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Periferia e Dintorni

Messaggioda Jean-Drew » 19/05/2015, 15:57

Essere perfetti e fantastici per una ragazza come lei era a dir poco impossibile. Lei era davvero tutto, aveva tutto ciò che un ragazzo potesse desiderare: forma fisica, fascino, bella voce, intelletto, spirito... Praticamente non le mancava niente. Se a tutto ciò si fosse aggiunta anche una gran bravura nel sesso, allora una come lei la si poteva voler sposare anche all'istante! Peccato che per scoprirlo bisognasse aspettare un bel po'.
Matrimoni a parte, quando Jean-Drew aveva letto quell'articolo, aveva pensato sul serio di aver trovato la maniera di fare colpo nel modo giusto, non ricordando minimamente che i gusti delle femmine variavano dall'una all'altra con una facilità estrema. Nonostante l'errore commesso, comunque, la verità raccontata aveva fatto sì che Lan si addolcisse ulteriormente e valutasse quel gesto disperato come una romanticheria un po' strampalato, piuttosto che una pessima mossa per entrarle a forza nel cuore, anche perché forse era già successo senza che lui lo sapesse.

Ma... tu non hai bisogno di cambiare per piacermi, a me vai benissimo così come sei!

Intendi da secchione o normale?
Credo di non aver capito...


Sei perfetto quando sei te stesso, non quando cerchi di mostrarmi una versione nuova e "migliorata" di J.D. ... perché tanto quella migliore me la presenti solo quando ti mostri per come sei.

La Spia del Ministero sapeva esattamente come colpire forte nell'animo di un ragazzo e lasciarlo di sasso, sconcertato e con la tachicardia.
Quella era la condizione attuale di J.D., rimasto a fissarla con una tale intensità da non sembrare nemmeno lui. In realtà, aveva una gran voglia di baciarla e fare anche di più, fregarsene del gelato, portarla a casa, mettersi entrambi in pigiama o in intimo e starsene abbracciati da qualche parte, sul divano, su un tappeto, o sul letto, senza dover necessariamente combinare qualcosa, o anzi... nudi nella vasca da bagno, wow.
Quel pensiero gli attraversò la mente e per poco non gli sanguinò il naso per l'eccitazione accumulata in pochissimi secondi. Ancora si chiedeva come fosse riuscito con quel ballo cretino ad attirare la sua attenzione. Quando poi lei si sporse per baciarlo teneramente, il tempo e lo spazio si fermarono improvvisamente. Avrebbe voluto che quell'istante durasse per sempre. Doveva rimediare una Giratempo quanto prima!

... ti ho pensato tantissimo, il mio pensiero correva verso di te in ogni momento nel quale la mia mente non doveva rimanere concentrata sulla missione.
Penso di averti anche sognato, la notte... mi sei mancato, J.D.


Se in uno dei sogni bevevamo un cocktail da una noce di cocco sulla riva di una spiaggia tropicale, allora era la stessa notte che ti ho sognata anche io!

Mi è mancata la tua spontaneità, la tua goffaggine a volte, la tua timidezza, la tua esuberanza, il tuo carisma... tutto, comprese le tue idee assurde per conquistarmi.

Spero di riuscirci prima o poi...

Ma sappi che non ne hai alcun bisogno...

Non poteva aver frainteso così tanto, giusto? Cioè, Lan Xia gli aveva appena detto che l'aveva conquistata.
O almeno, il messaggio sembrava essere palese e chiaro. Magari era lui che pensava troppo in positivo, ma come si poteva non essere ottimisti quando la cino-olandese ti guardava in quel modo, così intenso e carico di trasporto, oppure quando ti baciava senza chiederti il permesso, con la complicità di due persone che sono già una coppia vera e propria, mentre loro... beh, loro non avevano ancora definito esattamente cosa fossero.
Chiederle di stare insieme era un passo molto lungo, perché mai prima d'ora aveva deciso di impegnarsi spontaneamente con una femmina.
Solitamente erano le altre, scocciandosi di continuare solo nella frequentazione, a dargli l'ultimatum, che spesso e volentieri puntualmente rifiutava. Adesso invece la situazione era ben diversa, lui voleva stare con lei, lui voleva che fosse la sua fidanzata, già, ma come chiederglielo?

Allora... perché non mi racconti tu quello che hai fatto in questo mese e mezzo?
Senza fretta, tanto ormai siamo solo noi...


... In realtà non è che abbia fatto molto rispetto al solito!
I soliti interrogatori, un paio di missioni da poco, per altro una con il ragazzo della tua amica Zoé dell'Underground.
Poi ho avuto l'incontro con una ragazza che tengo in cura, o meglio, l'unica ragazza che tengo in cura.
È la ex di un altro giovane al quale facevo terapia, solo che poi quest'ultimo è morto per un incidente e allora mi sono proposto di aiutare la fidanzata a superare il momento di difficoltà e crisi... Fin ora ha fatto molti progressi ma se non rimedia al più presto un nuovo ragazzo ho paura che non guarirà mai del tutto. Le serve per andare avanti, per chiudere il capitolo, per non rimanere ancorata al passato.


Strano sentir parlare J.D. come un professionista, come un medico, però lui lo era davvero, un medico della mente e dell'emotività, ma pur sempre un medico, a differenza del fratello minore che puntava ad entrare nel settore medico della salute fisica, tutt'altra storia.
Logan dei tre era l'unico a non avere il titolo di "Dottore", però era anche l'unico dei tre a saper galoppare un drago, quindi la sua piccola dose di rivincita se la prendeva sempre. Trascorsero altri minuti e il ragazzone di colore le raccontò anche di aver conosciuto l'attuale compagna del fratello maggiore, declinando gentilmente la di lei offerta di un "menage a trois" giusto per "rallegrare un po' la serata", parole sue.
Le fece finire il gelato e poi chiese se volesse qualcos'altro, come ad esempio un frullato di frutta, tutto ciò che desiderasse, indipendentemente dal prezzo. Intanto doveva cercare di scacciare dalla mente la ripetizione costante delle parole "Ti amo", "Sono innamorato di te" e "Fidanzati".

Non so... C'è qualche posto ora dove ti piacerebbe andare?
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Messaggioda Lan Xia » 19/05/2015, 16:18

Se in uno dei sogni bevevamo un cocktail da una noce di cocco sulla riva di una spiaggia tropicale, allora era la stessa notte che ti ho sognata anche io!

Ma dai, che meravigliosa coincidenza!
Per caso nel tuo sogno tu mi facevi aria con una palma, ad un certo punto?
-domandò Lan con un sorriso divertito, felice che J.D. avesse compreso come non fosse affatto necessario cambiare o presentarsi in vesti diverse dalle proprie, perché tanto alla Fu lui piaceva così com'era!

E forse sarebbe stato anche meglio, per lui, non seguire più suggerimenti letti sulle riviste, babbane o magiche che fossero... perché nove volte su dieci le situazioni le peggioravano, invece che migliorarle!
Per sua fortuna, la cino-olandese aveva interpretato la sua idea folle come una romanticheria un po' strampalata, apprezzandola, e questo l'aveva spinta a posargli un dolce bacio sulle labbra giusto per chiarire che non doveva inventarsi nulla di nuovo o surreale per conquistarla... l'aveva già fatto.
Gli sorrise ancora, dolce e forse un poco timida, la mano che andava a cercare la sua per permettere alle loro dita d'intrecciarsi e sottolineare ancor di più il contrasto tra la loro pelle, un divario che però a Lan non spaventava, anzi, piaceva molto.

... In realtà non è che abbia fatto molto rispetto al solito!
I soliti interrogatori, un paio di missioni da poco, per altro una con il ragazzo della tua amica Zoé dell'Underground.


Ah sì, me ne ha parlato!
Si chiama... Xavier, o qualcosa del genere?
-domandò la Fu, dispiacendosi all'idea di non ricordarne precisamente il nome, ma era anche vero che non aveva mai avuto modo d'incontrarlo di persona.

Poi ho avuto l'incontro con una ragazza che tengo in cura, o meglio, l'unica ragazza che tengo in cura.

Uhm?
Non sapevo che avessi in cura dei pazienti...


Mormorò lei, curiosa: avevano parlato del fatto che Jean-Drew fosse un MagiPsicologo, ma non essendo mai scesi nei particolari Lan non aveva mai pensato che potesse avere dei pazienti effettivi da curare... invece, evidentemente, si stava sbagliando.

È la ex di un altro giovane al quale facevo terapia, solo che poi quest'ultimo è morto per un incidente e allora mi sono proposto di aiutare la fidanzata a superare il momento di difficoltà e crisi...

Oh, mi dispiace tanto... poverina, chissà che trauma dev'essere stato per lei, deve aver passato dei momenti davvero orribili! -esclamò la Spia, con sguardo preoccupato- E adesso come sta? Va un po' meglio?

Fin ora ha fatto molti progressi ma se non rimedia al più presto un nuovo ragazzo ho paura che non guarirà mai del tutto. Le serve per andare avanti, per chiudere il capitolo, per non rimanere ancorata al passato.

Però non puoi nemmeno costringerla a provare qualcosa per qualcuno, giusto? Deve essere un sentimento che nasce e proviene da lei, e forse le ci vorrà ancora molto tempo prima che ciò avvenga...

Dopotutto non era certo semplice digerire la morte della persona che si amava, Lan non riusciva nemmeno ad immaginarlo. Per fortuna J.D. le raccontò altri aneddoti che la fecero tornare a sorridere, a volte divertita a volte quasi scioccata da ciò che sentiva, prima che il Sykes le facesse una domanda particolare.

Non so... C'è qualche posto ora dove ti piacerebbe andare?

In realtà in una richiesta del genere non c'era nulla di strano, ma improvvisamente la Fu si sentì come... tesa: era abbastanza convinta che J.D. non si aspettasse nulla di lei, ciò nonostante fu come se una forza invisibile la spingesse a pronunciare quelle esatte parole.

Potremmo... andare a casa tua?
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Messaggioda Jean-Drew » 20/05/2015, 14:50

Ah sì, me ne ha parlato!
Si chiama... Xavier, o qualcosa del genere?


Xander! C'eri quasi!
È una testa un po' calda, ma ci collaboro bene!
Ascolta sempre le indicazioni e difficilmente le contesta.
Quando invece gli vengono delle idee spontanee, solitamente sono molto buone!


Non che ci avesse svolto chissà quante missioni assieme, però doveva ammettere che quel ragazzo aveva un gran senso del dovere e dell'impegno.
Non si faceva mai buttare giù da nessuna avversità ed anche nei momenti più difficili, non perdeva mai il buon senso per sostituirlo con l'isteria.
Magari la maggior parte dei Commando fosse come lui o come J.D. stesso, persone sicure ma non spavalde, capaci ma in grado di controllarsi.
Ad ogni modo, il ruolo del Commando non era l'unico del Sykes, infatti egli svolgeva sia la carriera di Profiler che di MagiPsicologo, per quanto quest'ultima non esattamente a tempo pieno, ma solo in via del tutto eccezionale per aiutare una persona amica o presunta tale.
Cecilia Bishop, la giovane in questione, doveva superare la morte del fidanzato e tornare a vivere pienamente come un tempo. Ci sarebbe voluto molto lavoro ma dentro di sé Jean-Drew era convinto che ce l'avrebbe fatta, bastava solo... una piccola spinta!

Però non puoi nemmeno costringerla a provare qualcosa per qualcuno, giusto?
Deve essere un sentimento che nasce e proviene da lei, e forse le ci vorrà ancora molto tempo prima che ciò avvenga...


Sì ma sono convinto che le buone occasioni non cascano sempre dal cielo.
Deve anche mettersi lei un po' più in prima linea, farsi notare, scambiare più parole col mondo maschile.
Ha le carte in regola per conquistare, è una bella ragazza ed è anche molto intelligente!


Forse a volte un po' troppo logorroica e paranoica, ma forse anche queste caratteristiche avrebbero potuto affascinare qualcuno.
Ai tempi che furono, ci avrebbe provato lo stesso J.D. se non fosse stato che era fidanzata con il ragazzo che aveva in cura e successivamente... beh gli era apparso poco professionale tentare un approccio, tant'è che alla fine il loro rapporto era mutato in una buona amicizia positiva per entrambi contornata da sedute psicologiche più serie e distaccate. Ora come ora non la vedeva proprio più sotto quell'ottica, anche perché ad essere sinceri... chi guardava più in quell'ottica da quando aveva conosciuto Lan Xia? Quella ragazza gli era entrata nel cervello, nel secondo cervello, nel cuore e nell'anima. Mai e poi mai avrebbe creduto tanto, mai e poi mai avrebbe potuto sperare una simile fortuna. Voleva accontentarla in tutto e per tutto, anche per quello fu pronto a portarla ovunque lei avesse desiderato recarsi.

Potremmo... andare a casa tua?

FLASH

Concordo con Nigel.
Poi pensa se aveva una gran voglia di dartela.
Magari ha accumulato voglia di sesso per 45 giorni, roba che vorrebbe solo saltarti addosso ricordandosi di te in giacca di pelle e felpona...
... E tu ti presenti come il perfetto nipotino di Madeline Bergman?


... Aspetta aspetta aspetta... Hai detto proprio... SESSO?

Beh... Sì... Perché?

Oh... Oh... Oh...

Che... Che ho detto?

... Mi sa che non aveva calcolato quella eventualità, Logan...

Lei potrebbe arrivare pronta a saltarmi addosso ed io... io... sono vestito... COSÌ?!

... Già...
... Già...


FINE FLASH

Porca porca porca porca porca!
Questo vuol dire che le va davvero di... di... di...
La vedrò senza niente addosso... Come Cina e Olanda l'hanno fatta!
Una orientale completamente nuda... Una orientale completamente nuda...
Mi sto agitando troppo... E se mi agito troppo si NOTERÀ la mia agitazione!
... Oh oh oh... Che faccio? Che dico?
Aspetta, magari sono solo mie supposizioni!
Forse vuole semplice vedere dove abito... Un attimo, le ho fatte le pulizie?
... Uff, sì sì, dovrebbe essere tutta in ordine.
Ma se invece volesse davvero... davvero...
Che intimo indosso? Non i boxer di Dragonball per carità...
... No no, giusto, stamane avevo optato per la tinta unita bianca, meno male!
Avanti, parla, forza... Altrimenti sembrerai un cretino più di quanto già non lo sei...


A-andiamo... C-che problema c'è?!
V-vieni, ti faccio strada, eheheh...


17 MINUTI DOPO

Immagine

Non so se te l'avevo già detto, ma come vedi non ho esattamente una mia abitazione.
È un piccolo monolocale messo a disposizione dal Ministero per i dipendenti che vengono dall'estero.
L'arredamento e i mobili sono tutta roba mia, per carità, ma purtroppo lo spazio non è molto, scusa!


C'era un po' tutto l'essenziale: un letto ad una piazza e mezzo, una scrivania, delle mensole e una libreria e un grosso armadio a muro.
In uno stanzino ipoteticamente utilizzabile come sgabuzzino, J.D. aveva invece allestito una sorta di piccolo studio per la terapia, con una poltrona lunga di quelle classiche dove ci si poteva distendere e una sedia da ufficio comoda e imbottita, un tappeto e una lampada neutra.
L'intero luogo era decisamente illuminato e in parte si affacciava proprio di fronte al Ministero della Magia. La cucina era ovviamente un angolo cottura, con ogni elettrodomestico babbano e congegno MagiTecnologico per cucina piatti veloci e senza troppi sforzi, in pratica nel frigorifero viveva una vera e propria fiera del precotto, mentre nella credenza c'erano più varietà di noodles che in un supermercato del centro cittadino.
Il tour quindi non ebbe una grande durata... ah, giusto, il bagno si trovava vicino lo "studio", piccolo ma funzionale.

Immagine

... Che te ne pare?
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Messaggioda Lan Xia » 20/05/2015, 16:26

Xander! C'eri quasi!

Xander, giusto!
D'ora in poi vedrò di ricordarmelo!
-mormorò tra sé Lan, immaginando che a Zoé la cosa avrebbe fatto molto piacere.

È una testa un po' calda, ma ci collaboro bene!
Ascolta sempre le indicazioni e difficilmente le contesta.
Quando invece gli vengono delle idee spontanee, solitamente sono molto buone!


Da come ne parli, sembra quasi che la maggior parte dei Commando si comporti in modo diverso dal suo!
Cos'è, gli altri sono un branco di indisciplinati senza speranza?
-domandò con un sorriso divertito la Fu, prima di ascoltare il racconto di J.D. su una sua paziente in cura, l'unica a dire il vero, e commentarlo in base a quel poco che lui le aveva detto.

Sì ma sono convinto che le buone occasioni non cascano sempre dal cielo.
Deve anche mettersi lei un po' più in prima linea, farsi notare, scambiare più parole col mondo maschile.
Ha le carte in regola per conquistare, è una bella ragazza ed è anche molto intelligente!


Però immagino che abbia anche molta paura di lasciarsi andare, specie se non ha garanzie che il ragazzo su cui magari ha messo gli occhi la ricambi... beh, in ogni caso, anche se non la conosco, le auguro il meglio!

Perché sostanzialmente era una persona buona, Lan Xia, che non augurava il peggio nemmeno ai suoi nemici, figuriamoci agli estranei! E poi, da come ne parlava Jean-Drew, sembrava proprio una brava persona, quindi non c'era motivo per non sperare che le cose, per lei, si aggiustassero.
Per quanto riguardava lei e Sykes, invece, avendo finito il gelato la cino-olandese si lanciò in una proposta forse un po' azzardata ma assolutamente istintiva; ignara di cosa avesse scatenato, a livello di pensieri, nell'uomo -e di come lui fosse convinto che voler andare a casa sua significasse quasi in automatico voler fare sesso- lo fissò sorridente fino a che egli non avesse finalmente dato la sua risposta.

A-andiamo... C-che problema c'è?!
V-vieni, ti faccio strada, eheheh...


Perfetto! -esclamò lei, mettendosi in piedi e prendendolo per mano così da farsi accompagnare fino a casa sua, anche se più che altro si trattava, come le spiegò J.D. poco dopo, di un monolocale dato dal Ministero per i dipendenti esteri, e che il Sykes aveva arredato come voleva.

Non so se te l'avevo già detto, ma come vedi non ho esattamente una mia abitazione.
È un piccolo monolocale messo a disposizione dal Ministero per i dipendenti che vengono dall'estero.
L'arredamento e i mobili sono tutta roba mia, per carità, ma purtroppo lo spazio non è molto, scusa!
... Che te ne pare?


No, non ne avevamo mai parlato! -rispose Lan, guardandosi intorno lentamente- Comunque mi piace, anche se è un posto piccolo si sente che c'è il tuo tocco nell'arredamento... è un bel posticino, approvato!

Non che al Sykes servisse la sua approvazione, ovviamente, ma forse ci teneva che a Lan piacesse, magari ipotizzando che lì ci avrebbero passato diverso tempo insieme.

Ci... hai portato molte ragazze qui? -domandò dopo qualche istante di silenzio, il tono leggermente incerto come se non le andasse troppo di fare quella domanda: ed in effetti era così, un po' perché sapeva che erano di base affari suoi, ed un po' perché l'idea che in quello stesso punto, dove si trovava lei, ci fossero state altre femmine... la rendeva molto gelosa- Scusa, lo so che non sono affari miei, si tratta della tua privacy, solo... mi fa un po' male pensarlo.

Ammise infatti poco dopo, le guance appena colorate di rosso per l'imbarazzo: si spostò i capelli dietro l'orecchio e gli fece un piccolo sorriso timido, occhieggiando il letto a poca distanza da loro.

Ti va... se ci stendiamo? -gli propose quindi, quasi a bruciapelo- Non siamo mai stati da soli da qualche parte, e mi piacerebbe... che ci facessimo qualche coccola... -aveva anche una gran voglia di baciarlo, ma non c'era bisogno di dirlo subito, prima sarebbe stato meglio aspettare ed assicurarsi che anche a J.D. quel programma piacesse tanto quanto a lei.
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Messaggioda Jean-Drew » 20/05/2015, 19:08

Dopo aver spiegato a Lan Xia che il vero problema di molti Commando era che, provenendo da una educazione come Mercenari, molti fin dal grado più basso si sentivano già molto più esperti di tanti altri, ed aver concordato con lei sul fatto che a Cecilia servisse di sicuro qualcuno con il quale trovarsi bene e che ricambiasse i suoi sentimenti, piuttosto che un individuo pronto a prenderla in giro mandando a quel paese tutto il lavoro fatto fino a quel momento, decise di accettare di condurla nella propria abitazione, che poi tanto abitazione non era, o meglio, lo era ma non così grande e spaziosa come la si potesse intendere. Un Monolocale fornito dal Ministero, ecco di cosa si trattava. Con molti comfort e la tranquillità di abitare praticamente di fronte al luogo di lavoro, ma la grandezza e i metri quadri erano quelli e bisognava farci l'abitudine. Dopo aver dato una bella controllata in giro ed aver osservato le varie (poche) stanze della casa, la cino-olandese si dimostrò molto soddisfatta.

Comunque mi piace, anche se è un posto piccolo si sente che c'è il tuo tocco nell'arredamento... è un bel posticino, approvato!

Approvato per cosa?
Forse per combinare?
Ha detto che lo trova adeguato per stare in intimità?
O magari è solo un modo di dire?
Sto andando nel pallone dannazione!


Ci... hai portato molte ragazze qui?

C-come scusa?

Troppo impegnato a farsi domande inutili alle quali avrebbe avuto risposta entro qualche minuto, se solo avesse avuto la pazienza di aspettare, Jean-Drew non afferrò inizialmente il concetto esposto dalla Spia, guardandola quindi molto interrogativo, arrivando con qualche secondo di ritardo ad interpretare adeguatamente la domanda rivoltagli. Le erano diventate le guance un po' più rosate, anche se non era semplice individuarle vista la carnagione. Questo significava che si vergognava un po' a chiedere un particolare simile della sua vita privata.
Era davvero dolcissima, così carina anche in quei momenti, assolutamente adorabile. Dunque era gelosa di lui? A J.D. piacevano molto le ragazze gelose, l'ultima con la quale era stato praticamente accettava che uscisse anche con gruppi di sole femmine senza mai farsi venire alcun dubbio.
Non che l'avesse mai tradita però era un po' deprimente.

Scusa, lo so che non sono affari miei, si tratta della tua privacy, solo... mi fa un po' male pensarlo.

No no, ma che, scherzi?
La mia privacy è la tua privacy!


... Che cazzo ho detto?

... Comunque, non ci sono venute in molte, anche perché ci abito da poco più di un anno qui.
Forse un paio, o tre, una cosa del genere... E molto dislocate nel tempo, la più recente circa sette mesi fa, pensa.
... M-ma adesso voglio che ci vieni solo tu, capito? Cioè, io vorrei che... Sì, insomma, tu hai l'esclusiva su casa mia!


... Ari-che cazzo ho detto?

Cercò di aggiungere qualcos'altro, però poi pensò che forse stare zitti e darle modo di parlare sarebbe stato meglio.

Ti va... se ci stendiamo?

S-sul letto dici?

E dove, sul tappeto?!

Non siamo mai stati da soli da qualche parte, e mi piacerebbe... che ci facessimo qualche coccola...

Nonostante avesse una gran voglia di lei, del suo corpo, di vederla senza vestiti, anche la prospettiva di coccolarla e stringerla in quell'istante gli parve davvero fantastica, forse perché gli piaceva davvero, non come una ragazza qualsiasi, ma in quanto Lan Xia. Annuì soltanto, dandole quindi l'ok per avanzare fino al letto ma... poco prima che arrivassero troppo vicino, non ce la fece e le afferrò il braccio tirandola verso di sé... provando a baciarla, sì, baciarla di impulso e a sorpresa, contrariamente a come era lui di solito.
Non spavaldo, non sicuro, forse un po' timoroso, un po' timido, ma in quel gesto era anche maschio, virile, con un po' più di controllo non solo sulle emozioni ma anche sui sentimenti. Se ella quindi avesse acconsentito a sfiorarsi la lingua a vicenda, allora nel baciarla l'avrebbe condotta a piccoli passi fino al materasso, lasciandosi cadere all'indietro con lei che sarebbe finita irrimediabilmente sopra il suo corpo.

... Ti va di stare con me?
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Messaggioda Lan Xia » 20/05/2015, 21:12

C-come scusa?

Probabilmente non avrebbe dovuto chiederglielo, perché erano affari suoi e lei non aveva alcun diritto d'intromettersi... ma ancora una volta era stato l'istinto a guidarla, e non la ragione; il pensiero che Jean-Drew avesse portato a casa sua altre donne, che fosse solo per una cena o per il dessert a tarda notte, la rendeva piuttosto gelosa, e le faceva male: non voleva essere opprimente, era giusto che lui avesse i suoi spazi e le sue amicizie, anche femminili, soprattutto dal momento che ancora non stavano insieme -ancora, sì, perché la Fu sperava che le cose cambiassero presto in tal senso- ma la gelosia era un sentimento innato e difficile da controllare, capace a volte di violare anche la privacy altrui.

No no, ma che, scherzi?
La mia privacy è la tua privacy!


Ah, ehm, beh... grazie, la cosa... mi rincuora molto... -oddio, non è che pretendesse di sapere tutto di lui, ma immaginava che fosse il modo dolce, goffo e romantico del Sykes per rassicurarla.

... Comunque, non ci sono venute in molte, anche perché ci abito da poco più di un anno qui.
Forse un paio, o tre, una cosa del genere... E molto dislocate nel tempo, la più recente circa sette mesi fa, pensa.


E cosa ci hai fatto con la più recente? -no, quello non lo chiese, lo pensò e basta, non volendo esagerare nell'essere invadente visto che già lo era stata in precedenza.

... M-ma adesso voglio che ci vieni solo tu, capito? Cioè, io vorrei che... Sì, insomma, tu hai l'esclusiva su casa mia!

Oh... -arrossì ancora di più, facendo un piccolo sorriso ed annuendo felice- Ho capito... ho l'esclusiva! -esclamò, infatti, con occhi luminosi, prima di proporgli di stendersi insieme.

S-sul letto dici?

Beh, il pavimento non sembra molto comodo... -commentò lei di rimando, con una piccola risatina divertita- Non siamo mai stati da soli da qualche parte, e mi piacerebbe... che ci facessimo qualche coccola...

Per un secondo temette che J.D. rifiutasse la sua proposta, ma quando lui poi annuì non poté non sorridere ancora più felice, facendo per avvicinarsi al letto... e ritrovandosi poi invece tra le braccia del Sykes che, attirandola a sé, la baciò d'impulso, ritrovandosi immediatamente... ricambiato.
Lan chiuse gli occhi, abbandonandosi a quel contatto dolce, quasi timido per certi versi, durante il quale le braccia di lei circondarono il collo di lui e la lingua s'intrecciò con quella dell'uomo, in un'esplorazione lenta ma desiderata e calda, molto calda: un piccolo urletto, tuttavia, le scappò di bocca quando si ritrovò a cadere con lui sopra al materasso, un urlo però divertito e non certo spaventato o infastidito; i capelli neri andarono a solleticare le guance di J.D. mentre gli occhi della Fu, ora aperti, si perdevano nei suoi.

... Ti va di stare con me?

Solo se mi prometti che non cercherai più di impressionarmi mostrandoti in modi diversi dal tuo vero essere... d'accordo? -sussurrò sulla sua bocca prima di essere lei, stavolta, a prendere l'iniziativa e baciarlo ancora, scivolandogli però di lato così da sentirsi più comoda e libera di muoversi, dato che cercò subito di accoccolarglisi accanto con la testa appoggiata sul petto.

... sto bene con te.
So che magari è una frase fatta, però quando usciamo e stiamo insieme riesco a non pensare alle cose brutte della mia vita, come mia sorella.
-mormorò dopo qualche istante di silenzio, alzando lo sguardo su di lui con fare a metà tra il dolce e l'imbarazzato- Mi fai ridere, mi sorprendi, sei dolce e premuroso.
Sono contenta di averti incontrato, J.D., sono contenta che quella sera tu abbia deciso di ballare con tuo fratello... e che ti abbia lanciato contro gli sgabelli, altrimenti forse non ci saremmo parlati mai!
-concluse con una risata divertita e sincera, stringendosi a lui poi con un sospiro felice.
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Messaggioda Jean-Drew » 21/05/2015, 15:56

L'unico rischio che correva J.D. nel tentare di baciare una come Lan Xia Fu era... Morire tra atroci dolori.
Arti marziali intraprese da quando stava ancora nella pancia della madre, Spia famosa del Ministero, affettatrice seriale con la spada lunga cinese.
Insomma, le carte in regola per ucciderlo le possedeva tutte e le sarebbe bastato utilizzare il 30% della sua abilità per metterlo nei guai.
Caso strano però, la ragazza mezza orientale aveva ben altre idee in mente, prima fra tutte ricambiare all'istante quel bacio, portando subito le braccia intorno al collo del ragazzone di colore e scambiando con lui saliva e delicate carezze fra la propria lingua e la sua.
Incredibile, non appena ciò avvenne, il cavallo dei pantaloni dell'americano subì una variazione di volume istantanea. Purtroppo non poteva farci niente, era tutta colpa di lei. D'altronde però quella era natura e lui mica si vergognava nel dimostrarle quanto effetto gli facesse.
Si gettarono sul letto, inizialmente lui sopra di lei, guardandosi negli occhi; quella era una giornata fantastica, per J.D. di sicuro. Le chiese se volesse stare con lui, se le andasse di fare coppia. Così, di getto, di impulso, non proprio da vero Acuan ma in fondo non aveva mica il Ghiaccio!

... Ti va di stare con me?

Solo se mi prometti che non cercherai più di impressionarmi mostrandoti in modi diversi dal tuo vero essere... d'accordo?

Se mi dai tre minuti posso levarmi tutto e bruciare i vestiti!

Quella piccola battuta venne seguita da un altro bacio, quella volta donato dalla orientale al suo nuovo fidanzato atipico.
Beh sì, assolutamente atipico: quando mai si vedeva in giro una orientale con un afroamericano?
Gli scivolò di lato e lui la seguì nel movimento, aiutandola ad appoggiarsi con la testa sul proprio petto, respirando il suo odore.

... sto bene con te.

A chi lo dici...

So che magari è una frase fatta, però quando usciamo e stiamo insieme riesco a non pensare alle cose brutte della mia vita, come mia sorella.

Tua sorella non è una cosa brutta.
È solo un capitolo della vita che sono certo presto chiuderai... in positivo!


Mi fai ridere, mi sorprendi, sei dolce e premuroso.

Ti sei dimenticata ballerino provetto!

Sono contenta di averti incontrato, J.D., sono contenta che quella sera tu abbia deciso di ballare con tuo fratello... e che ti abbia lanciato contro gli sgabelli, altrimenti forse non ci saremmo parlati mai!

Io un po' meno a dir la verità... Intendo riguardo gli sgabelli!

Sorrise a sua volta, guardandola di nuovo e baciandola di nuovo, adesso sì che sapeva di poterlo fare senza problemi, ormai erano insieme.
Per lui era un sogno che si stava realizzando a poco a poco: lei non aveva la minima idea di essere l'ideale femminile e la perversione più ricercata da Jean-Drew. Sapeva di piacergli, sapeva che lui la trovava fantastica, sexy e bellissima, ma non certo che le ragazze orientali fossero il suo sogno proibito nel cassetto fin da quando aveva sì e no tredici anni. La differenza tra i fratelli Sykes si notava anche in dettagli del genere: a Logan piacevano tendenzialmente quelle abbondanti e formose, a Nigel invece quelle dalla pelle candida come il latte e i capelli rossi, mentre a lui le cinesi, le giapponesi, le coreane e via dicendo. Chissà un giorno che tipo di ragazza sarebbe piaciuta a Clay, il fratello più piccolo, ancora troppo giovane per pensare a certe cose.

Voglio confessarti un segreto: io ho una vera e propria passione per le ragazze orientali.
Per questo fin dal primo giorno che ti ho vista ho perso la testa per te.
Non so, gli occhi a mandorla, la carnagione, l'estetica, le forme del corpo, tutto... Mi fanno impazzire!
Se a questo poi ci aggiungiamo che hai una voce meravigliosa, sei divertente, scherzosa e matura... il quadro è perfetto!
E poi le tue mani e i tuoi piedi... Cazzo, ne vado matto, sono le parti del corpo di te che adoro di più...
Per quanto si tratta di due 10 sopra una vasta rassegna di 9, figurati, non c'è nemmeno un 8,5!


Parlava con una voce quasi entusiasta, come un bambino che raccontava del suo giocattolo più bello o un Acuan delle cascate del Niagara.
Gli occhi scintillanti di Lan Xia erano come gemme che lo costringevano a rimanere fisso a guardarle senza dover neanche sbattere le palpebre.
Nei minuti successivi, J.D. chiese alla fidanzata un bel po' di gusti personali in fatto di musica, di cibo, di colori e di luoghi del mondo. Desiderava conoscere un po' più di lei, visto che negli appuntamenti passati spesso e volentieri capitava che finivano a parlare del loro lavoro o della sorella di lei, Xin Zhang. Di sicuro Logan e Nigel erano argomenti un po' meno interessanti rispetto alla famiglia di Lan, ma i loro aneddoti e le idiozie fatte assieme nel corso della vita risultavano essere un ottimo spunto per far fare quattro risate alla graziosa cino-olandese.
Quando scoccarono le 17:00, il ragazzo di colore ebbe una magnifica idea per proseguire il pomeriggio insieme.

Ehi, ti andrebbe del pudding al tea?
L'ho preparato io ieri!
È venuto bene... Credo...


Pochi secondi dopo, quindi, se ella avesse accettato, si sarebbero ritrovati seduti al tavolo di fronte all'angolo cottura.

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Ho fatte un centinaio di domande senza neanche accorgermene, scusa!
Non so, tu hai qualcosa che vuoi sapere su di me, qualsiasi cosa?
Chiedi pure, sono un libro aperto!
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Jean-Drew
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Messaggioda Lan Xia » 21/05/2015, 22:12

Se mi dai tre minuti posso levarmi tutto e bruciare i vestiti!

Ahahahah! - sì, era proprio per questo che a Lan piaceva J.D. - Diciamo allora che la regola sull'essere sempre e solo se stessi parte da domani, mh? - rettificò ancora ridendo, baciandolo nuovamente e chiedendosi dentro di sé che faccia avrebbe fatto Amy quando le avesse raccontato le novità.

"Qualcosa di nuovo? Uhm, sì, in effetti mi sono fidanzata...
Con chi? Con un uomo fantastico e bellissimo che sa ballare divinamente, che mi fa ridere tanto e non ha paura di dimostrarsi per com'è! Segni particolari? Afroamericano si può considerare tale?" - sì, anche lei era pienamente consapevole del fatto che, a livello etnico, fossero una coppia quasi improbabile, ma non le importava assolutamente nulla.

... sto bene con te.

A chi lo dici...

So che magari è una frase fatta, però quando usciamo e stiamo insieme riesco a non pensare alle cose brutte della mia vita, come mia sorella.

Tua sorella non è una cosa brutta.
È solo un capitolo della vita che sono certo presto chiuderai... in positivo!


Mi fai ridere, mi sorprendi, sei dolce e premuroso.

Ti sei dimenticata ballerino provetto!

Sono contenta di averti incontrato, J.D., sono contenta che quella sera tu abbia deciso di ballare con tuo fratello... e che ti abbia lanciato contro gli sgabelli, altrimenti forse non ci saremmo parlati mai!

Io un po' meno a dir la verità... Intendo riguardo gli sgabelli!

Rise di nuovo, stringendosi maggiormente a lui e baciandolo ancora, col sorriso che non accennava ad andarsene dalle sue labbra: si sentiva davvero bene, davvero felice... positiva; sì, Jean-Drew forse era il suo portafortuna, o comunque ciò che la portava a credere che le cose potessero andare per il meglio, che magari anche sua sorella sarebbe presto tornata sulla retta via, lasciando la strada che l'aveva costretta ad essere una sua nemica e tornando semplicemente ad essere la persona che aveva sempre conosciuto.

Voglio confessarti un segreto: io ho una vera e propria passione per le ragazze orientali.
Per questo fin dal primo giorno che ti ho vista ho perso la testa per te.


In che senso una passione?

Non so, gli occhi a mandorla, la carnagione, l'estetica, le forme del corpo, tutto... Mi fanno impazzire!
Se a questo poi ci aggiungiamo che hai una voce meravigliosa, sei divertente, scherzosa e matura... il quadro è perfetto!
E poi le tue mani e i tuoi piedi... Cazzo, ne vado matto, sono le parti del corpo di te che adoro di più...


I piedi lo immaginavo, visto che sei inciampato proprio mentre me li guardavi! -lo punzecchiò Lan con un sorriso a metà tra il malizioso ed il divertito.

Per quanto si tratta di due 10 sopra una vasta rassegna di 9, figurati, non c'è nemmeno un 8,5!

Nemmeno uno?!
Wow, tu mi sopravvaluti decisamente!
-rise, cercando le sue labbra per un altro bacio a cui ne seguirono ancora un paio, giusto per potersi definire almeno vagamente soddisfatta.

Di seguito - mentre pensava che le sarebbe tanto piaciuto diventare la sua unica passione - gli lasciò le labbra libere di farle tutte le domande che voleva, chiedendogli però, quasi in cambio, di raccontarle tanti aneddoti divertenti sui meravigliosi fratelli Sykes -aneddoti che la facevano ridere ogni volta con sempre più gusto.

Ehi, ti andrebbe del pudding al tea?
L'ho preparato io ieri!
È venuto bene... Credo...


Certo che mi va! -esclamò entusiasta Lan, scendendo dal letto e facendosi precedere in cucina dove, poco dopo, si ritrovarono seduti l'uno accanto all'altra.

Ho fatte un centinaio di domande senza neanche accorgermene, scusa!
Non so, tu hai qualcosa che vuoi sapere su di me, qualsiasi cosa?
Chiedi pure, sono un libro aperto!


A parte che non mi è dispiaciuto affatto rispondere alle tue domande... -anche perché, ora che stavano insieme, era quasi obbligatorio farsele- Pronto per il più minuzioso interrogatorio della tua vita?

Tanto, cosa poteva esserci di meglio per i due fidanzati... che stare insieme?


Fine
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Lan Xia
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Messaggioda Jorge » 12/07/2015, 21:56

[Londra – Sabato 12 Giugno 2110 – ore 18:00 - Tribal Studio -> Studio d'Arte "Illusyo”]


Boss quando potrò aiutarti anche con i disegni dei tatuaggi più complessi?

Quando avrai la mano tanto ferma da poter usare l'ago come fosse una matita!

Dovrò esercitarmi con dei manichini magici per tutta l'estate allora.

Non male come idea! Sei proprio volenteroso di imparare eh?! Ma scusa, perché non ti segni al corso Intermedio di Marissa, sono certo che ti farà uno sconto...

È il mio lavoro, mi piace e cerco di farlo al meglio.-ed era una delle poche certezze che gli era rimasta-Humm tornare a studiare da Marissa? -una lampo di malizia gli attraversò lo sguardo- potrebbe essere una soluzione molto interessante

Ma sì! Certo, ogni volta che passa da queste parti vedo che chiacchierate piuttosto serenamente... Fai bene a volerti specializzare, questo è un settore in rapida crescita e siamo ancora pochissimi esperti, quindi concorrenza quasi pari a zero!

Dici che in futuro potrei arrivare persino ad avere un negozio tutto mio?

Ma naturalmente!
Te l'ho detto... Io forse emigrerò a fine anno e mi spiacerebbe chiudere questo locale, in pratica l'ho tirato su dal nulla ed ha già una certa nomea tra Inghilterra, Irlanda, Francia e Scozia!


E... lo affideresti a me?

Beh perché no, scusa?

Io ... Temo che sia troppo presto. Devo ancora prendere i M.A.G.O. e poi specializzarmi in Alchimia liquida.

Aaaahhh ma stai tranquillo!
Siamo a Giugno , mancano ancora sei mesi, faremo il punto della situazione a Dicembre, che ne dici?


Che come al solito hai delle idee geniali.

Già, l'idea di rimandare ogni decisione in merito al futuro del negozio e, contestualmente, a quello del Delfino a Dicembre era davvero geniale, soprattutto perché l'esito dei M.A.G.O. -avrebbe dovuto prendere una O in tutte le materie per potersi finalmente diplomare - pendeva come la babbana spada di Damocle sulla sua testa. Era abbastanza fiducioso di riuscire a soddisfare i termini della punizione - dopotutto senza il Coro, la sua ragazza, gli amici di sempre e la sua sorellina l'unico modo che aveva per far passare il tempo a Hogwarts senza impazzire era studiare, studiare e ancora studiare - ma, come aveva imparato dopo gli avvenimenti del Dicembre passato, poteva sempre accadere qualcosa d'imprevisto e imprevedibile che poteva sconvolgere nuovamente la sua vita. Questo senso di precarietà -una condizione nuova per il portoghese- però non riusciva a porre un freno alla sua mente laboriosa che non faceva altro che fare e disfare progetti per il futuro nel tentativo di incastrare ogni pezzo nel modo migliore.

E come lo incastro il corso intermedio di disegno?

Questo era il pensiero che lo aveva ossessionato per tutta la giornata, seguito dal costo dello stesso. Una volta presi i M.A.G.O.-pensa positivo pensa positivo- avrebbe dovuto seguire un bel po’ di corsi al Ministero e poi prepararsi per la scuola di specializzazione in Alchimia quindi dubitava che avrebbe avuto anche il tempo per seguire il corso di disegno.

Posso solo sperare che Marissa tenga un corso estivo e faccia degli sconti agli ex allievi.

Si disse e così, giunte le sei e conclusa la giornata di lavoro, Jorge decise di togliersi subito il dubbio e avviarsi verso lo studio d’arte invece di prendere direttamente la Metropolvere per Hogwarts.

Tanto lì non c 'é nessuno che mi aspetta o che noterà la mia assenza prima dell'ora di cena.

Una considerazione amara ma che si portò dietro solo l'eco del magone e della tristezza dei primi tempi. L'uomo in fin dei conti era un animale adattivo e lui, con molta fatica, si era abituato a vivere una vita senza Victoria e soprattutto senza Cappie. Certo non passava giorno in cui non sentiva la mancanza della Tassetta e del loro rapporto speciale ma aveva dovuto farsene una ragione per poter riprendere a vivere e non solo a sopravvivere come aveva fatto i primi mesi. Doveva ammettere che in questo il lavoro e le chiacchierate occasionali con Marissa lo avevano aiutato non poco, dimostrandogli che non tutta la sua vita gli era crollata addosso ma che, se voleva, poteva avere ancora dei piccoli punti fermi. Alla ragazza aveva raccontato di aver infranto una regola di troppo proprio a ridosso dei M.A.G.O. e che la bravata gli era costato sia il diploma che la ragazza e lei, complice l'aria da cucciolo venduto a un laboratorio di ricerca babbano pronto per essere vivisezionato, aveva fatto domande a riguardo. Vedendolo entrare nella scuola quel sabato sera alla ricerca della bionda con un sorriso divertito e uno sguardo sereno nessuno avrebbe mai indovinato che quelli passati, erano stati sei mesi d'inferno.


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Spoiler:
Conversazione con il proprietario del Tribal Studio accordata con l'Adm.
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Ultima modifica di Jorge il 14/07/2015, 21:38, modificato 1 volta in totale.
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Jorge
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Messaggioda PnG Staff » 13/07/2015, 15:00

[Londra > Scuola d'Arte "Illusyo" - Sabato 12 Giugno 2110 - 17:55 pm]


Molto bene ragazzi, continuate ad usare il carboncino con leggerezza.
Fate attenzione ai giochi di luce ed ombra, sono fondamentali per dare quel tocco di realismo che serve al vostro disegno!
Oh ma guardate che ora si sono fatte!
Forza forza, riponete tutti i vostri strumenti a posto, è ora di chiudere baracca!
Ci vediamo la settimana prossima e questa volta passeremo al disegno pratico dal vivo: nudo femminile!
Ahi ahi ahi, non pensate subito male: io sono la vostra insegnante, non posso mettermi nuda ahahahahahah!


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Sporcaccioni!
Alla prossima, vedete di non mancare!


Uno ad uno, gli allievi del corso d'arte tenuto dalla Lincol si congedarono dalla loro insegnante preferita, uscendo fuori dall'aula e riversandosi nel corridoio adiacente. Marissa era rimasta indietro, indaffarata a controllare che nessuno di loro avesse dimenticato un foglio, una gomma o quanto altro all'interno dell'aula. Era difficile che i ladri entrassero lì dentro per rubare, ma solitamente gli oggetti dimenticati tendevano a non essere più ritrovati e la ragazza voleva evitare che qualcuno venisse a lamentarsi poi della scomparsa di qualcosa.
Dopo essersi assicurata che tutto fosse al suo posto, la ragazza prese le sue cose e chiuse la porta con un incantesimo, voltandosi poi verso il corridoio semi-vuoto. Semi perchè in lontananza, fissandola con sguardo sereno, stava aspettando Jorge Alvares, in attesa -probabilmente- proprio della Lincol.

Tesoro ma cosa ci fai qui?

Lo chiamò allegra, andandogli immediatamente incontro e abbracciandolo, posandogli anche un bacio a stampo sulle labbra. Non avrebbe dovuto stranirsi poi molto il ragazzo, visto che quello era il tipico modo della Lincol di salutare chiunque fosse il suo tesoro o dolcetto in generale.

Come sta il mio adorato cupcake?
Stavi aspettando me?
Che dolce, ti mangerei di baci!
- e per sottolineare quanto fosse vero ciò che aveva appena detto, Marissa si sporse sul volto del ragazzo, mordicchiandolo teneramente sulla guancia destra -Gnaaaaam! Ahahahaha!
Dai, raccontami tutto: andiamo a prenderci una birra al pub qua vicino!


Il tono era tipico di chi non ammetteva repliche e poi si poteva davvero dirle di no? Era talmente allegra, spigliata e sopratutto felice di vederlo che sarebbe stato davvero un delitto da parte del portoghese rifiutarsi di condividere con lei una birra.
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