Ministero della Magia - Quinto Livello

[Roxanne]

• Quinto Livello del Ministero - Luglio 30, 2110 - Londra (UK) •

Da quando lei ed Edward facevano coppia -una bellissima, affiatata coppia- la Hamilton attendeva con ansia i weekend, quei due giorni di relax che i due passavano sempre insieme, a volte da soli, a volte col fratello di lui e la fidanzata; c'era sempre qualcosa di nuovo da fare, qualche museo da visitare, qualche agriturismo nel quale rinchiudersi per godere della natura che li circondava in ogni sua forma... inutile aggiungere, dunque, che quel venerdì mattina non vedeva già l'ora che arrivasse la sera per lasciare il Ministero, mettere da parte il titolo di "Dottoressa Hamilton" ed essere semplicemente Roxanne in compagnia del suo uomo; ma, appunto, era mattina, e c'erano ancora diverse ore di lavoro ad attenderla.
Per fortuna alla donna non pesava essere un Pubblico Ministero, e questo rendeva tutto più piacevole, anche nei giorni in cui faceva più caldo persino a Londra: nel suo ufficio al quinto piano, infatti, nonostante il pensiero del weekend ed una gran voglia di mettersi qualcosa di più comodo addosso di un tailleur rosso e tacchi, Roxanne Hamilton si trovava di fronte alla propria scrivania, presa da alcune scartoffie che le avevano fatto assumere un'aria piuttosto concentrata... almeno fino a che due colpi alla porta non la spinsero ad alzare lo sguardo verso l'ingresso del suo ufficio, dietro al quale, evidentemente, qualcuno stava aspettando di poterle parlare.

Avanti!

Buongiorno, mi scusi il disturbo.
Sono Kelly Everett, lavoro come segretaria del MagiAvvocato Montesquieu.

Si alzò in piedi, stringendo la mano della ragazza che le si era appena presentata ed invitandola ad accomodarsi con un sorriso gentile: conosceva Joël, ancor meglio sua sorella Danielle, e le era già capitato d'incrociare Kelly per i corridoi del Ministero, seppur non rivolgendole mai la parola prima di quel momento.

Buongiorno a lei.
Cosa posso fare per aiutarla, signorina Everett?

Sono venuta qui per informarmi sui master di Magisprudenza tenuti da lei.
Volevo sapere entro quanto è possibile iscrivermi, quando inizieranno e se esistono dei corsi serali per coloro che risultano già come lavoratori.

Ah, benissimo! -il sorriso sulle labbra di Roxanne si ampliò a quelle parole, poiché era sempre felice di sapere che c'erano persone interessate ai suoi corsi- Dunque, il mio corso sul Diritto Privato Magico di base inizierà il 22 Settembre, durerà dieci settimane, ed il termine ultimo per iscriversi è il 15 Agosto.
Per prenderne parte le verrà richiesta una tassa d'iscrizione di 50 galeoni, e al termine del corso le verrà rilasciato un attestato di partecipazione che potrà essere inserito nel suo curriculum.

Mentre parlava, la Hamilton prese un foglio di pergamena e, intinta la punta della piuma nell'inchiostro, cominciò a trascrivere tutte le informazioni che le stava dando verbalmente, così che Kelly potesse riguardarle anche in un secondo momento.

Normalmente il mio è un corso pomeridiano, della durata di tre ore, che si svolge una volta a settimana, e non ci sono ripetizioni serali... -non del suo corso, perlomeno- Crede che l'Avvocato Montesquieu non le lascerebbe seguire il mio corso, essendo orario di lavoro?

Le sarebbe dispiaciuto molto non poterla aiutare in alcun modo, ma non li faceva lei gli orari... al massimo poteva parlare con Joël in prima persona e chiedergli di fare un'eccezione per Kelly, ma non le era certo possibile replicare ogni lezione in orario serale apposta per lei.

[Kelly]

Buongiorno a lei.
Cosa posso fare per aiutarla, signorina Everett?

Si erano incrociate spesso le strade con la Dott.ssa Hamilton, ma mai una volta Kelly le aveva rivolto più di un saluto formale, quando proprio era stato necessario che vi fosse. Non provava alcuna antipatia o simpatia per Roxanne, semplicemente non aveva mai avuto modo di conoscerla veramente e per questo i loro rapporti si erano limitati ad un "Buongiorno" o "Buonasera" quando si incontravano. Per sua fortuna il PM era una donna in carriera ma molto disponibile, come le dimostrò all'istante quando la Everett le chiese informazioni sui corsi di Magisprudenza.

Dunque, il mio corso sul Diritto Privato Magico di base inizierà il 22 Settembre, durerà dieci settimane, ed il termine ultimo per iscriversi è il 15 Agosto.
Per prenderne parte le verrà richiesta una tassa d'iscrizione di 50 galeoni, e al termine del corso le verrà rilasciato un attestato di partecipazione che potrà essere inserito nel suo curriculum.

Annuì memorizzando le informazioni più veloci e importanti, informazioni che la donna le stava comunque scrivendo su un foglio di pergamena per evitare che la londinese potesse perdersi qualche passaggio.

Normalmente il mio è un corso pomeridiano, della durata di tre ore, che si svolge una volta a settimana, e non ci sono ripetizioni serali...

Uhm... Capisco...

Crede che l'Avvocato Montesquieu non le lascerebbe seguire il mio corso, essendo orario di lavoro?

No, sono sicura che farebbe un'eccezione, è solo per mio gusto personale che avrei preferito farlo in un orario diverso da quello d'ufficio.
Ma a quanto pare non è possibile, quindi pazienza, chiederò al mio capo se posso sottrarmi dal lavoro una volta a settimana.
Ha detto che questo corso mi permetterà di avere un attestato da inserire nel curriculum ma... Se avessi invece bisogno di avviarmi alla carriera?
Cosa dovrei fare? A parte prendere questo tipo di master...

Era quello il suo obiettivo, non certo istruirsi al puro scopo di svolgere meglio il proprio lavoro da segretaria... Anche se una cosa del genere di sicuro non le avrebbe fatto male per comprendere meglio i meccanismi della legge magica!

[Roxanne]

No, sono sicura che farebbe un'eccezione, è solo per mio gusto personale che avrei preferito farlo in un orario diverso da quello d'ufficio.

La capisco, sfortunatamente non posso proprio fare nulla per aiutarla: sa, sono corsi comunque organizzati dal Ministero, ed è chi organizza che decide. -fosse stato per lei tutti i corsi sarebbero stati serali, così da permetterle di svolgere il proprio lavoro senza interruzioni di quel tipo, ma appunto, non era lei a decidere.

Ma a quanto pare non è possibile, quindi pazienza, chiederò al mio capo se posso sottrarmi dal lavoro una volta a settimana.
Ha detto che questo corso mi permetterà di avere un attestato da inserire nel curriculum ma... Se avessi invece bisogno di avviarmi alla carriera?
Cosa dovrei fare? A parte prendere questo tipo di master...

È interessata a diventare una MagiAvvocatessa? -s'informò Roxanne con un sorriso sulle labbra, appoggiandosi allo schienale della sua sedia ed incrociando le braccia all'altezza del petto per stare più comoda- Dunque, vediamo... oltre al Master che ha intenzione di seguire, le suggerirei anche la versione avanzata dello stesso.
Inoltre sarebbe molto utile se prendesse anche un Master in "Legge Magica Generale" ed almeno un Master babbano, in Giurisprudenza basilare, ad esempio, tutto dipende su quale branca della MagiLegge ha intenzione di specializzarsi.
-attimo di pausa- Solitamente, poi, è necessario effettuare uno stage di almeno un anno presso un MagiAvvocato, così da iniziare a farsi un nome, ma direi che questo per lei è il problema minore, giusto?

Insomma, Kelly era la segretaria di Joël Montesquieu, chi meglio di lui come suo mentore?

[Kelly]

È interessata a diventare una MagiAvvocatessa?

Non c'era scherno nella frase appena pronunciata da Roxanne, ma solo un sorriso benevolo nei confronti della Everett. Non essendo abituata ad essere trattata con gentilezza, Kelly era convinta quasi che avrebbe dovuto lottare con qualche pregiudizio di merda che la voleva -in quanto ragazza del ghetto- incapace di portare avanti una carriera simile.
Invece da quando era entrata a contatto col Montesquieu, pareva che quella nomea le fosse stata tolta come una macchia con un colpo di spugna e adesso tutti la vedevano semplicemente per ciò che era: una giovane promettente desiderosa di avviarsi in una carriera giuridica.

Esattamente, proprio così.

Dunque, vediamo... oltre al Master che ha intenzione di seguire, le suggerirei anche la versione avanzata dello stesso.
Inoltre sarebbe molto utile se prendesse anche un Master in "Legge Magica Generale" ed almeno un Master babbano, in Giurisprudenza basilare, ad esempio, tutto dipende su quale branca della MagiLegge ha intenzione di specializzarsi.

Ad essere sincera sono ancora indecisa su quel punto, ma intanto posso portarmi avanti con gli studi seguendo i master di base per questa carriera.

Solitamente, poi, è necessario effettuare uno stage di almeno un anno presso un MagiAvvocato, così da iniziare a farsi un nome, ma direi che questo per lei è il problema minore, giusto?

Diciamo che parto avantaggiata rispetto a tanti altri...

Si permise un sorriso furbo, perchè ovviamente lei a differenza di tanti altri poteva vantare un'esperienza diretta sul campo, sia come segretaria del Principe, sia per quanto riguarda l'udienza in tribunale.

Dovrò segnarmi sempre qui per il corso avanzato e anche per altri o dovrò rivolgermi ad altri uffici?

Chiese poi, interessata a prendere qualunque informazione dalla Hamilton.

[Roxanne]

Ad essere sincera sono ancora indecisa su quel punto, ma intanto posso portarmi avanti con gli studi seguendo i master di base per questa carriera.

Stia attenta a non aspettare troppo, però, per scegliere che tipo di specializzazione giuridica le interessa... tergiversare può essere un bene, a volte... ed altre, invece, può rivelarsi la scelta peggiore.

Essere troppo indecisi, o esserlo per troppo tempo, a volte privava le persone di opportunità che, se si fossero comportate diversamente, avrebbero colto. Il suo Master non durava pochissimo, ma nemmeno tanto, e prima Kelly avesse deciso in cosa specializzarsi, meglio sarebbe stato per lei.

Diciamo che parto avvantaggiata rispetto a tanti altri...

Mi permetta di darle un consiglio spassionato sulla base della mia esperienza... si scelga un altro MagiAvvocato con cui fare lo stage: non perché io pensi che il dottor Montesquieu possa in qualche modo favorirla, sia ben chiaro, ma perché così facendo verrebbe presa molto più sul serio.

Qualcuno avrebbe potuto dire che la Everett si fosse messa poco in gioco, che fosse meno seria di altri, o comunque meno determinata a fare carriera: effettuare lo stage presso uno studio diverso avrebbe dimostrato a tutti di che pasta la ragazza fosse fatta; un consiglio che, comunque, Kelly avrebbe potuto anche non seguire... in fondo, la vita era la sua.

Dovrò segnarmi sempre qui per il corso avanzato e anche per altri o dovrò rivolgermi ad altri uffici?

Può segnarsi qui per il corso avanzato di Diritto Privato Magico e per Legge Magica Generale.
Per ciò che concerne il Master babbano ed un eventuale Master di specializzazione, invece, deve parlare con l'Ufficio Organizzativo al piano di sopra.
Chieda della signorina Pierce, è sempre molto gentile con tutti.

Le suggerì la donna, con un sorriso amichevole: se Joël l'aveva presa sotto la propria ala, evidentemente aveva visto nella ragazza qualcosa che valesse la pena coltivare, quindi Roxanne era ben felice di darle una mano in tal senso.
Fu disposta a rispondere a qualsiasi altro suo quesito, dopodiché, avendo del lavoro da sbrigare -ed essendo sicura che anche lei avesse altri impegni- la congedò con un altro sorriso, rassicurandola però che, per qualunque altra informazione, sarebbe potuta passare a trovarla in ogni momento.

E adesso, diamoci da fare... prima finisco, prima potrò cominciare a pensare al mio meraviglioso weekend!

• Fine •

[Kelly]

[24 Agosto 2111 - Ufficio privato di Edward Remingford, Londra - Ore 11:30]

Nel rivolgermi alla giuria, voglio iniziare la mia arringa, in ordine all’imputazione n. 12, partendo dall’analisi delle prove n. 3, 8 e 10...

Iniziava a credere che essere la pupilla del Principe di Andorra non fosse poi una gran fortuna. Il Montesquieu pareva avere una vita molto più spericolata e pericolosa di qualsiasi persona avesse mai incontrato, Vergil e Clovis compresi che di lavoro erano costretti a mettersi in situazioni di costante pericolo. Fino a qualche anno prima non avrebbe mai creduto possibile che lei stessa avebbe imparato ad apprezzare quel mondo ed invece era partita come una semplice segretaria, per passare poi -grazie ad interventi diretti di Joël- ad un'aspirante giurista. La Magisprudenza era una sfida che la Everett aveva colto quasi per gioco, un favore da fare al suo Capo che l'aveva da sempre trattata con gentilezza e rispetto, finendo però per lasciarsi catturare da quel mondo e divenirne parte integrante. Aveva affrontato corsi di preparazione, altri ne avrebbe seguiti per poter completare il proprio percorso e nel frattempo... Si lasciava coinvolgere dagli scandali e dai problemi che avevano colpito il Montesquieu il quale, invece che rivolgersi ad avvocati già affermati e con una certa esperienza, aveva scelto proprio lei come suo sostituto.

L’accusa dichiara dunque l'assoluta colpevolezza del signor Molière, sulla base delle prove presentate in questa stessa aula, a suo dire inoppugnabili.
Tuttavia la difesa non è dello stesso parere. Tali prove non solo sono del tutto infondante, ma,come ho intenzione di dimostrare a breve, sono anche dichiaratamente false.
Passerò subito ad analizzare la prova n. 3...

Poteva sembrare un azzardo bello e buono quello del Principe, ma egli non agiva lasciando che fosse il caso a governare le proprie scelte o meglio, solo in parte. Non poteva avere il controllo su tutto, ma sapeva essere uno stratega legale come pochi ce ne stavano al mondo ed era per questo che Pendleton lo temeva e al tempo stesso cercava di incastrarlo. Il caso che l'avrebbe vista coinvolta questa volta non riguardava la difesa di un uomo innocente contro la mafia magica, bensì andava a colpire lo stesso cuore di Andorra e il tesoriere della casata reale del Principe: François Molière. Le accuse mosse all'uomo -evasione e frode- erano infondante, ma le prove contro di lui parevano del tutto veritiere, come se fossero state architettate da parecchio tempo. Del tutto, ma non completamente ed era su quello che si stava basando la Everett per la difesa del "suo" cliente. Per quanto potevano essere state messe in piedi delle prove schiaccianti, in realtà esse presentavano dei punti oscuri sui quali la ragazza avrebbe dovuto basarsi per dimostrare invece l'innocenza del Tesoriere di Andorra.

Dunque è giusto credere che quest'uomo, quest'uomo sia davvero un truffatore ed un evasore avido di galeoni e pronto a gettare il proprio paese in un disastro economico solo per il proprio tornaconto personale?
Se è questo ciò che pensate allora bisogna riconoscergli anche di essere un grande attore, signori della Giuria. Perchè mai e poi avrei creduto, guardando la devozione e il senso di patriottismo di quest'uomo, che egli mettesse di fronte al Principato di Andorra sè stesso prima dei suoi concittadini.

Per fortuna, pur non potendo contare sull'affiancamento di Joël nè della sorella, l'uomo aveva pensato bene di farla aiutare dal socio di Danielle, ovvero Edward Remingford, Magiavvocato nello studio della Contessa nonchè professore di Aritmanzia ad Hogwarts. Era stato strano all'inizio trovarsi fianco a fianco con un suo ex-professore -per quanto Kelly non avesse seguito il suo corso- ma alla fine, col passare del tempo, si era abituata alla compostezza e alla calma di quell'uomo, trovandolo una persona gradevole con cui lavorare ma non approfondendo di molto il rapporto. Lei era in fondo ancora molto giovane, con un carattere a tratti esplosivo, mentre il Remingford possedeva dalla sua la maturità di un trentenne fatto e finito. Caratteri che rischiavano di scontrarsi, ma se non era entrata in collisione con il Montesquieu, figurarsi quindi con il Remingford.

Voglio citare, a sostegno della mia difesa, il caso Bonnet, del 2085. Anche all'epoca, l'imputato è stato processato sulla base di prove che sembravano testimoniare la sua disonestà in merito al lavoro svolto. Ma un'indagine più approfondita delle prove presentate in aula ha cambiato totalmente le carte in tavola, riuscendo a mascherare i reali colpevoli di quel flop economino di cui venne accusato Bonnet.
Non voglio certo insinuare che il mio avversario qui presente abbia falsificato le prove, ma che non abbia verificato l'assoluta veridicità di esse sì, sono convinta di questo.

Aveva passato le prime settimane a studiare il caso, leggendo le varie scartoffie e analizzando nel dettaglio le accuse mosse a Moliére. Dopodichè aveva cercato -seguendo le indicazioni di Edward- possibili precedenti che potevano essere usati per difendere l'imputato e infine, stava passando l'intero mese d'Agosto a costruire la sua arringa personale, un'arringa che era sì frutto della collaborazione con Edward, ma appunto si trattava di una collaborazione e non di un testo già pronto che doveva studiare e recitare a menadito in aula. Era come se il suo lavoro da segretaria non si fosse mai interrotto nemmeno per il mese di Agosto. Si alzava ogni mattina per arrivare al Ministero e qui continuare il proprio lavoro sotto la supervisione del Remingford. Il pomeriggio lo dedicava solitamente a ripassare ciò che aveva già studiato, revisionando testi e prove per essere sicura di ogni dettaglio. A volte le ore volavano seguendo vecchie registrazioni magiche del proprio avversario, studiando il modo di fare, di parlare, la sua retorica. Anche quella era stata una mossa suggerita dal Montesquieu e subito accolta dalla Everett, che così si era procurata tutto il materiale necessario per non trovarsi poi totalmente impreparata. Solo la sera poteva lasciar andare il cervello e dedicarsi completamente allo svago, insieme al proprio fidanzato e al fratellino, che tornava da loro ogni estate.

E dunque... E dunque? Cazzo, ho bisogno di una pausa...

Si bloccò, posando la penna sul foglio e massaggiandosi gli occhi stanchi e provati. A furia di stare sui libri prima o poi avrebbe dovuto comprare un paio di occhiali da vista. Era sempre stata abituata a rinunciare a qualsiasi cosa, anche a quelle fondamentali e a volte le capitava ancora di comportarsi come se non avesse abbastanza galeoni, come se i soldi servissero per i beni di primissima necessità. Prima o poi sarebbe andata a farsi una visita, ma per il momento avrebbe dovuto trovare un altro modo per riposare gli occhi. Si tirò indietro sullo schienale della poltroncina, stiracchiandosi e chiudendo gli occhi per qualche secondo, quando sentì l'inconfondibile aroma del caffè che solitamente beveva insieme ad Edward.

Ho pensato che ne avresti avuto bisogno, è da stamattina che sei chiusa su quel foglio...

Grazie, sì ne ho davvero bisogno.
Mi blocco sempre verso la fine, non riesco a trovare una conclusione che mi convinca...

Prese il suo caffè bollente, aspettando che si raffreddasse un po' prima di berlo. Il Remingford era un uomo davvero molto gentile e comprensivo e in quel momento lei gli era davvero grata per averle portato quel piccolo break. Insieme al caffè, difatti, c'erano anche dei biscottini di vario tipo, che la Everett prese e mangiò, servendosi senza problemi.
Era quello il problema: la conclusione. Voleva lasciare la giuria a bocca aperta e il suo avversario senza parole, in modo che fosse lei a chiudere in bellezza senza possibilità di replica. Sentiva una tensione ed uno stress a dir poco esorbitanti, ma cercava di reggere, perchè quella non era altro che un'ennesima sfida per lei da fronteggiare per raggiungere il proprio scopo. Aveva scoperto una passione per la Magisprudenza, ma non era stata la vocazione per essa che le dava ogni giorno la spinta per continuare. Era il desiderio -profondo, cocente, radicato in lei- di non fare la stessa fine dei suoi genitori, elevandosi talmente tanto nella scala sociale da non dover più temere di finire in miseria. Non odiava il mondo da cui proveniva per la mancanza di denaro, ma il modo in cui la mancanza di denaro trasformava le persone. Alcuni buttavano fuori la parte migliore di loro, ma altri -la maggioranza- quella peggiore. Kelly non avrebbe mai dimenticato il giorno in cui suo padre si era dato all'alcolismo, senza mettersi più in freno: era il giorno in cui venne licenziato al lavoro, il giorno in cui loro erano diventati completamente poveri. E quando la povertà era arrivata, suo padre non aveva saputo affrontarla. La londinese non aveva mai parlato a nessuno dei suoi timori, della paura di vedere sè stessa al posto di suo padre comportarsi in quel modo orribile. Per questo la sua tenacia e determinazione erano così forti. Eppure a vederla adesso, mentre sorseggiava il suo caffè, non sembrava affatto una ragazza ancora preda dei suoi incubi interiori, ma solo una giovane donna in carriera, forse troppo presa dal proprio lavoro.

Se vuoi posso darti una mano, ma non è detto che la mia conclusione si accordi con il resto della tua arringa...

Ti ringrazio, ma credo che riuscirò a cavarmela da sola. Ho solo bisogno di riposare un po' il cervello.

Fai con comodo, mi trovi nella stanza accanto se hai bisogno di me.

Lo ringraziò, sistemandosi più comoda e iniziando a girare su sè stessa, usando la sedia come una sorta di giostra. Aveva studiato quel caso per ben due mesi, aveva approfondito l'argomento economico e analizzato le falle dell'accusa. Aveva studiato le mosse del proprio avversario, ma non riusciva proprio a sentirsi tranquilla. Forse perchè in gioco c'era davvero tanto -troppo a dire il vero- e lei voleva dimostrare al mondo intero che anche una ragazza dei bassifondi era in grado di mettere i piedi in testa a chiunque. Già, ma come? La soluzione era lì, lo sentiva, doveva semplicemente convincere il cervello a collaborare col resto del corpo. E all'improvviso, mentre finiva di sorseggiare il caffè, finalmente l'intuizione avvenne.

Dunque è il vostro lavoro giudicare quest'uomo. Io dico fatelo, sì: giudicatelo per ciò che è e per ciò che è stato, per il suo passato irreprensibile e per il suo presente altrettanto irreprensibile. Nessuno meglio di voi sa che la Legge, quella vera, vuole essere giusta. Ma per essere giusta, deve basarsi sulla verità, verità che è stata omessa proprio qui davanti ai vostri occhi, ai danni di una persona onesta.
Vi ho presentato non parole, non prove, ma FATTI che ciò che sto dicendo è vero.
Ora però è tempo che io mi rimetta a voi e al vostro giudizio. Sarete capaci di distinguere il falso dal vero oppure vi lascerete influenzare da persone che si credono più in gamba di voi, più astute, più scaltre?
A voi la scelta, signori della giuria. Io ho concluso.

-Autoconclusiva-

[Carlyle]

04-04-2113 | Ore 09:45 | Ingresso Esterno | Ministero della Magia - Inghilterra

Oh, ma dai!
Uff... Mi vuoi dire sul serio che c'è pure qualche possibilità che venga rilasciato?
Dopo tutta la fatica che ho fatto per metterlo fuori gioco e portarlo in centrale?
Non ci credo...

Lyle... Mentre ci lottavi mangiavi un hot dog...

Quindi?

"Dopo tutta la fatica che ho fatto per metterlo fuori gioco"?

Provaci tu a schivare e contrattaccare mentre fai attenzione che non finisca il ketchup sulla camicia nuova!

... Lasciamo perdere, farò finta di non aver sentito.
Piuttosto, ora siamo davvero nei guai, perché non puoi proseguire le indagini normalmente.
Tocca che ti dai una mossa, ne ho già parlato con Cole, ma il problema del tempo resta.
Se non possiamo fare affidamento su un MagiAvvocato che sputa fuoco, quello resterà bloccato al massimo una settimana.

Tranquillo Tariq, ho io la soluzione e la persona che fa per noi!

Bene, allora lascio questa faccenda in mano tua, così io posso dedicarmi alla missione in Yugoslavia.
... Toh, guardalo laggiù come sorride beato. Si immagina già di nuovo nella sua villa ai Caraibi.
Quanto gli spaccherei il muso...

Lo incastreremo a dovere... Puoi starne certo... Parola mia.



Carlyle Jung e Tariq Yusuf si salutarono con una amichevole pacca sulla spalle ed entrando all'interno del Ministero, andarono ognuno in una zona diversa.
Il secondo scese verso il Quartier Generale dei Sicari per fare due chiacchiere con il Capitano e probabilmente anche il suo Sergente preferito, mentre il secondo optò per il quinto livello.
Tempo prima, Lyle aveva avuto una conversazione interessante con la sua ultima "conquista", per modo di dire, ovvero Caroline Priscilla O'Neill.
Quest'ultima gli aveva parlato di una cara amica attualmente Praticante Giuridica, facendo scoprire al Tenente che si trattasse proprio di quella che aveva difeso il Tesoriere di Andorra.

Oltre tutto, con le ricerche svolte sul suo conto, so bene che sarà la migliore per questo incarico...

Sorrise tra sé, il giovane uomo dai capelli lunghi, salendo le scale e aggirando il primo corridoio, affacciandosi sul secondo.
C'era molta calma quella mattina ed il motivo era assai semplice: erano in corso parecchie udienze nelle varie aule, quindi nessun MagiAvvocato stava nel proprio ufficio.
Camminò a passo deciso in direzione della stanza privata del Principe Montesquieu, con tanto di targa in platino lucida e brillante, ove teneva una scrivania anche la stessa amica di Cappie.
Bussò svelto ed aprì, inquadrando all'istante la bionda da favola che però, rispetto alle fotografie sui giornali, presentava un dettaglio appena appena diverso.

Un décolleté decisamente più abbondante... Sempre detto che le foto appiattiscono...

Ehm, mi scusi...

A quel punto, probabilmente, Kelly avrebbe semplicemente esposto subito l'assenza del Principe, ipotizzando che il possibile cliente stesse cercando lui.

... Grazie della dritta ma non credo me ne importi qualcosa.
Sto cercando proprio lei, dottoressa Everett, posso rubarle qualche minuto?

Chiese infine, togliendosi intanto la giacca e lanciandola con precisione verso l'attaccapanni a distanza di un paio di metri, tornando infine a fissare la Praticante.

Avrei da proporle un caso.
Oltre ad aver letto della sua inenarrabile impresa per Andorra...
... Ho ricevuto elogi e garanzie anche da una sua carissima amica investigatrice.

[Kelly]

[4 Aprile 2113 - Ufficio legale di Joël Montesquieu, Ministero della Magia - Ore 8:30]

Insomma, che c***o vogliono?

Vogliono vedere Cameron, soprattutto la mamma. Continua a ripetere che sono anni che non abbraccia suo figlio...

E 'sti c***i?
Non è affar mio se lei ha preferito stare appresso a quel c******e del marito invece che pensare ai suoi figli.

Al telefono mi ha supplicato....

Le sue suppliche può ficcarsele tutte su per il...

Ok, va bene, ho capito.
Senti sis' sono degli stronzi e lo sappiamo, io ho solo riferito il messaggio anche perché non ha smesso un attimo di fracassarmi le p***e con questa storia.

E tu mandala a farsi f*****e la prossima volta.
Può anche dimenticarsi di avere un figlio, anzi dovrebbe fare come me e crederci tutti morti.
Nessun dolore, nessuna pena e nessuna responsabilità, come ha sempre fatto.

Sì ma...

Andy basta!
Non ho tempo per parlare di questa storia, adesso.
Dovrei essere a lavoro, anzi sono a lavoro, proprio qui davanti e la tua telefonata mi impedisce di entrare dentro l'ufficio.
Se vuoi continuare, ci sentiamo direttamente stasera ma scordati che prenda in considerazione l'idea di far avvicinare quei due pezzi di m***a a nostro fratello, è chiaro?

... A dopo.

Chiuse la chiamata senza nemmeno salutare, spegnendo il cellulare babbano mentre si dirigeva verso il solito punto dal quale era possibile entrare all'interno del Ministero della Magia. Quella telefonata da parte del maggiore dei suoi tre fratelli aveva innervosito la futura MagiAvvocato, che si ritrovò a percorrere il vasto Atrio facendo ticchettare pesantemente le scarpe sul pavimento lucido. Con quel passo, raggiunse in fretta l'ufficio del suo Capo, entrando all'interno e sistemando il cappotto sull'apposito appendiabiti.

Calmati... Calmati... CALMATI PORCA PUTTANA!
La custodia è tua, non hanno alcun diritto su di lui...

Ma quanti diritti avrebbe voluto avere lei per poter sbattere in galera suo padre e gettare la chiave nell'oceano. Peccato che, essendo nata strega, non poteva diventare una giurista babbana ma magica, perché altrimenti avrebbe fatto di tutto, anche falsificare delle prove, pur di mettere in atto il suo piano. La Everett non era tipa capace di vendicarsi quando qualcuno le faceva un torto, ma se questo torto veniva ripetuto più e più volte era facile scatenare la sua ira.
Per fortuna quella mattina il Principe non sarebbe stato presente, dato che aveva altri affari più urgenti da sbrigare. Proprio in vista della sua assenza, Kelly aveva scelto un vestito molto più osé, che avrebbe fatto impallidire il Montesquieu ma -a detta sua- avrebbe anche attirato maggiormente la clientela. Non che l'uomo ne avesse bisogno, mal la sua segretaria e apprendista giuridica sì, altrimenti non sarebbe mai riuscita a farsi conoscere maggiormente al pubblico.
Dopo il caso che l'aveva vista coinvolta in difesa del tesoriere della Famiglia Reale di Andorra -lo stesso caso dopo il quale il Principe l'aveva fatta Marchesa- la bionda si era conquistata molta popolarità fra la cerchia di persone che conoscevano a loro volta Joël e lo stimavano. Tanti amici, quanti nemici a dire il vero, anche se lei non era ancora un pesce appetitoso e succulento per le loro fauci fameliche. Ma ci sarebbe arrivata, in un modo o nell'altro, sebbene la sua strada fosse ancora tanto lunga da percorrere. Nel frattempo, la Everett si godeva la sicurezza di un posto fisso, la serenità datale da una certezza economica mai posseduta prima e, a parte qualche sporadico episodio come quello di quella mattina, la tranquillità che ogni cosa nella sua vita stesse andando bene.
Dopo poco più di un'ora, il primo visitatore di quella giornata bussò alla porta, proprio mentre Kelly era occupata a sistemare un po' del lavoro del giorno prima di mettersi a studiare vecchi casi già risolti dal suo Capo. Cordiale come l'uomo le aveva sempre insegnato ad essere, la ragazza invitò l'inatteso cliente ad entrare, voltandosi a fissarlo con sguardo serio ma con un lieve sorriso sulle labbra.

Ehm, mi scusi...

Buongiorno.
Se sta cercando il MagiAvvocato, al momento è assente.
Lo troverà sicuramente domani, le consiglio quindi di ripassare se non è nulla di urgente.

Aveva ipotizzato che Carlyle -come chiunque altro- fosse venuto per incontrare Joël, non lei. Tuttavia la risposta dell'uomo la lasciò sorpresa, mentre il sicario amico di Cappie spiegava il motivo della sua visita.

... Grazie della dritta ma non credo me ne importi qualcosa.
Sto cercando proprio lei, dottoressa Everett, posso rubarle qualche minuto?

... Prego, si accomodi pure di fronte alla mia scrivania.

Si andò a sedere anche lei, passando accanto a Jung e scrutandolo per bene, cercando di decifrare che tipo di persona si trovasse davanti. Una volta al suo posto, la Everett poggiò entrambe le braccia sulla superficie in legno, incrociando le dita e rimanendo in silenzio in attesa che Lyle riprendesse a parlare.

Avrei da proporle un caso.

Questo mi fa piacere.
Come mai ha scelto proprio me?

Oltre ad aver letto della sua inenarrabile impresa per Andorra...

Sì...

... Ho ricevuto elogi e garanzie anche da una sua carissima amica investigatrice.

Cappie?!

Era venuto spontaneo pensare a lei, l'unica investigatrice che al momento conoscesse. Non appena Carlyle confermò le sue parole, la londinese sbuffò sorpresa ma compiaciuta, cambiando posizione e accavallando le gambe con le braccia incrociate sopra il seno, sottraendo agli occhi dell'uomo la sua generosa scollatura.

Deve averle parlato molto bene di me se l'ha convinta a prendermi in considerazione per il caso che mi vuole proporre.
A proposito, con chi ho il piacere di parlare signor...?

Attese la risposta dell'altro, poi annuì, fissandolo con maggiore attenzione.

Io mi chiamo Kelly Eleanor Everett.
Adesso che ci siamo presentati, mi spieghi nel dettaglio che tipo di caso vuole affidarmi e il reale motivo per cui ha scelto proprio me.

Credeva davvero che bastasse solo una causa vinta e un'amica generosa nell'elogiarla per convincere qualcuno a prenderla in considerazione? Assolutamente no.

[Carlyle]

... Prego, si accomodi pure di fronte alla mia scrivania.

Lyle colse piuttosto in fretta l'iniziale perplessità della bionda tutta curve.
Era evidente che non le capitassero simili arrivi tutti i giorni o direttamente quasi mai, ma da un lato era anche meglio così.
In tal modo, l'attenzione della Praticante Giuridica sarebbe stata tutta quanta per lui e al Dottor Jung serviva una persona che fosse focalizzata al meglio sul lavoro da svolgere.
Si sedette, quindi, spiegando come mai fosse giunto fino a lì, sorprendendo una seconda volta e probabilmente sempre in positivo.

... Ho ricevuto elogi e garanzie anche da una sua carissima amica investigatrice.

Cappie?!

Come si dice tra i Babbani... Bingo!

Deve averle parlato molto bene di me se l'ha convinta a prendermi in considerazione per il caso che mi vuole proporre.
A proposito, con chi ho il piacere di parlare signor...?

Jung, dottor Carlyle Jung, con la pronuncia tedesca del cognome, cortesemente.

Io mi chiamo Kelly Eleanor Everett.
Adesso che ci siamo presentati, mi spieghi nel dettaglio che tipo di caso vuole affidarmi e il reale motivo per cui ha scelto proprio me.

Lei farà moltissima strada in questo ambiente, Marchesa Everett.
Il sesto senso non le manca, stesso discorso per la perspicacia.

Sorrise furbo e ancora criptico, Lyle, fissando per alcuni secondi in maniera leggermente più intensa la ragazza, per poi dedicarsi a prendere qualcosa dalla tracolla ancora al suo fianco.
Per lo più, il giovane uomo dai capelli lunghi estrasse dei fascicoli, delle fotografie, degli articoli di giornale e anche delle schede di riconoscimento su ricercati e malviventi.
Non tutto però andò all'attenzione della amica di Cappie, infatti Lyle avvicinò al seno generoso di lei solamente una piccola parte di quegli appunti e documenti.
Facendosi quindi una piccola cultura, Kelly avrebbe letto alcune testimonianze riguardo un individuo ben poco raccomandabile, da poco arrestato dal corpo dei Sicari.

Dominic Van Sprang, conosciuto nell'ambiente della malavita come il "Trafficante di Innocenza".
O meglio, questo soprannome non è stato riferito a lui, si direbbe ancora avvolto nell'ombra, ma sia io che un mio collega siamo piuttosto certi che riguardi mister Van Sprang.
Attualmente quest'uomo è detenuto, ma la sua importanza ha fatto sì che uno studio molto importante decidesse di prendersi cura del suo ritorno alla libertà.
Ciò che serve a me e al mio collega, come anche all'intero corpo dei Sicari, è qualcuno capace di mettere abbastanza i bastoni fra le ruote così da prolungare il processo e permetterci di recuperare ulteriori prove schiaccianti che attestino la sua colpevolezza. Se per qualche motivo venisse rilasciato anzi tempo, potrebbe cancellare ogni traccia delle sue faccende in sospeso in meno di mezza giornata.
Incastrarlo significherebbe mettere fine ad una vera e propria manovra produci soldi indegna e schifosa.

Già il soprannome la diceva lunga al riguardo, ma Lyle non era ancora entrato nello specifico della questione.
A quel punto, una poco esperta come Kelly avrebbe potuto cominciare a chiedersi perché mai rivolgersi a lei per un caso tanto delicato.
La motivazione stava proprio dietro alle ricerche svolte da Carlyle sulla vita privata della ragazza, ricerche che l'avevano indicata come la perfezione incarnata per quella causa.
Attese che gli fosse nuovamente concesso di parlare per poi quindi snocciolare ancora e calare il sipario sull'effettiva presunta attività illegale dell'individuo incriminato.

Costui paga profumatamente padri o madri di famiglia affinché vendano i loro figli minori a scopo di lavoro in nero sotto tortura in fabbriche magiche nascoste.
Prende di mira genitori ai quali non importa nulla della prole, drogati, ubriaconi o semplicemente figli di p****na, offrendo cifre da capogiro.
Bloccare lui significherebbe bloccare questo commercio di bambini maltrattati e picchiati giorno e notte, prima dalle famiglie, poi da sconosciuti che li hanno acquistati.
Solo nell'ultimo anno si registrano presunte vendite pari a 1400 bambini tra i cinque e i dieci anni.

Il tono pacato con cui espose la faccenda era assolutamente utilizzato a scopo di osservazione e analisi dello stato d'animo della ragazza.
In quanto Profiler e MagiAnalista, sapeva interpretare bene i segnali sia del corpo, sia della respirazione, come anche le variazioni di sguardi ed espressioni.
Era una causa che la riguardava parallelamente, perché certo, non era stata venduta, ma di certo in quei padri avrebbe potuto rivedere il proprio.
Più il legale si fosse mostrato agguerrito e intenzionato a tentarle tutte pur di rallentare Dominic, più tempo avrebbero avuto lui e Tariq per metterglielo nel retto.

Necessito di una predatrice che si getti in aula senza pietà e faccia rimpiangere a chiunque di averla come Legale contraria.
Necessito di un prolungamento della causa di almeno tre volte rispetto all'attuale che si aggira intorno ai nove giorni.
Necessito di una persona capace di far tremare quel mercante di bambini facendogli credere di essere sempre più vicino all'ergastolo.
... Posso avere l'ardire di pensare che quella figura sia lei, dottoressa Everett?

[Kelly]

Un cliente venuto appositamente per parlare con lei. Forse quella giornata, iniziata male, avrebbe potuto migliorare andando avanti col tempo. Kelly voleva essere positiva ed ottimista, ma questo non le precludeva anche di farsi due domande sul perché Carlyle avesse scelto proprio lei, pur conoscendo l'ancora poca esperienza dell'apprendista giuridico. Così, parlando un po' con lui, venne a sapere che Jung conosceva la sua migliore amica, la quale gli aveva parlato di lei e della sua aspirante professione come MagiAvvocato. Ma bastava davvero qualche elogio da parte di un'amica a convincere un uomo come lui ad ingaggiarla?
Ottimista sì. Credulona, proprio no.

A proposito, con chi ho il piacere di parlare signor...?

Jung, dottor Carlyle Jung, con la pronuncia tedesca del cognome, cortesemente.

Io mi chiamo Kelly Eleanor Everett.
Adesso che ci siamo presentati, mi spieghi nel dettaglio che tipo di caso vuole affidarmi e il reale motivo per cui ha scelto proprio me.

Lei farà moltissima strada in questo ambiente, Marchesa Everett.
Il sesto senso non le manca, stesso discorso per la perspicacia.

Grazie, lei è molto gentile.
Ora, vogliamo arrivare al sodo?

Non era una persona molto paziente, lo si poteva notare dalla fretta con cui voleva sapere subito che cosa ci facesse lì Lyle e quale caso avesse intenzione di affidarle. Osservò l'uomo prendere dei fascicoli, cartelle con fogli di pergamena all'interno e appunti vari, porgendo alla Everett soltanto metà di quei fogli giusto per darle un'idea di quello che vi fosse scritto sopra. Kelly non perse certo tempo e si mise subito a leggere tutte le informazioni più salienti, alzando lo sguardo solo quando Jung iniziò a parlare e ad esporle il suo problema.

Dominic Van Sprang, conosciuto nell'ambiente della malavita come il "Trafficante di Innocenza".
O meglio, questo soprannome non è stato riferito a lui, si direbbe ancora avvolto nell'ombra, ma sia io che un mio collega siamo piuttosto certi che riguardi mister Van Sprang.
Attualmente quest'uomo è detenuto, ma la sua importanza ha fatto sì che uno studio molto importante decidesse di prendersi cura del suo ritorno alla libertà.
Ciò che serve a me e al mio collega, come anche all'intero corpo dei Sicari, è qualcuno capace di mettere abbastanza i bastoni fra le ruote così da prolungare il processo e permetterci di recuperare ulteriori prove schiaccianti che attestino la sua colpevolezza. Se per qualche motivo venisse rilasciato anzi tempo, potrebbe cancellare ogni traccia delle sue faccende in sospeso in meno di mezza giornata.
Incastrarlo significherebbe mettere fine ad una vera e propria manovra produci soldi indegna e schifosa.

Spostò nuovamente l'attenzione sulle carte sparse di fronte a lei, riscontrando un filo conduttore fra quello detto da Carlyle e ciò che stava leggendo. Non le aveva presentato prove sufficienti per poter incriminare tale Dominic Van Sprang, difatti come detto dal Sicario, l'unica cosa possibile era prolungare un po' i tempi del processo ma nulla di più. Dunque una causa persa in partenza, a meno che Jung e il suo collega non fossero riusciti a trovare delle prove schiaccianti prima che il processo venisse chiuso e il presunto colpevole assolto.
Era nelle sue capacità fare un lavoro simile, ma c'era ancora una domanda che stava rodendo dentro la londinese: perché proprio lei e non un qualunque MagiAvvocato o Difensore Legale più esperto e capace? Temeva che la risposta fosse insita in quel soprannome, Trafficante di Innocenza, che non le piaceva affatto.

Di cosa lo state accusando?

Costui paga profumatamente padri o madri di famiglia affinché vendano i loro figli minori a scopo di lavoro in nero sotto tortura in fabbriche magiche nascoste.
Prende di mira genitori ai quali non importa nulla della prole, drogati, ubriaconi o semplicemente figli di p****na, offrendo cifre da capogiro.
Bloccare lui significherebbe bloccare questo commercio di bambini maltrattati e picchiati giorno e notte, prima dalle famiglie, poi da sconosciuti che li hanno acquistati.
Solo nell'ultimo anno si registrano presunte vendite pari a 1400 bambini tra i cinque e i dieci anni.

Adesso iniziava a capire perché lei. Ma il motivo non le piaceva affatto, anzi lo sguardo che rivolse a Jung fu infastidito, molto infastidito, e arrabbiato perché l'uomo aveva scelto di coinvolgerla in quel caso per via del suo passato. Un passato che per la Everett doveva rimanere privato.
Fece qualche profondo respiro, ricordando ciò che le aveva detto il Principe dopo aver vinto la causa ad Andorra. Da quel momento in poi, avrebbe dovuto aspettarsi che qualcuno scavasse nel suo passato, scoprendo da quale razza di famiglia provenisse la londinese e che cosa fosse stata costretta a vivere. Certo, da nessuna parte stava scritto che il padre l'aveva picchiata -era una ferita che preferiva non mostrare in giro- ma una cosa del genere si intuiva facilmente in quanto quando aveva vinto la causa di affidamento del fratello minore certi particolari erano saltati fuori per forza.

Necessito di una predatrice che si getti in aula senza pietà e faccia rimpiangere a chiunque di averla come Legale contraria.
Necessito di un prolungamento della causa di almeno tre volte rispetto all'attuale che si aggira intorno ai nove giorni.
Necessito di una persona capace di far tremare quel mercante di bambini facendogli credere di essere sempre più vicino all'ergastolo.
... Posso avere l'ardire di pensare che quella figura sia lei, dottoressa Everett?

... Lei è bravo con le parole.- disse dopo qualche secondo di pausa, guardando l'uomo incrociando le braccia sul petto -Sta fomentando il mio odio e la mia rabbia verso quest'uomo, utilizzando le informazioni che riguardano il mio passato.
... E si risparmi di mentire, per cortesia: Cappie non le avrebbe mai parlato della mia vita privata e l'unico motivo per cui ha scelto me è che sa perfettamente che cosa ho vissuto. O almeno lo immagina bene.- schietta, diretta e senza peli sulla lingua: un altro cliente avrebbe potuto infastidirsi, ma a Kelly sarebbe importato poco. O la si prendeva per com'era o si poteva tranquillamente andare a f*****o, questo era il suo pensiero -Mi piace essere schietta e franca, per cui mi fa girare le p***e che lei si sia permesso di violare la mia privacy.
Ma mi girano ancora di più nel sapere che in giro c'è un pezzo di m***a come questo.
Bravo, è riuscito nel suo intento: adesso ha tutta la mia attenzione e il mio desiderio di farlo a pezzi.
Mi faccia dare un'altra occhiata al materiale che mi ha portato, vedrò che cosa si può fare.

Sciolse le braccia e chiese qualche minuto di silenzio al suo cliente -sì, aveva messo in chiaro tutto quindi poteva procedere a considerarlo come tale- leggendo con più attenzione e cercando di capire se vi fosse il modo di venire incontro alle esigenze di Carlyle.

Dunque... È chiaro che non riuscirò mai a vincere questa causa, ma credo che sia possibile studiare una strategia per allungare i tempi, come ha chiesto lei.
C'è altro materiale che può essermi utile o quello che mi ha dato è tutto ciò che ha contro l'imputato?

Chiese, dando un'occhiata poi a quella parte di fascicoli che Jung ancora teneva per sè.