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Sheliak&Vega • Negozio di Musica • Hogsmeade • Inghilterra

I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW

Messaggioda Dylan » 10/11/2012, 22:03

[ NEGOZIO "SHELIAK & VEGA", ASSIEME A MELIA HERBERT --> USCITA ]


Era molto bello sapere di avere accanto una persona che volesse soltanto farti capire quanto fossi una persona piacevole e con la quale era bello stare in compagnia, pensando esclusivamente di essere un elemento positivo per il mondo intero.
Melia Herbert era esattamente questo per Dylan Connor, il nostro pittore, sempre pronta a tirarlo su di morale quando egli ipotizzava di non essere il massimo in qualcosa, lui che di rapporti personali era davvero asciutto e a digiuno praticamente fin dalla nascita, ma non poteva farci molto altro, essendo stato dietro le proprie tele fin dai primi anni di vita, con quel pennello, a dipingere e dipingere, inizialmente qualcosa che somigliava alle sagome di mamma e papà fino ad arrivare a veri e propri capolavori improvvisati, esempio calzante il ritratto di Monique che lei stessa non si era accorta che lui le stesse facendo o il futuro ritratto della sua amata che ben presto si sarebbe messo a fare, costi quel che costi, per il gusto di ritrarla come la riporcorrevano i suoi sogni e i suoi desideri, e per farle dono di qualcosa che fosse importante prché in esso era custodito un dono che all'uomo non era concesso ma ad disegno si... L'eternità.

Io... sono antipatica, Dylan?

La tua simpatia e la tua bellezza vanno di pari passo, non preoccuparti...
Forse prova solo un poco di invidia, è una bambina carina ed in fase di sviluppo, magari ti vede come un modello da superare, vorrei lo tenessi per te come segreto, ma vale anche per me questa cosa con il professor Trigger di Astronomia.
E' molto giovane, poco più di me, ma è un uomo già formato, che sa il fatto suo e ha dei modi eleganti che spesso e volentieri vorrei avere anche io... In più trabocca spesso cultura da ogni poro e mi da' l'impressione di non essere all'altezza per fare il professore qui...
Se cerco di documentarmi, imparare cose nuove e relazionarmi con i miei colleghi il più possibile, è anche per invidia e merito suo.


Eccola lì, un'altra fantastica e bellissima parte misteriosa e segreta dell'animo del ragazzo confidata a Melia per il semplice amore fittizio che stava provando per lei, convinto che mai e poi mai lei se ne sarebbe uscito con qualcuno facendo presente quell'aneddoto su Connor Jr.
Forse però non bisognerebbe dare così per scontata la cattiveria di una individua come lei.
Melia nascondeva ancora molte sue sfaccettature e dunque credere con certezza che avrebbe detto tutto era tendenzialmente sbagliato.
Oh beh, per Dylan era sicuro che lei avesse custodito gelosamente quel segreto nel caldo abbraccio del suo cuore, è il suo player maggiormente scettico, ma lasciamo stare.
Di lì a poco fu la volta delle esibizioni canore, passando da Orion al trio O'Neill - Walker - Wollis, seguito dalla piccola Stevens fino ad arrivare a Robyn, un ragazzo molto più grande degli altri con una dote canora molto notevole.
Decisamente furono tutti quanti molto bravi, ognuno era stato in grado di mostrare delle abilità e delle doti uniche, dalla grande sensibilità del piccolo Grifo al trio di forza, carisma e spensieratezza, senza contare poi l'orientale e la sua dolcezza, per concludere con l'esperienza e la tecnica, ma c'era ancora un'ultima esibizione da ascoltare, e questo prima di ricevere una scatoletta da parte dei due organizzatori con all'interno una collanina davvero graziosa ed elegante che fece sorridere sorpreso il ragazzo.

Hanno avuto proprio un pensiero adorabile, non trovi Mel?
Ti starà benissimo... Aspetta...


E guardandosi per bene attorno, facendo attenzione che nessuno li vedesse, il ragazzo fece voltare la "fidanzata" e la aiutò ad indossare subito la collanina per osservare quanto le stesse bene.
Era chiaro che, anche se non era riuscito a sentirla esibirsi, considerasse lei la più brava in assoluto, anche più brava della stessa Vireau che poco dopo diede sfoggio non solo del suo talento ma anche dei suoi poteri illusori.
Purtroppo la sorpresa data dalla musica fittizia di Monique non ebbe su Dylan il totale effetto che avrebbe avuto normalmente, essendo lui assoggettato già alla illusione mentale di qualcun altro che lo teneva di continuo in pugno, essendogli accanto da tutte quelle ore, aumentando sempre di più l'effetto tremendo che già stava facendo da lontano al suo cuore, pieno di scompensi e desideri amorosi indotti da un potere sconosciuto e inarrestabile.
Ci sarebbe qualcuno così gentile da liberare il mio pg?
Già, dimenticavo, nessuno può farlo...

Credo che stiano cominciando ad andare tutti quanti via...

Disse a voce moderata il ragazzo mentre osservava lentamente alcuni studenti iniziare i loro saluti di rito per poi cominciare a dirigersi nei pressi dell'uscita, accompagnando anche studenti più piccoli ad Hogwarts, i quali sicuramente da soli, essendo piccoli, non potevano di certo andare per conto loro rischiando qualunque pericolo che la notte inoltrata poteva offrire.
In quello stesso istante, Dylan cominciò a riflettere sul fatto che fino ad allora non avevano dato nessun sospetto, anzi, la Vice Preside lo aveva anche designato come accompagnatore ufficiale della Herbert fidandosi probabilmente di lui, quindi perché aver paura che pensassero strano vedendoli andare via insieme, magari in un primo momento accompagnati da altri ragazzi grandi dai quali si sarebbero sganciati al momento giusto utilizzato una qualsiasi scusa?
O forse potevano anche vedersi direttamente all'indirizzo della sua abitazione per non dare a pensar male a qualche allievo fin troppo chiacchierone e velenoso che però, in quel frangente ci avrebbe visto giusto.
Era speranzoso più che mai, per questo nel mentre si allontanava qualche istante per andare a salutare il suo gruppo docenti e poi anche i proprietari del negozio, pensava a come poter prendere l'argomento una volta tornato da lei.
Diamine, si vedeva proprio che non era ancora in grado di essere uomo come lo poteva essere appunto Irvyne, fatto e finito, e per di più possente, di certo più di lui dalla corporatura maggiormente longilinea e magra, anche se robusta.
Tornato da lei, timidamente quindi, cercò di prendere tutto il coraggio che possedeva per parlare, abbassando la voce nel modo più naturale possibile, con il cuore che batteva fortissimo in petto quasi da ovattare altri suoni nelle sue orecchie, a parte la voce di Mel, chiaro.

Io ho salutato tutti quanti, quindi sarei pronto per andare... Allora, ci hai pensato per quella... Proposta?

Nel caso Melia Herbert avesse acconsentito a trovarsi con lui nella sua abitazione, Dylan avrebbe mostrato un sorriso contenuto ma adornato da due occhi blu oltremare scintillanti come gemme alla luce della luna, felice più che mai al pensiero di passare qualche ora da solo assieme alla bellissima e incredibilmente eccitante Biancaneve della festa.
Qualora invece la risposta fosse stata negativa, per qualsiasi motivo, il nostro pittore Connor non avrebbe di certo mostrato alcun accenno di tristezza o rammarico, per non destare particolari sospetti in giro, ma solo avrebbe annuito lentamente, scuotendo poi il capo per assicurarle che non faceva niente e che capiva ogni sua motivazione, pregandole di farsi trovare da sola un poco di più nei giorni successivi alla fine delle lezioni per vedersi con più frequenza e tranquillità, perché quella notte le sarebbe mancata da morire.
Non un bacio sulle labbra per salutarsi, non una frase romantica, adesso che molti ragazzi passavano di lì, ma cosa sicura era che passando oltre a lei per indirizzarsi verso Hogwarts, Dylan le avrebbe sfiorato la mano con la propria, per sentire il brivido della sua pelle fresca sulla propria ed infine, celando qualsiasi accenno di lacrima, avrebbe riservato l'esplosione della sua malinconia sotto le coperte del letto della sua camera nella sezione dei docenti.
... Che pena.


[ FINE PER DYLAN ]

Spoiler:
Scusate le poche "palle" del mio pg ma ho deciso di giocare così l'ipnosi data da Melia.
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Messaggioda Melia » 10/11/2012, 22:12

[In un angolo del negozio - con Dylan]


La tua simpatia e la tua bellezza vanno di pari passo, non preoccuparti...
Forse prova solo un poco di invidia, è una bambina carina ed in fase di sviluppo, magari ti vede come un modello da superare, vorrei lo tenessi per te come segreto, ma vale anche per me questa cosa con il professor Trigger di Astronomia.


Non lo dirò a nessuno, te lo prometto.

E in fondo, che motivo ci sarebbe dovuto essere per andare a raccontare quel particolare ai quattro venti?
Intanto le tre bambine, nonostante la presenza di Elisabeth che sembrava aver preso in antipatia Melia, furono molto brave durante la loro esibizione, tanto da meritarsi gli applausi delle persone presenti; subito dopo di loro fu la volta di una bambina di Grifondoro, Miyabi, che cantò una canzone molto struggente e malinconica che i presenti poterono capire solo grazie ai fogli con la traduzione che Typhon aveva fatto distribuire in giro.

E' davvero brava.

Commentò Melia a bassa voce, battendo le mani quando la piccola ebbe finito la sua esibizione e fu scesa dal palco: subito dopo di lei toccò ad un ragazzo sconosciuto ma che era stato quasi tutto il tempo accanto ad Arianna, facendo nascere un piccolo sorriso sulle labbra della Serpeverde che già pregustava le implicazioni di quella serata; se qualcuno avesse parlato con Vergil dell'accaduto sicuramente il Tassorosso l'avrebbe considerata ancora più stronza di quanto, nella sua mente, lei già non fosse, senza considerare che quel comportamento di lei avrebbe potuto tranquillamente spingerlo più facilmente tra le braccia di un'altra.
Per quanto riguardava Arianna, poi, sembrava così sorridente e tranquilla con quel ragazzo rispetto all'inizio della serata, che qualcosa in Melia le diceva che aveva fatto solo bene ad intervenire tra loro e che quella ne era la prova concreta.
Robyn, così si chiamava il pirata, si lanciò in un'esibizione davvero notevole che meritò un applauso sincero, e quando il ragazzo, dopo aver cantato, tornò da Arianna, la Herbert dovette trattenersi dal fare un'occhiolino complice alla Parker: sarebbe apparso troppo strano oltre che fuori luogo, meglio evitare.
Le esibizioni per quella sera erano finite, difatti qualche minuto più tardi fu il turno di Alexis di salire sul palco, per ringraziare nuovamente tutti della loro presenza e non solo: c'era anche da decidere chi avesse vinto la gara per la maschera più bella, e visto il nome della vincitrice si sarebbe potuto dire che quella era la sua giornata fortunata.

E' stata una battaglia fino all'ultimo voto, e difatti solo alla fine, nella parità di voti per tre maschere, l'ultima preferenza ne ha fatta vincere una.... quindi fate tutti un bell'applauso per la vincitrice di questa sera... Arianna Ricciardi!!!!
Arianna, come vincitrice dela gara hai diritto all'acquisto di uno strumento nel nostro negozio completamente gratis!


Di sicuro ha un bel vestito...

Commentò Melia, applaudendo verso la vincitrice con un sorriso: in fondo non le importava nulla di vincere, si era divertita più del previsto per quella serata e non poteva che esserne soddisfatta. Ma non era stata solo Arianna, in un certo senso, a vincere.

Ma poiché fino all'ultimo la battaglia per il vincitore ha visto come protagoniste anche due bambine... sono felice di comunicare che essendo arrivate entrambe al secondo posto, Caroline Priscilla O'Neill e Kayleen Ward potranno comprare un qualsiasi prodotto venduto allo Sheliak&Vega col 50% di sconto, congratulazioni!!

E questa volta l'applauso della Serpeverde fu accompagnato da un sorriso nei confronti della Tassetta, visto che le faceva piacere avesse vinto qualcosa anche lei.
Ma Alexis e Typhon non avevano pensato solo a farli divertire, si erano spinti oltre: poco dopo quell'annuncio, infatti, comparve di fronte a tutti gli ospiti di quella serata una scatoletta bianca, di velluto, al cui interno risiedeva una collana di cuoio con un ciondolo d'argento a forma di ocarina.

Hanno avuto proprio un pensiero adorabile, non trovi Mel?

Sì, proprio un bel pensiero...

Mormorò la Serpeverde, sfiorando quel ciondolo con le dita: nessuno a parte Dylan le aveva mai fatto un regalo prima, e poco importava che all'effettiva i due proprietari l'avessero fatto a tutti, senza distinzione, per lei era comunque una cosa importante, un gesto di cui, sicuramente, non si sarebbe dimenticata.

Ti starà benissimo... Aspetta...

Uhm? Ah, grazie tesoro...

Commentò la Herbert, pronunciando quel nome a bassissima voce così da non farsi sentire da nessuno e permettendo poi al giovane uomo accanto a sé di fissarle al collo quella collana.

Prima di salutarvi e darvi la buonanotte, ho una richiesta personale per una persona speciale, una persona che ammiro molto... che tutti i presenti, ne sono certa, ammirano molto. So che forse non si aspetta questa richiesta, e me ne scuso anticipatamente, ma... professoressa Vireau, vorrebbe farci l'onore di salire sul palco a cantare una canzone?

Sentir cantare la Vice Preside, ecco qualcosa in cui non avrebbe mai sperato: sapeva che era brava, se così non fosse stato come avrebbe potuto dirigere il coro della scuola? ... ma nessuno l'aveva preparata a ciò che udì poco dopo: la canzone, forse scritta proprio da lei o forse semplicemente sconosciuta a Melia, le si insinuò sotto pelle, nell'animo avvolto dall'animale a cui s'ispiravano i suoi occhi, facendole aprire leggermente di più gli occhi mentre il respiro si faceva più leggero, quasi a non voler infastidire quella performance.
Sapeva cantare la Herbert, ma così... no, a quel livello non ci sarebbe mai potuta arrivare: quando la canzone finì, la Serpeverde batté le mani con forza e convinzione, annuendo lentamente e voltandosi appena verso Dylan.

E' stata pazzesca, non trovi?

Sussurrò in sua direzione con un sorriso di circostanza, come una studentessa che sorride ad un suo superiore: in fondo, seppure fossero entrambi Prefetti, lui era comunque un insegnante ed in quanto tale meritava rispetto.
In ogni caso, tutti stavano iniziando ad andarsene: mentre Dylan andava a salutare i docenti e tornava poi da lei, Melia studiò silenziosamente il gruppo dei professori e poi quello degli studenti andarsene, notando che Jorge sembrava essere impegnato con Cappie; se voleva agire, doveva farlo ora.

Io ho salutato tutti quanti, quindi sarei pronto per andare... Allora, ci hai pensato per quella... Proposta?

Sì... andiamo, dai. Non ci sta vedendo nessuno, se ci sbrighiamo... potremmo anche passare la notte insieme...

Aggiunse a bassa voce, lanciandogli un'occhiata eloquente, timida, indifesa, angelica e maliziosa al tempo stesso, accompagnata da un bel sorriso sulle labbra rosse: se il docente di Alchimia si fosse sbrigato, quindi, i due sarebbero potuti uscire dal negozio senza farsi notare da altri e, sempre insieme, si sarebbero potuti dirigere a casa di Connor per passare la loro prima notte insieme.


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Messaggioda Veronique » 10/11/2012, 22:31

[Ai divanetti - con Ferdy, Logan, Lucas, Tisifone, Celine, Monique, Simon]


Mi occupo solo di coloro per cui ne vale la pena.

Uno sguardo intenso quello che seguì le parole di Monique e che si scambiarono le due sorelle: la sua affermazione aveva incuriosito non poco Veronique poiché voleva dire, a parer suo, tutto e niente allo stesso tempo, ma non avrebbero di certo parlato lì; ogni cosa a suo tempo e la bionda prevedeva di far visita alla sorella più grande molto presto.
Intanto la serata proseguiva: dopo il trio di bambine e l'arrivo di un nuovo docente, Simon a quanto aveva capito, che Veronique salutò con lieve cenno del capo ed un blando sorriso, toccò prima ad una bambina giapponese e poi ad un ragazzo vestito da pirata ad esibirsi, entrambi molto bravi e sicuramente Monique, come Direttrice del coro di Hogwarts, non se li sarebbe scordati tanto presto.

Anche il regalino... tsk, devono averne di soldi da buttare.

Pensò Veronique quando, dopo aver annunciato le vincitrici della gara - Arianna prima e le due bambine seconde - una dei proprietari del negozio fece apparire di fronte a tutti una scatolina con dentro una collana di cuoio con un ciondolo d'argento a forma di ocarina; una di quelle cose che la biondina non avrebbe mai indossato, ma se non altro sarebbe stato un simbolo del suo primo incontro con la sorella e quindi, forse, non l'avrebbe gettata via senza pensarci due volte.

Prima di salutarvi e darvi la buonanotte, ho una richiesta personale per una persona speciale, una persona che ammiro molto... che tutti i presenti, ne sono certa, ammirano molto. So che forse non si aspetta questa richiesta, e me ne scuso anticipatamente, ma... professoressa Vireau, vorrebbe farci l'onore di salire sul palco a cantare una canzone?

Ecco, quella era una cosa che Veronique non aveva calcolato: senza farsi notare troppo da Ferdy che forse avrebbe potuto osservare qualcosa di strano in lei, la Vireau volse lentamente lo sguardo sulla sorella, seguendola per tutto il percorso fino al palco; strinse silenziosamente i pugni e quando Monique iniziò a cantare non le fu difficile percepire l'illusione che si stava espandendo fino ad abbracciare tutto il negozio.

Sei brava quanto me...

Pensò la biondina riferendosi al grado di entrambe come Illusioniste: ma quando la canzone entrò nel vivo, quando Monique spalancò le braccia e chiuse i pugni liberando tutta la sua energia, la magia che albergava in lei fu talmente forte e la investì con una tale potenza che Veronique non riuscì a trattenere l'illusione che avvolgeva Lucas e Logan, facendola così esplodere e liberandoli così dalla sua prigionia.

Non è possibile, non può essere!!

Si disse Veronique ad occhi e bocca spalancati e fiato quasi corto, fissando la sorella con aria incredula e rabbiosa al tempo stesso: come riusciva a racchiudere tanta magia in una dannatissima canzone?! Come poteva essere così forte, così dannatamente devastante senza nemmeno rendersene conto?!
E soprattutto...

... come puoi essere così fottutamente brava...

Domande che non facevano altro che farla arrabbiare, soprattutto quando notò, in fondo alla sala, una figura fin troppo familiare che sorrideva a Monique in modo gentile, affettuoso: quella era la donna che aveva preso la più grande delle Vireau sotto la sua ala protettiva, che le aveva insegnato tutto ciò che sapeva, che le aveva trasmesso l'amore per la musica e la capacità di mostrarlo al mondo.
Quella era Rose Dubois.

Lei non canta con la voce... canta con l'anima...

E’ per questo che è unica… come puoi diffidare di qualcuno che mette a nudo la sua anima in questo modo così meraviglioso?

Con l'anima...

Socchiuse gli occhi, provando.... sì, provando a lasciarsi abbracciare da quelle sensazioni anche solo per un istante, per comprendere cosa stessero percependo tutti gli altri: e fu una sensazione talmente devastante, talmente forte da farle venire le lacrime agli occhi per l'irritazione; era stata addestrata fin da piccole alle illusioni, eppure non sarebbe mai riuscita, lo sapeva bene dentro di sé, a raggiungere una tale interpretazione.
Adesso capiva perché suo padre voleva a tutti i costi che Monique diventasse una di loro, un potere come quello votato al male sarebbe stato un'arma di distruzione di massa senza possibilità di sfuggita: eppure...

E' stata la bontà di quella donna a renderti quella che sei...

Lo sguardo si Veronique si spostò da Rose, che stava scomparendo, a Monique che poco dopo concluse la sua esibizione: la biondina rimase immobile in un primo momento e si mise poi ad applaudire, giusto perché sarebbe apparso strano a Ferdy se non l'avesse fatto; erano rimasti tutti rapiti, non solo coloro che la conoscevano ma anche gli studenti che battevano le mani con sincera commozione.
Quella donna era riuscita a conquistarseli solo con la voce, con le proprie emozioni... con l'anima.

Monique, devo complimentarmi con te, sei stata... non ho davvero parole, posso solo farti i miei complimenti. Non ho mai amato la musica come in questo momento.

Inutile dire che i colleghi ed amici della donna erano in brodo di giuggiole, da Celine a Tisifone, da Lucas a Logan: non potendo essere da meno, ed immaginando che anche Ferdy si sarebbe congratulato con lei, Veronique si costrinse ad aprire le labbra in un sorriso leggero.

Complimenti, è stata un'esibizione... - si fermò un momento, incerta su come proseguire fino a trovare le parole giuste - che non scorderò tanto facilmente.

Lasciò che anche Stone si complimentasse con la Vice Preside di Hogwarts e li osservò organizzarsi per tornare al Castello tutti insieme.

Che ne dite... rientriamo?
Ferdy, ovviamente se vuoi rimanere un po' con Cassandra ancora per un po' non c'è problema... ma domattina ti voglio al Castello, e niente scuse. Celine, che fai, vieni con noi?


Se il signorino qui mi ospita nella sua stanza per una notte, volentieri.
Prometto di non fare nulla McDullan, tranquillo!
Voi venite con noi?
E' stato un piacere conoscervi. Ferdy, magari ci vediamo qualche volta in giro per il Castello! Cassandra, a presto.


E' stato un piacere passare la festa in vostra compagnia, spero di rivedervi presto!

Esclamò la biondina, lanciando un'occhiata più intensa a Monique prima di scostare lo sguardo su Lucas e Tisifone, ed in particolare sulla seconda la cui domanda le fece aprire le labbra in un sorriso divertito.

Signorina Carvier, onorato di averla conosciuta.

Signorina Carvier…posso supporre che avremo il piacere di vederla a Hogwarts?

Lo spero, signorina Samyliak.

No, non si sarebbero liberati di lei tanto facilmente, ed era meglio che la cosa fosse chiara fin da subito: osservò tutto il gruppo allontanarsi e poi si volse verso Ferdy, intrecciando la mano nella sua con un sorriso sereno, almeno in apparenza.

Andiamo anche noi?
Se ti va potresti accompagnarmi in carrozza fino al Paiolo Magico dove ho preso una stanza per dormire...


No, non aveva alcuna intenzione di dormire con lui o fare altro, primo perché aveva fin troppe cose su cui riflettere per quella sera e secondo perché sarebbe apparsa una ragazza ben poco seria, agli occhi di Stone, se avesse deciso di andarci a letto pochi giorni dopo aver iniziato ufficialmente una relazione.
Se il ragazzo fosse stato d'accordo, quindi, i due avrebbero dato la buonanotte ai padroni di casa e sarebbero usciti insieme in direzione del Paiolo.


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Messaggioda Robyn » 11/11/2012, 1:11

[tahoma]\ "SHELIAK & VEGA" | CON ARIANNA RICCIARDI | USCITA /

Mi sto chiedendo dove sia la fregatura, con te...
Sei stato incredibile.


Ti ringrazio.
Parti con il piede sbagliato se già ti chiedi dove sia la fregatura.
Perché non provi semplicemente a vivere serenamente quello che sta succedendo?
Se poi il tuo ragionamento è che, essendo un pirata, devo avere per forza qualcosa di poco buono, allora non posso darti torto, in effetti.
Ricorda però, non è detto che debba rimanere pirata tutto il tempo, questa di oggi è solo una maschera, un costume...
Posso essere... Chiunque tu vuoi che io sia...


Le sorrise in modo malizioso ma allo stesso tempo rassicurante, utilizzando un tono morbido, tranquillo, quello della persona che sa di dire qualcosa di sensato, di giusto, preciso e quanto mai sacro santo.
Robyn non amava prendere in giro le persone, a meno che non fosse una cosa strettamente necessaria, per fortuna però, Arianna non era una ragazza che doveva essere presa in giro, era una bellissima creatura incontrata ad una festa per pura fortuna e che il ragazzo stava tentando di conquistare, quindi, verità, sola e semplice verità.
Non aveva affatto tralasciato lo sguardo lanciatogli da Monique poco prima, per dargli ad intendere che aveva apprezzato pienamente la sua performance, anche se certo, c'era qualcosa che non andava affatto con tutta la faccenda.
Non era normale che lei non si fosse lasciata andare ad un sorriso maggiore o non fosse andata direttamente da lui per salutarlo, avendolo visto lì così di improvviso.
Qualcosa sotto non andava esattamente nel modo giusto e limpido che si stava trasmettendo alla festa fino ad allora, il ragazzo ormai conosceva certe procedure, essendo stato addestrato non solo per essere un Auror, ma anche allenato da una persona di grande esperienza come era suo zio Daemon.

E' stata una battaglia fino all'ultimo voto, e difatti solo alla fine, nella parità di voti per tre maschere, l'ultima preferenza ne ha fatta vincere una.... quindi fate tutti un bell'applauso per la vincitrice di questa sera... Arianna Ricciardi!!!!
Arianna, come vincitrice dela gara hai diritto all'acquisto di uno strumento nel nostro negozio completamente gratis!


Ma guarda un po', sembra che ben più di una persona... Oltre a me, abbia votato questa splendida principessa e agiudicare dallo sguardo che ti sta lanciando il proprietario del negozio, credo di conoscere almeno l'identità di un altro che ti ha annoverata tra le possibili candidate al trono...

Al ragazzo difficilmente sfuggivano le cose, un poco perché Typhon Seal gliele serviva su un piatto d'argento, con le sue squadrature e le suo occhiate abbastanza eloquenti, ma anche perché era un giovane apprendista che si stava formando ultimamente nel saper cogliere ogni minimo ed impercettibile cambio di atmosfera e variazione intorno a lui.
Le lezioni di meditazione e yoga lo stavano aiutando sempre di più e per quanto all'inizio non fosse la persona più felice del mondo all'idea di allenarsi per il momento solo ad occhi chiusi e respirando, doveva ammettere che Monique sapeva cosa fare per formare un futuro guerriero d'elìte capace un giorno di fare grandi cose grazie sopratutto ai cento occhi e alle cento orecchie formati in anni e anni di puro silenzio.

Ancora qualche istante di attenzione, per favore!
Senza di voi, che siete qui stasera, questa serata non avrebbe avuto senso e non avrebbe ottenuto un così grande successo: per questo, io e Typhon abbiamo deciso di omaggiarvi di un piccolo dono, che speriamo possa ricordarvi per lungo tempo di questa serata!
Grazie!!


La scatolina che apparve davanti a Robyn lo fece sorridere sorpreso.
Avevano pensato proprio a tutto, anche fornire un ricordo della serata a tutti i partecipanti, davvero una trovata interessante.
Aprì quella scatola di piccole dimensioni trovandovi all'interno uno degli strumenti che precedentemente suonava lo zio.
Fu parecchio colpito da quello che vide, anche perché era una coincidenza non da poco, anzi.
Sospirò, buttando giù un grosso groppo che gli si formò in mezzo alla gola, che rischiava seriamente di portare ad una successiva espulsione di lacrime amare nel ricordo di quando il suo ex Mentore suonava tranquillo alla luce della luna rallegrando il suo animo e quello di Robyn.
Scosse il capo, non volendo far intendere niente ad Arianna e non per qualcosa contro di lei ma perché quella serata stava andando avanti con l'ausilio del sorriso e Laars desiderava che andasse avanti così fino alla fine.

Giuro, questa è l'ultima cosa, davvero!
Prima di salutarvi e darvi la buonanotte, ho una richiesta personale per una persona speciale, una persona che ammiro molto... che tutti i presenti, ne sono certa, ammirano molto. So che forse non si aspetta questa richiesta, e me ne scuso anticipatamente, ma... professoressa Vireau, vorrebbe farci l'onore di salire sul palco a cantare una canzone?


E così finalmente ti sentirò...

Si disse mentalmente Robyn, osservando Monique decidere infine per salire sul palchetto per dar via alla propria esibizione.
Non aveva mai ascoltato la voce della donna prima di allora, non ce n'era stato mai il modo o il momento, ma sapendo che era la responsabile del coro onestamente era abbastanza normale che fosse capace e molto brava.
Molto più di quanto potesse mai pensare onestamente, visto che quello che accadde poco dopo non solo lo spinse a convincersi di farsi dare qualche lezione di aiuto per migliorare la propria tecnica quasi perfetta già di per se, ma inoltre non riuscì a capacitarsi del modo con il quale stava riuscendo a riprodurre la la musica senza che gli strumenti fossero disponibili e stessero suonando.
Nell'aria si spargevano quelle note e Robyn decise che pur cercano di rimanere tranquillo e calmo, esattamente come lo era stato la sua Maestra durante la sua di esibizione, voleva a tutti i costi capire come avesse potuto la Vireau fare tutto quello.
Allo stesso tempo però, di istinto iniziò anche a cercare con lo sguardo qualcosa di differente nella stanza, magari qualche sguardo particolare diretto a Monique per vedere se poteva ricevere qualche indizio sul perché lei prima non si era lasciata andare a particolari espressioni o emozioni, ed infatti, la prima persona che gli venne subito all'occhio fu Veronique, o meglio, una ragazza dalla pelle scura che si trovava prima proprio molto vicino alla Mentore.
Quella ragazza sembrava abbastanza irritata, seppur lo volesse nascondere tanto bene, da quello che stava ascoltando, e stringeva il pugno, segno evidente che non le andava giù l'esibizione.
Che fosse invidiosa? No, probabilmente c'era di più, ma ogni cosa a suo tempo, anche perché con la musica che andava svanendo, molte persone dopo un grande e poderoso applauso scelsero di iniziare a pensare di uscire e andare fuori di lì.

... La tua Vice Preside è oltre ogni aspettativa.
Senti, seguimi all'uscita del negozio, vorrei salutarti ma, non con tutto questo chiasso... Andiamo.


Immagine

Si alzò in piedi, tendendole la mano per farsela prendere, ed infine dirigersi con lei all'uscita del negozio, facendo qualche passo fino a raggiungere un posto tendenzialmente isolato e dove finalmente le orecchie erano graziate dalla tranquillità e pace del silenzio della notte.
La luna era chiara, molto bella, limpida e meravigliosa, e quei due se ne stavano adesso allo scuro di ogni sguardo fastidioso, ivi compreso quello di Typhon, pronti per salutarsi e darsi appuntamento per la prossima volta, magari proprio presso le mura del castello.
Robyn la fece appoggiare morbida con la schiena al muro di una abitazione, poggiando la mano di palmo aperto con il braccio teso sullo stesso muro, guardandola, lasciandole tutto lo spazio possibile per spostarsi o muoversi, ovviamente, non volendola di sicuro spaventare.
La guardava intensamente negli occhi, ed era così bella, estremamente bella.

Siamo giunti alla conclusione di questa serata, ed io temo proprio che dovrò andare, non abito molto vicino.
E' anche vero però, che come promesso da me poco fa, ci rivedremo presto, non sognarti che sia finita qui, principessa.


Il suo volto si fece leggermente più vicino, mentre il braccio andava piegandosi piano piano, facendo comprendere quasi pienamente quello che Robyn Laars avrebbe avuto intenzione di fare, in fondo l'aveva detto fin da subito che era un tipo sincero e sfacciato nei modi e nelle intenzioni, stava solamente seguendo la sua natura, come era giusto che fosse nei confronti di un ragazzo che voleva una ragazza per se.

Ora ti dirò esattamente cosa sto per fare.
Mi avvicinerò così tanto che potrai sentire il mio respiro fin dentro ai tuoi polmoni.
Non ti darò alcun bacio però, assolutamente no... Io sfiorerò le tue labbra con le mie in modo impercettibile.
Sembrerà come quei baci che si danno per sbaglio, quando ci si volta di scatto, o come quello che si dà ad un neonato, con la sola differenza che noi sapremo perfettamente che tutto siamo meno che dei neonati.
Io tornerò tra qualche giorno a trovarti e te lo dirò preventivamente... Ma nel frattempo, voglio che ci danniamo la notte pensando di essere andati così vicini ad avere le lingue intrecciate da non riuscire a dormire sereni fino a quando non avverrà.
Masochista? Sadico?
Semplicemente ti dò l'importanza che deve avere una principessa come te, perché non sarai un'avventura di una sera, e sarà proprio questo bacio incompleto ed insulso a darti la prova di quanto mi voglio precludere al pensiero che un giorno vorrò andare fino in fondo...


Il braccio si piegò quasi del tutto, il viso, esattamente come lui aveva premesso prima, giunse ad una distanza piccolissima da quello di Arianna, anche se ancora le labbra si distanziavano di quattro o cinque millimetri.
Qualora lei glielo avesse permesso, Robyn avrebbe coperto ulteriormente quei millimetri, giungendo ad una distanza di uno o due, con il calcolato movimento dei respiri affannosi che, alzando e abbassando la cassa toracica, avrebbero di tanto in tanto annullato quella distanza facendo sfiorare lievemente le parti più pronunciate delle labbra di entrambi, mentre la mano destra dell'Apprendista, calcolata in precedenza da lui ma non da lei, andò a sfiorare con altrettanta delicatezza il fianco della ragazza, per fornirle qualche brivido, quel giusto movimento per sentire ancora di più vicine le labbra sua sulle proprie ma senza mai raggiungere il dovuto bacio completo e appagante.
Quell'attimo durò forse dieci o quindici secondi, al termine dei quali, la bocca del giovane si allontanò da quella della bionda, la mano lasciò stare il fianco, concludendo la tortura leggera ed erotica e gli occhi tornarono a posarsi su quelli della Ricciardi, osservandola in modo profondo, malizioso, passionale, intenso.
Un lieve sorriso, mentre la guardava ancora una volta da cima a fondo leccandosi appena le labbra per assaporare quel poco che di lei era rimasto sulla propria pelle, ed infine, il doveroso saluto, accompagnato da una solenne promessa.

Avrai mie notizie molto presto.
Spero di averti destabilizzato quanto più possibile, perché ti voglio mia, principessa.
Sogni d'argento signorina, già, solo d'argento, perché d'oro saranno dopo che ci saremo baciati sul serio.
Notte...


E detto questo, di improvviso, senza nemmeno spostarsi un millimetro da quella posizione, semplicemente Robyn Laars si smaterializzò scomparendo dalla vista della prefetta di Dragargenteo, lasciandola lì, a poca distanza dall'entrata del negozio, da sola, con la stra grande speranza di esserle entrato così tanto nella mente, nel cuore... Nel corpo, da non farsi dimenticare fino al loro prossimo incontro.
Una degna conclusione di serata accompagnata dall'inizio di una flebile ossessione in rapida crescita.

\ | FINE | /[/tahoma]
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Messaggioda Sandyon » 11/11/2012, 2:01

{ INTERNO "SHELIAK & VEGA" - DURANTE ESIBIZIONE MONIQUE }

E' davvero molto brava...

Visto?
Te lo dicevo!
Ho sentito che la stavano chiamando, non potevo non avvertirti!


Hai fatto bene, ma ora fa' silenzio.
Altrimenti avrò fatto una corsa per sentire tu che ti elogi.


Antipatico... Prrr!

Mmmhh...

Non avevo voluto badare troppo a chi c'era dentro e alla situazione che regnava all'interno.
Non aveva dato un'occhiata né alla sua Apprendista che si divertiva con suo nipote o alla sorella di Monique che rabbiosa guardava l'esibizione.
Il suo unico interesse era stato raggiungere velocemente il negozio per guardare l'esibizione canora della sua donna.
Sapeva che le sarebbe dispiaciuto dovergli raccontare di aver cantato senza che lui fosse lì ad ascoltarla, a dirle quanto era stata brava, come se anche se fosse perfettamente a conoscenza della propria bravura, desiderasse sempre un commento e un giudizio da lui.
Così, utilizzando preventivamente un incanto "Desmineo", molto potente e sconosciuto a tanti che rendeva il corpo invisibile come se si possedesse l'antico Dono della Morte, Sandyon si era intrufolato nel negozio, osservando solamente Monique sul palchetto iniziare la sua canzone, con quel tono, quel trasporto e quel cuore che insieme un tempo lo avevano convinto a fidarsi di nuovo dell'amore e non cacciarlo via con dolore.
Cantava benissimo, aveva una dote eccezionale ed ogni volta che cantava, Sandyon poteva percepire il suo cuore stringersi e andare più veloce e formarsi sul suo volto un sorriso che in realtà era una smorfia quasi impercettibile, ma che lei avrebbe inteso come tale.
Non volendosi concentrare su altro che non fosse lei, la sua donna, ovviamente non vide in lontananza la figura di Rose che appariva nell'illusione, ma non gli serviva di certo quell'ulteriore precisazione per dargli ad intendere che in quella musica erano contenuti tutti quei sentimenti che lei ricacciava dentro tra lacrime e malinconia quando si trovava davanti alla tomba della "madre".
Era una nenia dolce, ma carica di forza, di energia, di amore e grande ricordo, rimpianto, rimorso, entrambi unici e impossibili da dimenticare.
Nel mentre la ascoltava, l'ex mercenario giurava a se stesso che l'avrebbe aiutata un giorno a compiere la sua vendetta, che l'avrebbe aiutata ad uscire fuori da quella follia, da quella condizione di precaria felicità, trasformando la sua vita e il suo futuro in un campo di fiori sempre aperti, sempre verdi, sempre circondati da api che con il loro miele rendevano dolce la loro esistenza.
Una poesia nel suo spirito assurda se paragonata a quell'uomo sempre burbero e tendenzialmente chiuso, ma ciò che si celava nel suo cuore non era altri che lo stesso contenuto che un qualunque cuore in grado di amare, desiderare, soffrire, poteva contenere in misura tanto grande da riempire lo stesso spazio dell'infinito universo.

... Moni... Ti amo.

La grande esibizione si concluse e con essa lentamente anche l'illusione che lei aveva provocato per evocare la musica servitale per trasformare quel semplice negozio in un vero e proprio concerto con partecipanti tutti gli invitati all'inaugurazione che a tratti piangevano commossi, a tratti sorridevano estasiati e ad altri che si lasciavano prendere immediatamente dal voler applaudire a tutti i costi, lasciando Monique Vireau serena e felice, come anche un po' timida e imbarazzata da quelle ovazioni, come se non fosse abituata a tutto ciò, come se ogni volta fosse la prima.
Per un secondo poté quasi percepire il suo sguardo cercare tra la folla, come se lo volesse vedere, come se volesse vedere il suo uomo che poteva essere apparso lì, magicamente, ma ovviamente lui non desiderava mostrarsi a tutti, lui era invisibile, e inoltre Sandyon aveva chiesto a Mog di stare zitto e non mostrarsi nemmeno a lei, probabilmente per poterle fare una piccola sorpresa più tardi, in camera loro, quando fosse tornata e l'avrebbe chiaramente trovato sveglio ad attenderla.
Si stavano preparando un poco tutti ad andare, evidentemente la festa stava finendo, quindi era meglio che l'uomo si allontanasse da lì prima di ricevere qualche spintone dalla folla, in fondo era invisibile, non incorporeo.
Uscì dalla porta, facendo qualche passo svelto abbastanza lontano da permettersi di togliere l'incantesimo da se e smaterializzarsi presso le mura del castello per poi entrare all'interno dei confini di Hogwarts.
Era soddisfatto di se stesso, ma sopratutto, era estremamente orgoglioso della donna che voleva sposare.

Bene, adesso possiamo andare, mi raccomando, non una parola.

Sigh... Si... Va bene... Sob...

Ma che diavolo stai facendo?

Buaaahhhh! Era così commovente! Sigh sigh sigh!

Mmmhh...

Smaterializzazione.


------------------------------------------------------------


{ CIRCA 5 MINUTI DOPO - PRESSO MURETTO DIETRO IL NEGOZIO }

Avrai mie notizie molto presto.
Spero di averti destabilizzato quanto più possibile, perché ti voglio mia, principessa.
Sogni d'argento signorina, già, solo d'argento, perché d'oro saranno dopo che ci saremo baciati sul serio.
Notte...


Robyn Laars, o meglio, quel ragazzo sconosciuto se n'era appena andato, smaterializzandosi velocemente dopo averle appena sfiorato le labbra.
Arianna Ricciardi era rimasta lì, forse per qualche secondo sconcertata per quel fatto avvenuto così spontaneamente e poi in quel modo così lento, quasi calcolato ma improvvisato alla stessa maniera, ma ovviamente mentre i due ragazzi si stavano dando da fare, non immaginavano per niente che nascosto all'ombra di un vicolo, qualcuno stava osservando tutta la scena, con un sorriso leggero e altrettanto malizioso come quello di Robyn sulle labbra.
La persona nascosta decise di venir fuori proprio un attimo dopo che il ragazzo vestito da pirata se ne era andato e un attimo prima che la Ricciardi avesse deciso di incamminarsi di nuovo verso l'interno del negozio, probabilmente per salutare le ultime persone rimaste e poi andarsene.
La voce di chi parlò in quel momento, non poteva non richiamare all'istante l'attenzione di Ary.

Gran bel pezzo di pirata, ottima conquista, ma in fondo se non rimorchiassi merce di qualità non saresti la mia sorellina...

Immagine

Faith Summers, esattamente, proprio lei.
Era uscita dalla penombra del vicolo avvicinandosi ad Arianna con la sua solita camminata spavalda e da bad lady, sorridendo furba e curiosa.
Vestita al suo classico modo: pantaloni di pelle nera, canottiera nera attillata che metteva in risalto le forme prorompenti e sode, sopra una giacca a vento nera e scarponcini di pelle stile anfibio militare.
Sotto la giacca la fondina ascellare con la bacchetta magica, capelli lasciati sciolti, ondulati, un velo di trucco scuro per far risaltare gli occhi e smalto nero.
Al polso, un polsino di cuoio nero con qualche borchia, gemello di quello regalato proprio ad Arianna qualche mese prima, durante la loro improvvisata missione.
Ma perché mai era lì?
Prima di farlo presente, preferì attendere di vedere se la bionda le sarebbe saltata addosso o meno per abbracciarla dopo il parecchio tempo che non si vedevano, anche se quasi subito le fece cenno di non parlare o dire nulla, ponendo il dito davanti le labbra con un occhiolino.

Ssshhh!
Tutte le domande le rimandiamo a più tardi, hai la bacchetta immagino, giusto?
Bene, seguimi, devo svolgere un lavoretto facile facile, una banda di tre-quattro contrabbandieri, pozioni velenose rivolte a qualche politico di quelli "buoni" più influente...
Andiamo a fargli vedere come si vola a culo per terra!


E dicendo questo, senza nemmeno lasciarle il tempo di dire o fare qualunque cose per obiettare o controbattere, Faith prese la bacchetta trasfigurando i vestiti di Arianna in qualcosa di molto più comodo e adatto al combattimento, oltre ovviamente ad essere discreto, in linea con il proprio stile e di colore scuro per potersi confondere nelle ombre.

Immagine

Ok sorellina, adesso ci siamo... Ah, dimenticavo, stavi un amore vestita da principessa, mi ti sarei fatta anche io!
E adesso forza, svelta svelta svelta!


{ TO BE CONTINUED... }
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Messaggioda Alexis » 11/11/2012, 2:12

[In mezzo al negozio - con Typhon]


Non sapeva se avesse fatto bene o meno a chiedere alla professoressa Vireau di cantare per loro, Alexis aveva parlato quasi senza pensarci, dando semplicemente voce a quel pensiero interno e personale, a quel desiderio di sentir cantare la sua Caposcuola sapendo che, a detta di tutti, era davvero una fuoriclasse in quel senso.
Quando la osservò avvicinarsi a lei e a Typhon temette che le avrebbe detto qualcosa di brutto, che si sarebbe dimostrata infastidita e scocciata da quella richiesta fatta davanti a tutti dalla Delfina... invece le sorrise, e rassicurò il Drago sul fatto che non le servisse la base musicale.
Inizialmente la Parker pensò che la Vireau si sarebbe avvalsa di qualche strumento per accompagnare la voce, ma ciò non avvenne, lei si posizionò solo davanti al microfono: eppure, in qualche modo, la musica iniziò a circondare il negozio e la voce di Monique la seguì; ma non era quella la cosa grandiosa, non era solo la voce della donna che di per sé era indescrivibile, al di là di quello che Alexis stessa si sarebbe potuta immaginare... no, erano le emozioni che la Delfina stava provando, e con lei tutti i presenti probabilmente, che la colpivano direttamente nell'anima.
La mano della Parker cercò quella di Typhon e, se l'avesse trovata, l'avrebbe stretta con forza, come a sostenersi quasi a lui perché la percezione di quelle emozioni era arrivata in modo inaspettato e forte.
Quando la musica scemò, Alexis lascià la mano del fidanzato e si mise ad applaudire forte, con decisione, gli occhi che erano diventati lucidi senza che nemmeno se ne rendesse conto.

E' stata fenomenale, lo sapevo che ne sarebbe valsa la pena! - esclamò emozionata, voltandosi verso Typhon con un gran sorriso - Vedrai, questa serata non verrà dimenticata tanto presto...

Aggiunse la Delfina, fiera del proprio lavoro e di quello del suo ragazzo: erano stati bravissimi, avevano fatto divertire tutti ed avevano ascoltato tantissime belle canzoni; non avrebbero potuto sperare in un'inaugurazione più bella.
Ora però era giunta alla sua fine e così, chi da solo e chi a gruppi, tutti i presenti iniziarono a dirigersi fuori dal negozio.

Scusate Prefetti Parker e Seal, io volevo semplicemente congratularmi con voi per la magnifica festa, il magnifico negozio e per il vostro omaggio la collana è bellissima.

Grazie a te Elisabeth, siamo contenti ti sia piaciuta!

Rispose Alexis con un bel sorriso alla serpina che si era femrata un momento di fronte a lei e a Ty per ringraziarli e fare le sue congratulazioni per la festa ben riuscita, subito seguita dalla Delfina Brianna.

Prefetta Parker, prefetto Seal… volevo ringraziarvi per la bellissima festa! E la collana è davvero bellissima!

Grazie anche a te Brianna, ci vediamo domani in sala comune... state attente e tornate subito al Castello!

Disse ancora una volta la Parker, premurosa come sempre verso le studentesse più piccole, salutando poi ancora, con la voce, con la mano o semplicemente con un sorriso tutti coloro che le si rivolgevano, fino a che anche l'ultimo ospite non ebbe lasciato il negozio che, così, rimase ai due proprietari.

Non ci credo che sia finita... - mormorò allora Alexis, permettendosi di abbracciare Typhon con aria stanca - Siamo stati bravissimi, è stato un successo su tutta la linea! Oh Ty, sono così felice... e queste sono per noi...

Mormorò la Delfina, alzando il viso sul fidanzato per fargli un sorriso contento, sereno anche se molto provato - alla fine era stata in piedi e in allerta per tutta la serata, la si poteva anche capire - per poi prendere dal tavolo lì vicino due scatolette di velluto, e posarne una in mano a Typhon mentre l'altra la teneva per sé: in fondo se le erano meritate anche loro quelle collane, no?

Meno male che la Vice Preside mi ha permesso di chiedere l'aiuto ad alcuni elfi della scuola per ripulire... - aggiunse, portando le mani ai capelli per togliere tutte le forcine che li avrebbero fatti ricadere in onde morbide intorno al viso e sfilandosi poi le scarpe dai piedi - Arriveranno appena ce ne saremo andati, così domattina sarà tutto pulito ed ordinato - ed era una benedizione quella, altrimenti da soli non ce l'avrebbero mai fatta - Che ne dici... torniamo al Castello? Ho davvero bisogno di riposare...

Propose al fidanzato, posandogli un dolce bacio sulle labbra: se Typhon avesse acconsentito, Alexis avrebbe semplicemente preso la sua roba sul retro del negozio, sostituendo i tacchi con delle semplici scarpe da ginnastica, e sarebbe uscita da esso con lui, chiudendolo a chiave per poi intrecciare le dita con le sue e dirigersi insieme in direzione di Hogwarts.


[FINE DELLA FESTA]
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Messaggioda Caroline Priscilla » 20/01/2013, 19:29

[Sabato - Ore 15:30 - Hogwarts => Sheliak&Vega]


Chi mai avrebbe immaginato che Caroline Priscilla O'Neill, secondo anno Tassorosso, avrebbe vinto una competizione come maschera più bella? Lei no di sicuro! Ed in fondo non aveva propriamente vinto! La sua performance da zucca/spaventapasseri era finita in parità con l'amica Kayleen, che ora camminava al suo fianco, forse eccitata quanto lei all'idea di farsi una gita fuori programma ad Hogsmeade per andare a riscuotere la loro vincita. Era stata invece Arianna Ricciardi, la prefetta Dragargenteo, nonchè loro subdola accompagnatrice, ad arrivare al primo posto, aggiudicandosi come premio uno strumento gratis da prendere a sua scelta al negozio Sheliak&Vega. Un premio niente male, insomma, ma la piccola non era per niente invidiosa: in fondo il suo 50% di sconto su qualsiasi strumento per lei era già tanto e di questo non poteva assolutamente lamentarsi!

Allora...fra quanto arriviamo?

Chiese forse per la quarta o la quinta volta alla prefetta. Un po' infatti per la sua impazienza cronica, un po' perchè mal sopportava la vista della ragazza che, a detta sua, aveva fatto solo del male al suo adorato Vergil, la tassetta aveva deciso di renderle quel viaggio dal Castello fino al negozio un inferno, non stando neanche un minuto in silenzio nel chiacchierare con Kay e rivolgendole sempre la solita domanda, col chiaro intento di irritarla.

Non vedo l'ora! Peccato che Jorge non sia potuto venire con noi, gli sarebbe piaciuto tanto...

Eh già, c'era un altro motivo per cui la giovane strega ce l'aveva con la biondina: l'aver negato il permesso al suo fratellino di partecipare a quella "gita" fuori da Hogwarts. Una cosa che ai suoi occhi la faceva apparire ancora più odiosa e recriminabile.

Kay tu hai già scelto lo strumento? Io si, ne ho parlato l'altro giorno con Ve...ehm con un mio amico in Sala Comune e alla fine ho optato per la chitarra! Jorge è andato in visibilio quando glielo ho detto, ha deciso di sfruttarmi per poterla suonare lui eheheh...

La trovava antipatica, questo era certo, ma non le andava di pronunciare il nome di Vergil proprio di fronte a lei, sia perchè temeva delle ritorsioni pesanti sulla propria persona, sia perchè le dava fastidio pensare che la Strega potesse riavvicinarsi a lui...quindi, meglio evitare qualsiasi coinvolgimento del Tassorosso nella conversazione! Anche se, durante il ballo, sembrava che la Dragargenteo si fosse consolata molto in fretta con quel cavaliere misterioso.

Wow...guardate quanto è bella Hogsmeade! Prefetta Ricciardi possiamo passare da Mielandia dopo lo Sheliak? Ti prego, vorrei comprare...ehm...qualcosa...

Voce dolce e gentile e sguardo sincero. E la promessa, implicita, che sarebbe stata zitta per tutto il viaggio di ritorno. Aveva promesso al delfino di portargli dei LeccaLecca Sanguinolenti e non voleva deludere le sue aspettative, anche perchè era rimasto davvero male di non poter venire con loro che la tassetta si sentiva quasi in dovere di fargli tornare il sorriso regalandogli qualcosa di dolce.

Eccoci qua finalmente!

pensò la strega entrando nel vicolo dove si affacciava lo Sheliak&Vega, saltellando dalla gioia e non riuscendo più a contenere un enorme sorriso.

Dai Kay! Vediamo chi arriva prima!

Se la giovane Grifondoro glielo avesse permesso, Cappie avrebbe afferrato Kayleen per mano, spingendola a correre insieme a lei fino all'entrata del negozio, lasciando così indietro, immancabilmente, la povera Arianna. Questa volta, però, il suo gesto non sarebbe stato compiuto con secondi fini, ma sarebbe stato solo il frutto dell'immensa felicitò che provava la ragazzina nel trovarsi lì.
Senza fiato, con le guance lentigginose e di un bel colorito purpureo, la strega si voltò indietro avendo almeno la decenza di attendere l'altra ragazza, prima di fare il loro ingresso trionfale all'interno del negozio.

Buon pomeriggio a tutti!

esordì la giovane, entrando dentro e guardandosi intorno, per vedere a chi stesse rivolgendo il proprio saluto.


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Messaggioda Kayleen » 22/01/2013, 16:05

[Sabato - Ore 15e30 circa - Da Hogwarts, verso Sheliak&Vega]

Quello non era un pomeriggio come gli altri per lei.. Era un pomeriggio completamente diverso.
Si sarebbe recata nel negozio musicale Sheliak&Vega per sfruttare il suo buono sconto.
L'aveva vinto poco tempo prima, in occasione della festa di Halloween organizzata proprio per l'inaugurazione di quel locale.
Non si sa ancora bene come, ma era riuscita ad arrivare seconda al concorso della maschera più bella. Non che lei non credesse nel suo abito da pavone, ma non avrebbe mai creduto che l'avrebbe portata sul podio; era bello, ma ce n'erano di più belli, quantomeno a suo parere.
Ad ogni modo, era stato bello vincere in un contesto del genere; soprattutto perchè i suoi abiti erano sempre stati tutto fuorchè belli.
Anche quello che indossava oggi non era proprio il massimo: una giaccavento azzurrina, con degli inserti più scuri ed al di sotto un semplice maglione in lana grigio scuro con lo scollo a V ed un paio di jeans azzurri leggermente sgualciti.

Immagine

L'unica cosa che stonava un po' in quella situazione era la natura del premio: lei e gli strumenti musicali non erano mai andati troppo d'accordo. Per carità, i suoi genitori avevano anche provato ad incoraggiare il suo animo musicale, ma con scarsi risultati. Amava la musica, quella sentita alla radio o vista su Mtv, ma nulla di più profondo: l'idea di imparare a suonare qualcosa poi non l'aveva mai neppure sfiorata. Ed ora si trovava nell'imbarazzo di scegliere qualcosa senza aver la minima idea di cosa scegliere.
Non era obbligata, ma ci teneva a non sembrare snob o altezzosa.

A farle compagnia in quella piccola gita fuoriporta c'era innanzitutto Caroline Priscilla, colei che aveva condiviso con lei il secondo gradino. Quella era la cosa più strana di tutte, il fatto che la Tassorosso non avesse vinto! Insomma, lei aveva il costume più bello, con quella grossa maschera a forma di zucca! A lei era andato il suo voto quella sera e si sarebbe aspettata che avrebbe stra-vinto.

Allora...fra quanto arriviamo?
Ovviamente la domanda di Cappie non era rivolta a lei, ma ad Arianna, che era con loro sia in veste di accompagnatrice che in veste di vincitrice assoluta del concorso. La sua presenza non la rendeva troppo entusiasta, ce l'aveva ancora con lei per aver fatto la spia alla Vice-Preside, ma la cosa si stava ormai affievolendo, anche perchè era passato parecchio tempo da quell'episodio.

Cappie, ormai ci siamo quasi!
Decise di rispondere anche lei, in tono divertito e per nulla spazientito da quella continue richieste: per lei erano dettate solo dalla voglia di arrivare e non dal desiderio di infastidire la Prefetta dei Draghi, anche se qualcosina riusciva a percepire.

Non vedo l'ora! Peccato che Jorge non sia potuto venire con noi, gli sarebbe piaciuto tanto...
Non conosceva Jorge così bene da sapere che avrebbe apprezzato un negozio di articoli musicali, ma non aveva motivo di credere il contrario.
Perchè non è potuto venire? Non si sentiva bene?
Chiese ingenuamente ed istintivamente, senza immaginare che il permesso gli fosse stato negato. Ovviamente, a quell'età, non si capisce il vero senso di alcuni divieti.

Kay tu hai già scelto lo strumento? Io si, ne ho parlato l'altro giorno con Ve...ehm con un mio amico in Sala Comune e alla fine ho optato per la chitarra! Jorge è andato in visibilio quando glielo ho detto, ha deciso di sfruttarmi per poterla suonare lui eheheh...

Inarcò un sopracciglio nel sentire quel "Ve", ma non riuscì a capire a chi si stava riferendo. Forse perchè per lei i Prefetti non erano devi veri propri amici, ma solo Prefetti, persone che facevano le veci dei Professori e che non perdevano troppo tempo con i piccoli. No, non so proprio cosa prendere.. Io non so suonare praticamente nulla!
Ammise, abbassando per un attimo lo sguardo sul selciato pavimentato.
Bella comunque la chitarra! La sai suonare?
Io alla fine credo che prenderò qualcosa di strano..

Tanto non saper suonare per non saper suonare, tanto valeva prendersi uno strumento originale. Magari si sarebbe fatta consigliare da uno dei due proprietari.

Avevano finalmente svoltato nel vicolo del negozio. Era proprio come se lo ricordava, anche se l'effetto sorpresa della sera di Halloween era chiaramente svanito.
Dai Kay! Vediamo chi arriva prima!
All'improvviso, si trovo afferrata per la mano e spinta a correre lungo il vicolo. Ci mise un attimo a rendersene conto, ma accettò subito la piccola sfida.
Aspettami!
Urlò in direzione della compagna, rimanendo immancabilmente indietro, ma comunque continuando a correre. Si fermò solo davanti all'ingresso del negozio, proprio come aveva fatto Caroline Priscilla.

Buon pomeriggio a tutti!
Disse per prima la tassa e lei, con un filo di fiatone, salutò subito dopo.
Buongiorno!
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Messaggioda Aryanne » 23/01/2013, 13:10

[Sabato - ore 15.31 - In direzione Sheliak&Vega]


Allora...fra quanto arriviamo?

Era quasi del tutto convinta che Caroline Priscilla lo facesse apposta per irritarla: non le aveva rivolto la parola, da quando erano partite da Hogwarts, salvo che per chiederle quanto mancasse all'arrivo al negozio di Hogsmeade, e passando tutto il resto del tempo a chiacchierare con l'altra vincitrice del premio, Kayleen.
Onestamente Arianna non capiva la motivazione per la quale non avessero potuto rimandare quella "gita" al fine settimana successivo, dove tutta la scuola avrebbe avuto il permesso di recarsi ad Hogsmeade e quindi le bambine sarebbero potute andare con chi volevano... ma era un ordine della Preside, e lei non si era presa nemmeno il disturbo di replicare.

Cappie, ormai ci siamo quasi!

Disse la Grifondoro, forse per rassicurare la Tassorosso visto che difficilmente il suo si sarebbe potuto considerare come un gesto amichevole nei confronti della Ricciardi: non che fossero nemiche - almeno, da parte della Draghessa non c'era alcun astio - ma non avevano certo un rapporto tale da definirsi, se non altro, complici contro l'irritante impazienza della O'Neill.

Non vedo l'ora! Peccato che Jorge non sia potuto venire con noi, gli sarebbe piaciuto tanto...

Perchè non è potuto venire? Non si sentiva bene?

Sono stata io a chiedere che Alvares non partecipasse a questa "spedizione", visto che siete sotto la mia responsabilità - e considerando quanto fosse esuberante e scalmanato, l'italiana aveva voluto evitare qualsiasi tipo di guaio - Oh, ma sono sicura che riuscirà a resistere sette lunghi giorni prima di poterci mettere piede per conto proprio e senza restrizioni...

Replicò in tono velatamente sarcastico Arianna, nel sentire l'esclamazione di Cappie: aveva come l'impressione che la bambina ce l'avesse con lei a prescindere da Jorge, e non riusciva a spiegarsene il motivo; per quanto la riguardava, non si sentiva minimamente in colpa nell'aver richiesto che il Delfino non fosse presente visto che, appunto, il weekend dopo sarebbero potuti tornare tutti insieme senza lei a controllarli e a decidere dove poter andare e dove no. Dal suo punto di vista, in quel senso, aveva persino fatto un favore al bambino, invece che un dispetto.

Kay tu hai già scelto lo strumento? Io si, ne ho parlato l'altro giorno con Ve...ehm con un mio amico in Sala Comune e alla fine ho optato per la chitarra! Jorge è andato in visibilio quando glielo ho detto, ha deciso di sfruttarmi per poterla suonare lui eheheh...

Quel "Ve" appena accennato fece scattare qualcosa nel suo animo, una sorta di moto di dolore che portò lo sguardo dell'italiana a posarsi sulla bambina: inutile dire che stava parlando del Prefetto dei Tassi, non ci voleva certo un genio (Intuito (P) = 18) per comprenderlo; così come si poteva ipotizzare che stravedesse per lui, e che magari affibbiava a lei la colpa della loro rottura. Per un momento si chiese cosa sarebbe successo se, invece di rimanere in silenzio, avesse raccontato tutta la verità a Cappie su come il suo "eroe" l'aveva piantata di punto in bianco, accusandola di essere un'egoista nel volersi allenare con Vastnor e lasciandola da sola all'inaugurazione perché si vergognava di farsi vedere con lei; ma poi, appena un secondo dopo, scosse il capo con un sospiro e lasciò perdere tutto, abbassando appena gli occhi.
Non aveva raccontato a nessuno la verità su come Cartwright l'aveva trattata, un po' perché non voleva dare adito ai pettegolezzi ed un po' perché non voleva creargli casini, sapendo bene che persone come Typhon sarebbero probabilmente corse a spaccargli la faccia: meglio far credere a tutti che si fossero allontanati e basta, o che magari fosse stata colpa di lei; meglio far credere alla O'Neill che il suo "eroe" fosse davvero tale.

Wow...guardate quanto è bella Hogsmeade! Prefetta Ricciardi possiamo passare da Mielandia dopo lo Sheliak? Ti prego, vorrei comprare...ehm...qualcosa...

Arianna alzò lo sguardo su Cappie, notando lo sguardo dolce e speranzoso: avrebbe potuto fare la stronza con la S maiuscola e dirle di no... ma per fortuna stava crescendo, e di perdere tempo in stupide ripicche era un pensiero che ormai nemmeno la sfiorava più.
Così, semplicemente annuì alla richiesta della Tassetta, gli occhi ancora velati di malinconia.

Perché no, fermarsi da Mielandia è sempre una buona idea.

Convenne la Prefetta, osservando poi le due bambine schizzare in direzione del negozio: lei, rimasta indietro, fece semplicemente un sorrisetto a metà tra il divertito e il rassegnato, accelerando il passo così da colmare velocemente la distanza tra loro e mettere piede all'interno dello Sheliak&Vega.

Si può?

Domandò una volta dentro, guardandosi subito intorno e sperando di trovarvi all'interno Typhon: almeno quella giornata si sarebbe potuta risollevare un po' con due chiacchiere insieme al suo migliore amico.
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Messaggioda Typhon » 23/01/2013, 17:35

[ NEGOZIO DI MUSICA - POMERIGGIO INOLTRATO ]


[yt]http://www.youtube.com/watch?v=Ot6pSrKT1oc[/yt]


Una musica tenue ed estremamente rilassante si spande per tutto il negozio.
Quando c'era Typhon Seal alla guida delle due stelle di Hogsmeade, il locale teneva sempre grandi atmosfere musicali old age.
Alexis solitamente puntava alla musica classica e non che al ragazzo dispiacesse, ma era bello sottolineare quella differenza tra i due proprietari, ogni stella che prendeva il sopravvento per un po', lasciava il suo segno.
Quel pomeriggio infatti era proprio il prefetto diplomando dei Draghi ad occuparsi della gestione del negozio.
I tempi si erano ormai assestati e gli strumenti venivano venduti in buone quantità non solo ad Hogsmeade ma anche nei paesini vicini.
Una vera fortuna cogliere l'occasione di un businness simile ed il periodo Natalizio inoltre aveva incrementato ulteriormente i guadagni.
Sguardo rivolto a delle carte pubblicitarie di fornitori in diverse parti del mondo, giacca scura di chiaro stampo elegante, accompagnata invece da una camicia leggermente sbottonata blu slavato a donare il taglio causal e non troppo contenuto del suo stile.
Alle gambe dei jeans neri e sotto ancora, anfibi da metallaro doc, come sempre li aveva portati andandone fiero.

Una bella concessione del sindaco, sovvenzione per altro materiale in negozio, già, ma che prendiamo?

Si, il motivo dello sguardo alle carte di pubblicità era proprio scegliere altri strumenti da poter aggiungere alla buona selezione già esistente all'interno del negozio, dovendo fare attenzione alla scelta di prodotti selezionati ed altri che fossero di uso e conoscenza comune.
Un bel dilemma lasciare alla fidanzata le proprie preferenze prima di andarsene, in modo che ella avrebbe potuto mettere le proprie e far partire così l'ordine in arrivo la settimana successiva.
Sfogliava diversi cataloghi, da quelli sulle viole a quelli sulle batterie, passando poi per il banjo e per il più che semplice triangolo.
Un bel casino, considerando che fosse stato per lui, avrebbe preso un po' di tutto e tanti saluti, invece, la scelta era ristretta a cinque pezzi.
Da una parte considerò una fortuna l'arrivo di clienti, sentendo il campanellino magico della porta tintinnare, segnando che qualcuno evidentemente era interessato a fare un giro per il locale e vedere se poteva acquistare qualcosa.
La voce che si sentì poi provenire da dietro il primo scaffale di esposizione, segnò al ragazzo che la visita della clientela era ben più che gradita, anzi, per certi versi, davvero fortunata.

Si può?

Chiuse la brossura contenente i vari articoli da poter ordinare in futuro, lasciando che il suo pensiero al momento si focalizzasse su Arianna Ricciardi, appena arrivata, accorgendosi solamente pochi secondi dopo che era accompagnata.
Si ricordò allora del premio che le due bambine dovevano riscuotere e annuì tra se, senza però dare a vedere la presa a male del non essere lì da solo con lei per farsi in santa pace due chiacchiere.
Mostrò la sua figura a tutte e tre dunque, con le mani in tasca, appoggiato al bancone e in una posa figa che a lui, come sempre, veniva più che naturale.

Immagine


Certo che si può, altrimenti che ci stiamo a fare?
Qualcosa mi dice che le due bambine sono venute per riscattare il loro premio...


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Caroline Priscilla
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