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Messaggioda Monique » 16/01/2014, 20:48

Providence è una città degli Stati Uniti d'America, capitale dello stato del Rhode Island. È capoluogo della contea di Providence ed è la seconda città del New England in ordine di grandezza, dopo Boston. La città è stata chiamata Providence da Roger Williams in onore della "Provvidenza misericordiosa di Dio" (God's merciful Providence), quando trovò questo luogo dopo essere stato cacciato dai Puritani del Massachussets. Il nome ufficiale dello Stato include il nome della città, Rhode Island and Providence Plantations. È stata una delle prime città industriali degli Stati Uniti ed era nota per la lavorazione dell'argento e dei gioielli. Oggi, Providence è il centro economico, culturale e politico del Rhode Island.

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Messaggioda Logan » 29/11/2015, 21:59

01-05-2111
Providence - Rhode Island
Villetta di Logan Sykes (e Rebecca Auditore)
02:16


E pensare che in Italia oggi è pure festa... Beati loro!

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Era appena rientrato da una lunga missione con gli Auror, Logan Sykes.
Durata la bellezza di quattro giorni, era stata in assoluto una tra le più pallose in assoluto, nonché inutilmente stancante.
Tra l'altro, per il giorno seguente, aveva dato disponibilità di chiamata quindi, qualora gli avessero scritto, avrebbe pure dovuto correre al Ministero.
Osservando dalla finestra della cucina della piccola villa, l'omone di colore individuava invidioso i tetti delle case con tutte le luci spente.
In teoria anche lui sarebbe potuto andare a dormire, ma durante le missioni più lunghe venivano sempre fornite delle pozioni contro la stanchezza e dunque doveva aspettare che terminasse l'effetto per non rischiare di rigirarsi nel letto per più di due ore abbondanti.

Magari potrei farmi qualcosa di caldo, tipo un tè... Però ho anche fame... Uhm...

Circa Mezz'ora Dopo

Oh sì... Adesso si ragiona!

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Senti che profumo!
Pomodoro ciliegino fresco e fiordilatte italiana comprata prima di rientrare, insomma un capolavoro...


Perché il basilico lui lo coltivava in quantità industriali in mezzo al giardino esterno, facendone un così largo utilizzo.
Obiettivamente farsi una pizza margherita alle tre del mattino non rientrava nei suoi piani ma quando a Logan veniva il languorino, c'era un solo modo "italiano" per spegnerlo, senza possibilità di cambio o adattamento. Si sedette tranquillo al tavolo del salotto, apparecchiatosi per uno, ipotizzando che l'amica docente di Antiche Rune stesse beatamente dormendo ormai. Birra gelata e rotella affilata in acciaio per evitare di sporcare le posate.
Era una vita che non si concedeva uno strappo simile: da quando era diventato Vice Sceriffo della Vigilanza Magica l'attività fisica era diventata maggiore e con essa era calata la possibilità di mandare giù troppi carboidrati fuori pasto. Però che diamine, si viveva una volta sola sì o no?

Mmmmhhh... Oh sì, mi fai impazzire...
... Che sapore, sei così buona...
Era da tanto che non ci prendevamo un po' di tempo per noi, ma credimi stanotte voglio recuperare alla grande...


Ogni frase esposta dall'uomo era un doppio senso fatto e finito, così come ad ogni frase arrivava puntualmente un morso con diversi mugolii eccitati di piacere e soddisfazioni, molto simili a quelli normalmente espressi in del gran sesso. Per il Sykes, in effetti, concedersi una bella pizza margherita era molto simile a farsi una ricca trom***a, essendo il suo cibo preferito per eccellenza, un cibo che superava tutti gli altri. Nessuno tra i vari fratelli era così tanto attaccato alla pizza quanto lui, per quanto ognuno di loro la adorasse. Forse J.D. gli stava abbastanza dietro, ma Nigel la apprezzava soltanto e Wentworth, pur amandola sotto sotto, le faceva "vade retro" ogni volta per via della paura di mettere su pancia e non poter più realizzare il suo sogno di essere modello.
Tra l'altro, Eufemia gli aveva detto che lo avrebbe aiutato, chissà a che punto stava con il supporto lavorativo...

... Giuro, mi ti farei ogni notte amore mio!

Abbigliamento di Logan: pantaloni da tuta neri, ciabatte dello stesso colore con fantasmini bianchi, maglietta pesante attillata blu elettrico.
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Messaggioda Rebecca » 29/11/2015, 23:32

{1 Maggio 2111 - Providence, Rhode Island (Villetta di Logan Sykes e Rebecca Auditore) - 2:45}


Sniff sniff...
Mh?
Cos'è questo odore di... Pizza?


L'Auditore si svegliò con lentezza, sentendo uno strano profumo nell'aria che le ricordava molto le pizze fatte in casa del coinquilino e amico Logan Sykes. Poteva anche essere che in quel momento la donna stesse ancora nel mondo dei sogni: in effetti, stava sognando proprio di mangiare una pizza quando quell'odore le si era impresso talmente tanto nella mente da svegliarla e spingerla ad accendere la luce della sua stanza. Quando il sonno passò abbastanza da permetterle di ragionare lucidamente, Rebecca si alzò in piedi, scendendo dal letto e rabbrividendo appena quando i piedi nudi toccarono terra. Infilò le pantofole, fece un enorme sbadiglio e si avvicinò alla finestra della stanza, provando ad osservare il paesaggio esterno.

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Era ancora troppo buio, questo significava che sarebbe potuta tornare tranquillamente a letto e rimettersi a dormire. Ma quell'odore di pizza così forte nell'aria non poteva essere solo frutto della sua immaginazione o del suo desiderio di uno spuntino notturno: riusciva a sentire dei rumori provenienti dalla cucina e questo poteva significare solo che il Sykes, finalmente, era ritornato a casa.
Vestita con una morbida maglia bianca a maniche lunghe, pantaloni del pigiama a sfondo viola e con una fantasia di piccole tartarughe azzurre e pantofole dello stesso colore, Rebecca aprì lentamente la porta di camera sua, uscendo sul pianerottolo e dirigendosi verso le scale che portavano al piano di sotto, facendo un lungo, enorme e profondo sbadiglio.

Mmmmhhh... Oh sì, mi fai impazzire...

Si bloccò sui primi gradini, sgranando gli occhi per la sorpresa e provando ad ascoltare meglio i rumori che sentiva provenire dalla cucina.

... Che sapore, sei così buona...

Non era molto carino da parte sua mettersi ad origliare certi tipi di conversazione, ma davvero la si poteva biasimare? Era uscita dalla sua stanza per andare a salutare l'amico che invece, a quanto pare, si trovava in piacevole compagnia e indaffarato in altrettanti piacevoli divertimenti. Poteva essere forse la sua collega di Pozioni? Logan le aveva detto che di tanto in tanto i due andavano a letto insieme, ma non era mai capitato che l'uomo la portasse a casa sua -dove abitava anche Rebecca- così, senza alcun preavviso. Almeno fino a questo momento.

Era da tanto che non ci prendevamo un po' di tempo per noi, ma credimi stanotte voglio recuperare alla grande...

Era ora di fare dietro-front e ritornarsene beatamente a dormire. Non poteva certo disturbare l'amico durante un possibile amplesso, anche se certo avrebbe potuto farle presente una cosa simile, almeno non si sarebbe fatta trovare dentro casa per quando arrivavano i due!
Però c'era ancora una cosa che non la convinceva: se erano in due, perchè allora sentiva solo la voce e i mugolii di Logan e non quelli della sua compagna? Alla fine la curiosità prevalse sul buonsenso, il Vento sulla Terra, e così l'Auditore -ripromettendosi di dare solo un'occhiata- scese completamente dabbasso, facendo capolino con la testa dentro la cucina e osservando la scena che si presentò sotto ai suoi occhi.

... Giuro, mi ti farei ogni notte amore mio!

Ma con chi stai parlando?!

Non riuscì proprio a trattenersi quando si rese conto che l'uomo era da solo nella stanza. Non appena si fosse voltato, Rebecca potè osservare la pizza margherita ormai in parte mangiata e finalmente fare il collegamento fra l'odore che aveva sentito fino in camera da letto e le espressioni pornografiche uscite fuori dalla bocca del Sykes.
Rise di gusto, alla fine, avvicinandosi all'amico e dandogli un bacio sulla pelata, mentre si fregava senza troppi problemi un pezzo di pizza dal suo piatto.

Ero convinta che fossi qui in compagnia della professoressa Bennet!
Dovresti rivedere il tuo repertorio quando mangi, sembrava che stessi facendo sesso.


Lo prese un po' in giro, sedendogli accanto e passando una mano fra i capelli arruffati, gli occhi ancora un po' impastati di sonno.

Finalmente sei tornato.
Lo sai che mi sono preoccupata per te? Ogni tanto mandami un gufo quando vai in missione, almeno so che sei vivo.
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Messaggioda Logan » 30/11/2015, 21:51

... Giuro, mi ti farei ogni notte amore mio!

Ma con chi stai parlando?!

Eh?!
Ma... Che ci fai ancora sveglia?!


Un po' perplesso, Logan osservò la coinquilina avvicinarsi a lui e, non solo rubargli una fettina della sua preziosa pizza, ma in più dargli un bacio sulla zucca pelata nera che aveva al posto della testa, un gesto che gli dava sempre uno strano brivido lungo la schiena. Scrollò le spalle, facendole spazio sul tavolo della cucina, dando un altro morso generoso a quel ben della Trama che si era preparato ad un orario improponibile.

Ero convinta che fossi qui in compagnia della professoressa Bennet!
Dovresti rivedere il tuo repertorio quando mangi, sembrava che stessi facendo sesso.


Naaaaaa!
Prima di tutto Martha non vuole che avvenga qui, non spesso almeno.
Poi è successo la settimana scorsa quindi credo che per questo mese abbiamo concluso.
A parte ciò... Il mio repertorio per la pizza è questo, quello del sesso è più rude e selvaggio, con lei devo essere dolce e accomodante!


Con "lei", naturalmente, si stava riferendo alla pizza, verso la quale rivolse uno sguardo a metà tra l'ipnotizzato e l'innamorato, praticamente da idiota.
Si alzò in piedi, prendendo un bicchiere dalla credenza e posandolo poi davanti alla donna, mettendole della birra fresca, perché con una capolavoro simile bisognava per forza bere qualcosa di alcolico o quanto meno gassato, altrimenti che gusto c'era?

Finalmente sei tornato.
Lo sai che mi sono preoccupata per te?
Ogni tanto mandami un gufo quando vai in missione, almeno so che sei vivo.


Davvero ti sei preoccupata per me?!
Oh che dolce... Fatti dare un bacio, subito!


Si sporse un poco e le diede un bacio sulle labbra, ma non certo di quelli passionali o tra amanti, no, tra loro era totalmente platonico e casto.

... Comunque bastava che controllassi i necrologi del Ministero, no?
Ok ok, non picchiarmi! Ahahah!
La prossima volta ti avverto se sto fuori di più, ma ammetto che non ero preparato a stare fuori così tanto...


Annuì convinto di ciò che stava dicendo, come a farle capire che non intendeva assolutamente usare delle scuse o prenderla in giro.

Abbiamo dovuto monitorare un'azione di guerra civile tra la Polonia e la Croazia.
Tratte in salvo gli innocenti e così via, poi ad un tratto è anche scoppiato un incendio dentro una struttura civile, una specie di centro di recupero psicologico, sai, dove si va per parlare quando ti muore qualcuno di molto stretto o si sono subiti dei forti impatti emotivi per qualche avvenimento.
In teoria non avevamo ordine di intervenire, doveva pensarci la Vigilanza locale, ma non ci sono riuscito e mi sono infiltrato lo stesso... Stavano quasi morendo almeno undici persone, è stato più forte di me... Difatti mi beccherò una ramanzina forte domani, già lo sento.


Forse l'unica fortuna era che, avendo il Ministro come migliore amico, per certe cose nessuno lo avrebbe mai punito troppo.

Ah, tra l'altro, questa devo proprio raccontartela: Ho salvato la vita ad una persona proprio strana durante questa spedizione.
Quando sono andato a trovarla nell'ambulatorio bellico, nel sonno disturbato del sonnifero post operatorio continuava a nominare "L'Equilibrio".
Ma sai, tipo preghiera, come se tu ti mettessi a vaneggiare dicendo "Santa Trama" nel coma... Ecco, lui lo stesso, ma con "L'Equilibrio".
La mattina dopo, quando sono passato a vedere come stava, mi hanno detto che era stato dimesso in ottima condizioni e così mi sono sentito molto più sollevato. Forse nessuno gli ha detto della mia presenza, per questo non ho ricevuto notizie prima che se ne andasse, altrimenti lo avrei voluto salutare volentieri. Pazienza, d'altronde non faccio certe cose per riconoscenza!


Sorrise con leggerezza, mandando giù un altro pezzo di pizza e bevendo un bel sorso di birra gelata.

A te invece, cara la mia bella Rebecca, come sono andate le giornate?
Ti trovo un po' più... Uhm... Distesa, sì!
Ed anche rilassata.
Novità? Racconta racconta!
Ultima modifica di Logan il 04/12/2015, 21:58, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Rebecca » 02/12/2015, 22:03

Eh?!
Ma... Che ci fai ancora sveglia?!


La tua pizza è stata un richiamo irresistibile...

Prese posto al tavolo insieme a Logan, prendendo un pezzetto della margherita e facendo presente al migliore amico e coinquilino quanto fosse assurdo il suo modo di mangiare una pizza. Più che strano il modo di mangiarla, Rebecca trovava assurdo che il Sykes dovesse addirittura farci una conversazione amorosa, facendo sì che l'Auditore travisasse completamente quello che stava accadendo in cucina.

Naaaaaa!
Prima di tutto Martha non vuole che avvenga qui, non spesso almeno.


Meno male!
Devo ammettere che grazie a te, quando la incrocio per il corridoio mi sento sempre un po' a disagio...


Poi è successo la settimana scorsa quindi credo che per questo mese abbiamo concluso.

Lo sai che siete la coppia di trombamici più strana che abbia mai visto?
Calcolare addirittura le volte che andate a letto insieme...


A parte ciò... Il mio repertorio per la pizza è questo, quello del sesso è più rude e selvaggio, con lei devo essere dolce e accomodante!

Se fossi la tua ragazza mi sentirei davvero avvilita di essere battuta da una pizza margherita...

Continuò a prenderlo in giro, instaurando fin da subito con lui uno scambio di battute improntato sul divertimento e sulla quotidianità che ormai condividevano da ben quattro mesi. Era davvero felice che fosse tornato, anche perchè in quei quattro giorni che l'uomo era stato via, Rebecca aveva dovuto reprimere l'ansia per lui, preoccupandosi ogni giorno che passava senza avere sue notizie. Lo fece presente anche al Sykes, che subito volle ricambiare con lei un bacio a stampo, dato senza alcuna malizia, e al quale l'italo-svedese rispose con molta più spontaneità e un sorriso che sembrava davvero reale e sincero.

... Comunque bastava che controllassi i necrologi del Ministero, no?

Logan!

Ok ok, non picchiarmi! Ahahah!

Ti meriteresti una fattura dopo quello che hai detto!
Sono stata davvero in pensiero per te, non c'è da scherzare.


La prossima volta ti avverto se sto fuori di più, ma ammetto che non ero preparato a stare fuori così tanto...

Che cosa è accaduto questa volta?

Chiese, prendendo un sorso di birra e ascoltando con attenzione il resoconto del Sykes, sentendosi sempre più sollevata di averlo sano e salvo a casa e non disperso in qualche guerriglia civile in Europa. Meno male che la missione era finita, ma certo l'Auditore conosceva abbastanza bene l'amico da sapere che non si era risparmiato pur di portare a termine il suo compito, anche a costo di mettere in pericolo la propria vita.
Ed infatti...

In teoria non avevamo ordine di intervenire, doveva pensarci la Vigilanza locale, ma non ci sono riuscito e mi sono infiltrato lo stesso... Stavano quasi morendo almeno undici persone, è stato più forte di me... Difatti mi beccherò una ramanzina forte domani, già lo sento.

Sei fortunato che il nuovo Ministro è il tuo migliore amico, anzi dovrei scrivergli giusto per chiedergli di essere più severo con te.
Tu per me sei un eroe, ma non c'è bisogno di esserlo a costo della tua vita...


Gli disse con tono preoccupato, lasciandolo poi parlare di nuovo di un fatto del tutto inaspettato.

Ah, tra l'altro, questa devo proprio raccontartela: Ho salvato la vita ad una persona proprio strana durante questa spedizione.
Quando sono andato a trovarla nell'ambulatorio bellico, nel sonno disturbato del sonnifero post operatorio continuava a nominare "L'Equilibrio".


E-equilibrio?!
In che senso?


Ma sai, tipo preghiera, come se tu ti mettessi a vaneggiare dicendo "Santa Trama" nel coma... Ecco, lui lo stesso, ma con "L'Equilibrio".
Si è svegliato la mattina dopo e mi è subito venuto a ringraziare, una persona così a modo... Ha detto che non dimenticherà mai ciò che ho fatto per lui, poi a quel punto mi ha tenuto per mano e l'ha stretta forte... Davvero singolare... Cosa non fa fare la paura della morte!
La mattina dopo, quando sono passato a vedere come stava, mi hanno detto che era stato dimesso in ottima condizioni e così mi sono sentito molto più sollevato. Forse nessuno gli ha detto della mia presenza, per questo non ho ricevuto notizie prima che se ne andasse, altrimenti lo avrei voluto salutare volentieri. Pazienza, d'altronde non faccio certe cose per riconoscenza!


Che cosa assurda pensare che Logan fosse stato vicino tanto così dal parlare con un gildato. Era una realtà alla quale il Sykes -purtroppo- non apparteneva, ma non per questo Rebecca si sentiva meno felice con lui. Era stata abituata fin da piccola all'idea di mantenere un segreto come quello, per questo non le pesava nemmeno un po', anche con una persona cara quanto l'Auror stesso. Che fra l'altro, notando l'aria più rilassata e serena rispetto al passato, non perse occasione di fare con lei l'impiccione interessato.

A te invece, cara la mia bella Rebecca, come sono andate le giornate?
Ti trovo un po' più... Uhm... Distesa, sì!
Ed anche rilassata.
Novità? Racconta racconta!


Non ti si può nascondere proprio niente eh?
E' proprio vero il detto "Buon sangue non mente". Ho sentito dire che tua zia ha un talento particolare nel raccogliere pettegolezzi e indiscrezioni delle persone a lei vicine...
- gli disse, canzonandolo ancora un po', prima di ritornare a fissarlo in maniera più seria e decidersi infine a rivelargli l'incontro avvenuto con Shay qualche tempo fa.

Ho incontrato una persona, all'incirca un mese fa, una persona che conosce Phoebe e che si sta prendendo cura di lei.

Con quelle premesse, l'Auditore spiegò al Sykes chi fosse Shay Patrick Beowulf, il suo passato come amante della Chamberlain e quello che lo aveva spinto a presentarsi ad Hogwarts, nonostante non vi lavorasse. Non tralasciò nulla, fidandosi del buon senso del coinquilino di non rivelare in giro le preziose informazioni che gli stava passando. Spiegò come l'incontro con Shay avesse avuto l'effetto di darle una forte scossa che l'aveva risollevata in un istante, complice anche il fatto che la Chamberlain aveva deciso di stare con lui. E questo significava solo che presto o tardi sarebbe ritornata ad amare, nonostante ciò che Rebecca le aveva fatto.

Sapere che lei sta lottando per andare avanti mi ha aiutato a capire che anche io devo fare lo stesso.
La mia più grande paura era che lei potesse non riprendersi più, ma forse Shay riuscirà a guarire il suo cuore...


Un cuore infranto da lei, certo, ma Rebecca stava già pagando il prezzo di quello sbaglio ovvero il non avere più Phoebe come persona facente parte della sua vita. Una pena che lei, con occhi obiettivi, giudicava ben più pesante rispetto al destino di completa solitudine che si era autoimposta in passato.

Te l'ho mai detto che conosco il nonno di Phoebe?
Per me è come un parente acquisito.
Quando io e lei ci siamo lasciate non ho mai avuto il coraggio di andarlo a trovare e di raccontargli tutto quanto, perchè temevo che avrebbe smesso di volermi bene...
Ma qualche settimana fa ho raccolto il coraggio e sono andata a parlare con lui, anche per dirgli che sua nipote stava bene ed era in buone mani.
Credo di essermi tolta un grosso peso dal cuore. Come se di colpo avessi ripreso a respirare Aria fresca e pulita...


E non era difficile crederlo, grazie alla fiducia che Raiden aveva saputo instillare in lei con le sue sagge parole.

E a questo proposito, è te che devo ringraziare se per tutto questo tempo non mi sono lasciata andare del tutto.
In un certo senso tu mi hai dato tutto ciò di cui avevo bisogno: il calore di una famiglia e un posto dove tornare da poter chiamare casa...
Lo so che rischio di ripetermi ma Logan, tu sei davvero il mio eroe.
Grazie...


E dicendo questo, l'Auditore si sporse, circondandogli il collo con le braccia e baciandogli teneramente la guancia più e più volte, facendogli così capire quanto immensamente ci tenesse a lui come persona.
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Messaggioda Logan » 08/12/2015, 22:37

A te invece, cara la mia bella Rebecca, come sono andate le giornate?
Ti trovo un po' più... Uhm... Distesa, sì!
Ed anche rilassata.
Novità? Racconta racconta!


Non ti si può nascondere proprio niente eh?
E' proprio vero il detto "Buon sangue non mente".
Ho sentito dire che tua zia ha un talento particolare nel raccogliere pettegolezzi e indiscrezioni delle persone a lei vicine...


Non sono lontanamente paragonabile a mia zia, ahahah!
Però diciamo che condividiamo la stessa natura un po' impicciona, quello sicuramente!


Ho incontrato una persona, all'incirca un mese fa, una persona che conosce Phoebe e che si sta prendendo cura di lei.

A quelle parole, Logan si fece inevitabilmente più serio, invitando l'amica a proseguire e spiegargli esattamente cosa fosse accaduto con questa persona e se avesse quindi avuto notizie della ex fidanzata lasciata in circostanze a dir poco disastrose e caotiche. Nel corso dei minuti successivi, l'uomo di colore venne a sapere dell'identità di Shay, del suo legame con Phoebe e del loro passato come amanti e come licantropi. Venne inoltre a sapere che adesso l'uomo e la ex docente di Cura stavano assieme, facevano coppia, ergo significava che la Chamberlain fosse andata avanti per la propria strada, un invito inconscio per Rebecca a fare esattamente lo stesso. In fondo gli dispiaceva che non fosse stato lui a dare quella scossa, ma sicuramente era contento che in un modo o nell'altro le cose si fossero direzionate nel verso migliore, soprattutto per la mezza italiana.

Sapere che lei sta lottando per andare avanti mi ha aiutato a capire che anche io devo fare lo stesso.
La mia più grande paura era che lei potesse non riprendersi più, ma forse Shay riuscirà a guarire il suo cuore...


Non ci sono cuori incapaci di guarire, questo te l'ho detto molto spesso ma non mi hai mai ascoltato abbastanza.
Tranquilla, non te ne sto facendo una colpa, ma almeno adesso puoi stare un po' più tranquilla, più serena, sentirti meno in colpa.
Se tutto andrà per il verso giusto, non avrai sulla coscienza la solitudine eterna di qualcuno che hai amato così tanto.


La paura più grande della Auditore era proprio quella di scoprire tra qualche anno che Phoebe fosse ancora sola e distrutta e che fosse tutta colpa sua.
Scoprire quindi che quello Shay l'aveva presa con sé ed aveva iniziato a curare le ferite del suo cuore era un incentivo a smettere di avere il muso lungo e provare a lasciarsi indietro il passato. Logan sapeva che ci sarebbe voluto del tempo e tantissimo impegno, ma Rebecca da sempre gli aveva dimostrato di essere una persona forte e concreta, proprio come la Terra che possedeva nello spirito, anche se certo lui questo dettaglio non lo conosceva affatto.
Quando terminò la propria pizza e la birra, l'Auror le chiese se le fosse andato di accomodarsi sul divano del salotto per stare più rilassati e se ella avesse acconsentito, la conversazione notturna si sarebbe spostata proprio lì.

Te l'ho mai detto che conosco il nonno di Phoebe?
Per me è come un parente acquisito.
Quando io e lei ci siamo lasciate non ho mai avuto il coraggio di andarlo a trovare e di raccontargli tutto quanto, perché temevo che avrebbe smesso di volermi bene...
Ma qualche settimana fa ho raccolto il coraggio e sono andata a parlare con lui, anche per dirgli che sua nipote stava bene ed era in buone mani.
Credo di essermi tolta un grosso peso dal cuore. Come se di colpo avessi ripreso a respirare Aria fresca e pulita...


Di bene in meglio insomma!
Ottimo, ottimo davvero, un passo avanti dietro l'altro, non hai perso proprio tempo!
Sono davvero felice che tu stia iniziando a reagire nel modo giusto, non ce la facevo più a vedere solo la pallida ombra di te stessa.
Respira respira, l'Aria è una cosa importante!


Parole sagge e sacrosante, peccato che Logan Sykes non sapesse minimamente di aver pronunciato una massima di vita per la coinquilina.

E a questo proposito, è te che devo ringraziare se per tutto questo tempo non mi sono lasciata andare del tutto.
In un certo senso tu mi hai dato tutto ciò di cui avevo bisogno: il calore di una famiglia e un posto dove tornare da poter chiamare casa...
Lo so che rischio di ripetermi ma Logan, tu sei davvero il mio eroe.
Grazie...


Ahahah, ehi, ehi, così mi fai arrossire... Ehi ehi ehi... No, così invece mi fai eccitare da morire bella muccona!

La buttò sul ridere e sullo scherzo, come spesso gli risultava più semplice, facendole un po' di solletico sui fianchi ma subito dopo rispondendo all'abbraccio con una genuinità ed una spontaneità nata dal bellissimo rapporto instaurato tra loro. Gli piaceva che avessero quel legame, costruito nel tempo, sbocciato dal nulla, vissuto con tanta intensità e un pizzico di brio che non mancava mai, nemmeno nelle conversazioni più difficili o serie. Si andò a posizionare con la testa sulle tette della donna, comodo comodo, il suo cuscino preferito, mentre lei gli faceva i grattini sulla pelata. Braccia incrociate, pieno relax e lo sguardo rivolto verso il soffitto, anzi, più che altro verso il nulla, a pensare, riflettere, rivivere emozioni, esperienze e ricordi di ogni genere. Già, la notte era la testimone più aulica e poetica della vita e dell'esistenza umana, bastava non averne paura.

Sai, l'altro giorno stavo parlando con Martha del nostro "rapporto", per modo di dire, chiedendole come mai lei stesse così bene nel non ricercare una persona da avere vicino, un compagno. Mi ha risposto che non le interessa, che non le piace soffermarsi su certe cose e che ha gusti così particolari che probabilmente l'uomo perfetto per lei non lo troverà mai, quindi se n'è fatta una ragione. Era così... Placida, non so spiegarti per bene, proprio tranquilla, come un corso d'acqua calmo e implacabile, però mite, elementare nel suo scorrere ma allo stesso tempo affascinante. Mi sono quasi chiesto se anche io dovrei pensarla così ma non mi riesce, anzi, mi sembrerebbe proprio una follia. Tu che ne dici? Ce la faresti mai a metterti l'anima in pace e non ricercare più una possibile anima gemella o qualcosa di lontanamente simile?
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Messaggioda Rebecca » 09/12/2015, 0:37

Con Logan sapeva di potersi fidare. Mentre raccontava dell'incontro avvenuto con Shay qualche mese prima, Rebecca realizzò quanto si fosse chiusa dentro il proprio dolore, non volendo ascoltare le gentili parole di conforto che il Sykes elargiva sempre in quantità industriale pur di tirarla su di morale. Aveva passato un periodo che definire "buio" era a dir poco un eufemismo. Anche gli amici e i colleghi di lavoro erano stati messi da parte, come se fossero solo ombre che accompagnavano la sua esistenza, un'esistenza vuota da quando Phoebe non c'era più.
Eppure anche per una come lei poteva ancora esserci una speranza.
L'uomo di colore la ascoltò senza mai interromperla, un piccolo sole nel buio che diventava sempre più grande e sempre più splendente ogni volta che l'Auditore vi volgeva lo sguardo. Se non fosse stato per lui, probabilmente la bella italiana si sarebbe lasciata andare completamente, abbandonando sè stessa per abbracciare un presente ed un futuro privo di qualsiasi gioia.

Non ci sono cuori incapaci di guarire, questo te l'ho detto molto spesso ma non mi hai mai ascoltato abbastanza.
Tranquilla, non te ne sto facendo una colpa, ma almeno adesso puoi stare un po' più tranquilla, più serena, sentirti meno in colpa.
Se tutto andrà per il verso giusto, non avrai sulla coscienza la solitudine eterna di qualcuno che hai amato così tanto.


Hai perfettamente ragione.
Non volevo crederti, mi dispiace. Avevo bisogno di sapere che lei stesse bene e si stesse riprendendo per poter pensare che davvero le cose sarebbero andate nel verso giusto.


Si spostarono in salotto, accomodandosi entrambi sul divano, e riprendendo a parlare questa volta di quello che Rebecca aveva detto al nonno di Phoebe, concentrando l'attenzione sulle paure che aveva dovuto affrontare per riuscire a conversarci. Alla fine di quel discorso, l'Auditore espresse tutta la sua gratitudine verso il Sykes, facendogli presente -ancora una volta- che lui era ormai diventato il suo eroe personale.

Ahahah, ehi, ehi, così mi fai arrossire...

E così invece?- disse, abbracciandolo stretto e iniziando a dargli tanti teneri baci sulla guancia.

Ehi ehi ehi... No, così invece mi fai eccitare da morire bella muccona!

Muuuuuuuuu!
Ahahahahahah!


Risero e scherzarono un po' come ragazzini, ritornando giovani pur avendo lei 28 e lui 31 anni. Erano sempre stati molto in sintonia i due ex colleghi, ma mai come in quel momento la donna sentiva di possedere un legame profondo e speciale con il Sykes, rendendosi pienamente conto di quanto fosse diventato necessario averlo nella sua vita.
Alla fine si stese di schiena sul divano, lasciando che l'uomo usasse il proprio petto come cuscino mentre lei gli carezzava e grattava la testa. Passarono diversi minuti in silenzio, prima che uno dei due prendesse la parola -Logan in questo caso- portando il discorso nuovamente su Martha Bennet.

Sai, l'altro giorno stavo parlando con Martha del nostro "rapporto", per modo di dire, chiedendole come mai lei stesse così bene nel non ricercare una persona da avere vicino, un compagno. Mi ha risposto che non le interessa, che non le piace soffermarsi su certe cose e che ha gusti così particolari che probabilmente l'uomo perfetto per lei non lo troverà mai, quindi se n'è fatta una ragione. Era così... Placida, non so spiegarti per bene, proprio tranquilla, come un corso d'acqua calmo e implacabile, però mite, elementare nel suo scorrere ma allo stesso tempo affascinante.

Un corso d'acqua...
Sì, per certi versi lo ricorda!


Disse, parlando con coscienza, visto che lei -a differenza dell'Auror- sapeva dell'appartenenza della Bennet alla gilda Acuan.

Mi sono quasi chiesto se anche io dovrei pensarla così ma non mi riesce, anzi, mi sembrerebbe proprio una follia. Tu che ne dici? Ce la faresti mai a metterti l'anima in pace e non ricercare più una possibile anima gemella o qualcosa di lontanamente simile?

Dipende se pensi che l'anima gemella sia unica oppure molteplice.- disse, continuando ad accarezzarlo e spostando anche lei lo sguardo al soffitto -Io mi affido molto alla mia fede. So che se il mio destino è quello di rimanere da sola, alla fine probabilmente riuscirei ad accettarlo. Forse perchè la mia paura più grande non è quella di non trovare mai l'amore della mia vita, ma quello di rimanere completamente da sola.
E finchè avrò persone che mi vogliono bene, allora posso sopportare qualsiasi cosa, anche un triste destino di solitudine.
Ma non per questo tu devi fare il martire come me o come Martha Bennet!


Gli disse ridendo, facendogli comprendere che ognuno di loro era fatto a modo suo e aveva diversi modi di affrontare la vita.

Una cosa però la rimpiangerei per sempre: non poter avere una famiglia tutta mia.

Una famiglia quindi creata dall'amore fra un uomo e una donna, o anche fra due donne, con dei bambini da crescere e amare. Era un sogno che forse, con la Chamberlain, si sarebbe potuto avverare con molta calma e pazienza ma che per il momento sembrava distante anni luce dall'Auditore.

Posso farti una domanda un po' indiscreta?- se ne uscì dopo qualche minuto di silenzio, riflettendo attentamente su quanto detto prima dal Sykes -Mi parli spesso di Martha, di quanto sia affascinante, di come ti trovi bene con lei, anche se lei non sembra intenzionata a stare con te.
... Non è che per caso ti sei innamorato di lei?
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Messaggioda Logan » 10/12/2015, 21:45

Mi sono quasi chiesto se anche io dovrei pensarla così ma non mi riesce, anzi, mi sembrerebbe proprio una follia.
Tu che ne dici? Ce la faresti mai a metterti l'anima in pace e non ricercare più una possibile anima gemella o qualcosa di lontanamente simile?


Dipende se pensi che l'anima gemella sia unica oppure molteplice.
Io mi affido molto alla mia fede. So che se il mio destino è quello di rimanere da sola, alla fine probabilmente riuscirei ad accettarlo.
Forse perché la mia paura più grande non è quella di non trovare mai l'amore della mia vita, ma quello di rimanere completamente da sola.


Su quello ti capisco benissimo, altroché...

E finché avrò persone che mi vogliono bene, allora posso sopportare qualsiasi cosa, anche un triste destino di solitudine.
Ma non per questo tu devi fare il martire come me o come Martha Bennet!


E mica lo scelgo io di fare il martire!

Una cosa però la rimpiangerei per sempre: non poter avere una famiglia tutta mia.

Non replicò a quella frase, limitandosi solo ad annuire, anche perché non c'era molto altro da aggiungere.
Volere una famiglia era plausibile, specie per una persona come Rebecca che in un certo senso l'istinto materno lo aveva già nel sangue.
Oltre a questo, bisognava dire che fosse una ragazza concreta, coi piedi per terra, matura e responsabile, insomma, la moglie e madre ideale.
Mentre lui? Gran bella domanda: era cresciuto, maturato, dopo i trenta era come se fosse stato invaso da un'aura adulta improvvisa, pur non perdendo il suo proverbiale senso dell'umorismo. Però forse ad una famiglia ancora non ci pensava, probabilmente perché prima sentiva più il bisogno di trovare una donna con la quale stare davvero bene e condividere i bei momenti e poi eventualmente tutto il resto a seguire.

Posso farti una domanda un po' indiscreta?

Oh sì certo, anche un paio se vuoi.

Mi parli spesso di Martha, di quanto sia affascinante, di come ti trovi bene con lei, anche se lei non sembra intenzionata a stare con te.

Beh?!

... Non è che per caso ti sei innamorato di lei?

Inarcò il sopracciglio, andando a quel punto a fissare l'amica con un sorriso leggermente divertito, non tanto perché avesse fatto una specie di battuta, quanto perché l'italiana quando ci si metteva era proprio una pettegola fatta e finita. Però glielo perdonava, in effetti se si fosse sentito dall'esterno, anche lui avrebbe pensato una cosa del genere mentre invece le questioni erano ben diverse.

Credo proprio di no, cara la mia Lupacchiotta...
Trovo che sia una donna eccezionale, è vero, con delle qualità autentiche e non nego di aver provato in più di una occasione a chiederle di stringere di più i rapporti, ma sono stato sempre allontanato e relegato a individuo pro-sesso.
Intendiamoci, non che la cosa mi dispiaccia, ma quando ci si ritrova a fare solo quello, contornato da un po' di chiacchiere in allegria o discorsi un po' più seri, è difficile che scatti un sentimento. Poi per carità, ci sono anche i colpi di fulmine ma non sarebbe questo il caso né per me né per lei.


La voce dell'uomo, un po' dispiaciuta ed un po' persa in diverse elucubrazioni personali e forse leggermente intime, si fece più pacata e roca, sussurrata.
C'era anche una grande stanchezza di mezzo e la difficoltà nell'analizzare ciò che in quel periodo stava succedendo nella sua vita, sotto tantissimi aspetti.
Ricevere la nomina come Vice Sceriffo lo aveva ricaricato di energia, dandogli la possibilità di rimanere a vegliare sulla scuola, ma da tempo si stava ritrovando a dire a se stesso che c'era qualcosa che gli mancava davvero tanto, in accordo col sesso, qualcosa della quale non poteva farne a meno.

Io e Martha siamo persone tanto differenti: lei riesce a stare per conto proprio, io invece rincorro la felicità in due.
E' una caratteristica di tutti noi Sykes e guarda un po' te se proprio a quello più bello deve toccare il maggior periodo da single!


Ovviamente in quel frangente il tono si fece più scherzoso e burlone, ma solo per una manciata di secondi.

Non mi spiacerebbe ogni tanto essere una roccia come te o un fiume come la Bennet, sai?
Due filosofie tanto diverse di condurre la vita ma ugualmente capaci di resistere a tutto, anche i colpi più duri della vita.
... Tu mi vedresti meglio come una Roccia o come un Fiume?
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Messaggioda Rebecca » 11/12/2015, 18:55

Se doveva pensare alla sua vita da quel momento in poi, Rebecca sentiva un nodo stringente al cuore. Era poca cosa, rispetto al passato, ma non per questo meno dolorosa, quando pensava a Phoebe o a ciò che aveva iniziato insieme all'amico Logan Sykes. Aveva aperto gli occhi da poco, rendendosi conto solo in quel momento di quanto fosse diverso il suo presente fino a qualche mese prima.
Adesso non aveva più una fidanzata. Viveva insieme ad un uomo, ma non erano amanti. Aveva rinunciato al suo lavoro da MT per seguire Thera e dedicarle ogni singolo minuto del suo tempo libero. Aveva ritrovato l'affetto dello zio Raiden e una nuova dimensione nella Gilda. Aveva scoperto che il suo Vento andava liberato e non tenuto segregato. E aveva capito che non poteva semplicemente chiudersi nel suo guscio come una tartaruga e aspettare che il dolore passasse. Doveva imparare ad uscire fuori e ad affrontarlo come la Lupa che era, al di là del suo rapporto con la Chamberlain ormai completamente andato.
Dove l'avrebbe portata il Conflux? Chi avrebbe messo sul suo cammino?
Erano domande che l'Auditore si era già posta, per questo non le suonarono tanto nuove quando il Sykes le fece presente -in maniera più o meno simile- se lei sarebbe stata capace di vivere una vita aspettando l'anima gemella, senza provare a cercarla. E la sua risposta, di rassegnata accettazione, la spinse a sorprendersi ancora una volta di una cosa del genere. Sì, per l'eccessiva fede nell'Equilibrio, sapeva che avrebbe accettato quel destino, sperando però di non rimanere mai completamente da sola.
Successivamente fu il turno dell'Auditore di chiedere info al suo coinquilino, riguardo a Martha Bennet che -dal modo in cui ne parlava- pareva quasi essersene innamorato. Ed ovviamente, poichè in quella casa la curiosità regnava sovrana, perchè non provare ad impicciarsi un po' delle situazione sentimentale di Logan, così da poterne spettegolare -nel caso- proprio con l'uomo stesso?

Credo proprio di no, cara la mia Lupacchiotta...

Sorrise un po' amaramente a quel nomignolo -che le sapeva molto di Phoebe- ma lo accettà con tutto il cuore perchè il Sykes le stava dando una nuova sfumatura, non più d'amore perduto ma di amicizia.

Ah no? Che strano!
Ci avrei messo la mano sul fuoco.


Trovo che sia una donna eccezionale, è vero, con delle qualità autentiche e non nego di aver provato in più di una occasione a chiederle di stringere di più i rapporti, ma sono stato sempre allontanato e relegato a individuo pro-sesso.
Intendiamoci, non che la cosa mi dispiaccia, ma quando ci si ritrova a fare solo quello, contornato da un po' di chiacchiere in allegria o discorsi un po' più seri, è difficile che scatti un sentimento. Poi per carità, ci sono anche i colpi di fulmine ma non sarebbe questo il caso né per me né per lei.


Forse non hai provato con l'approccio giusto.
O forse è quel tipo di donna che ti mette alla prova per vedere se valga davvero la pena legarsi a te.
Mi ha sempre dato l'idea di una persona che non concede facilmente la propria amicizia a chiunque...
Però potrei sempre sbagliarmi, d'altronde a parte i "Buongiorno" e i "Buonasera" non ho mai scambiato altre parole con lei da quando lavoro ad Hogwarts.


Diciamo che Rebecca era una persona che adorava il contatto con la gente, ma solo quando la sua presenza era gradita. In caso contrario sapeva mettersi da parte e starsene buona a farsi gli affari propri, senza ledere la libertà altrui.

Io e Martha siamo persone tanto differenti: lei riesce a stare per conto proprio, io invece rincorro la felicità in due.
E' una caratteristica di tutti noi Sykes e guarda un po' te se proprio a quello più bello deve toccare il maggior periodo da single!


Ooooh povero tesoro, hai perfettamente ragione!
Su, consolati con un abbraccio in stile Auditore.


Ovvero, stringendolo ancora di più contro il petto morbido e generoso. Rise mentre lo fece, facendo anche finta di soffocarlo in quell'abbraccio e poi dandogli un bacio sulla guancia, rammaricata che Logan soffrisse per quello stato di solitudine ma volendo provare almeno a risollevargli un po' il morale.

Non mi spiacerebbe ogni tanto essere una roccia come te o un fiume come la Bennet, sai?
Due filosofie tanto diverse di condurre la vita ma ugualmente capaci di resistere a tutto, anche i colpi più duri della vita.


Certo che stasera te ne vengono di analogie con la natura, eh?

... Tu mi vedresti meglio come una Roccia o come un Fiume?

Quella domanda fece sparire in un lampo il sorriso sul volto dell'Auditore, ma non certo perchè l'aveva infastidita. Era rimasta sorpresa che Logan le avesse chiesto una cosa del genere ed essendo lei una Terran -quindi una protettrice dell'Equilibrio- non se la sarebbe mai sentita di rispondergli in maniera leggera. Rimase qualche secondo in silenzio cercando di pensare e provando a concentrarsi su quanto sapesse dell'uomo e quanto lo trovasse affine ad uno dei due elementi naturali.

Non è facile risponderti.
Il Fiume è persistente. Scorre, a volte placido, a volte irruento, scavando da sè la propria strada e non fermandosi, fino a quando non ha raggiunto il proprio obiettivo. Nemmeno la Terra è in grado di fermare a lungo l'Acqua: lentamente, con pazienza, essa riuscirà a crearsi una via di fuga, per poter tornare a scorrere libera dove più le pare e piace.
La Roccia invece è salda. Forte. Ancorata al suolo, si lascia modellare dagli altri elementi, ma senza mai perdere la sua essenza.
E' Concretezza e Certezza. Qualcosa su cui puoi fare sempre affidamento e che non cambierà all'improvviso, perchè i cambiamenti saranno sempre distribuiti nel corso del tempo.
Ecco, sì, credo che tu, secondo me, sia più simile alla Roccia che ad un Fiume.
Quando ti guardo penso che sei uno scoglio sempre lì presente, sul quale posso fare affidamento se mai dovessi ritrovarmi ad affondare.


Rispose con dolcezza e una dose di saggezza, inevitabile non possederla quando si era molto vicini a Raiden Lambert. Aveva parlato senza fretta, quasi come se conoscesse un segreto di cui Logan non era a conoscenza, come se riuscisse a cogliere l'essenza stessa della natura che li circondava, traducendola poi in parole.

E io invece?
Credi che io sia più Roccia o più Vento?


Non poteva essere sicuramente Fiume, questo ormai lo avevano assodato entrambi.
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Messaggioda Logan » 16/12/2015, 23:08

Forse non hai provato con l'approccio giusto.
O forse è quel tipo di donna che ti mette alla prova per vedere se valga davvero la pena legarsi a te.
Mi ha sempre dato l'idea di una persona che non concede facilmente la propria amicizia a chiunque...
Però potrei sempre sbagliarmi, d'altronde a parte i "Buongiorno" e i "Buonasera" non ho mai scambiato altre parole con lei da quando lavoro ad Hogwarts.


Mah... Sai, penso proprio di averla guadagnata l'amicizia, ormai.
Il vero problema è il qualcos'altro, ma siamo su due fronti differenti: lei vuole far sudare per protezione, io invece vorrei che tutto fosse spontaneo.
Sicuramente è una donna che nasconde tanto, che cela a molti tutte le sfaccettature più autentiche di sé, ma allo stesso tempo spesso e volentieri mi è sembrato di trovarmi di fronte ad una persona che ha smarrito diversi capitoli della propria vita, accelerando forzatamente verso altri.
Forse un giorno le chiederò se ho ragione o meno...


Non era mai stato particolarmente psicologo, il caro Logan Sykes, ma stando a contatto con persone quali Rebecca, la stessa Martha e poi anche il fratello minore, Nigel, con il quale si stava vedendo molto più spesso, era come se fosse maturato e salito ad un livello interiore superiore, più adulto e "sensitivo".
Probabilmente era il semplice effetto che si riscontrava quando ci si decideva a crescere completamente, tenendo stretti i principi saldi di divertimento e spontaneità ma imparando a valorizzare anche quelli di serietà e contemplazione dell'esperienza. Un tempo avrebbe odiato quel nuovo lato di sé, ricercando con tutto il cuore il vecchio giovane Logan, il ventenne scapestrato e pieno di energia, ma in quel dì, superati i trent'anni, sentiva dentro lo spirito che il cambiamento oltre ad essere stato inevitabile era anche divenuto essenziale.

Non mi spiacerebbe ogni tanto essere una roccia come te o un fiume come la Bennet, sai?
Due filosofie tanto diverse di condurre la vita ma ugualmente capaci di resistere a tutto, anche i colpi più duri della vita.


Certo che stasera te ne vengono di analogie con la natura, eh?

Senti, tu ne fai di continuo di metafore con la natura, quindi non lamentarti! Tsk!
... Tu mi vedresti meglio come una Roccia o come un Fiume?


Dopo quella piccola frecciatina scherzosa espressa ovviamente col sorriso, venne il momento di fare alla donna mezza italiana una domanda importante per lui e molto di riflessione per lei. Non avendo la più pallida idea del fatto che ella fosse una Gildata, non ipotizzava che nella sua ottica, rispondere ad un quesito simile fosse una impresa non certo delicata e semplice. Il Conflux le imponeva di analizzare sinceramente la persona di fronte a lui, quasi nel dubbio che dipendesse da lei un suo futuro e possibile legame con l'Equilibrio nel futuro. Naturalmente era probabile che un tale avvicinamento non avvenisse mai ma cosa ne poteva sapere lei? Meglio andare sul sicuro ed essere sia oneste che dettagliate nelle spiegazioni. Nonostante l'ignoranza obbligatoria, Logan apprezzò molto l'intento della docente di non dargli una risposta tanto per, ascoltandola con attenzione e profondo silenzio.

Non è facile risponderti.
Il Fiume è persistente. Scorre, a volte placido, a volte irruento, scavando da sè la propria strada e non fermandosi, fino a quando non ha raggiunto il proprio obiettivo. Nemmeno la Terra è in grado di fermare a lungo l'Acqua: lentamente, con pazienza, essa riuscirà a crearsi una via di fuga, per poter tornare a scorrere libera dove più le pare e piace.
La Roccia invece è salda. Forte. Ancorata al suolo, si lascia modellare dagli altri elementi, ma senza mai perdere la sua essenza.
E' Concretezza e Certezza.
Qualcosa su cui puoi fare sempre affidamento e che non cambierà all'improvviso, perchè i cambiamenti saranno sempre distribuiti nel corso del tempo.
Ecco, sì, credo che tu, secondo me, sia più simile alla Roccia che ad un Fiume.
Quando ti guardo penso che sei uno scoglio sempre lì presente, sul quale posso fare affidamento se mai dovessi ritrovarmi ad affondare.


Roccia eh?!
... Capisco...


Non si era mai immaginato nella visione di una Roccia, ma doveva dire che non gli stava affatto male, anzi, si impersonava un po' in un individuo forte, resistente, capace di proteggere e allo stesso tempo in grado di essere mutato e smussato negli angoli del proprio carattere e del proprio animo.
D'altra parte però, l'Acqua era appunto inesorabile e capace sempre di arrivare al proprio obiettivo, scavando e non arrendendosi mai e lui un po' si ritrova anche in quel concetto: non si era mai arreso, cercava sempre una soluzione alternativa per tutto, per ogni ostacolo, plasmandosi anche in base alle situazioni proprio come l'acqua messa in recipienti di diverse forme. Già, proprio un bel dilemma, ma tanto la risposta finale non gli sarebbe mai servita a nulla... Oppure in realtà sì? Soltanto il Fato conosceva la risposta, anzi, più che Fato forse... Conflux.

E io invece?
Credi che io sia più Roccia o più Vento?


E adesso cosa c'entra il Vento?
Si parlava di Roccia e Fiume, ahahah!
... Beh, però se ti interessano proprio Roccia e Vento direi Roccia, però sai, neanche Roccia vera e propria, direi più... Terra!
Sì, la Terra in sé per sé, capace di essere sia dura che morbida, sia calda che fredda, sia arida che umida, cangiante.
Ti ho sempre vista come una persona concreta ma anche con dei sogni, delle aspettative, dei desideri e soprattutto delle fantasie.
Su queste basi, è giusto che tu venga più identificata come una Terra in continua mutazione e cambiamento in base a tutto ciò che avviene intorno a te: pioggia, vento, neve e via dicendo... Capisci il mio discorso?


Non era sicuro di essersi spiegato bene, più che altro perché era difficile far capire certi concetti vivi solo nella sua immaginazione e nella sua critica personale. Rebecca era una donna piena di sorprese, di vitalità e di gioia, ma le emozioni spesso prendevano il sopravvento su di lei e quindi ecco che la Terra mutava e diventava più difficile da rendere fertile e capace di far crescere nuovi fiori. Ecco, forse era proprio quello il concetto: la Auditore era Terra in quanto pur essendo forte, resistente e solida, necessitava sempre di un intervento esterno per rendersi viva, bisognosa di semi diversi per far nascere qualcosa di nuovo e possibilmente speciale. Non tutti gli elementi erano così, molti di essi infatti dipendevano da loro stessi mentre invece quello era bello anche perché era capace di stupire da un giorno all'altro, come lo sbocciare di un germoglio che ieri non c'era.

AAAAAAHHHHHHUUUUUMMMMM!
... Ahi ahi ahi... Ecco che sta scendendo il sonno post-pizza...


Pronunciò dopo un gigantesco sbadiglio, sbattendo lentamente le palpebre che socchiudevano gli occhi lucidi di stanchezza.

E' ora di dormire, cara mia!
Andiamoci a lanciare a tuffo sul materasso come se non ci fosse un domani, per quanto ammetto che questo cuscino naturale sia molto comodo!
... La prossima volta che vado in un negozio di articoli per il sonno, posso far presente al commesso che ne voglio uno della stessa consistenza?
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