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Livello Speciale Segreto

Quartier Generale dei Servizi Segreti del Ministero
Luogo di lavoro dei Sicari e dei Profiler

Messaggioda Beatriz » 15/09/2015, 22:23

Si spieghi meglio.

Fare un resoconto della menzogna che aveva ideato insieme a Marcus fu abbastanza semplice per la Schtauffen, visto che in mezza ad essa vi era una parte di verità. Una volta appurata la sua incapacità di mentire, Azhad infatti aveva avuto la brillante idea di mischiare un po' delle esperienze passate di Beatriz che non erano vere a quelle vere, in maniera che quando la ex-Mangiamorte si fosse ritrovata a raccontarle, sarebbero risultate molto più credibili persino ai suoi stessi occhi.
Il piccolo Storno non si era certo tradito, durante quella conversazione, ma non poteva sperare di darla a bere al capo dei Sicari nonchè Profiler del Ministero. Era però preparata all'idea che l'altro avrebbe intuito gli fosse stato nascosto qualcosa, ma non alla velata minaccia che si ritrovò a subire da Cole Darksteel. Una minaccia però che non la spaventò minimamente.

... Tutti i miei soldati fanno affidamento su di me.
Mi affidano la loro vita ogni giorno, perché sono io a prendere le decisioni ed io a prendermi le responsabilità.
Questo significa che chiunque, in questo ambiente, si fida del mio giudizio e di conseguenza un mio errore, significa sofferenza per tutti.
Da ciò ne deriva che, qualora dovessi riscontrare la conferma di un mio qualsiasi azzardo, provvederei immediatamente a correggere il tiro, eliminando ogni possibile minaccia in prima persona... E le posso assicurare che ho tutte le carte in regola per farlo.


Tu non sei nulla in confronto a Chandra Ujeroi e alla Setta.


Questo pensava la Schtauffen fissando il Capo dei Sicari con forse fin troppa fiducia e sicurezza. Poi però lo sguardo venne abbassato, accettando quindi di sottomettersi a colui che avrebbe dovuto considerare -ufficialmente- il suo Capitano.
Non aveva paura di lui, perchè al suo confronto aveva dovuto combattere incubi ben peggiori. Ma non sottovalutava le sue capacità -era un errore imperdonabile in battaglia- e apprezzava la sua volontà nel volersi prendere cura dei suoi sottoposti.
Era un leader, su quello non c'erano dubbi. Un leader diverso da quelli incontrati dalla Schtauffen nel suo passato e doveva ammettere con sè stessa che...
Non le dispiaceva affatto.

... Ad ogni modo, tanta è la responsabilità che mi tengo sulle spalle, tanto è il rispetto che esigo dai miei soldati.
La gerarchia è fondamentale in un sistema militare come il nostro è questo significa che una volta ricevuto un grado, lei dovrà accettarlo immediatamente.
Ascoltare gli ordini dei suoi superiori, anche qualora si sentisse più capace, più intelligente, più matura o più preparata di loro.


Non crerò alcun problema al riguardo, glielo posso giurare.

Non era sua intenzione fare carriera nè mettersi a litigare per questioni futili: la Resistenza ora era la sua vita e lei avrebbe fatto di tutto per essere d'aiuto, costi quel che costi.

... Ha quasi 30 anni, questo vuol dire che è aperta ad ogni posizione gerarchica fino al Tenente, essendo appena arrivata e aderendo ora al nostro sistema, escluderei a priori la possibilità di farla rientrare immediatamente nella terza posizione precedentemente citata.
... Mi segua, ci sposteremo nell'area test fisici e magici.


Pur non avendo mai sviluppato una passione insana per l'omicidio -faceva ciò che era il suo dovere- Beatriz provò una scintilla di euforia quando seppe che Cole avrebbe testato le sue capacità combattive. Combattere era sempre stato il suo unico scopo ed era ciò che sentiva di saper fare meglio: non raggiungeva il livello di Marcus, nè quello di Chandra, ma la sua forza di volontà l'aveva portata lontano, molto lontano: l'aveva spinta ad apprendere tecniche magiche che nessun altro possedeva oltre a lei.
Era stata ben orgogliosa il giorno che aveva dimostrato a Chandra ciò che sapeva fare senza l'uso della bacchetta.

Eseguirò la procedura Magica Autonoma di Livello 2.
Le difficoltà impostate vanno dalla 1 alla 10, ma solo fino alla numero 6 è possibile eseguirle da soli.
Dalla 7 in poi sono necessari minimo due membri, 9 e 10 invece sono eseguibili da minimo quattro.
La 2 è lo standard, viene effettuato da ogni soldato la mattina appena arriva in questa struttura per riscaldarsi, dopo aver fatto stretching.
Estragga la bacchetta e si metta in posizione di guardia, al resto provvederò io.
Faccia finta che non ci sono, si concentri e svolga al meglio delle sue capacità: buon lavoro.


Prima di entrare all'interno dell'area di addestramento, Beatriz si tolse la giacca -rimanendo quindi solo col gilet di jeans- estraendo la bacchetta dal piccolo fodero attaccato al polso. I muscoli erano rilassati, come se quello fosse pane quotidiano per la donna.
Non temeva di essere scartata, anzi.
Temeva di risultare fin troppo per un semplice Caporale.

Mi auguri buona fortuna.

Era questo quello che si diceva quando una persona temeva di non farcela, giusto?
Già, peccato che l'intonazione utilizzata dalla Schatuffen esprimeva una sicurezza certa e indissolubile.

Venti minuti dopo


Aveva combattuto per quindici minuti, dimostrando una prontezza e una forza in campo di battaglia davvero notevoli. Colpiva sempre il bersaglio senza esitazioni -come se fosse abituata ad uccidere- ma la sua mancanza di sapersi gestire la rendeva anche molto vulnerabile in difesa. Più di una volta era stata "colpita", colpi che Beatriz aveva imparato a sopportare cercando di aumentare la propria resistenza più che la sua capacità di concentrazione.
Sapeva di aver dimostrato molte delle sue lacune, ma lo scopo era proprio quello di far risultare ancora più credibile la sua versione dei fatti. Dopo qualche minuto passato a riprendersi e a farsi una bella doccia ricostituente, Beatriz si spostò nuovamente nell'ufficio del Darksteel, sedendosi e aspettando il suo verdetto.

Allora, facciamo un attimo il punto della situazione...
Secondo i parametri presenti nel mio schedario tecnico, potrei suddividere la sua performance in questo modo:
Capacità Magica: Molto Sopra la Media
Resistenza Magica: Sopra la Media
Riflessi: Molto Sopra la Media
Concentrazione: Sopra la Media
Qualità Fisiche: Opportune
Qualità Tecniche: Più che Opportune
Qualità Istintive: Poco Opportune
Preparazione Generale pari a 8/10.


Se fosse stata un 10/10 a quell'ora Chandra si sarebbe ritrovata morta. Sepolta per sempre in qualche cimitero.

E' un risultato ben più che ottimo, ma naturalmente ci sono delle qualità che non ho avuto modo di osservare del tutto.
Tuttavia ora come ora sarebbero superflue e credo che per prendere una decisione relativa al suo arruolamento, quanto ho visto mi possa bastare.
La integrerò con la Carica di Sergente, signorina Schtauffen, e il suo ruolo comincerà già a partire da domani mattina.
Il Ministerò le fornirà una divisa e il distintivo, la tessera per accedere al piano e tutti gli accessori da infiltrazione e battaglia.


La sua decisione mi rende davvero felice.

Era davvero così? Forse, in fondo aveva appena ottenuto che una parte dei suoi piani andasse a buon fine. Tuttavia Cole sembrava aver intenzione di aggiungere ancora qualcosa, per questo la donna rimase ferma in silenzio, ad ascoltarlo.

Sergente, mi stia a sentire molto bene, perché non mi ripeterò e so che soldato avvisato è mezzo salvato.
Io non ho idea da cosa o chi stia fuggendo, non ho idea di che cosa abbia fatto realmente in questi anni oltre al Dirigente Esecutivo della Novak Industries.
Non ho idea di quanto mia stia nascondendo e di riflesso quanto nasconderà ai suoi colleghi ma... Qualora dovesse accorgersi che la situazione le sta sfuggendo di mano, le ordino di venire in questo stesso ufficio e parlare. I segreti sono ammessi in questa struttura, tutti ne abbiamo, alcune persone così tanto dolorosi e pesanti che chiunque, se ne avesse una vaga idea, cambierebbe nettamente atteggiamento verso costoro...


Per un istante gli occhi scuri di Beatriz guizzarono verso il Capitano dei Sicari, fissandolo con maggiore interesse rispetto a prima. Aveva compreso di avergli mentito e aveva compreso che la sua menzogna fosse anche bella grossa. Ma non le stava chiedendo di parlare nè di far presente quale fosse il suo vero passato, bensì di non mettere a repentaglio la sicurezza dei Sicari per i suoi problemi personali.
Problemi che lui era disposto ad aiutarla per risolverli, pur non essendo direttamente coinvolto.

... Quindi non la costringerò a dire nulla, per adesso.
Faccia molta attenzione però e si ricordi: da oggi in poi, ogni suo collega... E' come parte di una sua grande famiglia allargata.


Sarebbe davvero stato così? Beatriz guardava con un certo scetticismo Cole, ma era un atteggiamento che sapeva presto avrebbe dovuto cambiare.
Lì non era all'interno della Setta.
Lì nessuno cercava di ucciderla ogni giorno.
Forse era anche possibile che qualcuno le avrebbe salvato la vita, se l'avesse vista in pericolo. E la Schtauffen sospettava che quell'uomo, probabilmente, sarebbe potuto essere proprio Cole Darksteel.

Domande, Sergente Schtauffen?

Nessuna, Capitano Darksteel.
I suoi discorsi sono stati molto esaurienti.
Spero davvero di riuscire ad entrare all'interno di questa nuova... famiglia.


Quanto tempo era che non pronunciava quella parola. Le pareva quasi un secolo, eppure adesso era riaffiorata con facilità sulle sue labbra. Sorrise dentro di sè e di riflesso anche verso l'uomo, un sorriso ancora aggravato dal peso di tanti brutti ricordi, ma pur sempre sincero nella sua piccolezza.

Se non c'è altro, allora io tornerei a casa.

Un'altra parola che aveva acquisito un significato molto particolare, da quando faceva riferimento al luogo dove abitava Marcus.
Attese quindi che il Darksteel la congedasse definitivamente, dopodichè... era giunto il momento di fare rapporto al nuovo Dodicesimo.

Fine
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Messaggioda Cole » 06/11/2015, 22:49

Ufficio del Capitano Cole Darksteel
Settore Segreto del Ministero
04/03/2111
Ore 16:00


Capitano.
Mi hanno inviato a consegnarle questa.


Di che si tratta?

E' una lettera del Ministro.
L'abbiamo trovata assieme al testamento verso la famiglia.


Immagine

E' indirizzata a noi Sicari?

No, Capitano.
Soltanto a lei e al Caporale Scelto Herbert.


Capisco.
D'accordo, ti ringrazio.


Con permesso...

Si faceva ancora molta fatica a crederlo: il Ministro della Magia era stato assassinato.
Da un giorno all'altro la sua vita era stata strappata via da quel mondo come nulla fosse.
Hunter non aveva potuto fare assolutamente nulla per evitarlo, come neanche i MediMaghi.
Aveva trascorso tutta la notte ad interrogare gli assassini, facendo sputare loro ben più di una verità.
In tanti avevano invidiato la sua freddezza, ma non immaginavano neanche cosa ci fosse nel suo cuore.
Si era molto affezionato a quel buontempone e non solo lui, ma tanti altri che ne avevano sempre apprezzato il sorriso e la forza d'animo.
Chi avrebbe mai potuto sostituire un individuo tanto bravo a relazionarsi con la società e allo stesso tempo capace di governare?
Silenzioso, il Capitano attraversò il corridoio, intercettando con lo sguardo Nylea, chiedendole di seguirlo senza fiatare.
Raggiunta la stanza degli addestramenti, chiuse la porta, sigillandola, così che nessuno potesse entrare a disturbarli.
Si sedette su una delle panche di ferro, inspirando profondamente. A quel punto decise che quello era il momento migliore per essere se stesso.
Lasciò cadere qualche lacrima, lui, il Capitano, scuotendo lentamente la testa carico di sofferenza e dolore, stringendo il pugno.
Nylea era l'unica a poterlo vedere in quello stato, l'unica capace di percepire le sue sensazioni ed interpretarle adeguatamente.
Un sospiro, più graffiante, con qualche leggero colpo di tosse, poi col dito strappò la carta della lettera indirizzata a loro, appena tremante.
Non credeva potesse arrivare davvero un momento simile, non tanto presto, non in quel modo, non riusciva ad accettarlo, ma doveva.
Deglutì pianto e amarezza, poi spiegò meglio il foglio robusto: la calligrafia del Ministro, l'avrebbe riconosciuta ovunque.

"Se stai leggendo queste righe, Cole, significa che questo vecchiaccio ha tirato le cuoia, ahahah!
Non so come accadrà, non so nemmeno quando, però la morte è una bella fregatura, ti coglie quando meno te lo aspetti.
Per questo me la sono sempre presa con le tue missioni ai limiti del possibile, perché la vita è una cosa bella, va protetta, difesa, salvaguardata!
Va beh, chiacchiere a parte, il mio testamento sarà già in mano ai notai, staranno suddividendo i miei averi e le mie proprietà come disposto ma ci sono alcune cose che mi premeva dire solo a te, a te e a quella bella testa calda della tua amica, già, Nylea, proprio tu, peste maledetta!
Anche quando sapevo che avevi combinato un guaio, ci tenevo a coprirti e troppe volte ho dovuto litigare, ma ne è valsa la pena, sapevo che col tempo avresti imparato a contenerti e a cavartela, sei una soldatessa forte, caparbia, esempio per molti, non dimenticarlo mai.
Però... Non dimenticarti mai di goderti la vita e non dimenticarti mai di mettere al primo posto le esperienze di una ragazza, non di una Sicaria.
Hai avuto tanti traumi, hai avuto tante difficoltà e tanta tristezza, ma adesso hai un grande amico al tuo fianco, una famiglia allargata e pure un fidanzato, ahahah sì sì l'ho saputo, me l'ha raccontato Cole, te la devi prendere con lui (scusa per la gatta da pelare amico mio!). In sostanza, non rimanere ancorata al passato, perché ti trascinerà giù con sé. Guarda il presente, guarda il futuro, sorridi quanto più possibile figliola, c'è tempo per piangere, te lo dico io.
Tornando a noi, vorrei che teneste Rex, sarà sicuramente molto triste della mia dipartita ma voi due gli state simpatici, quindi a casa con voi starà benissimo, ne sono sicuro. Non lasciate che se lo prenda qualcun altro, ne morirei. E' un bonaccione, non farebbe male a una mosca, però sa fare molto bene la guardia, abbaia che farebbe scappare chiunque, ve lo dico io! Coccolatelo tanto e dategli quei simpatici ossi di budello col prosciutto secco arrotolato intorno, li adora e poi dovrà affogare anche lui la disperazione in qualcosa no? Piuttosto, attento a non mandare giù troppo brandy, uomo nero, che io ti conosco!
Arrivati a questo punto della lettera, vi starete chiedendo come mai io sia così tanto sicuro di morire, o meglio, di morire tanto presto (sono ancora un giovincello, solo 68 anni, in pratica devo ancora entrare completamente nell'adolescenza!). Ebbene, sappiate che esiste una Organizzazione Segreta molto ma molto potente, una organizzazione che mi ha preso di mira già da diverso tempo. Si fa chiamare "Sistema W" ed ha una struttura grande e complessa.
E' direttamente responsabile della maggior parte degli attentati ad uomini potenti e so di sicuro che si rifà ad un altro gruppo più potente e vasto, ma ahimè non sono mai riuscito a comprendere pienamente di cosa si trattasse. Mi raccomando, cercate di fare attenzione perché sono individui senza scrupoli.
Collaborano alla creazione di un mondo ideale, ma non sanno nemmeno loro quale sia l'ideale per il mondo, sciocca superbia umana o magica.
Mettendo sotto fiamma questo foglio avrete accesso a dei nomi, sono i nomi dei maggiori esponenti di questo sistema, ma non sono persone facili da incastrare, anzi, grasso che cola che riuscirete ad individuare i loro gregari più in basso, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare, giusto?
Il loro capo è di sicuro in contatto costante con loro, ma credo proprio che anche tale nome sarà vostro compito scoprirlo e intercettarlo.
Come so tutto questo? Ahahah... Cole, Nylea, ma come? Vi siete forse scordati che anche io, una volta, ero un Profiler? Anzi, forse il migliore di tutti, con tutto rispetto parlando, caro Darksteel! Ho svolto le mie ricerche in segreto ma era abbastanza ovvio che qualcuno di loro mi stesse monitorando, il problema è che sono ben addestrati e quindi, vista anche la mia "giovane età", non sono riuscito a capire di chi si trattava... Infatti sono sicuro al 101% che sarò fatto fuori proprio da quel qualcuno. Ad ogni modo, spero che con la mia morte il movimento si rallenti e ci siano meno incidenti. Io ero scomodo per loro, per le mie idee, per i miei intenti e soprattutto per le mie conoscenze. Ma non mi va di trattare ancora di queste cose, è una lettera strappalacrime di addio, andiamo! Hunter, promettimi che starai sempre vicino a Nylea e che ti sposerai quella bella sgnaccherona della Contessa di Andorra. Nylea, promettimi che starai sempre vicino ad Hunter e di vivere la tua vita come non hai mai fatto prima. Vi voglio bene ragazzi."


Poco dopo, altre gocce salate caddero sul foglio di pergamena, quelle stesse gocce che permisero sia al Capitano che al Caporale Scelto di individuare un altro pezzo scritto con inchiostro simpatico ad acqua, qualche centimetro più in basso della presunta fine della lettera di addio e saluti.

"Ooohhh, bene bene bene, allora ce l'ho fatta a far commuovere uno dei due, eh?!
O magari entrambi, chi lo sa?!
Beh, poco importa, volevo che queste mie parole fossero più protette, qualora qualcuno avesse voluto leggere prima di voi questa lettera.
Ho bisogno di un favore, un grandissimo favore, da parte di entrambi.
Quasi sicuramente il concilio inizierà a votare diverse persone influenti e potenti, tra queste una in particolare: Nicholas Vireau.
Ho la certezza matematica che abbia già corrotto moltissimi dei potenti europei affinché lo scelgano, ma tanti altri sono miei carissimi amici.
Ebbene, fate pervenire loro le mie ultime parole, le mie ultime volontà... Perché c'è una sola persona che io reputo degna di sostituirmi.
Promettetemi che farete di tutto affinché vada lei al potere, d'accordo?
Grazie ragazzi... Il suo nome è..."


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Messaggioda Tariq » 22/10/2016, 18:35

Quartier Generale dei Sicari del Ministero
Inghilterra - Londra Magica
10 Dicembre 2112
Ore 11:47


Capitano Darksteel, ci sono solleciti da parte della divisione in Romania!

Invia una squadra di supporto da cinque elementi.

Capitano Darksteel, il Soggetto 13 si rifiuta di collaborare, sono almeno sei ore che cerchiamo di interrogarlo!

Mandate in stanza il Caporale Scelto Herbert, se ne occuperà lei.

Capitano Darksteel, non abbiamo più notizie dalla squadra inviata nel golfo persico!

Forma una truppa di ricognizione da massimo cinque elementi e inviala a capire cosa succede.

Capitano...

Capitano...

Capitano...

Capitano...

... Uff...

Erano ormai diverse settimane che il lavoro era aumentato esponenzialmente.
Sembrava che il Mondo Magico avesse iniziato a girare male di punto in bianco, combinando disastri quasi ovunque.
Cole non poteva sapere che dietro a quella faccenda ci fosse la rabbia del Supremo della Setta dei 12 causato da molte missioni mandate a puttane dalla Resistenza, altrimenti sarebbe andato a pestare Marcus Azhad personalmente chiedendogli di darsi pace ogni tanto, altrimenti di mezzo ci sarebbe andata solamente la quiete pubblica.
In verità, non era solo la Setta dei 12 che stava agendo più del solito, ma anche il Sistema Z e la Mafia Magica in generale, tutti che si fomentavano l'un l'altra con scopi analoghi.
Risultato? Subbuglio completo in ogni sede del Ministero, da quella americana a quella asiatica, senza esclusione di colpi, con la netta impressione di finire all'esaurimento giusto per Natale.
Anzi, a dire il vero quella era anche una delle giornate meno potenti, per quanto di solito dopo l'ora di pranzo un po' si placavano le acque, permettendo al Capitano di rilassarsi e controllare i vari fascicoli e rapporti consegnati dai responsabili delle missioni estere. Giunto nella sala relax, l'uomo di colore si prese il suo solito caffè al ginseng doppio, da consumare assieme ad una barretta energetica alle fibre, perché sì, a causa dello stress ultimamente ci si era messa pure un po' di stitichezza a rompere le palle. Quando ecco che dalla porta apparve un responsabile del Ministro Trigger, che lo richiamò subito all'ordine.

Capitano Darksteel, posso interrompere il suo momento di calma?

Di questi tempi è prezioso come l'oro, Harvey, ma non c'è problema, dimmi pure.
Ci sono problemi?
Il Ministro ha bisogno di qualcosa?


Nulla di tutto questo, anzi, in verità sono qui proprio per darle buone notizie.

Non mi dire... Sentiamo.

Il Ministro ha deciso di affiancare a questo Quartier Generale il supporto di alcuni membri della Task Force Speciale "Eclipsim".

COSA?!
DAVVERO?!


Sì, esattamente.
Le disposizioni sono state date ieri sera e questa mattina gli avvisi erano già stati inviati agli interessati.
Saranno qui a momento.


Per la miseria... Se il Ministro ha scelto di utilizzare subito la Task Force, vuol dire che ha capito davvero che siamo nei guai.
Chi sarebbero i soldati in arrivo?


Uno sicuramente sarà il Maggiore Yusuf, mentre il nominativo del collega mi è ignoto, perché verrà scelto nella stessa mattinata di oggi prima di venire qui.

Tariq... Magnifico...

Cole Darksteel annuì tra sé, ponendosi una mano sotto il mento con aria soddisfatta e sinceramente sollevata.
Conosceva benissimo Tariq Yusuf, era un uomo eccezionale, preparato, caparbio, pratico e soprattutto capace di stare al suo posto senza infastidire i superiori.
Aveva un alto senso della lealtà ed una buona etica, ma era anche in grado di prendere decisioni scomode e difficili, temprato da un passato complesso e pesante.
Quell'uomo faceva al caso loro e Cole era certo che grazie a lui quella sede dei Sicari avrebbe avuto qualche attimo in più di respiro.

Arriveranno a breve, preferisce che avverta io stesso quando saranno qui?

No, non è necessario, con il Maggiore Yusuf sono in ottimi rapporti, anche se non lo vedo da ormai quattro anni.

Benissimo, allora le auguro buon lavoro, Capitano.

Anche a te Harvey, porta i miei saluti al Ministro, come sempre...

Il segretario annuì con un leggero sorriso e se ne andò, uscendo dal Quartier Generale.
In concomitanza, quindi, Cole non perse tempo e terminato il suo caffè e la sua barretta eseguì un richiamo generale della squadra.
In poco meno di dieci minuti tutti quanti gli elementi presenti e fissi tra Sicari e Profiler si ritrovarono nella stanza centrale e più grande, sull'attenti.
Cole, naturalmente, di fronte a tutti loro, contento che per lo meno in quei momenti anche Nylea ormai si comportasse in modo controllato e da militare.

Signori, vi ho convocato qui per informarvi di una graditissima nuova notizia.
Presto arriveranno due membri della Task Force Speciale chiamata "Eclipsim".
La Task Force, ideata dall'ex defunto Ministro, è una squadra generata dagli elementi più brillanti aventi fatto parte degli Auror, dei Sicari, degli Agenti Speciali, dei Commando, dei Mercenari e dei Vigilanti.
Molti di loro hanno anche ottime nozioni del profiling, preparazione marziale di stampo babbano e trascorsi come ex Duellanti Magici di alta classifica.
Il loro compito è quello di supportare tutte le categorie sopra citate e fungere da jolly ricoprendo diverse cariche di responsabilità, utilizzando la loro esperienza e professionalità.
Avere due di loro con noi sarà un'opportunità per tutti non solo di imparare, ma anche di riprendere fiato, come è giusto che sia in questo periodo molto più stressante del solito.


Sono profondamente colpito dalle belle parole, Capitano Darksteel.

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Richiamato da una voce ben più che amica, il Sicario si volse individuando subito l'amico di vecchia data, Tariq Yusuf, andando immediatamente a salutarlo con una stretta di mano.

Non ci posso credere!
Quattro anni sono passati!
Come stai?


In forma come sempre ed anche di più!
Invece tu? Ne hai fatta di strada eh?
Addirittura Capitano, ma tanto lo sapevo che ci saresti diventato, hai sempre avuto la stoffa del leader.
Ritieniti fortunato, ho indossato abiti ben più che normali per presentarmi alla comitiva!


Lo vedo, ma immagino sarà una delle ultime volte...

Non è detto, mi sono schifosamente civilizzato nell'ultimo anno, sai?

Ahahah... Forza vieni, lascia che ti presenti agli altri.

L'uomo accanto a Cole era un po' più alto di lui, circa sul metro e novanta, con pelle naturalmente abbronzata e un corpo probabilmente molto scolpito sotto la camicia.
Voce profonda e graffiante, un po' roca, barbetta curata ma sottile ed un atteggiamento tranquillo, all'apparenza amichevole.
Lo sguardo era profondo, occhi neri come la pece.
Senza esitare diede un'occhiata a tutti quanti, analizzandoli alla prima impronta, giusto per darsi qualche idea.

Squadra, lui è Tariq Yusuf, ma da oggi per voi sarà il Maggiore Yusuf, in quanto ricoprirà attivamente questa carica all'interno del Quartier Generale.
Dovrete quindi trattarlo come tale, rispettarlo e aiutarlo ad integrarsi in fretta nella struttura.
Badate bene che la sua esperienza e la sua bravura lo vorrebbero direttamente mio pari, ma per regolamenti interni alla Task Force, ha ottenuto un grado in meno.
Questo vuol dire che potete evitare di esitare e chiedergli consigli, confronti, suggerimenti e quant'altro per migliorare e fortificarvi.


Piacere di conoscervi.
Sono sicuro che andremo tutti d'accordo... Il Caporale Scelto Herbert, suppongo...


Disse poi, lanciando un'occhiata veloce a Nylea.

La tua fama ti precede, mi auguro di poterti vedere all'opera in Sala Addestramento quanto prima.
... Mentre tu dovresti essere il Sergente Schtauffen.


Spostò lo sguardo su Beatriz, sorridendo abbastanza, ma con dovuta serietà.

Hai il rating più alto di combattimenti magici vinti sul campo, nonostante il tuo grado.
Sarà interessante confrontarmi con te una volta o l'altra.


Mentre terminava di parlare, d'un tratto la porta della sala si aprì nuovamente e tutti poterono osservare l'ingresso di un altro individuo.
L'aspetto era completamente diverso da quello del Maggiore Yusuf, come anche il vestiario, ma l'espressione lasciava intendere che sapesse anch'egli il fatto suo.
Capelli lunghi, barbetta, entrambi castani, come castano anche il colore degli occhi, sul foglia d'autunno: fisico nella media ma probabilmente definito, altezza poco meno del Capitano Darksteel.
Il ragazzo, scrutando tutti con aria molto più analitica e complessa, non disse una parola fino a quando non fu lo stesso Tariq a presentarlo.

Ce l'hai fatta, finalmente!
Cole, amico mio... E voi tutti, lui è il mio braccio destro per eccellenza, anzi, si potrebbe dire che io sia il braccio e lui la mente, per essere precisi!
È una delle menti più brillanti del Mondo Magico nel campo del profiling e della psicanalisi, preparato militarmente per essere anche un perfetto soldato.
Sarà per voi il corrispettivo di un Tenente, il suo nome è Carlyle Jung, ma presto sarà lui stesso ad invitarvi a chiamarlo semplicemente Lyle.


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Quindi sarebbe lui l'alto membro attivo che collaborerà con noi?

Esattamente.
Lui si occuperà di fornire aiuto, supporto e consiglio alla divisione che si occupa degli interrogatori, delle analisi degli indizi e del settore investigativo generale.
Sarà un punto di riferimento per tutti i Profiler e i Detective, dategli pure completa fiducia.
Sembra uno che sta zitto ma in realtà, presa confidenza, diventa un brutto chiacchierone, ahahah!


Lyle sorrise appena, sbuffando tranquillo, rivolgendo un saluto militare all'intera squadra in maniera educata e concisa.

Bene, questo è quanto, ognuno torni alle proprie mansioni, rompete le righe!

Ognuno di loro, quindi, tornò al lavoro nei diversi settori del Quartier Generale, mentre Cole, Lyle e Tariq si dirigevano nell'ufficio del Capitano per discutere dei termini della collaborazione.

Allora, fatemi capire bene, quanto resterete con noi?

La tempistica minima è di un anno, successivamente resteremo fino a quando ce ne sarà bisogno.
Eventualmente, qualora la situazione si calmasse in poco tempo, allora potremmo anche essere richiamati in anticipo, ma la vedo difficile.


I vostri turni?

Sei tu il boss, Capitano, quelli li dovrai decidere tu!

Ok ok, Tenente Jung, rinnovo il mio saluto, mi fa davvero piacere che possa essere dei nostri.

Il piacere è completamente mio, Capitano Darksteel.
Le assicuro che mi adopererò affinché ogni elemento del settore possa aumentare le proprie capacità.
Unica cosa, sarà presente nella sede solamente ogni mattina dalle ore 09:00 alle ore 14:00.
Svolgo anche un lavoro autonomo come MagiInvestigatore e Assistente Scientifico.


Ah... D'accordo... Assistente Scientifico?

Esatto, mi è utile al fine di migliorare la mia precisione durante l'analisi scientifica sui luoghi del crimine.

Oh... Ok, adesso è tutto più chiaro!

Insomma ci dici tu da quando partire?

Sì certamente, però Tariq, avrei giusto un appunto da farti... Mi spiace molto ma...

Stai per dirmi che sul luogo di lavoro devo rivolgermi a te come Maggiore verso Capitano?
Lo sapevo già, non c'è problema, che ti credi?
So bene com'è in questo ambiente e chi comanda comanda.
Rilassati, non ti daremo alcuna grana.


Grazie, lo apprezzo molto.

Nei minuti successivi, Cole diede tutte le disposizioni necessarie ai nuovi arrivati, dando anche le varie cartelle contenenti i fascicoli delle missioni in corso e quelle terminate da poco.
Quella nuova collaborazione sembrava proprio essere una benedizione della Trama e il Capitano era sicuro che avrebbe portato soltanto dati positivi.
Una volta concluso, il trio uscì dall'ufficio e Carlyle si diresse immediatamente verso il proprio settore per iniziare a fare amicizia e farsi conoscere meglio dai colleghi.
Tariq invece, prima di spostarsi negli spogliatoi per cambiarsi e prepararsi ad una bella sessione di allenamento per riscaldarsi, volle sincerarsi di qualche cosa.

Sei sicuro di non avere talpe?

Penso di sì, sono tutti quanti devoti alla causa.

Quel tuo "pensare" e non esserne certi mi piace poco.
Mi darò ben più di un'occhiata intorno per sicurezza e ti terrò aggiornato.
Basandomi sui dati delle ultime reclute degli ultimi due anni, ho solo quattro elementi da analizzare.
Tre maschi e una femmina... Broderick, Stiltzkin, Amudabe e Schtauffen.


Sii discreto, mi raccomando.

Neanche sapranno di essere osservati, puoi stare tranquillo.
Me ne occuperò personalmente, Lyle ha fin troppo lavoro da svolgere.
Vedrai, ridurremo il numero delle emergenze in questo anno a disposizione.
A proposito, ti sbatti qualcun'altra dopo la Contessa, vero? Non mi dire che lo hai messo a riposo...


Ahahah, sei sempre il solito curioso del c***o!
... Forza, andiamo a farci il secondo giro di caffè, ti racconto chi mi scopo.


Ottima idea... Capitano Darksteel!

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Messaggioda Beatriz » 22/10/2016, 22:50

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Inghilterra - Londra Magica
10 Dicembre 2112
Ore 11:20


Anf... Anf...
Ha! Ya!
Ngh!... Anf...


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Sveglia alle 5 del mattino per i soliti sei chilometri.
Duecento flessioni per scaldare i muscoli delle braccia. Salto alla corda, per mantenere allenate le gambe.
E due ore ininterrotte di combattimento corpo a corpo.
La sua vita era stata scandita principalmente da attività fisiche: quelle basilari per mantenersi in forma, i duelli magici per il suo lavoro di Sicaria e gli scontri all'ultimo sangue durante le missioni per la Resistenza.
Non aveva bisogno di altro, non chiedeva altro: solo di avere qualcosa da fare per mantenere la mente impegnata, il fisico temprato e prepararsi alla prossima battaglia.
Non vedeva altro futuro, all'infuori di questo. Le sue speranze erano andate perdute, il suo desiderio di libertà diventato ormai inutile.
A cosa serviva essere liberi, quando la tua mente era imprigionata ancora dai fantasmi del passato?
Quando la Setta continua a controllare ogni tuo singolo movimento?
Aveva creduto di potersi disfare di ogni cosa, ma avrebbe significato perdere ogni cosa: la sua memoria, le sue capacità, essere alla mercé del mondo.
E lei non aveva avuto il coraggio di farlo.

Grrrr... AAAAH!

Un pugno mirato allo stomaco, per far piegare in due la sua avversaria. Poi un braccio stretto intorno al collo e una mano che le bloccava il braccio dietro la schiena, facendo leva su di esso. Le stava facendo male, ma si stava trattenendo, perchè in quel caso non doveva ucciderla, ma solo batterla durante una sessione di allenamento.
Dopo cinque secondi in quella posizione, lasciò libera la donna, che si voltò incazzata verso di lei.

Coff... Coff...
Ma che cazzo!
Volevi farmi fuori?


... Sei debole.
Non andrai avanti a lungo se rimarrai così.


Un velato consiglio, quello della Schtauffen, che poi si voltò, dando le spalle alla donna, per uscire fuori dalla sala di allenamento. Aveva migliorato molto le sue capacità nel corpo a corpo e aveva scelto di seguire il consiglio del suo Capitano, provando a cimentarsi in una pratica che non prevedesse l'uso della bacchetta. Il Krav Maga era l'arte che più sentiva sua e sulla quale stava ancora lavorando per riuscire a padroneggiarla al meglio. Peccato non poter contare sull'aiuto di qualcuno dei suoi colleghi sicari, ma Beatriz non era molto capace di farsi benvolere dal resto del gruppo.
Forse perchè non era capace in generale di instaurare rapporti con altri esseri umani.
Si fece una bella doccia calda, anzi no bollente, lavando via tutto il sudore. Arrivata di fronte al proprio armadietto personale, prese una boccetta del profumo di quel giorno, spruzzandolo sulla pelle ancora bagnata.

Ehi Schtauffen!
Non è un po' ridicolo mettersi un profumo tanto costoso qui?
A me sembra sprecato ahahaha!


...

Non era scontrosa con nessuno, non rispondeva male, semplicemente rimaneva indifferente e chiusa nel proprio mondo privato e personale. I profumi erano sempre stati un suo punto debole, per cui per lei era impossibile rinunciarvi, anche se ora come mestiere faceva "solo" la Sicaria.
Dopo essersi data un'asciugata veloce e una vestita -pantaloni militari, stivali alti senza tacco, maglia interna bianca e giacca nera di pelle- Beatriz uscì fuori dallo spogliatoio, dirigendosi verso la sala ristoro e incrociando a metà strada il Caporale Herbert. Quella ragazza era l'unica che la trattava esattamente come avrebbe voluto l'ex-Mangiamorte: ignorandola. E dato che nemmeno lei sembrava essere una persona molto socievole, Beatriz si limitava a ricambiarle il favore.
Non era un suo problema dover socializzare con Nylea, ma dell'Aberrazione Venser.
Lei si faceva semplicemente gli affari suoi.
Mentre stava per superarla, un richiamo ufficiale da parte di Cole Darksteel cambiò i suoi piani di fare una pausa prendendo una barretta energetica dai distributori. Bacchetta infilata nella fondina ascellare, la mezza tedesca si diresse quindi verso il punto di ritrovo di tutti i Sicari e Profiler, mettendosi immediatamente sull'attenti di fronte al suo Capitano.

Signori, vi ho convocato qui per informarvi di una graditissima nuova notizia.
Presto arriveranno due membri della Task Force Speciale chiamata "Eclipsim".
La Task Force, ideata dall'ex defunto Ministro, è una squadra generata dagli elementi più brillanti aventi fatto parte degli Auror, dei Sicari, degli Agenti Speciali, dei Commando, dei Mercenari e dei Vigilanti.
Molti di loro hanno anche ottime nozioni del profiling, preparazione marziale di stampo babbano e trascorsi come ex Duellanti Magici di alta classifica.
Il loro compito è quello di supportare tutte le categorie sopra citate e fungere da jolly ricoprendo diverse cariche di responsabilità, utilizzando la loro esperienza e professionalità.
Avere due di loro con noi sarà un'opportunità per tutti non solo di imparare, ma anche di riprendere fiato, come è giusto che sia in questo periodo molto più stressante del solito.


Sono profondamente colpito dalle belle parole, Capitano Darksteel.

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Beatriz si voltò a fissare l'uomo appena comparso dentro la stanza. Alto, carnagione scura, fisico allenato.
Probabilmente un appartenente di quella speciale task force appena citata da Darksteel.
Doveva essere un vero mostro di bravura, se poteva vantare una carriera simile alle spalle. Poteva essere un buon esempio da cui imparare molto... O un pericoloso nemico da cui era meglio mantenersi in guardia.

Squadra, lui è Tariq Yusuf, ma da oggi per voi sarà il Maggiore Yusuf, in quanto ricoprirà attivamente questa carica all'interno del Quartier Generale.
Dovrete quindi trattarlo come tale, rispettarlo e aiutarlo ad integrarsi in fretta nella struttura.
Badate bene che la sua esperienza e la sua bravura lo vorrebbero direttamente mio pari, ma per regolamenti interni alla Task Force, ha ottenuto un grado in meno.
Questo vuol dire che potete evitare di esitare e chiedergli consigli, confronti, suggerimenti e quant'altro per migliorare e fortificarvi.


Piacere di conoscervi.
Sono sicuro che andremo tutti d'accordo...


Lo vide avvicinarsi al Caporale Herbert, ma a differenza dei suoi colleghi non si preoccupò di mostrare interesse per ciò che stava dicendo o per la situazione in generale. Aveva mantenuto una posa seria, inflessibile, con le spalle dritte e le mani dietro la schiena, in attesa che quella riunione venisse sciolta per potersi dedicare nuovamente alle sue faccende.
Quando l'uomo si fermò davanti a lei, tuttavia, la Schtauffen lo fissò in maniera abbastanza perplessa, giusto un secondo prima di riprendersi e salutarlo come si confaceva ad un uomo tanto alto nella scala gerarchica dei Sicari.

Maggiore Yusuf.

... Mentre tu dovresti essere il Sergente Schtauffen.

Affermativo, signore.

Hai il rating più alto di combattimenti magici vinti sul campo, nonostante il tuo grado.
Sarà interessante confrontarmi con te una volta o l'altra.


Lo sarà altrettanto per me.
Il Maggiore con la sua esperienza ha molto da insegnarmi...


Per un attimo, gli occhi di Beatriz si fermarono in quelli scuri di Tariq, fissandolo con fierezza: aveva risposto come si confaceva un ad grado quale era il suo, ma nel suo sguardo brillava una luce di sfida che mirava a vedere quanto fosse preparato realmente il Maggiore e quanto potesse tener testa ad una Mangiamorte.
Quello sguardo tuttavia venne celato quasi subito, ritornando lo stesso indifferente di sempre.
Le presentazioni continuarono con un altro membro della task force, a cui i Sicari diedero il loro benvenuto. Tempo dieci minuti e finalmente fu concesso loro di ritornare alle loro precedenti attività, non prima che Beatriz lanciasse un'ultima occhiata ai nuovi arrivati. Avrebbe dovuto informare Marcus della novità quanto prima possibile.
Nuovi componenti all'interno dei Sicari significava nuovi problemi da affrontare.
Che poi fossero per la Setta, per la Resistenza o per la Schtauffen stessa, questo era ancora tutto da vedere.

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Messaggioda Tariq » 10/11/2016, 23:13

Quartier Generale dei Sicari del Ministero
Inghilterra - Londra Magica
04 Gennaio 2113
Ore 19:47


Trascorso un mese e mezzo dall'arrivo dei due nuovi elementi di supporto al Corpo dei Sicari, la differenza si notava abbastanza, con relativi alti più frequenti dei bassi.
Tariq e Carlyle, svolgendo un ruolo di aiuto, coordinamento e insegnamento erano riusciti a rendere la vita di tutti i professionisti militari molto più agevole e tranquilla.
Niente più ore tarde, basta interrogatori interminabili e soprattutto via alle missioni risolutive senza perdite di tempo o patteggiamenti infiniti.
Nessuno metteva in dubbio la bravura del Capitano Darksteel, ma Cole stesso si era complimentato più volte con l'amico, riconoscendone il valore e la grande preparazione.
Tariq aveva svolto molti più ruoli ed era stato preparato appositamente a quella funzione, ecco perché sapeva comportarsi in modo tale da migliorare drasticamente la situazione.
Il suo duplice compito, intanto, era giunto all'ultimo step. Per suo scrupolo personale aveva deciso di dare una controllata maggiore a determinati soldati scelti assunti nell'ultimo anno.
Grazie ad una analisi approfondita e costante, la lista degli iniziali quattro nomi da mettere in dubbio venne ridotta ad uno solo, l'ultimo da tenere sotto controllo.

Beatriz Schtauffen... Sei l'ultima.

Terminando l'ultima delle quaranta vasche previste per quella conclusione di allenamento serale, l'uomo uscì dalla piscina interna al Q.G. con quel preciso nome in testa.
Aveva avuto modo di osservarla molto bene nella sala di addestramento, pur non essendo ancora riuscito a misurarcisi personalmente per mancanza di tempo.
Quando era libero lui, lei era in missione e viceversa, ma fortunatamente tutto quel grosso via vai e poco ossigeno stava cambiando drasticamente.
Si mise addosso l'asciugamano, mentre Carlyle lo affiancava chiedendogli se gli andasse di dirigersi verso gli spogliatoi assieme per due chiacchiere.
La verità era che entrambi avevano un loro piano ben studiato e concepito nei minimi dettagli, proprio come una squadra ben oliata e funzionante al 100%.
Il Maggiore acconsentì, dando una pacca sulla spalla all'amico, muovendosi con lui verso la zona delle docce, dove sapevano essere entrata poco prima proprio Beatriz.
Il Sergente aveva finito di nuotare da appena cinque minuti e con molta probabilità la sua doccia stava volgendo al termine.

Insomma il prossimo obiettivo è il Sergente Schtauffen...

Esordì così, a voce moderata, Lyle, accedendo ai box doccia, proprio un secondo dopo rispetto a quando la donna chiuse l'acqua.
L'intento dei due era far credere a Beatriz che avessero accidentalmente preso l'argomento non calcolando che potesse esserci qualcuno lì.
A quel punto, era probabile che ella, anche solo per curiosità, decidesse di ascoltare per capire come mai stessero chiacchierando di lei.
In quel caso, quindi, Tariq avrebbe atteso qualche secondo che l'acqua si scaldasse prima di entrare nel proprio box ed iniziare a lavarsi.

Non chiamarla "obiettivo", suona un po' da "vittima", non trovi?
Ahahah...


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Beh in un certo senso lo sarà, anche se non intendi farle nulla di male.

Credimi amico mio, probabilmente male gliene farei, ma un male decisamente molto piacevole...

Lyle non era preparato a certe uscite del collega, difatti lo fissò un poco stranito, ma d'altronde, dovevano far credere di pensare di essere soli, giusto?

Se ben ricordo, determinati rapporti non sono consigliati tra superiore e sottoposta.

E allora?
Il Tenente Laghoon e il Caporale Scelto Herbert ce l'hanno... E poi sto solo dicendo che la farei agitare sopra di me come una puledra impazzita, mica che voglio sposarmela!
... Per quello c'è tempo...


Ahahahah!
Sei veramente pazzo!
Quindi quando agirai?


Spiarla dici?
Stasera, penso che la seguirò nel breve tragitto che fa per tornare a casa.
Mi apposterò dietro l'angolo della via che imbocca per poi smaterializzarsi, insomma coglierò l'effetto sorpresa.
Sia ben chiaro, il Capitano Darksteel non deve sapere niente, gli sto solo facendo un favore, credimi.


Dubitare dei suoi Sicari lo chiami un favore?
Strano concetto...


Te l'ho detto, tutto questo incremento di problemi.
Potrebbe essere opera di una talpa.
Magari il Sergente non ha nulla da nascondere, ma preferisco andare sul sicuro.
Se ha qualche segreto, lo scoprirò stasera.


Una parte ben studiata, un piano ottimamente architettato, c'era solo da sperare che Beatriz abboccasse, ma onestamente Lyle e Tariq facevano certe cose da tempi immemori, avevano una grande capacità come attori e sapevano prendere in giro facilmente anche le teste più allenate, specie perché avendo entrambi una preparazione come Profiler, erano in grado di sfruttare parole, toni e accenti utili al fine di aggirare la mente altrui e assoggettarla al loro volere. In verità lo stavano facendo sul serio per aiutare Cole e nessuno dei due onestamente credeva di scoprire qualche stranezza sulla Schtauffen, ma il Yusuf voleva chiudere quel capitolo per poi potersi dedicare a tempo pieno al lavoro, ecco tutto. Detto ciò, entrarono entrambi sotto le docce.

Hai visto che bei piedi che ha?
Per non parlare del sedere...
... Va beh, il piatto forte comunque restano le labbra...
Oh e gli occhi, mi ci potrei specchiare!


Potresti essere così gentile da non invaghirti del Sergente?
Senza considerare che io certi apprezzamenti non li faccio.
Non è il mio tipo in effetti, quelle così piacciono di più a te.
Io non la voglio militare e poi più magra e longilinea.


Ma stai zitto Lyle, che ormai hai appeso l'uccello al chiodo mesi e mesi fa!
E poi chi ha detto che mi sia invaghito?
Semplicemente nell'ambiente a livello estetico è quella che preferisco e mi sbatterei più volentieri.
Per invaghirmi dovrei per lo meno scambiarci quattro chiacchiere e quella donna è più muta di un condannato che non parla per non essere ammazzato dal suo boss una volta fuori.


Ho notato che pratica Krav Maga, vero?

Sì, bravina, ma si nota che ha iniziato da poco.
Ha la fermezza e la determinazione di una combattente esperta, ma pecca nelle leve, troppa poca energia.
Una come lei dovrebbe puntare alle distorsioni e a colpire le zone fragili.
Se tentasse di ribaltare qualcuno probabilmente finirebbe per essere scaraventata addosso ad un muro e alla sua schiena non farebbe bene...


Già che c'era, seppur indirettamente, l'uomo diede qualche suggerimento utile alla Schtauffen, giungendo alla fine della doccia.
Una volta uscito, Lyle fece lo stesso ed entrambi si asciugarono, si misero il deodorante e si cambiarono nell'altra stanza accanto, quella degli armadietti.
Passarono i successivi minuti a dialogare anche di altro, così da sviare ogni ipotetico sospetto sul fatto che sapessero che ella si trovasse lì.
Preparate le borse e asciugati i capelli, quindi, i due complici uscirono dallo spogliatoio, allontanandosi velocemente in direzione degli uffici.

Pensi che se la sia bevuta?

Rilassati, sono certo che stasera tenterà lei di sorprendermi una volta girato l'angolo.
Peccato che io mi troverò da tutt'altra parte e se vedrò un comportamento simile, capirò che c'è qualcosa sotto e la metterò fuori gioco.
Via la bacchetta e poi qualche domanda di rito.
Non sarà uno scherzo, il Sergente è una tipa tosta, ma me la caverò.


Sicuro che non ti serva aiuto, supporto o uno che ti guarda le spalle?

Tu hai quella faccenda da sbrigare a Notturn Halley, no?
Preoccupati di quegli affari, anche se non voglio sapere che cazzo stai combinando.
Ci aggiorniamo domani per le novità.
Ovviamente, qualora dovessero esserci complicazioni e vedessi che domani non ci sono, sai come comportarti.


Tranquillo, calcolata ogni evenienza, emergenza o esigenza.

Le nostre famose Tre "E".
Ci si becca fratello.


Fatti spuntare un occhio pure dietro la testa.
Ci si becca.


South Western Road
Appostamento sopra Scala Anti Incendio del Primo Piano
Inghilterra - Londra Magica
04 Gennaio 2113
Ore 22:44


... E adesso vediamo se deluderai le mie aspettative, Sergente.
Me lo auguro tanto, credimi...


Spoiler:
Tariq: Talento (Arte) [16] + Carisma (Arte) [16] + Tiro del Dado [4] = 36
Carlyle: Talento (Arte) [24] + Carisma (Arte) [24] + Tiro del Dado [9] = 57

Totale: 94 ---> Diviso 2 = 46,5 ---> 46

Beatriz, per intuire l'inganno e la trappola, dovrà tirare il d20 su Perspicacia e raggiungere 46 come valore.
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Messaggioda Beatriz » 11/11/2016, 12:24

Quartier Generale dei Sicari del Ministero
Inghilterra - Londra Magica
04 Gennaio 2113
Ore 19:42


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Il suo turno fra i Sicari era praticamente concluso.
Aveva approfittato dell'ultima ora e mezza rimasta per dedicarsi al nuoto, sfruttando le piscine interne al Quartier Generale. L'attività fisica era un buon modo per concentrare i propri pensieri esclusivamente su movimenti ripetitivi, che non davano spazio ad altro se non allo sforzo fisico impiegato nel farli. Aveva osservato di sfuggita il Maggiore Yusuf e il suo braccio desto entrare in piscina, ma non si era soffermata troppo su di loro. Marcus le aveva ordinato di tenere gli occhi aperti e le orecchie attente, ma nulla di più, per cui la sua vita come Sicaria procedeva abbastanza regolarmente e senza intoppi di alcun tipo.
Prese l'asciugamano, il bagnoschiuma, lo shampoo e si diresse verso le docce in comune, aprendo la cabina e lasciando che l'acqua scorresse fino a diventare calda prima di mettersi sotto il getto e iniziare a lavarsi. Si concentrò molto sui capelli, togliendo il cloro da essi, ma non le ci vollero più di cinque minuti per concludere tutto quanto. Proprio nel momento in cui chiuse la doccia, però, la porta della stanza si aprì, mentre il silenzio che aleggiava lì dentro venne interrotto da una frase che mise in allarme la Schtauffen.

Insomma il prossimo obiettivo è il Sergente Schtauffen...

Non chiamarla "obiettivo", suona un po' da "vittima", non trovi?
Ahahah...


Pur non avendo parlato molto con nessuno dei due, era indubbio che quelle voci appartenevano a Tariq e a Carlyle. Beatriz si ritrovò a trattenere il respiro per non dare modo ai due di capire che ci fosse qualcuno all'interno del bagno, interessato ad ascoltare la loro conversazione.

Beh in un certo senso lo sarà, anche se non intendi farle nulla di male.

Credimi amico mio, probabilmente male gliene farei, ma un male decisamente molto piacevole...

Se ben ricordo, determinati rapporti non sono consigliati tra superiore e sottoposta.

E allora?
Il Tenente Laghoon e il Caporale Scelto Herbert ce l'hanno... E poi sto solo dicendo che la farei agitare sopra di me come una puledra impazzita, mica che voglio sposarmela!
... Per quello c'è tempo...


Ahahahah!
Sei veramente pazzo!


E lei era veramente scioccata. Beatriz stava tremando dal freddo, ma non si curò molto di questo, continuando ad ascoltare la conversazione che si stava svolgendo fra i due. Pur non essendo una verginella inesperta, era la prima volta che un uomo faceva determinati apprezzamenti su di lei in sua presenza, anche se -per quel che ne sapeva lei- Tariq non era al corrente del fatto che la donna stesse ascoltando ogni singola parola.

Quindi quando agirai?

Spiarla dici?
Stasera, penso che la seguirò nel breve tragitto che fa per tornare a casa.
Mi apposterò dietro l'angolo della via che imbocca per poi smaterializzarsi, insomma coglierò l'effetto sorpresa.
Sia ben chiaro, il Capitano Darksteel non deve sapere niente, gli sto solo facendo un favore, credimi.


Dubitare dei suoi Sicari lo chiami un favore?
Strano concetto...


Te l'ho detto, tutto questo incremento di problemi.
Potrebbe essere opera di una talpa.
Magari il Sergente non ha nulla da nascondere, ma preferisco andare sul sicuro.
Se ha qualche segreto, lo scoprirò stasera.


Dunque è così che stavano le cose.
Beatriz rimase ferma e immobile come una statua, cercando di ragionare e di riflettere su quale fosse la giusta via da seguire. Avrebbe potuto chiedere l'aiuto di Marcus per metterlo K.O., ma in verità non le andava di dover ricorrere a lui per risolvere un problema come quello. Poteva semplicemente fare finta che non fosse successo niente, proseguire dritto e lasciare che Tariq la spiasse, fino a quando non si fosse convinto che lei non nascondesse proprio un bel niente. Ma questo avrebbe significato non sapere quando finalmente il Maggiore si fosse messo l'anima in pace e poi, se avesse scoperto delle fughe notturne della Schtauffen...
Il corso dei suoi pensieri venne interrotto di nuovo dalla voce di Tariq, che non aveva ancora concluso il discorso assieme a Carlyle.

Hai visto che bei piedi che ha?
Per non parlare del sedere...
... Va beh, il piatto forte comunque restano le labbra...
Oh e gli occhi, mi ci potrei specchiare!


Potresti essere così gentile da non invaghirti del Sergente?
Senza considerare che io certi apprezzamenti non li faccio.
Non è il mio tipo in effetti, quelle così piacciono di più a te.
Io non la voglio militare e poi più magra e longilinea.


Ma stai zitto Lyle, che ormai hai appeso l'uccello al chiodo mesi e mesi fa!
E poi chi ha detto che mi sia invaghito?
Semplicemente nell'ambiente a livello estetico è quella che preferisco e mi sbatterei più volentieri.
Per invaghirmi dovrei per lo meno scambiarci quattro chiacchiere e quella donna è più muta di un condannato che non parla per non essere ammazzato dal suo boss una volta fuori.


Che cosa accidenti era quello strano calore che si era formato improvvisamente in mezzo alle gambe?
Beatriz lo riconobbe come eccitazione, sì la stava eccitando pensare di poter combinare qualcosa con il suo superiore, anche se questo era totalmente assurdo e inconcepibile. Bastavano davvero pochi complimenti per renderla subito disponibile ad una scopata con un suo potenziale nemico? In verità, c'era da calcolare anche l'astinenza prolungata che ormai durava da parecchi mesi. Non era stata una scelta volontaria della Sicaria, ma era venuto spontaneo non ricerca la compagnia di nessuno, pur avendone bisogno. Forse avrebbe dovuto farlo invece, vista la strana reazione avuta in un momento tanto delicato per lei.

Ho notato che pratica Krav Maga, vero?

Sì, bravina, ma si nota che ha iniziato da poco.
Ha la fermezza e la determinazione di una combattente esperta, ma pecca nelle leve, troppa poca energia.
Una come lei dovrebbe puntare alle distorsioni e a colpire le zone fragili.
Se tentasse di ribaltare qualcuno probabilmente finirebbe per essere scaraventata addosso ad un muro e alla sua schiena non farebbe bene...


Un consiglio sicuramente prezioso, di cui avrebbe dovuto fare tesoro. Quando finalmente i due uomini se ne andarono, erano passati altri dieci minuti buoni prima che la Schtauffen decidesse che fosse giunto il momento anche per lei di uscire. Non aveva molto tempo per pensare ad escogitare un piano, per cui avrebbe dovuto dare fondo a tutte le sue abilità strategiche. Abilità in cui lei, a dire il vero, peccava e di cui ne era perfettamente consapevole. Anche quando era stata assunta dal Capitano Darksteel, era stato Marcus a darle una mano e a suggerirle la giusta strategia da seguire. Ma in quel momento chiedere l'aiuto di Azhad era l'ultima cosa che Beatriz voleva.

Maledizione!

Sbatté la porta della doccia, andando verso gli spogliatoi una volta sicura che non ci fossero né il Maggiore né Jung con lui. Meglio attenersi al piano originale e fare finta di niente: con un po' di fortuna, l'uomo si sarebbe messo l'anima in pace subito e lei avrebbe potuto continuare la sua doppia vita senza altri intoppi.

South Western Road
Strada principale => Vicolo
Inghilterra - Londra Magica
04 Gennaio 2113
Ore 22:44


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Era la centesima volta che continuava a toccarsi i capelli, nervosa. Aveva preso una decisione, fare finta di nulla e andare avanti per la propria strada, ma non riusciva proprio a darsi pace. Sentiva che in quel modo avrebbe avuto Tariq alle calcagna, che avrebbe dovuto stare in campana e no, non ne aveva voglia, aveva già fin troppi nemici nella vita reale per dover aggiungere anche un suo superiore al lavoro. Aveva nascosto bene la bacchetta nella tasca interna del cappotto, mentre camminava a passo spedito lungo la strada principale. Poi, di colpo, girò all'interno di un vicolo, quello all'interno del quale si sarebbe dovuto nascondere Tariq. Lì i suoi passi rallentarono in maniera drastica e lo sguardo si fece ancora più serio e preoccupato. Avrebbe anche potuto attaccarlo, in fondo l'uomo non conosceva la reale forza di Beatriz, ma se avesse fallito la donna si sarebbe ritrovata in un guaio peggiore. Si bloccò in mezzo alla stradina, facendo un enorme respiro.
Era stanca di sentirsi braccata, stanca di dover chiedere aiuto a Marcus per ogni minima cosa e stanca di sentirsi costantemente sotto pressione. Tariq non le avrebbe rovinato l'unica oasi felice che le era rimasta, anche a costo di rischiare molto esponendosi in prima persona.

Maggiore Yusuf.
So che mi sta spiando in questo momento.
Venga fuori, voglio solo parlarle.


Con movimenti lenti, la donna prese la propria bacchetta e la posò a terra, facendo anche cinque passi indietro in modo da far comprendere all'altro che non aveva alcuna intenzione ostile nei suoi confronti.

Ho messo la mia bacchetta per terra e sono disarmata.

Era vulnerabile ora, una sensazione che odiava con tutta sè stessa, ma se poteva in qualche modo risolvere la faccenda subito, allora era disposta a pagare quel prezzo.
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Messaggioda Tariq » 11/11/2016, 22:11

Puntuale come un orologio svizzero (o tedesco, nel suo caso), Beatriz arrivò nel punto stabilito all'orario ipotizzato da Tariq.
Si era vestita divinamente, secondo i gusti del Maggiore, ma purtroppo questo non l'avrebbe salvata dall'analisi spietata dell'uomo.
Tanti dettagli gli avevano suggerito la verità ed altri si stavano accumulando in quei pochi secondi quando la vide sbucare da dietro l'angolo.
Se non altro, dopo che la Schtauffen si rivolse a lui con aria abbastanza arrendevole posando la bacchetta per terra, l'uomo comprese che c'era possibilità di dialogo.

Maggiore Yusuf.
So che mi sta spiando in questo momento.
Venga fuori, voglio solo parlarle.


Non dovette attendere molto, il Sergente, prima di accorgersi della presenza effettiva dell'uomo appostato a guardarla nell'ombra.
Era bravo a nascondersi, in fondo era anche parte del suo lavoro. Si mise in piedi sulla scala anti incendio e poco dopo atterrò non tanto distante da lei, con eleganza.
Indossava dei pantaloni di jeans bianchi con degli anfibi neri, sopra un maglione senza maniche bianco su camicia nera e a coprire tutto un montgomery nero a collo alto.
La fissò negli occhi qualche secondo, sorridendo vagamente. Le mani nelle tasche, ma non era detto che fosse effettivamente disarmato.

Caro il mio Sergente... Sono spiacente di essermi scoperto così tanto.
Adesso lei sa praticamente tutto sulla mia considerazione nei suoi confronti.
Vorrei poterle dire che è stato uno spiacevole episodio accidentale ma... Non è così.
Perdoni anche questa ennesima strategia.


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Ho messo la mia bacchetta per terra e sono disarmata.

Lo vedo e di certo è un ottimo punto di partenza per trasmettere la volontà di parlare.
Tuttavia credo proprio che una cioccolata calda in serenità non sia l'ideale per il tipo di conversazione da portare avanti.


Avrebbero quindi scambiato due parole in quel vicolo? Perché no, ma nel modo giusto e utilizzando comunque una zona ulteriormente coperta e discreta.
Tariq aveva già organizzato ogni cosa nei dettagli, presentandole una porta in mezzo al vicolo che dava su un vecchio magazzino abbandonato.
Spazio vuoto, pareti da poter insonorizzare e la luce della Luna che entrava dalla grande finestra in alto, illuminando quasi tutta l'area.
Qualora l'avesse voluta combattere lì dentro, ella non avrebbe avuto via di scampo, ma giusto per far comprender le sue intenzioni, mise lontano da sé la bacchetta anch'egli.

Si sente a disagio, non è così? Glielo leggo negli occhi.
È rimasta ad ascoltarci, ma non è affatto una persona curiosa o pettegola.
Non appena giunta dietro l'angolo ha arrestato il passo facendo un grande respiro, indicando nervosismo e ansia.
Un innocente che pensa di essere stato frainteso e offeso dai sospetti altrui non dimostra ansia e nervosismo, al massimo fastidio e stizza.


Una analisi veloce, una analisi pratica prima di passare al vero argomento di conversazione.
Non le girava attorno come uno squalo, anche se solitamente era abituato a fare in quel modo per aumentare la tensione.
Sapeva però che i nervi della donna erano a prova di interrogatorio ed oltretutto la rispettava abbastanza come sottoposta per agire come se fosse davanti ad un criminale.
La guardava e parlava con tono calmo, serio, profondo e pratico, ecco tutto.

Deduco quindi che effettivamente lei stia nascondendo qualcosa.
Il Capitano mi aveva già avvertito del fatto che lei lo avesse informato di possedere dei segreti.
Tutti abbiamo diritto ad averne. Ma qualora tali segreti possano compromettere i Sicari, allora è mio dovere entrare in azione.
Mi dica quindi, facendo bene attenzione ad evitare di mentire perché me ne accorgerei: i suoi segreti mettono in mezzo i Sicari in qualche modo?
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Messaggioda Beatriz » 11/11/2016, 23:03

Venga fuori, voglio solo parlarle.

Si aspettava di vederlo uscire fuori dall'angolo, invece fu una vera sorpresa quando sentì dei rumori sopra di lei e, alzando lo sguardo, vide l'uomo muoversi nell'ombra sopra una scala antincendio, prima di atterrare poco distante da lei. Beatriz rimase per qualche istante interdetta, ma ormai aveva fatto la sua scelta anche se nemmeno lei, in realtà, sapeva bene quale fosse.
Era semplicemente stanca, stanca di non poter avere ciò che voleva almeno una volta nella vita e questo l'aveva spinta a reagire di conseguenza. Non voleva combattere con Tariq, ma se fosse stato necessario farlo per preservare il suo ruolo all'interno dei Sicari lo avrebbe fatto... Sempre che questo non compromettesse la Resistenza. Nonostante tutto, la sua fedeltà alla causa veniva sempre prima di tutto, anche della sua stessa vita.

Caro il mio Sergente... Sono spiacente di essermi scoperto così tanto.
Adesso lei sa praticamente tutto sulla mia considerazione nei suoi confronti.
Vorrei poterle dire che è stato uno spiacevole episodio accidentale ma... Non è così.
Perdoni anche questa ennesima strategia.


Era caduta in una trappola minuziosamente architettata. Avrebbe dovuto aspettarselo, Marcus in fondo le aveva detto di stare attenta, ma lei era stata troppo avventata e aveva creduto di riconoscere per vera la chiacchierata avuta nello spogliatoio fra il Maggiore e il Tenente Jung. Lo sguardo che lanciò all'uomo fu glaciale, ma privo di odio: la colpa era solo sua, della sue ancora scarse doti intuitive. Avrebbe dovuto imparare dai suoi errori, una volta tanto.

Ho messo la mia bacchetta per terra e sono disarmata.

Lo vedo e di certo è un ottimo punto di partenza per trasmettere la volontà di parlare.
Tuttavia credo proprio che una cioccolata calda in serenità non sia l'ideale per il tipo di conversazione da portare avanti.


Non era mia intenzione invitarla a prendere una cioccolata calda.

Forse Tariq aveva fatto dell'ironia, ma lei lo aveva preso molto seriamente e non stava affatto rispondendo alla sua battuta con altrettanto pungente sarcasmo. Era seria, come serio era il suo sguardo. Seguì il maggiore all'interno di un magazzino abbandonato, prendendo momentaneamente la propria bacchetta per poi posarla accanto a quella dell'uomo, ben distanti da entrambi.

Si sente a disagio, non è così? Glielo leggo negli occhi.
È rimasta ad ascoltarci, ma non è affatto una persona curiosa o pettegola.
Non appena giunta dietro l'angolo ha arrestato il passo facendo un grande respiro, indicando nervosismo e ansia.
Un innocente che pensa di essere stato frainteso e offeso dai sospetti altrui non dimostra ansia e nervosismo, al massimo fastidio e stizza.


...
Mi ha spiazzato il suo discorso.
Non sono stata capace di reagire, tutto qui.


Rispose secca, facendo riferimento non certo alle accuse contro di lei, ma ai complimenti dell'uomo nei suoi confronti. Non ne aveva mai ricevuti se non da Marcus, con il quale, ugualmente, c'era un tipo di rapporto e soprattutto di linguaggio particolare. Ad ogni modo, non era lì perchè il Yusuf era riuscito a conquistarla con quattro complimenti in croce, ma per capire esattamente di cosa venisse accusata. In fondo esistevano vari tipi di talpe e non tutte erano da considerarsi nocive.

Deduco quindi che effettivamente lei stia nascondendo qualcosa.
Il Capitano mi aveva già avvertito del fatto che lei lo avesse informato di possedere dei segreti.
Tutti abbiamo diritto ad averne. Ma qualora tali segreti possano compromettere i Sicari, allora è mio dovere entrare in azione.
Mi dica quindi, facendo bene attenzione ad evitare di mentire perché me ne accorgerei: i suoi segreti mettono in mezzo i Sicari in qualche modo?


Lo fissò in silenzio per qualche secondo, le braccia incrociate al petto e il cuore che batteva furioso, sentendo tutta l'adrenalina data da quel momento. Era lì da sola ad affrontare un qualcosa che non aveva mai affrontato: ne aveva passate di battaglie, ma mai una come quella, mai una al livello psicologico. Era ciò in cui peccava di più, perchè lei era una combattente non una stratega come Azhad. Alla fine, mantenendo sempre le braccia conserte, la Schtauffen fece qualche passo avvicinandosi al Maggiore Yusuf, lo sguardo fisso negli occhi dell'uomo.

Sì...- rispose a primo impatto, fermandosi quando mancavano solo pochi centimetri fra di loro, tanto da permettere all'uomo di assaporare il profumo sprigionato dalla sua pelle -... E no.
Nascondo dei segreti che non hanno nulla a che fare con i Sicari.
E che non voglio che vengano alla luce, per nessun motivo.
Nascondo altri segreti che coinvolgono i Sicari, ma che non ne compromettono gli scopi.
Se è davvero tanto bravo nel capire quando una persona mente, allora saprà che ho detto la verità.


Era ferma nelle proprie convinzioni, perchè sapeva che pur esponendosi così tanto la donna stava dicendo la verità. Non poteva parlare della Resistenza, quello avrebbe rischiato di compromettere troppo l'organizzazione fondata da Marcus, non fino a quando Tariq non le avesse dimostrato di essere una persona degna di fiducia. Una cosa alquanto difficile, dato che Beatriz non concedeva la propria fiducia tanto facilmente a qualcuno.

Non le chiedo di darmi la sua più totale fiducia.
Io al suo posto non lo farei.
Ma sono disposta a rivelare che nascondo qualcosa, consapevole del fatto che lei potrebbe decidere di arrestarmi.
Questo perché credo fermamente in ciò che ho detto.
Se fossi davvero colpevole di qualcosa, tenterei di metterla fuori gioco prima che lei possa sputtanarmi in qualche modo.
Ma non l'ho fatto. E non lo sto facendo.
A lei la scelta, Maggiore.
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Messaggioda Tariq » 12/11/2016, 22:41

Mi dica quindi, facendo bene attenzione ad evitare di mentire perché me ne accorgerei: i suoi segreti mettono in mezzo i Sicari in qualche modo?

Quella era la domanda fondamentale sulla quale giocavano mille e più fattori, sia di rischio che non, per il Sergente.
Aveva di fronte un uomo abituato a leggere il linguaggio del corpo, il linguaggio segreto nelle parole ed anche nelle reazioni come nelle espressioni.
Nonostante il profumo della donna fosse assai allettante e stimolante per il Maggiore, per fortuna ci voleva ben altro per destabilizzarlo o distrarlo.
Con silenzio, concentrazione e attenzione egli aspettò che ella proferisse parola, così, quando avvenne, fu ben contento di valutare ogni sillaba nel dettaglio.

Sì... E no.

Sono tutto orecchi, Sergente Schtauffen.

Nascondo dei segreti che non hanno nulla a che fare con i Sicari.
E che non voglio che vengano alla luce, per nessun motivo.
Nascondo altri segreti che coinvolgono i Sicari, ma che non ne compromettono gli scopi.
Se è davvero tanto bravo nel capire quando una persona mente, allora saprà che ho detto la verità.


Era bravo, quello sì, difatti non ci volle molto per capire che davvero la donna stava utilizzando un atteggiamento sincero, ma ciò non bastava.
A Cole aveva parlato di segreti, ora stava parlando di segreti che mettevano in mezzo anche i Sicari, quindi la situazione cambiava radicalmente.
Naturalmente però, Tariq era anche in grado di comprendere quando una persona avesse finito di parlare o meno e quello non era il caso di Beatriz.
Incrociò le braccia al petto inizialmente, poi le fece tornare nelle tasche, senza ancora interromperla.

Non le chiedo di darmi la sua più totale fiducia.
Io al suo posto non lo farei.
Ma sono disposta a rivelare che nascondo qualcosa, consapevole del fatto che lei potrebbe decidere di arrestarmi.
Questo perché credo fermamente in ciò che ho detto.
Se fossi davvero colpevole di qualcosa, tenterei di metterla fuori gioco prima che lei possa sputtanarmi in qualche modo.
Ma non l'ho fatto. E non lo sto facendo.
A lei la scelta, Maggiore.


... Questo lavoro, il Sicario intendo, è per lei fonte di serenità, non è così?

Quella fu la prima domande che gli venne da esporre, calmo, controllato ma anche pacato e pratico, parlando a voce moderata.

Hai messo da parte orgoglio e sicurezza per salvare la sua situazione, questo significa che la sua tranquillità vale più di entrambi.
Non ho idea di cosa lei nasconda o cosa abbia vissuto, ma è evidente che la tranquillità e la serenità le sono mancate per troppo tempo o forse non le ha mai avute.
Non le chiederò nemmeno di confermare, non voglio che si esponga più di così, so quanto possa risultare faticoso e fastidioso per lei.


Abbassò un momento lo sguardo, sospirando e ragionando su cosa dire e su cosa fare, prima di alzare nuovamente gli occhi scuri su di lei.

Volendo provare a credere nella sua buona fede, devo però renderla partecipe di un concetto.
Il fatto che secondo lei alcuni suoi segreti coinvolgano i Sicari ma non i loro scopi, andrebbe analizzato con attenzione.
Cosa dovrebbe significare una frase simile?
Perché dice che questi suoi segreti ci coinvolgono e perché pensa che non ci mettano in una condizione negativa?


Di seguito, ascolto le poche parole del Sergente, riguardo un fine ultimo simile, condotto da un altro ente per nulla governativo e indipendente.
Beatriz faceva parte di tale ente e per motivazioni assolutamente personali che non avrebbe rivelato, così come non avrebbe rivelato di che tipo di ente si trattasse.
Tariq considerò a lungo l'idea di lasciar perdere tutto, di farla arrestare e mettere fine a quella storia, ma gli occhi della donna sembravano quasi implorargli di non metterla nei guai.
Lei voleva a tutti i costi essere un Sicario, voleva mantenere la sua posizione e non perdere niente. Il Maggiore era pronto a garantirle un salvataggio simile?

Sergente Schtauffen...

E già che ancora la appellava con il suo Grado militare lasciava intendere quanto non fosse deciso sull'arresto, non per il momento.

... Il fatto che un nostro obiettivo da mettere in gabbia sia uguale al vostro e voi arriviate prima, facendogli fare la fine che merita, compromette eccome.
Probabilmente non ci ha mai riflettuto, ma noi effettuiamo degli interrogatori ai catturati, cerchiamo di arrivare a delle info ulteriori, perché loro sono solo pedine.
D'accordo, mettete fuori gioco un obiettivo come vogliamo fare noi, ma poi? A noi chi ce le fa avere le soffiate che ci servono per strappare l'erbaccia alla radice?!
Ogni volta che questa Organizzazione da lei citata arriva prima dei Sicari, la pubblica sicurezza ci rimette, questo lo riesce a capire adesso oppure no?


Il tono subì un lieve rialzo di timbro, atto a far capire che quella fosse una sorta di ramanzina in piena regola da un Superiore ad una Sottoposta.
Lo sguardo si fece più duro, come anche la regolazione del respiro. Tariq si stava mostrando come mai prima di allora con lei, ovvero autoritario e probabilmente incazzato.
Si allontanò un attimo, togliendosi la giacca che posò su un gancio arrugginito attaccato ad una trave di sostegno che passava da parte a parte il magazzino.
Poi, tornò da lei, con le mani nelle tasche che vennero poi poggiate sulle braccia incrociate.

Mi dica lei adesso, che cosa dovrei fare?
Ha qualche suggerimento in merito forse?
In realtà avrei poche opzioni e lei mi ha chiesto di comportarmi come meglio credo ma non sarà così semplice...
... Io adesso sto chiedendo a lei cosa farebbe al mio posto, come si comporterebbe se fosse nella mia posizione. Avanti, mi dica, sono curioso.
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Messaggioda Beatriz » 12/11/2016, 23:57

Se fossi davvero colpevole di qualcosa, tenterei di metterla fuori gioco prima che lei possa sputtanarmi in qualche modo.
Ma non l'ho fatto. E non lo sto facendo.
A lei la scelta, Maggiore.


Si era esposta con l'uomo. Non sapeva dove tanta sincerità l'avrebbe portata, ma una parte di lei stava sperando -e non voleva riconoscerlo- che il Yusuf la lasciasse andare, che accettasse le sue parole senza fare domande e le permettesse di essere ancora una Sicaria, senza compromettere nè la sua posizione al Ministero, nè all'interno della Resistenza.
Era quasi utopia, lo sapeva perfettamente, ma poteva ancora permettersi di conservare un briciolo di speranza?

... Questo lavoro, il Sicario intendo, è per lei fonte di serenità, non è così?

...

Non rispose, perché presa alla sprovvista dalla domanda di Tariq riguardo al suo lavoro. Sì, col tempo fare il Sicario non era più solo un lavoro di copertura, ma era diventato il suo lavoro, un lavoro che le riusciva straordinariamente bene e nel quale ci si trovava bene. L'adrenalina della battaglia, il supporto di compagni che non puntavano ad ucciderti, il non doversi più guardare alle spalle per ogni minima cosa: nonostante i brutti ricordi con la Setta, riusciva a dormire meglio la notte, sogni più tranquilli e forse era stato questo a spingerla ad esporsi tanto con lui: sperava di salvare l'unica cosa buona della sua vita.

Hai messo da parte orgoglio e sicurezza per salvare la sua situazione, questo significa che la sua tranquillità vale più di entrambi.
Non ho idea di cosa lei nasconda o cosa abbia vissuto, ma è evidente che la tranquillità e la serenità le sono mancate per troppo tempo o forse non le ha mai avute.
Non le chiederò nemmeno di confermare, non voglio che si esponga più di così, so quanto possa risultare faticoso e fastidioso per lei.


A dire il vero, sapeva fin troppe cose su di lei. Erano bastati pochi mesi per far capire a Tariq molto di ciò che Beatriz nascondeva e celava a chiunque, lasciandola spiazzata di fronte a quell'analisi ben azzeccata da parte del Maggiore e Profiler. Nemmeno il Capitano Darksteel era arrivato a tanto. O magari non si era mai esposto con lei, lasciandola semplicemente in pace.

Volendo provare a credere nella sua buona fede, devo però renderla partecipe di un concetto.
Il fatto che secondo lei alcuni suoi segreti coinvolgano i Sicari ma non i loro scopi, andrebbe analizzato con attenzione.
Cosa dovrebbe significare una frase simile?
Perché dice che questi suoi segreti ci coinvolgono e perché pensa che non ci mettano in una condizione negativa?


Aveva fatto trenta, tanto valeva fare trentuno. La Schtauffen -pur con avarizia di parole- spiegò che lei apparteneva ad un ente che si occupava più o meno delle stesse cose che facevano i Sicari, perseguendo uno scopo che mirava a colpire tutte quelle organizzazioni criminali presenti nel mondo magico. Non specificò altro, nemmeno il motivo per cui lei avesse aderito ad un simile gruppo, ma la spiegazione parve non essere sufficiente per Tariq, che invece sembrò alterarsi per le parole pronunciate dalla mezzo tedesca.

Sergente Schtauffen...
... Il fatto che un nostro obiettivo da mettere in gabbia sia uguale al vostro e voi arriviate prima, facendogli fare la fine che merita, compromette eccome.
Probabilmente non ci ha mai riflettuto, ma noi effettuiamo degli interrogatori ai catturati, cerchiamo di arrivare a delle info ulteriori, perché loro sono solo pedine.
D'accordo, mettete fuori gioco un obiettivo come vogliamo fare noi, ma poi? A noi chi ce le fa avere le soffiate che ci servono per strappare l'erbaccia alla radice?!
Ogni volta che questa Organizzazione da lei citata arriva prima dei Sicari, la pubblica sicurezza ci rimette, questo lo riesce a capire adesso oppure no?


... Sì.

Rispose dopo qualche secondo di silenzio, senza però mostrare segni di pentimento. Non avrebbe potuto, nemmeno per salvarsi il culo, perché la sicurezza pubblica perseguita dai Sicari era niente in confronto all'obiettivo della Resistenza, che agiva secondo un bene superiore. C'erano sacrifici da fare e non avrebbero potuto salvare tutti, ma il loro scopo era distruggere la Setta, anche a discapito dei Sicari. Stava iniziando ad amare quel mondo, ma non poteva dimenticare a chi doveva essere fedele e perché.

Mi dica lei adesso, che cosa dovrei fare?
Ha qualche suggerimento in merito forse?
In realtà avrei poche opzioni e lei mi ha chiesto di comportarmi come meglio credo ma non sarà così semplice...
... Io adesso sto chiedendo a lei cosa farebbe al mio posto, come si comporterebbe se fosse nella mia posizione. Avanti, mi dica, sono curioso.


Stava forse giocando con lei? No, era serio, almeno da quello che poteva vedere Beatriz. Non era mai stata brava a leggere nel cuore delle persone, quindi poteva solo affidarsi a ciò che Tariq le mostrava, comprendendo che lui non aveva davvero la minima idea di come comportarsi con lei.
Anche in quel caso, per la donna sarebbe stato inutile mentire: no, non ci sarebbe riuscita; no, non ci avrebbe nemmeno provato.
Sciolse le braccia, lasciandole ricadere ai fianchi del corpo, non abbassando mai lo sguardo perché anche in quello dimostrava la fierezza di una combattente.

Se fossi in lei, io avrei già eliminato il problema alla radice.

Rispose, fredda, razionale e sincera, gli occhi che se prima avevano dimostrato un guizzo, un fremito che poteva essere scambiato per speranza, adesso erano ritornati ad essere vacui, inespressivi, come se la Schtauffen avesse staccato la spina delle emozioni per non sentire il dolore di un'amara delusione.

... Mi uccida.- disse dopo qualche secondo di silenzio, non cambiando nulla della posizione in cui stava -Arrestarmi è solo una perdita di tempo.
Non parlerei e le assicuro che non esiste tortura fisica o psichica che possa costringermi a farlo.
Se non vuole uccidermi a sangue freddo, possiamo scontrarci, così avrà una giustificazione valida per il mio omicidio.
Sono io il problema, Maggiore... Faccia ciò che deve.
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