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Austin

Messaggioda Regina » 08/10/2014, 12:24

Mister Jones... Signora Jones i miei omaggi!
Salve anche a te, Regina, e buonasera Jeremy, ti trovo in forma.


Oh, ma che pensiero gentile caro, e che bei fiori!
Regina, su tesoro, non stare lì impalata e ringrazia Lancelot!


… grazie…

Il ringraziamento della bionda americana fu più simile ad un soffio, in realtà, lo sguardo a metà tra l'incredulo ed il terrorizzato: perché era lì? Che diavolo pensava di fare? Non voleva mica… no, no, assolutamente no!
Conosceva abbastanza bene suo padre - la madre sarebbe stata troppo debole per mettersi contro il marito - da prevedere la sua risposta… e non avrebbe portato a nulla di buono!

Ciao Lance, è bello rivederti!

Esclamò invece Jeremy, cercando di essere il più naturale ed affabile possibile, anche perché se aspettava che la sorella recitasse bene la sua parte, poteva anche morire nell'attesa!
Fortunatamente per la maggiore dei due figli, la madre era presa dai fiori appena ricevuti, mentre il padre prendeva un abbaglio gigantesco e si diceva già pronto a scrivergli la miglior lettera di raccomandazione del mondo.

Ecco, io la ringrazio tantissimo, terrò a mente di sicuro ma... Ehm, no, non è per quello che mi trovo qui.
A dire la verità io volevo dire a lei e sua moglie che durante la scorsa Estate mi sono trovato molto bene con vostra figlia…


Regina sentì il cuore saltare un paio di battiti, le guance arrossarsi ed il respiro farsi più corto: ad una prima occhiata tutto ciò avrebbe potuto dare un'idea di assoluta sorpresa - ed era decisamente meglio così - ma se la ragazza stava in quel modo era perché sapeva dove lui volesse andare a parare, sapeva cosa stava per dire, e se una parte di sé elogiava il suo coraggio, l'altra avrebbe voluto saltargli addosso e tappargli la bocca prima che potesse pronunciare una sola sillaba in più.

... So che anche lei sarà molto sorpresa perché non ho mai dato a vedere nulla per rispetto verso tutti voi ma...
... Ma ammetto in tutta sincerità di non aver fatto altro che pensare a sua figlia in tutte le settimane successive al termine dell'incarico.
Per questo sono passato oggi: per chiederle, signore, il permesso di poter proporre a Regina una frequentazione, sempre che anche lei sia d'accordo, ovviamente.


Solo in quel momento Cinthya, la madre di Regina, alzò gli occhi su Lancelot per fissarlo con più attenzione, mentre Mitchell si limitò ad inarcare un sopracciglio ed a farsi più serio, ma rimanendo ancora in silenzio.

Io... Io penso di amare sua figlia, signore.
So che le tradizioni delle famiglie come la sua impongono una richiesta formale e non volevo mancarle di rispetto in alcun modo.
La prego, mi conceda questo onore, le assicuro che i miei sentimenti e le mie intenzioni sono autentici e limpide.


Amare.
La amava.
La amava!
Un lento e radioso sorriso sorpreso - e questa volta la sorpresa era sincera - si palesò sul volto della ragazza, il cuore che prendeva a battere a mille; Jeremy, dal canto suo, si espresse in un ghigno divertito e compiaciuto, perché a lui Lance piaceva.
I genitori invece…

Caro…

Non preoccuparti tesoro, ci penso io.
Vedi, Lancelot…
- il viso del padre di lei si distese in un sorriso accomodante ma, non era difficile notarlo per la figlia, gli occhi rimasero assolutamente freddi e distaccati - … naturalmente sono molto felice che tu ti sia trovato bene con noi, ed apprezzo davvero che tu sia venuto a chiedermi il permesso di frequentare Regina, sei stato molto educato.
Tuttavia…
- e qui la voce si fece appena più dura - come hai giustamente sottolineato prima, noi siamo una famiglia di un certo tipo, e dobbiamo soddisfare determinati standard: per questo è premura mia e di mia moglie far sì che i nostri figli frequentino le persone giuste, mi spiego?
Persone che siano… come dire… alla loro altezza, ecco.


Ehi papà, guarda che Lance è un tipo a posto!

Jeremy, nessuno ha chiesto il tuo intervento quindi faresti bene a non intrometterti.

Ma…

Fa' silenzio, ho detto!

Non alzare la voce con lui!

Regina, non ti ci mettere anche tu per favore…

Io mi ci metto eccome, invece! - esclamò arrabbiata la bionda, il cui livello di disgusto era cresciuto sempre più man mano che il padre pronunciava quelle tristissime parole verso il PT - Stiamo parlando della mia vita, del mio futuro, quindi è giusto che decida io con chi voglio uscire!

Non sei abbastanza grande per capire quali decisioni siano le migliori per te.

Cosa?!
Ma stai scherzando, vero? Dovrei lasciare a te il compito di decidere cos'è meglio per me? Alla stessa persona che pur sapendo, ha sempre fatto finta di nulla?!


Regina, non è il caso…

E perché no, mamma? - replicò lei, ormai decisamente alterata, affiancando Lance: era come se tutta la rabbia accumulata negli anni fosse improvvisamente esplosa, come se qualcosa avesse acceso la miccia e dato fuoco a quello che si era sempre tenuta dentro - Che c'è, temi forse di rovinare l'immagine di famiglia perfetta che ci siamo così faticosamente costruiti? O non ti piace ricordare che anche tu sapevi, e te ne sei fregata?

Regina, adesso basta!

No papà, basta un emerito cazzo! - mai stata una persona troppo sboccata in pubblico, ma la furia che le incendiava gli occhi faceva ben intendere che in quel momento Ginevra tutto era tranne che una ragazza educata e composta - Non vi è mai importato niente di come stessi veramente, l'unica cosa che contava erano le apparenze!
Vi preoccupavate solo che apparissi sempre bella, elegante, educata e rispettosa, che fossi popolare e invidiata da tutte… se poi di notte mi ficcavo due dita in gola per vomitare, quello era solo il prezzo della perfezione, giusto?


C-Cosa? - sbottò Jeremy sconvolto, spalancando gli occhi.

Stai esagerando ragazzina, dovresti mostrare un po' più di gratitudine! - ringhiò quasi Mitchell, alterato anche lui ormai - Tutto ciò che sei lo devi a me e a tua madre, portaci rispetto!

Rispetto? Rispetto per cosa, esattamente?
Ho fatto tutto da sola, fino ad oggi: certo, il mio cognome mi ha aiutato a scuola, i galeoni mi hanno permesso di frequentare i ragazzi più in vista della Cyprus… ma sono stata io a conquistarmi il posto nel coro della scuola, e solo io ad essere entrata tra i Saber Dynamos, ed è accaduto per la mia voce e la mia bravura, non certo per il tuo cognome… perciò non vi devo niente, hai capito, niente!
E se voglio frequentare Lance lo farò, con o senza il vostro permesso!
- detto ciò si volse verso il ragazzo e gli fece un cenno, cominciando a marciare verso la porta - Andiamocene, non ho altro da fare qui.

Dove pensi di andare, piccola ingrata?!

Mitchell si fece in avanti per afferrarle il braccio mentre Cinthya, immobile sul divano, si copriva gli occhi per non vedere - come sempre aveva fatto nella sua vita: l'immagine della famiglia perfetta era appena andata in mille pezzi, ma a Regina non dispiaceva; al contrario non si era mai sentita - e se ne rese conto mentre si divincolava dalla presa del padre - così libera.

Lasciami andare, lasciami!

Papà, così le fai male, mollala subito!

Tu non t'immischiare!

Jeremy! - urlò Regina quando il padre, per spostare il fratello minore, gli diede uno spintone bello forte che lo fece sbattere contro lo stipite della porta, portandolo a barcollare e cadere a terra - Mi fai schifo, lasciami!

Strattonò il braccio dalla presa di Mitchell con tutta la forza che aveva, strappandosi anche il vestito, ma non le importava: corse invece accanto al fratello che sembrava intero, a parte un rivoletto di sangue sulla fronte, e lo abbracciò con fare protettivo mentre alzava lo sguardo irato verso il padre.

Me ne vado da qui, non voglio più vivere con voi!
Sei una persona orribile e tu
- riferendosi alla madre - sei talmente vigliacca che non dovresti nemmeno avere il coraggio di guardarti allo specchio la mattina!

Ah, ma davvero? - la canzonò il padre minaccioso - E dove pensi di andare, mh?
Non hai niente fuori da questa casa, non sei nessuno!


Ovunque è meglio che qui. - replicò lei, evitando di commentare la seconda parte dell'ultima affermazione del padre - E Jeremy viene via con me fino a che non dovrà tornare alla Cyprus.

Cos'hai detto?!

Mi hai sentito… non lo lascio qui con voi, lo porto con me!
Mi prenderò cura di lui come ho sempre fatto, non vi permetterò di rovinargli la vita!
- esclamò la bionda mentre il fratello la abbracciava, pronto a difenderla dalla furia del padre che non sarebbe tardata ad arrivare.

Tu, piccola ed insulsa ragazzina… !!

Le avrebbe messo le mani addosso se qualcuno non l'avesse fermato, poco ma sicuro, e Jeremy da solo poteva fare ben poco…
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Messaggioda Lancelot » 08/10/2014, 13:40

[newsgoth]Ciao Lance, è bello rivederti!

Rivolse un sorriso al fratello della fidanzata, sapendo bene quanto lui fosse al corrente della vera storia tra lui e la sorella.
In realtà erano stati beccati quasi subito, questo perché il ragazzino era molto curioso ed anche poco propenso a pensare male, quindi si era diretto nella dependance dove alloggiava Lancelot ai tempi estivi per chiedergli alcuni consigli per la propria forma fisica, ed aveva trovato la sorella intenta bellamente a pomiciarselo con un sorriso felice e spensierato. Inizialmente minacciato dalla texana se avesse pronunciato una singola parola, disse già allora che non aveva alcuna intenzione di rivelare niente, anche perché il PT gli stava simpatico ed era contento che la sorella avesse trovato una persona simile. Che poi magari sotto sotto fosse entusiasta dei possibili consigli atletici gratis era un altro conto.
Tornando comunque alla faccenda principale, Lance attese di sentire il responso della famiglia, non immaginando affatto le conseguenze.

Caro…

Sì?

Non preoccuparti tesoro, ci penso io.
Vedi, Lancelot…


Mi dica.

… naturalmente sono molto felice che tu ti sia trovato bene con noi, ed apprezzo davvero che tu sia venuto a chiedermi il permesso di frequentare Regina, sei stato molto educato.

Ecco che arriva il "ma"...

Tuttavia…

Appunto!

... come hai giustamente sottolineato prima, noi siamo una famiglia di un certo tipo, e dobbiamo soddisfare determinati standard: per questo è premura mia e di mia moglie far sì che i nostri figli frequentino le persone giuste, mi spiego?

...

Persone che siano… come dire… alla loro altezza, ecco.

Essere il figlio dell'attuale Capo dell'organizzazione segreta più grande e potente del mondo poteva essere considerato un giusto standard?
Naturalmente non avrebbe mai potuto fare una domanda del genere ma nemmeno si sognò di considerarla una valida risposta. Sapeva benissimo gli affari loschi nei quali era immischiata la Setta e lui in primis, per quanto fosse un tipo molto neutrale, non apprezzava tante operazioni che gli venivano assegnate di tanto in tanto. Sentire quelle parole da parte del padre di Regina furono un colpo al quale era abbastanza preparato, ma non credeva realmente che sarebbe stato così tanto diretto. Altro dettaglio reputato impensabile furono le reazioni del fratello della Jones ed anche di lei stessa, la quale parve quasi raggiungere il massimo livello di sopportazione possibile per poi esplodere completamente e cominciare a dire tutto quello che pensava e riteneva giusto che loro sapessero, facendo uscir fuori anche un segreto che lasciò Lancelot molto turbato.

Regina, adesso basta!

No papà, basta un emerito cazzo!
Non vi è mai importato niente di come stessi veramente, l'unica cosa che contava erano le apparenze!
Vi preoccupavate solo che apparissi sempre bella, elegante, educata e rispettosa, che fossi popolare e invidiata da tutte… se poi di notte mi ficcavo due dita in gola per vomitare, quello era solo il prezzo della perfezione, giusto?


Non me lo hai mai detto...

In determinate situazioni, quando una giovane d'alta classe utilizzava un linguaggio simile, a Lance faceva molto piacere e donava una netta affluenza di sangue dal cervello ad altre zone del corpo, ma quella non era decisamente la situazione in questione. Per uscirsene con una volgarità di fronte ai suoi, Regina Jones doveva essere veramente fuori di sé. Gli occhi del ragazzo si posarono per un breve istante in quelli della fidanzata, preoccupato, sconcertato, stupito da quella verità tenuta così ben nascosta da non farla sapere nemmeno a lui. Davvero ai genitori non era importato nulla? Davvero l'avevano lasciata fare se significava che rimanesse magra e perfetta? Anche il fratello Jeremy era all'oscuro di tutto e probabilmente sarebbe stato meglio se non fosse mai venuto a saperlo, ma purtroppo lì ormai si stava sfaldando il mito di una famiglia perfetta e quindi per forza ci andavano di mezzo anche i più innocenti. Il litigio proseguiva e Lance faceva sempre più fatica a rimanere fermo.

... E se voglio frequentare Lance lo farò, con o senza il vostro permesso!
Andiamocene, non ho altro da fare qui.


Dove pensi di andare, piccola ingrata?!

Papà, così le fai male, mollala subito!

Tu non t'immischiare!

No, non diede il tempo al ragazzino di farsi del male. Libero da ogni impedimento, Lance si spostò sul lato destro della porta afferrando Jeremy prima che andasse a sbattere, così da rallentare il suo movimento ed evitare in tal modo che si facesse troppo male. Questo però non toglieva il fatto che se fosse stato per il padre di famiglia, a quell'ora il fratello di Regina poteva anche essersi spaccato la fronte o la nuca, invece che ritrovarsi con solo un po' di sangue che gli colava dalla fronte, un rischio che pareva pronto a correre pur di fermare l'uscita dalla casa della figlia maggiore. Motivo in più per lei per mettere bene in chiaro le cose prima di andarsene definitivamente: il fratello sarebbe venuto via con lei, la quale non avrebbe mai più voluto vivere con loro per nessun motivo, a costo di andare a dormire sotto i ponti.
Era consapevole che nell'arco di nemmeno due ore da quando avesse chiuso la porta il suo conto in banca sarebbe stato prosciugato, ma non le importava, non adesso che aveva sopportato così tanto, non ora che forse sapeva di poter contare fermamente su qualcun altro.

Mi hai sentito… non lo lascio qui con voi, lo porto con me!
Mi prenderò cura di lui come ho sempre fatto, non vi permetterò di rovinargli la vita!


Tu, piccola ed insulsa ragazzina… !!

Adesso basta!

Lance si frappose tra Regina e il padre, bloccando il braccio dell'uomo e portandoglielo dietro la schiena, eseguendo una leggera pressione affinché non potesse muoversi. Dopo di che lo scaraventò indietro, addosso ad una sedia, allontanandolo e difendendo così la fidanzata.
Forse Mitchell poteva avere accesso a conoscenze per ostacolargli il lavoro o la carriera, ma il Supremo ne conosceva di ben superiori per ripristinare tutto quanto esattamente come in precedenza, quindi non aveva motivo di preoccuparsi di quel gesto, senza contare che anche se non avesse avuto le spalle coperte, avrebbe ugualmente agito alla stessa maniera per difendere la persona che amava ed anche i suoi cari.
Guardò negli occhi la Jones, dandole l'ok per andarsene, quello era il momento migliore perché il padre ancora si toccava il braccio infastidito dal dolore, così, se tutto fosse andato come previsto, nell'arco di nemmeno cinque minuti si sarebbero trovati tutti quanti fuori dall'abitazione.

Venti minuti più tardi
Monolocale di Lancelot


Tutto a posto campione?

Chiese a Jeremy, con un mezzo sorriso di conforto, prima di farsi abbracciare dalla texana e stringerla forte.

Sssshhh, calma... Calma... Sei stata bravissima.
Ora è tutto a posto, sei al sicuro, ssshhh...


Inspirò profondamente, dando il via libera al fratello di Regina per la dispensa e il frigo.

Di sicuro non è una reggia, ma c'è tutto quello che serve, ci arrangeremo.
Stanotte dormirò sulla poltrona letto, tu e tuo fratello nel letto, è una piazza e mezzo, starete comodi.
[/newsgoth]
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Messaggioda Regina » 08/10/2014, 15:18

Adesso basta!

Non disse nulla mentre Lance bloccava prima e spingeva poi Mitchell lontano da lei e dal fratello, impedendo così che potesse far loro del male: lo sguardo dell'uomo era pieno di rabbia, quello della madre carico di vergogna, ma a Regina non importava nulla di nessuno dei due. Voleva solo andarsene il più lontano possibile da quella casa e da quelle persone, portando con sé il fratello cosicché non dovesse subire quello che aveva passato lei.
Sapeva bene che, ora, Lancelot si trovava di fronte ad una famiglia totalmente all'opposto dell'immagine che di solito dava all'esterno… ma era quella la realtà, ed in un modo o nell'altro sembrava accettarlo visto che le fece cenno di andarsene, che era pronto a portare via entrambi.

Andiamo Jer…

Sussurrò la ragazza all'orecchio del fratello, aiutandolo ad alzarsi così da potersene andare: un'ultima occhiata alle persone che l'avevano cresciuta - e che più l'avevano ferita - e finalmente si trovarono tutti e tre fuori di lì.
Era libera.

∞Monolocale di Lancelot . 6 Gennaio 2109 . 21.13∞


Tutto a posto campione?

Sì, ora va meglio…

Confermò Jeremy verso il PT: aveva lasciato che Regina gli applicasse un cerotto sulla fronte dopo avergli cicatrizzato magicamente la ferita, e non aveva detto nulla riguardo alla scenata successa in casa dei genitori poco più di venti minuti prima.
La maggiore dei due non sapeva cosa stesse passando nella mente del fratello, ma era anche vero che il ragazzo non aveva fatto cenno di non volerla seguire, né di voler tornare a casa, quindi ipotizzava che fosse stata la cosa migliore per entrambi.
Ora che si stava calmando, l'adrenalina cominciò a scemare, e questo la portò a tremare al punto da cercare l'appoggio del fidanzato con un abbraccio caldo.

Sssshhh, calma... Calma... Sei stata bravissima.
Ora è tutto a posto, sei al sicuro, ssshhh...


Lo so… è stato solo un brutto momento.

Di sicuro non è una reggia, ma c'è tutto quello che serve, ci arrangeremo.
Stanotte dormirò sulla poltrona letto, tu e tuo fratello nel letto, è una piazza e mezzo, starete comodi.


Ma no, posso dormirci io lì, tu e Regina dormite pure insieme!

Esclamò il ragazzo, che tanto non si scandalizzava certo visto che stavano insieme da mesi.
Avendo però avuto il via libera per mangiare qualcosa, Jeremy mormorò un "Scusate" e si avvicinò alla zona frigo alla ricerca di qualcosa di dolce da spizzicare, permettendo così anche ai due di rimanere da soli.

… mi dispiace.
Non volevo che le cose prendessero una piega del genere, io…
- scosse il capo, Regina, passandosi una mano tra i capelli mentre si allontanava leggermente da lui e si guardava intorno - Ti prometto che non staremo qui a lungo: tra qualche giorno Jeremy tornerà a scuola, ed io mi cercherò un posto dove stare e dove lui potrà tornare durante le vacanze.
Nel frattempo permettimi di collaborare alle spese di casa… certo, probabilmente a quest'ora mio padre mi ha già bloccato tutte le carte della Gringott connesse al conto di famiglia, ma ho un mio conto personale da quando lavoro coi S.D., e non voglio stare qui a scrocco…


Continuava a parlare velocemente, come se si trattasse di cose urgenti… la verità era che più parlava, più impediva alle lacrime di cominciare a sgorgarle lungo le guance e di conseguenza farla crollare: ma Lance, di questo, se ne sarebbe accorto?
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Messaggioda Lancelot » 08/10/2014, 20:45

[newsgoth]Sì, ora va meglio…

Adesso devi pensare a rilassarti.
So che è difficile, ma al momento tua sorella non è nelle condizione per parlare dell'accaduto.
Tanto so che capirai, ormai sei grande...


Fece un occhiolino al ragazzo, dandogli l'ok per andarsi a prendere quello che voleva dalla dispensa, da bere o mangiare.
Di seguito, abbracciò la fidanzata per darle tutto il conforto possibile, comprendendo bene che ci fossero pochissime parole per descrivere l'accaduto e di conseguenza ancor meno per aiutarla a superare velocemente quel mezzo stato di shock. Era stata bravissima ma ora era fragile.

Ma no, posso dormirci io lì, tu e Regina dormite pure insieme!

Non lo dico di certo perché penso che ti scandalizzeresti, Jeremy.
Credo però che Regina abbia bisogno di starti vicino, forse perché ha mandato a quel paese tutta la sua famiglia e dei parenti che le stanno realmente a cuore tu sei l'unico che le è rimasto.


A prescindere che la texana confermasse o meno quella teoria, il fratello di lei si allontanò per andare a vedere cosa poteva essere di suo gradimento da mettere nello stomaco. Certo, gli diceva male se cercava dolci, essendo lui un PT ne teneva pochissimi e quasi tutte erano barrette dietetiche, ma bisognava accontentarsi, d'altronde Lance non pensava mica di avere ospiti in pianta stabile tanto presto.

… mi dispiace.

E di cosa?

Non volevo che le cose prendessero una piega del genere, io…

Calma, calmati, con parole tue, prendi un bel respiro.

Ti prometto che non staremo qui a lungo: tra qualche giorno Jeremy tornerà a scuola, ed io mi cercherò un posto dove stare e dove lui potrà tornare durante le vacanze.
Nel frattempo permettimi di collaborare alle spese di casa…


Regina...

... certo, probabilmente a quest'ora mio padre mi ha già bloccato tutte le carte della Gringott connesse al conto di famiglia, ma ho un mio conto personale da quando lavoro coi S.D., e non voglio stare qui a scrocco…

Ginevra, adesso ferma la lingua, ce la fai a farti un sano pianto oppure no?

Scosse il capo, guardandola dritto negli occhi, poi la invitò ancora una volta ad avvicinarsi e stringersi a lui, ma perché desiderava che buttasse fuori tutto lo stress accumulato grazie alle lacrime, che espellesse qualche tossina negativa dal corpo e allo stesso tempo ritrovasse l'energia necessaria a ragionare lucidamente dopo averla persa con uno sfogo adeguato e doveroso. Non era una faccenda semplice, per nessuno dei due.

Potete stare tutto il tempo che volete, tuo fratello è il benvenuto.
Come dici tu, tra poco avrà a disposizione il campus scolastico e sia io che tu metteremo insieme qualche Galeone e gli acquisteremo tutto il necessario affinché non gli manchi nulla, tra libri e attrezzature varie. Penseremo alla retta e mi farò nominare come suo tutore.


Come si stava comportando? Esattamente come se già fossero sposati o comunque se fosse già il suo compagno di vita.
Si preoccupava per lei, si preoccupava per Jeremy e non aveva nessuna sfumatura di pesantezza o preoccupazione nel volto.
Era perfettamente conscio di cosa bisognasse fare e allo stesso tempo, anche se erano molte manovre, rimaneva lucido e sopratutto ottimista.

Certo, se vorrai davvero ottenere la custodia di tuo fratello, dovrai contattare un legale.
I tuoi genitori di certo non te lo lasceranno così facilmente, è un minore e la sua parola di preferenza vale solo di fronte ad un Magistrato.
Ma non credo sia adeguato rifletterci stanotte, ora dovete riposare, dovete prendere fiato, qui non vi disturberà nessuno.


Le sorrise accomodante, facendole una carezza sulla guancia e donandole un piccolo bacio sulle labbra, per conferirle forza e conforto.
Il giorno dopo lei sarebbe dovuta andare a lavorare, c'erano molte cose da sistemare ed era importante che fosse calma e risoluta in ogni azione.
Il Dragoniere, dal canto suo, l'avrebbe agevolata in tutto, sollevandola di tutti i pesi che poteva addossarsi, con amore e affidabilità.

Vuoi andare a mangiare qualcosa fuori?
Jeremy è un ometto, se la caverà un paio d'ore da solo.
Dimmi che cosa preferisci, faremo tutto quello che vuoi.
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Messaggioda Regina » 08/10/2014, 21:38

Adesso devi pensare a rilassarti.
So che è difficile, ma al momento tua sorella non è nelle condizione per parlare dell'accaduto.
Tanto so che capirai, ormai sei grande…


Jeremy annuì, perché in fondo davvero si sentiva grande… aveva quasi 15 anni, e certe cose ormai le poteva capire bene: chiaro anche che avrebbe voluto parlare con Regina di tutto l'accaduto e soprattutto delle cose che erano venute fuori durante la litigata coi genitori, ma non in quel momento, e soprattutto preferiva che fossero soli.
Però Lancelot era stato tanto gentile ad ospitarli, e di sicuro non voleva che dormisse sulla poltrona per lasciare a lui il posto nel letto!

Non lo dico di certo perché penso che ti scandalizzeresti, Jeremy.
Credo però che Regina abbia bisogno di starti vicino, forse perché ha mandato a quel paese tutta la sua famiglia e dei parenti che le stanno realmente a cuore tu sei l'unico che le è rimasto.


Regina annuì, allungando la mano per stringere quella di Jeremy con un sorriso incerto ma sincero, e soprattutto carico d'affetto: avendo mandato a quel paese i suoi, il fratello era l'unico esponente della famiglia rimastole, l'unico a cui era legata davvero.
Una volta che il ragazzo si fu allontanato alla ricerca - dall'esito deprimente - di cibo, la Jones cominciò a parlare sempre più velocemente, scusandosi con Lance per il casino successo, rassicurandolo sul fatto che presto se ne sarebbe andata col fratello da un'altra parte, che avrebbe contribuito alle spese, e…

Ginevra, adesso ferma la lingua, ce la fai a farti un sano pianto oppure no?

Si fermò di colpo, sbattendo le palpebre più e più volte… e poi, improvvisamente, le lacrime cominciarono a scenderle lungo le guance, e non trovò nulla di più intelligente e giusto da fare che rifugiarsi nel suo abbraccio protettivo e carico d'amore.

Potete stare tutto il tempo che volete, tuo fratello è il benvenuto.
Come dici tu, tra poco avrà a disposizione il campus scolastico e sia io che tu metteremo insieme qualche Galeone e gli acquisteremo tutto il necessario affinché non gli manchi nulla, tra libri e attrezzature varie. Penseremo alla retta e mi farò nominare come suo tutore.


No… - sussurrò Regina, scuotendo il capo ed asciugandosi le guance mentre alzava gli occhi su di lui - Ti ringrazio Lance, davvero… ma sarò io la tutrice di mio fratello, è giusto così.
Devo occuparmi io di lui, deve sapere che potrà contare sempre, sempre su di me.


Perché, per quanto non ci volesse nemmeno pensare, magari un giorno lei e il PT si sarebbero potuti lasciare… mentre Jeremy sarebbe rimasto suo fratello a vita, e come tale qualcuno di cui la Jones doveva prendersi cura.

Certo, se vorrai davvero ottenere la custodia di tuo fratello, dovrai contattare un legale.
I tuoi genitori di certo non te lo lasceranno così facilmente, è un minore e la sua parola di preferenza vale solo di fronte ad un Magistrato.
Ma non credo sia adeguato rifletterci stanotte, ora dovete riposare, dovete prendere fiato, qui non vi disturberà nessuno.


Sì, ora come ora non ha senso pensarci, tanto non arriverei proprio a nulla… devo dormirci su, e da domani cominciare a pensare seriamente a tutto.

E probabilmente avrebbe anche dovuto chiedere scusa ai suoi compagni dei Saber Dynamos se, nei giorni successivi, ci sarebbe stata poco con la testa.

Vuoi andare a mangiare qualcosa fuori?
Jeremy è un ometto, se la caverà un paio d'ore da solo.
Dimmi che cosa preferisci, faremo tutto quello che vuoi.


Fammi andare a sentire se Jer vuole qualcosa di particolare… - rispose Regina, spostandosi per trovare il fratello che… era bellamente crollato sul letto di Lance - … no, mi sa che non vuole niente. - sussurrò con un sorriso dolcissimo, avvicinandosi al suo corpo addormentato per posarvi sopra una coperta, ed evitare così che prendesse freddo.
Solo allora tornò da Lance e si alzò in punta di piedi per posargli un bacio sulle labbra.

Possiamo andare ora, credo di non aver mai avuto tanta voglia di cibo spazzatura come in questo momento… - gli disse guadandolo negli occhi, prima di mordersi il labbro e decidersi di parlare ancora - Lance… tu mi ami davvero? Non l'hai detto solo per fare colpo sui miei genitori, vero?
Perché io…
- s'interruppe un istante, poi prese un bel respiro e riprese - Perché io… io ti amo… e voglio che tu me lo dica solo se lo pensi.
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Messaggioda Lancelot » 08/10/2014, 23:22

[newsgoth]Alla fine aveva ceduto alle lacrime, la povera texana, lasciandosi andare alle cure e alle attenzioni del suo PT, del suo fidanzato.
Lancelot la strinse forte, dandole tutta la forza e la tenerezza della quale avesse bisogno, carezzandole i capelli, dandole i baci sulla fronte.
Fu un momento davvero dolcissimo e straziante allo stesso tempo, per il ragazzo, poiché non poteva immaginare quanto stesse male Ginevra.
Dopo quel piccolo e necessario momento di debolezza, fu la volta di pensare a come sistemare il fratello della cantante e al da farsi generico.

No… Ti ringrazio Lance, davvero… ma sarò io la tutrice di mio fratello, è giusto così.
Devo occuparmi io di lui, deve sapere che potrà contare sempre, sempre su di me.


Sei sicura?
Lo dicevo solo perché il mio lavoro mi concede di spostarmi più velocemente.
Tuttavia, come preferisci, alla fine posso esserci per lui a prescindere.


Non arrivò al ragionamento fatto dalla ragazza per il quale non era sicuro che loro due fossero rimasti insieme mentre con Jeremy era un rapporto eterno, ma comunque non se la sarebbe affatto presa se lei glielo avesse esposto normalmente, perché era comprensibile che riflettesse anche in quel senso. Era un ragionamento maturo e quando c'era certi affari di mezzo non si poteva fare troppo i sentimentali, altrimenti si rischiava di rimanere abbagliati o svolgere male le procedure migliori, prima fra queste, trovare un avvocato che si prendesse cura dell'affidamento.

Sì, ora come ora non ha senso pensarci, tanto non arriverei proprio a nulla… devo dormirci su, e da domani cominciare a pensare seriamente a tutto.

Domani ho giorno libero.
Mentre sarai a lavoro farò un salto al Ministero e prenderò qualche informazione, che ne dici?
Tu pensa solo a guadagnare, è il primo passo per ricevere senza problemi la custodia di tuo fratello...


La premura e la dolcezza che metteva in ogni parola era la testimonianza di quanto quel ragazzo fosse incredibilmente maturo e responsabile.
Crescere lontano dalla famiglia, in una Organizzazione come la Setta dei 12, lo aveva fatto evolvere in fretta, aiutandolo a diventare un uomo in brevissimo tempo. Forse Regina non lo aveva mai visto sotto quell'aspetto ma si sperava anche che non le desse così fastidio. Per stemperare un poco la tensione, un piccolo pasto fuori orario iper calorico era ciò che ci voleva, ed infatti la Jones fu ben felice di accettare la proposta.

Fammi andare a sentire se Jer vuole qualcosa di particolare…

Rimango qui.

… no, mi sa che non vuole niente.

Lo credo bene, poverino.
Avrà i nervi a pezzi, lasciamolo recuperare...


Sorrise leggermente, guardando il ragazzino in preda al sonno più totale. Accolse con molta dolcezza l'arrivo della biondina d'alta classe, rispondendo subito al bacio sulle labbra, un contatto tra loro più calmo, rilassato e soprattutto estraneo da ogni tensione o sofferenza.
La sua Regina aveva un estremo bisogno di mangiare qualcosa da pub o da fast food, magari anche in qualche locale babbano, così che non dovesse nemmeno correre il rischio di essere riconosciuta dai fan, ma prima, Lancelot doveva rispondere ad una domanda importantissima.

Lance… tu mi ami davvero?
Non l'hai detto solo per fare colpo sui miei genitori, vero?


Temi davvero che lo abbia detto solo per la bella figura?
... Perché scusa?


Perché io… Perché io… io ti amo… e voglio che tu me lo dica solo se lo pensi.

Quello era un altro risvolto della serata che non si aspettava, ma proprio per niente, tanto che per alcuni secondi rimase interdetto e in silenzio.
Regina Ginevra Jones gli aveva detto che lo amava. Così, di getto e in velocità, e non perché lui si era comportato in quel modo, lo poteva capire dalla luminosità degli occhi della texana mentre lo fissava intensamente. Il cuore prese a battere più forte e lo stupore si tramutò ben presto in emozione. Le prese la mano destra, inginocchiandosi come i cavalieri facevano con le lady nel Medioevo, dopo di che, la sfiorò con un bacio.

Vi amo mia Regina.
Vi amo più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Vi amo senza dubbi e senza timori.
Vi amo in vero e non per farmi bello agli occhi altrui.
Vi amo... Come uomo, come umile servo e come insospettabile ladro del vostro cuore.


CHIUSURA X2[/newsgoth]
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Lancelot
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