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Diekirch

Messaggioda Indigo » 19/07/2013, 20:58

Riescono sempre a capire dove ti trovi... Questo è abbastanza strano in effetti.
Potrebbe essere una pozione tracciante, la quale riesce a far sapere sempre ai tizi dove sei e come raggiungerti...
La pozione però ha una durata di forse 48-72 ore, impossibile che per così tanto tempo ti siano stati appresso.


Magari hanno dei poteri speciali... in fondo, io dovrei essere una leggenda, eppure esisto, no?
Forse nel mondo magico ci sono ancora tante cose che si devono scoprire...


Tipo le Gilde, tanto per dirne una, ma Indigo non sarebbe stata così bastarda da rivelare a Marshall della loro esistenza... non ancora, almeno; la cosa sicura, era che grazie a quel racconto, l'Auror si sarebbe ben scordato dei suoi precedenti impegni, troppo occupato a proteggere l'ultima Druida rimasta al mondo.
Insomma, come avrebbe mai potuto non preoccuparsi per lei sapendo che c'erano persone in giro chissà dove con l'intento di ucciderla?
Ma non poteva limitarsi solo a quello, no, per essere sicura che il piano funzionasse doveva distrarlo anche in un altro modo, prendendolo da un altro senso... e la mora era maledettamente brava, in questo: con nonchalance, con voce dolce e sincera e sguardo intenso, infatti, poco dopo gli fece un complimento semplice, ma tanto bastò per mandarlo per un attimo nel pallone.

... Eh?
Oh... Grazie... Hai... Hai detto che hai fame?


Sì, un po' di fame ce l'ho, ma... ti ha dato fastidio ciò che ho detto?
Nel caso mi dispiace, non volevo essere inopportuna... ho semplicemente palesato a parole ciò che penso.
Ti trovo molto bello... ma forse non dovrei parlare con così tanta sfacciataggine, perdonami.


Rispose la Druida, recitando alla perfezione il suo ruolo di fanciulla pudica e timida, ma nonostante tutto sincera: e a dimostrazione che pensava davvero quel complimento, lo sguardo non smetteva di vagare per il suo corpo, studiandolo con quegli occhi profondi color cioccolato che sembravano volersi imprimere nella mente ogni più piccola sfumatura di lui?

Ti da' fastidio... se ti ammiro?

No, non guardare... ammirare, che era ben diverso.
Quella domanda venne pronunciata con innocenza, ma presentava una sfumatura maliziosa e calda appena percettibile, proprio perché l'intento di Indigo era quello di riempirlo di dubbi.
E intanto una spallina dell'accappatoio era scivolata verso il basso, scoprendo la spalla destra nuda e la pelle idratata, olivastra e profumata della Druida che, intanto, diede istruzioni a Marshall su cosa poter ordinare al servizio in camera.

... Pronto!
Si, servizio in camera?
Allora, mi porti una porzione di insalata per due persone, poi una bistecca da quattro etti ben cotta e un paio di merluzzi al cartoccio.
Mezza forma di pane, un paio di birre una bottiglia da un litro e mezzo di acqua naturale.
Avete anche crostate alla frutta? ... Di fragole e ciliegie? Va benissimo, si, me la porti tutta... Si ho detto tutta.
Sul mio conto, naturalmente... Non quello della società, il personale.
Grazie, entro breve se possibile, buonasera.


Lo ascoltò prenotare tutto quel cibo, e gli occhi s'illuminarono spontaneamente nel sentir parlare di "torta alla frutta", ma d'altronde per quanto ne sapeva lei tutti i Druidi erano un po' golosi, forse un modo per compensare il fatto che, di proteine, ne mangiavano ben poche.

Ho preso sia carne che pesce, non sapendo cosa ti andava di più, tanto quello che scarti lo mangio io.
La bistecca ho ipotizzato la preferissi ben cotta, evitando di vedere troppo il sangue dell'animale.
Se non bevi alcolici c'è l'acqua e la torta è tutta per te, ok?


Grazie... sei davvero gentile con me...

Mormorò Indigo con un sorriso dolce e riconoscente, mettendosi poi a raccontare la sua storia, senza scendere in troppi dettagli ma sicuramente in modo esaustivo, spiegandogli perché fosse rimasta sola e cosa avesse fatto da quando aveva cinque anni fino ai giorni attuali, nel corso dei quali aveva imparato ad interagire con entrambi i mondi, essendo obbligata a farlo se voleva mantenersi in qualche modo.

Così hai 25 anni... Sembri molto più grande, mentalmente parlando.
Il resto, no, devo dire che è in piena regola!


Trovi?
Allora devi avermi osservata per bene...


Anche lei fece una battuta, aggiungendoci anche una piccola risata maliziosa, per fargli comprendere sia che si stava tranquillizzando grazie a lui, sia che al di là di tutto le faceva piacere che lui la trovasse una bella ragazza, perché era questo che si evinceva dalle sue parole.
Inclinò anche la testa di lato, come spesso faceva quando studiava attentamente qualcuno, lasciando che i capelli scivolassero sulla spalla sinistra e sbattendo lentamente le palpebre, in un modo quasi ipnotico.

C'è qualcuno nella tua vita? Intendo qualcuno che potrebbe dispiacersi nel trovarmi qui, con indosso solo un accappatoio, e nel vedere te a petto nudo che... vai in confusione per un complimento al tuo bellissimo corpo...

Sapeva quando colpire la giovane donna, questo era oggettivo, ma soprattutto sapeva come pronunciare determinate domande o considerazioni: con voce calda, avvolgente, ma allo stesso tempo dolce, non invasiva, come se pronunciasse tutto per amore di sincerità, ma non volesse mettere in difficoltà nessuno, soprattutto qualcuno che era stato così gentile con lei.
Ma quel momento, e la sua eventuale risposta, passò così com'era venuto, ed Indigo riprese ad elencare le differenze tra un mago qualsiasi e lei, essendo, per ciò che gli aveva raccontato, l'ultima Druida rimasta al mondo.

Alt alt, intendiamoci: vivrai qualche anno in più di me oppure mi ammirerai cambiare la dentiera mentre tu sarai ancora un fiore?
No perché c'è una bella differenza tra le due cose!


Non so dirtelo con certezza... credo che la massima aspettativa di vita di un Druido sia di 200 anni, ma potrei sbagliarmi... scusami, non ho molte informazioni a riguardo...

Abbassò il capo, sentendosi quasi in colpa, ma quel discorso era comprensibile visto che, stando al suo racconto, lei era rimasta senza genitori quando aveva cinque anni, e nessun altro Druido si era più potuto prendere cura di lei.
Intanto il servizio in camera arrivò dietro alla porta della camera dell'investigatore, facendo sobbalzare Indigo che si rannicchiò su se stessa sopra il letto, portandosi le ginocchia all'altezza del petto, le braccia abbracciate intorno alle gambe e la testa semi-nascosta contro le ginocchia, i capelli che incorniciavano il viso nascondendo i lineamenti all'altrui vista; e rimase in quel modo fino a che il cameriere non se ne fu andato dalla stanza, lasciandoli così nuovamente soli con di fronte un sacco di cibo.

C'è tanta roba... io prenderei il pesce, e... l'acqua.
Non sono abituata a bere molto altro, a parte i succhi di frutta.


Disse dunque la Druida Giovane, alzandosi in piedi per andarsi a sedere al tavolo presente nella stanza, dove avrebbero potuto poggiare i piatti, i bicchieri e le posate e consumare tranquillamente il pasto.
Però c'era qualcosa che non andava.

Marshall... potresti prestarmi una tua camicia, e magari degli slip?
Sono un po' scomoda, così...


Domandò con tutta l'innocenza del mondo Indigo: e non appena l'Auror le avesse passato ciò che aveva chiesto, la Druida gli avrebbe dato le spalle e si sarebbe privata dell'accappatoio lì, in mezzo alla stanza, dandogli una visione perfetta del proprio sedere e della curva del seno, prima d'indossare i suoi abiti.

Grazie... va molto meglio!

Un sorriso gentile e riconoscente accompagnò quelle parole, a seguito delle quali la Druida si sedette a tavola per poi cominciare a mettersi di fronte il cibo che avrebbe consumato di lì a poco.

Indigo... Come mai se possiedi questi poteri elementali... Non ti sei mai difesa da chi ti sta inseguendo?

Stava per portarsi il bicchiere pieno d'acqua alle labbra, quando la sua domanda bloccò il percorso del braccio, costringendolo a piegarlo nuovamente verso il basso e a posare il calice di vetro nuovamente sul legno lucido del tavolo; sospirò leggermente, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio sinistro con la mancina, dopodiché si strinse lentamente nelle spalle.

Perché non so come fare.
Non so come si usano gli incantesimi elementali, ero troppo piccola per poterlo apprendere dai miei genitori prima che morissero... quei pochi che conosco, come il parlare con gli animali, li ho appresi nel corso degli anni, facendo prove su prove...
Ma per gli incantesimi di difesa non saprei come fare, anche perché usarli potrebbe significare far del male a qualcuno, ed io... non voglio...


Concluse, con un altro sospiro, tormentandosi coi denti superiori il labbro inferiore prima di abbassare lo sguardo, quasi vergognandosi di se stessa per ciò che aveva appena pronunciato.
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Messaggioda Marshall » 21/07/2013, 0:57

Sì, un po' di fame ce l'ho, ma... ti ha dato fastidio ciò che ho detto?
Nel caso mi dispiace, non volevo essere inopportuna... ho semplicemente palesato a parole ciò che penso.
Ti trovo molto bello... ma forse non dovrei parlare con così tanta sfacciataggine, perdonami.
Ti da' fastidio... se ti ammiro?


Non mi dà fastidio, ci mancherebbe... Trovo solo assurdo che una creatura come te possa definire bello il mio corpo.
Cioè, se tu sei così, immagino che tutti quelli della tua stirpe siano dello stesso standard, quindi anche se non li hai mai visti, dovresti avere una preferenza verso corpi migliori del mio, anche se ammetto di stare incartandomi molto ed è meglio se sto zitto...
Puoi ammirarmi quanto vuoi, ma ammetto che io vorrei fare lo stesso.


Una verità buttata lì, con naturalezza e spontaneità, non riuscendo a contenerla più, considerando la bellezza del corpo e delle fattezze di lei.
Marshall non amava essere molto diretto con le donne, forse perché sapeva che spesso e volentieri si facevano idee strane pensando chissà cosa volesse lui da loro, a parte una notte di sano sesso selvaggio.
Adesso però, mentre parlava con Indigo, si accorse che non c'erano di mezzo sentimenti da una botta e via, e nemmeno quelli da "ti voglio sposare", non sapeva definire con esattezza di cosa si trattasse ma probabilmente era lei con quegli sguardi intensi e profondi a non dargli modo di fare chiarezza dentro di se, insomma la strategia e tattica perfetta per distoglierlo del tutto dai suoi doveri e dai pensieri riferiti a quei fantomatici tizi che le stavano dando la caccia con delle maniere inconoscibili e improbabili.

Grazie... sei davvero gentile con me...

E' il minimo, sul serio... Sei stata tutto questo tempo in pericolo, è giusto che ti meriti un po' di pace e calma, no?

Un uomo tutto d'un pezzo, sicuro e sincero, capace di rassicurare come anche di mettere a proprio agio le persone, in questo caso la povera Druida.
Lei non aveva ancora capito evidentemente con chi aveva a che fare e forse l'avrebbe compreso molto presto, considerando come lui si stava prodigando per farla stare bene, per darle la certezza di potersi rilassare e riprendere fiato dopo tutte le corse e i pianti di dolore del passato.
Se avesse saputo la verità, il povero investigatore, ma la Kostenechki aveva grandi dote come attrice ed era riuscita in poco tempo a guadagnarsi la completa fiducia e il completo appoggio da parte dell'Auror, assicurando per la Setta il via libera alla "pulizia" in Giappone.
Naturalmente c'era ancora molto da lavorare e lei lo avrebbe dovuto intrattenere così tanto da non farlo muovere il giorno dopo, ma la sera era ancora tanto lunga e con essa, anche i buoni momenti per avvicinarsi a lui e coercizzarlo senza che nemmeno se ne accorgesse.

Trovi?
Allora devi avermi osservata per bene...


Va bene, lo ammetto e mi scuso... Ma ti dovevo lavare per curarti da quei tagli ed era necessario...
Posso chiedere perdono in qualche modo?


Le sorrise timidamente, educato nel tono e molto umile, pur avendo affermato con onestà che l'aveva guardata più del dovuto.
Con un corpo bello e prosperoso come quello della ragazza, trattenersi dall'ammirare era abbastanza da considerarsi motivo di omosessualità.
Emanava un'aura di perfezione assoluta, incredibilmente difficile da descrivere, complice anche il non appartenere a quella realtà, di non essere collegata a quel mondo ma essere integrata alla natura e con essa quindi, alla stessa perfezione contenuta in essa, dove tutto era stato creato per un piano preciso. Si poteva dire che allo stesso modo di alberi, ruscelli, nuvole e deserti, la pelle, i capelli, le unghie e gli occhi di Indigo fossero parte di quello stesso piano, in un tripudio non solo di bellezza, ma anche di irraggiungibile ipnotizzante spettacolo dei sensi.
La domanda che poi gli pose, lo fece trasalire decisamente oltre l'immaginabile.
Interessata a... Lui? No, impossibile... Eppure...

C'è qualcuno nella tua vita? Intendo qualcuno che potrebbe dispiacersi nel trovarmi qui, con indosso solo un accappatoio, e nel vedere te a petto nudo che... vai in confusione per un complimento al tuo bellissimo corpo...

... Diciamo che c'è differenza tra qualcuno nella mia vita e qualcuno che si dispiaccia nel vederti qui!
Per esempio qualche stanza più avanti c'è una mia collega che mi viene dietro da forse tre mesi ma non le ho mai dato corda.


Ma perché si stava giustificando o stava cercando di tranquillizzarla che non c'era nulla con Francine? Bah!

Comunque nel primo caso, no, non c'è nessuno nella mia vita, sentimentalmente parlando.
Per il secondo caso invece, hai capito, immagino...


Una breve risata a sottolineare la presenza della donna qualche camera più in là intenta a pensarlo proprio a petto nudo, magari sopra di lei, intento a dirle chissà quali oscenità o parole dolci, ma comunque tutte dedicate a lei.
Francine era un'ottima collega, una brava investigatrice e molto capace nel reperire informazioni, ma per nulla il tipo di Marshall.
Rosenberg cercava ragazze che facessero un lavoro nettamente diverso rispetto al proprio, che si godessero la vita senza pensare solo ai problemi e che si lasciassero andare ad un maggiore ottimismo che invece Francine possedeva pari a zero.
Seduti a tavola, Indigo decise cosa voler mangiare, sottolineando che lei di solito beveva succhi di frutta se non acqua fresca di fonte, così almeno il ragazzo si era appuntato mentalmente cosa farle consegnare per la colazione, la mattina successiva.
Per un attimo gli era anche sorto il dubbio di dove farla dormire, essendo in una singola, ma immediatamente gli tornò alla memoria che anche lei aveva una stanza nello stesso albergo, quindi nessun problema da risolvere.

Marshall... potresti prestarmi una tua camicia, e magari degli slip?
Sono un po' scomoda, così...


Uhm... Dovrei avere delle canottiere, camice appresso no, nessuna.
Aspetta che ti prendo tutto il possibile ma... Non è meglio se prendi delle tue vesti in camera?
Prima di svenire tra le mie braccia, al bosco, mi dicesti di alloggiare qui, o me lo sono sognato?
... Ecco a te, intanto!


Grazie... va molto meglio!

Si volse naturalmente, mentre lei si spogliava dell'accappatoio per infilarsi la canotta di colore bianco prestatale dall'uomo e i suoi slip, sempre bianchi, si, lui era tipo da slip e non boxer, una scelta particolare perché ormai tutti gli uomini portavano quel capo di abbigliamento intimo, ma a lui stava sempre scomodo, gli piaceva tenere le cosce del tutto scoperte, anche durante il sonno, vai a capirne il motivo.
Tornati seduti, pronti per mangiare e soddisfare i fabbisogni del corpo, lei principalmente il mangiare, lui sentiva sempre più la necessità di altri tipi di fabbisogni ma faceva bene attenzione a non mostrarlo apertamente, il Rosenberg le chiese con curiosità come mai, pur avendo accesso a degli incantesimi così potenti come quelli legati alla natura, lei non li avesse mai sfruttati per dileguare del tutto le persone che la cercavano per ucciderla e farle fare la stessa fine di tutta la famiglia e dei Druidi del passato ormai estinti.
La risposta che ella diede lo lasciò molto di stucco e lo convinse che era proprio necessario che la scura bellezza avesse un aiuto costante.

Perché non so come fare.
Non so come si usano gli incantesimi elementali, ero troppo piccola per poterlo apprendere dai miei genitori prima che morissero...
Quei pochi che conosco, come il parlare con gli animali, li ho appresi nel corso degli anni, facendo prove su prove... Ma per gli incantesimi di difesa non saprei come fare, anche perché usarli potrebbe significare far del male a qualcuno, ed io... non voglio...


Si ma se ragioni in questa maniera farai presto una brutta fine, Indy...

Aveva utilizzato un diminutivo e nemmeno se ne era accorto, troppo interessato alla conversazione e al bisogno di darle una svegliata mentale.
Non poteva permettere che si lasciasse colpire ed uccidere così, per il suo eterno buon cuore e la sua dolcezza infinita, per quanto apprezzabili.
Una situazione piuttosto disperata, ma era importante che lei capisse, che lei ci arrivasse, consapevolmente.
Povero Marshall, ignaro che se ella lo avesse anche soltanto lontanamente voluto, quella tavola sarebbe andata in fiamme calde come l'Inferno.

... Ok, segui questo mio ragionamento: tu sei figlia della natura, dico bene? Quindi conosci il ciclo della vita e la sua legge?
Ecco, cosa dice? "Mangia per non essere mangiato, uccidi per non essere ucciso", sono leggi della foresta, della giungla, della savana, leggi che dovrebbero appartenerti anche più di qualunque altro essere umano presente in questo continente e a questo punto, in tutto il mondo.


Abbassò la forchetta, tentando con la mano di raggiungere quella di lei per toccarla, farle una lieve carezza ed infine, afferrarla saldamente, come a volerle trasmettere tutta la forza e l'energia che lui stesso sentiva in corpo e gli dava vita, coraggio, determinazione.

Facciamo così: domani dovrei fare un salto in Giappone, ho delle indagini da fare, però tu puoi venire con me.
Ti allenerai in quelle magie che ti sono ancora ignote e nel frattempo, potrai contare sulla mia totale protezione.
Nel frattempo potrei anche svolgere qualche ricerca su queste persone che ti stanno alle calcagna.
Così una volta che sarai davvero pronta per affrontare questa infinita "giungla", potrai continuare il tuo percorso ovunque vorrai, con la promessa di venirmi a trovare ogni tanto... Anche quando avrò l'età per cambiarmi la dentiera, che te ne pare come programma?
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Messaggioda Indigo » 21/07/2013, 15:03

Non mi dà fastidio, ci mancherebbe...

E allora cos'è che ti sconvolge così tanto?

Trovo solo assurdo che una creatura come te possa definire bello il mio corpo.
Cioè, se tu sei così, immagino che tutti quelli della tua stirpe siano dello stesso standard, quindi anche se non li hai mai visti, dovresti avere una preferenza verso corpi migliori del mio, anche se ammetto di stare incartandomi molto ed è meglio se sto zitto...
Puoi ammirarmi quanto vuoi, ma ammetto che io vorrei fare lo stesso.


Io trovo che il tuo corpo sia perfetto... non vedo nulla che sia fuori posto.

Replicò Indigo con un sorriso dolce e sincero, mentre lo sguardo caldo dato dalle iridi color cioccolato scendevano nuovamente su di lui, studiando ogni particolare del fisico di Marshall con attenzione quasi meticolosa.

E per quanto mi riguarda, sentiti libero di ammirarmi senza alcun freno, dopotutto io lo sto facendo senza chiederti il permesso... non sarebbe giusto da parte mia pretendere qualcosa senza darti nulla in cambio, non credi?

Aggiunse con un sorriso delizioso, sbattendo lentamente le palpebre e lasciando che l'espressione serena ora del suo volto ne contagiasse ogni particolare, dalle labbra che scoprirono i denti bianchi e regolari allo sguardo, che si fece luminoso e brillante: ed in effetti da ammirare c'era parecchio, a cominciare dalle gambe nude, così lisce e toniche, invitanti e fatte per essere strette e baciate, all'incavo dei seni che sembrava celare chissà quali preziosità, per finire col viso stesso, con quelle labbra rosse come ciliegie che pareva quasi un delitto non assaggiare.
Marshall era premuroso con lei, gentile, stava cercando in tutti i modi di farla sentire a suo agio, e di questo la Kostenechki non poteva che essergliene grata, dispiacendosi quasi di dover prendere per il culo un uomo tanto bello quanto dolce, consolandosi col semplice fatto che, se tutto fosse andato secondo i piani, gli avrebbe fatto passare delle giornate, e delle nottate, indimenticabili.

Va bene, lo ammetto e mi scuso... Ma ti dovevo lavare per curarti da quei tagli ed era necessario...
Posso chiedere perdono in qualche modo?


Potresti, sì.
Ma temo che finiresti per trovare la mia richiesta un po' troppo... come dire... sfacciata. Ed io non voglio in alcun modo metterti a disagio, soprattutto non sapendo se c'è un'altra donna che ti aspetta o a cui sei legato, che potrebbe ingelosirsi nella mia presenza in questa stanza.


... Diciamo che c'è differenza tra qualcuno nella mia vita e qualcuno che si dispiaccia nel vederti qui!
Per esempio qualche stanza più avanti c'è una mia collega che mi viene dietro da forse tre mesi ma non le ho mai dato corda.
Comunque nel primo caso, no, non c'è nessuno nella mia vita, sentimentalmente parlando.
Per il secondo caso invece, hai capito, immagino...


Allora forse potrei anche permettermi di esprimere le tue scuse esaudendo una mia richiesta... - soppesò la Druida Giovane, inclinando appena la testa di lato come se stesse riflettendo su qualcosa d'importante, forse proprio il fantomatico desiderio che Marshall avrebbe dovuto esaudire - ... vorrei un bacio da te. Lo so che sembra una cosa stupida, ma... mi sono sempre chiesta come fosse baciare un uomo... - certo, gli stava facendo credere di non averlo mai fatto prima - ed è la prima volta che mi sento tanto attratta dalle labbra di qualcuno come mi sta succedendo ora con te... - ammise anche, così da lusingarlo e fargli comprendere che sì, l'altro le interessava parecchio - Ma prima forse è meglio che mi cambi.

Uhm... Dovrei avere delle canottiere, camice appresso no, nessuna.
Aspetta che ti prendo tutto il possibile ma... Non è meglio se prendi delle tue vesti in camera?
Prima di svenire tra le mie braccia, al bosco, mi dicesti di alloggiare qui, o me lo sono sognato?


No, ti ricordi bene, ma... - il sorriso scomparve dal suo volto, così come si spense la luminosità nello sguardo di Indigo, che sospirò con una sfumatura spaventata e triste nella voce - ... non voglio uscire da questa stanza, ho paura... - deglutì ed alzò lo sguardo sull'Auror, sbattendo le palpebre velocemente con gli occhi appena lucidi - Posso... posso rimanere qui, stanotte? Dormirò per terra, non mi serve il letto, basta che... io non rimanga sola...

E onestamente, come si faceva a dirle di no?
Come si poteva trovare il coraggio di negare una tale innocente, per così dire, richiesta all'ultima Druida rimasta sul Pianeta, così spaventata ed indifesa, mica tanto, dopo esser stata picchiata quasi a sangue?
Indigo confidava proprio nell'incapacità di Rosenberg di dirle di no, sillaba che l'avrebbe portata a passare con lui tutta la notte; intanto, comunque, la Druida si sarebbe vestita con slip e canotta bianca, tutti abiti di Marshall che ovviamente si sarebbero impregnati del suo odore fresco, di Gaia.

... Ecco a te, intanto!

Ti ringrazio molto...

Un piccolo sorriso riconoscente illuminò qualche istante il viso di lei mentre si sedeva a mangiare, ma scomparve nuovamente alcuni istanti più tardi quando ammise che non era in grado di difendersi perché, purtroppo, non sapeva effettuare incantesimi di difesa elementali: una bugia grossa quanto l'Acero Millenario sotto cui si erano incontrati, ma come avrebbe mai potuto scoprirlo l'investigatore?

Si ma se ragioni in questa maniera farai presto una brutta fine, Indy...

Sbatté le palpebre, forse confusa da quelle parole, forse dal soprannome che le aveva dato, ma una cosa era certa: se già era passato ad un tono più confidenziale con lei, significava che si sentiva talmente a suo agio da dimenticare qualsiasi tipo di formalismo... in pratica non era del tutto escluso, anche se improbabile vista la finta innocenza di lei, che finissero a letto insieme già quella notte.
Ad Indigo comunque quella, seppur remota, idea non dispiaceva affatto.

... Ok, segui questo mio ragionamento: tu sei figlia della natura, dico bene? Quindi conosci il ciclo della vita e la sua legge?

Certo, naturalmente...

Ecco, cosa dice? "Mangia per non essere mangiato, uccidi per non essere ucciso", sono leggi della foresta, della giungla, della savana, leggi che dovrebbero appartenerti anche più di qualunque altro essere umano presente in questo continente e a questo punto, in tutto il mondo.

Si lasciò afferrare la mano, muovendo appena le dita nelle sue per accarezzarle con delicatezza, e la cosa bella sarebbe stata per lui sentire gli Elementi dentro di lei percepibili in quella stretta: la leggerezza nel tocco del Vento, il calore del Fuoco, il freddo del Ghiaccio, il fremere dell'Elettricità, l'impetuosità dell'Acqua e la fermezza della Terra, tutto in quell'unico tocco che forse sarebbe bastato per mandarlo in confusione per qualche istante.

Facciamo così: domani dovrei fare un salto in Giappone, ho delle indagini da fare, però tu puoi venire con me.
Ti allenerai in quelle magie che ti sono ancora ignote e nel frattempo, potrai contare sulla mia totale protezione.
Nel frattempo potrei anche svolgere qualche ricerca su queste persone che ti stanno alle calcagna.
Così una volta che sarai davvero pronta per affrontare questa infinita "giungla", potrai continuare il tuo percorso ovunque vorrai, con la promessa di venirmi a trovare ogni tanto... Anche quando avrò l'età per cambiarmi la dentiera, che te ne pare come programma?


Il Giappone.
Esattamente il luogo dove Rosenberg non avrebbe dovuto mettere piede, se Indigo voleva che il piano della Setta andasse a buon fine ed il Supremo fosse contento: come fare? Per fortuna la sua sviluppata intelligenza - Elab. 25 - si mise subito all'opera, elaborando un piano perfetto ed incontestabile nel giro di dieci secondi.

Mi piacerebbe tanto venire in Giappone con te, davvero, ma... - sembrò farsi più piccola su quella sedia, la mano che stringeva di più la presa in quella di lui - vedi, io sono ancora una Druida Giovane, inesperta e con poche forze elementali dalla mia... quando subisco molti colpi che mi indeboliscono ho bisogno di trarre energia dalla Terra per ristabilire il mio equilibrio spirituale interiore, ma l'energia deve provenire da una fonte ricca e antica, che può rianimare le energie degli Elementi che vorticano nel mio animo - gli spiegò, attendendo che lui le facesse cenno di aver compreso per proseguire nel proprio discorso - Non è detto che in Giappone io possa trovare velocemente una fonte del genere, mentre qui c'è l'Acero Millenario che fa proprio al caso mio... mi basterebbe rimanere qui solo altri 3/4 giorni, passando molto tempo vicino all'Acero per potermi ristabilire del tutto, e poi sarei libera di seguirti ovunque... - sospirò pesantemente, tentando di far scivolare la propria mano lontano da quella dell'altro, se lui non l'avesse fermata in tempo - ma non posso di certo chiederti di aspettarmi, il tuo lavoro è importante e io... sì, posso cavarmela da sola.
Non ti preoccupare.


Concluse, tentando di fare un sorriso incoraggiante che, però, era volutamente falso e mal riuscito, perché voleva che lui si rendesse conto di quanto in realtà la Druida avesse paura a rimanere da sola, senza alcuna protezione.
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Messaggioda Marshall » 22/07/2013, 23:23

E per quanto mi riguarda, sentiti libero di ammirarmi senza alcun freno, dopotutto io lo sto facendo senza chiederti il permesso... non sarebbe giusto da parte mia pretendere qualcosa senza darti nulla in cambio, non credi?

E' un ragionamento che non fa una piega, ma credimi, con un corpo bello come il tuo, rischierei di approfittarmene!

Il tono naturalmente era scherzoso ma in accordo perfetto con la malizia della Druida Giovane, la quale sembrava sempre più a suo agio in compagnia dell'Auror il quale di certo non poteva immaginare fino a qualche ora fa di finire in una situazione simile con una persona simile.
Quando poi l'argomento si mosse in direzione delle relazioni, delle possibili fidanzate o amiche particolari di Marshall, l'uomo si ritrovò a pensare per la prima volta dopo parecchio tempo che aveva raggiunto i trent'anni senza mai possedere una storia stabile con una persona.
Gli pareva ieri quando, giovincello e 25enne affermava di avere ancora tutta la vita davanti, tutto un futuro pieno di ragazze, ognuna differente, ognuna con un sapore del tutto innovativo capaci di stravolgergli l'esistenza e tra le quali avrebbe poi scelto la compagna ideale.
Quelle però erano tutte fesserie: il lavoro dell'investigatore aveva come pecca principale il non potersi mai fermare in una zona precisa, il non poter mai prendersi delle ferie stabilite e definite, sperando solo di non ricevere incarichi proprio "sul più bello", perché quando si è in tempo di magra si deve guadagnare e Marshall solo in quel momento poteva definirsi veramente benestante economicamente.
Riflettendoci adesso, pensò a che tipo di donna avrebbe voluto vicino a se, immaginandosela un po' folle un po' estroversa, capace di adattarsi a tutto e sorridere anche davanti a mille difficoltà. Una ragazza imprevedibile, capace di sorprenderti sotto ogni punto di vista. Sincera, fedele, ma si, poi quelli erano i pre-requisiti proprio standard, ma c'era anche molto altro, tanto altro aggiunto nel corso degli anni dalla sua formazione caratteriale, morale e sociale. Sapeva che il collega Vastnor aveva trovato una ragazza ma non si erano mai presentati perché lui affermava di non poterla mostrare al mondo intero in una simile posizione politica.
Rosenberg aveva preso in considerazione chiunque, arrivando anche a vagliare l'ipotesi che dietro tutto quel mistero ci fosse la figlia di qualche influente uomo di potere, ma da lì a stilare un elenco di nomi ci sarebbe voluta un'eternità, per questo aveva deciso di attendere semplicemente che Ryan si fosse deciso una volta per tutte a mostrare quella che spesso e volentieri lui definiva "una vera bomba sexy, tanto sensuale quanto profonda spiritualmente", per farla breve, quasi il prototipo di fidanzata e compagna di sorte perfetta.
Ma comunque, sorvolando...

Potresti, sì.
Ma temo che finiresti per trovare la mia richiesta un po' troppo... come dire... sfacciata.


Addirittura?
Ma dai, via libera, dimmi pure!


... vorrei un bacio da te. Lo so che sembra una cosa stupida, ma... mi sono sempre chiesta come fosse baciare un uomo...

Un bacio da me?
Scusami... Non mi conosci molto bene, anzi, quasi per nulla... Che cosa ti spinge a voler baciare proprio me?


... è la prima volta che mi sento tanto attratta dalle labbra di qualcuno come mi sta succedendo ora con te...

Ah... Ok... Io, beh, non so proprio che dire, mi hai preso parecchio in contropiede!

Ma prima forse è meglio che mi cambi.

Si, forse era decisamente la cosa migliore, anche perché nel frattempo poteva dare la possibilità all'Auror di contenere i bollenti spiriti.
Lei voleva un bacio, lui invece, più la osservava e più percepiva il desiderio di fare molto altro e di sicuro fare la pessima figura di mettere le mani fuori posto durante il primo bacio della Druida non era al primo posto tra le belle figure da fare nella sua esistenza.
Dunque non aveva mai dato un bacio ad un uomo... Comprensibile però, a pensarci: in fondo se scappava fin da piccola in ogni angolo del mondo per sfuggire alla morte, dove c***o lo trovava il tempo per innamorarsi, baciare qualcuno, farci l'amore, metter su famiglia e via dicendo?
Riuscì a non guardare mentre ella si cambiava, cercando di pensare anche ad altro, come agli affari del giorno dopo, a Francine col pigiamone anti-sesso per eccellenza, ma era difficile resistere alla tentazione di tornare sul pensiero del bacio, sulla possibilità di appoggiare le proprie labbra su quelle della ragazza e sentirne il sapore, anche perché, per la miseria, aveva appena detto che lui era il primo che la riscaldava, quindi era così necessario starci a pensare un altro po' su? Fosse stata un'altra tipa, da mo' che l'aveva presa tra le braccia, ma lei non era un'altra tipa, eh no.

... non voglio uscire da questa stanza, ho paura... Posso... posso rimanere qui, stanotte?
Dormirò per terra, non mi serve il letto, basta che... io non rimanga sola...


Lei dormire nella sua stessa stanza la notte... Vestita in quella maniera?

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Prima di tutto il dovere e la protezione, questo si ripeté come un mantra nella testa, inspirando e reprimendo istinti selvaggi di ogni genere.

Naturalmente, se non te la senti puoi stare qui e non c'è bisogno tu stia per terra, il divano è bello comodo e ci dormirò benissimo!
Mangia e pensa solo a rilassarti, con me accanto non c'è nulla che potrà minacciare il tuo benessere...


Anche perché tra i due la vera minaccia era lei, ma una minaccia la quale bellezza era eguagliata soltanto dalla bravura nel recitare la parte della Druida Giovane ed indifesa, in modo da lasciare lo spazio necessario agli scagnozzi della Setta per ripulire mezzo Giappone da tutte le prove possibili e immaginabili sulla strage di Enoshima che aveva reso da poco orfana una ragazzina tanto dolce e buona frequentante Hogwarts che però il Rosenberg ancora non conosceva: Miyabi Fuyutsuki Stevens.
Il piano di Indigo alla fin fine era molto semplice: trovare qualche scusa per bloccare l'investigatore lì dov'era, sfruttando tutti i mezzi a disposizione e confidando nel suo bell'aspetto e nella sua capacità teatrale.
Il Supremo riponeva grande fiducia in lei e questo la spingeva a dare il meglio di se, destreggiandosi alla grande tra occhiate tristi e impaurite e toni appena velati contenenti la sofferenza di anni ed anni di fughe e dolori indicibili.
Ultima novità del repertorio della Kostenechki poi, fu la mastodontica e perfetta bugia riguardo la sua energia e sul modo di ripristinarla, con tanto di sguardo e tono affranti in finale.

Mi piacerebbe tanto venire in Giappone con te, davvero, ma... vedi, io sono ancora una Druida Giovane, inesperta e con poche forze elementali dalla mia... quando subisco molti colpi che mi indeboliscono ho bisogno di trarre energia dalla Terra per ristabilire il mio equilibrio spirituale interiore, ma l'energia deve provenire da una fonte ricca e antica, che può rianimare le energie degli Elementi che vorticano nel mio animo. Non è detto che in Giappone io possa trovare velocemente una fonte del genere, mentre qui c'è l'Acero Millenario che fa proprio al caso mio... mi basterebbe rimanere qui solo altri 3/4 giorni, passando molto tempo vicino all'Acero per potermi ristabilire del tutto, e poi sarei libera di seguirti ovunque... ma non posso di certo chiederti di aspettarmi, il tuo lavoro è importante e io... sì, posso cavarmela da sola.
Non ti preoccupare.


Marshall pensò subito a Ryan Angel, il collega, per chiedergli di badare alla donna mentre lui svolgeva le indagini, ma questo significava doverlo mettere di fronte ad una realtà come quella dei Druidi e costringerlo a 3/4 giorni improduttivi a seguire un'altra persona davanti ad un Acero a recuperare le forze, impossibilitato a muoversi e svolgere gli incarichi che portavano introito mensile alla società.
Lui invece, per quelle ricerche si era impegnato circa due settimane, quindi quattro giorni che potevano fare? Molto in realtà, ma lui ne era allo scuro più completo e per questo non trovò così assurdo poter rimanere vicino alla bellissima castana ancora per altre ore, nel Lussemburgo, conoscendola meglio, rapportandocisi e magari facendosi spiegare tutto quello che ella poteva raccontargli sui Druidi e le loro abitudini.
Molte di quelle erano scuse per rafforzare la convinzione di rimanerle vicino e nessun uomo single trentenne gli avrebbe potuto dare così torto, ma Marshall ci fece poco caso, non badava che fossero scuse o meno, pensò solo a sorriderle per rassicurarla, cercando la sua mancina per afferrarla e stringerla nel tentativo di donarle calore e sensazione di difesa assoluta.

Tre quattro giorni non sono niente di impossibile da gestire.
Resteremo qui e ti riprenderai del tutto, così poi mi accompagnerai per il lavoro...
In effetti, adesso che ci penso, potresti anche... No no, lascia stare!
Comunque ok, deciso, 3/4 giorni nel cuore dell'Europa, contenta?


Per un solo infinitesimo di secondo gli era venuta la folla e pazza idea di prendere Indigo come segretaria di investigazione al posto di Francine.
Soltanto poco dopo ci aveva effettivamente riflettuto, ricordandosi che Indigo non era come lui o Ryan o appunto, Francine.
Lei era una Druida, doveva andare per i boschi a salvare animali e aiutare piante dall'estinzione, non era il suo destino aiutare le indagini in una società magica di investigazioni specializzata in ricerche ad personam e misteri irrisolti.
Certo, se avesse saputo la mente geniale, la perspicacia e il sesto senso in dotazione della splendida creatura probabilmente avrebbe anche tentato di più di convincerla, ma a prescindere da tutto, lei apparteneva ad un altro mondo e in quel mondo lui l'avrebbe aiutata a tornare, in ogni modo e con ogni mezzo in suo potere.
Nel frattempo, proprio in concomitanza con la fine del pasto da parte di entrambi, onde anche evitare per il momento il discorso "primo bacio", il dalmata dell'Auror fece la sua comparsa dopo una lunghissima dormita sul terrazzo.
Ovviamente quando Marshall era rientrato con la ragazza svenuta, era corso subito a salutarlo, ma lei non poté accorgersene perché in teoria senza sensi... In teoria.

Ehi, guarda chi c'è?!
Hai finito di ronfare cucciolone?
Vieni vieni, ti devo presentare una persona che ti vuole molto molto bene e può comunicare con te... Puoi anche con lui, giusto?


Chiese poi per sicurezza alla ragazza, inarcando il sopracciglio sperando di non aver fatto una gaff, magari con poca energia non le riusciva!

Indigo... Lui è Wezen, Wezen, lei è la mia amica Indigo... Salutala come sai avanti!

WOF! WOF! WOF!

Il dalmata fece qualche abbaio di gioia e si avvicinò scodinzolando alla Giovane, iniziando a leccarle le mani e ad annusarla tutta, stra-felice.

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Si fa fare tutto, non morde ed è intelligentissimo, ti sfido a rendertene conto da sola!
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Messaggioda Indigo » 23/07/2013, 0:32

E' un ragionamento che non fa una piega, ma credimi, con un corpo bello come il tuo, rischierei di approfittarmene!

Non capisco... non hai mai avuto a che fare con belle donne?

Domandò Indigo, plasmando l'Elemento del Fuoco in modo che si concentrasse sulle guance, scaldandole ed arrossandole così da dare l'idea di un senso di timidezza che in realtà la Druida non provava affatto: ma faceva tutto parte del piano, anche mostrarsi così imbarazzata ed ingenua era qualcosa di calcolato; e in fondo perché non avrebbe dovuto essere così? In teoria era alquanto normale, per la mora, non comprendere cosa ci trovasse di tanto diverso Marshall nel suo corpo rispetto a quello altrui: in realtà sapeva bene che, a parte avere delle forme perfette, era il senso generale che la sua figura trasmetteva a fare la differenza, quell'idea di etereo, di speciale, di unico e perfetto nel senso più profondo del termine, qualcosa che soltanto gli altri Druidi potevano vantare... e lei, per lui, era l'ultima rimasta.
Sapeva dunque di avere un certo fascino su di lui, ma si vedeva dal modo in cui l'Auror la guardava: e lei ricambiava quegli sguardi coi propri occhi color cioccolato, lasciando che penetrassero nel suo cuore e nella sua mente, che lo studiassero con intensità di modo che, magari durante il sonno, potessero ricomparire nei suoi sogni, come una dolce ossessione; e quella domanda fu accompagnata da un lento sbattere delle palpebre e una piccola inclinazione del viso lateralmente, sulla destra, l'espressione confusa di chi non è sicura di aver ben compreso il senso del discorso.
Archiviato quel particolare, il successivo passo nella conversazione fu l'ammissione da parte della Druida di volere un bacio dall'investigatore, il suo primo bacio peraltro, perché era la prima volta che, a detta di lei, sentiva così tanto la voglia di assaggiare le labbra di qualcuno: Rosenberg sembrò incredulo e scioccato di fronte a quella notizia, ma Indigo non calcò di certo la mano, non ancora almeno, preferendo passare a qualcosa di più leggero, come il cambiarsi ed indossare qualcosa di lui per poi pregarlo di poter rimanere in quella stanza, così da non doversi muovere da sola.

Naturalmente, se non te la senti puoi stare qui e non c'è bisogno tu stia per terra, il divano è bello comodo e ci dormirò benissimo!
Mangia e pensa solo a rilassarti, con me accanto non c'è nulla che potrà minacciare il tuo benessere...


Divano?
Oh, no no no!
- esclamò Indigo, scuotendo il capo con decisione coi capelli che le sferzavano le guance a destra e a sinistra, muovendosi leggeri e compatti coi movimenti della testa - Non posso permettere che tu dorma sul divano, questa è la tua stanza e tu mi hai salvata, ci manca solo che ti privo del letto! - deciso il tono di voce, così come risoluto era lo sguardo - Potremmo... dormire insieme... - gli propose infine, arrossendo di proposito ma mantenendo la fermezza di voce ed occhi - il letto è abbastanza grande per entrambi, così staremo comodi e nessuno dovrà rinunciare alle proprie doverose ore di sonno, che ne dici?

Concluse, aprendo lentamente le labbra ad un sorriso dolce, puro ed innocente, del tutto reale e sincero, anche perché davvero voleva dormire con lui: ovvio, sennò come avrebbe mai potuto sedurlo? Dal divano?
D'accordo che era brava, ma di certo non poteva esserlo così tanto.
Mangiò qualcosa, così da mostrare la buona volontà di volersi riprendere, per poi elaborare in pochissimi istanti un piano, una strategia abbastanza forte da permetterle di bloccarlo lì con lei ed impedirgli dunque di andare in Giappone: naturalmente, nell'esporre la sua, falsa, condizione, Indigo lo incitò anche a non preoccuparsi per lei... questo perché sapeva, aveva compreso che così facendo avrebbe ottenuto l'effetto contrario; dopo una breve riflessione, infatti, Marshall le prese la mano, stringendola, e la Druida ricambiò quella stretta con dolcezza, lasciando che sulle dita si concentrasse il Ghiaccio così da risultare, al tatto, molto fresca.

Tre quattro giorni non sono niente di impossibile da gestire.
Resteremo qui e ti riprenderai del tutto, così poi mi accompagnerai per il lavoro...
In effetti, adesso che ci penso, potresti anche... No no, lascia stare!
Comunque ok, deciso, 3/4 giorni nel cuore dell'Europa, contenta?


... davvero?
Rimarrai con me fino a che non mi sarò ripresa?
- domandò Indigo, spalancando gli occhioni, dalle iridi color cioccolato, che si fecero luminosi e brillanti, bellissimi - Oh, Marshall... io... non so davvero cosa dire... grazie...

E gli sorrise, un'espressione carica di riconoscenza e dolcezza sul volto mentre stringeva più forte la mano dell'uomo in un atteggiamento di pura e sincera gratitudine: in realtà, dentro di sé, l'anima nera della Druida gongolava, perché era perfettamente riuscita nel proprio intento; avrebbe avvisato la Setta il giorno dopo, magari chiedendo un favore a qualche volatile nei paraggi, cosicché potesse mandare i suoi galoppini a cancellare le tracce del passaggio dell'Organizzazione a Enoshima, mentre lei si sarebbe dilettata a chiacchierare, e magari a fare altro, con Marshall sotto l'Acero Millenario.
Il tempo di finire di mangiare, Indigo ora sicuramente più serena nel riempirsi lo stomaco, ed ecco spuntare dal terrazzo un bellissimo dalmata, quello che teoricamente lei non aveva potuto notare perché si trovava in pieno svenimento quando erano entrati nella stanza di Rosenberg.

Ehi, guarda chi c'è?!
Hai finito di ronfare cucciolone?
Vieni vieni, ti devo presentare una persona che ti vuole molto molto bene e può comunicare con te... Puoi anche con lui, giusto?


Sì, mangiare mi ha permesso di riprendere un po' di forze, ora posso comunicare con lui!

Confermò la Druida, posando lo sguardo, che si fece immediatamente più dolce senza alcuno sforzo né finzione, sul bellissimo dalmata di fronte a lei.

Indigo... Lui è Wezen, Wezen, lei è la mia amica Indigo... Salutala come sai avanti!

WOF! WOF! WOF!

Si fa fare tutto, non morde ed è intelligentissimo, ti sfido a rendertene conto da sola!

In concomitanza con l'avvicinamento di Wezen, Indigo scivolò dalla sedia a terra, inginocchiandosi sul pavimento ed allungando le mani verso l'animale per farsi annusare e leccare, con un gran sorriso sulle labbra che, poco dopo, si schiusero, lasciando che da esse la voce uscisse distorta per Marshall, ma sicuramente comprensibile per il cane.

Piacere di conoscerti, Wezen... ma quanto sei dolce e carino!
Il tuo padrone mi ha salvata, sai? E' stato davvero gentile e premuroso con me...
- gli parlò come se nulla fosse, adulando Marshall e lanciandogli ogni tanto un'occhiatina divertita, giusto per vedere come reagiva nel vederle usare il proprio potere - Posso riempirti di coccole? Sei così adorabile!

Esclamò poi, non riuscendo a trattenersi, e se Wezen avesse acconsentito allora Indigo l'avrebbe abbracciato e sommerso di bacini sul capo e dolci carezze e grattatine, vezzeggiandolo con un amore pari a quello del padrone perché lei, in quanto Druida, provava un legame immenso per qualsiasi animale al mondo; solo dopo una quindicina di minuti circa si sarebbe voltata verso l'Auror, sbattendo lentamente le palpebre per poi sorridere, maliziosa ed imbarazzata al tempo stesso, mettendo in mostra una fila di denti bianchi e regolari che spiccavano sulla pelle olivastra.

Allora, quel bacio... lo posso avere oppure no?

Spoiler:
Uso Potere Lv.1: Parlare con gli animali - il Druido può comunicare con gli animali.
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Messaggioda Marshall » 25/07/2013, 2:42

Non capisco... non hai mai avuto a che fare con belle donne?

E questo cosa c'entra? Tu non sei solo una bella donna... Sei... Speciale!

Non era la cosa più semplice del mondo definire cosa fosse esattamente Indigo. Lei era una Druida, per intenderci, una che aveva uno stretto legame di connessione con la natura tanto da poter alterare il corso degli eventi del pianeta, comunicare con gli animali, recuperare le energie semplicemente stando vicino ad una grande fonte di natura incontaminata.
Per Marshall significava che lei fosse alla stregua di Madre Natura incarnata, qualcosa di non concepibile come una semplice ragazza da incontrare in un qualunque pub del mondo con la quale scambiarci quattro chiacchiere e magari ipotizzarci anche del buon sesso, perché ad onor del vero, la persona che adesso stava davanti a lui aveva tutte le carte in regola per fargli perdere le staffe, ma sinceramente dubitava che fosse una bomba sensuale o quella che ti faceva andare in autocombustione per eccitamento, sopratutto prendendo in atto che doveva ancora dare il primo bacio!
Ancora così tanto inesperta del rapportarsi con gli uomini, ma non si poteva certo fargliene una colpa, cavoli, scappava fin dalla nascita da persone che la volevano morta, ovvio che non potesse fermarsi mai un attimo a prendere fiato e guardarsi intorno.

Divano?
Oh, no no no! Non posso permettere che tu dorma sul divano, questa è la tua stanza e tu mi hai salvata, ci manca solo che ti privo del letto!
Potremmo... dormire insieme... il letto è abbastanza grande per entrambi, così staremo comodi e nessuno dovrà rinunciare alle proprie doverose ore di sonno, che ne dici?


Dormire insieme, quello si che poteva risultare un dilemma amletico allo stato puro.
Starle così vicino non era di per se un problema enorme, enorme sarebbe stata l'erezione che avrebbe tenuto tutta la notte nel trovarsi vicino ad una bellezza stellare simile, con un'astinenza alle spalle di cospicua consistenza.
E se durante la notte, o il mattino, lei si fosse svegliata per prima e l'avesse visto in condizioni poco presentabili al piano di sotto?
Sarebbe per lo meno scappata, fuggita inorridita da quell'atteggiamento inconscio di Marshall si umano ma anche un poco da pervertito.
L'unica soluzione era dormire con lei dietro di lui e mettere la sveglia in modo che aprisse prima lui gli occhi e di conseguenza potesse scattare sotto la doccia e mettersi al fresco per circa una mezz'oretta, aspettando che il fuoco e l'ardore si spegnessero e gli lasciassero tregua.
Tutti quei magheggi a trent'anni non se li sarebbe mai e poi mai immaginati, perché ormai a quell'età le ragazze o donna che siano erano preparate, rodate con la sessualità e certi argomenti più spinti, ed arrivavano facilmente all'interpretazione del "meglio che dormo sul divano", doppia valenza: faccio il gentiluomo ed evito di colpirti con la "spada" durante la notte se mi giro, oppure non dormire proprio perché sento il tuo profumo che mi entra anche nell'anima e non esce più fuori.
Ma lei era una Druida Giovane, e lì si tornava al concetto di Madre Natura e il fatto che non fosse per nulla una donna normale.

Credo... Si possa fare, però dormo io sull'esterno, ormai sono abituato così, se non ti spiace!
Ti avverto però, durante la notte sono un incendio, quindi se soffri il caldo stammi ben lontana, altrimenti suderai da morire!


E col fatto che c'erano almeno 35° fuori, il Rosenberg sperava di aver trovato qualche scusante in più per farla stare più distante dal proprio corpo.
Invitante più che mai, quella castana dagli occhi color cioccolato che lo fissava un poco come una bimba indifesa, però comunque audace nel suo voler dormire con lui che era un perfetto sconosciuto, a tutti gli effetti.
Certo, si poteva pensare che fosse anche molto ingenua e non concependo il rapporto carnale non trovasse così assurda la sua proposta, ma dal mondo in cui le guance le si erano arrossate ed aveva espresso il tutto in tono imbarazzato, Marshall dedusse che probabilmente invece lei fosse a conoscenza dell'argomento, ma volesse comunque averlo vicino per protezione, sperando dentro di se che non facesse niente di strano.
La realtà era che invece la Mangiamorte già pregustava forse tutto il contrario, ma visto che la parte teatrale era ormai riuscita in pieno, Marshall le credeva fermamente e mai avrebbe pensato che sotto le spoglie di quella creatura che adesso vedeva come speciale, pura e illibata, si celasse una delle maggiori e più promettenti strateghe della Setta dei 12.
Infatti era cascato così tanto nella trappola da permetterle anche di portare a termine del tutto il suo compito, convincendolo a rimanere altri 3/4 giorni lì e fornire così la possibilità alla Kostenechki di contattare chi di dovere per mettere subito in atto l'operazione di pulizia delle prove.

... davvero?
Rimarrai con me fino a che non mi sarò ripresa?
Oh, Marshall... io... non so davvero cosa dire... grazie...


Tre o quattro giorni cambiano poco rispetto alle indagini che devo svolgere, quindi è tutto sotto controllo!
Riprenditi il tempo che ti serve e poi partiremo insieme, inoltre vedrai, farò anche ricerche su questi tizi... Elimineremo il problema alla radice, così sarai libera di andare dove vorrai, quando vorrai e come vorrai, parola di Marshall Rosenberg.


Poteva anche suonare come una minaccia per Indigo, infatti se davvero uno degli investigatori migliori al mondo si fosse messo sulle tracce del caso, non ci avrebbe messo poi tanto a scoprire che dietro c'era solo un'enorme bugia, formulata dalla mente geniale della bulgara.
Avrebbe dovuto trovare quindi un modo per distoglierlo anche da quel pensiero o una momentanea soluzione che lo spingesse a non pensarci troppo, ma per ora non aveva il tempo di farlo, perché il suo "salvatore" le stava presentando il suo amatissimo e adorato cagnolone, Wezen, un dalmata.
Particolarmente affettuoso con lei (giustamente), l'animale se la annusava tutta, la leccava qua e là e le faceva le feste, abbaiando e scodinzolando, liberando così l'animo più autentico della Druida, la quale, Mangiamorte o meno, non aveva dimenticato l'amore per tutte le creature naturali del mondo, infatti si mise subito in ginocchio per iniziare a coccolarselo, giocandoci spensierata, forse per la prima se stessa da quando era entrata in quella camera di albergo.

Piacere di conoscerti, Wezen... ma quanto sei dolce e carino!
Il tuo padrone mi ha salvata, sai? E' stato davvero gentile e premuroso con me... Posso riempirti di coccole? Sei così adorabile!


- E tu profumi come un giardino! Sono tanto felice di vederti! Si si, fammi quello che vuoi!
Il mio padrone è sempre gentile e premuroso, anche con me, non mi fa mai mancare niente... -


Chiaro che quelle parole in realtà all'udito dell'uomo vennero prese come semplici abbai e versi mugolanti di piacere del proprio dalmata.
Affascinato da quel modo di comunicare con loro, Marshall si alzò in piedi distanziandosi appena, fissando entrambi con le braccia incrociate.
Chissà come doveva essere parlare con lui... Rosenberg gli voleva un mondo di bene e per quello avrebbe dato di tutto pur di poterci comunicare.
Si, lei avrebbe potuto anche fare da tramite, da traduttrice istantanea, ma l'Auror non intendeva quello.
Lui intendeva parlarci quando erano da soli, quando lo faceva salire sul letto per dormirci abbracciato le notti le quali si sentiva solo.
Poter comunicare con le creature della natura significava non essere mai soli, avere sempre degli amici sui quali contare per poter comunicare.
Comunque, anche solo sentire il calore del suo migliore amico a quattro zampe lo faceva sentire subito meglio, per questo mandò via quella stupida sensazione di disagio, richiamato per altro dalla voce calda e avvolgente, un poco timida della ragazza che adesso era tornata sull'argomento "bacio" lasciato appositamente in disparte pochi istanti prima.

Allora, quel bacio... lo posso avere oppure no?

... Wezen, lasciaci un momento, dai. Va' va'...

Il fedele ed obbediente animale pezzato si mise subito in piedi e con un'ultima leccata alla mano della ragazza, se ne andò, tornando sul balcone a riposare, scodinzolando più felice che mai per le coccole ricevute, non salutandola del tutto, speranzoso che l'avrebbe rivista entro poco tempo.
Marshall tese intanto la mano ad Indigo, per fare in modo di aiutarla a tirarsi su, fissandola in tutta la sua eleganza di movimento, elasticità del corpo e tonicità dei muscoli oltre che l'aggraziata e sensuale formosità femminile ben accennata e perfetta.
Trovandosela poi di fronte, le sorrise un attimo, in silenzio, portandole le braccia dietro al proprio collo, volendole insegnare come si facesse, lui povero stolto che credeva anche che lei fosse completamente all'oscuro di ogni cosa, anche la procedura standard da seguire.
Le sue mani finirono sui fianchi, tenendoli appena appena stretti, senza forzare troppo ma imprimere una forte sensazione di possesso.
La guardò dritto negli occhi, invitandola a fare un piccolo passo avanti, con quei piedi curati divinamente, lunghi ma sfinatamente deliziosi.
Il viso dell'uomo prese a raggiungere quello di lei, ma non lo fece in maniera troppo lenta, perché poteva risultare ancora più imbarazzante di quanto, probabilmente, già lo fosse per ella, così utilizzò una media velocità, socchiudendo gli occhi verso la fine, arrivando alle labbra e posando su di esse le proprie, assaporando il gusto e l'intenso aroma dei cuscinetti morbidi della Mangiamorte.
Non ci aveva pensato ulteriormente e questo perché comunque Marshall era un tipo tutto d'un pezzo, una persona poco incline a fare l'indecisa e se alla fine vedeva che una cosa andava bene al 100%, ci si buttava a capofitto con l'intenzione di scoprire dove conducesse.
E quel bacio pareva proprio che lo stesse conducendo al giardino dell'Eden o da quelle zone, perché in esso riviveva la morbidezza di un petalo di rosa, la poca saliva ad inumidire le labbra come rugiada mattutina sulle foglie dei prati, e poi i fianchi che trasmettevano calore, magnetismo, tutto quanto insieme. A tutto ciò si aggiunse anche il fuoco, il calore che invase i suoi sensi e la sua mente, il fresco che gli procurò brividi lungo la schiena, insomma, un turbine di elementi tutti concentrati in un solo atto, un solo gesto, rendendo quell'esperienza davvero indimenticabile.
Ovviamente non si permise di usare la lingua, mica era stupido, non poteva rovinare il suo primo bacio facendo già il DonGiovanni a quella maniera, infatti si allontanò dopo più o meno una decina di secondi, schiudendo gli occhi cercando di constatare come stesse lei e se avesse gradito il tutto.

... Allora?
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Messaggioda Indigo » 25/07/2013, 11:21

E questo cosa c'entra? Tu non sei solo una bella donna... Sei... Speciale!

Quel complimento, perché per lei di questo si trattava, ebbe il potere di far arrossire Indigo: o meglio, la vera Druida, dentro di sé, gongolava e si autocompiaceva da sola per essere stata così dannatamente brava nella sua recita, mentre quella finta, quella creata apposta per lui, mostrava a Marshall delle guance rosse e calde, merito del Fuoco che era stato nuovamente fatto confluire in quel punto; e dire che si trattava di un gran bell'uomo, era quasi un dispiacere prenderlo in giro così... quasi.
Sfortunatamente per lui, la sua bravura era ciò che alla Setta poteva portare problemi, e per questo andava non eliminato, ma tenuto buono quel tanto che bastava per poter fare i propri comodi; gli era anche andata piuttosto bene, riflettendoci, perché se si fosse trovato di fronte uno come Garruk, probabilmente sarebbe finito in coma per quei tre o quattro giorni... era stato fortunato, insomma, perché avrebbe passato quelle ore con lei, il che era sicuramente più piacevole che stare sdraiato su un letto incosciente e pieno di ematomi.

Anche tu lo sei...
Sei bello e speciale.


Tanto speciale da richiedere l'intervento di una della Setta, avrebbe potuto aggiungere, ma non poteva di certo esporsi così: quella frase, così pronunciata, sarebbe stata interpretata nella sua accezione più dolce e positiva, visto anche che aveva parlato col sorriso sulle labbra ed un espressione tenera, serena sul volto, un misto di adorazione e riconoscenza verso il suo salvatore.
E proprio perché lui era tale, mai si sarebbe permessa di farlo dormire sul divano, non quando il letto era abbastanza grande per tutti e due: naturalmente sapeva cosa ciò avrebbe potuto comportare, quanto e come sarebbe stato difficile per Rosenberg trattenersi... ma era proprio questo ciò che voleva; irretirlo, circuirlo, fargli perdere la ragione per quella Druida dalle iridi color cioccolato a cui pareva impossibile dire di no.

Credo... Si possa fare, però dormo io sull'esterno, ormai sono abituato così, se non ti spiace!
Ti avverto però, durante la notte sono un incendio, quindi se soffri il caldo stammi ben lontana, altrimenti suderai da morire!


Non sono sensibile ai cambi di temperatura, ricordi? - replicò lei, con una piccola risata divertita simile al suono di mille campanelli argentati e melodici che suonavano tutti insieme, in perfetta armonia - Quindi non posso sudare o provare fastidio, non ti preoccupare.

Aggiunse, per tranquillizzarlo, ben consapevole che in realtà con quelle parole lo stava al contrario gettando ancora di più nel panico più totale: ma ormai aveva detto che gli andava bene, e non avrebbe di certo potuto cambiare idea così all'improvviso e rifiutarsi di dormire in lei... in pratica era costretto a tener fede alla propria parola, e dormire con lei con la consapevolezza che Indigo non avrebbe avuto problemi, nel caso, ad accoccolarsi accanto a lui se avesse fatto brutti incubi riferiti alla pessima situazione di cui era stata protagonista proprio quel tardo pomeriggio.
Ma tanto era dolce e brava a recitare che, probabilmente, mai l'investigatore avrebbe potuto pensare che lei si facesse piani del genere in testa, così come non aveva motivo di non credere alle sue parole: per questo acconsentì a rimanere con lei lì, in Lussemburgo, per il tempo che le serviva a riprendersi, facendo nascere in lei uno spontaneo moto di riconoscenza e gratitudine per l'uomo.

Tre o quattro giorni cambiano poco rispetto alle indagini che devo svolgere, quindi è tutto sotto controllo!
Riprenditi il tempo che ti serve e poi partiremo insieme, inoltre vedrai, farò anche ricerche su questi tizi... Elimineremo il problema alla radice, così sarai libera di andare dove vorrai, quando vorrai e come vorrai, parola di Marshall Rosenberg.


Sorrise ed annuì con aria fiduciosa, non potendo certo mostrarsi preoccupata, cosa che comunque accadeva molto di rado visto che una delle caratteristiche della Druida Giovane era proprio l'incapacità di mostrarsi turbata per qualcosa, a meno che non fosse lei a volerlo, naturalmente; sapeva che si sarebbe dovuta inventare qualcosa, ma confidava nelle proprie capacità elaborative e strategiche, e soprattutto non c'era alcun motivo per pensarci in quel momento... soprattutto perché, poco dopo, arrivò nella stanza Wezen, il cane di Marshall, a cui Indigo dedicò spontaneamente tutta la propria attenzione, non dovendosi nemmeno sforzare di essere dolce perché, come Druida amava immensamente tutti gli animali e le creature di Gaia.

E tu profumi come un giardino! Sono tanto felice di vederti! Si si, fammi quello che vuoi!
Il mio padrone è sempre gentile e premuroso, anche con me, non mi fa mai mancare niente...


Un invito a nozze, per la mora, che iniziò così a grattarlo dietro le orecchie, a dargli bacini sul muso e a farsi leccare dappertutto, la coda del dalmata che si muoveva veloce come non mai per la felicità provata in quel momento: e di minuti Indigo ne fece passare parecchi, coccolando l'animale per bene fino a che, reputandolo il momento giusto, non volse il capo verso Rosenberg per richiedergli quel bacio di cui avevano parlato nemmeno troppo tempo prima, con una voce sì timida, ma al tempo stesso decisa a reclamare ciò che ormai considerava un suo diritto.
Quando Marshall fece andare via Wezen, la Druida sorrise al cane e gli diede un ultimo bacino sul muso, dolcemente, prima di prendere la mano dell'uomo, la propria fresca, al contatto, e rimettersi in posizione eretta, facendo perno con la gamba destra al pavimento ed issandosi con essa e la sinistra che si appoggiava appena qualche istante dopo mentre la mano libera, la mancina, correva ai capelli per spostarseli dietro l'orecchio corrispondente, cosicché non le finissero di fronte al viso.
Sorrise di rimando a quella lieve espressione di lui, lasciando che le portasse le braccia dietro al proprio collo, le dita che istintivamente presero a sfiorare i suoi capelli: un piccolo brivido, voluto e palesato a Marshall, fece tremare appena il corpo della Druida quando l'uomo le accarezzò i fianchi con le mani, e la mora accolse quell'invito di fare un passetto in avanti con un'espressione sorridente ma imbarazzata, decisa ma carica di aspettativa; quando vide il suo volto avvicinarsi, Indigo chiuse gli occhi e schiuse le labbra, che poco dopo incontrarono le sue.
Fu un bacio delicato, dolce perché il primo, teoricamente, per lei, ma in esso la Druida fece confluire tutti e sei gli Elementi che vorticavano nel suo animo: e così, Marshall avrebbe potuto sentire il calore del Fuoco, il freddo del Ghiaccio, la leggerezza del Vento, il magnetismo dell'Elettricità, la fermezza della Terra e la delicatezza dell'Acqua, un mix di sensazioni che probabilmente avrebbero reso quel bacio il migliore di tutta la sua vita; le labbra di Indigo si muovevano lente e calme su quelle di lui mentre col corpo si faceva d'istinto ancora più vicina di un passo, sfiorando coi seni il petto di lui, e le dita si perdevano tra i suoi capelli scuri, accarezzandoli con delicatezza.

... Allora?

In realtà quel contatto durò molto poco, perché probabilmente, essendo il primo bacio di Indigo, Marshall voleva assicurarsi che le stesse effettivamente piacendo: la Druida, nel sentire la voce dell'altro, aprì gli occhi con calcolata lentezza, avvolgendo con lo sguardo color cioccolato quello di lui, il respiro vicino al suo ed il corpo ancor meno distante di prima.

E' stato... bellissimo...

Ammise con voce bassa, inconsapevolemente, all'apparenza, sensuale, la lingua che in un gesto istintivo, nella finzione, e totalmente programmato, nella realtà, andava a lambire il labbro superiore, come a voler assaggiare senza nemmeno rendersene conto il sapore dell'altro.

... possiamo rifarlo?

Gli domandò qualche istante più tardi, timida ma con un sorriso dolce che possedeva anche una sfumatura di malizia piuttosto visibile, tipica di una donna che, per quanto poco abituata alla vicinanza con l'altro sesso, era comunque tale, e dimostrava in modo anche automatico quelle caratteristiche del proprio essere femmina; e se Marshall avesse acconsentito, come Indigo ben sperava, sarebbe stata lei ad avvicinarsi per prima alle sue labbra, catturandole morbidamente, riprendendo a fargli sentire tutte quelle sensazioni ma aggiungendo al tutto, già esplosivo di suo, anche qualche piccolo gemito soffuso e bollente, chiaro segno che quel bacio stava risvegliando in lei sensazioni, teoricamente, mai provate, ma che Rosenberg avrebbe potuto senza alcuna difficoltà etichettare come appartenenti ad una solo stato d'animo... eccitazione.

Spoiler:
Uso potere Lv.1: Parlare con gli animali - il Druido può comunicare con gli animali.
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Messaggioda Marshall » 26/07/2013, 21:44

E' stato... bellissimo...

Beh, perché prendersi in giro, era vero, un bacio del genere non gli era mai capitato in vita sua, nemmeno lontanamente.
Quando le sue labbra sfiorarono quelle della Druida, gli elementi contenuti nello spirito di lei presero vita, dipanandosi anche nel corpo dell'uomo, risvegliando ogni suo senso, ogni angolo e dettaglio della sua pelle, facendoli vibrare come corde di una chitarra, tese all'inverosimile, in grado di percepire ogni singola variazione non solo del corpo ma anche dello spirito, con una intensità impressionante.
Le mani sui fianchi la tenevano stretta e sondavano attentamente la morbidezza e la forma della siluette di Indigo, facendo capire a Marshall che sotto quella canotta, esattamente come ben gli ricordava la memoria, c'era un paradiso di eccitazione e sensualità pura, tutto da esplorare.
Fu contentissimo quando lei gli disse di aver apprezzato il bacio, specie considerando che era il suo primo e Rosenberg voleva che se lo ricordasse per sempre. Non sapeva se nella vita avrebbe lei trovato qualcun altro con il quale condividere le gioie e i dolori dell'esistenza, una persona da sposare o con la quale soltanto stare insieme per amore e affetto, ma se non altro poteva reputarsi fortunato ad essere stato colui che l'aveva "svezzata", per dirla alla maniera animalista, aprendole la possibilità di nuovi baci, nuove carezze e nuove effusioni future.
La ragazza però, non sembrava affatto soddisfatta ed anzi, chiese anche il bis con aria tra il sognante e il voglioso.

... possiamo rifarlo?

Ah... Si d'accordo, vieni qui, avvicinati Indy...

Nemmeno il tempo di acconsentire, ovviamente, quella richiesta, che già la Druida si era avventata di nuovo sulle sue labbra, questa volta con molta più iniziativa rispetto ad un attimo fa, come se adesso avesse già capito tutto, come se adesso fosse veterana dei baci.
La spiegazione più plausibile fu che evidentemente aveva un mucchio di anni arretrati da recuperare, per questo l'Auror non fu troppo sorpreso o perplesso da quell'atteggiamento ed anzi, lo incentivò schiudendo appena la bocca per vedere se, istintivamente, la ragazza avesse l'impulso di muovere anche la lingua. Era un modo per farla arrivare lentamente alle evoluzioni dell'atto, ma c'era sempre lo stesso motivo di mezzo, non farla spaventare, non accelerare per renderla troppo imbarazzata ed impossibilitata a proseguire.
Le mani salirono arrivando ai lati dei seni sodi, tesi e alti, provando a vedere come avrebbe reagito a quella maggiore audacia.
Non si aspettava niente di esagerato, per carità, ma essendo fatto di carne e sangue, non poteva pretendere di rimanere a lungo fermo e calmo, specie dopo quei primi mugolii di palese eccitazione che la ninfa dagli occhi cioccolato espresse con una tale naturalezza da risultare spiazzante.
Schiuse gli occhi un momento Marshall quando li sentì ed in concomitanza, due "chiodi" puntellarono il suo petto, segno che gli istinti stavano prendendo il sopravvento anche su di lei, rendendola più malleabile, più leggera con la mente, meno timida e tesa.
Non avrebbe mai approfittato di una situazione simile, infatti anche sentendo l'erezione dei capezzoli non si permise di avvicinare dita o palmi, ma se lei l'erezione la stava avendo ai piani alti, lui invece la sentiva crescere a quelli bassi e non era affatto bello, perché voleva dire che presto anche se ne sarebbe potuta accorgere ed era meglio rimediare.
Il bacio quindi, il secondo, venne concluso dopo circa un'altra ventina di secondi, durante i quali tutti e due parevano essersi riscaldati molto a vicenda, e se in un'altra occasione analoga con una donna "normale", Marshall l'avrebbe presa in braccio e scaraventata sul letto, ora l'investigatore si forzava di tenere a bada l'impulso, cercando di concentrarsi solo su di lei, sul suo viso e sulle sue parole.

Certo che per essere una principiante... Ci sai fare!

Il tono era scherzoso, ma di quelli divertiti e sinceri allo stesso tempo, sperando di farla arrossire perché gli piaceva quando arrossiva, con tutto che aveva la pelle molto scura, infatti era incredibile che il rosso riuscisse a spuntare anche su quella carnagione tanto olivastra.
Si maledisse nel frattempo di portare solo dei pantaloni di tela neri, perché certo non lasciavano nulla al caso e si poteva vedere tutto quanto il disastro che un po' lui ed un po' lei avevano combinato. Fu per questo che senza indugi Rosenberg la prese per mano e si diresse svelto fino al letto, dove si mise seduto per coprire leggermente lo scempio e permetterle di sistemarsi comoda, dando l'idea di voler continuare a conversare ancora, prima di darsi al meritato riposo notturno, un riposo per lui, in quelle condizioni, molto più che compromesso.

Beh perché non mi racconti qualcos'altro di te?
Per esempio, hai la pelle molto scura, quali sono le tue origini?
Una volta che sarai libera, pensi di integrarti con il mondo babbano o quello magico?


Cerchiamo di tranquillizzarci, cerchiamo di tranquillizzarci...
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Messaggioda Indigo » 26/07/2013, 22:23

Fosse stato per lei, in quel bacio ci sarebbe stato tutto: lingua, toccatine, gemiti... ma non poteva, ovviamente; era il suo primo bacio, e come tale doveva essere dato, con quel misto di eccitazione ed aspettativa, certo, ma anche e soprattutto di timidezza per qualcosa di nuovo e sconosciuto per la Druida; aveva fatto sì che Marshall percepisse in quel contatto tutti gli Elementi che le vorticavano nell'animo, ed era anche piuttosto sicura che si fosse eccitato, ma non le bastava, non era sufficiente per Indigo, che voleva farlo impazzire.
Per questo gli chiese di poterlo baciare ancora, di ripetere l'esperienza, e non appena ebbe ricevuto una risposta positiva, le labbra della Druida cercarono nuovamente quelle dell'Auror, muovendosi con appena più decisione, e quando egli schiuse la bocca ecco che la lingua di Indigo, bollente e fresca al tempo stesso, andò a cercare quella di lui, muovendosi timida, quasi intimorita, ma allo stesso tempo audace per aver fatto la prima mossa.
Mugolò appena più forte quando le mani di Rosenberg si avvicinarono ai suoi seni, quasi frustrata di non sentire un contatto più audace anche se dissimulò quel fastidio in modo eccellente, facendo passare il gemito come fosse uno puramente eccitato, ed in fondo il fatto che i capezzoli fossero duri e tesi non dava motivo di credere il contrario; strinse più forte i capelli dell'uomo e si avvicinò ancora di più al suo corpo, per poggiare quelle piccole gemme dure al suo petto e sentire, ovviamente in un gesto del tutto casuale, l'erezione di Marshall che stava crescendo, e d'altronde come dargli torto?
Quando si scostarono, per ovvi motivi di credibilità, la Druida simulò di avere il fiatone, mentre gli occhi, quelli brillavano di piacere senza alcuna fatica, perché al di là di tutto, quel contatto le era piaciuto per davvero.

Certo che per essere una principiante... Ci sai fare!

Arrossì Indigo, facendo fluire il Fuoco alle guance così da mostrare il rossore nonostante il colorito scuro della sua pelle, e lasciandosi poi guidare verso il letto anche se, naturalmente, non le sfuggì il rigonfiamento ben visibile nei pantaloni di lui che coprivano ben poco la sua erezione, seppur fece finta di niente, accomodandosi accanto a lui cone le gambe incrociate, una mano posata in grembo e l'altra, la mancina che, se Marshall gliel'avesse permesso, non avrebbe mollato quella di lui.

Beh perché non mi racconti qualcos'altro di te?
Per esempio, hai la pelle molto scura, quali sono le tue origini?
Una volta che sarai libera, pensi di integrarti con il mondo babbano o quello magico?


Sono nata e cresciuta in Bulgaria fino a che i miei genitori sono stati vivi, e... non credo m'integrerò mai completamente con uno dei due mondi... a che pro? Insomma, sono da sola, in qualsiasi caso. Certo, le cose sarebbero diverse se m'innamorassi di qualcuno, ma...

Non concluse la frase, scuotendo il capo e sospirando debolmente, quasi a volergli far credere che lei trovava impossibile il potersi innamorare di qualcuno.

E' difficile per me trovare la persona giusta - disse infatti poco dopo - perché vorrei qualcuno che condividesse la mia passione per gli animali, e poi... non so, le piccole cose... mangiare la frutta, soprattutto i kiwi, o il gelato alla nocciola, osservare la Luna quando cresce... - proseguì, citando solo alcune delle cose che a Marshall piacevano, informazioni che Lei le aveva dato prima di lasciarla partire - Io sono come un mondo a parte a cui difficilmente qualcuno vorrà mai avvicinarsi.

Concluse, spostando la mano libera fino ai capelli per portarli dietro l'orecchio ed abbassare lo sguardo, schermando le iridi color cioccolato con un lento movimento delle palpebre, imbarazzata e quasi intristita forse da quello che stava per dire.

... non ti è piaciuto, vero? Baciarmi, dico...
Perché ti sei staccato quasi subito, e ho come l'impressione che tu voglia tenermi occupata parlando...


Si alzò in piedi, con un movimento aggraziato del corpo, avvicinandosi alla finestra presente nella stanza, stringendosi nelle spalle coi capelli che le coprivano parte della schiena e scendevano lisci fino a metà di essa, e sui seni; sospirò, e Rosenberg avrebbe potuto notarlo dal movimento lieve delle spalle.
Poi, lentamente, si volse verso di lui, simulando un sorriso che però era palesemente triste e malinconico, come lo sguardo che gli rivolse.

Perdonami, per un attimo ho pensato... che sciocca... ho pensato di piacerti.
Ma tu sei un uomo fatto e finito, è normale che al tuo fianco voglia una donna vera, e non... una come me.
Ho dato per scontato che come vibrava la mia anima, durante quel bacio, avesse vibrato anche la tua... sono stata superficiale ed egoista, e non avrei dovuto, perdonami.
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Messaggioda Marshall » 26/07/2013, 23:39

Sono nata e cresciuta in Bulgaria fino a che i miei genitori sono stati vivi, e... non credo m'integrerò mai completamente con uno dei due mondi... a che pro?
Insomma, sono da sola, in qualsiasi caso.
Certo, le cose sarebbero diverse se m'innamorassi di qualcuno, ma...


... Ma?

E' difficile per me trovare la persona giusta, perché vorrei qualcuno che condividesse la mia passione per gli animali, e poi... non so, le piccole cose... mangiare la frutta, soprattutto i kiwi, o il gelato alla nocciola, osservare la Luna quando cresce...
Io sono come un mondo a parte a cui difficilmente qualcuno vorrà mai avvicinarsi.


Sgranò gli occhi per un secondo quando la ragazza elencò quelle passioni che, per la miseria, erano uguali alle proprie.
Possibile che quell'incontro con lei fosse stato voluto dal destino? Marshall ormai si era abituato a non credere più così tanto al destino, perché spesso e volentieri ogni volta che qualcosa si era rivelata troppo particolare o strana, nascondeva qualcosa di maligno e architettato.
L'Auror non era affatto uno sprovveduto ed anche se ad onor del vero quella davanti a lui era davvero una Druida, avendolo dimostrato pienamente grazie ai suoi poteri straordinari, niente gli poteva fornire la sicurezza che fosse del tutto pulita. [ Perspicacia 38 ]
Da una parte però, nel vederla così timida, così casta, ancora inesperta nei rapporti personali, lo induceva a crederle, a darle quella chance che invece in molti altri casi non aveva dato ad altri, rivelandosi poi supposizioni reali.
Ma se invece lei fosse stata davvero autentica? Se davvero le fosse piaciuto il kiwi, come a lui, e il gelato alla nocciola o il guardare la Luna, se davvero ella fosse stata la parte integrante del suo cuore apparsagli di improvviso per rendergli la vita migliore e più godibile, dopo tutte le tragedie e i misteri del passato, molti ancora da risolvere?
Non ebbe il tempo di rifletterci su ancora a lungo, perché di nuovo la voce dolce, morbida e delicata di Indigo lo richiamò all'attenzione, sottolineando una propria impressione che a quanto pareva, la intristì molto, spegnendo i suoi bellissimi occhi scuri.

... non ti è piaciuto, vero? Baciarmi, dico...
Perché ti sei staccato quasi subito, e ho come l'impressione che tu voglia tenermi occupata parlando...


Cosa?
No... No, assolutamente... Io...


Era così difficile pensare con lei davanti, con quel corpo davanti, appena ancora eccitato, pronto per lui, e quelle labbra umide che lo chiamavano a gran voce, riempiendogli l'animo di istintivo impulso sessuale, di desiderio e voglia galoppanti in modo costante e graduale.
Nessuna donna incontrata in passato gli aveva mai trasmesso quelle sensazioni, questo forse in parte perché nessuna incontrata prima era una Druida, ma non era solo per quello: la bulgara aveva un modo di fare, unito al modo di parlare, unici e affascinanti.
Adesso che aveva messo in mezzo poi quelle preferenze così speculari alle proprie, Marshall sapeva ancor meno come comportarsi, che fare, che dire, che pensare, perché prendere in esame la possibilità che tutto ciò fosse falso non gli andava proprio per nulla.
La vide alzarsi in piedi, camminare a piedi scalzi fino alla finestra, ancheggiando, volutamente o non, per raggiungere il davanzale di pietra, al quale si appoggiò, sospirando con aria affranta, combattuta e pensosa.
Se fosse stata sul serio un'attrice, era la migliore che avesse mai incontrato in tutta la sua vita, ma non voleva crederci, non poteva farlo, lei non era una fasulla, una ingannatrice come tutti gli altri, altrimenti voleva dire che anche la natura era in grado di giocare brutti scherzi ed invece il suo pensiero era che la natura non ti ingannava, faceva il suo corso limpida e mai di parte, sempre nella neutralità, ostentando una ribellione, un bene o un male sempre in rapporto al suo dovere e alla sua volontà, ma mai per capriccio, solo per ringraziamento o al contrario, difesa.
La Kostenechki si volse piano piano, incrociando nuovamente il suo sguardo con quello dell'Auror, e per alcuni momenti furono così impegnati a fissarsi che non servivano nemmeno le parole per descrivere quello che provavano, o meglio: provava, nell'animo... Timore, sorpresa e adorazione.

Perdonami, per un attimo ho pensato... che sciocca... ho pensato di piacerti.
Ma tu sei un uomo fatto e finito, è normale che al tuo fianco voglia una donna vera, e non... una come me.
Ho dato per scontato che come vibrava la mia anima, durante quel bacio, avesse vibrato anche la tua... sono stata superficiale ed egoista, e non avrei dovuto, perdonami.


Il vero problema è che tu mi piaci anche troppo, Indigo...
E quel bacio è stato un vero sogno ad occhi aperti, in questo preciso istante ti bacerei ancora e ancora...


Si alzò in piedi anche lui, cominciando a camminare per avvicinarsi a lei, illuminando il proprio volto con un raggio di Luna tenue e per nulla fastidioso, posandole una mano sulla guancia, molto serio in volto, quasi sofferente per quello che le stava per dire, ma era necessario che fosse onesto, altrimenti non si sarebbe dato mai pace e quello che voleva era rimanerle accanto, sperare di aiutarla a liberarsi dei problemi, sperare di essere colui che un giorno le avrebbe permesso di sorridere felice, ma con quel pensiero negativo aleggiante nel profondo del suo cuore non avrebbe potuto continuare a starle accanto come davvero avrebbe voluto: doveva toglierselo, privarsi di quel peso, annullare del tutto quel sesto senso che lo attanagliava e lo colpiva con una spuntone ricordandogli che, per il suo lavoro e la sua esperienza, fidarsi era bene ma non fidarsi era meglio.
Il problema era che di lei lui si voleva fidare ad ogni costo, senza alzare bacchetta, fare minacce, la voce grossa o altro, ma solo essendo sinceri.

... Ma non ti mentirò, ho paura, molta paura delle tue parole, sopratutto quelle di poco fa.
Vedi, i gusti che mi hai elencato prima sono esattamente i miei stessi, te lo giuro, non ne hai sbagliato uno.
... Se per una qualunque persona però, avrebbe significato essere certi di avere di fronte la propria altra metà della male, per un cervellone bacato come me è sintomo di guardia, di apprensione, di preoccupazione.
In molti casi sono stato preso in giro ed in molti altri casi sono stato avvicinato per poi essere colpito alle spalle dal nemico...
Non voglio credere che tu sia così, perché ti ho vista, sei... Praticamente sei qualcosa di diverso dagli esseri umani, tu sei migliore di noi.
... Resta il fatto che sono in un baratro: ci conosciamo da meno di 24 ore e sono ad un bivio tra il fidarmi ciecamente e il non fidarmi, tra il volerti frequentare di più e l'aver paura di essere caduto nell'ennesima trappola.


Mentre formulava quell'ultima frase, sentita e profonda, squarciato da un dilemma epocale e normale, vista la sua carriera e le sue caratteristiche e predisposizioni cresciute e maturate nel tempo [Elaborazione 22 / Sesto Senso 40], il Rosenberg dal cassetto di un mobile prese una boccetta con all'interno un liquido trasparente, apparentemente innocuo e del tutto scambiabile per normalissima acqua.
In realtà quello non era altro che del veritaserum, con il quale egli credette di poter togliere definitivamente dalla propria testa ogni dubbio, in modo da poter concentrare tutte le proprie energie alla frequentazione della Druida e l'aiuto contro chi, in teoria, la voleva morta.
Stappata la boccetta, la porse alla bulgara, spiegando prima di cosa si trattasse, dimostrando in quel modo di credere molto più che lei fosse innocente, piuttosto che colpevole, calcolando che ipotizzava lei non conoscesse per nulla i veleni e le pozioni della Trama.

Questo liquido, se ingerito, ti farà dire la verità a proposito di qualunque domanda io ti farò.
Te la sentiresti di ingerirlo e rispondere semplicemente ai miei quesiti su cose che hai già detto prima?
Credimi quando ti dico che se lo faccio... E' perché davvero... Vorrei poterti essere vicino, e voglio tu sia l'unica della quale non dubitare mai.
A parte le poche persone davvero fidate, ovviamente.


Attese che ella prendesse la propria decisione in merito a quel composto, pregando in cuor suo che non facesse la sostenuta in modo da alimentare ulteriormente i suoi sospetti, così, se alla fine Indy avesse scelto di mandar giù il veritaserum, Marshall non avrebbe esitato un secondo prima di cominciare a rivolgerle i quesiti di suo più importante interesse.

Come ti chiami?
Che cosa sei?
Ci sono persone a te sconosciute che cercano di ucciderti?
Il tuo frutto preferito è il kiwi?
Il tuo gusto di gelato preferito è la nocciola?
Quello precedente era il tuo primo bacio?
Ti piaccio davvero e perché?


Ti prego Trama, fa che sia sincera, fa che sia stata sincera con me...
Ultima modifica di Marshall il 26/07/2013, 23:41, modificato 1 volta in totale.
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