventure. Non era molto sicuro nel parlare, Axell, in quanto non stava a contatto col cugino ogni giorno, ma da un lato gli dispiaceva non vederlo più spensierato come una volta. Quelli erano i momenti nei quali possedere una Giratempo leggendaria non sarebbe stato male. Evitare la morte del padre della ragazza, scoprire cosa avesse fatto cambiare tanto il parente, gustarsi nuovamente la cena di Natale dei quattordici anni, trombarsi Regina Jones almeno una volta e via dicendo...
Continuando a rovistare qua e là per la stanza, infine, Axell si imbatté in un libro abbastanza inusuale per una normale ragazza di quasi 17 anni.
Lo prese con aria perplessa lanciando un'occhiata di sottecchi alla O'Neill che immediatamente si prodigò di dare una spiegazione per quell'oggetto misterioso, suscitando ancora più dubbi nella mente del Cartwright.

Quello è mio!
Cioè, volevo dire che NON è mio...vabbè, insomma me lo sono fatto prestare e fine!


Te lo sei fatto prestare... e fine?

Mi piace molto la cultura giapponese ed ero incuriosita dal modo nel quale si utilizzano le wakizashi...

Ok, ma non c'è mica bisogno che ti lanci in delucidazioni affrettate...
Sembra quasi che tu voglia nascondere qualcosa, che c'è, hai una wakizashi in camera tua e vuoi imparare le tecniche base?
Ahahaha, però sai che ti dico? Scherzi a parte, in divisa da scolaretta giapponese con annessa spada avresti il tuo ricco perché!


Ovvio che non immaginasse di aver detto una cosa vera, per lui c'erano altri possibili segreti da mantenere ma non la possessione di un'arma bianca in un baule o in un nascondiglio misterioso. Insomma, anche in quel caso la ragazza si salvò in corner, difatti il mezzo gigante riprese a parlare di tutt'altro, raccontandole quanto preferisse molto di più le armi occidentali di un tempo, come spade lunghe, lance e compagnia bella.
Le raccontò anche che qualche tempo prima, nel mondo babbano, aveva fatto un film dove impersonava una figura mitologica greca, un certo Ercole, ma che a suo parere non era stato un gran che, anzi, fosse stato per lui la sceneggiatura doveva essere tutta riscritta daccapo.
Ripromettendosi di mostrarle qualche locandina del film, qualora ne avesse trovata una in casa sua per ricordo, andò avanti con la conversazione, la quale venne però interrotta da un verso non tanto lontano e tipicamente felino proveniente da dentro l'armadio.

MEEEEEEEEEEOW!

Mirtillo!
Quante volte te lo devo dire che non devi entrare nel mio armadio!


Wow... ce la fai a sollevarlo?
Non è che ti si incrina qualche vertebra?!


Axell quella palla di grasso che cammina è il mio gatto, Mirtillo II.
Mirtillo, almeno sii educato e saluta l'ospite!


Questo dovrebbe far supporre che ne è esistito un altro, giusto?
Complimenti per la mole, palla di pelo...


Ti piacciono i gatti, Axell?

Diciamo che non mi dispiacciono!
Finché sono coccoloni e non mi soffiano, mi vanno decisamente a genio!
Però sono più fan dei rettili, anche se questo già lo sapevi eheheh...


Non a casa il suo animale domestico era un coccodrillo nano estremamente intelligente e cordiale, anche se un po' pigrone.

Sembra volerti molto bene, comunque!
Beh in effetti ispiri affetto a chiunque, figurarsi agli animali!
Posso fare a cambio ogni tanto con lui e farmi coccolare?
Se me lo concedi, prometto che non ti chiederò di prendermi in braccio come lui!
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Messaggioda Caroline Priscilla » 04/02/2015, 22:24

Non era intenzione della piccola O'Neill confondere le idee alla sua "nuova conquista". Fosse stato per lei, avrebbe volentieri cercato di approfondire la conoscenza con Axell in diversi modi e non tutti erano puri e innocenti come l'idea che la tassetta dava di sè. Ma la sua inesperienza con i ragazzi e il desiderio di arrivare all'essenza delle cose, ovvero conoscere il Cartwright prima come persona e poi come ragazzo al quale interessarsi, la rendeva più amichevole che provocante, più dolce che sensuale, più interessata a farsi una chiacchierata con lui piuttosto che una pomiciata. A dire il vero la pomiciata l'avrebbe accettata molto volentieri, ma il non sapere come l'altro avrebbe reagito la bloccava dal prendere qualsiasi iniziativa e quelle poche che si permetteva erano talmente leggere e delicate che probabilmente il ragazzo neanche stava cogliendo i messaggi da parte sua. Meglio concentrarsi quindi sulle osservazioni che Axell fece della sua camera, rispondendo alle sue domande e aggiungendo altre informazioni sugli oggetti che attiravano l'attenzione del VIP.

Hai una minima preferenza tra acustica ed elettrica oppure hanno la stessa valenza?

Quella elettrica, la adoro!
Ogni volta che la suono è come se sentissi le corde vibrare sotto la mia pelle! Come se ogni singola scarica elettrica mi attraversasse il corpo!


Rispose di getto, provando a spiegare quale strana sensazione sentisse ogni volta che le sue dita toccavano le corde della chitarra elettrica, la sua prima e preferita, sperando di non apparire agli occhi dell'altro come una matta e fuori di testa. Subito dopo fu il turno di spiegargli cosa significasse quella donnola di legno che la ragazza teneva come soprammobile in camera sua. La spiegazione venne con un po' di riluttanza da parte di Cappie, non tanto perchè trovasse fastidiosa la curiosità di Axell, quanto perchè parlare di quell'esperienza la metteva a disagio nei confronti degli altri. Un disagio nato proprio dalla pietà e della desolazione che vedeva nascere in coloro che ascoltavano la sua storia. In ogni caso, la O'Neill cercò di ricacciare indietro quelle brutte sensazioni, mostrando anche al cugino di Vergil il tatuaggio fatto sulla spalla sinistra, per rafforzare ancora di più l'attaccamento e l'affetto che essa aveva nei confronti del padre.
Per sua fortuna il Cartwright non era tipo da soffermarsi troppo su determinati dettagli o per noncuranza, cosa che riteneva improbabile, oppure per forte riguardo nei suoi confronti. In ogni caso, fu la Wall of Friendship ad attirare la sua attenzione, con tutte le foto annesse di lei insieme ai suoi migliori amici.

E come mai non ti sei fatta avanti?

Perchè all'epoca avevo dodici anni e Vergil non stava certo a guardare le ragazzine come me!
Poi il tempo e le vicissitudini hanno trasformato il nostro rapporto in amicizia...


Dei due un tempo era lui il più spiritoso...

Lo è ancora spiritoso, semplicemente non è più spensierato...

Commentò saggiamente la Tassorosso, forse perchè lei stessa riconosceva nella sua vita una maturità molto simile a quella che aveva acquisito il collega prefetto. Ci erano arrivati per strade completamente differenti, quello era vero, ma tutti e due avevano perso qualcosa in favore di qualcos'altro: Vergil aveva smesso di comportarsi da eterno adolescente per diventare un adulto con molte resposabilità sulle proprie spalle; Cappie aveva perso la sua naturale spensieratezza, per una maggiore profondità e capacità di riflessione. Forse proprio in questo i due si erano ritrovati più come amici che come possibili amanti. E di questa amicizia l'irlandese non poteva che essere grata alla Trama per la sua esistenza.

Sembra quasi che tu voglia nascondere qualcosa, che c'è, hai una wakizashi in camera tua e vuoi imparare le tecniche base?
Ahahaha, però sai che ti dico? Scherzi a parte, in divisa da scolaretta giapponese con annessa spada avresti il tuo ricco perché!


Dopo aver chiuso il discorso su Vergil, la O'Neill si era lanciata in un'altra sua impresa epica per cercare di nascondere la verità agli occhi dell'altro, riuscendo male nel suo intento. Per fortuna, Axell non prese sul serio l'agitazione della tassetta, ridendo su e facendo un complimento indiretto alla ragazza che tuttavia, sollevata dai risvolti presi dalla vicenda, si limitò a sorridere e a fargli una linguaccia.

Per ora non ce l'ho la divisa da scolaretta...non ancora!

Il che lasciava presupporre che molto presto se ne sarebbe procurata una. Stavano parlando tranquillamente del più e del meno quando la loro conversazione venne interrotta da Mirtillo II, il malefico gatto che fin dal primo anno di scuola tormentava la O'Neill con la sua presenza. In realtà, Cappie si era affezionata a quella grassa palla di pelo, nonostante i problemi che causava ogni giorno in camera sua e al suo gufo. Per questo se lo prese in braccio, tenendolo ovviamente con entrambe le braccia, cullandolo appena e facendogli qualche grattino dietro l'orecchio, un punto che il micione amava moltissimo.

Axell quella palla di grasso che cammina è il mio gatto, Mirtillo II.

Questo dovrebbe far supporre che ne è esistito un altro, giusto?

Si, ma molto tempo fa. E' stato il primo gatto di mia madre, gli era molto affezionata. Quando è morto, mia madre ha aspettato a lungo prima di prendersene un altro e quando ha trovato lui...beh lo ha visto talmente simile al primo Mirtillo da decidere di chiamarlo con lo stesso nome!

Spiegazione breve e spicciola, ma in fondo non poteva certo stare due ore a parlare del perchè Mirtillo II si chiamasse Mirtillo II!

Diciamo che non mi dispiacciono!
Finché sono coccoloni e non mi soffiano, mi vanno decisamente a genio!
Però sono più fan dei rettili, anche se questo già lo sapevi eheheh...


Eheh l'unico rischio che corri con lui e che ti freghi il pollo dal piatto quando sei distratto!
Per il resto è un gatto dolcissimo e pacioccone


Lo rassicurò, chinandosi in avanti per mettere giù il gatto in questione e dando modo ad Axell, senza volerlo, di osservare per bene la scollatura del suo vestito, sotto il quale si intravedeva il reggiseno indossato dalla piccoletta.

Sembra volerti molto bene, comunque!

Oh si, ci mette poco ad affezionarsi alle persone!

Beh in effetti ispiri affetto a chiunque, figurarsi agli animali!

Davvero? Anche a te?

Chiese incuriosita e sperando, dentro di sè, che la risposta fosse si. Certo, se poi al giocatore di Quidditch ispirava ben più che affetto...non le sarebbe dispiaciuto neanche quello!

Posso fare a cambio ogni tanto con lui e farmi coccolare?
Se me lo concedi, prometto che non ti chiederò di prendermi in braccio come lui!


Eheh se vuoi anche adesso!

Rispose tranquillamente la neo diciasettenne, approfittando di quella proposta per poter stabilire un altro contatto fisico con il ragazzo. Si avvicinò verso il divanetto presente in camera sua, slacciandosi i sandali e sedendosi su di esso in posizione indiana.

Se vuoi, puoi acciambellarti sulle mia gambe...

Lo prese in giro, battendo anche due volte la mano sulle cosce, quasi stesse richiamando un cane piuttosto che un ragazzo. Già, peccato che anche quella volta l'irlandese non si era resa conto che le sue mutandine (color rosa pallido, merlettato ai bordi e semi trasparenti) erano ben visibili dal giocatore di Quidditch da quell'angolazione.
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Caroline Priscilla
Ignis Fulmen
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