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Bristol

Messaggioda Typhon » 20/11/2013, 21:02

Vuoi prendere più della Parker?
Buona fortuna Seal, te ne servirà parecchia... e non per il prendere più di 50, quel punteggio secondo me lo raggiungi ad occhi chiusi, ma per riuscire a battere la tua fidanzata "sono così secchiona che più di così non si può".


Per intendersi, a lui non interessava assolutamente nulla alla base di prendere più di Alexis, ma se non ci fosse riuscito almeno quella volta allora avrebbe messo seriamente in discussione la sua carriera come erbologo.
La fidanzata si occupava di tutto, prendendo in esame e studio qualunque materia, quindi, almeno sulla carta, non poteva essere in grado di ricoprire interamente la materia erbologica quanto Typhon, per questo per lui era fondamentale prendere anche solo un punto in più di lei, per far capire una volta per tutte a sé stesso di essere davvero pronto a prendere quella strada.
Qualora non ci fosse riuscito, semplicemente avrebbe atteso il prossimo esame, rifiutando l'abilitazione e continuando a lavorare qua e là proseguendo a studiare erbologia giorno dopo giorno fino alla data del successivo master.

Per me è difficile ancora oggi pensare a quanto entrambi ci siamo affezionati l'uno all'altra... ci sono momenti nei quali faccio fatica a crederci!
Ma poi mi fa un piccolo sorriso, o una carezza sul capo, oppure mi dice semplicemente "brava" ... e mi sento la persona più orgogliosa del mondo, gongolo come una stupida.
Mi ci vedi?


Ti ci vedo solo perché è più o meno lo stesso effetto che fa a me un complimento dalla Vilvarin...
Quando faccio qualcosa di buono lei mi sorride e basta, annuendo lentamente, ma convinta.
Lì capisco che mi è andata bene e dentro di me provo un moto di soddisfazione e gioia incredibili!
Siamo cambiati molto, Ary: un tempo ci sentivamo sto' c***o, capaci di fare tutto ed essere tutto senza problemi.
Adesso siamo cresciuti e abbiamo riconosciuto i nostri limiti.
Ciò che ci accomuna ai Typhon ed Arianna di allora... E' che quei limiti siamo intenzionati a superarli.


Come due veri draghi, ma non c'era bisogno di menzionarlo, non c'era necessità di specificarlo, perché lei lo sapeva già, loro lo sapevano già.
Gli occhi dei due ragazzi si incrociarono e nacque un sorriso spontaneo, quel sorriso affabile e di sfida che da sempre sbocciava quando i suoi si fissavano per più di tre secondi, promettendosi una battaglia interminabile, promettendosi un amore eterno, promettendosi una passione che mai si sarebbe potuta spegnere, nemmeno dopo anni, nemmeno da sposati, forse, nemmeno sotto imperio.
Allungò la mano afferrandola dietro la schiena, raggiungendo il fianco, tirandola verso di sé, per farla avvicinare, così che i loro corpi fossero divisi da appena pochissimi centimetri di distanza. Nessun motivo in particolare, la voleva semplicemente più a contatto.

Mmh, non vedo l'ora di sentire quel suono allora...

Ed io non vedo l'ora di vedere come sono diventate quelle belle tette che si intravedono già adesso...
Ti sei anche scurita leggermente la pelle, Vastnor ti fa lavorare sotto il sole cocente ogni giorno eh!?
- si sporse un secondo all'orecchio dell'italiana per un sussurro un po' più malizioso e spinto - ... Adoro la differenza di carnagione lì sotto, dimmi che continui a farti quel bel "biscottino" che mi piace tanto...

La destra raggiunse l'interno coscia della ragazza e strofinò tre dita all'altezza del monte di Venere, scendendo poi proprio sul punto più caldo e proibito dell'ex dragargenteo, mantenendo quella pressione solo una manciata di secondi per poi scostarsi e tornare a parlare di cose un poco più serie e a tratti romantiche, spingendo per altro Aryanne a confessore con tanta esplicità sincerità il suo sentimento forte e intramontabile per il migliore amico/amante.
Ty la guardò negli occhi, sussurrando un "anch'io" silenzioso, baciandola sulle labbra con la stessa delicatezza che hanno due fidanzatini al primo appuntamento, forse perché di tanto in tanto gli piaceva fornire a quel gesto un comparto più etereo, più spirituale.
D'altronde quello che c'era tra loro non era solo dello squallido sesso ma un qualcosa di più intenso, di più profondo, un qualcosa che nessuno mai, probabilmente, avrebbe potuto capire appieno senza provare comunque un minimo di disappunto.
Successivamente, la conversazione si spostò sulla nuova frequentazione della bella bionda, il personal trainer che avrebbe di certo spaventato facendosi vedere così tanto cambiata e migliorata in poco tempo a livello estetico e fisico.

Che scemo!

Si si, prendimi pure in giro.
Staremo a vedere chi aveva ragione cara mia...
Piuttosto, mi fa strano non sentirla chiamare "Angioletta" da parte tua, che c'è, sei maturata talmente tanto che ora la sopporti di più?


Diciamo che posso chiamarla per nome senza sentirmi preda della nausea...

Porca put***a...
Ma allora stai proprio diventando una persona adulta, matura e posata...
Stupore, completo stupore...


La stava prendendo un po' in giro, palese e quasi d'obbligo, infatti il gesto che ne seguì poco dopo alla sicura reazione fintamente offesa della ragazza fu una bella ondata di solletico ai fianchi con conseguente momento di eccessiva vicinanza dei volti e fiatone tra loro, che, ovviamente, avrebbe portato ad un bacio molto più bollente e passionale di quello avvenuto pochi istanti prima.
Passato a forza quell'attimo di eros all'ennesima potenza, comunque, ci si dedicò alla chiacchiera sulla sfida con la Cyprus e di conseguenza, al tipo fastidioso che Typhon avrebbe volentieri messo a tacere a suon di cazzotti in gola.
Seal chiese un consiglio all'amica per cercare di darsi una calmata, ma Aryanne Vastnor sapeva benissimo che insegnare la calma al suo drago preferito era come insegnare ad un toro a farsi piacere e trovare rilassante il colore rosso.

... perché non provi con la camomilla?

Ah... Ah... Ah... Molto divertente str***a.

Sorry, ma tu che ti trattieni... no, non è proprio possibile.
L'unica cosa che posso dirti, è che io ci sarò alla sfida finale, e cercherò di aiutarti a mantenere la calma... ma onestamente non saprei come altro darti una mano.
Magari la Vilvarin ti sa dare qualche decotto che rilassa i nervi tesi...


Quello che mi servirebbe è saperti seduta non troppo distante da Alexis.
In questo modo se il simpaticone mentre io sono col gruppo vuole avvicinarsi a lei per attaccare bottone, puoi tenere d'occhio tutto.
Almeno questo favore posso chiedertelo?
... Mh? Eri tu?


... non è che possiamo mangiare qualcosa di più sostanzioso?
Ho ancora fame...


Certamente, mica ti voglio vedere deperita!
Prendi il menù e scegli quello che ti pare, io mi alzo e dopo che hai deciso mi dirigo dal primo cameriere e ordino...
Non fare complimenti, tanto ormai con te mi sono abituato a spendere grosse cifre!


Riferendosi ovviamente al loro ultimo, magico incontro in Italia e poi in Olanda, concluso con quella splendida notte d'albergo lussuoso.
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Messaggioda Aryanne » 21/11/2013, 14:02

Negli occhi di Typhon leggeva la determinazione più assoluta, e sapeva bene, perché ormai lo conosceva meglio di chiunque altro - sì, anche della Parker - che se non fosse riuscito a prendere più di Alexis semplicemente ci avrebbe provato ancora e ancora, a costo di rimandare la sua abilitazione da Erbologo: l'ex Delfina era una sorta di genio, nulla da dire a riguardo, con un Q.I. intorno ai 5 mila o giù di lì, ma Ty aveva dalla sua una come Lindë Vilvarin, e soprattutto la consapevolezza di essersi formato ogni singolo giorno solo su quella materia... non era dunque impossibile che ce la facesse.
Difficile forse, improbabile, ma non impossibile.
Ed era già qualcosa.
Ma visto che, tanto, parlarne prima serviva a poco - al massimo Aryanne avrebbe potuto drogare Alexis per farle fare un pessimo Master, ma dubitava che Seal ne sarebbe stato felice - fu più saggio per entrambi cambiare argomento: e così i due presero a considerare ed analizzare il nuovo rapporto tra l'ex Draghessa e il suo Maestro, Sandyon Vastnor, di cui aveva accettato anche il cognome.

Ti ci vedo solo perché è più o meno lo stesso effetto che fa a me un complimento dalla Vilvarin...
Quando faccio qualcosa di buono lei mi sorride e basta, annuendo lentamente, ma convinta.
Lì capisco che mi è andata bene e dentro di me provo un moto di soddisfazione e gioia incredibili!


Ma ti ricordi all'inizio quanto la odiavi?
La insultavi un giorno sì e l'altro pure, e la sopportavi solo perché volevi i crediti extra come Assistente Infermiere!


Esclamò l'italiana, con un sorriso vagamente nostalgico: quella che per Typhon era stata solo una possibilità ulteriore di venire accettato allo stage per un posto da Medimago, era diventata la via da seguire per trovare il lavoro della sua vita... così come, per lei, quella che era stata una sfida contro Vastnor, dimostrargli di essere abbastanza brava da diventare la sua apprendista, era diventata più uno stile di vita che le aveva donato anche una nuova, stramba famiglia.

Siamo cambiati molto, Ary: un tempo ci sentivamo sto' c***o, capaci di fare tutto ed essere tutto senza problemi.
Adesso siamo cresciuti e abbiamo riconosciuto i nostri limiti.
Ciò che ci accomuna ai Typhon ed Arianna di allora... E' che quei limiti siamo intenzionati a superarli.


E sarà sempre così, Ty.

Mormorò la giovane donna, con un sorriso deciso sulle labbra: avrebbe sempre trovato nuove sfide da superare, sempre, perché quella era l'anima del vero Drago, quella che albergava in lei, anzi, in entrambi; quando l'altro la fece avvicinare a sé con una pressione del fianco, Aryanne non ebbe nulla in contrario, ed anzi si accoccolò ben volentieri più vicina a lui, con la testa appoggiata al suo petto.
La posizione ideale per riscaldare un po' l'ambiente e i loro corpi, soprattutto visto l'argomento successivo preso dai due.

Ed io non vedo l'ora di vedere come sono diventate quelle belle tette che si intravedono già adesso...
Ti sei anche scurita leggermente la pelle, Vastnor ti fa lavorare sotto il sole cocente ogni giorno eh!?


Non ti sfugge proprio niente, eh? O forse è il mio corpo che ti fa diventare più attento a certi particolari...

Commentò Aryanne con un ghigno malizioso, che divenne poi un gemito soffuso quando l'olandese pronunciò determinate parole al suo orecchio, accompagnandole con delle carezze spinte che fecero istintivamente muovere la gamba dell'italiana sull'inguine dell'altro e posare le labbra di lei sul suo collo per morderlo con appena più forza di un morsetto normale.

... Adoro la differenza di carnagione lì sotto, dimmi che continui a farti quel bel "biscottino" che mi piace tanto...

Non ti dico niente Seal, dovrai scoprirlo da solo...

Sussurrò di rimando la Vastnor, cercando Typhon con lo sguardo per lanciargli quella sfida silenziosa a cedere ancora a lei, alla passione che li avvolgeva, al peccato che consumavano quasi ogni volta che si vedevano: ma ci sarebbe stato tempo per scendere all'Inferno insieme ed un po' di romanticismo ogni tanto piaceva anche a loro, come quel "ti amo" che si sussurrarono con sguardi più languidi e dolci che incendiati dal desiderio, così come dolce fu il bacio a fior di labbra che si diedero, manco fossero due verginelli alla prima esperienza; invece erano due adulti, o quasi, ormai, ed erano maturati non poco... bastava pensare ad Aryanne, che riusciva a pronunciare il nome della ragazza dell'altro senza stare male.

Porca put***a...
Ma allora stai proprio diventando una persona adulta, matura e posata...
Stupore, completo stupore...


Prendimi per il culo ancora una volta, Seal, e riprenderò ad insultarla ogni cinque minuti.

Lo minacciò l'italiana, ma non riuscì a tenere il broncio né altro perché il solletico che lui le fece poco dopo la spinse a scoppiare a ridere, divincolandosi e contorcendosi fino a che i loro volti non furono vicini: inutile dire che un bacio era quasi d'obbligo, e questa volta fu passionale, bollente, con le lingue che si cercavano e le mani di Aryanne che affondavano tra i capelli neri, ora, di Typhon, per stringerlo a sé; infedeli, forse - più che altro lui - ma la verità era talmente più complessa e intensa che spiegarla sarebbe stato impossibile.
Al termine di quel bacio, Aryanne si accoccolò nuovamente sul petto del migliore amico/amante, parlando ed analizzando con lui il suo problema più urgente, ovvero un idiota della Cyprus che, mettendo in mezzo la Parker, faceva perdere le staffe a Typhon ogni volta: certo, quando lui le chiese un consiglio, lei rispose con una battuta, ma che altro avrebbe potuto dire?
Lui era un Drago ribelle - era anche un Terran del Vento, ma questo l'italiana non lo sapeva - come poteva pensare di potersi trattenere in qualche modo?

Quello che mi servirebbe è saperti seduta non troppo distante da Alexis.
In questo modo se il simpaticone mentre io sono col gruppo vuole avvicinarsi a lei per attaccare bottone, puoi tenere d'occhio tutto.
Almeno questo favore posso chiedertelo?


Vuoi che tenga d'occhio la Parker, o che se prova a fare lo spiritoso lo stendo? Perché sai, le due cose sono ben diverse...

Domandò di rimando Aryanne, che tanto non avrebbe avuto problemi a fare l'una e l'altra cosa: voleva però prepararsi psicologicamente a dover supervisionare l'angioletta oppure, cosa ben più pesante, a rompere la faccia del coglione di turno.
Un sonoro brontolio interruppe il loro discorso, e quando Ty se ne accorse, l'italiana ammise di avere ancora fame, a causa dell'allenamento no-stop con Vastnor che la prosciugava di ogni energia.

Certamente, mica ti voglio vedere deperita!
Prendi il menù e scegli quello che ti pare, io mi alzo e dopo che hai deciso mi dirigo dal primo cameriere e ordino...
Non fare complimenti, tanto ormai con te mi sono abituato a spendere grosse cifre!


Come se non ne fosse valsa la pena... - replicò lei di rimando, facendogli la linguaccia prima di aprire il menu e studiarlo velocemente - Dunque, direi che prenderò una porzione d'insalata di pasta ben condita, mi raccomando, poi un cheeseburger doppio formaggio e doppio hamburger con aggiunta di bacon croccante, patatine fritte per contorno con doppio cheddar, ed una fetta abbondante di torta "Foresta Nera" ... con una Coca-Cola Light però, sai, vorrei stare leggera.

No, decisamente su certe cose la Ricciardi di un tempo non sarebbe cambiata mai.
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Messaggioda Typhon » 10/12/2013, 15:55

Non ti dico niente Seal, dovrai scoprirlo da solo...

Mentre si consumava quel bacio a metà tra il casto e il peccaminoso, Typhon non poteva che soffermarsi maggiormente su quel loro rapporto, sulla loro storia contornata sempre dal sesso e dalla passione, dalla vicinanza di due corpi che più che sentirsi vivi grazie all'atto in sé per sé ci riuscivano grazie ad una connessione di spiriti ed emozioni.
No, non molte altre persone avrebbero mai potuto capire, intendere quel loro legame, nemmeno Alexis stessa così intelligente o chiunque fosse stato il nuovo fidanzato di Aryanne, ma loro non pretendevano che esistesse una comprensione, per quanto, almeno da parte del futuro erbologo, c'era in ballo la possibilità di condurre un rapporto così tanto oltre da divenire, nel futuro, insostenibile.
Ogni volta che andava a letto con l'italiana all'effettiva tradiva la sua fidanzata che amava più di ogni altra cosa.
Certo, non voleva rinunciare a ciò che aveva di segreto e privato con la nuova Vastnor ma sapeva anche che una frequenza troppo eccessiva l'avrebbe portato ad avere seri problemi di relazione con la propria ragazza, raggiungendo in breve un punto di blocco e di non ritorno.
Ne avrebbe parlato con Ary più tardi, adesso non c'era fretta perché si stavano tirando in ballo altri argomenti, tra i quali per esempio la sfida con la Cyprus e il favore chiesto alla futura Mercenaria da parte del Drago.

Vuoi che tenga d'occhio la Parker, o che se prova a fare lo spiritoso lo stendo?
Perché sai, le due cose sono ben diverse...


A me basta che tu faccia intendere ad Alexis quando il simpaticone sta facendo qualche battuta a doppio senso.
Purtroppo lei è abbastanza... "Ingenua" su certe cose e mi ci manca soltanto che accetti di andare a vedere la sua collezione di farfalle!


E non stava scherzando affatto.
Alexis Parker era una delle ragazze più intelligenti che avesse mai potuto conoscere, ma ciò non toglieva che su determinati argomenti, forse non avendo ancora mai sperimentato ed aperto la mentalità con l'atto pratico, fosse completamente tonta, sfiorando alle volte il ridicolo.
Succedeva spesso che Typhon in primis le facesse qualche battuta sessuale per farla arrossire o vedere se sapeva rispondere un po' a tono, ma l'ultima volta che mentre stavano al negozio le aveva chiesto scherzosamente se il flauto traverso oltre a suonarlo lo utilizzava anche per altri scopi, lei esordì con un semplice "Amore il flauto è uno strumento musicale, mica un coltellino svizzero, per cos'altro vuoi che lo usi sciocchino?", dunque da allora perse completamente la speranza che potesse attuare una buona difesa nei confronti del cantante imbecille della Cyprus, optando per metterle vicino una guardia del corpo ben più sveglia e così tanto maliziosa che avrebbe fatto rabbrividire e fuggire anche un attore porno babbano.

Dunque, direi che prenderò una porzione d'insalata di pasta ben condita, mi raccomando, poi un cheeseburger doppio formaggio e doppio hamburger con aggiunta di bacon croccante, patatine fritte per contorno con doppio cheddar, ed una fetta abbondante di torta "Foresta Nera" ... con una Coca-Cola Light però, sai, vorrei stare leggera.

... Torno tra poco!

L'esclamazione del ragazzo venne accompagnata da un sospiro perplesso e uno scuotimento del capo lento e inesorabile.
Si allontanò per circa una decina di minuti o poco più, dato che l'ordinazione non era proprio delle più corte, tornando poi con un paio di vassoi contenenti i cibi richiesti da Aryanne e quello che si era preso per sé, ovvero un milshake alla vaniglia e cacao e una fila di biscotti digestive, i suoi preferiti, dettaglio che per altro conoscevano solo Ary, Alexis e la Vilvarin, infatti furono i primi tipi di biscotti che imparò a cucinare e a non bruciare durante le punizioni della professoressa.
Cercò di sistemare tutto quanto con minuziosa attenzione, evitando di mostrarle lo scontrino con il prezzo e aiutandola a disporre il cibo in maniera che avesse tutto a portata di mano, in fondo avevano un intero tavolo per quattro a loro disposizione quindi lo spazio non mancava.
Soltanto quando tutto fu tranquillo e la situazione tornò ad essere quella precedente, intima e riservata, Typhon decise che era arrivato il momento per trattare proprio di quel discorso pensato prima, immaginando che all'italiana non sarebbe piaciuto, ma prima o poi ci sarebbero dovuti arrivare.

Ary, credo proprio che dovremmo cominciare a darci un freno con le nostre... Avventure adultere!
... Non alzare quel sopracciglio come se non sapessi di cosa sto parlando, sai cosa intendo e credo che dovremmo limitarci.


Negli occhi di Typhon non c'era molta felicità o serenità, anzi per nulla, però l'amore per Alexis era tanto e sapeva che già non lo stava onorando per nulla anche andandoci una singola volta all'anno con Arianna, figurarsi altalenando da una volta alla settimana o due in un giorno o in un weekend di fila. Non avevano una regolarità e questo li spingeva a darsi da fare ogni qual volta si trovavano nelle condizioni giuste, ma quando rientrava a casa era lui a dover guardare negli occhi la futura ricercatrice e sorriderle come se nulla fosse, nascondendo tutto, e sapeva benissimo che con un poco di tempo ed attenzione, l'amica l'avrebbe capito, perché ormai era diventata molto più saggia rispetto al passato.
Ugualmente vogliosa... Ma più saggia!

Non sto dicendo di arrivare a farlo tre volte l'anno, per carità.
Ma provare a far passare almeno una mesata abbondante tra un episodio e l'altro.
Oltre al fatto che spero che presto avrai qualcuno che ti soddisfi per tutto il resto del tempo e credimi, ne sarò geloso marcio, ma da un certo punto di vista aiuterà entrambi a non cadere nella tentazione praticamente ogni volta che ci incrociamo.
Allora, cosa ne pensi?


Difficilissimo parlarne, difficilissimo sottostare al volere di una maturità ormai entrata in vigore dentro di lui, a differenza del Typhon di nemmeno un paio d'anni prima che se ne fregava, si lasciava trasportare, si convinceva sul fatto che loro possedessero un legame così forte che potesse superare tranquillamente il senso di colpa, ma se così davvero fosse stato, allora voleva significare che Alexis non contava nulla e non era affatto così. Lei contava eccome, lei gli illuminava l'anima e lo sguardo, lo completava ed ogni volta che gli diceva che l'amava lo faceva sentire l'uomo più fortunato sulla faccia della terra. Strano a dirsi ma paragonando tutto ciò al sentimento per Arianna, Seal trovava difficile evidenziare fermamente un vantaggio emozionale da una parte e dall'altra... Probabilmente Ary occupava il suo cuore al 40% ed Alis al 60%, ma quel 20% di scarto era abbastanza per definire nella propria mente e nel proprio inconscio la volontà di cambiare appena il regime tra i due amanti e contenerlo quel tanto che bastava per non soffrirne all'inverosimile e rischiare così di impazzire.
Le prese la mano, guardandola, con qualche piccola traccia di salsa del panino sull'indice e sull'anulare.
Avvicinò entrambi alle proprie labbra e la pulì lui, con la lingua, per poi finire dando dei piccoli baci su tutto il dorso fino al polso.
Serio come non mai, la teneva vicino a lui, desideroso di possederla anche in quell'istante, sul tavolo di quel locale, cercando di frenarsi e sostituire momentaneamente l'impulso con il raziocinio.
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Messaggioda Aryanne » 10/12/2013, 18:33

Momenti di pura libido a parte, in cui entrambi sapevano che sarebbe bastato un respiro appena più pesante da parte di uno dei due per farli scattare e finire per fare sesso lì, in quel privè, sembrava che la questione "Cyprus" costituisse un bel peso sulle spalle di Typhon, al punto da arrivare a chiedere alla sua migliore amica/amante di tenere d'occhio Alexis, starle vicino ed assicurarsi che questo imbecille americano non si spingesse oltre il minimo consentito.

A me basta che tu faccia intendere ad Alexis quando il simpaticone sta facendo qualche battuta a doppio senso.
Purtroppo lei è abbastanza... "Ingenua" su certe cose e mi ci manca soltanto che accetti di andare a vedere la sua collezione di farfalle!


Tutti questi anni e ancora stai a questo punto con lei?
Sei diventato proprio un santo, Seal...


E non si riferiva al semplice rapporto sessuale, anche perché da come aveva capito la Parker era più che intenzionata ad aspettare il matrimonio... ma il fatto che non riuscisse nemmeno a capire una battuta a doppio senso, ecco cosa trovava inconcepibile, soprattutto considerando che stava con uno come Typhon Seal da anni, e lui a doppi sensi ci viveva!
Scosse appena il capo, quasi rassegnata all'idea che davvero l'ex Drago fosse diventato troppo buono in quel senso, prima di decidere di lasciar perdere e fare come richiesto.

D'accordo, d'accordo... le starò vicino e le farò capire quando il tizio sta andando oltre.
Ma ti avverto, se mi fa girare le scatole lo prendo a pugni... tanto ormai sono diplomata!


E soprattutto, Ty lo sapeva, era perfettamente in grado di farlo.
Rincuorata all'idea di poter, nel caso, sfogare il proprio nervosismo su un cretino qualsiasi, Aryanne decise poi di ordinare un pranzo "leggero", con tanto di bevanda light per non eccedere nelle calorie: si prendeva in giro da sola, ma era quello il bello, perché solo con Typhon si lasciava andare in quel modo e lui lo sapeva.

... Torno tra poco!

Rise mentre lo osservava allontanarsi con aria rassegnata, attendendolo pazientemente e con lo stomaco che ancora brontolava, e gioendo finalmente quando lo vide arrivare con un paio di vassoi pieni di roba, per lei e, poco, per lui.

Cos'è, sei a dieta?

Gli domandò con una linguaccia, afferrando subito una patatina ricoperta di formaggio, prima ancora che lui sistemasse per bene il tutto sul tavolo, e facendosela sparire tra le labbra con un sospiro estasiato: una volta che ebbe tutto davanti, fece una rapida conta per capire da cosa iniziare, e la scelta cadde sul panino - cheeseburger doppio tutto con aggiunta di bacon - che aveva di fronte; lo scartò lentamente, si rimise comoda accanto a Typhon e diede il primo morso con occhi socchiusi ed espressione beata, che durò poco, però, viste le parole pronunciate successivamente dall'olandese.

Ary, credo proprio che dovremmo cominciare a darci un freno con le nostre... Avventure adultere!

Tentò di mostrarsi perplessa, alzando un sopracciglio, ma ovviamente Seal non se la bevve.

... Non alzare quel sopracciglio come se non sapessi di cosa sto parlando, sai cosa intendo e credo che dovremmo limitarci.

Non sono "avventure adultere", non lo facciamo per il semplice sesso... e io non sono nemmeno impegnata!

Esclamò subito Aryanne, rabbuiandosi e posando il panino che aveva appena preso in mano: incredibile come lo stomaco fosse riuscito improvvisamente a chiudersi.

Non sto dicendo di arrivare a farlo tre volte l'anno, per carità.
Ma provare a far passare almeno una mesata abbondante tra un episodio e l'altro.
Oltre al fatto che spero che presto avrai qualcuno che ti soddisfi per tutto il resto del tempo e credimi, ne sarò geloso marcio, ma da un certo punto di vista aiuterà entrambi a non cadere nella tentazione praticamente ogni volta che ci incrociamo.
Allora, cosa ne pensi?


Che non è certo perché non sto con nessuno che sento il bisogno di te, in ogni senso...

Mormorò di rimando l'italiana, spostando lo sguardo dal viso dell'altro mentre pronunciava quelle semplici parole, ma d'altronde aveva abbassato gli occhi ancora da prima, quando lui si era messo a parlare, come se non riuscisse a reggere il suo sguardo: quando però lui le prese la mano, leccandole qualche traccia di salsa dalle dita e baciandole poi la pelle del polso, un brivido caldo scese lungo la schiena di Aryanne, che d'istinto si volse verso di lui per cercare la sua bocca e, una volta trovata, catturarla in un bacio affamato, bollente, intenso e passionale, con la lingua che quasi disperata s'intrecciava alla sua ed entrambe le mani che affondavano nei suoi capelli corti, neri ora, per non lasciarlo andare via.
Gli occhi rimasero chiusi per tutta la durata di quell'eventuale bacio, e solo dopo diversi istanti la ragazza decise di scostarsi, riaprendo gli occhi scuri e profondi per immergerli in quelli di lui.

... dimmi una cosa, Ty... - sussurrò con voce calda, ma seria, quasi dolce e fragile - ... hai mai pensato di lasciarla... per me?
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Messaggioda Typhon » 15/12/2013, 15:20

Tutti questi anni e ancora stai a questo punto con lei?
Sei diventato proprio un santo, Seal...


Sorvola sull'argomento e dimmi se posso contare su di te, piuttosto...

D'accordo, d'accordo... le starò vicino e le farò capire quando il tizio sta andando oltre.
Ma ti avverto, se mi fa girare le scatole lo prendo a pugni... tanto ormai sono diplomata!


Alzò le spalle senza commentare ulteriormente, in fondo lei poteva fare quello che le pareva non essendo più a scuola e non essendo parte del coro.
Ammise dentro di sé che avrebbe preferito di gran lunga essere lui il primo a pestare il tizio imbecille, ma si sarebbe accontentato anche del secondo posto qualora per Arianna se ne fosse presentata l'occasione buona.
Alzatosi, se ne andò a prendere le ordinazioni sostanziose della ragazza, considerando che pareva quasi non mangiare da giorni per tutta la roba che aveva elencato. Gli allenamenti con Vastnor erano furiosi ed estenuanti, ok, ma evidentemente lo stomaco pregava e chiamava pietà da una vita.
Ty non si azzardò a commentare negativamente quel metodo di allenamento, non solo perché osservava onestamente che sulla Ricciardi stava avendo un risultato strepitoso e positivo, ma anche perché a sua volta Ary avrebbe potuto tranquillamente giudicare male i metodi di insegnamento della Vilvarin, spesso molto duri, molto fastidiosi, ma volti a migliorare considerevolmente le abilità erbologiche dell'ex Dragargenteo.

Cos'è, sei a dieta?

No, più tardi ho quella pausa chiamata "cena", hai presente?
... Forza, mangia!


Mangiare, una parola grossa, specie con la conversazione in corso che Seal decise di iniziare poco dopo, facendo quasi morire all'istante l'appetito della migliore amica/amante e via dicendo. Interrompere i rapporti, o meglio, dare loro una tempistica più soft, più leggera, senza arrivare a darsi da fare ogni giorno se per qualunque motivo ogni giorni si fossero visti o incrociati.
Anche stare in quel locale, adesso, risultava una tentazione non indifferente e il fatto che quello fosse un privè non aiutava affatto.
Typhon conosceva i propri limiti e quelli della sua coscienza, per questo era sicuro che prima o poi ad un ritmo simile avrebbe ceduto, senza mettere in conto che prima o poi la Draghessa avrebbe iniziato a frequentare un'altra persona, ergo si sarebbero dovuti allontanare ancora un poco, finendo per ridurre al minimo quelle scappatelle che nutrivano ben più che un bisogno fisico e sessuale ma qualcosa di più profondo e inspiegabile.

Non sono "avventure adultere", non lo facciamo per il semplice sesso... e io non sono nemmeno impegnata!

Per cosa lo facciamo è irrilevante al fronte di una chimica tra i nostri corpi che vige sempre e ci spinge alle cose più assurde.
Una volta nel camerino di un negozio di vestiti, un'altra ancora dietro l'albero di un parco, poi nel mare a largo... Senza pensare alla stamberga strillante in ricordo dei vecchi tempi e nella camera da letto della casa di due babbani sconosciuti che potevano rientrare da un momento all'altro...
Ary noi non siamo adulteri, siamo bomba e miccia sessuale allo stesso tempo, ci scambiamo di ruolo e giochiamo col pericolo che alimenta i nostri desideri, le nostre passioni e le nostre follie... E la cosa mi piace, lo devo ammettere, ma mi spaventa dal momento stesso in cui non siamo una coppia ma un giorno forse staremo tradendo due persone.
Non sto dicendo di arrivare a farlo tre volte l'anno, per carità.
Ma provare a far passare almeno una mesata abbondante tra un episodio e l'altro.
Oltre al fatto che spero che presto avrai qualcuno che ti soddisfi per tutto il resto del tempo e credimi, ne sarò geloso marcio, ma da un certo punto di vista aiuterà entrambi a non cadere nella tentazione praticamente ogni volta che ci incrociamo.
Allora, cosa ne pensi?


Che non è certo perché non sto con nessuno che sento il bisogno di te, in ogni senso...

Comprendo ciò che vuoi dire, o almeno in parte.
Fino a qualche tempo fa pensavo che l'astinenza datami da Alexis fosse la causa primaria delle nostre avventure.
Lei non mi dava quello che cercavo e in te lo trovavo sempre, mischiando poi il tutto ad un sentimento bello e travolgente.
Adesso invece, negli ultimi tempi mi sono soffermato sulla faccenda e credo che a prescindere io senta il bisogno di te, il tuo corpo e il tuo spirito che mi chiamano, quindi si, forse anche tu quando starai con qualcun altro lo vorrai fare lo stesso con me, ma possiamo sperare per lo meno che il tuo concetto e la tua forza d'amore rendano tutto più gestibile...


Non poté resistere al desiderio di sfiorarla, baciarla, sensualmente, affamato della pelle e del profumo dell'italiana che era stata sua per così poco tempo che probabilmente il più grande rimpianto era stato quello di non essere riuscito a viverla al 100% prima di lasciarla andare via.
Quello però fu un gesto che innescò la famosa miccia nominata prima dal Drago, infatti la bomba esplose quasi subito trasformandosi in un bacio appassionato, caldo, rovente per quanto sentito, misto di un'eccitazione tanto forte da rasentare addirittura l'impossibile.
Lei cercava la sua bocca e l'umidità della sua saliva, egli fece lo stesso restituendo il "favore" afferrandola per i fianchi così da farla avvicinare ulteriormente, attaccati e menefreghisti del cibo che poteva freddarsi o i gemiti che si potessero diffondere per la stanza di piccole dimensioni.
Occhi chiusi, respiro affannato, cuore che batteva forte e desiderio non solo crescente, ma anche prezioso e incapace di fermarsi.
Quando si distanziarono quel poco che bastava per fissarsi negli occhi, la voce di entrambi era spezzata da una voglia e da un amore che insieme davano vita a veri e propri fuochi d'artificio nel corpo, al centro del petto, in mezzo alle gambe, tra le cosce.

... dimmi una cosa, Ty...

... Si, Ary?

... hai mai pensato di lasciarla... per me?

Rimase appena interdetto da quella domanda, ipotizzando all'inizio che fosse frutto del momento e della situazione.
Peccato però che se spesso il saper leggere l'uno negli occhi dell'altro era un vantaggio ottimale, adesso risultava svantaggioso, poiché il ragazzo osservandola bene, concentrandosi su quello sguardo da cerbiatta cazzuta, comprese all'istante che non c'era più traccia di eccitazione in quel tono e in quella domanda, bensì una consapevole voglia di conoscere una risposta, il desiderio di sapere se mai il suo migliore amico, una volta fidanzato ed ancora prima grande rivale avesse mai preso in considerazione l'idea di lasciare la sua attuale fidanzata Parker per riprovare con la neo mercenaria Vastnor. Deglutì silenziosamente, focalizzandosi su quel pensiero, su quella ipotesi, e già quei momenti di attesa senza un "no" secco avrebbero fatto intendere molto alla ragazza, ma successivamente Seal provò anche a spiccicare qualche parola, con un tono basso, non sussurrato ma lievemente roco, virile, non abbassando mai gli occhi neri come il petrolio.

Mi stai chiedendo qualcosa di molto difficile, te ne rendi conto?
Uff...


Si passò una mano in mezzo alla chioma scura di capelli, non più tinti come un tempo, non più caratteristici.
Aveva imparato a caratterizzarsi con il suo modo di fare e con il proprio carisma, evitando di sfruttare mezzi artificiali come un colore ribelle.
Tralasciando certi dettagli, avvicinò la mano a quella di lei, afferrandola, carezzando dito per dito, soffermandosi molto di più sull'anulare, come se volesse immaginare per alcuni secondi un anello su di esso, magari con le loro incisioni.
Romantico forse, forse troppo avrebbero detto un tempo, ma i tempi erano cambiati, come erano cambiati anche loro, ed infatti era proprio sul concetto di non essere più gli stessi che Typhon si era soffermato e solo per quello non aveva detto subito di "no" con convinzione assoluta.

Noi... Siamo diversi dai Ty ed Ary che si sono legati diversi anni fa.
Una volta ti avrei detto che il nostro momento era finito, sfumato, ma quello era il momento per altri noi stessi.
Adesso è come se avessimo abbracciato una consapevolezza nuova, migliorandoci, crescendo...
Quando ti guardo, io non vedo la testarda, orgogliosa, superficiale Draghessa con la quale mi sfidavo al CdD per capire chi fosse il più forte.
Ed io non sono più il bastian contrario, cerca risse, maleducato Drago con il quale ti divertivi a prendere per il culo la Samyliak.
Magari ci piace ancora fare tutto ciò, ma con una consapevolezza diversa... Quindi anche tutto il resto potrebbe essere ritentato con la stessa diversa consapevolezza, come se fosse la prima volta, come se la vita osservando il nostro legame ci avesse voluto dare un'altra chance...


Sbuffò, sempre serio, abbassando gli occhi su quelle due mani adesso intrecciate, percependo un calore avvolgente e sensuale.
Il vento soffiava lieve in lui, dandogli quei saltuari brividi emozionanti che lo spronavano ad andare avanti, a parlare ancora.
Non era un argomento facile ed anche la stessa conversazione era molto più complessa, perché di mezzo non c'era solo il desiderio di provare di nuovo, di guardare per l'ennesima volta più in là di quanto non si fosse guardato nel tempo addietro.
Esisteva una terza persona e almeno per ora Typhon non capiva bene come collocare adeguatamente i suoi sentimenti, non dopo quella domanda improvvisa, non dopo quegli occhi di Aryanne meravigliosi e magnetici sprofondati nei propri.

... Ma c'è sempre Alexis, non dobbiamo dimenticarlo.
Rettifico: non devo dimenticarlo. A te interessa decisamente poco.
... Perché una domanda simile? Perché adesso?
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Messaggioda Aryanne » 15/12/2013, 22:14

Certo che avrebbe potuto contare su di lei... erano uniti per la vita, e Typhon lo sapeva così come lo sapeva Aryanne: probabilmente lo sapeva anche Alexis, e altrettanto probabilmente aveva accettato quell'unione così assurda, totale, particolare, anche perché che alternative poteva avere?
Mettersi contro un legame così forte, così unico, così indissolubile da portarli ad avere bisogno - un bisogno sia fisico che emotivo - l'uno dell'altra? No, impensabile e molto stupido, e l'ex Delfina tutto poteva dirsi tranne che stupida.
Perciò, per tornare al discorso principale, avrebbe potuto contare su di lei se ce ne fosse stato bisogno, ma si premunì di avvertirlo che sarebbe stata anche capace di prendere il deficiente di turno a calci nel sedere se le avesse dato fastidio, giusto per non incorrere in successivi malintesi: d'altronde non faceva parte del coro ed era ormai diplomata, cosa mai avrebbero potuto dirle? Anzi, era pure possibile che Sandyon, suo padre, approvasse quel comportamento.
La conversazione proseguì serena, con l'italiana che ordinò mezzo menù o quasi sotto lo sguardo semi-rassegnato dell'amico/amante, il quale a differenza sua si lanciò in uno spuntino fin troppo leggero per l'altra.

No, più tardi ho quella pausa chiamata "cena", hai presente?

Di solito a quell'ora sono troppo esausta per riuscire a mettere qualcosa nello stomaco...

... Forza, mangia!

Gli fece una bella linguaccia, partendo dal panino che addentò senza pensarci due volte: già, peccato che l'argomento successivo tra loro fu immediatamente in grado di chiuderle lo stomaco, manco fosse una congiura contro di lei ed un pasto finalmente decente - non dal punto di vista nutrizionale quanto di puro gusto dell'italiana.
Quando Typhon iniziò a parlare di ridurre la frequenza dei loro "incontri ravvicinati", infatti, Aryanne posò immediatamente il panino e sospirò, rabbuiandosi, lo stomaco che si contraeva infastidito e la mente che si ribellava alla definizione data da Seal sul loro rapporto, visto che per lei le cose erano ben diverse - non avendo un partner con cui fare coppia fissa.

Per cosa lo facciamo è irrilevante al fronte di una chimica tra i nostri corpi che vige sempre e ci spinge alle cose più assurde.
Una volta nel camerino di un negozio di vestiti, un'altra ancora dietro l'albero di un parco, poi nel mare a largo... Senza pensare alla stamberga strillante in ricordo dei vecchi tempi e nella camera da letto della casa di due babbani sconosciuti che potevano rientrare da un momento all'altro...


Quella è stata la nostra performance migliore...

Commentò a bassa voce Aryanne, un lampo malizioso negli occhi e l'ombra di un sorriso eccitato sulle labbra, soffocato però in parte dal discorso generale ed in parte dalle specifiche parole di Typhon.

Ary noi non siamo adulteri, siamo bomba e miccia sessuale allo stesso tempo, ci scambiamo di ruolo e giochiamo col pericolo che alimenta i nostri desideri, le nostre passioni e le nostre follie... E la cosa mi piace, lo devo ammettere, ma mi spaventa dal momento stesso in cui non siamo una coppia ma un giorno forse staremo tradendo due persone.

Non commentò ulteriormente il fatto che lui all'effettiva stava tradendo ormai da un sacco di tempo Alexis-angioletta-Parker, per non girare il dito in una piaga che sapeva esistere: allo stesso modo, però, sapeva anche che Seal non poteva fare a meno di avere l'italiana accanto a sé, e la neo-Mercenaria era, dal canto suo, troppo egoista quando si parlava dell'olandese per decidere spontaneamente di farsi da parte e lasciarlo nelle mani dell'ex Delfina.
Non era però una questione di sesso, non si trattava di un semplice sfogo fisico, e per quanto fosse sicura che Typhon lo sapesse, la Vastnor ci tenne a sottolinearlo, lo sguardo non più divertito e malizioso ma serio, semplicemente.

Comprendo ciò che vuoi dire, o almeno in parte.
Fino a qualche tempo fa pensavo che l'astinenza datami da Alexis fosse la causa primaria delle nostre avventure.
Lei non mi dava quello che cercavo e in te lo trovavo sempre, mischiando poi il tutto ad un sentimento bello e travolgente.
Adesso invece, negli ultimi tempi mi sono soffermato sulla faccenda e credo che a prescindere io senta il bisogno di te, il tuo corpo e il tuo spirito che mi chiamano, quindi si, forse anche tu quando starai con qualcun altro lo vorrai fare lo stesso con me, ma possiamo sperare per lo meno che il tuo concetto e la tua forza d'amore rendano tutto più gestibile...


Forse poteva anche avere ragione, forse un giorno, quando e se lei fosse stata impegnata, le cose sarebbero state diverse... ma in quel momento la situazione era ben diversa: bastò un piccolo bacio da parte di Typhon, infatti, per innescare quel famoso incendio tra loro di cui lui aveva parlato prima; cercò la sua bocca con desiderio quasi disperato, e Seal dal canto suo rispose con una passione altrettanto travolgente, afferrandola per i fianchi così da attirarla maggiormente a sé.
Con gli occhi chiusi, Aryanne non riusciva a pensare ad altro che a quel momento, a quanto la facesse stare bene e a quanto, onestamente, ne avesse bisogno: quando riaprì gli occhi, quando li affondò nei suoi coi respiri che si fondevano e le mani che si sfioravano, le venne spontaneo porgergli una domanda scomoda, indubbiamente, quanto sentita; alla luce di quell'assurdo rapporto tra loro, alla luce del fatto che anche se fidanzato, anche se innamorato - a detta sua - della Parker, arrivava comunque a tradirla con lei... possibile che Seal non avesse mai pensato di lasciare l'ex Delfina per l'italiana?
Notò il suo iniziale spaesamento, ma fu col cuore che batteva a mo' di tamburo che Aryanne accolse il silenzio dell'altro: non un "no", non una risata come se avesse fatto una battuta... il silenzio.
Un silenzio pesante e già pieno di significato - lo sapevano entrambi - a cui poco dopo si aggiunse la sua voce.

Mi stai chiedendo qualcosa di molto difficile, te ne rendi conto?
Uff...


Non sono mai stata tipa da domande banali, dovresti saperlo... - replicò Ary, alzando leggermente le spalle - Anche se da uno che diceva di voler sposare Alexis Parker quanto prima, non mi sarei aspettata così tanta incertezza.

Aggiunse serafica l'italiana, non riuscendo a trattenere una battutina sarcastica nei confronti dell'altro seppur pronunciata in tono, appunto, sereno, pacato e tranquillo: poteva concedergliela però, visto che all'effettiva tutti i torti non li aveva.
Abbassò lo sguardo sulle loro mani che si sfioravano, accarezzandosi, immaginando forse a sua volta quegli anulari adornati da anelli simili, che li univano.
Si morse il labbro alzando gli occhi su di lui, e se entrambi in quel momento si fossero guardati probabilmente avrebbero capito di aver avuto pensieri molto, troppo simili tra loro.

Noi... Siamo diversi dai Ty ed Ary che si sono legati diversi anni fa.
Una volta ti avrei detto che il nostro momento era finito, sfumato, ma quello era il momento per altri noi stessi.
Adesso è come se avessimo abbracciato una consapevolezza nuova, migliorandoci, crescendo...
Quando ti guardo, io non vedo la testarda, orgogliosa, superficiale Draghessa con la quale mi sfidavo al CdD per capire chi fosse il più forte.
Ed io non sono più il bastian contrario, cerca risse, maleducato Drago con il quale ti divertivi a prendere per il culo la Samyliak.


Annuì a quelle parole, non potendo essere più d'accordo di così: erano cresciuti così tanto che ora, a distanza di tempo, Aryanne stentava a riconoscere l'altro e se stessa negli adolescenti Dragargenteo di cui aveva memoria... eppure, e quella era la cosa davvero importante, quella crescita era avvenuta in modo uniforme, parallelo, uguale per entrambi, come se fossero cresciuti insieme per essere sempre alla pari, per avere quell'equilibrio perfetto che permetteva loro, quand'erano insieme, di dimenticare tutto il resto, tutti i problemi, le relazioni, i dubbi e le incertezze per concentrarsi solo su quel momento perfetto, perfetto perché vissuto da loro e da nessun altro.

Magari ci piace ancora fare tutto ciò, ma con una consapevolezza diversa... Quindi anche tutto il resto potrebbe essere ritentato con la stessa diversa consapevolezza, come se fosse la prima volta, come se la vita osservando il nostro legame ci avesse voluto dare un'altra chance...

Il cuore le saltò più di un battito, a quelle parole: non solo non aveva risposto di "no" alla sua domanda, ma adesso stava addirittura prendendo in considerazione - perché a lei quello sembrava - la possibilità di ritentare, di vivere forse finalmente il loro momento, atteso per tanto tempo durante il quale i due si erano preparati per viverlo al meglio, per essere ciò di cui l'altro aveva bisogno.
Ancora quelle mani vicine, ancora quelle dita intrecciate che si sfioravano delicatamente, quasi rincorrendosi in un gioco dolce ed infantile al tempo stesso: le veniva quasi da piangere nell'osservare quella scena semplice, perché erano loro due i protagonisti assoluti; ma il terzo incomodo c'era - perché Ary la vedeva come tale con tutto che forse quel ruolo era più appartenente a se stessa - una persona che Typhon non poteva non prendere in considerazione.

... Ma c'è sempre Alexis, non dobbiamo dimenticarlo.

Come se fosse possibile.
E comunque...


Rettifico: non devo dimenticarlo. A te interessa decisamente poco.

Annuì, visto che lui aveva capito al volo quale voleva essere la precisazione di Aryanne: a lei di Alexis Parker, senza offesa, non interessava nulla, avendola sempre reputata troppo tranquilla per uno come Typhon; l'intelligenza andava benissimo, anzi, spesso l'aveva invidiata da quel punto di vista, e le aveva riconosciuto il pregio di aver reso Seal molto meno impulsivo di prima... ma per il resto no, decisamente la considerava incompatibile col temperamento dell'ex Drago.

... Perché una domanda simile? Perché adesso?

Non rispose subito a quella domanda, gli occhi che si abbassarono per l'ennesima volta sulle mani intrecciate e le dita che strinsero forte quelle di lui: gli occhi si velarono di lacrime perché aveva paura di come quella conversazione sarebbe potuta andare a finire; come ogni Dragargenteo che si rispettasse, anche prima, quando gli aveva chiesto proprio quella cosa, Aryanne si era dimostrata impulsiva, ed ora stava mentalmente facendo i conti con quella scelta.
E se avesse aperto il suo cuore a Typhon e la conversazione avesse preso una brutta piega, c'era anche la possibilità di perderlo come amico? Se lui alla fine le avesse detto che avrebbe scelto Alexis sempre e comunque, si sarebbe in qualche modo sentita offesa, ferita da quelle parole nel profondo? E allora come avrebbe potuto reagire?
D'altronde l'alternativa era mentire, negare ciò che sentiva di volergli dire dal profondo del cuore, e non era un'opzione praticabile... non con lui.

Perché... non riesco ad immaginare la mia vita senza di te - rispose dunque, rialzando lentamente lo sguardo su di lui - So che può sembrare una frase fatta, Ty, ma non è così... non per me.
Potevo immaginare una vita senza Robyn, quando decisi di provare ad aspettare Vergil, potevo immaginare una vita senza quest'ultimo quando ho deciso di lasciarlo andare, ho potuto immaginare una vita senza Eufemia quando ha lasciato Hogwarts ed anche adesso potrei immaginare una vita senza Sandyon...
- per quanto la prospettiva la terrorizzasse oltre l'indicibile - ... ma non posso immaginare una vita senza di te.
Non riesco, non posso, non voglio immaginare nemmeno un secondo nel quale non sei accanto a me, o nel quale so di poterti avere per me, in qualsiasi senso tu riesca ad immaginare.


Non aveva mai parlato così apertamente e sinceramente con lui, ma visto cosa gli aveva chiesto - visto quale ipotetica decisione gli stava chiedendo di prendere - glielo doveva.

Ho bisogno di te, perché sei più di un amico, di un amante, di un rivale, di un ex fidanzato, sei persino più di un'anima gemella: quando sono con te è come se sentissi che il mio spirito è finalmente completo, è come se tornassi a respirare dopo essere stata per tanto tempo in apnea.
Io non posso... non potrei mai rinunciare a te.
Mai.


Si bloccò, una lacrima che dispettosa e quasi strafottente le era scivolata lungo la guancia mentre lo sguardo, fiero e deciso nonostante la voce appena incrinata, era rimasto fermo in quello di lui.

Io ti amo, Typhon Seal... - glielo disse in olandese, nella lingua madre dell'altro, sussurrandogli quelle uniche parole che aveva imparato solo per lui, per fargli piacere quasi, perché valeva la pena impararle solo per poterle pronunciare guardandolo negli occhi - E non potrò mai amare nessuno più di quanto io ami te, mai, fino a che vivrò.
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Messaggioda Typhon » 17/12/2013, 1:15

Non sono mai stata tipa da domande banali, dovresti saperlo...
Anche se da uno che diceva di voler sposare Alexis Parker quanto prima, non mi sarei aspettata così tanta incertezza.


Se tali domande provengono dall'unica altra ragazza che amo al mondo, si, credo sia normale aspettarsi tanta incertezza.

Con questo forse che voleva dire? Che avrebbe sposato anche Aryanne se le cose fossero andate diversamente e ad oggi fossero stati assieme?
Forse si, non si sentiva di escluderlo. Magari avrebbe atteso qualche anno in più, difatti non era una novità che un buon 20% della motivazione di una ipotetica domanda rapida di matrimonio verso la Parker fosse anche a causa della concessione del suo corpo soltanto dopo il grande passo, quindi parlando della Ricciardi, l'anello sarebbe giunto in tempi più ragionevoli e senza fretta inutile.
Ad ogni modo si, in quelle parole c'era anche la convinzione ovvia che Typhon si sentiva tanto legato alla sua migliore amica/amante quanto alla sua attuale fidanzata: una verità che mai e poi mai avrebbe potuto o voluto negare, nemmeno provandoci.
Continuò il suo discorso, mettendo in conto tutte quante le proprie convinzioni, le proprie idee, i propri dubbi, non tralasciando niente e nulla al caso, dalle analisi delle loro persone alla realtà dei fatti e quindi la presenza nella vita di Seal di Alexis.
Non c'era da togliere alcuna importanza alla ex Delfinazzurro, poiché anch'ella aveva saputo esplorare il cuore del futuro erbologo aiutandolo a maturare, a incontrare proprio quei pregi del suo nuovo carattere che tanto avrebbero favorito un ritorno di fiamma con l'italiana.
Assurdo, certo, ma onesto e veritiero. In quel momento Typhon si trovò anche a valutare l'ipotesi che il suo destino fosse stato quello di incontrare Alexis per migliorarsi e ritrovare la fiamma con Aryanne dopo un lungo percorso formativo, ma ciò intendeva allontanarsi dalla ricercatrice e questo naturalmente al suo cuore faceva molto male, quasi da sentirlo lacerarsi e riempirsi di tagli sanguinanti.
Prescindendo da tutto, dalle emozioni e dai desideri, il ragazzo volle sapere il perché di una simile domanda in quel frangente, perché proprio adesso che stava riuscendo a chiederle di prendersi più pause, di distanziare i rapporti sessuali.
La risposta in un certo senso ricalcò la matrice della domanda, ovvero fu proprio quando lui le chiese di rallentare che lei si accorse che non voleva perché aveva troppo bisogno di lui e non solo con il corpo, con lo spirito o la mente... Ma anche con l'anima.

Perché... non riesco ad immaginare la mia vita senza di te.
So che può sembrare una frase fatta, Ty, ma non è così... Non per me.
Potevo immaginare una vita senza Robyn, quando decisi di provare ad aspettare Vergil, potevo immaginare una vita senza quest'ultimo quando ho deciso di lasciarlo andare, ho potuto immaginare una vita senza Eufemia quando ha lasciato Hogwarts ed anche adesso potrei immaginare una vita senza Sandyon... Ma non posso immaginare una vita senza di te.
Non riesco, non posso, non voglio immaginare nemmeno un secondo nel quale non sei accanto a me, o nel quale so di poterti avere per me, in qualsiasi senso tu riesca ad immaginare.


Adesso stava decisamente andando a parere su un argomento ben più ampio di quello affrontato qualche attimo prima.
Sembrava che avesse fatto vertere il discorso su qualcosa di ben più profondo, una consapevolezza nuova, l'averlo vicino sempre, in ogni momento.
Il nuovo membro della famiglia Vastnor stava parlando del tornare insieme, del riprendere da dove avevano interrotto, di ricominciare.
Negli occhi della ragazza c'era la consapevolezza di tutto quel discorso: nessuna traccia di impulsività, istinto o scarso ragionamento sopra.
Typhon poteva scorgere la fiamma della determinazione non solo nello sguardo ma anche nel tono, nel carisma che esprimeva a parole.
Cercò di concentrarsi affinché tutta quella faccenda gli fosse più chiara, ma era difficile trovare un accordo tra la mente e il cuore quando una delle persone più importanti della tua vita, o forse addirittura la più importante, stava cercando chiaramente di destabilizzarti, seppur inconsciamente.

Ho bisogno di te, perché sei più di un amico, di un amante, di un rivale, di un ex fidanzato, sei persino più di un'anima gemella: quando sono con te è come se sentissi che il mio spirito è finalmente completo, è come se tornassi a respirare dopo essere stata per tanto tempo in apnea.
Io non posso... non potrei mai rinunciare a te.
Mai.


Raccolse la lacrima che le colò dagli occhi con il dito e subito la portò alle proprie labbra, assaporandola, chiudendo gli occhi.
Certi gesti lo facevano sentire completo con la ragazza esattamente come aveva detto, oltre ogni immaginazione.
Tornare a respirare quando stavano insieme, no, non ci aveva mai pensato sul serio, evidentemente lei si ed anche molto spesso.
Vivere in corrispondenza del momento in cui si incontravano era bello e allo stesso tempo limitante, come se non potessero mai e poi mai decidere di stare realmente con qualcuno perché mai e poi mai avrebbe potuto dare loro le stesse sensazioni che invece si fornivano l'un l'altra.
Respirava in silenzio Typhon, continuando a tenerle la mano, guardandola di tanto in tanto farsi più chiara per via della stretta forte che lei stessa imprimeva quasi in simbolo di una volontà, la volontà di non farlo andare via di lì, di non farlo allontanare ancora una volta.
Desiderava rimanesse lì con lei, che ci fosse un'altra situazione, ma la domanda era: se ne stava sul serio rendendo conto soltanto ora?
E poi... Stava lentamente raggiungendo anche lui una consapevolezza simile?

Io ti amo, Typhon Seal...

L'olandese, la lingua madre di Ty, una lingua che in molte occasioni la stessa Arianna era stata definita "stupida e inconsistente" giusto per prenderlo un poco in giro, vantandosi del proprio orgoglio italiano sempre impresso non solo nella mente ma anche nelle movenze e nei toni.
Scherzava, senza dubbio, ma nemmeno per scherzo si era mai espressa in qualche frase tipica olandese, quando invece lui qualche sciocchezza italiana tanto per insultarla nella sua stessa lingua l'aveva appresa.
Adesso non solo la stava usando (e dannazione quanto era eccitante e affascinante quando la sfruttava) ma era anche impiegata per dire una cosa così dolce come un "ti amo", come una dichiarazione sentimentale e romantica per nulla tipica del solito modo di fare alla Ricciardi.
Fu come un altro colpo al cuore ma più simile ad un balsamo, una cura calda e indolore che gli attraversava il petto riempiendolo di tepore.

E non potrò mai amare nessuno più di quanto io ami te, mai, fino a che vivrò.

Non aveva fiatato fino a quell'istante, sopratutto perché non voleva interromperla, voleva sapere dove volesse arrivare.
Tutto ciò che aveva sentito gli era parso quasi come una richiesta implicita di darle una seconda possibilità, di darsi una seconda possibilità.
Ma ciò valeva a dire lasciare Alexis, terminare la sua storia con lei e ripartire da capo con Ary, la sua Ary, spezzando il cuore ad un angelo.
Se si immaginava in coppia fissa con la Ricciardi, improvvisamente il quadro prendeva forma e colore a velocità inaudite.
Immaginarsi invece vicino alla Parker, per quanto bello, subiva un trattamento leggermente diverso: la figura di loro due vicini prendeva si colore, ma molto più lentamente, definendosi a poco a poco, anche se comunque entrambe le persone nel quadro sorridevano felici.
La differenza sostanziale vigeva nello sguardo di Typhon, lucente nel primo caso, sereno nel secondo.
Abbassò il capo, sfiorandosi le labbra con la lingua, quasi disidratato, difatti dovette ricorrere a bere un po' di milkshake per rimediare.
La panna ormai era diventata liquida e si era amalgamata al resto del composto dolciastro, ma andava bene lo stesso, pazienza.
Quanto era difficile adesso parlare? Parecchio... Specie quando si sapeva che Ary in un certo senso aspettava una qualunque risposta da lui.
No, di certo non voleva che dicesse all'attimo "si, va bene, lascio Alexis e torno con te amore mio", ma per lo meno capire se ci fosse una lontana possibilità che egli prendesse in considerazione quell'ipotesi somigliante ad una tempesta di fulmini, tuoni e saette a cielo limpido e celeste.
Carezzò ancora la mano della ragazza, unendo alla pratica anche l'altra gemella, avvicinando la mancina di Arianna al proprio viso per farsi fare qualche coccola, per darle qualche altro bacio puro e semplice, provando a riordinare delle idee tanto confuse quanto combattute.
Dopo circa mezzo minuto passato così, scelse di aprire bocca, provando in qualche modo a dire quello che gli passava per la testa, perché dopo tutto quel fiume di verità a cuore aperto, in fondo glielo doveva.

Il fatto che tu non possa mai amare nessuno quanto ami me... Non credo sia opinabile.
... Lo dico perché non giudicherei opinabile nemmeno il mio punto di vista... Praticamente uguale al tuo.
Ary, tu in questi dieci minuti mi hai fatto sentire delle emozioni che Alexis non mi ha mai fatto provare e questo da una parte mi sorprende, da un'altra non mi sorprende e da un'altra ancora... Mi fa del male.
Ti starai chiedendo se c'è anche una parte felice delle tue parole ed in effetti si, c'è, ma è sepolta sotto la velata consapevolezza di trovarmi di fronte ad una decisione che potrebbe cambiare radicalmente le sorti della mia vita e del mio destino.


Lei era stata sincera al 100%, lui non poteva essere da meno, quasi fosse l'ennesima sfida tra di loro, un gioco cominciato addirittura a 12 anni.
Ora ne avevano quasi otto di più, eppure continuavano imperterriti ad avere le stesse identiche abitudine, adeguate alle situazioni e alla maturità.
Tornò a fissarla negli occhi, sporgendosi quel tanto che bastava per baciarla ancora, un bacio disperato, carico di sentimento, carico d'amore.
Cercava risposte in quel bacio, cercava quello che la voce non poteva regalare, cercava ciò che si, soltanto Aryanne poteva dargli e volente o nolente prima o poi se lo sarebbe dovuto ficcare bene in testa.
Al termine di quel bacio, durato si e no un minuto abbondante, le labbra si allontanarono così lentamente da sembrare quasi il fermo immagine di una pellicola cinematografica babbana, dopo di che...

Ti amo Arianna Ricciardi.

Pronunciato In italiano.

... Pensi che potremmo davvero essere la coppia che abbiamo sempre sognato?
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Messaggioda Aryanne » 17/12/2013, 14:24

Se tali domande provengono dall'unica altra ragazza che amo al mondo, si, credo sia normale aspettarsi tanta incertezza.

Annuì a quelle parole, silenziosa perché anche lei, come lui, stava riordinando le idee, stava prendendo consapevolezza dei propri sentimenti, dei propri desideri, di tutto ciò che prima non aveva mai richiamato nella mente forse perché andava bene così, o forse più semplicemente perché non era ancora il momento.
Si diceva che era prassi accorgersi di quanto qualcosa fosse importante nel momento in cui la si aveva persa... beh, Aryanne era stata più furba o semplicemente più veloce, perché non appena Typhon aveva parlato di rallentare i loro incontri intimi, e dunque probabilmente anche di stare meno a contatto per non cadere in tentazione, l'italiana si era resa conto di quanto la cosa non le andasse bene: aveva bisogno di Seal, e non solo per scopare, quello ormai era chiaro ad entrambi - anche perché possibilmente con chi sfogare i meri istinti sessuali ce l'aveva pure; aveva bisogno del Dragargenteo nella sua vita perché nessuno avrebbe mai potuto capirla quanto lui, con nessuno avrebbe mai potuto avere quel tipo di complicità che la faceva sentire bene, completa.
Spesso, quando lui se ne andava dopo essere stati insieme, Aryanne si era ritrovata a pensare che era come avere uno spirito in condivisione, che si univa alla sua metà quando Typhon era con lei e che invece poi si allontanava quando lui tornava da Alexis: era davvero possibile che fossero arrivati a quel punto, loro che all'inizio della scuola nemmeno si sopportavano?
Possibile che tutti i passi in avanti fatti in contemporanea, quel migliorarsi continuamente ma sempre di pari passo, uno accanto all'altra, fosse stato fatto inconsciamente per arrivare alla fine ad essere davvero perfetti l'uno per l'altra?
Gli spiegò il proprio punto di vista con una fragilità nuova, quella di una persona che non è più una ragazzina orgogliosa e testarda, ma una giovane donna matura e consapevole di sé, sentimenti compresi, e senza più la paura di mostrarli: una volta non avrebbe mai parlato in quel modo a Typhon, non gli avrebbe mai espresso così chiaramente una debolezza, un bisogno di lui così totale e palese... ora era diverso, ed era pronta a tutto pur di non perderlo.
Pianse anche, pur non volendolo, una piccola lacrima salata a colarle lungo la guancia che subito venne raccolta da lui, dal suo dito, per farsela sparire tra le labbra: non aveva pianto quasi mai davanti a Seal in tutti quegli anni, ma l'idea di perderlo ora faceva troppo male per riuscire a trattenersi; non era come la solita tristezza che l'assaliva quando lui se ne andava, non potendo mai permettersi di rimanere con lei per troppo tempo, era un dolore sordo che le martellava nel petto al pensiero che se lo avesse lasciato andare, se si fosse allontanata da lui, avrebbe finito per perderlo.
E non era un'opzione che Aryanne considerava praticabile nella propria vita, non se si parlava di Typhon... perché lei lo amava: e glielo disse, chiaro e tondo, oltretutto in olandese, una lingua nella quale lei non si era mai espressa nemmeno per dire "buongiorno", "buonasera" o "fottiti", a differenza di Seal che qualche insulto in italiano l'aveva imparato solo per farle dispetto; ed ora, invece, Aryanne l'aveva usata per lui, per quelle tre parole così speciali che mai in tutta la sua vita sentiva di aver detto con così tanta convinzione.
Improvvisamente si sentì svuotata, e all'effettiva era così: gli aveva detto tutto ciò che provava senza freni né censure, era stata sincera fino in fondo e non c'era altro che potesse dire o fare... era lui a dover decidere, purtroppo; purtroppo, perché ciò implicava che la Vastnor non aveva alcuna possibilità di scelta, e si sarebbe dovuta interamente rimettere alla decisione che Typhon avrebbe preso.
Lo osservò, silenziosa e paziente anche se dentro di sé stava fremendo, lasciandosi prendere la mano per poi farla appoggiare sul viso di lui e fargli qualche carezza leggera, appena tremante perché sì, stava tremando tutta e nemmeno se n'era resa conto.

Il fatto che tu non possa mai amare nessuno quanto ami me... Non credo sia opinabile.
... Lo dico perché non giudicherei opinabile nemmeno il mio punto di vista... Praticamente uguale al tuo.


Quindi anche lui amava Aryanne più di chiunque altro, anche di Alexis? Oppure erano al 50 e 50 perfetto?
Forse, invece, si trattava semplicemente di due amori talmente diversi l'uno dall'altro, che un paragone non era nemmeno praticabile.

Ary, tu in questi dieci minuti mi hai fatto sentire delle emozioni che Alexis non mi ha mai fatto provare e questo da una parte mi sorprende, da un'altra non mi sorprende e da un'altra ancora... Mi fa del male.
Ti starai chiedendo se c'è anche una parte felice delle tue parole ed in effetti si, c'è, ma è sepolta sotto la velata consapevolezza di trovarmi di fronte ad una decisione che potrebbe cambiare radicalmente le sorti della mia vita e del mio destino.


Annuì mesta, silenziosa: era felice di sapere di essere in grado di fargli provare emozioni così forti, perché anche lui gliele faceva provare, ma sapeva, comprendeva che questo potesse fare male perché insomma, in teoria quando si stava con qualcuno era quella persona l'unica a poter far provare certe cose... per loro invece la questione era totalmente diversa.
Si morse il labbro, perché non poteva dire nulla in nessun caso, non sarebbe stato giusto: era una decisione talmente importante, quella che Seal pareva apprestarsi a prendere, che anche una sillaba da parte dell'italiana sarebbe potuta risultare di troppo; quando cercò la sua bocca, Aryanne gliela concesse in un istante, chiudendo gli occhi ed affondando una mano tra i suoi capelli mentre l'altra stringeva la gemella dell'olandese con tutta la forza che aveva, mentre le labbra si muovevano su quelle di lui in un movimento perfetto, come se fossero nate per appoggiarsi ed amalgamarsi con quelle dell'altro.
Si staccarono lentamente, guardandosi negli occhi come se il tempo intorno a loro si fosse fermato... persino i loro cuori parevano aver smesso di battere per paura di fare troppo rumore e rovinare quel momento.

Ti amo Arianna Ricciardi.

Perché tale sarebbe sempre stata per lui, nonostante l'anagrafe magica dicesse ora l'esatto contrario, l'italiana - come in italiano erano state pronunciate quelle parole - che per prima gli aveva rubato il cuore.

... Pensi che potremmo davvero essere la coppia che abbiamo sempre sognato?

Penso che tutto ciò che abbiamo vissuto insieme ci abbia portato a questo, alla perfezione - rispose Ary con voce ferma, sicura. Le aveva chiesto un'opinione, e lei l'avrebbe espressa con tutta la convinzione possibile, perché ci credeva davvero - Siamo cresciuti insieme, maturati, migliorati, e al tempo stesso ci siamo avvicinati come mai avremmo pensato potesse accadere... una coincidenza? No, io penso che fosse tutto un piano del Destino per farci arrivare qui, a questo momento: siamo diventati due persone diverse da quand'eravamo ragazzi, abbiamo raggiunto un modo di essere tale da poter essere amalgamato perfettamente a quello dell'altro... può essere tutto questo solo un caso, è possibile che casualmente io sia diventata perfetta per te e viceversa? Non credo, Ty.
Allora non eravamo pronti, e si è visto, ma adesso... non credo ci sarà mai un momento più perfetto di questo per diventare quella coppia unica e bellissima che tanto sognavamo.
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Messaggioda Typhon » 18/12/2013, 23:51

Penso che tutto ciò che abbiamo vissuto insieme ci abbia portato a questo, alla perfezione.

Così iniziò il discorso la bella italiana, con una frase che in sé accorpava tutte quante le considerazioni fatte da Typhon fino a quel momento.
Non intendeva interromperla, oppure contestare quello che stava dicendo, bensì avrebbe dedicato tutta quanta l'attenzione possibile nell'ascoltare e valutare con cura ogni idea, ipotesi e considerazione, sicuro che ella non avrebbe detto niente solo per cercare di tirare acqua al suo mulino.
Si, un tempo era abbastanza subdola da pensare ad una strategia simile, ma l'Arianna che aveva adesso di fronte possedeva delle caratteristiche nuove e dei pregi che mostravano soltanto un considerevole aumento di maturità e lealtà con chi lo meritava.

Siamo cresciuti insieme, maturati, migliorati, e al tempo stesso ci siamo avvicinati come mai avremmo pensato potesse accadere...
Una coincidenza? No, io penso che fosse tutto un piano del Destino per farci arrivare qui, a questo momento: siamo diventati due persone diverse da quand'eravamo ragazzi, abbiamo raggiunto un modo di essere tale da poter essere amalgamato perfettamente a quello dell'altro... Può essere tutto questo solo un caso, è possibile che casualmente io sia diventata perfetta per te e viceversa? Non credo, Ty.


Perfetti per stare insieme, perfetti per diventare la coppia che avevano sempre sperato, sempre sognato, ai tempi della scuola.
Ritornando al passato, ai volti di quei due Draghi scalmanati che nascondevano i loro sentimenti all'altro, Typhon non riusciva con esattezza a ricordare quando si accorse di amare Arianna Ricciardi, quando il cuore passò automaticamente dall'avversione al desiderio.
Ognuno aveva "buttato" la propria prima volta con uno/a a caso semplicemente per l'orgoglio di non voler concedere una simile fortuna al collega Prefetto, dimenticandosi anche nomi e fattezze di quei ragazzi che magari ci avevano anche sperato in qualcosa di più, ignari di tutto.

Allora non eravamo pronti, e si è visto, ma adesso... non credo ci sarà mai un momento più perfetto di questo per diventare quella coppia unica e bellissima che tanto sognavamo.

Da cosa era partita tutto quello? Da una chiacchierata informale, da uno scambio di battute tra vecchi amici, da un incontro di pausa dalla vita.
Si erano visti all'esterno dell'accademia erbologica e avevano scelto di prendersi qualcosa lì, in quel locale, come sempre, senza aspettative.
Invece adesso si erano trovati a dialogare di ritorni di fiamme, di storie da rimettere in piedi, da rimettere in discussione, di amore e sesso.
Il momento perfetto per diventare la coppia che sempre sognavano, la coppia di Draghi fieri e feroci che avrebbe fatto impallidire chiunque al mondo, anche il più sfrontato dei pazzi o dei coraggiosi. Seal la guardava negli occhi e sapeva che non stava scherzando, sapeva che non era infervorata dall'attimo di passione, non c'erano fumi che annebbiavano la vista della sua mente, lei voleva lui, lei voleva un "loro".
Dentro al suo cuore, il ragazzo percepiva distintamente un battito più forte, un trasporto potente che non si riusciva a spiegare, che non era in grado di fermare, che inibiva ogni suo tentativo di tenere a bada l'immagine di loro due insieme come fidanzati, fissa nella testa.
Emozioni, quelle, indescrivibili. Tutto era accompagnato dal silenzio che regnò poco dopo, perché adesso lei sapeva che l'ultima parola spettava a lui, prima di congedarsi, prima di proseguire per le proprie strade perché si, il tempo era scaduto, ognuno doveva tornare alla propria realtà.
Fortunatamente, quella sera - come molte altre del resto - Alexis non ci sarebbe stata a casa, un modo come un altro di lasciare Typhon Seal libero di riflettere... Dunque aveva deciso di rifletterci? Aveva davvero scelto di ipotizzare un possibilità?
Forse, ma prima c'era da fare i conti con la sua coscienza, con la sua anima... Con la Vilvarin, già, con chi altro ne avrebbe potuto parlare?
Sospirò, scuotendo la testa quasi rassegnato all'ovvietà delle parole di Aryanne, sorridendo appena.

C***o Ary, ma noi riusciamo una volta ogni tanto a non incasinarci la vita?
Così, tanto per sport...
Tsk!


Le prese il viso tra le mani ancora una volta, a bruciapelo, avvicinandosi per baciarla di nuovo, forse l'ultimo episodio prima di andarsene.
Si appropriò delle labbra della mercenaria quasi come se già fossero di sua proprietà, come se già lei fosse sua, anche se così non era.
Lingua, saliva, denti, palato, aria, tutto in condivisione per quei buoni cinque minuti di passionale trasporto che condusse quel bacio disperato.
In esso c'erano tutti sentimenti contrastanti riversati di getto e di trasporto, senza pensare alle conseguenze, come un tempo, come a scuola.
Un gemito di sofferenza nel distanziarsi, un respiro pesante al pensiero di doversene andare, uno sguardo più intenso come era la faccenda.

... D'accordo, ci penserò, maledizione!
Ma promettimi che per il resto dell'incontro ti comporterai normalmente, mangiando tutto, e ci saluteremo come sempre.
Necessito di tempo per riordinare le idee e una manche di sesso bollente qui sul tavolino non mi aiuterebbe di certo...
Scherzi a parte, voglio pensarci bene, ok?


La domanda finale venne esposta con un tono più basso e dolce, quasi gentile, diverso dal solito Typhon.
Sapeva che se avesse deciso di proseguire con Alexis lei lo avrebbe capito ma non poteva negarle la certezza che avrebbe messo tutto in discussione.
Probabilmente avrebbe ammirato quel lieve sorriso appena soddisfatto sul viso dell'italiana, accorgendosi di quanto tempo era passato da che la sua mente lo registrava come una cosa meravigliosa, nell'ottica di un ragazzo innamorato, di un ragazzo fidanzato.
L'avrebbe paragonato a quello dell'attuale ragazza, certamente, maledicendosi per certe sfide mentali improvvisate.
Adesso comunque, desiderava solo andare avanti come se nulla fosse, archiviando quella faccenda, riprendendola in separata sede, magari davanti ad una tazza di tisana preparata da sé, che avrebbe offerto il giorno successivo alla sua Mentore durante il dialogo sulla faccenda, per sentire la sua opinione e farsi "smontare" adeguatamente l'operato erbologico svolto.

Quindi adesso come gestirai la situazione con il PT?
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Messaggioda Aryanne » 19/12/2013, 15:05

Non c'era davvero nient'altro da dire, non da parte di Aryanne comunque: aveva spiegato a Typhon il proprio punto di vista, gli aveva anche espresso il proprio parere sulla possibilità di essere perfetti ora come coppia rispetto al passato... parlare ancora sarebbe risultato inutile, e forse non avrebbe fatto altro che confonderlo.
Lo fissò, silenziosa e ansiosa anche se era brava a nasconderlo dietro ad una maschera di pazienza, a dimostrazione che gli insegnamenti di Sandyon erano serviti a qualcosa: per fortuna quel momento d'immobilità non durò molto, anche perché l'italiana non era sicura della propria capacità di dissimulare a lungo i propri pensieri e le proprie sensazioni.

C***o Ary, ma noi riusciamo una volta ogni tanto a non incasinarci la vita?
Così, tanto per sport...
Tsk!


Naaa, non saremmo io e te altrimenti!

Rispose la Vastnor scuotendo il capo, ritrovandosi però quasi subito con la bocca occupata da quella di lui: era bellissimo sentire il proprio viso circondato dalle sue mani, era bellissimo capire quanto, almeno apparentemente, Typhon avesse bisogno di lei, come lei di lui del resto; chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dal momento, da quel bacio completo di tutto, una passione disperata che lasciò entrambi senza fiato, col respiro corto e lo sguardo ferito nel doversi lasciare, nel non poter proseguire ancora ed ancora perché ne avevano voglia, perché potevano permetterselo.

... D'accordo, ci penserò, maledizione!

Un sorriso lieve ma soddisfatto si palesò sulle labbra di Aryanne a quell'esclamazione/imprecazione dell'olandese, un sorriso accompagnato da un movimento altrettanto lieve del capo in segno d'assenso.

Ma promettimi che per il resto dell'incontro ti comporterai normalmente, mangiando tutto, e ci saluteremo come sempre.
Necessito di tempo per riordinare le idee e una manche di sesso bollente qui sul tavolino non mi aiuterebbe di certo...


Lo sai che se mi comportassi normalmente dovremmo ripeterla un paio di volte, la manche di sesso bollente sul tavolino?

Domandò l'italiana, scherzosa sì, ma fino ad un certo punto, e Seal sapeva bene che le sue parole erano veritiere, loro che non riuscivano a non fondersi fisicamente l'uno con l'altra, indipendentemente da dove si trovavano.

Scherzi a parte, voglio pensarci bene, ok?

Okay okay, ho afferrato il concetto... niente sesso sul tavolino, stesi sul divano, per terra o contro il muro, ricevuto.

Mormorò la Mercenaria con un altro movimento del capo, decidendo di fare la brava bambina solo perché glielo stava chiedendo Typhon: si rimise comoda, con le gambe appoggiate su quelle di lui, e recuperò la bacchetta per riscaldare il suo cibo ormai freddo, riprendendo tra le mani il panino enorme che aveva ordinato per addentarlo come se nulla fosse successo.

Quindi adesso come gestirai la situazione con il PT?

In nessun modo - rispose Aryanne con semplicità - Tanto al momento mi toccherà allenarmi ancora ed ancora, prima di rivederlo... perciò aspetterò che tu abbia preso la tua decisione, e intanto mi concentrerò solo sul migliorarmi. Quando lo vedrò, spero di poter già sapere dentro di me cosa ne sarà di noi.

Aggiunse, occhieggiando l'altro dopo aver finito di parlare per poi dedicarsi al suo aperitivo/cena: e rimasero parecchio in quel privé, a chiacchierare e mangiare come nulla fosse, anche se gli occhi dell'italiana, per chi li sapeva leggere, tradivano un'ansia nuova, quella di chi sa di dover aspettare un responso importante senza avere alcuna voce in capitolo.
Diverse ore dopo, la Vastnor salutò l'olandese con un ultimo bacio sulle labbra prima di andarsene e tornare alla propria gigantesca dimora, pronta a coccolare Yuna fino allo sfinimento giusto per scaricare un po' lo stress: fino a che Typhon non avesse fatto la sua scelta, la bella Mercenaria sarebbe stata emotivamente appesa ad un filo.


[FINE]
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