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New York

Messaggioda Tisifone » 12/11/2013, 20:35

Visti i disastrosi precedenti, Tisifone aveva, secondo i propri canoni, tutti i motivi per preoccuparsi di un futuro quanto inevitabile incontro tra l’uomo di cui si era scoperta innamorata e i due uomini più importanti della sua vita e, diversamente dal solito, non faceva nulla per nasconderlo. Tutta quella “franchezza”di sentimenti, però, la irritava non poco proprio perché spontanea. Forse se avesse saputo che a Noah, in parte, quel suo essere apertamente catastrofica faceva piacere, l’avrebbe vissuta un po’ meglio. Ma il suo Dono non funzionava a comando e non era solita usare la Legillimanzia a cuor leggero così, ignara dei pensieri dell’italoamericano, continuò per un minuto o due a esprimere a voce alta le sue preoccupazioni e a maledire la propria lingua lunga in silenzio.


Siamo onesti, Tissi... Come si può resistere ad un viso del genere?

Si voltò a osservarlo, o meglio a rimirare il sorriso radioso che era comparso su quel viso pressoché perfetto, almeno per lei, lasciando che un senso di ammirazione e meraviglia le colmasse lo sguardo, prima di spalancare gli occhi e portarsi una mano davanti alla bocca in un’espressione sconvolta.

Oh Merlino… potresti sedurli… entrambi…

Esclamò con un tono serio, sgranando appena un po’ di più gli occhi e scuotendo la testa come a dissipare delle immagini inopportune che le si erano materializzate davanti. Riuscì a mantenere la parte giusto una manciata di secondi, prima di scoppiare a ridere di gusto perché l’immagine di Asher o Demetri che cadevano vittima del fascino di Noah era qualcosa di davvero esilarante oltre che “indisegnabile”. In ogni caso Noah riuscì nel suo intento di costringere la Divinante a mettere da parte tutte quelle inutili paranoie in modo da potersi godere a pieno quella prima serata newyorkese.

Brava ragazza!

Gli diede un piccolo pizzicotto al braccio da sopra il cappotto, più per l’istinto di rispondere a quella presa in giro che per un reale desiderio di fargli del male, per poi posare la testa sulla sua spalle e continuare a confrontarsi su argomenti diversi, tra cui le similitudini e le differenze tra Babbani e Purosangue in tema di educazione di figli e di aspettative. Se infatti Francesco desiderava solamente che il figlio fosse felice, indipendentemente dalla strada professionale che aveva deciso di intraprendere, molte famiglie Purosangue pretendevano che i propri,di figli, portassero avanti tradizioni a volte centenarie. E spesso era difficile sottrarsi a tali obblighi quando si era costretti a dover difendere, letteralmente, le proprie scelte di fronte a tutta la propria stirpe. La morte dei suoi genitori aveva privato Tisifone di questo fardello/banco di prova ma, come tutte le cose che riguardavano la sua famiglia, era qualcosa che le mancava non avere una propria sala degli antenati.

Non hai nessun altro parente in vita che possa... sai, mostrarti il vostro arazzo genealogico comprensivo d'insulti?

Socchiuse gli occhi quando lui le baciò la fronte, avvertendo un senso di protezione e di rassicurazione in quel gesto così semplice, espirando in maniera pesante quella che sembrava essere una mezza risata di scherno.

Ho una cugina… una donna eccezionale che ho ritrovato solo da pochi anni ma… purtroppo non è così semplice. – anche ammettendo che la madre di Monique avesse qualche quadro magico dei suoi antenati, Tisifone non poteva semplicemente presentarsi da loro e chiedere di poterli vedere – Vorrà dire che le generazioni future dovranno scontrarsi solo con un paio di persone invece che con interi clan…

Aggiunse subito dopo, scrollando le spalle e lasciando cadere così il discorso almeno momentaneamente. Sapeva che se voleva davvero far fare al suo rapporto con Noah il classico salto di qualità, passando da un “siamo amici che a volte vanno a letto insieme” al “ sei il mio compagno e ci apparteniamo”, avrebbe dovuto condividere con lui le ombre del suo passato, come la morte dei suoi genitori, così come le luci, come la presenza benefica di Monique nella sua vita. Prima però doveva scoprire di che natura fossero i sentimenti che lui provava per lei, se l’infatuazione che lo aveva spinta a chiederle di portarla corteggiare sussisteva ancora o se, invece, era evaporata a causa del suo continuo negarsi. Lasciando al suo spirito Grifondoro il comando della situazione, Tisifone finì quindi per dichiararsi nel modo più articolato e meno romantico che si potesse immaginare. Colmo di amore e romanticismo, invece, fu la reazione di Noah che la coinvolse in un bacio dolce, passionale e possessivo allo stesso tempo, così diverso e unico rispetto a tutti quelli che si erano scambiati fino a quella mattina perché, appunto, sapevano non solo di desiderio ma anche e soprattutto di amore. Probabilmente il loro poteva essere considerato quasi amore a prima vista, solo che Tisifone aveva impiegato più tempo rispetto all’uomo per scendere a patti con i propri sentimenti e accettarli in pieno. E far breccia nei cuori delle persone già dal primo sguardo doveva essere una dote di famiglia, visto che la Divinante era rimasta affascinata anche dai coniugi Pellegrino. Nei minuti successivi a quella assurda dichiarazione i due si baciarono, si punzecchiarono, ridacchiarono, si baciarono di nuovo e gettarono le basi per quella che sarebbe stata la loro futura vita di coppia, sempre con una luce di amore e felicità a illuminare gli occhi di entrambi. Due in realtà era le cose più urgenti da fare una volta rientrati a Londra, ricavare nell’appartamento di Noah un angolino per Idra e trovare un appartamento per Tisifone a Hogsmeade in modo che la neo coppia avesse la possibilità di passare insieme tutto il tempo che avrebbero voluto in assoluta comodità.

E spero che presto mi spiegherai il perché di questa sua ritrosia...

Sono pronta a soddisfare qualsiasi tua curiosità … e non solo – aggiunse con aria maliziosa, sporgendosi in avanti per dargli un leggero morso al labbro inferiore per poi lenire “la ferita” leccandolo in maniera sensuale – però non subito. Fammi godere ancora un po’ questa parentesi spensierata…

Perché parlare del perché Idra non apprezzasse Noah voleva dire parlare di Lucas e quindi della causa che li aveva portati a lasciarsi, decisamente un argomento non proprio allegro per quanto non più molto doloroso.

Togli "nel caso", è meglio... detto questo, sarei ben felice di farti da accompagnatore e da commentatore, se vorrei, degli appartamenti che andrai a visitare.
Ho un ottimo gusto in fatto di arredamento, ricordi?


Come potrei mai dimenticare quella meraviglia? - e gli occhi le brillarono al ricordo di tutti gli oggetti babbani meravigliosi che rendevano la cucina di Noah un paradiso in terra ai suoi occhi – Allora è deciso… ti trascinerò in giro per Hogsmeade alla ricerca dell’appartamento perfetto e poi per negozi magici e babbani… - e lo disse come se gli stesse promettendo di fargli fare un tour per qualche girono infernale – Sono certa che insieme riusciremo a creare un angolo di perfetto equilibrio tra i due Mondi…

Un brivido di aspettativa e di eccitazione le corse lungo la spina dorsale mentre pronunciava la parola insieme e all’idea generale di costruire qualcosa che sarebbe stato solo “loro”. Una volta terminato di pattinare, Tisifone si lasciò condurre verso la seconda tappa di quel tour newyorkese, una sorpresa ancora più bella e più romantica delle precedente che la lasciò basita ed estasiata allo stesso tempo. Per quanto potesse non sembrare visto il carattere schivo che era solita esibire, alla Divinante piacevano molto sia le sorprese che il romanticismo e con quella crociera privata notturna con tanto di cena a lume di candela Noah aveva dimostrato di conoscerla davvero bene. Quella sarebbe stato il modo migliore per festeggiare il loro essere finalmente diventati una vera coppia anche se probabilmente quello non era l’intento originario che aveva spinto l’italoamericano a organizzare quella sorpresa.

Ringraziamento a parte per l'aver ammesso che di doti ne ho innumerevoli... Perché hai appena parlato di preveggenza?

Sollevò gli occhi al cielo e scosse la testa con finta aria sconsolata di fronte all’espressione gongolante che era comparsa sul viso del suo compagno, prima di spiegargli esattamente cosa intendesse dire.

Ammetto che speravo di scioglierti un po' dalla tua posizione del "non voglio che mi corteggi" durante questa vacanza...

C’è un piccolo Serpeverde che vive qui dentro…

Lo prese in giro bonariamente, picchiettando con l’indice sul petto all’altezza del cuore. Una volta che lui l’aveva avvicinata a sé per baciarla, Tisifone non si era spostata ma si era “accomodata” nel suo abbraccio, posando la mano libera sul suo torace.

…ma posso assicurarti che non c'erano altri fini nascosti, in questa mia sorpresa: avrei fatto togliere le candele in un secondo se ti avessero dato fastidio, perché al di là di tutto credimi quanto ti dico che uno spettacolo del genere va goduto almeno una volta. E avrei voluto poterlo condividere con te, da amica, da compagna o da una via di mezzo tra le due cose.

Lo so che non mi avresti forzato a fare nulla – mormorò con voce bassa e suadente, colma di amore e ammirazione per quell’uomo paziente che finalmente poteva definire “suo” – ma sono felice di godermi questo spettacolo insieme al mio compagno… Questi sono i ricordi che rallegreranno le future cene di famiglia…

Non sapeva da dove era uscita quella frase, forse lo stare tanto a contatto con la famiglia Pellegrino l’aveva resa nostalgica e aveva fatto venire a galla il suo desiderio di famiglia e stabilità, ma per quanto potesse suonare assurdo o prematuro, non ritrattò nulla né diede segno di imbarazzo. Alla fine aveva più di trentacinque anni e quindi era normale che in un rapporto di coppia non cercasse un’avventura di una notte ma qualcosa di più durato e stabile. Con le guance che le andavano a fuoco per essersi esposta così tanto, gli diede un leggero bacio sulle labbra per poi seguirlo a bordo dell’imbarcazione. Strinse la mano con cui la stava aiutando a mantenere l’equilibrio, più per il bisogno di sincerarsi che non fosse fuggito via che per reale necessità, e se lui non l’avesse ritirata, lei non l’avrebbe lasciata neanche successivamente fino a quando non ebbero raggiunto il tavolo sottocoperta.

Signori, vi dò il benvenuto a bordo.
Sono Maxwell, e stasera sarò il vostro cameriere: il comandante vi informa che tra pochi minuti partiremo per questa crociera notturna, che speriamo possa incantarvi; nel frattempo, lasciate che vi riempia i bicchieri con dell'ottimo vino bianco e che vi serva la prima portata di questa cena, un antipasto misto di mare.


Forse questa parte della serata è meglio se non la raccontiamo a tuo padre…

Mormorò Tisifone non appena il cameriere, dopo aver versato loro il vino, si fosse voltato per andare a prendere i piatti con l’antipasto, ridacchiando con aria complice. Per quanto tutto, dal cameriere al vino alla presentazione del piatto, denotasse una certa classe e buon gusto era ragionevolmente certa che Francesco avrebbe fatto una piccola tragedia se avesse scoperto che “erano andati a mangiare dalla concorrenza”.

Vogliamo brindare ad una nuova, meravigliosa fase del nostro rapporto?

Con molto piacere.

Rispose con un sorriso radioso, felice e serena come non si sentiva da tempo, sollevando il proprio bicchiere per farlo tintinnare contro quello del compagno. Un velo di rossore le colorò le guancie quando quella parola che per mesi era stata un tabù per lei - compagno – rotolò nella sua mente, facendole battere velocemente il cuore. Bevve un piccolo sorso di vino, agitando il naso per il solletico prodotto dalle bollicine e allungò la mano sul tavolo per andare incontro a quella di lui, lo sguardo perso negli occhi di Noah che per lei rappresentavano in quel momento uno spettacolo molto più affascinante delle luci sfavillanti di New York.

Ti amo.

Un tremito le percorse il corpo al suono di quelle due semplici ma mai innocue parole che sintetizzavano in maniera eccellente il sentimento che provavano l’uno per l’altra ma che erano così difficili da pronunciare. Quanti inganni erano stati perpetrati all’ombra di quelle due piccole parole? Quanto dolore avevano generato? Lo stesso Lucas non le aveva forse detto di amarla prima di lasciarla? Eppure sentirle pronunciare da Noah in quel momento le trasmetteva solo una sensazione di pienezza e serenità, come se non ci fosse nulla di più giusto al mondo che sentirsi amate e amare quell’uomo meraviglioso che le sedeva di fronte.

Anch’io ti amo… così tanto che se mi fermo a pensarci mi terrorizzo da sola… era questo, la paura di tornare ad amare, di poter soffrire nuovamente per amore che mi ha spinto a chiederti di non corteggiarmi, a concentrarmi solo sul lato fisico e passionale del nostro rapporto senza soffermarmi sul perché con te riuscivo a fare cose che in più di trentacinque anni di vita non mi era mai passato per la mente di fare.

Mentre parlava gli occhi le erano scivolati lungo il viso del compagno fino a puntarsi sulle loro mani intrecciate dove le dita della donna giocherellavano con quelle di lui.

Non ho mai avuto molta fortuna con gli uomini e dopo l’ultima delusione avevo deciso che era più salutare per me chiudere il mio cuore a certi sentimenti … a quanto pare non avevo fatto i conti con la testardaggine e la perseveranza italoamericana… - un abbozzò di sorriso con gli occhi ancora bassi – Sai cosa mi ha spinto a dichiararmi? La paura che tu potessi stancarti di aspettarmi e andare via… Perderti senza averti mai avuto è qualcosa di mille volte più spaventoso che poter soffrire nuovamente per amore.
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Messaggioda Noah » 14/11/2013, 18:34

Oh Merlino… potresti sedurli… entrambi…

Ah-ha, ma che divertente...

Commentò Noah con un sorriso divertito sulle labbra, che si ampliò nel sentir ridere la donna - una cosa che amava; in realtà la cosa, l'idea, per quanto assurda potesse essere, di poter piacere in quel senso ad Asher, a Demetri o ad entrambi, lo lasciava un po' interdetto, e non per una questione di disgusto, ma perché, semplicemente, non riusciva proprio a vedersi come il possibile oggetto del desiderio di due uomini adulti e peraltro uniti ed innamorati a tutti gli effetti... di sicuro il suo ego avrebbe potuto giovarne, ma l'ultima cosa che voleva era diventare il motivo di una rottura tra i padrini di Tissi; meglio rimanere sullo scherzo insomma, e godersi il fatto di aver sedotto la figlioccia dei due, una seduzione del tutto reciproca per di più.
La cosa che più gli premeva, soprattutto, era far sì che Tisifone si godesse la serata insieme, che non si preoccupasse del futuro - dell'incontro coi padrini più che altro - e che pensasse solo a loro due, in quel momento, insieme: e capì di essere riuscito nel suo intento quando lei, con un'espressione più rilassata e serena, appoggiò il viso alla sua spalla e continuò a chiacchierare con lui, passando da argomenti più leggeri e anche divertenti ad altri più seri e pesanti, ma soprattutto più delicati.
Noah, ad esempio, capì quasi subito quanto a Tisifone mancasse conoscere - perché questo aveva dedotto dalle sue parole - il suo passato, quello della sua famiglia... per questo gli venne spontaneo domandarle se non avesse proprio nessuno a cui rivolgersi per colmare certe lacune.

Ho una cugina… una donna eccezionale che ho ritrovato solo da pochi anni ma… purtroppo non è così semplice.

Avrebbe voluto saperne di più, comprendere il perché di quelle parole, ma qualcosa gli disse che non era quello il luogo né il momento adatto per fare domande, per approfondire il discorso, così non disse nulla, limitandosi ad annuire lievemente.

Vorrà dire che le generazioni future dovranno scontrarsi solo con un paio di persone invece che con interi clan…

E questo, se ci pensi, non è che sia proprio un male...

Commentò con un mezzo sorriso Pellegrino, baciandole nuovamente la fronte: insomma, se si doveva prendere una strada completamente diversa da quella che la famiglia aveva immaginato per sé, meglio prepararsi a lottare contro una decina di persone che con cinquecento, soprattutto perché più si andava indietro nel tempo e più gli antenati, solitamente, mostravano il loro ottuso bigottismo, il che di certo non favoriva le scelte individuali.
E per quanto sembrasse assurdo passare da un argomento come quello ai loro reciproci sentimenti, fu esattamente quello che accadde di lì a poco: Tissi confessò a Noah di essersi innamorata di lui, e l'italo-americano confessò di provare quelle stesse cose con un bacio caldo ed innamorato che li tenne impegnati per diversi minuti; anche dopo, comunque, ebbero diverse cose da fare, come fare progetti sul loro ritorno a Londra e sulle cose da fare, prima tra tutte trovare un posto per Idra in casa di Noah, sperando che magari la sua non-simpatia - per l'uomo inspiegabile - verso di lui si trasformasse in un maggiore apprezzamento della sua figura.

Sono pronta a soddisfare qualsiasi tua curiosità … e non solo, però non subito. Fammi godere ancora un po’ questa parentesi spensierata…

Tutto il tempo che vuoi.

Mormorò lui di rimando, sottolineando subito dopo che sarebbe comunque stato ben felice di farle da accompagnatore nella scelta di un nuovo appartamento dove vivere, anche perché avrebbe potuto darle un sacco di consigli utili - soprattutto per la cucina.

Come potrei mai dimenticare quella meraviglia?

Ho come l'impressione che la mia cucina ti abbia conquistata prima che potessi farlo io...

Commentò l'uomo con uno sbuffo divertito.

Allora è deciso… ti trascinerò in giro per Hogsmeade alla ricerca dell’appartamento perfetto e poi per negozi magici e babbani…
Sono certa che insieme riusciremo a creare un angolo di perfetto equilibrio tra i due Mondi…


Minaccia a parte - anche se lui non l'aveva minimamente concepita come tale, anzi - Non vedo l'ora di fare un po' di spesa con te... soprattutto quando sarà ora di dare al tuo nuovo appartamento un tocco di babbana tecnologia.

Sarebbe stata quella la parte più divertente per lui, visto che Tissi - per quanto migliorata - non poteva certo definirsi ancora un'esperta in mobili ed utensili babbani, soprattutto quelli altamente tecnologici, a differenza sua... vederla armeggiare con lavatrici, lavastoviglie e cose del genere sarebbe stato un vero spasso.
Ma ovviamente c'era di più dietro, il fatto ad esempio che quell'appartamento sarebbe stato, in un certo senso, di entrambi, altrimenti a che pro coniugare il magico col babbano se lei era una Purosangue? Noah sentiva, magari sbagliando, che quel luogo sarebbe stato sì di Tisifone, ma che una piccola parte di esso sarebbe appartenuta anche a lui, e questo lo faceva sentire bene.
Così, tra un programma e l'altro, Pellegrino le rivelò la seconda sorpresa della serata, ovvero una romantica crociera per NY con tanto di cena d'alta classe, un programma che l'uomo aveva studiato col chiaro intento, rivelatole con un velo d'imbarazzo, di convincerla a rivedere la sua posizione anti-corteggiamento.

C’è un piccolo Serpeverde che vive qui dentro…

Forse... ma è per questo che andiamo così d'accordo, no?

Replicò lui, visto che anche lei era un connubio tra la bontà Grifondoro e l'astuzia Serpeverde; tuttavia ci tenne a precisare che non c'erano altri secondi fini, e che se a Tisifone avesse dato fastidio sarebbe stato pronto a riportare quell'avvenimento su un piano totalmente amichevole e affatto romantico.

Lo so che non mi avresti forzato a fare nulla, ma sono felice di godermi questo spettacolo insieme al mio compagno… Questi sono i ricordi che rallegreranno le future cene di famiglia…

Studiò il suo volto arrossato - probabilmente per l'imbarazzo legato a ciò che aveva detto - e sorrise teneramente a quella visione, cercando le sue labbra per donarle un altro piccolo bacio ed aiutarla a salire a bordo; prima di condurla sottocoperta, però, le sussurrò all'orecchio qualcosa, giusto per non far sparire troppo presto il rossore dalle sue guance.

Se ci piacesse questa crociera come spero, un giorno potremmo portarci tutta la famiglia qui, su questa barca...

Ed ovviamente non si stava riferendo ai padrini di lei o ai genitori di lui, quanto ai bambini che, sperava, avrebbero avuto in futuro, coi quali avrebbero definitivamente coronato il sogno di avere una famiglia, insieme.
In ogni caso, la cena li aspettava: Noah fece sedere Tisifone per prima e poi si accomodò a sua volta, lasciando che il cameriere servisse loro vino ed antipasto.

Forse questa parte della serata è meglio se non la raccontiamo a tuo padre…

No, decisamente non giustificherebbe questa cena nemmeno se gli dicessi che mi è servita per conquistarti.

Concordò Noah con un sorrisetto divertito, prendendo il bicchiere col vino per proporre un brindisi e berne un sorso, consapevole di avere finalmente la donna che voleva tutta per sé: le prese la mano, la strinse, e fu allora che pronunciò quelle semplici parole che nessuno però aveva ancora confermato ad alta voce; il tono fu sicuro, dolce ma fermo, di chi è consapevole di cosa stia dicendo e perché.

Anch’io ti amo… così tanto che se mi fermo a pensarci mi terrorizzo da sola… era questo, la paura di tornare ad amare, di poter soffrire nuovamente per amore che mi ha spinto a chiederti di non corteggiarmi, a concentrarmi solo sul lato fisico e passionale del nostro rapporto senza soffermarmi sul perché con te riuscivo a fare cose che in più di trentacinque anni di vita non mi era mai passato per la mente di fare.

Nuovamente avrebbe voluto saperne di più, capire chi fosse stato a spingerla ad avere così tanta paura di amare qualcuno - capire più che altro cosa fosse successo tra loro - ma non domandò nulla, lasciando che Tisifone continuasse a parlare, che si aprisse del tutto con lui.

Non ho mai avuto molta fortuna con gli uomini e dopo l’ultima delusione avevo deciso che era più salutare per me chiudere il mio cuore a certi sentimenti … a quanto pare non avevo fatto i conti con la testardaggine e la perseveranza italoamericana…

Te l'avevo detto che a volte cominciare un rapporto in modo anti-convenzionale è la scelta migliore che ci possa essere...

Commentò l'uomo con un sorriso divertito, ricordando quando aveva definito le precedenti storie di Tisifone come " relazioni finite di merda".

Sai cosa mi ha spinto a dichiararmi?

Cosa?

La paura che tu potessi stancarti di aspettarmi e andare via… Perderti senza averti mai avuto è qualcosa di mille volte più spaventoso che poter soffrire nuovamente per amore.

Tissi... - mormorò di rimando Noah, prendendole la mano per portarsela vicino alle labbra, e con esse sfiorarne il dorso - la prima volta che ci siamo visti non ti ho forse detto che sono una persona paziente? - le disse con amore negli occhi e nel sorriso che le aveva rivolto, lasciandole momentaneamente la mano per farle una carezza sulla guancia - Ti volevo, e avrei aspettato tutto il tempo necessario... ma sono felice che tu abbia avuto paura, perché questo ti ha finalmente portato da me.

Chiaro, essere paziente non significava certo essere stupido, e sarebbe stato stupido non essere felici per la dichiarazione che la donna gli aveva fatto.

Dai, godiamoci questa cena e l'ottimo cibo che abbiamo davanti, mh?
Ora siamo qui, insieme, e se Morgana vorrà è anche possibile che finisca per piacere ai tuoi padrini... niente male per un Master Teacher e la sua allieva, no?
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Messaggioda Tisifone » 16/11/2013, 0:13

Quella prima serata a New York era iniziata per Tisifone nei migliori dei modi, passeggiando a braccetto con Noah e chiacchierando amabilmente anche di argomenti un po' spinosi, sopratutto per lei, come il futuro quanto certo e inevitabile incontro tra l'italoamericano e i suoi padrini o il suo sentirsi " a metà" a causa della mancanza di un articolato e complesso albero genealogico magico a cui far riferimento, da rendere fiero o, al contrario, con cui scontrarsi per ogni scelta sopra le righe. Ciò che la stupì non fu solo la spontaneità con cui si stava confidando con Pellegrino ma sopratutto la delicatezza e la sensibilità con cui lui la stava ascoltando, interessato senza essere curioso o invadente, premuroso senza essere soffocante, capace di alleggerire la conversazione con un bacio o una battuta senza apparire superficiale. Per quello e mille altri motivi che nel corso di quei mesi si erano andati ad accumulare in una lista immaginaria sotto la voce "Pregi di Noah", Tisifone decise che quello era il momento più opportuno, anche se non proprio quello più romantico, per dare una svolta al loro rapporto, sancendo in maniera chiara e inequivocabile il suo voler stare insieme come una coppia ufficiale e non come dei complessi "scopamici". Il loro primo bacio ufficiale venne consumato all'ombra del Rockefeller Center, sulla pista di ghiaccio, e a quello ne seguirono altri, piccoli, dolci, passionali, tutti con un sapore diverso da quelli precedenti come se adesso fossero "più veri", ognuno accompagnato da un progetto a lungo termine che non faceva altro che delineare con maggior precisione i contorni del loro essere coppia. Avrebbero continuato ad allenarsi insieme, ovviamente, e lui sarebbe stato spietato e senza scrupoli, o forse ora ne avrebbe avuto ancora meno perchè la sicurezza di Tisifone gli sarebbe stata più a cuore di prima, la Divinante avrebbe passato molto più tempo a casa di lui a Londra, dove avrebbero ricavato un angolino per Idra, e insieme avrebbero cercato e arredato un appartamento a Hogsmeade perchè non sempre gli impegni scolastici della donna le avrebbero permesso di allontanarsi dalla Scozia tanto quanto avrebbe voluto.

Non vedo l'ora di fare un po' di spesa con te... soprattutto quando sarà ora di dare al tuo nuovo appartamento un tocco di babbana tecnologia.

Confessa che non vedi l'ora di sfoggiare la tua immensa cultura in tema di tecnologia babbana e di farmi arrossire di fronte a oggetti di cui non comprendo l'esistenza...

Lo prese in giro, punzecchiando con l'indice il fianco dell'uomo con l'intenzione di fargli il solletico e mantenere quel tono allegro e spensierato che le permetteva di guardare al futuro con serenità e solo una punta di ansia. Ansia quella ampliamente giustificata dalle implicazioni palesi connesse a quel suo richiedere la presenza di Noah al momento della scelta di mobili e utensili. L'appartamento sarebbe stato una sorta di banco di prova per vedere se riuscivano a conciliare i diversi aspetti del loro carattere e delle loro origini anche nelle piccole cose quotidiane, se effettivamente potevano scendere a compromessi senza prevaricarsi l'un l'altro riuscendo così a costruire qualcosa di "loro" insieme. E per quanto quella non sarebbe stata per Tisifone il primo tentativo di convivenza, di certo era la prima volta che partiva da zero e forse quel piccolo ma non insignificante dettagli avrebbe finito per fare la differenza. Anche l'appartamento che aveva diviso con Lucas per un breve periodo di tempo alla fine era stato arredato esclusivamente dal ragazzo, insieme alla supervisione di Monique. Stranamente confortata da quella differenza, Tisifone si lasciò guidare dal compagno nuovamente per le strade di New York, felice come non si sentiva da tempo e come non credeva sarebbe mai più stata, certa che nulla avrebbe potuto rendere quella serata così perfetta. Come si sbagliava! Da bravo Serpeverde mancato, infatti, l'italoamericano aveva prenotato una crociera romantica con cena a lume di candela nella speranza che le sfavillanti luci di NY potessero illuminare anche il cuore e la mente di Tisifone, spingendola ad accettare il suo corteggiamento. Fortunatamente la Divinante era scesa a patti con i propri sentimenti prima di scoprire quella seconda sorpresa e si dichiarò ben contenta di poter condividere una esperienza del genere con il proprio compagno, esperienza quella che sarebbe salita di sicura all'onore delle cronache familiari. L’ultima frase era stata pronunciata soprapensiero, non in maniera superficiale, ma di getto, in uno di quelle rare occasioni in cui non sussistevano filtri tra quello che pensava e quello che diceva. Arrossì quindi per l’imbarazzo e il timore di essersi esposta troppo ma non fece nulla per sminuire o ritrattare il senso delle sue parole: non era una ragazzina di vent’anni, per quanto il comportamento che aveva tenuto negli mesi avrebbero potuto far pensare il contrario, e quindi era normale pensare fattivamente a costruire una famiglia. Si leccò le labbra per assaporare il sapore residuo del compagno, grata per quel bacio a fior di labbra che aveva mitigato un po’ il senso di disagio che stava minacciando di emergere e posò la mano sul suo braccio per farsi aiutare a scendere sottocoperta, il viso teso verso l’alto per cogliere le ultime carezze del vento freddo newyorkese e sperare che dissipasse il calore che le aveva infiammato le guance. Odiava arrossire, perché la faceva sentire infantile e indifesa, mentre, a giudicare dal sussurro di Noah, l’uomo adorava vedere le sue guance imporporarsi.

Se ci piacesse questa crociera come spero, un giorno potremmo portarci tutta la famiglia qui, su questa barca...

Sgranò leggermente gli occhi, sorpresa, le labbra che si aprivano in un sorriso dolce e sincero, gli occhi che brillavano di amore e felicità offuscando il rossore che ancora permaneva sul suo viso. Avrebbe potuto far finta di nulla, sorvolare o smorzare il senso delle sue parole, invece le aveva accolte, fatte proprie e restituite in una “confezione regalo” che istigava Tisifone a sperare che davvero lui fosse finalmente l’uomo giusto per lei. Chiuse per un secondo gli occhi, mentre prendeva posto al tavolino finemente apparecchiato, per relegare quei pensieri nefasti in un angolino remoto del suo cervello: voleva, doveva concentrarsi solo sul presente, sul vivere attimo dopo attimo quella bellissima avventura senza soffermarsi troppo sul futuro. Temeva infatti che, se stuzzicato, il suo Dono potesse risvegliarsi proponendole visioni di Noah che forse avrebbe potuto rompere quell’idillio a lungo cercato. Meglio concentrarsi sulla cena e prendere in giro il proprio accompagnatore sull’aver deciso di “tradire” la cucina del padre.

No, decisamente non giustificherebbe questa cena nemmeno se gli dicessi che mi è servita per conquistarti.

Se pensi che potrebbe mitigare la sua rabbia, possiamo anche concederci questa piccola bugia – mormorò con un tono fintamente serio, come se stesse davvero cercando di tranquillizzare Pellegrino sulla reazione del padre, arrivando persino a battergli comprensiva una mano sul dorso della sua – E poi non sarebbe neanche tale perché di certo sarei capitolata di fronte a tutto questo…

Il viso quindi si aprì in un sorriso dolce e sincero mentre la mano di lui si insinuava sotto la propria per intrecciare insieme le loro dita e stringerle leggermente e la sua bocca tentatrice pronunciava quelle parole che credeva non avrebbe mai più sentito, almeno non in quella vita. Rimase in una sorta di silenzio contemplativo/riflessivo per una manciata di secondi, giusto il tempo di far scorrere il sorso di vino che aveva bevuto durante il brindisi lungo la gola, per poi confermare quello che Noah avrebbe dovuto già intuire e cioè che anche lei lo amava. Spinta dall’onda emotiva, però, Tisifone non si limitò a quelle due piccole, importanti paroline, ma andò oltre cercando di far comprendere all’altro la portata dei propri sentimenti e della paura a essi collegata.

Te l'avevo detto che a volte cominciare un rapporto in modo anti-convenzionale è la scelta migliore che ci possa essere...

Oh allora erano perle di saggezza quelle… e io che credevo fosse solo un modo acculturato di portare acqua al tuo mulino…

Lo canzonò per un attimo, ricordando perfettamente la sua proposta di allora, di lasciarsi andare e lasciare che le cose facessero il loro corso. E alla fine, per quanto avesse cercato di auto convincersi che la loro fosse una semplice e priva di complicazioni “non storia”, era esattamente quello che era accaduto: le cose tra loro erano evolute gradualmente fino a portarli in quel punto esatto in cui erano entrambi pronti per prendere un impegno serio. Anche se più che la consapevolezza di amarlo, era stata la paura di perderlo a spingerla a fare la “grande rivelazione”.

Tissi... – abbozzò un sorriso tenero in reazione a quel nomignolo che in pochi utilizzavano ma che sulle labbra di Noah assumeva un significato tutto nuovo - la prima volta che ci siamo visti non ti ho forse detto che sono una persona paziente? – inclinò il viso per andare incontro alla carezza che le stava dando, annuendo con un semplice cenno del capo, un fastidioso groppo alla gola che la faceva desistere dal parlare per timore che la sua voce risuonasse incrinata - Ti volevo, e avrei aspettato tutto il tempo necessario... ma sono felice che tu abbia avuto paura, perché questo ti ha finalmente portato da me.

Hummm… dici che sono stata impulsiva e frettolosa? – chiese sarcastica, non appena fu di nuovo sicura della propria voce – Forse dovevo attendere ancora uno o due mesi…

Aggiunse irriverente, tirando a sè la mano dell’uomo ancora intrecciata alla propria per portare il dorso alla bocca e posarvi sopra un bacio dolce, lo sguardo sbieco colmo di amore e divertimento puntato sul suo viso. La conversazione che avevano tenuto la sera del loro primo appuntamento era marchiata a fuoco nella sua mente ed era consapevole che la sua era una paura irrazionale e proprio in quanto tale non gestibile secondo logica.

Dai, godiamoci questa cena e l'ottimo cibo che abbiamo davanti, mh?

In effetti ho un certo languorino…

Confermò prendendo una cozza e portandola alla bocca con la mano libera – se lui non si fosse opposto infatti Tisifone avrebbe teso a non sciogliere l’intreccio delle loro mani. Dischiuse le labbra vi fece scivolare dentro il guscio nero quel tanto che bastava a succhiare il frutto di mare. Ne prese un secondo e questa volta lo avvicinò alla bocca di lui, seguendo l’istinto di imboccarlo, sfiorando con il polpastrello le labbra morbide dell’uomo prima di offrirgli una vongola.

Ora siamo qui, insieme, e se Morgana vorrà è anche possibile che finisca per piacere ai tuoi padrini... niente male per un Master Teacher e la sua allieva, no?

Un brivido istintivo di eccitazione le corse lungo la schiena, mentre i ricordi di loro che “giocavano” a fare il Maestro e l’allieva sfilavano davanti ai suoi occhi, spingendola a inumidirsi inconsapevolmente le labbra con la punta della lingua.

Niente male? – ripetè quasi indignata - Ci meritiamo decisamente un Eccezionale, caro mio – confermò quindi, usando istintivamente il sistema di votazioni in uso a Hogwarts, ignorando se alla Cyprus facessero lo stesso o meno – e sarà di certo di dimensioni “ eccezionali” il “l’avevo detto io” che la mia cara cuginetta mi urlerà contro nel momento in cui verrà a sapere di questo piccolo cambiamento.

Fece finta di rabbrividire di fronte a quella prospettiva, ma l’affetto che provava per Monique era tale da non poter essere occultato facilmente, soprattutto da chi, come la Divinante, era una pessima attrice.

Sai credo che voi due andreste d’accordo. Nonostante il ruolo che ricopre – è la VicePreside a Hogwarts - indugia spesso in comportamenti inqualificabili – la punta della sua lingua guizzò velocemente fuori per fare una smorfia al Master Teacher – Per non parlare del fatto che è sempre stata una fiera sostenitrice della mia emancipazione sessuale… anzi potrei quasi dire che mi avrebbe praticamente gettato nel tuo letto se non l’avessi battuta sul tempo…

Monique infatti credeva, a ragione vista in quel momento, che Noah sarebbe stato l’espediente migliore per poter dimenticare Lucas e tornare a sorridere, per non parlare del riconquistare una qualche fiducia nel rapporto di coppia. Insomma non un banale chiodo schiaccia chiodo ma più che altro una terapia intensiva babbana di recupero della fiducia e della felicità.

Quello che la farà gongolare di più sarà l’aver compreso subito che alla fine mi sarei innamorata di te… neanche fosse lei la Veggente in famiglia.
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Messaggioda Noah » 16/11/2013, 21:45

Fare programmi era una cosa che gli piaceva da morire, soprattutto quando questi programmi includevano lui, lei e un po' di shopping per vie magiche e babbane alla ricerca di mobili ed elettrodomestici per arredare il suo - loro - appartamento: sempre meglio che programmare la prossima spesa da single o elaborare il nuovo ciclo di Master per il Ministero, comunque; no, quei programmi erano decisamente più allettanti, perché avrebbero permesso a Noah e Tisifone di passare molto tempo insieme come coppia, conoscendosi meglio all'interno della relazione che tra loro era appena nata... senza contare che, una volta arredato, l'appartamento sarebbe stata una prima prova di convivenza, per loro.

Confessa che non vedi l'ora di sfoggiare la tua immensa cultura in tema di tecnologia babbana e di farmi arrossire di fronte a oggetti di cui non comprendo l'esistenza...

Stiamo insieme da 10 minuti e già non ho più segreti per te...

Commentò con un finto tono tragico Pellegrino, sghignazzando apertamente: in effetti sarebbe stato divertente farle degli indovinelli su cosa questo o quell'oggetto babbano fosse, arrivando poi a rivelarle l'effettivo utilizzo dell'elettrodomestico in questione; la sua mente, comunque, ancora pensava a quanto sarebbe stato bello provare a vivere insieme, prima un giorno alla settimana magari, poi un weekend, per arrivare alla fine ad una convivenza totale e continua che - così sperava l'italo-americano - sarebbe stata il preludio al matrimonio; perché no, in fondo? Non era un ragazzino alle prime esperienze, era un uomo col desiderio forte e vivo di costruire una famiglia, di dare un senso più ampio alla sua vita.
Per questo, quando la donna si lasciò sfuggire quella sorta di affermazione su quanto sarebbe stato bello considerare quella crociera come un ricordo utilizzabile per le cene familiari future, l'uomo confermò che sarebbe stato bello rifarla, in futuro, quella stessa crociera, con tutta la famiglia al completo: sorrise tra sé nel vedere un nuovo rossore diffondersi sulle guance della donna, perché quando accadeva il viso di Tisifone diventava assolutamente... sì, adorabile, come in quel momento, con gli occhi spalancati e le labbra sorridenti, in un'espressione che riuscì a contagiare anche gli occhi.
Non disse altro comunque, l'americano, perché avrebbero avuto tempo per pensare a tutto: meglio cominciare da quei primi momenti, poi provare a vivere insieme, e solo dopo - perché lui era piuttosto convinto che dopo anni di attesa finalmente fosse arrivata la persona giusta per lui - iniziare a progettare un matrimonio e dei figli; e il presente cominciava con quella cena di cui sarebbe stato meglio non fare parola con Francesco, per evitare d'incorrere nelle sue ire.

Se pensi che potrebbe mitigare la sua rabbia, possiamo anche concederci questa piccola bugia.
E poi non sarebbe neanche tale perché di certo sarei capitolata di fronte a tutto questo…


Ma senti senti, allora il mio piano avrebbe funzionato comunque, alla fine! La cosa mi rende piuttosto soddisfatto.

Gongolò Noah con aria divertita, brindando poi con lei a quella serata, alla loro relazione e al fatto che, come entrambi si dissero poco dopo, l'amore era ormai definitivamente sbocciato tra loro: commentando poi ciò che aveva spinto Tisifone a dichiararsi - in modo un po' anti-convenzionale - all'altro, e cioè la paura che Pellegrino potesse stancarsi di aspettarla, l'uomo le ricordò che in un certo senso era stato proprio lui il primo ad avere fiducia in quel rapporto, perché nato in modo totalmente diverso rispetto a quelli da lei vissuti precedentemente.

Oh allora erano perle di saggezza quelle… e io che credevo fosse solo un modo acculturato di portare acqua al tuo mulino…

Diciamo che ho usato una perla di saggezza per tirare acqua al mio mulino.

Ammise il Master Teacher, strizzando l'occhio alla compagna mentre si concentrava, oltre al cibo, anche sull'antipasto che aveva di fronte, non dimenticando di gustare la sua prima cena fuori con la donna che era appena diventata sua; e quando lei confessò che fosse stata, appunto, la paura a spingerla ad aprire il suo cuore, Noah le ricordò con un bel sorriso che si era sempre definito un uomo paziente, e che di conseguenza lei non si sarebbe mai dovuta preoccupare di perderlo per un'attesa eccessiva, con tutto che la sua dichiarazione gli aveva comunque evitato altre settimane o addirittura mesi d'incertezza sentimentale.

Hummm… dici che sono stata impulsiva e frettolosa?
Forse dovevo attendere ancora uno o due mesi…


E grazie a Merlino per la tua impulsività! - replicò Noah con un sorriso divertito e affabile sulle labbra, che assunse una sfumatura più dolce quando lei gli baciò la mano - Sono un uomo paziente, ma questo non significa che non sia felice di poterti considerare mia con un paio di mesi d'anticipo...

Aggiunse con un'altra strizzatina d'occhio, accettando ben volentieri di farsi imboccare da lei con una cozza - freschissima peraltro - e facendo poi lo stesso con Tisifone, avvicinandole una vongola alle labbra ed osservandola mangiarla con desiderio crescente, tanto da spingersi da solo a occupare la propria mente con l'antipasto che aveva davanti, e intanto congratularsi ad alta voce con se stesso e con la compagna per la strada fatta insieme, sentimentalmente parlando, da quando si erano conosciuti.

Niente male?
Ci meritiamo decisamente un Eccezionale, caro mio... e sarà di certo di dimensioni “eccezionali” il “l’avevo detto io” che la mia cara cuginetta mi urlerà contro nel momento in cui verrà a sapere di questo piccolo cambiamento.


Eccezionale... è un buon voto, giusto? - domandò Noah, appena interdetto - In America usiamo i numeri dall'uno al dieci per dare votazioni, o almeno era così quando la frequentavo io... - le spiegò, chiarendo il perché non avesse immediatamente collegato il giudizio col suo effettivo significato - E per quanto riguarda tua cugina... spiegati un po', perché dovrebbe urlarti contro "te l'avevo detto"? Su cosa aveva scommesso?

Le chiese poi, attendendo una spiegazione in merito e rimanendo nuovamente perplesso - più di prima - per l'ultima affermazione di Tisifone.

Quello che la farà gongolare di più sarà l’aver compreso subito che alla fine mi sarei innamorata di te… neanche fosse lei la Veggente in famiglia.

Veggente?

Sapeva che Tisifone insegnava Divinazione, ovviamente, ma la sua professione non voleva certo dire automaticamente che lei possedesse il Dono, le due cose non erano collegate, non si implicavano a vicenda... era questo che intendeva dire?
Lei era una Veggente?

... per caso c'è qualcosa che dovrei sapere?
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Messaggioda Tisifone » 17/11/2013, 15:13

Stiamo insieme da 10 minuti e già non ho più segreti per te...

Oh il tempo è un concetto così relativo… Quando sto con te ogni minuto si dilata fino a sembrare un mese…

Lo prese in giro di rimando, ridacchiando a sua volta, anche se nella sua battuta un fondo di verità c’era. Potevano essere passati solo dieci minuti da quando erano diventati una coppia ufficiale, ma erano più di quattro mesi che si frequentavano e non solo in qualità di allieva e Master Teacher. Avevano pressoché fatto di tutto insieme, dall’andare a vedere uno spettacolo teatrale babbano al prendere una burro birra nella Londra Magica al concedersi delle piccole gite fuoriporta, e questo implicava una certa dose di conoscenza reciproca che aveva alimentato l’attrazione fisica che Tisifone provava nei confronti di Noah tramutandola in qualcosa di più vero e più profondo. Se però l’aver ufficializzato il loro rapporto non avrebbe cambiato poi di molto le loro abitudini, di certo stava stravolgendo completamente la loro prospettiva di vita futura, non più composta da due entità separate che a volte si univano per diletto, ma un’entità unica e intimamente interconnessa che si adoperava per raggiungere lo stesso fine ultimo: creare una famiglia solida e numerosa a cui raccontare gli aneddoti meno piccanti della loro storia d’amore. Ma quello era, appunto, il traguardo finale da raggiungere. Quello che dovevano fare nell’immediato futuro era percorrere la strada che si dipanava davanti a loro con piccoli passi misurati, per evitare che la fretta o il troppo entusiasmo li travolgesse. Salirono quindi sulla barca, tenendosi per mano, la presa di Tisifone un po’ più forte del dovuto forse, come se temesse che lui potesse scivolarle via all’improvviso, e presero posto intorno al tavolo commentando come fosse meglio tenere nascosto a Pellegrino Senior il dettaglio che avevano effettivamente cenato dalla concorrenza.

Ma senti senti, allora il mio piano avrebbe funzionato comunque, alla fine! La cosa mi rende piuttosto soddisfatto.

Non gongolare troppo. Non sono poi così insensibile da non cogliere l’attenzione con cui ogni dettaglio di questa serata è stato amorevolmente curato.

Lo rimproverò con aria fintamente piccata,agitandogli sotto il naso un indice minaccioso che però al massimo poteva far tenerezza visto il sorriso innamorato che illuminava il volto della donna. Distrattamente si chiese se avesse mai sorriso così tanto e in maniera così spensierata prima di allora per poi liquidare la domanda come inutile e fuorviante. Il passato era appunto passato e se voleva che le cose con l’italoamericano funzionassero doveva assolutamente evitare di pensarci e di fare paragoni, impegnandosi a vivere ogni attimo con lui così come era e cioè unico. Unico come il modo in cui si erano avvicinati e avevano iniziato a frequentarsi, usando il sesso non come punto di arrivo di una relazione stabile ma come punto di partenza per due persone che, provando una forte attrazione sessuale l’un l’altro, erano curiose di vedere dove quello li avrebbe portati. O almeno questo era il concetto che Noah le aveva esposto la sera del loro primo appuntamento per mostrarle come non ci fosse nulla di male nel lasciarsi andare.

Diciamo che ho usato una perla di saggezza per tirare acqua al mio mulino.

Serpeverde. Decisamente Serpeverde!

Commentò Tisifone ridacchiando, gli occhi alzati al cielo mentre alcune ciocche di capelli le sfuggivano dalla coda improvvisata a causa del suo scuotere la testa con aria fintamente sconsolata. Le piaceva un sacco quel lato del carattere di Noah, non propriamente subdolo e calcolatore, ma abbastanza sottile da permettergli di manipolare la realtà per i propri fini. Il fatto che questi, a ora, si erano dimostrati se non proprio onorevoli di sicuro innocui non faceva altro che aumentare l’ammirazione che provava nei suoi confronti. Dopotutto come non poteva apprezzare nell’altro una caratteristica, quella verde argento, che apparteneva anche a se stessa? Tisifone però era in parte anche Grifondoro e, come fece notare, era proprio a causa di questa sua inclinazione che si era dichiarata in quella maniera forse un po’ troppo frettolosa, cosa di cui finse di rammaricarsi.

E grazie a Merlino per la tua impulsività! Sono un uomo paziente, ma questo non significa che non sia felice di poterti considerare mia con un paio di mesi d'anticipo...

Hummm… mia… - mormorò, sporgendo il busto in avanti e dischiudendo le labbra per accogliere la vongola che lui le stava porgendo. Fulminea lambì con la punta della lingua i suoi polpastrelli prima di suggere il frutto di mare. – Che aggettivo impegnativo… Sembra quasi che lei sia un uomo geloso e possessivo Mister Pellegrino… Devo aspettarmi forse che voglia marchiarmi

Sensuale, maliziosa e provocatoria. Così si sentiva, e forse appariva anche, Tisifone in quel momento, un atteggiamento a cui Noah avrebbe fatto bene ad abituarsi perché quella non sarebbe stata l’unica volta in cui l’avrebbe vista così in un luogo pubblico. Rompere con gli schemi passati per attirare su di loro i migliori auspici implicava anche quello, assecondare anche in pubblico il proprio istinto, senza trattenersi per amore di sterili convenzioni. Di certo, il fatto che sulla barca erano praticamente soli, fatta eccezione per il personale di bordo, la stava aiutando non poco a mettere in atto quel tipo di proposito ma in ogni caso da qualche parte bisognava pure iniziare. Chiusa la parentesi provocatoria e messa da parte la curiosità di vedere se e in che modo l’uomo vi avrebbe risposto, Tisifone riprese a mangiare, unendosi alle congratulazioni espresse da Noah su di loro.

Eccezionale... è un buon voto, giusto?

Come? – chiese spiazzata da quella domanda, prima di ricordarsi che il compagno aveva studiato alla Cyprus e quindi probabilmente avevano un sistema di valutazione differente – Scusa, hai ragione… Si certo Eccezionale è il massimo che uno studente di Hogwarts può aspirare a prendere. Il più basso invece è una T di Troll. Nel mezzo abbiamo la D di Desolante, la S di Scadenza, la A di Accettabile e la O di Oltre Ogni Previsione.

Spiegò quindi diligentemente prima di informarsi su come invece funzionava nella scuola americana.

In America usiamo i numeri dall'uno al dieci per dare votazioni, o almeno era così quando la frequentavo io...

Un po’ com'era a Durmstrang anche se lì, come nelle scuole babbane russe, il voto massimo è il 5.

E per quanto riguarda tua cugina... spiegati un po', perché dovrebbe urlarti contro "te l'avevo detto"? Su cosa aveva scommesso?

In realtà non abbiamo scommesso nulla – si affrettò a dire, mentre un velo di rossore le colorava le guance. Aveva parlato senza riflettere, sull’ondata dell’emotività e della sincerità e adesso si sentiva in lieve imbarazzo a dover raccontare al proprio compagno per grandi linee la conversazione che aveva avuto con Monique alcuni giorni dopo la loro prima cena - Non appena le ho detto che avevo iniziato a prendere lezioni di Difesa mi ha sottoposto a un terzo grado degno di un Auror e così le ho raccontato quello che era accaduto tra noi – e già solo quello avrebbe dovuto far comprendere a Noah quanto importante fosse la cugina per la Divinante e quanto si fidasse di lei – La notizia l’ha esaltata e per quanto io l’abbia rassicurata che era solo sesso senza alcun coinvolgimento lei mi ha detto che se mi facevi sentire così bene allora forse saresti stato in grado di farmi rivenire la voglia di riprovarci seriamente…e che quando, non se, sarebbe venuto il momento mi sarei dovuta lasciare andare senza interrogarmi su cosa ci avrebbe riservato il futuro.

Man mano che parlava l’imbarazzo iniziale si era andato dissolvendo e un sorriso autoironico era comparso sul viso della donna al ricordo di tutte le storie che aveva fatto per assicurare a Monique che nulla sarebbe mai cambiato nel rapporto tra lei e Noah e che la relazione con Lucas sarebbe stata l’ultima della sua vita. Quanta pazienza aveva avuto la VicePreside in quella occasione e soprattutto quanto si era divertita a vederla sprofondare nel panico più assoluto i giorni precedenti alla partenza per New York.

Sai, quando mi ha salutato all’aeroporto mi ha detto di “salutarle il mio compagno” e quando le ho fatto notare che eravamo solo amici mi ha guardato con il sorriso saputo di chi sa… neanche fosse lei la Veggente in famiglia.

Aveva parlato a ruota libera, senza soffermarsi troppo a riflettere su quello che diceva o su come lo diceva. Dopotutto perché avrebbe dovuto farlo anche adesso che ormai erano una coppia? Forse perché per Noah alcune parti della sua vita erano ancora in ombra, come per esempio il dono che aveva.

Veggente? ... per caso c'è qualcosa che dovrei sapere?

Lentamente Tisifone si pulì le labbra con il tovagliolo che aveva sulle gambe, cercando di comprendere cosa il tono usato da Noah celasse. Ma per quanto si sforzasse Intuito (S)=26] non riusciva a scorgere null’altro che curiosità e questo la spinse a maledire la propria superficialità. Avrebbe potuto rispondere con una battuta, che quello era solo un modo di dire, al pari di “parli dei Centauri e spuntano gli zoccoli”, ma non sarebbe servito ad altro che rimandare l’inevitabile.

Cosa ne pensi della politica adottata dal Ministero della Magia nei confronti dei Veggenti?

Rispondere a una domanda con un'altra domanda non era di certo la cosa più educata da fare ma non potè fare altrimenti. Era quella una domanda che avrebbe dovuto porgli da tempo, prima di innamorarsi di lui,prima di dichiararsi e permettersi di riprendere a sognare, ma non l’aveva mai fatto, convinta che la risposta non le sarebbe interessata. Invece adesso da quella dipendeva tutto il loro futuro, perché se lui si fosse dimostrato d’accordo con il Ministero allora non avrebbe potuto rivelargli quello che era e questo implicava che non avrebbero mai avuto un reale futuro insieme. Maledetto Godric! Forse non avrebbero potuto averlo lo stesso perché forse Noah non avrebbe accettato di dover tacere al suo “datore di lavoro” quella che veniva considerata una informazione di vitale importanza per la sicurezza del Mondo Magico.
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Messaggioda Noah » 19/11/2013, 13:46

Oh il tempo è un concetto così relativo… Quando sto con te ogni minuto si dilata fino a sembrare un mese…

Quindi pensa da quanti anni ci conosciamo, e nonostante questo abbiamo deciso di stare insieme solo ora!
Che spreco di tempo...


Scherzava anche lui, ovviamente, ma non del tutto: non era d'altronde un mistero per Tisifone, che fosse stato per Noah il corteggiamento serio e volto ad una relazione sarebbe cominciato la notte stessa in cui lei aveva cenato a casa sua, poiché fin da allora era quello che Pellegrino voleva; nella sua testa, quindi, avrebbe potuto considerare come perse quelle giornate - e da lì la battuta fatta precedentemente.
Eppure era una battuta proprio perché non era totalmente esatto l'ipotetico ragionamento fatto prima: non considerava come perso tutto il tempo passato con lei, perché se anche non erano stati insieme, l'uomo aveva comunque avuto modo di conoscerla, di passare momenti stupendi in sua compagnia, di farla avvicinare a sé con la naturalezza dei sorrisi, delle battute, degli sguardi.
Perso sarebbe stato il tempo trascorso senza di lei, perché quello speso in sua compagnia, a prescindere dal "risultato" finale, avrebbe comunque mantenuto un posto speciale nel suo cuore.
La consolazione, per così dire, di Noah, era che stando alle parole di Tisifone quel viaggio a NYC avrebbe comunque ottenuto l'effetto desiderato, ovvero farla capitolare tra le sue braccia innamorate pronta, finalmente, per una relazione seria con lui.

Non gongolare troppo. Non sono poi così insensibile da non cogliere l’attenzione con cui ogni dettaglio di questa serata è stato amorevolmente curato.

Non essere insensibile è un conto, innamorarsi è un altro - replicò Noah con un sorrisetto divertito fatto apposta per punzecchiarla, per farla sorridere - Ma visto come siano finiti, "hip hip hurrà" per i viaggi a New York e le serate amorevolmente curate!

Esclamò alla fine con una bella risata gioiosa: che importanza aveva come e quando si fosse innamorata, o come e quando si sarebbe potuta innamorare di lui durante il suo soggiorno nella Grande Mela, se il morale della favola - la loro - era che finalmente potevano definirsi una coppia a tutti gli effetti?
Ma in fondo, Pellegrino l'aveva capito fin da subito che tra loro c'era qualcosa di speciale, per questo dalla prima sera insieme aveva spinto affinché Tisifone si lasciasse andare, sapendo che sarebbe stata una decisione positiva per entrambi... e soprattutto per se stesso, visto che la voleva per sé ed ora finalmente era sua.

Serpeverde. Decisamente Serpeverde!

Lo prenderò come un complimento.

Replicò Noah divertito, visto che quell'essere Serpeverde pareva far parte anche di lei, insieme ad un po' di "Grifondorismo" che l'aveva spinta a dichiararsi in modo decisamente fuori dal comune per la paura che, aspettando ancora, lui potesse stancarsi di attendere una sua decisione; in realtà l'uomo avrebbe atteso tutto il tempo necessario visto che il "premio" finale era considerare ed affermare quella donna meravigliosa come sua, ma anticipare di qualche mese quel momento non gli era di certo dispiaciuto.

Hummm… mia…

Sorrise con un'espressione più calda quando la punta della lingua di Tisifone accarezzò le sue dita, uno sguardo che pareva quasi anticipare perfettamente quali fossero i suoi piani per il fine serata.

Che aggettivo impegnativo… Sembra quasi che lei sia un uomo geloso e possessivo Mister Pellegrino… Devo aspettarmi forse che voglia marchiarmi

Molto geloso e molto possessivo - confermò lui - E sarò ben felice di marchiarla ovunque mi andrà sul suo corpo perfetto, miss Samyliak... spero che non abbia nulla in contrario.

Aggiunse a bassa voce, con un ringhio sottile ed eccitato: perché trattenersi quando il personale di bordo pareva essere sparito per lasciare loro la maggiore privacy possibile? Oltretutto per un tipo come lui, che spesso si comportava e parlava senza alcun filtro, sarebbe stato alquanto improponibile pensare di trattenersi quando Tisifone lo provocava in un modo così dannatamente eccitante.
Subito dopo, tanto per evitare di fare sesso lì, su quella tavola, e sul momento, fregandosene del personale di bordo, la conversazione proseguì, vertendo sui tipi di voti che venivano dati a Hogwarts, diversi rispetto a quelli della Cyprus, e sulla cugina di Tisifone che a quanto sembrava aveva compreso quasi subito come il rapporto tra la donna e l'italo-americano sarebbe andato a finire.

In realtà non abbiamo scommesso nulla.
Non appena le ho detto che avevo iniziato a prendere lezioni di Difesa mi ha sottoposto a un terzo grado degno di un Auror e così le ho raccontato quello che era accaduto tra noi...
La notizia l’ha esaltata e per quanto io l’abbia rassicurata che era solo sesso senza alcun coinvolgimento lei mi ha detto che se mi facevi sentire così bene allora forse saresti stato in grado di farmi rivenire la voglia di riprovarci seriamente…e che quando, non se, sarebbe venuto il momento mi sarei dovuta lasciare andare senza interrogarmi su cosa ci avrebbe riservato il futuro.


A quanto pare è più di una semplice cugina, se le hai raccontato di quella sera - commentò Noah, ma non certo in modo negativo: era normale e giusto che Tisifone avesse una persona con cui confidarsi, se di quest'ultima si fidava davvero - E devo dire che mi sta molto simpatica già solo per aver creduto tanto in me, in noi.

Aggiunse con un occhiolino, mentre allungava la mano per prendere nuovamente quella della compagna ed accarezzarla con amore, lo stesso che gli si poteva leggere negli occhi.

Sai, quando mi ha salutato all’aeroporto mi ha detto di “salutarle il mio compagno” e quando le ho fatto notare che eravamo solo amici mi ha guardato con il sorriso saputo di chi sa… neanche fosse lei la Veggente in famiglia.

Furono quelle parole a far suonare una sorta di campanello d'allarme nella mente di Noah, spingendolo a chiedersi automaticamente chi fosse, allora, la Veggente della famiglia, cugina esclusa: la semplice reazione di Tisifone bastò per fargli comprendere che doveva parlare con lui di qualcosa d'importante, e la conferma venne quando la risposta fu, in realtà, un'altra domanda.

Cosa ne pensi della politica adottata dal Ministero della Magia nei confronti dei Veggenti?

Benché non amasse non ottenere risposte alle sue domande, ma solo altri quesiti, Noah decise di non impuntarsi su un particolare del genere, perché conscio della delicatezza del momento.

Intendi quella per cui dovrebbero essere tenuti sotto controllo nemmeno fossero dei terroristi babbani? - chiese a mo' di conferma - Credo sia un'emerita stronzata, e chiunque con un po' di buon senso la penserebbe come me.
Perché?


Il "perché" era inutile, forse, ma se non altro aveva espresso sinceramente il proprio pensiero, in quel modo diretto e schietto che era proprio tipico di Pellegrino - e non solo di quello Junior, peraltro.
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Messaggioda Tisifone » 22/11/2013, 16:09

Quindi pensa da quanti anni ci conosciamo, e nonostante questo abbiamo deciso di stare insieme solo ora!
Che spreco di tempo...


Lo confesso sono più un tipo da "le cose fatte con calma sono quelle che vengono meglio". E poi se non sbaglio esiste anche un detto babbano che dice qualcosa sulla gatta che andando di fretta ha fatto i mici sordi?

Si stavano prendendo in giro bonariamente, punzecchiandosi e scherzando su un argomento che, fino a poche ore prima era considerato almeno da Tisifone come un tabù. Non aveva problemi ad ammettere di essere stata lei l'artefice di tutto quello "spreco di tempo", avendogli praticamente vietato di corteggiarla e negando l'evolversi dei propri sentimenti in barba a ogni logica. Il riuscire a riderci in qualche modo su, in ogni caso, denotava come in realtà per nessuno dei due il tempo intercorso da quella prima notte fosse andato realmente sprecato considerato che,per vie traverse e di sicuro più contorte, li aveva condotti in ogni caso lì, permettendo a entrambi, forse, di conoscere il lato più vero dell'altro, non "infiocchettato" per far colpo. E dopo essersi "presa la colpa" di quel contrattempo, la Divinante si ritrovò ad ammettere con molta serenità che, anche in assenza di quella sorta di epifania che l'aveva colpita dopo l'incontro con la famiglia Pellegrino, le sarebbe stato praticamente impossibile non capitolare di fronte al tour notturno con cena a lume di candela che Noah aveva organizzato per festeggiare la sua prima sera a NY.

Non essere insensibile è un conto, innamorarsi è un altro - gli occhi di Tisifone si illuminarono di una gioia del tutto nuova mentre il viso assumeva un delizioso colorito rosato, una colorazione quella che sembrava essere destinata a diventare una condizione permanente visto il numero spropositato di volte che finiva con l'arrossire in presenza del compagno. Non si era mai resa conto di quanto fosse bello il suono della parola "innamorarsi" e per quanto un angolo del suo cervello, tutto verde argento, per poco non si suicidava di fronte a tutta quella melassa, il resto della Divinante gongolava come una ragazzina perchè si, era innamorata del suo Master Teacher e non ci vedeva nulla di male nell'ammetterlo - Ma visto come siano finiti, "hip hip hurrà" per i viaggi a New York e le serate amorevolmente curate!

Sollevò il bicchiere a quella esclamazione, in un muto brindisi, bagnandosi appena le labbra per poi dedicare un po' della sua attenzione all'invitante insalata di mare che il cameriere aveva servito loro, prima di ritirarsi in maniera discreta e lasciarli soli. Immersi in quell'atmosfera romantica, accentuava dal lieve rollio della barca che aveva finalmente lasciato la banchina, la neo coppia si concesse una piccola parentesi erotica, imboccandosi l'un l'altro. Complice il potere afrodisiaco dei frutti di mare e la loro relativa solitudine, Tisifone si prese la libertà - cosa che avrebbe fatto molto spesso in futuro - di provocare Pellegrino con le parole e i fatti, picchiettandogli le dita con la punta della lingua.

Molto geloso e molto possessivo. - un brivido di eccitazione le corse lungo la spina dorsale. Gelosia e possessione se non portati all'eccesso erano per lei un potente afrodisiaco - E sarò ben felice di marchiarla ovunque mi andrà sul suo corpo perfetto, miss Samyliak... spero che non abbia nulla in contrario.

In qualità di sua allieva non posso negarle nulla, Mister Pellegrino - rispose con una voce bassa e fintamente contrita, abbozzando un altrettanto finto sorriso dispiaciuto, ammantando di una nota maliziosa solo la parola allieva - Spero solo che mi permetterà di ricambiarle il favore.

La mano di Tisifone scivolò accidentalmente dal tavolo sul ginocchio del compagno per poi risalire, se lui non l'avesse fermata, in una lenta carezza, le dita leggermente contratte a graffiare la pelle sottostante il tessuto, come a voler sottolineare la sua completa disponibilità a fare qualsiasi cosa l'altro avesse voluto, persino lì in quel momento. E per quanto gli occhi le brillassero di desiderio, la sua voce risuonava allegra e spensierata mentre riprendevano a chiacchierare, la mano che, dopo una lieve carezza all'interno coscia dell'uomo, tornava in bella vista sul tavolo.

A quanto pare è più di una semplice cugina, se le hai raccontato di quella sera. E devo dire che mi sta molto simpatica già solo per aver creduto tanto in me, in noi.

Bè potevo scegliere se raccontarle tutto spontaneamente o vederla fare irruzione al Ministero alla tua ricerca per strapparti ogni piccola informazione sulla nostra serata e di assicuro che la seconda opzione continua a sembrarmi a dir poco terrificante ... - commentò ridacchiando anche se quel pomeriggio non aveva trovato nulla da ridere in quella minaccia proferita dalla VicePreside, per poi diventare seria - Lei è... unica... la mia migliore amica e la sorella minore che non ho mai avuto... è tutto ciò che mi è rimasto della mia famiglia e farei di tutto pur di tenerla al sicuro anche se di certo per quello non ha bisogno di me...

Perchè, al di là della presenza di Vastnor, già di per sè temibile, al suo fianco, durante lo scontro con il MezzoDrago la Vireau aveva dimostrato a tutta Hogwarts di che stoffa magica era fatta. Rivoltò la mano in modo da ricambiare la carezza di Noah, la mente che vagava tra ricordi poco piacevoli, passando dal senso di inadeguatezza come duellante che l'aveva colta durante lo scontro con il MezzoDrago all'impotenza nello scoprire di essere stata manipolata magicamente.

Lei ha sempre creduto in me... anche quando io per prima dubitavo di me stessa.

Quello non fu l'unico lapsus che si lasciò sfuggire ma di certo, sotto alcuni aspetti il più innocuo. Poco dopo infatti, riprendendo a raccontare come la docente di Incantesimi si fosse divertita a punzecchiarla e a prenderla in giro fino all'aeroporto, Tisifone si ritrovò, per via traverse, costretta a parlare del suo Dono. Ignara sulla posizione che l'italoamericano aveva nei confronti della politica ministeriale in tema di Veggenti, la donna decise di prendere il discorso alla larga in modo da non metterlo in una posizione scomoda nei confronti del suo "datore di lavoro". Se fosse stata meno preoccupata di mettere Noah nei guai, forse si sarebbe resa conto subito che le sue erano tutte paranoie inutili perchè un uomo sensibile, con un elevato senso dell'onore e della giustizie e di larghe vedute come Pellegrino, difficilmente avrebbe potuto accettare il fatto che qualcuno potesse essere "caldamente invitato" a soggiornare a vita in uno degli appartamenti del Ministero della Magia sotto il costante controllo degli Auror. In ogni caso la risposta di lui fugò ogni suo dubbio in proposito.

Intendi quella per cui dovrebbero essere tenuti sotto controllo nemmeno fossero dei terroristi babbani? - un veloce cenno del capo per confermare che si, stava parlando esattamente di quella - Credo sia un'emerita stronzata, e chiunque con un po' di buon senso la penserebbe come me. - un sorriso colmo di amore e di gratitudine per essere esattamente quello che era comparve sul viso della donna in direzione del suo compagno, un peso enorme che veniva fatto evanescere all'istante dal suo cuore - Perché?

Perchè ho avuto il piacere di testare la qualità della loro ospitalità e potrei essere costretta a ripetere l'esperienza nel caso in cui si venisse a sapere che non sono esattamente la zingara frigida ed eccentrica che i più conoscono...

Rispose in maniera un po' criptica, non per celargli qualcosa ma perchè semplicemente lei non riusciva a essere sempre diretta come lui. Si mordicchiò indecisa il labbro inferiore, indecisa su cosa dire per spiegare quella frase e alla fine optò per fargli un veloce riassunto della sua vita passata.

Ho scoperto di avere una certa affinità con la Divinazione durante gli anni di Hogwarts. La mia vecchia Insegnante era solita dire che avevo un Occhio Interiore attivo e molto curioso e dopo un po' a ogni lezione si chiedeva se e quale pettegolezzo del Fato avrei condiviso con loro... - e i pettegolezzi erano stati tanti, molti dei quali innocui, legati sopratutto alle mantiche acquatiche, ai cristalli e alle carte. Solo successivamente, con il tempo e la pratica, aveva imparato a piegare alla propria volontà la maggior parte delle mantiche esistenti - A diciannove anni poi ho avuto la mia prima Profezia e spinta da un incomprensibile senso civico mi sono iscritta al Registro del Ministero... Non credo di aver avuto una lite così violenta con i miei padrini come in quella occasione, persino Asher mi accusò di essere una incosciente Grifondoro... Meno di una settimana dopo gli Auror si sono presentati al Manor e mi hanno scortato in un confortevole appartamento con vista sul Ministero della Magia dove ho trascorso i peggiore tre anni della mia vita - un brivido la scosse al ricordo di quel periodo in balia di Kittys e della sua perfidia - fino a quando i miei padrini non hanno trovato il modo di tirarmi fuori da lì.

Sorvolò sul come e non perchè si vergognasse del fatto che Asher e Demetri avessero corrotto qualcuno al Ministero per chiudere un occhio e qualcuno al San Mungo per far passare le sue parole come i vaneggiamenti post traumatici dovuti alla morte dei genitori Già dopo i primi sei mesi era pronta a uccidere pur di riavere indietro la sua libertà e dopo si era tenuta il più alla larga possibile dal Ministero,almeno fino a quando non aveva avuto bisogno di trovare qualcuno che migliorasse le sue capacità di duellante. E quel dettaglio, se non fosse sfuggito a Pellegrino, gli avrebbe forse fatto comprendere quanto fosse importante per lei eccellere nella sua materia.
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Messaggioda Noah » 24/11/2013, 16:32

Lo confesso sono più un tipo da "le cose fatte con calma sono quelle che vengono meglio". E poi se non sbaglio esiste anche un detto babbano che dice qualcosa sulla gatta che andando di fretta ha fatto i mici sordi?

"La gatta frettolosa fece i mici ciechi", credo tu ti riferisca a quel proverbio.

Confermò Noah con un occhiolino, pensando dentro di sé a quanto le cose potessero cambiare: quando aveva conosciuto Tisifone si era trovato di fronte una donna chiusa, diffidente e sulle sue; poi aveva conosciuto il lato passionale e selvaggio di lei, ma ancora distaccato nel rapporto inter-personale; ed infine, ora, si trovava di fronte alla vera lei, quella che sapeva ridere, scherzare, abbassare la guardia e mostrarsi in tutto il suo dolce splendore.
Aveva fatto bene ad insistere con lei, a non mollare la presa e seguire il proprio istinto... i fatti gli avevano dato ragione, e gli avevano anche portato l'amore - si sperava quello giusto, quello per la vita.
Si provocarono con le parole, consapevoli che la passione e l'erotismo tra loro non sarebbero di certo mancati solo perché stavano insieme, ma anzi avrebbero assunto tutto un altro sapore che sarebbe risultato, almeno per lui, ancora più piacevole.

In qualità di sua allieva non posso negarle nulla, Mister Pellegrino.
Spero solo che mi permetterà di ricambiarle il favore.


Attenta a quello che dici e che fai, Tissi, o non avrò problemi a far sentire a tutto il personale quanto sei fottutamente eccitante quando urli di piacere.

Ringhiò in un riverbero di piacere l'uomo, un po' per le parole di lei ed un po' per le carezze proibite che gli stava facendo, e che lo spingevano a ribaltare il tavolo, allargarle le cosce e battezzare anche quella barca, oltre alla propria casa; solo quando la sua mano tornò al proprio posto, Noah riuscì a placare il proprio desiderio, e dopo un bel respiro riassunse la sua espressione più serena e tranquilla - che poi meditasse su come farla morire quella stessa notte, era un dettaglio che non era intenzionato a condividere con lei - mentre ascoltava il dire della compagna e commentava il rapporto con sua cugina.

Bè potevo scegliere se raccontarle tutto spontaneamente o vederla fare irruzione al Ministero alla tua ricerca per strapparti ogni piccola informazione sulla nostra serata e ti assicuro che la seconda opzione continua a sembrarmi a dir poco terrificante...

Secondo me sarebbe stato un bel po' divertente, soprattutto perché le avrei raccontato del nostro incontro ravvicinato senza alcun filtro...

La prese in giro Pellegrino, quasi a metterle paura visto che di cose assurde e proibite, a casa di lui, ne avevano fatte, più di quanto forse questa donna si potesse mai immaginare.

Lei è... unica... la mia migliore amica e la sorella minore che non ho mai avuto... è tutto ciò che mi è rimasto della mia famiglia e farei di tutto pur di tenerla al sicuro anche se di certo per quello non ha bisogno di me...

Mi pare di capire che è una brava duellante, credo sia questo che intendi, no?

Domandò l'italo-americano, unendo le parole di Tisifone allo sguardo appena malinconico e contrito dell'altra, a cui seguì un'altra affermazione che Noah non capì fino in fondo.

Lei ha sempre creduto in me... anche quando io per prima dubitavo di me stessa.

Non chiese nulla in quel momento, non perché non gli importasse ma perché, più che altro, ci fu un'altra cosa che catturò la sua attenzione più delle parole precedenti: forse per una svista, Tisifone fece capire che il suo lavoro, insegnare Divinazione, andasse ben al di là di spiegare semplicemente quella materia ad una classe di studenti.

Perchè ho avuto il piacere di testare la qualità della loro ospitalità e potrei essere costretta a ripetere l'esperienza nel caso in cui si venisse a sapere che non sono esattamente la zingara frigida ed eccentrica che i più conoscono...

La invitò a proseguire col racconto senza parlare, ma con un veloce cenno del capo: aveva capito, non era stupido, quali fossero i sottintesi di quelle parole, ma voleva che fosse lei a raccontare, che si fidasse abbastanza di lui da spiegargli chiaramente quale fosse la verità che la riguardava.

Ho scoperto di avere una certa affinità con la Divinazione durante gli anni di Hogwarts. La mia vecchia Insegnante era solita dire che avevo un Occhio Interiore attivo e molto curioso e dopo un po' a ogni lezione si chiedeva se e quale pettegolezzo del Fato avrei condiviso con loro...
A diciannove anni poi ho avuto la mia prima Profezia e spinta da un incomprensibile senso civico mi sono iscritta al Registro del Ministero... Non credo di aver avuto una lite così violenta con i miei padrini come in quella occasione, persino Asher mi accusò di essere una incosciente Grifondoro... Meno di una settimana dopo gli Auror si sono presentati al Manor e mi hanno scortato in un confortevole appartamento con vista sul Ministero della Magia dove ho trascorso i peggiore tre anni della mia vita, fino a quando i miei padrini non hanno trovato il modo di tirarmi fuori da lì.


Direi che non riusciamo proprio a renderci simpatici, mh? - commentò Pellegrino dopo alcuni istanti di silenzio, parlando al plurare per riferirsi agli impiegati del Ministero - Non mi sorprende comunque che tu non me ne abbia parlato prima, considerato il lavoro che svolgo e il dove lo svolgo, soprattutto - aggiunse, perché la capiva davvero; allungò la mano verso di lei e la strinse con dolcezza, con amore - Non lo dirò a nessuno, Tissi, per nessun motivo.
Sei al sicuro con me.


Sussurrò in ultimo l'uomo, lo sguardo appena più serio ed intenso, prima che quel momento venisse interrotto dal cameriere, Maxwell, il quale sparecchiò la tavola dai piatti vuoti e posò di fronte a loro il primo di mare che Noah aveva scelto per la serata insieme alla sua compagna.

Spero che l'antipasto fosse di vostro gradimento, signori.
Come primo piatto, stasera lo chef vi propone uno squisito risotto ai frutti di mare profumato al tartufo.
Buon appetito!


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L'aspetto mi sembra davvero ottimo...

Commentò Noah una volta che il cameriere si fu allontanato, lasciando che il fumo salisse dal piatto per solleticargli le narici, strappandogli un piccolo cenno di assenso e di soddisfazione.

A te l'onore del primo assaggio, sono curioso di vedere se ti piace: l'accostamento tra frutti di mare e tartufo è stata una scelta azzardata, lo so, ma volevo stupirti con qualcosa di nuovo e mai provato prima.

Le spiegò Pellegrino, facendo evincere una verità ben precisa da quelle parole: sì, i piatti erano preparati dallo chef di bordo... ma era stato lui a scegliere e ad indicare eventuali varianti nella preparazione, forse per rendere quella serata ancora più magica; e come non si poteva definirla tale quando, con la barca che si muoveva lenta, passarono accanto alla Statua della Libertà?

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Messaggioda Tisifone » 25/11/2013, 0:54

"La gatta frettolosa fece i mici ciechi", credo tu ti riferisca a quel proverbio.

Annuì con un cenno della testa, arricciando il naso a quella correzione tra il divertita e l’infastidita con se stessa per aver storpiato il detto. Da quando frequentava Noah, infatti, aveva rispolverato quello scarno e odioso bagaglio babbano che aveva collezionato durante la sua permanenza a Madrid e aveva scoperto come certi argomenti se affrontati con la persona giusta potevano essere non solo semplici ma anche divertenti. Di sicuro nel suo processo di apprezzamento del Mondo babbano giocava un ruolo fondamentale il fatto che a spingerla verso di esso non fosse la necessità ma il semplice desiderio di conoscere tutto dell’uomo che le stava accanto, e che aveva scoperto di amare. Se avesse potuto tornare indietro nel tempo, a quando erano in macchina, si sarebbe morsa la lingua piuttosto che pronunciare quelle parole indelicate nei confronti di Francesco e del suo rapporto con la magia perché in quel momento, storpiando detti babbani e apprezzando le comodità di una barca babbana riusciva a comprendere a pieno il senso delle parole del compagno. Voleva conoscere tutto di lui e di quel mondo a cui apparteneva e che a lei in parte era ancora sconosciuto e in cambio voleva che lui la vedesse per quello che era realmente, una donna complessa dalle mille sfaccettature, capace di ridere per un nonnulla e di emozionarsi come una ragazzina e allo stesso tempo di provocarlo come la donna matura e sensuale che era.

Attenta a quello che dici e che fai, Tissi, o non avrò problemi a far sentire a tutto il personale quanto sei fottutamente eccitante quando urli di piacere.

Si morse il labbro inferiore, tentata ed eccitata dalle sue parole, lo sguardo che si spostava per un secondo o due verso la porticina in fondo, oltre la quale era sparito il cameriere. Avrebbe potuto alimentare il suo desiderio, palese dal tono di voce che aveva utilizzato e anche un po’ dalla leggera tensione della stoffa dei pantaloni che avvertiva sotto il suo tocco, sussurrandogli all’orecchio la sua piena e completa disponibilità a testare la solidità di qualsiasi superficie, istigandolo persino a mettere in pratica la sua minaccia, ma alla fine prevalse non tanto il buon senso quanto l’egoismo di godersi a pieno ogni singolo istante di quella romantica serata, certa che prima del sorgere del sole Pellegrino l’avrebbe fatta sua in un modo o in un altro. Ritirò quindi la mano, seppur controvoglia, riposandola sul tavolo, e, tra un boccone di antipasto e l’altro, raccontò a Noah di Monique e della minaccia con cui le aveva estorto un resoconto poco dettagliato della loro prima serata insieme.

Secondo me sarebbe stato un bel po' divertente, soprattutto perché le avrei raccontato del nostro incontro ravvicinato senza alcun filtro...

Ecco, questo è esattamente il motivo per cui ho ceduto subito…

Affermò Tisifone, le guance rosse come due peperoni maturi, il dito indice puntato contro il petto del compagno con fare accusatorio. Il non avere segreti con Monique non implicava, dal suo punto di vista, il doverle raccontare nei minimi dettagli la sua vita sessuale, soprattutto perché lei, dal canto suo, non ci teneva poi molto a sapere come fosse Vastnor sotto le coperte o su un divano, giusto per rimanere in tema. Dettagli scabrosi a parte, la Divinante mise subito in chiaro quanto fosse stretto e importante ciò che la legava alla VicePreside di Hogwarts e come questo legame la facesse sentire in parte responsabile di lei, una sorta di istinto da sorella maggiore che la spingeva a volerla al sicuro e protetta da tutto e da tutti.

Mi pare di capire che è una brava duellante, credo sia questo che intendi, no?

E’ un’eccellente duellante. Conosce incantesimi di cui non conoscevo neanche l’esistenza e lo sai sulla teoria sono abbastanza ferrata – soprattutto perché dopo lo scontro con il Mezzo Drago aveva rispolverato molti dei manoscritti di Incantesimi che Demetri custodiva nella biblioteca del Manor – Vederla combattere è uno spettacolo per gli occhi e una tortura per il cuore.

E per poco non ci era rimasta secca per infarto fulminante mentre al riparo da ogni rischio in Sala Grande aveva assistito allo scontro che si era consumato nella Foresta Proibita. Presa dai ricordi e dalla passione che, malgrado tutto, la prendeva quelle rare volte che si trovava nella condizione di parlare della sua cuginetta, Tisifone si lasciò sfuggire alcune indiscrezioni, la più importante di tutte quella che riguardava il suo Dono. Non che potesse davvero pensare di provare a costruire qualcosa di duraturo con Noah tenendolo allo scuro di quella sua peculiarità, ma potendo scegliere avrebbe preferito rivelargli quel piccolo dettaglio in un’altra circostanza, giusto per non correre il rischio di rovinare la serata con una qualche discussione a sfondo pseudo politico. Fortunatamente la sua rivelazione non ebbe alcun impatto negativo né sulla cena né sul loro rapporto, visto il totale disaccordo che regnava tra il suo compagno e la politica ministeriale in tema di Veggenti. Sollevata da quella scoperta, la Divinante decise di raccontare in breve la sua per nulla edificante esperienza con il Ministero, definendo i tre anni passati in uno degli appartamenti monitorati dagli Auror come i peggiori della sua vita.

Direi che non riusciamo proprio a renderci simpatici, mh?

Odio fare di tutti i vermicoli una pozione però effettivamente le poche persone che ho incontrato , presenti esclusi ovviamente, si sono dimostrate boriose, meschine e sadiche. Persone piccole che godono nel far pesare agli altri quel poco di potere che hanno…

Non mi sorprende comunque che tu non me ne abbia parlato prima, considerato il lavoro che svolgo e il dove lo svolgo, soprattutto. Non lo dirò a nessuno, Tissi, per nessun motivo.Sei al sicuro con me.

Lo sono – un’affermazione la sua, a dimostrazione che credeva ciecamente in lui – Fino a ora ho taciuto non tanto per una mancanza di fiducia, solo un eccesso di prudenza – precisò subito dopo, ricambiando la stretta della sua mano – E non mi andava di metterti in una posizione scomoda con i tuoi superiori per qualcosa di indefinito …

Una pausa, in cui le rotelle del cervello della Divinante si misero a lavorare velocemente, per poi lasciarsi andare a un sospiro quasi rassegnato. Si sentiva un’egoista e una manipolatrice nell’avergli confidato quelle cose solo dopo avergli detto di amarlo, mettendolo nella posizione di non poter decidere davvero liberamente se il suo essere una Veggente potesse dargli fastidio o meno. Era come se stesse tenendo in ostaggio il loro rapporto perché, se lui per un motivo o per un altro avesse espresso qualche perplessità sul suo Dono – anche solo perché gli dava fastidio la possibilità che lei “vedesse”qualcosa del suo passato o del suo futuro che preferiva rimanesse segreto – allora non avrebbero potuto avere nessun futuro insieme. Per fortuna o sfortuna che dir si voglia, Tisifone non ebbe la possibilità di condividere con Noah i suoi dubbi grazie all’arrivo tempestivo del cameriere con la prima portata della serata.

Spero che l'antipasto fosse di vostro gradimento, signori.

Davvero ottimo.

Come primo piatto, stasera lo chef vi propone uno squisito risotto ai frutti di mare profumato al tartufo.
Buon appetito!


L'aspetto mi sembra davvero ottimo...

E l’odore fa venire l’acquolina in bocca.

Aggiunse lei, il collo ancora leggermente inclinato verso il basso e allungato sul piatto per coglierne il profumo, gli occhi di nuovo aperti per poter guardare, divertita, il viso del compagno. Sapere che non l’avrebbe giudicata male per quel piccolo vezzo che aveva di “mangiare” prima con il naso e poi con la bocca sembrava istigarla ad annusare sempre ogni portata prima di infilzarla con la posata.

A te l'onore del primo assaggio, sono curioso di vedere se ti piace: l'accostamento tra frutti di mare e tartufo è stata una scelta azzardata, lo so, ma volevo stupirti con qualcosa di nuovo e mai provato prima.

Ohoh.. non sapevo di essere seduta al tavolo con lo chef!

Lo prese bonariamente in giro prima di prendere la forchetta e usarla per smuovere il riso per comporre il boccone perfetto: riso, un frutto di mare e una scaglia o due di tartufo. Una volta che l’impresa fu compiuta, si portò la posata alle labbra e, socchiusi gli occhi, si concentrò sul mix di sapori che andavano esplodendo nella sua bocca.

Hummm… l’accostamento è molto gradevole, una sorta di mare e monti molto più sofisticata e delicata anche se c’è un po’ troppo tartufo per i miei gusti. I frutti di mare non hanno un sapore deciso e il tartufo lo copre quasi del tutto rendendo vano l’accostamento … direi un dieci pieno per l’idea e un otto per il risultato.

Il commento era stato come al solito articolato e il più preciso possibile, condito con qualche consiglio di carattere prettamente soggettivo che l’altro poteva benissimo non condividere. Stava per prendere una secondo forchettata quando lo spettacolo che si offrì ai loro occhi la costrinse a posare la posata sul piatto e a tendersi un po’ in avanti per vedere meglio la Statua della Libertà che svettava in lontananza in tutto il imponente splendore.

Oh Merlino è davvero stupenda… ti fa sentire piccola e inerme.

Mormorò con una lieve nota di soggezione nella voce, cercando sul tavolo la mano di Pellegrino e posandovi sopra la propria con fare amorevole.

Ho vissuto in questa città una vita intera... e momenti come questo riescono ancora a togliermi il fiato...

Penso sia difficile abituarsi a spettacoli del genere, sono così perfetti e unici che ogni volta è come se fosse la prima. In più ho sempre pensato che essi siano un po’ una sorta di specchio dell’anima e che quindi la percezione che si ha di loro cambi in base al nostro stato d’animo o, al contrario, a seconda di come ci sentiamo siamo attratti da uno specifico paesaggio.

Rimase ad ammirare la Statua della Libertà che sfilava sotto i loro occhi per un minuto buono – anche se in realtà erano loro a sfilare sotto il suo naso – gli il naso all’insù nel tentativo di coglierne ogni dettaglio, in base alla descrizione che ne aveva letto prima di partire su una delle guide che aveva consultato.

Non riesco a immaginare come debba essere crescere in una città così enorme, di cui è quasi impossibile toccare i confini e di cui non potrai mai conoscere neanche un quarto della popolazione che vi abita… Al villaggio a Ekaterimburg ci voleva mezza mattinata a piedi per andare dalla porta Nord a quella Sud e una mattinata intera per andare dalla porta Ovest a quella Est – e questo perché il villaggio aveva una forma quasi ellittica, come un campo da Quidditch – e il fatto che ci fosse un’unica scuola per i ragazzi al di sotto degli undici anni faceva si che ci conoscessimo tutti o quasi. -un leggero velo di malinconia le offuscò la vista per una manciata di secondi al ricordo della sua prima infanzia, prima di tornare allegra e soprattutto curiosa – Dimmi un po’ com’era il giovane Pellegrino? Inqualificabile e affascinate come adesso? Un donnaiolo circondato da amici sempre pronto a fare baldoria?
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Messaggioda Noah » 25/11/2013, 22:27

Era questo il bello di Tisifone, che poteva essere la donna più dolce, romantica e spiritosa del mondo... e poi, all'improvviso, ti faceva venire la voglia di mandare all'aria la tavola bella apparecchiata, buttare tutto a terra, prenderla di peso e sbatterla lì, consapevole che i camerieri e il personale di bordo potevano sentirti: era questo che pensava Noah mentre la compagna lo provocava con lo sguardo e con i gesti, tanto che la mise in guardia con un ringhio roco ed eccitato che, però, non poteva lasciare spazio ad alcun fraintendimento.
E forse, per non mandare all'aria la bellissima e romantica cena che stavano consumando - e consapevole che tanto l'uomo l'avrebbe comunque fatta sua, quella notte - Tisifone decise di soprassedere per il momento, ritornando la donna dolce e posata con cui Pellegrino riusciva a frenare i propri istinti più bassi, e di concentrarsi sulla conversazione, ad esempio raccontando a Noah di quale minaccia rappresentasse la loro privacy la presenza della cugina di lei, se Tisifone stessa non le avesse detto come fossero andate le cose tra loro... anche perché lui non si sarebbe fatto problemi a spiattellarle una per una senza alcun filtro.

Ecco, questo è esattamente il motivo per cui ho ceduto subito…

Si beò di quell'espressione imbarazzata, rise tra sé delle guance rosse della compagna ma lasciò che, nel proprio sguardo, trasparisse tutto l'amore che provava per lei, perché lo provava ed in quantità enorme; parlarono ancora della cugina di Tisifone, e di come, a differenza sua, questa donna fosse un'esperta duellante.

E’ un’eccellente duellante. Conosce incantesimi di cui non conoscevo neanche l’esistenza e lo sai sulla teoria sono abbastanza ferrata...
Vederla combattere è uno spettacolo per gli occhi e una tortura per il cuore.


La cosa non mi stupisce - commentò Noah, e si riferiva ovviamente alla prima parte del discorso della compagna - In molte famiglie Purosangue, per quel che ne so, c'è la tradizione di tramandarsi da una generazione all'altra degli Incantesimi privati, legati in un certo senso proprio a quella famiglia... forse tua cugina non fa eccezione.

Aggiunse, con una leggera alzata di spalle: certo, la curiosità nel vedere quegli incantesimi c'era, ovviamente, come Master Teacher e come mago, ma al di là di tutto sapeva che quella differenza tra la cugina e Tisifone nella bravura coi duelli fosse, per la seconda, piuttosto pesante; avrebbe fatto di tutto comunque, per aiutarla, lo avrebbe fatto prima ed ora ancora di più, visto che avevano deciso d'intraprendere una relazione e che, soprattutto, la donna si stava finalmente aprendo con lui, rivelandogli dei segreti della propria vita come il suo Dono.

Odio fare di tutti i vermicoli una pozione però effettivamente le poche persone che ho incontrato , presenti esclusi ovviamente, si sono dimostrate boriose, meschine e sadiche. Persone piccole che godono nel far pesare agli altri quel poco di potere che hanno…

Annuì, aveva ragione a pensarla così, e spesso anche lui era di quella opinione: per questo gli piaceva il proprio lavoro, perché non rispondeva a nessuno; aveva libertà piena nei suoi Master, perciò li organizzava e li dirigeva, fine della storia.
Tisifone comunque poteva stare tranquilla, perché mai l'avrebbe messa in pericolo rivelando qualcosa sul suo Dono, e sembrava che lei ne fosse pienamente convinta.

Lo sono.
Fino a ora ho taciuto non tanto per una mancanza di fiducia, solo un eccesso di prudenza ... E non mi andava di metterti in una posizione scomoda con i tuoi superiori per qualcosa di indefinito …


Non devi spiegarmi niente, ti capisco: sei stata prudente, ma chi non lo sarebbe stato al posto tuo?

Allungò la mano e strinse quella di lei, con un sorriso amorevole, per farla stare tranquilla, lasciando poi che fosse il cameriere ad interromperli con la prima vera portata di quella cena: un risotto ai frutti di mare con scaglie di tartufo, di cui lasciò il primo assaggio alla compagna.

Ohoh.. non sapevo di essere seduta al tavolo con lo chef!

Diciamo che ho dato l'idea, ma non ho cucinato niente... purtroppo.

Replicò Noah, rabbuiandosi appena, come se fosse scocciato - e così era - di non aver potuto preparare la cena con le proprie mani, anche perché era sicuro che, nel caso fosse successo, il piatto sarebbe risultato migliore.

Hummm… l’accostamento è molto gradevole, una sorta di mare e monti molto più sofisticata e delicata anche se c’è un po’ troppo tartufo per i miei gusti. I frutti di mare non hanno un sapore deciso e il tartufo lo copre quasi del tutto rendendo vano l’accostamento … direi un dieci pieno per l’idea e un otto per il risultato.

Te lo farò riassaggiare, ma questa volta cucinato da me... credimi, darai 10 e lode al risultato!

Esclamò con aria sicura, come se fosse una questione di principio ormai: assaggiando il piatto concordò con la donna, e fosse stato lui lo chef avrebbe aggiunto anche zeste di limone e un tocco di prezzemolo... ma non era sicuro che, se si fosse alzato e fosse andato in cambusa a correggere i piatti, lo chef avrebbe apprezzato.
Intanto, la barca era arrivata sotto la Statua della Libertà, ed entrambi si fermarono ad ammirare quanto quel monumento fosse stupendo ed imponente.

Penso sia difficile abituarsi a spettacoli del genere, sono così perfetti e unici che ogni volta è come se fosse la prima. In più ho sempre pensato che essi siano un po’ una sorta di specchio dell’anima e che quindi la percezione che si ha di loro cambi in base al nostro stato d’animo o, al contrario, a seconda di come ci sentiamo siamo attratti da uno specifico paesaggio.

Annuì, silenzioso, quasi in uno stato reverenziale: quello era il simbolo della città più di qualsiasi altro monumento che potesse esserci a New York, rapprensentava i sogni delle persone che erano arrivate, emigrando, in America, ed era uno spettacolo per gli occhi, in tutto e per tutto.

Non riesco a immaginare come debba essere crescere in una città così enorme, di cui è quasi impossibile toccare i confini e di cui non potrai mai conoscere neanche un quarto della popolazione che vi abita… Al villaggio a Ekaterimburg ci voleva mezza mattinata a piedi per andare dalla porta Nord a quella Sud e una mattinata intera per andare dalla porta Ovest a quella Est, e il fatto che ci fosse un’unica scuola per i ragazzi al di sotto degli undici anni faceva si che ci conoscessimo tutti o quasi.

E'... non saprei descrivertelo con esattezza, ma è come stare in un posto nuovo ogni giorno; ogni fine settimana, fin da quando ero piccolo, ho preso l'abitudine di scoprire un pezzetto nuovo di New York, prima coi miei e poi da solo, ed ogni volta è stata una sorpresa, una novità, qualcosa che mi ha fatto dire "ma ci vivo davvero, qui?" - raccontò Noah con un sorriso - A volte ti senti molto piccolo e solo, però, forse perché le persone intorno a te non fanno che correre, hanno sempre una fretta del diavolo... è tipico dei newyorchesi, e ci ho fatto l'abitudine, ma a volte vorrei fermare la gente di forza e costringerla a godersi la vita.

Aggiunse, mangiando una bella forchettata di risotto mentre Tisifone si lasciava andare alla curiosità di scoprire meglio il proprio compagno, e come fosse in passato.

Dimmi un po’ com’era il giovane Pellegrino? Inqualificabile e affascinate come adesso? Un donnaiolo circondato da amici sempre pronto a fare baldoria?

Donnaiolo no, non ero un granché da giovane sai?
Però sì, di amici ne avevo davvero molti, ero sempre pronto a combinare qualche casino e mi piaceva molto giocare a Quidditch a scuola e a rugby tra i babbani... e credo tu potessi tranquillamente definirmi inqualificabile, sì
- ammise Noah con un ghigno, prima di farle cenno di aspettare - Dovrei avere una foto di me da giovane, aspetta... eccola!

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Ero al ristorante di di mio padre per dargli una mano, tanto per cambiare... visto com'ero smilzo? - rise di sé, scuotendo il capo - E la giovane Tissi, invece, com'era nel periodo di scuola?
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2015-05-24 22:33:27 Camila d20 15  
2015-05-24 22:33:00 Camila d20 13  
2015-05-24 22:30:46 Ryan Angel d20 11  
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