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Chicago

Messaggioda Sandyon » 04/01/2012, 20:26

Chicago è la più grande città dell'Illinois e la terza per popolazione di tutti gli Stati Uniti d'America dopo New York e Los Angeles, con 2.853.114 abitanti (9.505.747 nell'area metropolitana). È la più grande città dell'entroterra statunitense, ed è anche considerata una tra le più grandi metropoli degli USA.

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Messaggioda Ryan Angel » 06/06/2012, 15:27

UNIVERSAL STADIUM OF CHICAGO - 21:23
Incontro valido per il 20esimo posto in classifica dei pesi medi mondiali


[yt]http://www.youtube.com/watch?v=hOQzviFpsqk[/yt]

< Signore e signori non si è mai visto tanto dolore e potenza concentrati tutti in un sol colpo come in questi momenti!
Atwood sembra non mollare, ma Boulant non ha certo intenzione di lasciare il trono di 20esimo classificato ad uno appena arrivato!
Un diretto al fianco per il francese che continua a scalciare come fosse un puledro impazzito, buona la difesa dello sfidante che regge i colpi manco avesse la pelle fatta di acciaio!
A darci però conferma che il ragazzo di poco meno di 30 anni è assolutamente umano, sono le ferite procurate da Boulant in tutte queste dieci riprese da terrore continuo!
Ecco adesso che attacca Atwood, un jet veloce, poi ancora un altro, Dio quel ragazzo è peggio di un fulmine, schizza da una parte all'altra di Boulant come se avesse letteralmente delle vespe dove non batte il sole! >


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< Non esiste esclusione di colpi, l'esperienza del francese si vede in ogni colpo che porta a segno, ogni spostamento millimetrico ed ogni frase di scherno che sussurra allo sfidante prendendosi anche gioco di lui, vuole farlo arrabbiare, senza ombra di dubbio... Infatti eccolo che ci riesce e Atwood perde la pazienza iniziando a colpire sempre più forte e ancora più forte e ancora di più, come una furia cieca si abbatte sul francese che continua ad incassare fino a che, no, schiva un gancio e si scansa sulla sinistra, Atwood è sorpreso e abbassa la guarda, pessima mossa difatti e ooohhhh... lo sfidante è al tappeto dopo una martellata al viso da parte del 20esimo in carica, Jean Pierre Boulant, che ora attende il conteggio dell'arbitro alzando le mani infervorando la folla!
Sorpreso come non mai dall'esperienza di Boulant, Atwood non ha posto difesa a quel colpo che lo ha stroncato prosciugandogli tutta la forza improntata fino a quel momento per buttare giù l'avversario, e nel frattempo il giudice di gara inizia il conteggio assieme al pubblico che per buona parte acclama il presunto vincitore. >


Uno... Due... Tre... Quattro...

< Ogni tanto Atwood ha qualche spasmo, forse è ancora sveglio, ma ho seri dubbi che riuscirà a trovare la forza necessaria per rimettersi in piedi!
Siamo agli sgoccioli e ancora niente ma... Guardate!
Si si, si sta alzando davvero, Edward Atwood, lo sfidante per il 20esimo posto in classifica dei pesi medi si sta alzando in piedi, ce la fa... sembra farcela! >


... Cinque... Sei... Sette... Otto... Nove... Di-...

< Prima che il giudice Lou D'Amico possa decretare la sconfitta di Atwood, quest'ultimo si mette ancora una volta in piedi, distrutto, con il viso pieno di tagli e il corpo sfiancato, teso come non mai e con il respiro fiacco.
Forse sarebbe stato meglio che fosse rimasto per terra per concludere dignitosamente uno scontro che lo ha visto destreggiarsi bene per quasi 11 round, un record per il nostro Jean Pierre Boulant che solitamente ha una media di conclusione al K.O. di cinque o sei round!
Atwood guarda verso l'alto come a cercare concentrazione, sembra davvero ridotto male, che sia solo l'anticamera della fine? >


Ma quanto c***o parla?!

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Te la do' io l'anticamera!

< Atwood aspetta il benestare da parte del giudice dell'incontro, alzando i guantoni per indicargli che va tutto bene, sta scherzando forse?!
Jean Pierre Boulant lo guarda sorridendo divertito, sembra già pronto a proseguire con il massacro e Edward non intende indietreggiare, anzi, lo fissa con fiammeggiante determinazione e si getta ancora una volta in mischia, guardia alzata e gambe che rispondono bene! >


[yt]http://www.youtube.com/watch?v=swo51-CG9Ss[/yt]

< Il francese non si aspettava uno scatto così veloce ed alza in ritardo la guardia, pena due ganci diretti al fianco che lo sbilanciano!
Atwood si sposta dalla parte opposta e inizia una seria di jet alle braccia che tentando una ripresa sfortunata si rifugia in glinch!
Si addossano alle corde e vengono liberati dall'arbitro che sancisce la fine del decimo round, i due contendenti vengono riportati ai rispettivi angoli.
Boulant si lascia massaggiare dall'allenatore mentre beve acqua e si ricarica, l'angolo dello sfidante invece è vuoto, probabilmente pensa di non avere bisogno di nessuno e in effetti per essere arrivato ad una tale posizione in classifica con ben 44 K.O. lo crediamo bene anche noi!
I contendenti tornano in piedi, gli occhi di Edward Atwood la dicono lunga, mentre quelli del francese sono più spenti, come se fossero meno carichi di adrenalina, forse pensava di buttarlo di nuovo giù in brevi secondi e invece siamo all'undicesimo round signori e Atwood sembra tornato vispo come se fosse il terzo o il quarto! >


Ecco che succede quando mi fanno inc*****e, pezzo di merda!

< L'incontro riprende e Atwood sembra avere il demonio in corpo, continua a colpire come un maledetto, non sprecando fiato e utilizzandolo tutto per comprimere i muscoli e renderli di pietra mentre si abbattono su Boulant che fa fatica anche a capire da dove arrivino i jet e i ganci!
Un diretto al corpo, un gancio al fianco, un jet, un altro jet, un altro diretto al viso, Boulant in balia completa dello sfidante che con gli occhi semichiusi lo squadra per individuare i punti scoperti, sembra un felino fulmineo che graffia non appena possibile e insegue la sua preda ovunque ella vada, è uno spettacolo come pochi altri visti in precedenza signore e signori!
Non finisce, non smette un secondo, è in preda ad una trans bellica incredibile, ancora un diretto, un gancio, un sinistro teso, Boulant non comprende nemmeno più cosa sta succedendo, ha gli occhi spenti, sempre più spenti, un colpo dopo l'altro, l'allenatore ha le mani nei capelli e gli urla di reagire ma no, non ce la fa, ancora un jet, un altro e un altro ancora... e poi... A TAPPETO!
Edward Atwood porta a segno un gancio alla fronte di Boulant che come fosse fatto di plastica cade all'indietro e sbatte di schiena al ring, conciato peggio che mai!
Il giudice si avvicina per osservarne le condizioni... >


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... E' svenuto sul colpo... OUT!

Aspetta, come lo potrei dire nella tua lingua... Uhm... Ah si! "désolé si je t'ai blessé, mon ami!"... Tsk!

< Il giudice di gara si avvicina allo sfidante Atwood e gli alza il braccio!
Il vincitore è Edward Atwood, ed è ufficialmente entrato nella classifica dei top 20 del mondo della categoria dei pesi medi!
Ecco che i giornalisti si avvicinano subito al ring per cercare di parlare con lui, per chiedergli cosa ha provato, cosa ha sentito... Sta scendendo dal ring, prendendo asciugamano ed accappatoio mentre i medici arrivano per portare via Boulant!
Il neo classificato si ferma un istante avvicinandosi ad un microfono, cosa vorrà dire?! >


Non ho molti commenti da fare, a parte che per qualche giorno mi sarà difficile rimorchiare con la faccia ridotta così!
Adesso se volete scusarmi, ho solo una gran voglia di prendermi un paio di birre da "Rocky's Tavern", vi avverto, chi mi seguirà lì con taccuini e registratori verrà pestato esattamente come l'ex 20esimo, chiaro?
Buona serata e mi auguro che lo spettacolo sia stato di vostro gradimento!


< Sempre molto spiritoso il nostro Atwood, fin dai primi incontri!
Bene, mentre il nuovo classificato si dirige a rifocillarsi, il vostro inviato Francis Norton vi da' un caloroso saluto e vi aspetta per il prossimo incontro dei pesi piuma valido per il titolo di campione la settimana prossima, tra King Brooke e Lorence Adjani!
Buonanotte e buone botte da Francis Norton! >
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Messaggioda Celine » 06/06/2012, 16:25

[Fuori dall'Universal Stadium di Chicago - ore 21.34]


Ecco cosa succede a fermarsi troppo al pub, cazzo sono in ritardo mostruoso!

Per quanto l'eleganza e le buone maniere fossero ingredienti necessari per il suo lavoro di Diplomatica, fuori dall'ambito lavorativo la 25enne Celine Sauvage assomigliava più ad uno scaricatore di porto irlandese, a segnalare come il cognome la dicesse lunga su di lei.
Per la precisione, la suddetta giovane donna si trovava fuori dallo stadio di Chicago dentro al quale si stava svolgendo un incontro di boxe al quale era stata invitata e per di più gratis, motivo principale per non perderselo: peccato che la nostra francesina si fosse attardata per un "paio" (leggasi 4/5) di birre ad un pub lì vicino, perdendo totalmente la cognizione del tempo.

Permesso... permesso... e che cazzo, ho detto permesso!

Sbottò la giovane in modo ben poco educato, spintonando i presenti fuori dallo stadio per riuscire ad entrare: arrivò fino all'ingresso dove un buttafuori dall'aria poco amichevole le chiese scontroso il biglietto, che lei tirò fuori dalla tasca dei jeans a vita bassa che indossava per l'occasione (non voleva attirare l'attenzione su di sé, preferiva confondersi tra la gente... che poi la cosa le riuscisse molto male, quello era tutt'altro discorso) e porse all'uomo ottenendo così il permesso di accedere all'interno del luogo nel quale, a giudicare dalle urla, si stava svolgendo una specie di massacro.

<... I contendenti tornano in piedi, gli occhi di Edward Atwood la dicono lunga, mentre quelli del francese sono più spenti, come se fossero meno carichi di adrenalina, forse pensava di buttarlo di nuovo giù in brevi secondi e invece siamo all'undicesimo round signori e Atwood sembra tornato vispo come se fosse il terzo o il quarto! >

Siamo all'undicesimo round e Boulant non ha ancora vinto?! E chi diavolo è 'sto carro armato che lo sta sfidando?!

Sempre per il discorso dell'eleganza di poco prima, se sul lavoro Celine faceva finta di amare giusto il Quidditch, sport tipicamente Purosangue, nella vita reale la ragazza adorava tutti gli sport babbani, boxe compresa: ed era inutile dire che la seguisse appassionatamente, conoscendo bene il francese che stava difendendo il suo 20esimo posto in classifica; peccato per lui che il contendente fosse una specie di furia umana, un tank corazzato pronto a buttarlo al tappeto.

Edward Atwood...

Un nome che a lei richiamava qualcosa, forse l'aveva letto su un giornale sportivo da qualche parte, chissà... si fece largo tra la folla, sgusciando tra i presenti per avvicinarsi al ring il più possibile, studiando con occhio curioso il suddetto boxeur.


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<... Un diretto al corpo, un gancio al fianco, un jet, un altro jet, un altro diretto al viso, Boulant in balia completa dello sfidante che con gli occhi semichiusi lo squadra per individuare i punti scoperti, sembra un felino fulmineo che graffia non appena possibile e insegue la sua preda ovunque ella vada, è uno spettacolo come pochi altri visti in precedenza signore e signori!>

Lo spettacolo che le si presentava davanti era pazzesco, soprattutto una volta raggiunto il punto più vicino al ring: Atwood sembrava davvero un ghepardo, un leopardo, un -ardo insomma, così veloce che Boulant, per quanto bravo, non riusciva nemmeno a capire da che parte gli arrivassero i colpi.
Celine era talmente affascinata da quello spettacolo, dalla bravura dello sfidante, che non si rese nemmeno di conto di cominciare a gridare come tutti gli altri, tifando lo sfidante al titolo (e dimostrandosi così molto poco patriottica).

<Non finisce, non smette un secondo, è in preda ad una trans bellica incredibile, ancora un diretto, un gancio, un sinistro teso, Boulant non comprende nemmeno più cosa sta succedendo, ha gli occhi spenti, sempre più spenti, un colpo dopo l'altro, l'allenatore ha le mani nei capelli e gli urla di reagire ma no, non ce la fa, ancora un jet, un altro e un altro ancora... e poi...>

Buttalo giù, andiamo!!

<... A TAPPETO!>

Sììì!!!!!

La folla esplose e lei con essa, saltando ed abbracciando chi aveva accanto (un signorina sulla cinquantina) manco fosse la fan più sfegatata di colui che, dopo la conferma del giudice della sua vittoria per K.O., aveva appena vinto l'ultimo posto nella top 20 dei pesi medi: dettaglio molto poco rilevante per Celine che, solare ed esplosiva, riusciva ad entusiasmarsi per qualsiasi cosa e a trovare divertimento ed adrenalina in tutto ciò che catturava la sua attenzione.

Non ho molti commenti da fare, a parte che per qualche giorno mi sarà difficile rimorchiare con la faccia ridotta così!
Adesso se volete scusarmi, ho solo una gran voglia di prendermi un paio di birre da "Rocky's Tavern", vi avverto, chi mi seguirà lì con taccuini e registratori verrà pestato esattamente come l'ex 20esimo, chiaro?
Buona serata e mi auguro che lo spettacolo sia stato di vostro gradimento!


Rocky's Tavern... un nome una garanzia...

Pensò Celine con un sorriso divertito sulle labbra, decisa a conoscere quel bel fusto (un po' ammaccato certo, ma lei i bei ragazzi li sapeva riconoscere a chilometri di distanza) che aveva appena calpestato l'orgoglio e la faccia del campione francese.

Ci vediamo amico!

Salutò con un'amichevole pacca sulla spalla il signore abbracciato poco prima e nuovamente si fece largo tra la folla, spintonando quando serviva fino a ritrovarsi fuori dallo stadio, dove fermò il primo tizio capitatole a tiro per chiedere informazioni su dove si trovasse il luogo in cui era andato Atwood: in fondo, se fosse stata fortunata avrebbe rimediato un paio di birre e a quelle come si faceva a dire di no?


[Rocky's Tavern - 22.12]


Ci aveva messo un po' a trovare il posto, ma alla fine ce l'aveva fatta ed era fiera di sé visto che non conosceva bene Chicago, anzi quasi per niente: il posto era gremito di persone, ma Celine non fece fatica ad individuare Atwood, seduto al banco con un sacco di gente intorno, ragazze comprese.
Si avvicinò al manipolo di presenti, scostando tutti nel modo più gentile che conosceva.

Scusa, scusa, scusa, scusa, smamma bella, scusa... Atwood, cazzo che incontro!

Spostò tutti più velocemente possibile fino a ritrovarsi di fronte all'uomo, al quale diede una pacchetta sulla spalla prima di sedervisi accanto come se lo conoscesse da sempre: in realtà era la prima volta che lo vedeva, ma anche quello era per lei un dettaglio che si poteva tranquillamente mettere da parte.

Mi chiamo Celine, piacere di conoscerti, peccato essere arrivata in ritardo ma anche se mi son persa l'inizio son riuscita ad esserci per il finale spettacolare, e... che cazzo vuoi, non vedi che sto parlando con Atwood? - il fiume delle sue parole venne interrotto dall'occhiataccia che la ragazza riservò ad una rossa avvicinatasi all'altro forse con l'intento di proporgli una notte di sesso sfrenato e mediocre - Fuori dai piedi cocca! Dicevo... senti, perchè non mi offri una birra?

Nessuno, guardandola, avrebbe mai pensato a lei come una maga Purosangue, tantomeno come una Diplomatica mondiale, cosa che invece era... ma era quello il bello: sorrise ad Edward amichevole ed esuberante, in attesa che il ragazzo ponesse fine alla sua sete perenne di birra.

Spoiler:
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Messaggioda Ryan Angel » 06/06/2012, 19:36

Raggiunto il pub designato per i suoi due drink, Ryan sentiva ancora i muscoli e le ossa completamente fuori posto, a pezzi, tutto gonfio come un pallone.
Ovviamente non era realmente così ma i suoi nervi gli facevano percepire quello, dunque si doveva adeguare.
Fin troppo tempo che non provava certe cose, un incontro assolutamente di aiuto per la propria autostima dopo la pessima andata con la stirpe Vireau di alcune settimane prima.
Preferiva comunque non pensarci, non ora che teneva bene in testa il pensiero di essere il 20esimo in classifica e questo al momento gli bastava per sorridere più tranquillo e soddisfatto e sedersi beatamente ad un tavolo per ordinare qualcosa di buono da bere, possibilmente irlandese o dei paesi dell'est.
Si era concesso anche la libertà di vestire più leggero grazie alle temperature che offriva Chicago a differenza del suo paese natale, la Groenlandia, di quei tempi, come sempre, artica e fredda.
Così alle sue fan appariva con una maglietta attillata nera a maniche lunghe, jeans nero e scarpe da passeggio firmate nere, probabilmente a giudicare dal coccodrillo sul dorso, delle "Lacoste".

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Ehi, grazie, grazie davvero a tutti o meglio... Forse dovrei dire... Tutte, ma comunque, vi prego signorine, vorrei tanto rilassarmi e gradirei qualche minuto per me, d'accordo?
Abbiate pazienza, c'ero io a farmi pestare su quel ring poco fa, giusto? Non voi, io, e allora...


Scusa, scusa, scusa, scusa, smamma bella, scusa... Atwood, cazzo che incontro!

La voce di una ragazza però, sovrastò tutte le altre delle ragazze infervorate che chiedevano costantemente autografi o appuntamenti galanti e il volto del più giovane dei Vastnor si mosse quasi subito quando vide che la sedia che aveva adibito a suo appoggio personale per il borsone e dei guanti da moto, era stato sequestrato proprio dalla proprietaria di quella voce incredibilmente sicura e caparbia.
Maglietta bianca celante una terza piena pressoché perfetta (se si escludeva la possibilità dell'aiuto di un reggiseno adeguato), jeans azzurro chiaro, classic style e ai piedi delle "Converse" bianche e azzurre dall'aspetto molto comodo.
Una ragazza come tutte le altre con uno stile particolarmente libero e genuino, se non fosse che...

E' un autentico esemplare di fi-...

Auch!
... Grazie, felice che ti sia piaciuto bella bionda sconosciuta!


La pacca che ricevette da parte di lei fu abbastanza forte da fargli percepire mille aghi che gli stavano attraversando tutta la spalla.
Già, dopo un incontro simile, anche se neonato gli avesse dato un pugnetto sul braccio sarebbe risultato di dolore pari ad un "Cruciatus".
Nel frattempo, il ragazzo che avrebbe dovuto servirgli da bere ancora non era riuscito ad avvicinarsi per via dell'incredibile folla di ragazze che però adesso cominciavano a fissare piuttosto male la nuova arrivata che così, senza nessun permesso si era accaparrata il posto migliore accanto all'idolo sportivo del momento.

Mi chiamo Celine, piacere di conoscerti, peccato essere arrivata in ritardo ma anche se mi son persa l'inizio son riuscita ad esserci per il finale spettacolare, e... che cazzo vuoi, non vedi che sto parlando con Atwood?
Fuori dai piedi cocca!
Dicevo... senti, perchè non mi offri una birra?


Gli dava del tu senza conoscerlo, minacciava liberamente le altre ragazze, volgare e scurrile abbastanza da sembrare un muratore travestito da ballerina di lap dance e per di più sfacciata nel chiedere tranquillamente di farsi offrire una birra.
Ma chi diavolo era?
Angel rimase a fissarla poco dopo per alcuni istanti, aprendo bocca ma non facendo uscire fuori ancora nessun fiato, non capacitandosi sul serio di quello che stava vedendo e ammirando da lì a pochi minuti.
Al termine di quell'occhiata, fece uno sbuffo divertito ed esordì con un sorriso convinto e disarmato, scuotendo appena la testa alzando gli occhi verso tutto il gruppo di ragazze che ancora alternavano gli sguardi tra lei, trucidandola, e lui, curiose più che mai.

Aspetta aspetta, ok, forse posso usare tutto questo a mio favore...

Senza dire nulla e con tranquillità esemplare, Ryan si avvicinò in direzione di Celine, facendo si che il contatto tra le loro labbra fosse pressochè istantaneo, dandole un bacio lungo anche in base a quanto tempo lei avesse deciso di farlo durare, se per tutto il tempo che lui voleva o distanziandolo prima.
In ogni caso, al termine di esso, la sua voce avrebbe preso nuovamente il controllo sulla folla mentre posava in contemporanea un braccio intorno alle spalle della bionda da urlo al suo fianco.

Ah Celine, come al solito fai sempre la simpatica!
Chiedo scusa, ma io e la mia ragazza vorremmo un poco di privacy, sapete, le piace mettermi in imbarazzo facendo finta di non conoscermi, è così sadica nel voler annichilire le vostre speranze, ma forse è proprio per questo che la amo alla follia!


A quelle parole, tutta l'orda di fan ebbe una sorta di sindrome da scompenso, fissando ancora con più cattiveria Celine, decidendo infine di fare retro front ed andar via da quel posto, alcune palesemente insultandola a voce udibile.
Non appena Angel fu certo che non c'era più pericolo che lo vedessero, tolse il braccio dalle spalle di Celine e fece cenno al cameriere di avvicinarsi che prontamente scattò verso di loro.

Sii gentile, portaci due rosse doppio malto, e anche qualche stuzzichino dei vostro soliti ok?
Grazie, sei grande bro...


Lasciò quindi allontanarsi il cameriere, sospirando ancora una volta, girandosi di nuovo verso la matta muratrice, appoggiando il gomito sul tavolo e posando il mento sulla mano, sorridendole appena, analizzandola e trovandola molto ma molto più speciale di tutte le ochette uscite da poco dal locale in preda ad una crisi isterica omicida.

Allora... Anche se immagino non serva, mi presento lo stesso: Edward Atwood, da oggi 20esimo in graduatoria tra i pesi medi, e tu invece, diavolo travestito da angelo, come mai hai deciso di venire a scroccare una birra proprio dal sottoscritto?

Chiese con voce morbida e penetrante, bassa e virile, mentre il cameriere portava le birre e allo stesso tempo anche le cose da mangiare per deliziare i loro palati.

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Immagino che a questo punto, dopo avermi salvato da quell'orda infinita di arpie spacciandoti per la mia amata, accetterai di farmi compagnia in questo rinfresco privato post-vittoria, dico bene?
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Messaggioda Celine » 06/06/2012, 20:58

D'accordo, forse era stata un po' sfrontata... e allora? Se quelle oche dietro di lei non erano in grado di farsi avanti, peggio per loro, e che cavolo: un branco di galline starnazzanti in grado solo di sbavare sul neo campione non facevano nemmeno la metà di lei e si vedeva assolutamente.
Per questo, proprio perché lei era fatta così e nessuno era in grado di fermarla, Celine si sedette accanto ad Atwood come se fosse un suo diritto farlo, ricambiando le occhiate omicide delle ragazze intorno a lei con la sua, sfacciata e sicura di sé: ora c'era solo da vedere come avrebbe reagito l'altro, oggettivamente avrebbe anche potuto mandarla a quel paese...
Ciò che invece fece, fu l'esatto opposto: si avvicinò a lei e le catturò le labbra in un bacio mozzafiato quanto inaspettato; lei? Per quanto la riguardava, non c'era nemmeno da pensarci.

Vai ragazza, assaggia un po' questo bel fusto!

Si disse mentalmente, schiudendo le labbra per far sgusciare la lingua nella bocca di lui: sì, stava baciando uno sconosciuto, e allora? Era figo, era buono, ed aveva preso l'iniziativa (quindi non rischiava di passare per una sgualdrina), cosa volere di più? Che baciasse bene, quello sì, ma a giudicare da ciò che stava sentendo... oh sì, baciava davvero davvero benissimo e lei non aveva la minima intenzione di scostarsi: gli stava mangiando le labbra, mordicchiandole e leccandole, e continuò così fino a che non fu lui a staccarsi dalla sua bocca.

Ah Celine, come al solito fai sempre la simpatica!
Chiedo scusa, ma io e la mia ragazza vorremmo un poco di privacy, sapete, le piace mettermi in imbarazzo facendo finta di non conoscermi, è così sadica nel voler annichilire le vostre speranze, ma forse è proprio per questo che la amo alla follia!


Bye bye ochette!

Celine alzò la mano e la agitò divertita verso il manipolo di donnette che dovette sloggiare da lì, e quando le sentì insultarla scoppiò in una risata divertita, mandando loro anche un bacio volante giusto per far comprendere quanto poco le importasse del loro parere. Quando finalmente si furono allontanate, la ragazza si volse nuovamente verso l'altro, strizzandogli l'occhio ed attendendo che lui le offrisse finalmente qualcosa da bere.

Sii gentile, portaci due rosse doppio malto, e anche qualche stuzzichino dei vostro soliti ok?
Grazie, sei grande bro...


Bella ghiacciata la birra, e vedi di non fregarmi... riempi il boccale fino all'orlo, mh?
Grazie bello!


Gli gridò dietro Celine, sporgendosi anche verso il barista per far sì che l'ascoltasse e dando modo ad Edward, qualora l'avesse voluto, di farsi una bella panoramica del fondoschiena di lei fasciato dai jeans stretti e chiari, perfettamente aderenti. A seguito tornò a guardarlo con aria sorridente e per nulla a disagio, come se fosse del tutto normale per lei essere lì con lui.

Allora... Anche se immagino non serva, mi presento lo stesso: Edward Atwood, da oggi 20esimo in graduatoria tra i pesi medi, e tu invece, diavolo travestito da angelo, come mai hai deciso di venire a scroccare una birra proprio dal sottoscritto?

La ragazza non rispose subito, visto che subito dopo aver posto quella domanda l'altro si ritrovò davanti, come lei, la birra tanto agognata e un bel po' di cosette buone da mangiare.

Immagino che a questo punto, dopo avermi salvato da quell'orda infinita di arpie spacciandoti per la mia amata, accetterai di farmi compagnia in questo rinfresco privato post-vittoria, dico bene?

Ma scherzi?!
Mica sono così cretina da lasciarmi sfuggire un pasto gratis!


Detta così poteva quasi sembrare che fosse una poveraccia, e visto quanto fu veloce a prendere un tramezzino e farselo sparire tra le labbra in un sol boccone quell'ipotesi si sarebbe potuta rafforzare senza problemi: in realtà era piuttosto ricca, ma le piaceva fingere di essere una qualunque. Dopo aver deglutito sonoramente, prese il boccale dal manico e lo fece scontrare con forza contro quello di lui in un brindisi sonoro e divertito.

Alla tua vittoria e alla mia abilità nel toglierti le oche di torno!

Esclamò, portandosi il boccale alle labbra e bevendone quasi metà in una volta sola: scaricatrice di porto e pure beona, ci poteva essere qualcosa di peggio? Sì, forse il rutto che seguì quella bevuta tutta d'un fiato, tanto per dimostrare la sua estrema finezza.
Sospirò di sollievo dopo averlo effettuato, sorridendo soddisfatta ed andando subito a prendere e mordere un altro panino.

Cosa stavo dicendo?
Ah, sì! Ho osservato il tuo incontro ed anche se sono francese posso dire che sei stato grande... cazzo, l'hai steso per davvero!
E visto che hai vinto l'incontro ho pensato ti andasse di festeggiare un po' con qualcuno che sa come divertirsi. Sbaglio forse?
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Messaggioda Ryan Angel » 06/06/2012, 21:43

Non appena le loro labbra si sfiorarono, Ryan comprese che quella ragazza tutto stava facendo meno che sottrarsi a quel bacio improvvisato.
Anzi, ne approfittò del tutto, lasciando sgusciare anche la lingua, cosa che lui non aveva minimamente calcolato ma alla quale rimediò immediatamente.
In fondo, andiamo, non era certo il primo arrivato, quello proprio no, quindi perchè non divertirsi e gustarsi il sapore della saliva di quello schianto di femmina dagli occhi ghiacciati?

Sarei un idiota a non farlo!

Quel bacio gli parve durare un'eternità, eppure furono solo pochi secondi, al termine dei quali ci fu come detto prima, la fuga incazzata di tutte le oche che simili ad uno stormo presero il volo verso un'altra preda o qualsiasi altra forma di vita maschile che fosse disponibile a farsi investire delle loro occhiate melense e i loro complimenti scontati.
Di seguito, Ryan chiese quindi da bere e mangiare e Celine rincarò la dose facendo appuntare al cameriere la sue preferenze in modo che non se lo dimenticasse per nulla al mondo.
Allo stesso modo probabilmente Ryan non si sarebbe più dimenticato il fondoschiena della ragazza che probabilmente entrava nel guinnes world record dei culi più perfetti e invitanti sulla faccia della Terra.

Angel, tu si che sai come far centro!
Fratellone, non capitano solo a te sotto mano le gnocche incredibili, ti ho raggiunto ampiamente!


Sorrise a quel pensiero quasi di competizione con Sandyon, anche se in realtà lui di competitivo con il maggiore non aveva assolutamente nulla se non un po' la prestanza fisica.
Il cameriere portò a loro i due boccali e le cose da mangiare, provviste quasi per un reggimento, infatti Ryan stava quasi per richiamarlo per chiedergli il perchè di così eccessiva abbondanza, peccato che Celine non pareva essere d'accordo con lui, anzi, il pugile dovette rimanere prima a guardare il modo in cui famelicamente la ragazza mandò giù un tramezzino per convincersi a non richiamare il ragazzo.

Uhm, credo che questa roba basterà a mala pena!

Ma scherzi?!
Mica sono così cretina da lasciarmi sfuggire un pasto gratis!
Alla tua vittoria e alla mia abilità nel toglierti le oche di torno!
... Burp!


Sentito forte e chiaro, quello che arrivò fu davvero un rutto clamoroso, e lo aveva davvero fatto quel faccino d'angelo.
Sbattè le palpebre qualche volta Angel, non comprendendo per bene subito quello che era avvenuto, per poi sfociare in un sorriso ancora più divertito e incuriosito da quella femmina così euforica e molto ma molto fuori dal comune.
In più si era scolata mezza pinta di birra in un solo sorso, forse era il caso di rincarare la dose, difatti con un cenno veloce al cameriere, anche lui sconcertato per il rutto appena sentito, gli fece segno di portare già un'altra pinta per la ragazza, ipotizzando che quello per lei fosse una sorta di piccolo aperitivo.
Lanciò un'indicazione col dito verso il cameriere per fargli comprendere di volere uno specifico tipo di birra, una chiara sta volta, ma ad ogni scelta c'era una motivazione ben più che valida.

Serviti pure, sei mia ospite stasera, prova questa, è una delle mie preferite, forte quanto basta ma puro zucchero...

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Cosa stavo dicendo?
Ah, sì! Ho osservato il tuo incontro ed anche se sono francese posso dire che sei stato grande... cazzo, l'hai steso per davvero!
E visto che hai vinto l'incontro ho pensato ti andasse di festeggiare un po' con qualcuno che sa come divertirsi.
Sbaglio forse?


No, non sbagli affatto, era davvero il mio sogno condividere la vittoria con una testa calda come te, hai fatto bene portare il tuo sederino perfetto in questo pub e ancor prima all'incontro Celine, dico davvero!
Francese?
Bel paese la Francia, deduco allora che eri tifosa del mio avversario adesso in coma profondo in un letto di ospedale!
Starà benone domani, senza 20esimo posto ma benone... Cosa ti porta dalle parti di Chicago?
A parte un piccolo incontro di boxe di non troppo spicco, si intende!


Ryan le rivolgeva sempre delle occhiate profonde.
Non aveva altra intenzione che cercare di carpire modo il modo di fare della ragazza, il suo modo di approcciarsi, o forse semplicemente non voleva perdersi altre prodezze come quelle osservate fino a quel momento.
Prese un paio di pizzette portandole alla bocca, poi una invece senza accennare timidezza la spostò invece in direzione delle labbra della francese, facendola mangiare, sperando ovviamente lei accettasse l'offerta.

Toglimi una curiosità:
Baci sempre tutti i pugili vincitori non appena tentano di catturarti le labbra e salvarsi la serata, oppure per un chissà quale onorevole motivo sono stato l'unico privilegiato?
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Messaggioda Celine » 06/06/2012, 22:36

Si era distinta subito per la sua finezza, ma d'altronde era impossibile per lei fingere di essere qualcuno di diverso da se stessa: insomma, andava bene essere compita e precisa a lavoro, ma per il resto... un po' di divertimento, e che diavolo!
Per questo non si sentì affatto in imbarazzo dopo quel rutto, ma anzi sospirò di sollievo e riprese a mangiare come se nulla fosse successo, riprendendo tra le dita il manico del boccale pieno di birra per metà per scolarsene la seconda parte in pochi, giganteschi sorsi: e forse Edward aveva capito che tipo fosse e quanto quel liquido alcolico le piacesse, visto che poco dopo il barista le mise davanti un altro boccale, questa volta pieno di birra chiara.

Serviti pure, sei mia ospite stasera, prova questa, è una delle mie preferite, forte quanto basta ma puro zucchero...

Tua ospite? Spero allora che tu abbia parecchi dollari con te bello, perché ho intenzione di ripulirti come si deve!

Celine ridacchiò dopo quell'affermazione, prendendo subito un sorso di quella nuova birra e passandosi poi la lingua sulle labbra con occhi socchiusi ed un mugolio soddisfatto: naturalmente non c'erano secondi fini in quel comportamento, per lei era solo pura manifestazione di quanto le piacesse ciò che aveva assaggiato, ma ad un occhio ed un orecchio esterni quelli sarebbero parsi gesti assolutamente erotici ed eccitanti... che svanirono come un soffio di vento quando la ragazza si fece sparire un salatino tra le labbra, masticandolo con aria affamata e deliziata (a riprova che non era proprio quel tipo di donna sempre attenta alle calorie, anzi).

No, non sbagli affatto, era davvero il mio sogno condividere la vittoria con una testa calda come te, hai fatto bene portare il tuo sederino perfetto in questo pub e ancor prima all'incontro Celine, dico davvero!

Certo che ho fatto bene, sai che due coglioni passare la serata con una di quelle? Scialbe, insipide, secondo me non lo sanno nemmeno succhiare a dovere!

Replicò Celine con aria quasi scandalizzata mentre mangiava un altro salatino, senza badare troppo a cosa ci fosse dentro: aveva fame e quello era cibo, tanto bastava; e poi, anche che non le fosse piaciuto, ci pensava quella birra buonissima (anch'essa già di nuovo a metà della dose iniziale) a mandare giù tutto senza troppi problemi.

Francese?
Bel paese la Francia, deduco allora che eri tifosa del mio avversario adesso in coma profondo in un letto di ospedale!
Starà benone domani, senza 20esimo posto ma benone... Cosa ti porta dalle parti di Chicago?
A parte un piccolo incontro di boxe di non troppo spicco, si intende!


In realtà proprio il tuo incontro, sai?
Mi ci hanno invitato, forse perché l'ultima volta che ho parlato col sindaco Maddstone è uscito fuori che me ne intendevo di sport b-- ... bruschi come questo!


Rispose la ragazza, riuscendo fortunatamente a trattenersi dal pronunciare la parola "babbani", cosa che avrebbe potuto alquanto stranire lui e mettere lei nella merda più totale.

Cazzo stavo per farmi scoprire, devo stare più attenta!

Si rimproverò senza smettere di sorridere all'esterno, dissimulando il tutto con un cenno verso il barista che si avvicinò a lei quasi con timore: sì, Celine poteva affascinare da zitta, ma appena parlava... beh, di solito riusciva ad intimorire chiunque.

Ehi bello, non è che ci sarebbe qualcosa di più pesante da mandare giù con questa? - gli domandò, indicandogli il boccale quasi vuoto con un cenno della mano - Chessò, patatine fritte o cose del genere, belle unte insomma... e già che ci sei portamene un'altra! - e con quelle parole, senza nemmeno aspettare risposta, si rivolse nuovamente verso Edward con un gran sorriso - Stavi dicendo?

Toglimi una curiosità:
Baci sempre tutti i pugili vincitori non appena tentano di catturarti le labbra e salvarsi la serata, oppure per un chissà quale onorevole motivo sono stato l'unico privilegiato?


Ma che scherzi?!
Sai quanti porci orrendi avrei dovuto baciare secondo la tua teoria? Se ci sono stata è solo perché tu sei un gran figo, lasciatelo dire!
- rispose quasi offesa Celine, spalancando poi gli occhi come se un lampo l'avesse colta all'improvviso - Oh, ma non è che sei impegnato per davvero? No, perché non mi va di fare la rovina-relazioni di turno!

Domandò quindi con aria indagatrice e sospetta, scuotendo poi la testa subito dopo con aria divertita e rassicurata, come se si fosse risposta da sola... cosa che in effetti aveva fatto.

Naa, non ti ci vedo fidanzato con qualcuna, ho ragione vero?
Senti un po', che fai stasera? Perché so che da queste parti fanno delle feste da panico, ci potremmo anche andare insieme se ti va!
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Messaggioda Ryan Angel » 06/06/2012, 23:08

Certo che ho fatto bene, sai che due coglioni passare la serata con una di quelle? Scialbe, insipide, secondo me non lo sanno nemmeno succhiare a dovere!

Non lo escludo, ma io non faccio testo, non ho mai incontrato una donna che sapesse farmi capire cosa significasse davvero fare un p*****o!

La risposta fu abbastanza immediata, a dimostrazione del fatto che non solo lei era quella molto a suo agio della coppia, anzi, anche Ryan, ovviamente era un tipo molto alla mano e capace di adattarsi facilmente a qualsiasi situazione, anche perchè con il vero lavoro che faceva, troppe volte aveva dovuto fingere di essere qualcun altro per sopravvivere, figurarsi ora che doveva solo aumentare ulteriormente l'essere se stesso.
Era assolutamente famelica, energica, grintosa e graffiante.
In quello stesso istante Angel non potè fare a meno di chiedersi che razza di furia sarebbe potuta risultare a letto, ma preferì andare oltre per non incorrere in pessime figure, d'altronde il pantalone era attillato ma per sua fortuna certe dimensioni difficilmente passavano inosservate anche con una cintura di castità metallica indosso.

In realtà proprio il tuo incontro, sai?
Mi ci hanno invitato, forse perché l'ultima volta che ho parlato col sindaco Maddstone è uscito fuori che me ne intendevo di sport b-- ... bruschi come questo!


Oh oh oh, cosa abbiamo qui... Una streghetta tutto pepe allora...

Già, per quanto Celine si fosse corretta piuttosto velocemente da destare sospetti in molte persone, per un tipo come lui abituato a scovare le menzogne fu uno scherzo capire che il termine che avrebbe voluto utilizzare non era affatto "bruschi". (Elab. 22).
Non disse niente però, non una espressione, anzi, a quel punto si sentiva piuttosto divertito nel proseguire a conoscerla così naturalmente, senza filtri di magia in mezzo.
Anche perchè ammettere di essere anche lui mago significava spiegare davanti ad una birra e a del buon cibo spazzatura il motivo del suo impiego babbano ed era all'ultimo posto delle sue tendenze della serata.

Ma che scherzi?!
Sai quanti porci orrendi avrei dovuto baciare secondo la tua teoria? Se ci sono stata è solo perché tu sei un gran figo, lasciatelo dire!
Oh, ma non è che sei impegnato per davvero? No, perché non mi va di fare la rovina-relazioni di turno!


Stava quasi per rispondere, per rassicurarla in un certo senso che non stava rovinando alcuna famiglia beata e felice, peccato che non ce ne fu affatto bisogno.
Celine iniziò a guardarlo con maggiore attenzione, oscillando con il capo scrutando per bene i lineamenti e facendo mente locale, arrivando infine a scuotere il capo sorridendo con sicurezza e certezza, cosa che stupì non poco Ryan, il quale ora era più che curioso di capire quali erano stato le conclusioni tratte dalla bella gnocca.

Naa, non ti ci vedo fidanzato con qualcuna, ho ragione vero?
Senti un po', che fai stasera?
Perché so che da queste parti fanno delle feste da panico, ci potremmo anche andare insieme se ti va!


Se la canta e se la suona... E beato chi se la tromba, parlando sempre in termini musicali!

E invece è qui che ti sbagli...
Purtroppo sono sposato felicemente da sei mesi con una brasiliana da infarto che mi ha dato la bellezza di tre gemelli che attendono solo il rientro del loro papà dopo averlo visto vincere in televisione per ricevere il bacio della buonanotte...


Mentre concludeva quella frase afferrava il proprio boccale di birra facendo una cosa molto simile a quella eseguita poco prima da Celine, ovvero tirare giù tutto d'un fiato senza fermarsi, però a differenza di lei, lui aveva optato per mandare giù il contenuto fino a scolarsi una pinta intera in un solo round.
Era sicuro che anche lei fosse capace di una cosa simile, ma ci teneva a dimostrarle che era ben capace di cose molto simili a quelle della francese, evitandosi però un rutto che l'avrebbe potuta fatta diventare tranquillamente mora con riflessi prugna.
Tornò a guardarla assottigliando gli occhi... Magari era molto più sveglia di quanto lui potesse credere, o forse aveva palesemente detto un mucchio di idiozie facilmente individuabili.
In quel caso...

Non ci hai creduto nemmeno per un secondo vero?
Ci avrei scommesso...


Prese un gran bel respiro, mentre il cameriere portava l'ennesima birra alla ragazza assieme a qualcosa di più pesante da mangiare, come da lei richiesto e il ragazzo gli faceva cenno di avvicinarsi per dirgli qualcosa all'orecchio.
L'inserviente annuì fissando nel contempo la ragazza e sorridendo appena, elargendo un "si signor Atwood" e allontanandosi così da lasciarli nuovamente soli.

Immagine

Da oggi in poi, ogni volta che capiterai a Chicago per qualsiasi motivo, in questo pub avrai a disposizione una pinta gratis pagata dal mio conto personale.
Servitene pure tutti i giorni, se lo desideri... In ogni caso...
Gemelli mezzi brasiliani a parte, in qualsiasi altra occasione non avrei esitato un momento ad accettare l'invito di una sventola come te ad una festa, ma purtroppo hai beccato il pugile nel suo post-incontro ed ogni fibra del mio corpo è un autentico vetro in procinto di frantumarsi, spero tanto capirai...


Rinunciare alla possibilità di portarsi a letto una ragazza del genere non era da lui, ma purtroppo il francese per quanto avesse perso, gliele aveva suonate davvero un bel po', e non c'era da scherzare su certe cose, sopratutto dal momento stesso in cui il giorno dopo sarebbe dovuto tornare al vero lavoro per i clienti che attendevano il suo operato per pagarlo e permettergli anche di garantire quella pinta giornaliera alla giovane strega segreta.

Non ti trattengo comunque, va' pure e divertiti anche per il sottoscritto, mi auguro tu non debba incontrare altri pugili affascinanti che hanno appena vinto la loro sfida; potrebbero tentare di baciarti e se ci stessi sarei tremendamente geloso!

Espresse infine, facendole un occhiolino scherzoso, mentre portava le dita a prendere un paio di noccioline per gustarle velocemente, accostandone successivamente il sapore a due salatini e poi due pistacchi, per rimanere in tema.
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Messaggioda Celine » 07/06/2012, 12:19

Non lo escludo, ma io non faccio testo, non ho mai incontrato una donna che sapesse farmi capire cosa significasse davvero fare un p*****o!

Dici sul serio? Hai il "radar super-cozza" incorporato allora, mi dispiace tanto per te amico!

In effetti per Celine era quasi da considerarsi una disgrazia, quella di Edward, che non aveva mai avuto il piacere di ricevere un servizietto orale degno di questo nome... il che era strano per lei, visto che oggettivamente era pure un gran bel tipo, con un fisico da paura, un carattere sveglio e una lingua che sapeva come muoversi.
Lo diceva sempre, lei, che la vita era strana!

E invece è qui che ti sbagli... - disse poi lui, quando la ragazza dedusse che l'altro non era impegnato con nessuna - Purtroppo sono sposato felicemente da sei mesi con una brasiliana da infarto che mi ha dato la bellezza di tre gemelli che attendono solo il rientro del loro papà dopo averlo visto vincere in televisione per ricevere il bacio della buonanotte...

Dopo quelle parole si scolò anche lui il suo bel boccale pieno in una sola volta proprio come aveva fatto la ragazza poco prima: stava persino per sfidarlo ad una gara di rutti, ma si trattenne giusto per non dare il meglio (peggio) di sé tutto in una volta sola; e poi era troppo impegnata a fissarlo con divertito scetticismo per poter aggiungere altro.

Non ci hai creduto nemmeno per un secondo vero?
Ci avrei scommesso...


Forse forse saresti stato pure credibile fino alla brasiliana... sono stati i tre gemelli a rovinarti!

Commentò Celine ridacchiando proprio mentre il cameriere le portava davanti un'altra birra (era la settima o l'ottava?) ed un po' di schifezze fritte ed unte per accompagnarla: la ragazza si gettò su quel ben di Dio come fosse la sua salvezza, ingoiandosi un paio di mozzarelline fritte ed una manciata di patatine in una volta sola, mentre Atwood diceva qualcosa al cameriere nell'orecchio.

Da oggi in poi, ogni volta che capiterai a Chicago per qualsiasi motivo, in questo pub avrai a disposizione una pinta gratis pagata dal mio conto personale.
Servitene pure tutti i giorni, se lo desideri...


Stai dicendo sul serio?!
Cazzo, hai appena reso perfetta questa giornata!


Esclamò Celine spalancando gli occhi ed agitando a seguito il pugno in aria in segno di vittoria, alzando poi il boccale verso di lui e sì, scolandosi la birra appena portata tutta d'un fiato, giù per la gola senza fermarsi: posò il boccale sul bancone con forza, accompagnando quel gesto con un altro rutto liberatorio e l'ennesimo sospiro soddisfatto.
No, non si stancava proprio mai di fare lo scaricatore di porto... ce l'aveva nel sangue.

In ogni caso...
Gemelli mezzi brasiliani a parte, in qualsiasi altra occasione non avrei esitato un momento ad accettare l'invito di una sventola come te ad una festa, ma purtroppo hai beccato il pugile nel suo post-incontro ed ogni fibra del mio corpo è un autentico vetro in procinto di frantumarsi, spero tanto capirai...


Oh sicuro, ti ha appena spappolato il culo anche se tu a lui l'hai rotto proprio, capisco perfettamente!

Annuì Celine a quelle parole per fargli comprendere che lo capiva davvero: insomma, a lei non era mai successa una cosa del genere ma chiunque poteva immaginare che non fosse qualcosa di troppo piacevole, no?

Non ti trattengo comunque, va' pure e divertiti anche per il sottoscritto, mi auguro tu non debba incontrare altri pugili affascinanti che hanno appena vinto la loro sfida; potrebbero tentare di baciarti e se ci stessi sarei tremendamente geloso!

Non credo sarò così fortunata da trovare un altro pugile neo-vincitore figo come te stasera... ma nel caso succedesse, spero che stavolta sarai tu a capirmi!

Replicò lei, facendo un cenno al cameriere di portarle qualcosa per scrivere ed una penna: quando ebbe tutto tra le mani, la ragazza scrisse velocemente qualcosa sul primo foglio del block-notes che le era stato consegnato, passandolo poi ad Edward con un sorriso furbetto e malizioso sulle labbra.


Immagine


Chiamami.

Gli disse semplicemente, avvicinandosi alla sua bocca per rubarvi un bacio a stampo dal sapore alcolico ma buonissimo: si alzò dallo sgabello su cui era stata comodamente seduta fino a quel momento e fece per andarsene; poi, come se ci avesse ripensato tornò indietro, prese il piatto pieno di quel cibo spazzatura, e se lo portò al petto con aria assolutamente seria.

Sei un pugile, devi stare attento alla dieta... mentre a me non frega un cazzo, quindi me lo porto via.
Ci vediamo bello!


E con quelle ultime parole, Celine scappò via ridendo con quel piatto di patatine e stuzzichini vari tra le mani, pronta a passare una folle notte americana prima di svegliarsi il mattino dopo e prepararsi per la partenza.
Destinazione? Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
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Messaggioda Ryan Angel » 07/06/2012, 23:49

Fino a qualche ora prima, Ryan Angel continuava a ripensare agli episodi passati, alla vicenda con la sorella di Monique, la compagna del suo maggiore Sandyon, e più proseguiva a pensarci e più percepiva dentro di se una sorta di insoddisfazione e tensione da far paura.
Con l'incontro di boxe, vinto per altro, e l'incontro di Celine però, Ryan si trovò ad ammettere di essersi rilassato senza nemmeno accorgersene, conscio del fatto però che il tempo era scivolato in una maniera che non credeva possibile.
La biondina sapeva dare davvero il meglio di se, combattiva, caparbia, folle e incredibilmente carismatica nel suo essere difficile da analizzare.
Una strega a quanto pareva, questo lo aveva capito da una sua leggera svista, ma che strega, quale esemplare di maga racchiudeva quel corpo formoso e sexy?
Un altro sorso di birra, da parte sua e un tentativo di reprimere un rutto che altrimenti avrebbe di certo fatto fuggire mezza clientela del pub, inorridita e spaventata da una simile potenza di "vento", ma tutto ciò al ragazzo lo faceva sorridere divertito, spensierato dopo un bel po', dopo tutto quel tempo che nella sua testa e nei suoi ricordi.

Immagine

Dannata, la prima donna alla quale ho detto "ti amo" e per di più io che non ci credo nemmeno, maledetta due volte!

C'era davvero bisogno di farsi andare a veleno la birra appena ingerita e quelle pizzette?
meglio evitare, altrimenti si che si entrava in un terreno sconveniente e fastidioso, sopratutto ora che il tempo di compagnia con Celine volgeva quasi al termine e voleva concluderlo nella maniera più decente possibile.
Sorrise alle sue battute, al suo tener testa alle parole dette in precedenza dal ragazzo per prenderla in giro, scherzare con lei, avviare quella sorta di flirt sottile che solo due individui come loro potevano captare come palpabile, ma senza mai e poi mai ammetterlo con precisione, anche perché, che motivo c'era visto che tutti e due era potenzialmente al corrente di piacere all'altro?
Il senso del piacere poi, beh quello era ancora un mistero.

Oh sicuro, ti ha appena spappolato il culo anche se tu a lui l'hai rotto proprio, capisco perfettamente!
Non credo sarò così fortunata da trovare un altro pugile neo-vincitore figo come te stasera... ma nel caso succedesse, spero che stavolta sarai tu a capirmi!


Assolutamente, in tal caso, pomicia anche per me, visto che non potrò aver approfittato dell'occasione...

La vide avvicinarsi e quando lei tentò di dargli un bacio sulle labbra, la lasciò fare fino a quando, prima che Celine si staccasse, con due dita infilate nel colletto della maglietta della ragazza la trasse ancora una volta a se con forza leggera per prolungare ancor di più quell'attimo, lasciando scivolare un poco la lingua e concludendo in definitiva con un morsetto sul labbro superiore.
La fissò dritto negli occhi, Morgana parevano due iceberg in fiamme, una metafora a dir poco calzante per quanto folle e difficile da immaginare in un primo momento.
La francese si fece dare carta e penna appuntando il proprio numero per poi porgerglielo e invitarlo a fare qualcosa di assolutamente interessante, nei giorni successivi.

Chiamami.

Non rispose a quella sorta di imperativo malizioso e seducente, limitandosi a prendere il foglio e inserirlo subito nella tasca dei pantaloni guardandosi anche attorno con aria circospetta, come a volerle far capire che era agitato come se adesso custodisse un tesoro prezioso del valore di migliaia di dollari (o anche galeoni, nel suo caso).
Non espresse un saluto la bionda dal culo perfetto, allontanandosi di qualche metro per avviarsi presso l'uscita, quando un lampo di genio la colse e subito tornò indietro per accaparrarsi gli ultimi resti di quel pasto post-vittoria, come se ancora non mangiasse da giorni interi.

Sei un pugile, devi stare attento alla dieta... mentre a me non frega un cazzo, quindi me lo porto via.
Ci vediamo bello!


Are you fucking kidding me?
Ahahah... Ci vediamo... Bella!
Vai vai pure, e ancheggia parecchio che voglio godermi lo spettacolo mentre ti allontani!


Come se si conoscessero da una vita, come se si provocassero da ragazzini, come se fossero amici di infanzia che si sono sempre piaciuti, quei due si erano salutati senza nemmeno realizzare che forse non ci sarebbe stata più occasione di rivedersi.
E se quel foglietto lo avesse perso?
O lo avessero rapito un'altra volta e lo avessero privato di tutti i beni e di tutti i dati contenuti nei suoi vestiti e borsa?
Catastrofico, forse un pochino, ma c'era da ammettere che dopo gli ultimi eventi non era così folle ciò al quale pensava.
Passarono circa venti minuti e lui era fuori, in mezzo alla città, camminando placidamente tra i palazzi di un luogo che non dormiva mai, pagato il conto e diretto verso l'appartamento di un albergo qualunque in un quartiere qualunque.

Immagine

Domani potrei svegliarmi, e scoprire che è stato tutto un sogno, che non ho mai vinto nulla e che non ho incontrato per niente un angelo volgare e fottutamente eccitante...
... Sarà meglio che mi goda gli ultimi rimasugli di questa notte, di questi pensieri e di questi nuovi ricordi, cercando di sovrascriverli sugli altri, anche perché di certo non potrò chiamare la folle francesina per parecchio tempo...
... Il lavoro non mi molla un attimo e mi sono esposto fin troppo da queste parti per rimanere, domani partirò e mi dirigerò a Boston, mentre la bella biondina si starà facendo offrire dell'altra birra da un altro meno fesso di me che troverà l'energia per accompagnarla ad una festa qualsiasi, magari andando anche a segno!


Diede un calcio ad una lattina accartocciata.
Fissò il suo percorrere la strada fino ad un tombino, dove cadde, mentre le luci dei lampioni facevano fatica a rimanere stabili e si spegnevano ad intermittenza.
Alzò gli occhi al cielo mentre qualche filo di vento segnava l'arrivo vero della notte, il momento dove nessun vampiro, nessun licantropo e nessun mangiamorte poteva risultare più pericoloso dell'uomo.
Sorrise appena nell'osservare le luci del palazzo al suo fianco; stavano proprio dando una festa o qualcosa di simile.
La musica si sentiva fino a lui, cavoli che volume e che voglia.

Forse è proprio dove ti trovi tu adesso, pazza scatenata...

Si leccò le labbra, ancora intrise del sapore di Celine, mentre abbassava ancora una volta gli occhi sull'asfalto proseguendo il suo percorso fino a raggiungere un vicolo abbastanza buio e abbastanza desolato da non essere affatto meta per nessuno sano di testa.
Lo imboccò, circospetto quanto bastava per individuare possibili scocciatori, ma niente, no, nessuno a parte lui, nemmeno qualche cretino con un coltello o una pistola rubata dalla borsetta di qualche paranoica vecchietta.
Scrocchiò il collo, poi le nocche ed infine le spalle, sospirando e fissando in una pozzanghera non troppo lontana il proprio riflesso con la luna piena di sfondo.

Direi che è meglio usare una scorciatoia sicuramente molto nota alla mia ospite di stasera, anche perché, il mio albergo è dall'altra parte della città!
Mi andava solo... Di fare due passi qui intorno...
...Buonanotte, ovunque tu sia e con chiunque tu sia...


E detto ciò, senza aggiungere altro, fece un sorriso semi-divertito, scomparendo e smaterializzando il suo corpo che di un tratto sparì dal riflesso di quella pozzanghera, lasciando solo il pallido e luminoso sfondo di una luna grande e portatrice di sogni, sogni forse un po' più tranquilli quella notte, per Ryan Angel Vastnor.

[ FINE ]
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